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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Settembre 2014
LUCCA - PRIVACY E PROFILI DI RESPONSABILITÀ SU INTERNET, SEMINARIO  
 
Lucca, 2 settembre 2014 - Si intitola "La Privacy ed i profili di responsabilità su Internet" il seminario in programma mercoledì 24 settembre con orario 9:30 – 13:30 nella sala dell´oro della Camera di Commercio di Lucca, Camera di Commercio. L´incontro, organizzato dall´ente camerale lucchese in collaborazione con Toscana Promozione, analizzerà le problematiche inerenti il trattamento dei dati personali relativamente alle attività svolte dalle imprese tramite il web, fornendo i necessari orientamenti sugli adempimenti richiesti dalla normativa in vigore anche alla luce dei più recenti aggiornamenti. Il seminario è rivolto a Imprenditori, Responsabili aree commerciale, marketing e comunicazione, Responsabili del sito web aziendale e del commercio elettronico,Web agencies, Consulenti e professionisti della net-economy. La partecipazione è gratuita. La richiesta di partecipazione dovrà pervenire alla Segreteria Organizzativa mediante iscrizione dal sito tramite la specifica Scheda di adesione on line https://docs.Google.com/forms/d/1cjxuqdrmtzmrfxfozkb_yzewzkh2ijsuex4v2iorpug/viewform    
   
   
VERONA - 107 DIGITALIZZATORI PER LE PMI DEL MADE IN ITALY  
 
 Verona, 2 settembre 2014 - Dal 1° settembre la Camera di Commercio di Verona ospiterà Cecilia Rigodanza e Francesco Beninato, vincitori di due delle 107 borse di studio, bandite da Google e Unioncamere, con l’obiettivo di digitalizzare le imprese del Made in italy. Le borse di studio - parte integrante del progetto Google “Made in Italy: Eccellenze in Digitale” - hanno il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico e si inseriscono all’interno della campagna "e-Skills for jobs" della Commissione Europea. I 107 laureandi o neolaureati selezionati verranno ospitati per sei mesi in 52 Camere di Commercio e avranno il compito di favorire la digitalizzazione delle Pmi del territorio. In particolare Cecilia e Francesco si occuperanno di migliorare la digitalizzazione delle imprese veronesi del comparto vino ed agroalimentare: seguiti da un tutor camerale seguiranno le imprese veronesi interessate, con l´obiettivo di lanciarle sul web o migliorarne la presenza on line, al fine di incrementare le opportunità di business. L’elenco dei vincitori è disponibile su www.Eccellenzeindigitale.it/supportosulterritorio    
   
   
NUORO - NUOVO PORTALE CUOREDELLASARDEGNA.IT  
 
Nuoro, 2 settembre 2014 - La Camera di Commercio di Nuoro, in collaborazione con Confcommercio, Lega Coop, Cna, Confesercenti, Confcooperative, Confapi, Coldiretti e Confindustria, ha realizzato il portale denominato www.Cuoredellasardegna.it con l’obiettivo di promuovere il territorio e le sue attività. Tutte le imprese (commercio, artigianato, ricettività, agroalimentare, servizi turistici, servizi culturali) della Cdc di Nuoro potranno pubblicare le informazioni sulla propria attività in modo autonomo e gratuito, così da ottenere visibilità in tutte le manifestazioni del territorio, ad iniziare proprio da Autunno in Barbagia. I passi per registrare la propria impresa nel portale sono semplici: 1. Vai su www.Cuoredellasardegna.it  2. Accedi alla pagina “operatori”, 3. Registrati e attendi la mail di conferma.  
   
   
FATTURA ELETTRONICA, MILANO-BICOCCA PRIMA UNIVERSITÀ A PARTIRE DA OGGI L’ATENEO MILANESE INTRODUCE LA FATTURAZIONE ELETTRONICA, IN ANTICIPO SULLE DIRETTIVE MINISTERIALI CHE LA RENDONO OBBLIGATORIA DAL 31 MARZO 2015. TRA I VANTAGGI, RIDUZIONE DEL TEMPO DI EVASIONE DELLE FATTURE FINO A 10 GIORNI, ELIMINAZIONE DEI COSTI DI STAMPA E SPEDIZIONE, DISPONIBILITÀ IN REAL TIME E ONLINE DI TUTTI I DOCUMENTI CONTABILI.  
 
Milano, 2 settembre 2014 – L’università di Milano-bicocca adotta la fatturazione elettronica a partire da oggi, in anticipo di sei mesi su quanto previsto dalla tempistica del Decreto Ministeriale n.55 del 3 aprile 2013, che fissava al 31 marzo 2015 il termine per l’entrata in vigore del nuovo sistema. Grazie a questa introduzione, la trasmissione, la conservazione e l’archiviazione delle fatture emesse nei rapporti con l’ateneo milanese potranno essere effettuati esclusivamente in forma elettronica. «Come Ateneo riceviamo circa 20.000 fatture all’anno - dice il direttore generale Candeloro Bellantoni - che vengono evase in media in 50-60 giorni. Con l’introduzione della fatturazione elettronica, contiamo di poter ridurre i tempi di pagamento di almeno 8-10 giorni. Siamo arrivati in anticipo a questo obiettivo anche grazie alla collaborazione con la Banca Popolare di Sondrio, nostro partner tecnico e istituto cassiere dell’Università». I vantaggi andranno dall´azzeramento dei costi di stampa e di spedizione delle fatture all’eliminazione totale dei tempi di protocollazione e di tutte le attività manuali, a cominciare da operazioni semplici come l’apertura della corrispondenza. Verranno inoltre eliminati i costi legati agli spazi destinati agli archivi dei documenti cartacei: tutti i dati contabili saranno online e disponibili in tempo reale per gli uffici interessati. Il progetto verrà condotto in collaborazione con la Banca Popolare di Sondrio, istituto cassiere dell’Università di Milano-bicocca, che opererà in qualità di intermediario tra il fornitore e l’ateneo e che ha messo a disposizione la piattaforma elettronica sulla quale è stata effettuata la sperimentazione, conclusasi lo scorso giugno. La fatturazione elettronica fa parte delle iniziative di digitalizzazione e di materializzazione che l’Università di Milano-bicocca sta implementando da tempo: dalla verbalizzazione online degli esami (nel 2013 ne sono stati verbalizzati 220.522) al protocollo informatico (con 30.000 documenti protocollati in forma digitale nell’ultimo anno), dalle convenzioni digitali alla gestione delle procedure dei bandi per affidamenti e contratti per insegnamenti e moduli.  
   
   
MARCHE: PROGETTO “CHE FISICO”: SEI BORSE DI RICERCA PRESSO IL CERN DI GINEVRA. ANCORA POCHI GIORNI PER PRESENTARE LE CANDIDATURE.  
 
Ancona, 2 settembre 2014 - Ancora pochi giorni per partecipare al bando relativo al progetto Che Fisico. Il termine entro il quale inviare le domande, redatte secondo le indicazioni previste, è il 10 settembre 2014. Si tratta di un progetto di alta formazione per ingegneri, fisici e informatici presso il Cern di Ginevra, finanziato dalla Regione Marche con le risorse del Fondo Sociale Europeo. Beneficiari saranno sei giovani laureati, disoccupati o inoccupati di età non superiore ai 30 anni, con i seguenti requisiti posseduti alla data di scadenza del Bando: - residenti nelle Marche con residenza posseduta alla data di scadenza del Bando; - diploma di laurea specialistica o conseguita con il vecchio ordinamento; - adeguata conoscenza linguistica inglese di livello non inferiore a C1; - reddito annuo certificato Isee del proprio nucleo familiare non superiore a € 20.000,00; - non avere legami di parentela/affinità fino al terzo grado, o coniugio, con gli amministratori, i soci e i dipendenti del soggetto ospitante; - non avere già usufruito di n°2 o più borse con le risorse della programmazione Fse 2007-2013. I soggetti selezionati disporranno di borse di ricerca biennali di importo annuo pari a circa 40.000 euro, per specializzarsi e trasferire l’innovazione tecnologica nel sistema delle imprese marchigiane. Il progetto “Che Fisico” rappresenta il primo degli interventi concreti previsti dall’Accordo Quadro tra la Regione Marche e il Cern (Organizzazione europea per la ricerca nucleare) sottoscritto il 4 luglio scorso. Il Bando è stato pubblicato sul Bur Marche n°69 del 17.07.2014. Per prendere visione del Bando è sufficiente collegarsi al sito internet www.Regione.marche.it  mentre nel sito www.Europa.marche.it  basterà cliccare sull’icona indicata dalla freccia rossa “cerca Bandi Fse”.  
   
   
SCUOLA IN UMBRIA, INCONTRO A PALAZZO DONINI: IMPEGNO ISTITUZIONI A FAVORE PRECARI  
 
Perugia, 2 settembre 2014 – "Vogliamo mettere in atto una azione istituzionale molto forte, tesa ad impedire che si penalizzi in Umbria la situazione di moltissimi insegnanti precari ed anche la stessa qualità dell´insegnamento e della didattica nelle nostre scuole". È quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che, insieme alla vicepresidente della Giunta regionale e assessore all´Istruzione, Carla Casciari, ha presieduto a Palazzo Donini una riunione con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali regionali della scuola (Flc Scuola, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals, Gilda Unams) e del Coordinamento dei precari storici di Perugia per un confronto sulle problematiche derivanti dall´aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento provinciali dei docenti. All´incontro hanno partecipato anche i parlamentari umbri Valeria Cardinali, Adriana Galgano, Nadia Ginetti, Giampiero Giulietti e Walter Verini. I rappresentanti sindacali degli insegnanti hanno esposto la complessa situazione venutasi a creare per i docenti precari storici umbri "scivolati" in graduatoria a causa dell´ingresso di numerosi docenti da altre province, ed hanno auspicato che la Regione Umbria si attivi affinché si possano definire, con il contributo dei Parlamentari, iniziative di carattere legislativo da attivare in sede istituzionale che possano contribuire a risolvere il problema. L´incontro si è concluso con l´impegno da parte della Regione Umbria di svolgere una forte iniziativa politica ed istituzionale che miri a definire un intervento legislativo e normativo che individui una soluzione – anche transitoria – ad un problema che sta interessando in Umbria, come in altre regioni del centro nord, centinaia di insegnanti precari. Su questo specifico punto la Regione Umbria formalizzerà a breve una proposta che, accogliendo le istanze degli insegnanti precari, sarà inviata al Ministro dell´Istruzione ed a tutti i Parlamentari umbri. La presidente Marini e la vicepresidente Casciari hanno inoltre annunciato che la Regione, con una lettera formale, chiederà all´Ufficio scolastico regionale ed all´Inps che le verifiche relative alla correttezza dei titoli di ciascun insegnante inserito nelle diverse graduatorie siano svolte per tutti e non a campione.  
   
   
UNIVERSITA’: ZAIA, “ALTRI 85.000 ALLA LOTTERIA DEI QUIZ D’ACCESSO. NO AL NUMERO CHIUSO, SI’ ALLA VALUTAZIONE DEI MERITI. DOPO LE PROMESSE, MINISTRO E GOVERNO IMMOBILI E STERILI VERTICI. RISPONDERE CON FONDI AGLI ATENEI VIRTUOSI AI TIMORI LOGISTICI DEI RETTORI”.  
 
Venezia, 2 settembre 2014 - “La riforma dell’Università con l’abolizione del numero chiuso e dei quiz-lotteria per accedervi, da sostituire con criteri di merito legati al curriculum di studio, sta facendo una brutta fine: non riesce ad andare oltre l’#statetranquillilafaremo sparato in piazza in campagna elettorale per le europee dal Ministro Giannini. Un Ministro che promette ma non fa, non dico la riforma ma almeno la convocazione del promesso tavolo tecnico per studiarne le modalità; il mondo accademico che per ora non è andato oltre la pur comprensibile segnalazione di problemi logistici, un summit con il prevedibile nulla di fatto finale. Siamo di fronte ad uno stand by che danneggia gli studenti e non depone a favore di un futuro migliore orientato alla qualità reale e al merito”. Lo sottolinea il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia rispetto al futuro della promessa abolizione del numero chiuso e dei quiz d’accesso alle Università, tema sul quale si è registrato un vertice conclusosi con un nulla di fatto. “Il 3 settembre ad esempio – incalza Zaia – 85.000 studenti delle professioni sanitarie, tra cui infermieristica, ostetrica, fisioterapista, tecnici di laboratorio nelle varie branche, si giocheranno al lotto 25.540 posti e a seconda di quanti indovineranno come si chiamava il cavallo bianco di Garibaldi, sarà deciso chi merita di studiare per la professione che ha scelto e chi no. Non è così che si formano i professionisti migliori, così vanno avanti solo i più fortunati ed è una profonda ingiustizia, che mina di fatto il diritto costituzionale allo studio per tutti. Serve selezione vera – attacca Zaia – tutti ai nastri di partenza con uguali possibilità e chi sgarra con gli esami, ad un certo punto è fuori. Questo è quello che chiedo dal novembre 2013, questa è la promessa del Ministro Giannini, questo è quello che ragazzi e famiglie si aspettano per non finire nel business milionario dei tutor privati e dei viaggi della speranza all’estero”. “Le preoccupazioni logistiche espresse dai Rettori – aggiunge il Governatore – sono fondate, ma non irrisolvibili: Se il Governo crede all’importanza della formazione universitaria italiana dimostri che i finanziamenti strutturali ad alcune scuole non erano lo strumento per consentire al Premier di andarle a visitare con la fanfara, ma una piccola parte di una strategia vera a favore della nostra istruzione; trovi i soldi per mettere a disposizione delle Università nuovi spazi, anche recuperandone tra i beni demaniali inutilizzati, e nuovi docenti se ne servono. Non è così difficile, basta usare in modo virtuoso e selettivo i criteri della spending review, tagliando magari atenei troppo simili a catene di montaggio lauree, e cominciando a sostenere quelli virtuosi per gestione, qualità dell’insegnamento e severità delle valutazioni come Padova, Verona e Venezia, e quelle Regioni come il Veneto che si pagano un centinaio di borse di studio l’anno per gli specializzandi in medicina”.  
   
   
MILANO: CONTRO L´ABBANDONO SCOLASTICO AL VIA LE ISCRIZIONI AI CORSI DI RECUPERO OPPORTUNITÀ DI RIPRENDERE GLI STUDI PER CHI NON PUÒ PERMETTERSI LE STRUTTURE PRIVATE  
 
Milano, 2 settembre 2014 – Contro il fenomeno dell´abbandono scolastico, il Comune ha riaperto le iscrizioni ai Corsi di Idoneità per l‘anno scolastico 2014-2015 nella sede del Polo Scolastico A. Manzoni di via Deledda 11. Si tratta dei famosi “corsi di recupero” per gli studenti italiani e stranieri che desiderano così recuperare gli anni scolastici perduti. Per registrarsi c’è tempo fino al 15 settembre, poi, dalla terza settimana del mese, tutti sui banchi a studiare. “Questi corsi sono un´opportunità da non perdere per i giovani e gli adulti con storie di abbandono scolastico che non hanno la possibilità di rivolgersi a strutture private - ha detto Francesco Cappelli, assessore all’Educazione e Istruzione -. È perciò un impegno concreto da parte della nostra Amministrazione per diminuire il fenomeno della dispersione scolastica, con una particolare attenzione anche verso l’integrazione degli alunni stranieri”. Chi vuole maggiori informazioni può telefonare allo 02.884.46224. Per l’iscrizione ci si può recare direttamente nella sede di via Deledda tutti i giorni, tranne il sabato e la domenica, dalle ore 17.00 alle ore 20.00. Il costo per la frequenza è di 284 euro l´anno. I corsi terminano con un esame esterno presso un istituto statale o paritario. Ulteriori informazioni su www.Corsidirecuperoincomune.it. Una delle novità è che, da quest’anno, i corsi e le attività della scuola Manzoni entrano a far parte del Cpia (il Centro Provinciale di Istruzione per gli Adulti), una Rete territoriale di Servizi formata da Comune, Provincia e Direzione Scolastica Regionale, che ha la finalità di razionalizzare sul territorio l’offerta formativa diurna e serale per giovani e adulti, sia italiani che stranieri. Grazie a questi corsi, circa 600 studenti italiani e stranieri provenienti da oltre 40 Paesi, potranno sostenere gli esami di Stato, attraverso bienni di recupero e annualità singole, e rientrare nel regolare corso di studi. Altra novità di quest’anno è che il Comune organizzerà due nuove classi diurne, per un totale di 19 classi, 15 serali e 4 diurne. Gli studenti potranno anche acquisire il diploma d’istruzione secondaria, per il proseguimento degli studi in corsi universitari o di specializzazione e per un più efficace inserimento nel mondo del lavoro. Tre i tipi di studenti che frequentano i corsi di idoneità: adulti interessati a ottenere il diploma con un percorso scolastico breve per trovare lavoro o migliorare professionalmente; giovani estromessi dal regolare circuito scolastico che vogliono recuperare le annualità perdute e cittadini non italiani che vogliono utilizzare la scuola per trovare un lavoro o una maggiore integrazione. Gli studenti cittadini non italiani (circa il 40% del totale) provengono da oltre 40 Paesi, in particolare Perù, Ecuador, Romania, Egitto e Filippine. I corsi di idoneità del Comune supportano gli studenti nell’orientamento alle scelte scolastiche e nei percorsi di istruzione, soprattutto negli ambiti socio-sanitario, amministrazione-finanza-marketing, costruzioni-ambiente-territorio, servizi economico-turistici, settore informatico e telecomunicazioni. Gli alunni stranieri potranno, inoltre, completare l’allineamento di studi fatti nel Paese d’origine e vivere una reale esperienza di integrazione. L’offerta del Comune servirà anche a ridurre la dispersione scolastica, che interessa, ogni anno, a Milano e provincia, oltre 8mila studenti che lasciano gli studi superiori nel secondo anno di frequenza, di cui circa il 30% sono alunni con cittadinanza straniera (dati Ufficio Scolastico Provinciale). Un fenomeno che produce anche un danno economico e che l’Unione Europea considera come una delle più importanti sfide dei prossimi anni, con l’obiettivo fissato per il 2020 di ridurre questo tasso a una quota inferiore al 10% (15,5% per l’ Italia).  
   
   
TITOLI DI STUDIO: INDIRIZZO ECONOMICO PER I LAUREATI E AMMINISTRATIVO-COMMERCIALE E TURISTICO-ALBERGHIERO PER I DIPLOMATI. SONO QUESTI GLI INDIRIZZI DI STUDIO MAGGIORMENTE RICERCATI DALLE IMPRESE IN MOLISE MA IN PIÙ DEI DUE TERZI DEI CASI L’ESPERIENZA È UN REQUISITO INDISPENSABILE.  
 
 Campobasso, 2 settembre 2014. Laurea e diploma restano la carta migliore per assicurarsi un posto di lavoro anche nel 2014, mentre diminuisce l’interesse delle imprese molisane per chi ha scelto un percorso di formazione professionale; aumenta, indipendentemente dal titolo di studio, la richiesta di candidati in possesso di un’esperienza lavorativa pregressa. È quanto mostrano le previsioni di assunzione formulate dalle imprese dell’agricoltura, dell’industria e dei servizi, registrate dal Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del lavoro per l’anno in corso disponibili anche online all’indirizzo http://www.Starnet.unioncamere.it/ “Per rilanciare l’occupazione, soprattutto l’occupazione per i nostri giovani” – ha detto il Presidente vicario di Unioncamere Molise Pasqualino Piersimoni – “c’è bisogno di un cambiamento che, rendendo più efficace il sistema della formazione, insista sul valore formativo del lavoro in impresa e sull’importanza dell’educazione all’imprenditorialità. Il sistema camerale ha maturato una lunga esperienza in questo campo e oggi è pronta a fare da ‘ponte’ tra i sistemi delle imprese e della formazione. Il titolo di studio oggi non basta più: chi assume chiede un’esperienza diretta del mondo del lavoro, acquisita già durante gli anni della scuola. Per questo i percorsi di alternanza scuola-lavoro non devono più essere l’eccezione, ma la regola per i nostri ragazzi”. Passando ai dati, delle oltre 2.220 assunzioni programmate nel 2014 in Molise, quasi 130 interesseranno persone laureate, 970 diplomati della scuola secondaria superiore, circa 450 persone in possesso della qualifica professionale e poco meno di 700 figure a cui non verrà richiesta una formazione scolastica specifica. Al di là della consistenza delle assunzioni, il 2014 conferma la tendenza, nella regione, ad un innalzamento della richiesta di scolarità, intesa come assunzioni di laureati e diplomati. Questa maggior richiesta di scolarità però non sembra dipendere dall´incidenza di figure high skill, che resta stabile tra il 2013 e il 2014. In particolare, rimane invariata, attorno al 6%, la quota di laureati, mentre aumenta quella dei diplomati, dal 39 al 43%. Laureati e diplomati insieme detengono, quindi il 49%, delle assunzioni programmate nella regione per il 2014, quota inferiore di 3 punti alla media nazionale. A livello nazionale economisti e ingegneri elettronici e dell’informazione si confermano anche quest’anno al vertice della domanda di profili di laureati espressa dalle imprese, seguiti dagli altri indirizzi di ingegneria, dai laureati nelle materie dell’insegnamento della formazione e da quelli con indirizzo sanitario-paramedico. Questa tendenza sembra essere rispettata anche in Molise con le imprese che esprimono un’indicazione chiara solo per gli indirizzi economici (circa 50 assunzioni su 130). Tutte le altre richieste di personale laureato rientrano sotto la generica indicazione “altri indirizzi” (80 casi su 130). Non si modifica rispetto allo scorso anno la graduatoria degli indirizzi di diploma più richiesti: l’amministrativo-commerciale (170 assunzioni) e il turistico-alberghiero (170 assunzioni) sono al vertice appaiati, seguiti dall’indirizzo meccanico (60 assunzioni) e da quello edile (50 assunzioni). L´aumento dell´incidenza di laureati e diplomati che si registra in Molise sembra limitare gli “spazi” per coloro che hanno conseguito una qualifica professionale (la cui quota sulle assunzioni totali diminuisce dal 22 al 20%), e penalizza anche chi non ha una formazione scolastica specifica: la relativa quota si riduce, infatti, di 2 punti (dal 33 al 31%). Per quanto riguarda le competenze "trasversali", e cioè non specifiche della professione da svolgere, quelle che le imprese molisane considerano più importanti quando assumono personale laureato e diplomato sono la capacità di lavorare in autonomia e la capacità di lavorare in gruppo, entambe indicate come “molto importanti” per circa la metà delle assunzioni programmate. Nelle posizioni successive, con un numero di segnalazioni tra il 33 e il 38% figurano la capacità comunicativa, la flessibilità e capacità di adattamento, la capacità di risolvere problemi e la capacità di analisi e sintesi delle informazioni. Appaiono invece poco rilevanti caratteristiche quali la creatività e la capacità di ideazione, l´attitudine al risparmio energetico e la capacità di pianificare e coordinare indicate come molto importanti in meno di un caso su cinque. Queste competenze vengono in genere richieste solo alle figure che avranno funzioni dirigenziali o molto specifiche, per le quali le assunzioni previste sono tradizionalmente poco numerose. Le imprese italiane tendono a ricorrere prevalentemente a candidati in possesso di esperienza specifica e la regione Molise non fa eccezione: nel 2014, al 29% dei nuovi assunti verrà richiesta un´esperienza nella professione (contro il 21% in media in Italia) e a un ulteriore 43% un´esperienza almeno nel settore in cui opera l´azienda (37% in Italia). La frequenza con cui le imprese richiedono una precedente esperienza specifica varia però in misura significativa in base al titolo di studio posseduto: arriva al 67% circa per i candidati in possesso di laurea, al 72% circa per i diplomati.  
   
   
TRENTO: DALL´INFANZIA ALL´UNIVERSITÀ: SCUOLA, FATTORE DI SVILUPPO  
 
Trento, 2 settembre 2014 - Una struttura nuovissima, ma una lunga storia per la Scuola dell´infanzia Giuseppe e Adelaide Rosmini Serbati, fondata a fine Ottocento a Marco di Rovereto. Qui, ieri in tarda mattinata, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, ha concluso il breve tour che lo ha portato a fare gli auguri di buon inizio anno in tre realtà del territorio: al Torrione di Trento, al Rione Degasperi di Riva e a Marco appunto. Quest´ultima realtà è stata da poco ristrutturata e ampliata. I lavori sono stati effettuati in pochi mesi ed hanno restituito ai bambini, maestre e inservienti degli spazi moderni, sicuri e funzionali. Un bel biglietto da visita insomma per poter testimoniare il livello di qualità e attenzione riservato al tema dell´infanzia e all´educazione e istruzione in genere. "Se i risultati parlano di eccellenza - ha detto Rossi, accompagnato nella visita dal sindaco Andrea Miorandi e dal presidente della scuola, Paolo Cazzanelli - è grazie all´impegno di tutti. Comune, associazioni, volontari, genitori. Ricordo anche in questa sede come abbiamo voluto iniziare la legislatura con un segnale di fiducia, attraverso la stabilizzazione del personale. Continueremo a investire nella scuola, anche se viviamo in tempi diversi rispetto a soli pochi anni fa. Lo faremo perché convinti che la scuola, dall´infanzia all´università, costituisce fondamentale fattore di sviluppo per la nostra comunità. E sono convinto che attorno a questo obiettivo ci ritroviamo tutti, ciascno con proprie sensibilità. Sono un centinaio i bambini che frequentano la scuola Rosmini Serbati. L´associazione che lo gestisce (Ente gestore) non ha scopo di lucro, persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale ed è iscritta all’Albo Provinciale del Volontariato; è una onlus; è sempre stata fondata sul lavoro volontario della popolazione di Marco. L´ente gestore ha ottenuto nel 1978 dalla Provincia autonoma di Trento per la propria scuola l´equiparazione e nel 2001 la qualifica di Scuola Paritaria. L´attività principale riguarda la gestione del servizio scolastico ma anche di servizi ricreativi organizzati durante la sospensione estiva delle attività della scuola; si tratta di proposte che rappresentano un importante sostegno per le famiglie ma anche un “supporto” ed un aiuto alla genitorialità, attraverso attività didattiche, ludiche e ricreative, sempre ispirate a precisi riferimenti valoriali e culturali, nel rispetto degli ambiti educativi e sempre in positiva relazione con le istituzioni locali, la comunità e la parrocchia. Un apporto importante agli impegni gestionali ed amministrativi è quello che offre l´Associazione Co.e.s.i. (Comunità Educative Scuole Infanzia), a cui il sodalizio di Marco aderisce fin dal 2009, anno di nascita dell´ente di secondo livello. In seguito alla crescita della popolazione, l´edificio scolastico è stato ampliato due anni fa, grazie al fondamentale contributo della Provincia autonoma di Trento ed all´opera dei volontari. L´edificio è stato oggetto di un innovativo progetto che ha permesso, oltre all´aumento degli spazi didattici, anche la realizzazione di un giardino coperto, che consente ai bambini di uscire anche quando fa brutto tempo. Oltre alle attività come scuola dell´infanzia, l´Ente gestore - accreditato a fruire dei buoni di servizio per i genitori - da alcuni anni organizza, con apposito personale, risorse proprie ed un piccolo contributo dei genitori, un servizio di animazione estiva durante i mesi di chiusura scolastica, molto apprezzato dalle famiglie; un modo valido insomma di utilizzare la struttura durante tutto l´arco dei dodici mesi; il servizio di animazione estiva è stato avviato dal 2006; da quest’anno è stato riconosciuto con il marchio “Family in Trentino”.  
   
   
MILANO: SCUOLE, NUOVI ARREDI PER 23 PALESTRE  
 
Milano, 2 settembre 2014 – In arrivo 23 palestre scolastiche tutte rinnovate (3 in zona 2, 2 in zona 3, 5 in zona 4, 2 in zona 5, 3 in zona 6, 2 in zona 7, 3 in zona 8, 3 in zona 9) che saranno aperte anche alla città per le attività sportive degli abitanti del quartiere. Il Comune ha, infatti, dato il via ad un piano di risistemazione e rinnovamento delle palestre, realizzando anche accessi e bagni separati: questo permetterà di utilizzare gli spazi in modo autonomo e sicuro anche negli orari extrascolastici. In arrivo anche nuovi arredi per le attività sportive: canestri per il basket, reti per la pallavolo, aste per il salto in alto e attrezzature per l’atletica leggera e corpo libero. “Con la ristrutturazione di queste palestre offriamo agli alunni delle scuole strutture in grado di soddisfare le loro esigenze di attività sportiva – ha detto Carmela Rozza, assessore ai Lavori Pubblici -. Ma non solo: apriamo anche queste palestre alla città perché tutti possano usufruirne. Ricordo, inoltre, che la nostra Amministrazione ha investito notevoli risorse per portare a termine un importante piano di ristrutturazione e ricostruzione di strutture scolastiche. Siamo già al lavoro per consegnare al più presto ai residenti edifici adatti alle esigenze dei bambini”. “Scuola non vuol dire solo studiare – ha dichiarato Francesco Cappelli, assessore all’Educazione e Istruzione - : è importante iniziare l’anno scolastico con aule attrezzate al meglio, anche per le attività laboratoriali. Ma è altrettanto importante che in un edificio scolastico ci siano strutture sportive adeguate dove i bambini e i ragazzi possono svolgere la propria attività insieme ai propri coetanei. Fare sport, infatti, significa abituarsi alla socialità, iniziando, quindi, a comprendere il valore della convivenza e del vivere civile”. L’amministrazione ha pensato anche ai tanti i bambini e ragazzi che iniziano un nuovo ciclo scolastico: in 80 nuove sezioni, tra nidi, scuole dell’infanzia, elementari e medie, i nuovi alunni saranno accolti nelle classi con arredi freschi di fabbrica e tutti a norma: banchi, lavagne, cattedre, tavolini, sedie, e attaccapanni. Il Comune ha pensato anche alle attività extrascolastiche: infatti, anche le aule destinate ai laboratori di informatica saranno“rivoluzionate”, con nuove scrivanie e altri arredi pensati per ospitare tutte le strumentazioni informatiche.  
   
   
MONZA E BRIANZA - LA CARTELLA SCOLASTICA PESA 7 EURO IN PIÙ  
 
Monza, 2 settembre 2014 - Rientro dalle vacanze e tutti a fare la spesa; e nel carrello la parte del leone la fa l’occorrente per la scuola, acquistato tra cartolerie, supermercati e discount. Mediamente in Lombardia quest’autunno la cartella scolastica “peserà” più di 76 Euro, mentre la spesa per i libri di testo si aggira sui 147 Euro. Sale il prezzo del carrello per la scuola: in Lombardia si registra una variazione di +10,2% rispetto al 2013, vale a dire che il kit scolastico costerà circa 7 euro in più rispetto allo scorso anno. Aumenti più contenuti a Monza e Brianza (+4,7%) e a Bergamo (+3%). Più alti i rincari a Milano (+15%) e a Como (+15,4%), anche se quest’ultima resta la città capoluogo più economica (67,82 Euro), mentre Cremona è la più cara (poco più di 92 Euro). È quanto emerge dalla “Rilevazione dei prezzi di alcuni beni e servizi di largo consumo a Monza e in Lombardia “Focus Paniere scuola” realizzata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza con il coordinamento scientifico di Ref Ricerche. E la Camera di commercio di Monza e Brianza in collaborazione con Formaper, per garantire un concreto raccordo tra mondo scolastico e mondo imprenditoriale, ogni anno promuove più di 60 iniziative di alternanza scuola-lavoro e servizi di orientamento imprenditoriale, indirizzati alle scuole superiori del territorio. Tra incontri, visite aziendali, corsi e attività di orientamento sono stati coinvolti più di 1700 studenti in un anno. In Italia sono 16.122 le cartolerie attive, di cui 2.331 in Campania (unica regione insieme alla Sicilia in cui le attività aumentano in un anno) e 2.031 in Lombardia. La crisi tocca il settore e le imprese che vendono articoli di cartoleria per “scuola e ufficio” diminuiscono sia in Italia che in Lombardia. È quanto emerge da una elaborazione condotta dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese.  
   
   
SECONDA EDIZIONE DELLA SCUOLA DI "BOLLENTI SPIRITI"  
 
 Bari, 2 settembre 2014 - Le iscrizioni sono aperte fino al 15 settembre e le lezioni saranno da novembre a gennaio 2015 con un avviso a cura dell’Arti. Era infatti presente la presidente Eva Milella con il dirigente regionale Annibale D’elia. “Learning by doing”, è la parola d’ordine del corso, che non è rivolto alla platea più generale dei giovani in attesa di occupazione, ma che vuole formare 30 esperti con una nuova figura professionale di operatore di politiche giovanili (youth workers). Insomma non è una scuola per Neet (i giovani che non lavorano e che non studiano), ma per operatori che vogliano lavorare con i Neet per fare emergere i loro talenti. La prima edizione a Taranto (nella città vecchia) si è conclusa con la formazione dei primi 30 esperti. La nuova edizione si terrà sempre a Taranto con “incursioni” nei vari territori. L’occasione è stata utile ieri per l’annuncio di due nuovi bandi: “Spirito Civico”, ispirato al servizio civile nazionale e finanziato con 5 milioni del fondo politiche giovanili e “A Bottega”, esperienza di formazione non formali sul campo, con 3 milioni dalle politiche giovanili: entrambi i bandi saranno calibrati su Bollenti Spiriti e saranno tra gli attrezzi a disposizione degli esperti della Scuola. “Con le passate edizioni di Bollenti Spiriti – ha spiegato l’assessore Minervini – ci siamo rivolti ai giovani con talento. Oggi dobbiamo rivolgerci a tutti i giovani, perché “tutti i giovani sono una risorsa”. Ad essi chiediamo di essere curiosi con le risorse sprecate e inespresse dei territori. Ma rivolgerci ai giovani Neet per noi è un terreno minato: spesso non sappiamo precisamente come fare e il work in progress della scuola, che mette in rete le migliori esperienze italiane e europee del settore, ci darà una mano a far emergere anche chi a 25 anni è scomparso dai radar della scuola e del lavoro, rinunciando a progetti di vita e di società. Si tratta di molti, troppi: 1 giovane su 3 è in questa condizione inaccettabile e ad essi occorre dare risposte. Facendogli riscoprire antichi mestieri, ridando motivazione per la formazione, cercando sul territorio l’incubazione per nuove risorse”. In allegato la scheda: La Scuola Di Bollenti Spiriti: Avviso Per Partecipare Alla Seconda Edizione. Dopo il successo della prima edizione (oltre 440 candidature, 30 partecipanti da tutta la Puglia, 2 mesi di formazione residenziale), l’Arti ha pubblicato il nuovo avviso per partecipare alla Scuola di Bollenti Spiriti: un percorso di formazione intensiva per operatori di politiche giovanili (“youth worker”). L’avviso scade il 15 settembre. Bollenti Spiriti, il programma della Regione Puglia per i giovani, cerca 30 giovani residenti in Puglia di età compresa tra i 18 e i 35 anni, per partecipare alla seconda edizione della scuola di formazione per operatori di politiche giovanili (youth worker). L’obiettivo della scuola, realizzata dall’Arti con il supporto del Fondo Sociale Europeo 2007-2013, è formare una nuova figura professionale in grado di coinvolgere i giovani nei progetti e nelle attività del nuovo Piano Bollenti Spiriti “Tutti i giovani sono una risorsa”, con particolare riferimento ai ragazzi e alle ragazze che non studiano, non lavorano e non sono in formazione (Neet). * * * La prima edizione della Scuola di Bollenti Spiriti si è svolta nella città vecchia di Taranto, presso il Laboratorio Urbano “Cantiere Maggese”, da maggio a luglio 2014. Hanno partecipato 30 ragazzi di tutta la Puglia, di età compresa tra 24 e 35 anni, 50% uomini e 50% donne, con titoli di studio, esperienze professionali e competenze molto varie, selezionati tra le 442 candidature pervenute. L’attività didattica si è svolta come una vera e propria “scuola di comunità”, aperta alla città e basata sul “learning by doing” (imparare facendo). Durante la Scuola, gli stessi partecipanti hanno ideato e avviato progetti con il coinvolgimento dei giovani e degli abitanti del quartiere, che sono stati sviluppati con il supporto dei tutor: una lavanderia di quartiere; un servizio di guida turistica non convenzionale a Taranto vecchia; una serigrafia sociale; una cucina condivisa realizzata con le giovani donne del centro storico; una iniziativa per l’incremento del verde pubblico in città; una sala prove per giovani musicisti e altri ancora. All’attività didattica hanno contribuito imprenditori sociali, esperti e protagonisti di note esperienze di animazione e progettazione sociale, scelti anche in base agli interessi degli stessi partecipanti: Alex Giordano (Rural Hub - Napoli), Andrea Bartoli (Farm Cultural Park – Favara), Goffredo Fofi, Daniela Selloni (Politecnico di Milano), Francesca Cavallo (Timbuktu – San Francisco), Paolo Pisanelli (Cinema del Reale – Specchia), Paolo Cottino e Gabriele Rabaiotti (K-city - Milano), Francesco Cannavà (Cooperativa Articolo 4 – Torino), i ragazzi della cooperativa La Paranza che gestiscono le Catacombe di San Gennaro (Napoli) e molti altri. * * * La seconda edizione della Scuola avrà carattere residenziale e si svolgerà a Taranto, per la durata di 8 settimane, nel periodo novembre 2014 - gennaio 2015. Durante la Scuola saranno trattati i temi dello sviluppo locale, delle politiche giovanili, dell’imprenditoria sociale, della rigenerazione urbana e dell’animazione di comunità. Si imparerà attraverso metodologie di apprendimento sul campo, esperienze pratiche di progettazione con i giovani e con il coinvolgimento di esperienze di eccellenza a livello regionale, nazionale e internazionale. Principale novità della seconda edizione, nel periodo centrale del percorso è previsto un periodo di permanenza degli allievi presso progetti e organizzazioni impegnate nel lavoro con i giovani in diversi luoghi della Puglia. Ai partecipanti sarà garantito l’alloggio e verrà corrisposta un’indennità di partecipazione pari ad un massimo di 1.600 Euro (5 Euro per ogni ora di effettiva frequenza al corso). Non è previsto il rimborso di eventuali spese di trasporto. Per partecipare è necessario presentare una domanda di candidatura secondo le modalità indicate nell’avviso entro e non oltre le ore 16:00 del 15 settembre 2014. L’avviso e la domanda di partecipazione sono disponibili sui siti dell’Arti e di Bollenti Spiriti. * * * Al termine del percorso formativo, i partecipanti avranno maturato conoscenze ed esperienze utili a ideare e realizzare progetti di politiche giovanili e innovazione sociale, con particolare riferimento ai nuovi bandi di Bollenti Spiriti per i giovani Neet che saranno pubblicati nelle prossime settimane nell’ambito del piano “Garanzia Giovani Puglia”: - Spirito Civico: i giovani pugliesi a servizio del bene comune (5 milioni di Euro dal Piano Garanzia Giovani Puglia); - A Bottega: per imparare sul campo a lavorare e fare impresa (3 milioni di Euro dal Fondo Nazionale Politiche Giovanili). La Scuola di Bollenti Spiriti è un’iniziativa della Regione Puglia – Servizio Politiche Giovanili e Cittadinanza Sociale, e di Arti – Agenzia Regionale per la Tecnologia e l´Innovazione, promossa nell’ambito del programma regionale per le politiche giovanili.
La Scuola è una delle iniziative dell’azione Innovazione per l´occupabilità, cofinanziata dall´Unione Europea attraverso il Po Fse 2007-2013.  
   
   
TOSCANA, SCUOLE INFANZIA, SEZIONI PEGASO: FINANZIATE ANCHE NEL 2014/15. MEZZO MILIONE IN PIÙ  
 
Firenze, 2 settembre 2014 - 6,6 milioni di euro per sostenere nell´anno scolastico 2014/15 il "progetto Pegaso" nelle scuole dell´infanzia toscane: queste le risorse disponibili che oggi la Giunta regionale, con una delibera presentata dall´assessore Emmanuele Bobbio, ha confermato, approvando altresì gli indirizzi attuativi e la bozza di un accordo che sarà in tempi brevi siglato fra Regione, Ufficio Scolastico Regionale e Anci Toscana. "Un impegno economico non indifferente - sottolinea Bobbio - che si incrementa di mezzo milione di euro rispetto ai 6,1 milioni dello scorso anno e che consente di fornire una risposta concreta a circa 3 mila bambini fra i 3 e i 6 anni garantendo più sezioni rispetto a quelle possibili con le sole risorse statali". Sono sei anni (dall´anno scolastico 2009/2010) che la Regione Toscana stanzia proprie risorse, in totale 31,7 milioni, per assicurare interventi finanziari in favore delle scuole dell´infanzia. La delibera precisa che verranno ammesse a contributo, in modo prioritario, le sezioni già finanziate negli anni scolastici precedenti. A determinate condizioni potranno inoltre essere ammesse a contributo anche le nuove sezioni nelle quali siano iscritti bambini inseriti nella lista d´attesa delle scuole infanzia statali. La "mappa" esatta delle sezioni Pegaso verrà resa nota non appena saranno disponibili i dati che deve fornire l´Ufficio scolastico regionale.  
   
   
ABRUZZO, CEAM: D´ALFONSO INCONTRA I VESCOVI ABRUZZESI NODI CENTRALI AMBIENTE,RICOSTRUZIONE, INFRASTRUTTURE,ORATORI  
 
Pescara, 2 settembre 2014 - Le risorse per la lotta alla povertà, la ricostruzione post-sisma dell´Aquila, la valorizzazione degli oratori e dei consultori di ispirazione cattolica, infrastrutture e ambiente sono stati i temi al centro dell´incontro che, ieri mattina, il presidente della Giunta regionale, Luciano D´alfonso, ha avuto a Chieti, presso la sede del Seminario regionale, con la delegazione abruzzese della Conferenza episcopale italiana, presieduta dal vescovo della diocesi di Pescara-penne, Mons. Tommaso Valentinetti. Presenti anche il vescovo di Chieti-vasto, Mons. Bruno Forte, il vescovo dell´Aquila, Mons. Giuseppe Pedrocchi, il vescovo di Sulmona, Mons. Angelo Spina, il vescovo di Teramo, Mons. Michele Seccia, e quello della diocesi di Lanciano-ortona, Mons. Emilio Cipollone. Un incontro al quale sono intervenuti anche il Sottosegretario alle Finanze, Giovanni Legnini, l´assessore alle Politiche sociali, Marinella Sclocco, ed il consigliere regionale delegato, Camillo D´alessandro. A proposito di difesa dell´ambiente, il presidente D´alfonso ha ribadito che "non sarà consentito che i beni irripetibili del Creato vengano ammalorati irrimediabilmente da azioni dirette, come nel caso delle estrazioni petrolifere, a trarre profitto dai giacimenti del nostro mare. Non per nulla ci siamo dotati di posizioni amministrative e normative che, almeno fino a quando la competenza è solo nostra, ci consentono di proteggerci da tali rischi. In ogni caso, - ha aggiunto - vigileremo sulla situazione grazie anche al Sottosegretario Legnini ed alle antenne dei nostri parlamentari". Rispetto al tema delle infrastrutture, D´alfonso ha chiesto alla Ceam collaborazione soprattutto rispetto a segnalazioni che dovessero arrivare dai piccoli centri rigurado al dissesto idrogeologico e alla viabilità provinciale. "Per le criticità del suolo - ha affermato D´alfonso - il quadro di interventi prevede risorse per circa 100 milioni di euro mentre per il miglioramento della rete viaria provinciale, finora sono stati stanziati 5 milioni di euro. E proprio su questo tema ci confronteremo a livello di Conferenza Stato-regioni il prossimo giovedì 11". In merito ai consultori cattolici, il presidente della Giunta ha ricordato che "la Giunta regionale, non più tardi di una settimana fa, ha deliberato per ciascuno di questi importanti soggetti della vita comunitaria un contributo di 11 mila euro. Sostegno che sarà sicuramente ampliato visto che, come indicato nel Dpef, saranno previste risorse anche in seno alla prossima Legge Finanziaria". Riguardo poi agli oratori, "campi magnetici formidabili e pezzi di società viva" per D´alfonso, fermo restando che una legge regionale già esiste, secondo il Presidente "sarebbe necessario conoscere l´esatta consistenza di questa realtà e della sua capacità di funzionamento prima di procedere ad un piano di intervento che punti a soddisfare i bisogni e ad esaltare gli esempi virtuosi". A tal proposito, il Presidente ha invitato i vescovi della Ceam, dal loro osservatorio privilegiato, ad elevare il livello della proposta progettuale e realizzativa anche in rapporto al problema della disoccupazione giovanile. Un metodo di lavoro che, secondo D´alfonso, deve mirare a ridare un senso e quindi una funzione alle tante "cattedrali nel deserto" del patrimonio immobiliare della Regione presenti sul territorio e che, in molti casi, rappresentano pagine di immoralità. Sulla gestione dei fondi della povertà, poi, si è convenuto sulla necessità di creare una rete di pronto intervento sociale che si occupi di prima accoglienza come solo le Diocesi riescono a fare. "Ma se si intende garantire un flusso di sostegno finanziario stabile a questo settore, - ha detto il Presidente - è necessario procedimentalizzarci. Non a caso - ha spiegato D´alfonso - dalla riforma della macchina amministrativa della Regione che abbiamo appena approvato, nascerà un grande dipartimento dei Servizi alla Persona che, in una visione d´insieme, accorperà sanità e sociale con la finalità di porre in essere politiche del welfare più incisive e capaci di rispondere con più efficacia ai bisogni dei cittadini abruzzesi". Il tema della ricostruzione post-sisma è stato affrontato, più nello specifico, con il Sottosegretario Legnini che, in tema di disciplina urbanistica legata al recupero del patrimonio ecclesiastico, ha assicurato un nuovo intervento normativo nazionale di iniziativa del Governo che dovrà poi passare al vaglio del Parlamento. Uno strumento che servirà a colmare i vuoti legislativi in ordine alla funzione di stazione appaltante e che sarà prodromico ad un successivo intervento normativo regionale. Rispetto alla partita finanziaria, si stima che, in ordine ai diritti riconosciuti, dovranno arrivare almeno 7-8 miliardi di euro con un trend di un miliardo di euro all´anno. Il presidente e la Conferenza dei vescovi si sono dati appuntamento tra un mese per fare il punto della situazione.  
   
   
APRE CONFERENZA MONDIALE LAGHI: DALL´UMBRIA LA MIGLIORE STRATEGIA PER LA TUTELA E LO SVILUPPO DEI LAGHI DEL PIANETA  
 
Perugia, 2 settembre 2014 – "L´umbria è orgogliosa di ospitare un evento di grande importanza scientifica come la quindicesima Conferenza mondiale sui laghi, che metterà a sistema le esperienze e gli studi a livello internazionale per la tutela e la valorizzazione degli ‘specchi´ del pianeta, facendo tesoro anche dell´esperienza umbra per il lago Trasimeno". Lo sottolinea l´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, intervenuto ieri, nell´Aula magna del Dipartimento di Giurisprudenza a Perugia, alla cerimonia inaugurale della Conferenza mondiale sui laghi che, da ieri al 5 settembre, coinvolgerà oltre mille tra studiosi ed esperti provenienti da settanta Paesi. Verranno affrontate le problematiche relative alla gestione, conservazione e riqualificazione di laghi, bacini e aree lacustri, esaminando alcuni casi di studio, tra cui il lago Trasimeno. "Per l´Umbria, già sede del Segretariato Unesco del Programma mondiale per la valutazione dello stato delle risorse idriche – rileva Rometti – è l´occasione per illustrare alla comunità internazionale gli importanti risultati ottenuti nella salvaguardia e nella valorizzazione del lago e del suo ecosistema, nella crescita della qualità della vita delle comunità locali, frutto di politiche regionali sempre attente all´equilibrio fra integrità dell´ecosistema e il benessere di quanti vi vivono, che è lo stesso obiettivo cui tende questa Conferenza mondiale". "Nell´ultimo decennio – ricorda – a tutela delle risorse idriche e senza mai perdere di vista lo sviluppo dell´area del Trasimeno, abbiamo investito oltre 200 milioni di euro per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, la realizzazione delle reti irrigue che hanno drasticamente ridotto i prelievi di acqua dal lago ad uso idropotabile e irriguo, di interventi strutturali quali quello dell´acquedotto di Castiglione del Lago e del potenziamento il sistema di depurazione". "Si deve anche a questi interventi, e non solo alle stagioni piovose dopo forti periodi di siccità – sottolinea - il netto miglioramento del livello idrometrico del lago, oggi abbondantemente sopra lo zero idrometrico. Non siamo più all´emergenza legata agli andamenti climatici. E la qualità delle acque è ‘eccellente´ – dice ancora - secondo i parametri di classificazione della balneabilità costantemente monitorati da parte dell´Agenzia regionale per l´Ambiente, come confermano anche le 5 vele assegnate quest´anno a Tuoro sul Trasimeno dalla Guida Blu di Legambiente e Touring Club". "Per lo sviluppo paesaggisticamente sostenibile del Trasimeno, proprio nella consapevolezza che è uno dei tesori dell´Umbria – aggiunge l´assessore – abbiamo agito su più fronti, dalla pianificazione degli usi delle acque e del suolo, alle misure per fronteggiare i problemi contingenti legati alla qualità e alla quantità delle acque, alle opere strutturali". "Per ottimizzare le risorse regionali e nazionali – rileva inoltre – abbiamo unito le forze: la Regione ha infatti attivato un tavolo di lavoro interistituzionale per il Contratto di paesaggio del Trasimeno, nei territori di Castiglione del Lago, Tuoro sul Trasimeno e Passignano sul Trasimeno. Vogliamo elaborare un programma di sviluppo per questa vasta area del comprensorio del Trasimeno che fa perno su Isola Maggiore, coinvolgendo gli attori economici, sociali ed istituzionali del territorio". "Questo – conclude Rometti - è il modello umbro per la tutela paesaggistica e ambientale e per lo sviluppo di uno dei laghi più importanti dell´Italia che porteremo in questi giorni all´attenzione della comunità scientifica internazionale".  
   
   
AMBIENTE, PROSEGUE LA COLLABORAZIONE TRA ARPA EMILIA-ROMAGNA E IL COMUNE DI PECHINO PER IL MONITORAGGIO DELL´ARIA NELLA METROPOLI CINESE. INCONTRO IERI IN REGIONE CON UNA DELEGAZIONE DELLA CAPITALE DELLA CINA  
 
Bologna, 2 settembre 2014 – Prosegue la collaborazione tra Arpa Emilia-romagna e il Comune di Pechino per il monitoraggio dell’aria nella capitale cinese. La vicepresidente della Regione Simonetta Saliera, l’assessore regionale alle Attività produttive Luciano Vecchi e il direttore generale di Arpa Stefano Tibaldi hanno incontrato, ieri a Bologna, una delegazione del Comune di Pechino guidata dal vice sindaco Zhang Gong. La visita si inserisce nel contesto di un rapporto tra Arpa e il Dipartimento di protezione ambientale del Comune di Pechino che è iniziato nel 2007 e riguarda principalmente il tema della qualità dell’aria. L’incontro è stato anche l’occasione per la firma di un Addendum tra Arpa Emilia-romagna e Comune di Pechino – sottoscritto dal direttore generale di Arpa Stefano Tibaldi e dal direttore generale del Dipartimento per la protezione ambientale del Comune di Pechino (Beijing Epb) Chen Tian - per una collaborazione triennale sul controllo e la prevenzione dell’inquinamento atmosferico. L’agenzia ambientale emiliano romagnola metterà a disposizione il proprio modello di monitoraggio e previsione della qualità dell’aria e saranno realizzati anche seminari, incontri tra esperti, scambi di informazioni e studi di settore congiunti. Tibaldi ha proposto l’istituzione di una scuola italo-cinese, della durata triennale dal 2015 al 2017, sulla valutazione, previsione, gestione e risanamento della qualità dell’aria (e di altri temi ambientali come acqua e rifiuti) per la formazione e aggiornamento professionale dei tecnici delle agenzie ambientali in Cina ed in Italia.  
   
   
L´ASSESSORE CAMPANIA SU STIR DI PIANODARDINE: "L´IMPIANTO NON INQUINA, VIA LE ECOBALLE DAL PIAZZALE DELL´IMPIANTO E DA OTTOBRE IL PROGRESSIVO SMALTIMENTO DELLE BALLE DAI SITI"  
 
Napoli, 2 settembre 2014 - In relazione alle proteste dei giorni scorsi circa un presunto inquinamento dell´area Valle del Sabato, dove insiste lo Stir di Pianodardine, l´assessore regionale alla Tutela dell´Ambiente, Giovanni Romano, precisa che “da una indagine del sottosuolo condotta dalla Società Irpiniaambiente, che gestisce lo Stir di Pianodardine, è emerso che i valori riscontrati superiori ai limiti di legge (manganese) sono valori già presenti nel 2003, quindi valori di fondo, rilasciati dalle rocce. Tutti gli altri valori superiori (ferro ed inquinanti organici) non dipendono affatto dalle attività dello Stir che, ormai, sono ridotte al minimo”. L´assessore Romano ribadisce, inoltre, che “i siti di stoccaggio dei rifiuti imballati, il primo ex Fibe di circa 24.000 tonnellate, sequestrato fino al mese di maggio scorso, ed il secondo realizzato dalla Protezione Civile per 10.000 tonnellate, sono controllati costantemente dalla stessa Società che gestisce l´impianto e non presentano criticità”. “In questi giorni - continua l´assessore Romano - è stato svuotato il piazzale dell´impianto dove erano state accumulate circa 1500 balle di rifiuti durante la manutenzione di Acerra del mese di giugno. Appena concluse le indagini verrà redatta una relazione conclusiva”. Per quanto riguarda lo svuotamento del sito della Protezione Civile l´assessore ribadisce che “sono disponibili anche le risorse finanziarie da parte dell´Unità tecnico-amministrativa per provvedere al progressivo smaltimento delle stesse. Già nel 2010 furono portate via circa 5000 tonnellate. Negli anni successivi la Regione ha sempre confermato la disponibilità dell’impianto di Acerra per smaltire parte del materiale presente. A marzo 2014 è stata inviata un’ulteriore nota alla Provincia di Avellino, in cui è stata manifestata la disponibilità allo smaltimento a partire dal mese di luglio. Alla nota non si è avuto alcun riscontro. Dal prossimo mese di ottobre sarà possibile avviare lo smaltimento di detti rifiuti previa caratterizzazione da parte di Arpa Campania”.