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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Febbraio 2014
UE: ELIMINANDO I COSTI DEL ROAMING LE SOCIETÀ DI TELECOMUNICAZIONI AVREBBERO 300 MILIONI DI CLIENTI IN PIÙ  
 
Bruxelles, 18 febbraio 2014 - Secondo una nuova indagine condotta su 28 000 cittadini dell’Ue, il 94% degli europei che viaggia al di fuori del proprio paese fa un uso limitato di servizi come Facebook sul cellulare a causa dei costi del roaming. La Commissione europea calcola che le società di telecomunicazioni si stanno lasciando sfuggire un mercato di circa 300 milioni di utenti a causa delle attuali politiche dei prezzi, con effetti negativi per altre imprese, come quelle che producono app. Mentre si espande rapidamente l’uso del cellulare nel proprio paese, soprattutto per collegarsi alla rete, secondo i risultati dell’indagine a causa dei prezzi del roaming: il 47% degli utenti non userebbe mai il cellulare per collegarsi a internet in un altro paese dell’Ue; solo 1 utente su 10 consulterebbe le e-mail come se fosse a casa; più di un quarto degli utenti semplicemente spegne il cellulare quando viaggia all’interno dell’Ue; milioni di persone inviano Sms, invece di spendere per telefonare. Rispetto a chi si sposta occasionalmente, è più probabile che proprio i viaggiatori più assidui, ossia la fetta più redditizia di questo potenziale mercato, disattivino il traffico dati del cellulare quando sono in roaming. La Commissione attribuisce questo fenomeno al fatto che i viaggiatori abituali sono meglio informati sui costi reali del traffico dati in roaming in Europa rispetto a coloro che viaggiano meno spesso. Neelie Kroes, Vicepresidente della Commissione europea, ha dichiarato: “Queste cifre sono francamente impressionanti. È evidente che dobbiamo completare l’opera eliminando i costi del roaming. I consumatori riducono all’osso l’uso del cellulare, comportamento che non ha alcun senso nemmeno dal punto di vista delle compagnie telefoniche.” “Non è soltanto un braccio di ferro tra vacanzieri e società di telecomunicazioni. Gravando milioni di imprese di costi supplementari e facendo perdere profitti alle società che producono app, il roaming non ha senso in un mercato unico, è una follia a livello economico.” Mentre l’economia europea delle app è in piena espansione (Ip/14/145), i costi del roaming sono un freno per questo nuovo settore. Sono particolarmente svantaggiate le applicazioni che riguardano le guide di viaggio, le mappe e le foto. E i consumatori riducono l’uso del cellulare non soltanto quando sono all’estero: si pensi che anche nel suo stesso paese il 70% degli utenti che telefona in altri Stati dell’Ue limita le chiamate a causa dei costi. Telefonare nell’Ue - L’indagine commissionata dalla Commissione europea rivela che il 28% di coloro che viaggiano nell’Ue spegne il telefono cellulare quando si reca in un altro paese. Soltanto l’8% dei viaggiatori chiama con il cellulare all’estero usandolo come se fosse a casa, mentre 3 utenti su 10 non usano mai il cellulare quando sono in viaggio in un altro paese. Meglio un Sms che una telefonata - Quando si trovano all’estero, le persone che inviano Sms sono un po’ più numerose di quelle che telefonano: 2 su 10 inviano Sms come se fossero nel loro paese. L’indagine denuncia che un quarto dei viaggiatori non invia mai Sms quando si reca in un altro paese dell’Ue. All’estero la connessione a internet dal cellulare viene disattivata - Le cifre relative alla connessione a internet con il cellulare all’estero sono ancora più catastrofiche. Il 47% degli intervistati, cioè la maggioranza, non userebbe mai il cellulare per leggere le e-mail e andare su internet in un altro paese dell’Ue; soltanto 1 utente su 10 consulterebbe le e-mail come se fosse nel suo paese e soltanto 1 su 20 utilizzerebbe i media sociali come se fosse a casa. Inoltre, rispetto ai viaggiatori occasionali (16%), è più probabile che proprio i viaggiatori abituali (33%) disattivino il traffico dati del cellulare quando sono in roaming. L’indagine giustifica questo divario così ampio con il fatto che i viaggiatori più assidui sono meglio informati sui costi reali del traffico dati in roaming in Europa rispetto a coloro che viaggiano meno spesso. Eppure, grazie ai regolamenti in vigore in materia di roaming e a prezzi più bassi, in tutta l’Ue abbiamo assistito, a partire dal 2008, a un incremento sorprendente dell’uso del traffico dati in roaming pari al 1 500%. Tenendo conto del fatto che anche nei paesi di origine si assiste a una crescita della diffusione e dell’uso dei servizi di traffico dati, preoccupa il fatto che molti utenti riducano l’uso di tali servizi, il che dimostra che si sta sprecando un’opportunità di crescita per l’emergente economia delle app e per gli operatori di telefonia mobile. Servizi di telecomunicazione nell’Ue accessibili a tutti - La proposta legislativa della Commissione per un Continente connesso (Memo/13/779) chiede ai legislatori dell’Unione europea (Parlamento europeo e Consiglio) di realizzare un mercato unico della telefonia e della navigazione su internet. L’obiettivo è escogitare una combinazione di incentivi di mercato e di obblighi normativi che induca gli operatori della telefonia mobile a estendere le offerte e i piani tariffari nazionali per permettere ai loro clienti, entro il 2016, di utilizzare il cellulare o lo smartphone in tutti i paesi dell’Ue alle tariffe nazionali (“parla ovunque come a casa”). La normativa adottata nel 2012 prevede che i clienti abbiano anche diritto, a partire da luglio 2014, ad abbandonare il loro operatore nazionale quando vanno all’estero per passare o a un operatore del paese visitato che offre servizi di roaming meno costosi, o a un fornitore di roaming concorrente del paese di origine, senza cambiare la scheda Sim. L’obiettivo è creare un vero spazio europeo delle telecomunicazioni riducendo, per poi eliminare del tutto, le differenze tra le tariffe applicate alle chiamate nazionali, in roaming o intra-Ue. Recenti riduzioni di prezzo - Il problema del roaming era ancora più sentito alcuni anni fa, prima dell’introduzione nel 2008 dei tetti tariffari. Da allora i consumatori hanno beneficiato: di una riduzione del prezzo al dettaglio dell’80% per chiamate e Sms; di tariffe per il traffico dati in roaming più basse anche del 91%. In Francia l’eliminazione dei costi del roaming di cui godono ora quasi tutti i consumatori dimostra che per le compagnie telefoniche è possibile offrire piani tariffari validi in tutta l’Ue allo stesso prezzo.  
   
   
TLC: ASSEMBLEA DI INSIEL RECEPISCE INDIRIZZI STRATEGICI DELLA REGIONE FVG  
 
 Trieste, 18 febbraio 2014 - L´assemblea dei soci di Insiel, convocata oggi in seduta ordinaria, ha recepito gli indirizzi strategici dettati dalla Giunta regionale, indicando in Lorenzo Pozza il nuovo presidente, che assumerà anche le funzioni di amministratore delegato. Nella stessa seduta, alla quale in rappresentanza dell´Amministrazione regionale ha partecipato l´assessore alle finanze, Francesco Peroni, sono stati fissati anche i compensi dei nuovi amministratori: al presidente competerà un importo - inclusivo pure di quello di amministratore delegato - pari al tetto massimo fissato dalla legge regionale sui costi della politica, ossia 150.360 euro. Scompare invece, con la soppressione della figura del direttore generale, ogni esborso per tale ruolo, così come non costeranno nulla, in concreto, i due componenti del consiglio di amministrazione che affiancheranno il presidente, i quali riverseranno il proprio emolumento nelle casse della Regione. In definitiva, una riduzione del costo complessivo dei precedenti organi sociali e gestionali, che avevano visto, a regime, la compresenza delle distinte figure del presidente e del direttore generale, oltre a un numero più elevato di consiglieri di amministrazione: tutti destinatari di autonoma remunerazione. "Si conclude, con quanto deliberato oggi dall´assemblea ordinaria di Insiel, l´iter del rinnovo delle cariche sociali, avviato dalla Giunta regionale nelle scorse settimane", spiega l´assessore Peroni". Si apre così una fase nuova di vita della società, alla quale l´esecutivo regionale affida un ruolo strategico nella realizzazione, tra l´altro, degli obiettivi connessi con l´agenda digitale italiana. Un ambito nel quale la nostra Regione occupa una posizione di primo piano, quale capofila del progetto nazionale di digitalizzazione informatica Goon-italia".  
   
   
FVG,E-GOVERNMENT: VERSO IL PAGAMENTO ON LINE DEI DIRITTI TAVOLARI  
 
Trieste, 18 febbraio 2014 - La Regione sta approfondendo sotto il profilo giuridico e tecnico-informatico la possibilità che gli Uffici Tavolari ricevano pagamenti di somme on-line, ovvero tramite l´uso di carte di credito attraverso internet. È il Codice dell´Amministrazione Digitale a prevedere che tutte le Amministrazioni pubbliche ricevano pagamenti on-line: essendo, tra l´altro, quello tavolare un procedimento giurisdizionale questo metodo di pagamento è anche da ricollegare alla riforma del processo telematico, che prevede la trasmissione degli atti processuali on-line, unitamente alla ricevuta di pagamento di quanto dovuto. "La Giunta regionale - spiega l´assessore alle Finanze Francesco Peroni - ha preso atto della necessità dell´istanza degli Uffici tavolari e ha dato mandato al servizio Libro fondiario, al servizio Sistemi informativi ed e-government e al servizio Risorse finanziarie, oltre che ad Insiel Spa, di approfondire le concrete modalità di applicazione. Si è ravvisata l´opportunità che il servizio di pagamento on-line sia reso dall´attuale tesoriere della Regione, che è Unicredit Spa, previa stipulazione di un atto aggiuntivo alla Convenzione già in atto per il servizio di tesoreria". "L´atto aggiuntivo risulta necessario - sottolinea Peroni - perché lo strumento di cui la Regione attualmente dispone, il "Sistema integrato per la gestione dei pagamenti elettronici degli enti pubblici del Friuli Venezia Giulia", che è in grado di interoperare sia con i diversi circuiti di pagamento presenti sul mercato sia con i sistemi applicativi gestionali coinvolti, non contempla il servizio necessario a soddisfare l´esigenza del servizio Libro fondiario, che non è compreso tra quelli resi dal tesoriere della Regione in base al contratto in essere." Il servizio in oggetto dovrebbe consentire che il sistema generi un flusso informativo diretto al tesoriere attraverso l´infrastruttura telematica dedicata e integrato con le ordinarie procedure di tesoreria e che le somme versate siano rese interamente disponibili sul Conto di Bilancio della Regione, dal quale Unicredit preleverebbe mensilmente ed automaticamente le somme ad essa dovute a copertura del costo del servizio.  
   
   
BOLZANO, BANDA LARGA: ENTRO MARZO PIANO PER GESTIONE E MANUTENZIONE DELLA RETE  
 
Bolzano, 18 febbraio 2015 - Entro marzo sarà pronto il piano di gestione e manutenzione della rete della banda larga. "È essenziale che la rete sia in mano pubblica e venga gestita in maniera uniforme, a prescindere dalla titolarità della Provincia o del Comune", sottolinea il presidente della Provincia Arno Kompatscher dopo un incontro con le parti in causa. Per l´utilizzo della rete saranno elaborate condizioni precise. Il punto della situazione e i prossimi passi nel settore della banda larga sono stati fatti a Palazzo Widmann dal presidente Kompatscher con l´assessore provinciale all´informatica Waltraud Deeg, i rappresentanti delle Ripartizioni provinciali competenti, dell´Informatica Alto Adige Spa, della Ras e del Consorzio dei Comuni. Obiettivo congiunto è quello di garanitre in futuro un coordinamento ancora più stretto fra la rete provinciale e quella comunale in tema di gestione e manutenzione della rete pubblica, "che dovrà essere capillare e portare benefici concreti a famiglie, imprese e amministrazioni", ribadisce Kompatscher. La suddivisione dei compiti sarà fissata in un piano da elaborare entro marzo. Oggi è stato delineato il quadro dell´operazione, comprese condizioni specifiche che i provider della rete saranno tenuti a rispettare: "In tal modo la Provincia intende garantire lo sviluppo di concorrenza, mercato aperto e tariffe adeguate per la rete pubblica", spiega l´assessore Deeg. La rete pubblica tutela inoltre la sicurezza dei dati, in particolare quelli che vengono scambiati tra le diverse amministrazioni pubbliche. Non solo la gestione della rete, ma anche la sua manutenzione sarà organizzata in maniera omogenea: "Davanti a un problema non si dovrà perdere tempo a verificare se si tratta di una questione riguardante la banda larga provinvciale o quella comunale: l´importante sarà risolvere quel problema al più presto", conclude Kompatscher.  
   
   
UNIVERSITÀ FVG: PREMIA UNA TESI DI LAUREA PER SUPERARE LE BARRIERE DELLA DISABILITÀ  
 
Trieste, 18 febbraio 2014 - L´assessore regionale all´Università Mariagrazia Santoro ha consegnato ieri a Trieste ad Alice Marigonda il premio di mille euro per la tesi di laurea su politiche e interventi riguardanti i diritti e l´integrazione sociale delle persone disabili. Il premio - promosso dalla Consulta regionale delle Associazioni di persone disabili e delle loro famiglie del Friuli Venezia Giulia, d´intesa con l´Università di Trieste e in collaborazione con la Banca di Cividale che lo ha assegnato - è destinato agli studenti del Dipartimento di Studi umanistici dell´Ateneo triestino. In tale occasione l´assessore Santoro ha ricordato come il Friuli Venezia Giulia sia l´unica Regione in Italia ad aver riconosciuto la Consulta, che offre all´Amministrazione regionale la necessaria consulenza scientifica per quanto riguarda gli apparati normativi e gli interventi da attuare nello specifico settore. La stretta collaborazione tra la Consulta e la Regione porterà presto ad offrire la consulenza tecnica gratuita per le tematiche dell´accessibilità e dell´abbattimento delle barriere architettoniche agli Enti pubblici e ai soggetti privati. L´assessore Santoro ha sottolineato all´incontro come sia sempre più importante riuscire ad allargare il tema della disabilità alla facilità dell´utilizzo degli spazi urbani: "Se la nostra Regione è sempre stata sia dal punto di vista normativo che economico-finanziario molto sensibile a questo tema, è oggi sempre più necessario un approfondimento culturale sulla necessità di un approccio di sistema e non solo settoriale". Il presidente della Consulta Vincenzo Zoccano ha richiamato l´attenzione sull´abbattimento delle barriere culturali ancora esistenti nella società in merito alla disabilità. La sensibilità però è migliorata: mentre 30 anni fa nel mondo accademico non si parlava della disabilità, oggi lo si fa. La vincitrice del premio, che ha lavorato come educatrice in un centro per disabili, si è interessata nella tesi alla figura della persona che si prende cura del soggetto in situazione di bisogno e ha analizzato il rapporto "spesso non facile" tra gli operatori del centro e i familiari. Nella sua ricerca propone la continua formazione degli operatori, l´istituzione dei gruppi di discussione e l´organizzazione degli incontri con esperti, finalizzati a formare le famiglie per far fronte alla disabilità. Alla cerimonia di consegna del premio sono intervenuti Luca Baucer della Banca di Cividale, Elena Bortolotti dell´Università di Trieste ed Elio Palmieri a nome della commissione giudicatrice.  
   
   
EDILIZIA SCOLASTICA FVG: 1,5 MILIONI PER LA SCUOLA ELEMENTARE DI CORDENONS  
 
Trieste, 18 febbraio 2014 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici Mariagrazia Santoro, ha destinato 1,5 milioni di euro per interventi di manutenzione straordinaria nella scuola elementare "Duca D´aosta" di Cordenons. La decisione segue alla richiesta dello stesso Comune di Cordenons, avanzata alla Regione nell´ottobre 2012, di convertire la destinazione del contributo regionale di 1,5 milioni, già concesso e parzialmente erogato, per il progetto di valorizzazione dei Magredi del Cellina ai più urgenti interventi di copertura, adeguamento sismico e messa a norma della scuola elementare. Con la stessa delibera la Giunta ha quindi preso atto che a seguito della mutata destinazione del finanziamento vengono meno l´oggetto e i presupposti dell´Accordo di Programma stipulato nell´aprile 2009 per la realizzazione e valorizzazione dei percorsi naturalistici dei Magredi del Cellina e deliberato pertanto la risoluzione dell´Accordo per mutuo consenso tra Regione e Comune. "Nella notte tra i giorni 11 e 12 settembre 2012 - ricorda l´assessore Santoro - il cedimento di una porzione della copertura della scuola elementare di Cordenons mise in luce la necessità di interventi sulla struttura portante in legno della copertura e sull´intero immobile. È evidente che la legittima e pronta richiesta del Comune di Cordenons non poteva attendere oltre, per la priorità che va riconosciuta ai servizi scolastici e alla sicurezza di studenti e insegnanti. Ciò non fa venir meno l´interesse della Regione a sostenere il Piano di valorizzazione dei Magredi del Cellina. Va ricordato infatti che i Magredi costituiscono "Sic-sito di Importanza Comunitaria", compreso in quello più vasto denominato "Magredi di Pordenone", che rientra nella "Rete Natura 2000". Esiste già uno studio preliminare per la valorizzazione di percorsi naturalistici dei Magredi del Cellina, che dimostra che si può generare un valore aggiunto non solo di carattere ambientale, ma anche sociale ed economico per la città di Cordenons e il resto dei comuni contermini". "Pertanto - conclude Santoro - invito l´Amministrazione comunale a non disperdere il lavoro finora svolto per un obiettivo turistico e di conservazione del paesaggio tanto ambizioso. La Regione sarà sempre disponibile a riavviare il percorso già intrapreso".  
   
   
PUGLIA, EDUCAZIONE AMBIENTALE: "RINNOVATO IMPEGNO DEI CENTRI SUL TERRITORIO"  
 
Bari, 18 febbraio 2014 - “In più occasioni ho detto che ritengo l´educazione ambientale uno dei capisaldi delle politiche in materia: questo sia nell´ambito delle attività destinate alle scuole sia in relazione a progetti mirati ad integrare il concetto della sostenibilità con le abitudini della nostra vita quotidiana. In quest´ottica abbiamo rilanciato l´attività del Centro Regionale per l´Educazione Ambientale e dei 27 Centri territoriali, oltre che dei laboratori facenti parte del sistema Infea regionale”. Così l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro. “La sottoscrizione della disciplina dei rapporti tra l’amministrazione regionale e questi soggetti permetterà di mettere a frutto i fondi del finanziamento ´Grid-on-green´, promosso dalla Regione Puglia, in coerenza con gli obiettivi individuati dal Programma Regionale di Informazione, Formazione ed Educazione alla Sostenibilità 2013-2015. Intendiamo promuovere e finanziare – prosegue Nicastro - la realizzazione di progetti di educazione alla sostenibilità nonostante gli ostacoli e le limitazioni provenienti dal patto di stabilità interno, nella profonda convinzione siano un formidabile ´strumento” di sostegno ed accompagnamento all’attuazione delle politiche ambientali regionali e locali”. “Educazione ambientale che passa attraverso l´attività scolastica, le campagne informative, la formazione professionale , le attività del tempo libero, ed i messaggi prodotti dai media e, più in generale, tutti gli input che provengono dalla società e ne contribuiscono a formare i valori e la cultura. Devo sottolineare – dice ancora Nicastro - la forte valenza innovativa di alcuni progetti, anche perché basata sull’utilizzo delle nuove tecnologie per l’acquisizione di dati, la diffusione delle informazioni e la comunicazione dei risultati, quali ad esempio lo sviluppo di piattaforme web ottimizzate per tablet e relativa webapp per smartphone, dedicati all’implementazione di percorsi sicuri casa scuola, a servizio di enti locali e sistema scolastico provinciale, anche come start-up generalizzato del mobility management, quale azioni a sostegno delle politiche locali per il miglioramento della qualità dell’aria nei centri urbani. Altri progetti invece – conclude l´Assessore – rappresentano veri e propri momenti di cittadinanza attiva mediante forme innovative di arte ambientale pubblica anche di tipo sensoriale, tramite la valorizzazione di esperienze dirette, anche di tipo sensoriale, volte alla condivisione del patrimonio paesaggistico, con l’obiettivo di censire, raccontare e prendersi cura della biodiversità e del patrimonio identitario delle comunità locali coinvolte. Nei prossimi mesi i progetti prenderanno forma e diventeranno momenti di educazione e di animazione territoriale.”  
   
   
RIGHT2WATER: UN´AUDIZIONE PUBBLICA PER L´ACCESSO UNIVERSALE ALL´ACQUA PULITA  
 
 Strasburgo, 18 febbraio 2014 - Il Parlamento europeo terrà a breve un´audizione ufficiale per la prima Iniziativa dei cittadini europei: "Right2water". L´iniziativa chiede ai governi europei l´accesso universale all´acqua pulita e ai servizi igienici e vuole contrastare la liberalizzazione dei servizi idrici. L´udienza si terrà lunedì dalle ore 15 alle 18e30. "L´acqua è un diritto umano e i governi dell´Ue dovrebbero fornire a tutti i cittadini europei acqua potabile e servizi igienico-sanitari puliti senza sottoporli alle leggi del mercato", queste le idee alla base dell´iniziativa che ha raccolto 1.884.790 firme in tutta Europa. Che cos´è l´iniziativa dei cittadini? Istituita dal trattato di Lisbona, l´iniziativa dei cittadini permette a un milione di cittadini di almeno un quarto degli Stati membri dell´Ue di chiedere alla Commissione europea di proporre una normativa in uno dei settori di sua competenza. Gli organizzatori di un´iniziativa dei cittadini – un comitato di cittadini composto da almeno sette dell´Ue residenti in almeno sette diversi Stati membri – hanno un anno di tempo per raccogliere il sostegno necessario. Le firme devono essere autenticate dalle autorità competenti di ciascuno Stato membro. Gli organizzatori di importanti iniziative partecipano all´incontro organizzato dal Parlamento europeo. La Commissione ha tre mesi per esaminare l´iniziativa e decidere come intervenire. L´audizione in Parlamento è organizzata dalla commissione Envi (Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare), in collaborazione con Peti (Petizioni), Imco (Mercato interno e protezione dei consumatori) e Deve (Sviluppo). Il Vice-presidente della Commissione europea Šefčovič e altri eurodeputati parteciperanno al dibattito. Lunedì sono stati presentati dalla commissione per le Petizioni i risultati preliminari di uno studio sull´Iniziativa dei cittadini europei. È stato inoltre proposto di creare un sito web interattivo dove le persone possono scambiarsi le idee sulle possibili Iniziative e trovare persone motivate a lanciarne una.  
   
   
ROSSI A QUARRATA: "DODICI MILIONI PER TUTELARE IL TERRITORIO"  
 
Quarrata (Pt) , 18 febbraio 2014 - "Visitando queste zone emerge con evidenza quanto sia importante investire nella tutela del territorio. Qui lo abbiamo fatto con uno stanziamento di 12 milioni di euro che permetterà tra l´altro di completare la cassa di espansione della Querciola, i cui lavori sono finalmente ripresi, e che insieme a quella dei Laghi Primavera a Pistoia, che dovrebbero partire entro l´estate, permetterà di evitare altre esondazioni. Servirebbero altre risorse, ma la Regione non può fare tutto con il proprio bilancio, che ha subìto una riduzione del 27% della propria capacità di spesa complessiva e dell´8 % per ciò che riguarda la spesa sanitaria". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, in vista alle scuole intolate all´ex sindaco Luciano Caramelli, un plesso scolastico inaugurato nell´ottobre scorso, frutto di un bel recupero da un milione di euro di un vecchio mobilificio. E´ stato questo il primo degli appuntamenti dell´undicesima tappa del suo "Viaggio in Toscana" che per l´intera giornata di è dedicata ad iniziative nella piana pistoiese. Rossi, visitando uno dei gruppi della scuola dell´infanzia, ha cantato insieme ai bambini la canzoncina di auguri per Violante, che proprio compie tre anni. Da Jasmine ha ricevuto invece un libretto colorato e abbellito dai disegni fatti dai bambini. Il presidente ha parlato poi del suo "Viaggio in Toscana", un modo per stare vicino ai cittadini e per ascoltare loro e i sindaci, che rappresentano la prima linea di contatto con la gente. "Sono convinto – ha precisato il presidente – che non si può governare soltanto dal palazzo, perchè si rischia di non essere capiti e perchè è bene confrontarsi direttamente con i problemi laddove ci sono per poi tornare in ufficio e cercare di risolverli".  
   
   
ALLUVIONE NEL MODENESE, PER LA RICOGNIZIONE DEI DANNI AL MOMENTO NON SERVONO PERIZIE  
 
Bologna, 18 febbraio 2014 - I cittadini e le imprese che hanno subito danni a causa dell’alluvione non devono al momento produrre perizie giurate o asseverate: è sufficiente che compilino le apposite schede (scaricabili dal sito “Alluvione nel modenese”, sul portale della Regione, o da quello della Protezione civile regionale), descrivendo e quantificando i danni, e allegando la documentazione raccolta (per esempio fotografie). E´ quanto ribadisce l’Agenzia regionale di protezione civile, raccomandando di conservare comunque tutta l’eventuale documentazione utile (come scontrini fiscali, fatture), anche se non inviata, comprovante il contenuto delle autocertificazioni relative al danno e ai ripristini qualora eseguiti. A questo scopo la Regione ha messo a punto quattro schede per effettuare la ricognizione di edifici pubblici, abitazioni private, infrastrutture, opere di sistemazione idraulica, aziende agricole e agroindustriali: devono essere compilate e trasmesse ai Comuni entro il 28 febbraio 2014. La ricognizione riguarda sette Comuni del modenese (Bastiglia, Bomporto, Camposanto, San Felice, Finale, San Prospero, Medolla) e quattro frazioni del Comune di Modena (San Matteo, La Rocca, Albareto e Navicella). Http://www.regione.emilia-romagna.it/alluvione-nel-modenese  http://www.Protezionecivile.emilia-romagna.it    
   
   
VESUVIO: CON FIRMA PRESIDENTE CONSIGLIO MINISTRI PIETRA MILIARE PER PIANO DI EMERGENZA  
 
Napoli, 18 febbraio 2014 - “Con la definizione da parte del Governo della zona rossa del Vesuvio e dei gemellaggi, si stabilisce una pietra miliare per il Piano di emergenza Rischio Vesuvio: i 700mila abitanti interessati (150mila in più rispetto al precedente Piano), in caso di necessità verrebbero trasferiti nelle Regioni gemellate, sostenuti dallo Stato.” Così l´assessore regionale alla Protezione civile Edoardo Cosenza, sul provvedimento firmato dal presidente del Consiglio dei Ministri, relativo alle disposizioni per l’aggiornamento della pianificazione di emergenza per il rischio vulcanico del Vesuvio. “Partirà ora – ha detto l´assessore Cosenza – il lavoro congiunto di Regione Campania, Dipartimento nazionale di Protezione civile e delle altre Regioni gemellate, per stabilire le modalità organizzative di dettaglio, di concerto con i Comuni interessati. “Da mesi, la Regione, attraverso il Dipartimento per le Politiche territoriali, ha intrapreso le azioni per il coordinamento della mobilità dei cittadini, le modalità di evacuazione degli ospedali e di messa in sicurezza dei beni culturali, di concerto con il Mibac. “Scattano da i vincoli urbanistici previsti dalla legge regionale 21 del 10 dicembre 2003, per la zona rossa 1 “ad alto rischio vulcanico” per flusso piroclastico. “Oltre ai 21 Comuni già inclusi nella vecchia zona rossa, entrano ora porzioni delle municipalità del Comune di Napoli di San Giovanni a Teduccio, Barra e Ponticelli, una piccola area del Comune di Nola, e parti dei Comuni di San Gennaro Vesuviano, Palma Campania e Poggiomarino. Le rimanenti aree di questi ultimi tre Comuni e l´intero Comune di Scafati rientrano invece nella nuova zona rossa 2, dove il problema potrebbe essere dell´eccesso di carico sui tetti dovuta alla ricaduta delle ceneri, in base alla direzione prevalente dei venti. “Con la delibera e il bando con cui vengono stanziati 15 milioni di euro per i Piani di protezione civile (di cui al Burc n. 9 del 3 febbraio scorso), la Regione Campania ha previsto un incremento del finanziamento pari al 25% per i comuni situati in zone a rischio vulcanico. Il nostro obiettivo – ha concluso Cosenza – è quello di avere, specialmente nelle aree del territorio maggiormente esposte ai rischi naturali, piani chiari e a misura di cittadino.”  
   
   
PROTEZIONE CIVILE:FVG DÀ AVVIO ALLE ATTIVITÀ 2014 DEI VOLONTARI  
 
Udine, 18 febbraio 2014 - L´assessore regionale alla Protezione civile, Paolo Panontin, ha partecipato alla riunione dei capi gruppo e dei coordinatori delle squadre comunali di Protezione civile di tutta la regione, alla presenza di oltre quattrocento volontari e di una rappresentanza del Dipartimento nazionale. L´incontro, che si è tenuto al teatro Modena di Palmanova, è stato l´occasione per fare il punto su alcune iniziative nell´anno in corso: tra queste, il supporto ad alcune grandi manifestazioni, come il Giro d´Italia, la Unesco Cities Marathon, la Bavisela e la sfilata nazionale degli Alpini a Pordenone. "Sono stati illustrati anche alcuni interessanti servizi che saranno presto disponibili - spiega l´assessore Paolo Panontin - come la visualizzazione on line dei Piani comunali di Protezione civile: verranno presentati nel corso di un convegno che nella prossima primavera vedrà anche la presenza del Capo Dipartimento nazionale Franco Gabrielli". La novità dei Piani comunali si fonda su un´analisi omogenea dei rischi naturali e antropici presenti nella regione con una verifica dei rischi e individuazione delle aree di sicurezza che saranno condivise con i gruppi comunali di Protezione civile. "Tale conoscenza condivisa con i sindaci - sottolinea Panontin - permetterà una gestione sinergica delle emergenze massimizzando l´efficacia degli interventi". Panontin ha analizzato poi assieme ai coordinatori, alla presenza del direttore centrale della P.c., Guglielmo Berlasso, anche lo stato di avanzamento del monitoraggio sanitario degli oltre 12 mila volontari di Protezione civile presenti in regione. "E´ stata ribadita la necessità di procedere al completamento delle certificazioni medico sanitarie di idoneità dei volontari a salvaguardia della loro salute", ricorda l´assessore, annunciando che nei prossimi giorni solleciterà "tutti i sindaci della regione, che sono i responsabili delle proprie squadre, affinchè portino a compimento entro il mese di aprile le verifiche sanitarie". Nell´ambito della riunione sono stati resi pubblici anche i dati di un monitoraggio che Arpa ha svolto sulle aree di rischio del gas radon, grazie alla disponibilità di oltre 1200 volontari di Protezione civile che hanno posizionato i dosimetri in tre fasi successive in 2500 siti della regione. Arpa ha evidenziato come la disponibilità dei volontari abbia permesso di effettuare "il più accurato e capillare monitoraggio in ambito nazionale" sulla presenza del radon, gas che può generale effetti pericolosi per salute pubblica.  
   
   
LAGUNA DI ORBETELLO, FIRMATA INTESA PER GESTIONE UNICA FINO AL 2016  
 
Firenze, 18 febbraio 2014 - Regione, Provincia di Grosseto e Comune di Orbetello firmano un accordo per la gestione della laguna e del suo ecosistema: una gestione unitaria, fino al 2016, che assicuri la raccolta delle alghe che si accumulano in superficie, il loro trattamento e collocazione finale, ma anche la manutenzione dei canali necessari a migliorare la circolazione delle acque in laguna ed interventi per la conservazione di fondali e sponde. Una regia unica degli enti locali competenti in regime ordinario, necessaria al termine della lunga gestione commissariale e della fase transitoria assicurata dalla Regione. La laguna di Orbetello, insieme a tutte le aree umide circostanti, riveste infatti una grande importanza da un punto di vista naturalistico ma anche economico: due bacini comunicanti e collegati al mare e alla foce del fiume Albegna, un tombolo di sabbia, uno specchio d´acqua di 2.525 ettari e una profondità media di meno di un metro. "Un sistema ambientale vulnerabile (che costringe d´estate ad esempio ad un´immissione forzata di acqua dal mare ndr) che necessita di una regia e gestione unica per garantirne la tutela e la valorizzazione" sottolinea l´assessore all´ambiente della Toscana, Anna Rita Bramerini. L´accordo prevede che la Regione se ne occuperà direttamente fino alla fine del 2014 e quanto prima provvederà a bandire la gara per affidare il servizio di gestione della laguna per i prossimi tre anni. Nel frattempo, nel 2015, subentrerà in una staffetta concordata il Comune di Orbetello. Una scelta obbligata per utilizzare le somme avanzate dalla contabilità speciale della gestione commissariale. L´accordo di non è stato firmato dal Ministero dell´economia e delle Finanze, nonostante che la laguna faccia parte del demanio marittimo e il Ministero ne sia proprietario. A seguito del rifiuto ad assumersi le relative responsabilità la Regione è ricorsa al Tar del Lazio, chiedendo che il Ministero paghi quanto dovuto e cioè il costo della gestione e del recupero e smaltimento delle alghe. "Per il bene della laguna e per l´importanza che la stessa riveste nell´ecosistema regionale ci assumiamo volentieri l´onere della gestione – spiega l´assessore Bramerini – , mettendo in campo anche risorse nostre". Sono 3 milioni di euro in tre anni della Regione che si sommano ai circa 4 milioni di fondi statali avanzati dalla gestione commissariale, in tutto 7 milioni. "Assieme agli enti locali – conclude l´assessore – continueremo, inoltre, a sostenere la proposta portata in discussione in Parlamento per l´istituzione dell´Ente Laguna". Con l´accordo firmato Regione, Provincia e Comune mettono a disposizione anche un serie di mezzi, natanti, pompe e strumenti vari da utilizzare per le attività di gestione della laguna. "Sono onorata di firmare questo accordo – ha commentato il sindaco di Orbetello Monica Paffetti – Si tratta di un grande risultato, che portiamo a casa, con la consapevolezza che si tratti solo di un primo step: l´obiettivo ultimo deve essere, infatti, quello di arrivare ad un Ente, istituito dallo Stato, per la gestione della laguna". "Veniamo da quasi 20 anni di commissariamento – aggiunge il presidente della Provincia, Leonardo Marras – e quindi siamo di fronte ad un passaggio davvero importante, di grande rilevanza per il territorio. Va comunque ribadito che è impossibile pensare ad una gestione della laguna senza l´apporto di risorse straordinarie. Gli episodi di anossia sono sempre dietro l´angolo, la nascita di alghe è un fatto inarrestabile. Abbiamo la necessità di introdurre sistemi innovativi per il contenimento della produzione algale. Tutto questo non può essere lasciato solo in capo al Comune. Auspichiamo qualcosa di più, l´assunzione di responsabilità da parte dello Stato."  
   
   
MONTAGNA FVG: IN SOPRALLUOGO AI COMUNI DELLA CARNIA  
 
 Udine, 18 febbraio 2014 - Ripristino completo della viabilità dopo l´emergenza maltempo e approvvigionamento energetico. Sono questi i due temi che sono stati affrontati dalla presidente della Regione Debora Serracchiani - che ha delega per il coordinamento delle Politiche per la montagna - nel corso del sopralluogo ai tre comuni carnici di Forni Avoltri, Comeglians e Ravascletto. "E´ un sopralluogo che è servito per renderci conto in prima persona della situazione post maltempo, in particolare per quanto riguarda la viabilità - per cui il problema maggiore riguarda adesso la rimozione degli alberi lungo le carreggiate - ma è stata anche un´occasione per affrontare con i sindaci e gli amministratori locali problematiche e opportunità di sviluppo del territorio", ha commentato Serracchiani. Gli incontri si sono svolti nelle rispettive sedi municipali alla presenza dell´assessore regionale alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro, del consigliere regionale Enzo Marsilio e del presidente di Carnia Welcome, Massimo Peresson. A Forni Avoltri, accompagnata dal sindaco Manuele Ferrari, Serracchiani ha visitato anche l´impianto di biathlon. Il centro, situato lungo la strada statale che collega Forni a Sappada, offre anelli su varie distanze per la pratica dello sci nordico e un poligono con 30 linee di tiro e per le sue caratteristiche ha avuto il riconoscimento di Centro federale da parte della Fisi. Con Ferrari la presidente ha approfondito le opportunità legate ai finanziamenti europei della nuova programmazione Ue 2014-2020 per realizzare interventi sul territorio. Con il sindaco di Ravascletto Flavio De Stalis, invece, Serracchiani ha discusso della situazione degli impianti di Promotur e di alcuni interventi urgenti da effettuare su un edificio in precarie condizioni - l´ex scuola comunale di Zovello -, mentre con l´assessore Sandro De Infanti, imprenditore locale, è stato affrontato lo sviluppo della filiera del legno. A Comeglians, infine, con il sindaco Flavio De Antoni sono stati approfonditi in particolare i problemi relativi ai guasti della linea elettrica e telefonica che hanno messo in ginocchio con i continui black out nei giorni scorsi il centro e le frazioni.  
   
   
ROSSI ANNUNCIA ALTRI 8 MILIONI PER INTERVENTI SULL´OMBRONE  
 
Agliana (Pt) , 18 febbraio 2014 - "I cittadini hanno ragione di essere arrabbiati perchè qui il fiume ha allagato quattro volte negli ultimi mesi. Noi abbiamo riattivato i cantieri dormienti delle opere necessarie e già finanziate, alla Querciola infatti i lavori sono ripresi e entro l´estate inizieranno quelli per la realizzazione della cassa di espansione dei laghi Primavera a Pistoia, ma la Regione, da sola, non può fare tutto. Abbiamo subito un taglio alla nostra capacità di spesa del 25%, passando da 2,5 a 1,6 miliardi di euro, ma nonostante questo anche nel 2014 destineremo 50 milioni di euro alla difesa del suolo e altri 8 in particolare alla riduzione del rischio idraulico lungo l´Ombrone". Lo ha annunciato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nel corso dell´incontro che ha avuto con cittadini e comitati, presso il ponte sull´Ombrone in località Ferruccia. Tra i lavori che verranno effettuati figurano interventi per 1,5 milioni di euro per la riduzione del rischio idraulico lungo l´asta dell´Ombrone, i cui progetti devono essere ultimati entro aprile e i lavori dovranno iniziare entro il prossimo mese di giugno. Stessa tempistica anche per la messa in sicurezza del torrente Calice fino alla confluenza con l´Agna, un intervento da 1 milione di euro. Oltre 800.000 euro sono invece destinati a finanziare lavori lungo la Brana, in varie località dei comuni di Pistoia e Agliana in seguito ai danni subiti nell´alluvione del 20 e 21 ottobre scorsi. Un milione di euro è destinato invece alla realizzazione della cassa di espansione sul torrente Stella a Pontassio nel comune di Quarrata. Il progetto dovrà essere realizzato entro giugno e i lavori dovrebbero partire entro la fine di settembre. Infine all´intervento sull´Ombrone tra le località Ferruccia e Caserana sono destinati 1,248 milioni di euro con progetti redatti entro la metà di giugno e l´inizio dei lavori entro il 20 ottobre prossimo. "A noi serviranno altri 4 o 5 anni di interventi costanti – ha concluso il presidente Rossi – ma il Governo deve metterci almeno altrettante risorse di quelle stanziate ogni anno dalla Regione. Con 50 milioni della Regione e altri 50 da Roma, sarebbe 100 milioni di investimenti che nel giro di alcuni anni alzerebbero in modo significativo il livello di sicurezza. Non escludo di invitare i cittadini della Toscana a sostenere e sottoscrivere una petizione per chiedere al Governo un impegno di questo genere, perchè non possiamo affogare per Maastricht".  
   
   
PACCHETTO AGEVOLAZIONI PER VENETI COLPITI DA ALLUVIONE, IL PRESIDENTE ZAIA: UN SUPPORTO CONCRETO PER I VENETI E PER IL VENETO CHE VUOLE RIPARTIRE  
 
 Venezia, 18 febbraio 2014 - “Le misure messe in campo da Unicredit rappresentano non un solo un aiuto concreto per far fronte ai danni, ma è anche un segnale importante per i veneti che si sono rimboccati le maniche fin da subito. Questo istituto di credito dimostra un grande senso di responsabilità e di attenzione nei confronti dei nostri territori”. Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, sottolinea l’importanza del pacchetto di interventi straordinari varato da Unicredit per permettere ai cittadini e alle imprese del territorio di fronteggiare le situazioni di disagio. “Questo pacchetto – spiega il Presidente – testimonia la consapevolezza e la sensibilità di Unicredit nei confronti di una regione, come il Veneto, che produce il terzo pil in Italia e che con i suoi distretti produttivi contribuisce in modo determinante a trainare l’economia del Paese. Un importante istituto manda un segnale positivo ai nostri territori e alle nostre comunità”. “Ringrazio – conclude Zaia – i vertici della banca e i funzionari che hanno pensato ed elaborato queste misure. Si tratta di un sostegno importante e mi auguro che sia da esempio per tutti quelli attori presenti sul territorio che vogliono dare una mano al Veneto e ai veneti”.  
   
   
NUOVA SALA PROVINCIALE DI PISA: SNODO FONDAMENTALE DELLA CATENA OPERATIVA DELLA PROTEZIONE CIVILE  
 
Firenze, 18 febbraio 2014 - "Uno snodo fondamentale della catena di informazione e operatività dalla Regione ai territori all´interno di un sistema regionale di Protezione civile collaudato e funzionante, in grado di coordinare il lavoro degli enti locali e delle componenti dello Stato con l´intervento delle 300 associazioni di volontariato e dei 3.000 volontari disponibili sul territorio regionale". Così l´assessore alla presidenza della Regione Toscana, Vittorio Bugli, che stamani è intervenuto all´inaugurazione della sala operativa provinciale unificata di Pisa (Sopu). Una sala che grazie alla compresenza e collaborazione di Provincia, Prefettura e di altre forze dello Stato è in grado di assicurare un migliore e più efficace coordinamento durante le emergenze che superano i confini comunali. "Visto che siamo al settimo evento dal 2011 con decine e decine di interventi su tutto il territorio regionale – ha detto ancora Vittorio Bugli - possiamo a pieno diritto affermare che il nostro sistema di Protezione civile è collaudato e risponde positivamente nel momento dell´emergenza. Di questo bisogna ringraziare tutti coloro che ci lavorano a partire dai tecnici e dai volontari, e ringraziare anche la possibilità di utilizzare nuove tecnologie che consentono cose impensabili anche in un recente passato. Certo tutto è migliorabile e dobbiamo lavorare per questo. La sfida che ci attende è proprio quella di coinvolgere ancora di più la popolazione perché sia pronta a fronteggiare i fattori di rischio e sia direttamente impegnata nella mappatura delle criticità del territorio e nella definizione di soluzioni e strategie per la salvaguardia della propria sicurezza". "Una volta – ha proseguito l´assessore alla Presidenza - i nostri agricoltori e chi curava i boschi sapevano esattamente cosa accadeva al loro territorio e cercavano di porvi rimedio con la prevenzione e la manutenzione. Bisogna tornare anche a quel tipo di mappatura, attivare e formare risorse sociali e locali e individuare soluzioni e possibili risposte insieme a loro. E soprattutto bisogna fare degli interventi di prevenzione, per i quali la Regione Toscana ha fatto, sta facendo e intende continuare a fare la sua parte. Dal 2010 abbiamo investito e liberato su questi temi più di 300 milioni di euro. Ora chiediamo con forza allo Stato di investire tutti gli anni 100-120 milioni di euro sul territorio toscano. Per la metà siamo disponibili a farcene carico. La prevenzione è una delle priorità del paese che necessita di queste risorse, e dell´annullamento del Patto di stabilità". La sala operativa inaugurata oggi, che ha sede nel palazzo della Provincia in via Nenni, è stata finanziata con 180 mila euro dalla Regione. Con ulteriori fondi regionali stato finanziato anche il collegamento radio con la sala operativa regionale e con le Province limitrofe, utile in caso di black-out delle linee telefoniche. L´assessore regionale ha anche ricordato che proprio lunedì 17 febbraio il presidente Rossi ha convocato tutti i sindaci, i presidenti di Province e i parlamentare toscani per fare il punto della situazione dei danni, verificare che gli interventi di somma urgenza siano stati effettuati, e che questa volta inderogabilmente il governo rimborsi queste somme. "Inoltre - ha concluso Bugli – ancora una volta la Regione è intervenuta per costituire un fondo di 3 milioni di euro che, attraverso i Comuni, le famiglie con un reddito inferiore a 36.000 euro possono avere fino a un massimo di 5.000 euro come prima forma di ristoro".  
   
   
DAL CASSERO UNA RICHIESTA DI DEROGA ALLA REGIONE TOSANA SERRAVALLE  
 
 Pistoiese (Pt) , 18 febbraio 2014 - Una deroga che consenta di accogliere altri rifiuti speciali che l´impianto non può smaltire. E´ quanto Alfio Fedi, il presidente di Pistoiaambiente, la società che gestisce la discarica del Cassero a Serravalle pistoiese, ha chiesto al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, arrivato in visita durante l´undicesima tappa del suo "Viaggio in Toscana". Fedi ha spiegato che l´impianto è nato nel 1996 e si prevede possa funzionare fino al 2027 visto che fino ad ora ha utilizzato circa la metà della sua capacità complessiva, pari a 3 milioni di metri cubi. E´ l´unica discarica in grado di accogliere rifiuti speciali non pericolosi presente nell´ambito Toscana centro. "Se ottenessimo l´autorizzazione a smaltire rifiuti con concentrazioni più alte di carbonio organico – ha precisato Fedi - potremmo svolgere, senza far concorrenza ad altri impianti, un ruolo molto utile per le aziende toscane che producono questa tipologia di rifiuti e che oggi sono costrette ad esportarli per oltre un terzo fuori regione con costi ambientali ed economici molto alti. In altre regioni discariche come la nostra hanno l´autorizzazione che noi chiediamo". Appoggiato nella sua richiesta dal sindaco Patrizio Mungai, Fedi ha detto che la società di gestione per raggiungere l´obiettivo si è vista costretta a chiedere la valutazione di impatto ambientale, che però ha tempi molto lunghi. Ha quindi chiesto che la Regione si riappropri della gestione delle aree adibite a discarica, sveltisca le procedure burocratiche e dia risposte in tempi più rapidi. "Ho capito che siamo di fronte – gli ha risposto Enrico Rossi – ad un impianto ben gestito. Nel nuovo piano regionale abbiamo detto che intendiamo arrivare a smaltire i rifiuti speciali all´interno della Regione. Quanto alla vostra richiesta, che trovo legittima, vediamo se entro marzo verrà approvata la legge nazionale che prevede l´abolizione delle Province e se quindi potremo riappropriarci delle competenze che, sbagliando, abbiamo delegato a loro. Altrimenti dovremo procedere con una legge regionale, ma non sarà facile arrivare alla sua approvazione. Trovo comunque sbagliato che si comprima in questo modo la libertà di impresa". Nel corso dell´incontro Pistoiambiente ha annunciato l´imminente presentazione della ricerca sulla qualità dell´acqua e dell´aria condotta dal Cnr dentro il perimetro e nei dintorni della discarica. Dalle analisi non risulta alcun sforamento dei parametri di legge. Nel corso della sosta a Serravalle il presidente Rossi ha anche avuto modo di visitare il nuovo plesso scolastico di Casalguidi da 17 aule che ospita circa 500 bambini dai 3 agli 11 anni, costato circa 7 milioni di euro e realizzato grazie al contributo versato al Comune da Pistoiambiente al momento del raddoppio della discarica del Cassero.  
   
   
CONTROVERSIE E RECLAMI, SÌ ALLA CONCILIAZIONE METODO VELOCE, PRATICO ED ECONOMICO PER RISOLVERE I CONFLITTI È IL PRIMO DEGLI OBIETTIVI RAGGIUNTO IN TEMPO RECORD TRA ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI E SOCIETÀ DI GESTIONE  
 
Verona, 18 febbraio 2014  - Lo scorso 13 febbraio  nella sede del Consiglio di Bacino, è stato firmato il Regolamento per la conciliazione paritetica tra le Società di gestione Acque Veronesi e Azienda Gardesana Servizi e le Associazioni dei consumatori (Adiconsum Verona, Lega Consumatori Verona e Movimento Consumatori Verona). È stato quindi raggiunto abbondantemente nei termini del programma previsto il primo degli obiettivi stilati dal tavolo tecnico istituito prima di Natale e operativo dal 16 gennaio scorso tra Società di Gestione dell’idrico e Associazioni dei consumatori. Il Regolamento contiene le nuove linee guida da seguire in caso di conflitti e reclami, che hanno come obiettivo quello di raggiungere una soluzione e risolvere i conflitti e i reclami tra le Società di gestione e i loro clienti in modo pratico, veloce ed economico. Le Associazioni, il Consiglio di Bacino e le Società di Gestione esprimono soddisfazione per la qualità del lavoro svolto in regime di massima collaborazione, pur nel rispetto delle reciproche posizioni. Mauro Martelli, presidente del Consiglio di Bacino Veronese: “Esprimiamo tutta la nostra soddisfazione, dati i tempi contenuti da quando è stato sottoscritto il protocollo ed è stato istituito il tavolo tecnico. I nostri intenti hanno trovato la loro prima applicazione, nei tempi convenuti, per quanto riguarda la conciliazione: siamo soddisfatti che il lavoro con le Associazioni dei consumatori e le Società di Gestione si stia completando con risultati reali e con un coinvolgimento sempre più massiccio della cittadinanza”. Davide Cecchinato, presidente di Adiconsum Verona: “A nome delle Associazioni di consumatori coinvolte, posso dire che questo è un importante risultato raggiunto nell’ambito del protocollo sottoscritto tra le Associazioni di consumatori e le Società di gestione, per favorire la risoluzione dei reclami in modo veloce ed economico. Sarebbe auspicabile che lo strumento della conciliazione potesse essere esteso ad altre società veronesi che erogano servizi di utenza nei confronti dei consumatori”. Il Regolamento per la conciliazione paritetica vuole essere uno strumento di componimento bonario delle controversie, veloce, economico e riservato nel rispetto della privacy, per risolvere i conflitti e i reclami. Vengono trattate le seguenti controversie: errori di fatturazione, ricostruzione dei consumi, contestazione della tipologia di uso, lettura errata o ritardo nel trattamento della pratica (come l’attivazione dell’utenza ecc). E ancora: sospensione per morosità della fornitura, mancata osservanza standard di qualità e obblighi previsti dalla carta dei servizi. Cosa Cambia. Prima del Regolamento, se per questi casi elencati l’utente, a fronte di un reclamo, non riceveva risposta o se la risposta della Società di gestione non era soddisfacente, si finiva per vie legali, con relativi costi, lungaggini burocratiche e incertezza dell’esito. Ora, le cose cambiano. Come Funziona. Innanzitutto, la prima cosa da fare è sempre inoltrare un reclamo, e questo può essere svolto sia tramite le associazioni aderenti o autonomamente: in quest’ultimo caso la procedura di conciliazione verrà comunque assegnata (con un criterio turnario) a una delle associazioni firmatarie. Tempistiche. La domanda di conciliazione deve essere inviata entro 90 giorni decorrenti dalla data di ricevimento della risposta al reclamo. Una volta presentata la domanda, dopo 30 giorni inizierà il tentativo di conciliazione. Nel corso della procedura sono sospese tutte le azioni esecutive relative alla controversia. A breve la documentazione e le modalità per avviare la procedura sarà a disposizione degli utenti: sarà infatti pubblicata sul sito del Consiglio di Bacino, delle Associazioni di consumatori aderenti e delle Società di gestione.