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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Settembre 2013
TRENTINO FILM COMMISSION: AL VIA IL WORKSHOP DI BOTTEGA FINZIONI SULLO "SCRIVERE SERIALE"  
 
Trento, 24 settembre 2013 - Inizierà il prossimo 28 settembre “Scrivere Seriale”, il workshop intensivo promosso da Trentino Film Commission e organizzato da Bottega Finzioni che prevede la progettazione di una serie televisiva di fiction da ambientarsi in Trentino. Il laboratorio avrà la durata di tre mesi e gli incontri si terranno con cadenza mensile per un totale di sei incontri, da settembre a novembre 2013. Gli allievi del corso potranno avvalersi dell’esperienza e del supporto di autori e produttori affermati come Carlo Lucarelli, Simone Bachini, Michele Cogo e Giampiero Rigosi che seguiranno lo sviluppo dei diversi progetti sia dal punto di vista artistico che da quello produttivo, lavorando fianco a fianco con i partecipanti proprio come nello spirito e nel metodo di Bottega Finzioni. Le domande presentate per partecipare a “Scrivere seriale” sono state in tutto 60, di cui 38 quelle di aspiranti sceneggiatori locali. Alla fine sono stati 20 i candidati selezionati, tra questi 15 i trentini. Tra tutti i soggetti pervenuti ne sono stati scelti quattro, sui quali tutti i partecipanti lavoreranno. "Siamo molto contenti della grande partecipazione a questa iniziativa – commenta Carlo Lucarelli -. In primo luogo perché conferma l´interesse che c´è attorno al metodo utilizzato da Bottega Finzioni, e cioè quello di lavorare fianco a fianco con professionisti del settore su progetti concreti. E poi perché i tanti soggetti di fiction arrivati dimostrano la validità della nostra intuizione, e cioè che il Trentino possa essere un luogo particolarmente affascinante dove ambientare una storia sotto forma di serie televisiva". Sarà proprio il capobottega Carlo Lucarelli ad aprire gli incontri con una lezione magistrale sulla scrittura seriale. Simone Bachini, invece, terrà una lezione sulla "scrittura dal punto di vista del produttore", dando indicazioni per lo sviluppo dei quattro progetti di serie televisiva. I due conduttori del laboratorio, Michele Cogo e Giampiero Rigosi, guideranno i partecipanti dall´inizio alla fine del workshop, accompagnandoli passo dopo passo dall´individuazione del "cuore" della vicenda, allo sviluppo dei personaggi e di una drammaturgia sintetica, da presentarsi in un soggetto di serie di poche cartelle. Lo sviluppo e la scrittura avverranno prevalentemente attraverso l´interazione e la costruzione di gruppi di lavoro, così come avviene nel mondo della scrittura seriale. Il laboratorio avrà luogo presso la Trentino Film Commission, c/o Format, via Zanella 10/2, Trento.  
   
   
´GLI UOMINI DELLA LUCE´ VINCE IL PRIMO PREMIO AL FESTIVAL DI TOLMEZZO  
 
Trento, 24 settembre 2013 - Si è svolta nella serata di venerdì 20 settembre a Tolmezzo, Udine, la premiazione del Concorso Leggimontagna in cui "Gli Uomini della Luce" di Katia Bernardi ha vinto il premio premio nella sezione antropologica. La giuria del festival per la sezione video, presieduta da Dante Spinotti, uno dei più grandi direttori della fotografia in campo internazionale e originario di Tolmezzo, ha così motivato il premio, che giunge dopo due anni dalla prima proiezione pubblica al Trento Film Festival della Montagna 2011: “ ´Gli Uomini della Luce´ è un eccellente documentario dedicato ad una fase precisa della ripresa italiana del dopoguerra, quella dello sfruttamento del carbone bianco, attraverso la costruzione di dighe e impianti per le centrali idroelettriche in Trentino Alto Adige. Con un montaggio accurato e dialoghi essenziali, il film alterna efficacemente, tra passato e presente, le testimonianze dirette di coloro che in quegli anni erano impiegati nei cantieri a spezzoni di documentari storici realizzati da registi come Dino Risi, Ermanno Olmi e Angio Zane”. Alla serata di premiazione a Tolmezzo, nella Carnia, erano presenti Katia Bernardi, regista del film, e Daniele Filosi, organizzatore generale del documentario stesso. Il documentario sulle centrali idroelettriche del Trentino prodotto dallo Spazio Off di Trento, in coproduzione con Kr Movie e Provincia autonoma di Trento, riceve quindi dopo più di due anni dalla sua première al Trento Film Festival della Montagna un nuovo riconoscimento in un festival dedicato ai documentari dopo quello ottenuto nel 2011 al Cervino Cine Mountain Festival. Scheda: ´Gli Uomini Della Luce´ - Negli anni ´50 le più grandi opere di ingegneria industriale e alcuni dei più famosi registi italiani si incontrano per un appuntamento con la storia in cima alle montagne e lungo i fiumi del Trentino. Sullo sfondo della costruzione dei grandi impianti idroelettrici, gli ‘uomini della luce’, ovvero chi stava creando la monumentale impresa di quelle centrali, diventano protagonisti del lavoro di altri ‘uomini della luce’, i registi e i cineoperatori pronti a immortalare quel momento storico in quei luoghi. Il film documentario ´Gli uomini della luce. Storie di centrali idroelettriche in Trentino´ attraversa oltre mezzo secolo di storia insieme ai testimoni che hanno vissuto in prima persona l´impresa umana e ingegneristica della costruzione delle centrali idroelettriche, protagonisti al tempo stesso dei documentari girati all´epoca da registi come Ermanno Olmi, Dino Risi e Angio Zane. Dopo più di cinquant’anni, quei protagonisti tornano oggi tra le dighe e le centrali che hanno contribuito a costruire e sui luoghi stessi delle produzioni cinematografiche lì ambientate e di cui divennero accidentali attori. Le voci di Pierino Mantovani, Franco Giovannini, Catullo Buratti, Antonio Bugna e Giuseppe Buratti si incontrano con il racconto per immagini fatto dai film d’epoca e d´archivio, in un viaggio nella memoria tra energia, lavoro, ambiente e cinema. Gli Uomini Della Luce: Da un´idea di: Daniele Filosi, Claudia Gelmi, Mattia Pelli; Soggetto e regia: Katia Bernardi; Produzione esecutiva: Kr Movie; Direttore di produzione: Daniele Filosi; Ricerca d’archivio: Chiara Nicoletti; Ricerca storica: Claudia Gelmi; Camera: Rudy Concer, Roberto Lorenzi, Leandro Sabin Paz; Montaggio: Milena Holzknecht. Una produzione Spazio Off e Kr Movie e Provincia Autonoma di Trento.  
   
   
A GIANNA NANNINI "NOVELLATRICE" IL PREMIO BOCCACCESA 2013  
 
Firenze, 23 settembre 2013 – E´ toccato alla cantante Gianna Nannini, una delle principali protagoniste della musica non solo italiana, il Premio Boccaccesca 2013, reso ancor più particolare dalla concomitanza con il settimo centenario della nascita del Boccaccio, cittadino illustre di Certaldo, e narratore conosciuto in tutto il mondo. "Nel settimo centenario della nascita del grande Novelliere del Xiv secolo il riconoscimento va alla nuova Novellatrice del Xxi secolo che con le sue splendide canzoni e la sua personalità ha portato la toscanità nel mondo come il suo grande predecessore" recita la motivazione. A consegnare il riconoscimento è stata ieri pomeriggio a Certaldo l´assessore regionale alla cultura e al turismo Cristina Scaletti, insieme dell´assessore alla cultura di Certaldo Giacomo Cucini e al direttore artistico della manifestazione Claudia Palmieri. "Ringrazio Gianna Nannini per aver portato la Toscana nel mondo ed essere con le sue splendide canzoni una moderna novellatrice" ha dichiarato l´assessore Scaletti consegnando il premio. La Nannini ha risposto definendo la Toscana " il mio luogo d´appartenenza, anzi vado ovunque proprio perché sono nata in Toscana". Ed ha aggiunto: "In Toscana abbiamo varie arti che si possono mescolare insieme: opere d´arte, musica, cibo…" Un messaggio importante, in linea con l´idea di salvaguardia dello spirito identitario che rende unica questa terra come anche Boccaccesca, ancor più sottolineato quest´anno dalla collaborazione con Vetrina Toscana, il programma di Regione e Unioncamere che ha lo scopo di promuovere la rete di ristoranti e negozi alimentari che valorizzano i prodotti tipici.  
   
   
RETE EDUCATIVA BIBLIOTECHE FVG MODELLO DA ESPORTARE  
 
Udine, 24 settembre 2013 - La rete educativa attivata dalla sezione regionale dell´Associazione italiana Biblioteche (Aib), che mette in rete i sistemi bibliotecari dell´intero Friuli Venezia Giulia e che ritiene la lettura un valore primario nel contesto dello sviluppo culturale e sociale (per una cittadinanza consapevole dei più giovani) è esemplare e tale modello va esportato in altri ambiti della cultura. Con queste parole l´assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti, ha concluso il 21 settembre ad Udine la tavola rotonda "Verso un piano regionale integrato per la promozione della lettura". Una rete, quella del Friuli Venezia Giulia, che si dimostra infatti molto avanzata, ha sostenuto Torrenti. Secondo l´assessore, in accordo e sinergia con gli Enti locali, potranno essere individuate forme di sostegno allo sviluppo dei progetti di rete già in atto, nella consapevolezza che le biblioteche sono nel contempo un fine, in quanto luogo di ricerca, e strumento di crescita culturale, sociale, anche economico della comunità. Com´è emerso dai vari interventi, tra i quali quello della presidente regionale dell´Aib Cristina Marsili e (in teleconferenza) di Antonella Agnoli, membro del Forum nazionale del Libro, il Friuli Venezia Giulia si conferma una delle regioni italiane nelle quali si legge di più, ed è questo anche il risultato di un metodo di promozione della lettura che viene svolto in maniera coordinata e continuativa, secondo piani di intervento strutturati in rete tra i diversi presidi culturali.  
   
   
I FINALISTI DEL PREMIO LETTERARIO "SETTEMBRINI-MESTRE" 2013  
 
Venezia, 24 settembre 2012 - Il premio letterario “Regione del Veneto – Leonilde e Arnaldo Settembrini – Mestre” è giunto alla cinquantunesima edizione. Il premio è nato nel 1959 per promuovere il genere letterario del racconto-novella. La manifestazione è ripresa nel 1991, dopo un´interruzione durata un quinquennio, per iniziativa della Regione del Veneto che ne ha assunto l´organizzazione. Dallo scorso anno sono state introdotte alcune innovazioni tra cui la scelta di affidare la designazione del vincitore, all’interno di una cinquina di finalisti indicati dalla giuria tecnica del premio, a una giuria composta da studenti. Per l’edizione 2013 la giuria tecnica ha quindi scelto questa cinquina di finalisti: Marino Magliani, Giacomo Sartori con “Zoo a due” (Gruppo Perdisa Editore, Ozzano dell’Emilia (Bo), 2013); Piergiorgio Paterlini con “Fisica quantistica della vita quotidiana - 101 racconti quotidiani” (Einaudi, Torino, 2013); Carla Cirillo con “12 Racconti a Hopper” (Aracne Editrice, Roma, 2013); Laurana Berra con “La guerra, finalmente!,” (Mobydick, Faenza, 2013); Mauro Zucconi con “In caso di spontaneità” (Edizioni e/o, Roma, 2013). Dato il successo ottenuto dalla nuova formula, quest’anno è stato previsto l´ulteriore ampliamento del numero di membri della Giuria Giovani, con il coinvolgimento dell´Università di Verona e del Liceo G.b. Benedetti di Venezia. La Giuria Giovani sarà composta pertanto da studenti dei Liceo Scientifico Giordano Bruno, Liceo Scientifico Ugo Morin, Liceo Ginnasio Raimondo Franchetti di Mestre, Liceo Ginnasio Marco Polo, Liceo Ginnasio Marco Foscarini e il Liceo G.b. Benedetti di Venezia con tre studenti per ciascun liceo e da studenti dell´Università Ca´ Foscari di Venezia, Università agli Studi di Padova e dell´Università di Verona, con sette studenti per ciascun Ateneo, per un totale complessivo di 39 studenti che sceglieranno il vincitore. La proclamazione avverrà in diretta nel corso di un evento pubblico che si svolgerà nella serata del 22 novembre prossimo presso il Teatro Toniolo di Mestre.  
   
   
FUMETTI, APERTA LA 41 MOSTRA INTERNAZIONALE DEI CARTOONIST DI RAPALLO  
 
Genova, 24 Settembre 2013. Si apre sabato 21 settembre la 41^ edizione della Mostra Internazionale dei Cartoonists di Rapallo, organizzata dall´Associazione Culturale Rapalloonia!, patrocinata dalla Regione Liguria, ha quest´anno come protagonista l´eclettico illustratore, animatore e disegnatore Enrico Macchiavello, noto al grande pubblico soprattutto per i personaggi ironici e grotteschi creati per gli spot televisivi e per le figurine Skifidol. Nelle sale dell´Antico Castello sul Mare di Rapallo si coloreranno delle inconfondibili opere" Macchiavelliche": illustrazioni e storyboard, le figumatte tutte da ridere dei personaggi Skifidol (collezione realizzata per Officina Comunicazione), piccole sculture, peep show (scatole per guardoni) e altre opere ancora. Alle 16,30 all´Auditorium delle Clarisse i grandi cartoonists amici di Rapalloonia saranno anche quest´anno a disposizione del pubblico, che avrà l´occasione di incontrarli, chiedere un autografo. In serata è in programma la consegna del Premio U Giancu, creato dal suo patron Fausto Oneto nel museo-ristorante nella frazione rapallese di San Massimo. Fausto Oneto cominciò a raccogliere tavole originali di fumetti negli anni 70. I primi a trasformare U Giancu nel loro quartier generale furono i cartoonist del posto, artisti come Luciano Bottaro, Carlo Chendi e Giorgio Rebuffi. Poi arrivarono tutti gli altri, Quino, Luzzati, Altan, Walker, Altan, Reg Smythe, Aragones, Tranchand, Dumas, Faure, Costantini, Schulz, Sagendorf, Corteggiani, Bonvi, Pratt. E ancora: Galeppini, Caniff, Silver, Gattia, Barks, Bercovici, Mordillo, Manara, Ketcman e molti altri. Da U Giancu ci sono saliti, almeno una volta, proprio tutti. E tutti hanno lasciato un disegno.  
   
   
RAVENNA 2019: ILLUSTRATO CON IL PRESIDENTE ERRANI A BOLOGNA IL DOSSIER CON CUI LA CITTÀ SI CANDIDA A "CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA". REGIONE, CITTÀ E ROMAGNA UNITE PER UN PROGETTO DA 45 MILIONI, CHE ATTRAVERSO LA CULTURA E IL TURISMO DARÀ UN IMPULSO ALL´ECONOMIA E AL LAVORO NEL TERRITORIO, OLTRE L´ANNO DELLA MANIFESTAZIONE  
 
Bologna, 24 settembre 2013 - Un centinaio di progetti, diviso in 18 tematiche, esito di 400 idee uscite da un´open call e da 28 gruppi di lavoro seguendo 5 tracce iniziali; 25 eventi principali, 3 province coinvolte, 80 pagine fitte di risposte e proposte, resoconti e rendiconti: sono le cifre, alcune, del dossier con cui Ravenna si candida a “Capitale Europea della Cultura per il 2019”, sostenuta dalle altre città romagnole e dalla Regione Emilia-romagna. Un documento consegnato giovedì scorso Roma e presentato oggi a Bologna, dal presidente della Regione Vasco Errani e dall´assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti, con il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci, il coordinatore di Ravenna2019 Alberto Cassani e il responsabile del progetto Nadia Carboni. Presenti anche amministratori dei comuni romagnoli che appoggiano la candidatura. “Siamo assolutamente fiduciosi sull’esito di questo importante, strategico passo - ha commentato il presidente Errani -, sia per quanto proposto che per il modo in cui è stato costruito il dossier, grazie a un impegno e a una partecipazione andati ben oltre le visioni localistiche. E questo è già un primo successo. Credo – ha aggiunto il presidente – che questo lavoro sia tanto più prezioso perché basato su un’idea di identità: molti si sarebbero aspettati che Ravenna investisse sul suo straordinario passato, invece ha scelto di puntare anche sull’idea innovativa di uno sviluppo per il futuro. Questo è il più importante messaggio culturale”. L’assessore Mezzetti, dal canto suo, ha ribadito come l’esito su cui poggia questo lavoro di candidatura vada “al di là del valore culturale intrinseco dei progetti, rafforzando il ragionamento per cui l’economia della creatività possa essere elemento di rilancio per l’intero sistema produttivo, italiano e regionale. Per noi, questa di Ravenna è una sfida che ha un obiettivo più ampio, e che comunque ha già raggiunto dei preziosi risultati”. "Arriviamo all´appuntamento della consegna del dossier di candidatura, avendo costruito, rispetto alle nostre concorrenti – commenta Cassani - uno dei percorsi più lunghi e partecipati, forti del sostegno della Regione e di tutte le principali città della Romagna". Il budget operativo raggiunge i 45 milioni di euro: l´80% finanziato da Stato, Regione, città sostenitrici e privati, il resto a carico del Comune, mentre l´esperienza delle città già insignite del titolo dimostra che per ogni euro investito ne tornano indietro mediamente cinque. I progetti: arte, musica, fotografia, ecologia, agricoltura, storia Cosa c´è nel fascicolo consegnato oggi alla stampa, e disponibile da mercoledì 25 sul sito www.Ravenna2019.eu? Non è un libro dei sogni, per fare colpo sulla commissione internazionale che dovrà scegliere fra le città candidate: è un libro di cose concrete, alcune realizzate nel lavoro preparatorio durato due anni, con migliaia di cittadini coinvolti e ore di volontariato, le altre realizzabili nel prossimo futuro: «da realizzare in ogni caso, indipendentemente dall’esito della candidatura» c´è scritto chiaramente nelle pagine finali, perché appunto Ravenna intende tradurre in pratica molti dei progetti, con particolare riferimento a quelli riguardanti « la pianificazione urbanistica e la programmazione artistica delle principali istituzioni culturali». Fra i 25 eventi principali, selezionati per la dimensione europea, il coinvolgimento dei cittadini e la sinergia fra le città romagnole, oltre ai già noti progetti su Dante Alighieri, spicca il “Festival della cultura adriatica”, progetto multiculturale e multidisciplinare che unirà le due rive del mare (Italia, Croazia, Bosnia e Herzegovina e Albania) nell´ambito del più ampio “Adriatico Coast to Coast”. Guardano a Est anche i “Concerti dell´amicizia” che Riccardo Muti e il Ravenna Festival porteranno in giro per l´Europa dal 2014 al 2019, sulle strade dell´Oriente: l´orchestra giovanile Cherubini sarà infatti a Sarajevo, Istanbul, Atene, Belgrado, Tirana e in Bulgaria, Paese che condividerà con l´Italia l´anno della Capitale culturale, e con cui Ravenna ha già sottoscritto patti di collaborazione e cooperazione. Invece punta anche al Nord il progetto “Erano Ariani”, con pacchetti turistici rivolti agli operatori di Spira (Germania) e Uppsala (Svezia) oltre che Veliko Tarnovo (Bulgaria), che nel più ampio tema “Eresia e ortodossia” cerca le «tracce barbare del continente», seguendo le gesta del vescovo ariano Wulfila, che nel Iv secolo a Ravenna tradusse in goto tutta la Bibbia greco-ebraica. Non dimenticano la Storia, d´Italia e d´Europa, nemmeno “I sentieri della libertà”, una camminata dal centro cittadino al Capanno Garibaldi e all’Isola degli Spinaroni, ovvero i luoghi dove il Risorgimento e la Resistenza si sono idealmente ricongiunti nel percorso di costruzione della democrazia italiana ed europea. Si ispira alla storia dell´arte, e alla presenza in Romagna di grandi personalità che nei secoli sono transitati e vissuti nel territorio, l´irripetibile mostra “Artisti europei in Emilia-romagna”, da Dürer ai fiamminghi, da Calvaert a Klimt (Forlì, Ravenna e Rimini). Fra le cose originali e innovative di sicuro va annoverato anche il primo “Premio del traduttore europeo”, che nascerà appunto a Ravenna con un bando per scrittori europei emergenti, da selezionare per la qualità della traduzione e dell’opera stessa: in palio, oltre a una somma in denaro, e alla diffusione della traduzione e dell’opera tradotta, in una collana creata ad hoc, «la possibilità di una residenza artistica per l’anno successivo, dando così un respiro biennale al percorso». Senza precedenti anche “Il mosaico solare”, una gigantesca opera che sposa l’arte all´ecologia: sarà infatti un mosaico visibile dal satellite e tramite Google maps fatto con migliaia di pannelli fotovoltaici di vari colori, «per sensibilizzare la comunità rispetto alle fonti di energia rinnovabile», il tutto in aree ex-industriali da riqualificare o riconvertire. Non mancano poi progetti su tipicità locali e comparti economici: il ballo in tutte le declinazioni; la risorsa mare, con un banchetto lungo quanto la costa romagnola (da Casal Borsetti a Cattolica) per festeggiare l´estate 2019 e accogliere i turisti della Riviera; la risorsa cultura, con una borsa europea degli operatori culturali (a Forlì), e la risorsa agricoltura, con l´inedito “Festival internazionale dell’Agridesign” (Cesena).  
   
   
TEATRO: IL MERCANTE DI VENEZIA AL FESTIVAL “SHAKESPEARE IN TOWN!” A SAVONA  
 
Genova, 24 Settembre 2013 - È "Il mercante di Venezia" tra la più famose opere di William Shakespeare, il fiore all´occhiello della nona edizione del festival "Shakespeare in Town!" della compagnia Salamander di Savona che comincerà sabato 28 settembre. "Il mercante di Venezia" andrà in scena sabato 26 e domenica 27 ottobre al Teatro Chiabrera, dopo una serie di anteprime per le scuole. "Shakespeare in Town!", patrocinato dalla Regione Liguria e presentato lunedì 23 settembre in mattinata a Genova, è un festival cultural-teatrale che ogni anno, per un mese, porta nella città di Savona svariati e originali eventi legati al tema dell´opera protagonista dell´edizione. Il Festival negli anni si è aperto inoltre a collaborazioni artistiche internazionali organizzando, tra gli altri eventi, la prima in Italia del Musical "Shake It Down!" della London College of Music e il laboratorio con il regista francese di fama internazionale Jean-paul Denizon. Aspetto fondamentale di "Shakespeare in Town!" è la divulgazione, per coinvolgere la popolazione a 360 gradi con spettacoli, cene a tema, incontri per trasmettere l´opera più importante della cultura letteraria occidentale. Il Festival per la direzione artistica del regista Marco Ghelardi è organizzato dalla Compagnia Salamander e collabora stabilmente con il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell´ Università di Pisa, con il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere dell´ Università degli Studi.  
   
   
SITI UNESCO: PRONTI A LANCIARE LA CANDIDATURA DELLA VIA FRANCIGENA  
 
Firenze, 24 settembre 2013 – "Dopo il grande successo delle Ville e giardini medicei, siamo pronti a lavorare ad un altro grande progetto: anche la Via Francigena nel patrimonio dell´umanità. La candidatura Unesco deve essere richiesta unitariamente da tutte le Regioni attraversate dalla storica Via e la Toscana è pronta per fare da capofila. Invieremo una lettera a tutti gli enti coinvolti per iniziare insieme questo percorso. Sappiamo che la strada da percorrere è lunga, ma è un´altra sfida che vogliamo vincere". Lo ha detto l´assessore alla cultura e al turismo, Cristina Scaletti, parlando stamani ad Assisi nell´ambito del Salone mondiale del turismo 2013. Nel corso del suo intervento l´assessore Scaletti è ritornata sul valore del riconoscimento ottenuto da Ville e giardini dei Medici, 49° sito italiano ad entrare nella lista del Patrimonio mondiale dell´umanità creata dall´Unesco (quelli toscani sono sette: oltre alle Ville, Siena, San Gimignano, Pienza, Val d´Orcia, Firenze, Pisa). La candidatura era stata promossa dalla Regione con il coordinamento ed il supporto tecnico scientifico dell´Ufficio Unesco del Mibac, con il contributo di esperti di fama nazionale ed internazionale e l´impegno dei competenti uffici periferici del Ministero e dei numerosi enti locali interessati. "Uno straordinario patrimonio – ha sottolineato Scaletti - che è nostro compito specifico non solo proteggere e non disperdere, ma soprattutto valorizzare al massimo seguendo l´esempio degli stessi Medici. Il valore culturale di questi luoghi è unico. Da qui partì l´Umanesimo e il Rinascimento. A Careggi, Lorenzo il Magnifico fondò l´Accademia Neoplatonica". "Il nostro obiettivo – ha detto ancora - è quello di lanciare una nuova immagine della Toscana nel mondo, con percorsi turistici inediti e dedicati. Il sito delle Ville e dei giardini ci aiuterà a mettere ancora di più in luce l´anima autentica del Rinascimento, che in Toscana ha le sue radici più profonde. E da oggi lavoreremo ad un nuovo ambizioso progetto, quello della Via Francigena. E mi piace dirlo oggi ad Assisi, partecipando ad una bellissima vetrina che può offrire ai turisti di tutto il mondo che già conoscono la Toscana un´occasione in più per tornare". Il sito "Ville e giardini medicei in Toscana" è costituito dall´insieme di 14 ville e giardini della famiglia Medici ubicati in Toscana, regione italiana che fu loro patria e sede della Signoria che porta il loro nome. Quella dei Medici fu, come racconta la storia, una delle più importanti famiglie dell´età dell´Umanesimo e del Rinascimento, protagoniste della storia italiana ed europea dal Xv al Xviii secolo. Il patrimonio di ville e giardini fu creato come luogo di piacere e di produzione, garantendo un equilibrio unico tra cultura, paesaggio e uomo.  
   
   
CULTURA. L’AUTUNNO AMERICANO APRE CON LA MOSTRA DEDICATA A ‘POLLOCK E GLI IRASCIBILI’ IN PROGRAMMA A MILANO PALAZZO REALE DAL 24 SETTEMBRE AL 16 FEBBRAIO 2014  
 
Milano, 24 settembre 2013 - Jackson Pollock ma non solo: anche Rothko, de Kooning, Kline. Rivoluzione artistica, rottura col passato, sperimentazione, energia: questo racconta la mostra “Pollock e gli Irascibili”, a Palazzo Reale dal prossimo 24 settembre. L’esposizione, curata da Carter Foster con la collaborazione di Luca Beatrice, è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano ed è prodotta e organizzata da Palazzo Reale, Arthemisia Group e 24 Ore Cultura – Gruppo 24 Ore, in collaborazione con il Whitney Museum di New York. Attraverso le opere dei 18 artisti, guidati dal carismatico Pollock, e definiti “Irascibili” da un celeberrimo episodio di protesta nei confronti del Metropolitan Museum of Art, il visitatore avrà un panorama completo di un fondamentale stile artistico che seppe re-interpretare la tela come uno spazio per la libertà di pensiero e di azione dell’individuo; uno stile proprio di quella che fu chiamata “la Scuola di New York” e insieme un fenomeno unico, che caratterizzò l’America del dopoguerra e che influenzò, con la sua forza travolgente, l’Arte Moderna in tutto il mondo. “Un momento fondamentale che rappresenta il passaggio del testimone dell´innovazione artistica dall´Europa all´America: per la prima volta nella storia infatti non sono Milano o Parigi o Vienna a dettare la linea delle nuove tendenze nel campo delle arti visive, ma una città oltreoceano che grida a gran voce la propria radicale originalità. “– ha commentato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. L´inaugurazione di questa mostra è dunque un perfetto esordio dell´’Autunno Americano’, a cui seguirà un ricco palinsesto di spettacoli ed eventi, musica e danze compresi, diffusi per tutta la città, fino alla fine dell´anno e anche oltre. Un programma che porterà a Milano, il senso, il suono, il passo, di quella cultura americana che è tra i miti fondanti dell´immaginario di ciascuno di noi”. La mostra, che consta di oltre 49 capolavori provenienti dal Whitney Museum di New York, apre le celebrazione dell’“Autunno Americano” a Milano che proseguiranno con l’apertura di una grande monografica dedicata ad Andy Warhol a fine ottobre. Protagonista indiscussa della mostra “Pollock e gli Irascibili” è l’opera Number 27 di Pollock, forse il suo quadro più famoso, nonché prestito eccezionale, data la delicatezza e la fragilità di questo olio, oltre alle sue dimensioni straordinarie - circa tre metri di lunghezza. Ma il Whitney Museum ha eccezionalmente acconsentito a fare viaggiare quest’opera, alla quale sarà dedicata un’intera sala di Palazzo Reale. Le altre opere esposte in mostra coprono un arco storico che va dalla fine degli anni Trenta alla metà degli anni Sessanta. Saranno presenti alcuni tra i capolavori più rilevanti della collezione del Whitney, come Mahoning di Franz Kline (1956), Door to the River di Willem de Kooning (1960) e Untitled (Blue, Yellow, Green on Red) (1954) di Mark Rothko, accanto a opere di artisti presumibilmente meno noti, ma rappresentative della loro maturità e, più in generale, della loro epoca. Questa distinzione e questo dualismo sono significativi per quanto riguarda la prassi collezionistica del Whitney, che è stato un precoce e importante sostenitore dell’Espressionismo Astratto, cercando coerentemente di fornire un quadro più diversificato e complesso di ciò che stava accadendo a New York all’epoca. Benché artisti quali Jackson Pollock, Willem de Kooning e Barnett Newman siano stati indubbiamente determinanti nel promuovere l’astrattismo a New York in quel periodo, di pari importanza furono pittori come William Baziotes e Bradley Walker Tomlin, che permettono una narrazione completa, complessa e più diversificata, rappresentativa dell’epoca stessa. La nascita del termine Irascibili è legata a un episodio ormai celeberrimo: è il maggio del 1950 e il Metropolitan Museum di New York annuncia l’organizzazione di un’importante mostra dedicata all’arte contemporanea americana. Vengono esclusi dal parterre degli invitati i pittori che a partire dalla seconda metà degli anni Trenta hanno mosso i primi passi verso un linguaggio pittorico nuovo, affrancato dal passato e rivolto all’Espressionismo Astratto. Nel movimento, ormai delineato, dell’Action Painting – chi con un approccio più gestuale e irruente manifestato nella tecnica della sgocciolatura o della pennellata ritmica, chi con un atteggiamento più contemplativo che predilige la stesura cromatica per campiture ampie e morbide – emergono le personalità di Jackson Pollock, Willem de Kooning, Mark Rothko, Robert Motherwell, Barnett Newman che si fanno promotori di un codice stilistico più attuale. Sono proprio questi i principali nomi che compongono nel 1950 il gruppo degli Irascibili; è il quotidiano Herald Tribune a definire così i firmatari della lettera inviata al presidente del Metropolitan, Roland L. Redmond, e presentata al New York Times, in cui dichiarano il totale dissenso nei confronti delle posizioni assunte dal museo. Nel gennaio del 1951 la rivista Life pubblica l’emblematica fotografia di Nina Leen che ritrae quindici dei diciotto “Irascibles” vestiti da banchieri. Al centro Pollock, con lui, oltre de Kooning, Rothko, Newman e Motherwell, Adolph Gottlieb, William Baziotes, James Brooks, Bradley Walker Tomlin, Jimmy Ernst, Ad Reinhardt, Richard Pousette-dart, Theodoros Stamos, Clyfford Still e Hedda Sterne, unica donna a completare il gruppo. Anche questa storica fotografia sarà riprodotta nella mostra di Palazzo Reale. “Nell’album fotografico della storia dell’arte – scrive Luca Beatrice nel suo saggio - , quello degli Irascibili è tra gli scatti più famosi, almeno quanto i Futuristi in abito da gran sera, i Dada immortalati da Alfred Stieglitz, i Surrealisti vestiti alla moda, fino ai cinque della Transavanguardia in smoking all’inizio degli anni Ottanta. Gli Irascibili, nonostante l’aspetto tutto sommato bonario, sono “tecnicamente” arrabbiati per il fatto accaduto, ma in generale questa condizione di protesta, sintetizzata peraltro nella lettera inviata il 20 maggio 1950 al presidente del Met e che contiene le loro rimostranze, li mette in una condizione piuttosto tipica ai tempi dell’avanguardia: fare fronte comune, lavorare insieme, condividere successi ed eventuali difficoltà in maniera compatta”. Http://www.mostrapollock.it  www.Comune.milano.it/palazzoreale    
   
   
UN “OTTOBRE DE ANDRÈ“ FIRMATO FABER E DON GALLO. MUSICA E SOLIDARIETÀ AD ALBENGA CON I FIEUI DI CARRUGGI  
 
Genova, 24 Settembre 2013. "Insieme continuiamo a essere trafficanti di sogni". Il messaggio autografo di don Gallo inciso su una mattonella e la frase di Fabrizio "... E poi a un tratto l´amore scoppiò dappertutto" in locandina sono il biglietto da visita, la presentazione della terza edizione di "Ottobre De Andrè" ad Albenga, una manifestazione nata tre anni fa nel ricordo di Pepi Morgia il regista e light designer, ma soprattutto amico del cantautore genovese. L´evento, patrocinato dalla Regione Liguria, è curato dall´associazione "I fieui di carruggi" ( i bambini del centro storico) di Albenga, la stessa che ogni anno organizza il Premio Fionda. Quest´anno "Ottobre De Andrè" animerà piazze palazzi e teatri nel nome di Don Gallo ("Vivo e vegeto" annunciano i manifesti) per raccogliere fondi a favore della Comunità di San Benedetto al Porto di Genova. Dopo una cena solidale al Tortuga di Andora sabato 28 settembre, sabato 5 ottobre primo l´appuntamento è alle 17, Palazzo Oddo, a Albenga , con la presentazione del libro "In cammino con Francesco ", di don Gallo e due mostre , una su Luigi Tenco, curata da Roberto Grossi e Ferdinando Molteni e " Una foto per una canzone" a cura del circolo fotografico San Giorgio. A don Gallo sarà dedicato il concerto " La musica è amore" , domenica 13 ottobre, alle 17, al Teatro Ambra di Albenga, con Cristiano De Andrè, Max Manfredi, Zibba, Elena Buttiero, Eliana Zunno, Ferdinando Molteni. Sabato 19 ottobre, all´auditorium San Carlo di Albenga, alle 17, proiezione del film "Una canzone per il paradiso", interpretato da don Gallo e Gino Paoli, con il regsta Nicola di Francescantonio. Sabato 26 , alle 17, al Teatro Ambra, gran finale di "Ottobre de Andrè" con Antonio Ricci, Dori Ghezzi, shel Shapiro, Franco Fasano, Danila Satragno, il mago Gabriele Gentile, Franco Piccolo e tanti altri artisti.  
   
   
JAZZ: DE FANIS, FESTIVAL AVEZZANO MANIFESTAZIONE DI VALORE  
 
Pescara, 24 settembre 2013 - E’ partito lunedì 23 settembre la 4° edizione del Festival jazz di Avezzano, organizzato dall´associazione "Concertazione" del centro marsicano. La manifestazione è stata presentata dall´assessore alla Cultura, Luigi De Fanis, e dal direttore artistico del Festival, Alessia Di Matteo. Fino a 6 ottobre, giorno di chiusura del festival con il concerto evento di Paolo Fresu e Gianluca Petrella in programma al Teatro dei Marsi, Avezzano potrà apprezzare le melodie del jazz in diversi punti della città in una sorta di manifestazione itinerante che si pone l´obiettivo di portare il jazz a diretto contatto con il grande pubblico. "Ci troviamo di fronte ad una manifestazione di valore - ha commentato l´assessore Luigi De Fanis - soprattutto per la capacità di coinvolgimento dell´evento stesso. La scelta degli organizzatori di ´uscire´ dai teatri per portare la musica jazz nelle strade o nella suggestiva cornice di Castello Orsini e anche nei centri commerciali, è segno di una scelta forte e allo stesso tempo coraggiosa. Sono convinto - ha proseguito - che la città di Avezzano saprà apprezzare lo sforzo degli organizzatori del festival jazz dando le risposte giuste. La Regione Abruzzo, dal canto suo, ha deciso di stare vicino a questa iniziativa non solo per il grado di coinvolgimento ma anche per garantire varietà dell´offerta culturale su tutto il territorio regionale". Il festival jazz di Avezzano, come ha spiegato il direttore artistico Alessia Di Matteo, prevede una sezione concerti con le perfomance dell´Ensemble jazz del Conservatorio di Pescara (23 settembre Castello Orsini), di Mario Corvini e Stefano Micarelli "Brit in jazz" (29 settembre Castello Orsini) e di Paolo Fresu e Gianluca Petrella (6 ottobre Teatro dei Marsi). Una sezione denominata "jazz dinner" con la possibilità di assistere a concerti in alcuni ristoranti della città. Si parte con il concerto di Luigi Di Nunzio e Andrea Rea (27 settembre presso L´osteria di Corrado), a seguire Alabama Dixieband (28 settembre L´osteria di Corrado) per finire con Manuel Trabucco e Vitale Di Virgilio (4 ottobre Ciccia house). Questa edizione del Festival jazz prevede anche una sezione didattica con un Masterclass di Claudio e Mario Corvini che si terrà dal 27 al 29 settembre presso la sede della Scuola di musica Arturo Toscanini di Avezzano. Spazio anche all´editoria con la presentazione, lunedì 23 settembre alle ore 18 presso il Municipio di Avezzano in occasione dell´inaugurazione del Festival, del libro "La storia del jazz" di Stefano Zenni (edizioni Stampa alternativa). Ad eccezione del concerto finale di Paolo Fresu e Gianluca Petrella, tutti i concerti e gli eventi del Festival jazz saranno gratuiti e aperti a tutti.