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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 21 Febbraio 2012
MAGGIORI SUCCESSI PER L´UE-BACKED FILM ALLA BERLINALE INTERNATIONAL FILM FESTIVAL  
 
Bruxelles, 21 Febbraio 2012 - Due film sostenuti dal programma Media dell´Unione Europea sono stati onorati alla cerimonia di chiusura del Festival Internazionale del Cinema Berlinale. "A Affair Royal" diretto da Nikolaj Arcel ha vinto due premi Orso d´argento per la Miglior Sceneggiatura e Miglior Attore.inoltre, "L´enfant d´en haut / Sister" di Ursula Meier ha ricevuto uno speciale premio Orso d´Argento e il film portoghese "Tabu" di Miguel Gomes ottenuto il Film Fipresci International Critics award. In totale 18 film cofinanziati dalla Ue sono stati proiettati al festival (vedi Ip/12/117 ). "I film europei sono tra i migliori al mondo e la nostra industria cinematografica eccellente vetrina della creatività europea al suo meglio. Sono orgoglioso che il programma Media è in grado di sostenere tanti progetti cinematografici grandi quest´anno ", ha detto Androulla Vassiliou, Commissario europeo responsabile per Istruzione, cultura, multilinguismo e la gioventù. "Mi congratulo anche con il vincitore dell´Orso d´Oro, i fratelli Taviani". Commissario Vassiliou ha partecipato al festival Berlinale per evidenziare i suoi piani per aumentare il sostegno ai media come parte della nuova ´Creative Europe programma ´. La Commissione ha proposto un bilancio complessivo di € 1,8 miliardi di 2014-2020 per Creative Europa, di questo, circa € 900 milioni saranno destinati a Media.  
   
   
C’È TEMPO FINO AL 29 FEBBRAIO PER ISCRIVERSI A MAREMETRAGGIO 2012  
 
Trieste, 21 febbraio 2012 - C’è ancora poco tempo, fino al 29 febbraio 2012, per partecipare a Maremetraggio, Festival Internazionale del Cortometraggio e delle Opere Prime, che quest’anno festeggerà la sua tredicesima edizione. Un´occasione da non perdere per i giovani film-makers, ai quali da sempre il festival triestino offre una vetrina nazionale e internazionale d´eccezione. E un premio che fa davvero gola: 10.000 euro per il miglior corto assoluto della sezione Maremetraggio, riservata ai cortometraggi che hanno ottenuto un qualsiasi premio in uno o più festival nel corso del 2011. Ma anche un premio al miglior corto italiano e al miglior regista italiano, un premio dedicato ai corti di animazione, uno al miglior montatore e tanti altri ancora. C’è tempo invece fino al 18 maggio per partecipare al nuovo concorso Soprasottovento, realizzato in collaborazione con Barcolana e aperto a cortometraggi di durata massima di 15 minuti, girati con qualsiasi tecnologia di ripresa, che abbiano per tema gli sport che utilizzano l’energia pulita del vento come forza propulsiva. Per questo concorso sono previste due categorie: amatori e professionisti. Vuoi essere anche tu parte di questa grande festa del cinema giovane? Visita il sito aggiornato www.Maremetraggio.com , verifica i bandi e iscriviti subito!  
   
   
LA RIVISTA REGIONE MARCHE ANCORA UNA VOLTA TRA I FINALISTI DEL ´PREMIO CENTO´ RISERVATO ALL´EDITORIA LOCALE.  
 
Ancona, 21 Febbraio 2012 - Ancora una volta tra i finalisti del premio Cento alla Stampa Locale: la Rivista Regione Marche, della Giunta Regionale, sale per la terza volta sul podio dei vincitori del Premio riservato alla stampa periodica locale a diffusione gratuita e contenuto generalista. Prima nel 2006, terza nel 2007, quest´anno la rivista diretta da Renzo Pincini e redatta dall´ufficio stampa della Giunta, si e` distinta raggiungendo il terzo posto tra gli oltre 150 giornali che hanno partecipato alla gara, pubblicazioni provenienti da Amministrazioni pubbliche di ogni parte d´Italia. Questa undicesima edizione del Premio, la cui cerimonia si e` svolta all´Auditorium San Lorenzo di Cento (Ferrara) questa mattina in presenza di personaggi di spicco nel mondo del giornalismo nazionale, e` quella con numero maggiore in assoluto di testate partecipanti, "vero e proprio record per il concorso, con tanto di iscritti particolarmente prestigiosi" commenta Alberto Tura, presidente del circolo Club Embora che organizza l´evento. Tra i componenti della Giuria, Italo Cucci, Giorgio Tonelli, Giovanni Rossi, Gianluigi Armaroli e Daniele Rubino. L´iniziativa si rivolge a tutte le pubblicazioni periodiche a diffusione locale e contenuto generalista, distribuite gratuitamente, che mantengono uno stretto legame informativo e divulgativo con la realta` territoriale o aziendale. La sezione del concorso riservata alla stampa pubblica e di interesse pubblico comprende le pubblicazioni istituzionali edite da Comuni, Province, Regioni, Aziende Sanitarie Locali, Universita`, altri enti pubblici locali, ma anche da realta` non pubbliche che hanno una forte incidenza pubblica. Scopo del concorso e` contribuire alla valorizzazione di un settore dell``editoria nazionale che rappresenta un`` importante forma di espressione culturale ed "un efficace veicolo di diffusione dell``informazione pubblica nelle realta` territoriali di appartenenza". Hanno aderito le redazioni di comuni come Napoli e Milano, pubblicazioni edite da vari consigli regionali, oltre 100 giornali editi da piccoli comuni che, nonostante i gravi tagli imposti alla comunicazione da parte dei bilanci, continuano a fare informazione. La manifestazione vanta il patrocinio, tra l´altro, dell´Ordine dei Giornalisti ed e` realizzata in collaborazione con Com.pa Salone della Comunicazione pubblica e dei Servizi al Cittadino di Bologna. L``ufficio Stampa della giunta regionale ha partecipato al Premio presentando due numeri di Marche Regione del 2011, dedicati alla visita di Papa Benedetto Xvi ad Ancona in occasione del Congresso Eucaristico Nazionale di settembre, e alla cultura e turismo nelle Marche che vede come testimonial il premio Oscar Dustin Hoffman. La rivista viene stampata da Tecnostampa-loreto su progetto grafico di Studio Pixel. E´ consultabile anche in internet all``indirizzo www.Regione.marche.it. Il premio finale consiste in un adeguato spazio redazionale con menzione di vincitore in pagina di rilievo di un principale quotidiano nazionale e di un apposito riconoscimento.  
   
   
ALDO CAZZULLO TUTTO ESAURITO A UNA MONTAGNA DI LIBRI GRANDE PUBBLICO PER L’EDITORIALISTA DEL CORRIERE DELLA SERA. TRA I TEMI DEL SUO ULTIMO LIBRO E L’ATTUALITÀ  
 
Cortina d’Ampezzo, 21 febbraio 2012 - Sabato pomeriggio nella Regina delle Dolomiti. Aldo Cazzullo era ospite di Una Montagna di Libri, la rassegna di incontri con l’Autore di Cortina d’Ampezzo. La firma di punta del “Corriere della Sera” ha fatto letteralmente il tutto esaurito in sala per la presentazione de “La mia anima è ovunque tu sia” (Mondadori), il suo primo romanzo, confermando il trend di successo della kermesse cortinese. E regalando al folto pubblico in sala alcune taglienti riflessioni sull’attualità. Il libro. “Non ci sono rimaste più copie del libro. Dovremo riordinarle”, ha commentato non senza soddisfazione il libraio Franco Sovilla, partner della manifestazione. Introdotto da Omar Monestier, direttore del Mattino di Padova e del “Corriere delle Alpi”, Cazzullo si è soffermato innanzitutto sui temi del suo primo romanzo, “La mia anima è ovunque tu sia”: “è un libro che ricava una delle tre ambientazioni, il 1963, da Beppe Fenoglio, che appunto nel 1963 si spense. E’ un libro che racconta le Langhe e soprattutto Alba, città conservatrice ma antifascista, città operaia ma anticomunista”. Resistenza. Un libro che racconta innanzitutto i fatti della primavera del 1945, dopo la resa. “La Resistenza non è una cosa di sinistra, non appartiene a una fazione ma alla Nazione. Ma non è ancora una memoria pacificata, in nessuna parte d’Italia. E’ vero che c’è stata una parte giusta e una “sbagliata”, come canta De Gregori, ma è altrettanto chiaro che per troppo tempo è prevalsa la retorica che magnificava la Resistenza. Poi però siamo caduti nell’eccesso opposto: Pansa coi suoi libri ha detto cose vere, ma i vinti prima del ’45 avevano il coltello dalla parte del manico. E lo usavano”. Sanremo. Cazzullo e Monestier si sono lasciati sollecitare sui temi di più stretta attualità dal responsabile della rassegna, Francesco Chiamulera. A cominciare da Sanremo, ovviamente: “Celentano ha fatto una pagliacciata indegna”, ha detto Cazzullo. “L’ho intervistato una volta, ha un ego gigantesco. E’ un grande artista, meglio se si limita a cantare”. Monestier: “io Sanremo non l’ho neppure guardato, sono come la Fornero”. Olimpiadi. In tema poi di Olimpiadi a Roma, Cazzullo è netto: “la rinuncia a Roma 2020? Un grave errore. Dire che entro il 2020 un grande Paese come l’Italia non è in grado di riprendersi mi sembra una sconfitta. E poi, quel modo sussiegoso di dire no, come se il mondo intero ci implorasse di farle da noi. Ma vi ricordate che guerra tra Sarkozy e Blair per conquistare quelle del 2012?" Svuotacarceri. Sui fondi della Margherita che sarebbero stati intascati dal tesoriere Lusi, l’editorialista del Corriere ha un’opinione ben precisa: “Rutelli dopo uno scandalo del genere non dovrebbe più fare politica”. E sulla giustizia: “è evidente che in Italia non funziona. Spero proprio che il Governo voglia metterci mano, certo però che cominciare con il decreto svuotacarceri non è la strada migliore”. Per l’occasione dell’incontro con Aldo Cazzullo, Una Montagna di Libri ha messo in campo con successo la formula della diretta Twitter, all’account @1Montagnadlibri, mandando online in tempo reale alcune delle affermazioni più significative dell’Autore in sala. Save the date. E’ tutto pronto, intanto, per i prossimi appuntamenti di Una Montagna di Libri. Venerdì 24 febbraio 2012, al Cinema Eden, Vera Slepoj incontrerà i ragazzi delle scuole superiori Polo Valboite per “Il cibo come emozione”, un incontro sull’alimentazione e le problematiche giovanili (maggiori dettagli nel prossimo comunicato).  
   
   
CULTURA - SOLDI SPORCHI: COME LE MAFIE RICICLANO MILIARDI E INQUINANO L´ECONOMIA. AL TEATRO DUSE DI BOLOGNA OGGI POMERIGGIO INCONTRO DIBATTITO COL PROCURATORE PIETRO GRASSO, IL SINDACO VIRGINIO MEROLA E L´ASSESSORE REGIONALE MASSIMO MEZZETTI  
 
Bologna, 21 febbraio 2012 - Il Teatro Duse arricchisce la sua proposta di teatro di impegno civile della stagione 2011-12 con un incontro-dibattito sul tema della criminalità: domani, martedì 21 febbraio alle ore 17,30 sarà presente Pietro Grasso, procuratore nazionale antimafia e interverranno Virginio Merola, sindaco di Bologna e Massimo Mezzetti, assessore alla Cultura della Regione Emilia-romagna. Dopo aver ospitato gli spettacoli “Gomorra” tratto da Roberto Saviano e “Per non morire di mafia” con Sebastiano Lo Monaco, tratto dall’omonimo libro di Pietro Grasso, il Teatro Duse continua a proporre un percorso di eventi e iniziative su tematiche di impegno civile e di attualità, con lo scopo di coinvolgere le nuove generazioni e produrre spunti di riflessione per tutta la cittadinanza. L’occasione, darà la possibilità a Pietro Grasso di approfondire le tematiche care alla sua vita e al suo impegno civile e professionale, anche attraverso la presentazione dalla sua nuova ricerca di stampo giornalistico “Soldi Sporchi”, scritta a quattro mani col giornalista di Repubblica Enrico Bellavia. All’incontro-dibattito, aperto gratuitamente al pubblico, col sindaco Merola e l’assessore Mezzetti parteciperà inoltre Stefania Pellegrini, docente della Facoltà di Giurisprudenza all’Università di Bologna. “Soldi Sporchi” è un’illuminante analisi che presenta tutte le storie, le informazioni e considerazioni utili per comprendere fino in fondo l´entità di quella che è diventata una delle minacce più insidiose al sistema economico mondiale. Avvincente nel racconto, sconvolgente per molti dati inediti, è il primo libro che tracci una mappa completa del riciclaggio e delle sue rotte, dai paradisi fiscali ai sistemi più artigianali, svelando la rete di complicità e le falle delle misure adottate per contrastare un fenomeno che, per dimensioni e pervasività, costituisce una minaccia all’intero sistema economico mondiale. Un viaggio lungo cinque continenti sulle tracce dei più imponenti investimenti finanziari compiuti dai cartelli criminali di tutto il mondo. Per informazioni: 051/226606 e 051/231836  
   
   
GRANDE SUCCESSO PER LE VISITE A PALAZZO STROZZI SACRATI, CASA SIVIERO E MUSEO DI STORIA DELLA MEDICINA  
 
Firenze, 21 febbraio 2012 - Tutto esaurito il 19 febbraio a Palazzo Strozzi Sacrati in Piazza del Duomo, sede della presidenza della Regione; quasi duecento persone hanno riempito i sei turni previsti di visite guidate tra saloni, affreschi, arazzi, mobili d’epoca alcuni dei quali arredo originale del palazzo. Il merito va ancora una volta alla manifestazione “Un palazzo, una casa, un museo-Tre luoghi insoliti da visitare a Firenze”, organizzata dalla delegazione fiorentina del Fondo ambiente italiano, Amici dei musei fiorentini, Asl Firenze e naturalmente Regione Toscana. Le altre due mete aperte ai visitatori con Palazzo Strozzi Sacrati sono state il museo Casa Siviero, in Lungarno Serristori, e il Museo di storia della sanità, in Borgognissanti. Era tra gli obiettivi dell’impegnativa opera di recupero compiuta dalla Regione, dopo averlo acquisito in un mediocre stato conservativo, quello di fare di Palazzo Strozzi Sacrati non solo la sede di rappresentanza della giunta regionale, ma anche un vero e proprio luogo museale, aperto periodicamente ai cittadini per favorire, tra l’altro, la partecipazione alla vita politica e civile. L’edificio, che sorge nel 1604, rappresenta assieme a Palazzo Corsini e Palazzo Capponi una delle più significative espressioni dell’architettura civile fiorentina di epoca barocca. Il nucleo originario sorse per volontà della famiglia Guadagni su un preesistente fabbricato prima di proprietà della famiglia Bischeri, e successivamente di quella Buondelmonti. Ampliato e rimaneggiato nel corso di quattro secoli, ha richiesto un lungo e complesso restauro, che lo ha riportato ad essere ambita meta di visita da parte di tanti cittadini.  
   
   
CINEMA TEATRO DI CHIASSO: GIOVEDI’ SERA…PAROLE E MUSICA SI INTRECCIANO A CHIASSO  
 
Chiasso, 21 febbraio 2012 - La stagione 2011/2012 del Cinema Teatro di Chiasso si arricchisce di un nuovo ciclo, ideato e condotto da Maria Giuseppina Scanziani: tutti i giovedì sera alle 20.30, a partire dal 1° marzo, verranno proposte letture di alcuni dei maggiori autori della letteratura italiana. I testi scelti saranno introdotti, letti e commentati dall’ideatrice del ciclo, che è poetessa, docente di letteratura italiana al Liceo di Mendrisio e traduttrice (è laureata in lingue all’Università Bocconi di Milano e in lettere a Tor Vergata a Roma). A fare da contrappunto alle parole, la musica dal vivo, affidata ad interpreti provenienti dalla scuderia del Conservatorio della Svizzera Italiana. Il primo incontro, giovedì 1 marzo, non poteva che essere dedicato al padre della letteratura italiana, Dante Alighieri. I testi scelti rappresentano le tre opere maggiori in versi del poeta toscano, ovvero la Vita Nova – con il luminoso sonetto Tanto gentile e tanto onesta pare -, le Rime - con la sorridente e ironica Guido, io vorrei – e naturalmente la Commedia, di cui verrà letto il V Canto dall’Inferno. Al pianoforte Sayaka Ide proporrà una serie di brani che, per l’atmosfera ora elegiaca, ora fortemente espressiva, ben si adattano all’accostamento con la parola poetica dantesca. Il pubblico potrà ascoltare Voiles di Debussy, alcune delle Scene infantili di Schumann, il celeberrimo Adagio dalla Sonata “Patetica” di Beethoven, e degli estratti dalle Variazioni su un tema di Corelli di Rachmaninov. A seguire, gli altri incontri saranno dedicati a Francesco Petrarca (8 marzo), Giacomo Leopardi (15 marzo), Giovanni Pascoli (22 marzo) ed Eugenio Montale (29 marzo). I Giovedì della Poesia e della Letteratura sono un’iniziativa ad ingresso gratuito. Www.chiassocultura.ch    
   
   
GENOVA, TERZO INCONTRO: LA CEROPLASTICA E LA SUA CONSERVAZIONE GIOVEDÌ 23 FEBBRAIO  
 
Genova, 21 febbraio 2012 - L’incontro, proposto per approfondire la conoscenza della ceroplastica nei suoi diversi aspetti storici e tecnici, è dedicato all’illustrazione della straordinaria collezione di piante in cera conservata nella Sezione di Botanica del Museo di Storia Naturale dell´Università di Firenze, che rappresenta un patrimonio unico al mondo per bellezza, veridicità e contenuto scientifico. Circa 200 modelli a grandezza naturale, realizzati nell´antica Officina di Ceroplastica del Museo fiorentino tra la fine del Xviii secolo e la prima metà del Xix, per rappresentare con esattezza scientifica quelle specie esotiche che proprio in quel periodo arrivavano nei giardini europei. Sono riprodotti perfettamente non solo i fiori e le foglie, ma anche le eventuali piccole imperfezioni, da notare gli elegantissimi vasi in porcellana Ginori, fatti realizzare appositamente per la collezione, con il cartiglio riportante il nome scientifico della pianta. La collezione necessita purtroppo di restauro da parte di specialisti e per questo motivo è stata lanciata recentemente una campagna di raccolta fondi sul sito del Museo di Storia Naturale di Firenze ( http://www.Msn.unifi.it ) Prendendo spunto da tale problematica, la seconda parte dell’incontro sarà dedicata alla delicata tecnica del restauro dei manufatti in cera, argomento al centro di uno specifico dibattito metodologico a livello internazionale, di cui saranno illustrati alcuni importanti interventi realizzati dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze Le restauratrici Chiara Gabbriellini e Francesca Rossi, formatesi alla Scuola dell’Opificio, mostreranno immagini di oggetti in fase di restauro come ad esempio la collezione anatomo-palogica del Museo di Careggi di Firenze e la “Venerina” del Museo Cattaneo di Bologna. In occasione della conferenza il pubblico potrà visitare la mostra “Sortilegi di cera” con gli allestimenti in cera appositamente realizzati per le sale della Galleria dall’artista genovese Paola Nizzoli Desiderato e ammirare, grazie al prestito concesso dal Sovrano Militare Ordine di Malta, il“Riposo durante la fuga in Egitto” e un “San Gerolamo penitente”: due piccoli quadri in cera appartenuti alla famiglia Spinola ed ora restaurati grazie a Filippo Gaslini Alberti, Agente Generale Fondiaria Sai di Genova. Giovedì 23 febbraio 2012, ore 17.00.  
   
   
CAGLIARI, TEATRO LIRICO: POSITIVO INCONTRO TRA ASSESSORE MILIA E SINDACO ZEDDA PER RISOLUZIONE PROBLEMI  
 
Cagliari, 20 Febbraio 2012 - La Regione è pronta ad intervenire con atti concreti per salvaguardare e tutelare il Teatro Lirico di Cagliari. Lo ha ribadito l’assessore regionale della Cultura, Sergio Milia, al termine di un incontro con il Presidente dell’Ente, Massimo Zedda. Le problematiche legate al futuro del Teatro Lirico sono state al centro della riunione tecnica dove sono stati affrontati i problemi che riguardano sostanzialmente il piano di risanamento finanziario dell’Ente Lirico. Al termine si è trovato un percorso comune e condiviso che consentirà all’assessore Milia di intraprendere tutte le iniziative che consentiranno alla Regione di concorrere al risanamento della situazione finanziaria e avviare così la Fondazione Teatro Lirico verso scenari di concreta operatività, che eliminino le difficoltà di gestione economico-finanziarie dell’Ente, stratificatesi nel tempo. Valutazioni positive sono arrivate anche dal Sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, che ha garantito il massimo impegno per una rapida soluzione dei problemi.  
   
   
«LA BOHÈME», PUCCINI IN UN’INEDITA MILANO OTTOCENTESCA  
 
 Busto Arsizio (Varese), 21 febbraio 2012 - Un inno alla purezza e all’immortalità dell’amore, una celebrazione della creatività e delle speranze della giovinezza, un perfetto esempio della cosiddetta «poesia delle piccole cose»: «La Bohème», melodramma in quattro quadri con musiche di Giacomo Puccini e su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, sale sul palco del teatro Sociale di Busto Arsizio. L’appuntamento, inserito nel cartellone della stagione cittadina «Ba Teatro», è fissato per giovedì 23 febbraio, alle ore 21.00, quando nella sala di piazza Plebiscito il Teatro dell’Opera di Milano proporrà un’originale “rilettura” della tragica storia d’amore tra la giovane ricamatrice Mimì e lo squattrinato poeta Rodolfo, ambientata nella Milano della Scapigliatura e non, come da tradizione, nella Parigi bohèmien. A firmare la regia e l’ideazione scenica dello spettacolo, sottotitolato «La memoria dell’autore riemerge», sarà Mario Riccardo Migliara. La soprano Tiziana Scaciga Della Silva e il tenore Rodolfo Choi vestiranno i panni dei due protagonisti. Il baritono Carlo Cantoni sarà il pittore Marcello; la soprano Valentina Pennino darà corpo e voce a Musetta. Il filosofo Colline e il musicista Schaunard saranno interpretati rispettivamente dal basso Daniele Biccirè e dal baritono Antonio Russo; mentre le parti di Benoit, Alcindoro e del giocattolaio Parpignol vedranno in scena Achille Bigli, Carlo Oggioni e Luciano Grassi. Sul palco, con i cantanti lirici dell’associazione milanese, considerata oggi la prima compagnia itinerante di produzione di allestimenti completi di opera lirica in Italia, saliranno anche l’Orchestra Filarmonica di Milano, sotto la bacchetta del direttore Daniela Candiotto, la Corale lirica ambrosiana e il coro voci bianche «Fondazione Sacro Cuore di Milano». Le scenografie, che ricreano scorci della Milano di fine Ottocento (dal Duomo alle case di ringhiera del quartiere Brera), sono state ideate dall’architetto Maurizio De Caro e portano la firma di «Arti in scena». «La Bohème», Ovvero La Celebrazione Della Giovinezza - E’ l’inverno del 1893 quando Giacomo Puccini, reduce dall’affermazione ottenuta con «Manon Lescaut», sceglie il soggetto per la sua opera successiva. L’attenzione cade sulle «Scènes de la vie de Bohème» di Henri Murger, un romanzo d’appendice pubblicato a puntate più di quarant’anni prima, tra il marzo 1845 e l’aprile 1849, sulla rivista parigina «Le corsaire Satan», trasformato poi dallo stesso autore, con l’aiuto di Théodore Barrière, in una pièce in cinque atti, «La vie de Bohème», rappresentata con successo nel 1849. La stesura del libretto viene affidata dall’editore Giulio Ricordi ai letterati Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, un binomio artistico destinato ad affiancare il compositore lucchese per più di un decennio, fino a «Tosca» (1900) e «Madama Butterfly» (1904). Il primo elabora lo schema drammatico e abbozza i dialoghi; l’altro cura la versificazione. L’intera opera, per la quale nasce anche un contenzioso con Ruggero Leoncavallo (la sua «Bohème» debutterà alla Fenice di Venezia il 6 maggio 1897), è pronta due anni dopo e debutta al teatro Regio di Torino, sotto la direzione del ventinovenne Arturo Toscanini, nella serata del 1° febbraio 1896. «La bohème» viene accolta con perplessità dalla critica, ma incontra nelle riprese, già a partire dalla rappresentazione palermitana dell’8 aprile 1896, un sempre crescente successo di pubblico, tanto da divenire una delle opere più popolari di tutti i tempi. «Il libretto, un affresco in cui si alternano momenti di vivacità, di intimità, di rimpianto per il tempo trascorso, di tristezza dolorosa, prevede -scrive la musicologa Maria Giovanna Miggiani- un buon numero di personaggi principali. Vi è un quartetto di giovani amici (il poeta Rodolfo, il pittore Marcello, il musicista Schaunard e il filosofo Colline) e due fanciulle (la ricamatrice Mimì e la lorette Musetta), tutti carichi di simpatia e di entusiasmo quanto poveri di quattrini. Il dramma, suddiviso in quattro quadri, si conclude con la morte per tisi di Mimì tra le braccia dell’amato Rodolfo, dopo una separazione ricomposta in extremis; ma più che di una trama vera e propria si può parlare di un susseguirsi di situazioni liriche accomunate da un tema unitario, la celebrazione della giovinezza». Elementi di novità del capolavoro pucciniano sono l’aver elevato alla rappresentazione uno squarcio di vita contemporaneo, che in precedenza non era considerato degno delle scene operistiche, e l’aver suddiviso il libretto in quadri, all’interno dei quali non vi è la «consueta divaricazione tra recitativo e versi lirici», ma «una versificazione mobilissima e flessibilmente asimmetrica, in grado –scrive sempre Maria Giovanna Miggiani- di stimolare una sintassi musicale non periodica». Nella partitura non mancano «accensioni liriche memorabili», come «Che gelida manina», o «pezzi riconducibili a forme chiuse», quali «Vecchia zimarra», ma i suoi pregi più evidenti consistono nell’invenzione di «un tessuto musicale fittissimo e cangiante ove l’uso delle reminiscenze e del leitmotiv collega instancabilmente presente e passato, felicità e dolore». Tra le arie entrate nell’immaginario collettivo vanno, inoltre, ricordate i duetti «O soave fanciulla» e «Addio, dolce svegliare alla mattina», la cui melodia è presa dal motivo «Sole e amore», scritto nel 1888 per la rivista «Paganini». L’allestimento del Teatro dell’Opera di Milano porta lo spettatore tra le vie della Milano di fine Ottocento, restituendo il clima del quartiere di Brera, vissuto dallo stesso Giacomo Puccini (l’autore aveva casa in via Solferino, 27) negli anni del Conservatorio. L’atmosfera degli storici bar degli artisti, vecchi giocattoli e costumi tipici della Belle Époque e vecchie immagini in bianco e nero provenienti dal civico archivio della Biblioteca Bertarelli sono gli strumenti utilizzati da Mario Riccardo Migliara per mettere in scena l’appassionante storia d’amore tra Mimì e Rodolfo. «Tutti All’opera», Riflettori Accesi Sui Melomani - «La bohème» è il secondo appuntamento della mini-rassegna «Tutti all’opera», promossa dall’associazione culturale «Educarte» e dal Teatro dell’Opera di Milano, con la fattiva collaborazione della Fondazione comunitaria del Varesotto onlus. L’iniziativa, che ha preso il via lo scorso novembre con la «Carmen» di Bizet, proseguirà con l’allestimento della «Tosca» di Giacomo Puccini (22 marzo ‘12) e una versione musical del dramma giocoso «La Cenerentola» di Rossini (10 maggio ‘12), entrambi per la regia di Mario Riccardo Migliara. Il prezzo del biglietto per «La bohème» è fissato ad euro 32,00 per il l’intero ed euro 25,00 per il biglietto ridotto, riservato a giovani fino ai 21 anni, ultra 65enni, militari, associati Cisl Scuola, Cral, biblioteche e dopolavoro con minimo dieci persone. E’ ancora disponibile l’abbonamento «L’opera, che festa!», che permette di vedere tra spettacoli musicali a un costo di 60,00 euro. Il botteghino del teatro Sociale, ubicato presso gli uffici di piazza Plebiscito 8, è aperto nelle giornate di mercoledì e venerdì, dalle 16.00 alle 18.00, e il sabato, dalle 10.00 alle 12.00. E´, inoltre, possibile riservare i propri posti, chiamando il numero 0331.679000, tutti i giorni feriali, secondo il seguente orario: lunedì, martedì e giovedì, dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00; mercoledì e venerdì, dalle 9.30 alle 12.00.  
   
   
MARTEDÌ GRASSO: TUTTO PRONTO PER IL GRAN FINALE DEL CARNEVALE 2012!  
 
Venezia, 21 febbraio 2012 - Pirotecnica chiusura del Carnevale 2012 tra enormi drappi issati sul Campanile, concerti, vogate e rogo del Toro. Un Martedì Grasso divertente, giovane e scenografico che coinvolgerà il popolo del Carnevale dal mattino alla notte. Sul gran palco di Piazza San Marco fin dal mattino sfileranno le più belle maschere del Carnevale alternandosi a spettacoli di teatro di strada, performance di circo acrobatico e comici dei gruppi "Compagnia Michael Trautman”, "King Size Cie ", "I circondati" e “l’Associazione Aidoru". Nel pomeriggio tutti in Piazza San Marco, per assistere alla proclamazione della Maria del Carnevale mentre il Teatro a l’Avogaria e l’associazione culturale “Attore… si nasce?” organizzeranno una grande parata di attori che affiancherà al corteo delle Marie alcuni dei personaggi più celebri della Commedia dell’Arte, dalle vecchie invidiose, alle streghe, passando per le ruffiane e cortigiane, senza tralasciare i Pantaloni, gli Zanni e i Capitani Spagnoli. Una parata racconto sul tema gola e lussuria che vedrà protagonisti i partecipanti al Laboratorio Teatrale condotto da Eleonora Fuser su “I sette vizi capitali”. Gli allievi della scuola teatrale “Giovanni Poli” proporranno in giro per la città, partendo dalla sede del teatro, un repertorio di canzoni, danze e lazzi di Commedia dell’Arte utilizzando la ricerca storica di Giovanni Poli. La Maria del Carnevale sarà incoronata sul palco dal Doge dei Nicolotti, con una rievocazione organizzata dal Cers, al termine del corteo storico che le porterà da San Giacomo dall’Orio a Piazza San Marco. “Svolo del Leon”. Alle ore 17.00 un grande gonfalone rappresentante il celebre leone alato simbolo di Venezia svolazzerà sulle teste del popolo del Carnevale sorvolando Piazza San Marco dal Gran Teatro al Campanile. Un’ascesa dalla Piazza al Campanile accompagnata dalle note dell’Inno di San Marco, a cura di Orchexstrana. Il gonfalone è stato ideato e realizzato da Stefano Nicolao. Dalle 20.00 sempre in Piazza il via al concerto di chiusura a cura di Hard Rock Cafè con le esibizioni di Radio Daf, Mike + The Mechanics, prima della performance dei Modà. Ma sarà una spettacolare vogata a lume di candela lungo il Canal Grande a dare darà l’addio al Carnevale 2012. La Vogata del Silenzio partirà alla mezzanotte dal Ponte di Rialto sfilando fino al Bacino di San Marco. In testa al Corteo una gondola con un quartetto di trombettieri, a seguire 35 gondole e quindi le imbarcazioni a remi di tutti coloro che vorranno partecipare. Un lungo serpentone di barche di voga alla veneta che scivolerà lungo un Canal Grande illuminato dai 10 mila lumini che saranno esposti alle finestre dei palazzi veneziani. Il falò del Toro. Quando il corteo raggiungerà Punta della Dogana il Toro, sbalorditiva macchina scenica realizzato da Guerrino Lovato, prenderà il largo su una chiatta dirigendosi al centro del Bacino San Marco per essere sacrificato attraverso un evocativo falò.  
   
   
BRIT AWARDS 2012: ADELE SENZA RIVALI PER I BOOKIE STANLEYBET NON HA DUBBI: TRIONFERÀ NELLE CATEGORIE “MIGLIOR ALBUM” (1.10) E “MIGLIOR ARTISTA DONNA” (1.15)  
 
Liverpool, 21 febbraio 2012 – Conto alla rovescia per l’assegnazione dei Brit Awards 2012, meglio conosciuti come ‘Grammy inglesi’. I premi musicali più prestigiosi e ambiti del Regno Unito, tributati ogni anno ai protagonisti della scena musicale pop dalla British Phonographic Industry, saranno conferiti ai vincitori domani sera presso la 02 Arena di Londra. A distanza di una settimana circa dall’attesissima esibizione ai Grammy Awards, che ha segnato per lei il ritorno sulle scene dopo l’operazione alle corde vocali, ancora una volta le orecchie saranno tutte per Adele. La cantante londinese, con 4 nomination all’attivo, gioca in casa ed è quindi senza dubbio la superfavorita, almeno stando alle previsioni dell’autorevole bookmaker anglosassone Stanleybet, che la dà come certa vincitrice nella categoria Mastercard British Album of the Year. Quotato a 1.10, il suo "21", apprezzato dalla critica fin dalla sua pubblicazione, è tuttora in vetta alle classifiche britanniche, per un totale di 50 settimane di permanenza nella hit list: numeri che hanno permesso alla nuova stella del pop mondiale di sottrarre lo scettro di disco più venduto del Xxi secolo in Uk a “Back to Black” della compianta Amy Winehouse. Decisamente più distaccati, a 7.50, i Coldplay con l’album “Mylo Xiloto”, giunto a distanza di ben 3 anni dall’ultimo lavoro musicale della band britannica. Segue, a 8.00, “Ceremonials” di Florence and the Machine, nome d´arte di Florence Leontine Mary Welch e di un gruppo di artisti che collaborano con lei per creare musica per la sua voce. Minori le probabilità di vittoria per “+” del cantautore inglese Ed Sheeran, offerto a 11.00, mentre a 16.00 è bancato “Let England Shake” della solista alternative rock e indie rock Pj Harvey. L’altra categoria in cui gli allibratori della compagnia di scommesse di Liverpool vedono reginetta Adele, in lavagna a 1.15, è Best British Female. Nelle previsioni di Stanleybet si piazzano poi, a 5.00, Jessie J, autrice del singolo di successo “Price tag”, e, a 8.00, la rossa Florence and the Machine. Poche possibilità di vittoria per Laura Marling, fattasi conoscere dall’etichetta discografica Wayoutwest Records grazie ad alcuni brani pubblicati sul suo profilo personale di Myspace, e per Kate Bush, famosa per la sua voce sopranile, cioè in grado di produrre un´estensione di quattro ottave, e per il suo modo di concepire e fare musica. Per chi volesse scommettere su una loro affermazione a sorpresa, Stanleybet pagherebbe ben 17 volte la posta in gioco, sia che a imporsi sia la prima sia che, invece, a spuntarla sia la seconda. Passando invece al sesso forte, per i quotisti d’oltremanica sarà quasi certamente Ed Sheeran ad aggiudicarsi il premio come miglior artista. Il cantautore inglese sembra avere molte chance di vittoria nella categoria Best British Male, tant’è che Stanleybet lo quota a 1.50. Non si può escludere, tuttavia, che ad avere la meglio possa essere il “Re del Britpop”, soprannome di Noel Gallagher, chitarrista principale e seconda voce degli Oasis, autore di gran parte dei testi e delle musiche che hanno reso il gruppo famoso in tutto il mondo, che nel 2011 ha intrapreso la carriera da solista. Gli allibratori britannici lo bancano a 3.00. A dare filo da torcere al fratello di Liam è il rapper Professor Green (4.50), fresco di duetto sul palco di Sanremo con Dolcenera nel brano “My life is mine”, versione inglese di “Vita spericolata” di Vasco Rossi. I piani bassi in lavagna spettano a due James: uno è Morrison, l’altro Blake, e sono entrambi offerti a 20.00 da Stanleybet. Se per il miglior album i Coldplay non convincono del tutto i quotisti inglesi, viceversa per la categoria Best British Group il bookmaker Stanleybet assegna lo scettro proprio a loro, quotandoli a 1.11. Seguono, bancati a quasi sette punti di distacco, i Kasabian (8.00), affermato gruppo musicale rock britannico. Infine la celebre compagnia di scommesse del posto quota indistintamente a 10.00 il duo londinese Chase and Status, gli Elbow, apprezzati per il loro sound innovativo, e gli Arctic Monkeys, i quali, già nel 2008, vinsero il titolo in questa categoria. Ed Sheeran, il "wonder boy" della nuova scena musicale britannica, ventenne cantautore nato ad Halifax, il cui album "+" ad oggi ha venduto quasi un milione di copie nel Regno Unito, figura in pole position per il titolo di artista inglese emergente, a quota 1.50. Per gli allibratori di Stanleybet, tuttavia, non è del tutto improbabile che a vincere nella categoria Best British Breakthrough Act possa essere Jessie J: bancata a 2.25, con il brano “Domino” l’artista è entrata nella Top 10 americana dei singoli. Se per gli analisti di Liverpool è inverosimile che il premio sia attribuito alla cantante di soul e R&b Emeli Sandé (10.00), ancor più lo è che vada ai giovani The Vaccines e all’artista di origini italiane Anna Calvi. Per entrambi i nomi in gara la scommessa vale ben 18 volte la posta in gioco. Sul fronte dei premi di caratura internazionale, i quotisti di Stanleybet danno per vincente Bruno Mars, a 1.35, nella categoria International Male Artist. Il cantante hawaiano precede di poco il cantautore statunitense Bon Iver, bancato a 3.00. Un bel salto lo separa invece dal rapper Aloe Blacc e dal musicista Ryan Adams: l’eventualità che salgano sul palco a ritirare l’ambita statuetta si gioca per ambedue a 10.00. Se invece al loro posto ci fosse il disc jockey francese David Guetta, la scommessa pagherebbe 13 volte la posta in gioco. Per quanto concerne il gentil sesso, la favorita per gli allibratori inglesi è Rihanna (1.15). Dopo aver stabilito il Guinness World Record nel 2010 nella categoria "Musica" come "Artista che ha venduto più singoli e album nel Regno Unito”, la cantante barbadiana ora meriterebbe a pieno il titolo di International Female Artist. Dietro di lei sulla lavagna di Stanleybet si piazza la stravagante Lady Gaga, quotata a 3.50. Intanto sembra essere ormai passata un’eternità dai successi delle Destiny’s Child: la leader del gruppo e ora neo-mamma, che ha fatto la sua fortuna intraprendendo la carriera da solista, risulta essere l´artista più pagata al mondo con esibizioni che hanno toccato la cifra di £ 71.040 al minuto. La cantante in questione è Beyoncé, in gara per conquistare ambito premio e bancata a 10.00 dagli allibratori d’oltremanica. A 20.00 è quotata invece la cantautrice canadese Feist, mentre chiude la cinquina, a 25.00, la musicista e attrice islandese Björk. Stanleybet ha aperto le scommesse anche per la categoria International Group: in lavagna, a 1.35, spicca la band di Dave Grohl, i Foo Fighters, che avrebbero il titolo in pugno. La riuscita collaborazione per l’album d’esordio “Watch the Throne” dei due rapper statunitensi Jay Z e Kanye West ha fatto sì che i bookie li quotassero a 4.00, mentre, a poca distanza, si attestano i Maroon 5 (5.00). La compagnia inglese leader nel settore delle scommesse, invece, pagherebbe ben 10 volte la posta in gioco a chi abbia deciso di puntare per il ritiro del premio sul gruppo country statunitense Lady Antebellum o sul gruppo folk rock Fleet Foxes. “Last but not least”, si può scommettere su chi si aggiudicherà il riconoscimento al miglior artista emergente internazionale nella categoria International Breakthrough Act. I bookie d’oltremanica di Stanleybet consegnano la medaglia d’oro all’artista newyorkese Lana del Rey (1.85), che ha la meglio sullo statunitense Bon Iver (2.35) e, ancor più, sulla rapper di origini africane, indiane e trinidadiane Nicki Minaj (3.00). Decisamente più improbabile, secondo gli analisti anglosassoni, la vittoria dei giovani californiani Foster the People (13.00) o del papà del tormentone ‘I Need a Dollar’, Aloe Blacc (16.00).