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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 23 Marzo 2010
IL QUADRO EUROPEO DI VALUTAZIONE DELL´INNOVAZIONE INVITA ALL´IMPEGNO  
 
Bruxelles, 23 marzo 2010 - È stata pubblicata la nona edizione della European Innovation Scoreboard (Eis), ovvero di quello che viene definito il quadro di valutazione dell´innovazione europea. I dati preliminari dimostrano che la congiuntura economica che ha colpito l´Europa si ripercuote anche sui progressi nell´ambito dell´innovazione in tutta l´area comunitaria. Sebbene nel 2008 la maggior parte degli Stati membri dell´Unione europea si sia distinta per aver raggiunto migliori prestazioni nell´ambito delle innovazioni, i paesi che hanno fatto registrare performance più modeste potrebbero invertire l´andamento del processo di convergenza che ha caratterizzato l´Ue nel corso di questi ultimi anni. Nonostante la determinazione e la volontà dell´Europa di raggiungere e magari superare i traguardi raggiunti dagli Stati Uniti sotto il profilo dell´innovazione, i risultati sembrano confermare il contrario. Questo non impedisce però all´Europa di continuare ad essere davanti a Brasile, Cina, India e Russia, ovvero alle economie emergenti. In una dichiarazione comune, il vice presidente Antonio Tajani, che riveste anche la carica di commissario per l´industria e l´imprenditoria, e Máire Geoghegan-quinn, commissario per la ricerca, hanno detto: "Lo scoreboard fornisce dati tangibili di enorme valore sulle tendenze nel campo dell´innovazione. Il quadro generale è positivo, ma vi sono comunque segnali preoccupanti che vanno affrontati con assoluta serietà nella fase di ideazione delle misure atte a soddisfare gli obiettivi appena delineati nell´ambito della strategia Europa 2020". I funzionari hanno poi aggiunto: "Aumentare gli investimenti nel campo della ricerca e dell´innovazione è la chiave che ci consentirà di superare la crisi e di avviare un periodo di prosperità sostenibile. Questo è il motivo per cui la Commissione mantiene l´obiettivo del 3% del Pil per gli investimenti in ricerca e sviluppo in Europa e propone obiettivi realistici a livello nazionale accompagnati da un solido sistema di controllo". Il commissario Geoghegan-quinn ha inoltre la responsabilità di attuare un approccio trasversale all´innovazione in seno alla nuova Commissione. I dati per il 2009 dell´Eis dimostrano che i paesi che si sono distinti per le migliori prestazioni sono stati ancora una volta Danimarca, Germania, Finlandia, Regno Unito e Svezia. Un´analisi dettagliata dimostra che Germania e Finlandia hanno fatto registrare le prestazioni più rapide, superando i meno celeri Danimarca e Regno Unito. I cosiddetti "Innovation followers", ovvero i paesi con valori superiori ma prossimi alla media europea, per il 2009 sono Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Francia, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi e Slovenia. Mentre per lo stesso anno i "Moderate innovators", vale a dire i paesi con valori più bassi dei paesi precedenti ma prossimi alla media europea, sono Grecia, Italia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Repubblica ceca, Slovacchia, Spagna e Ungheria. I paesi "Catching-up", ovvero quelli che hanno ottenuto valori inferiori alla media dell´Ue-27, sono Bulgaria, Lettonia e Romania. Tutti questi paesi stanno però lavorando duramente per colmare il divario che ancora li separa dagli altri Stati membri dell´Unione europea. La relazione indica che Bulgaria e Romania si sono distinte per aver fatto registrare le prestazioni più rapide nel campo dell´innovazione nell´Ue-27. L´eis viene commissionato dalla direzione generale per le Imprese e l´industria e viene redatto dal Merit (Maastricht Economic and social Research and training centre on Innovation and Technology) con il supporto dal Centro comune di ricerca (Ccr). Utilizzati per la prima volta nel 2001, gli indicatori di questo quadro di valutazione riguardano i prodotti dell´innovazione, l´innovazione non tecnologica e il settore dei servizi. L´eis 2009 contemplava 29 tra indicatori legati all´innovazione e analisi delle tendenze per i 27 Stati membri dell´Ue, Croazia, Islanda, Norvegia, Serbia, Svizzera e Turchia. Gli indicatori appartengono a tre categorie principali: una categoria dedicata a risorse umane, finanza e sostegno ("enabler"), una dedicata a investimenti solidi, collegamenti e imprenditorialità e throughput ("firm activities") e innovatori ed effetti economici ("output"). Per maggiori informazioni, visitare: Quadro europeo di valutazione dell´innovazione: http://www.Proinno-europe.eu/node/24173    
   
   
SECONDO WORKSHOP INTERNAZIONALE SULLA META-COMPUTAZIONE  
 
Pereslavl-zalessky, Russia 23 marazo 2010 - Dall´1 al 5 luglio 2010 si terrà a Pereslavl-zalessky, in Russia, il secondo workshop internazionale sulla meta-computazione. L´evento sarà basato sull´interpretazione generale della manipolazione dei programmi basati sulla semantica. L´obiettivo è di riunire esperti del campo dell´analisi di programmi e della manipolazione di programmi basati sulla meta-computazione. Il workshop sarà concentrato su: supercompilazione, distillazione, computazione mista, computazione parziale generalizzata, valutazione parziale. Per ulteriori informazioni, visitare: http://meta2010.Pereslavl.ru/index.htm    
   
   
QUARTO WORKSHOP NORDICO SULL´AFFIDABILITÀ E LA SICUREZZA  
 
Copenaghen, 23 marzo 2010 - Il 22 e 23 aprile 2010 si terrà a Copenaghen, in Danimarca, il quarto workshop nordico sull´affidabilità e la sicurezza (Nodes 10). L´affidabilità è un aspetto essenziale del software, a causa della sua onnipresenza nella nostra società. Il software è infatti un componente centrale per il funzionamento delle infrastrutture su cui si basa la nostra vita giornaliera. L´affidabilità riguarda le caratteristiche dei sistemi quali la sicurezza, l´affidabilità, la disponibilità, e così via. I software, però, non sempre si comportanto come dovuto e le conseguenze che ne derivano possono anche essere gravi. Il workshop Nodes 10 fornirà una piattaforma per i ricercatori e i professionisti interessati nell´affidabilità e nella sicurezza, per discutere gli ultimi sviluppi e il futuro della ricerca. Per ulteriori informazioni, visitare: http://nodes.Imm.dtu.dk/nodes2010.html    
   
   
‘EMERGING COMPANIES’, UNA RETE PER L’INNOVAZIONE PRESSO IL CNR UNA DUE GIORNI PER IL CENTINAIO CIRCA DI IMPRESE SPIN OFF DELL’ENTE, GIÀ ESISTENTI O IN VIA DI DEFINIZIONE.  
 
 Roma, 23 marzo 2010 - Giovedì 25 e venerdì 26 Marzo 2010 la sede centrale del Consiglio nazionale delle ricerche (p.Le Aldo Moro, 7, Roma – Aula Convegni) ospiterà ‘Emerging Companies’, un convegno dedicato a far conoscere e a ‘mettere a sistema’ il centinaio circa di imprese spin off, già esistenti o in via di definizione, generate da attività e risultati di ricerca del Cnr. “Emergenti”, appunto, perché basate su tecnologie e conoscenze di assoluta innovazione per il mercato nazionale. L’evento - organizzato da Manuela Arata, Technology Transfer Officer del Cnr in collaborazione con il Network Outreach & Knowledge e la società di trasferimento tecnologico del Cnr Rete Ventures - si articola in una prima giornata informativa e di discussione, che metterà a confronto i ricercatori che hanno creato spin-off con imprenditori, investitori e soggetti istituzionali coinvolti nel processo di innovazione: per la prima volta, infatti, sono state censite le tante imprese nate da ricerche Cnr che l’Ente intende supportare per favorirne la crescita, l’aggregazione e la presenza sul mercato. La seconda giornata vedrà i neo-imprenditori impegnati in un percorso di formazione al management, mentre ai ricercatori che aspirano a diventarlo verranno fornite le “istruzioni per l’uso” perché possano efficacemente tradurre la loro idea in un vero progetto imprenditoriale. Il programma, che sarà aperto dal Presidente del Cnr, Luciano Maiani, prevede una “carrellata” di testimonianze dirette di circa quindici imprese spin-off che operano in vari settori: materiali innovativi per applicazioni industriali, ambiente, multimediali per l’education, strumentazione elettromedicale, optoelettronica, nanotecnologie, diagnostica di tipo alimentare, diffusione dell’Ict nelle scienze umane e sociali. Seguiranno incontri diretti tra ricercatori, finanziatori e partner imprenditoriali, una discussione con esperti e rappresentanti delle istituzioni e il lancio del “Club d’impresa” del Cnr. Venerdì 26 marzo sarà invece la volta del Presidente del Gruppo Geox Mario Moretti Polegato, che dalle 12 terrà una Lectio Magistralis sul tema “Lanciare l’impresa e i suoi marchi sul mercato”. “Il potenziale di cui il Cnr dispone per portare innovazione nel Paese è davvero molto alto”, afferma Manuela Arata. “Ci sono molte imprese costituite prima ancora che in Italia si parlasse di ‘spin-off’, altre originate da scissioni o fusioni societarie, più quelle in fieri, che speriamo di fare presto ‘emergere’ grazie alla recente semplificazione dei processi interni. Le imprese spin-off fanno spesso fatica a crescere: con questa iniziativa vogliamo favorire le aggregazioni, creare una rete delle aziende per rafforzarne l’impatto sul mondo produttivo e contribuire all’innovazione”. Il convegno sarà anche l’occasione per lanciare la prima ‘Start Cup’ del Cnr, la competizione aperta a neo-aziende e progetti di impresa volti a valorizzare e trasferire sul mercato competenze, know-how e tecnologie delle strutture Cnr, in previsione della partecipazione al Pni-premio nazionale innovazione. “Emerging Companies” Roma 25-26 Marzo 2010 Cnr – Aula Convegni Programma 25 Marzo 2010: Ore 10.00 Saluto del Presidente Cnr Prof. Luciano Maiani; Ore 10.15 “Emerging Companies, una rete per l’innovazione” - Manuela Arata, Tt Officer Cnr; Ore 10.45 “Come fare impresa nel Cnr” – Leonardo Gastaldi, Supporto alle Partecipazioni Societarie Cnr; Ore 11.00 “Il supporto di Rete Ventures”– Claudio Mordà, Project Manager di Rete Ventures; Ore 11.15 “Il Network delle imprese esistenti e future” – Cino Matacotta, Coordinatore Network Outreach & Knowledge; Ore 11.30 Storie d’impresa: gioie e dolori – Testimonianze di: Abiel, Columbus Superconductors, E.t.c., Hypucem, Impara, Infmedia, Lytech, Massa, Nubila, Organic Spintronics, Pharmaness, Safewheat, Scriba Nanotechnologies, Solbian, Tecnodiritto, Tecstar, Thundernil; Ore 13.30 Lunch e Sessione Poster; Ore 15.00 Discussione con Istituzioni, imprese ed investitori, con: Alberto Albertini - Miur, Vitantonio Altobello - Airi, Paolo Anselmo – Iban, Roberto Caporale - Invitalia, Loredana Gulino - Mise, Riccardo Pietrabissa – Netval, Domenico Santececca - Abi. Interventi dalla sala; Ore 16.30 Il Premio Nazionale Innovazione Pni – Gianni Lorenzoni Lancio Start Cup Cnr 2010 - Cristina Battaglia, Network; Ore 17.00 “Club d’Impresa Cnr” e Conclusioni. 26 Marzo 2010 Ore 8.30 Registrazione; Ore 9.00 Apertura dei percorsi formativi paralleli: - Percorso formativo “Management d’impresa” - Percorso formativo “Progetto industriale”. Percorso formativo “Management d’impresa” Crescita e Management: Ore 9.00 “Innovazione e Difesa dell’Azienda: crescita e aggregazione” Nicola Diligu, X-fert S.r.l.; Ore 10.30 Coffee break; Ore 11.00 “Knowledge Management e livelli di delega in azienda” Gian Piero Bigando, Politecnico di Torino . Controllo dei costi e Gestione Finanziaria: Ore 12.30 “Il controllo dei costi e del cash-flow” Francesco Capalbo, Seconda Università degli Studi di Napoli; Ore 13.30 Lunch; Migliorare le performances: Ore 14.30 “Come muoversi sul mercato internazionale” Andrea Tabella-laura Speranza, Invitalia; Ore 15.30 “Agevolazioni per le Imprese” Luigi Gallo, Invitalia; Ore 16.30 “Qualità e certificazione del processo aziendale e dei prodotti” Giancarlo Colferai, Ente Nazionale Italiano di Unificazione – Uni. Percorso formativo “Progetto industriale” - Dall’idea all’impresa: Ore 9.00 “I fondamentali dell’impresa” Alessandro Pini Prato, Università degli Studi di Genova; Ore 10.30 Coffee break; Strumenti di Fund Raising: Ore 11.00 “Capitale di rischio e finanza privata” Alessandro Pini Prato, Università degli Studi di Genova “Strumenti pubblici” Cristina Battaglia, Cnr; L’impresa sul mercato: Ore 12.00 “Lanciare l’impresa e i suoi marchi sul mercato” Mario Moretti Polegato, Geox S.p.a; Ore 13.30 Lunch; Lo start-up nel Cnr: Ore 14.30 “Vantaggi e gestione dei conflitti di interesse” Manuela Arata, Cnr “La procedura Cnr” Daniela La Noce, Cnr; Costituzione e avvio dell’impresa: Ore 15.30 “Fare una nuova Impresa: istruzioni per l’uso” Maurizio de Magistris-rosanna Golino, Studio Associato Bonifacio - de Magistris.  
   
   
QUINTA CONFERENZA MEDITERRANEA SUI SISTEMI INFORMATIVI  
 
Tel-aviv, 3 marzo 2010 - Dal 12 al 14 settembre 2010 si terrà a Tel-aviv, in Israele, la quinta conferenza Mcis (Mediterranean Conference on Information Systems). Mcis 2010 riunirà esperti, professionisti, responsabili delle politiche e universitari della regione del Mediterraneo impegnati o interessati nei sistemi informativi (Si). La conferenza intende: promuovere la ricerca sui Si rilevante per il settore sociale, culturale ed economico della regione, potenziare la ricerca sui Si per potenziare lo sviluppo delle conoscenze e delle infrastrutture di collaborazione nella regione, aumentare la visibilità della ricerca, istruzione, politica e pratica nel campo dei Si nella regione. Saranno affrontati una vasta gamma di argomenti, tra cui: servizi elettronici e sistemi interorganizzazionali B2b (business-to-business), infrastrutture e interoperabilità cloud nel settore pubblico, questioni interculturali nei Si, turismo e patrimonio culturale, divario digitale e e-government, software open-source nella regione del Mediterraneo, temi interdisciplinari ed emergenti della ricerca sui Si. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Mcis2010.org/    
   
   
FVG: STOP AI CORSI DI COMPUTER. FERONE (PARTITO PENSIONATI), UN GRAVE ERRORE ED UN DANNO PER I SETTORI SOCIALI PIÙ DEBOLI.  
 
Trieste, 23 marzo 2010 - Il Consigliere Regionale del Partito Pensionati del Friuli Venezia Giulia, Luigi Ferone, ha presentato un’interrogazione per sapere se la Giunta Regionale intende rifinanziare i corsi di alfabetizzazione informatica ricercando, al tempo stesso, ulteriori finanziamenti, anche europei, per allargare sempre più il numero dei corsi disponibili e la platea di coloro che possono accedervi garantendo una copertura, quanto più ampia possibile, attraverso specifici buoni per abbattere il costo d’acquisto individuale di personal computer. “I corsi di alfabetizzazione informatica, dal 2006 ad oggi, hanno visto il coinvolgimento di migliaia di cittadini over 60, casalinghe e lavoratori – ha dichiarato Ferone – hanno dato l’occasione ai cittadini di avvicinarsi all’uso di strumenti informatici che oramai fanno parte della quotidianità della vita e sono diventati delle vere e proprie necessità. Soprattutto per gli anziani, il computer si è rivelato un eccellente strumento di comunicazione e di accesso alla pubblica amministrazione, per pagamento di bollette, informazione sanitaria, nonché uno strumento di accesso alla cultura e alla conoscenza, attraverso contatti con sito tematici e quant’altro: uno strumento quindi – ha sottolineato il rappresentante del Partito Pensionati – che ha aperto nuove possibilità e forse un mondo di conoscenze da cui prima erano esclusi e questo, indubbiamente, ha prodotto miglioramenti nella qualità della vita e ha fatto fare alla nostra regione dei significativi progressi verso la modernizzazione. I contributi della Regione per agevolare l’acquisto di personal computer al termine dei vari corsi ha dato l’occasione, anche a chi è poverissimo, di accedere ad uno strumento che attenua l’esclusione sociale – ha evidenziato Ferone – e rende partecipi tutti i soggetti della vita della Regione. La decisione della Giunta Regionale di non finanziare il programma di alfabetizzazione informatica ha suscitato meraviglia e sbigottimento fra tanti cittadini della nostra regione – ha rilevato il Consigliere Ferone – e questa linea non può essere certamente riconducibile all’attuale crisi economica ed ai conseguenti problemi di bilancio che hanno investito anche la Regione Friuli Venezia Giulia, dal momento che i corsi di alfabetizzazione informatica sinora portati a termine, per i vari anni, sono costati alla Regione poco più di 8 milioni di euro, e, se si tiene conto dei vantaggi che da questa iniziativa sono derivati, è facile giungere alla considerazione che sono stati soldi ottimamente spesi.”  
   
   
COME PROMUOVERE LA NASCITA DI NUOVE IMPRESE: LA PUGLIA PUNTA SULLE SUE PMI INNOVATIVE  
 
Valenzano, 23 marzo 2010 - Oggi (ore 15.00 – 17.00), presso l’aula multimediale del Rettorato del Politecnico di Bari, la Regione Puglia e l’Arti presentano il bando Nuove imprese innovative e il voucher spin off, due misure per incoraggiare e sostenere la nascita di nuova imprenditoria Per consolidare un’economia regionale competitiva in settori ad alto contenuto di conoscenza, occorre investire nello sviluppo delle imprese regionali, attraverso iniziative che ne valorizzino il talento innovativo. Il sistema delle imprese si consolida a partire da quelle piccole e piccolissime: per questo motivo, la Regione Puglia ha dato vita a due strumenti a supporto delle piccole e medie imprese innovative regionali. Si tratta del bando “Aiuti alle Piccole Imprese Innovative di Nuova Costituzione”, aperto da pochi giorni, e del voucher per il sostegno delle spin off accademiche, promosso dall’Arti, l’Agenzia regionale per la tecnologia e l’innovazione. I contenuti dei due bandi verranno illustrati nel corso di un workshop, organizzato dall’Area Politiche per lo sviluppo, il lavoro e l’innovazione della Regione Puglia e dall’Arti, dal titolo “La Puglia per le nuove imprese innovative”, in programma martedì 23 marzo (dalle ore 15.00 alle ore 17.00) a Bari, presso l’aula multimediale del Rettorato del Politecnico (Via Amendola 126/B). Dopo i saluti del Responsabile per il Politecnico di Bari del Progetto Ilo Puglia, Vito Albino e della presidente dell’Arti, Giuliana Trisorio Liuzzi, Adriana Agrimi, dirigente dell’Ufficio Ricerca industriale e innovazione tecnologica della Regione Puglia, illustrerà le politiche strutturali adottate dal governo regionale in materia di nuova imprenditoria innovativa. Il bando “Aiuti alle Piccole Imprese Innovative di Nuova Costituzione”, per il quale è prevista la modalità di presentazione “a sportello”, è stato aperto lo scorso 15 marzo; con la sua dotazione finanziaria di 5 mln di euro esso è riservato alle piccole e micro aziende innovative pugliesi, che non siano costituite da più di sei mesi alla data della presentazione della domanda. Gli obiettivi del bando sono chiari: stimolare la nascita di nuove piccole e piccolissime imprese, valorizzando i risultati della ricerca condotta in comparti strategici per la Puglia (materiali avanzati, aerospazio e aeronautica, meccatronica, Ict, ambiente e risparmio energetico, salute dell´uomo e biotecnologie, agroalimentare e logistica avanzata); attenuare gli effetti delle inefficienze presenti nel mercato dei capitali e del credito; rendere il piano di impresa centrale nell´attività di istruttoria e valutazione; favorire la localizzazione di iniziative ad alto contenuto di conoscenza. Tutti i dettagli tecnici del bando verranno forniti da Alfredo Lobello, esperto senior di Puglia Sviluppo Spa. A seguire, Stefano Marastoni, responsabile Arti del progetto “Creare impresa e diffondere tecnologia a partire dalla ricerca” (Ilo Puglia), illustrerà le specifiche del voucher riservato alle spin off accademiche pugliesi. Questo strumento, erogato anch’esso secondo la modalità “a sportello”, si configura come un contributo finanziario a sostegno della nascita e del consolidamento di imprese innovative - costituite o costituende - che nascono ad opera di ricercatori pubblici (spin off). La dotazione finanziaria del voucher, 460mila euro, servirà a sostenere il costo di alcuni servizi reali riguardanti attività essenziali all’avvio e allo sviluppo delle spin off. La prima edizione del voucher nel 2008 finanziò 18 spin off accademiche, di cui 11 costituite proprio grazie al sostegno economico garantito dalla misura.  
   
   
VERONA: ELEZIONI REGIONALI 2010: SERVIZI TELEFONICI E INFORMATICI PER I CITTADINI  
 
Verona, 23 marzo 2010 - L’assessore ai Servizi demografici ha presentato il 18 marzo i servizi telefonici ed informatici attivati dal Comune per agevolare i cittadini in occasione delle prossime elezioni regionali. “Grazie a questi servizi – ha spiegato l’assessore – gli elettori potranno accedere a tutti gli sportelli polifunzionali presenti sul territorio, richiedere da casa i documenti utili alle votazioni ed eliminare i tempi di attesa; i cittadini avranno inoltre a disposizione due numeri telefonici, uno per le chiamate e l’altro per gli Sms, ai quali chiedere le più diverse informazioni riguardanti le pratiche e le modalità elettorali”. Da quest’anno, per la prima volta, sarà possibile richiedere il duplicato della tessera elettorale o del tagliando di aggiornamento anche via internet, tramite il portale Teseo. Accedendo alla pagina https://www.Teseo.verona.it/tos_portal/verona.action  sotto la sezione “Servizi demografici”, l’utente potrà compilare la scheda con i dati personali e scegliere l’ufficio nel quale ritirare i documenti richiesti, disponibili dopo due giorni. L’utente dovrà presentarsi munito di documento d’identità e della ricevuta della prenotazione (necessaria una delega e una copia del documento dell’intestatario della tessera nel caso di richiesta per conto terzi). I documenti, chiesti tramite il servizio gratuito, potranno essere ritirati, oltre che allo sportello polifunzionale centrale di via Adigetto, anche negli sportelli decentrati realizzati di recente in via Tevere in 4^ Circoscrizione, Piazza del Popolo in 7^ Circoscrizione, via Bassetti a Porta Vescovo, via Fratelli Cervi in Borgo Milano e via Volturno in Borgo Roma. Riconfermati i servizi telefonici attivati lo scorso anno: Numero Verde Voto 2010: chiamando gratuitamente il numero 800 300 170 il cittadino riceve direttamente dall’Ufficio Elettorale ogni informazione sulle elezioni, e in particolare su orari e sedi di voto, sezioni elettorali, seggi privi di barriere architettoniche, servizi di trasporto speciale, tessera elettorale (duplicato), voto domiciliare e voto assistito. Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 (il sabato fino alle 12) e nei giorni di voto durante l’intero orario di apertura dei seggi. Sms Voto 2010: da martedì 23 marzo, fino alla chiusura dei seggi elettorali (lunedì 29 marzo alle ore 15), inviando un Sms al numero 3662814210 si potranno chiedere informazioni sugli orari degli uffici del Comune di Verona per le pratiche relative alle elezioni (duplicato o aggiornamento della tessera elettorale, rinnovo della carta di identità, ecc.) e sulla sezione elettorale corrispondente al proprio indirizzo (indicando anche il numero civico). In automatico si riceverà immediatamente un Sms di risposta; in caso di domande non chiare o con dati incompleti, il servizio invierà un Sms che inviterà a formulare la richiesta in maniera corretta. Il solo costo a carico del cittadino sarà quello dell’Sms di richiesta. V-phone Citizen: un servizio di informazione telefonica informatizzata che avviserà direttamente ai numeri della rete fissa i cittadini le cui sezioni elettorali hanno subito spostamenti per lavori edilizi o di altro genere. Il servizio è fornito nel pieno rispetto della privacy poiché i numeri composti non sono legati ai nominativi corrispondenti, che rimangono assolutamente anonimi. Riconfermati i servizi per agevolare l’espressione di voto: il trasporto pubblico per elettori diversamente abili (prenotazione al numero 0458057943, dalle 9 alle 17 di sabato 27 e domenica 28 marzo); l´istituzione di seggi privi di barriere architettoniche; la presenza di operatori incaricati di aiutare l’elettore con difficoltà motorie nelle sedi di seggio elettorale collocate al primo piano o al piano rialzato, che saranno in servizio dalle ore 8 alle 20 di domenica 28 marzo, giornata di maggior afflusso alle urne. Tutte le informazioni riguardati le elezioni sono disponibili sul sito del Comune www.Comune.verona.it    
   
   
MILANO, COMUNICAZIONE UNICA: UN RISPARMIO DI 220 EURO PER OGNI NUOVA IMPRESA IL PRIMO APRILE AL VIA L’IMPRESA IN UN GIORNO TEMPI MINIMI, VIA COMPUTER, UN INTERLOCUTORE, A PROVA DI ERRORE  
 
Milano, 23 marzo 2009 - Grazie all’utilizzo del computer per la gestione di tutte le pratiche necessarie per l’iscrizione in Camera di commercio, una nuova impresa milanese è in grado di risparmiare in media 222 euro (per via del tempo ridotto). Emerge da una indagine condotta su 125 utenti (per lo più studi di commercialisti, notarili e di consulenza del lavoro) della nuova procedura Comunicazione Unica e di Star Web offerta dalla Camera di commercio di Milano. “Un passo importante quello che stiamo per compiere il primo aprile - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano -. Un cambiamento per le imprese non solo per le pratiche, ma per il cambio di metodo e di passo che si introduce, con un rapporto tra Camera di commercio e imprese sempre più impostato per via telematica, con vantaggi nei tempi, nel minor numero di interlocutori, nella riduzione nei costi e nei possibili errori. Con l’impresa in un giorno Milano diventa ancora più competitiva per aprire un’impresa. Già oggi una su 16 in Italia nasce proprio a Milano”. Informazione. Il 78% degli utenti esprimono un giudizio positivo sulla qualità della informazione ricevuta dalla Camera di commercio riguardo all’utilizzo delle nuove procedure Comunicazione Unica e Star Web. Di questi il 16% si ritiene molto soddisfatto. I vantaggi. Il 24% degli utenti ritiene che l’impatto si rivelerà molto positivo quando la nuova procedura sarà completamente a regime. Il 17% vede positivamente l’introduzione di un unico interlocutore con cui interfacciarsi. Quasi il 10% apprezza inoltre la certezza dello svolgimento della procedura e la garanzia di evitare possibili errori di gestione, il 6% la gestione più facile, il 4% la riduzione dei tempi di risposta. Che cosa è la comunicazione unica e cosa cambia. Con la comunicazione unica è possibile aprire una impresa in un giorno se l’attività non è soggetta ad autorizzazioni particolari (ad es. Attività edili non artigiane, procacciatori d’affari, servizi consulenziali vari svolti in forma imprenditoriale). Che cosa cambia per le imprese? Per l’iscrizione ci sarà un’unica via cui si accederà attraverso internet. Sarà inoltre possibile interagire in un unico contesto telematico con le varie amministrazioni. Che cosa occorre alle imprese. Per l’avvio, la modifica o la cancellazione di un’impresa è ora possibile inviare una singola comunicazione per via telematica alla Camera di commercio contenente tutte le informazioni finora inviate ad enti diversi con diverse modalità (adempimenti a fini previdenziali, assistenziali, fiscali e per l’ottenimento del codice fiscale e della partita Iva). La comunicazione unica è presentata per via telematica o su supporto telematico ma non cartacea. L’avvio dell’attività per le nuove imprese non può precedere la presentazione della domanda di iscrizione (da farsi entro 30 giorni).  
   
   
INNOVAZIONE E SVILUPPO ´ PROCEDONO NELLE MARCHE GLI INTERVENTI REGIONALI CON DUE MILIONI DI NUOVI CONTRIBUTI.  
 
Ancona, 23 Marzo 2010 - Ricerca e innovazione, tecnologia e competitivita`. Proseguono gli interventi regionali a sostegno del sistema produttivo regionale. In particolare, si tratta del bando che supporta il trasferimento tecnologico e di quello relativo agli investimenti delle piccole e medie imprese. In dettaglio, lo scorso tre marzo e` scaduto il termine per la presentazione delle domande relative al bando di supporto al trasferimento tecnologico attraverso la promozione di nuove conoscenze e competenze. L´intervento, che conta su quasi un milione di euro, prevede contributi in conto capitale per favorire il trasferimento e la diffusione delle conoscenze e delle competenze tecnologiche nei processi di ricerca e sviluppo sperimentati dalle imprese artigiane e industriali ubicate nelle aree svantaggiate. Una misura che si snoda attraverso la collaborazione di giovani tecnologi neo-laureati e l´utilizzo delle strutture e dei servizi specialistici forniti da partner tecnologici (universita` e istituti di ricerca pubblici o privati, centri servizi, parchi scientifici e tecnologici). Su questo bando sono stati presentati 34 progetti che prevedono il coinvolgimento di 41 Pmi, 55 giovani tecnologi, otto partner tecnologici. Le domande presentate hanno fatto registrare un valore complessivo di investimenti pari a circa 14,4 milioni. Le idee progettuali presentate riguardano prevalentemente efficienza energetica e fonti di energia rinnovabili, nuovi materiali e nuovi processi produttivi, tecnologie informatiche e della comunicazione, domotica. Nei giorni scorsi, poi, un ulteriore milione di euro e` stato messo a disposizione per permettere lo scorrimento della graduatoria relativa al bando che promuove gli investimenti tecnologici delle piccole e medie imprese ed ampliare di 12 unita`, quindi, il numero dei beneficiari originariamente individuati. A cinque imprese originariamente ammesse e` stato infine integrato l´importo del contributo concesso  
   
   
SECONDO BANDO TECHFRAME 600.000 EURO PER INCENTIVI A PICCOLE E GIOVANI IMPRESE AD ELEVATO IMPATTO TECNOLOGICO DELLA CAMPANIA  
 
Salerno, 23 marzo 2010 - 600mila euro per il sostegno alle imprese e lo sviluppo tecnologico della Campania. Un importante contributo per superare la crisi, valorizzare le idee e le risorse del territorio, rendere più competitivo il sistema Campania nello scenario nazionale ed internazionale. Questi gli intenti del secondo bando Techframe, pubblicato lunedì 22 marzo. Techframe è un’iniziativa promossa e sviluppata dal Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno e delle Aree Interne della Campania e dal Centro Regionale Information Communication Technology Cerict. Rientra tra i 19 interventi, a livello nazionale, sostenuti dal Ministro dello Sviluppo Economico (D.m.27/01/2005 e successivi provvedimenti). Collaborano alla realizzazione del programma l’Università degli Studi di Salerno e l’Università degli Studi del Sannio. Techframe ha già sostenuto nel 2009 l’erogazione di servizi gratuiti di assistenza alla redazione di studi di fattibilità tecnica, economica e finanziaria a favore di gruppi di aspiranti imprenditori. Il progetto Techframe consentirà di sostenere interventi di promozione e assistenza tecnica e finanziaria per lo start-up e la crescita di imprese che realizzano prodotti e servizi ad alta intensità di conoscenza mediante lo sviluppo, l’integrazione e la personalizzazione di strumenti e soluzioni Ict. La scadenza del Bando è fissata al 6 maggio 2010 ore 12.00. Il testo integrale del Bando per l’ammissione al programma di assistenza tecnica e finanziaria ed i relativi allegati, possono essere consultati e prelevati al sito internet: www.Pstsa.it/techframe  Il Bando selezionerà i business plan candidati da piccole imprese costituite da meno di tre anni ed aventi sede operativa in Campania. Le imprese selezionate accederanno, nell’arco di un biennio, a: 1) sostegno finanziario diretto; 2) servizi di assistenza (start-up, early growth) per l’organizzazione e l’avvio del proprio business. Il sostegno finanziario riguarderà la possibilità di ottenere un contributo a fondo perduto, concesso secondo la regola del “de minimis”, compreso tra un minimo di euro 20.000 ed un massimo di euro 60.000. Le risorse complessive disponibili ammontano a 600.000 euro. I servizi di assistenza tecnica e organizzativa, forniti grazie alla presenza di Tutor qualificati messi a disposizione da Techframe, comprenderanno attività di accompagnamento, principalmente per le scelte tecnologiche e commerciali dell’impresa. Potranno candidarsi le imprese che, alla data di scadenza del Bando, risultino:costituite da meno di 3 anni; non essere in stato di liquidazione o di fallimento e non essere state soggette a procedure di fallimento o di concordato preventivo nel triennio precedente la data di presentazione della domanda; di piccole dimensioni, ai sensi della normativa comunitaria e nazionale vigente; con sede operativa in regione Campania;iscritte al Registro delle imprese con almeno uno dei seguenti codici Ateco 2007: J58.2, J61, J62, J63.  
   
   
SCIENZIATI SCOPRONO NUOVA ANTIMATERIA PESANTE QUESTA ANTIMATERIA APRE LE PORTE A NUOVE DIMENSIONI NEL DIAGRAMMA NUCLEARE  
 
Bruxelles, 23 marzo 2010 - Un team internazionale di scienziati ha scoperto il più pesante antinucleo conosciuto e il primo antinucleo in assoluto contenente un antiquark strano, nel corso dello studio di collisioni ad alta energia di ioni di oro nel collisore relativistico per ioni pesanti (Rhic), che si trova presso il Brookhaven National Laboratory del Dipartimento dell´energia (Doe) statunitense. I risultati di questo studio sono stati presentati sulla rivista Science. Gli scienziati hanno detto che questo nuovo antinucleo, trovato nello Star detector del Rhic, è uno stato di antimateria a carica negativa che contiene un antiprotone, un antineurone e una particella anti-Lambda. "Questa scoperta potrebbe avere conseguenze senza precedenti sulla nostra visione del mondo," ha detto Horst Stöcker, professore di fisica teorica e vicepresidente dell´Associazione Helmholtz dei laboratori nazionali tedeschi. "Questa antimateria apre le porte a nuove dimensioni nel diagramma nucleare - un idea che solo pochi anni fa sarebbe stata ritenuta impossibile. Gli scienziati hanno sottolineato che tutti i nuclei terrestri sono composti da protoni e neutroni, i quali a loro volta hanno solo quark up e quark down. Molti usano la Tavola periodica degli elementi che è ordinata sulla base del numero di protoni che determina le proprietà chimiche di ogni elemento. I fisici, da parte loro, usano un diagramma tridimensionale che è più complesso ma fornisce informazioni sul numero di neutroni che possono trasformarsi in vari isotopi dello stesso elemento e un numero quantico, che gli esperti chiamano "stranezza", che è contingente sui quark strani presenti. Gli esperti definiscono gli ipernuclei come nuclei che contengono uno o più quark strani. Il valore di stranezza è uguale a zero per la materia normale senza quark strani e con un diagramma piatto. Secondo loro, gli ipernuclei emergono sopra il piano del diagramma. Sulla base dei risultati di questo recente studio, il nuovo anti-ipernucleo genera un campione chiave di ipernuclei normali e potrebbe far luce sulla struttura delle stelle collassanti. "Il valore di stranezza potrebbe essere diverso da zero nel nucleo delle stelle collassanti," ha spiegato il co-autore dello studio, il dottor Jinhui Chen della Kent State University negli Stati Uniti e dell´Istituto di fisica applicata di Shanghai in Cina. "Quindi queste misurazioni effettuate presso il Rhic ci aiuteranno a distinguere tra modelli che descrivono questi stati esotici della materia". Secondo gli scienziati, non solo questa scoperta dell´antinucleo aiuta gli esperti a chiarire i modelli di stelle di neutroni ma potrebbe anche incoraggiare gli scienziati a studiare le violazioni di simmetrie fondamentali tra materia e antimateria che sono emerse nell´universo primordiale. Hanno aggiunto che le collisioni presso il Rhic generano momentaneamente condizioni che esistettero pochi secondi dopo il Big Bang, l´espansione che gli esperti ritengono sia stata all´origine dell´universo quasi 14 miliardi di anni fa. "Capire precisamente come e perchè c´è una predominanza di materia sull´antimateria rimane un grandissimo problema irrisolto della fisica," ha detto il co-autore, il dottor Zhangby Xu del Brookhaven National Laboratory di New York. "La soluzione richiederà misurazioni di piccole deviazioni dalla simmetria perfetta tra materia e antimateria, e ci sono buone prospettive per future misurazioni di antimateria nel Rhic per risolvere questa questione fondamentale." Hanno collaborato all´esperimento Star scienziati provenienti da Brasile, Cina, Corea del Sud, Croazia, Francia, Germania, India, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Repubblica ceca, Russia e Stati Uniti. Per maggiori informazioni, visitare: Esperimento Star: http://www.Star.bnl.gov/central/collaboration/institutions.php    
   
   
CREATO IL MANTELLO DELL´INVISIBILITÀ IN 3D  
 
Bruxelles, 23 marzo 2010 - Alcuni ricercatori finanziati dall´Ue hanno creato il primo mantello dell´invisibilità tridimensionale (3D) e lo hanno utilizzato per nascondere una piccola protuberanza su una superficie d´oro. I risultati ottenuti rappresentano un importante passo avanti nella "Transformation Optics", ovvero nel settore che impiega un particolare tipo di materiali detti "metamateriali" per orientare e controllare la luce in modo nuovo. In un articolo pubblicato sull´edizione online di Science, scienziati dell´Istituto di tecnologia di Karlsruhe (Kit), in Germania, e dell´Imperial College London, nel Regno Unito, spiegano il funzionamento di questo mantello dell´invisibilità. L´ue ha supportato questa ricerca nell´ambito del progetto triennale Phome ("Photonic metamaterials"). Il progetto Phome ha ricevuto 1,43 milioni di euro dal programma comunitario per le tecnologie future ed emergenti (Fet - Future and Emerging Technologies), nell´ambito della tematica "Tecnologie dell´informazione e della comunicazione" (Tic) del Settimo programma quadro (7° Pq). I precedenti mantelli dell´invisibilità funzionavano solo a livello bidimensionale: l´oggetto coperto era, infatti, invisibile se l´osservatore cercava di vederlo dall´alto, ma diventava visibile se guardato di lato, per esempio. Questo studio è il primo a creare un dispositivo che rende un oggetto invisibile in 3D. "Le strutture di questo tipo hanno sempre affascinato l´umanità e siamo i primi a mostrare oggi che quanto è già stato possibile realizzare in due dimensioni oggi può essere esteso alla terza dimensione", ha commentato l´autore principale dell´articolo, il dottor Tolga Ergin del Kit, durante un podcast sul sito web di Science. Il mantello è costituito di minuscoli fili di appena un centinaio di nanometri in senso longitudinale assemblati in una struttura simile a una catasta di legna. I fili sono sistemati in modo tale da deflettere parzialmente le onde luminose. L´equipe ha utilizzato il nuovo dispositivo per nascondere una minuscola protuberanza su una superficie d´oro. "Supponiamo di avere uno specchio e che su questo specchio ci sia una piccola protuberanza", ha spiegato il dottor Ergin. È possibile nascondere qualcosa sotto la protuberanza, ma questa sarebbe ancora visibile poiché l´immagine nello specchio sarebbe deformata. "Abbiamo semplicemente posizionato la nostra struttura sopra la protuberanza in modo che lo specchio appaia nuovamente piano. In questo modo non è possibile affermare che ci sia qualcosa sotto lo specchio". Secondo quanto affermato dal dottor Ergin, gli stessi scienziati sono rimasti sorpresi dall´efficacia della copertura a livello tridimensionale. La lunghezza d´onda a cui il mantello si dimostra efficiente va da 1,2 a 2,75 micron. Una distanza che rientra nell´intervallo della radiazione a infrarossi, quindi appena fuori dall´intervallo visibile agli esseri umani. Tuttavia, il dottor Ergin ritiene che il dispositivo messo a punto possa funzionare anche a lunghezze d´onda superiori. In futuro questo settore potrebbe trovare applicazioni estremamente interessanti. Per esempio, la lunghezza d´onda delle telecomunicazioni è di 1,55 micron e rientra perfettamente nell´intervallo coperto da questo dispositivo. "Nell´ambito della cosiddetta Transformation optics sono già state avanzate proposte per diversi dispositivi. Tra questi figurano le super antenne, in grado di convogliare la luce che proviene da più direzioni in un solo punto, e molto altro ancora", ha affermato il dottor Ergin. "È estremamente difficile prevedere le applicazioni future, ma questo è un ambito molto ampio che riserva innumerevoli possibilità". Per il momento, conclude: "Questa copertura e i dispositivi analoghi sono esempi splendidi e interessanti di quanto è possibile fare nell´ambito della Transformation optics". Per maggiori informazioni, visitare: Science: http://www.Sciencemag.org  Progetto Phome: http://esperia.Iesl.forth.gr/~ppm/phome/  Ricerca sulle tecnologie future ed emergenti (Fet - Future and Emerging Technologies) nell´ambito del 7° Pq: http://cordis.Europa.eu/fp7/ict/programme/fet_en.html    
   
   
SCIENZA E TECNICA, BINOMIO VINCENTE PER LO SVILUPPO PRESENTATI AL MARIA LUIGIA DI PARMA I PROGETTI REALIZZATI DALLE SCUOLE NELL’AMBITO DI “SCIENZA & TECNICA. SCEGLI IL CAMBIAMENTO!”. AMORETTI: “ANCHE IN MOMENTI DI CRISI COME QUESTI LE PROFESSIONI TECNICO-SCIENTIFICHE CONTINUANO A ESSERE RICERCATE”  
 
Parma, 23 marzo 2010 – La cultura tecnico-scientifica? Un valore fondamentale: da promuovere, anche perché cruciale per lo sviluppo e ricco di opportunità in chiave occupazionale. È l’assunto centrale di “Scienza & Tecnica. Scegli il cambiamento!”, percorso quadriennale promosso dalla Provincia, finanziato con il contributo del Fondo Sociale Europeo e gestito da un’associazione temporanea d’impresa guidata da Cisita Parma Srl. Se n’è parlato il 19 marzo al Convitto Maria Luigia nell’incontro “Valore, cultura e tecnica. Dentro la scuola”, organizzato dall’Ufficio scolastico provinciale in collaborazione con la Provincia e incentrato proprio sul mondo dell’istruzione. Al centro dell’appuntamento, aperto dal rettore del Maria Luigia Maria Pia Bariggi, la presentazione delle iniziative realizzate da quattro istituti secondari superiori del territorio all’interno di “Scienza & tecnica”, in risposta a un bando promosso dalla Provincia e finanziato da Ufficio scolastico provinciale, Camera di commercio, Unione Parmense degli Industriali e Gruppo imprese artigiane. Le risorse messe a bando sono andate all’Istituto tecnico per geometri “Rondani”, al Liceo scientifico “Marconi”, al Liceo scientifico “Maria Luigia” e al Liceo della comunicazione “P.g.e. Porta”, che hanno così potuto realizzare i loro progetti di valorizzazione e promozione della cultura e delle professioni tecniche e scientifiche con modalità innovative. “Scienza & Tecnica è partito nel 2006, in un contesto ben diverso da quello attuale. Oggi la crisi si fa sentire anche da noi, ma proprio per superare situazioni così difficili è necessario fare leva sui saperi forti: anche in momenti come questi le professioni tecniche e scientifiche sono richieste dalle aziende di Parma, e guardando al futuro le competenze specialistiche saranno sempre più decisive. È dunque fondamentale che il lavoro che tutti insieme abbiamo realizzato con questo progetto non si fermi”, ha detto in apertura l’assessore provinciale alla Formazione professionale e alle Politiche del lavoro Manuela Amoretti. “Il lavoro di rete è vincente, e quanto si è fatto fin qui lo dimostra ancora una volta”, ha confermato Maurizio Dossena dell’Ufficio scolastico provinciale, sottolineando il valore di scienza e tecnica nella scuola: “La scuola deve essere scienza, deve essere ricerca, incontro tra teoria e techne”. “Il primo elemento da mettere in evidenza di questo progetto è che qui si parla di “cultura tecnico-scientifica”: non è un dettaglio”, ha osservato il presidente del Gruppo imprese artigiane Gian Paolo Lombardo (presente anche in rappresentanza della Camera di Commercio), mentre il vice presidente dell’Unione Parmense degli Industriali Giuseppe Scaltriti ha detto ai ragazzi: “Per affrontare il mondo del lavoro dovete studiare con un obiettivo ma anche metterci qualcosa di vostro: la passione. Le aziende hanno bisogno di figure motivate, perché formando squadre motivate si raggiungono grandi risultati”. Alla presentazione dei progetti realizzati da parte di studenti e insegnanti ha fatto seguito una tavola rotonda sul valore di scienza e tecnica e sull’indiscussa utilità di proseguire nella promozione della cultura, dei saperi e delle professioni tecniche e scientifiche anche in un contesto di crisi. Alla tavola rotonda, coordinata dalla giornalista scientifica Elisabetta Durante, hanno partecipato il docente del Maria Luigia Luca Di Vittorio, il preside del Liceo scientifico Marconi Antonio Attanasi, Roberto Alfieri del Dipartimento di Fisica dell’Università di Parma, il presidente di Aicod (Azienda per l´informazione e la comunicazione digitale) Umberto Emiliani, Leonardo Fogassi del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Parma, Paolo Bertozzi della Facoltà di Architettura dell’Università di Parma e Paolo De Lisi dell’Itg Rondani.  
   
   
LICEI MUSICALI, IERI L´ASSESSORE HA SCRITTO UNA LETTERA AL MINISTRO GELMINI LA REGIONE PROTESTA CON IL MINISTRO DISATTESA LA PROGRAMMAZIONE TOSCANA CHE PREVEDEVA ANCHE LIVORNO E SIENA  
 
Firenze, 23 marzo 2010 - E´ scontro fra Regione e ministro dell´istruzione sui licei musicali e coreutici. L´assessore all´istruzione ha scritto ieri al ministro Gelmini per protestare contro l´ennesimo atto che ignora e di fatto scavalca le competenze della Regione sulla programmazione scolastica. L´assessore fa trasparire l´irritazione della Regione per essere stata ignorata e aver dovuto apprendere dalla stampa la decisione di istituire nella nostra regione tre licei musicali e coreutici ad Arezzo, Lucca e Firenze. Ma non è tutto. In una lettera partita oggi per i presidenti delle Province l´assessore stigmatizza l´ennesimo disconoscimento del rapporto di leale collaborazione che dovrebbe segnare - si legge nel testo - le relazioni interistituzionali. Nella comunicazione alle Provincie si annuncia inoltre che, non appena saranno resi pubblici gli atti relativi alle decisioni del ministero, la giunta si riserverà di fare ricorso al Tar contro l´eslcusione dei licei di Livorno e Siena. E´ una notizia che sorprende, si legge nella lettera alla Gelmini, perchè la scelta del ministero, presa all´insaputa di chi è titolare della programmazione, non corrisponde pienamente a quanto contenuto negli atti di programmazione approvati dalla giunta regionale. In questi atti, si legge nella lettera, venivano programmati, per l’anno scolastico 2010-2011, cinque licei musicali e coreutici. Di questi due, situati in Arezzo e Lucca, confluivano automaticamente nel nuovo ordinamento essendo sperimentazioni pregresse e tre, ubicati rispettivamente a Firenze, Livorno e Siena, venivano istituiti in applicazione della competenza regionale sulla programmazione dell’offerta formativa sul territorio e alla luce delle nuove norme ancora in fase di emanazione. Nella lettera si chiede di conoscere attraverso quali presupposti giuridici siano state effettu ate le scelte adottate e per quali motivi non sono stati inseriti, nel nuovo ordinamento, gli altri due licei musicali di Livorno e Siena, venendo così a disattendere quanto deciso dalla Regione nell´esercizio delle sue competenze.  
   
   
PREMIO INTERNAZIONALE IZATT-CHRISTENSEN A LUIGI FABBRIZZI È IL PRIMO ITALIANO A RICEVERE IL RICONOSCIMENTO PER LA CHIMICA SUPRAMOLECOLARE  
 
Pavia, 23 marzo 2010 - Il prof. Luigi Fabbrizzi del Dipartimento di Chimica Generale dell’Università di Pavia ha ricevuto il Premio Internazionale Izatt-christensen (Izatt-christensen Award on Macrocyclic Chemistry). Tale premio, istituito nel 1991, è assegnato annualmente a ricercatori che si siano distinti nel campo della chimica dei macrocicli e della chimica supramolecolare e annovera tra i vincitori prestigiosi scienziati quali, ad esempio, Jean-pierre Sauvage, Fraser Stoddart, Seiji Shinkai e Makoto Fujita. Il prof. Fabbrizzi è il primo italiano a essere insignito del premio, che gli verrà consegnato in occasione del 5th International Symposium on Macrocyclic and Supramolecular Chemistry, in programma a Nara, Giappone, nel periodo 6-10 giugno 2010. Http://ismsc2010.org/awards.html  
   
   
FESTIVAL DELLA RISTORAZIONE: ECCO LE SCUOLE VINCITRICI. GRANDE SUCCESSO PER LA MANIFESTAZIONE ORGANIZZZATA DALLA REGIONE DEL VENETO  
 
Lonigo (Vi), 23 marzo 2010 - La squadra composta dalla scuola di ristorazione Dieffe Berton di Lonigo accoppiata a quella di Valdobbiadene ha vinto il primo premio del Festival della ristorazione organizzato dalla Regione del Veneto scuole per gli Istituti professionali alberghieri per i servizi alla ristorazione e i Centri di formazione professionale. Il menù composto da ravioli di pasta all’uovo con trota del Sile e Morlacco, turbante di pollo con mousse al baccalà e crema di asparagi, e tiramisù di casatella con fregolotta e Torchiato di Fregona. Ha conquistato sia la giuria di esperti, presieduta dall’assessore veneto all’Istruzione e alla Formazione, sia i votanti della giuria popolare (1.800 nelle due giornate del Festival) l’hanno scelta per la capacità di valorizzare i prodotti tipici veneti, e di elaborare piatti nuovi partendo dalla tradizione. Il Festival organizzato all’interno della 524esima fiera campionaria di Lonigo, in provincia di Vicenza, ha coinvolto alla sua prima edizione 18 delle 42 scuole del Veneto. Il secondo premio è andato al Cfp Pia Società San Gaetano di Vicenza e Cfp Reffo Tonezza del Cimone che hanno presentato un menù composto da coniglio ripieno di polenta, cestino di sfoglia al radicchio di Asigliano e tortino al mais con zabaione e Torcolato di Breganze. Il terzo premio è invece andato al Cfp Endo Fap Istituto Berna di Mestre con due creazioni che hanno incontrato il favore sia della Giuria popolare sia di quella qualificata: un primo piatto di bigoli al nero di seppia di laguna veneta su passeggiata di bisi di Peseggia, garum di gamberi di fiume della Venezia orientale, crumble di alici e cipolla maturata e polvere di liquirizia; e un secondo composta da una darna di branzino al vapore e “moeca” croccante sulla sua bisque su giardinetto di ortaggi primaverili (asparagi bianchi e verdi di Giare e fagiolini meraviglia di Venezia). Le tre scuole riceveranno buoni da spendere per l’acquisto di attrezzature. La giuria qualificata ha anche assegnato alcune menzioni speciali per le scuole che si sono distinte per progetti specifici: miglior progetto alla scuola centro di formazione professionale Manfredini di Este (studio del prodotto tipico, studio del menù, abbinamento con il vino) – - miglior valorizzazione dei prodotti tipici veneti alle scuole centro di formazione professionale di Chioggia e centro di formazione professionale Enaip di Dolo (che hanno utilizzato per il loro menù il fasolaro, mollusco tipico poco utilizzato) - miglior servizio di sala al centro di formazione professionale Manfredini di Este - miglior primo piatto al centro di formazione professionale Ca’ Edimar di Padova per i bigoli al ragù di anatra e radicchio bianco variegato di Lusiana. - miglior secondo piatto per la Pietro d’Abano e la Dieffe di Padova con il petto d’anatra brasato al rosmarino con riduzione di vino Merlot e marmellata di arance amare assieme al fagottino di radicchio variegato e pancetta. - miglior dolce all’Ipssar Istituto Albertini di Treviso e al Cfp Lancenigo di Villorba per il “Gioiello del desiderio”, un bicchierino col biscotto in fondo, coperto da una mousse al prosecco e decorato con uno “sbrisolino”. - miglior ricetta tipica all’Ipssar Cipriani di Adria con la “Esse” con salsa di Moscato Una giovane studentessa, Anna della Valle dell’Istituto di Istruzione superiore di Asiago, si è infine aggiudicata la menzione speciale come miglior sommelier. “Questa due giorni– commenta l’assessore alle Politiche dell’Istruzione e della Formazione – è stata un’opportunità importante per i ragazzi di mettersi alla prova con il mondo del lavoro. Questi ragazzi, avranno il compito di portare le eccellenze della nostra tradizione enogastronomica nel mondo, saranno gli ambasciatori del Made in Italy. Per questo mi auguro che questa manifestazione possa essere ripetuta ogni anno”. Il Festival si fonda su un gemellaggio tra le singole scuole di ristorazione e i prodotti agroalimentari tradizionali (preferibilmente a chilometri zero) tra i 371 riconosciuti nel Veneto. Ciascuna scuola ha potuto nei mesi scorsi approfondire le proprietà organolettiche, la storia e i metodi di produzione del prodotto scelto attraverso visite didattiche o incontri con esperti o coltivatori del prodotto scelto.  
   
   
SULLA RICERCA IMPEGNO IMPORTANTE DELLA REGIONE SARDEGNA  
 
 Cagliari, 23 Marzo 2010 - "Condividiamo le preoccupazioni del Senato Accademico sul disegno di legge di riforma per la ricerca, soprattutto per le Università del sud o delle isole ma, nel contempo, ricordiamo che la Giunta sin dal suo insediamento ha messo in campo risorse importanti per la formazione". E´ quanto afferma l´assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, in merito alla delibera del Senato Accademico sulla protesta dei ricercatori. "Abbiamo destinato dieci milioni in più per la ricerca scientifica e altri dieci milioni a incrementare i fondi per l´Università. Grazie all´impegno della Regione e alla disponibilità del Ministro Gelmini, pochi giorni fa, è stato firmato un importante protocollo di intesa che disporrà ulteriori 25 milioni, da parte del Ministero, per lo sviluppo delle attività di ricerca e innovazione tecnologica in Sardegna".  
   
   
BOLZANO: ESAMI DI RIPARAZIONE NELLE SCUOLE SECONDARIE DI II GRADO - ANNO SCOLASTICO 2008/09 -  
 
Bolzano, 23 marzo 2020 - L’istituto provinciale di statistica (Astat) comunica che al termine dell’anno scolastico 2008/09 sono stati scrutinati 15.861 studenti delle 1e, 2e, 3e e 4e classi. 3.170 sono stati rimandati a settembre. 2.801 studenti hanno superato l’esame di riparazione, mentre 369 sono stati bocciati.  
   
   
GIOVANI IN SCENA: SAGGIO FINALE IL 25 MARZO A BRESSANONE  
 
 Bolzano, 23 marzo 2010 - Con il saggio finale presso il Forum in via Roma 9 a Bressanone giovedì prossimo 25 marzo 2010, alle ore 20.30, giunge a conclusione il percorso formativo incentrato sulla forma teatrale della “Commedia dell’Arte” promosso dal vicepresidente della Provincia e assessore alla cultura e scuola italiana, Christian Tommasini, all´interno del progetto "Giovani in scena" in collaborazione con il Teatro Stabile di Bolzano. L’offerta formativa, proposta presso il Centro giovani “connection” di Bressanone, ha visto coinvolti una ventina di ragazzi di età compresa fra i 15 ed i 25 anni. Come sottolinea il vicepresidente Tommasini, risulta significativa la scelta di operare sull’area di Bressanone, sia quale segnale relativo al ruolo strategico attribuito dal Dipartimento alla cultura e scuola italiana al territorio della provincia, che per le opportunità di creare nuovi sinergie fra le strutture del Servizio giovani e le realtà scolastiche ed universitarie brissinesi. “È importante puntare sul teatro quale veicolo di crescita culturale per i ragazzi avvalendosi della collaborazione dei centri giovanili intesi non più solo quali luoghi ricreativi, ma quali luoghi di promozione culturale in collaborazione con prestigiose realtà culturali del territorio, quali il Tsb”. Il corso brissinese si aggiunge a quello di avvicinamento al teatro proposto a Bolzano in collaborazione con l’Associazione “Juvenes”, che ricalca la formula vincente dell’edizione dello scorso anno. Entrambi i corsi vanno a completare l’offerta formativa in ambito scolastico per approfondire la conoscenza dell’universo teatrale “Teatro nella scuola”. Il saggio finale del corso sulla Commedia dell’Arte tenuto a Bressanone nell’ambito del progetto “Giovani in scena” si svolgerà giovedì prossimo, 25 marzo 2010, alle ore 20.30, presso il Forum, in via Roma 9 a Bressanone, alla presenza del vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini. L’ingresso è libero a tutte le persone interessate.  
   
   
SPORTELLO INFORMATIVO SUI DSA A MATERA  
 
Matera, 23 marzo 2010 - Nei giorni 23, 30 Marzo ed 13 Aprile dalle 17.30 alle 19.30 gli esperti di Imparola attiveranno uno sportello informativo sui disturbi dell’apprendimento presso la sede di Matera dei Gruppi di Volontariato Vincenziano (G.v.v.) in Via Giustino Fortunato, 57 – Matera. Lo sportello informativo si inserisce nel progetto “Riabilitiamo il recupero”, finanziato dalla Regione Basilicata con il Bando “progetti innovativi-anno 2008”. “Riabilitiamo il recupero” e’ un progetto pilota che ha come obiettivo l’integrazione di tecniche e di supporti informatici nelle attività di recupero scolastico. In particolare, gli esperti di Imparola, dopo un’attività di screening, hanno effettuato training con Sw specifici ai bambini che sono quotidianamente seguiti nel recupero scolastico dagli operatori del G.v.v. Attraverso Lo Sportello Informativo sarà possibile informare e sensibilizzare operatori e genitori relativamente problemi legati ai disturbi specifici dell’apprendimento. Gruppi di Volontariato Vincenziano (G.v.v.) Via Giustino Fortunato, 57, 75100 Matera , Tel/fax: 0835314140. Imparola Societa Cooperativa Sociale Onlus, Via Pecci, 14, 75100 Matera. Tel/fax: 0835334985.  
   
   
BOLZANO: QUARTO INCONTRO “CRESCERE INSIEME. A SCUOLA CON TUTTI I SENSI”  
 
Bolzano, 23 marzo 2010 - Il quarto incontro del corso “Crescere insieme. A scuola con tutti i sensi” sarà incentrato sul tema dell’Autismo. Si svolgerà mercoledì 24 marzo, dalle ore 15,30 alle 18,30, nell’aula polifunzionale della scuola media "Vittorio Alfieri“ – Ipc Europa 2, in via Parma,6 a Bolzano il quarto incontro del corso di aggiornamento per genitori e docenti della serie "Crescere insieme. A scuola con tutti i sensi” incentrato sul tema dell’Autismo. Il programma prevede inizialmente la presentazione da parte dell’ispettrice delle scuole, Renza Celli, del film “Wie ich bin– Così sono io - How I am– Il mondo di un ragazzo artistico”; seguirà la presentazione da parte di Katia Paolillo e di Lorella Romanin del progetto “Tutti uguali, tutti diversi” e di “Calimero un amico speciale. Come parlare ai bambini dell’autismo”. Alberto Dal Negro, responsabile dell’associazione “Gli amicidisari” illustrerà il “Percorso delle carezze: l’attività assistita dall’animale. Esperienze a scuola”; la musicoterapeuta Nadia Bizzo illustrerà il tema “In armonia con sé e con gli altri” e Maria Pia Trentini terrà una relazione su “Il mondo di Maria Montessori: un mondo per tutti i bambini. Cosa fanno i bambini nella scuola Montessori”.  
   
   
FVG: EDUCAZIONE ALIMENTARE DEI GIOVANI  
 
Udine, 23 marzo 2010 - Insegnare ai giovani a nutrirsi, a mangiare sano, nel contempo a conoscere le produzioni locali e a cibarsene. E attraverso esse recepire il messaggio delle tradizioni della nostra gente. Ma nel contempo concorrere alla riduzione dei disturbi alimentari, che secondo recenti statistiche colpiscono l´11 per cento della popolazione italiana. Sono questi i contenuti e i valori dell´iniziativa ´L´educazione alimentare. Progetto siamo ciò che mangiamo: cibo, cultura e diversità´, in atto presso le seconde classi della scuola media statale di San Vito al Tagliamento, e presentato ieri a Udine, nella sede della Regione, alla presenza dell´assessore alle Risorse Agricole, Naturali e Forestali, Claudio Violino. Si tratta di un progetto, che, come ha evidenziato Violino, precorre la strada della corretta educazione alimentare dei ragazzi e sposa le strategie della Regione per la promozione e diffusione della conoscenza dei nostri prodotti più genuini, soprattutto tra le nuove generazioni. Violino ha citato la recente legge regionale numero 4 dello scorso 17 febbraio, che prevede l´educazione alimentare e, anche attraverso essa, il sostegno della cosiddetta filiera corta, il percorso più breve e genuino tra le aziende agricole e i consumatori. Secondo l´assessore, l´iniziativa attuata nella scuola di San Vito al Tagliamento, organizzata dall´Agenzia sociale Duemilauno, con il concorso di Legacoop Fvg e del Consorzio del Prosciutto di San Daniele, rappresenta infatti un esempio di come far recuperare alla nostra comunità la consapevolezza primaria del ruolo e delle funzioni dell´agricoltura locale. "Oggi c´è troppa disattenzione rispetto a quello che si mangia - ha detto Violino - e mentre fino a pochi decenni fa l´educazione alimentare avveniva a tavola, in famiglia, ora i ritmi della vita moderna e le mutate abitudini hanno cambiato le cose". La scuola, con azioni come quella presentata e attualmente in atto, può oggi concorrere a ricreare, anche nelle famiglie, come ha detto l´estensore del progetto, lo psichiatra Roberto Urizzi, l´abitudine a parlare e a dialogare sui temi del cibo, della nutrizione, di uno stile di vita sano e attento alle tradizioni e alle tipicità. Si tratta di un percorso, quello del progetto ´siamo ciò che mangiamo´, che tradotto in termini concreti agevola la promozione delle produzioni locali, controllate, sane e genuine, che i ragazzi imparano a preferire alle merendine e agli snack delle multinazionali, scegliendo dunque di cibarsi dei prodotti del territorio. Tra questi, il prosciutto di San Daniele, un etto del quale, come ha detto il presidente del Consorzio, Alberto Morgante, costa meno di un pacchetto di caramelle e nutre in modo sano e completo. Nel corso della presentazione, il vicesindaco di San Vito al Tagliamento, on. Antonio Di Bisceglie, ha evidenziato gli aspetti culturali del progetto, mentre il dirigente scolastico, Franco Nosella, ne ha illustrato i dettagli e l´obiettivo di accompagnare i giovani allievi nella delicata fase dell´età pre-adolescenziale, fornendo loro gli strumenti per sviluppare una corretta relazione tra il cibo e il proprio corpo. Infine, Gaetano Zanuttig, di Legacoop Fvg, ha affermato che iniziative come quella di San Vito al Tagliamento creano un circuito ideale, che porta i nostri prodotti sul territorio.  
   
   
LA REGIONE CALABRIA INVIERÀ ALLE SCUOLE PRIMARIE CALABRESI CIRCA VENTIMILA VOLUMI PER PROMUOVERE LA LETTURA COME DIVERTIMENTO  
 
Reggio Calabria, 23 marzo 2010 - Il Vicepresidente della Giunta Domenico Cersosimo ha illustrato ieri mattina all’Unical di Cosenza il progetto “Un libro in tasca”. Presenti anche l’editore Paolo Falzea ed il Direttore commerciale della Casa editrice “Rubettino” Antonio Cavallaro, in rappresentanza degli editori calabresi che hanno aderito al Progetto. Una vera e propria “invasione” di libri: diciannovemila e quaranta. “Sono i libri che arriveranno tra qualche giorno – ha detto Cersosimo - nelle quarte classi degli alunni della scuola primaria calabrese, grazie a questo Progetto, ideato dalla Regione per promuovere la lettura nelle scuole di tutta la Calabria che sconta ancora un considerevole gap rispetto ad altre regioni d’Italia e nella quale si legge ancora molto poco. Nei prossimi giorni cinque Tir carichi di libri scelti nell’ambito dell’iniziativa – venti titoli in tutto selezionati da un pedagogista tra racconti, classici, fiabe ed altri testi di letteratura per ragazzi - partiranno da Milano per poi essere consegnati nelle quarte classi della scuola primaria calabrese”. “Un libro in tasca” si pone l´obiettivo di fornire alle scuole calabresi stimoli e idee per la promozione della lettura, considerata come uno dei principali obiettivi formativi della scuola, superando gli ambiti specifici dell´educazione linguistica, per connotarsi come obiettivo più ampio di formazione della persona. Il progetto ha come premessa la consapevolezza che l’educazione alla lettura: è un bisogno da consolidare e da accompagnare nella formazione e nella crescita degli alunni; è il passaggio da una concezione della lettura come dovere scolastico ad una lettura come attività libera, capace di porre il soggetto in relazione con se stesso e con gli altri; è il mezzo per aiutare l’alunno nella scoperta del ruolo del libro tra gli altri media. “Un libro – ha detto il Vicepresidente della Giunta Cersosimo – dovrebbe stare sempre nelle tasche di tutti i cittadini calabresi per aprire nuovi orizzonti inimmaginabili e smarcarsi dalle difficoltà. In Calabria – ha proseguito – si legge ancora poco, c’è una scarsa tensione alla lettura, anche perché il complicato contesto socio-economico nel quale viviamo non aiuta. Mancano anche le occasioni per leggere. E’ per questo che dobbiamo impegnarci per allestire delle biblioteche più accoglienti e più friendly e meno mummificate. L’investimento finanziario realizzato con il progetto “Un libro in tasca” non è da poco : 149.437 euro, tutti presi dal nostro bilancio, nell’ambito del Piano per il diritto allo studio. Speriamo vivamente che per questa strada il “tarlo” della lettura possa entrare nella testa dei nostri bambini e delle nostre bambine, così come speriamo che in molte delle case dei calabresi un libro possa entrare per la prima volta. E’ questo un esperimento e insieme una di quelle politiche complementari e aggiuntive che stiamo portando avanti da tempo e con le quali tentiamo – ha sottolineato Cersosimo – di difendere la scuola dai tagli indiscriminati perpetrati dal Governo centrale. Il Governo fa malissimo a tagliare alla scuola 8 miliardi di euro in un triennio e a far ricadere sulle Regioni il peso di questa politica scellerata.” Per Cersosimo “i fondi regionali non possono avere una funzione sostitutiva di quelli nazionali, ma devono servire a colmare il gap che la Calabria sconta con altri sistemi formativi. Quello realizzato con il progetto “Un libro in tasca” è un investimento di lungo periodo che sicuramente darà i suoi risultati, convinti come siamo che i libri possono salvare la vita e che i costi della cultura sono sicuramente inferiori a quelli dell’ignoranza. Solo così potremo evitare che il nostro Paese si avvii verso il declino”. Apprezzamento per l’iniziativa della Regione e del Vice Presidente Cersosimo è stato espresso sia dall’editore Paolo Falzea che dal Direttore commerciale della casa editrice Rubbettino Antonio Cavallaro. “Migliore iniziativa in questa fase storica non poteva esser fatta – ha detto Falzea. Un libro può diventare un amico per la vita e la lettura deve essere anzitutto un piacere. La lettura come apprendimento o approfondimento è un’altra cosa.” “Il merito della Regione e del suo Vice Presidente Cersosimo – ha aggiunto Antonio Cavallaro – è stato quello di aver messo al centro dell’agenda politica la scuola. C’è bisogno che la scuola esca dalle aule per fare rete, così come c’è bisogno in Calabria di tante librerie e che i ragazzi si incontrino di più con i libri. Questa è un’occasione da cogliere al volo, perché è importante che i ragazzi calabresi siano attenti alle sfide della globalizzazione, ma sappiano anche leggere e interpretare la realtà che ci circonda.”  
   
   
INTERVENIRE SUL DISAGIO GIOVANILE È UNA PRIORITÀ DELLE POLITICHE DI WELFARE DELLA REGIONE LAZIO  
 
Roma, 23 marzo 2010 - L´assessore alle Politiche Sociali e delle Sicurezze della Regione Lazio, Luigina Di Liegro, è intervenuta al Convegno "Strategie di sviluppo dell´intelligenza emotiva. Esperienze a confronto", svoltosi presso l´Università degli Studi di Cassino e ha sottolineato come il tema del disagio giovanile debba essere una priorità nelle politiche di welfare della Regione Lazio. "I dati sul disagio giovanile sono allarmanti - ha detto l´assessore Di Liegro - secondo l´Organizzazione mondiale della Sanità, oltre il 20% degli adolescenti soffre di disturbi mentali e il suicidio è la terza causa di morte tra i giovani. Nel Lazio circa 30.000 ragazzi tra i 14 e 24 anni soffrono di disturbi alimentari, di questi 2.200 sono vittime di anoressia e 7.300 di bulimia nervosa. Purtroppo, in Italia abbiamo anche un triste primato europeo, infatti, già a 12 anni i nostri bambini consumano alcolici. Cresce anche in modo esponenziale la diffusione dei fenomeni di bullismo e violenza: secondo i dati di Telefono Azzurro, oltre un quarto dei bambini italiani e circa il 20% degli adolescenti afferma di essere stato vittima di azioni di bullismo, più del 20% oggetto di percosse e minacce. Questi dati ci impongono di prendere atto che il nostro intervento deve essere indirizzato verso la prevenzione e la formazione, agendo soprattutto sul sistema scolastico. Qualunque azione politica si faccia - ha concluso l´assessore Di Liegro - deve tener conto delle esigenze emotive dei giovani, degli insegnanti e della società, perché alfabetizzare l´emotività dei ragazzi significa sia accrescere le loro potenzialità di apprendimento cognitivo, sia fornire loro gli strumenti per relazionarsi in maniera consapevole e positiva con i coetanei, con gli insegnanti e con la famiglia".  
   
   
FIRENZE, SCUOLA MATERNA, L’ASSESSORE ALL’EDUCAZIONE: «RIVEDERE LE NORME PER ESTENDERE ANCHE AI BAMBINI PIÙ PICCOLI IL DIRITTO ALLO STUDIO»  
 
Firenze, 23 marzo 2010 - «Ci auguriamo che ci sia una revisione della norma che possa fare sì che anche i bambini delle scuole materne possano usufruire di quel diritto allo studio garantito dalla normativa nazione e internazionale, come la ‘Convenzione di New York sui diritti del fanciullo’ del 1989». E’ quanto ha dichiarato l’assessore all’educazione in una comunicazione, il 15 maggio in consiglio comunale sulla pronuncia della Corte di Cassazione di giovedì scorso secondo la quale gli immigrati irregolari, con figli minori che studiano in Italia, non possono chiedere di restare nel nostro Paese sostenendo che la loro espulsione provocherebbe un trauma "sentimentale" e un calo nel rendimento scolastico dei bambini. Secondo l’orientamento della suprema corte l’esigenza di garantire la tutela alla legalità delle frontiere prevale sulle esigenze di tutela del diritto allo studio dei minori. L’assessore all’educazione ha anche spiegato al consiglio i perché della scelta di permettere l’iscrizione alla scuola materna anche i figli degli immigrati senza permesso di soggiorno. «Il testo unico dell’immigrazione – ha ricordato l’assessore - prevede che i minori stranieri presenti sul territorio nazionale hanno diritto all´istruzione indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al loro soggiorno, nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani. Il diritto allo studio, quindi, viene considerato uno dei temi fondanti del nostro contesto sociale, una questione dalla quale non si può prescindere». «A Firenze, come in altre città italiane – ha sottolineato - questa norma è stata interpretata in modo estensivo, cioè si considera scuola dell´obbligo anche la materna. Diritto allo studio, quindi, per tutti i bambini. Si tratta di una scelta equilibrata e di buon senso. Non possiamo poi dimenticare che molte delle persone entrate in Italia in modi diversi e che non dovrebbero essere qui, hanno fatto un passo verso una vita regolare. E che tra questi cittadini ce ne sono alcuni che ormai da anni hanno fatto domanda per mettersi in regola ma che ad oggi non hanno ancora avuto risposta. Per molto famiglie, altrimenti, la situazione diventerebbe drammatica per avere un figlio che frequenta la scuola dell’obbligo e uno la materna». «Per questo motivo – ha concluso l’assessore all’educazione – l’esigenza di garantire la sicurezza delle frontiere non può anteporsi al diritto allo studio dei bambini. In questa direzione sarebbe utile una ulteriore riflessione normativa in modo le decisioni vengano prese non solo sulla base del buon senso, come viene fatto ora a Firenze, Milano, Roma e in altre grandi città. Peraltro non c’è una situazione consolidata neanche dal punto di vista della giurisprudenza: la recente pronuncia della Corte di Cassazione ne smentisce una recente, del 19 gennaio scorso che aveva dato il via libera alla permanenza in Italia di un padre benché irregolare. Nella decisione dell’11 marzo scorso i giudici della Cassazione hanno preso atto del dettato della sentenza del 19 gennaio ritenendo, comunque, di non aderirvi e di non rimettere la questione alle Sezioni Unite».  
   
   
IN UNA NUOVA RELAZIONE SI AFFERMA CHE I MARI DELL´UE SONO MINACCIATI DALLE ATTIVITÀ UMANE  
 
Bruxelles, 23 marzo 2010 - Una nuova relazione stilata dall´Agenzia europea dell´ambiente (Eea) evidenzia l´attuale stato degli oceani e contiene una nota di ammonimento: essi sono sempre più minacciati da vari fattori, tra cui l´inquinamento, lo sfruttamento eccessivo e i cambiamenti climatici. Poichè l´attività degli oceani è sommersa, tendiamo a dimenticare che il degrado degli oceani è in atto già da molti decenni. Gli oceani coporono più della metà del territorio degli Stati membri dell´Ue messi insieme, ma sul territorio dell´Ue solo una piccola percentuale delle acque marine sono protette, molto meno rispetto all´estensione di terreno protetto. Gli oceani sono essenziali per la vita umana, le loro profondità brulicano di specie marine, molte migliaia delle quali ci sono ancora sconosciute. Gli oceani funzionano in un complesso equilibrio con l´atmosfera, la terra e il cielo, regolando il clima, producendo ossigeno e assorbendo carbonio dall´atmosfera per generare condizioni favorevoli alla vita sulla Terra. L´inqiunamento e i cambiamenti climatici - che sono in costante aumento - provocano però l´acidificazione degli oceani, che a sua volta causa cambiamenti nella distribuzione delle specie e uno squilibrio negli ecosistemi dell´oceano. La Eea ha individuato una serie di ragioni per la continua minaccia degli oceani, tra cui lo sfruttamento eccessivo delle riserve ittiche e l´introduzione di specie invasive, tutti problemi per lo più causati dall´attività umana. Per metterci in guardia su questo argomento, la Eea ha pubblicato il quarto dei "10 messaggi per il 2010". Ogni messaggio si concentra su un aspetto degli ecosistemi e della biodiversità nell´Ue. Il quarto messaggio - appena pubblicato sul sito della Eea - spiega le conseguenze dell´attività umana sull´oceano e il perché è necessario intervenire con urgenza. Il messaggio sottoliena il fatto che mancano dati integrati per la conservazione dei sistemi marini, per cui le variabili sconosciute per gli ambienti marini sono maggiori rispetto a quelle relative alla conservazione della terra. La biodiversità marina è attualmente protetta attraverso la creazione di siti nell´ambito delle direttive "Habitat" e "Uccelli" di Natura 2000, la rete paneuropea per la tutela dell´ambiente, ma ci sono stati problemi nell´identificare i siti e ritardi nel valutarne lo stato. Le prove mostrano che istituire aree marine protette aiuta gli ecosistemi marini a riprendersi dai danni; la portata della ripresa dipende dall´estensione della zona e da quanto tempo esiste. I governi dell´Ue convengono che un approccio basato sugli ecosistemi sia il modo migliore per gestire attività che coinvolgono l´ambiente marino. Tale approccio sarà usato per raggiungere gli obiettivi della strategia integrata intersettoriale per l´uso sostenibile dell´ambiente marino, implementata dalla Direttiva quadro sulla strategia per l´ambiente marino. L´eea fa anche presente che la creazione di maggiori sinergie tra il quadro delle politiche marine e marittime, e la già stabilita politicha marina, porteranno benefici per la conservazione della biodiversità marina nell´Ue. Per maggiori informazioni, visitare: Agenzia europea dell´ambiente: http://www.Eea.europa.eu/it  Natura 2000: http://www.Natura.org/    
   
   
IN FONDO AL LAGO PER PREVEDERE LE SCOSSE RICERCATORI DI CNR, INGV E UNIVERSITÀ DELL’INSUBRIA HANNO CONDOTTO RILIEVI GEOFISICI NEL GARDA PER STUDIARNE LA SISMICITÀ.  
 
Roma, 23 marzo 2010 - La parte meridionale del lago di Garda, da Punta San Vigilio alla penisola di Sirmione, è stata scandagliata per una settimana con tecnologie d’avanguardia allo scopo di valutare il rischio sismico nell’area e aggiornare le conoscenze sulla tettonica in Lombardia. “I grandi bacini lacustri rappresentano un vero e proprio archivio della storia ambientale del territorio”, spiega Crescenzo Violante, ricercatore dell’Istituto per l’ambiente marino costiero del Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli (Iamc-cnr), “e, grazie alla nostra ricerca, sono state confermate le evidenze di paleo-sismicità già rilevate in aree emerse, anche in una zona considerata a basso rischio sismico come la Lombardia”. È stata utilizzata per la prima volta nel lago di Garda una tecnica d’indagine Multibeam, in grado di restituire ad altissima risoluzione un’immagine del fondo lacustre fino a una profondità di circa 500 metri. Le attrezzature scientifiche sono state installate su una Motovedetta in dotazione alla Guardia Costiera del lago di Garda. “Da una prima interpretazione dei dati è stato possibile individuare rotture di pendenza lineari che sembrerebbero aver dislocato ‘recentemente’ il fondo lago”, prosegue Violante. “Nel caso in esame la loro origine è con ogni probabilità riconducibile a fenomeni neotettonici, anche se la definizione dell’attività recente di queste strutture può avvenire solo in parte su evidenze morfobatimetriche. Sono necessarie ulteriori indagini geofisiche in grado di accertare l’origine e la corretta collocazione temporale di tali lineamenti che allo stato attuale rappresentano importanti indizi preliminari”. Inoltre, spiega il ricercatore Violante, i dati raccolti hanno permesso di evidenziare tre sottozone in base ai principali caratteri morfologici: “Fondali compresi tra -50 e -3.6 metri, corrispondenti all’alto strutturale di San Vigilio–sirmione, con irregolarità e deformazioni riconducibili a morfologie glaciali e presenza di campi di pockmarks; un’area di scarpata compresa tra –50 e –200 m circa, interrotta a Nord da una pronunciata depressione con profilo a U e direzione No-se; settori di fondale compresi tra –110 e -226 m a morfologia sub-pianeggiante, degradanti verso Nord e localmente interessati da presenza di pockmarks”. I pockmarks sono depressioni emisferiche di varia dimensione e profondità, la cui formazione è messa in relazione a emissioni fluide di natura gassosa o di acque interstiziali; in alcuni casi possono essere associati a campi di gas. Nel caso in esame, hanno diametro variabile dai 18 ai 200 m, e profondità comprese tra 0.5 e 10 m. Immediatamente a Sud della secca del Vò, si ritrovano allineati a formare depressioni di lunghezza superiore al chilometro. La loro formazione è con ogni probabilità da mettere in relazione alla estesa attività idrotermale che interessa l’area in esame e in particolare la penisola di Sirmione. L’analisi morfologica preliminare ha inoltre evidenziato la presenza di superfici di abrasione che testimoniano stazionamenti del livello del lago a quote inferiori rispetto all’attuale. In particolare, sono stati individuati due possibili livelli: a 30-35 m e a 3-10 m di profondità, quest’ultimo posizionato alla sommità della secca del Vò e correlabile alla superficie sommersa che circonda la punta di Sirmione.  
   
   
AMBIENTE. 1500 MILANESI NEI SOTTERRANEI DELLA CITTÀ PER SCOPRIRE I SEGRETI DELL´ACQUA  
 
Milano, 23 marzo 2010 - Grande successo per l’apertura straordinaria degli impianti idrici di Milano, organizzata dall’Assessorato all’Ambiente assieme a Metropolitana Milanese per festeggiare la Giornata Mondiale dell’Acqua nelle giornate di ieri, domenica 21 e 22 marzo. “Vista la grande partecipazione dei milanesi – ha affermato l’assessore all’Ambiente Paolo Massari – proporremo senz’altro a Mm una riedizione dell’iniziativa in autunno”. Nonostante la pioggia, infatti, oltre 400 milanesi hanno visitato i tunnel della rete fognaria milanese, guidati dai tecnici di Mm che li hanno condotti alla scoperta dei segreti della Milano sotterranea. Con mascherine e caschetti, grandi e piccini si sono diretti a gruppi verso i collettori e i canali della zona sud di Milano, in direzione dell’impianto di depurazione di Nosedo. I depuratori di San Rocco e Nosedo sono stati visitati da 260 persone. Oltre 700 milanesi, invece, si sono recati alla centrale di pompaggio Armi di viale Cassiodoro dov’è allestito il laboratorio di analisi della rete idrica di Metropolitana Milanese. “Ringrazio Mm che ha messo a disposizione il proprio personale per illustrare ai cittadini i segreti del ciclo dell’acqua nella nostra città – ha dichiarato Massari -. Un ringraziamento anche ad Atm che ha contribuito alla riuscita dell’iniziativa mettendo a disposizione 3 navette per il trasporto gratuito dei visitatori tra i diversi impianti. E ringrazio i milanesi che, nonostante la pioggia, hanno dimostrato di avere una grande curiosità e un grande affetto per la loro città”.  
   
   
BASILICATA: CENTRO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE, FIRMATO IL CONTRATTO  
 
Basilicata, 23 marzo 2010 - E’ stato sottoscritto ieri mattina a Potenza il contratto per la realizzazione del Centro di monitoraggio ambientale della Basilicata, che sarà costituito dal Centro di monitoraggio e prevenzione dei rischi naturali e di inquinamento e dal Sistema di monitoraggio ambientale della Val d’Agri. Ad aggiudicarsi la gara, per un importo complessivo di 4.917.934 euro, è stato il Raggruppamento temporaneo di imprese che ha come capofila Sma – Sistemi per la meteorologia. L’investimento sarà in parte sostenuto dall’Eni, in virtù del Protocollo d’intesa sottoscritto con la Regione per le estrazioni petrolifere in Val d’Agri. Può essere avviato, così, un progetto che risale all’anno 2000 e che ha subito una serie di rallentamenti di carattere burocratico. L’appalto è stato affidato sulla base della qualità tecnica delle forniture proposte, sull’offerta economica e sulla qualità della gestione del servizio per un periodo di avvio di 18 mesi. Saranno forniti laboratori mobili, realizzate stazioni di monitoraggio, un centro di controllo e coordinamento che saranno collocati presso l’Arpab. Le stazioni di monitoraggio dovranno essere dotate di sensori per la misura dei parametri ambientali di diversa natura, per consentire l’analisi e la caratterizzazione dell’aria e dell’acqua. Per quanto riguarda, in particolare, l’area della Val d’Agri, è previsto un sistema di controllo dello stato qualitativo e quantitativo delle acque del fiume Agri, dei suoi affluenti e dell’invaso del Pertusillo. Saranno monitorati anche i movimenti del suolo: per il controllo delle frane sono stati individuati i siti di Maratea e di Miglionico. I laboratori mobili, invece, dovranno eseguire il controllo degli inquinanti atmosferici e l’analisi delle acque. I dati provenienti dalle diverse fonti (stazioni di monitoraggio, laboratori fissi e mobili, fonti informative esterne) saranno raccolti e organizzati dal Centro di controllo, che si occuperà anche di metterli a disposizione anche di altri utenti; si tratta, in sostanza, di un terminale i cui dati potranno essere utilizzati da altri soggetti secondo modalità e procedure proprie dei loro compiti istituzionali. Ai terminali del sistema, infatti, potranno collegarsi tutti gli attori del sistema economico, produttivo e di servizio: non solo i centri informativi e le reti di monitoraggio dei servizi pubblici per la sanità, l’ambiente, la formazione e l’educazione, i servizi tecnici dello stato e della pubblica amministrazione, ma anche imprese industriali, agricole e di servizio, enti per il sostegno e lo sviluppo dell’innovazione e le organizzazioni del lavoro: una strategia che si basa sull’esigenza di evitare sprechi e duplicazioni e di consentire al centro di interfacciarsi con altre iniziative, svolgendo un ruolo di razionalizzazione e coordinamento. In questo modo, il sistema potrà fornire un’informazione organizzata, che costituisca la base su cui può innestarsi l’attività conoscitiva di soggetti pubblici e privati. Il Centro di monitoraggio ambientale della Basilicata, fornendo gli elementi di conoscenza, consentirà di individuare le strategie ottimali di gestione del territorio, per determinare i legami causa-effetto. Si tratta di un processo dinamico: dalla conoscenza mirata del territorio, all’individuazione delle procedure di intervento, al monitoraggio dei risultati e, quindi, alla revisione critica degli obiettivi e degli interventi stessi. Sulla base delle disposizioni dell’Assessorato all’Ambiente della Regione - per consentire il massimo grado di trasparenza e di competenza per l´assegnazione di un appalto, nonché per la particolare importanza che questa attività riveste per la tutela e la salvaguardia ambientale del territorio - le offerte del bando la per la realizzazione del Centro di monitoraggio ambientale sono state valutate da esperti dell´università di Basilicata insieme ad un dirigente regionale. Infatti, in base alla normativa sugli appalti pubblici, il Dipartimento Ambiente ha fatto richiesta all´Università della Basilicata di indicare figure che abbiano un elevato grado di competenze nelle materie oggetto della gara, ovvero per quel che concerne l´ingegneria sanitaria e le acque, la geologia e l´idrologia, l´atmosfera, la chimica analitica inorganica, e l´informatica.  
   
   
PALERMO, EDUCAZIONE AMBIENTALE: 30 SCUOLE VISITERANNO LE TRE RISERVE NATURALI GESTITE DALLA PROVINCIA.  
 
Palermo, 23 marzo 2010 - L´assessorato all´Ambiente della Provincia di Palermo, guidato da Vito Di Marco, nell´ambito dell´iniziativa di educazione ambientale ´´A spasso nelle riserve´´, rivolta alle scuole di Palermo e provincia, selezionate a mezzo avviso pubblico, ha avviato le escursioni per gli studenti di 30 scuole elementari, medie e superiori nelle tre aree protette gestite dall´Amministrazione di Palazzo Comitini. Le attivita´ didattiche saranno realizzate nel periodo marzo-maggio nelle 3 riserve di Bagni di Cefala´ Diana e Chiarastella (10 scuole elementari), Isola di Ustica (10 scuole medie) e Serre di Ciminna (10 istituti superiori). I prossimi appuntamenti sono stati programmati nella riserva di Bagni di Cefalà Diana e Chiarastella per l’Istituto comprensivo “S. Nuccio” di Palermo (19 marzo), per la Direzione Didattica Statale di Balestrate (23 marzo), per l’istituto comprensivo “R. Sanzio” di Palermo (24 marzo). ´´Il nostro intendimento - sottolineano il Presidente Giovanni Avanti e l’assessore Vito Di Marco - è quello di determinare atteggiamenti e comportamenti dei giovani in grado di alimentare una nuova cultura dell’ambiente e di garantire così una migliore gestione dell’ecosistema urbano grazie ad una educazione che crei una cittadinanza attiva e responsabile”. Intanto l’assessorato provinciale all’Ambiente ha stilato la graduatoria dei progetti di educazione ambientale per le scuole che sono stati ammessi al finanziamento. Ai primi tre posti l´Istituto comprensivo ´´Francesco Riso´´ di Isola delle Femmine ( 3 mila euro), l´Istituto comprensivo ´´Francesco Polizzano” di Gangi (3 mila euro) e l’Ipsia “Enrico Medi” di Palermo ( 2 mila euro).  
   
   
GENOVA: TERMINATI I LAVORI DI REVAMPING DEL DEPURATORE DI QUINTO, OGGI UNO DEGLI IMPIANTI PIU’ INNOVATIVI D’ITALIA  
 
Genova, 23 marzo 2010 - L’intervento, che ha comportato un investimento complessivo di 24,3 milioni di euro, ha riguardato il completo rinnovamento dell’impianto, la realizzazione della condotta a mare principale, di quella di emergenza e della scogliera di protezione, la connessione alle reti fognarie dei comuni di Bogliasco e di Pieve Ligure e la riqualificazione della superficie di copertura attraverso un nuovo arredo urbano. L’intervento più importante è rappresentato dal completo rinnovo del processo di trattamento delle acque reflue. Grazie all’utilizzo della più innovativa tecnologia di filtrazione attualmente esistente, oggi il depuratore di Genova Quinto rappresenta uno fra gli impianti di depurazione più innovativi di Italia. E questo grazie al moderno sistema di bio-trattamento “a membrana” che prevede ben quattro livelli di filtrazione (microfiltrazione, ultrafiltrazione, nano filtrazione e osmosi inversa) che garantiscono all’acqua in uscita dall’impianto una eccellente qualità scaricandola a mare in piena conformità alla leggi ambientali. Inoltre, il nuovo impianto è dotato di due nuove condotte a mare: quella principale che, con una lunghezza complessiva di 1.128 metri posizionata sul fondale a circa 35 metri di profondità, consente di scaricare i reflui trattati a oltre 1000 metri dalla costa nel rispetto di quanto stabilito dalla Legge Regionale n. 43/1995, e quella di emergenza, utilizzata in caso di malfunzionamenti della prima, che scarica comunque a 145 metri dalla costa. “Le moderne tecnologie applicate al nuovo depuratore di Quinto - ha spiegato Carlo Senesi, assessore al Ciclo delle Acque - contribuiranno a migliorare sensibilmente la qualità delle acque nel Levante. Questo nuovo impianto aggiunge un importante elemento al sistema depurativo genovese: per completare il quadro, oltre alle condotte sottomarine di Sestri Ponente e Punta Vagno, manca solo lo spostamento del depuratore Val Polcevera nelle aree delle ex-acciaierie recentemente tornate nella disponibilità dell’amministrazione comunale, opera alla cui realizzazione stiamo lavorando con molto impegno. Con la sua entrata in funzione, oltre ad essere ammodernata ed implementata la rete di depurazione, sarà possibile dismettere il fangodotto della Valbisagno”. “Il nuovo depuratore di Quinto” - ha dichiarato Gianluigi Devoto, direttore generale di Mediterranea delle Acque - rappresenta un traguardo importante poiché con questo viene completato il percorso di messa a norma dell’intero sistema depurativo genovese. Tengo a sottolineare che l’adeguamento di tutti gli impianti dell’area metropolitana alle regole imposte dalle normative europee e regionali è avvenuto in soli quattro anni”. Oltre al sistema di trattamento dei reflui e delle condotte, l’intervento effettuato comprende la realizzazione del collegamento del nuovo impianto di Quinto con le reti fognarie dei Comuni di Bogliasco e Pieve Ligure raggiungendo una copertura di 60.000 abitanti complessivamente serviti. L’investimento di 24,3 milioni di euro è stato coperto per il 13% dal Comune, per il 34% dalla Regione e infine per il 53% attraverso il meccanismo della tariffa con l’anticipo da parte del gestore Iride Acqua Gas. “L’evento di oggi segna un passo importante nella direzione della razionalizzazione del sistema depurativo provinciale prevista dall’Ato Genovese - ha sottolineato Paolo Perfigli, assessore alla Politica delle Acque della Provincia - Il Piano degli Investimenti 2010-2012 recentemente approvato prevede infatti oltre 60 milioni di Euro di investimenti per la realizzazione di impianti di depurazione”. Accanto agli interventi tecnici, il sito dell’impianto vede una importate riqualificazione anche sotto l’aspetto dell’arredo urbano che include oggi spazi verdi, aree gioco, relax e ristoro. L’intervento complessivo, in tutte le sue fasi, ha richiesto cinque anni di lavoro a causa dell’elevata complessità delle operazioni.  
   
   
FORESTALE FVG: SCOPERTA UNA CAVITÀ NATURALE SOMMERSA DAI RIFIUTI  
 
Trieste, 23 marzo 2010 - Pneumatici, batterie, barattoli, imballaggi in plastica, in metallo, in vetro, cartoni, mattoni, cementi, mobili, lavandini, farmaci scaduti: alcune decine di metri cubi di rifiuti sono il risultato di molti anni di abbandoni da parte di soggetti purtroppo ignoti, che hanno trasformato una bella cavità naturale in un vera e propria discarica. I Forestali del Nucleo Operativo per l´Attività di Vigilanza Ambientale, su segnalazione degli speleologi della Società di Studi carsici A.f. Lindner di Ronchi dei Legionari (Go), che per primi hanno individuato ed accertato il degrado della grotta, hanno effettuato un sopralluogo in località Clastra, del Comune di San Leonardo (Ud), verificando effettivamente la presenza di una grande quantità di rifiuti di diverse tipologie, abbandonati all´ingresso e sul fondo della cavità. Gli uomini della Forestale hanno svolto tutti gli accertamenti necessari ma, come accade spesso in casi del genere, non è stato possibile dare un nome ai responsabili, certamente più soggetti, i quali, del tutto incuranti del danno e del degrado provocato, hanno continuato per molti anni ad utilizzare una bella cavità naturale come una discarica privata. Il danno provocato ricade sulla comunità, non soltanto per il degrado subito dall´ambiente ma anche per i costi necessari a rimuovere e ripulire la grotta dalla massa di rifiuti. Va inoltre segnalato che l´acqua piovana raggiunge facilmente la massa di rifiuti ed il liquido che percola potrebbe raggiungere corsi d´acqua sotterranei. Dal punto di vista geologico, sottolineano gli appassionati della Società di Studi carsici A.f. Lindner, la cavità e particolarmente interessante per la sua diversità rispetto a tutte le altre della zona, poiché si è formata lungo un giunto di strati la cui parte superiore è formata da calcare compatto e quella inferiore da marna sbriciolata. Il punto di massima espansione della grotta è stato misurato in 8 metri di larghezza e 6 di altezza. Alla base si aprono anche tre gallerie anguste che fungono da inghiottitoi. La Forestale ha provveduto naturalmente a termini di legge a segnalare la "discarica" agli enti competenti affinché si dia inizio alle attività di bonifica e ripulitura della grotta.  
   
   
FERRARA: FIRMATO IL PROTOCOLLO D’INTESA PER IL RITIRO A DOMICILIO DI MODESTE QUANTITÀ DI RIFIUTI CONTENENTI AMIANTO  
 
 Ferrara, 23 marzo 2010 - La presentazione del protocollo d´intesa in Castello Estense “Un protocollo che è il risultato di una collaborazione tra vari enti, per agevolare i cittadini a smaltire piccole quantità di rifiuti che contengono amianto e per evitare depositi sul territorio di questi materiali pericolosi”. Con queste parole l’assessore provinciale all’Ambiente, Giorgio Bellini, ha presentato il protocollo d’intesa tra Provincia, Comune, Ausl, Hera, Arpa e Ato6 di Ferrara, “per il ritiro a domicilio di quantità modeste di rifiuti contenenti amianto in matrice compatta, derivanti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione”. Grazie a questo accordo i cittadini potranno ora conferire ad Hera questa tipologia di rifiuti, classificati dalla legge come urbani, secondo una precisa metodologia di raccolta e nel pieno rispetto delle normative igieniche e di sicurezza. “Si è così soddisfatta una precisa esigenza dei cittadini – ha continuato l’assessore Bellini – e nello stesso tempo contribuiremo a combattere il fenomeno dell’abbandono sul territorio di questi materiali con tutte le conseguenze in termini di sicurezza e di salute per le persone”. In questa fase l’accordo prevede una sua applicazione sul territorio del comune di Ferrara, con l’auspicio, affermano i firmatari, di estendere questa positiva esperienza su tutto il perimetro provinciale. Soddisfazione ha espresso anche l’assessore all’Ambiente del Comune di Ferrara, Rossella Zadro: “Abbiamo ritenuto necessario aderire ad un protocollo attentamente esaminato in tutti gli aspetti e che costituisce un passo importante nella direzione del miglioramento della qualità dei servizi nell’ambito della tutela e salvaguardia dell’ambiente”. Un ulteriore significato dell’accordo – è stato spiegato – sta anche nell’azione di rimozione e smaltimento in modo progressivo delle quantità di amianto che ancora sono impiegate nelle abitazioni civili: dalle coperture di garage, ad alcune tipologie di canne fumarie o tubazioni, al linoleum tuttora usato in alcune abitazioni. “Si tratta di un servizio gratuito- ha affermato Alberto Santini, responsabile ambiente della struttura operativa Hera di Ferrara - svolto da Hera nel nostro comune. Il vantaggio per i cittadini è evidente, poiché per un privato smaltire l’amianto ha un costo significativo. Basti pensare che ora, per la complessità ed onerosità dei piani di bonifica, smaltire il tetto di un garage o una cuccia per il cane costa in media un migliaio di euro, mentre con l’attuazione del nuovo servizio, svolgendo semplici operazioni che richiedono l’impiego di materiali di poca spesa, il cittadino, con l’aiuto di Hera, può smaltire l’amianto praticamente a costo zero. Occorre anche sottolineare che l’accordo rappresenta una risposta importante ed efficace al fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ingombranti, che costituisce una causa di grave degrado per il territorio ferrarese”. Concretamente la procedura prevede la compilazione iniziale di un modulo da parte dei cittadini interessati, contenente tutte le istruzioni e informazioni utili per procedere alla raccolta del materiale in assoluta sicurezza. Procedura che può avere inizio dopo la consegna della scheda all’Ausl. Successivamente Hera provvederà al ritiro e allo smaltimento a norma di legge dei rifiuti raccolti nelle singole abitazioni. Il servizio è in fase di organizzazione e sarà presto operativo. La sua attivazione sarà preceduta da un’intensa campagna di informazione verso i cittadini, così che possano usufruire agevolmente di questa opportunità.