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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Settembre 2014
EBOLA: REGIONE VENETO INVIA ALLE ULLSS PROTOCOLLO PER PREVENZIONE E RISPOSTA.  
 
Venezia, 2 settembre 2014 - Il Settore Igiene Pubblica e Prevenzione della Regione del Veneto ha realizzato con il supporto di un gruppo di esperti, e inviato ieri a tutte le Ulss un protocollo contenente le prime indicazioni operative di risposta regionale per la prevenzione e le eventuali tipologie di intervento da attuare rispetto all’epidemia di Ebola che sta duramente colpendo alcuni paesi africani. “Non si tratta di allarmismo ma di sacrosanta attenzione alla salute dei veneti che ho il compito costituzionale di tutelare in ogni modo e in ogni forma – ha detto il Presidente Luca Zaia – Insieme alle task force istituite nelle settimane scorse, questo protocollo completa un ventaglio di azioni di prevenzione e di profilassi”. Il documento, contiene anche indicazioni utili per i viaggiatori diretti nelle zone colpite. Ai viaggiatori si raccomanda di: • evitare il contatto con malati e/o i loro fluidi corporei e con i corpi e/o i fluidi corporei di pazienti deceduti; • evitare contatti stretti con animali selvatici vivi o morti; • evitare di consumare carne di animali selvatici. Il protocollo fornisce la definizione di caso e classifica il rischio di contrarre la malattia a seconda del tipo di esposizione, con particolare riferimento al rischio derivante dai viaggi verso i Paesi interessati dall’epidemia. Vengono poi illustrate le tipologie di intervento che devono essere attivate a fronte dei casi sospetti (possibili e probabili) anche in riferimento alla diagnosi differenziale con le altre malattie infettive febbrili di importazione quali la malaria. Sono stati previsti percorsi di sicurezza per la gestione in ambiente specialistico dei casi probabili e confermati incluso l’invio dei campioni biologici ai centri di riferimento nazionale per la conferma laboratoristica. I Dipartimenti di prevenzione sono stati allertati per coordinare la rete di sorveglianza sanitaria inclusa la gestione degli eventuali contatti e più in generale la gestione di ogni forma di allerta inerente la malattia “Tale malattia – specificano gli esperti del Veneto - si trasmette attraverso il contatto diretto con fluidi biologici (sangue infetto, secrezioni, tessuti, organi o altri fluidi corporei di persone o animali infetti vivi o morti). Si manifesta dopo un periodo di incubazione che varia dai 9 ai 21 giorni, con febbre elevata, mialgia, vomito, diarrea e cefalea e nella fasi terminali anche con emorragie. Non è ancora stata dimostrata la trasmissione per via aerea. L’oms non raccomanda nessuna restrizione per i viaggi di cose e persone da e per i Paesi che sono coinvolti nell’epidemia, in quanto vi è un rischio di trasmissione estremamente basso nei comuni rapporti relazionali”.  
   
   
AUTISMO, DALLA REGIONE TOSCANA 1,4 MLN DI EURO PER PROGETTI DELLE ASL  
 
Firenze, 2 settembre 2014 – Un finanziamento regionale di 700 mila euro l´anno, per 2014 e 2015, in favore delle Asl per la presentazione di progetti sperimentali destinati a riqualificare e potenziare gli interventi e garantire risposte assistenziali appropriate ed adeguate ai bisogni delle persone con disturbi dello spettro autistico. Lo prevede una delibera presentata dalla vicepresidente Stefania Saccardi ed approvata dalla giunta regionale nella seduta di ieri. In Toscana, si è sviluppata una rete di servizi per la diagnosi e trattamento dei disturbi dello spettro autistico, con particolare attenzione ai soggetti minori di età. I servizi offerti hanno però ampi margini di miglioramento soprattutto per quanto riguarda la tempestiva valutazione diagnostica, la presa in carico globale della persona, la continuità dell´assistenza, la definizione di progetti terapeutico-abilitativi personalizzati che tengano conto dei bisogni specifici e della situazione contestuale, l´integrazione scolastica e lo sviluppo di interventi coordinati e qualificati per tutto l´arco di vita delle persone. La Regione perciò intende sviluppare, attraverso i progetti che verranno presentati dalle Asl, le seguenti aree: presa in carico precoce e globale (assicurare, sulla base del Progetto terapeutico riabilitativo abilitativo personalizzato, interventi multiprofessionali tempestivi, mirati, specialistici ed intensivi in età evolutiva, il mantenimento in età adulta delle abilità acquisite ed il raggiungimento della maggiore autonomia possibile anche attraverso esperienze di vita separata dalla famiglia di origine), interventi per la continuità terapeutica (favorire il collegamento ed il coordinamento dei diversi interventi per garantire adeguata continuità per l´intero ciclo di vita della persona), interventi sul contesto (potenziare l´attività di supporto alla famiglia e di formazione dei familiari come partner attivi del trattamento - parent training, parent to parent e gruppi di automutuoaiuto), qualificazione degli interventi (rafforzare le competenze degli operatori per favorire l´impiego di metodi e strumenti basati sulle migliori evidenze scientifiche disponibili e migliorare il raccordo tra servizi socio sanitari, educativi, di formazione e lavoro). Le Asl avranno tempo fino al 30 settembre 2014 per presentare i progetti. Tutti i dettagli sono contenuti nella delibera che sarà disponibile tra pochi giorni sulla banca dati degli atti amministrativi della giunta.  
   
   
SALUTE IN LOMBARDIA, MARONI: SONO 232 LE STRUTTURE COINVOLTE IN AMBULATORI APERTI  
 
Milano, 2 settembre 2014 - Delle 232 strutture coinvolte nell´operazione ambulatori aperti, estesa da oggi a tutta la Lombardia, il presidente Maroni ha spiegato che "sono coinvolte tutte le strutture pubbliche e alcune private: 25 a Bergamo, 17 in provincia di Brescia, 10 in quella di Como, 6 Cremona, 10 Lecco, 4 Lodi, 7 Mantova, 35 Milano citta´, Milano provincia 40, Monza e Brianza 30, Pavia 23, Sondrio 2, Varese 20, Valcamonica 3, per un totale di 232 strutture". Il presidente ha ricordato che la decisione di estendere l´operazione Ambulatori aperti a tutta la Lombardia e´ derivata dai risultati della sperimentazione fatta dal 17 maggio al 31 luglio. "In due mesi e mezzo, senza tanta pubblicità, sono arrivate ben 54168 prenotazione di esami solo in 12 strutture, allora ho capito che e´ una cosa che serve ai cittadini e l´abbiamo ampliata a partire da oggi. Io penso che entro la fine dell´ anno avremo un grossissimo abbattimento delle liste d´attesa".  
   
   
SANITA’: AUMENTA LA TRASPARENZA, PROBLEMI E CRITICITÀ SOTTO CONTROLLO LA REGIONE LAZIO HA APPROVATO LO SCHEMA TIPO DELLA RELAZIONE CHE VIENE PRESENTATA OGNI TRE MESI DAI COLLEGI SINDACALI DEI DIVERSI ENTI DEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE. IN QUESTO MODO SI POTRÀ AGIRE TEMPESTIVAMENTE SULLE SINGOLE AZIENDE IN CASO DI IRREGOLARITÀ, OMISSIONI E DISALLINEAMENTI  
 
Roma, 2 settembre 2014 - La Regione ha approvato lo schema tipo della relazione che viene presentata ogni tre mesi dai Collegi sindacali dei diversi enti del sistema sanitario regionale. A cosa serve? Monitoraggio continuo di problemi e criticità. In questo modo la Regione può agire tempestivamente sulle singole aziende in caso di irregolarità, omissioni e disallineamenti. In particolare, la relazione riguarda: i dati identificativi del collegio sindacale, la programmazione dei lavori, le scritture obbligatorie, la contabilità, l’esame degli atti, la verifica delle situazioni di cassa, l’esternalizzazione di servizi. E poi ancora le proroghe di contratti, l’affidamento della fornitura di beni e servizi, il personale, il magazzino, l’andamento della gestione rispetto al budget, il contenzioso, le principali problematiche emerse nel periodo di riferimento e la regolarità amministrativa contabile. I collegi sindacali dovranno inviare la relazione trimestrale alla Regione entro il trentesimo giorno successivo a quello di compimento del trimestre. “Si tratta di un ulteriore passo in avanti sulla strada della trasparenza e dell’efficientamento di aziende e servizi” – lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti.  
   
   
EPATITE C CRONICA: LA COMMISSIONE EUROPEA APPROVA DACLATASVIR IN MOLTEPLICI GENOTIPI  
 
Roma, 2 settembre 2014 – Bristol-myers Squibb ha annunciato che la Commissione europea ha approvato daclatasvir, un potente inibitore pan-genotipico del complesso di replicazione Ns5a (in vitro), per l´uso in associazione con altri medicinali nei genotipi 1, 2, 3 e 4 per il trattamento dell’infezione cronica da virus dell’epatite C (Hcv) in pazienti adulti. Daclatasvir in associazione con sofosbuvir è un regime tutto orale senza interferone che ha fornito percentuali di guarigione fino al 100% negli studi clinici, inclusi pazienti con malattia epatica avanzata, con genotipo 3 e coloro che hanno precedentemente fallito il trattamento con inibitori della proteasi. Daclatasvir è il primo inibitore del complesso di replicazione Ns5a approvato nell’Unione europea e sarà disponibile per l´uso in associazione con altri medicinali, consentendo una durata del trattamento più breve (12 o 24 settimane) rispetto alle 48 settimane del trattamento con regimi a base di interferone e ribavirina. L’approvazione consente la commercializzazione di daclatasvir in tutti i 28 Stati membri della Ue e fa seguito alla valutazione accelerata da parte del Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp), un iter riconosciuto per nuovi medicinali di maggiore interesse per la salute dei cittadini. “L’hcv è un virus difficile da vincere e richiede molteplici modalità di attacco. Con l’approvazione di daclatasvir, abbiamo una nuova classe di farmaci che agisce sul virus in due modi – inibendo sia la replicazione che l’assemblaggio virale – e, quando combinata con altri farmaci, spesso porta a guarigione persino i pazienti più difficili da trattare”, ha affermato Michael P. Manns, Md, Professore e Chairman, presso il Dipartmento di Gastroenterologia, Epatologia ed Endocrinologia all’Hannover Medical School. Fra i nove milioni di persone con Hcv stimati in Ue, il genotipo 1 è il più comune, anche se la sua distribuzione varia nel continente. Il peso della malattia epatica e delle altre morbilità legate all’infezione da Hcv è significativo in Europa, dove all’Hcv è riconducibile il 63% dei trapianti di fegato fra i pazienti con malattia epatica correlata al virus. I pazienti con importanti bisogni clinici non soddisfatti includono quelli con malattia epatica avanzata, fallimento di un inibitore della proteasi, genotipo 3, coinfezione da Hiv e coloro che si sono sottoposti a trapianto di fegato. “L’eradicazione dell’Hcv è vicina e l’approvazione di daclatasvir in associazione con altri farmaci fornirà un’importante opzione per raggiungere la guarigione in molti genotipi di Hcv e tipi di pazienti fra coloro che in Europa si trovano in un gravissimo bisogno di nuove scelte terapeutiche”, ha detto Emmanuel Blin, Head of Worldwide Commercialization, Bristol-myers Squibb. “Siamo orgogliosi di aver scoperto, sviluppato e ora commercializzato questo inibitore del complesso di replicazione Ns5a, primo nella sua classe. Prosegue la nostra collaborazione con le autorità sanitarie europee per assicurare quanto prima la disponibilità dei regimi basati su daclatasvir”. L’approvazione di daclatasvir è supportata dai dati di molteplici studi, compreso uno “in aperto” (open-label) randomizzato in associazione con sofosbuvir nei genotipi 1, 2 e 3, inclusi pazienti che non hanno risposto a una precedente terapia con telaprevir o boceprevir e pazienti con fibrosi. I risultati hanno mostrato che l´associazione di daclatasvir con sofosbuvir ha consentito di raggiungere l’Svr12 (risposta virologica sostenuta 12 settimane dopo la fine del trattamento, guarigione “funzionale”) nel 99% dei pazienti con genotipo 1 non trattati prima, nel 100% dei pazienti con genotipo 1 che avevano fallito il trattamento con telaprevir o con boceprevir, nel 96% di quelli con genotipo 2 e nell’89% di quelli con genotipo 3. Inoltre, il regime ha evidenziato basse percentuali di interruzione (<1%) dovute a eventi avversi (Aes). Il tasso di eventi avversi gravi (Saes) era basso (4.7%). Gli eventi avversi più comuni erano astenia, cefalea e nausea. Negli studi clinici, i regimi basati su daclatasvir sono stati generalmente ben tollerati con basse percentuali di interruzioni. Gli studi su daclatasvir, in corso e completati, hanno incluso più di 5.500 pazienti in una serie di regimi tutti orali e con l’attuale standard di cura a base di interferone. La sicurezza di daclatasvir nel trattamento dell’epatite C è stata dimostrata in diverse popolazioni che includono pazienti anziani, con malattia epatica avanzata, sottoposti a trapianto del fegato e con coinfezione da Hiv. Nessuna problematica riguardo alla sicurezza è stata identificata in pazienti trattati con daclatasvir negli studi clinici e nel programma di accesso precoce. Diversi di questi studi sono in corso.  
   
   
NUOVO PIANO PER L’EDILIZIA SANITARIA: FONDI PER INTERVENTI A ROMA, LATINA E TIVOLI STANZIATI 2,8 MILIONI DI EURO DAL MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLA FINANZA IN FAVORE DELLA REGIONE PER LA REALIZZAZIONE DI NUOVI DIPARTIMENTI E LA RISTRUTTURAZIONE DI REPARTI IN ALCUNI OSPEDALI DEL LAZIO  
 
Roma, 2 settembre 2014 - Via libera a nuovi fondi per l’edilizia sanitaria. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha erogato in favore della Regione circa 2,8 milioni di euro per la messa in sicurezza e la ristrutturazione di alcuni reparti delle strutture ospedaliere del territorio. Nello specifico il piano prevede: Interventi a Roma, Latina e Tivoli: circa 712 mila euro per la realizzazione del Dipartimento di Oncoematologia del San Giovanni Addolorata di Roma; 766 mila euro per il completamento, la messa a norma e la ristrutturazione dei reparti di chirurgia, ortopedia, oculistica, nefrologia, neonatologia, pediatria ed ematologia dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina e circa 1,3 milioni di euro per i lavori di restauro e recupero funzionale dell’ex Monte di Pietà-palazzo Cianti dell’ospedale S. Giovanni Evangelista di Tivoli. "Siamo molto soddisfatti che il Mef abbia accolto le nostre richieste e abbia stanziato questi fondi- lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti- che ha aggiunto: ci permettono di realizzare importanti interventi di restauro, messa in sicurezza e ristrutturazione di reparti ospedalieri. Un provvedimento che ci fa proseguire con forza sulla strada del rinnovamento generale della sanità regionale- ha detto ancora Zingaretti”.  
   
   
SPORT, ORO DI SARA MORGANTI  
 
Firenze, 2 settembre 2014 – "Un risultato straordinario che ci riempie di orgoglio". La vicepresidente Stefania Saccardi ha commentato così l´oro vinto venerdì scorso nel paradressage dall´amazzone toscana Sara Morganti ai campionati del mondo di equitazione, i World Equestrian Games (Weg), a Caen in Francia. Sara, che il giorno prima, giovedì 28 agosto, aveva conquistato la medaglia d´argento nell´Individual Test e il quarto posto a squadre, ha conquistato il titolo mondiale nel Freestyle Test (grado Ia) in sella a Royal Delight. "Sulle doti di Sara non avevo dubbi – ha commentato la vicepresidente Saccardi – dato che già agli europei l´anno scorso aveva portato a casa affermazioni importanti senza però mai arrivare sul gradi no più alto del podio. Stavolta è arrivato un oro che ripaga gli sforzi di un´atleta davvero speciale". Ricordiamo che per i successi ottenuti nel 2013 la Regione, lo scorso febbraio, ha assegnato a Sara il Pegaso per lo sport 2014. Sara Morganti, che ai campionati del mondo di equitazione in Francia è stata scelta come portabandiera azzurra, è nata a Castelnuovo Garfagnana ed è atleta paralimpica nella specialità del dressage. Nel 2013 ha vinto il titolo italiano e la medaglia di bronzo agli Europei nell´individuale tecnico e nel freestyle.  
   
   
ELBA/VELA: BRONZO MARINESE AL CAMPIONATO NAZIONALE IN DOPPIO DI FORMIA  
 
Marciana Marina, 2 settembre 2014 – Si sono conclusi con un risultato prestigioso per la squadra agonistica del Circolo della Vela Marciana Marina i Campionati Nazionali Giovanili classi in doppio (under 19), disputati sul campo di regata di Formia con l’organizzazione del Circolo Nautico Caposele in partecipazione con il Circolo Nautico Vela Viva e con la collaborazione del Centro Velico Vindicio e del Comitato Velico Formia. Infatti l’equipaggio marinese formato da Antonio Salvatorelli e Dennis Peria hanno conquistato il terzo posto nella classe L’equipe Evo: per la cronaca il titolo nazionale è andato alle “imprendibili” ragazze liguri Secco/galvan che mettevano a segno ben 7 primi posti nella serie di dieci regate. Eccellenti i risultatii anche degli altri tre equipaggi portacolori Cvmm: Le ragazze Giulia Arnaldi/ Margherita Scaturchio (quest’ultima portacolori del Club del Mare) hanno concluso al 4° posto; Ruben Spechi/lorenzo Sardi all’8°; Matteo Di Pede/lorenzo Marzocchini al 13°. Nelle quattro giornate di gare sono state portate a termine dieci manche e sin dalla prima giornata i ragazzi del Cvmm si mettevano in evidenza nell’agguerrita flotta. Il primo giorno con un vento da sud ovest di intensità compresa fra gli 8 e i 15 nodi Salvatorelli/peria si posizionavano al terzo posto (parziali 3-5-6) pur penalizzati da un’avaria (rottura del tangone) e da un incidente con un´altra imbarcazione, mentre le ragazze dopo le prime due prove riuscivano a recuperare brillantemente finendo in settima posizione (parziali 8-8-3). Al settimo posto Spechi/sardi, all’undicesimo Di Pede/marocchini. Nel secondo giorno puntuale sul campo di regata soffiava la brezza da sud ovest con la stessa intensità del giorno precedente: venivano completate altre tre manche e gli equipaggi marinesi Salvatorelli/peria (parziali del giorno 6-1-1) e Arnaldi/scaturchio (parziali del giorno 1-3-3) erano i migliori a tagliare la linea d’arrivo in tutte e tre le prove e perciò le dopo sei prove disputate miglioravano ulteriormente la loro posizione in classifica generale, risalendo rispettivamente al secondo e terzo posto. Anche il terzo giorno le condizioni meteo rimanevano invariate con la brezza termica da sud ovest che soffiava sul campo di regata con intensità comprese fra i 7 e gli 11 nodi: Salvatorelli/peria (parziali 5-6-2) mantenevano la seconda posizione in classifica, le ragazze Arnaldi/scaturchio scivolavano al quinto posto, Spechi/sardi passavano in ottava posizione e Di Pede/marzocchini si posizionavano al 12° posto. La giornata conclusiva era caratterizzata da condizione meteo perturbate che permettevano ci portare a termine una sola manche: la classifica finale assegnava la medaglia di bronzo a Salvatorelli/peria che nella decima e ultima prova concludevano al 7° posto, risultato poi scartato come il peggiore della serie. Nell’ultimo giorno l’equipaggio rosa Arnaldi/scaturchio tagliava la linea d’arrivo al 4° posto, Spechi Sardi al 9° e Di Pede/marzocchini 17°. In gara nella classe 420 anche l’equipaggio Cvmm composto da Samuel Spada e Jacopo Peria. A rientro da Formia della squadra L’equipe l’istruttore Fabrizio Marzocchini partiva alla volta di Napoli con i “piccoli” del team giovanile Cvmm, dove stanno prendendo parte Coppa Primavela nella e L’equipe under 12: sono presenti sul campo di regata partenopeo gli equipaggi Edoardo Gargano/lorenzo Paolini e Paolo Arnaldi/niccolò Palmieri. Segnalamo che nella classe Optimist ci sono due timonieri del Centro Velico Elbano, Leone Gori e Angelica Ricci.