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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Marzo 2010
TV DIGITALE, PUBBLICATA GRADUATORIA EMITTENTI CAMPANE. FINANZIATI 8 MLN DI EURO PER 47 IMPRESE EDITORIALI  
 
Napoli, 9 marzo 2010 - Sono 47 le imprese televisive campane che potranno usufruire delle risorse messe a disposizione dalla Regione Campania per sostenere l´innovazione tecnologica e il passaggio al digitale terrestre dell´emittenza locale. Ogni televisione, la cui domanda è stata ammessa a finanziamento, riceverà, in regime di "de minimis", fino a un massimo di 200.000 euro come forma di cofinanziamento regionale per supportare gli investimenti strutturali necessari alla transizione alla tv digitale. Le risorse complessive, da subito disponibili, ammontano a circa 8 milioni di euro. Per accedere ai finanziamenti, le emittenti hanno dovuto presentare un articolato progetto di innovazione dei propri apparati e delle strutture tecnologiche, con l´obbiettivo inoltre di rafforzare la quantità di contenuti informativi e giornalistici prodotti sul territorio. Il bando, elaborato dall´assessorato all´Innovazione tecnologica e dal Settore Stampa e Informazione della Regione Campania, è unico nel suo genere per quanto riguarda i territori già transitati alla tv digitale. Le domande sono state valutate in tempi rapidi dal punto di vista tecnico-formale da due apposite commissioni e la graduatoria completa è stata pubblicata oggi sul Burc digitale ( http://burc.Regione.campania.it/ ). Con il finanziamento all´emittenza locale, la Regione Campania ha dimostrato sensibilità verso le imprese del territorio che lavorano nel settore della comunicazione e volontà di accompagnamento verso un processo di innovazione tecnologica che consentirà alle imprese di migliorare la loro capacità competitiva. Visualizza il Decreto Dirigenziale n. 53 del 5 marzo 2010, con i relativi allegati, pubblicato sul BURC n. 20 dell´8 marzo 2010 Contiene: la graduatoria di n. 47 programmi di investimento giudicati idonei al cofinanziamento per un importo complessivo di Euro 7.701.289,00; l´elenco di n. 20 domande dichiarate formalmente inammissibili e quindi escluse con indicata la relativa motivazione.  
   
   
2° EDIZIONE CONCORSO INTERNAZIONALE “GIORNALISTI DEL MEDITERRANEO” ALTO RICONOSCIMENTO DELLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA I TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DEI LAVORI SCADONO IL 12 APRILE 2010  
 
Bari, 9 marzo 2010 - Alto riconoscimento della Presidenza della Repubblica. Come già accaduto nella precedente edizione, anche quest’anno il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha riconosciuto l’alto valore internazionale del Concorso Internazionale “Giornalisti del Mediterraneo”, inviando una medaglia di bronzo da assegnare ad uno dei partecipanti quale “menzione speciale”. E’ ancora possibile inviare gli elaborati per partecipare al Concorso, i termini per la presentazione scadono il 12 aprile 2010. L´iscrizione al concorso è gratuita e al vincitore di ogni sezione sarà assegnato un premio in denaro di €1000, mentre al vincitore assoluto sarà assegnato un premio di € 2000. Il concorso si articolerà in quattro sezioni: Missioni di Pace dell´Italia all´Estero (stampa e video); Solidarietà, Soccorso e Impegno Civile (video); Immigrazione, Integrazione e Accoglienza (video); Giovani Talenti e Web. E´ possibile scaricare il bando dal sito www.Terradelmediterraneo.it/  e ricevere informazioni chiamando il numero 346.82.62.198. L’evento gode del patrocinio della Presidenza del Coniglio dei Ministri, Presidenza del Parlamento Europeo, Presidenza del Parlamento del Mediterraneo, del Ministero delle Politiche Europee, delle Ambasciate di Svezia, Turchia, Polonia, Spagna, Portogallo, Ungheria, Svezia e Cipro, dell’Università Aldo Moro di Bari, dell’Università Luiss di Milano, dell’Università degli Studi di Sassari, dell’Università del Salento, della Rai-segretariato Sociale, nonché, di Centri Culturali e Istituzioni regionali, nazionali e internazionali. Nell’ambito della manifestazione, riceveranno il Premio “Caravella del Mediterraneo” i giornalisti Toni Capuozzo, inviato di guerra e vice direttore del Tg5; Domenico Nunnari, vice direttore del Tgr; Antonio Fatiguso dell’Ansa di Tokyo; Gina Di Meo, inviata di guerra freelance; Arcangelo Moro, fondatore e primo direttore in Kosovo, durante la missione Joint Guardian, di Radio West la prima emittente radiofonica nella storia delle Forze Armate Italiane; Oscar Iarussi, giornalista cinematografico; Leyla Tavsanoglu, capo redattore centrale del quotidiano turco Cumhuriyet, e l’Ambasciatore Onofrio Solari Bozzi che, ritirerà il Premio alla Memoria si suo padre “Giuseppe Solari Bozzi”, giornalista del Giornale d’Italia.  
   
   
COMMENTO DEI DATI DELL’OSSERVATORIO STAMPA FCP RELATIVI AL MESE DI GENNAIO 2010 RAFFRONTATI AL MESE DI GENNAIO 2009.  
 
 Milano, 9 marzo 2010 - Il trend del fatturato pubblicitario del mezzo stampa in generale registra un notevole miglioramento sia pur mantenendo un trend negativo rispetto all’anno precedente (-4,7%). I quotidiani presentano un trend positivo (+0,2 %) confermando il miglioramento iniziato negli ultimi mesi del 2009. I periodici segnalano un andamento meno negativo rispetto al gennaio 2009 (- 17,9%). In particolare, i quotidiani in generale, oltre al trend positivo di fatturato suddetto (+0,2 %), hanno registrato un aumento degli spazi del (+13,2%). La tipologia Commerciale nazionale ha registrato un +8,5 % a fatturato ed un +20,4% a spazio. La tipologia Di Servizio ha visto un -14,4% a fatturato e un +13,5% a spazio. La tipologia Rubricata ha segnato un calo del - 8,9% sia a fatturato che a spazio. La pubblicità Commerciale locale ha ottenuto un +1,3% a fatturato ed un +13,2% a spazio. I Quotidiani a pagamento hanno registrato un andamento migliore rispetto a quello dei quotidiani in generale. I quotidiani Free Press hanno segnato andamenti in calo a fatturato (- 9,9%) e a spazio (-22%). Diminuisce del -4,8% il fatturato della commerciale nazionale e del -16,3% quello della locale, mentre gli spazi registrano un andamento rispettivamente del -30% e del -18,2%. I Settimanali hanno ottenuto variazioni significativamente migliori rispetto a quelle dello scorso anno: a fatturato (- 14,3%; -32,4% gennaio 2009) a spazio (- 11,9%). Per i Mensili si registra una diminuzione di fatturato di (-23,3%) e un calo degli spazi di (-18,6 %). Le Altre Periodicità hanno riportato una flessione sia a fatturato (-11,6%) che a spazio (-2%).  
   
   
LOIERO ESPRIME LA COMMOZIONE DEI CALABRESI PER L’OSCAR A MAURO FIORE  
 
Reggio Calabria, 9 marzo 2010 - "Quel suo ‘viva l’Italia’ è andato dritto al cuore. Era l’urlo di milioni di emigrati calabresi nel mondo. L’oscar assegnato Mauro Fiore come migliore direttore della fotografia per il film Avatar ci riempie di orgoglio e suscita sentimenti di vera commozione". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero. "La sua storia - ha aggiunto Loiero - rappresenta quella di tanti calabresi che hanno abbandonato la propria terra d’origine per trovare affermazione, e in questo caso successo, al di là dell’oceano. Mi piace pensare che il premio a questo giovane direttore della fotografia, partito a soli sette anni con la sua famiglia da Marzi, piccolo centro in provincia di Cosenza, sia un riconoscimento all’ingegno di tanti calabresi emigrati in ogni angolo della terra”. “A Fiore - ha concluso il presidente Loiero – nella speranza di poterlo incontrare presto con la preziosa statuetta e festeggiare assieme all’amministrazione comunale e ai cittadini tutti, vanno i complimenti da parte di tutta la Calabria e miei personali”  
   
   
PRESENTATA A ROMA LA SECONDA SESSIONE DI ATELIER FARNESE  
 
Roma, 9 marzo 2010 - Il Direttore di Atelier Farnese Francesco Ranieri Martinotti ha presentato il 3 marzo , presso l’Ambasciata di Francia, lo stato dei lavori del laboratorio di scrittura cinematografica che vede coinvolti sceneggiatori italiani e francesi. Nella prestigiosa sede di Palazzo Farnese, alla presenza del nuovo addetto culturale M. Jean-marc Sère-charlet, di Massimo Saidel, Consigliere dell’audiovisivo dell’Ambasciata, e del critico Aldo Tassone, coordinatore dell’Atelier, sono stati illustrati i tre progetti : “The good company” di Jean-pol Fargeau e Marco Amenta, “Lo spasimo di Palermo” (dal romanzo di Vincenzo Consolo) di Giorgio Arlorio e Marie-agnés Viala, e “Pardon” di Daniela Ceselli e Sandra Marti. In questa prima settimana di marzo, ospiti dell’Ambasciata e alloggiati nel magnifico Palazzo Farnese, i tre gruppi di lavoro stanno sviluppando i trattamenti all’interno di questa seconda sessione di scrittura di Atelier, dopo il precedente incontro- laboratorio tenutosi a Sabaudia nell’ottobre scorso sotto l’egida del regista Ettore Scola. Nel corso della conferenza stampa è stato proiettato un video nel quale si evidenzia la reale sinergia italo-francese tra gli autori coinvolti. E’ stato inoltre annunciata l’importante collaborazione con la Scuola Interpreti del’ l’Università di Trieste – che sarà a disposizione degli sceneggiatori per la traduzioni nelle varie tappe della scrittura . Atelier Farnese è reso possibile dal sostegno dell’Ambasciata di Francia in Italia, della Regione Lazio, di Cinecittà Luce, del Centre National de la Cinematographie, di Sviluppo Lazio e di Roma Lazio Film Commission.  
   
   
FILMFORUM 2010 UDINE E GORIZIA, 16 - 24 MARZO 2010 NOVE GIORNI DI PROIEZIONI MEETING CONVEGNI, WORKSHOP, INCONTRI, PREMI E PRESENTAZIONI DI SCRITTURE SUL CINEMA  
 
 Udine / Gorizia, 9 marzo 2010 – Con nove giorni densi di incontri, workshop, proiezioni, pubblicazioni, studi e premi di scrittura sul cinema e sulla sua evoluzione, dalle origini ai nuovi media, in cartellone dal 16 al 24 marzo a Udine e Gorizia riparte Filmforum, la manifestazione promossa dall’Università degli Studi di Udine, per la direzione artistica del docente e studioso Leonardo Quaresima, quest’anno al traguardo della sua Xvii edizione. Filmforum è organizzato in collaborazione con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, la Fondazione Crup, il Ministero per i Beni Culturali – Direzione Generale per il Cinema e la Fondazione Carigo, il Comune e la Provincia di Udine, il Comune e la Provincia di Gorizia. La manifestazione si articola in una prima parte - Udine, 16/18 marzo - che impegnerà esperti di fama internazionale sul tema “Il canone cinematografico” nell’ambito del consueto Convegno Internazionale di Studi sul Cinema, integrato da proiezioni di primo piano sulla scena cinematografica: pellicole tratte quest’anno, in prima assoluta, dell’Archivio di Luigi Chiarini che, in chiave del tutto inedita si aprirà al pubblico e alla stampa. E in una seconda fase, la Spring School a Gorizia, dal 19 al 24 marzo, come sempre incentrata sul rapporto fra Cinema e arti visive contemporanee: un progetto che permetterà di indagare - attraverso workshop, proiezioni e incontri pubblici, sessioni di lavoro per studiosi ed esperti - i rapporti tra cinema e forme di animazione performativa, fra architettura e media art, fra animazione e fumetto, volgendo lo sguardo verso l’orizzonte dei videogames (filming the game/playing the film), del cinema d’archivio e dei found films, o ancora verso la pervasività dell’immaginario pornografico. A Gorizia è inoltre prevista la presenza di celebri artisti e video-artisti contemporanei, come il celebre illustratore Gipi, che sarà anche in scena con il suo ultimo spettacolo teatrale, o l’innovativo film-maker Gustav Deutsch, che presenterà a Gorizia il suo ultimo lavoro. E sempre a Gorizia evento speciale e memorabile sarà la proiezione, in anteprima nazionale, del primo film italiano realizzato su Second Life, “Vola vola”, a firma del regista Berardo Carboni, protagonista Alessandro Haber (e il suo avatar). Filmforum 010, Udine: 16/18 marzo Il Convegno - Cos’è un canone cinematografico: un film, una serie di film, i film di una scuola? Quali i legami di un film con i generi, gli stili, le scuole, la storia delle tecniche, i modi di produzione? Un “classico” è un testo canonizzato? Tra il 16 e il 18 marzo, nelle sedi principali dell’Università degli Studi di Udine (Palazzo Antonini, Palazzo Florio, Palazzo Caiselli), più di sessanta studiosi europei e nordamericani si ritroveranno a Udine per discutere dei problemi storici e teorici relativi al concetto di canone negli studi dedicati al cinema. Fra questi, oltre a grandi esperti italiani come il direttore della Cineteca di Roma Sergio Toffetti e il docente e critico cinematografico Adriano Aprà, anche Raymond Bellour, direttore di Ricerche Emerito al C.n.r.s. Di Parigi, studioso di letteratura e cinema, che in italiano ha pubblicato Fra le immagini. Fotografia, cinema, video (Bruno Mondadori, 2007), L’analisi del film (Kaplan, 2005), Il western (Feltrinelli, 1983) e che insieme a Serge Daney ha partecipato nel 1991 alla creazione di Trafic, rivista di critica cinematografica; Jean-loup Bourget, professore di cinema all’Ecole Normale Supérieure a Parigi e critico del mensile Positif. Le sue ricerche spaziano dal cinema classico Hollywoodiano (di cineasti europei possi trasferitisi negli Stati Uniti come Lubitsch, Lang, Sirk, Ophuls, Renoir…). E’ autore di numerosi lavori tra cui l’ultimo Fritz Lang, Ladykiller (Presses Univeristaires de France, 2009); Andrè Gaudreault professore titolare del Dipartimento di Storia dell’Arte e di Studi Cinematografici dell’Università di Montreal, responsabile di Grafics (Groupe de recherche sur l’avènement et la formation des institutions cinématographique et scénique) e direttore della rivista Cinémas. In italiano ha pubblicato Dal letterario al filmico. Sistema del racconto (Lindau, 2007) e Cinema delle origini o della “cinematografia-attrazione” (Il Castoro, 2004); Frank Kessler professore di Storia del Cinema e dell Televisione all’Università di Utrecht, studioso di storia del cinema delle origini e fondatore e direttore insieme a Sabine Lenk e Martin Loiperdinger di Kintop. Jahrbuch zur Erforschung des frühen Films; Pierre Sorlin, professore di studi cinematografici all’Università Paris Iii - Sorbonne nouvelle, ha pubblicato in Italiano Sociologia del cinema (Rizzoli) Il film nella storia (La Nuova Italia), Estetiche degli audiovisivi (La Nuova Italia), L´immagine e l´evento (Paravia), Cinema e identità europea (La Nuova Italia), Persona. Del ritratto in pittura (Tre Lune, 2002), I figli di Nadar. Il secolo dell´immagine analogica (Einaudi, 2001) e Gli Italiani al cinema (Tre Lune, 2009); Christa Blümlinger, maître de conférences all’Università Paris Iii - Sorbonne nouvelle, ha lavorato come programmatrice per cinemateche e festival tedeschi, austriaci e francesi. Il suo ultimo libro è Kino aus zweiter Hand. Zur Ästhetik materieller Aneigung im Film und in der Medienkunst (2009, Vorwerk 8); Livio Belloï, ricercatore qualificato del Fonds National de la Recherche Scientifique, maître de conférences all’Università di Liegi e presidente del Cipa (Centre Interdisciplinarie de Poétique Appliquée) è autore tra gli altri di La Scène proustienne (1993), Le Regard retourné. Aspects du cinéma des premiers temps (2001) e L’Œuvre en morceaux. Esthétiques de la mosaïque (2006, in co-direzione con Michel Delville); Maria Tortajada, professore ordinario dell’Università di Losanna in Storia ed Estetica del Cinema, si occupa di epistemologia del dispositivo della visione e dell’audizione, di teorie della rappresentazione e di procedure di costruzione dello spettatore. Si è anche occupata della rappresentazione della nazione nel “nuovo cinema svizzero”. Le Proiezioni - In prima assoluta, nelle serate del 16 e 17 marzo, al Cinema Visionario alle 21, Filmforum presentera’ “Il canone di Luigi Chiarini”, un ciclo di proiezioni dedicate a Luigi Chiarini e al suo fondo cinematografico: l’archivio Chiarini è stato ritrovato e sarà oggetto di recupero e valorizzazione da parte del Dams di Gorizia, in sinergia con l’Università di Urbino. Il fondo rappresenta quindi la base delle proiezioni di Filmforum 2010, dedicato appunto al canone cinematografico. Ogni serata propone un film dell’archivio Chiarini dell’Università di Urbino piu’ un ulteriore accostamento. Martedì 16 marzo, in programma un eccezionale esempio di cinema espressionista, Torgus/verlogene Moral (H. Kobe, 1921) e subito dopo Juha, del regista Aki Kaurismaki (1999), l’ultimo film muto del Xx secolo. Affianchiamo così ad un “classico” ritrovato del cinema tedesco un contemporaneo che si rifà ai canoni classici espressionisti. Nella serata di mercoledì 17 marzo, in proiezione La bella addormentata (L. Chiarini, 1942) e Traviata ´53 (V. Cottafavi, 1953): un film girato da Chiarini stesso, dunque, accostato ad un suo eccellente allievo del Centro Sperimentale di Roma dal 1935 al 1938, Vittorio Cottafavi, grandissimo cineasta di melodrammi riscoperto negli ultimi anni anche grazie al lavoro dell’Università di Udine e alla direzione scientifica della rivista Bianco e Nero di Leonardo Quaresima, che ha dedicato al regista emiliano un numero monografico. Luigi Chiarini si accosta al cinema nel 1929 collaborando alla rivista diretta da Giovanni Gentile, prima occupandosi di argomenti di letteratura. Nel 1935 partecipa alla fondazione del Centro Sperimentale di Cinematografia, di cui ricopre per molti anni il ruolo di direttore. In questa veste fonda nel 1937 la rivista del centro "Bianco e Nero", contribuisce alla formazione delle nuove generazioni di registi italiani indirizzandoli verso la produzione di film didattici, crea una serie di collaborazioni chiamando ad insegnare Umberto Barbaro e Rudolf Arnheim. Nel Csc si esplica il pensiero di Chiarini che riteneva possibile, fra il cinema commerciale e quello sperimentale d´avanguardia, un cinema educativo, così come Alessandro Blasetti, regista italiano anch´egli attivo presso il Csc. La rivista di studi cinematografici Bianco e Nero, fondata nel 1937 e diretta assieme ad Umberto Barbaro, fornisce un notevole impulso alla crescita della cultura cinematografica italiana durante gli anni del fascismo. Si cimenta nella regia negli anni quaranta, con Via delle Cinque Lune (1942), adattamento di un racconto di Matilde Serao, seguito da La bella addormentata dello stesso anno e da La locandiera (1944). Nel 1950 gira Patto col diavolo, tratto da un soggetto di Corrado Alvaro. Nei primi anni sessanta diviene il primo docente di Storia e critica del cinema presso un´università italiana, all´ateneo di Pisa, ed è direttore della Mostra internazionale d´arte cinematografica di Venezia dal 1963 al 1968. Divenuto il primo professore di storia e critica del cinema in Italia e presa la cattedra ad Urbino Chiarini capisce l’importanza che alla teoria gli studenti possano affiancare la visione dei film più importanti. Così costruisce una sorta di suo canone personale con i più grandi film della storia del cinema, e lo deposita ad Urbino dove insegnava. Usa questi film per le lezioni, in cui illustra attraverso i film in pellicola, la storia del cinema. La Mostra Sedicimani - Nel corso di Filmforum 2010, a Udine, nell’atrio di Palazzo Antonini sarà visitabile la mostra Sedicimani, con i disegni degli studenti del corso Fumetto e Grafica Contemporanea tenuto da Stefano Ricci (Dams Gorizia), disegnatore, illustratore e fumettista di fama internazionale. Filmforum 010, Gorizia: 19/24 marzo – Spring School - La Spring School, in programma a Gorizia dal 19 al 24 marzo, scandisce la seconda parte del Filmforum 2010. Come sempre il progetto coinvolge diverse università europee (Paris Iii, Amsterdam, Bochum, Bremen, Valencia, Lugano, Praga, Milano Cattolica, Pisa, Udine). Quest’anno la sezione Cinema & Contemporary Visual Arts della Spring School sarà dedicata all´esplorazione delle relazioni ed interazioni fra forme audiovisive e spazio architettonico, urbano e pubblico. Architettura e media art, animazione e fumetto, videogames (filming the game/playing the film), l’universo dei ‘found films’, e ancora la pervasività dell’immaginario pornografico: questi gli ulteriori leit-motiv dell’edizione 2010 della Spring School, che prevede incontri e matinée di studio (Gorizia, via Carducci – Palazzo della Fondazione Carigo), e inoltre workshop presso la sede del Dams Cinema di Gorizia (Piazza Vittoria 41), incontri con l’autore per la presentazione di novità letterarie intorno al cinema, proiezioni e l’evento ‘live’ dello spettacolo teatrale che vedrà protagonista l’illustratore Gipi. Spring School, “Vola Vola”, Evento Speciale In Anteprima Nazionale - Evento speciale per l’edizione 2010 di Filmforum, sarà, venerdì 19 marzo, alle 21.00 presso la Sala Della Torre della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, la proiezione del primo film italiano girato su Second Life, “Vola Vola”, del regista Berardo Carboni, interpretato da Alessandro Haber. Per la realizzazione del film si è ricorso ad un metodo di lavoro aperto: un sito myspace e un gruppo su facebook per invitare al contributo creativo, sviluppando così una collaborazione internazionale di alcuni fra gli artisti più attivi in Second Life. Fra i collaboratori che si sono prestati alla realizzazione tecnica o alla recitazione grazie alla presenza virtuale dei loro avatar: Alessandro Haber, celebre attore italiano, Aimee Weber, designer di architettura virtuale e moda, fra gli avatar più famoso del mondo, che interpreta se stessa. Infine, l’attrice newyorkese Bibbe Hansen, già attiva in film di Andy Warhol. L´ispirazione è venuta al regista dalla lettura di uno dei libri dello studioso di mondi virtuali Mario Gerosa, che in seguito sarà uno dei collaboratori alla sceneggiatura del film. Vola Vola si occupa delle dimensioni politiche e sociologiche dei mondi mediali, della libertà di espressione e dell´etica Hacker, della logica spietata che presiede le produzioni televisive. Ma quella di Vola Vola è anche una storia d’amore che descrive le avventure e disavventure sentimentali di tre coppie contemporanee, appartenenti a tre generazioni differenti. Spring School, Le Proiezioni - Le proiezioni presentate in questa edizione della Spring School rispecchiano l´attitudine multidisciplinare alla base dell´intero evento, cercando una continua interazione fra ambiti e forme espressive diverse. L´attenzione al rapporto tra cinema e arte contemporanea che ha caratterizzato le passate edizioni della Magis Spring School è riletto quest´anno a partire dalle molteplici interferenze del cinema e dell´arte con la dimensione spaziale, con la pervasività dell´immaginario pornografico e con la sfera dell´animazione e del fumetto passando attraverso gli archivi e i found films. Fra gli artisti invitati, tutti caratterizzati da una continua ricerca su discipline, mezzi e contesti differenti, Gustav Deutsch, architetto di formazione, artista e pioniere del cinema found footage, che presenterà il suo ultimo film Film Ist. A girl & a gun (2009), un "film drama" musicale in cinque atti realizzato a partire da una lunga ricerca in 11 archivi cinematografici di tutto il mondo; immagini provenienti da documentari, fiction, film pornografici arcaici, scientifici e filmati di propaganda sono accostate attraverso analogie visuali creando sequenze divise in cinque atti: Genesis, Paradeisos, Eros, Thanatos, and Symposion. Gustav Deutsch, nato a Vienna nel 1952, è una figura seminale del cinema found-footage internazionale. I suoi primi lavori con le immagini in movimento risalgono all´inizio degli anni ´80 all´interno del Vienna Media Workshop Medienwerkstat, il più importante centro austriaco di produzione mediale indipendente. I suoi lavori si alimentano di immaginari legati ai generi cinematografici più vari, dalla fiction al documentario, dal cinema amatoriale a quello scientifico in una continua ricerca archivistica di materiali inediti o sconosciuti. Ma Deutsch è anche artista visivo, architetto, ricercatore, fotografo e performer, una figura prototipica delle interferenze disciplinari che sono anche quest´anno protagoniste della Magis Spring School, e si è dedicato alla creazione di installazioni, progetti multimediali, architettonici e performativi. Nel 2009 il Film Museum di Vienna gli ha dedicato un´importante retrospettiva, i suoi film sono stati premiati in numerosi festival internazionali fra cui Exis Mediafestival di Seoul, Filmfestival Ann Arbor, Int. Filmfestival San Francisco, Stuttgarter Filmwinter, e i suoi lavori sono stati presentati in mostre fra cui, per ricordare le più recenti, Edward Hopper and contemporary Art, Kunsthalle, Vienna (2008), Vertrautes Terrain - aktuelle Kunst in & über Deutschland, Zkm - Center for Art and Media Technology, Karlsruhe (2008) e That´s Not Entertainment : el cinema respon al cinema, Cccb - Centre de Cultura Contemporania de Barcelona (2006). Verrà presento alla Spring School 2010 anche un programma speciale di film di animazione in collaborazione con Bilbolbul – International Comic Festival, Bologna (Italy), curato da Sergio Fant, con ben 8 film del grande artista cinese Sun Xun. I suoi brevi film, onirici e apocalittici, compongono una discorso visionario e complesso sulla storia recente della Cina. Sono parte centrale del programma della Spring School alcuni curators internazionali invitati a tenere un talk e a presentare uno screening a partire dalla loro ricerca: il curatore catalano Alex Brahim presenterà una selezione di video della scena spagnola contemporanea a cavallo fra arte contemporanea e post-porno esplorando il network creatosi in questi ultimissimi anni in terra iberica su queste tematiche, mentre Marco Brizzi, a partire da un´ampia riflessione sul rapporto tra architettura e media, concentrerà lo screening a sua cura sul rapporto tra video e progetto di architettura. Il talk della curator britannica Lucy Bullivant si concentrerà invece sull´architettura interattiva, gli ambienti immersivi audiovisivi e le relazioni fra architettura e media art. Marco Brizzi (1967) è direttore artistico di Beyond Media, Festival Internazionale di Architettura e Media, dal 1997 una delle principali piattaforme di confronto fra le più attuali visioni sull´architettura contemporanea e le dinamiche che emergono dalle sempre più intense relazioni che questa intrattiene con l´universo dei media. Il festival, giunto alla nona edizione, si è affermato come uno degli eventi più importanti a livello internazionale per la presentazione di video d´architettura. Si interessa di problemi di storia e critica dell’architettura e dei rapporti tra innovazione tecnologica e progetto, con particolare attenzione alle nuove tecnologie di comunicazione. E´ fondatore e presidente di Image, dedicata alla promozione della cultura architettonica, direttore di Arch´it, primo magazine online di architettura in Italia, e curatore della Sesv Gallery a Firenze, città dove insegna alla California State University e alla Kent State University. Alex Brahim, curatore indipendente basato a Barcellona, porta avanti da anni una singolare ricerca sulle aree di confine fra cinema, arte contemporanea e video concentrandosi in particolar modo sulle loro interferenze e convergenze con l´immaginario pornografico e con lo spazio pubblico e urbano. Tra le mostre più recenti a cui ha lavorato: Bruce Labruce: Blowback, Antigua Casa Haiku. Barcelona, 2008, Urban Intimacy – Disidencia sexual en el espacio público de Bcn, all´interno di Post-it City Ciutats Ocasionals, Cccb, Barcelona, 2008 e Capilars 0.0 – Arte y espacio público, Festival Ingravid, Figueres, 2009. E´ curatore video di diversi festival come Festival Lp, Cccp, Barcelona, Festival Macart, Girona, ed ha diretto Off Loop ’06 Festival de Videoarte de Barcelona nel 2006 e Quickflickworld Internacional short film festival dal 2004 al 2006. Scrive per numerose riviste specializzate tra cui Metal, Lamono, Cuadernos de Arte e Trans Art Bcn. Lucy Bullivant è curatrice e critica di architettura. Fugura di riferimento nell´analisi delle nuove pratiche architettoniche e dell´impatto dell´architettura e del design intrattivo nel contesto sociale e politico, è stata Heinz Curator per gli Architectural Programmes alla Royal Academy of Arts, Londra, Guest Curator per il Vitra Design Museum, Germany, Curator e British Commissioner alla Xix Triennale di Milano e curatrice di numerose conferenze in sedi prestigiose come la Tate Modern, l´Ica, il Riba e il Royal College of Art a Londra. E´ autrice di Anglo Files: Uk architecture’s rising generation (Thames & Hudson, Princeton Architectural Press and Dva, 2005), Responsive Environments: architecture, art and design (V&a Contemporary, 2006), 4dsocial e 4dspace (Ad/wiley, 2005, 2007) e scrive regolarmente per le maggiori riviste specializzate internazionali: Domus, The Plan, a+u, Architectural Record, Harvard Design Magazine e Indesign. Attualmente sta curando la mostra Give me more green in-between per il London Festival of Architecture 2010 e lavorando al suo nuovo libro, Masterplanning Futures ((Routledge Taylor & Francis, 2010). Spring School, Lo Spettacolo Di Gipi - Alla Spring School 2010 spicca lo spettacolo che Gipi metterà in scena a Gorizia nella serata di sabato 20 marzo (ore 21, Kulturni Dom), Lmdvm-la mia vita disegnata male, tratto dall’omonima graphic novel dell’artista. Un racconto doloroso e ironico, a tratti esilarante dell’adolescenza di provincia con usi e abusi di sostanze, viaggi reali e metaforici in cui si mette totalmente a nudo. Il fumetto intermezza i ricordi e le confessioni dell’autore (in bianco e nero “sgrammaticato”) con preziose tavole acquerellate a colori di una storia in fieri di pirati. Lo spettacolo lo vede leggere pezzi del volume con accompagnamento musicale e interagire con proiezioni. Una performance tesa e emozionante che coniuga reading letterario e monologo teatrale. Lo spettacolo è stato rappresentato l’anno scorso in giro per tutta Italia con grandissimo successo. Gipi ovvero Gian Alfonso Pacinotti, nasce a Pisa nel 1963. Gipi è oggi sinonimo di fumetto d’autore italiano nel mondo. Grazie ai suoi lavori premiati nei più importanti festival nazionali e internazionali, Gian Alfonso Pacinotti sta imponendo il suo stile come una delle vette della narrazione sequenziale contemporanea. Dopo anni di lavoro come grafico pubblicitario si è dedicato a tempo pieno al fumetto ricevendo la consacrazione nel 2006 con Appunti per una storia di guerra al festival di Angoulême (il più prestigioso riconoscimento dell’editoria di settore) premio che era stato consegnato in precedenza a soli due italiani del calibro di Hugo Pratt e Vittorio Giardino. Lavora attivamente come illustratore. Sono suoi i disegni per le pagine culturali de La Repubblica e soprattutto le strisce settimanali di satira politica su L’internazionale. Pubblica mensilmente un breve racconto anche sulla rivista Animals. Ha realizzato la sigla animata d’apertura de L’era glaciale, programma di Daria Bignardi su Raidue. Il suo stile inconfondibile mescola qualità pittoriche (magistrale è il suo uso dell’acquerello) al nervoso tratto a china solo apparentemente frutto dell’istinto, ma assolutamente preciso ed efficace dal punto di vista narrativo ed emozionale. Autore di fumetti completo: disegna e scrive le sue storie. L’orizzonte autobiografico è sempre presente nelle sue storie ma si fa materia stessa della narrazione in S e in Lmvdm- La mia vita disegnata male. In Francia è edito da Futuropolis, in Italia da Coconino Press la casa editrice di Igort, altra firma italiana imprescindibile del panorama a fumetti internazionale. È pubblicato anche in America da First-second Book. Negli ultimi anni ha iniziato a confrontarsi con il mondo cinematografici realizzando diversi cortometraggi e si è avvicinato anche attivamente a recitazione e drammaturgia teatrale. Spring School, Found Footage Per Un Cinema Senza Organi – Un Percorso Nel Found Footage - In anteprima assoluta, la Spring School presenta quest’anno un fondamentale percorso nel found footage scelto da uno dei più interessanti programmatori e curatori indipendenti europei, Federico Rossin, già conosciuto al pubblico friulano attraverso i festival Nododocfest e Mille Occhi, Trieste. Saranno presenti capolavori underground di cineasti che hanno riutilizzato immagini pornografiche in maniera artistica, rifilmandole, distorcendole, mutandone i colori, o i suoni, tra cui: Paul Sharits, Maurice Lemaître, Metamkine, Mark Street, Pierfrancesco Bargellini, Anita Thacher, Peggy Ahwesh, Naomi Uman, Jerry Tartaglia, Johannes Hammel. Rossin presenterà al pubblico di Gorizia la sua selezione, interamente in pellicola, con alcuni film sorpresa alla fine della serata. Il porno è il desiderio ecceduto (Carmelo Bene) Mostrare/mettere in forma, esibire/deformare: sta tutta in queste due polarità lo scarto che il cinema sperimentale attualizza nelle sue pratiche di riuso di materiali pornografici. Il film porno viene sfaldato nelle sue pretese iper-realistiche divenendo puro schermo intensivo del desiderio: i corpi si fanno traccia dell’energia erotica e acquistano una materialità eccessiva che nel loro divenire-merce avevano perduto. Le immagini vengono rallentate, deformate, ricolorate – tutto si fa musica visuale e concerto di gesti, tutto ricorda la brutalità del porno trasformandola in grazia della decomposizione e in memoria della presenza. Il voyeurismo dello spettatore è liberato dall’oggetto e quindi si trasforma in pura performance ottica e percettiva: il porno perde il suo aspetto macchinino per trasformarsi in elegia del disperso e del mai/non ancora avvenuto. La fisica del corpo umano diventa cosmologia del corpo astrale e allo stesso tempo materialità irrefrenabile: la pellicola torna al suo stato originario di “piccola pelle” ed esibisce margini e rimosso del cinema stesso. La visione che il cinema sperimentale inocula nel porno è una liberazione dei sensi e una sregolatezza del senso: laddove il mercato richiede linearità e chiarezza della performance – anche di quella più estrema – il filmmaker si/ci immerge in un percorso estatico che ci sconvolge e ci libera (Federico Rossin). Spring School, Videogame - I Game Studies si sono occupati principalmente di distinguere fra il videogame come sistema autonomo, dotato di una propria specifica forma di comunicazione, e il videogame come meccanismo nel quale è possibile individuare delle strutture narrative o figurative costanti, presenti anche in altre forme artistiche. In entrambi i casi il videogame costituisce un “sistema di significazione” che può essere interpretato attraverso l’applicazione di paradigmi specificamente ludologici o narratologici, sociologici, antropologici, psicologici, pedagogici, semiologici, estetologici, filosofici. I lavori della Spring School 2010 vogliono stimolare la presentazione di contributi che indaghino la dimensione pluridisciplinare del videogioco, chiedendosi a quali risultati possa condurre l’analisi della sua dimensione architettonica, paesaggistica, del sistema degli oggetti, delle variabili spazio-temporali, delle differenti classi sociali rappresentate, dei tipi psicologici ritratti, e se sia produttivo utilizzare, rispetto ai singoli videogiochi o gruppi di videogiochi, paradigmi tratti dalle scienze umane, dagli Studi Culturali, dalla linguistica, dalla narratologia, di tipo estetologico e filosofico, economico, sociale. Fra gli interventi previsti a Gorizia quello di Bernard Perron e Dominic Arsenault, che si occuperanno degli effetti orrorifici all´interno dei videogiochi; quello di Espen Aarseth, che si interrogherà su come possa costruirsi una teoria narrativa dei videogiochi; quello di Andrea Fornasiero che parlerà dei sistemi di censura nelle comunità di videogiocatori di Neverwinter Nights; quello di Denis Mathei, che illustrerà gli effetti di "colore locale" provocati dalle colonne sonore dei giochi; quello di Mario Gerosa, che ricostuirà il percorso estetico dell´elemento acquatico in giochi quali Bioshock. Filmforum 010: Premi Limina Di Scrittura Sul Cinema E Incontri Con L’autore - E’ conto alla rovescia per l’attesa assegnazione dei Premi Limina di scrittura cinematografica, come sempre assegnati nell’ambito del Filmforum a cura della Cuc - Consulta Universitaria Cinema, che raccoglie i docenti universitari di cinema degli atenei nazionali. Diverse le categorie in cui si articolano i Premi Limina: dal miglior saggio italiano al miglior saggio straniero, alla migliore traduzione. Vengono presi in considerazione i libri editati nel corso del 2009. La cerimonia di premiazione è in programma giovedì 18 marzo, alle 11.30 circa, nel corso dei lavori del Convegno Internazionale dedicato al “Canone cinematografico” (sessione plenaria di Palazzo Florio). E dal 20 al 23 marzo, Filmforum 2010, in collaborazione con Mediateca.go “Ugo Casiraghi” – Mediateca Provinciale di Gorizia, presenterà, in alcuni pomeriggi aperti al pubblico e ad ingresso gratuito (sede in via di definizione), libri di artisti ed autori presenti al Filmforum di Gorizia. L’università e il Festival si aprono dunque alla città con presentazioni di testi che spaziano dal fumetto ai videogiochi, dalla televisione all’immaginario della pornografia contemporanea indagato con approccio e autorevolezza scientifica. Presenti a Gorizia tutti gli autori, tra i quali il celeberrimo disegnatore Gipi con il suo nuovissimo libro appena uscito, uno dei più importanti massmediologi italiani, filosofi di fama internazionale per una serie di appuntamenti aperti al pubblico cittadino come agli specialisti. Si parte sabato 20 marzo, alle 18.30, con l’ultimo volume del noto illustratore Gipi, Verticali (Coconino Press, 2009). Normalità paradossali, contraddizioni plateali e silenziose, nascoste nella penna dell´autore italiano più apprezzato del momento: Gipi rivela una verve comica che in questo “librozzo” (così lo definisce Gipi stesso) si manifesta a tutto tondo.In Verticali succede una cosa strana: Gipi abbandona il classico formato tavola - fumetto per lanciare pagine quasi vuote, completamente bianche con un unico disegno, scarno e ridotto all´essenziale al centro. Tutto nasce dal web: Verticali era pensato per esser letto online, con uno scorrimento, tempo di lettura e spazio del fumetto completamente diverso rispetto all´albo cartaceo. Chissà che anche questo non diventi uno spettacolo teatrale. Domenica 21 marzo, alle 18.30, il testimone passerà ad Enrico Menduni con il volume Televisioni (Mulino, 2009), che traccia l’evoluzione della Tv in Europa e nel mondo, mettendo a fuoco il suo forte impatto sui consumi culturali e sui comportamenti sociali, pubblici e privati. In particolare questa nuova edizione esamina le caratteristiche tecnologiche e culturali che la televisione ha assunto con il digitale: aumento e diversificazione dei canali, circolazione transnazionale dei contenuti su diverse piattaforme e reti di diffusione, fitto scambio col pubblico più giovane attraverso i cellulari, Youtube e gli altri social network di Internet. Studioso di radio, televisione e linguaggi multimediali, docente ordinario al Dams dell’Università Roma Tre, Enrico Menduni è membro del Consiglio superiore delle Comunicazioni e vicepresidente dell’Isimm - Istituto per lo Studio dell’Innovazione Media Economia Società Istituzioni, alle cui attività di ricerca e di riflessione collabora da molti anni. Lunedì 20 marzo, alle 19.00, riflettori sul libro Pop Porn. L’immaginario contemporaneo del porno (Et Al, 2010), a cura di Matteo Bonazzi e Francesco Cappa, ricercatori presso l’Università di Milano Bicocca. Testi di Rocco Ronchi, Aegle Pizzone, Federico Leoni, Fulvio Carmagnola, Matteo Bonazzi, Francesco Cappa, Gaia Giuliani, Pietro Bianchi, Marco Senaldi, Igino Domanin, Daniele Tonazzo, Alessandro Pozzetti, Giovanna Maina, Gianmarco Navarini, Michele Jean Comuzzi, Elena Marinoni. Oltre ai curatori saranno presenti all’incontro due co-autori del volume, Pietro Bianchi e Giovanna Maina. Il porno ha perduto quella posizione tradizionale che l’ha sempre reso simpatico agli intellettuali, ovvero una trasgressione, una contrapposizione urticante e sgradevole, ma implicitamente accompagnata da un’aura di erotismo. Il movimento dinamico del mettere a nudo, del sollevare il velo sul proibito si è ormai normalizzato, è diventato statico: così oggi il nudo, il senza veli, sono già presenti, offerti e disponibili, cioè osceni. In questo libro, il lettore troverà un excursus dei mutamenti e delle apparizioni del porno nell’odierno immaginario collettivo, attraverso gli approcci del ´pensare´, del ´guardare´, del ´leggere´ e del ´consumare´. Martedì 22 marzo, alle 18.30, sarà l’autore e giornalista Mario Gerosa a introdurre il suo Rinascimento virtuale: convergenza, comunità e terza dimensione (Meltemi, 2008). Redattore capo della rivista «Ad Architectural Digest», membro dell’Omnsh (Observatoire des Mondes Numériques en Sciences Humaines), Mario Gerosa ha lanciato il Progetto per preservare il patrimonio dell’Architettura Digitale. Ha insegnato Comunicazione del paesaggio presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Di recente ha pubblicato Mondi virtuali (2006) e Second Life (2007). Dopo il successo di Second Life, Mario Gerosa, esperto di nuove tecnologie e mondi virtuali, ci conduce in un viaggio affascinante nel futuro della rete, tracciando, anche attraverso le interviste ad alcuni tra i maggiori analisti e protagonisti del web (tra gli altri, Henry Jenkins, Peter Ludlow, Francesco D’orazio, Jennie Germann Molz, Joaquin Keller, Bob Sutor, Richard Bartle), i percorsi che cambieranno il nostro rapporto con il cyberspazio. A seguire, martedì 22 marzo la presentazione della rivista Bianco & Nero, “Filming the Game/playing the Film. L’immagine videoludica: narrazione e crossmedialità”, a cura di Patrick Coppock, Federico Giordano e Marcella Rosi, n. 564, Carocci, 2009. Il monografico del numero 564 di Bianco & Nero si occupa dei rapporti fra videogioco e altre forme di “immagini in movimento”. Fra gli scopi dichiarati vi è l’indagine processi con i quali i videogames costruiscano una “narrazione”, mettendoli a confronto con quelli di altri media, il cinema in particolare. Il modo in cui il corpo del giocatore è coinvolto nelle azioni degli sparatutto; gli Alternate Reality Games, fra cui quelli dedicati a Lost o Heroes; il modo in cui i videogiochi sono trattati nelle serie televisive come I Simpson e South Park, le storie alternative che si costruiscono, attraverso il machinima, come veri film dentro videogiochi dedicati a Star Trek o Halo; il ruolo del destino in giochi come The Sims o Spore, sono solo alcuni degli argomenti trattati”. Filmforum 010: Presentazione Di Tre Pubblicazioni Dell’universita’ Di Udine - Giovedì 18 marzo, alle 11, nella Sala Convegni di Palazzo Antonini, è in programma la presentazione di Cinergie n. 20, rivista promossa dal Dams Cinema e pubblicata dalla casa editrice Le Mani, con uno speciale sul "Transmedia Storytelling", sulla narrazione cinematografica nell´epoca della convergenza culturale, da "Star Wars" a "Avatar". Nel corso della manifestazione verranno anche presentati gli atti del Convegno Internazionale di Udine 2009 e della Spring School 2008 e 2009: In The Very Beginning and At The Very End/dall’inizio, alla fine, a cura di Francesco Casetti, Jane Gaines e Valentina Re, Forum, 2009; gli atti del Xvi Convegno Internazionale di Studi sul Cinema (Udine, 23-26 marzo 2009), organizzato in collaborazione con il Permanent Seminar on History of Film Theories, con saggi sulle teorie del cinema. The Cinematic Experience. Film, Contemporary Arts, Museum/film, arte contemporanea, museo, a cura di Alice Autelitano, Campanotto, 2010; gli atti della V e Vi Magis - International Spring School 2007 e 2008 e della I Paris Spring School 2008, con saggi dedicati al cinema e alle arti visive contemporanee.  
   
   
RICCHEZZA? SOLO QUESTIONE DI PENSIERO POSITIVO! TUTTI I TRUCCHI PER FAVORIRE IL PROPRIO BENESSERE ECONOMICO CON LA LEGGE DELL’ATTRAZIONE! IL NUOVO BEST SELLER DI BRENDA BARNABY  
 
 Torino, 9 marzo 2010 - Dopo il grande successo internazionale di Oltre «The Secret», Brenda Barnaby riprende e attualizza alcune tematiche fondamentali di quel libro, incentrando la propria attenzione su una conoscenza antichissima, un segreto già noto ai sacerdoti egizi e babilonesi, ai guru dell’induismo, ai saggi dell’antichità quali Platone e Pitagora, ai maestri della tradizione esoterica e agli adepti delle società segrete come gli Illuminati o la Massoneria: la Legge dell’Attrazione. Questa Legge millenaria, latente e inespressa dentro ognuno di noi e non ancora compresa appieno, nasconde potenzialità insospettabili, in grado di donare a tutti quell’abbondanza che caratterizza l’Universo. Brenda Barnaby ci insegna i modi e le tecniche più appropriati per volgerla a nostro favore, attraverso una corretta respirazione (il respiro è l’alito della vita), il rilassamento, la concentrazione e una serie di appositi esercizi (spesso ripresi dallo yoga). In questo modo potremo risolvere i piccoli problemi quotidiani, ma soprattutto realizzare i sogni e i desideri di sempre: l’agiatezza, il successo nel lavoro e nei rapporti interpersonali, la salute. Rivelatori, secondo l’autrice, sono l’atteggiamento e lo stile di vita dei dieci uomini più ricchi del mondo (da Warren Buffett a Bill Gates, dal fondatore dell’Ikea Ingvar Kamprad al magnate delle telecomunicazioni messicano Carlos Slim Helú): essere ottimisti e fiduciosi nel futuro, facendo posto nella mente solo ai pensieri positivi, consente di ricevere dall’Universo (con il quale dobbiamo vivere in perfetta sintonia e armonia) ricchezza e fama. Provare per credere. Brenda Barnaby si dedica da molti anni a una ricerca spirituale orientata verso le religioni, la psicologia, le filosofie orientali e lo yoga. Come molte altre persone nel mondo, Brenda non pone limiti al suo percorso di crescita spirituale, perché gli esseri umani possono dire qualcosa di positivo sotto ogni latitudine e in ogni cultura. Le Edizioni L’età dell’Acquario hanno pubblicato, nel 2009, Oltre «The Secret». Nuove rivelazioni del Segreto per cambiare la tua vita. «Il successo e la prosperità sono a portata di mano, insieme a tutti i desideri e le ambizioni che potrai soddisfare grazie all’abbondanza. Soltanto le leggi dell’Universo possono renderti ricco. Se lo hai capito e ci credi fermamente, sei a pochissima distanza da ciò che hai sempre voluto. Chiederlo alla Legge dell’Attrazione è un procedimento semplice e sicuro, che non funziona solo se non sei pronto o se commetti degli errori. Per questo è importante che ti prepari a dovere prima di comporre e inviare il tuo messaggio» Brenda Barnaby. Edizioni L’età dell’Acquario pagg. 208 / euro 16,80 . Dal 18 marzo in libreria.  
   
   
…C’ E’ SEMPRE UN MODO PER SALIRE… DI SERGIO E.SOBRERO  
 
 Genova, 9 marzo 2010 – Oggi al Forum Fnac ore 18,00 (via Xx Settembre 46 r, Genova) viene presentato il libro di poesia “C’è sempre un modo per salire” di Sergio E. Sobrero (De Ferrari Editore, 10,00€). Partecipa con l’autore Claudia Trisoglio Parodi, docente del Liceo Classico Statale Delpino di Chiavari. Il Libro - L’ autore inizia sottovoce con l’accenno a un fatto, a una persona, con una meditazione a prima vista umile e modesta. Procedendo nella lettura si avverte che la riflessione è profonda e che i versi sono carichi di ricordi. Esperienze, emozioni e sentimenti vissuti durante il percorso della vita, che travalicano la sfera personale e si offrono al lettore quale patrimonio comune. L’ Autore Sergio Sobrero è nato a Genova nel 1920. Perito grafico, ha preso parte alla Seconda Guerra Mondiale come marconista. Al suo ritorno a casa ha trascorso una vita di lavoro, titolare con il fratello di una piccola tipografia e consulente del Comune e del Tribunale di Genova, dedicando il tempo libero alla passione per lo sport, praticato e poi commentato come giornalista sportivo. Per l’ intensa attività sportiva ha ricevuto il riconoscimento della Stella d’ Argento e della Stella d’ Oro per lo Sport.  
   
   
IL CONTRIBUTO DI FRANCO DEMARCHI ALLA SOCIOLOGIA UN VOLUME RISCOPRE INTUIZIONI E PECULIARITÀ LASCIATE DAL "CAPOSCUOLA"  
 
Trento, 9 marzo 2010 - Qual è il contributo che Franco Demarchi ha dato alla Sociologia? Quale ruolo ha giocato nel far rinascere questa disciplina in Italia? Per quali ragioni è considerato un "caposcuola"? Cosa lascia in eredità? Per far conoscere il sacerdote e sociologo trentino, scomparso nel febbraio 2004, alle nuove generazioni di studenti e di studiosi, ma anche per riscoprirne intuizioni, peculiarità e passioni, è stato realizzato il volume "Franco Demarchi: contributo alla sociologia" (Valentina Trentini, Editore). Il libro sarà presentato mercoledì 10 marzo alle ore 18 in sala Aurora, a palazzo Trentini (Via Manci, 27). Introdurrà l´evento Giovanni Kessler (presidente del Consiglio della Provincia autonoma di Trento). Interverranno Salvatore Abbruzzese (direttore del Dipartimento di Scienze umane e sociali), Tarcisio Andreolli (già direttore amministrativo dell´Università di Trento) e il curatore del volume, Renzo Gubert (già allievo di Demarchi e poi suo successore nell´insegnamento a Milano e a Trento). Si tratta di un´iniziativa organizzata dal Consiglio provinciale in collaborazione con il Dipartimento di Scienze umane e sociali dell´Università di Trento. Demarchi, acuto e poliedrico, innovatore fino a essere considerato visionario, ha fondato la Scuola di Preparazione Sociale e ha insegnato all´Università di Trento, all´Università Cattolica di Milano, all´Università di Trieste e in molte altre istituzioni, ha fondato l´Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia, l´Associazione italo-tedesca di Sociologia e il centro studi "Martino Martini", è stato fautore di molte iniziative. Il suo nome, oltre che al Dizionario di Sociologia, è legato in modo indissolubile all´apertura e, anzi, all´amicizia verso la Cina sigillate dal movimento "Janua Coeli" e da numerosi e avventurosi viaggi. Il volume vuole soprattutto mettere a disposizione dei sociologi di oggi una sintesi degli apporti di Demarchi, senza rinunciare a essere un omaggio e un riconoscimento per il prete e sociologo trentino. Così spiega il curatore: «Il volume ha voluto essere una valutazione, che può essere utile a chi vorrà fare una storia della sociologia italiana degli anni che hanno visto la sua istituzionalizzazione accademica e il suo affermarsi come sapere scientifico socialmente utile. Potrà essere utile anche a chi del "personaggio" Demarchi, conosciuto magari per attività non accademiche oppure conosciuto solo marginalmente come sociologo, intende in sintesi comprendere la sua attività di sociologo, i risultati cui è giunto nella sua ricerca e nella sua riflessione. Per chi lo ha conosciuto come sociologo, per chi è stato suo allievo e/o collaboratore o collega, il volume rappresenta l´omaggio a un "maestro", a un "caposcuola", a una persona carica di umanità e capace di generosa amicizia. Per l´istituzione che ha goduto in modo più duraturo, fin dai primi anni dalla sua fondazione, del suo lavoro di professore e di sociologo ricercatore, la Facoltà di Sociologia dell´Università di Trento (già Istituto Superiore di Scienze sociali) e i Dipartimenti di ricerca sociologica della medesima università, l´Associazione italo-tedesca di Sociologia, il centro studi "Martino Martini" il volume rappresenta non solo un dovuto riconoscimento, ma un modo per non dimenticare chi all´istituzione ha dedicato il suo impegno, un modo per costruire la storia dell´istituzione stessa». Il volume è articolato in due parti. Nella prima si dà uno sguardo generale all´opera e alla figura di Franco Demarchi riservando alcune pagine a una rassegna cronologica della sua corposa produzione bibliografica. La seconda parte propone diciotto saggi, ognuno dei quali è dedicato a un particolare contributo disciplinare di Demarchi. Dai primi studi di sociologia generale e sulla burocrazia agli studi di sociologia del territorio, dalla sociologia delle relazioni etniche e internazionali alla sociologia dei fenomeni culturali e religiosi.  
   
   
"MARE DI LIBRI - FESTIVAL DEI RAGAZZI CHE LEGGONO" CHE SI SVOLGERÀ NEL CENTRO STORICO DI RIMINI IL 18, 19 E 20 GIUGNO 2010.  
 
 Rimini, 9 marzo 2010 - Mare di Libri è il primo Festival di Letteratura in Italia dedicato agli adolescenti, una manifestazione all´insegna del divertimento culturale che propone tre giorni di incontri con gli autori italiani e stranieri più amati dagli adolescenti; un luogo di appuntamento per tutti i ragazzi che amano i libri e che hanno voglia di incontrare altri coetanei che condividono la stessa passione. “I ragazzi italiani leggono poco perché italiani, non perché ragazzi. I ragazzi leggono più degli adulti e l’adolescenza è fatta di contrasti forti, bianco e nero. Se i ragazzi amano qualcosa lo amano con tutti se stessi, per questo è tanto importante promuovere e sostenere il piacere della lettura a questa età, e invece è l’età a cui sono indirizzati meno eventi” dice Alice Bigli, presidente del Festival. “I miti da sfatare sugli adolescenti sono tanti. Non è vero che i ragazzi non leggono. Non è vero che non sono interessati ad eventi culturali. Non è vero che chi legge è un solitario poco interessato a socializzare. Venendo a vedere un festival come il nostro molti di questi miti cadono al primo sguardo. Per tre giorni il centro di Rimini si riempie di ragazzi che vengono da diverse città italiane e che scelgono, senza obblighi scolastici o di altro tipo, di spendere dei giorni di vacanza per partecipare ad eventi culturali, per conoscere altri ragazzi con le loro passioni, alcuni addirittura per fare i volontari e lavorare nello staff ed è per loro un’esperienza divertente e gratificante.” A Mare di Libri i ragazzi non sono solo semplici spettatori degli eventi, ma veri protagonisti. Partecipano attivamente nell´organizzazione del Festival 50 ragazzi volontari di età compresa tra i 14 e i 18 anni che si occupano di logistica, accoglienza degli ospiti, ricettività, interviste, gestione delle sale e molte altre attività. Ecco come Dominic Barker, ospite inglese di Mare di Libri 2009, ringrazia in una lettera la ragazza volontaria che ha gestito la sua accoglienza e permanenza a Rimini. "Sono stato veramente impressionato dal festival e da come gente della vostra età l´abbia mandato avanti (sperando che non suoni condiscendente perché non è mia intenzione) - questo non potrebbe mai essere possibile in Inghilterra e sto felicemente dicendo ai miei amici scrittori che gli Italiani sanno come organizzare un festival letterario per adolescenti meglio di chiunque altro". Tra le novità di quest´anno "Le vetrine di Mare di Libri" dedicate a far conoscere i migliori progetti di promozione della lettura per adolescenti in Italia; una “classica caccia al tesoro letteraria” per riscoprire i classici per ragazzi nelle loro versioni integrali; tanti nuovi ospiti stranieri ed italiani. Tra i primi nomi confermati, ad esempio, c´è John Boyne, celebre autore di "Il bambino con il pigiama a righe" Mare di Libri – Festival dei ragazzi che leggono è nato nel 2008 da un’idea delle libraie della libreria per ragazzi di Rimini “Viale dei Ciliegi 17”, un’idea che ha avuto il prezioso sostegno della casa editrice Rizzoli che ha subito creduto in questo originale progetto, unico in Italia: quello di un festival di letteratura rivolto ai lettori adolescenti. Mare di Libri è nato con l’intento di radunare a Rimini i ragazzi lettori di tutta Italia, offrendo la possibilità di incontrare i loro scrittori preferiti, ma anche di discutere di romanzi e letture.  
   
   
CARLO PORTA - QUANDO LA NINETTA… TESTO E REGIA MARCO FILATORI CON ANNAMARIA PASQUAZZO E MARCO FILATORI  
 
Milano, 9 marzo 2010 - L’idea dello spettacolo, presentato per ora in forma di studio, nasce dalla lettura di “Piazza del Verzaro. La Milano di Carlo Porta” di Giovanna Ferrante. Quale profonda conoscitrice della materia le chiesi se riteneva plausibile che il cliente cui la prostituta Ninetta racconta la sua storia fosse lo stesso Porta. Giovanna, dopo qualche secondo di riflessione, mi ha risposto positivamente. Quindi, partendo dalla più famosa poesia del Nostro, ho costruito una storia d’amore immaginaria ma possibile tra il Carlin e la Ninetta. Mise En Espace Al Teatro Caravaggio di Milano in via Borromini 5 il 20 marzo 2010 alle ore 21 Ingresso € 12.  
   
   
MONS VENERIS: IL TEATRO TORNA A SCANDALIZZARE  
 
 Milano, 9 marzo 2010 - Debutta il 18 aprile prossimo Mons Veneris - Geografie femminili ( www.Monsveneris.it/ ), l´originale e provocatorio spettacolo di teatro che indaga senza pudori e ipocrisie i più reconditi anfratti dell´animo femminile. Dopo i successi di Sex Addict e Naked Bodies, il nuovo spettacolo di Fabrizio Caruso muove dall´affermazione di Sigmund Freud che, ormai vecchio, ebbe a dire: “Una domanda alla quale non sono riuscito a rispondere, nonostante 30 anni di ricerche sull´animo femminile, è: "Cosa vuole una donna?" Due donne in scena, a scandagliare le possibili risposte, tra baci saffici e provocazioni, uno spettacolo a tratti cinico e crudo, ma sempre veritiero. Da non perdere!  
   
   
MISE EN SCENE PONTEGGIO D’ARTISTA EMILIO FARINA PER LA CAPPELLA DEL VOTO DEL DUOMO DI SIENA 12 MARZO – 31 LUGLIO 2010  
 
Siena, 9 marzo 2010 - Dopo il Ponteggio d’Artista realizzato durante i lavori di restauro sul prospetto della Libreria Piccolomini nel 2009, Emilio Farina – artista vicentino che vive e lavora a Roma - torna all’interno del Duomo di Siena con un progetto site-specific sul fronte della berniniana Cappella del Voto. Il Ponteggio d´Artista Mise En Scene sarà visibile al pubblico dal 12 marzo al 31 luglio. Grazie al sostegno dell’Opera del Duomo, con il contributo dell’Impresa Pt Color, responsabile dei lavori di restauro, l´artista ha dimostrato ancora una volta che è possibile eseguire impegnativi interventi su monumenti, senza che l’inevitabile ingombro del cantiere costituisca una diminuzione dei valori del contesto. Al contrario, ha trasformato la temporanea situazione di disagio in un’occasione di arricchimento formale e di momentanea sperimentazione. Per questo progetto Emilio Farina ha realizzato, sulle strutture esterne del cantiere, un’opera d’arte contemporanea che interagisce con l´antico che ha, per il limitato tempo dei lavori, il raro privilegio di confrontarsi con i massimi capolavori conservati all’interno della chiesa. Per il suo dipinto - che avvolge il basamento del ponteggio per oltre 30 metri di base per 2,50 di altezza - ha tratto ispirazione dalla ricchissima pavimentazione intarsiata che è uno degli elementi che s’imprimono con maggiore e duratura forza nel ricordo dei molti visitatori del Duomo. Le figure disegnate dal Pintoricchio nel suo Colle della Virtù s’insinuano sotto la recinzione del cantiere e ricompaiono, prospetticamente scorciate, come moderne anamorfosi, quasi a proclamare ufficialmente aperto il confronto tra l’Antico e il Contemporaneo ricercato dall’Artista. Si snoda così un variopinto filo di Arianna che, partendo dalle rappresentazioni quattrocentesche del pavimento, arriva a ricongiungersi con la memoria delle statue barocche conservate all’interno della Cappella, qui riproposte per allusive citazioni. Sulla facciata, intesa non come barriera di chiusura ma come proiezione di ciò che accade all’interno della Cappella nel corso del restauro, disegna una nuova mappa del percorso artistico, resa comprensibile per accordi e dissonanze spaziali, preludio ad altre invenzioni, con labirinti policromi e volute cancellazioni, colature e innesti materici, che prefigurano un nuovo ordine formale. Predomina, come del resto nella bicromia bianco-nero delle pietre del paramento interno, un deciso andamento orizzontale che si oppone allo slancio verticale degli alti pilastri e del grande ponteggio soprastante, che si arrampica, ammantato in un candido velario, fino alle volte a crociera. All’interno di questa programmata macchina scenica si svolge, ritualizzato e a tratti visibile, il muto balletto dei restauratori, allo stesso tempo protagonisti e comparse di un serrato discorso operativo, teso a recuperare l’immagine pura dell’arte e a proporre nuovi impensati equilibri. In trasparenza, dentro una velatura di oltre 16 metri, l’Artista accompagna il loro lavoro con bianche sagome sospese, baluginanti di oro, a richiamare concettualmente i molti ex-voto che nei secoli si sono stratificati, fratelli minori, accanto al messaggio di fede testimoniato dalla fastosa Cappella secentesca. Emilio Farina non è nuovo a interventi e installazioni in monumenti storici, sempre in collaborazione con gli Enti o con le Soprintendenze del luogo, tesi ad una reinterpretazione o anche integrazione del monumento storico e delle opere in esso contenute, che modifica e talora quasi cancella l´originale suggestione visiva, fino a sovrapporsi ad essa in un approccio del tutto personale. Solo per ricordarne alcuni, richiamiamo lo ‘storico’ allestimento nel Pantheon del 1992, il monumentale Crocefisso nel Duomo di Prato del 2000, l´installazione Un´assenza rituale a Palazzo Altemps a Roma - in occasione del temporaneo allontanamento dal Museo del Trono Ludovisi (2007) – e altre opere a Villa d´Este a Tivoli, nella Libreria di Palazzo Altieri (2006 e 2008), a San Michele a Ripa (2007), a Palazzo Spada (2008), fino alla collocazione permanente dello spettacolare “Cristo della Valle” nella Chiesa di S. Michele a Sasseta di Vernio, inaugurata nel 2008. Www.operaduomo.siena.it/    
   
   
BAROQUE. LA MUSICA BAROCCA COME ELEMENTO UNIFICATORE DELLA NUOVA E VECCHIA EUROPA GLI APPUNTAMENTI CON LA MUSICA BAROCCA PROFANA A CLUJ (ROMANIA) DAL 9 ALL’11 MARZO 2010  
 
Trieste, 9 marzo 2010 - Dopo lo straordinario successo di pubblico a Novo Mesto (Slovenia) e a Trieste del primo ciclo di concerti di Baroque. La musica come elemento unificatore della vecchia e nuova Europa, dedicato alla musica barocca profana, cui hanno assistito circa 3.000 persone, l’evento sarà riproposto dal 9 all’11 marzo a Cluj, in Romania. Qui si concluderà la prima sezione del Festival, mentre la seconda parte, incentrata sulla musica barocca sacra e composta da altri 9 concerti, avrà luogo da aprile a settembre in Slovenia, a Trieste e nella stessa Romania. La manifestazione, promossa dall’Associazione triestina Panta rhei, presieduta da Angelo D’eri, e ideata da Stefano Casaccia, che ne è direttore artistico, nasce dalla sinergia con altri due partner, il Flauto Dolce Ensemble (Romania) e l’Istituto Friderik Ireney Baraga di Novo Mesto (Slovenia). Tra i musicisti invitati ricordiamo il celebre sopranista Angelo Manzotti, il quale, con il suo eccezionale talento e la raffinatissima tecnica di controllo delle corde vocali, si differenzia dai comuni controtenori, riuscendo a reinventare la voce bianca che fu dei castrati. Gli archi, la spinetta e altri strumenti tipici del periodo, ci offriranno una rappresentazione contemporanea del Barocco, che con la sua particolare musicalità ha unito i popoli europei del ‘600 e ‘700, attraverso un genere comune e accessibile a tutti, come il rock ai giorni nostri. Proprio per tali motivi e per la facile fruibilità e il coinvolgimento sia di un pubblico colto che di un uditorio semplicemente curioso, il Festival è stato scelto e finanziato dalla Commissione Europea. Il prossimo appuntamento con Baroque avrà luogo martedì 9 marzo alle ore 19.00, nella torre Tailors di Cluj. Protagonista sarà il Flauto Dolce Ensemble, originale combinazione di flauti dolci e voce, composto dal fondatore Zoltan Majo (flauto dolce e direzione), Maria Szabo e Agnes Toth (flauti dolci) e Mihaela Maxim, primo soprano del Teatro dell’Opera di Cluj, dotata di naturale potenza vocale e presenza scenica. L’ensemble eseguirà un concerto di Musica profana della Romania nel periodo Barocco, che presenta interessantissime contaminazioni con la musica ebraica, orientale e popolare. Il secondo concerto si terrà mercoledì 10 marzo alle ore 19.00 nella chiesa St. Michael, dove il grande organista Milko Bizjak, docente al Conservatorio Juriji Slatkonja di Novo Mesto (Slovenia), riproporrà il concerto dedicato a L’eredità Musicale Slovena. Il maestro, che è anche musicologo, editore e discografico, interpreterà con vivace sensibilità, pur nel rispetto di una corretta filologia, brani di compositori barocchi sloveni ed europei (D. Buxtehude, J. Pachelbel, J. Pacher, G. Androvandini, B. Galuppi, J. Bajamonti, G.valeri, J. F. Zupan, R. Lesjak e J. I. Linek), in gran parte reperiti da antiche fonti, trascritti e pubblicati da lui stesso. Infine giovedì 11 marzo alle ore 19.00 all’Art Museum (Palazzo Bànffy) l’Ensemble Nova Academia di Trieste (Italia), fondato e diretto da Stefano Casaccia, interpreterà Le dilettevoli arie del Farinelli tra l’Europa e la Corte Spagnola. Il programma prevede l’esecuzione di alcune delle più famose arie delle Opere barocche, che saranno interpretate dal celebre sopranista di livello internazionale Angelo Manzotti, e di alcuni concerti strumentali del barocco italiano con musiche di A.vivaldi, G.f.händel, R.broschi - J.a.hasse, e G.giacomelli. Non mancheranno degli interessantissimi duetti di N.porpora e C. Monteverdi, cantati da Manzotti assieme al soprano triestino Marianna Prizzon, allieva di Pavarotti. Si avrà così l’occasione di apprezzare le arie che nel Xviii secolo il famoso castrato Farinelli interpretava ogni sera alla corte di Filippo V di Spagna. Un ruolo fondamentale avranno anche i concerti solistici di Vivaldi, da quello per liuto eseguito da Ennio Guerrato, alla celebre “Follia” del prete rosso suonata dai violinisti Michele Lot e Giancarlo Nadai, alla brillante interpretazione del concerto in La minore del flautista Stefano Casaccia, tutti accompagnati da Mery Skejic alla viola, Alvise Stiffoni al violoncello e Luca Ferrini al clavicembalo. Baroque proseguirà fino al 12 settembre 2010 con un intenso programma di concerti, scambi culturali e momenti formativi organizzati in Romania e Slovenia. Il progetto musicale sarà infatti completato dalla realizzazione di alcuni corsi didattico-formativi legati alla liuteria, antica arte della costruzione e del restauro degli strumenti a corda, ad arco e a pizzico. L’associazione Panta rhei organizzerà, in occasione degli eventi all´estero, in Slovenia e Romania, il viaggio nelle località interessate per poter assistere ai concerti e conoscere le bellezze e le peculiarità turistiche della zona. Www.ascutpantarhei.org/    
   
   
NEI MUSEI DI MILANO, L’11 MARZO TORNANO GLI APERITIVI SCIENTIFICI  
 
Milano, 9 marzo 2010 - L’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory ha presentato ieri una serie di iniziative che coinvolgerà i musei scientifici di Milano. Al Museo di Storia Naturale, Acquario Civico e Planetario sono in programma happy hour “evoluzionistici”, incontri culturali, laboratori e la seconda edizione di “Milano Scienza – Milano Mondo” che si svolgerà dal 3 al 9 maggio. “Nella società della conoscenza che cosa dobbiamo conoscere? La scienza ci aiuta a riflettere e scoprire la conoscenza che abbiamo dentro di noi – spiega l’assessore Finazzer Flory –. Con questo progetto vogliamo presentare Milano città della scienza: istituzioni, imprese e studiosi che lavorano insieme per valorizzare la città e le sue eccellenze in campo scientifico”. Milano Scienza – Milano Mondo. Si terrà dal 3 al 9 maggio la seconda edizione di “Milano- Scienza. Milano-mondo” che verterà sul tema della conoscenza. Una settimana di incontri e dibattiti che metteranno al centro la conoscenza in tutte le sue forme. Uno spazio importante verrà dedicato ai ragazzi con “La scienza under 18 Milano – Nuovi contesti per apprendere comunicando la scienza”. Scienza under 18 è un progetto che si propone di sviluppare interesse verso le materie scientifiche e di diffondere la cultura scientifica rendendola fruibile non solo agli studenti ma anche alla cittadinanza. Esso si propone inoltre di istituire una rete di contatti tra le scuole europee sui temi ambientali. Protagonisti saranno gli studenti, dai 6 ai 19 anni, che avranno la possibilità di vestire i panni dei divulgatori scientifici nel corso di una manifestazione che si svolgerà dal 4 al 6 maggio, esponendo a un vasto pubblico – in modo coinvolgente e interattivo - concetti e conoscenze appresi nel corso dell’anno. Il programma prevede: Chiostri della Rotonda di via Besana - Sezione exhibit scientifici - Sfida alla scienza – Sfida a colpi di catapulta, un’attività spettacolare dove gruppi di studenti gareggiano nel centrare un bersaglio con una pallina da tennis. Robotica educativa: piccoli robot realizzati a scuola si sfidano obbedendo agli ordini degli studenti programmatori. Mostra fotografica Scatti di Scienza: la bellezza di un’immagine fissa nel tempo l’attimo di un esperimento e ci invita a scoprire ciò che l’occhio non coglie all’istante (foto selezionate per la rassegna Vedere la Scienza allo Spazio Oberdan). Lezioni peer-to-peer tenute da studenti per gli studenti. Giornalismo scientifico: reporter, fotoreporter, radio e Tv scolastiche documentano quanto avviene su tutti i fronti e nelle varie sezioni. Animazione pomeridiana: attività di intrattenimento educativo per il pubblico dei giardini Acquario civico - Simposio a tema, uno spazio in cui gli studenti si confrontano con veri scienziati e dibattono su una ricerca sviluppata a scuola nel corso dell’anno scolastico. Museo di storia naturale - Rappresentazioni di teatro scientifico che fanno rivivere personaggi e scoperte che hanno fatto la Storia della scienza. Partecipazione e visite sono gratuite. Per informazioni: Scuola polo Scienza under 18 Milano - Istituto Sperimentale Rinascita - A. Livi Tel. 02 42440945, fax 02 428324, e.Mail: su18mi.Rinascita@tiscali.it  Happy hour evoluzionistici al Museo di Storia Naturale Giovedì 11 marzo, alle ore 18.30, al Museo di Storia Naturale prenderà il via la quinta edizione degli “Happy hour evoluzionistici”, un appuntamento dove, in maniera informale, si potrà “chiacchierare” con professori universitari, ricercatori e divulgatori su tematiche naturalistiche. Gli incontri di quest’anno sono dedicati al tema della biodiversità e si terranno due volte al mese, il secondo e quarto giovedì, nel roof-garden del Museo.  
   
   
IL TEATRO DEI PICCOLI DI PODRECCA TORNA A CIVIDALE  
 
Cividale, 9 marzo 2010 - Il "Teatro dei Piccoli", le celebri marionette di Vittorio Podrecca, torneranno a Cividale, la città natale dell´artista del teatro di figure. La Regione Friuli Venezia Giulia è intervenuta con un contributo diretto di 200 mila euro al Comune di Cividale per dare l´impulso decisivo all´avvio del progetto per l´esposizione permanente delle marionette, ora depositate presso il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, che le acquistò nel 1977 su intervento della Regione stessa. A presentare nei dettagli il progetto, che prevede molto più della conservazione ed esposizione del centinaio di "piccoli" manufatti, sono stati ieri l´assessore regionale alla Cultura, Roberto Molinaro e il sindaco di Cividale, Attilio Vuga, presente il consigliere regionale Roberto Novelli. "Abbiamo deciso di affidare a questa città - ha spiegato Molinaro - che ha dimostrato in questi ultimi anni la capacità di fare sistema nella promozione della cultura, l´attuazione del progetto che prevede la costituzione di un nucleo espositivo attorno ad una risorsa storica, artistica e culturale che ritornerà così a Cividale, ma anche l´attivazione di percorsi che avranno per protagoniste le varie espressioni del teatro di figure". Il riferimento è, per esempio, il festival estivo organizzato nelle Valli del Natisone. "Un evento molto interessante che pensiamo di poter rilanciare anche grazie a questo progetto", ha confermato Molinaro. "Del resto - ha aggiunto - sposare quest´iniziativa significa anche impegnare Mittelfest ad avere una particolare attenzione al tema del teatro di figura". L´attenzione dell´amministrazione continuerà negli anni, del resto, visto che con la legge 30 del 2007 la Regione ha previsto la concessione di un contributo della durata massima di venti anni a favore del "Teatro di Marionette Vittorio Podrecca". "L´idea di costituire a Cividale uno spazio espositivo dedicato alle marionette di Podrecca, alla produzione di nuovi spettacoli e alla creazione di un gruppo di marionettisti professionisti - ha spiegato Vuga - nasce dalla forte volontà espressa da più enti di recuperare un patrimonio prezioso". L´amministrazione comunale di Cividale da parecchi anni ha a cuore la realizzazione del progetto grazie ad un forte patto culturale fra la città, il Teatro Stabile di Trieste, il Centro Regionale di Teatro d´Animazione e di Figure di Gorizia, l´Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia, la Regione Friuli Venezia Giulia, la Provincia di Udine, il Mittelfest. "Finora però non eravamo riusciti a dare concreto avvio al progetto - ha affermato Vuga - ed è per questo che ringrazio la Regione, ribadendo l´impegno di Cividale a mettere a frutto le idee e le progettualità". I fondi serviranno ora per mettere a fuoco concretamente il progetto del museo, per la cui sede verrà presa in esame l´area del monastero di Santa Maria in Valle. Si pensa ad una mostra a rotazione di gruppi di marionette, e ciò anche per creare una struttura vivace e moderna da destinare ai giovani fruitori (bambini e studenti). Accanto allo spazio espositivo dovrebbe esserci un laboratorio per costruire le marionette ed un piccolo teatrino per attività di animazione e didattica.  
   
   
TURISMO RELIGIOSO – ANCHE LA MINISTRA BRAMBILLA A PADERNO A INCONTRO CON SINDACI E PARROCI INTERESSATI A PERCORSI DELLO SPIRITO  
 
Venezia, 9 marzo 2010 – C’è anche la ministra per il turismo Michela Vittoria Brambilla sta sera, martedì 9 marzo, a Paderno del Grappa, in provincia di Treviso, dove l’istituto “Filippin”, con inizio alle 18, si svolgerà l’incontro con i sindaci e i parroci della Marca interessati ai Cammini dello spirito e al turismo religioso, una opportunità di visitazione di territorio che nasce da motivazioni profonde e diverse da quelle del turismo tradizionale, ma che trova nel Veneto e nel trevigiano numerose occasioni e mete di devozione. La ministra sarà affiancata dal vicepresidente della Giunta regionale, dal vicepresidente dell’Opera Romana Pellegrinaggi monsignor Liberio Andreatta, dal presidente della Provincia Leonardo Muraro e dal presidente del Consorzio Marca Treviso Gianni Garatti. Il Veneto e la Marca Trevigiana stanno investendo in questa ulteriore opportunità di ospitalità, che fa perno sul principale polo turistico italiano, quello veneto, appunto, che anche lo scorso anno ha superato i 60 milioni di presenze. La Regione nel novembre scorso ha anche formalmente aderito al Gruppo Europeo di Iniziativa Economica (Geie) “I Cammini d’Europa: Vie Francigene e Cammini di Santiago” e al progetto strategico finalizzato allo sviluppo dei contenuti del prodotto “I cammini d’Europa”, affidato dal Geie all’Orp, organo della Santa Sede preposto alla promozione e all’organizzazione di pellegrinaggi a Roma e presso i maggiori Santuari e i luoghi di interesse religioso, culturale ed ecumenico in Italia e nel mondo. La fede e il pellegrinaggio sono stati per molti secoli le principali forme di visitazione pacifica del mondo: migliaia di persone si sono mosse, per lo più a piedi, per raggiungere mete sacre, attraverso itinerari lungo i quali gli ordini religiosi hanno realizzato le prime forme di ospitalità. Non c’è dunque contrasto tra religione e turismo – ha ricordato il vicepresidente della Giunta –recuperare e valorizzare i cammini religiosi costituisce anzi un’operazione culturale e di civiltà, identitaria per il Veneto in un mondo che sembra volere diventare asettico rispetto alla sua stessa storia.