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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Settembre 2009
VDA: L’ALTA VALLE E’ PASSATA AL DIGITALE  
 
 Aosta, 15 settembre 2009 - La Presidenza della Regione informa che nella giornata di ieri, come programmato, le emittenti entro le ore 10. 00, hanno effettuato lo spegnimento del segnale analogico, provvedendo nella quasi totalità dei casi alla contestuale accensione del segnale digitale. Nei cinque Comuni dell’Alta Valle, coinvolti nel passaggio alla tv digitale, è già possibile vedere con la nuova tecnologia anche i due programmi francofoni France 2 e Tsr. La regolarità delle transizioni al digitale è stata verificata dai laboratori mobili del Ministero dello Sviluppo economico – Dipartimento per le Comunicazioni. Nella figura sono evidenziati, in verde, i Comuni completamente coinvolti dal passaggio al digitale e, in giallo, i Comuni interessati solo parzialmente dalla transizione alla nuova tecnologia. Nel corso della prima giornata di switch off sono stati 500 i contatti al numero verde regionale 800. 703. 703 che gestisce il servizio dei tecnici a domicilio. Gli interventi attivati sono stati 253. Si ricorda che è a disposizione degli abbonati il contributo statale, dell’importo di 50 euro, rivolto ai residenti e ai proprietari di una seconda casa in Valle d’Aosta in regola con il canone tv per l’acquisto di un decoder digitale interattivo, che si può richiedere presso tutti i rivenditori che aderiscono all’iniziativa. Il contributo vale anche per i decoder in grado di ricevere Tivùsat, la piattaforma satellitare grautita che trasmette la programmazione che Rai, Mediaset e Telecom Italia offrono sul digitale terrestre. Nell’ultimo week end il numero dei decoder venduti con il contributo statale è stato di 326 unità, con un sensibile aumento di erogazioni. Alle ore 13,00 di oggi sono stati venduti 40 decoder. Si consiglia agli utenti, per i primi giorni, di procedere alla reinstallazione dei canali, cancellando quelli in memoria, ripetendo l’operazione, se necessario, anche più di una volta, in quanto le attività di aggiornamento delle nuove frequenze televisive possono proseguire per tutta la durata dello swich off. Si sottolinea che il numero verde regionale 800. 703. 703 offre una prima assistenza telefonica, ed eventualmente, per chi è in regola con l’abbonamento tv, una visita gratuita a domicilio di un tecnico specializzato. L´intervento riguarda l´installazione del decoder acquistato dal cittadino, la verifica del segnale, la sintonizzazione dei canali e l´istruzione all´uso. Il call center è attivo, dalle 7. 30 alle 21, tutti i giorni, festivi compresi. Inoltre è operativo, dal lunedì al sabato dalle ore 8. 00 alle 20. 00, il call center ministeriale (numero verde 800. 022. 000), che offre tutte le informazioni necessarie sul passaggio al digitale e, in particolare, ogni supporto alle modalità di sintonizzazione dei decoder. Il call center ha ricevuto entro le ore 16. 00 di oggi, circa 400 chiamate. Il numero complessivo di contatti è di poco superiore a quello che si ebbe in occasione del solo passaggio in digitale di Raidue e Retequattro lo scorso 2007 e testimonia l’acquisita familiarità dei cittadini valdostani con la nuova tecnologia. Lo switch off proseguirà domani con il passaggio al digitale terrestre in 49 comuni: 45 completamente coinvolti e 4 parzialmente. La popolazione interessata sarà di circa 90 mila abitanti. .  
   
   
TELEVISIONE DIGITALE, ECCO LE DATE UFFICIALI DELLA TRANSIZIONE LO SPEGNIMENTO INIZIERÀ IL 15 OTTOBRE IN GIUDICARIE E TERMINERÀ IL 27 OTTOBRE IN VAL DI NON E TRENTO  
 
Trento, 15 settembre 2009 - La vecchia televisione analogica incomincerà a spegnersi in Trentino il giorno 15 ottobre. Saranno le valli Giudicarie ad aprire il processo di transizione dal sistema televisivo analogico che si concluderà due settimane più tardi, il giorno 27 ottobre, con la città di Trento, la valle dell´Adige, le valli dei Laghi, Cembra, Fiemme, Alta Valsugana e valle di Non. Complessivamente sono 9 le aree che una dopo l´altra vedranno spegnersi la televisione analogica e contemporaneamente accendersi la televisione digitale. Sono una quarantina le televisioni interessate dallo switch off: Rai e Mediaset hanno confermato l´attuale copertura del territorio trentino (che si aggira attorno al 99 per cento), mentre le altre televisioni distribuiranno sul territorio il nuovo segnale in modo graduale. Il Trentino ha da oggi il calendario ufficiale per la transizione dal sistema analogico a quello digitale. La rettifica è stata data dal ministero dello Sviluppo Economico e Comunicazione, in accordo con le emittenti televisive private e pubbliche. Nelle scorse settimane, la Provincia autonoma di Trento aveva organizzato un incontro con tutte le emittenti per discutere dei principali aspetti tecnici e organizzativi dello switch off. In quella sede era stata concordato con le emittenti con cambio di programma nel piano di digitalizzazione messo a punto dal ministero in un primo momento. La proposta è stata accolta e il calendario modificato. Questo il piano con le date e le zone interessate: -15 ottobre: Valli Giudicarie - 16 ottobre: Val Rendena - 19 ott: Val di Sole - 20 ott. Val di Fassa - 21 ott. Primiero - 22 ott: Bassa Valsugana - 23 ott: Val di Ledro e Alto Garda - 26 ott: Vallagarina e Rovereto - 27 ott: Trento, Valle dell´Adige, Valle dei Laghi, Valle di Cembra, Valle di Fiemme, Alta Valsugana, Val di Non. Durante le due settimane, la Provincia autonoma di Trento ospiterà - così come avvenuto lo scorso febbraio in occasione dello switch over di Rai 2 e Rete 4 per Trento, Rovereto e Valle di Non - la task force del ministero che vigilerà dello operazioni di spegnimento e riaccensione del segnale da parte delle singole emittenti televisive. Sono infatti proprio le emittenti tv le vere protagoniste dello switch over in Trentino: i tecnici delle singole televisioni sono da mesi occupati a sostituire gli apparecchi di trasmissione nei diversi siti della provincia di Trento che ospitano i ripetitori. Un lavoro impegnativo che non ha conosciuto momenti di sosta negli ultimi mesi. Il nuovo segnale digitale sarà visibile nelle zone dove le emittenti decideranno di installare i nuovi ripetitori: Rai e Mediaset hanno confermato l´attuale copertura che supera il 99 per cento del territorio provinciale (una delle più alte in Italia). Nelle prossime settimane si conoscerà l´orientamento delle altre televisioni private circa la reale copertura territoriale del nuovo segnale digitale. .  
   
   
PREMIO ALBERTO MANZI: SCADE IL 18 SETTEMBRE IL TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE. PREVISTI QUATTRO RICONOSCIMENTI IN DENARO PER AUTORI NEL CAMPO DELLA COMUNICAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA  
 
Bologna, 15 settembre 2009 – Scade venerdì 18 settembre 2009 la Iii° edizione del Premio per la comunicazione educativa intitolato ad Alberto Manzi, il celebre maestro che negli anni ’60 condusse la storica trasmissione televisiva “Non è mai troppo tardi”. Il Premio prevede 4 riconoscimenti in denaro dell’importo di 2500 euro ciascuno, destinati ad autori di altrettante opere in lingua italiana che, nel corso del 2008-09 si siano distinte nel campo della comunicazione educativa e didattica nelle seguenti sezioni: editoria scolastica e divulgativa; siti web; produzione cinematografica e audiovisiva; programmi radio-televisivi. Il concorso è bandito dall’Università di Bologna nell’ambito delle attività del "Centro Studi Alberto Manzi", ed è finanziato dall’Assemblea legislativa e dalla Giunta della Regione Emilia-romagna, dal Ministero dell’Istruzione e dalla Rai. Possono partecipare persone fisiche, scuole, enti pubblici o privati e associazioni, secondo le modalità specificate nel bando pubblicato sul sito www. Centroalbertomanzi. It. Scopo del premio è stimolare l’attenzione e la riflessione delle istituzioni, del sistema educativo e della comunicazione sull’importanza dei temi sviluppati dal maestro Manzi, una delle personalità più originali della pedagogia italiana contemporanea, che per primo – si legge nel bando – “ha saputo utilizzare il mezzo televisivo a fini didattici per le fasce sociali più deboli”. I premi verranno assegnati nella serata di martedì 20 ottobre 2009 a Bellaria Igea Marina, in provincia di Rimini, nell’ambito di “Medi@tando” – Iv Convegno Internazionale su Educazione e Mass Media. Le opere in concorso verranno conservate nell’archivio del Centro Manzi. Nelle precedenti edizioni sono state conferite menzioni speciali a Piero Angela e a Giovanni Minoli. L´archivio Alberto Manzi L´archivio comprende i numerosi materiali di lavoro che la moglie del famoso maestro ha donato all´Università di Bologna nel 2001, con l´intento di favorire la conoscenza della figura e dell’opera di Alberto Manzi e di costituire un punto di riferimento per iniziative culturali, di studio e di ricerca nell’ambito della comunicazione didattica attraverso i media e della cultura per l’infanzia. A tutt´oggi studenti di varie università hanno realizzato tesi di laurea su Alberto Manzi utilizzando l´archivio per la consultazione di materiali. Nel 2005 l´editrice Gorée ha pubblicato il romanzo inedito di Manzi “E venne il sabato”. "Non è mai troppo tardi” "Non è mai troppo tardi” era un programma che ha fatto epoca, entrando a far parte della storia del costume italiano. Si trattò infatti di un vero e proprio corso di insegnamento dell’italiano per analfabeti, realizzato nell’ambito della campagna di alfabetizzazione voluta dai governi del tempo. Il programma durò otto anni - dal 1960 al 1968 – con tre trasmissioni la settimana che potevano essere seguite attraverso duemila televisori collocati in altrettanti punti di ascolto sparsi in tutto il paese. Il merito dello straordinario successo della trasmissione va sicuramente in gran parte allo stesso Manzi. Figura di straordinario divulgatore, ma anche di appassionato e originale pedagogista, Alberto Manzi fu contemporaneo di don Lorenzo Milani e di Mario Lodi e con costoro condivise l’idea di una scuola aperta soprattutto agli ultimi, luogo innanzi tutto di formazione delle coscienze e dello spirito critico. Per informazioni: http://www. Centroalbertomanzi. It/ centromanzi@regione. Emilia-romagna. It .  
   
   
CINEMA, FORMIGONI: SPORTELLO UNICO E MENO TASSE  
 
Milano, 15 settembre 2009 - Uno sportello unico per le produzioni cinematografiche che vogliono operano in Lombardia e nuovi ciak da lanciare già nei prossimi mesi. Sono questi alcuni dei temi affrontati il 28 luglio, nel corso di una riunione al Palazzo Pirelli, tra il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, il sindaco di Milano, Letizia Moratti, e il nuovo presidente della Film Commission lombarda, Alberto Contri. "Dopo l´inaugurazione della Cittadella del cinema - ha spiegato Formigoni - si è creata una grande attesa che non vogliamo deludere. Regione Lombardia è impegnata in un´azione di marketing territoriale per favorire i registi e i produttori che scelgono il nostro territorio e le nostre città: occorre favorire al massimo la loro attività e per questo lavoreremo per l´abolizione della shooting tax e l´apertura di uno sportello unico per gestire gli accrediti e accompagnare le produzioni che si muovono sul territorio lombardo". Temi, quello della detassazione e della semplificazione delle autorizzazioni, divenuti strategici di fronte alla concorrenza agguerrita non solo a livello europeo ma anche tra le diverse regioni italiane. "Vogliamo abbassare la soglia di ingresso - ha aggiunto Formigoni - per attrarre sia il mondo del cinema sia quello legato alla televisione e alla diffusione via internet: le nuove tecnologie stanno cambiando le abitudini di fruizione degli appassionati di film e la Lombardia si propone con soluzioni all´avanguardia, incentivando parallelamente le scuole di cinematografia e puntando sulla crescita di nuovi talenti davanti e dietro la macchina da presa". Tra gli argomenti affrontati nel colloquio di questa mattina ci sono anche le fonti di ispirazione per le nuove produzioni. "Vorremmo valorizzare - conclude il presidente Formigoni - soprattutto le fiction che esaltano il buon gusto e l´eccellenza lombarda: penso certamente alla moda, alla sanità e anche alla lirica, come pure ai capitani d´impresa e ai maestri dell´editoria. Se dovessi fare dei nomi punterei su personaggi che hanno messo in evidenza il carattere della Lombardia e dell´Italia, come Indro Montanelli e Giovanni Borghi, ma anche papa Montini". .  
   
   
ROMA & LAZIO FILM COMMISSION ALLA 66A MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA  
 
Roma, 15 settembre 2009 - La Fondazione Film Commission di Roma, delle Province e del Lazio alla 66a edizione della Mostra del Cinema di Venezia, ha collaborato alla promozione di film presenti nelle varie sezioni e alla presentazione di nuove iniziative a supporto dell´audiovisivo nazionale. Tre i film presenti a Venezia promossi da Roma Lazio Film Commission: Le Ombre Rosse di Francesco Maselli, con Roberto Herlitzka, Ennio Fantastichini e Valentina Carnelutti presentato nella sezione Fuori Concorso il 3 settembre. A Francesco Maselli è stato inoltre assegnato il Premio Città di Roma - Arcobaleno Latino e il Premio Pietro Bianchi del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici. Il documentario Poeti di Tony D´angelo in Controcampo Italiano, accompagnato da un suggestivo reading di poesia svoltosi nello Spazio Cinecittà Luce dell´Hotel Excelsior, hanno partecipato tra gli altri Melissa P. , Gianni Ippoliti, Francesco Maselli, Nino D’angelo, i poeti protagonisti del film e tanto pubblico di appassionati e curiosi che ha avuto la possibilità di declamare poesie e di esprimere il proprio talento e creatività. Ragazze La Vita Trema di Paola Sangiovanni, storia al femminile ambientata negli anni ´70, presente alle Giornate degli Autori. Eventi istituzionali dedicati agli addetti ai lavori hanno visto la collaborazione di Roma Lazio Film Commission: Presentazione della guida Tutto su Media – Guida ai finanziamenti comunitari all’industria dell’audiovisivo a cura dell´associazione Media Desk Italia. Sono intervenuti Hughes Becquart della Commissione Europea D. G. Infso Unità A2, Giuseppe Massaro, coordinatore delle attività del Media Desk Italia, e Roberto Liggeri, responsabile Comunicazione e Sviluppo dell’Associazione Media Desk Italia. Presentazione della Fondazione Roberto Rossellini per l’Audiovisivo che ha fra i suoi obbiettivi l´innovazione tecnologica, la formazione e l´internazionalizzazione del prodotto audiovisivo italiano. La nuova struttura presieduta da Francesco Gesualdi, vicepresidente Giampaolo Letta, si avvarrà dell’esperienza di Giuliano Montaldo per la formazione nel cinema e nell´audiovisivo sul modello dell´École Gaumont. La Fondazione porta il nome di Roberto Rossellini perché - come spiegato dal Presidente Gesualdi -"è stato il primo grande maestro del cinema italiano a cimentarsi anche con il piccolo schermo”. La Fondazione nasce con traguardi precisi e concreti, tra questi l´organizzazione della quarta edizione di Romafictionfest; la partecipazione prossima a incontri professionali a Dubai e Abu Dhabi; la nascita di uno Sportello Cinema che aiuti le imprese dell´audiovisivo a ottenere agevolazioni come il credito d´imposta, ed ad accedere ai fondi pubblici regionali, nazionali ed europei. Ha partecipato alla presentazione della Fondazione anche il Sottosegretario ai Beni Culturali Francesco Maria Giro che ha sottolineato l´importanza del lavoro che la Fondazione Rossellini svolgerà: "La produzione di cinema e tv è un asset importante per il rilancio dell´Italia - ha detto il Sottosegretario Giro - la cultura è un vantaggio competitivo che la nostra economia può vantare su quelle di altri paesi, dobbiamo quindi salvaguardarla e promuoverla sempre". .  
   
   
NUOVE COLLABORAZIONI PER IL FESTIVAL DEL CORTO E MEDIAMIX "OMBRE E LUCI" 2009 E IMPORTANTI NOMI IN GIURIA  
 
 Firenze, 15 settembre 2009 - Una terza edizione tutta nuova quella del Festival del Corto e Mediamix 2009 che quest´anno ha come tema "Ombre e Luci". Il Festival consiste in una rassegna internazionale per cortometraggi, documentari, video arte, reportage e installazioni audiovisive articolata in due sezioni: la prima sezione intende offrire un momento di confronto internazionale per la produzione di cortometraggi provenienti del mondo dei giovani in particolare quello universitario; la seconda sezione è riservata ai cortometraggi, documentari, video arte, reportage e installazioni audiovisive ed è aperta a tutti. Il progetto, promosso dal Comune di Firenze-consiglio di Quartiere 2 e centro D. E. A. , associazione senza fini di lucro, quest´anno vede due importanti collaborazioni: quella con Mediarc, Festival Internazionale dell´Architettura in Video e quella con Officine Cinematografiche. Il Festival Mediarc, con la Direzione Artistica del Prof. Alberto Di Cintio e nato come Biennale nel 1992 ideato e promosso dal Dipartimento di Tecnologie dell´Architettura e Design "Pierluigi Spadolini" dell´Università degli Studi di Firenze, rappresenta un appuntamento di visione e riflessione sulla rappresentazione dell´architettura, del design, della sostenibilità della proposta progettuale dell´ambiente costruito, ed è un significativo punto di riferimento per la comunità scientifica ed accademica e per un largo pubblico. L´altra novità per questa Iii Edizione del Festival del Corto è la collaborazione con "Officine Cinematografiche" di Firenze, nata grazie alla grande esperienza di uno sperimentatore come Jo La Face. Una storia, quella delle Officine Cinematografiche, che ha regalato rassegne di cinema dai classici a rassegne monotematiche, a registi sperimentalisti, con particolare passione per la pellicola 16 e 35 mm. Il Festival Corto e Mediamix ha riscosso una grande quantità di consensi sin dalla sua prima edizione, essendo stato da subito un punto di richiamo per giovani emergenti e autori di talento che, grazie al concorso, hanno avuto la possibilità di dare visibilità a tematiche scottanti e spesso sconosciute. Inoltre il concorso ha messo in luce autori innovativi che autoproducono documentari e cortometraggi evidenziando aspetti sociali e culturali del nostro contemporaneo. I concorrenti saranno valutati dalla giuria che selezionera´ i finalisti le cui opere verranno proiettate il 26 settembre 2009, presso l´Auditorium dell´Ex Fila, via Monsignor Leto Casini 11, in occasione della serata di visione e premiazione del Festival. Anche questa seconda edizione vedra´ una giuria di qualita´ composta dai seguenti membri: Stefano Zecchi (Presidente della Commissione Cultura Q2), Alberto Di Cintio (Docente della Facoltà di Architettura), Elisabetta Vagaggini (Ufficio Stampa Mediatca Regionale Toscana), Sivia Lelli (Docente della Facoltà di Scienze della Formazione), Giacomo Di Iasio (giornalista), Aldo Sicurella (Regista teatrale), Giovanni Bogani (Giornalista), 2 membri del Centro D. E. A (Silvana Grippi/sergio Biliotti) e 2 membri del Comune di Firenze Quartiere2. Tutte le informazioni sul Festival sono reperibili sul sitot www. Deapress. Com .  
   
   
ACCORDO TRA CNRMEDIA E I´VE SEEN FILMS: DEBUTTA UFFICIALMENTE LA COLLABORAZIONE TRA CNRMEDIA E ´´I´VE SEEN FILMS - INTERNATIONAL SHORT FILM FESTIVAL´´, L’EVENTO CINEMATOGRAFICO IN PROGRAMMA A MILANO DAL 24 SETTEMBRE AL 3 OTTOBRE 2009.  
 
 Roma, 15 settembre 2009 - Cnr vestira´ il ruolo di ´´official media partner´´ del festival creato e patrocinato da Rutger Hauer. Per l’occasione, Cnr realizzerà una serie di servizi di presentazione del festival e seguirà l’evento con interviste e speciali sul sito Cnrmedia. Com, sulla rete radiofonica nazionale Cnr Radio Fm e sulla rete delle Tv regionali collegate da Cnr Tv News. Ogni giorno, collegandosi ai canali di Cnr, sarà dunque possibile seguire tutte le notizie più attuali sull’andamento del festival, sui dibattiti e le conferenze in programma e sui personaggi del mondo del cinema che, insieme all’ospite fisso nonché padrone di casa Rutger Hauer, saranno presenti nei vari giorni della manifestazione. I’ve Seen Films è la prima competizione di cortometraggi al mondo che riesce ad avvalersi di una una Giuria composta da un numero elevato di insigni talenti artistici e professionisti del settore. Cio´ rappresenta chiaramente un punto di svolta in questo campo. I membri della Giuria 2009 saranno: il regista e produttore Ridley Scott; il regista e produttore Robert Rodriguez; il regista e produttore e compositore Lech Majewski; lo scrittore, produttore e regista Christopher Nolan; l’attrice Miranda Richardson; il regista, produttore e scrittore Paul Verhoeven; il regista e produttore Eugenio Cappuccio; il fotografo, regista produttore e scrittore Anton Corbijn; il regista, produttore e scrittore Bill Bristow; la saggista cinematografica ed autrice televisiva Daniela Catelli; la direttrice artistica di festivals e scrittrice Teresa Cavina; il critico cinematografico, docente universitario e scrittore Roberto Nepoti; lo scrittore e regista Jeremy Eynon e Rutger Hauer. I’ve Seen Films è stato il primo festival di cortometraggi che, sin dalla sua prima edizione, ha permesso agli autori di vedere proiettati i propri lavori in alta definizione digitale. Rutger Hauer Hauer premierà personalmente i vincitori durante la Serata di Gala. Gli autori con le loro opere diventeranno i veri protagonisti del Festival. .  
   
   
MATERA, LE RIPRESE DEL FILM "IN NOME DI NESSUNO"  
 
Matera, 15 settembre 2009 - Da domenica 20 inizieranno nella città dei Sassi le riprese del film "In nome di nessuno", diretto dal regista foggiano Marco Tornese. La produzione, affidata alla Macro Maiora Film. Una scelta"sollecitata" da Giuseppe Digilio, già assessore alla cultura della Provincia e che in questa occasione si presenta nella doppia veste di produttore e aiuto regista. Al casting, effettuato tra giugno e luglio , hanno preso parte circa quattrocento aspiranti attori a caccia di una parte di questa nuova produzione cinematografica. Il film è ambientato nella Basilicata nel dopoguerra e racconta la storia di un bambino nascosto dai genitori perchè nato con alcune malformazioni. Nel cast figurano anche Raul Bova e Maria Grazia Cucinotta, che arriveranno nella città dei Sassi per partecipare alle riprese previste in piazza San Giovanni, location principale scelta per rappresentare il centro del piccolo paese nel quale è ambientato il racconto cinematografico. Raul Bova e Maria Grazia Cucinotta sono due attori molto noti e amati dal pubblico e la loro presenza susciterà naturalmente maggiore curiosità nei confronti di questa nuova produzione. Le riprese andranno avanti per quattro-cinque settimane. La produzione già da alcuni giorni è a Matera per conoscere dal vivo la location nella quale sarà allestito il set. In città arriverà anche Luciano Tovoli, uno dei direttori della fotografia più apprezzati del cinema italiano. Tovoli sarà accompagnato sul set dall´autrice e sceneggiatrice del film Sara Paolini. .  
   
   
PROVINCIA POTENZA: PRESENTATO PROGETTO BIBLIOMEDIATECA  
 
Potenza, 15 settembre 2009 - Una struttura eco-sostenibile, progettata secondo le più recenti tecniche antisismiche e le prescrizioni per la prevenzione degli incendi. Il progetto della bibliomediateca provinciale, edificio di nove piani che dovrà sorgere sul sito del vecchio padiglione ospedaliero a Potenza, è stato presentato ieri mattina, nella sala Giunta di piazza Mario Pagano, durante una conferenza stampa a cui hanno preso parte il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, il vice presidente e assessore all’Ambiente Massimo Macchia, l´assessore all´Edilizia Scolastica Rosaria Vicino, la responsabile della Biblioteca Provinciale Angela Costabile e l’autore del progetto Enrico Spera. Proprio quest’ultimo, nell’illustrare i dettagli del progetto, ha posto l’accento sull’obiettivo di migliorare le prestazioni sismiche ed energetiche dell’edificio e di rispettare le nuove norme in materia antisismica e di prevenzione degli incendi. Tra le caratteristiche qualificanti della futura opera la sensibile riduzione di consumi energetici, ottenuta grazie all’utilizzo di sistemi molto sofisticati. “La bibliomediateca – ha sottolineato Lacorazza – è un importante esempio dell’idea di Scuola Futuro, il nuovo modello formativo che la Provincia di Potenza intende costruire sul territorio e per cui intende caratterizzarsi”. “Nella nostra idea – ha continuato – non ci sono solo interventi strutturali da realizzare, ma processi culturali da costruire. Per questo motivo vogliamo far viaggiare di pari passo i temi della scuola, della sicurezza degli edifici e dell’eco-sostenibilità degli stessi, per incentivare il settore della bioedilizia e mettere in moto una trasformazione culturale che negli anni produrrà uno sviluppo stabile”. Nell’esprimere soddisfazione per il progetto della nuova struttura, che si candida ad essere luogo di incontro e confronto al servizio dell´intero territorio provinciale, il presidente ha inoltre ricordato come "l’inaugurazione dell’anno scolastico coincida con la grave emergenza precari che rischia di far vacillare quella fabbrica di futuro che è la scuola, minandola in termini di occupazione e di qualità dell’offerta formativa. Per scongiurare tale rischio – ha concluso – la Provincia vuole mettere in campo, in collaborazione con le altre istituzioni, un progetto per la scuola locale, che sarà illustrato a fine settembre nell’ambito di una mostra da allestire nel palazzo dell’Ente”. Intervenendo sulla bibliomediateca, l’assessore Vicino ha invece messo in evidenza come "il progetto in questione dia attuazione alla programmazione provinciale di miglioramento e di creazione degli spazi, per rendere più adeguati i luoghi di apprendimento e favorire momenti di aggregazione". Sulla stessa lunghezza d’onda la Costabile "soddisfatta per la concreta possibilità di avere un sito idoneo al patrimonio librario dell’Ente, unico a livello regionale e inserito nel progetto della biblioteca digitale italiana". Per il vicepresidente Macchia, infine, con il progetto della bibliomediateca "si esplicita una scelta di fondo dell’attuale amministrazione provinciale, ovvero la volontà di caratterizzarsi per la creazione di una vera e propria cultura dell’ambiente". .  
   
   
LA RIVOLUZIONE PROSSIMA VENTURA DI FABRIZIO COPPOLA COME LE TECNICHE DI MEDITAZIONE POSSONO CAMBIARE LA NOSTRA VITA  
 
Torino, 15 settembre 2009 - Negli ultimi anni abbiamo assistito a una diffusione sempre maggiore delle tecniche di rilassamento e meditazione, in particolare di quelle derivate dalla tradizione orientale, dallo yoga e dallo zen. La loro efficacia nel migliorare il nostro stato psicofisico è oggi documentata anche dalla medicina e sembrano lontani i tempi – non molti anni fa – in cui prevaleva lo scetticismo e l’opinione pubblica si rivolgeva con più fiducia a pratiche di origine occidentale quali il training autogeno di Schultz e il rilassamento progressivo di Jacobson. Il crescente interesse per questi approcci è legato alla consapevolezza del fatto che uno dei grandi mali delle società moderne è senza dubbio lo stress, in tutte le sue manifestazioni, psicologiche (ansia, nevrosi, fobie, depressione) e fisiche (asma, ipertensione, ulcera), e che di fronte a molte di queste patologie la medicina tradizionale e la psicologia sono spesso impotenti. Ma qual è l’esperienza soggettiva vissuta durante il rilassamento e la meditazione? Come funzionano esattamente queste tecniche? Quali effetti hanno sulla nostra fisiologia? In che cosa differiscono le une dalle altre e quali sono le più adatte ai singoli disturbi? Con un linguaggio semplice, ma rigoroso, Fabrizio Coppola risponde ai tanti interrogativi che circondano queste pratiche e spiega che i loro benefici non toccano solo i singoli individui, ma si possono estendere a tutta la società, dando inizio a una vera e propria «rivoluzione» della meditazione, una rivoluzione mai vista fino a ora, perché pacifica e silenziosa. Fabrizio Coppola (1963) si è laureato in fisica all’università di Pisa nel 1987 e in psicologia all’università La Sapienza di Roma nel 2009. Dopo aver collaborato per anni con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, attualmente opera nel campo delle scienze sociali. Presso la nostra casa editrice ha pubblicato Il segreto dell’universo. Mente e materia nella scienza del Terzo Millennio. Edizioni L’età dell’Acquario Pagine 136/ 12,00 euro .  
   
   
INTRODUZIONE ALL’ANALISI DELL’IMMAGINE DI MARTINE JOLY  
 
Torino, 15 settembre 2009 - Allo scopo di permettere una lettura più consapevole di ciò che l’immagine veicola, quest’opera propone un’analisi del messaggio visivo fisso (quadro, fotografia, manifesto ecc. ), necessaria per affrontare quella dei messaggi più complessi (immagine in sequenza, animata ecc. ). L’autrice si interroga sui diversi significati dell’immagine e sulle questioni che essa solleva relativamente alla sua natura di segno, esplorando sia le resistenze che la sua analisi può suscitare, sia le funzioni che essa può assolvere. Infine mostra come la lettura dell’immagine così arricchita possa stimolare l’interpretazione creativa e divenire una garanzia di autonomia. Gli esempi sviluppati nel corso del saggio servono anche di supporto a richiami teorici di base. Martine Joly insegna alla terza Università di Bordeaux Michel-de-montaigne. Indice: Premessa; Parte Prima. Che cos’è un’immagine?; I. La nozione di immagine: usi e significati; I. 1 L’immagine come immagine mediatica; I. 2 Ricordi di immagini; I. 3 Immagini e origini; I. 4 Immagine e psichismo; I. 5 L’immagine scientifica; I. 6 Le «nuove immagini»; I. 7 L’immagine-proteo; Ii. L’immagine e la teoria semiotica; Ii. 1 L’approccio semiotico; Ii. 2 Origini della semiotica; Ii. 3 Linguistica e semiologia; Ii. 4 Verso una «teoria dei segni»; Ii. 5 Differenti tipi di segni; Ii. 6 L’immagine come segno,; Ii. 7 Come la teoria aiuta a comprendere l’uso del termine «immagine; Ii. 8 Imitazione/traccia/convenzione; Parte Seconda. L’analisi dell’immagine: obiettivi e metodo; I. Premesse dell’analisi; I. 1 Il rifiuto dell’analisi; I. 2 Funzioni dell’analisi dell’immagine,; I. 3 Obiettivi e metodologia dell’analisi; Ii. L’immagine, messaggio per altri; Ii. 1 Funzioni dell’immagine; Ii. 2. Immagine e comunicazione; Ii. 3 L’immagine come intercessione; Ii. 4 Aspettative e contesti; Ii. 5 Analisi degli elementi di un quadro; Parte Terza. Immagine prototipo; I. Immagini pubblicitarie; I. 1 La pubblicità come terreno teorico; I. 2 La descrizione; I. 3 I differenti tipi di messaggi; I. 4 Retorica dell’immagine; I. 5 La retorica classica; I. 6 La nuova retorica; I. 7 Retorica e connotazione; I. 8 «Retorica e pubblicità»; I. 9 Verso una retorica generale; Ii. Esempio di analisi di una pubblicità; Ii. 1 La descrizione; Ii. 2 Il messaggio plastico; Ii. 3 Il messaggio iconico; Ii. 4 Il messaggio linguistico; Parte Quarta. L’immagine, le parole; I. Alcuni pregiudizi; I. 1 Esclusione/interazione; I. 2 Verità/falsità; Ii. Interazione e complementarietà; La staffetta; Ii. 2 Il simbolo; Ii. 3 Immagine/immaginario; Ii. 4 A proposito di una fotografia; Ii. 5 Poteri delle immagini; Ii. 6 «Paysage de Cézanne; Bibliografia. Edizioni Lindau Pagine 208 Euro 14,50.  
   
   
LA NOUVELLE VAGUE DI MICHEL MARIE  
 
Torino, 15 settembre 2009 - La Nouvelle Vague è forse uno dei movimenti cinematografici più celebri della storia del cinema. Si continua a farvi riferimento, in modo nostalgico o polemico. Già in Zazie nel metrò di Louis Malle, nel 1959, lo zio di Zazie esclamava ironicamente in mezzo agli ingorghi parigini: «È la Nouvelle Vague». Non appena due cineasti presentano un legame di continuità, si vede in essi il nucleo di un gruppo che genererà un movimento di rinnovamento tematico o estetico, sul modello fissato dalla vecchia e mitica Nouvelle Vague. Il movimento delle «onde» si ripete instancabilmente al ritmo delle maree, ma l’onda del 1959 resta unica nella storia del cinema francese. (Michel Marie) Michel Marie insegna all’Università Sorbonne Nouvelle, Paris Iii. Ha pubblicato monografie su M, il mostro di Düsseldorf di Fritz Lang e Il disprezzo di Jean-luc Godard, e vari studi teorici tra cui Estetica del film (Lindau, 1997), in collaborazione con Jacques Aumont, Alain Bergala e Marc Vernet. Indice: Introduzione; I. Uno slogan giornalistico, una nuova generazione; I. 1 Una campagna di «L’express; I. 2 Le riviste di critica cinematografica; I. 3 Il convegno di La Napoule; I. 4 Data di nascita: febbraio-marzo 1959; I. 5 Una «giovane accademia» alquanto malinconica; I. 6 Il cinema francese nel 1958: inventario; Ii. Un concetto critico; Ii. 1 Una scuola critica; Ii. 2 Il manifesto di Alexandre Astruc; Ii. 3 Il «pamphlet» di François Truffaut; Ii. 4 Le teorie dell’adattamento; Ii. 5 Le prime pagine della rivista «Arts»; Ii. 6 La politica degli autori; Ii. 7 Il modello americano; Ii. 8 La Nouvelle Vague, una «scuola artistica; Iii. Un modo di produzione e di distribuzione; Iii. 1 Un concetto economico: il film a piccolo budget, mito o realtà?; Iii. 2 Due piccoli budget «fuori sistema»; Iii. 3 Una buona salute economica; Iii. 4 Un cinema sovvenzionato; Iii. 5 La denuncia delle superproduzioni; Iii. 6 Film autoprodotti; Iii. 7 Tre produttori; Iii. 8 La carriera pubblica dei film dei «vecchi» e dei «nuovi»; Iv. Una pratica tecnica, un’estetica; Iv. 1 L’estetica della Nouvelle Vague; Iv. 2 L’autore-regista; Iv. 3 La sceneggiatura-dispositivo; Iv. 4 Le tecniche di adattamento, il rapporto con la scrittura; Iv. 5 L’uscita dagli studi e la riscoperta dei luoghi; Iv. 6 Le tecniche di registrazione; Iv. 7 Il montaggio; Iv. 8 Il suono sincrono; V. Temi e corpi nuovi: personaggi e attori; V. 1 Galanteria e «saganismo»: da Astruc a Kast e Doniol-valcroze; V. 2 L’universo degli autori; V. 3 Una nuova generazione di attori; V. 4 Le figure femminili della Nouvelle Vague; Vi. L’influenza internazionale, l’eredità oggi; Vi. 1 I movimenti precursori; Vi. 2 L’influenza della Nouvelle Vague all’estero; Vi. 3 Nouvelle Vague, avanguardia e cinema sperimentale; Vi. 4 Le conseguenze storiche del movimento, la Nouvelle Vague oggi; Vi. 5 La perennità dei film; Cronologia; Bibliografia; Indice dei film. Edizioni Lindau Pagine 208 Euro 14,50 .  
   
   
PICCOLO DIZIONARIO DEL CINEMA DI MARIE-THÉRÈSE JOURNOT  
 
Torino, 15 settembre 2009 - Da «saturazione» a «stacco», a «zoom», da «acusmatico» a «diegesi», a «Dogma»: oltre 500 lemmi cinematografici, corredati da una spiegazione sintetica e accessibile anche al profano. Questo piccolo dizionario di Marie-thérèse Journot vuole essere uno strumento di uso quotidiano, pratico ed essenziale, per chi non soltanto desidera conoscere il significato dei termini tecnici ma si propone anche di acquisire le nozioni di base della storia e della critica del cinema. Marie-thérèse Journot insegna all’Università della Sorbonne Nouvelle - Paris Iii. Edizioni Lindau Pagine 208 Euro 14,50.  
   
   
SCALA. UNA DELEGAZIONE DEL COMUNE A TOKYO PER LA TOURNÈE MONDIALE DEL TEATRO  
 
Milano, 15 settembre 2009 - Un viaggio a Tokyo nell’anno in cui Milano celebra il Giappone. L’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory farà parte di una delegazione che dal 14 al 20 settembre, dopo una visita a Incheon in Corea, dove verrà inaugurato il distretto culturale “Milano Design City”, farà tappa in Giappone in occasione della tournèe mondiale del Teatro alla Scala. Il programma della trasferta prevede incontri bilaterali per promuovere la cultura e potenziare l’economia di Milano, avviare collaborazioni e rafforzare rapporti per rendere sempre più internazionale il capoluogo lombardo. Durante la visita l’assessore incontrerà i rappresentanti del Bunkacho, Agency for Cultural Affaire, il General Manager of Culture Promotion Shuichu Habu e il Presidente di Jetro (Japan External Trade organization) Michitaka Nakatomi. L’assessore Finazzer Flory rappresenterà la città di Milano anche in occasione della ventunesima assemblea dell’Italy-japan Business Group presso l’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo. “La politica culturale oggi, all’epoca della globalizzazione, si è trasformata: non mira più a promuovere solo il proprio Paese, ma a produrre una politica di sviluppo e solidarietà a favore dell’intera comunità culturale – spiega l’assessore -. Non da oggi, Milano è percepita dal Giappone come capitale culturale perché, prima di altri, i giapponesi hanno apprezzato la nostra creatività in campi quali la moda, l’arte e il design. Anche per questo abbiamo dedicato il 2009 a mostre ed eventi legati alla cultura nipponica. Un legame che, con questa visita, vuole adottare un approccio sistemico in funzione, ad esempio, di un turismo culturale dalle grandi potenzialità sia sul versante italiano che su quello giapponese”. Giovedì 17 settembre, alle 15, il Teatro Bunka Kaikan ospiterà il Don Carlo di Verdi diretto da Daniele Gatti alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e di Sua Maestà l’Imperatore del Giappone. Lo spettacolo chiuderà la tournèe della Scala che ha festeggiato la centesima esibizione in Giappone con l’Aida diretta da Daniel Barenboim. “L’opera lirica e la musica utilizzano un linguaggio universale in grado di unire culture diverse per farci vivere un’esperienza unica e un’emozione comune – aggiunge Finazzer Flory -. In questo senso la Scala non è solo un patrimonio storico e simbolico della città di Milano, ma anche una grande risorsa per lo sviluppo della cultura nel mondo, un progetto di democrazia estetica”. La missione si concluderà il 19 settembre all’Istituto italiano di Cultura di Tokyo dove, alle 15, è prevista una Conferenza spettacolo futurista che servirà a promuovere l’apertura, a novembre 2010, del Museo del ‘900 presso l’Arengario di piazza Duomo. Al fianco dell’assessore Finazzer Flory, Michela Lucenti, accompagnata al sax da Riccardo Bianco, si esibirà in uno spettacolo di danza contemporanea. La conferenza-spettacolo futurista, in italiano con programma di sala in giapponese, propone un’antologia di testi tratti da Fondazione e Manifesto del Futurismo (1909) e Manifesto dei drammaturghi futuristi (1911), con un’incursione tra le parole in libertà di Marinetti Zang Tumb Tuuum (1912), La Fontana malata di Aldo Palazzeschi (1909) e le dichiarazioni programmatiche di Giovanni Papini che affronta sulla rivista Lacerba il Perché son futurista (1913). “E’ uno spettacolo che mette al centro la mobile orchestrazione di immagini e di suoni dove la parola è novità, originalità, creatività, ma anche abitudine all’energia – evidenzia Finazzer Flory –. La voce, la danza, la musica in scena sono mescolati in un incontro del movimento in perfetta fedeltà con le indicazioni di Marinetti. Con l’obiettivo di far rivivere l’energia psichica e il bisogno di futuro. Come quinta di scena vengono proiettati capolavori futuristi che provengono dalle collezioni civiche di Milano offrendo al pubblico una performance che tiene insieme letture teatrali, coreografia, musica e immagine pittorica”. .  
   
   
MILANO: ID&M,FESTIVAL DEL DIALETTO E IDENTITA´ IN MUSICA AGLI ARCIMBOLDI PRIMO FESTIVAL CHE LEGA RADICI E TERRITORIO  
 
Milano, 15 settembre 2009 - E´ il primo festival che punta a valorizzare le identità territoriali, la ricchezza di dialetti e parlate locali attraverso le espressioni musicali. Giovani band - al momento circa 25 provenienti dalla regione - ma anche solisti saranno selezionati il 15 ottobre al Teatro Dal Verme da una giuria qualificata, composta da professionisti del settore, critici musicali, rappresentanti dei media e di etichette discografiche e due di loro avranno la possibilità di salire sul palco del Teatro Arcimboldi il 6 e 7 novembre insieme a grandi nomi della musica italiana. Tutti attesi a una performance originale, che rappresenti il tema identitario nella musica. Tra i "big" Francesco De Gregori, Enrico Ruggeri, i Tazenda, Teresa De Sio, Simone Cristicchi e Andrea Mirò. Due serate evento dove l´energia del ritmo e la forza delle parole si fonderanno nella musica di grandi artisti del panorama nazionale che canteranno la cultura dei loro territori. "Id&m - Identità e Musica" è stato presentato ieri in Regione dall´assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Massimo Zanello, insieme a Davide Van De Sfroos, in un´inedita veste di direttore artistico. "E´ un´iniziativa che parte da lontano - ha detto Zanello - da quando l´Unesco ha chiesto agli Stati di valorizzare il patrimonio culturale immateriale. Noi l´abbiamo fatto con una legge regionale, avviando un percorso di valorizzazione che si concretizza anche con questo evento. L´obiettivo è valorizzare le identità dei territori attraverso nuove produzioni musicali. Il linguaggio musicale diventa così l´occasione per offrire al pubblico la ricchezza della lingua locale come espressione del legame alla terra, luogo di identità e partecipazione". Zanello ha ricordato - dopo il successo registrato l´anno scorso da "Volgareloquio" - l´apprezzamento espresso in un articolo su "La Stampa" da Mina per il dialetto inteso come "lingua dell´anima". "Sarebbe un sogno - ha aggiunto l´assessore - se fosse lei, la grande cantante di origini lombarde, a cantare la lingua dell´anima, in un evento simile". Id&m vuole essere una rassegna di musica popolare, che nasce dal territorio, dai territori per descrivere se stessa, per parlare della vita, delle radici, della persona. Di qui il ruolo di Van De Sfroos, per una volta direttore artistico, curatore della "macchina" organizzativa e "collante" - come lui stesso ha definito il suo compito - tra i musicisti, noti ed emergenti. "Non sarà una sorta di album delle figurine del dialetto - ha detto il cantautore comasco -. Id&m deve saper cogliere i talenti nascosti per farli emergere e dar loro visibilità. Io sarò accanto a loro, ma non mi esibirò: a meno che sul palco non succeda qualcosa e io ne sia coinvolto. ". È ancora possibile iscriversi alla manifestazione scaricando il regolamento dal sito www. Identitaemusica. It e inviando la domanda di iscrizione entro il 25 settembre. .  
   
   
TRA SETTEMBRE E DICEMBRE LA ROMAGNA TEATRALE - DA MONDAINO A SANTARCANGELO, DA LONGIANO A CESENA E RAVENNA - SI FA LABORATORIO PERMANENTE CON LE ATTIVITÀ DEL PROGETTO "REACT!", SOSTENUTO DALL´ASSESSORATO ALLA CULTURA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA.  
 
 Bologna, 15 settembre 2009 – “React! Residenze artistiche interdisciplinari” è un progetto che riunisce tre strutture romagnole dedicate alla ricerca teatrale: L’arboreto-teatro Dimora di Mondaino, Santarcangelo dei Teatri e il Teatro Petrella di Longiano. La collaborazione (avviata già da alcuni anni e sostenuta dalla Regione Emilia-romagna con il patrocinio delle Province di Forlì-cesena e di Rimini), intende rafforzare i diversi percorsi per la creazione contemporanea che i tre centri conducono. L’edizione 2009 di “React!”, che nel prossimo autunno giunge a compimento, si concentra su due focus: il bando “Residenze di ricerca e pratica teatrale” a cura di Chiara Guidi/socìetas Raffaello Sanzio, Enrico Casagrande/motus e Ermanna Montanari/teatro delle Albe riuniti nel progetto di direzione artistica Santarcangelo 2009-2011, e il progetto “Scritture per la danza contemporanea” a cura di Raffaella Giordano/l’arboreto-teatro Dimora. Entrambi i segmenti mettono al centro il valore del confronto tra le generazioni sceniche, l’attraversamento di diversi linguaggi e discipline, e lo sviluppo di un pensiero critico. Entrambi prenderanno corpo nei prossimi mesi, tra settembre e dicembre, negli spazi delle tre strutture fondanti (tutti dotati di foresteria) e non solo. React! è l’emblema di un fare teatrale che contraddistingue il territorio romagnolo, fitto di collaborazioni e intrecci scaturiti dalla peculiarità delle sue realtà artistiche e nutriti dalla presenza dell’Assessorato alla Cultura della Regione. Il progetto è stato illustrato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa nella sede della Regione Emilia-romagna, in presenza tra gli altri dell’assessore regionale alla Cultura, Alberto Ronchi, Fabio Biondi de L’arboreto-teatro Dimora di Mondaino, Raffaella Giordano responsabile artistico di “Scritture per la danza contemporanea”, Enrico Casagrande di Motus. L’assessore Ronchi ha ribadito la volontà della Regione di “continuare a sostenere queste progettualità, da noi fortemente volute nonostante suonino anomale per un Paese quale il nostro, che non distingue più i prodotti culturali da quelli televisivi e dove un ministro della Repubblica chiede che vengano definitivamente tagliati i finanziamenti del Fus”. “Questo atteggiamento crea una grande confusione – ha continuato Ronchi -, ma anche a fronte di ciò noi vogliamo percorrere una strada che sta dando sempre più importanti risultati, anche dal punto di vista del pubblico”. Residenze di ricerca e pratica teatrale. Chiara Guidi, Enrico Casagrande, Ermanna Montanari/santarcangelo 2009-2011 Il progetto di direzione artistica triennale per il Festival di Santarcangelo ha lanciato il bando nella primavera scorsa raccogliendo 383 proposte. Gli artisti e i gruppi erano invitati a scegliere uno dei tre direttori al quale sottoporre un proprio percorso di ricerca già avviato ma non ancora giunto a compimento. Non si tratta quindi propriamente di un laboratorio né di una semplice ospitalità, bensì dell’elaborazione comune di un nodo artistico a partire da una concreta pratica scenica, dove si offrono un tempo, un luogo e la condivisione di momenti di analisi drammatica e tecnica. A cominciare è Ermanna Montanari che ha scelto tra i progetti a lei giunti: Senza Lear (titolo provvisorio) di Isola Teatro/marta Gilmore, Delirious New York di Oht (Office for a Human Theatre), Su´ddocu!. Omaggio al soffitto n. 1 di Margherita Ortolani. I lavori si svolgeranno rispettivamente al Teatro Petrella di Longiano, al Supercinema di Santarcangelo e al Teatro Rasi di Ravenna tra il 20 e il 30 settembre. Seguiranno, in novembre, la sessione coordinata da Enrico Casagrande e, in dicembre, quella di Chiara Guidi (con il coinvolgimento del Teatro Comandini di Cesena) che comunicheranno prossimamente le loro scelte. Il progetto è promosso e sostenuto dall’Associazione Santarcangelo dei Teatri con la collaborazione di Socìetas Raffaello Sanzio, Motus, Teatro delle Albe/ravenna Teatro, e i Comuni di Santarcangelo e Ravenna. Scritture per la danza contemporanea. Raffaella Giordano/l’arboreto-teatro Dimora di Mondaino “L’artista scenico deve essere un corpo responsabile, un individuo che s’interroga sulla propria cultura del corpo e che assume la consapevolezza di essere portatore di una parola, di un gesto, di visioni poetiche sul mondo, del potere che ne deriva; un potere sociale, politico e spirituale che va assunto nel tempo” afferma Raffaella Giordano. Strutturato come vero e proprio corso di formazione articolato tra Torino e Mondaino, il progetto coinvolge 15 partecipanti – tra danzatori e attori dai 18 ai 35 anni selezionati tra 174 richieste di partecipazione – che nell’arco di 476 ore spalmate in due anni conosceranno gli aspetti artigianali e quelli teorici della danza, esplorando le risorse del corpo anche sotto una luce “politica”. La sessione romagnola (che prosegue un percorso avviato già nel febbraio scorso) avrà luogo dal 19 al 24 ottobre all’Arboreto-teatro Dimora di Mondaino, e ad essa seguiranno due sessioni torinesi dal 16 al 21 novembre e dal 14 al 19 dicembre, per poi continuare con un fitto calendario anche nel 2010. Il progetto è promosso e sostenuto da: Teatro Stabile di Torino, L’arboreto-teatro Dimora di Mondaino con la collaborazione della compagnia Sosta Palmizi di Cortona. . .  
   
   
SUCCESSI E NOVITÀ TRA LE STELLE DEL PLANETARIO DOPO GLI OTTIMI RISULTATI DELL’ESTATE 2009, IL PLANETARIO E MUSEO ASTRONOMICO DI ROMA SI PREPARA AD AFFRONTARE UN AUTUNNO RICCO DI NOVITÀ CON PERFORMANCE, CONFERENZE E APPROFONDIMENTI  
 
Roma, 15 settembre 2009 - Una scienza accattivante che incuriosisce ed emoziona allo stesso tempo. Questa è l’offerta del Planetario e Museo Astronomico di Roma che attira un pubblico sempre crescente e che sarà ulteriormente arricchita nel corso dell’autunno con performance, conferenze e approfondimenti dedicati ad appassionati delle stelle e semplici curiosi. Tutta la programmazione del Planetario e Museo Astronomico rientra nelle attività dall’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione - Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma. I servizi museali sono a cura di Zètema Progetto Cultura. Partendo dai numeri, va evidenziato come nei mesi di giugno, luglio e agosto, anche grazie alle aperture serali il Planetario ha registrato un aumento di oltre il 20% di pubblico rispetto allo stesso periodo del 2008. In 3 mesi più di 12. 000 persone hanno affollato le sale del Museo e la cupola del Planetario assistendo ogni sera ad appassionanti spettacoli dal vivo.
2008 2009
Giugno 2. 528 Giugno 3. 798 +50,2%
Luglio 2. 960 Luglio 3. 433 +16%
Agosto 4. 670 Agosto 5. 018 +7,5%
Totale Giugno/agosto 10. 158 Totale Giugno/agosto 12. 249 +20,6%
A questi numeri vanno aggiunte le oltre 4. 000 presenze agli eventi all’aperto. Durante l’estate, inoltre, i visitatori hanno potuto visitare l’esposizione di 30 fotografie partecipanti al “I Concorso di Fotografia Astronomica del Planetario di Roma”. Il concorso, indetto in occasione della Notte dei Musei del 16 maggio, ha coinvolto gli appassionati di astrofotografia invitandoli ad inviare le loro immagini del firmamento scattate sia con il telescopio sia con il semplice obiettivo. Queste le 3 opere vincitrici che saranno premiate nell’incontro di oggi: Primo premio: Luna nel Capricorno di Claudio Paris - Secondo premio: M17 di Alberto Tonelli - Terzo premio: Saturno,tethys, Rhea, Dione ed Enceladus di Gianluca Pompeo Durante l’incontro un riconoscimento anche al migliore video pervenuto per la rassegna “Youmoon”, proiettato durante l’evento Xluna dal 20 al 26 luglio, autore Simone Figorilli. Estate di successi quindi ma autunno di grandi novità. In chiusura dell´Anno Internazionale dell´Astronomia (Iya2009), il Planetario di Roma si prepara a concludere le attività con numerosi eventi speciali, spettacoli e nuove produzioni: il 20 settembre alle 20. 30 ospiterà la performance di teatro, musica e danza “La Terra Vista dalla Luna”. Il 25 settembre dalle 15. 00 alle 2. 00 di notte il Planetario sarà la sede italiana di “Light 2009”, una maratona di spettacoli, conferenze, presentazioni e installazioni per la Notte Europea dei Ricercatori organizzata in collaborazione con il Cnr (ingresso gratuito). Il 27 settembre alle 20. 00 il Planetario mobile approderà al Giardino degli Aranci per una “Serata pubblica di osservazione e racconto del cielo estivo” in collaborazione con la Società Astronomica Italiana (Sait). Ad ottobre il Planetario accoglierà il “Progetto speciale dedicato ai mondi extrasolari” e al loro antico profeta: Giordano Bruno; ripartirà inoltre il ciclo di conferenze mensili “Gli Incontri della Luna Piena” con: Alfonso Cavaliere (Università Roma2), Paolo Rossi, Marcello Fulchignoni (Università Paris - Meudon) e Luca Amendola (Max Plank Institut) A novembre/dicembre sarà inaugurata una mini “stagione teatrale” (con “La Matematica Sentimentale” di Pino Palladino, una produzione del Planetario di Roma in collaborazione con il gruppo Ciac e un monologo “astronomico” di Paola Minaccioni). Infine inaugurerà la Mostra “Astri e particelle” al Palazzo delle Esposizioni dove il Planetario organizzerà animazioni, visite, laboratori, conferenze ed eventi paralleli. Un museo scientifico, il Planetario di Roma, che conferma la sua vocazione di vero e proprio teatro astronomico dove astrofili, appassionati di scienza e curiosi dell’Universo possono vivere interamente tutto il fascino magico dell’astronomia. Www. Planetarioroma. It .