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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Maggio 2013
TAP, PUGLIA: RATIFICA AL BUIO NON CI PIACE, DOVE SONO I DOCUMENTI?  
 
Bari, 28 maggio 2013 - "Nello scorso mese di settembre il Comitato Via della Regione Puglia ha espresso il proprio parere negativo rispetto al progetto presentato dalla Tap di localizzazione nella provincia di Lecce, in territorio a cavallo tra i comuni di Melendugno e Vernole, del sistema di connessione del gasdotto transadriatico. In quella occasione abbiamo chiarito che non siamo del partito del no ad oltranza e che il parere tecnico era ampiamente motivato in relazione a carenze nel progetto presentato che non permettevano una puntuale valutazione degli impatti dell´opera". A dichiararlo il 24 maggio l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro. "Oggi il Consiglio dei Ministri ha ratificato un accordo internazionale sottoscritto dal Ministro dello Sviluppo Economico del Governo Monti con Albania e Grecia che sancisce la ´strategicità dell´opera´ in relazione alla programmazione energetica del nostro paese e, parrebbe, dell´Europa intera. Devo dire che questa notizia non mi rinfranca per nulla. In occasione del parere Via sfavorevole la società fece sapere che i nostri tecnici si erano espressi su un progetto non aggiornato e che, entro poco tempo avrebbe fornito le integrazioni che avrebbero dissipato i dubbi sollevati dai tecnici. A quanto mi risulta – prosegue Nicastro – questa documentazione non è ancora stata prodotta dalla società che beneficia di una proroga. Capisco che la Tap fosse impegnata a catalizzare consensi attorno alla propria opera ma ritengo irrispettosa verso la Puglia questa condotta. L´opera così come ci è stata presentata è irricevibile per il territorio, rappresenta una mortificazione delle istanze imprenditoriali già presenti nel campo del turismo e, soprattutto, una forte ipoteca in relazione al terminale di ricezione e riduzione della pressione del gas con capacità prevista di 20mld di mc all´anno e che interessa un´area di 92mila mq. Esistono questioni di sicurezza non affrontate, come pure elementi di tutela dell´esistente rispetto all´impatto del gasdotto sull´Ecomuseo di Acquarica e sulla Riserva Naturale Statale ´Le Cesine´, l´attraversamento di zone ricche di Posidonia Oceanica e Cymodocea oltre che di aree individuate come di nidificazione della tartaruga caretta caretta che hanno rafforzato la convinzione che l´impianto sia dannoso per il territorio. Ci è stato detto che ci sarebbe stato dimostrato il contrario. Ma non abbiamo visto nulla!" "Continuo a ripetere che la potestà legislativa ed autorizzativa del legislatore nazionale in termini di energia dovrebbe tenere conto delle aspirazioni dei territori, delle scelte economiche e di sviluppo degli enti territoriali e dell´imprenditoria locale. Penso che la ratifica di questo accordo a livello centrale non faccia altro che indebolire i territori e le loro aspirazioni. Attendiamo il riscontro documentale – conclude Nicastro – ma i presupposti non appaiono buoni!"  
   
   
EFFICIENZA ENERGETICA, DA LIGURIA BANDO (2 MLN) PER PROGETTI FINALIZZATI IMPRESE  
 
Genova, 28 Maggio 2013 - Approvato dalla Giunta della Regione Liguria, su proposta dell’assessore Renzo Guccinelli, un bando per il sostegno a progetti finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica nelle imprese. Il bando, con una dotazione iniziale di circa 2 milioni di euro nell’ambito dell’Azione 2.2 del Por-fesr 2007-2013, punta a favorire e sostenere gli investimenti delle imprese per l’acquisto e l’ammodernamento di impianti e macchinari per rendere più efficiente il proprio ciclo produttivo e promuovere l’uso razionale dell’energia. I progetti, che potranno essere presentati a partire dal 24 settembre 2013, dovranno essere corredati di una diagnosi energetica che dimostri l’effettivo impatto dell’iniziativa in termini di risparmio energetico, e potranno riguardare investimenti già realizzati o da realizzarsi. Il provvedimento rientra nelle politiche in materia di energia che la Regione Liguria promuove per sostenere la competitività delle imprese e di ridurre i consumi energetici, in coerenza con le strategie europee in materia di risparmio energetico e di sviluppo sostenibile. Il bando approvato in mattinata, fa seguito ad una precedente iniziativa del 2011, nell’ambito dell’azione 1.2.5 del Por Fesr, che ha finanziato 38 progetti atti alla realizzazione di studi di fattibilità e processi di diagnosi e razionalizzazione energetica.  
   
   
PROGETTO POWERED: AD ANCONA IL 29 E 30 MAGGIO IL CONVEGNO SU ‘LO SVILUPPO DELL’ENERGIA EOLICA OFFSHORE NEL MARE ADRIATICO.  
 
 Ancona, 28 maggio 2013 - L’università Politecnica delle Marche, in collaborazione con la Regione Marche (partner del progetto Powered), organizza per il 29 maggio 2013, ad Ancona, un Convegno dal titolo: “Lo sviluppo dell’energia eolica offshore nel Mare Adriatico. Il progetto Powered come strumento di pianificazione”. L’evento verrà ospitato nell’Aula Magna “Guido Bossi” della Facoltà di Ingegneria, in via Brecce Bianche. Avrà inizio alle ore 9.30 per proseguire fino alle 17.00. La partecipazione è gratuita e gli atti del convegno potranno essere scaricati dal sito: www.Powered-ipa.it  Il progetto europeo Powered (Project of offshore wind energy: research, experimentation and development), finanziato all’interno del Programma transfrontaliero Ipa-adriatico 2007-2013 (capofila la Regione Abruzzo), è ormai giunto a una fase importante del suo programma. Sono state già prodotte le mappe delle risorse eoliche del Mare Adriatico ed è stata assegnata la gara europea per la messa in opera di una rete di torri di misura meteorologiche; queste affiancheranno il sistema previsionale numerico nel fornire previsioni sulla produzione di energia elettrica di futuri parchi eolici realizzati nel bacino Adriatico. Al convegno di Ancona saranno presenti relatori provenienti da strutture pubbliche (ministero dell’Ambiente, Università di Bologna, Arpa Emilia Romagna, Università di Hull, Università Politecnica delle Marche, Lezha Region of Albania), da organizzazioni ambientaliste (Legambiente) e da società private del settore eolico (Garrad-hassan, Wpd Offshore, Mainstream Renewable Power Ltd., Tozzi Nord, Simam, Api nova Energia, Micoperi Marine Contractors, Mait Spa, Condor Wind Energy). Il Convegno svolge il ruolo di piattaforma di discussione per la stesura di Linee guida per il corretto inserimento di Parchi eolici offshore nel mare Adriatico, obiettivo principale del progetto Powered; è ovvio che la conoscenza degli strumenti e dei mezzi tecnologici oggi a disposizione di progettisti e costruttori può fornire preziosi suggerimenti per una proposta ragionata e condivisa sulle buone pratiche da adottare durante lo sviluppo di un progetto eolico offshore.  
   
   
BOLZANO: CERTIFICAZIONE ENERGETICA, PROCEDURA SEMPLIFICATA  
 
 Bolzano, 28 maggio 2013 - Via libera della Giunta provinciale ad una procedura semplificata per la certificazione energetica degli edifici di vecchia costruzione. "Basterà compilare una serie di moduli e farli certificare dall´Agenzia Casaclima - ha annunciato il presidente Luis Durnwalder - con costi e carichi burocratici decisamente ridotti rispetto a quanto inizialmente previsto". L´obbligo di analizzare e certificare i consumi degli edifici, dopo il recepimento da parte della Provincia di Bolzano delle direttive europee in tema di efficienza energetica in edilizia, è previsto non solo per i nuovi edifici e per le ristrutturazioni, ma anche per chi vende o affitta un appartamento. "Il problema - ha spiegato il presidente Durnwalder - è che la norma riguarda anche gli edifici di vecchia costruzione non ancora riqualificati dal punto di vista energetico: in casi del genere è pressochè scontato che la classe di appartenenza sia la "G", ovvero la più bassa, ma nonostante questa evidenza sarebbe stato necessario rivolgersi a tecnici ed esperti in materia di certificazione energetica". L´alternativa offerta dalla Provincia consiste invece in una serie di moduli da compilare che attestano l´appartenenza dell´edificio alla classe energetica G. "Anche in questo caso è necessaria una certificazione - ha concluso Durnwalder - ma la può effettuare direttamente l´Agenzia Casaclima: il tutto con una spesa a carico del cittadino di 150 euro, molto inferiore dunque rispetto agli standard del libero mercato. Con tale provvedimento garantiamo non solo minori costi, ma anche un carico burocratico decisamente ridotto sia per i proprietari di alloggi, che per la pubblica amministrazione".  
   
   
GRANDI PROGETTI, INCONTRO REGIONE-COMUNE NAPOLI PER ACCELERARE RIQUALIFICAZIONE URBANA  
 
Napoli, 28 maggio 2013 - L´assessore ai Lavori pubblici della Regione Campania Edoardo Cosenza, delegato del presidente Caldoro al coordinamento strategico dei Grandi progetti, ha incontrato il neo assessore del Comune di Napoli competente in materia Mario Calabrese. I due assessori hanno fatto il punto sui Grandi progetti che riguardano il territorio della città, di cui è ente beneficiario il Comune di Napoli, con l’obiettivo di accelerare l´avvio degli appalti. In particolare, sono state esaminate le questioni tecniche relative alla riqualificazione delle strade del quartiere Fuorigrotta (per complessivi 20 milioni di euro presenti nel Grande progetto Polo fieristico-Mostra d´Oltremare) , alla riqualificazione urbana delle strade del centro storico (30 milioni di euro presenti nel Grande progetto Unesco) e i tanti interventi infrastrutturali su viabilità e sistema fognario di Napoli Est (207 milioni di euro). E´ stato stabilito un calendario di riunioni tecniche, che si terranno alla presenza dei dirigenti regionali e comunali, per dare avvio nelle prossime settimane ai primi bandi di gara, relativi alle strade di Fuorigrotta e di Napoli Est. "Un punto di forza per la realizzazione delle opere e il rispetto dei tempi previsti è senza dubbio - hanno evidenziato i professori Cosenza e Calabrese - la forte collaborazione tra i due enti istituzionali coinvolti, che rappresenta la naturale prosecuzione di anni di lavoro universitario comune. "In tal modo - hanno aggiunto - riusciremo a cogliere al meglio l´importante occasione dei fondi europei per creare lavoro, migliorare la vivibilità della città e la condizione infrastrutturale, favorendo così il turismo e nuovi insediamenti produttivi."  
   
   
NASCE A FIRENZE LA CASA DELL´ARCHITETTURA: ALLA PALAZZINA REALE DI SANTA MARIA NOVELLA IL NUOVO ´´OCCHIO´´ SULLA CITTÀ CHE CAMBIA  
 
Firenze, 28 maggio 2013 - Nasce la Casa dell´Architettura. Un polo culturale aperto a tutti, che grazie all´intesa con Grandi Stazioni metterà radici nella prestigiosa Palazzina Reale di Santa Maria Novella. Quasi duemila metri quadrati di spazi disponibili, pronti ad ospitare la nuova sede dell´Ordine provinciale degli architetti e della Fondazione Architetti Firenze. Ma soprattutto workshop, convegni, allestimenti, progetti di ricerca e corsi di formazione: una molteplicità di iniziative finalizzate allo studio dell´architettura in ogni sua sfaccettatura, che ne faranno il primo osservatorio permanente sull´urbanistica della Toscana. L´accordo tra gli architetti di Firenze, che prenderanno in affitto l´immobile per dodici anni, e la società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane è stata presentata con un open day a cui hanno preso parte l´amministratore delegato di Grandi Stazioni S.p.a Fabio Battaggia, l´assessore all´urbanistica del Comune di Firenze Elisabetta Meucci, la presidente dell´Ordine provinciale degli architetti Colomba Pecchioli e Guido Murdolo, presidente della Fondazione Architetti di Firenze, recentemente costituita allo scopo di gestire la nuova Casa dell´Architettura. Nei mesi a venire, gli architetti effettueranno il trasloco dall´attuale sede di piazza Stazione 1, divenuta insufficiente a soddisfare la crescente richiesta di servizi, di apertura e di modernizzazione della professione da parte degli iscritti all´Ordine. Giusto il tempo di portare a compimento alcuni lavori di adattamento secondo il progetto redatto da Grandi Stazioni e già approvato dalla Soprintendenza ai Beni culturali e architettonici di Firenze, e entro la fine dell´anno la Casa dell´Architettura prenderà vita e sarà operativa con un ricco calendario di attività rivolte ai professionisti ma anche ai ´profani´. Torna così alla città uno degli edifici più preziosi di Firenze, esempio unico di architettura razionalista realizzato tra il 1934 e il 1935 grazie all´architetto Giovanni Michelucci, in passato residenza temporanea di sovrani e personaggi illustri in transito dal capoluogo regionale, e poi per molti anni utilizzato solo sporadicamente, con poche manifestazioni di spessore accuratamente selezionate, per tutelarne gli ambienti. "Siamo orgogliosi di andare ad ´abitare´ in un luogo di tale pregio e così rappresentativo della storia di Firenze – afferma Pecchioli - un luogo dal grande passato che adesso, con la Casa dell´Architettura, si aprirà alla contemporaneità e al futuro. Uno dei tanti ´vuoti´ di Firenze che finalmente viene restituito alla vita grazie alla cultura. E che a sua volta sarà fonte di recupero per un´intera porzione di città, strategica ma difficile da vivere, come quella della stazione centrale". Per gli architetti la ricerca di un nuovo ´tetto´ inizia nel 2004. Naufragato il concorso di progettazione per l´area comunale di via Corridoni, e sfumata la possibilità di utilizzare uno dei cosiddetti ´contenitori´ dismessi della città di proprietà comunale, nel 2012 un bando di evidenza pubblica rintraccia nella residenza presidenziale il luogo più rispondente alle esigenze di rappresentatività richieste dagli architetti. Una scelta confermata dagli iscritti, che si esprimono favorevolmente con una partecipata consultazione online, e che trova perfetta corrispondenza nel percorso di riqualificazione delle stazioni monumentali italiane che da tempo vede impegnata Grandi Stazioni S.p.a. “La Palazzina Reale - sottolinea Battaggia - è parte integrante della ´galleria d’arte´ quale è la stazione di Santa Maria Novella, esempio unico di architettura razionalista. Negli anni passati abbiamo tutelato questi ambienti decidendone un utilizzo limitato; oggi questa tutela viene arricchita dalla partnership con l’Ordine degli architetti. Abbiamo con entusiasmo collaborato a questo progetto, per trasformare la Palazzina Reale, esempio di grande architettura, nella casa dell’Architettura di Firenze, città che nel mondo rappresenta la Città d’Arte per eccellenza”. Soddisfazione arriva anche dall´assessore Meucci. “Ho accettato volentieri di essere qui oggi, per questo felice evento – afferma Meucci - anche per ribadire il rapporto di grande collaborazione tra l’amministrazione comunale e l’Ordine degli architetti: un rapporto costante e fecondo, che ha portato ottimi risultati e che è particolarmente importante in questi mesi, per il contributo che l’Ordine sta portando alla definizione del nuovo Regolamento Urbanistico. E mi rallegro anche per la scelta di questa nuova prestigiosa sede, che recupera, valorizza e fa rivivere uno spazio di particolare valore per la città e per i fiorentini”. Due i piani della Palazzina su cui si svilupperà la nuova Casa dell´Architettura. Al primo, saranno ospitati gli uffici e i servizi dell´Ordine e della Fondazione, la biblioteca e gli archivi, una libreria specializzata, la redazione della rivista di architettura "Opere" e una spaziosa sala da circa 50 posti. Collocati invece al piano terreno due ampi saloni rispettivamente da 140 e 70 posti, che saranno nella disponibilità degli architetti per 100 giorni l´anno per l´allestimento di mostre, convegni e attività culturali. Accanto alle occasioni di dibattito, approfondimento e formazione necessarie all´arricchimento professionale degli architetti, la Palazzina nasce con l´intento di parlare alla città nel suo complesso, di mettere a disposizione di tutta la popolazione strumenti qualificati per comprendere i processi di trasformazione in atto sul territorio fiorentino e non solo. Le attività, programmate da un comitato scientifico che affianca l´operato del Consiglio composto dai membri dell’Ordine e della Fondazione degli architetti di Firenze, promuoveranno manifestazioni interdisciplinari che potranno spaziare dalle arti visive alle performance musicali e teatrali, con particolare attenzione al linguaggio contemporaneo. Un primo esempio dell´apertura alla città che gli architetti vogliono innescare con la Palazzina Reale, oltre all´open day odierno che ha richiamato oltre 200 persone in vista alla struttura, si avrà venerdì 21 giugno, con un´iniziativa organizzata in collaborazione con l´Istituto d´arte di Porta Romana, legata all´installazione “Dark Horse” di Maurice Nio ospitata alla gipsoteca. La sinergia con le istituzioni locali e regionali e con i circuiti culturali e di ricerca internazionali sarà il punto di partenza per rilanciare la qualità dell´architettura come sinonimo di qualità della vita. E come luogo di incontro tra lavoro e ricerca, la Casa dell´Architettura favorirà ogni forma di collaborazione con le Università, per sostenere il delicato passaggio dalla formazione alla professione. "Così come la valorizzazione della Palazzina è il simbolo della rinascita culturale che si vuole innescare – afferma Murdolo – così la posizione strategica, lungo il binario 16 della stazione ferroviaria, a metà dell´Italia, rende la Casa dell´Architettura un punto di riferimento per la città e per tutto il Paese, un polo di sapere e conoscenza aperto nei confronti dell´Europa e del mondo intero".  
   
   
TRENTO: CONTROLLI NEI CANTIERI EDILI  
 
Trento, 28 maggio 2013 - La Giunta provinciale, su proposta dell´assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi, ha modificato il Programma provinciale per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro. Il numero di cantieri da sottoporre a verifica è stabilito, a livello nazionale, dal Piano nazionale edilizia ed ammonta, per la provincia di Trento, a circa 600 cantieri annui. L´esecutivo, tenuto conto che per effetto della crisi economica in corso già nei primi mesi del corrente anno diverse imprese edili locali hanno chiuso, ha ritenuto che, nell´individuare i cantieri edili da controllare, l’Azienda provinciale per i Servizi sanitari debba tenere conto del numero di imprese effettivamente presenti sul territorio. Il Piano nazionale edilizia fissa l´obiettivo dei cantieri da ispezionare in 1.263 cantieri/anno per l´intera Regione Trentino Alto Adige, di cui appunto circa la metà attribuiti alla Provincia autonoma di Trento. Ma vanno però tenuti presenti gli effetti della crisi economica, che hanno costretto alla chiusura, anche in questi primi mesi del 2013, alcune imprese edili del territorio. Per questo la Giunta provinciale, fermo restando la necessità di mantenere un´elevata attenzione e un costante impegno su tutti i fronti della tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavori, ha ritenuto che l´Azienda sanitaria nello svolgere l´attività di controllo tenga conto della consistenza e diffusione dei cantieri effettivamente attivi in provincia durante il 2013. Naturalmente vi sono alcune tipologie di verifiche che non possono essere ridotte, quali quelli per infortuni occorsi, quelli derivanti da segnalazioni di terzi, quelli effettuati in ordine a bonifiche di amianto. Inoltre, tenuto conto che la strategia di prevenzione che la Provincia autonoma di Trento intende privilegiare non è l’approccio sanzionatorio e repressivo ma l’adozione di misure condivise tra Amministrazione e parti sociali per la promozione della sicurezza sul lavoro, si sono volute intensificare le iniziative di informazione e supporto nei confronti delle imprese edili, in particolare verso le piccole e micro imprese e i lavoratori autonomi.  
   
   
TERREMOTO/EMILIA IN ARRIVO LE LINEE GUIDA REGIONALI PER L´APPLICAZIONE UNIFORME DELLE NORME URBANISTICHE E UN´ORDINANZA CHE DISPONE LA DECADENZA DEI VINCOLI ARCHITETTONICI PER I FABBRICATI RURALI CON DANNI SUPERIORI AL 50%.  
 
Bologna, 28 maggio 2013 - In arrivo linee guida regionali per l’applicazione uniforme delle norme urbanistiche nei territori colpiti dal sisma e un’ordinanza del Commissario Vasco Errani che dispone la decadenza dei vincoli architettonici, fissati dalla pianificazione comunale, per i fabbricati rurali con danni superiori al 50%. Lo ha annunciato oggi a Bologna l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni in occasione della Presentazione del Rapporto agroalimentare 2012, promosso da Regione e Unioncamere.” “Due novità che credo contribuiranno ad accelerare il rilascio delle autorizzazioni, ma anche la presentazione delle domande. Il meccanismo della ricostruzione - ha sottolineato Rabboni – è pienamente operativo. Abbiamo risorse certe e procedure trasparenti”. Allo stesso tempo, ha aggiunto l’assessore emiliano-romagnolo, la Regione sta lavorando per incrementare la redditività delle filiere agroalimentari e per questo tra luglio e ottobre è in arrivo “un’iniezione importante di risorse per sostenere progetti di innovazione e sviluppo”. Si tratta di 133 milioni di euro, di cui 65 dedicati espressamente alle aziende dei territori colpiti dal sisma. Le risorse verranno assegnate attraverso una serie di bandi e comprendono anche 20 milioni di euro per la messa in sicurezza antisismica dei fabbricati rurali che non hanno subito danni. Ad oggi la Regione, attraverso due avvisi del Piano regionale di sviluppo rurale, ha stanziato 28 milioni a favore di 386 aziende agricole per l’acquisto o il ripristino di attrezzature, macchinari, ricoveri provvisori. Ulteriori 10 milioni arriveranno con un terzo avviso pubblico che si chiuderà a novembre. Già operative anche le prime domande sull’ordinanza per le attività produttive, tra cui quella del caseificio Razionale Novese che ha ricevuto un finanziamento pari a 12 milioni 200 mila euro. Anche Carlo Alberto Roncarati, presidente di Unioncamere regionale ha sottolineato la necessità di sostenere un settore centrale come quello agroalimentare, ma sempre più esposto alla concorrenza internazionale “con politiche incisive e coordinate per assicurare stabilità dei prezzi e effettivo potere contrattuale agli agricoltori. Per questo, occorre puntare sulla capacità di innovazione, promuovere il ricambio generazionale, migliorare le attività di servizio, anche con strumenti nuovi come i contratti di rete, e, infine, sostenere la promozione coordinata sui mercati esteri, specialmente dei prodotti di qualità.” L’ annata agraria 2012, in aumento plv ed export, ma in flessione i redditi aziendali - Il 2012 si è chiuso con un aumento del 3,4% della Produzione lorda vendibile, pari a un valore di 4 miliardi 450 milioni di euro, confermando, nonostante due eventi straordinari come il sisma e la siccità estiva (che ha determinato un calo medio delle produzioni vegetali del 20%), l’ andamento positivo in atto ormai da alcuni anni. Non altrettanto bene però è andata per i redditi aziendali che a causa dell’aumento dei costi di produzione anche nel 2012 sono stati in flessione, con una diminuzione netta del 2%. Bene l’andamento dell’export (+4%), mentre il lavoro dipendente cresce del 24%, un dato riconducibile alla maggiore attrattività che in tempi di crisi può avere il lavoro agricolo. In riduzione del 10% i lavoratori autonomi a conferma di un generale invecchiamento dell’imprenditoria agricola. I danni provocati dal sisma al settore agricolo e agroindustriale sono stati quantificati in circa 2,3 miliardi di euro, ma più che la produzione agricola hanno interessato i caseifici e i magazzini di stagionatura; le cantine e le acetaie, le strutture per la lavorazione e la conservazione dell’ortofrutta e dei cereali. Consistenti anche i danni a macchine, attrezzature e scorte. La provincia più colpita è stata quella di Modena con oltre il 91% dei danni totali. Quella del sisma è una delle aree a più forte vocazione agricola e agroindustriale del Paese, con oltre 14 mila aziende agricole e oltre 1.200 allevamenti, oltre a produzioni di eccellenza come il Parmigiano reggiano, il Prosciutto di Parma e i Salumi di Modena e Reggio, l’Aceto Balsamico di Modena, il Lambrusco. Le produzioni: bene il vino. In crescita anche frutta, grano e orzo. In calo: pomodoro da industria, mais, soia e girasole - Tra le produzione che sono andate meglio nel 2012 vi è sicuramente il vino che ha messo a segno un aumento della Plv addirittura del 40%, un risultato questo reso possibile da una riduzione delle quantità più contenuta del previsto (nonostante il cattivo andamento climatico) e da una ottimo andamento delle quotazioni. Il vino d’altra parte costituisce anche una delle voci più importanti dell’export agroalimentare dell’Emilia-romagna con un aumento di quasi il 15%. Bene anche la frutta (+ 26% le pesche e +34% le ciliegie) e il comparto delle carni (+6,5% le bovine, +6% le avicunicole). Tra i cereali in forte crescita in particolare grano tenero e orzo (rispettivamente +39 e +36%) mentre tra le colture che più hanno risentito della siccità estiva vi sono mais (- 30%) , soia e girasole (entrambe con una riduzione della Plv del 40%) . Negativo anche l’andamento del pomodoro da industria (-20,5%). Una riduzione dei valori produttivi intorno al 7,5% ha interessato il comparto lattiero – caseario. Crescono gli agriturismi, tiene il biologico - Anche in Emilia-romagna il turismo in campagna è sempre più apprezzato. Nel 2012 infatti il numero degli agriturismi è cresciuto del 2% per un totale di 1.042 aziende, con un aumento delle presenze del 4,5%. Bene anche il biologico che tiene attestandosi su un +1,3% rispetto all’anno precedente. Il numero delle aziende bio, considerando anche quelle miste e in conversione, è di 2.759, cui vanno aggiunte 902 aziende di trasformazione per un totale di 3.661 operatori. L’andamento per provincia - La provincia che “pesa” di più in termini di Plv è quella di Ferrara con un valore di 619 milioni di euro. Seguono quelle di Forlì-cesena (617 milioni) e Modena (600 milioni). Per quanto riguarda il comparto biologico Forlì-cesena si conferma la provincia più “verde” sia per numero di operatori bio (672) che per numero di aziende agricole bio: ben 545.  
   
   
TERREMOTO/EMILIA, ORDINANZA DEL COMMISSARIO DELEGATO ALLA RICOSTRUZIONE CHE STABILISCE RISORSE, CRITERI E PROCEDURE AI COMUNI PER LA PERIMETRAZIONE DELLE UNITÀ MINIME DI INTERVENTO (UMI) E LA REDAZIONE DEI PIANI DELLA RICOSTRUZIONE  
 
Bologna, 28 maggio 2013 - Risorse, criteri e procedure ai Comuni per la perimetrazione delle Unità minime di intervento (Umi) e la redazione dei Piani della ricostruzione. È questo quanto previsto dall’ordinanza n. 60 emanata oggi dal Commissario delegato alla ricostruzione e presidente della Regione Vasco Errani che stabilisce le misure per la riduzione della vulnerabilità urbana e i criteri per l’individuazione e perimetrazione delle Umi e aggregati edilizi nonché per la redazione dei Piani della ricostruzione. Le risorse a disposizione ammontano a 1,8 milioni di euro di cui 1,2 milioni per la redazione dei piani e 600mila euro per l’individuazione delle Umi. L’obiettivo del provvedimento è agevolare il processo di ricostruzione assicurando un innalzamento del livello di sicurezza sismica e una riduzione della vulnerabilità urbana. Per raggiungere in maniera efficace tale obiettivo, già la legge regionale 16/2012 individua quali strumenti operativi le Umi e i Piani per la ricostruzione. L’ordinanza è consultabile sul sito www.Regione.emilia-romagna.it/terremoto nella sezione ‘Atti per la ricostruzione’, e sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Emilia-romagna (Burert). Per quanto riguarda le Unità minime di intervento, le amministrazioni comunali devono armonizzare l’esigenza di assicurare l´unitarietà dell´intervento sotto il profilo strutturale, tecnico-economico, architettonico ed urbanistico, con la fattibilità e rapidità degli interventi, dimensionando le Umi anche sulla base del coinvolgimento dei cittadini e lo stato degli interventi di ricostruzione in essere. I Piani per la ricostruzione disciplinano le varianti alla pianificazione vigente indispensabili per favorire interventi di riparazione, ripristino con miglioramento sismico e di ricostruzione degli edifici esistenti danneggiati. I Piani, oltre alle disposizioni relative alla ricostruzione, possono prevedere eventuali incentivi urbanistici e misure premiali diretti a favorire la rapida e completa attuazione degli interventi. Questo provvedimento ne disciplina i contenuti essenziali e i criteri per la loro redazione. Novità anche per quanto riguarda gli edifici vincolati dalla pianificazione ubicati fuori dai centri storici e dai nuclei storici non urbani. Si tratta degli edifici le cui strutture portanti verticali siano crollate per più del 50% e abbiano subito particolari danni alle strutture: per essi non trova applicazione la disciplina di tutela prevista dagli strumenti urbanistici e vengono equiparati agli edifici completamente crollati.  
   
   
BOLZANO: DDL SULLA CASA INCENTIVA RISPARMIO EDILIZIO E RISANAMENTI  
 
Bolzano, 28 maggio 2013 - "Il risparmio edilizio, che è un modello innovativo al passo con i tempi, e l´incentivazione dei risanamenti, che permettono di recuperare cubatura e rilanciare l’economia locale": l’assessore provinciale all’edilizia abitativa agevolata Christian Tommasini sintetizza così i due aspetti centrali del ddl di modifica dell’ordinamento dell’edilizia abitativa agevolata. Tommasini lo ha presentato il 27 maggio alla Giunta provinciale che lo ha approvato. Con il modello del risparmio edilizio, commenta Tommasini, "la Provincia aggiunge un tassello importante per dare modo al cittadino di accedere al percorso di una casa in proprietà o ad una situazione abitativa stabile." Fino ad oggi la Giunta provinciale ha già avviato diverse misure importanti, ricorda Tommasini, dalla conferma dei contributi per l´acquisto e il risanamento al programma di alloggi per il ceto medio: "Ora vogliamo aprire questa ulteriore opportunità alle nuove generazioni e rispondere in maniera adeguata alle trasformazioni della società, alle prese con la flessibilità nei rapporti di lavoro e la modifica della struttura familiare." Proprio alla luce di queste modificazioni sociali, "servivano nuove soluzioni e siamo stati capaci di offrire una opportunità assolutamente innovativa in Italia, che combina strumenti e percorsi di risparmio già sperimentati nel caso della previdenza integrativa con le agevolazioni fiscali e il sostegno aggiuntivo della Provincia. Confidiamo che la legge venga approvata entro l´autunno per poter partire a regime con il 2014", sottolinea Tommasini. Il secondo aspetto importante del nuovo ddl che modifica l´ordinamento dell´edilizia abitativa agevolata riguarda le misure per recuperare nuovi spazi abitativi in immobili già esistenti, attraverso la ristrutturazione di edifici e l´introduzione del bonus cubatura nei casi di risanamento energetico. "La scelta di privilegiare i risanamenti delle abitazioni, sia attraverso l´Ipes che con le agevolazioni concesse al privato, ci consente di perseguire tre obiettivi: il recupero di cubatura nei centri storici, che vengono rivitalizzati, il risparmio di aree e il rilancio dell´economia locale", riassume l´assessore Tommasini. La nuova strada del risanamento, infatti, aggira l´ostacolo della carenza di aree edificabili e soddisfa le richieste di case in tempi più rapidi rispetto alle nuove costruzioni. Tutte le novità saranno illustrate prossimamente dall´Assessore in una specifica conferenza stampa.  
   
   
A BANDO 4 MILIONI DI EURO PER LO SVILUPPO DEI CENTRI URBANI  
 
 Venezia, 28 maggio 2013 - La Regione assegnerà 4 milioni di euro attraverso un bando pubblico per la selezione di interventi finalizzati al recupero della funzione attrattiva dei centri urbani, da finanziare con le risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (Fsc), in attuazione dell’Asse 5 “Sviluppo locale”, per il periodo di programmazione 2007-2013. Il provvedimento per l’apertura del bando è stato approvato dalla giunta veneta su proposta del vicepresidente Marino Zorzato, di concerto con l’assessore ai lavori pubblici Massimo Giorgetti. Quello che una volta era il Fondo per le Aree Sottoutilizzate (Fas) è divenuto il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (Fsc) e costituisce lo strumento nel quale si dà unità programmatica e finanziaria all’insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale che sono rivolti al riequilibrio economico e sociale fra le aree del Paese. Sulla base delle assegnazioni disposte dal Cipe, il Veneto ha presentato il proprio Programma Attuativo Regionale (Par) necessario per la programmazione delle risorse Fsc e il Ministero per lo Sviluppo Economico (Mise) ha messo a disposizione della Regione le risorse. Nell’ambito dell’Asse 5 “Sviluppo locale”, è prevista una linea di intervento (la linea 5.3) destinata alla “Riqualificazione dei centri urbani e della loro capacità di servizio” per la quale sono a disposizione in questa prima fase attuativa 4 milioni di euro. “Obiettivo di questa misura – spiega Zorzato - è di recuperare la funzione attrattiva dei centri urbani, mediante interventi che innalzino la qualità degli spazi, rendendoli più funzionali, al fine di accrescere la vitalità economico-sociale di tali centri”. Gli interventi finanziabili sono quelli infrastrutturali di riqualificazione mediante il miglioramento dell’arredo urbano, l’aumento della disponibilità di aree verdi e di spazi pedonali commerciali, la riduzione e gestione sostenibile del traffico urbano. La Regione del Veneto da anni sta applicando al settore dello “Sviluppo locale” il metodo della programmazione decentrata, coinvolgendo il territorio attraverso il sistema delle Intese Programmatiche d’Area (Ipa). In continuità con questa politica, il bando prevede che siano i soggetti responsabili delle Ipa a presentare progetti condivisi a livello territoriale. La scadenza fissata per la presentazione delle domande è il sessantesimo giorno successivo alla data di pubblicazione nel Bollettino Ufficiale del provvedimento. “La giunta regionale – conclude Zorzato - si è riservata, comunque, la possibilità di dar attuazione agli interventi che saranno dichiarati ammissibili anche con le risorse che si renderanno disponibili su altre fonti di finanziamento, oppure con le ulteriori tranches di finanziamento del Par Fsc che verranno successivamente messe a disposizione dal Ministero”.  
   
   
ILVA, RIUNIONE AL MISE SU SITUAZIONE AZIENDA  
 
 Roma, 28 maggio 2013 - Si è tenuta, ieri, presso il ministero dello Sviluppo economico, una riunione per affrontare la situazione dell’Ilva di Taranto. All’incontro, presieduto dal ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato, hanno partecipato il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, il sottosegretario Claudio De Vincenti, il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, il sindaco di Taranto Ippazio Stefano, oltre che il Presidente di Ilva Bruno Ferrante e l’amministratore delegato Enrico Bondi. Nel corso della riunione, sono state acquisite ulteriori informazioni sulla situazione aziendale. I rappresentanti dell’esecutivo e delle istituzioni locali hanno confermato l’ impegno, nell’ambito delle proprie competenze, affinché l’attività dell’Ilva – nel quadro di una rigorosa attuazione dell’Aia - si svolga nel massimo rispetto dell’ambiente e della tutela della salute.  
   
   
ILVA. VENDOLA; "AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA PER L´AMBIENTALIZZAZIONE"  
 
Bari, 28 maggio 2013 - “Penso che a questo punto occorra pensare all’applicazione di una norma contenuta nel decreto Taranto (convertito in legge nella 231 del 2012) che prevede, a fronte di contestazioni specifiche e di inadempienze della proprietà relative ai processi di ambientalizzazione, l’istituto dell’amministrazione straordinaria. Credo che questo sia il segnale del cambiamento reale, è il segnale che Taranto attende, e cioè l’affidamento dell’ambientalizzazione ad un organo dello Stato”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola al termine dell’incontro svoltosi ieri pomeriggio a Roma con il Ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato e il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando. All’incontro erano presenti anche il sottosegretario allo Sviluppo, Claudio De Vincenti e il sindaco di Taranto, Ippazio Stefano. “Separiamo le vicende, i Riva da un lato e l’Ilva dall’altra – ha aggiunto Vendola - l’Ilva è un’azienda che, a condizione che tutte le prescrizioni dell’Aia vengano effettivamente incardinate nei processi reali di ambientalizzazione, merita di essere salvata. E’ una realtà che può rappresentare ancora, per Taranto e per la Puglia, un polmone produttivo fondamentale. Il tema è, forse, fare i conti con l’inaffidabilità e lo stile che hanno avuto i Riva”. Vendola ha poi chiesto al Governo di istituire un tavolo permanente di crisi presso Palazzo Chigi. “È una grande crisi – ha spiegato il Presidente della Regione Puglia - si parla di un prospettiva di 40mila posti di lavoro che potrebbero andare in fumo. Per Taranto sarebbe il più grande disastro sociale, per la Puglia una tragedia, ma anche per il Sud, per l’Italia, per l’industria, per la siderurgia, per la manifattura. Sarebbe l’inizio di un effetto domino incredibile”. Vendola ha anche ribadito che “il salvataggio dell’Ilva è condizionato dalle bonifiche, dalla restituzione della possibilità di esercitare, con pienezza, il diritto alla salute e alla vita da parte dei cittadini di Taranto”. “Il Governo sta riflettendo – ha concluso poi Vendola – quella di oggi è stata una discussione preliminare. È la prima volta che abbiamo incontrato il Ministro Zanonato ed è stata un’occasione per scambiare idee e informazioni. La riunione ufficiale si terrà domani mattina con il presidente Letta. Nel corso dell’incontro istituzionale, il Ministro Zanonato ha anche proceduto all’audizione dei vertici dimissionari dell’azienda, l’amministratore delegato Enrico Bondi e il presidente Bruno Ferrante.  
   
   
"A LUNGO TERMINE - UN WORKSHOP PER LO SVILUPPO STRATEGICO PERSONALE PER I MANAGER DI SCIENZE DELLA VITA NELLE PMI"  
 
Bruxelles, 28 maggio 2013 - L´11 e 12 giugno 2013 si terrà a Bruxelles, in Belgio, un evento intitolato "A lungo termine - Un workshop per lo sviluppo strategico personale per i manager di scienze della vita nelle Pmi" (In the long run - A personal strategic development workshop for life science managers in Smes). Le piccole e medie imprese (Pmi) forniscono due su tre posti di lavoro nel settore privato e contribuiscono a più della metà del valore aggiunto totale creato dalle aziende nell´Ue. Questa giornata di formazione intende offrire sviluppo personale per i manager di scienze della vita allo scopo di aiutarli ad affrontare le sfide strategiche del loro ruolo. Il workshop ha l´obiettivo di parlare delle barriere a lungo termine che le Pmi si trovano davanti, in particolare per quanto riguarda la presentazione della loro candidatura per progetti finanziati tramite sovvenzioni, una sfida che comporta significative opportunità e limitazioni. I partecipanti saranno divisi in piccoli gruppi e inseriti in moduli di sviluppo personale, che saranno fatti su misura per le loro esigenze e agevolati da esperti del settore. Il workshop prevede discorsi principali da parte di consulenti sulla normativa, esperti del settore e avvocati che affronteranno alcune delle difficoltà che i dirigenti incontrano nello sviluppo di strategie di crescita a lungo termine per le loro organizzazioni. Nel corso della formazione i partecipanti avranno l´opportunità di costruire una propria rete di contatti con professionisti con simili vedute e obiettivi. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Fitforhealth.eu/events/in-the-long-run-a-personal-strategic-development-workshop-for-life-science-managers-in-smes/220.aspx    
   
   
ETIOPIA, IL MINISTRO IN VISITA A MILANO BOOM DELL’EXPORT LOMBARDO, +53,5%  
 
Milano, 28 maggio 2013. Cresce l’export lombardo in Etiopia: passa dai circa 50 milioni di euro nel 2011 agli oltre 77 nel 2012 registrando una crescita pari a +53,5%. E la Lombardia pesa in Italia: le esportazioni lombarde costituiscono infatti il 29% del totale dell’export nazionale verso il Paese africano (circa 264 milioni di euro). Si esportano soprattutto prodotti manifatturieri (oltre 76 milioni di euro) tra macchinari ed apparecchi (33% dell’export manifatturiero), prodotti vari (17%) e sostanze e prodotti chimici (12%). Dall’etiopia arrivano invece in Lombardia soprattutto prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori, circa 2,4 milioni di euro su un import totale di 5,4. Milano è prima sia per import (75% lombardo) che per export (66% lombardo), seguita da Como per import (8,2%) e da Bergamo per export (7,8%). E nel 2013 sono quasi mille gli imprenditori nati in Etiopia attivi in Italia. Quasi uno su cinque (18,6%) opera in Lombardia tra Milano (58,3% del totale imprenditori etiopi lombardi e 10,9% nazionale) e Brescia (16,6% lombardo) anche se a livello italiano è Roma la provincia dove la comunità imprenditoriale etiope è più forte (224 titolari di impresa, 25,6% nazionale). Seguono Milano e Bologna. Brescia è quarta. Emerge da un’elaborazione Camera di commercio di Milano su dati registro imprese al primo trimestre 2013 e 2012 relativi ai titolari di impresa individuale e su dati Istat al quarto trimestre 2012 e 2011. Ieri convegno in Camera di commercio. E di rapporti con l’Etiopia si è parlato nel corso della Conferenza “Italy-ethiopia Business Forum” organizzata da Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, Ambasciata della Repubblica Federale di Etiopia a Roma, Ministero degli Esteri, Assolombarda ed Ispi. All’evento che ha visto la presenza di Sisay Gemechu, Ministro dell’Industria del Governo della Repubblica d’Etiopia, sono intervenuti, tra gli altri, Remo Eder, Consigliere della Camera di commercio di Milano e di Promos, Giorgio Basile, Vice Presidente di Assolombarda, Mulugeta Gessere, Ambasciatore della Repubblica d’Etiopia in Italia, Vincenzo Ercole Salazar Sarsfield, in rappresentanza del Ministero degli Affari Esteri. L’iniziativa odierna si inserisce in un percorso che Promos - Camera di commercio di Milano, ha intrapreso da qualche anno verso i Paesi dell’Africa Sub-sahariana, mercati “nuovi” ed emergenti, al fine di favorire l’internazionalizzazione delle imprese italiane in quest’Area. L’etiopia, in particolare, è un Paese che nel corso degli ultimi 10 anni ha conosciuto una costante crescita sul piano sociale ed economico, affermandosi sempre più tra gli “Emerging Markets”. “La crescita dei rapporti commerciali con l’Etiopia - ha dichiarato Remo Eder, consigliere della Camera di commercio di Milano – conferma come questo Paese sia ormai un interlocutore economico di rilievo per Milano e per la Lombardia. L’incontro di oggi rappresenta un’occasione importante per approfondire i rapporti tra i sistemi imprenditoriali dei nostri Paesi, a partire soprattutto dalle piccole e medie imprese”.  
   
   
LOMBARDIA, PRESIDENTE A INDUSTRALI: GOVERNO DEVE ASCOLTARCI IL GOVERNATORE A VARESE: TRATTENERE ALMENO IL 75% DI TASSE  
 
Varese, 28 maggio 2013 - ´Se potessimo tenerci almeno il 75 per cento delle tasse pagate qui, i problemi ascoltati si risolverebbero subito´. Così il presidente della Regione Lombardia all´Assemblea generale 2013 dell´Unione degli industriali della provincia di Varese. ´Questa è l´unica strada´, ha sottolineato, ricordando di aver sollecitato Palazzo Chigi ad aprire un confronto in tal senso. ´Se il Governo ci ascolta, bene, altrimenti andiamo avanti lo stesso´, ha ribadito il governatore, dicendosi comunque ´fiducioso per l´apertura di questo tavolo di lavoro con il Governo´. ´Le Regioni - ha evidenziato - sono determinate ed, eventualmente, anche pronte a dare battaglia´. Considerare Le Specificità Territorali - A chi gli chiedeva un commento sulla situazione economica italiana, che nonostante la crisi, secondo alcune letture, presenta una realtà meno grave di quella percepita, il presidente della Regione, ha osservato che comunque sia ´è necessario distinguere fra le varie realtà territoriali. L´italia, forse, è messa meno peggio di come viene descritta - ha argomentato - ma certamente, se venisse considerata la Macroregione del Nord, saremmo davanti a molti Paesi europei´. Bisogna ´tenere conto delle specificità dei territori´ ha ribadito, osservando che ´se il Governo sarà così avveduto da liberare energie per il Nord, questo gioverà anche alle Regioni del Sud. Altrimenti rimarrà il ´peso´, il ´freno´, che ostacola le imprese e blocca il tentativo di ripresa´. Riprendersi La Dignità - Concordando con uno degli slogan emersi dall´assemblea confindustriale (ridare dignità al Paese, al lavoro, al ruolo dell´impresa), il governatore ha proposto: ´Visto che noi paghiamo per tutti, iniziamo a riprenderci la dignità partendo da ciò che è nostro. Cioè, trattenendo qui il frutto del nostro lavoro, che può essere reinvestito sul territorio. È quello che come governatore della Regione ho iniziato a fare e sul quale andrò fino in fondo´.  
   
   
ZAIA: “SQUINZI HA RAGIONE, IL RILANCIO DEL PAESE PASSA PER IL NORD. IL SISTEMA PRODUTTIVO VA LIBERATO SUBITO DA BUROCRAZIA, TASSE INIQUE E PATTO DI STABILITA’”  
 
Venezia, 28 maggio 2013 - “Il Presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, ha ragione. C’è da meravigliarsi se l’Italia, nonostante le condizioni in cui gli imprenditori sono chiamati a lavorare e a produrre, resta pur sempre il secondo paese manifatturiero d’Europa. Mi permetto di aggiungere che lo stesso stupore mi assale quando guardo le 600 mila partita Iva del Veneto che continuano a resistere sotto i colpi della crisi e di uno Stato che sembra fare apposta a non aiutarle”. E’ il commento del Presidente della Giunta regionale del Veneto, Luca Zaia, all’allarme lanciato il 23 maggio dal Presidente di Confidustria nel corso dell’assemblea nazionale dell’organizzazione. “Finalmente – prosegue Zaia - qualcuno che dice con chiarezza quello che io sostengo da sempre: non c’è sviluppo senza il Nord, non ci sarà nuovo lavoro e reddito se non si toglieranno di mezzo i vincoli, le leggi, i gravami fiscali e contributivi che impediscono di fare impresa e di riprendere la via del vero sviluppo. Deve chiudere l’ufficio complicazione affari semplici, bisogna lasciare che le energie del sistema produttivo possano liberarsi senza più ostacoli, è fondamentale che le risorse dei veneti tornino sul territorio superando quell’assurdo patto di stabilità che blocca un miliardo 300 milioni di euro in Tesoreria ma, nello stesso tempo, ci costringe a indebitarci con uno Stato-banchiere che per avere la stessa somma pretende gli interessi”. “Insomma - conclude Zaia - “non ci dicano che le risorse non ci sono: si applichino a tutte le regioni e all’intera pubblica amministrazione i costi standard che il virtuoso Veneto rispetta e vedrete che si liberanno subito 30 miliardi per lo sviluppo. Un terzo del costo del debito pubblico annuale. Non c’è più tempo da perdere né da discutere: bisogna farlo, altrimenti la decadenza è dietro l’angolo”.  
   
   
PUBBLICATO IL BANDO DELLA REGIONE VENETO CHE FINANZIA CON 6,4 MILIONI DI EURO PROGETTI INTERREGIONALI DI RICERCA E SVILUPPO  
 
 Venezia, 28 maggio 2013 - “La Regione mette a disposizione del sistema produttivo regionale nuovi fondi a sostegno dell’innovazione da realizzare in cooperazione tra imprese europee, in chiave interregionale”. L’annuncio è dell’assessore veneto al bilancio, ai programmi Fesr e alla cooperazione, Roberto Ciambetti. “Si tratta – spiega l’assessore – di 6,4 milioni di euro di risorse comunitarie, nazionali e regionali, che saranno assegnate attraverso il bando “a sportello” pubblicato oggi e finanziato attraverso il Programma Operativo Regionale, Obiettivo ‘Competitività Regionale e Occupazione’ Fesr 2007-2013, azione 5.1.1”. Caratteristica peculiare dell’iniziativa è la dimensione “interregionale” e “di cooperazione europea”, richiesta dal Programma operativo per rafforzare la capacità di collaborazione imprenditoriale del sistema Veneto anche al di fuori dei confini e con l’obiettivo di accrescere la competitività e l’integrazione di alcuni settori e comparti dell’economia veneta . “Potranno accedere ai finanziamenti – spiega Ciambetti – i progetti che prevedono la partecipazione di un partenariato composto almeno da un’impresa veneta e da un partner estero, sia esso impresa o organismo di ricerca, appartenente a uno degli Stati membri dell’Unione europea. Il bando si rivolge alle micro, piccole e medie imprese singole o associate in raggruppamenti temporanei d’impresa. In quest’ultimo caso, nel partenariato potranno essere incluse anche le grandi imprese”. A seconda della tipologia di partenariato proposto, i contributi all’impresa veneta potranno raggiungere un livello di intensità di aiuto da un minimo del 25% fino ad un massimo dell’80% del costo agevolabile dei progetti presentati. Tale costo, riferito alla parte in capo al partner veneto, deve avere un valore compreso fra i 60 mila e i 400 mila euro. Mercoledì prossimo, 29 maggio, nella sede di Unioncamere del Veneto a Venezia, si terrà un incontro informativo nel quale la Regione illustrerà le opportunità e le modalità di finanziamento del bando. Per ulteriori informazioni: http://www.Eurosportelloveneto.it/eichome.asp  - news. Il testo del bando è scaricabile dal sito Internet della Regione del Veneto: http://www.Regione.veneto.it/web/bandi-avvisisi-concorsi/bandi?tags=bando+comunitario  
   
   
FVG: CROAZIA BENVENUTA NELLA UE  
 
Trieste, 28 maggio 2013 - Il vicepresidente della Regione ed assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello, è intervenuto ieri a Trieste all´Assemblea pubblica "Corridoio Est - l´ingresso della Croazia nell´Unione Europea, rischi ed opportunità per il nostro territorio", promossa da Confcommercio in vista del primo luglio, data in cui la vicina Repubblica diverrà il 28.Mo stato della Ue. Nel dare il benvenuto alla Croazia, "da sempre ottima vicina", Bolzonello ha ricordato i "legami storici cementati ad una presenza importante di una minoranza italiana" ed ha messo in evidenza gli ottimi rapporti istituzionali e di cooperazione transnazionale e di partenariato. Relazioni che, con la Croazia Paese membro, secondo il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, verranno ulteriormente sviluppate anche nell´ambito della programmazione europea 2014-2020. E se nel corso dell´incontro pubblico sono state evidenziate anche possibili criticità, Bolzonello ha indicato gli obiettivi che la nuova Amministrazione regionale si pone in questa fase. Con l´ingresso nella Ue la Croazia diverrà infatti area "convergenza", ove sarà possibile maggiore intensità di aiuti pubblici al proprio sistema economico, con "il rischio - ha rilevato Bolzonello - che intervengano processi delocalizzativi senza che il Friuli Venezia Giulia possa applicare misure di compensazione". Un "processo ineludibile" cui la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia intende far fronte "chiedendo con forza al Governo nazionale una fiscalità di vantaggio", operando per "il miglioramento delle reti infrastrutturali regionali" e compiendo "uno sforzo affinché le nostre imprese realizzino processi di internazionalizzazione e non di delocalizzazione".  
   
   
LA REGIONE EMILIA ROMAGNA SCRIVE AL GOVERNO PER CHIEDERE UN PIANO NAZIONALE PER LA CHIMICA GREEN. CONFERMATO ANCHE L´IMPEGNO PER LA SALVAGUARDIA DELL´OCCUPAZIONE E IL RILANCIARE DELLA LYONDELL BASELL DI FERRARA.  
 
Bologna, 28 maggio 2013 – Un Piano nazionale per il settore della chimica, il rafforzamento del quadrilatero Porto Marghera, Mantova, Ravenna e Ferrara con un adeguato impegno a rafforzare l’asse della chimica verde. È questo quanto richiesto dalla Regione Emilia-romagna al Governo, che oggi con l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli ha inviato una missiva al ministro per lo Sviluppo economico Flavio Zanonato e al ministro dell’istruzione, università e ricerca Maria Chiara Carrozza. La Regione nell’ambito di due azioni convergenti, conferma - per la Lyondell Basell, multinazionale chimica con uno stabilimento a Ferrara - la volontà di trovare soluzioni occupazionali, di rafforzare la ricerca, di valorizzare le professionalità e realizzare gli investimenti già previsti. «La Regione – ha sottolineato Muzzarelli - insieme a Comune e Provincia sono impegnati per integrare le strategie della Lyondell Basell sviluppato nell’importante centro ricerche di Ferrara, fondato dal premio Nobel Giulio Natta».  
   
   
L’ANDAMENTO DELLA CONGIUNTURA IN PIEMONTE: UNIONCAMERE PIEMONTE E CONFINDUSTRIA PIEMONTE  
 
Torino, 27 maggio 2013 – Ieri Unioncamere Piemonte e Confindustria Piemonte hanno diffuso i risultati a consuntivo e previsionali delle rispettive indagini congiunturali, con l’obiettivo di monitorare l’andamento della congiuntura in Piemonte. Dopo i saluti del Presidente di Confindustria Piemonte Gianfranco Carbonato, sono intervenuti la responsabile dell’Ufficio Studi e Statistica di Unioncamere Piemonte Sarah Bovini, che ha analizzato i risultati della performance congiunturale del periodo gennaio-marzo 2013, e il responsabile dell’Ufficio Studi Economici di Confindustria Piemonte Luca Pignatelli, che ha presentato le previsioni dell’industria piemontese per il Ii trimestre 2013. A commento dei dati illustrati da Unioncamere Piemonte e Confindustria, sono poi intervenuti Giovanni Foresti, economista del Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, e Zeno Rotondi, capo economista Italia di Unicredit. Ha chiuso i lavori il Presidente di Unioncamere Piemonte Ferruccio Dardanello. Le indagini presentate da Unioncamere Piemonte e Confindustria Piemonte evidenziano una situazione congiunturale ancora difficile, caratterizzata da una contrazione dei livelli produttivi e da un clima di aspettative sfavorevole. La flessione della produzione industriale registrata dall’indagine di Unioncamere Piemonte nel primo trimestre 2013 trova corrispondenza nelle previsioni pessimistiche per il secondo trimestre rilevate da Confindustria Piemonte. La recessione colpisce in misura trasversale tutti i settori, le tipologie d’impresa e le aree territoriali, sia pure con sfumature diverse; in particolare, in questa fase risulta determinante un solido posizionamento sui mercati esteri. “Le previsioni delle imprese piemontesi per il Ii trimestre 2013 non alimentano speranze sui tempi di uscita dalla crisi, che si prospetta ancora lunga e difficile. Il clima di fiducia rimane improntato al pessimismo, come nei mesi scorsi, portando a sette la serie di trimestri negativi. La relativa stabilità dei principali indicatori, che nel complesso migliorano lievemente rispetto a dicembre 2012, non anticipa di per sé una svolta nel ciclo recessivo, ma tende a escludere un’ulteriore involuzione delle condizioni di mercato. Sono confermate la tenuta dell’export e il ruolo decisivo della domanda estera: le aspettative delle imprese ben posizionate sui mercati esteri sono infatti in sostanziale equilibrio e divergono molto da quelle delle aziende presenti soltanto sul mercato domestico. È evidente, tuttavia, che le esportazioni non possono da sole trainare la ripresa, tanto più in un contesto di rallentamento dell’intera Unione Europea. Non si potrà uscire dalla crisi senza interventi a sostegno della crescita e della domanda interna: misure che richiedono un’azione concertata a livello comunitario e non possono essere demandate ai singoli Paesi” ha dichiarato Gianfranco Carbonato, Presidente di Confindustria Piemonte. "La crisi continua a mordere. Il quadro economico che abbiamo di fronte resta preoccupante e la sfida per le nostre imprese sembra essere sempre più difficile. Bisogna stringere i denti e abbandonare le ricette tradizionali di politica economica, cercando soluzioni nuove. Per l’Italia e per il Piemonte, il sostegno al made in Italy nel mondo resta fondamentale. Ma la crescita nel lungo periodo potrà essere sostenibile solo se si rimetteranno in moto i consumi interni e gli investimenti, abbinati a politiche strutturate sull´internazionalizzazione. Da qui dobbiamo ripartire per innovare e rilanciare il tessuto imprenditoriale del nostro territorio e permettere così all´occupazione di ritornare finalmente a crescere" ha commentato Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere Piemonte. “La crisi degli ultimi anni ha colpito pesantemente l’economia piemontese, che tra il 2008 e il 2012 ha subìto un calo del Pil pari al 6,4% (a prezzi costanti) - rileva Giovanni Foresti, economista del Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo -. Questo andamento è stato fortemente condizionato dal crollo degli investimenti (-15,7%), ma anche dei consumi interni (-2,5%) e della domanda dei mercati europei. In questo contesto, l’export piemontese di manufatti è riuscito a conquistare quote di mercato nei Paesi extra-europei, registrando un balzo del 27,2% tra il 2008 e il 2012 (a prezzi correnti), con punte del 38,3% negli Stati Uniti e del 75% in Cina e brillanti performance soprattutto per la meccanica, l’alimentare e la componentistica auto. Dopo un 2013 ancora critico, con un calo del fatturato stimato intorno al 2,5%, una lenta ripresa dovrebbe avviarsi dal 2014, grazie soprattutto all’accelerazione delle esportazioni, che dovrebbero tornare a crescere anche sui mercati europei. Risultati migliori potranno essere ottenuti dalla filiera meccanica, dove il buon posizionamento competitivo si sommerà a migliori opportunità anche sul mercato interno”. “La nostra analisi - sottolinea Zeno Rotondi, capo economista Italia di Unicredit - si concentra sulla competitività delle principali filiere di specializzazione del Piemonte: automotive, sistema moda, macchine e impianti, alimentari e bevande, lavorazione dei metalli, componentistica meccanica (collegata ad automotive e meccanica strumentale). L’indice sintetico di competitività sostenibile mostra come, nonostante una generale debolezza nel sourcing collegata a carenze che interessano l’intero Paese, tutte le filiere attive sul territorio presentino buone performance nelle fasi di trasformazione industriale. Valori contenuti per quanto riguarda la distribuzione, anch’essa criticità che accomuna l’intera industria manifatturiera nazionale. Sulla competitività pesa soprattutto l’equilibrio lungo la filiera: miglior posizionamento per i beni finali a fronte di difficoltà a monte e a valle, nelle fasi di sourcing e distribuzione. Vanno meglio le filiere dove la competitività è omogenea tra fasi (componentistica meccanica e macchine e impianti), quelle dove la subfornitura è emancipata dai beni finali (automotive) e quelle dove è importante il marchio (sistema moda). È indispensabile, perciò, il supporto delle politiche pubbliche e bancarie alle imprese che vanno sui mercati esteri e, in un’ottica di filiera, a quelle che ne costituiscono la rete di subfornitura. Dalla nostra analisi emerge, inoltre, come la distribuzione sia un fattore di debolezza chiave per chi voglia andare sui mercati esteri”. I Trimestre 2013: I Dati A Consuntivo Di Unioncamere Piemonte Nuovo segno meno per la produzione industriale piemontese: -5,1% rispetto al I trimestre 2012 - Prosegue anche nei primi mesi del 2013 la fase recessiva attraversata dal tessuto manifatturiero piemontese. Dopo la lieve attenuazione rilevata nel periodo ottobre-dicembre 2012, nel I trimestre 2013 si registra un nuovo inasprimento delle difficoltà: la variazione tendenziale grezza della produzione industriale risulta pari al -5,1%. I trimestri consecutivi di decremento dell’output prodotto dal comparto manifatturiero regionale sono, così, giunti a sei. La contrazione della produzione industriale si associa ai risultati negativi realizzati dagli altri indicatori congiunturali. Gli ordinativi interni diminuiscono del 5,6% rispetto al periodo gennaio-marzo 2012; quelli esteri, dopo la sostanziale stabilità registrata negli ultimi mesi del 2012, scontano una nuova diminuzione (-2,7%). Cala anche il fatturato: le imprese manifatturiere piemontesi registrano, mediamente, una variazione tendenziale del fatturato totale pari al -4,3%, solo parzialmente mitigata dalla più lieve contrazione ridella componente estera (-2,1%). Sono questi alcuni dei risultati emersi dalla 166ª “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli Uffici studi delle Camere di commercio provinciali. La rilevazione è stata condotta nei mesi di aprile-maggio 2013 con riferimento ai dati del periodo gennaio-marzo 2013, e ha coinvolto 1.187 imprese industriali piemontesi. L’andamento negativo ha coinvolto tutti i comparti dell’industria manifatturiera piemontese, anche se con intensità differenti. Le industrie meccaniche hanno scontato la flessione più marcata, con una produzione in calo del 7,9% rispetto al I trimestre 2012, seguite dalle industrie dei metalli e da quelle del legno e del mobile, che hanno registrato diminuzioni rispettivamente pari al 6,1% e 6,0%. La produzione delle industrie dei mezzi di trasporto si è ridotta di 5,8 punti percentuale rispetto al periodo gennaio-marzo 2012, mentre l’output prodotto dalle industrie chimiche e delle materie plastiche si è contratto del 5,0%. Risultano migliori rispetto al dato medio regionale, ma pur sempre di segno negativo, le performance dei rimanenti comparti: si registra un -3,6% per le industrie tessili e dell’abbigliamento, -2,5% per le industrie alimentari e -1,4% per le industrie elettriche ed elettroniche. Ad eccezione del tessuto manifatturiero del vercellese, che ha manifestato una sostanziale stabilità rispetto al I trimestre 2012 (+0,2%), il segno negativo accomuna tutte le altre realtà territoriali. Novara e Torino hanno scontato le flessioni più intense (rispettivamente -6,4% e -6,3%), seguite da Asti, che registra una diminuzione dell’output prodotto del 5,5%. Biella e Cuneo manifestano contrazioni del 4,7% ciascuna, il Verbano Cusio Ossola registra una diminuzione del 3,9%, e la produzione industriale dell’alessandrino cala del 2,2%. Ii Trimestre 2013: I Dati Previsionali Di Confindustria Piemonte Rimangono pessimistiche le attese delle aziende piemontesi - All’indagine hanno risposto circa 1.000 imprese di tutti i settori e dimensioni. Dalla rilevazione emerge un lieve miglioramento dei principali indicatori previsionali, ma il quadro generale permane negativo. Ancora una volta, è solo l’export a presentare valori cautamente confortanti. Nel 2012, così come nella prima parte del 2013, il ciclo economico sta attraversando una fase recessiva. Il saldo ottimisti-pessimisti sulla produzione industriale relativo al Ii trimestre del 2013 è pari a -15,7%: 6,9 punti in miglioramento rispetto alla precedente rilevazione, quando si era osservato un -22,6%. A livello settoriale, la differenza tra aziende metalmeccaniche e non metalmeccaniche è minima: entrambi i comparti fanno registrare un incremento della fiducia, ma rimangono in una fase di difficoltà. Le previsioni sugli ordini export restano stabili, e il dato è al di sopra del punto di equilibrio per il terzo trimestre consecutivo. In dettaglio, per il Ii trimestre del 2013 il saldo ottimisti-pessimisti sugli ordini export è del +2,5%. Le aspettative delle imprese piemontesi sugli ordini totali registrano un miglioramento di 5,9 punti rispetto al periodo precedente: il dato, nel Ii trimestre del 2012, si attesta al -13,2%. Le imprese che prevedono di fare investimenti per ampliamenti e per sostituzioni, rispettivamente il 20,3% e il 31,4%, sono sicuramente meno rispetto a quelle che si possono osservare in un periodo di sviluppo economico “normale”, ma restano comunque costanti rispetto alle ultime indagini. Nessuna variazione anche per quel che riguarda i ritardi degli incassi, segnalati da circa il 63% delle aziende. Investimenti e ritardi degli incassi pagano le conseguenze di un mercato del credito restrittivo, nonostante le recenti politiche monetarie accomodanti da parte della Bce. Il tasso di utilizzo della capacità produttiva rimane stabile, attestandosi al 69,8%. Anche in questo caso, il dato è poco incoraggiante e sottolinea lo stato recessivo in cui si trova l’economia piemontese, che normalmente a pieno regime sfrutta la capacità degli impianti al 75%. Il saldo relativo all’occupazione avanza di 5,7 punti, passando da -17,5% a -11,8%; anche in questo caso si osserva un miglioramento, ma la situazione permane critica. Indicazioni analoghe si osservano dall’indicatore relativo alla cassa integrazione, che evidenzia come il numero di imprese che hanno intenzione di farvi ricorso rimanga molto elevato (il 30,7%). Ancora una volta ci troviamo a sottolineare l’importanza dell’export, capace di favorire le aziende che nel tempo sono riuscite a differenziare i propri mercati di sbocco e a non basarsi esclusivamente sul mercato interno, dove ad oggi la domanda è ferma. A conferma di ciò, segnaliamo come le aziende piemontesi che dichiarano di esportare meno del 10% del fatturato presentino un saldo sulla produzione in calo del -28,1%, mentre quelle che esportano più del 60% del fatturato si fermano al -3,2%.  
   
   
LOMBARDIA.ARTIGIANI,ASSESSORE:INSIEME PER RIPRESA ECONOMIA  
 
 Milano, 28 maggio 2013 - ´Regione Lombardia guarda con molta attenzione e in maniera concreta al lavoro di promozione dell´artigianato lombardo che è in grado di unire tradizione e innovazione. L´artigiano per noi è un nodo fondamentale della filiera di produzione e deve essere messo nelle condizioni di portare avanti la propria attività´. E´ quanto ha detto l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione, incontrando oggi i rappresentanti dell´Unione Artigiani di Milano. Fisco E Semplificazione - ´Le istituzioni - ha detto l´assessore - devono avere il coraggio di osare, creando percorsi nuovi per aiutare le imprese. Tra questi percorsi, sono essenziali gli interventi sulla leva fiscale (agendo sull´Irap in particolare) e sulla semplificazione´. ´Su quest´ultimo punto - ha sottolineato l´assessore - è nostra intenzione svolgere una serie di azioni tra cui: modifica della legge sulla competitività; passaggio da un sistema prescrittivo (in cui si dice ciò che si deve fare) a un sistema proscrittivo (in cui si indica ciò che non deve essere fatto); diminuzione dei tempi e costi a carico delle imprese, unificando le procedure´. Altre Azioni - Tra le altre iniziative di Regione Lombardia l´assessore ha citato le facilitazioni per l´accesso al credito (sistema dei Confidi in particolare), la ricerca e l´innovazione, lo start up di impresa e l´internazionalizzazione, la lotta all´abusivismo (che tocca soprattutto i settori acconciatura-estetica e taxi), gli investimenti sulla formazione (apprendistato in particolare) e le opportunità offerte da Expo 2015. Lavorare Insieme - ´La Regione vi è sempre stata vicina e lo sarà sempre - ha concluso l´assessore -, ma è ancora più necessario oggi lavorare insieme e confrontarci su progettualità, percorsi e strumenti nuovi da mettere in campo. Anche l´impresa artigiana può diventare strumento nuovo di rilancio per la nostra economia´.  
   
   
CESENALAB – IDEE PER CRESCERE L’INCUBATORE D’IMPRESA ROMAGNOLO PRONTO AD ACCOGLIERE NUOVE STARTUP E CREARE NUOVE OPPORTUNITÀ DI CRESCITA IN AMBITO DIGITALE  
 
Cesena, 28 Maggio 2013 – Si è svolta il 23 maggio l’inaugurazione del Cesenalab, il primo incubatore d’impresa romagnolo in ambito digital web e new media, appena creato da Comune di Cesena, Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena e Università di Bologna Campus di Cesena. Diversi gli interventi: Luciano Margara, Coordinatore del Campus Universitario cesenate e responsabile scientifico del progetto, il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi e il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena Bruno Piraccini, tutti moderati da Emil Abirascid, giornalista e fondatore di Startupbusiness e focalizzati sulle molteplici prospettive di sviluppo del digitale e delle start up in Italia favorite da strutture come quella del Cesenalab. Cesenalab ha aperto ufficialmente in un open space di 350 mq, con già due Startup all’attivo: Trail Me Up, un sito per fare visite virtuali guidate all’interno di parchi naturali, vie di montagna e villaggi, e Fitstadium, il social network del fitness per rimettersi in forma e migliorare il proprio fisico. E’ già possibile sottoporre la propria idea di startup innovativa a Cesenalab: ai team selezionati sarà offerta la permanenza gratuita all´interno degli spazi dell´incubatore, servizi amministrativi, legali, risorse umane e comunicazione, consulenza scientifico-tecnologica, formazione e networking, oltre ad attività di coaching da parte di Business Angel con comprovata esperienza nel settore. Oggi, venerdì 24 maggio a partire dalle ore 16,00 anche il Ministro per le pari opportunità e le politiche giovanili, Josefa Idem visiterà il Cesenalab , certificando ulteriormente il valore e le numerose possibilità che questa realtà potrà offrire. Www.cesenalab.it    
   
   
BANCHE: SERRACCHIANI; FARE CHIAREZZA SU HYPO BANK  
 
Trieste, 28 maggio 2013 - A fronte delle notizie che si stanno diffondendo, anche in ambito europeo, relativamente alla situazione del gruppo Hypo Alpe-adria e a ipotesi di dismissione dell´attività di Hypo Bank Italia, l´Amministrazione regionale ha deciso di convocare, già entro la settimana, un tavolo di confronto con i rappresentanti dell´istituto di credito e con i rappresentanti dei lavoratori. Il tavolo sarà convocato dalla presidente Debora Serracchiani, la quale ha sottolineato che "è interesse di tutti fare chiarezza il prima possibile, in modo da essere attrezzati per qualunque sviluppo: stiamo parlando di centinaia di posti di lavoro in regione, e non intendiamo trascurare nessuna azione a loro sostegno".  
   
   
SODALITAS SOCIAL AWARD: LE 11 IMPRESE VINCITRICI DEL 2013  
 
 Milano, 28 maggio 2013 - 244 i progetti presentati, 192 le aziende candidate, 11 i vincitori. Questi i numeri dell´11^ Edizione del Sodalitas Social Award, il Premio per la Sostenibilità d’Impresa organizzato da Fondazione Sodalitas e conclusosi oggi durante l´evento “Giovani e lavoro: priorità per il Paese” (Milano, Auditorium di Assolombarda). Quest’anno, tra i premiati, anche le aziende vincitrici del primo European Csr Award Scheme, che Fondazione Sodalitas ha promosso in Italia su incarico della Commissione Europea. L’iniziativa ha coinvolto 28 Paesi. In Italia si sono candidate 45 grandi imprese e 15 Pmi. L´on. Raffaele Baldassarre, Rapporteur per la Csr al Parlamento Europeo, nel messaggio inviato a Fondazione Sodalitas ha ribadito il valore di iniziative che, come lo European Csr Award Scheme e il Sodalitas Social Award, diffondono la conoscenza delle migliori best practice aziendali di sostenibilità. "La responsabilità sociale delle imprese può concretamente contribuire al rilancio dell´economia, sulle basi di una maggiore sostenibilità e coesione” ha dichiarato Baldassarre - “Su queste premesse si fonda il contributo del Parlamento europeo alla nuova strategia Ue sulla Rsi. Nel prossimo futuro sarà fondamentale rafforzare il legame tra le attività commerciali delle imprese e il contesto sociale in cui esse operano. Quest´obiettivo può essere raggiunto solo attraverso maggiore trasparenza e accrescendo il premio di mercato per le imprese attive nella Rsi. Allo stesso modo, sarà necessario moltiplicare gli sforzi di informazione, favorendo la diffusione di pratiche esemplari come avviene grazie a iniziative di sensibilizzazione, tra le quali vi e´ senza dubbio quella dello European Csr Award Scheme”. Tutti i progetti candidati all´11^ Edizione del Sodalitas Social Award e allo European Csr Award Scheme italiano sono raccolti nel Libro d’oro della Responsabilità Sociale d’Impresa e sono consultabili su Sodalitas Social Solution, il database online sulla Sostenibilità d’Impresa più completo a livello europeo. L´11^ Edizione del Sodalitas Social Award è stata realizzata con il contributo di Sofidel. I Vincitori Del Premio European Csr Award Scheme: Inspiring Partnerships For Innovation And Impact Categoria Grandi Imprese Vincitore: Barilla - Agricoltura Sostenibile: uno studio multidisciplinare Nel 2009 Barilla - in collaborazione con Horta dell’Università Cattolica di Piacenza e il contributo di Lyfe Cycle Engineering di Torino - ha avviato uno studio per verificare la possibilità di incrementare l’efficienza dei sistemi di coltivazione e la qualità del prodotto, per poi fornire al mondo operativo gli strumenti per migliorare la redditività globale delle aziende agricole e l’impatto ambientale della produzione di campo. In questo progetto i produttori di grano duro hanno potuto raggiungere – attraverso l´utilizzo del “Decalogo della Coltivazione” messo a punto dall´azienda – risultati significativi in termini di riduzione dei costi di coltivazione (-10%), di riduzione degli apporti azotati (-17%) e di riduzione delle emissioni di Co2 (-14%). Finalisti: Coop Adriatica, Gruppo Ferrero, Kraft Foods Italia Services, Mareblu, Stmicroelectronics, Vodafone Menzione Speciale a Unicredit - Your Choice, Your Project – Sostegno a progetti di imprenditoria sociale: il caso degli Alzheimer Caffè “Your Choice, Your Project” è lo strumento che Unicredit, attraverso Unicredit Foundation, ha promosso per coinvolgere i propri dipendenti di tutta Europa nella fase finale del processo decisionale di assegnazione di contributi a favore di progetti realizzati da organizzazioni nonprofit. L’iniziativa ha coinvolto 9 dei 22 Paesi in cui è presente Unicredit: Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Italia, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Ucraina. Dopo un’attività di scouting nelle diverse aree territoriali per identificare i bisogni emergenti, è stata proposta una rosa di progetti, specifica per ogni singolo Paese, da sottoporre al voto dei colleghi (ben 38.000 colleghi hanno votato attraverso un click dalla propria postazione di lavoro). In questo modo l’azienda ha sostenuto 58 progetti per un totale di 2.614.000 Euro donati. In Italia nel 2011 è stato emanato il Bando “Strategie di coesione sociale per la terza età”; nel 2012 il Bando “Strategie di coesione sociale per i giovani” e il “Bando per lo sviluppo di nuovi Alzheimer Caffè”. Quest’ultima iniziativa ha raggiunto 155 persone affette da patologia di Alzheimer e 190 nuclei familiari, potendo così sensibilizzare sul tema 200 operatori del sociale nonché formare alla costituzione di nuovi Alzheimer Caffè circa 30 organizzazioni nonprofit. Categoria Pmi Vincitore: Guna - Medicina Interculturale in Paraguay “Medicina interculturale” è un progetto pluriennale realizzato da Guna in collaborazione con Coopi per il recupero degli antichi saperi medicinali degli indigeni della regione del Chaco, che prevede anche la creazione di microimprese di giovani per la produzione di farmaci tradizionali e di micro-farmacie all’interno della comunità indigena. L’intervento è stato implementato allo scopo di rivalutare le tradizioni locali, offrire impiego ai giovani indigeni emarginati e contribuire a migliorarne l’accesso alla sanità (nella regione di riferimento non è previsto un sistema sanitario centralizzato e si sta perdendo il “sapere” legato all’uso delle erbe e delle medicine tradizionali). Nel 2011 è stato sottoscritto l’accordo alla base dell’iniziativa ed è stata avviata la coltivazione delle piante necessarie su circa 12 ettari di terreno. Nel 2012 - a seguito di 20 incontri con le comunità beneficiarie, di 5 incontri di studio sulle piante medicinali da loro utilizzate e della realizzazione di 5 vivai in altrettante comunità centriche - sono stati fatti ulteriori passi avanti: è stato ampliato il laboratorio adibito al confezionamento dei prodotti, lavaggio e macinatura delle erbe; sono state costruite 2 cisterne interrate rispettivamente da 20.000 e 40.000 litri per raccogliere l’acqua piovana; sono stati prodotti i primi Sciroppi di quebracho colorado, di guayacan, di moringa olifera, sapone liquido di Paraiso, shampoo di Aloe del Chaco, nonchè sacchetti di erbe secche di quebracho colorado, palo azul e viñal. I prodotti sono stati commercializzati a livello regionale. Ad oggi sono state distribuite più di 12.000 confezioni da un litro di sapone liquido e 4.800 confezioni di shampoo da 250 ml. Infine, sono stati distribuite 4.800 confezioni da 100 ml di sciroppi e 740 confezioni da 100 capsule di Moringa olifera. Guna ha ora allo studio la possibilità di industrializzare alcuni principi attivi della regione del Chaco per realizzare farmaci in Europa. Finalisti: Camera di Commercio di Rimini, Società Sportiva Dilettantistica Europa. Valorizzazione Della Persona E Protezione Del Lavoro Vincitore: Gruppo Feralpi - Acciaierie di Calvisano – Verso Zero Infortuni Gruppo Feralpi ha implementato il progetto “Verso zero infortuni” per minimizzare il rischio di infortuni all´interno dell´acciaieria e stimolare il senso di responsabilità di ciascun dipendente, riportandolo a una dimensione di team, dove ognuno si faccia carico anche della sicurezza altrui. Per raggiungere questi obiettivi è stata introdottala figura interna del “Safety Tutor” eletto direttamente dai dipendenti il quale, come il capitano di una squadra di calcio, affianca il responsabile del reparto incentivando la cultura della sicurezza grazie a buone capacità comunicative e favorendo la diffusione e trasversalità della conoscenza. I 13 Safety Tutor presenti attualmente dal lunedì alla domenica su ogni turno di lavoro sono affiancati dalla figura dell’“Animatore”, che facilita le attività non solo durante la formazione in aula ma soprattutto durante le fasi di organizzazione e realizzazione, combattendo lo scetticismo o la scarsa propensione al cambiamento. Il processo ha coinvolto tutti i 122 dipendenti, o durante il contratto di solidarietà o in orario extralavorativo. Premio Speciale per le Pari Opportunità e la valorizzazione delle Diversità a Ikea Italia Retail – L’impegno di Ikea Italia nella lotta alla omofobia. Dopo aver affrontato l’argomento delle pari opportunità di genere (in azienda le donne sono il 58,60% e nelle posizioni manageriali superano il 41%), Ikea Italia ha deciso di affrontare il tema dell’omofobia. A questo scopo, nell’ambito della politica di diversity management, è stata realizzata un’indagine tra i collaboratori per comprendere il livello di inclusione di gay, lesbiche, bisessuali e trans (Glbt) nell’ambiente di lavoro. Anche a seguito di quanto emerso dalla rilevazione - solo il 12% dei rispondenti ha dichiarato di vivere con imbarazzo il fatto di lavorare accanto ad un collega che si dichiara apertamente Glbt (il 14% della popolazione aziendale) – Ikea ha implementato alcune ulteriori iniziative specifiche, con lo scopo di estendere i trattamenti aziendali applicati ai dipendenti coniugati anche ai dipendenti Glbt in situazione di coppia di fatto. Coloro che convivono “more uxorio”, anche se dello stesso sesso, possono ora in Ikea ottenere: permessi per nascita di figlio del partner, permessi legati a emergenze familiari e lutti del partner, l’estensione al partner della tutela sanitaria prevista per i dirigenti, il congedo matrimoniale (per chi contrae matrimonio all’estero), un buono acquisto di €120 riservato a chi si sposa o inizia una convivenza, l’estensione al partner dello sconto dipendenti e dell’uso dell’auto aziendale. Finalisti: Accenture, Allianz Global Assistance, Elica, Iren. Consumo Sostenibile E Catena Di Fornitura Responsabile Vincitore: Edilana Essedi – Edilana Lanaturale Edilizia Edilana ha sperimentato l´utilizzo della lana di pecora autoctona di Sardegna come materiale isolante tecnico e acustico per l’edilizia, scoprendone diverse proprietà. Esso infatti, per esempio, offre prestazioni superiori rispetto agli isolanti alternativi (petrolchimici o in lana di vetro e roccia), purifica l’aria neutralizzando le sostanze tossiche nella bonifica di edifici e riduce - nei processi produttivi - i consumi energetici e le emissioni Co2. Grazie alla capacità disinquinante, Edilana è utile per bonificare gli edifici per i quali la rimozione di materiali rilascianti vari gas nocivi e formaldeide comporterebbe consistenti lavori di demolizione e ricostruzione. Con Edilana è possibile realizzare il risanamento di edifici pubblici (asili, ospedali, scuole) che altrimenti sarebbero stati abbattuti in quanto costruiti nel passato con materiali tossici. Attraverso questo processo l´azienda, inoltre, valorizza una risorsa di un territorio con alta disoccupazione creando opportunità di lavoro e utilizza fibre corte provenienti da scarto di lavorazione tessile evitando gli elevati costi del trattamento come rifiuto speciale (la lana di pecora brucia a 660 gradi). Finalisti: Alitalia Compagnia Aerea Italiana, C.d.a. Di Cattelan, Cereria Terenzi Evelino, Magazzini Gabrielli. Tutela E Sensibilizzazione Ambientale Vincitore: Cooperativa Fattoria della Piana – Agroenergie della piana Fattoria della Piana si è impegnata nella creazione di un sistema di produzione integrato capace di ottimizzare le risorse e raggiungere l’autonomia energetica e la sostenibilità. Un risultato, questo, reso possibile dall’implementazione di un impianto per la produzione di biogas da 998 kilowatt (la più grande centrale agroenergetica del Centro e Sud Italia) nonchè dalla realizzazione di uno dei più grandi impianti di fitodepurazione del meridione. Il principio alla base di queste tecnologie – la produzione di energia dagli scarti dell’industria agroalimentare e zootecnica – ha permesso ad oggi di: utilizzare le acque depurate dal sistema per l’irrigazione, superando l’annoso problema della carenza d’acqua che caratterizza alcuni periodi dell’anno; ridurre i consumi energetici e i rifiuti prodotti; sviluppare network e relazioni virtuosi con la comunità di riferimento; aumentare la produttività di numerosi processi aziendali. Finalisti: Autogrill, Boeing Operations International, Bosch – Tecnologie Diesel e Sistemi Frenanti, Italcementi. Occupazione Dei Giovani E Promozione Dell’inserimento Lavorativo Vincitore: Borgo San Felice – Impariamo nel Borgo Borgo San Felice è un Hotel 5* nel cuore del Chianti Classico senese. Un’azienda d’eccellenza nel contesto unico dell’Azienda Agricola San Felice (controllata da Allianz) famosa per la produzione di vini ed oli d’alta qualità. L’albergo opera dal 1990 ed attualmente occupa 5 dipendenti e, durante l’apertura stagionale prevista da Aprile a Novembre, 50 ulteriori collaboratori. “Impariamo nel Borgo” è un progetto socio-assistenziale pensato per aiutare ragazzi in difficoltà - o con alle spalle storie difficili - a progettare il loro futuro, sostenendoli con un tutoraggio mirato nella scelta di una professione in ambito alberghiero, formandoli con un percorso pensato per "imparare un mestiere" e offrendo loro un´esperienza educativa, formativa e propedeutica all´inserimento al lavoro. L’iniziativa – coordinato dalla Fondazione Umana Mente, di Allianz - ha permesso una collaborazione fattiva tra diversi soggetti profit e nonprofit nella co-progettazione e nella co-gestione di una nuova attività filantropica congiunta a favore di minori svantaggiati. Il successo della prima edizione dell´iniziativa è testimoniato sia dall´intenzione di tutti i soggetti coinvolti di replicarla ed estenderla a nuovi alberghi che dall´interesse mostrato da parte delle Istituzioni locali, con cui è in corso un dialogo per la sperimentazione di periodi di alternanza scuola/lavoro anche durante il periodo scolastico. Finalisti: Carta e Matita, Gulliver, Magazzini Gabrielli, Maire Tecnimont. Iniziative Di Responsabilità Sociale Realizzate Da Istituzioni Ed Enti Pubblici Vincitore: Università degli Studi di Milano-bicocca – Bambini Bicocca Il nido interaziendale dell’Università Bicocca è stato inaugurato nel 2005 ed oggi è aperto ai figli dei dipendenti dell’Università e delle aziende limitrofe che partecipano alla realizzazione del progetto (Pirelli, Prelios Deutsche Bank, Inaz, Infn/milano-bicocca) e ai bambini del quartiere. Il nido può accogliere fino a 64 bambini, dispone di una cucina propria e di un ampio giardino; è gestito dal Consorzio Bambini Bicocca del quale fanno parte l’Università e la cooperativa sociale Xenia. Il nido Bambini Bicocca - gestito con una struttura consortile aperta al territorio che consente all’Ateneo di seguire direttamente il coordinamento e la supervisione scientifica del progetto - ha promosso la costituzione di una rete di nidi universitari italiani e partecipa a progetti internazionali di ricerca e di formazione. La soluzione gestionale adottata, inoltre, suscita interesse e richieste di consulenza e accompagnamento da parte di numerosi enti ogni anno nella fase di avvio dei loro nidi. L’università e le aziende convenzionate con il Consorzio hanno individuato soluzioni diversificate per sostenere i propri dipendenti nel pagamento del contributo mensile di frequenza. Finalisti: Libera Università di Lingue e Comunicazione Iulm e Regione Lombardia - Direzione Generale Sanità, Museo del Novecento. Premio Speciale - Iniziative Promozionali Di Responsabilità Sociale Delle Associazioni Imprenditoriali Vincitore: Confindustria Bergamo - Whp – Workplace Health Promotion – Aziende che promuovono la salute Una rete di aziende della Provincia di Bergamo, coordinate da Confindustria Bergamo in partnership con la Asl locale, si è impegnata a seguire un percorso di realizzazione di buone pratiche sulla promozione della salute in 6 aree tematiche: fumo, alimentazione, attività fisica, sicurezza stradale e mobilità sostenibile, alcol, benessere personale e sociale. La scelta è stata quella di promuovere programmi pluriennali, integrati e multicomponente. Il progetto è basato su un sistema di accreditamento volontario e gratuito per le aziende, che possono scegliere le iniziative da implementare avendo come riferimento una lista di buone pratiche validate (manuale Whp) e pronte per essere replicate. Il risultato principale generato dal progetto – che ha ottenuto l´adesione di 51 aziende di cui 34 accreditate a fine 2012, nonché l’intervento di molteplici figure professionali della Asl - è costituito dalla riduzione dei fattori di rischio per la salute di 10.000 lavoratori, con ricadute positive sulle rispettive famiglie e sulla comunità tutta. L’iniziativa ha inoltre reso possibile la redazione del Dgr 11861(11/12/12) di Regione Lombardia, che prevede ora l´estensione del Whp a tutto il territorio lombardo. Finalisti: Aitec, Confindustria Rimini. Premio Speciale - Progetti Di Partnership Nei Paesi In Via Di Sviluppo Vincitore: Dani Instruments - Progetto A.p.p.a. Angola Con un investimento contenuto Dani Instruments ha promosso l’apertura di 2 laboratori galenici a Cubal e Funda (Angola), in cui il farmacista può preparare medicine partendo da materie prime di qualità. Questo approccio permette la personalizzazione dei dosaggi, di avviare il personale locale verso una nuova carriera professionale, e di allestire medicinali essenziali che rispondano a requisiti di qualità, sicurezza ed efficacia. L´apertura dei due laboratori ha dato lavoro a 6 operatori. I due laboratori sono ormai idonei a consentire un futuro incremento della produzione. Al momento, le strutture sono finanziate da Dani Instruments, sebbene ci sia l’intenzione di renderli delle realtà autonome e strutturate. L’impatto del progetto riguarda un milione di utenti, che ora, rivolgendosi alle strutture sanitarie di Cubal e Funda, possono accedere a cure immediate con medicinali di qualità. Attraverso il progetto - unico nel suo genere, grazie alla ricerca svolta presso l’Università di Torino su cui si basa l´intera iniziativa – l´azienda ha infine visto aumentare il senso di appartenenza dei propri dipendenti ed ha visto migliorare le proprie relazioni commerciali nei Paesi africani che utilizzano gli strumenti Dani. Finalisti: Bracco Group, Coop Lombardia, Dani Instruments, Ernst & Young, Gruppo Filo Diretto.  
   
   
SEGRATE, PIOLTELLO E VIMODRONE PROMUOVONO RETI DI IMPRESA PER RILANCIARE L´ECONOMIA SUL TERRITORIO  
 
 Segrate, 28 maggio 2013 - “Reti di impresa e innovazione per il rilancio economico del territorio”. E´ il titolo del convegno organizzato dal Comune di Segrate in collaborazione con Pioltello, Vimodrone e Assoretipmi che si terrà mercoledì 29 maggio dalle 9 alle 13 presso l´auditorium del Centro Culturale Giuseppe Verdi – via Xxv Aprile (Segrate). Un evento dedicato a tutte le aziende di piccole e medie dimensioni e ai loro collaboratori che Segrate, Pioltello e Vimodrone, da sempre attenti alle tematiche economiche e occupazionali delle imprese del territorio, intendono promuovere con forza. L’obiettivo comune è far conoscere a tutti le grandi opportunità, e le evidenti ricadute positive a livello occupazionale, che offre l’aggregazione in Rete di Imprese sia in termini di maggiore competitività che di sviluppo sui mercati oggi difficili da raggiungere individualmente. L´iniziativa, in collaborazione con Assoretipmi, associazione nazionale indipendente nata con lo scopo di diffondere i vantaggi e le opportunità che offre il “mettersi in rete”, è il primo caso a livello nazionale italiano di “sinergia” tra amministrazioni comunali a favore delle imprese del territorio . “Intendiamo dimostrare – spiega il sindaco di Segrate Adriano Alessandrini - che è giunto il momento di superare gli individualismi e che solo aiutando le eccellenze di impresa dei nostri territori ad aggregarsi in rete è possibile sviluppare nuove opportunità economiche e di occupazione. Per fare questo, il primo compito di ogni amministrazione è condividere i servizi attivati e gli strumenti messi a disposizione delle realtà imprenditoriali locali e fare sistema per rispondere al meglio alle loro esigenze”. “È tempo e ora che le pubbliche amministrazioni, anche quelle della Martesana, comincino a fare rete per gestire al meglio il territorio e rilanciare l’economia” – aggiunge Antonello Concas, primo cittadino di Pioltello. “Inoltre, - prosegue - con l’avvento e la costituzione della Città Metropolitana, questo tema diventerà centrale per futuri sviluppi dal punto di vista amministrativo, politico e urbanistico. È quindi necessario superare i campanilismi e agire in maniera positiva per il bene della collettività”. “Il tema del lavoro in senso stretto non è materia di competenza comunale. La coesione sociale è però una delle attribuzioni fondamentali delle amministrazioni locali – è il commento del sindaco di Vimodrone, Antonio Brescianini. “L’amministrazione, come pratica quotidiana, si occupa di lavoro, di sviluppo del sistema economico sia nella forma che riguarda la programmazione (sociale, urbanistica, formativa) sia nella messa in campo di atti e strategie tendenti a cercare in qualche modo di far fronte alle emergenze. In questo senso, fare squadra, fare rete con altri soggetti pubblici e privati può certamente favorire un lavoro di prospettiva per rilanciare la vocazione produttiva del nostro territorio”. Reti di impresa e innovazione per il rilancio economico del territorio – Programma: 09.00 – 09.30 Registrazione Partecipanti; 09.30 – 09.40 Saluto Autorita’ Comunali - Sindaci dei Comuni di Segrate, Pioltello, Vimodrone; 09.40 - 09.50 Presentazione Delle Reti In Italia: Dati E Vantaggi Per Le Aziende - dott.Eugenio Ferrari, presidente Assoretipmi; 09.50 - 10.10 Reti D´impresa: Case Histories In Italia - dott. Dino Dellù, presidente Moores Rowland; 10.10 - 10.30 Il Contratto Di Rete: Cenni Sulla Normativa In Vigore- avv. Giulia Vecchiato, specialista sul Contratto di Rete; 10.30 - 10.50 Reti D´impresa: Case Histories In Italia: Il Panorama Dell’edilizia- Dario Ezio Ghilardi, Delegato Assoretipmi Bergamo; 11:10 - 11:30 Servizi Per Il Lavoro E La Formazione Alle Reti Di Impresa- dott. Mario Palermo, direttore generale Azienda per la Formazione l´Orientamento e il Lavoro Est Milano; 11.30 - 11.50 Il Ruolo Degli Istituti Di Credito Nel Finanziamento Delle Reti D’impresa- dott. Andrea Mandelli, responsabile mkt sviluppo Bcc Sesto S.giovanni; 11.50 - 12.10 I Finanziamenti Agevolati Per Le Reti D’impresa- ing. Gianni Donghi, Dromica srl; 12.10 - 12.30 Reti D´impresa: Come Superare Le Resistenze E Muovere Concretamente I I Primi Passi- dott. Federico Grianti, Delegato Assoretipmi Milano; 12.30 - 12.40 Sintesi E Prospettive – Conclusioni- dott.Eugenio Ferrari, presidente Assoretipmi; 12.40 - 13.00 Domande E Risposte.  
   
   
IN ARRIVO NOVANTACINQUE MILIONI DI EURO A TASSO AGEVOLATO CON IL PROGETTO “JEREMIE” PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE CALABRESI  
 
Catanzaro, 28 maggio 2013 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti aprirà mercoledì prossimo, ventinove maggio, nella sede della Fondazione Mediterranea “Terina”, a Lamezia Terme, alle ore undici, l´incontro di presentazione del “Fondo europeo per gli investimenti con il Banco di Napoli e la Banca del Mezzogiorno-mediocredito centrale per le pmi della Calabria”. Il Banco di Napoli e la Banca del Mezzogiorno sono gli istituti selezionati dal Fei (Fondo europeo investimenti), cui è stato assegnato il compito di erogare in Calabria le risorse del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), stanziate dalla Regione fino al 2015. Il Fei gestisce, infatti, l’iniziativa Jeremie (Joint European Resources for Micro to Medium Enterprises), grazie alla quale, il Banco di Napoli e la Banca del Mezzogiorno metteranno a disposizione delle piccole e medie imprese, che operano nella nostra regione, prestiti a tasso agevolato per un ammontare complessivo di circa novantacinque milioni di euro. In particolare, il Banco di Napoli erogherà finanziamenti per circa cinquantadue milioni, mentre la Banca del Mezzogiorno, per circa quarantadue milioni, che saranno messi a disposizione delle imprese attraverso la rete di “Poste Italiane”. Saranno presenti a Lamezia anche il Responsabile del Fei per le operazioni “Jeremie” in Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Malta, Bruno Robino, il Direttore dell’Area Calabro-lucana del Banco di Napoli, Michele Attivissimo e Jean Bernard Piedboeuf, Responsabile Agevolazioni per la Ricerca, l’Innovazione e l’Ambiente di Banca del Mezzogiorno-mediocredito Centrale.  
   
   
REGIONI, IMPRESE, LIGURIA ADERISCE A SMART CUP PER L´INNOVAZIONE I VINCITORI SARANNO PREMIATI AL FESTIVAL DELLA SCIENZA 2013, A GENOVA  
 
Genova, 28 Maggio 2013 - Via a un progetto per la realizzazione della "Smart Cup Liguria", da parte della Regione per stimolare la nascita di imprese innovative sul territorio regionale. Lo ha deciso la Giunta Burlando, su proposta dell´assessore allo Sviluppo Economico Renzo Guccinelli. Con la Smart Cup Liguria si avvierà un percorso per la selezione di idee imprenditoriali ad alto contenuto tecnologico nella forma della business plan competition. Nella prima fase dell´iniziativa verranno raccolte le idee di impresa e attraverso un percorso di accompagnamento rivolto agli aspiranti imprenditori verranno predisposti i relativi piani di impresa per verificare la sostenibilità dell´iniziativa e le potenzialità di mercato. I piani di impresa verranno quindi valutati da una giuria di esperti e i migliori potranno accedere al Premio nazionale per l´Innovazione che, come fase conclusiva delle diverse competizioni regionali, premierà i migliori progetti. La premiazione avrà luogo nell´ambito del Festival della Scienza 2013. Con la Smart Cup, la Regione Liguria vuole "stimolare l´imprenditorialità e la capacità di portare sul mercato idee innovative nate nell´ambito della ricerca, con l´obiettivo di innalzare il livello di competitività del territorio creando opportunità di occupazione per i giovani e sviluppo di filiere innovative", ha commentato Guccinelli.  
   
   
AZIENDE EMIRATINE E ITALIANE PROTAGONISTE DEGLI INCONTRI DI “UAE DAYS NELLE MARCHE”.  
 
 Ancona, 28 maggio 2013 - Aziende degli Emirati Arabi Uniti e imprese italiane condivideranno una serie di iniziative in occasione di “Uae Days nelle Marche”, il format creato all’interno di Marche Endurance Lifestyle, in programma a Marcelli di Numana la seconda settimana di giugno. Il ricco programma di incontri e scambi bilaterali, che avrà il momento di sintesi con il Business forum Italy-uae di venerdì 14 giugno alle 17 all’auditorium della Mole Vanvitelliana di Ancona su “Investment and strategic partnership”, proporrà un pannel di visite aziendali che il 12 e 13 giugno vedrà impegnati manager e responsabili di 12 società emiratine nei distretti industriali delle Marche e delle regioni limitrofe. Protagonista di queste strategiche opportunità di incontro e di confronto sarà una dozzina di aziende selezionate dal Khalifa Fund, organo indipendente del governo di Abu Dhabi che sin dal 3 giugno 2007, giorno della sua istituzione, si pone come struttura in grado di stimolare la competitività degli Emirati Arabi Uniti, rivolgendosi principalmente alle piccole e medie imprese e considerandole componenti fondamentali per la costruzione di una economia diversificata e stabile e per l’affermazione di una nuova generazione di imprenditori. I vertici del Khalifa Fund, che sarà rappresentato nelle Marche dal Ceo Abdullah Al Darmaki, dal direttore Nizar Cheniour e dal business counselor Shaikha Al Marzouqi guiderà alla scoperta del tessuto imprenditoriale italiano una delegazione di aziende che si occupano di trasferimento di tecnologia, agricoltura e agribusiness, food and beverage, information technology, energie rinnovabili e green economy e servizi per la salute. In programma, nell’arco di due giorni, ci saranno visite e incontri in almeno 30 aziende, attraverso i quali piccole e medie aziende italiane avranno la possibilità di farsi conoscere, presentare le proprie produzioni e verificare la possibilità di sviluppare strategie d’impresa con una delle economie emergenti a livello mondiale. Gli Emirati Arabi Uniti si stanno infatti affermando sempre più come polo all’avanguardia in termini di relazioni internazionali e opportunità di sviluppo su una piattaforma estremamente vasta, che va dal Medio all’Estremo Oriente, dai Paesi arabi alle maggiori aree di sviluppo dei mercati dell’Africa. E’ in questo quadro che le iniziative assunte in occasione di Marche Endurance Lifestyle da Regione Marche, Ministero dello Sviluppo economico, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, Ministero dell’Economia degli Emirati Arabi Uniti, Camera di commercio italiana negli Emirati Arabi Uniti e Khalifa fund assumono un ruolo strategico per la promozione della crescita e dell’innovazione su base mondiale.  
   
   
"IL LAVORO? CREALO!": GIOVANI IMPRENDITORI AL FESTIVAL DELL´ECONOMIA  
 
Trento, 28 maggio 2013 - La Provincia autonoma di Trento, in collaborazione con Euricse, apre uno spazio nel cuore del Festival dell´Economia 2013 rivolto ai giovani e al mondo del lavoro. Sarà uno spazio informale intitolato "Il lavoro? Crealo!" per ascoltare gli aspiranti imprenditori e in cui verranno proposti strumenti concreti per crescere e per mettere in rete idee ed interessi. La Giunta della Provincia autonoma di Trento ha infatti approvato lo scorso mese di marzo un nuovo progetto di sostegno all’imprenditorialità giovanile che disciplina alcune nuove misure per sostenere la nascita e lo sviluppo di iniziative imprenditoriali promosse da giovani. L´apposito gruppo di lavoro, coordinato dal prof. Carlo Borzaga con il supporto del Servizio programmazione della Provincia, è così giunto a un punto di svolta del suo lavoro: il nuovo sito "www.Perilmiofuturogiovani.tn.it", che verrà ufficialmente inaugurato proprio in apertura di Festival, consentirà di viaggiare più comodamente nel mondo spesso intricato degli incentivi pubblici sia per il "fare formazione", sia per il "fare impresa". “Il lavoro? Crealo!” durante il Festival sarà così uno spazio di informazione, confronto e approfondimento dedicato a giovani con idee che vogliono diventare impresa, oppure a giovani che hanno già un´impresa e vogliono riqualificarla, consolidarla e irrobustirla. Un ambiente progettato e gestito da Euricse, con la collaborazione di The Hub Rovereto e dell´Ufficio Stampa della Provincia, in cui saranno presentate esperienze d´impresa a livello locale e nazionale e strumenti per accompagnarne lo sviluppo. Uno spazio di informazione, si diceva, di confronto e approfondimento dedicato ai giovani professionisti, ai neo imprenditori, agli studenti e a chi ha idee da realizzare. “Il lavoro?Crealo!” è uno spazio all’interno del Festival dell’Economia pensato per i giovani, organizzato e gestito con un approccio interattivo, informale, coinvolgente: lo stand è infatti nato grazie al contributo di giovani professionisti, architetti, esperti in comunicazione, designer, grafici. Saranno più di 30 le esperienze di giovani imprenditori raccontate in un modo dinamico per favorire il confronto tra chi l’impresa la fa e chi vuole iniziare a farla. Tra di loro ci saranno i giovani del progetto Techpeaks, Trentino Sviluppo, Trento Rise, Ahref, ma anche realtà provenienti da altre regioni italiane. Le presentazioni dureranno al massimo 15 minuti: non si tratterà di un seminario né di un convegno, perché l’obiettivo è di favorire al massimo il dialogo e il confronto con il pubblico sia durante lo speech sia attraverso lo spazio di co-working. Le presentazioni saranno incentrate sulle iniziative imprenditoriali e i loro promotori, evidenziandone le tappe principali in termini di successi e di difficoltà incontrate. Un ulteriore elemento di interesse sarà legato a strutture e strumenti di sostegno allo sviluppo che hanno giocato un ruolo importante per l’avvio e il consolidamento delle esperienze imprenditoriali. I relatori chiamati lavorano nei settori dell’imprenditoria e innovazione sociale, della cultura digitale e media civici, delle tecnologie per la sostenibilità ambientale. Ma ci sarà anche modo di parlare di esperienze come incubatori e acceleratori d’impresa ed Economie e reti locali. In questo contesto sarà presentato il nuovo sito della Provincia autonoma di Trento "www.Perilmiofuturogiovani.tn.it" dedicato ai giovani e a tutte le opportunità messe in campo per loro. Un sito che raccoglie tutte le informazioni utili per la formazione, la professionalizzazione e l´imprenditorialità con i bandi, i concorsi e le opportunità. Ma “il lavoro? Crealo?”, oltre ad essere uno spazio fisico è anche uno spazio virtuale che ha già preso il via dal web. Su Facebook, alla pagina “Il lavoro? Crealo!”, e su Twitter (#alloracrealo) è possibile giorno dopo giorno scoprire i nomi dei protagonisti, gli appuntamenti e soprattutto le opportunità che gli aspiranti imprenditori potranno cogliere.  
   
   
D2T START CUP: AL KIT PER LA MAPPATURA GENETICA IL PREMIO DA 50 MILA EURO SECONDO CLASSIFICATO IL DISPOSITIVO PER STUFE A PELLET CHE PRODUCE CORRENTE ELETTRICA  
 
Trento, 28 maggio 2013 - Con “Ribo-lace” aspirano a diventare la prima azienda al mondo in grado di isolare Rna polisomale con una tecnica economica, rapida ed efficace. Questo il progetto d’impresa con il quale Massimiliano Clamer, 30 anni di Mattarello, Matteo Gaglio 22 anni di Mori e Gabriella Viero, 40 anni di Trento, si sono aggiudicati la settima edizione D2t Start Cup, il concorso ideato da Trentino Sviluppo per scovare le migliori idee di impresa dei giovani, accompagnarle con attività di coaching e formazione e sostenerle con un premio in denaro. Nel pomeriggio di oggi, venerdì 24 maggio, al Polo Tecnologico di Rovereto, l’ultima sfida tra i cinque progetti finalisti che hanno fatto del proprio meglio per convincere giuria e pubblico della bontà della propria idea imprenditoriale. Al team vincitore, denominato “Immagina”, va un assegno da 50 mila euro con il quale far nascere, tempo un anno, la propria startup. Secondo posto, e 10 mila euro, a Seelko, il dispositivo per stufe a pellet che converte il calore in energia elettrica. I cinque finalisti sono stati selezionati tra 20 progetti partecipanti - appartenenti ai settori Greentech, Agrofood, Biotech, Meccatronica - per un totale di 53 giovani coinvolti in un percorso formativo durato un paio di mesi durante il quale, con l’aiuto di tutor ed esperti, hanno potuto mettere a punto il proprio business plan ed approfondire le principali tematiche legate al fare impresa. Una quindicina le startup nate nelle sei precedenti edizioni, nelle quali sono stati coinvolti oltre 400 giovani dai 16 ai 36 anni. «Negli ultimi mesi sul territorio trentino stanno nascendo acceleratori importanti per le startup – ha osservato Antonietta Tomasulo, consigliere di Trentino Sviluppo a capo della Divisione Sviluppo e Innovazione – ed il Premio D2t, nato nel 2006, in questo è stato un vero e proprio precursore. E’ importante sostenere le idee di impresa dei giovani, far sì che possano avere dei mentori in grado di consigliarli, di trasmettere loro la giusta energia, la passione. Perché i progetti, per vari motivi, possono anche fallire, non falliscono mai invece le persone». Al termine di due ore intense di competizione, dinanzi ad un pubblico composto da giovani, imprenditori e potenziali investitori, la Commissione presieduta da Alfredo Maglione e Roberto De Laurentis ha emesso il proprio verdetto: vincitori della settima edizione del Premio D2t Start Cup sono Massimiliano Clamer, 30 anni di Mattarello, Matteo Gaglio (22 anni, Mori) e Gabriella Viero (40 anni, Trento). Con il loro “Ribo-lace” aspirano a diventare la prima azienda biotech al mondo in grado di isolare Rna polisomale con una tecnica economica, rapida ed efficace. Una tecnologia in grado di rivoluzionare la purificazione di acidi nucleici, e dare importanti contributi alla diagnosi, terapia e prognosi di molte malattie. I kit pronti all’uso ideati dai tre giovani ricercatori trentini intendono anticipano le esigenze del mercato, creando innovazione e conoscenza in ambito sanitario e biologico. Il team, con specifiche competenze scientifiche, tecniche e di biotech-business nasce nel laboratorio congiunto Ibf-cnr, Cibio e Fbk (Labssah). La company adotterà un nuovo modello basato su un sistema integrato verticale e di crowd-science. A loro va un premio del valore di 50 mila euro quale sostegno per le spese necessarie a costituire e far partire, al massimo entro un anno, la loro startup. Secondo classificato, ed un assegno da 10 mila euro, il team guidato da Nicola Loss, 23 anni di Canal San Bovo, Roberto Covi, 23 anni di Taio e Flavio Tocci (24 anni, Milano) e, che con Seelko ha presentato uno speciale dispositivo che converte calore in energia elettrica e che, abbinato alle stufe a pellet, le rende ulteriormente convenienti in quanto in grado di non consumare corrente elettrica. Al team “Immagina” è andato anche il premio speciale assegnato dalla Giuria composta da giornalisti delle principali testate locali e degli uffici stampa degli enti partner dell’iniziativa che ha avuto in Jacopo Barigazzi, già co-fondatore e caporedattore de l’Inkiesta, il suo portavoce. I primi due classificati potranno partecipare al Premio Nazionale dell´Innovazione “Pni Cube”, una sorta di finale nazionale tra i vincitori delle Start Cup locali. A tutti Trentino Sviluppo offrirà poi i propri servizi di sostegno all’avvio d’impresa, compresi eventualmente appositi moduli attrezzati nei Bic, gli “incubatori d’impresa, o spazi dedicati nel “Nido d’impresa”, il servizio di preincubazione attivo presso il Polo Tecnologico di Rovereto e presso la “Greenhouse” di Progetto Manifattura. Il concorso D2t Start Cup è promosso da Trentino Sviluppo in collaborazione con il Distretto Habitech, l’Università degli Studi di Trento, le Fondazioni Bruno Kessler ed Edmund Mach, Trento Rise, Progetto Manifattura e con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento. Tra i partner figurano Iban, la rete italiana dei Business Angel, e Pni Cube, l’associazione che riunisce gli incubatori e le business plan competition accademiche italiane. Appuntamento quindi per la prossima edizione, l’ottava, che partirà ad inizio 2014 e riserverà probabilmente qualche sorpresa nel suo svolgimento, così da renderla ancora più accattivante e capace di attrarre giovani startupper con una buona idea di impresa in testa.  
   
   
FVG, DALLE IMPRESE 261 DOMANDE PER LA RICERCA  
 
 Trieste, 28 maggio 2013 - Si è concluso il 24 maggio il periodo utile per la presentazione on line da parte delle imprese delle domande di finanziamento per ricerca ed innovazione (Lr 47/1978). In tutto sono pervenute 261 richieste di contributo, per un totale di oltre 164 milioni euro di investimenti previsti. "Si tratta di una cifra considerevole, che conferma la vitalità e la voglia di innovare del sistema produttivo regionale in un momento difficile anche per la nostra economia" dichiara il vicepresidente della Regione ed assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello, ricordando come la presidente Serracchiani abbia espresso nelle sue dichiarazioni programmatiche la volontà di puntare su ricerca ed innovazione per la ripresa del sistema economico del Friuli Venezia Giulia. Assieme alla soddisfazione per l´importante afflusso di progetti presentati, Bolzonello esprime peraltro anche il suo rammarico per l´oggettiva difficoltà di finanziarli tutti. Considerato che il contributo medio in caso di ammissione in graduatoria sarà di poco inferiore al 30 per cento e che sono a disposizione, stanziati sul Par Fsc, dagli 8 agli 11 milioni di euro, dovrebbe essere possibile cofinanziare circa 130 domande nella prima tornata dell´istruttoria che farà seguito alla preselezione. "Il Comitato tecnico consultivo per le politiche economiche avvierà quanto prima la procedura di preselezione - assicura l´assessore - e comunque 130 domande finanziate rappresentano un bel numero di progetti di ricerca che saranno attivati all´interno del nostro sistema produttivo, in una fase in cui l´innovazione di prodotto e di processo è sempre più determinante per contrastare le difficoltà che attanagliano le imprese". "Voglio infine assicurare - conclude Bolzonello - che sarà garantita la massima trasparenza nelle operazioni di preselezione e selezione definitiva dei progetti presentati ed ammissibili a contributo".  
   
   
BOLZANO, AZIONE EXPORT, PRIMO BILANCIO POSITIVO: 227 DOMANDE IN 6 MESI  
 
Bolzano, 28 maggio 2013 - Uno dei passaggi chiave per consentire all´economia altoatesina di crescere è legato all´export. Sei mesi fa, su proposta dell´assessore Thomas Widmann, la Giunta provinciale aveva lanciato azione export, un pacchetto di misure che durerà sino al 2014. "Il primo bilancio è positivo - commenta Widmann - sino ad oggi sono arrivate 227 domande". L´internazionalizzazione dell´economia altoatesina si conferma uno dei temi chiave per il futuro dell´Alto Adige. "La nostra quota di export è più bassa rispetto ad altre regioni - spiega l´assessore Thomas Widmann - e proprio perchè in un periodo di crisi ci si rende conto che il mercato locale è troppo piccolo per garantire ulteriori spinte verso la crescita, stiamo concentrando i nostri sforzi sul sostegno alle esportazioni". Il passaggio più importante di questa strategia consiste nella cosiddetta "azione export", lanciata dalla Giunta provinciale lo scorso dicembre. Si tratta di un pacchetto di misure di sostegno per entrare sui nuovi mercati, ampliare il raggio d´azione delle imprese locali, creare nuovo valore aggiunto e nuovi posti di lavoro. "Riteniamo fondamentale - prosegue Widmann - che le aziende altoatesine entrino con basi solide sui nuovi mercati, dotandosi di una struttura adeguata ai gusti e alle tendenze dei potenziali nuovi clienti". Concretamente, ciò si traduce in contributi sino al 50%, con un massimale di 20mila euro, per analisi e consulenze sulle ricerche di mercato, e in una notevole crescita del sostegno finanziario a chi partecipa a fiere, rassegne, eventi e iniziative di marketing che promuovono il "Made in Südtirol". "I primi riscontri sono assolutamente positivi - commenta l´assessore - visto che i nostri uffici hanno ricevuto ben 227 richieste nel giro di 6 mesi provenienti da industria, commercio e servizi". Le misure previste nel pacchetto "azione export" entrate in vigore lo scorso dicembre avranno comunque una durata limitata nel tempo. "Si tratta di interventi straordinari - conclude Thomas Widmann - e per questo non potranno protrarsi oltre la fine del 2014". Inoltre ci sarà da fare i conti con il regime de-minimis dell´Unione Europea, il quale prevede che il contributo pubblico ad un´azienda privata non superi il limite dei 200mila euro in tre anni.  
   
   
"BARCAMPER MAKER TOUR" FA TAPPA A NAPOLI A "CAMPANIA INNOVAZIONE": ARTIGIANATO DIGITALE, CREATIVITÀ E INNOVAZIONE PER RILANCIARE IL TERRITORIO  
 
Napoli, 28 maggio 2013 - Si è tenuta ieri a Napoli, presso il Polo Tecnologico di Campania Innovazione, "Remake - Barcamper Maker Tour". L´iniziativa, che ha registrato il tutto esaurito, punta a ricercare in tutta Europa idee innovative tra le quali scegliere le migliori da portare a Roma ad ottobre alla prima edizione della Maker Faire Europea. Ai lavori hanno preso parte il vice presidente e assessore alla Ricerca Scientifica della Regione Campania Guido Trombetti e l´assessore alle Attività produttive Fulvio Martusciello. L´evento è stato promosso, insieme a Dpixel, Startupitalia e Asset Camera, da Campania Innovazione, l´Agenzia Regionale impegnata nelle azioni a favore dello start up di impresa, che ha individuato questa occasione come primo passo per l´ampliamento della Creative Factory regionale in grado di connettere, insieme ai tre Fablab della Campania, tecnologia, artigianato, creatività, startup per rilanciare economia, occupazione e territorio. Remake Barcamper Maker Tour è stato organizzato nell’ambito nella costituenda Rete Regionale degli Incubatori, prevista nella Legge Finanziaria della Regione Campania 2013, a sua volta parte integrante della Rete Campania In.hub che aggrega tutti i player regionali dell´innovazione. Per questa ragione all´interno dell´iniziativa Barcamper, gli spazi del Polo tecnologico di Campania Innovazione oggi hanno ospitato per tutto il giorno "artigiani digitali", ovvero maker campani che hanno avuto l´opportunità di produrre e far funzionare sotto gli occhi di tutti i loro prototipi. Tra i maker che, nel corso della giornata, hanno presentato, realizzato e sperimentato i loro prototipi davanti al pubblico c´erano il Riot che, con una suggestiva dimostrazione di Laurence Humiere, ha spiegato e mostrato concretamente come la materia può dare gli stessi risultati degli ingredienti di cucina; l´Istituto Righi, con un progetto di robotica realizzato con l´utilizzo di Arduino; la Bit4id, impresa informatica leader nella protezione delle identità digitali, che ha presentato una demo su "Maker & Sicurezza Informatica delle banche - Produzione di un token per la protezione dell´identità digitale"; lo studio di architettura 137A che ha presentato il progetto Paesaggi Sonori che prevede di sviluppare forme e strumenti di comunicazione multisensoriali in grado di unire più canali percettivi, compensando la mancanza parziale o totale della vista. Una tecnologia che ha consentito di dimostrare al pubblico presente come un´immagine può diventare un suono e quello stesso suono può poi diventare un oggetto tridimensionale simbolo di quella immagine iniziale. Questo progetto trasferito su immagini della città di Napoli e dell’intera Campania può portare alla produzione di gadget innovativi e personalizzabili del territorio. Infine Jsigh, ex spazio fisico di design, oggi diventato una rete virtuale per il supporto di tutti i designers locali a livello internazionale. Protagonisti della giornata anche i tre Fablab campani: Urban Fablab, Fablab Napoli e Mediterranean Fablab. Il primo, che realizza prototipi secondo l´integrazione di processi progettuali avanzati e la cultura dell´autoproduzione, ed è stato selezionato tra i progetti di "Smart Lab Incubator", ha montato in real time un tavolo da lavoro che mette insieme design, innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e che ognuno può imparare a realizzare da sé. Fablab Napoli si è concentrato principalmente sulla presentazione di Arduino con un approccio ludico con il pubblico attraverso un semplice videogame (Pong), in più una dimostrazione di Novaetech sul loro progetto di Air Quality Control con interfaccia user friendly. Mediterranean Fablab ha eseguito diverse dimostrazioni tra cui quella di effettuare con la vinyl-cutter degli Istant jewels: sono stati stampati al momento gioielli in polipropilene, low- profile e divulgativi.