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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Aprile 2012
LE IDEE NON SI FERMANO CON LA PAURA INCONTRO SULLE MAFIE AL TEATRO AL PARCO. OSPITI I PROMOTORI DI RADIO SIANI E IL PRESIDENTE DELL’ORDINE DEI GIORNALISTI REGIONALE EMILIA ROMAGNA GERARDO BOMBONATO.  
 
 Parma, 17 aprile 2012 – Lo slogan di Radio Giancarlo Siani, la web radio di legalità anticamorra e denuncia sociale nata nel nome del giovane giornalista ucciso dalla camorra nel 1985, dice tutto: “Le idee non si fermano con la paura”. Dice della volontà di riscatto di una popolazione che alla camorra vuole gridare il suo no. Proprio questo slogan è stato il leitmotiv dell’incontro che ieri mattina al Teatro al Parco ha aperto la rassegna cinematografica realizzata dalla Provincia con Solares nell’ambito del progetto “Tessere la legalità”, imperniato su prevenzione e contrasto alle infiltrazioni mafiose. Al centro dell’appuntamento, rivolto agli studenti degli istituti superiori del territorio e aperto da Michele Gennari di Solares, la proiezione di “Fortapàsc”, il film che Marco Risi ha dedicato alla vicenda di Giancarlo Siani. “Un film che rappresenta in maniera straordinaria l’impegno e la testimonianza forte di questo giovane: quello che ci lascia è un messaggio importante”, ha detto l’assessore provinciale alle Politiche sociali Marcella Saccani, ribadendo che quello delle mafie è un problema che riguarda tutti e che chiama tutti a un’assunzione di responsabilità. Non sono stati a guardare, ad esempio, i ragazzi di Radio Giancarlo Siani ( www.Radiosiani.com ), nata nel 2009 a Ercolano in un bene confiscato a un ex boss locale. “Ci venne l’idea di fare una radio per contrastare la radio della camorra: una radio della legalità. E non potevamo non dedicarla a Giancarlo Siani. Tutto questo è stato importante per noi, per il territorio e per tutte le persone oneste che ci vivono”, ha osservato Carlo Russo, tra i promotori insieme a Beppe Scognamiglio e altri. “Radio Siani si occupa di controinformazione e di antimafia sociale. Non ci soffermiamo solo sulla parola legalità, ma soprattutto sulla parola responsabilità: perché ognuno di noi ogni giorno compie azioni che possono avere riflessi negativi. Il nostro obiettivo è portare avanti un impegno seguendo il modello di Giancarlo Siani”, ha spiegato Scognamiglio, che con Russo ha raccontato il percorso che in questi anni ha portato i suoi concittadini a dire no alla camorra e ad avviare azioni rilevanti in questo senso. Il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Bologna Gerardo Bombonato, infine, si è soffermato sull’importanza di fare una “informazione giusta”, prendendo spunto dal film per stigmatizzare il precariato che sempre più impera nel giornalismo (“si calcola che almeno 25mila giornalisti in Italia siano persone sfruttate, sottopagate e senza tutela”), per sottolineare la differenza espressa in “Fortapàsc” “tra giornalisti-giornalisti e giornalisti-impiegati”, e per ribadire con Siani che “la speranza siete voi: voi giovani che vi interessate a queste cose e vi impegnate in un percorso di legalità”. Ai giornalisti, anche a loro, il compito di raccontare una realtà che anche nella nostra regione non è immune dalle mafie: “Non si può parlare più di infiltrazioni mafiose – ha detto Bombonato - ma di radicamento vero e proprio. Ormai i clan sono ben radicati e si spartiscono le aree”.  
   
   
SONO APERTE LE ISCRIZIONI ALLA XII EDIZIONE DEL MASTER IN BRAND COMMUNICATION ORGANIZZATO DA POLITECNICO MILANO, ASSOCOMUNICAZIONE E POLI.DESIGN  
 
Milano, 17 aprile 2012 - Sono aperte le iscrizioni alla dodicesima edizione del Master in Brand Communication (Mbc), master universitario di primo livello a numero chiuso organizzato dal Politecnico di Milano in collaborazione con Assocomunicazione, l’associazione che raggruppa 136 imprese di comunicazione operanti sul territorio nazionale, e Poli.design - Consorzio del Politecnico di Milano. Tra i prodotti formativi di eccellenza di Poli.design, il Master Mbc punta alla formazione di professionisti della comunicazione d’impresa (account, brand manager, strategic planner, media manager, ecc.) che siano in grado di coordinare e sviluppare, anche in uno scenario in evoluzione come quello attuale, il pensiero strategico della marca: progettare, costruire e gestire al meglio un marchio, un prodotto o un servizio. Ciascuno studente potrà beneficiare di un percorso formativo orientato alla massima qualità, che unirà lezioni frontali realizzate da una faculty altamente qualificata con oltre 50 docenti ed esperti di imprese di comunicazione, del Politecnico di Milano e aziende produttrici, unitamente a seminari, project work di gruppo e uno stage finale nelle migliori realtà della comunicazione e della pubblicità. A testimoniare il valore formativo del Master, volto a colmare il divario spesso esistente tra formazione universitaria e mondo del lavoro, i dati occupazionali relativi alle passate edizioni evidenziano non a caso come la maggior parte dei partecipanti siano attualmente inseriti in realtà lavorative appartenenti al settore della comunicazione. Anche dalle testimonianze di alcuni ex studenti del master, emerge un’unanimità di giudizio verso la concreta applicabilità degli studi teorici sul campo lavorativo; le loro video interviste sono disponibili al sito web www.Polidesign.net/mbc  Il master, che dal 2006 adotta il Sistema di Gestione per la Qualità Iso 9001, fornisce strumenti di marketing, di management, oltre che di vision e di gestione dei progetti. Il percorso formativo prevede una preparazione altamente professionalizzante sia di tipo individuale che di gruppo, per sviluppare in modo particolare l´attività di team, caratteristica delle professioni della comunicazione, oltre a trasmettere la specifica conoscenza dei meccanismi economici, la capacità di sviluppare abilità trasversali e l’abilità di cogliere tendenze, mode, costumi. Questi presupposti costituiscono, oltretutto, una importante garanzia per le agenzie di pubblicità e le aziende coinvolte di, volta in volta, per gli stage; i candidati che accolgono per la collaborazione, infatti, saranno certamente qualificati ed in possesso di competenze tecniche che difficilmente verrebbero assimilate durante un canonico percorso universitario. Il Master in Brand Communication di Politecnico di Milano, Assocomunicazione e Poli.design ha la durata di un anno, con 26 settimane di lezioni d’aula (546 ore) e circa 3 mesi di stage (500 ore) presso una delle 136 imprese associate Assocomunicazione e nelle aziende produttrici. L’inizio del master è previsto per il 22 ottobre 2012 e si concluderà a maggio 2013 I posti disponibili sono 30. I crediti formativi assegnati sono 60. La frequenza è intensiva. Per partecipare alla giornata di presentazione e selezione, che si terrà il 23 aprile, a partire dalle ore 14.00 presso Poli.design – Consorzio del Politecnico di Milano, si prega di contattare l’Ufficio Coordinamento Formazione: formazione@polidesign.Net  
Riepilogo informazioni Mbc – Master in Brand Communication www.Polidesign.net/mbc  
Giornate di presentazione e selezione del Master a numero chiuso 23 aprile – dalle ore 14,00 per tutta la giornata 16 maggio – dalle ore 9,30 per tutta la giornata 6 giugno – dalle ore 9,30 per tutta la giornata 20 giugno – dalle ore 9,30 per tutta la giornata 11 luglio – dalle ore 9,30 per tutta la giornata Per partecipare contattare: formazione@polidesign.Net
Durata Master 22 ottobre 2012 – maggio 2013
Costo 11.000 euro (10.000 per laureati Politecnico di Milano)
Percorso formativo Lezioni in aula, seminari, workshop e stage finale di circa 500 ore
Borse di studio Previste 4 borse di studio parziali al 25%
 
   
   
“FORTAPÀSC”, IL FILM SU GIANCARLO SIANI, AL CINEFORUM DEGLI STUDENTI DI POZZUOLI  
 
Pozzuoli, 17 aprile 2012 - Proiezione del film “Fortàpasc” del regista Marco Risi, sulla vita del giornalista de “Il Mattino” Giancarlo Siani, ucciso dalla camorra il 23 settembre del 1985. L’evento si terrà mercoledì 18, alle ore 9,30, nell’Aula Magna dell’Istituto Tecnico commerciale e per geometri “Pareto” (via Annecchino, 252) ad Arco Felice, Pozzuoli (Na). È uno degli appuntamenti organizzati dall’associazione Coalizione Italiana contro la pena di morte onlus, nell’ambito del Cineforum “Diritti umani e Costituzione” del progetto Giovani e Il-legalità. Dopo la proiezione del film, seguirà dibattito sulla libertà di stampa partendo dall’articolo 21 della Costituzione. Parteciperanno: Donatella Mascagna (dirigente scolastico del “Pareto”), Michela Mancini (vicepresidente Coalit), Ciro Biondi (giornalista e presidente dell’associazione Dialogos per la comunicazione sociale), Nello Mazzone (giornalista “Il Mattino” e Premio Giornalisti contro la camorra 2011), Giovanni Moio (giornalista dell’Ansa), Gino Conte (editore e giornalista di Primaradio) e Alessandro Napolitano (giornalista di “Cronache di Napoli”).  
   
   
CINEMA, QUANDO GLI OPERAI GENOVESI FINANZIAVANO IL CINEMA CON 500 LIRE. BERLANGIERI: COOP SPETTATORI – PRODUTTORI TORNA DI ATTUALITÀ IN TEMPI DI CRISI. REGIONE LIGURIA A GOVERNO: AIUTI ALLA CULTURA DAI 13 MILIARDI RECUPERATI DA EVASIONE FISCALE  
 
 Roma, 17 Aprile 2012 - È davvero solo da ricordare la storia della cooperativa fra spettatori e produttori nata a Genova negli anni 50, con gli operai che finanziavano la realizzazione di un film con 500 lire? Per Angelo Berlangieri, assessore alla Cultura della Regione Liguria, potrebbe essere una proposta valida ancora oggi. "Con il taglio netto dei fondi alla cultura e quindi anche alla creatività legata al mondo dello spettacolo, chissà che non possa funzionare", ha detto provocatoriamente Berlangieri alla presentazione del volume di Eligio Imarisio, a Roma, con Carlo Lizzani e Giuliano Montaldo. "L´idea della cooperativa fu lanciata a Genova nel 1948, durante la presentazione del film "La terra trema" di Luchino Visconti, da Giuseppe "Gio" Dagnino e da Gaetano "Giuliano" De Negri- ha detto l´assessore ligure alla presentazione del libro, rivolgendosi alla figlia di Dagnino, Anna, presente a Roma. La Regione Liguria, in merito al decreto sviluppo in fase di varo ha lanciato un appello al governo Monti. "Dal "tesoretto" di 13 miliardi di imposte evase recuperato dal Fisco nel 2011 può ripartire la via della crescita della cultura e dell´industria culturale e creativa italiana". In anni di crisi e di sopravvivenza per le attività culturali e di spettacolo sul territorio, per la promozione e la manutenzione dei beni artistici e culturali e delle strutture museali "che rappresentano una fortissima motivazione turistica per il nostro Paese, le Regioni, anche dopo i recenti appelli sul problema, hanno pieno titolo per chiedere al governo di intervenire", spiega Berlangieri . Con le risorse per la cultura in picchiata anche oltre le previsioni, la Regione Liguria proporrà al1 governo Monti la creazione di un Fondo per la cultura con una quota delle risorse recuperate dall´agenzia delle Entrate. Sulla questione, la mossa della Liguria ipotizza uno stanziamento complessivo per il Fondo cultura di 300 milioni- sui 13 miliardi complessivi- pari a un sostegno 15 milioni per regione. "Che risolverebbe tutti i problemi operativi e gestionali del comparto nel territorio", commenta Berlangieri. Nel corso della cerimonia, il pittore genovese Raimondo Sirotti, presidente dell´Accademia Ligustica di Belle arti ha donato un quadro, eseguito appositamente per ricordare la cooperativa, a Carlo Lizzani.  
   
   
CINEMA, L’AVVENTURA DELLA COOPERATIVA SPETTATORI PRODUTTORI CINEMATOGRAFICI DI GENOVA. I RICORDI E LE TESTIMONIANZE DI CARLO LIZZANI E GIULIANO MONTALDO PRESENTATO NELLA SEDE DELLA REGIONE LIGURIA A ROMA IL VOLUME "COME UCCIDERE UN´IDEA", DI ELIGIO IMARISIO  
 
 Roma, 17 Aprile 2012 - Una avventura irripetibile, un esperimento unico nella storia del cinema, non solo italiano. È la Cspc- la cooperativa nata a Genova nel 1950 fra spettatori e produttori cinematografici che realizzò film del calibro di "Achtung! Banditi!" e "Cronache di poveri amanti", per la regia di Carlo Lizzani, con Giuliano Montaldo fra gli interpreti. Ma la "Cooperativa" ebbe, incredibilmente, una vita breve. Nel 1954 fu soffocata, oltre che dal fallimento della Minerva Film, da un provvedimento governativo che vietava l´esportazione dei film, dopo il successo ottenuto da "Cronache di poveri amanti" al festival di Cannes che aveva guadagnato il prestigioso "Prix International du Jury". Per la cooperativa fu l´inizio della fine. "Tutti i film che noi sognavamo ancora di realizzare rimasero nel cassetto e il gruppo che si era formato a Genova dovette sciogliersi", racconta Carlo Lizzani, festeggiato in mattinata nella sede della Regione Liguria a Roma per i suoi 90 anni, insieme con Giuliano Montaldo e lo scrittore genovese Eligio Imarisio che ha raccontato quell´avventura nel libro "Come uccidere un´idea" (Le Mani Editore). Lizzani ha ricordato come i vincoli dei governi democristiani dell´epoca nei confronti di un cinema "egemonizzato dalla sinistra", ritenuto sempre pronto a rappresentare l´Italia come un paese lacerato dai conflitti sociali, siano stati, alla fine, "una visione politicamente stupida che ha "regalato" alla sinistra tutto un cinema che aveva come protagonisti, accanto a registi come Visconti, Zavattini De Santis, Lizzani, una maggioranza di attori e di uomini di cinema lontani, alcuni lontanissimi, dal Pci, come Germi, Blasetti, Lattuada, Antonioni, Zampa, Rosellini e lo stesso De Sica". Per tentare di salvare il salvabile, la cooperativa, Lizzani e Gaetano "Giuliani" De Negri, uno dei fondatori, ex partigiano della "Garibaldi", accompagnati da Giancarlo Pajetta, incontrarono Palmiro Togliatti, segretario generale del Partito Comunista Italiano. Ma non servì a nulla. Per il segretario comunista non sarebbe stato giusto, né conveniente dar vita a una Cspc totalmente comunista che avrebbe indebolito la capacità di tanti cineasti anticonformisti, lontani dal Pci, di realizzare le loro opere senza alcun problema, insieme con i lavoratori. "Io non ho certo l´esperienza che avete voi in questo campo- disse Togliatti a Lizzani e a Gaetano "Giuliani" De Negri- ma con il prestigio ormai conquistato dal cinema neorealista penso sia più giusto che navighiate in mare aperto. Che bisogno c´è di una produzione che alla fine risulterebbe targata Pci?". Parole, quelle di Togliatti che furono la pietra tombale sulla voglia di "fare cine" della gente e degli operai della Valpolcevera.  
   
   
ANTEPRIMA NAZIONALE DEL DOCUMENTARIO STORICO SULL’INVASIONE NAPOLEONICA DELLA SERENISSIMA VENEZIA 1797 LA STORIA DA RICONQUISTARE DIRETTO DA TOMMASO GIUSTO  
 
Venezia 17 aprile 2012 - Venezia, 1797: accadde allora l’evento che cambiò il nostro mondo. Alla Rivoluzione Francese del 1789 consegue l’invasione armata della Veneta Repubblica. La marcia distruttiva dell’invasore francese negli anni 1796-97 è ripercorsa da Crema, Bergamo, Brescia e Friuli, fino alla stretta finale in laguna. Di solito, scuola e mass media riservano poche, oscure, righe a tali fatti di efferata brutalità: tutto appare come l’inevitabile decesso di un corpo cadente, abbattuto dalla ventata di libertà dei tempi nuovi. Questo documentario video interpella vari studiosi di questi avvenimenti, intervistandoli anche nei luoghi dove accaddero, sullo sfondo di un vasto corredo di immagini originali e di ricostruzione storica. Si mettono a nudo i fatti descrivendoli su due piani. Un primo livello di esposizione tratta delle condizioni politiche e di vita comune che precedono l’invasione, negli aspetti istituzionali, sociali e di produzione culturale nelle Terre di San Marco. Il secondo si snoda con una dettagliata cronologia degli avvenimenti, anche con il supporto di un libretto. La Civiltà Veneta - celebrata sin dalla Classicità - nel giro di pochi mesi è abbattuta pezzo per pezzo, come i Leoni Marciani che, per ordine del “Liberatore dell’Umanità”, Napoleone Bonaparte, vanno in frantumi sotto i colpi di mazza e scalpello. Venerdi’ 20 Aprile 2012 Ore 17:00 Scuola Grande San Teodoro Campo San Salvador – Venezia con la partecipazione del N.h. Alvise Zorzi intervengono gli studiosi che vi hanno collaborato. Nasce un fenomeno nuovo, la guerra ideologica… Link: http://www.Facebook.com/venezia1797  http://www.Youtube.com/watch?v=3x-wryq-ubm  http://www.Youtube.com/watch?v=hg0voacykw8  http://www.Youtube.com/watch?v=36mmlic4mza    
   
   
GIANLUCA COMIN DONATO SPERONI 2030 LA TEMPESTA PERFETTA COME SOPRAVVIVERE ALLA GRANDE CRISI  
 
Milano, 17 aprile 2012 - Due protagonisti della comunicazione affrontano i problemi posti da migrazioni, economia, clima e alimentazione: i grandi fattori di rischio della nostra civiltà. Ieri sera, giovedì 12 aprile, presso l’Auditorium dell’Ara Pacis a Roma, Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, Fulvio Conti, amministratore delegato dell’Enel, Umberto Veronesi, direttore dell’Istituto europeo di oncologia, i due coautori Comin e Speroni, hanno discusso dei temi del libro nel corso di un dibattito, intitolato “Reinventarsi il futuro”, moderato dal giornalista Enrico Cisnetto. Un allarmante documento pubblicato dal governo inglese prevede appunto una “tempesta perfetta” nei prossimi vent’anni: la combinazione dei fattori demografici (saremo più di otto miliardi nel 2030), dei cambiamenti climatici, delle difficoltà energetiche, delle carenze di acqua e cibo in un contesto di politica internazionale debole e divisa cambieranno profondamente la faccia del Pianeta. Partendo da questa analisi ormai inconfutabile, Comin e Speroni hanno esaminato che cosa sta accadendo nei vari campi che influenzano la “tempesta perfetta”. La scienza sta già dando un grande contributo nell’affrontare i rischi della “tempesta perfetta”, con progressi enormi nel campo dell’energia, dell’informazione, della sostenibilità. Ma non è detto che ciò sia sufficiente: le tecnologie Grin (genetica, robotica, informatica, nanotech) cambieranno la vita dell’uomo entro il 2050, addirittura creando una nuova specie umana “potenziata” da innesti con le macchine (con tutti i rischi connessi). Ma ben difficilmente potranno risolvere i problemi che ci capiteranno addosso nei prossimi vent’anni. Anche l’offerta energetica cambierà molto lentamente. L’aumento di almeno due gradi di temperatura del Pianeta è ormai inevitabile e molti Paesi stanno già correndo ai ripari. “Ce la faremo? In tutta onestà non siamo in grado di prevederlo: le incognite sono tante”, scrivono gli autori nel capitolo conclusivo. Per evitare le conseguenze più nefaste della “tempesta perfetta” molto dipenderà dalla politica e dalle risposte di cittadini, imprese e organizzazioni sociali. Le attuali forme di “governance” mondiale non sono certo sufficienti (la crisi economica ne è una drammatica conferma) ma molti comportamenti stanno già cambiando: nel mondo sono sorte centinaia di migliaia di organizzazioni per la “crescita sostenibile ed etica”, le città in cui si concentra l’umanità cercano di diventare “intelligenti”, le imprese danno sostanza nuova ai discorsi spesso vacui sulla “responsabilità sociale”, collaborando anche con le organizzazioni no profit. Da questi semi, nel terreno fertile della comunicazione globale, può nascere una nuova civiltà “new global”. Gianluca Comin, 48 anni, è il direttore delle Relazioni esterne di Enel. E’ stato Presidente della Ferpi (Federazione delle Relazioni Pubbliche Italiana), si è occupato di comunicazione per le più importanti aziende del Paese. È membro della Giunta nazionale di Confindustria e insegna comunicazione strategica e marketing alla Luiss. Donato Speroni, 69 anni, è stato vicedirettore de “il Mondo”, direttore centrale dell’Eni, dirigente dell’Istat. Insegna economia e statistica all’Ifg di Urbino. Ha un blog su statistica e politica (“Numerus”) sul sito del “Corriere della sera”. Per Cooper nel 2009 ha pubblicato una ricostruzione dello scandalo Eni Petromin, L’intrigo saudita, e nel 2010 I numeri della felicità. Dal Pil alla misura del benessere. In Libreria Per Rizzoli Dal 26 Gennaio 2012 http://2030latempestaperfetta.It/    
   
   
BOLZANO: UN LIBRO TI ASPETTA ... IN BIBLIOTECA IL 23 APRILE GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO  
 
Bolzano, 17 aprile 2012 - In concomitanza con la Giornata mondiale del libro, il 23 aprile, per iniziativa del Dipartimento cultura italiana della Provincia, ci si recherà in bibliteca effettuando un prestio, sarà omaggiato con un libro nell´ambito dell´iniziativa "Un libro ti aspetta". Sono una quarantina le biblioteche pubbliche altoatesine che aderiscono all´iniziativa. Per incentivare la lettura e la frequenza delle biblioteche molte sono le iniziative poste in essere dal Dipartimento cultura italiana della Provincia. “Da un libro c’è sempre qualcosa da imparare, che si sia d’accordo o meno con il contenuto, che la storia ci sia piaciuta, che ci abbia fatto piangere, che sia stata noiosa o che abbia analizzato aspetti della società del passato o temi di attualità; un libro ti regala sempre qualcosa: emozioni, piacere, ricordi. La lettura, soprattutto, ci rende più coscienti e consapevoli, più creativi, meno soggetti a pregiudizi e condizionamenti”, così il vicepresidente della provincia e assessore alla cultura italiana Christian Tommasini. In concomitanza con la Giornata mondiale del libro, lunedì 23 aprile 2012 nell’ambito dell’iniziativa “Un libro ti aspetta” in una quarantina di biblioteche sul territorio provinciale le persone che recandosi in biblioteca effettueranno almeno un prestito, riceveranno un libro in dono. Ai lettori adulti sarà regalato “I ricordi mi guardano“ del poeta svedese Tomas Tranströmer (in distribuzione 580 volumi) in cui l’autore, che ha ottenuto il premio Nobel per la letteratura, ripercorre il senso della sua esistenza. Ai giovani lettori dagli 11 ai 16 anni, sarà consegnato in omaggio il libro “Io dentro gli spari” di Silvana Gandolfi (per un totale di 1.500 copie) che affronta il tema dei bambini educati già dall’infanzia alla cultura mafiosa dell’omertà, della sopraffazione, della diffidenza verso le forze dell’ordine e le istituzioni ed alla convivenza con il fattore morte violenta. L’autrice con la sua opera ha vinto il premio per la letteratura per ragazzi, Premio Andersen. L’intento che il Dipartimento cultura italiana si prefigge con l’iniziativa “Un libro ti aspetta” è quello, sia di incentivare la frequentazione delle biblioteche, luoghi di accesso libero alla conoscenza, moderne “piazze del sapere” che offrono opportunità e stimoli per diventare cittadini attivi e sempre più consapevoli, che di diffondere il piacere per la lettura e fare in modo che i libri vengano sempre amati e riconosciuti come strumento forte al servizio della tolleranza, della conoscenza reciproca, del multiculturalismo, della cultura della pace. Il vicepresidente della Provincia ed assessore provinciale alla cultura italiana Christian Tommasini invita pertanto tutti i cittadini a recarsi in biblioteca il 23 aprile 2012.  
   
   
PRESENTATO IL CONTRIBUTO DEL TEATRO REGIO DI PARMA AL FESTIVAL VERDI 2012  
 
Parma, 17 aprile 2012 - Nel mese in cui ricorre l’anniversario della nascita del grande compositore, il Teatro Regio di Parma porta il suo contributo per celebrare il più alto momento della storia, della cultura e della tradizione della città, rinnovando anche per il 2012 il grande impegno produttivo e artistico del Festival Verdi. “In un contesto di grande attenzione e rigore che deve contraddistinguere tutte le scelte – dichiara il Presidente della Fondazione Mario Ciclosi, al termine del Consiglio di Amministrazione di questa mattina – sono molto contento perché questa giornata è una giornata felice per il nostro Teatro. Oggi, infatti, presentiamo le due opere che si realizzeranno a Parma nel mese dedicato a Giuseppe Verdi e che sono, appunto, la base su cui continueremo a lavorare per definire il programma completo del Festival di concerto con tutte le istituzioni che in questi anni hanno costruito il prestigio di questa manifestazione”. “Ringrazio gli sponsor ancora una volta – prosegue Mario Ciclosi – e desidero aggiungere che oggi presentiamo questa parte di programma che è già ricca, ma speriamo di poter offrire agli sponsor che ci sostengono generosamente un cartellone ancora più articolato e di soddisfazione”. “Già adesso possiamo citare la presenza di grandi artisti e di amici che vogliono essere ancora al fianco del Festival, – aggiunge Mauro Meli Sovrintendente del Teatro Regio di Parma – ma il lavoro nel completamento del cast non è certo finito oggi” “Mi piace sottolineare – aggiunge Mauro Meli - come il cast del La battaglia di Legnano sia integralmente composto da giovani talenti che lavorano con noi e partecipano al programma di formazione A scuola di tradizione del Teatro Regio di Parma. Alcuni di questi cantanti sono stati protagonisti del Trovatore a Busseto, altri li troveremo domani a debuttare in Stiffelio. Ringrazio il dottor Ciclosi per il suo grande impegno per il Teatro. Certamente su queste basi potremo lavorare per dare ancora risposte anche a giovani e giovanissimi appassionati - con i progetti che contraddistinguono il nostro Teatro - dal Gioco dell’Opera a Imparolopera per citarne alcuni”. “Stiamo lavorando e continueremo a lavorare per stringere le fila delle collaborazioni con le amministrazioni e le istituzioni culturali delle Terre di Verdi. – conclude Mario Ciclosi – così come vogliamo verificare con le istituzioni competenti la disponibilità e la possibilità di realizzare La battaglia di Legnano al teatro Farnese. Il programma sarà certamente arricchito già nei prossimi giorni, il Festival Verdi sarà all’altezza delle aspettative del pubblico e prodromico alle celebrazioni del bicentenario”.  
   
   
TIME MACHINE - PERCORSO MUSICALE, VOCALE E LETTERARIO “NON CRONOLOGICO”  
 
Albenga (Sv, 17 aprile 2012 - Il progetto Time Machine nasce nella primavera del 2011 da un’idea diLoredana D´anghera, cantante jazz spezzina con una solida formazione musicale di impronta classica, e dalla collaborazione con il grande pianista-compositore genovese Massimiliano Damerini, interprete straordinario in grado di spaziare dalla musica barocca a quella contemporanea. Time Machine è un esperimento compositivo, vocale e letterario di estremo virtuosismo perchè disegna un percorso, assolutamente non cronologico, nel quale gli interpreti passano senza soluzione di continuità da un’epoca all’altra, da uno stile e un genere musicale e letterario all’altro, da un “falso d’autore” all’altro. Questi elaboratissimi “falsi d’autore” musicali sono stati “inventati” e composti daMassimiliano Damerini e resi “credibili” grazie alla grande duttilità e versatilità vocale di Loredana D’anghera che, attraverso la sua “doppia tecnica vocale”, interpreta alternativamente uno o più brani di stile diverso e contrastante. Le composizioni si basano su testi di Vittorio Caratozzolo, insegnante e coltissimo letterato in grado di imitare i vari stili poetico-letterari e le forme librettistiche del melodramma nelle loro lingue originali, producendo sofisticatissimi “falsi d’autore”, come quello elaborato per Time Machine in sette lingue diverse: dall’italiano al francese, dall’inglese al russo, dal portoghese al tedesco fino a citazioni in greco. Prima esecuzione assoluta di Time Machine: Lunedì 30 aprile 2012 ore 17.30; Auditorium S.carlo – Albenga (Sv); Musica e pianoforte: Massimiliano Damerini; Voce: Loredana D´anghera; Testi: Vittorio Caratozzolo.  
   
   
IL MUSEO DELLE PALAFITTE DI FIAVE´ HA APERTO I BATTENTI  
 
Trento, 17 aprile 2012 - Il gran giorno del Museo delle Palafitte di Fiavé è arrivato. Parte della grande rete dei musei e dei siti palafitticoli dell’arco alpino, entrata lo scorso anno del Patrimonio mondiale dell´Unesco, il Museo di Fiavè, preziosa testimonianza della vita umana tra il tardo Neolitico e l´età del Bronzo, è stato inaugurato il 14 aprile, alla presenza di un foltissimo pubblico e di numerose autorità, fra cui l’assessore alla cultura della Provincia autonoma di Trento, Franco Panizza e il sindaco di Fiavé, Nicoletta Aloisi. Alla cerimonia è intervenuto anche Cyril Dworsky, rappresentante della Presidenza, assegnata all´Austria per il 2012, del gruppo di lavoro internazionale del sito Unesco "Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino" che include, assieme alle palafitte di Fiavé, anche quelle di Ledro. Un patrimonio restituito alla comunità, dunque, quello delle palafitte di Fiavè, ed un Museo che, con le altre realtà museali e culturali della provincia e con gli altri 110 siti palafitticoli "targati" Unesco, offrirà un contributo importante all´intero Trentino, sul piano culturale, scientifico, ma anche economico e turistico. E´ stato l´abbraccio della folla, sulle note della Banda Intercomunale del Bleggio, a salutare oggi l´inaugurazione del Museo delle Palafitte di Fiavè. Una folla entusiasta e partecipe, che con il suo calore ha offerto la migliore testimonianza di quanto questa struttura fosse attesa. Anche il maltempo ha dato tregua, consentendo a grandi e piccini di partecipare pienamente a quella che è stata una vera e propria festa del passato ritrovato. L´assessore provinciale alla cultura Franco Panizza lo ha sottolineato nel suo discorso, con il quale si apriva la Settimana della cultura, (inaugurata due anni fa con l´apertura di castel Thun), portando i saluti di tutta la Giunta provinciale: "Le tante persone accorse qui oggi sono il segno inequivocabile di come la comunità in tutte le sue componenti senta l´importanza di questo Museo - ha detto Panizza - . Ci sono le associazioni, c´è il mondo della cultura, ci sono soprattutto tantissimi cittadini. Bisogna conoscere il proprio passato, le proprie radici; se non lo si fa, non si conosce neanche il presente e non si può immaginare il futuro. Questa struttura, animata da uno spirito divulgativo ed educativo, ci aiuta a recuperare il senso della nostra storia più remota e in rete con le altre realtà museali e culturali costituisce anche un ulteriore elemento del ´marchio trentino´, quindi una carta in più da spendere per rafforzare la nostra capacità competitiva, assieme all´ambiente, assieme ai prodotti del territorio, assieme a tutti gli altri punti di forza delle Giudicarie e dell´intera provincia. Noi restituiamo oggi alla comunità un patrimonio importante. Ma la sfida inizia adesso: dobbiamo far sì che questo museo sia una struttura viva, innovativa, aperta agli stimoli e alle proposte della società. Un grazie particolare a tutti coloro che si sono adoperati per far sì che questo sogno si concretizzasse, a partire dagli scavi, dalle ricerche e dal lavoro scientifico; grazie in particolare la Soprintendenza per i beni archeologici, perché non è stato facile portare a termine un lavoro così complesso, superando anche problemi tecnici e burocratici, ed inoltre al Servizio conservazione della natura. Anche in questa occasione la Provincia si è dimostrata davvero una grande squadra, organizzata e di qualità. Oggi si apre la Settimana della cultura: ci sono 110 eventi in programma, 24 le istituzioni coinvolte, insomma, una marea di iniziative in tutto il Trentino. Dobbiamo esserne orgogliosi, perché una società che sa investire sulla cultura e sulle idee è una società che sa affrontare anche la crisi." Il sindaco Nicoletta Aloisi a sua volta ha ringraziato tutti coloro che si sono adoperati "per la realizzazione di un sogno iniziato vent´anni fa e lungamente coltivato da tutta la popolazione." Un grazie particolare è stato rivolto inoltre alla figura del maestro Renato Perini, ´padre´ delle palafitte di Fiavè e primo responsabile degli scavi che si sono succeduti dal 1969. "Con la riqualificazione della torbiera e la realizzazione del parco adiacente al Museo - ha detto ancora il sindaco - e in collaborazione con il sito di Ledro, si aprono ora opportunità di crescita culturale e economica per tutto il territorio". Il rappresentante dell´Unesco Cyril Dworsky ha ricordato come "a giugno sarà trascorso un anno dal riconoscimento ottenuto dai 111 siti palafitticoli preistorici europei. L´attenzione e l´affetto dimostrato finora dal pubblico e dagli organi di informazione è stato grande; ma dobbiamo insistere per creare una rete solida e durevole fra queste realtà. Questa rete in parte già esiste sul piano scientifico, dobbiamo far sì che si consolidi anche sul piano operativo e delle collaborazioni." Dopo i discorsi, la visita ai locali del Museo e al biotopo Fiavé-carera, per ritrovarsi finalmente faccia a faccia con la Storia, anzi, con la Preistoria. (mp) Il Museo - Le Palafitte di Fiavé sono uno dei 111 siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino, entrati a far parte della lista del Patrimonio mondiale dell´Unesco. Il museo, curato dalla Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento, racconta le vicende dei diversi abitati palafitticoli succedutisi lungo le sponde del lago Carera, bacino di origine glaciale, tra tardo Neolitico ed età del Bronzo. Gli scavi diretti da Renato Perini, iniziati nel 1969 e proseguiti fino all’inizio degli anni Novanta, hanno portato alla luce resti di capanne costruite sulla sponda lacustre (3800 - 3600 a.C), ma anche secondo il classico modello della palafitta in elevato sull’acqua (1800 - 1500 a.C.). Un’evoluzione di questa tipologia sono le capanne su pali ancorati ad una complessa struttura a reticolo adagiata lungo la sponda e sul fondo del lago (1500 - 1300 a.C.). Negli ultimi secoli del Ii millennio a.C. L’abitato si spostò sul vicino Dos Gustinaci, dove sono state rinvenute abitazioni con fondazioni in pietra. L’eccezionale stato di conservazione non solo dei pali, ma anche di molti altri materiali organici, rende queste palafitte particolarmente affascinanti, consentendo di penetrare in aspetti della vita delle comunità preistoriche generalmente sconosciuti. Il museo espone una selezione degli straordinari oggetti, rinvenuti dagli archeologi nel corso delle ricerche, che suscitano stupore per la loro modernità. Sono migliaia i materiali caduti in acqua, accidentalmente o gettati al tempo delle palafitte, preziose testimonianze di notevoli conoscenze tecniche e costruttive e di abilità artigiana. Si tratta di vasi in ceramica, ma anche di monili in bronzo e – rarissimi all’epoca – in ambra baltica e in oro. Una collezione unica in Europa è quella costituita dai circa 300 esemplari di oggetti in legno: stoviglie e utensili da cucina, fra i quali tazze, mestoli, vassoi, strumenti da lavoro come secchi, mazze, falcetti, trapani, manici per ascia, oltre ad un arco e alcune frecce. Le particolari condizioni ambientali dei depositi lacustri hanno restituito persino derrate alimentari come spighe di grano, corniole, nocciole, mele, pere. Un intero piano del museo è dedicato alla ricostruzione della vita quotidiana al tempo delle palafitte: un’esperienza unica che permette di immergersi nell’atmosfera del villaggio palafitticolo di 3500 anni fa. Oltre al grande plastico che ricostruisce il villaggio “Fiavé 6”, diversi ambienti svelano di volta in volta il lavoro di contadini e pastori, la vita attorno al focolare domestico, la cucina, la moda, i segreti di metallurghi e cacciatori. Di particolare suggestione sono anche i modellini ricostruttivi, i filmati e gli elementi scenografici che richiamano i pali di supporto delle palafitte. Una sezione del museo, curata dal Servizio Conservazione della Natura e Valorizzazione ambientale della Provincia autonoma di Trento, è dedicata all’unicità del biotopo Fiavé-carera, riserva naturale provinciale e sito di importanza comunitaria. Quest’area protetta è infatti una delle torbiere più estese del Trentino, ricca di vegetazione, luogo di riproduzione di molte specie di rettili e anfibi e punto di sosta per uccelli migratori. Il progetto scientifico del museo è di Paolo Bellintani e Luisa Moser, archeologi della Soprintendenza trentina, mentre l’allestimento è dell’architetto Franco Didoné. Grafica e scenografie sono state curate da Gruppe Gut – Officina di design. I filmati sono stati realizzati da Format, Centro Audiovisivi della Provincia autonoma di Trento. Il grande plastico che ricostruisce un villaggio palafitticolo dell’Età del Bronzo è opera di Gigi Giovanazzi. Durante la Settimana della cultura il Museo sarà visitabile con ingresso gratuito tutti i giorni, dal 15 al 22 aprile, dalle ore 10 alle 18, e il 20 e 22 aprile anche in orario serale, dalle 20.30 alle 22.30. Saranno inoltre gratuite le attività previste in occasione della Settimana della Cultura, domenica 15, sabato 21 e domenica 22 aprile, che prevedono visite guidate al museo, al sito archeologico e al biotopo Carera, attività di archeologia sperimentale, teatro per bambini, laboratori per tutta la famiglia per conoscere divertendosi l’antica storia delle palafitte di Fiavé. Museo delle Palafitte di Fiavé Fiavé (Trento), via 3 Novembre.  
   
   
LA VIDEO ARTE CINESE IN MOSTRA AL MUSEO PECCI DI PRATO  
 
Firenze, 17 aprile 2012 – Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, in collaborazione con il Minsheng Art Museum di Shanghai, ha presentato ieri a Palazzo Strozzi Sacrati, presenti, con l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti, Wang Jian, delegato del Consolato Generale della Repubblica Popolare Cinese a Firenze, il sindaco di Prato e presidente del Museo Pecci Roberto Cenni e il direttore artistico del Museo Pecci Marco Bazzini, la prima grande mostra sulla storia della videoarte cinese: Moving Image in China 1988 – 2011. Una selezione di oltre quaranta opere che ne raccontano la nascita e gli sviluppi, dal primo video realizzato da Zhang Peili a fine anni Ottanta, fino a una delle ultime grandi produzioni della star internazionale Yang Fudong. Moving Image in China 1988 -2011 propone al pubblico occidentale un percorso inedito attraverso i lavori dei maggiori video artisti tra cui, oltre ai già citati Zhang Peili e Yang Fudong, Cao Fei, Qiu Zhijie, Wang Jianwei. Presenta l’affermazione dei nuovi media con un’inclinazione forte verso il “mito” e la poesia, tipico di questa cultura, e ipotizza possibili direzioni future con la presenza dei più giovani rappresentanti di questo genere come Lu Yang, Chen Zhou, Wang Sishun. “Ancora una volta l’arte contemporanea è uno strumento efficace e immediato di scambio culturale. La potenza immediata delle immagini, unita alla creatività artistica, ci regale uno spaccato di realtà sulla Cina di oggi – ha affermato l’assessore Scaletti – . Una mostra che rientra perfettamente nell’obiettivo specifico di rafforzare e consolidare il Sistema Regionale per l’Arte contemporanea, il cui coordinamento è affidato al Centro Luigi Pecci di Prato”. “Un obiettivo che la Regione – ha concluso Scaletti - realizza attraverso Toscanaincontemporanea2012, volto a promuovere l’innovazione culturale, assicurando la formazione del pubblico e la cooperazione fra i soggetti che operano nel settore sul territorio regionale”. La mostra, curata da He Juxing, Guo Xiaoyan, Zhou Tiehai e Marco Bazzini si divide in quattro sezioni che ripercorrono lo sviluppo della videoarte cinese dalla fine degli anni ’80 fino ad oggi, proponendosi come una delle mostre più esaustive e sistematiche su questo fenomeno. La mostra è una finestra inedita sulla Cina di oggi, una società che ha conosciuto uno sviluppo senza paragoni. Una cultura affascinate ed enigmatica, che si lascia contaminare e contamina.  
   
   
AOSTA: XIV SETTIMANA DELLA CULTURA - EVENTI DAL 17 AL 19 APRILE 2012  
 
 Aosta, 17 aprile 2012 - L’assessorato dell’istruzione e cultura comunica che proseguono le attività organizzate per la Xiv edizione della Settimana della cultura. Tutte le manifestazioni, le entrate alle mostre, ai castelli e ai siti coinvolti saranno gratuite o ridotte. Questi i principali eventi organizzati da martedì 17 a giovedì 19 aprile nell’ambito della programmazione della Settimana della cultura: Conferenza - Presentazione della pubblicazione di Paolo Papone, Il chiostro di Sant’orso e la sua interpretazione (Bibliothèque de l’Archivum Augustanum Xxxvi), Aosta 2011. Il chiostro di Sant’orso, pressoché unico in Italia per i suoi capitelli istoriati, figura tra i più interessanti monumenti del genere a livello europeo. L’autore, dopo aver ripercorso esaustivamente l’ampia bibliografia che lo riguarda, analizza in dettaglio, con grande competenza, i significati sul piano simbolico, dottrinale e pastorale delle eccezionali sculture romaniche che lo compongono, rivelando aspetti inediti e sorprendenti che collegano il monumento aostano alle maggiori correnti artistiche del Xii secolo. Martedì 17 aprile – 18.00 – Sala conferenze della Biblioteca regionale di Aosta. Chiesa Di Sant’orso – Aosta - Visite guidate alla scoperta dei tesori artistici del complesso di Sant’orso. La visita prende avvio dal chiostro, decorato con gli straordinari capitelli istoriati databili al Xii secolo, di cui vengono chiariti, sulla base di approfondite e puntuali ricerche, le vicende storiche e il complesso significato iconografico. Si prosegue quindi con la visita alla cappella del Priorato, dove i tecnici della Soprintendenza presentano la metodologia utilizzata per il restauro dei dipinti murali raffiguranti la Vergine in trono col Bambino, le storie di San Giorgio e santi della devozione locale, realizzati nel Xv secolo su committenza del priore Giorgio di Challant. In particolare, a cura del Laboratorio Analisi Scientifiche, vengono esposte le diverse fasi di analisi per il restauro e la conservazione del ciclo pittorico, spiegandone la tecnica e i metodi di valutazione adottati per la pulitura. Mercoledì 18 e giovedì 19 aprile - 14.30 e 16.00. Su prenotazione tel. 0165 265113 (lun-ven 9.00-12.30 / 14.00-16.30). Castello Sarriod De La Tour – Saint-pierre - Gente dell’altro mondo: Visita con le autrici della Guidaracconto ai castelli della Valle d’Aosta- Le autrici di Frastagliano il cielo con bizzarri profili. Guidaracconto ai castelli della Valle d´Aosta, Sandra Barberi ed Elisabetta Converso, accompagneranno i visitatori alla scoperta del castello Sarriod de La Tour, uno fra i meno conosciuti in Valle d´Aosta, ma che custodisce al suo interno testimonianze pittoriche e sculture di grandissimo interesse artistico. Dagli affreschi tardoromanici della cappella allo straordinario soffitto scolpito del "Salone delle teste" quattrocentesco, un viaggio attraverso le multiformi creature che popolavano l´immaginario fantastico del Medioevo incarnandone gli incubi, le paure e i desideri proibiti. Mercoledì 18 aprile - 18.30 e 21.00. Su prenotazione tel. 0165 265113 (9.00-12.30/14.00-16.30). Villa Romana Della Consolata – Aosta - Fondazione della città e la costruzione della villa. Dalle tecniche di agrimensura e di tracciamento della centuriazione romana fino all’edificazione della villa. Un attento esame sulle sale e della destinazione d’uso degli ambienti offrirà una lettura inedita e originale sulla personalità dei suoi abitanti. Martedì 17 aprile - 14.30/17.30 Su prenotazione tel. 0165 265113 (lun-ven 9.00-12.30 / 14.00-16.30). Maison Des Anciens Remèdes - Jovençan Serate a tema: Silence, la parole aux anciens remèdes ! Le secret : Formules de guérison utilisées en Vallée d’Aoste. Mercoledì 18 aprile - 20.30 . Les remèdes particuliers de la médecine d’antan - Olio di noci, carta da zucchero, grasso di marmotta: rimedi per curarsi? Giovedì 19 aprile - 20.30 Su prenotazione tel. 333 3589863 . Biblioteca di Donnas Presentazione del volume La médecine populaire della collezione Concours Cerlogne Martedì 17 aprile - ore 21.00. Necropoli Fuori Porta Decumana - Aosta Animula vagula blandula. Nell’atmosfera avvolgente e silenziosa del sito funerario ricompare la luce e le anime si rivelano attraverso il gesto della creazione di una lucerna. Quale fioca fiammella che riaccende il ricordo e testimonia la Memoria del passato, il laboratorio ceramico permetterà di riscoprire le tecniche di esecuzione delle lampade romane e si tratterrà dell’importanza dei corredi nei ritrovamenti delle tombe. Mercoledì 18 aprile - 14.30/17.30. Tra cielo e mani: l’acqua fonte per la Vita e la Morte Con un gesto semplice l’uomo ha portato con sé fin dai tempi remoti gocce di vita, di purificazione e di luce. Un’immersione nello scorrere dell’acqua per scoprire l’area fuori Porta Decumana. Giovedì 19 aprile - 14.30/17.30 Entrambi i laboratori sono su prenotazione tel. 0165 265113 (lun-ven 9.00-12.30 / 14.00-16.30). Conférence Présentation de la publication Georges de Challant, priore illuminato (1509-2009). Ce livre, publié dans la collection Documenti de la Surintendance des activités et des biens culturels de la Région autonome Vallée d’Aoste, rassemble les contributions des spécialistes ayant participé aux journées consacrées à la figure du prieur Georges de Challant, cent cinquante ans après sa disparition, qui se sont tenues les 18 et 19 septembre 2009, à Issogne et à Aoste, dans le cadre des célébrations de l’année anselmienne. Une riche documentation iconographique accompagne les études qui composent cet ouvrage et qui, du point de vue de disciplines différentes, analysent les caractéristiques et approfondissent la connaissance des œuvres d’art précieuses et des monuments extraordinaires – à commencer par le château d’Issogne et par la Collégiale des Saints Pierre et Ours d’Aoste – que le prieur décida de faire réaliser ou d’embellir. Ce dernier fut en effet une figure de premier plan du panorama culturel valdôtain de la fin du Xve siècle et un mécène raffiné. L’ouvrage présente la biographie de Georges de Challant, accompagnée d’une riche bibliographie, rigoureusement mise à jour. En annexe, le lecteur trouvera également des aperçus de l’exposition de codex manuscrits qui, dans le cadre des journées d’étude, avait permis au public de découvrir les plus importants chefs-d’œuvre de la miniature alpine de cette époque. Jeudi 19 avril - 18h - Salle des conférences de la Bibliothèque régionale d’Aoste Giardino Dei Ragazzi – Aosta (entrata Via Festaz) Visite guidate con archeologi. Lungo Via Festaz, adiacente all’area ludica nota, appunto, come Giardino dei Ragazzi, trova posto un sito archeologico poco noto ma che, sin dalla sua scoperta avvenuta negli anni ’60, ha restituito dati significativi ed interessanti per la storia urbanistica di Augusta Prætoria. Martedì 17 e giovedì 19 aprile - 14.30/18.00 . Sabato 21 e domenica 22 aprile - 9.30-12.30 / 14.30-18.00. Su prenotazione allo 0165 265113 (lun-ven 9.00-12.30 / 14.00-16.30). Cinema Ingresso gratuito, nei limiti dei posti disponibili, ai film proposti dalla Saison Culturelle 2011-2012 Il cuore grande delle ragazze di Pupi Avati e J. Edgar di Clint Eastwood. Martedì 17 e mercoledì 18 aprile – orari vari – Théâtre de la Ville di Aosta. Si ricorda, inoltre, le iniziative realizzate dalle biblioteche del territorio, dai Musei del territorio, dalla Fondation Grand Paradis, dal Mav-museo dell’artigianato valdostano di tradizione e dal Forte di Bard visionabili sul sito internetwww.Regione.vda.it.  
   
   
THELONIOUS MONK - RITRATTO DI GENIO CON CAPPELLO ASPETTANDO VICENZA JAZZ CON RICCARDO BRAZZALE, DIRETTORE ARTISTICO DI VICENZA JAZZ E PIETRO TONOLO, SASSOFONISTA, ACCOLTI SUL PALCO DA SONIG TCHAKERIAN  
 
Vicenza, 17 aprile 2012 - Per il suo quarto appuntamento, "Raccontare la musica", incontri di musica e parole proposti dalle Settimane Musicali al Teatro Olimpico nell’ambito della stagione artistica 2011/2012 della Fondazione Teatro Comunale di Vicenza, devia dai suoi percorsi più usuali per incontrare il jazz, a meno di due settimane da quel 30 aprile che l´Unesco ha dichiarato "giornata mondiale del jazz" e a tre settimane dall´inizio della Xvii edizione di "New Conversations Vicenza Jazz". Protagonista dell´appuntamento è Riccardo Brazzale, direttore artistico di "Vicenza Jazz", noto negli ambienti del jazz anche come musicista: la sua Lydian Sound Orchestra sta conoscendo in questo 2012 attenzioni e riconoscimenti di grande significato (basti pensare ai plurimi inviti ricevuti da Umbria Jazz per Orvieto e Perugia). Brazzale racconterà il jazz dalla parte di Thelonious Monk, «the genius in modern music», quest´anno uno dei fili conduttori del festival di Vicenza, a trent´anni dalla morte dell’artista avvenuta nel 1982 a New York. Foyer del Teatro Comunale Martedì 17 aprile, ore 20.45. Personaggio unico nel mondo del jazz e della cultura americana del Xx secolo, Thelonious Monk è sempre stato riconoscibile non solo per la sua musica - ha scritto una ottantina di temi, la maggior parte dei quali indimenticabili e da tempo nel repertorio di ogni attento musicista di jazz- ma anche per la sua personalità a dir poco eccentrica. Uomo di poche parole, spesso ai confini con un mutismo quasi autistico, i suoi folgoranti aforismi ne hanno fotografato in modo perfetto la posizione a sua modo a parte. Fra i tanti, resta celeberrimo «I made the wrong mistakes» (Ho fatto gli errori sbagliati), divenuto per molti una specie di motto-guida. Insieme a Brazzale, che da una ventina d´anni dedica concerti e cd a Monk, sul palco del Foyer del Teatro Comunale ci sarà Pietro Tonolo, sassofonista tra i più apprezzati in ambito italiano ed europeo, capace come pochi di apprendere continuamente dalla tradizione del jazz moderno i più proficui insegnamenti per il rinnovarsi di una musica che da sempre guarda avanti, verso un linguaggio nuovo e aperto ai segni della contemporaneità. Con l´occasione Tonolo presenterà anche il suo ultimo cd dedicato proprio a Monk, "Corner Brilliance", inciso con Eliot Zigmund (batteria) e Aldo Zunino (basso). Nella serata al Comunale, si parlerà, si suonerà e si ascolterà e, come d´abitudine, si converserà. Ovviamente di musica, ma non solo. Ultimo appuntamento con Raccontare la musica 2012 sarà martedì 8 maggio 2012 alle 20.45 con l’imprenditore Paolo Marzotto, da sempre noto per affiancare alle sue attività professionali un profondo interesse per la cultura. Insieme a Giovanni Battista Rigon e Sonig Tchakerian parlerà di musica “La passione di una vita”. Www.olimpico.vicenza.it    
   
   
FUORISALONE. MOSTRE, INSTALLAZIONI, ARTE E DESIGN PER ACCOMPAGNARE IL SALONE DEL MOBILE CINQUE LE INIZIATIVE PROMOSSE E CO-PRODOTTE DAL COMUNE DI MILANO ALLA FABBRICA DEL VAPORE, AL MUSEO DEL NOVECENTO A PALAZZO MORANDO E AL CASTELLO SFORZESCO  
 
 Milano, 17 aprile 2012 - “Inizia oggi una settimana speciale per Milano - ha detto l’assessore a Cultura, Moda Design, Stefano Boeri -. Una settimana in cui Milano fa le prove generali di Expo, accogliendo in Fiera e in città 500.000 visitatori, di cui più della metà provenienti dall’estero. Come ogni anno, operatori, imprese, visitatori, buyer e designer internazionali e italiani faranno di Milano il palcoscenico di una manifestazione che non ha uguali nel mondo, per qualità e numero di aziende presenti. Per le aziende (in Fiera il 70% sono italiane), il Salone è l’occasione per farsi conoscere e apprezzare; per quelle straniere è il momento di verificare la competitività dei loro prodotti. Per Milano è un’occasione unica per confermarsi una delle capitali internazionali dell’impresa creativa e il luogo da cui può ripartire la ripresa economica del Paese”. Dal 17 al 22 aprile, in occasione del Salone del Mobile, l’assessorato alla Cultura, Moda e Design del Comune di Milano ha promosso una serie di eventi legati al mondo del design. Presso la Fabbrica del Vapore di via Procaccini, due gli appuntamenti espositivi promossi per animare il Fuorisalone. Il primo, realizzato in collaborazione con Misiad – Milano si auto produce, si intitola “Autoproduzione a Milano 202 autori si auto presentano”. La mostra laboratorio - curata da Alessandro Mendini e allestita presso la Cattedrale della Fabbrica del Vapore - è costituita dai lavori dei soci della Associazione e ha lo scopo di promuovere le tante eccellenze di autoproduttori e piccoli editori di design. Il suo aspetto visivo è quello di un pavimento occupato dalle opere di tutti i 202 partecipanti esposte in ordine alfabetico. La suggestione del risultato è affidata sia all’impatto della quantità di opere esposte, sia alla sostanziale diversità delle loro tipologie e dimensioni. La seconda iniziativa, negli spazi dedicati ai laboratori della Fabbrica, è realizzata insieme a Fdvlab – Associazione Laboratori Fabbrica del Vapore e si intitola “Posti di vista”. Giunta alla sua nona edizione, la mostra è intitolata quest’anno “Ri-creazione” proprio perché offre, nei suoi 13 laboratori, percorsi diversi e alternativi di reinterpretazione di idee, processi, strumenti e materiali, per condividere un nuovo modo di creare, reinventando oggetti di consumo già esistenti o inutilizzati. Proponendo nuovi spunti per ricalibrare il ciclo di vita dei prodotti, l’evento vuole suggerire nuovi equilibri tra bisogni e consumi. A partire da martedì 17 aprile, anche il Museo del Novecento proporrà al pubblico due progetti speciali all’interno dei suoi spazi. Per l’occasione, il Museo sarà ad ingresso gratuito da martedì 17 a domenica 22 aprile e - per le giornate di martedì, mercoledì e venerdì - l’orario di apertura verrà prolungato fino alle ore 21. Le iniziative offrono un approfondimento su due artisti particolarmente importanti per il museo, Lucio Fontana e Gabriele De Vecchi. La prima, installata in sala Fontana e intitolata Seeing Machine, è un progetto realizzato nell’ambito del laboratorio culturale di Saporiti Italia Inside Art, in collaborazione con il Museo del Novecento, ideato dallo studio d’architettura di Berlino Kuehn Malvezzi, a cura da Cloe Piccoli, e con il patrocinio di Goethe-institut Mailand. Studiata e realizzata ad hoc per gli spazi di Sala Fontana, Seeing machine è una “macchina per osservare” la Struttura al neon per la Ix Triennale di Milano (1951) di Lucio Fontana. Il secondo progetto espositivo, realizzato per la vetrina espositiva Ventimetricubi, situata nella manica lunga al piano terra del Museo, è realizzato in collaborazione con l’associazione Amichae e vuole approfondire la figura di Gabriele De Vecchi, artista del Gruppo T e designer, ospitando il riallestimento della collezione di argenti “Arganto”. A partire dal 19 aprile (preview per la stampa il 18), le Sale Viscontee del Castello Sforzesco ospiteranno la mostra Ultrabody, una selezione di oltre 200 opere tra arte e design, architettura e arredamento, moda e gioiello, realizzate dai più significativi protagonisti della scena internazionale del design, curata da Beppe Finessi, promossa dal Comune di Milano – Cultura, Moda, Design, organizzata da Civita e realizzata insieme a Peugeot. Dal 19 al 22 aprile, in occasione del Salone del Mobile, la mostra sarà ad ingresso gratuito e rimarrà aperta fino alle ore 23. A Palazzo Morando, infine, sarà possibile visitare , sempre dal 17 al 22 aprile e sempre a ingresso libero, la mostra “Experience Baccarat”, dedicata alla manifattura di cristallo Baccarat, che espone la collezione di bicchieri universali Chateau Baccarat e vasi “Variations” di Patricia Urqiuola, arredi in cristallo nero di Philippe Starck.