Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 02 Settembre 2014
LA COMMISSIONE EUROPEA ANNUNCIA MISURE ECCEZIONALI DI SOSTEGNO DEL MERCATO NEL SETTORE LATTIERO-CASEARIO  
 

La Commissione europea ha annunciato il 28 agosto 2014 che aiuti all’ammasso privato per il burro, il latte scremato in polvere e taluni formaggi, per alleviare l’impatto delle restrizioni imposte dalla Russia sulle importazioni di prodotti lattiero-caseari dell’Ue e limitare gli effetti negativi sul mercato interno. La Commissione ha inoltre confermato che il periodo di intervento pubblico per il burro e il il latte scremato in polvere sarà prorogato fino alla fine dell’anno. Il Commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, Dacian Cioloș, ha spiegato: «I segnali di prezzo sul mercato lattiero-caseario europeo mostrano che l’embargo russo sta iniziando a colpire il settore. In un certo numero di Stati membri stanno calando i proventi da esportazioni; ne deriva la necessità di trovare nuovi sbocchi. Il settore lattiero-caseario europeo ha bisogno di tempo e di aiuto per adeguarsi, e pertanto oggi annunciamo un sostegno mirato al mercato, concentrato sul mercato del latte in polvere, del burro e dei formaggi esportati. Se necessario, ulteriori misure seguiranno.» Il Commissario ha così proseguito: «Nei prossimi giorni i presenterò inoltre agli Stati membri e al Parlamento europeo una prima analisi completa dell’impatto a breve e medio termine dell’embargo russo su tutti i principali settori agroalimentari europei, insieme a un elenco delle opzioni politiche. Ancora una volta, oggi vorrei lanciare un messaggio chiaro ai produttori dell’Ue: in caso di concreti rischi di destabilizzazione dei mercati, intendo continuare ad utilizzare la nuova Pac e a intervenire in via preventiva per stabilizzare il mercato.» La Commissione fornirà un aiuto all’ammasso privato di burro e latte scremato in polvere al fine di supplire alle spese giornaliere di ammasso dei suddetti prodotti per un periodo di 3-7 mesi. Un progetto di atto di esecuzione verrà presentato al Comitato nel corso della prossima settimana per la votazione formale. Data l’importanza di alcuni formaggi nel valore totale delle esportazioni Ue verso la Russia (valore pari a circa 1 miliardo di euro nel 2013), la Commissione intende estendere questa misura ai formaggi. Le norme in materia di aiuto all’ammasso privato per il formaggio e la proroga del periodo di intervento verranno disciplinate da un atto delegato che la Commissione presenterà prossimamente nell’ambito delle norme di emergenza per il mercato varate nel quadro della riforma della Pac dell’anno passato. Contesto Gli aiuti all’ammasso privato sono una misura prevista per il burro e il latte scremato in polvere ai sensi del regole di mercato dell’attuale politica agricola comune (Pac), tramite cui la Commissione contribuisce a finanziare i costi di ammasso temporaneo per almeno 90 e non più di 210 giorni. La Pac finanzia una parte dei costi di tale ammasso temporaneo (compreso un tasso fisso per tonnellata, maggiorato di un importo giornaliero per tonnellata). I prodotti in questione restano di proprietà degli operatori, che sono quindi responsabili della vendita, al momento dell’uscita dal magazzino. Data l’importanza di alcuni formaggi nel valore totale delle esportazioni Ue verso la Russia (valore pari a circa 1 miliardo di euro nel 2013), la Commissione intende estendere questa misura ai formaggi. Poiché le norme di mercato esistenti nell’ambito della Pac prevedono unicamente il pagamento di aiuti all’ammasso privato per il burro, il latte scremato in polvere e i formaggi Dop/igp, misure eccezionali dovranno essere varate per coprire tutta la gamma dei formaggi esportati verso la Russia. Le esportazioni Ue di prodotti lattiero-caseari verso la Russia l’anno scorso hanno raggiunto 2,3 miliardi di euro: la quota maggiore era rappresentata da formaggi (1 miliardo di euro), seguita dalle preparazioni alimentari (Nc 2106 90) (0,47 miliardi di euro), burro/butteroil (0.14 miliardi di euro), prodotti lattiero-caseari freschi (0,10 miliardi di euro), prodotti finiti (Nc 1901 90) (0,09 miliardi di euro), latte scremato in polvere (0,07 miliardi di euro), e siero di latte in polvere (0,03 miliardi di euro). 25 Stati membri hanno esportato formaggio verso la Russia nel 2013, ma i principali esportatori di formaggio verso la Russia sono i Paesi Bassi, la Lituania, la Finlandia, la Polonia, la Danimarca, la Germania, l’Italia, la Francia e la Lettonia. Queste misure a favore del settore lattiero-caseario si aggiungono alle misure eccezionali di sostegno al mercato varate per le pesche e le nettarine, annunciate l’11 agosto (per un valore di 32,7 milioni di euro), nonché a quelle per gli ortofrutticoli deperibili (125 milioni di euro) annunciate il 25 agosto. Per maggiori informazioni: Pagina web dedicata alle reazioni e le misure dell´Ue alle restrizioni da parte della Federazione russa http://ec.Europa.eu/agriculture/russian-import-ban/index_en.htm

 

 
   
   
UE: TRASFORMARE I RIFIUTI ORGANICI IN IDROGENO, IL PROGETTO HYTIME STA LAVORANDO A UN NUOVO PROCESSO DI PRODUZIONE CHE PERMETTERÀ DI PRODURRE IDROGENO VERDE DA ERBA, PAGLIA E RESIDUI DELL´INDUSTRIA ALIMENTARE.  
 
Sebbene le auto a idrogeno sembrino destinate a diventare un grande successo in una società sempre più consapevole della sua impronta di carbonio, i metodi sostenibili per produrre idrogeno sono ancora agli inizi. Il progetto Hytime sta lavorando a un nuovo processo di produzione che permetterà di produrre idrogeno verde da erba, paglia e residui dell´industria alimentare. Quando si parla di sostenibilità e bioeconomia, i termini "idrogeno" e "biomassa" sono spesso dietro l´angolo, anche se raramente vengono menzionati nella stessa frase. E se si potesse produrre l´idrogeno direttamente da biomassa di seconda generazione? Avviata nel 2000 con il progetto olandese "Idrogeno da biomassa", la ricerca di Pieternel Claassen per creare un processo di produzione di idrogeno efficiente e commercializzabile a partire dai rifiuti organici è proseguita con i finanziamenti del 5° e 6° Pq e adesso ha acquistato un nuovo slancio. Hytime ("Low temperature hydrogen production from second generation biomass"), un progetto finanziato dall´Ue che dovrebbe concludersi a dicembre, si propone di incrementare la produttività della produzione fermentativa dell´idrogeno, accelerando così la sua applicazione nei processi industriali. La posta in gioco è alta: nell´Ue, attualmente si producono ogni anno da 118 a 138 milioni di tonnellate di rifiuti organici. Con la tecnologia di Hytime, queste potrebbero essere trasformate in 0,34 milioni di tonnellate di idrogeno e contribuire in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità dell´Ue. In un´intervista esclusiva con la rivista research*eu risultati, il dott. Claassen, ricercatore presso la Wageningen Ur Food & Biobased Research, spiega come associando le competenze dei nove partecipanti nel campo della logistica e il pretrattamento della biomassa, la produzione termofila di idrogeno e le tecnologie di rivalutazione del gas, Hytime potrà andare oltre lo stato dell´arte dell´attuale produzione fermentativa dell´idrogeno. Quali sono i principali obiettivi del progetto? Attualmente l´idrogeno "verde" può venire solo da due fonti: la biomassa e l´elettrolisi usando elettricità "verde". Hytime si concentra sulla prima, in particolare sulle risorse di biomassa che hanno un alto contenuto di umidità nella quale le esistenti tecnologie come la gassificazione sono meno efficienti. Abbiamo due obiettivi principali. Prima di tutto, vogliamo ottenere una produzione di 1 - 10 kg di idrogeno al giorno da biomassa di seconda generazione. È una quantità piuttosto simbolica, che potrebbe coprire il fabbisogno di energia elettrica di quattro abitazioni, ma speriamo che sarà abbastanza da convincere le parti interessate che, su scala più grande, la produzione di idrogeno con batteri è possibile. Poi miriamo alla riduzione del tempo di commercializzazione del bioidrogeno attraverso l´associazione di questo processo di produzione con la "digestione anaerobica" (Da). Quest´ultima permette la conversione dei prodotti secondari, che sono principalmente acidi organici, in Ch4 (e Co2), che a sua volta dovrebbe coprire (una parte) della domanda di energia del processo di produzione dell´idrogeno. Cosa c´è di nuovo o innovativo in questo metodo per la produzione di idrogeno? Nei sistemi naturali di digestione anaerobica, la biomassa viene trasformata in biogas (Ch4 e Co2) da un gruppo di micro-organismi che lavorano insieme. Alcuni di questi micro-organismi producono acidi organici e idrogeno, ma quest´ultimo viene immediatamente consumato da altri batteri idrogenotrofi che lo trasformano in metano o acido acetico. Questi batteri sono i nostri nemici e l´innovazione di Hytime consiste nel lavorare con batteri termofili estremi, che hanno un rendimento superiore, per render loro la vita tanto difficile da non poter sopravvivere e ridurre la produzione di idrogeno. Come funziona il processo di generazione dell´idrogeno? In ambienti anossici, cioè in assenza di ossigeno, i batteri fermentano gli zuccheri in Co2 e composti ridotti, come l´idrogeno, o in metaboliti organici ridotti, come etanolo o butanolo. In natura però, l´idrogeno viene consumato immediatamente da organismi metanogeni o idrogenotrofi, lasciando solo il metano. Il nostro obiettivo è dissociare la produzione di idrogeno dal consumo di idrogeno creando un ambiente nel quale gli organismi che consumano idrogeno non possono sopravvivere. Che tipo di aziende pensate che useranno la vostra tecnologia in futuro? Potrebbe essere interessato chi si occupa di produzione di energia elettrica, e chimica, e chi possiede biomassa. Il fatto è che il destino dell´idrogeno nel settore energetico è legato a quello delle pile a combustibile. Non appena si faranno progressi nel campo delle pile a combustibile, l´interesse per l´idrogeno prodotto a partire da fonti rinnovabili aumenterà. La ricerca e sviluppo di Hytime produrrà anche tecnologie spin-off, che hanno le potenzialità per raggiungere il mercato più velocemente rispetto al processo nel suo insieme. Tra questi ci sono i sensori per componenti gassose (H2, H2s, ecc.), — che si osservano spesso nella produzione di biogas, e l´automazione per gestire le fermentazioni grazie ai nostri sistemi di monitoraggio e controllo online. Prevediamo anche che i proprietari di biomassa saranno interessati a trovare nuove applicazioni per i loro residui organici. Le aziende agro-industriali come l´industria della lavorazione della patata, il settore dello zucchero e i produttori di birra potrebbero trovare utile la nostra tecnologia o per produrre e vendere idrogeno o per usarlo per coprire il loro fabisogno di energia elettrica. Quali sono i prossimi passi del progetto e dopo il suo completamento? Il prossimo passo sarà dimostrare il processo di produzione con tutte le unità di operazione fisicamente connesse. Questo significa procedere al pretrattamento e all´idrolisi della biomassa per fornire gli zuccheri per la fermentazione dell´idrogeno sul posto. Durante quest´ultima fase il gas sarà recuperato simultaneamente alla sua produzione e l´effluente liquido sarà pompato in un digestore anaerobico. Le dimensioni del fermentatore di idrogeno e del digestore anaerobico devono essere adattate per permettere un flusso continuo di liquidi. Quali sono le vostre aspettative per il progetto in termini di impatto sul mercato? L´impatto sul mercato dovrebbe essere significativo. Come ho già detto, l´idrogeno è una sostanza chimica ampiamente usata. Le attuali prospettive per la società sono un passaggio verso una bioeconomia e l´idrogeno si può usare in diversi settori industriali che desiderano passare a tecnologie verdi. Inoltre i nuovi dispositivi e sistemi di monitoraggio e controllo del progetto si possono applicare in istallazioni esistenti per la digestione anaerobica e sistemi di trattamento delle acque reflue e si prevede che aumenteranno la loro efficienza. Il concetto di rivalutazione del gas, basato su una bassa domanda di energia, è innovativo e contribuirà allo sviluppo di processi di separazione del gas più sostenibili.  
   
   
VENETO: EMBARGO RUSSIA E AGRICOLTURA  
 
Venezia - “Il Veneto è forte nelle export agroalimentare, in particolare nell’ortofrutta e nei suoi prodotti a denominazione e di alta qualità, ma per fortuna non è dipendente dal mercato russo. Può sopravvivere senza dover esportare in quel Paese, anche se questo ha ricadute negative sugli agricoltori. Certo che la situazione attuale provoca una caduta degli impegni in essere”. Così si è espresso l’assessore all’agricoltura Franco Manzato, dopo aver attentamente analizzato i dati ufficiali dell’Istat sul valore delle esportazioni di prodotti agroalimentari dal veneto verso la Federazione russa. “I dati per il 2013 ci danno un totale in valore di quasi 97 milioni di euro – fa presente Manzato – corrispondenti all’1,9 per cento del totale regionale. A livello nazionale l’export complessivo in Russia ammonta ad un valore di 706 milioni 485 mila euro, pari al 2,1 per cento sul totale dell’intero Paese. A destare preoccupazione è la ricaduta sul mercato interno di una possibile invasione di prodotti agroalimentari dai paesi vicini, come la Germania, spinti da un prezzo di “svendita” che potrebbe squilibrare i mercati”. “Si tratta di un importo sicuramente importante, ma non determinante a livello di massa critica sul totale export – ha fatto presente Manzato – e su questa base il nostro obiettivo è di dirottare le potenzialità di sviluppo del settore agroalimentare su altri mercati, verso i quali abbiamo già delle trattative in atto: mi riferisco ai programmi Italia – Cina, già partiti nel 2014 e che si prolungheranno nel 2015, ma anche al programma Wine & Food, che alcune settimane fa ha visto incontrare buyers e giornalisti da Stati Uniti, Messico e Canada con le nostre aziende. Stiamo osservandone gli sviluppi e i risultati, mentre lavoriamo all’organizzazione dei successivi appuntamenti. Ricordo infatti – ha aggiunto – che i migliori mercati dell’agroalimentare veneto sono costituiti da Usa, Canada, Germania e Gran Bretagna, anche se la brusca interruzione con un mercato promettente come quello russo è fonte di grande preoccupazione”. “Sono peraltro molto preoccupato per quanto sta accadendo a livello mondiale nel settore del latte, indipendentemente dall’embargo russo – dice ancora Manzato – in vista anche dell’eliminazione dell’attuale sistema delle quote. Molti mercati si stanno rifornendo di latte in polvere dalla Cina, uno dei fattori che sta contribuendo alla diminuzione costante del valore del nostro prodotto, passato nel giro di un anno da 50 centesimi/litro a 40 centesimi/litro, avvicinandosi sempre più ai 35. Riscontro peraltro che la produzione di latte veneto sia, nell’anno corrente, in leggero aumento. Se questo è un dato confortante, dobbiamo comunque prepararci contro l’invasione di prodotti a basso prezzo e di dubbia qualità”. “Quanto agli effetti dell’embargo russo – conclude Manzato – mi domando a quale causa serva l’adesione del nostro Governo ad una proposta di politica estera rispetto alla quale siamo molto più esposti di altri Paesi. Stati che non hanno un agroalimentare valido come il nostro rischiano poco o nulla, ma noi stiamo parlando di un settore forte e in espansione, rispetto al quale non c’era alcuna effettiva necessità di intrupparci in una scelta che ci si sta ritorcendo contro”.  
   
   
PARTECIPAZIONE UE A EXPO 2015: INCONTRO MOLTO POSITIVO TRA DAVID WILKINSON, DIANA BRACCO E GIUSEPPE SALA  
 
Il Commissario generale per la partecipazione dell’Unione Europea a Expo 2015 David Wilkinson ha incontrato il 29 agosto a Milano il Commissario del Padiglione Italia e Presidente della società Expo 2015 Diana Bracco e il Commissario Unico e Amministratore delegato di Expo Giuseppe Sala. Obiettivo della riunione fare il punto sulla partecipazione delle Ue all’Esposizione Universale del 2015. L’incontro era stato organizzato a seguito di uno scambio di lettere avvenuto all’inizio di agosto, e si è svolto in un clima di massima collaborazione. Sono state concordate anche efficienti misure per rispettare la programmazione delle attività di costruzione e di allestimento del Padiglione europeo. “E’ stato un incontro molto positivo nel quale si è deciso di lavorare insieme come un unico team”, afferma David Wilkinson, “Abbiamo ricevuto la garanzia che il nostro spazio espositivo sarà realizzato nei tempi concordati e rispettando gli obiettivi della nostra partecipazione”. Grande soddisfazione è stata espressa al termine della riunione anche da Diana Bracco e Giuseppe Sala.  
   
   
MARCHE: AGRICOLTURA - DAL 15 SETTMBRE TORNA LA PRATICA DELL´ABBRUCIAMENTO.  
 
“Dal 15 settembre gli agricoltori potranno tornare a fare ciò che facevano i loro nonni, bruciando con attenzione, sul campo, i residui delle lavorazioni agricole e forestali: col dovuto buonsenso, ma senza appesantimenti burocratici e costi perché le ramaglie non sono rifiuti, ma un residuo che se bruciate sul posto contribuiscono alla concimazione dei terreni, evitando la diffusione di dannosi parassiti”. Lo comunica l’assessore all’Agricoltura Maura Malaspina. La legge 116/2014, appena entrata in vigore, pone infatti fine ad una situazione nata per combattere il fenomeno di incendi di rifiuti (veri), il cosiddetto e deleterio fenomeno della terra dei fuochi. Si decise di vietare ovunque l´accensione dei fuochi all´aperto, costringendo le imprese agricole a trattare foglie, ramaglie e frasche come materiali pericolosi, con rischio di procedimenti penali per chi infrangeva il divieto. “Un costo per le aziende marchigiane e delle altre regioni insostenibile – spiega la Malaspina - L´abbruciamento è pratica “tradizionale” per produttori di olive, uva e non solo se pensiamo agli scarti di coltivazioni, al diserbo manuale nelle coltivazioni biologiche, ecc.. Pure i vivaisti hanno subìto le conseguenze dell´illogico divieto, si pensi al caso di piante danneggiate e quindi invendibili: al danno del mancato incasso si è aggiunta per un certo periodo la beffa del costo di smaltimento della pianta secca, da effettuare tramite ditta specializzata in rifiuti, con più spese e tanta burocrazia a seguito. Grazie alla nostra azione e degli emendamenti da noi presentati e riportati nella legge, avanzati attraverso la Conferenza permanente degli assessori dalla sottoscritta e sposata dal presidente Spacca in sede di Conferenza Unificata, la nuova legge ha riportato all´antico le modalità per togliere dal campo residui di potature di viti, ulivi e piante. Dal 15 settembre dunque, al termine del periodo di massimo rischio stabilito dalla Regione, le nostre aziende agricole, ma anche i proprietari di terreni che non esercitano professionalmente l´attività agricola, potranno bruciare i residui vegetali”. La legge prevede la possibilità di effettuare raccolta e abbruciamento in piccoli cumuli e in quantità giornaliere non superiori a tre metri steri per ettaro dei materiali vegetali agroforestali effettuati nel luogo di produzione. Naturalmente permane il divieto dei fuochi nel periodo di massimo rischio incendi, dal 1° luglio al 14 settembre. Non saranno necessari atti preventivi dei Comuni per individuare aree, periodi ed orari per effettuare gli abbruciamenti. I Comuni e altri enti pubblici hanno naturalmente facoltà di intervenire in situazioni a rischio, qualora intendano sospendere, differire o vietare la combustione dei materiali.  
   
   
DAL 2 AL 4 SETTEMBRE I PRODOTTI ITTICI CALABRESI SBARCHERANNO AL SEAFOOD EXPO ASIA DI HONG KONG  
 
Dopo il grande successo del Seafood Global Expo di Bruxelles, altre aziende calabresi, su input della Regione parteciperanno alla quinta edizione del Seafood Expo Asia, che si terrà presso l´Hong Kong Convention & Exhibition Centre, Wan Chai, dal prossimo 2 al 4 settembre. La Regione, nell´ambito delle azioni messe in atto grazie al Fep (2007-2013), sostiene fortemente la partecipazione a manifestazioni come questa, utili a far conoscere le nuove opportunità sui mercati esteri e per rilanciare il settore della pesca. Parteciperanno i 6 Gruppi di Azione Costiera calabresi, frutto di un sistema di governance territoriale, la cui presenza è volta a comprendere meglio le innovazioni in atto nei mercati esteri, oltre che acquisire nuove competenze utili a consolidare ed innovare le innumerevoli iniziative in corso. Nell´ambito del processo di diversificazione degli interventi a sostegno del settore ittico, questa è un´occasione fondamentale per il made in Calabria di avviare, per un pesca più sostenibile, nuove opportunità di business in mercati inesplorati: i venditori, infatti, hanno molta più facilità di fare incontri face to face con i buyer di tutto il mondo. Si tratta di un´expo i cui numeri sono significativi: circa 2.000 metri quadrati di spazio espositivo, con exhibitors provenienti da 23 paesi del mondo e un incremento consistente rispetto allo scorso anno. "Siamo lieti di annunciare la partecipazione della Calabria nell´epicentro del mercato mondiale del pesce - ha dichiarato l’assessore all’agricoltura Michele Trematerra. L´asia è senza dubbio una forza trainante nel commercio mondiale di pesce e frutti di mare e, grazie al Fondo Europeo per la Pesca, stiamo promuovendo l´immagine dei prodotti ittici in attuazione alla Politica Comune della Pesca al fine di facilitare la creazione di nuove opportunità di business”. "L´obiettivo della Regione, ha concluso Trematerra, è quelli di poter replicare le best practices nel nostro territorio per promuovere nuove attività produttive, anche in vista della nuova programmazione - Feamp (Fondo Europeo per Affari Marittimi e per la Pesca)". “L´influenza economica dei nuovi Paesi emergenti continua a rimanere alta, ha dichiarato Giuseppe Zimbalatti, dirigente generale del dipartimento agricoltura della Regione, ed oggi, l´Asia è il maggior produttore, consumatore, importatore ed esportatore di pesce e prodotti da esso derivanti e la domanda di prodotto di alta qualità è destinata a crescere. La Calabria auspica che la partecipazione a questo gateway strategico possa essere un´opportunità per fare aumentare il fatturato e i risultati economici delle aziende, nell´ottica di crescita globale".  
   
   
EMILIA ROMAGNA: APERTE LE DOMANDE PER LA MISURA N. 114 DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013  
 
 L’assessorato dell’agricoltura e risorse naturali informa che, da oggi, lunedì 1 settembre, al 15 ottobre prossimo è possibile presentare le domande di aiuto relative alla misura n. 114 Utilizzo dei servizi di consulenza da parte degli imprenditori agricoli e forestali del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013. La misura prevede aiuti – sino all’80 per cento delle spese ammissibili – per l’affidamento di consulenze aziendali, ossia di prestazioni tecnico-professionali fornite all’imprenditore agricolo da un soggetto erogatore di servizi di consulenza selezionato e iscritto nell’apposito elenco regionale. Possono presentare richiesta di contributo gli imprenditori, singoli o associati, di aziende agricole e forestali iscritte nel registro delle imprese presso la Chambre valdôtaine des entreprises et des activités libérales. Le domande devono essere presentate agli uffici della Struttura Produzioni vegetali e servizi fitosanitari, in località Grande Charrière 66 a Saint-christophe (orario al pubblico martedì e giovedì dalle 9 alle 14, telefono 0165.275223) oppure agli uffici periferici di Morgex, Aymavilles, Gignod, Châtillon e Pont-saint-martin, durante i rispettivi orari di apertura. Per ulteriori informazioni si invitano gli interessati a consultare l’indirizzo internet http://www.Regione.vda.it/agricoltura/programma_di_
sviluppo_rurale_07-13/mis_114_aiuti_serv_consulenza_i.asp
 oppure a chiamare i numeri 0165.275223 / 331.6988821 / 331.6988823.
 
   
   
DEMANIO IDRICO, ASSESSORE VENETO: BELLUNO INCASSA DA SOLA QUANTO TUTTE LE CONCESSIONI DELLE ALTRE SEI PROVINCE ASSIEME.  
 
Venezia - “E’ bene che i bellunesi conoscano la verità, così distorta dalle parole e dalle fantasie del consigliere Reolon. Grazie alla sua specificità, la provincia di Belluno incassa da sola una cifra di canoni da demanio idrico pressoché pari a quella che la Regione complessivamente introita dalle concessioni delle altre sei provincie del Veneto tutte assieme. La delibera esclude Belluno proprio perché quel territorio viene considerato diversamente e opera in autonomia”. Maurizio Conte non ci sta alle ricostruzioni giornalistiche delle diverse dichiarazioni sulla questione. “Da consigliere regionale e da ex presidente della Provincia, dovrebbe sapere che gli introiti del demanio idrico di Belluno sono gestite dalla amministrazione provinciale, in parte dalle Comunità Montane e la restante dal Genio Civile in accordo con la Provincia stessa per interventi di difesa del suolo nel bellunese”. “La verità è una sola – aggiunge – e non è fatta da dichiarazioni ma da atti amministrativi e leggi a disposizione di tutti. Questo però sembra essere diventato il Paese delle chiacchiere, dove si da fiato ad ogni tipo di farneticazione. Il consigliere del Pd non solo si arrampica con gli artigli allo specchio, rompendo i timpani, ma non ha neppure il coraggio di ammettere che le cose sono diverse da quelle, zero contributi, che lui sostiene,. Non solo non è così, ma anzi secondo i calcoli degli uffici a conguaglio, la Provincia di Belluno dovrebbe alla Regione un paio di milioni. Ha letto “esclusa la provincia di Belluno” ed ha tuonato, perché probabilmente non sa fare diversamente. In questo modo ha solo dimostrato la disattenzione con la quale segue le vicende, le leggi e i provvedimenti regionali e come la sua politica sia, semplicemente, quella di dipingere il mondo di nero. Mi limito a dire: un pessimista non ha mai fatto strada. E nemmeno i chiacchieroni”. “Ribadisco che deve chiedere scusa, ma temo che non appartenga alla sua cultura la serietà di ammettere di aver sbagliato: mi ricorda il Fonzie di Happy Days, cui a pronunciare la parola “scuse” veniva un crampo alla mascella, solo che Fonzie faceva ridere. Ma i bellunesi hanno bisogno di verità. E sono persone migliori di Reolon, perché hanno sempre saputo rimboccarsi le maniche e dare l’esempio, senza andare alla ricerca di capri espiatori inesistenti”.  
   
   
CRISI PESCHE E NETTARINE – EMILIA ROMAGNA: "PRONTI AD ATTIVARE I RITIRI STRAORDINARI DECISI DALLA UE. PREVISTO ANCHE UN CONTRATTO TIPO PER VELOCIZZARE LE OPERAZIONI. MA LA GESTIONE DELLE CRISI DI MERCATO VA RIPENSATA A LIVELLO EUROPEO". EMBARGO RUSSO: "L´INTERESSE DI MOLTI PAESI EUROPEI È ALTO, ESSENZIALE SARANNO TEMPESTIVITÀ E CAPACITÀ ORGANIZZATIVA."  
 
Bologna - Il regolamento europeo per la crisi di mercato di pesche e nettarine che stanzia complessivamente 29 milioni di euro per i ritiri e 3 per la promozione, è stato al centro di due incontri il 29 agosto a Bologna convocati dalla assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni per fare il punto con le Organizzazioni di produttori e le rappresentanze regionali del mondo agricolo. “L’emilia-romagna – ha detto Rabboni – è pronta a cogliere al meglio questa opportunità anche perché è una delle poche regioni europee che vanta nel settore esperienze, risultati e sistemi operativi funzionanti. Nella riunione odierna abbiamo deciso di stilare un contratto tipo regionale per garantire un’applicazione veloce e facilitata del provvedimento europeo anche per le aziende agricole che non fanno parte di Organizzazioni di produttori. Resta il rammarico per una gestione delle crisi di mercato ancora una volta inadeguata rispetto a necessità, tempi e risorse. Superata questa emergenza occorrerà ripensare tutta la materia. Chiederemo al Ministero di attivarsi in questo senso presso la Commissione europea. Come Emilia-romagna siamo pronti a dare il nostro contributo.” Il provvedimento europeo per la crisi di mercato di pesche e nettarine prevede risorse sia per i ritiri a scopo benefico (distribuzione agli indigenti) sia per altre destinazioni (energia rinnovabile e distillazione); si rivolge sia alle Organizzazioni dei produttori, che alle aziende agricole non socie e stabilisce una retroattività dall’11 agosto. Per il prodotto destinato agli enti benefici è prevista la concessione di un aiuto del 100% sia alle Op che alle aziende non socie; per gli altri tipi di destinazione l’importo sarà pari al 75% per le imprese socie Op e al 50% per quelle non socie. L’incontro è servito anche per affrontare il tema del provvedimento europeo che stanzia 125 milioni di euro a fronte del blocco delle importazioni di diversi prodotti agroalimentari deciso dal Governo Russo. “Il regolamento sarà operativo nei prossimi giorni – ha sottolineato Rabboni - ed essenziale sarà la tempestività con cui i produttori si attiveranno. Mentre il provvedimento sulle pesche e nettarine riguarda poche regioni italiane e spagnole, quello sull’embargo della Russia interesse molti Paesi europei. A fronte di un interesse così vasto e di risorse comunque inadeguate essere organizzati e operativi farà la differenza. Per questo abbiamo già previsto una riunione ad hoc all’inizio della prossima settimana.” Il Regolamento europeo sull’embargo russo stanzia 125 milioni di euro per 14 prodotti ortofrutticoli, comprese le susine. Nel settore lattiero-caseario anche i formaggi Dop a pasta dura come il Parmigiano Reggiano attraverso il finanziamento dello stoccaggio privato, per i quali al momento non sono però state rese note risorse ufficiali. Il tutto con retroattività dal 18 agosto.  
   
   
LINGUA BLU: LA VACCINAZIONE A TAPPETO EVITERÀ L´EPIDEMIA. DALLA SARDEGNA I VACCINI PER L´ABRUZZO  
 
Cagliari - Il vaccino contro la lingua blu funziona, non ha fatto registrare effetti collaterali e, al contrario che nel recente passato, consentirà, una volta completata l´intera campagna vaccinale che al momento ha coperto circa i 2/3 dei capi, di evitare un´epidemia da blue tongue. Non solo: la Sardegna scende in campo per aiutare l´Abruzzo, che ha richiesto un aiuto alla nostra Regione per la campagna di vaccinazione che sta per avviare, fornendo 20mila dosi. L´assessore della Sanità Luigi Arru fa il punto della situazione e lancia un appello a tutti gli allevatori perché vi aderiscano. "I servizi delle Asl stanno utilizzando vaccini inattivati, cioè efficaci ma innocui, che richiedono un successivo richiamo, e sono monovalenti per il sierotipo 1, che ha determinato le due ultime epidemie degli anni 2012 e 2013. Quest´anno sono stati fatti oltre 2 milioni di interventi vaccinali sugli ovini e i pochi problemi segnalati non risultano attribuibili alla vaccinazione". I Numeri Dell´epidemia - Nel 2013 l´epidemia di blue tongue ha fatto registrare una perdita di 113.769 capi ovini con 5777 focolai (al 27 agosto 2013 i focolai erano già 1550). Attualmente in Sardegna i focolai sono 5, di cui 4 in animali sentinella (cioè in animali appositamente non vaccinati per verificare la circolazione del virus) e 1 solo con mortalità ( 11 ovini) da virus con sierotipo 1. La Campagna Di Vaccinazione - Lo scorso anno, al 27 agosto, gli interventi vaccinali sugli ovini sono stati 224.336, quest’anno, al 26 agosto, la campagna ha già interessato oltre 6.000 aziende con oltre 2.200.000 interventi sugli ovini, con una copertura che dura un anno. Sono stati poi vaccinati oltre 35.000 capi bovini, in particolare nei territori della Gallura e dell’Oristanese, per permettere la commercializzazione degli animali vivi e la situazione epidemiologica è sottoposta ad un costante monitoraggio attraverso la sorveglianza clinica, sierologica ed entomologica. Nel Resto D´italia - La situazione epidemiologica nelle altre regioni dove non si è vaccinato è invece abbastanza preoccupante, in particolare in Lazio, Calabria e Abruzzo. Perciò proprio l´Abruzzo ha richiesto un aiuto alla Sardegna per la vaccinazione che si appresta a eseguire "e ben volentieri abbiamo accolto la richiesta", dice Arru. "Gli allevamenti a rischio sono sempre di meno e completando le vaccinazioni è altamente improbabile che quest’anno si possa avere un’epidemia di blue tongue - assicura il titolare della Sanità -. Il vaccino sta dando risultati molto incoraggianti e pertanto invitiamo tutti gli allevatori che ancora non l’hanno fatto a sottoporre a vaccinazione i propri capi ovini e bovini. Raccomandiamo inoltre a tutti gli allevatori, viste le condizioni meteoclimatiche, una particolare attenzione all´igiene zootecnica quotidiana per ridurre il più possibile l’aggressione da parte dell’insetto vettore del virus della blue tongue - conclude Arru -, seguendo le raccomandazioni dei veterinari delle Asl e dei tecnici dell’Ara".  
   
   
VICENDA COOPERLAT DI ASCOLI PICENO: INCONTRO SPACCA-BAIETTA L’11 SETTEMBRE  
 
Si svolgerà nella mattinata di giovedì 11 settembre in Regione l’incontro tra il presidente Gian Mario Spacca e il presidente della Cooperlat Antonio Baietta sul futuro dello stabilimento di Ascoli Piceno. “Abbiamo ribadito – afferma il presidente Spacca – che per la Regione Marche la vicenda della Cooperlat di Ascoli Piceno non rappresenta solo una vertenza aziendale. Si tratta di un progetto strategico per il futuro economico delle Marche, che si basa sulla valorizzazione della tracciabilità e della qualità delle nostre produzioni agroalimentari, che stanno anche trainando l’export regionale. Abbiamo per questo chiesto l’incontro urgente al presidente Cooperlat al fine di favorire le condizioni per valorizzare il latte fresco e le produzioni dello stabilimento di Ascoli Piceno nell’ambito della strategia regionale, anche alla luce delle manifestazioni d’interesse che si sono sviluppate in quest’ultimo periodo.”  
   
   
ECCO IL FRUTTETO IN “PARETE” CHE RICHIEDE MENO CHIMICA  
 
Al modello di frutteto sostenibile in corso di sperimentazione alla Fondazione Edmund Mach è stato dedicato oggi un incontro tecnico a Mezzolombardo, nell’azienda agricola di Maso delle Part. I frutticoltori hanno avuto modo di conoscere e toccare con mano i vantaggi della forma di allevamento in parete stretta e delle reti multifunzionali. Si è trattata di una versione ridotta della tradizionali porte aperte dato che i campi sperimentali sono stati compromessi dalla grandinata del 24 giugno. Nel pomeriggio appuntamento, invece, a Zambana, in zona Pasqualine, con la visita alla prova dimostrativa di varietà di melo resistenti alla ticchiolatura e condotta col metodo biologico, in collaborazione con l’Ufficio produzioni biologiche della Provincia autonoma di Trento e il Consorzio trentino di bonifica. “Oggi presentiamo ai frutticoltori una serie di sistemi innovativi che si propongo di migliorare la frutticoltura in un’ottica di sostenibilità. Questa è una delle sfide della Fondazione Mach: puntare a minimizzare gli impatti dell’agricoltura per salvaguardare la salute dell’uomo, dell’ambiente e delle sue risorse” ha spiegato il direttore generale, Mauro Fezzi, intervenuto con il dirigente del Centro Trasferimento Tecnologico, Michele Pontalti e il responsabile dell’Unità frutteto sperimentale e frigo-conservazione, Livio Fadanelli. Due le tematiche dell’incontro: gli aspetti agrotecnici e gli aspetti di difesa, i primi gestiti da Alberto Dorigoni e Franco Micheli, i secondi e da Luisa Mattedi, Daniel Bondesan e Claudio Rizzi. Ai frutticoltori è stato presentato un nuovo modello di frutteto con un sistema di allevamento particolare; in parete stretta, a più assi, con un’ altezza ridotta rispetto al classico spindle, gestibile senza scale e carri raccolta quindi con più sicurezza in campagna, e che richiede meno trattamenti chimici. La forma di allevamento delle piante da frutto rappresenta uno snodo che condiziona l’agrotecnica e la difesa dai patogeni. Utilizzando la potatura verde e piante a più assi si ottiene un frutteto costituito da file strette e basse: si apre così un ventaglio di possibilità tecniche che vanno dalla meccanizzazione del diradamento e del diserbo, della potatura estiva ed invernale a finestre, fino all’uso degli atomizzatori scavallanti a ultra-bassa deriva e delle reti polifunzionali. L’eccezionale grandinata di quest’anno ne evidenzia tra l’altro l’efficacia protettiva. Gli studi più recenti sulle reti – spiegano gli esperti di San Michele – mirano in prospettiva a modificare il microclima intorno alle piante con materiali anti-pioggia e a distribuire i fitofarmaci, non più con gli atomizzatori, ma con impianti fissi che possono avere anche funzione antibrina e climatizzante. Ne trarrà vantaggio la gestione intera del frutteto e la difesa dai patogeni, più semplice e con meno problemi di deriva, la sicurezza dell’operatore che userà meno carri raccolta e scale, il consumatore e l’ambiente per un prodotto più pulito. Http://goo.gl/slqpsz    
   
   
VENETO AGRICOLTURA E PARCHI REGIONALI VERSO LA RIFORMA. ENTRO FINE OTTOBRE LA CONCLUSIONE  
 
Venezia - “L’iter di riforma dell’azienda regionale Veneto Agricoltura e dei Parchi regionali sta per arrivare al traguardo. Penso che la conclusione possa essere raggiunta a fine ottobre”. Franco Manzato, assessore regionale all’agricoltura e parchi, è ottimista: nel periodo estivo ha incontrato i consiglieri e i rappresentanti delle varie forze politiche che si stanno confrontando da tempo sull’argomento, con i quali è stata definita, appunto per l’autunno, la “deadline” per la chiusura dei lavori e l’avvio di un nuovo sistema, che ottimizza la spesa pubblica e punta ad essere più efficace ed efficiente. L’assessore annuncia in proposito importanti novità sui contenuti dei testi di legge di riforma: “si sta procedendo alla creazione di un unico testo che disciplini i parchi regionali, integrando quindi le tre proposte avanzate in sede consiliare. Inoltre – continua Manzato – verrà proposta la trasformazione di Veneto Agricoltura in ente strumentale non economico, riorganizzando il personale interno delle società partecipate, che probabilmente verranno cedute ad altri enti strumentali della Regione”. Questi provvedimenti concluderanno il ciclo di riforme che ha interessato il settore primario a partire dal 2011. Si tratta di una lunga lista di azioni, già compiute e realizzate, “che ha condotto il mondo agricolo veneto ad assumere un volto diverso, più sicuro e maggiormente strategico e competitivo. “La Rivoluzione delle Tre “R”, Razionalizzazione, Risparmio e Reddito del comparto agricolo, sta insomma giungendo al traguardo nella sua interessa” ed è riassunta dai seguenti punti, già attuati: Stati generali; Tavolo di controllo; Semplificazione burocratica; Nuovi strumenti finanziari; Sua Sportello Unico Agricolo (operativo dal 1 aprile 2011); la fusione degli Ispettorati Provinciali Agrari con l’Avepa (Agenzia veneta pagamenti), la prima soluzione che consente di razionalizzare le spese per le sedi amministrative per circa 900 mila euro l’anno. “Oltre a questo – conclude Manzato – voglio ricordare il lavoro svolto assieme al mondo agricolo per definire il nuovo Programma di Sviluppo Rurale, attualmente all’esame di Bruxelles, che mette l’accento su innovazione, competitività e semplificazione”.  
   
   
TORINO - L´AGROALIMENTARE PIEMONTESE IN VETRINA A LONDRA  
 
8 imprese, di Cuneo, Torino e Aosta, sono tra gli espositori di Speciality & Fine Food Fair, a Londra dal 7 al 9 settembre, appuntamento di riferimento per buyer inglesi interessati a prodotti alimentari e bevande artigianali e di fascia alta. Questa presenza rientra nel Progetto Integrato di Filiera (Pif) Piemonte Food Excellence gestito dal Centro Estero per l’Internazionalizzazione (Ceipiemonte) su incarico di Regione Piemonte, Unioncamere Piemonte e delle Camere di commercio del Piemonte e Valle d’Aosta, ed è realizzato con la collaborazione del Centro Estero Alpi del Mare. "Il Regno Unito è un mercato vivace, che richiede sempre più prodotti di qualità e dove il made in Italy è molto apprezzato – spiega Giuseppina De Santis assessore alle attività produttive della Regione Piemonte -. L´agroalimentare è per il Piemonte un settore strategico, per il quale la Giunta sta lavorando relativamente all’ipotesi di introdurre, in coerenza a quanto previsto nella smart specialization nazionale, una linea “made in”. Questa coprirebbe distretti e filiere a elevata specializzazione, con un fulcro proprio su fashion e food, ma ricomprendendo ovviamente anche gli altri importanti settori del territorio". “Piemonte Food Excellence annovera 200 imprese produttrici di macchinari per l’agricoltura e l’industria alimentare e delle bevande, semilavorati e prodotti finiti in tutte le fasce di qualità e prezzo, da quelli industriali ai prodotti di nicchia – dichiara Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere Piemonte -. Questa iniziativa è riservata ai piccoli produttori artigiani, che costituiscono un buon 60% dei partecipanti al Pif e ai i quali saranno nel prossimo futuro saranno proposte altre iniziative ad hoc, tra cui l’accoglienza di operatori selezionati durante il Salone del Gusto di Torino e missioni in Scandinavia”. Confetture, dolciumi, insaccati, conserve caffè, formaggi: sono le specialità che i piccoli produttori artigiani di Piemonte e Valle d’Aosta proporranno al pubblico londinese, costituito dai buyer di negozi di delikatessen, catene alimentari di livello quali Harrods o Selfridges, ristoratori, chef, distributori e grossisti. Per favorire l’incontro tra domanda e offerta inoltre, Ceipiemonte organizzerà per loro, in stand, un programma di appuntamenti b2b, privilegiando i contatti con gli importatori. Al successo della partecipazione regionale contribuirà poi il fatto che qui i prodotti agroalimentari italiani hanno grande appeal, come confermano i dati del British Customs Authorities, secondo il quale nel 2013, il flusso commerciale tra Italia e Regno Unito è stato di 22.948 milioni di sterline, con un bilancio in attivo per l´Italia di 4.512 milioni di sterline. In allegato il comunicato stampa completo.  
   
   
SARDEGNA: PESTE SUINA, OK DEL MINISTRO AL PIANO STRAORDINARIO DECISO DALLA GIUNTA  
 
Cagliari - Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha inviato al presidente Francesco Pigliaru una lettera nella quale prende atto della delibera del 2 luglio scorso con la quale la Giunta regionale ha indicato un Piano straordinario e istituito una Unità di missione per combattere ed eradicare la peste suina nell´isola. Riconosce che le azioni individuate nella delibera vanno nella direzione giusta, quella richiesta più volte alle precedenti amministrazione regionali dalla Commissione europea e dal Governo italiano e auspica il raggiungimento dell´obiettivo in tempi ragionevoli. Viene così meno nei fatti l´esigenza di un commissariamento della Regione, a suo tempo ipotizzato. Il ministro conclude la lettera invitando ad avviare la programmazione delle attività e delle risorse da mettere in campo nei prossimi mesi in modo da dare seguito alle misure previste dal Piano straordinario di lotta alla Peste Suina Africana definito nella delibera della Giunta, fortemente richiesto dalla Commissione Europea e quindi oggetto di valutazione e costante monitoraggio da parte della stessa.  
   
   
DAL 4 SETTEMBRE CONVEGNO SU RICERCA IN ZOOLOGIA E BOTANICA IN ALTO ADIGE  
 
Le più recenti ricerche su flora e fauna, ecologia, biodiversità e tutela dell’ambiente svolte nel territorio altoatesino, ma anche nelle regioni alpine limitrofe, sono al centro dell’8° convegno "Ricerca zoologica e botanica in Alto Adige", che si terrà il 4 e 5 settembre al Museo di scienze naturali dell’Alto Adige a Bolzano. L’inaugurazione è prevista giovedì 4 settembre alle ore 9. Studi su aspetti specifici relativi alla floristica e alla faunistica, all´ecologia, alla biodiversità e alla tutela dell´ambiente effettuati nel territorio altoatesino e delle regioni alpine limitrofe saranno protagonisti il 4 e 5 settembre a Bolzano dell´8° convegno Ricerca zoologica e botanica in Alto Adige, appuntamento biennale ospitato anche per questa edizione dal Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige. E´ previsto l´intervento di 40 esperti italiani e austriaci. Il convegno è gratuito e aperto a tutti e si terrà in tedesco, italiano e inglese senza traduzione simultanea: giovedì 4 orario 9-17.40, venerdì 5 dalle 9 alle17.20 (dalle 14 verranno proposti esiti di indagini scientifiche in presentazioni "poster"). L´8° convegno Ricerca zoologia e botanica in Alto Adige verrà aperto a Bolzano da Valentino Pagani, direttore del Dipartimento provinciale beni culturali, musei, patrimonio e mobilità , dalla direttrice della Ripartizione provinciale musei Karin Dalla Torre e da Vito Zingerle, direttore del Museo di scienze naturali dell´Alto Adige. E´ richiesta l´iscrizione entro lunedì 1° settembre alla segreteria del convegno, e-mail petra.Kranebitter@museonatura.it  o tel. 0471 412973.  
   
   
SALERNO - IV MEETING DEL GELATO ARTIGIANALE  
 
Mercoledì 3 settembre 2014, alle ore 10.30, presso il Centro Congressi Internazionale “Salerno Incontra” – via Roma, 29 - si terrà la conferenza stampa di presentazione di “Ice to meet you” il Iv meeting del gelato artigianale in programma a Salerno dal 5 all’8 settembre 2014. All’incontro parteciperanno il presidente della Camera di Commercio di Salerno Guido Arzano, il presidente di Intertrade Vincenzo Galiano e il presidente di Claai Salerno - Confederazione Libere Associazioni Artigiane Italiane - Gianfranco Ferrigno. La partecipazione degli organi di stampa è particolarmente gradita.  
   
   
EXPO RURALE, SI AVVICINA IL VIA. ALLE CASCINE MONITORAGGIO SUGLI ALBERI LA MANIFESTAZIONE SI TERRÀ A FIRENZE DAL 18 AL 21 SETTEMBRE  
 
Expo rurale 214 si avvicina e alle Cascine di Firenze sono già cominciati i preparativi. "Tutto deve avvenire nella massima sicurezza – sottolinea l´assessore all´Agricoltura e foreste della Regione, Gianni Salvadori - e per questo, in vista della manifestazione, è partita l´operazione di controllo e messa in sicurezza degli alberi del parco, finanziata con risorse regionali." L´operazione è già iniziata, sarà realizzata da una ditta specializzata e riguarderà 90 alberi, che sono stati indicati dal Comune di Firenze. Le operazioni di controllo verranno effettuate sia da terra, sia attraverso l´utilizzo di piattaforme aeree e tree climbing, laddove necessario. A seguito del monitoraggio partiranno le operazioni di potatura delle piante sulle quali gli esperti indicheranno la necessità di interventi. Expo Rurale si terrà dal 18 al 21 settembre. Ad organizzarla sara´ la Regione Toscana, assessorato all´agricoltura, in collaborazione con il Comune di Firenze, Anci, Uncem e Upi, con il supporto di Unioncamere, Vetrina Toscana e Toscana Promozione. La manifestazione è inserita nel programma di inziative organizzate in vista di Expo 2015. Un nuovo umanesimo che parte dalla terra, dal ciclo della natura, dal mondo rurale. E´ questo il messaggio della quarta edizione di questa manifestazione che mette al centro il binomio tra sicurezza alimentare e valorizzazione della conoscenza delle produzioni e tradizioni agroalimentari. Come sempre l´iniziativa sarà un mix di eventi, laboratori, dimostrazioni, corsi, incontri, degustazioni, show, tutti legati dal filo conduttore della ricoperta della ruralità e del suo valore. Tutti i settori produttivi e le filiere della ruralità toscana saranno presenti: olivicoltura, viticoltura, cerealicoltura e colture erbacee, zootecnia, caccia, florivivaismo, pesca e acquacoltura, foresta e boschi. Ricchissima anche la filiera "volti, racconti, esperienze" e quella della "multifunzionalità" con tutte le attività parallele abbinate a quella agricola: dagli asili nido "agrinido" all´artigianato rurale, dalla trasformazione dei prodotti alle energie alternative. All´interno dello spazio della Regione Toscana un piccolo universo di eventi e spazi da visitare: aree dedicate alla degustazione dei prodotti Dop e Igp, lo spazio-galleria dedicato ai prodotti a marchio di qualità, mostre, presentazioni, animazioni, dimostrazioni di mestieri e lavorazioni. Infine non mancherà la grande area attrezzata a mercato contadino dove i visitatori potranno fare la spesa con tutti i prodotti appena raccolti e venduti dagli "urbanfarmers" . L´ingresso a Expo Rurale sarà libero, gli orari da giovedì a domenica dalle 10,00 alle 22,00 - Per ulteriori approfondimenti visitare il sito della Regione Toscana, www.Regione.toscana.it/exporurale  o il sito dedicato www.Exporurale.it    
   
   
MARCHE: BANDO PER L’IMBOSCHIMENTO DEI TERRENI AGRICOLI A TUTELA DAL DISSESTO IDROGEOLOGICO  
 
Tutelare e valorizzare il territorio, attraverso la salvaguardia di suolo e paesaggio e per preservare la qualità della risorsa idrica e concorrere all’attenuazione dei cambiamenti climatici. Sono questi gli obiettivi di lungo periodo che si pone il bando regionale della misura 221 del Psr Marche 2007/2013, per la concessione di aiuti destinati all’impianto di nuove superfici boschive nei terreni agricoli delle Marche. “Utilizzando specie adatte alle condizioni locali e compatibili con i requisiti ambientali - spiega l’assessore all’Agricoltura Maura Malaspina - cerchiamo di favorire l’assorbimento del carbonio in atmosfera, oltre che favorire la tutela del suolo nelle aree collinari, contrastando l’erosione e il dissesto idrogeologico, oggi nel Paese sempre più tristemente d’attualità. L’imboschimento che incentiviamo, ha anche l’effetto di ricomporre il paesaggio naturale marchigiano, attraverso specie autoctone. Malgrado le forti difficoltà economiche e i tagli alle risorse alle Regioni, crediamo sia prioritario investire sulla tutela del territorio e sull’economia verde, settori che offrono opportunità per nuova imprenditorialità e occupazione. Inoltre grazie agli interventi previsti dal bando della misura 221 del Programma di sviluppo rurale 2007 – 2013 verrà data nuovo impulso allo sviluppo della tartuficoltura uno dei settori di nicchia che caratterizzano il territorio marchigiano per vocazionalità ed eccellenza delle produzioni. Infine, sono previsti impianti per la difesa del suolo, con boschi misti di latifoglie autoctone, escluse quelle a rapido accrescimento, con durata illimitata. Il finanziamento prevede un contributo alle spese di impianto (che varierà dal 70 all’80 %, in base alle zone) un premio annuale della durata di 5 anni per la manutenzione degli impianti e un premio annuale per la perdita di reddito della durata di 10 anni. Possono accedere alle agevolazioni gli imprenditori agricoli e i proprietari pubblici. La domanda deve essere predisposta sul Sistema Informativo Agricolo Regionale (Siar) entro le 13.00 del 30 settembre 2014 ed entro lo stesso termine deve essere fatta pervenire alla struttura regionale decentrata, competente in base al luogo di impianto dell’ imboschimento, la domanda in formato cartaceo. Info al link www.Agri.marche.it e presso le Strutture decentrate agricole della Regione Marche.  
   
   
IL GELATO MADE IN ITALY NON CONOSCE CRISI  
 
Quel gelato che ironicamente la copertina dell’Economist mette tra le mani del Presidente del Consiglio Matteo Renzi potrebbe essere di buon auspicio: mentre la barca Europa è in difficoltà, il settore del gelato gode di ottima salute e insieme alle altre eccellenze del “made in Italy” potrebbe trainare la ripresa. E’ quello che emerge dall’analisi economico-finanziaria del settore appena pubblicata, realizzata per conto di Sistema Gelato, divisione di Sistema Leader Srl, punto di riferimento per i servizi di assistenza finanziaria alla filiera del gelato, da modeFinance Srl (www.Modefinance.com), startup innovativa dell’Area Science Park di Trieste, specializzata nell´emissione di rating e analisi delle società di capitale. Partendo dai dati di bilancio degli ultimi quattro anni (2010-2012 e il 2013 da poco pubblicato) relativi alle maggiori società prevalentemente attive nella produzione e commercializzazione di semilavorati per gelato, si conferma anche per il 2013 come questo settore non risenta minimamente della crisi economica, grazie evidentemente alla qualità dei prodotti. Nonostante gli anni congiunturalmente difficili, prosegue il trend di miglioramento sotto molti profili, quali la redditività e la riduzione dell’indebitamento. Il Roe mediano (Return on Equity) è cresciuto nel 2013 di due punti percentuali, portandosi al valore dell’8%, a testimonianza di un’ottima e redditività conseguita dalle imprese del settore. Il leverage mediano (rapporto tra debiti e patrimonio netto) prosegue la sua discesa, portandosi nel 2013 a 1,4, valore di assoluto rilievo, specie se confrontato ai valori mediani nazionali per le imprese produttive, che sono ben più elevati. Tale indicatore testimonia l’oculata gestione, da parte delle imprese del settore, delle risorse interne all’azienda, gestione che consente un sempre minor ricorso al capitale di debito. Tutti i suddetti fattori si traducono in un rating medio settoriale, espresso da modeFinance grazie alla tecnologia More, particolarmente elevato. Nel 2013 si supera infatti la classe Bbb, caratteristica di imprese con buon equilibrio patrimoniale e finanziario e quindi adeguatamente solide. Questo risultato è altrettanto sorprendente se si pensa che la media europea delle aziende non supera la Bb e che questa, per l’Italia, scende a livelli vicini alla B (si veda tabella allegata). Commenta Antonio Verga Falzacappa, amministratore di Sistema Gelato: “I dati confermano i trend di crescita del gelato artigianale italiano, prodotto riconosciuto come emblema della qualità made in Italy, con consumi a livello mondiale in continua crescita”.
Classe Rating More Macro-classe Significato
Aaa Sana La solvibilità dell’impresa è ritenuta massima. L’impresa mostra un eccellente equilibrio patrimoniale, finanziario ed economico, e la sua capacità di gestire il rischio è elevata.
Aa L’impresa ha una solvibilità molto alta. Presenta una elevata solidità patrimoniale e finanziaria e capacità di reddito. La differenza rispetto al rating Aaa è molto contenuta.
A L’impresa ha una solvibilità alta. Presenta un’alta solidità patrimoniale e finanziaria e capacità di reddito. L’impresa è più sensibile ai mutamenti del quadro economico- finanziario rispetto alle imprese con rating superiore.
Bbb Equilibrata L’equilibrio patrimoniale, finanziario ed economico dell’impresa è considerato adeguato. Lo stato di salute dell’impresa può essere pregiudicato da gravi eventi economici sfavorevoli.
Bb L’impresa presenta una sufficiente solidità patrimoniale e finanziaria: la capacità di gestire il rischio di impresa è maggiormente influenzato negativamente da condizioni economiche avverse.
B Vulnerabile L’impresa manifesta segnali di vulnerabilità. La debolezza della struttura patrimoniale, economica e finanziaria potrebbe essere accentuata da un peggioramento dello scenario economico.
Ccc L’impresa mostra squilibri nella sua struttura patrimoniale, finanziaria ed economica. Una carente gestione dell’impresa, nonché eventi di mercato contrari sono in grado di pregiudicare con alta probabilità la solvibilità dell’impresa.
Cc Rischiosa L’impresa mostra dei segnali di elevata vulnerabilità. La presenza di già forti disequilibri potrebbe accentuarsi in condizioni di mercato ed economiche non favorevoli.
C L’impresa manifesta situazioni patologiche considerevoli: la sua solvibilità è ritenuta molto scarsa.
D L’impresa manifesta situazioni patologiche gravi: la sua solvibilità è nulla.
 
   
   
GIARDINO DELL’ORTICOLTURA DI FIRENZE. PROGRAMMA GIORNALIERO DAL 1° AL 7 SETTEMBRE  
 
In arrivo: il cineforum col sorriso (il 1°), il live della Old Florence Jazz Band (il 2) dei Frog (il 3) e del Soul Trio (il 4), il djset dell’Aperitivo Sonoro (il 5) e la rassegna The Originals con i No Love (il 6) . Domenica 7 un’intera giornata dedicata alla Rificolona con laboratori, giochi, apericena e il concerto del Duo Etrusco. Il caldo settembrino sarà l´ideale per passare pomeriggi e serate nel verde dell’incantevole Giardino dell’Orticoltura animato dai consueti eventi a ingresso gratuito organizzati dal Giardino dell’Artecultura, manifestazione estiva all’interno di Effetto Estate e dell’Estate Fiorentina. Ecco cosa ci aspetterà dal 1° al 7 settembre accanto al servizio caffetteria attivo tutti i giorni da mattina a mezzanotte. Lunedì 1 dalle ore 21.15 arriva la novità del cineforum grazie alla rassegna ’Due Risate al Giardino’: una serata spensierata grazie a selezionate proiezioni improntate al buon umore. Martedì 2, dopo l’Aperipasseggino con laboratori gratuiti per i bambini e baby dance dalle 18, alle ore 20 prende posto sul palco la Old Florence Jazz Band per un viaggio sonoro nel jazz di New Orleans e non solo. Mercoledì 3 la musica farà da padrona con il concerto dei Frog che proporranno una performance musicale nel nome del buon rock messo in scena da musicisti locali pronti a incantare il pubblico del Giardino. A contorno, l’immancabile aperitivo con drink e buffet a € 8,00. Giovedi 4 l’apericena con drink e buffet a € 8,00 ci terrà compagnia durante il live del Soul Trio caratterizzato da una miscela di groove, melodia, vocalità afro-americana e improvvisazione, il tutto esaltato dalle due voci a volte soliste, a volte contrappuntistiche. Questa la line up: Luca Luglio alle tastiere, piano e voce, Emanuela Basagni voce solista, Ermanno Allulli alla batteria. Venerdì 5 Mute crew, Hertz Collision & Dj Evoorg danno vita ad una nuova serata in compagnia dell’Aperitivo Sonoro. Attraverso un doppio djset, si potrà ballare fino a chiusura su ritmi di musica elettronica e house. Sabato 6 dalle ore 19 l’Aperitivo Live si colora con la rassegna The Originals, ricca vetrina delle band del territorio con un repertorio di brani da loro composti o da loro riarrangiati, sotto la direzione artistica di Khaled Hamud. La prima data di settembre vedrà in scena i No Love per un mix armonioso tra sonorità jazz e funk. Domenica 7 nell´ambito delle manifestazioni della Rificolona 2014, il Giardino dell´Orticoltura, in collaborazione con l´Associazione Culturale Heyart, dedica una giornata ai tradizionali laboratori per bambini e famiglie (consigliata la prenotazione: info.Heyart@gmail.com - postazionedilavoro@gmail.Com). Il via alle 16.30 con ‘Giochi_qualsiasi’ insieme a Francesca Campigli, workshop sui giochi della tradizione per giocare tutti insieme, bambini e genitori, affiancati da una riproposizione in chiave contemporanea del tiro alla fune, della corsa coi sacchi e della pentolaccia. Alle 18 arriva ‘Rificoliamo’ a cura di Chiara Garuglieri: letture animate e laboratorio di preparazione e decorazione delle rificolone portate dai bambini che verranno, in seguito, illuminate. Alle 20, apericena e live del Duo Etrusco, gruppo di musica popolare impegnato sul recupero dei canti popolari delle nostre zone e dell’Italia in generale. Il loro repertorio ‘tosco-mediterranean folk’ spazia dalle pizziche, agli stornelli passando dalle tarantelle. Il Giardino dell’Artecultura è anche social: i programmi delle serate saranno costantemente aggiornati sui canali Facebook (facebook.Com/giardinoartecultura2 ) e Twitter (@Giardartecultur) oltre che sul sito ufficiale www.Giardinoartecultura.it  L’hashtag ufficiale del Giardino è #giardinoartecultura