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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Maggio 2013
RILEVATORE DI BOMBE SENSIBILE CHE GIRA CERCANDO I PERICOLI  
 
Bruxelles, 28 maggio 2013 - Ricercatori europei hanno sviluppato e testato un dispositivo molto leggero in grado di rilevare quantità estremamente piccole di esplosivi da un massimo di 20 metri di distanza, fornendo così un preziosissimo strumento alle forze dell´ordine nella lotta contro gli attacchi effettuati con bombe. Il team Optix ("Optical Technologies for the Identification of Explosives"), finanziato dall´Ue, utilizza tecnologie ottiche evolute che possono essere montate su un veicolo a controllo remoto di dimensioni ridotte e quindi usate per rilevare quantità inferiori a 1 milligrammo di esplosivo. Secondo quanto riferito, nessun altro ente di ricerca o azienda ha raggiunto questo grado di sensibilità. La società ha bisogno di essere sicura per prosperare. Il terrorismo, come evidenziato in maniera dolorosa dai tragici eventi a Madrid (2004), Londra (2005) e Boston (2013), è una minaccia reale per l´Europa e per il mondo. Gli attacchi effettuati usando ordigni esplosivi improvvisati appaiono nei notiziari quasi ogni giorno, e oltre il 60 % degli attacchi terroristici sono compiuti usando questo tipo di ordigni esplosivi. "Le forze di sicurezza chiedono nuovi strumenti per combattere questa minaccia," evidenzia il team sul proprio sito web, "e molto precisamente strumenti in grado di rilevare esplosivi a distanza di sicurezza". ´ Rilevare tracce di esplosivi da distanza fino a 20 metri può aiutare a promuovere la sicurezza in un´ampia gamma di scenari, suggerisce Alberto Calvo, direttore della sicurezza alla Indra in Spagna, che ha guidato il progetto. "Non soltanto si aumenterebbe la sicurezza, ma si ridurrebbero anche in modo significativo i disagi per i cittadini mediante l´uso di un sistema per la rilevazione degli esplosivi non-invasivo e non-pericoloso", egli ritiene. Grazie a dei laser che sono in grado di identificare in modo preciso la struttura atomica e molecolare degli esplosivi, il dispositivo Optix può scansionare rapidamente e dalla distanza tutti gli oggetti nel suo campo visivo, come un veicolo, un bagaglio o qualsiasi contenitore poco chiaro, e rilevare tracce residue. Risulta praticamente impossibile maneggiare esplosivi e trasportarli senza lasciare una traccia: i residui si attaccano sulla superficie degli oggetti che li trasportano, oltre che sulle mani delle persone che li maneggiano e su qualsiasi cosa toccano. Per rendere il sistema portatile, il team intende integrarlo in una piattaforma dotata di ruote, che potrebbe alla fine ricordare un grosso Mars Rover. Come dimostrato in un video del prototipo, questa piattaforma si muoverà in un parcheggio o lungo una strada, ad esempio, scansionando le superfici alla ricerca di tracce di esplosivi. Un agente di polizia controllerà il veicolo in perlustrazione dalla distanza e monitorerà i dati raccolti dai sensori ottici in tempo reale. Il consorzio Optix, che ha ricevuto un finanziamento Ue di 2,4 milioni di euro, è uno tra i tanti progetti sulla sicurezza sostenuti dalla Commissione europea per migliorare la sicurezza e la qualità di vita dei cittadini europei. Entro la fine del 2013, i programmi di finanziamento Ue avranno sostenuto oltre 250 progetti di ricerca sulla sicurezza con oltre 1 500 partecipanti provenienti da 45 paesi. I finanziamenti per la ricerca sulla sicurezza continueranno a essere supportati nell´ambito del prossimo programma di ricerca pluriennale e multi tema dell´Ue Orizzonte 2020 (2014-2020). Oltre al principale partner Indra, il progetto ha coinvolto un gruppo bilanciato di partner industriali, tecnologici e accademici, tra cui: l´Agenzia svedese per la ricerca nel campo della difesa; le Pmi Ekspla (Lt) e Avantes (Nl); le università tecniche Clausthal e Dortmund (De), e Vienna (At), e l´Università di Malaga (Es); oltre all´unità Tedax della Guardia Civil (Polizia spagnola, unità artificieri, Valdemoro, Madrid) come utente di primo livello e partner istituzionale. Secondo la Commissione europea, l´industria della sicurezza ha uno dei più alti potenziali in termini di crescita e posti di lavoro nell´Ue. Già nel 2011, il settore della sicurezza ha dato lavoro a circa 180 000 persone, con un giro di affari annuale di 30 miliardi di euro. I progressi come quelli compiuti da Optix collocano l´Europa in una posizione ancora più forte. Il prototipo Optix è già stato testato con successo sia in ambiente di laboratorio che all´aperto, simulando situazioni di vita reale e in varie condizioni meteorologiche. Il team intende aumentare la sensibilità, precisione e resistenza del sistema prima di metterlo a disposizione della polizia e delle forze di sicurezza europee. La commercializzazione del sistema rappresenta una opzione molto concreta, secondo il team Optix, con multiple applicazioni prese in considerazione, compreso il settore delle indagini forensi. Per maggiori informazioni, visitare: Optix http://www.Fp7-optix.eu/  Dimostrazione animata Optix http://vimeo.Com/48946352    
   
   
BOLZANO, BANDA LARGA: 45 COMUNI CON IL MASTERPLAN, FINANZIATI DAL FONDO DI ROTAZIONE  
 
Bolzano, 28 maggio 2013 - Per garantire l´accesso a Internet veloce su tutto il territorio altoatesino, Provincia e Comuni sono al lavoro per completare le infrastrutture necessarie. La Provincia porta i cavi di fibra ottica nei 116 Comuni, questi ultimi devono predisporre il masterplan per lo sviluppo in loco della banda larga. 45 Comuni hanno già elaborato il materplan, "e ora potranno contare sui mezzi finanziari previsti allo scopo dalla Giunta provinciale attraverso il fondo di rotazione", spiega l´assessore Florian Mussner. Entro fine 2013, secondo quanto previsto dalla Giunta provinciale, tutti i 116 comuni dell´Alto Adige saranno serviti dalla rete in fibra ottica. Per sfruttare le potenzialità di 650 km. Di cavi è però necessario che tutte gli edifici abbiano la possibilità di allacciarsi alla banda larga. Qui entrano in scena i Comuni, che devono presentare il masterplan riguardante il proprio territorio e contenente informazioni sulla attuale situazione infrastrutturale, sul numero dei potenziali utenti, sulla localizzazione e l´operatività delle centrali, sui costi degli interventi necessari e sulla tempistica dei lavori. Inoltre, sempre per rendere più agevole le opere di pianificazione, i Comuni sono chiamati a individuare le condutture e le tubazioni che possono ospitare anche i cavi in fibra ottica. Sono 45 le amministrazioni comunali che entro il termine del 15 maggio hanno consegnato all´Ufficio provinciale infrastrutture il proprio Masterplan sulla banda larga. Sulla base dei singoli piani e d´intesa con il Consiglio dei Comuni verrà elaborato dalla Provincia un masterplan complessivo. Per attuare concretamente le misure previste nel piano, secondo precise priorità, ogni Comune potrà contare su un finanziamento dal fondo di rotazione, che allo scopo la Giunta provinciale ha dotato di 50 milioni di euro. "I mezzi per l´ampliamento della rete verranno assegnati attraverso la nuova società Alto Adige Finance e i Comuni che hanno già inoltrato i rispettivi piani saranno i primi a beneficiarne", conferma l´assessore Mussner. Predisporre il masterplan non è semplice e Mussner comprende che molti Comuni non siano ancora riusciti a completarlo: "La tempistica per la connessione alla banda larga è volutamente molto serrata, per velocizzare le operazioni e poter garantire il più presto possibile una copertura capillare del territorio. Ovviamente l´Ufficio provinciale infrastrutture è a disposizione dei Comuni per supportarli nell´elaborazione dei piani." Ora spetterà a una commissione elaborare i criteri di suddivisione dei finanziamenti alle amministrazioni comunali, in modo da accelerare l´iter di attuazione degli interventi inseriti nei diversi masterplan.  
   
   
DIGITAL DIVIDE: GLI STUDENTI DI FISICA A SOSTEGNO DEL NUOVO PORTALE WEB DELLA REGIONE UMBRIA  
 
Perugia, 27 maggio 2013 - “Proprio gli studenti possono diventare i primi operatori a sostegno dell’azione della Regione che vuole coprire l’intero territorio regionale attraverso una rete digitale, soprattutto riferita alla banda larga, che consenta a tutti, famiglie, imprese ed enti pubblici, di essere collegati in maniera globale e moderna e di usufruire quindi di tutti i vantaggi che offre la stessa rete digitale sia in termini di snellimento di tempi e procedure sia per sviluppare importanti relazioni sociali ed economiche”, è questo il messaggio lanciato dall’assessore regionale Stefano Vinti nel corso di una tavola rotonda sul tema “Digital Divide, l’accesso alla rete tra scienza e democrazia, il ruolo dell’Università e della Regione in Umbria”, che si è svolta, venerdì 24 maggio, nel Dipartimento di Fisica dell’Università di Perugia, dedicata all’avvio del nuovo Portale Web digitaldivide.Umbria.it. Il Portale, voluto dalla regione e realizzato da Centralcom in collaborazione proprio con la Facoltà di Fisica dell’Università perugina, avrà lo scopo di monitorare la situazione del digital divide in Umbria. “E tutto ciò, ha continuato Vinti, potrà avvenire grazie alle segnalazioni puntuali che arriveranno dai vari territori. Avremo così modo di conoscere in maniera più approfondita, eventuali zone scoperte o con problemi di scarso collegamento. L’aggiornamento sarà effettuato quindi proprio grazie al contributo che vorranno dare i cittadini, le imprese, e le Pubbliche Amministrazioni, consentendo di evidenziare le criticità, o segnalando eventuali esigenze di integrazione e adeguamento delle infrastrutture causate dall’evoluzione della domanda di banda. Le informazioni acquisite, ha sottolineato l’assessore, potranno essere utili anche per orientare e supportare le scelte di investimenti pubblici e privati per lo sviluppo delle reti di ultima generazione nella nostra regione. Gli obiettivi del progetto, che si concretizza con la realizzazione di questo portale, sono da un lato il superamento di ogni forma di esclusione digitale assicurando l’accesso alla rete come diritto universale; dall’altro favorire lo sviluppo delle infrastrutture di nuova generazione per sostenere una crescita ad alto contenuto tecnologico e di conoscenza. E’ un diritto ormai universalmente riconosciuto, almeno a parole, quello di avere la possibilità di usufruire di una rete digitale adeguata ed accessibile, e tutti, cittadini ed imprese, dovrebbero avere lo stesso livello di copertura e di servizio. La Giunta regionale vuole conseguirlo nei fatti e per questo abbiamo investito per la realizzazione delle infrastrutture digitali necessarie ed ora lanciamo questo strumento del Portale per essere anche noi in collegamento costante con il territorio”. Il portale, digitaldivide.Umbria.it, è uno strumento con cui l´utente (cittadino, azienda, amministrazione) può segnalare situazioni di carenza di servizi a banda larga o esigenze di maggiori prestazioni e costituirà un supporto grazie al quale le amministrazioni potranno elaborare politiche di sviluppo e incentivo delle infrastrutture per telecomunicazioni ed infine sarà un mezzo a disposizione degli operatori per fornire informazioni circa la copertura dei propri servizi. “Accanto a questo, ha dichiarato l’Amministratore di Centralcom, Brunello Castellani, bisogna anche tener presente che il Portale non sarà il luogo ove segnalare disservizi e reclami verso uno specifico operatore (perchè in questo caso bisogna rivolgersi all’operatore stesso ed eventualmente alle associazioni dei consumatori); non sarà nemmeno uno strumento per effettuare denunce generiche e non documentate sulla mancanza di banda larga (si raccolgono solo segnalazioni puntuali e individuali)ed infine non sarà un mezzo di propaganda o pubblicità ove cercare adesioni alle proprie iniziative”. Luca Gammaitoni e Piera Pandolfi, della Facoltà di Fisica dell’ Università di Perugia, hanno confermato che l’Università “continuerà la collaborazione anche attraverso ulteriori incontri periodici con gli studenti che così potranno diventare i primi operatori e segnalatori sul territorio”. Per accedere al Portale basterà la registrazione di un account utente e attraverso l’App “Digital Divide” sarà possibile accedere anche da dispositivi mobili.  
   
   
LA NUOVA INFRASTRUTTURA GEOGRAFICA TOSCANA: “OPEN SOURCE” E “OPEN DATA”  
 
 Firenze, 28 maggio 2013 – I nuovi strumenti di accesso, basati su software “Open source”, alle banche dati geografiche di interesse generale e la costruzione di un’adeguata infrastruttura di rete che garantisca alle pubbliche amministrazioni lo scambio dei dati e ai cittadini la disponibilità di tali risorse informative come “Open data”. Questo è il tema al centro del seminario dal titolo “L’infrastruttura geografica toscana e i servizi di condivisione dati verso la direttiva europea Inspire” che si svolgerà a Firenze, mercoledì 29 maggio (9.30-13.30), presso l’Auditorium di Santa Apollonia in via San Gallo 25/a. I lavori saranno aperti dall’assessore regionale Anna Marson che illustrerà il ruolo essenziale che le conoscenze territoriali messe a disposizione dall’infrastruttura geografica toscana svolgono nei processi decisionali dell’Amministrazione pubblica e quanto la loro libera diffusione ne garantisca la trasparenza e supporti i processi partecipativi. A seguire gli interventi dei relatori che mostreranno i nuovi servizi attivati e illustreranno le strategie future. L’incontro vuole essere un momento di presentazione di quanto già realizzato e degli obiettivi che si intendono perseguire, ma anche un momento di discussione su tematiche quali lo sviluppo di servizi “Open source” e le licenze d’uso dei dati pubblici.  
   
   
REGIONE, PRESIDENTE MARINI RICEVE PRESIDENTE VODAFONE ITALIA  
 
Perugia, 28 maggio 2013 - La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha ricevuto il 24 maggio a Perugia, a Palazzo Donini, il Presidente di Vodafone Italia, Pietro Guindani, e il Direttore degli affari pubblici e legali della società, Michelangelo Suigo. All´incontro era presente anche l´assessore regionale Stefano Vinti. Nel corso dell´incontro sono state illustrate alla presidente le attività di Vodafone Italia, dalla gestione dei servizi di telefonia fissa e mobile, alle applicazioni nei settori della sanità e del trasporto pubblico, soprattutto in riferimento ai processi di digitalizzazione che Vodafone sta portando avanti in tutto il Paese. In Umbria la società di telefonia, che gestisce anche alcuni servizi per le istituzioni locali, ha già investito negli anni passati oltre 75 milioni di euro e si accinge ad investire nei prossimi tre anni altri 20 milioni di euro per rafforzare tutta la rete infrastrutturale. Il presidente Guindani ha poi informato la presidente Marini delle attività della Fondazione Vodafone Italia, particolarmente impegnata nel settore del sociale, annunciando che nel prossimo mese di giugno la Fondazione lancerà un bando pubblico per finanziare progetti in questo settore. Infine, è stato annunciato che Perugia sarà tra le sedici città italiane scelte da Vodafone per un progetto-concorso per la scelta di 500 studenti che saranno impegnati per la "formazione digitale" per cittadini ultra 55enni.  
   
   
H-FARM A SMAU BOLOGNA: IL GENIO DELLE STARTUP VENETE IN MOSTRA IL 5 E 6 GIUGNO A BOLOGNA FIERE  
 
Milano, 28 maggio 2013 - Tre startup venete in trasferta allo Smau di Bologna. Sono le tre giovani imprese che il 5 e 6 giugno rappresenteranno l’incubatore veneto H-farm a Smau Bologna per presentare agli oltre 3.500 imprenditori e manager in visita un assaggio della creatività e dell’innovazione che contraddistinguono il vivaio di startup del noto acceleratore d’idee con sede a Cà Tron, nel trevigiano. A fare da apripista al tour in giro per l’Italia è stata Desall che ha seguito il Roadshow Smau in tutte le sue tappe (Bari a febbraio, Roma a Marzo, Padova ad aprile e Torino a maggio). L’azienda ha presentato il suo progetto di un "mercato digitale" dedicato al design industriale, attraverso il quale vengono messe in contatto aziende e privati con una community di creativi provenienti da tutto il mondo. Ecco dalle parole di Davide Scomparin, Ceo e Fouder di Desall.com il racconto dell’esperienza in Smau: “ In tutto il Roadshow Smau abbiamo riscontrato un grandissimo interesse da parte dei visitatori e l’evento si è rivelato un´ottima opportunità per incontrare personalmente addetti ai lavori, far conoscere i nostri servizi, ottenere visibilità, scoprire ed entrare in contatto con le realtà locali che sono alla ricerca di novità e innovazione. Inoltre confrontandoci con gli altri espositori abbiamo intercettato potenziali partner con i quali abbiamo in cantiere numerose collaborazioni, quindi lo riteniamo sicuramente un appuntamento irrinunciabile per espandere ed arricchire il proprio network e rimanere aggiornati sulle nuove tendenze.” A Torino si è aggiunta Grow The Planet, il Social Network sull’orto e sulla sostenibilità ambientale che, grazie ai suoi facili e innovativi strumenti di interazione, apprendimento e gestione, rende la coltivazione dell’orto un’esperienza facile, divertente e social. Bologna, invece sarà l’occasione per lanciare Sellf, una startup che ha ideato una soluzione di Crm che punta a semplificare la gestione del processo di vendita alle piccole/medie imprese ed ai professionisti in genere. Le tre startup saranno presenti all’interno di R2b - Research To Business, l’area espositiva racchiusa nell’ambito di Smau Bologna e realizzata in collaborazione con Aster - Società consortile dell’Emilia-romagna per lo sviluppo e la promozione dell’’innovazione e del trasferimento tecnologico. L’area, il prossimo 5 e 6 giugno, presso i padiglioni 33 e 34 di Bologna Fiere, ospiterà il mondo della Ricerca Industriale al completo. Saranno infatti oltre 80 gli incubatori, acceleratori d’innovazione e centri di ricerca presenti e più di 50 le startup e gli spin off ospitati che presenteranno al mondo delle Imprese e delle Pubbliche Amministrazioni in fiera la propria offerta di ricerca industriale e metteranno a disposizione la creatività l’innovazione che le contraddistingue per accrescere la loro competitività sui mercati nazionali e internazionali. Il pubblico di imprenditori e manager in visita avrà la possibilità di conoscere le idee e i progetti delle startup in occasione del Premio Lamarck, in programma mercoledì 5 giugno alle ore 12.00, che consegnerà un riconoscimento giovani imprese più innovative della Regione, oppure nell’ambito dei numerosi momenti di Speed Piching in calendario, tra cui lo Speed Pitching che si svolgerà durante il Premio Lamarck in cui le startup si presenteranno in pochi minuti raccontando la propria idea di business, lo Speed Pitching che si svolgerà durante il premio Smart City, in programma giovedì alle ore 12.00, in cui le protagoniste saranno le startup che sviluppano progetti in chiave Smart City. Momenti di incontro con le startup si svolgeranno anche all’interno dell’Arena R2b mercoledì 5 giugno alle ore 15.00, giovedì 6 alle ore 10.00 e alle ore 15.00. Maggiori informazioni su Smau Bologna sono disponibili sul sito www.Smau.it    
   
   
GLI 87 INCENTIVI DELLA PROVINCIA DI TRENTO IN UN´APPLICAZIONE PER IPAD  
 
Trento, 28 maggio 2013 - “Incentivi Pat” è la nuova App realizzata dall’Ufficio Stampa della Provincia autonoma di Trento, col supporto di tutti i settori dell´ente pubblico interessati, per far conoscere ai singoli cittadini e alle imprese gli incentivi pubblici che riguardano la formazione, l´avvio, la riqualificazione e il sostegno alle attività economiche. Questa applicazione – che sarà quanto prima scaricabile su Ipad e, in seguito, anche sulla piattaforma Android – darà modo di trovare in un unico luogo tutte le informazioni con un semplice sistema di navigazione che condurrà con pochi "click" alle pagine del sito desiderato nel vasto panorama delle pagine specifiche del portale " www.Provincia.tn.it  ". Questo lavoro di raccolta è stato pensato in un’ottica di semplificazione, per rendere più accessibili e fruibili le informazioni ai cittadini. Sono stati raccolti 87 incentivi, catalogati e suddivisi in base a chi sono rivolti ("Impresa", "Dipendente", "Giovane", "Donna") e alla tipologia di intervento (agevolazioni fiscali, interventi formativi, sostegno per l’avvio di impresa, lavoro, qualificazione dell’impresa). Il lavoro di raccolta ha coinvolto più strutture, in particolare: Apiae, l’Agenzia del lavoro, l’Agenzia per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili, i soggetti competenti del Fondo per la valorizzazione e professionalizzazione dei giovani, il Servizio Europa, il Servizio turismo, il Servizio commercio e cooperazione, il Servizio agricoltura, l’Ufficio stampa, il Servizio emigrazione e solidarietà internazionale, Trentino sviluppo spa e Trento Rise. Navigando nella App è possibile, in base al profilo scelto ("Impresa", "Dipendente", "Giovane", "Donna"), trovare gli incentivi più adatti alle proprie esigenze. Basta un click per scrivere un’e-mail direttamente al soggetto competente, scaricare la modulistica, visitare virtualmente con Google maps il luogo in cui si trova l’ufficio. L’app permette inoltre di condividere sui social network (Twitter e Facebook) le informazioni, accedere al sito della provincia e alla Web Tv. Per rendere fruibile e a disposizione di tutti questo lavoro, oltre alla App per il tablet, sarà creato un Pdf interattivo disponibile sul sito della Provincia. Una guida semplice e snella che permetterà ai cittadini di avere una panoramica di quello che la Provincia offre. Particolare attenzione è stata rivolta agli incentivi indirizzati alla formazione e all’imprenditoria giovanile. Tutte le schede inerenti al settore giovani saranno infatti collegate al sito www.Perilmiofuturogiovani.tn.it", sempre di competenza dell’Ufficio Stampa, legato alla promozione del Progetto imprenditorialità, che entrerà ufficialmente in rete proprio all´inizio del Festival Economia Trento 2013. Banco di prova di "Incentivi Pat", infatti, dal 30 maggio al 2 giugno, sarà lo stand in Piazza Fiera "Il lavoro? Crealo?", dove sarà possibile conoscere e navigare nella App.  
   
   
CAD OLYMPICS, PREMIATI AL POLO TECNOLOGICO DI ROVERETO I VINCITORI  
 
Rovereto, 28 maggio 2013 - Atto finale per le Cad Olympics edizione 2013 al Polo Tecnologico di Rovereto, dove si sono tenute le premiazioni dei vincitori di queste particolari olimpiadi di autocad uniche in Italia. Nate dalla felice intuizione di alcuni docenti dell’Istituto “Fontana” di Rovereto, le Cad Olympics si rivolgono a studenti degli istituti tecnici per geometri e Itis ed hanno registrato in questi anni un incremento esponenziale di partecipanti: dai 6 istituti e 40 studenti dell’esordio, nel 2002, si è arrivati ai 1.500 studenti di 80 istituti provenienti da 19 regioni italiane, fino a coinvolgere anche diverse scuole di Austria, Slovenia e Croazia. Novità di questa dodicesima edizione una sezione speciale riservata alla progettazione di una casa in legno secondo i parametri di sicurezza e qualità garantiti dalla certificazione Arca. Alle premiazioni anche l´assessore all´industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi: "Sono orgoglioso di far parte dell´amministrazione di una provincia dove ci sono scuole così coraggiose, intraprendenti e innovative che scelgono la strada di aprirsi verso il mondo delle imprese. Credo che questo sia uno dei tratti distintivi del Trentino grazie anche agli investimenti che in questi anni abbiamo fatto sulla scuola e sulla formazione professionale". Elogiando Trentino Sviluppo e Arca - "due centri di eccellenza del Trentino" Olivi ha annunciato ufficialmente la decisione della Giunta provinciale di inserire per l´istituto Fontana anche l´indirizzo del legno. Le premiazioni di oggi hanno chiuso una tre giorni che ha visto Rovereto ospitare presso l’Istituto “Fontana” le finali internazionali con la sfida tra i vincitori della fase nazionale, svoltasi a Lanciano (Chieti) il 2-3-4 maggio scorsi. Presso il Polo Tecnologico di via Zeni 8 a Rovereto, gli studenti hanno avuto modo di visitare anche l’innovativo cantiere del costruendo Polo della Meccatronica. Ad aggiudicarsi i primi tre premi delle "Cad Olympics" sono stati Andrea Tarabaorrelli dell´Istituto Fermi di Lanciano (primo premio), Marcello Emma dell´Istituto Rapisardi di Caltanissetta (secondo premio) e Alessio Di Perna dell´Istituto Fermi di Isernia. In occasione della premiazione delle Cad Olympics 2013 sono stati consegnati anche i premi alle prime tre scuole classificate del concorso di progettazione “Progetta una casa in legno Arca”, iniziativa frutto della partnership tra l’Istituto “Fontana”, Trentino Sviluppo e Arca Casa Legno: si tratta dell´Istituto Rapisardi di Caltanissetta (primo classificato), dell´Istituto Pozzo di Trento (secondo classificato) e dell´Istituto Pascal Di Cambio di Perugia (terzo classificato). Dall’anno scolastico 2010/11 le Cad Olympics sono state inserite nel “Programma nazionale di promozione delle eccellenze” voluto dal Ministero dell’Istruzione.  
   
   
BOLZANO, EUREGIO: MAGGIORE COOPERAZIONE TRA LE SCUOLE AGRARIE E DI ECONOMIA DOMESTICA  
 
Bolzano, 28 maggio 2013 - Nel corso di un incontro tra i dirigenti delle scuole di agraria e di economia domestica dell’Euregio tenutosi recentemente a Lienz si è deciso di rafforzare ulteriormente la collaborazione e le sinergie tra le varie strutture scolastiche che operano nelle regioni che compongono l’Euregio. Il recente incontro tra i dirigenti delle scuole di agraria e di economia domestica dell´Euregio tenutosi recentemente a Lienz è stata l´occasione per definire il calendario degli appuntamenti comuni per i prossimi cinque anni di attività. Tra questi in particolare una giornata comune dedicata allo sport, scambi tra scolaresche delle varie regioni che compongono l´Euregio, una giornata dedicata alla cultura, un concorso nel settore dell´allevamento ed un trofeo nel campo dell´economia domestica. In particolare sarà estesa anche all´Alto Adige ed al trentino la settimana tirolese della mobilità che tradizionalmente ha luogo in maggio ed offre la possibilità agli studenti di prendere parte a corsi e di acquisire interessanti esperienze in settori pratici come, ad esempio, le energie alternative, l´apicoltura, l´economia forestale, l´allevamento dei cavalli e l´agriturismo.  
   
   
BANDI MIUR SMART CITIES E COMMUNITIES. REGIONE SOSTIENE PROGETTO PROMOSSO DA UNIVERSITA’ DI PADOVA  
 
Venezia, 28 maggio 2013 - Il tema delle città e dei territori “intelligenti” come leva per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini è uno dei punti nodali nell’ambito delle strategie prioritarie dell’Agenda Digitale del Veneto, il documento programmatico che delinea gli sviluppi della Società dell’Informazione in ambito regionale con l’obiettivo di sostenere un processo ampio di innovazione e di crescita della competitività del territorio veneto. Coerentemente con queste strategie, la Regione del Veneto cogliendo l’opportunità dei bandi Miur (Ministero per Istruzione, Università e Ricerca) sulle ‘Smart Communities’ ha deciso di sostenere il progetto “Cloud4gov” promosso dal consorzio promosso dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, dall’Università di Padova, dall’Università La Sapienza di Roma, dall’Università Federico Ii di Napoli, da Telecom Italia e altre imprese Ict. In occasione dell’ultima seduta, la giunta regionale su proposta del vicepresidente e assessore all’informatizzazione Marino Zorzato ha approvato infatti il provvedimento con cui viene comunicata al ministero la manifestazione di interesse regionale per il progetto. “Con la volontà di diffondere le buone pratiche di innovazione sul proprio territorio – spiega Zorzato - il progetto si propone di sviluppare una piattaforma tecnologica di Cloud Computing (Cc) basata sulla federazione e l’interoperabilità di soluzioni accessibili tramite internet, sia aperte che proprietarie, per supportare nuovi processi e modalità di interazione tra il cittadino e la Pubblica Amministrazione. La Regione parteciperà direttamente alla successiva fase di disseminazione e sperimentazione di questa piattaforma sui temi della semplificazione, della dematerializzazione dei processi amministrativi e del cloud computing sul territorio regionale”.  
   
   
LAZIO: PENSIAMO A GIORNATA NELLE SCUOLE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE  
 
Roma, 28 maggio 2013 - Dopo l´orribile omicidio di Corigliano Calabro, dove una ragazza di 16 anni è rimasta vittima del suo giovane fidanzato, l´Assessorato alle Pari opportunità della Regione pensa a una giornata della non violenza all´interno delle scuole per combattere ogni fenomeno di intolleranza e discriminazione. "La violenza sulle donne di cui il femminicidio rappresenta l´estrema conseguenza, in questa terribile storia si confonde con la giovane età della vittima e del carnefice. Lo svolgersi dei fatti raccontati dalle stesse parole del ragazzo segnano una profonda frattura tra la percezione della vita e la realtà", ha detto l´assessore alle Pari opportunità Concettina Ciminiello. "Bisogna recuperare questa distanza - ha esortato Ciminiello - cominciando da dentro le scuole, ritrovare il rispetto per gli altri e il valore della non violenza. Non dobbiamo lasciare soli i nostri figli, ma dobbiamo dargli da subito gli strumenti per affrontare i momenti più difficili della vita".  
   
   
UNIVERSITA´: UDINE; SERRACCHIANI, GRAZIE A COMPAGNO, BUON LAVORO DE TONI  
 
Trieste, 28 maggio 2013 - "L´università di Udine è un perno fondamentale nel sistema dell´alta formazione e della ricerca in Friuli Venezia Giulia e il nuovo rettore De Toni saprà certamente mantenere e accrescere il suo ruolo di riferimento". Lo afferma la presidente della Regione Debora Serracchiani, commentando l´elezione di Alberto Felice De Toni a nuovo rettore. "In un periodo particolarmente difficile per il Paese e per la comunità regionale - prosegue Serracchiani - l´investimento sui giovani e sulla conoscenza rappresenta una sorta di assicurazione sul futuro, una delle premesse per il rilancio competitivo del territorio. L´ateneo udinese, che è stato storicamente un volano di sviluppo economico e culturale e un motivo d´orgoglio per i friulani, ha i talenti necessari per affrontare le sfide dei tempi nuovi, sapendo rinnovarsi nella continuità delle migliori tradizioni. Alla professoressa Compagno un ringraziamento per l´importante contributo offerto fin qui, e a De Toni, che troverà nella Regione un interlocutore sempre attento, le mie congratulazioni e - conclude - l´augurio di buon lavoro".  
   
   
CAMPANIA, POLI FORMATIVI: AL VIA L´AVVISO DA 50 MILIONI DI EURO PER SCUOLE E IMPRESE  
 
Napoli, 28 maggio 2013 - E´ stato pubblicato sul Burc di ieri l’avviso per la manifestazione d’interesse per la costituzione dei Poli Formativi. La misura, contenuta nel Piano di Azione Coesione, stanzia 50 milioni di euro. Con l’avviso pubblico trova la sua prima attuazione e mira al potenziamento dell’istruzione tecnica e professionale di qualità. L´obiettivo dei Poli Formativi è creare sinergia tra i percorsi tra scuole, istituti di formazione ed imprese; favorire la continuità formativa combattendo la dispersione; promuovere azioni trasversali tra i soggetti; favorire la formazione in alternanza scuola-lavoro e quella continua; attivare azioni di orientamento ed attività di formazione rivolta anche al personale docente e ai formatori impegnati nelle attività dei Poli. Possono presentarsi alla manifestazione d’interesse le compagini che prevedono al loro interno almeno due tra istituti scolastici e/o professionali, almeno due imprese iscritte alla Camera di Commercio e almeno un organismo di formazione professionale accreditato. Tutti i criteri di valutazione e gli ulteriori dettagli dell´avviso sono consultabili sul portale www.Regione.campania.it  "Con l´avvio del Programma regionale in materia di istruzione e formazione professionale – sottolineano gli assessori all’Istruzione Caterina Miraglia e alla Formazione Severino Nappi - la Campania si pone all´avanguardia nel Paese. Gettiamo le basi per costruire una rete integrata tra scuola e mondo del lavoro, superando la logica degli interventi sperimentali e delle misure a pioggia e programmando un intervento di sistema e pluriennale. Stiamo costruendo un futuro per i nostri giovani nel quale i percorsi formativi non sono fini a se stessi ma condivisi con il sistema produttivo. Puntiamo a dar vita ad una scuola di qualità e ad occupazione buona e stabile."  
   
   
L’UNIVERSITÀ DI MILANO–BICOCCA E CONFCOOPERATIVE FIRMANO UN ACCORDO DI COLLABORAZIONE SCIENTIFICA  
 
 Milano, 28 maggio 2013 – Firmata ieri la convenzione quadro di collaborazione scientifica tra l’Università di Milano-bicocca e Confcooperative Milano, Lodi, Monza e Brianza. L’accordo, sottoscritto dal rettore Marcello Fontanesi e dal presidente di Confcooperative Alberto Cazzulani, definisce numerose attività di intervento attraverso studi e ricerche in area medica – geriatria e odontoiatria in primo luogo - sanitaria e socio-assistenziale e in area economica, aziendale e del diritto per l’economia, fino ad arrivare al sostegno all’internazionalizzazione per le cooperative associate a Confcooperative. Nonché migliorare la fruizione dei servizi relativi al diritto allo studio da parte degli studenti dell’Ateneo, con particolare riferimento a Monza. Tra i progetti ci sono interventi di approfondimento e di studio nonché di definizione di modelli fruibili dalle cooperative per quanto riguarda, per esempio, l’applicazione della legge 231/2001 sulla responsabilità amministrativa delle società, sulla razionalizzazione e organizzazione delle aziende cooperative, la redazione di modelli di business plan, la collaborazione in area medica e sanitaria con particolare riguardo agli ambiti odontoiatrico, geriatrico e socio assistenziale, nonché la partecipazione congiunta a bandi nazionali e/o internazionali di sostegno alla ricerca. La convenzione ha una durata triennale e può essere rinnovata. Per la realizzazione delle singole iniziative l’Ateneo e Confocooperative opereranno tramite specifici accordi, approvati, di volta in volta, dai rispettivi organi di governo. Promotori dell’accordo, da parte dell’Università di Milano–bicocca, sono il professor Marco Baldoni, direttore del dipartimento di Chirurgia e Medicina Interdisciplinare, e il professor Angelo Di Gregorio, direttore del dipartimento di Scienze Economico-aziendali e Diritto per l´economia e Direttore del Criet, Centro di ricerca interuniversitario in Economia del territorio. La collaborazione tra Università Milano–bicocca e Confcooperative Milano, Lodi, Monza ha un precedente importante che risale allo scorso dicembre, quando l’Ateneo insieme all’Istituto Stomatologico Italiano, cooperativa sociale aderente a Confcooperative, ha dato vita alla International School for Dental Medicine – Isdem, una delle prime scuole internazionali di formazione in campo odontoiatrico. «Quello che abbiamo sottoscritto oggi – ha detto Marcello Fontanesi – è un accordo di grande importanza che ci consente di mettere a disposizione delle numerose aziende che fanno capo a Confcooperative le nostre competenze scientifiche e formative, con l’obiettivo di avviare progetti concreti per far fronte alle necessità del territorio soprattutto negli ambiti sanitario e economico». «Due eccellenze che si incontrano», così Alberto Cazzulani ha commentato la stipula della convenzione. Confcooperative Milano, Lodi, Monza e Brianza, associazione che raggruppa 900 imprese cooperative attive nei settori sanitario, socia-educativo e assistenziale, dei servizi, del consumo, abitazione, agricoltura cultura e del credito. «Confcooperative – ha aggiunto Cazzulani - esprime significative eccellenze che possono trovare in un rapporto stretto, sincero ed estremamente operativo con un centro di ricerca del calibro dell’Università Milano–bicocca nuovi stimoli e opportunità di crescita e di sviluppo con indiscutibili ricadute su tutte le cooperative in un momento, come quello attuale, in cui innovazione e messa in campo di nuovi servizi sono quanto mai necessari affinché le cooperative possano continuare a soddisfare i bisogni e le esigenze dei soci e della collettività».  
   
   
IL RETTORE ANGIOLINO STELLA FELLOW DELLA EUROPEAN PHYSICAL SOCIETY E’ IL PRIMO FISICO DELL’ATENEO PAVESE A RICEVERE IL RICONOSCIMENTO INTERNAZIONALE  
 
Pavia, 28 maggio 2013 - Il Rettore dell’Università di Pavia, Angiolino Stella, è stato eletto Fellow della European Physical Society, si tratta di un riconoscimento molto raro, che viene assegnato ai fisici europei che hanno svolto attività di ricerca e coordinamento di progetti di assoluto rilievo in campo internazionale. Il professor Stella è il primo fisico pavese ad essere ammesso come fellow nella European Physical Society; questa la motivazione: “per l’importante contributo alla ricerca sugli aspetti di base della fisica della materia condensata, così come per gli aspetti applicativi, in particolare nell’ambito dei semiconduttori, della spettroscopia ottica dei solidi, dei materiali compositi e nanostrutture”. A ciò si aggiungono, continua la motivazione “i meriti riconosciuti al professor Angiolino Stella come membro autorevole, ormai da parecchi anni sia della Società italiana di Fisica, e della Società Europea di Fisica, sia come Rettore dell’Università di Pavia, per l’impulso data alla ricerca e alla cultura europea.” Ulteriori informazioni sul sito http://www.Eps.org/?page=distinction_fellows    
   
   
LOMBARDIA.PRESIDENTE: CON CONI LAVORO PER EXPO E STRUTTURE DALLA REGIONE UN PIANO D´AZIONE PER PIÙ SPORT NELLE SCUOLE L´ASSESSORE: FAREMO UNA MAPPATURA DI TUTTI GLI IMPIANTI  
 
Milano, 28 maggio 2013 - Ieri il presidente della Regione Lombardia, insieme all´assessore allo Sport e Politiche per i giovani, ha incontrato il presidente del Coni Giovanni Malagò e una delegazione del Comitato olimpico nazionale italiano, per fare il punto della situazione sulle iniziative importanti da tenere in Lombardia da qui all´Expo. ´Abbiamo parlato delle cose da fare - ha fatto sapere il governatore - con particolare attenzione alle strutture sportive nei Comuni, che vanno riviste e potenziate. Ci siamo confrontati su come dotare le nostre città e i nostri paesi di strutture adeguate, cosa ad oggi non pienamente realizzata. Abbiamo anche affrontato il tema dell´educazione sportiva nelle scuole´. ´Un progetto - ha spiegato il presidente - che stiamo seguendo con il nostro Assessorato e che oggi, insieme al Coni, abbiamo definito nel piano d´azione´. Gettate Basi Per Lavoro Insieme - Soddisfatto dell´incontro anche l´assessore allo Sport e Politiche per i giovani. ´E´ stata un´occasione importante. Il presidente Malagò ha tanta voglia di fare. Ha lo stesso entusiasmo del nostro governatore´. Secondo l´assessore, sui progetti per Expo, sugli impianti sportivi sul territorio e sul progetto di diffusione dello sport nella scuola ´bisogna marciare uniti e nella stessa direzione. Oggi abbiamo gettato le basi per questo percorso´. Scendendo più nello specifico, l´assessore ha fatto sapere che verrà fatta una precisa mappatura di tutti gli impianti sportivi presenti nella regione, per dare vita a un progetto finalizzato a rimetterli a posto e ad ammodernarli´. Circa il progetto di diffusione dello sport nella scuola, ha aggiunto, ´tutti hanno concordato con questa esigenza, tenendo conto dei valori che lo sport trasmette, educando a una vita sana e aiutando nella prevenzione di molte patologie´.  
   
   
DISPERSIONE SCOLASTICA: AL VIA BANDO ARDISCO  
 
Cagliari, 28 maggio 2013 - Al via il bando Ardisco (azioni di recupero della dispersione scolastica) finalizzato a contrastare il fenomeno della dispersione scolastica dei giovani a rischio di esclusione ed emarginazione sociale, agevolando l´incontro tra la domanda e l´offerta di lavoro."Con questo avviso - ha affermato l´assessore del lavoro, Mariano Contu - si attivano dei corsi di formazione professionale alternativi al percorso scolastico, che permettano ai ragazzi non solo di assolvere il diritto-dovere dell´istruzione previsto dalla legge, ma soprattutto di acquisire le competenze necessarie per inserirsi nel mondo del lavoro". Il progetto, mirato a potenziare in Sardegna il sistema dell’istruzione e della formazione professionale (Iefp) prevede la realizzazione e il finanziamento di percorsi formativi biennali della durata annuale di 1000 ore, al termine dei quali gli utenti conseguono una qualifica professionale. L’offerta formativa è rivolta a ragazzi residenti in Sardegna che hanno compiuto il quindicesimo anno di età e in possesso della licenza media, alla data di partecipazione al bando. Le agenzie formative presenteranno all´assessorato del lavoro i progetti finalizzati alla creazione di nuove figure professionali, selezionate sulla base delle esigenze dei territori, tra cui l’operatore del mare, del benessere, della trasformazione agroalimentare e della manutenzione delle imbarcazioni da diporto. Le risorse disponibili ammontano complessivamente a 4.000.000,00 di euro, a valere sul Por Sardegna Fse 2007-2013 - Asse Iv Capitale umano. Il presente avviso e la modulistica allegata sono consultabili sul sito www.Regione.sardegna.it (nell´apposita sezione "bandi e gare" del menu "servizi" dedicata all´assessorato del lavoro) e sul sito www.Sardegnalavoro.it    
   
   
SUL PODIO DELLE “ENERGIADI” LA ZONA 4 CON LE SCUOLE TITO LIVIO E SOTTOCORNO COINVOLTE NELLA GARA TUTTE LE 9 ZONE DI MILANO E 18 SCUOLE CHE HANNO PRODOTTO OLTRE 60 MILA WATT/H DI ENERGIA  
 
Milano, 28 maggio 2013 - Le scuole della Zona 4 (prima classificata), della Zona 6 e della Zona 3 sono salite stamani sul podio delle “Energiadi”. Alla premiazione alla Palazzina Liberty, in largo Marinai d’Italia, hanno preso parte ieri circa 200 bambini. In palio c’erano 10 mila euro in beni e servizi da destinare proprio alle scuole della Zona vincitrice. A classificarsi tra le prime tre sono state le Zone di Milano che, nel corso dell’anno scolastico, hanno prodotto più corrente elettrica stimolando gli studenti, le associazioni e gli abitanti dei quartieri a pedalare usando i Bike Energy System (Bes) installati nelle scuole: generatori di corrente da 1,5kwh a cui erano collegate 10 biciclette su cui i bambini hanno pedalato a turno partecipando a un laboratorio extra didattico della durata di 2 ore. “Questa esperienza è una metafora di come si costruisce la cittadinanza partendo dall’impegno di tutti. Infatti, quanto più insieme ‘pedaliamo’, tanto meglio siamo in grado di servire i bisogni di tutti. Le ‘Energiadi’ sono un progetto importante che aiuta i ragazzi a crescere con l´idea del risparmio energetico e con il senso responsabilità verso l´ambiente”, ha detto Francesco Cappelli, assessore all’Educazione e Istruzione che ha premiato le scuole vincitrici. Durante le ‘Energiadi’ le nove Zone di Milano, capitanate da una scuola primaria e una scuola secondaria di primo grado, si sono sfidate in una gara ciclistica per produrre il maggior numero di watt attraverso generatori di corrente collegati a biciclette. Prima classificata è stata la Zona 4 con la scuola secondaria di primo grado Tito Livio e la scuola primaria Sottocorno. In seconda posizione la Zona 6 con la primaria e secondaria Ilaria Alpi e terza classificata la Zona 3 con le scuole Bacone e Quintino Divona. 60 mila il totale dei Watt/h prodotti dalle ‘Energiadi’ che verranno riutilizzati per ‘alimentare’ iniziative culturali per la città nei prossimi mesi. Ogni Zona di Milano che ha partecipato al concorso ha cercato di produrre il maggior numero di watt attraverso i Bike Energy Sistem, coinvolgendo bambini, genitori e cittadini, attraverso le scuole e i Consigli di Zona. Tutti hanno contribuito a generare elettricità durante le ‘Pedalate di Zona’. Per maggiori informazioni: www.Energiadi.org    
   
   
SUMMER SCHOOL A REGGIO EMILIA SUI DIRITTI UMANI E LA FIGURA DI OLIVER TAMBO NEL SUDAFRICA DELL’APARTHEID “OUR PART OF THE WORLD INTO A CORNER OF THE GLOBE” REGGIO EMILIA 3 - 7 GIUGNO 2013  
 
Reggio Emilia, 28 maggio 2013 - Si terrà a dal 3 al 7 giugno prossimi la Summer School sui diritti umani e la figura di Oliver Tambo nel Sudafrica dell´Apartheid “Our part of the world into a corner of the globe”. La Summer School è promossa dal Comune di Reggio Emilia, insieme al Tavolo Reggio-africa e da Europe Direct - Carrefour europeo Emilia che già da due anni è partner del progetto “Realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Coinvolgimento di educatori e studenti in programmi e progetti di educazione allo sviluppo”. Il progetto vede coinvolti anche l’Open Education Centre Foundation (Bulgaria) nel ruolo di capofila, Agenda 21 (Romania), Hivsports (Regno Unito), nonchè la Cattedra Unesco per i Diritti Umani “Oliver Tambo”, presso l’Università di Fort Hare (Sud Africa). In occasione del Vertice del Millennio del 2000, la comunità internazionale ha adottato la Dichiarazione del Millennio, impegnandosi in un progetto mondiale destinato a ridurre significativamente la povertà estrema nelle sue diverse dimensioni. Sono obiettivi che tutti i 191 stati membri dell´Onu si sono impegnati a raggiungere per l´anno 2015. Per realizzare questi obiettivi, l´Unione europea ha assunto impegni concreti, occorre tuttavia accelerare i progressi verso la realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, poiché la semplice prosecuzione delle politiche attuali non consentirà di raggiungerli. Diverse sono state le attività già realizzate che hanno coinvolto studenti e docenti di molti istituti superiori, offrendo loro la possibilità di approfondire gli argomenti alla base del progetto e di confrontarsi sugli stessi temi con ragazzi e insegnanti di altri paesi.  
   
   
UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA, CONFERITE 100 BORSE DI STUDIO ALLA MEMORIA DEL GIORNALISTA FRANCO BELLI  
 
Milano, 28 maggio 2013 - L’università di Milano-bicocca ha conferito a cento studenti meritevoli, durante una cerimonia che si è svolta oggi presso l’Auditorium “Guido Martinotti”, borse di studio del valore di 3mila euro intitolate alla memoria di Franco Belli, giornalista di vasta esperienza famoso anche per il suo impegno nella formazione e nella guida di giovani giornalisti durante i difficili anni di piombo. I premi di studio, riservati a studenti meritevoli e bisognosi, sono stati finanziati grazie a un lascito di 300mila euro devoluto dalla famiglia all’Università di Milano-bicocca. La donazione è stata destinata all’assegnazione di 100 borse, di cui 50 per studenti iscritti ad anni successivi al primo dei corsi di laurea triennale, magistrale a ciclo unico e del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria, e 50 per studenti iscritti ad anni successivi al primo dei corsi di laurea magistrale o specialistica. Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, Riccardo Belli, nipote del giornalista e Alessandro Bertani, vicepresidente di Emergency a cui la famiglia ha destinato parte dell’eredità.  
   
   
LOMBARDIA. AMBIENTE, ASSESSORE: SCUOLE DIFENDANO IL VERDE PREMIATE LE 14 CLASSI VINCITRICI DI ´NEI PARCHI PER UN ANNO´  
 
 Milano, 28 maggio 2013 - ´L´ambiente è una ricchezza e va tutelato, difeso e protetto, tutti insieme, ogni giorno´. Questo l´invito fatto oggi ai ragazzi dall´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia durante la premiazione del Vii concorso ´Nei parchi per un anno´. ´Bisogna rispettare l´ambiente - ha detto l´assessore, rivolgendosi alle 14 classi finaliste - e occorre farlo ogni giorno, per far crescere le aree verdi intorno a noi´. Una Giornata Nel Parco - Il concorso ´Nei parchi per un anno´ ha coinvolto oltre 100 classi, che hanno trascorso una giornata in una delle aree protette della Lombardia. L´esperienza è stata poi descritta attraverso un disegno, una rielaborazione grafica, un poster o una lettera, ribattezzata per l´occasione ´Avventulettera´. In palio, per le scuole, la possibilità di una visita gratuita in un´altra area protetta, in modo da mettere in circolo i tesori dei parchi lombardi e farli conoscere in tutta la regione e non solo nelle zone limitrofe. Verde Il 23 Per Cento Del Territorio - ´Regione Lombardia - ha continuato l´assessore - vede oggi il 23 per cento del suo territorio in aree protette o boscate. A voi chiedo, insieme a me, di mantenere questa percentuale e, se possibile, di operare per la sua crescita, di tutelare le aree protette e di promuovere presso le vostre famiglie e i vostri amici il rispetto per il verde e gli animali delle aree protette´. Concorso Senza Confini - L´assessore ha particolarmente sottolineato la partecipazione, con tanto di premio e menzione, di una scuola marchigiana, la Secondaria di Primo grado ´Mercantini´. ´Una partecipazione - ha sottolineato l´assessore - che dimostra come il tesoro delle aree protette lombarde si stia facendo conoscere anche al di fuori dei confini regionali´. I Parchi, Emozione Di Ogni Giorno - ´Oggi - ha concluso l´assessore - voi avete ricevuto queste piccole querce del vivaio regionale Ersaf di Curno (Bergamo) e dei semi. Vi chiedo non solo di farli crescere, ma di promuovere ogni giorno la cultura ambientale e della difesa dei boschi e delle aree protette. Invitate anche a visitare i parchi tutti i giorni, ricordando che i parchi sono realtà vive, che vi hanno emozionato un giorno, ma che sono in grado di emozionare sempre con i loro tesori´. Ecco l´elenco delle scuole premiate nelle diverse categorie che hanno vinto anche la visita di un giorno in un´area protetta. Sezione Baby - 1° sezione bianca scuola dell´infanzia ´Cino Del Duca´ di Milano; 2a sezione C Scuola dell´infanzia statale di Albizzate (Varese). Sezione Boy&girl - 1° 1E Istituto comprensivo ´Fratelli Mercantini´ di Fossombrone (Pesaro-urbino); 2° 4a primaria ´De Amicis´ di Romano di Lombardia (Bergamo). Menzioni alla 1E dell´Istituto comprensivo ´Fratelli Mercantini´ di Fossombrone (Pesaro-urbino) e alla 4a della Scuola primaria ´Bachelet´ di Milano. Sezione Teenager - 1° 3A Itis ´Cartesio´ di Cinisello Balsamo (Milano); 2° 2A Istituto comprensivo ´Don Piero Pointger´ di Rovagnate (Lecco). Menzioni alle classi 2E e 2B dell´Istituto ´Mendel´ di Villa Cortese (Milano) e al Liceo scientifico ´Bruno´ di Melzo (Milano). Sezione Avventulettera - 1° 2D Liceo scientifico ´Bruno´ di Melzo (Milano); 2° 1B Istituto professionale Fondazione Minoprio di Vertemate con Minoprio (Como). Sezione Poster - 1° Istituto ´Facchetti´ di Treviglio (Bergamo). Un premio, fuori concorso, è andato anche al Cfp ´Zanardelli´ di Chiari (Brescia).  
   
   
FRUTTA NELLE SCUOLE DEL VERNETO: NATURA E CULTURA PER LA SALUTE DEI RAGAZZI  
 
Treviso, 28 maggio 2013 - Coinvolti quasi 100 alunni di 5.176 classi di 649 plessi scolastici della regione; distribuite oltre 800 tonnellate di frutta di 11 specie e 40 tonnellate di ortaggi di due specie, pari a circa 8 kg e mezzo di prodotti ortofrutticoli (Dop, Igp, Biologici) per ciascun ragazzo: sono questi i numeri “materiali” di “Frutta nelle Scuole” nel Veneto nel corso dell’anno scolastico 2012 – 2013, sottolineati nel corso della manifestazione conclusiva svoltasi questa mattina nell’Aula Magna del Collegio Pio X di Treviso, presenti tra gli altri lo stesso assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato, il dirigente scolastico della Scuola primaria paritaria “Zanotti” Giordano Casonato e Fausto Bertaiola presidente del Consorzio Ortofrutticolo Padano Cop, capogruppo del Raggruppamento Temporaneo di Imprese “Benessere a Colori” che fornito i prodotti e il materiale didattico nelle scuole venete. “Frutta nelle scuole” è un programma di educazione alimentare finanziato dall’Unione Europea e dal Ministero delle politiche agricole, realizzato con la collaborazione delle singole Regioni e rivolto agli alunni delle scuole primarie per diffondere la cultura dell’alimentazione e della salute, rispetto alla quale le produzioni agricole di territorio e di stagione hanno un ruolo primario. L’iniziativa non si è concretata solo nella distribuzione di prodotti, freschi, in succo o centrifugati, “ma – ha ricordato Manzato – ha visto la realizzazione di iniziative educative sotto forma di gioco, volte appunto ad introdurre un alimentazione sana ed equilibrata nella dieta dei più giovan; sono state inoltre organizzate giornate a tema e iniziative didattiche accompagnate da attività pratiche e dimostrative; sono state promosse visita a fattorie didattiche, aziende agricole e di trasformazione, musei dedicati all’agricoltura o all’alimentazione, orti botanici e mercati degli agricoltori; sono stati allestiti laboratori in classe e realizzati orti scolastici presso gli istituti; sono stati distribuiti gadget personalizzati con il logo di Frutta nelle Scuole; è stato distribuito materiale informativo sulle produzioni di territorio. Soprattutto si è puntato a coinvolgere anche le famiglie, per ampliare i risultati dell’iniziativa”. Ai bambini intervenuti oggi, impegnati anche in attività ricreativo – istruttiva, sono state distribuite mele ed è stato loro consegnato il patentino di ‘frutticoltore’ per il “contributo che hanno dato – ha concluso Manzato – alla creazione di una mentalità di consumo consapevole”.  
   
   
"CONFERENZA PEGNET 2013: COME FORMARE ECONOMIE SOSTENIBILI DAL PUNTO DI VISTA AMBIENTALE E SOCIALE NEL MONDO IN VIA DI SVILUPPO - SOLUZIONI GLOBALI, REGIONALI E LOCALI"  
 
Copenaghen, 28 maggio 2013 - Il 17 e 18 ottobre 2013 si terrà a Copenaghen, in Danimarca, un evento intitolato "Conferenza Pegnet 2013: Come formare economie sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale nel mondo in via di sviluppo - soluzioni globali, regionali e locali" (Pegnet Conference 2013: How to Shape Environmentally and Socially Sustainable Economies in the Developing World - Global, Regional, and Local Solutions). La crescita economica è arrivata in gran parte a spese delle risorse naturali e dell´ambiente. Non ha inoltre ottenuto un´uguaglianza economica e sociale ed è per questo che è emerso il concetto di crescita verde per rendere la crescita compatibile con la sostenibilità ambientale senza trascurare la dimensione sociale. Sono necessarie riforme istituzionali per seguire politiche che abbiano come obiettivo l´equità dei prezzi e la correttezza dei mercati assegnando allo stesso tempo diritti di proprietà e prezzi ai servizi ambientali. Questa conferenza della durata di due giorni si occuperà di questioni e aspetti intersettoriali legati alla gestione sostenibile di settori come l´agricoltura, l´energia e i trasporti e dell´adozione di stili di vita sostenibili che riducano l´impronta ecologica individuale e i problemi di equità e che promuovano le strategie per la riduzione della povertà. La conferenza costituirà una piattaforma per il dialogo e per uno scambio di idee tra ricercatori, professionisti e fautori delle politiche. Ai partecipanti sarà data l´opportunità di partecipare e sessioni parallele che consisteranno in dibattiti, tavole rotonde e interventi principali da parte di oratori del settore accademico, economico e della politica sociale. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Pegnet.ifw-kiel.de/event/conferences/conference-2013    
   
   
PUGLIA: NON ESCLUSO DA PROGRAMMAZIONE DISTRETTO AMBIENTE E RIUTILIZZO  
 
Bari, 28 maggio 2013 - “Le imprese del distretto produttivo dell’Ambiente e del Riutilizzo non saranno escluse dal ciclo di programmazione 2014-2020”. A chiarirlo in una nota è l’assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone che spiega: “La Smart Specialization, che è al centro della prossima programmazione, è tale perché coniuga tre concetti: innovazione, sostenibilità e inclusione. L’attenzione per l’ambiente (inclusa nel tema sostenibilità) è di primaria importanza nella nuova strategia”. “In uno degli ultimi bandi che si agganciano alla prossima programmazione – ha aggiunto l’assessore – il più alto numero di proposte dichiarate ammissibili (9 su 22) provengono proprio dal distretto produttivo dell’Ambiente e del Riutilizzo, il quale si è già aggiudicato più di 702mila euro”. “La giunta regionale nel 2012, (con la delibera n.1478) proprio per individuare le specializzazioni intelligenti, ha varato un percorso basato sulla partecipazione di tutto il partenariato. Questo percorso è in itinere ed ha già visto numerose tappe; tanti gli incontri: a febbraio si è parlato della valutazione delle politiche per la ricerca e l´innovazione fino ad ora messe in campo, mentre l’ultima riunione col partenariato è avvenuta il 23 maggio, presso la Camera di commercio di Bari. A tutti gli incontri sono stati invitati i distretti produttivi, incluso quello dell’Ambiente e del Riutilizzo, che dunque, al pari degli altri, è pienamente inserito nel lavoro di costruzione delle politiche dell’immediato futuro”.  
   
   
FRANE: IN UMBRIA ANCORA UN CENTINAIO DI AREE A RISCHIO  
 
Perugia, 28 maggio 2013 - 550 milioni di euro spesi, più di 400 interventi realizzati, 82 aree a rischio del Pai messe in sicurezza, almeno parzialmente, a fronte delle 185 totali in Umbria. Volendo fare una proiezione a medio-lungo termine della spesa ancora necessaria per mettere in sicurezza tutte le aree ancora a rischio in Umbria, questa si aggira intorno ai 180 milioni di euro. Queste le cifre e lo scenario di pericolosità da frana in Umbria contenute nel Documento approvato dalla Giunta regionale e presentato questa mattina, lunedì 27 maggio, a Perugia, nella Sala Fiume di Palazzo Donini. “Il documento, ha affermato l’assessore regionale Stefano Vinti, può dare un’idea dell’impegno sostenuto dalla Regione per consolidare, almeno in parte, il proprio territorio: confrontata con quella già impegnata, evidenzia come la Regione sia già notevolmente intervenuta in termini di consolidamento, soprattutto tenendo conto che negli ultimi anni ha dovuto fronteggiare numerosi stati di emergenza meteorologica che hanno destabilizzato interi territori. Oggi, in relazione alla coesistenza di numerose banche dati sulla pericolosità da frana, aggiornate e complementari, è necessario fornire agli utenti precisi indirizzi per un corretto utilizzo dei dati nella pianificazione territoriale. Questo è l’obiettivo della recente delibera regionale, con la quale abbiamo approvato i documenti di riferimento per la pericolosità da frana, che saranno aggiornati ogni anno e saranno diffusi informando sui rispettivi contenuti e sulle modalità di consultazione. Questi documenti, e soprattutto l’inventario Iffi (Inventario Fenomeni Franosi), dovrà essere obbligatoriamente considerato dagli enti locali per la nuova pianificazione urbanistica. Il dissesto idrogeologico da frana, ha continuato Vinti, è una realtà con cui l’Umbria convive da sempre. Tuttavia fino a metà degli anni ‘80 si conoscevano solo a grandi linee l’entità, la distribuzione, lo stato di attività, quello che oggi chiamiamo “scenario”; erano noti sicuramente i casi più gravi, relativi ad esempio ai 42 centri abitati dichiarati da consolidare a cura e spese dello Stato con la Legge 445 del 1908 e poi con la Legge regionale 65 del 1978, ma per il resto del territorio la conoscenza era solo qualitativa. Oggi è invece sostenuta da dati precisi, grazie ai censimenti, studi e ricerche condotti negli ultimi vent’anni dalla Regione in collaborazione con lo Stato e gli Enti di Ricerca, che hanno delineato i caratteri del dissesto in Umbria”. I dati disponibili fanno rilevare, in sintesi, che l’8,7% del territorio collinare-montano è in frana, un valore in linea con la media nazionale (8,9%), con una superficie totale instabile pari a 651 Km2 ed un numero molto elevato di singoli eventi (34.545) per la maggior parte quiescenti (73%) e riferibili a frane a cinematica lenta (88%). Il rischio si genera quando la pericolosità da frana si riscontra in territori abitati, e può essere di vario grado a seconda della ricorrenza e intensità delle frane e della vulnerabilità dei beni esposti. Sotto questo profilo il Pai (Piano di Assetto Idrogeologico) dell’Autorità di Bacino del fiume Tevere, in cui ricade il 95% del territorio regionale, delimita e vincola in Umbria 185 aree esposte a rischio di frana elevato o molto elevato e riconosce 63 aree a rischio medio, la cui disciplina è demandata alla Regione. “In Umbria l’abbondanza di frane quiescenti, ha sottolineato l’assessore Vinti, configura uno scenario di “attesa” su cui le condizioni meteo-climatiche possono provocare riattivazioni, anche con gravi danni al patrimonio antropico, come è accaduto nel novembre 2005 e più recentemente nel novembre 2012. Prevedere gli scenari di riattivazione è una sfida ancora aperta, per le numerose variabili in gioco legate sia alle forzanti meteorologiche che alle frane stesse, ma sicuramente non può prescindere dalla conoscenza della frequenza storica degli eventi franosi nel territorio regionale. Sotto questo aspetto, in Umbria si contano ad oggi 266 ambiti urbanizzati maggiormente esposti a ricorrenza storica di frane, catalogati dal Servizio Geologico e Sismico. Ma, oltre ai numeri e alle statistiche, è importante evidenziare il carattere proprio della franosità dell’Umbria, che si contraddistingue come diffusa, cioè distribuita su quasi tutto il territorio collinare-montano anche se prevalentemente con forme quiescenti, persistente, in quanto le frane tendono a ripetersi nelle stesse zone in cui si sono verificate in passato, e ricorrente, soggetta cioè a riattivazioni periodiche. E’ inoltre necessario rimarcare che in Umbria, per ragioni geologiche, le frane sono una componente imprescindibile del territorio, che può riattivarsi stagionalmente o eccezionalmente, per eventi meteorologici estremi o terremoti, mentre in condizioni ordinarie presenta un’ evoluzione per la maggior parte lenta, quindi controllabile con adeguate azioni di prevenzione e di governo del territorio”. “L’umbria deve quindi convivere con l’instabilità dei versanti, ha continuato l’assessore Vinti, e per questo motivo la prevenzione del dissesto idrogeologico è da sempre uno degli obiettivi strategici della Regione, perseguito attraverso una mirata pianificazione delle azioni per la mitigazione del rischio da frana nelle aree colpite da fenomeni di instabilità. Da sempre, ma particolarmente nell’ultimo decennio, è stato costante l’impegno per la realizzazione di interventi strutturali in difesa dei centri abitati, delle infrastrutture e degli insediamenti produttivi, attuata attraverso piani di intervento annuali/triennali, Apq per la difesa del Suolo, leggi speciali e piani straordinari in seguito a stati di emergenza. L’impegno della Regione sul fronte della prevenzione del dissesto idrogeologico non si è limitato alla pianificazione degli interventi strutturali, ma si è rivolto anche all’affinamento delle conoscenze, attraverso studi, ricerche e modellazioni che hanno delineato lo scenario di pericolosità. Questo è un aspetto da sottolineare, perché la conoscenza del territorio instabile è di fondamentale importanza per una prevenzione attiva e consapevole. In Umbria, ha concluso Vinti, tale conoscenza è stata costruita negli ultimi venti anni attraverso una stretta collaborazione tra il Servizio Geologico Regionale e l’Ispra, l’Autorità di Bacino e gli Enti di Ricerca, in particolare l’Irpi-cnr, ed è oggi fruibile grazie alle nuove tecnologie informatiche, che consentono di rappresentare il territorio in ambiente Gis, favorendo l’ interconnessione dei dati e dei livelli documentali. Attualmente la Regione dispone di una serie di inventari, elaborati e documenti cartografici che inquadrano compiutamente lo stato del dissesto dei versanti del territorio regionale”.  
   
   
LOMBARDIA. CAVA VAILATA, ASSESSORE:NULLA LASCIATO AL DUBBIO ELEMENTI DI FORTE NOVITÀ TECNICA SULLA DISCARICA DI AMIANTO  
 
 Milano, 28 maggio 2013 - ´Il fatto che sussistessero dei dubbi sul reale livello della falda e quindi sulla possibilità di realizzare una discarica di cemento-amianto nell´ex cava Vailata di Treviglio mi era stato anticipato dal sindaco e dal vice sindaco durante l´incontro a cui li avevo invitati lo scorso 10 maggio per conoscere direttamente da loro la posizione del Comune e del territorio´. A dichiararlo è l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile che così commenta l´istanza di annullamento del parere positivo rilasciato lo scorso luglio da Regione Lombardia avanzata dal Comune di Treviglio. ´Oggi - aggiunge l´Assessore - esiste una perizia per la quale ringrazio l´Amministrazione comunale di Treviglio, che ha lavorato alacremente affrontando nodi essenziali e aiutando così Regione Lombardia a raccogliere tutti i dati utili affinché la procedura autorizzativa si svolga correttamente. Attendo di leggere i documenti e approfondirli con i funzionari, ma è chiaro fin da ora che sono stati introdotti elementi di forte novità tecnica. Il mio impegno è quello di non lasciare nulla al dubbio´.  
   
   
TOSCANA: I PIANI DELLA PROTEZIONE CIVILE COME PARTE INTEGRANTE DEGLI STRUMENTI DI GOVERNO DEL TERRITORIO  
 
 Firenze, 28 maggio 2013 – “I piani di emergenza della Protezione civile quale parte integrante degli strumenti di governo del territorio. E’ quanto prevede nello specifico la nuova legge 1 attualmente in fase di concertazione. Un tema che si collega strettamente alle questioni evocate dal cinquantesimo anniversario della catastrofe del Vajont, tra cui la sicurezza delle strutture antropiche rispetto al contesto territoriale e la capacità di governare le trasformazioni minimizzando i rischi attraverso una gestione corretta del territorio e delle opere”. Lo ha detto ieri nell’aula Magna dell’Università di Firenze l’assessore al governo del territorio Anna Marson intervenendo, insieme al rettore Alberto Tesi, al capo del Dipartimento della Protezione civile Franco Gabrielli e al sindaco di Longarone Roberto Padrin, alla presentazione della mostra itinerante “La storia del Vajont attraverso le foto di Edoardo Semenza”, ospitata fino al 31 maggio nell’aula Strozzi del Museo di storia naturale in Via La Pira 4. L’assessore Marson ha ricordato come il Vajont faccia parte dei suoi ricordi personali e della sua educazione nel senso più ampio: “Da un lato la visione della distruzione è una delle immagini per me indelebili, cui si sovrappone quella di una ricostruzione che ha alterato i connotati della valle, cambiando radicalmente la natura dei luoghi. La tragedia del Vajont ci insegna come conoscenze scientifiche e conoscenze contestuali debbano essere entrambe attentamente considerate per una pianificazione del territorio più consapevole”. “In Toscana – ha proseguito l’assessore regionale – le prime norme che implicano la valutazione delle caratteristiche fisiche del territorio nella pianificazione urbanistica risalgono al 1984. A tali norme ne sono seguite altre relative ai principi ordinatori della difesa del suolo. In questa legislatura abbiamo ritenuto fondamentale riportare al centro della pianificazione, anche al livello regionale, una più attenta considerazione degli aspetti relativi alla conoscenza dei luoghi. Oggi serve una nuova capacità per conciliare gestione e difesa con l’insieme di azioni del governo del territorio a partire dalla pianificazione”. “Considerazioni determinanti- ha concluso Marson – anche nella redazione del nuovo Piano paesaggistico regionale, in cui la struttura idrogeomorfologica è una delle quattro invarianti che governano la formazione del paesaggio e la trasformazione del territorio”.  
   
   
ALLUVIONE 2012, I SOLDI LI ANTICIPA LA REGIONE. INFO SU REGIONE.TOSCANA.IT  
 
Firenze, 28 maggio 2013 – La Regione Toscana anticipa 111 milioni di euro per le alluvioni che hanno colpito la Toscana nel novembre 2012. I fondi, ancora fermi a Roma, sono legati a necessità urgenti e la Regione si fa carico di questo problema. “Lo Stato si è dimostrato insensibile alle sofferenze delle famiglie e delle imprese che in quei giorni subirono danni gravissimi e che non possono più aspettare”, dice il presidente Enrico Rossi. “Per questo abbiamo deciso come Regione di anticiparli tutti, in modo da consentire alle imprese i pagamenti indifferibili e alle famiglie la possibilità di ritorno alla normalità”. I bandi sono pubblicati sul Bollettino ufficiale della Regione a seguito dell’ordinanza con cui, nella sua veste di Commissario delegato, il presidente Rossi ha approvato la ripartizione dei 111 milioni anticipati dalla Regione, 28 dei quali destinati ai contributi per le famiglie e le imprese danneggiate: 20 per le imprese, 8 per le famiglie (di cui 1 milioni per i veicoli danneggiati). Per facilitare il compito dei cittadini nella richiesta dei contributi è a disposizione una sezione del sito Internet della Regione Toscana (“Dopo le alluvioni, contributi per cittadini e imprese”), che contiene tutte le informazioni e la modulistica necessaria per avviare le pratiche di richiesta di risarcimento. La sezione è raggiungibile all’indirizzo www.Regione.toscana.it/alluvioni. “Sappiamo che spesso questa fase, quella dei documenti e della burocrazia, può creare delle difficoltà – aggiunge Rossi – e allora abbiamo pensato di aiutare i cittadini nel rendere il più semplice possibile l’accesso alle procedure per la presentazione delle domande. Alle famiglie ricordiamo che, dopo aver consultato il sito della Regione e scaricato i moduli necessari, hanno tempo fino al 22 giugno per presentare la domanda al loro Comune. Le imprese, invece, dovranno presentare la domanda a Sviluppo Toscana entro l’8 luglio. Anche nel loro caso, tutte le informazioni necessarie sono presenti sul nostro sito”. A disposizione di cittadini e imprese c’è inoltre il numero verde dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico (Urp) della Regione: 800 860070.  
   
   
BONIFICHE TARANTO, ASSESSORE: “I SOLDI SONO IN CASSAFORTE MA NON CI DANNO LE CHIAVI”  
 
Taranto, 28 maggio 2013 - “Questa mattina abbiamo provveduto a disporre, con determina del dirigente del Servizio Rifiuti e Bonifiche, il trasferimento dei primi fondi per gli interventi di bonifica del Sin di Taranto. Nella seduta 24 aprile scorso della Cabina di Regia inter-istituzionale istituita dal Protocollo d´Intesa Arpa Puglia ha prodotto una scheda progettuale con il dettaglio delle attività, la tempistica degli interventi ed una stima di costi per la bonifica del primo Seno del Mar Piccolo. In quella stessa seduta il comune di Statte ha presentato il piano di caratterizzazione per le aree da bonificare all´interno del proprio territorio, i cui lavori prevedono un costo totale pari a € 400.000,00. Rendiamo quindi disponibili sulla contabilità speciale del Commissario per le Bonifiche questi fondi per i primi interventi, rivenienti dai Fondi europei”. A dichiararlo il 24 maggio l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente Lorenzo Nicastro. “Questi primi fondi, circa 880mila euro, sono il primo atto concreto per l´avvio delle attività che interessano Taranto. Come ho avuto modo di dire nell´incontro di questa mattina allargato alla deputazione pugliese sul tema dei vincoli del patto di stabilità, siamo in una fase dalla quale non possiamo tornare indietro. Nel rispetto dei cittadini pugliesi e di Taranto ma anche del lavoro svolto fino ad ora e della credibilità delle istituzioni che hanno partecipato ai lavori. La Regione Puglia ha risorse pronte e disponibili – prosegue Nicastro – destinate alle attività previste dal protocollo per le Bonifiche a Taranto ma è necessario sciogliere i legacci del patto di stabilità. Complessivamente ben 178mln di euro sono disponibili per attività di tutela ambientale o di bonifica, di cui 75mln sarebbero già disponibili per il Sin di Taranto e 42 per il Sin di Brindisi. Per usare una immagine i soldi sono in cassaforte ma non ci danno le chiavi”. “Non è pensabile né accettabile che la salute dei cittadini, la qualità dell´ambiente siano relegati all´interno delle pieghe di un bilancio e che, ancora peggio, la fattibilità di interventi vitali sia vincolata da volontà di controllo finanziario rivenienti da altri Paesi europei. Già all´interno della Cabina di Regia avevamo evidenziato questa necessità – conclude Nicastro – e l´avevamo ribadita all´interno dei lavori del Tavolo istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri riunitosi qualche giorno fa a seguito dell´insediamento del nuovo Governo Nazionale. Personalmente ho ribadito il concetto anche al Ministro Orlando che ha mostrato la sua disponibilità sul tema. Siamo pronti a fare tutti i passi necessari – dice ancora l´Assessore – perché quanto programmato si possa attuare concretamente, nel rispetto di Taranto e dei suoi cittadini. Oggi abbiamo registrato attenzione su questo tema e ampia condivisione da tutte le forze politiche. Come giustamente è stato detto si parla di temi per la sopravvivenza della nostra regione non solo in termini di gestione della spesa ma anche di salute e di qualità dell´ambiente”.  
   
   
VIE BLU, IN REGIONE BASILICATA FIRMATA LA CONVENZIONE CON LE PROVINCE  
 
Potenza, 28 maggio 2013 - Con la firma della convenzione che attribuisce alle Province la realizzazione e la direzione dei lavori relativi al progetto “Vie Blu”, parte ufficialmente il programma di interventi per la salvaguardia ambientale approvato in Giunta venerdì scorso. Hanno sottoscritto l’accordo: il vicepresidente della Giunta regionale Marcello Pittella, l’assessore all’Ambiente della Provincia di Potenza Massimo Macchia e l’assessore ai Lavori pubblici della Provincia di Matera Angelo Garbellano. I firmatari hanno espresso soddisfazione per l’avvio dei lavori e per l’inaugurazione di una nuova fase amministrativa che recupera il ruolo degli enti territoriali. “Con l’affidamento alle Province della supervisione dei lavori – ha detto Pittella – l’articolazione del governo recupera quella importante funzione territoriale che garantisce la piena aderenza ai fabbisogni locali. Si va, quindi, verso un nuovo assetto politico-istituzionale in cui un ruolo importante sarà affidato alle Aree programma che hanno competenze specifiche in tema di governo del territorio e tutela dell’ambiente. La Regione – ha concluso l’esponente dell’esecutivo – pur mantenendo il ruolo programmatico, affida agli enti territoriali la cura della realizzazione dei lavori, nella consapevolezza che la partecipazione di più enti allo stesso progetto, può garantire un più ampio margine di successo per la realizzazione di interventi di comune interesse”.  
   
   
BASILICATA: VIE BLU, APPROVATO IL PROGETTO E LA CONVENZIONE CON LE PROVINCE  
 
Potenza, 28 maggio 2013 - La giunta regionale della Basilicata ha approvato il progetto “Vie Blu” per l’anno 2013, lo schema di convenzione con le Province di Potenza e Matera, l’ammissione al finanziamento e il progetto esecutivo. La Regione delega alle Province il ruolo di programmazione e la realizzazione del progetto che attueranno in sinergia con le Aree Programma, le quali cureranno le azioni di più immediata prossimità territoriale. L’organizzazione sul territorio prevede infatti le distribuzione degli interventi per “macroaree” i cui territori coincidono con le Aree Programma. La convenzione tra Regione e Province sarà siglata lunedì prossimo. Anche quest’anno il progetto prevede interventi che considerano le priorità territoriali condivise con i comuni e gli enti territoriali che hanno prodotto segnalazioni puntuali. Le circa 700 unità lavorative saranno impegnate su una serie di interventi per la salvaguardia ambientale che vanno dalla mitigazione del rischio idraulico; alla riqualificazione strutturale e funzionale della rete ecologica e dei sistemi ambientali con la protezione e la prevenzione all’interno dei bacini idrografici dal rischio incendi; alla tutela qualitativa e quantitativa delle acque. “Il programma 2013 Vie Blu – ha detto il presidente della Giunta, Vito De Filippo - si presenta come un percorso pilota virtuoso che anticipa la strategia regionale in materia di assetto del territorio, tutela e valorizzazione ambientale e forestazione come specificato anche nel verbale sottoscritto tra la Regione Basilicata e le parti sociali già in data 14.04.2009 dove era previsto, tra l’altro, la possibilità che le attività del progetto Vie Blu dovessero nel futuro trovare confluenza tematica e gestionale con le attività di tutela e salvaguardia territoriale attribuite oggi in parte alle Aree Programma. Con questo progetto – ha concluso il presidente – abbiamo voluto salvaguardare le esigenze ambientali dando allo stesso tempo risposte concrete al fabbisogno occupazionale”.  
   
   
UN BARBECUE È DUE VOLTE PIÙ SPORCO DELLA TOILETTE. DA UNA RICERCA INGLESE EMERGE CHE LA POPOLAZIONE DI GERMI SI ANNIDA SOPRATTUTTO SULLA GRIGLIA  
 
 Lecce, 28 maggio 2013 - L’arrivo delle belle giornate con la stagione primaverile ed estiva favoriscono il desiderio di passare qualche giornata all’aria aperta e pranzare fuori, in maniera informale, organizzando un pic nic con la famiglia o gli amici. Ma sorpresa: il water non è il posto della casa più a rischio per l’igiene. Uno studio britannico avverte gli appassionati di salsicce e carne alla griglia che la popolazioni di germi, fra cui batteri fecali comel´E. Coli e lo Staphylococcus aureus, è presente in massicce quantità su altri oggetti casalinghi come il barbecue. I dati dello studio sono piuttosto impressionanti. Mentre il numero medio di microbi per centimetro quadrato in un water è pari a 759.000, il dato esplode sul barbecue con 1,7 milioni! Un aumento che ammonta al 124% in più di batteri . Secondo i ricercatori su questi oggetti si accumulano scarti di prodotti a base di carne e visceri di animali, culla per batteri d’origine fecale come l’E. Coli e la salmonella. Sempre secondo il sondaggio, gli inglesi puliscono la loro griglia del barbecue solo due volte l´anno. Questa è probabilmente una parte della risposta ... E in Italia, sono più puliti? Per Giovanni D’agata presidente e fondatore dello “Sportello dei Diritti” i barbecue per i motivi sopra esposti dallo studio hanno in realtà elevati livelli di contaminazione per cui sono un pericolo per l’igiene. La sicurezza degli alimenti somministrati non può prescindere dal rispetto di precise norme igieniche. Un cibo manipolato in modo scorretto o esposto ad inquinamenti di vario tipo può infatti provocare seri danni a chi lo consuma. Le cosiddette malattie a trasmissione oro-fecale, come la salmonellosi, il tifo, le dissenterie, sono infatti provocate dalla ingestione di microbi che a loro volta provengono dalle feci di uomini e/o animali. La contaminazione dei cibi da cattiva igiene dell’alimentarista, può venire da materie prime, da attrezzature, da contatto tra cibi crudi e cibi cotti, da cibo ottenuto da fonti incerte. Pertanto si raccomanda agli addetti alla preparazione dei prodotti alimentari di mettere in atto norme di comportamento che possono contribuire a rafforzare la prevenzione e la sicurezza per tutti i cittadini.  
   
   
LIGURIA: RIPARTITI 1,4 MLN DI ECOTASSA PER GESTIONE RIFIUTI  
 
Genova, 28 Maggio 2013 - La Giunta regionale su proposta dell’assessore all’ambiente, Renata Briano ha ripartito ai Comuni 1,4 milioni di euro derivanti dall’ecotassa 2012 per il conferimento dei rifiuti in discarica. Sul totale delle risorse derivanti dall’ecotassa, pari a 4 milioni di euro, 1,4 milioni saranno destinati ai Comuni per la gestione integrata dei rifiuti e per la raccolta differenziata. In particolare 570.000 euro andranno ai Comuni sotto i 2000 abitanti per iniziative in grado di incrementare la raccolta differenziata. Diciassette i Comuni individuati sulla base della presentazione di progetti particolari: Castelbianco, Davagna, Pigna, Dolcedo, Ortovero, Orero, Pompeiana, Zignago, Brugnato, Apricale, Riomaggiore, Bergeggi, Isolabona, S. Stefano D’aveto, Rezzoaglio, Molini di Triora, Vernazza. Duecentotrentamila euro saranno assegnati alle Province per attività di riduzione dei rifiuti e 600mila euro sono i premi che verranno consegnati ai Comuni virtuosi sul fronte della raccolta. Un successivo provvedimento indicherà la graduatoria.  
   
   
BURLANDO SULL´INTESA PER LO SCOLMATORE DEL FEREGGIANO  
 
 Genova, 28 Maggio 2013 - "È uno dei pochi progetti approvati a Roma nel piano delle città, forse anche l´opera che ha avuto più finanziamenti. Mettendo insieme Comune, Regione e Provincia (quest´ultima solo dal punto di vista tecnico perché in questo momento non ha più risorse) e il finanziamento statale si raggiungono 35/40 milioni di euro, a seconda del mutuo che il Comune potrà fare. A questo punto resta da fare il progetto definitivo e poi si può andare in gara, queste fasi saranno seguite dal Comune. È un intervento non risolutivo che però mette in sicurezza la valle del Fereggiano, toglie acqua al Bisagno e quindi è come se ne aumentasse la portata. È chiaro che la sicurezza assoluta si avrà quando si faranno altre captazioni e quando si potrà estendere questo ragionamento fino all´alta val Bisagno. Ora aspettiamo il pronunciamento del Consiglio di Stato sul Bisagno: se sarà positivo ricominceranno i lavori con l´impresa che si è aggiudicata il lotto, se non lo sarà ci adegueremo alla sentenza della magistratura ordinaria e si potrà rimettere mano anche al cantiere del Bisagno". Lo ha detto venerdì 24 maggio il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando firmando insieme con il sindaco Marco Doria e il commissario della Provincia Piero Fossati, alla presenza degli assessori alla Protezione Civile della Regione Renata Briano e del Comune Giovanni Crivello, il protocollo di intesa per la realizzazione dello scolmatore del torrente Fereggiano, parte degli "interventi strutturali volti alla mitigazione dell´emergenza idraulica del bacino del torrente Bisagno, alla ridefinizione urbanistica del tratto terminale e alla riqualificazione ambientale dell´alveo e delle aree circostanti".  
   
   
PARMA: LA PROVINCIA SCRIVE A IREN “SENZA L’ULTIMAZIONE DEI LAVORI NECESSARI NON SI PUÒ PROCEDERE CON L’AVVIO DELL’ESERCIZIO DELL’IMPIANTO”  
 
Parma, 28 maggio 2013 – Il termovalorizzatore di Ugozzolo non può partire se i lavori funzionali al corretto esercizio dell’impianto sono ancora in corso. È quanto la Provincia ha scritto a Iren in una lettera inviata il 23 maggio, in risposta a una nuova comunicazione di avvio di esercizio da parte di Iren Ambiente e a seguito di un sopralluogo condotto dalla stessa Provincia il 22 maggio scorso. Dopo l’ultima comunicazione di avvio di esercizio da parte di Iren Ambiente, la Provincia “ha disposto una verifica e dal sopralluogo del 22 maggio è emerso che i lavori per rendere funzionale il depuratore sono ancora in corso. Conseguentemente, allo stato, in considerazione della mancata ultimazione dei lavori funzionali al corretto esercizio dell’attività, si esprime formale diniego all’esercizio dell’attività nel termine prospettato da Iren Ambiente Spa”, si legge nella lettera dell’ente di piazza della Pace, che più avanti invita Iren a ripresentare la comunicazione di avvio d’esercizio “allorquando i lavori saranno terminati, allegando alla medesima la dichiarazione sostitutiva di atto notorio a firma della direzione lavori e del collaudatore in corso d’opera, di esecuzione lavori a regola d’arte, e ciò con riferimento a tutte le opere funzionali al corretto esercizio dell’attività, così come autorizzata”. Ciò, scrive la Provincia, si rende necessario poiché la precedente dichiarazione di Iren “non è risultata veritiera, obbligando i vari Enti a controlli del tutto inutili in considerazione del fatto che molteplici opere dovevano ancora essere eseguite”. L’ente di piazza della Pace ricorda infine “che sarà necessario il conseguimento dell’agibilità, nelle forme di legge, che costituirà condizione di efficacia del nulla osta che in futuro potrà essere rilasciato”.  
   
   
ECOS NON POTRÀ AUMENTARE LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI DA TRATTARE NELLO STABILIMENTO DI BARBERINO  
 
 Firenze, 28 maggio 2013 - La Conferenza dei Servizi ha espresso all’unanimità parere negativo rispetto al progetto di quintuplicare il trattamento dei rifiuti. Soddisfazione del sindaco Semplici: “una battaglia vinta nell’esclusivo interesse dei cittadini e del territorio”. E’ unanime il parere che respinge la richiesta della ditta Ecos di quintuplicare i quantitativi di rifiuti pericolosi e non pericolosi da trattare nello stabilimento di Barberino Val d’Elsa. La decisione di esprimere giudizio negativo al progetto di modifica dell’impianto, in occasione del rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, è stata presa dai membri della Conferenza dei Servizi che si sono riuniti qualche giorno fa presso il dipartimento di Territorio e Programmazione della Provincia di Firenze. Provincia, Comune, Arpat e Asl hanno stabilito di non accogliere, per motivi di incompatibilità ambientale, il progetto proposto dall’azienda di incrementare la capacità produttiva dell’impianto. Un risultato importante per il Comune di Barberino, che da mesi lavora, sul piano politico e tecnico, perché la questione si risolva a favore dell’interesse dei cittadini e dell’ambiente. “Nell’assumere una posizione contraria rispetto alla richiesta della ditta – dichiara il sindaco Maurizio Semplici – abbiamo portato avanti con forza le posizioni espresse dal Consiglio comunale sia nell’occasione dell’approvazione del Piano delle Funzioni, sia in tutti gli atti che ne sono seguiti, con l’impegno e l’obiettivo di tutelare il territorio sotto il profilo ambientale e della salute pubblica; pur riconoscendo l’utilità dell’attività della Ecos, nello specifico contesto dell’area industriale della Valdelsa, riteniamo che un incremento così considerevole di rifiuti pericolosi e non da trattare nella nostra zona possa costituire un rischio per l’area in cui è collocata e per i centri abitati limitrofi. Preoccupazione che ci ha spinto lungo questo percorso a tenere informato della questione il Presidente Rossi e a richiedere ad Arpat ed Asl chiarimenti sulla eventuale possibilità che la Ecos, a seguito dell’aumento dei volumi di rifiuti richiesti da trattare, potesse diventare azienda a rischio di incidente rilevante; la valutazione negativa espressa dalla Conferenza dei Servizi è scaturita soprattutto dal parere dell’amministrazione comunale relativo alla non conformità urbanistica del progetto proposto, oltre agli aspetti legati a incompatibilità ambientale, sicurezza stradale, rischio di alluvioniabilità dell’area”. La ditta, autorizzata ad effettuare lo stoccaggio in azienda, oggi tratta complessivamente 755 tipologie di rifiuti di cui 373 pericolosi, che derivano dal settore sanitario, processi chimici, fisiosanitari e 382 tipologie di rifiuti non pericolosi. Se fosse stata accolta, la proposta dell’azienda di quintuplicare la propria attività, avrebbe comportato un movimento di rifiuti pari a 75mila tonnellate annue, partendo dal dato attuale di 12mila tonnellate annue. “Per l’importante risultato raggiunto voglio rivolgere un sentito ringraziamento – aggiunge soddisfatto il sindaco - all’assessore all’Ambiente Mario Beccatelli, al presidente e ai componenti della commissione Ambiente e ai tecnici del Comune che tanto impegno hanno profuso in questi mesi per esaminare e definire la questione con scrupolosa attenzione e competenza; quello che mi auguro è che il Presidente Rossi valuti seriamente l’ipotesi di prevedere l’inserimento di aziende di questo genere, di cui è innegabile l’utilità, in aree totalmente immuni da rischi da esondazione e frane, diverse dalla nostra che invece presenta un’attestata condizione di fragilità”.