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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Luglio 2014
IL VICEPRESIDENTE KALLAS CONVOCA CELLULA DI CRISI DELL´AVIAZIONE UE AD ASSICURARE UN PIENO COORDINAMENTO  
 
 Bruxelles, 22 luglio 2014 - Il vicepresidente Kallas il 18 luglio ha fatto la seguente dichiarazione : "Vorrei dire ancora una volta che siamo tutti profondamente scioccati dalla schianto dell´aereo Malaysian Airlines in Ucraina, con la tragica perdita di tante vite umane. Nostre più sentite condoglianze vanno alle famiglie delle vittime. Ciò che è necessario ora è un´indagine immediata e indipendente sulle cause dello schianto. Invito tutti gli interessati a partecipare e di essere pronto a fare tutto il possibile per aiutare in questo compito essenziale. In termini pratici, ciò significa che gli inquirenti hanno bisogno di libero accesso al luogo dell´incidente, e, naturalmente, le "scatole nere", il registratore dei dati di volo e il registratore vocale della cabina di guida. La fiducia del pubblico richiede una procedura completamente trasparente e aperta. Ho attivato la cellula di crisi dell´aviazione europea in modo che vi sia un adeguato coordinamento degli effetti dello spazio aereo per garantire la sicurezza dei voli. Vorrei rassicurare i passeggeri aerei che è sicuro di volare. Ma capisco perfettamente ora che il pubblico ha fame di fatti. I fatti in termini di ciò che è accaduto a Mh 17 devono essere previste aperta al controllo pubblico a livello mondiale. E se diventa chiaro che questo incidente è stato causato deliberatamente, se Mh17 è stato sparato fuori dei cieli senza riguardo per la morte di tanti civili innocenti, i responsabili saranno assicurati alla giustizia. " Sfondo Indagini sugli incidenti L´organizzazione internazionale dell´aviazione civile (Icao) stabilisce una serie di norme in materia di inchieste sugli incidenti. L´articolo 26 della Convenzione di Chicago afferma in particolare che "in caso di incidente ad un aeromobile di uno Stato contraente che si verificano nel territorio di un altro Stato contraente, e coinvolgendo la morte o gravi lesioni, o indicare grave difetto tecnico dell´aeromobile o aria servizi di navigazione, lo Stato in cui avviene l´incidente sarà avviare un´inchiesta sulle circostanze dell´incidente, secondo, quanto la sua normativa lo consenta, con la procedura che può essere raccomandato dall´Organizzazione internazionale dell´aviazione civile. Lo Stato in cui l´ aeromobile viene registrato deve essere data la possibilità di nominare osservatori ad assistere l´inchiesta e lo Stato che detiene la richiesta comunica la relazione e le conclusioni in materia allo Stato. " Ci sono poi una serie di norme e di pratiche concordate di cui all´allegato 13 della Convenzione di Chicago, tra cui: - Che l´autorità investigativa incidente deve avere autorità illimitata sulla sua condotta, comprese quelle relative alla raccolta e all´analisi di tutte le informazioni rilevanti sul luogo dell´incidente - Che l´investigatore incaricato ha accesso senza ostacoli al relitto e tutto il materiale pertinente, compresi i registratori di volo e record Ats, e avrà il controllo senza restrizioni su di essa al fine di garantire che un esame dettagliato può essere fatta senza indugio da personale autorizzati aderenti l´inchiesta - Che i partecipanti hanno il diritto di: visitare la scena dell´incidente, esaminare il relitto, ottenere informazioni testimone, etc, etc - Che lo Stato svolgere l´indagine è predisposto per la lettura di registratori di volo senza indugio - E che una relazione preliminare deve essere effettuato entro 30 giorni, e in generale dovrebbe essere resa pubblica. Cellula di crisi - La cellula europea di coordinamento di crisi dell´aviazione (Eaccc) è stato introdotto la prima volta durante la crisi del vulcano islandese nel 2010. È collaborato con il gestore della rete di Eurocontrol per coordinare la gestione della risposta alle crisi nella rete europea di gestione del traffico aereo in stretta cooperazione con gli Stati . E ´convocato dal riunioni o teleconferenze con i rappresentanti della Commissione, Eurocontrol, la presidenza dell´Ue, Easa, i militari, Ansp, gli aeroporti e gli utenti dello spazio aereo, aumentata, se necessario, da esperti e altri, come le autorità ucraine in questo caso. Tutti questione relativa alla politica di mitigazione crisi sono discussi, concordati, e approvato come necessario dalla Eaccc. Si è riunito finora due volte dopo l´incidente di Mh 17 on17 luglio.  
   
   
IL PRESIDENTE RIGGIO INTERVIENE IN MERITO ALLE DICHIARAZIONI DEL DIRETTORE PER L’ITALIA DI EASYJET  
 
Roma, 22 luglio 2014 - Il Presidente dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, Vito Riggio, interviene in merito alle dichiarazioni attribuite al direttore per l’Italia della compagnia aerea Easyjet. “Sbalorditiva è l’ipotesi di attribuire a me un atteggiamento anti mercato e anti libera concorrenza. Non capisco perché professionalità certificate e di ottimo livello internazionale non possano essere selezionate con i propri criteri da compagnie che ormai operano stabilmente nel mercato italiano, fermo restando la loro libertà di scelta, che nessuno ha mai inteso negare, ma anche un qualche obbligo di solidarietà nei confronti di un Paese come il nostro, sempre aperto alla concorrenza, e dell’intero settore aereo nazionale che ha anche un patrimonio di professionalità da valorizzare”.  
   
   
FIRMATO IL DECRETO INTERMINISTERIALE PER LA PREVENZIONE DEGLI INCENDI NELLE AEROSTAZIONI  
 
Roma, 22 luglio 2014 - L’ente Nazionale per l’Aviazione Civile informa che è stato firmato il Decreto interministeriale del Ministro dell’Interno Angelino Alfano e del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, per la prevenzione degli incendi, per la progettazione, la costruzione e l’esercizio delle attività di aerostazioni con superficie coperta accessibile al pubblico superiore a 5.000 metri quadrati. Il testo del decreto, elaborato da un apposito gruppo di lavoro coordinato dalla Direzione Centrale per la prevenzione e sicurezza tecnica del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, composto da professionisti dell’Enac e da rappresentanti delle società di gestione aeroportuale, rappresenta il frutto della piena sinergia tra le istituzioni coinvolte e disciplina ulteriormente le attività finalizzate alla prevenzione degli incendi all’interno delle aerostazioni. Il decreto, infatti, partendo dai criteri di calcolo dell’affollamento propri del settore aeroportuale va a definire e uniformare i criteri di progettazione finalizzati alla prevenzione incendi nelle aerostazioni. Viene a essere scongiurata, in questo modo, l’eccessiva penalizzazione che sarebbe derivata dell’entrata in vigore del D.p.r. 151/2011 con l’equiparazione ai fini della prevenzione incendi dei terminal aeroportuali ai centri commerciali. Il decreto entrerà in vigore dopo trenta giorni dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.  
   
   
COMPAGNIA RUMENA CANCELLA VOLI DA E PER BERGAMO E CROTONE – ENAC SEGUE SITUAZIONE RIPROTEZIONE PASSEGGERI  
 
Roma, 22 luglio 2014 - A seguito della cancellazione improvvisa di alcuni voli odierni della compagnia rumena Ten operativi da e per gli scali italiani di Bergamo e Crotone, l’Ente Nazionale per l’Aviazione civile rende noto che attraverso le proprie strutture, centrali e territoriali, sta seguendo la riprotezione dei passeggeri coinvolti nelle cancellazioni per cercare di contenere il più possibile i disservizi agli utenti. Inoltre l’Enac si è già attivato anche rispetto alla cancellazione di altri voli della compagnia Ten, programmati nella giornata di domani su altri aeroporti nazionali, per la verifica delle possibilità di riprotezione e per cercare di prevenire situazioni critiche. Si invitano i passeggeri in possesso di biglietti aerei della compagnia Ten, venduti tramite tour operator italiani, a contattare i propri referenti per chiedere informazioni sull’operatività dei voli. L’enac sta valutando eventuali sanzioni da erogare alla compagnia per mancato rispetto della normativa in materia di tutela e assistenza dei passeggeri.  
   
   
ARCHIVIAZIONE DELLA PROCEDURA DI INFRAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NEI CONFRONTI DELL’ITALIA IN MATERIA DI DIRITTI DI DECOLLO E ATTERRAGGIO  
 
Roma, 22 luglio 2014 - L’ente Nazionale per l’Aviazione Civile rende noto di aver ricevuto l’ufficializzazione da parte della Commissione Europea dell’archiviazione, decisa il 10 luglio, della procedura di infrazione nei confronti dell’Italia in merito all’applicazione della normativa europea dei diritti di decollo e atterraggio e, in particolare all’unificazione di tali diritti di decollo e atterraggio per i voli intra-Ue ed extra Ue presso tutti gli aeroporti italiani. I nuovi livelli dei diritti di decollo e atterraggio, esigibili nel 2014, risultano pertanto ora differenziati solo in base al tonnellaggio dell´aeromobile e non più sulla base della origine/destinazione del voli.  
   
   
UMBRIA AEROSPACE COMPANIES AL FARNBOROUGH INTERNATIONAL AIR SHOW DI LONDRA  
 
Perugia, 22 luglio 2014 - Anche quest´anno il Polo Aerospaziale dell´Umbria, costituitosi nel 2008 per iniziativa di Confindustria Umbria, sta partecipando con il proprio stand al Farnborough International Air Show, uno dei due appuntamenti espositivi più importanti del settore, insieme a quello di Parigi-le Bourget. Nei giorni dell´evento, che è terminato domenica 20 luglio, lo stand del Polo Umbro ha ricevuto, come accaduto anche in passato, visite di importanti clienti internazionali. Quest´anno però è stato teatro di eventi anche in tema di politica economica e di difesa nazionale. Le aziende del Polo che hanno partecipato a questa importante esposizione (Bimal, Comear-bsp, Fucine Umbre, Htc, Ncm, Oma-tonti, Ramal ed Umbra-group), hanno potuto rappresentare direttamente ai maggiori players del settore le proprie competenze industriali. Nello spazio del Polo all´interno della fiera hanno trovato spazio ed evidenza anche le altre imprese socie del Polo non presenti a Londra. Presso lo stand umbro, ospiti del Presidente del Polo Renato Cesca e del Vice Umberto Tonti, si sono succedute le visite del ministro della Difesa Roberta Pinotti, del Sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi e dei due Vicepresidenti della Commissione Difesa della Camera, Maria Calipari e Massimo Artini. Il Ministro Pinotti, che si è fermata a lungo nello stand umbro, si è voluta intrattenere con tutti i rappresentanti delle imprese presenti che le hanno presentato direttamente i propri prodotti in esposizione. Il Ministro ha sottolineato di essere piacevolmente sorpresa per il livello di eccellenza di componenti e sistemi che vengono prodotti in Umbria. Si è quindi complimentata, invitando gli imprenditori presenti a continuare ad agire con determinazione, avendo fiducia nel futuro. Secondo il Ministro, il Governo considera il settore tra quelli fondamentali in Italia, per cogliere le opportunità di mercato a livello globale, sia nel settore della Difesa, che in quello dell´industria aeronautica civile. Sollecitata in merito alla vicenda degli F-35, il Ministro ha assicurato di essere molto determinata nell´ascoltare tutte le posizioni sull´argomento, nell´approfondire, ma anche nel voler infine decidere, sentiti ovviamente gli Organi parlamentari competenti in materia. Ha voluto inoltre rassicurare tutti che le decisioni non saranno prese sull´onda emotiva del momento, ma che saranno frutto di riflessioni approfondite e suffragate da dati oggettivi e nel rispetto dei vincoli contrattuali che legano le decisioni dell´Italia a quelle degli altri otto paesi con i quali l´Italia condivide il progetto. Il Sottosegretario Rossi, accompagnato dal Direttore Generale di Armaereo, il Generale Domenico Esposito, ha incontrato le imprese umbre coinvolte nel programma dell´F-35. L´occasione si è trasformata in un sorta di coordinamento nazionale, essendo convenute nello stand di Umbria Aerospace, anche imprese di altre regioni italiane, che insieme ad Oma e Ncm e sotto l´egida di Alenia, rappresentano l´intera compagine italiana di sviluppo del progetto industriale previsto dagli accordi internazionali. Con il Sottosegretario sono stati affrontati diversi aspetti tecnici che riguardano l´andamento della produzione del sistema d´ala assemblato a Cameri (No), ma le cui componenti sono già in fase di realizzazione in tutta Italia, con sforzi organizzativi e finanziari molto impegnativi per le imprese coinvolte. Con i due Vicepresidenti della Commissione difesa della camera Rosa Maria Calipari del Pd e Massimo Artini del Movimento 5 Stelle, ci si è invece soffermati sui dati numerici del programma e si è illustrato il livello di coinvolgimento industriale che non riguarda soltanto Alenia-finmeccanica, ma anche una decina di imprese di tutte le dimensioni, che a loro volta coinvolgono svariate decine di imprese dell´indotto. Con loro il Generale Esposito ha anche approfondito alcuni aspetti dei termini contrattuali e di impegno che i governi delle nove nazioni coinvolte hanno sottoscritto, già dal 2006. Sono stati ospiti dello stand del Polo anche l´Assessore regionale allo Sviluppo economico Vincenzo Riommi, nell´occasione delegato dalla Presidente della Regione Catiuscia Marini che, con la sua presenza, ha voluto testimoniare la vicinanza della Regione Umbria alle imprese del settore. Riommi ha confermato la volontà di voler proseguire l´opera di accompagnamento di questo importante settore anche in futuro, attraverso il Centro Estero dell´Umbria, anch´esso presente a Londra con il suo direttore Massimiliano Tremiterra.da segnalare anche il conviviale offerto, per l´occasione londinese, dalle Casse dell´Umbria in uno storico locale di Piccadilly Circus. Il Presidente Alberto Cianetti, accompagnato dal Direttore Generale Vanni Bovi, hanno voluto così anche loro testimoniare la vicinanza della Banca alle imprese umbre dell´aerospazio, sulle quali l´Istituto di credito umbro conta e vuole scommettere perché, assieme alle altre imprese regionali di settori diversi, quelle più vivaci ed intraprendenti, possano rappresentare un traino per tutto il comparto manifatturiero umbro, oggi diffusamente impegnato in profonde riflessioni di riposizionamento. I rappresentanti del Polo aerospaziale umbro, assieme all´Assessore Riommi, sono stati ospiti al cocktail offerto da Finmeccanica, nella sede dell´Ambasciata Italiana a Londra cui hanno partecipato tutti i più importanti soggetti imprenditoriali italiani presenti a Farnborough: un ulteriore riconoscimento nei confronti dell´industria regionale di settore.  
   
   
ENAC RIVEDE E RIDUCE VINCOLI EDILIZI A COMUNI GENOVESATO PER LA SICUREZZA DELLA NAVIGAZIONE AEREA SU CRISTOFORO COLOMBO  
 
Genova. 22 Luglio 2014 - Enac-ente nazionale aviazione civile rivede parzialmente i nuovi vincoli edificatori per i comuni nell´area dell´aeroporto di Genova "Cristoforo Colombo", bocciati dalla Regione Liguria nell´aprile scorso e oggetto di una formale opposizione da parte della giunta Burlando, su proposta dell´assessore all´Urbanistica e Pianificazione Territoriale Gabriele Cascino, con il direttore generale del dipartimento Pier Paolo Tomiolo. La cartografia trasmessa alla Regione Liguria, per evitare problemi alla navigazione aerea comprendeva diverse limitazioni in altezza per gli edifici e per la realizzazione di impianti e attrezzature. Mappe molto più restrittive di quelle attuali che, se applicate avrebbero bloccato qualunque intervento edilizio sul territorio entro il raggio di quindici chilometri. I comuni del Genovesato interessati alla cancellazione dei nuovi vincoli, parzialmente o totalmente, per i quali Enac ha accolto l´opposizione della Regione Liguria sono : Campo Ligure, Campomorone, Cogoleto, Masone, Mele, Mignanego, Montoggio, Sant´olcese, Ceranesi. Serra Riccò, Tiglieto. Nel territorio di questi comuni, dopo la comunicazione di Enac, la quota 0,00 di in edificabilità per le nuove costruzioni è stata elevata a 15 metri sopra il suolo, permettendo così le edificazioni previste dai Piani urbanistici comunali. Resta aperta invece la questione-vincoli edilizi nel comune di Genova, e nei comuni di Arenzano, Tiglieto, Urbe e Sassello. Per condividere azioni di mitigazione da introdurre rispetto ai vincoli di edificabilità imposti, è stato costituito tra gli stessi comuni ed Enac un tavolo tecnico. Ma anche i comuni che hanno ottenuto l´eliminazione dei vincoli edilizi più "pesanti" saranno sentiti dalla Regione Liguria per verificare la congruità del provvedimento di Enac. Nell´atto di opposizione della Regione Liguria alle nuove mappe di vincolo di Enac, la delibera regionale segnala, fra i vari punti, profili di illegittimità in ragione della carenza di documentazione prodotta, l´inadeguatezza dei parametri tecnici presi a riferimento e incongruenti per le caratteristiche del territorio del Genovesato, la sproporzione dei vincoli che ricadrebbero sul territorio e delle restrizioni anche per le attività economiche e produttive. "Senza considerare il fatto che non siamo in pianura, dove questi limiti andrebbero bene, ma in un territorio montuoso, dove l´altezza delle montagne sfora già i limiti fissati dalle nuove mappe di sicurezza di Enac, sempre che non si decida di abbatterle", commenta l´assessore Cascino, soddisfatto per questa prima decisione di Enac.  
   
   
SAFE SMART GREEN QUALIIIITY FORD LANCIA IN TUTTO IL MONDO L’INNOVATIVE MOBILITY CHALLENGE, PER AFFRONTARE CON SOLUZIONI HI-TECH LE SFIDE DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE  
 
Roma, 18 luglio 2014 – Ford ha annunciato il lancio dell’Innovate Mobility Challenge, una serie di sfide grazie alle quali gli sviluppatori potranno mettersi alla prova per creare soluzioni hi-tech e in grado di migliorare la mobilità in 8 località in tutto il mondo. Le sfide si svolgeranno in Portogallo (Lisbona), India (Mumbai, Delhi e Chennai), Stati Uniti (Los Angeles), Sud Africa (Johannesburg), Cina (Shanghai) e Argentina. “Portare l’Innovate Mobility Challenge in diverse località di tutto il mondo ci permette di affrontare assieme alle comunità locali di sviluppatori le diverse problematiche relative alla mobilità”, ha dichiarato Paul Mascarenas, Chief Technical Officer e Vice Presidente Ricerca e Innovazione, di Ford. “Raggiungere 8 diverse regioni permette di declinare localmente l’obiettivo globale: trasformare il network del sistema dei trasporti per renderlo più efficiente e hi-tech”. In ognuna delle località raggiunte dalle sfide, Ford stabilirà delle partnership con esperti e autorità locali per identificare le caratteristiche peculiari dello scenario di riferimento. Il panel della giuria sarà composto sia da dirigenti Ford esperti nella ricerca nel settore delle soluzioni di mobilità, che da consulenti locali, identificati per ogni singola sfida. Per maggiori dettagli, visitare l’indirizzo www.Fordsvl.com/innovatemobility    
   
   
CARBURANTI: FVG, VOGLIAMO GARANTIRE SCONTI BENZINA  
 
Trieste, 22 luglio 2014 - L´assessore all´energia del Friuli Venezia Giulia, Sara Vito, proporrà al Consiglio regionale, nel corso dell´esame del prossimo assestamento di Bilancio, calendarizzato a fine mese, l´implementazione dell´apposito capitolo di Bilancio per 15,5 milioni di euro allo scopo di garantire la scontistica dei carburanti fino alla fine dell´anno. "Abbiamo appreso la recentissima notizia della messa in mora complementare della Regione da parte della Ue, ufficializzata l´11 luglio, in violazione della direttiva 2003/96/Ce sulla tassazione dei prodotti energetici e dell´elettricità, in quanto l´Unione europea ha ritenuto che il contributo alla pompa erogato dalla Regione costituisca un rimborso dell´accisa vietato dalla normativa comunitaria", ha osservato Vito. "Valuteremo tutte le strade percorribili per superare questa situazione. Forniremo tutte le informazioni del caso al ministero. Intendiamo aprire un dialogo con Bruxelles perché non riusciamo a comprendere come mai venga imposto questo rigore solo alla nostra Regione. Non vogliamo mettere in ginocchio il settore". La questione è stata oggetto di attenzione da parte della Commissione europea fin dal 2008: la Ue già allora aveva contestato il meccanismo della riduzione del prezzo dei carburanti, concesso ai sensi della legge nazionale 549/95 e della normativa regionale 47/1996, ritenendolo assimilabile a una deroga non autorizzata alla riduzione dell´accisa. L´italia aveva fornito riscontro sostenendo la legittimità della normativa regionale, ma si era impegnata a modificare il meccanismo contestato. Ciò è effettivamente avvenuto con il nuovo sistema operativo delineato dalla legge regionale 14/2010, in base al quale le Camere di commercio pagano un contributo direttamente ai gestori delle stazioni di servizio. Sulla piena legittimità del nuovo sistema si era pronunciata favorevolmente anche la Corte costituzionale con la puntuale sentenza n.185/2011. La Commissione europea, sulla base dei rilievi ora formulati, ha invitato lo Stato italiano a fornire le proprie osservazioni entro due mesi dal ricevimento della nota di contestazione. La Regione fornirà tempestivamente ed in modo esauriente gli elementi normativi e le proprie considerazioni elaborate congiuntamente dagli uffici della direzione Ambiente e Energia e dalla direzione Finanze, Patrimonio, Coordinamento e Programmazione politiche economiche e comunitarie per gli aspetti fiscali relativi alle entrate e alla contestata riduzione delle accise. In tale documentazione si evidenzierà l´utilità complessiva del sistema della scontistica dei prezzi dei carburanti alla pompa, che rappresenta un esempio di come si possa erogare un servizio a favore della popolazione che si auto-ripaga in quanto i ricavi da imposta coprono interamente la spesa. Vito, peraltro, considerando che la problematica investe anche altre Regioni italiane di confine, ha proposto che il Friuli Venezia Giulia si faccia parte attiva affinché gli uffici centrali dell´Amministrazione statale attribuiscano alla questione valenza nazionale per un´azione complessiva e coordinata nei confronti della Ue.  
   
   
TRASPORTI: ABRUZZO, SU SAGA, APERTI A PROPOSTE  
 
Pescara, 22 luglio 2014 - "La proposta di legge approvata dalla commissione Bilancio del Consiglio sulla ricapitalizzazione della Saga nasce da fatti pregressi", lo spiega il consigliere delegato del Presidente, Camillo D´alessandro, aggiungendo che "nel corso dell´anno 2013 non è stato possibile finanziare il piano marketing dell´Aeroporto d´Abruzzo a seguito della pronuncia della Corte costituzionale che ha dichiarato dichiarato l´illegittimità costituzionale dell´art.2 della legge regionale n.69/2012". In sostanza la Corte ha ritenuto che la legge adottata fosse in violazione alla normativa in materia di aiuti di stato ed agli orientamenti comunitari sugli aeroporti. " Tale situazione - ha aggiunto - ha fatto venir meno la possibilità di erogare il contributo regionale a sostegno del piano marketing dell´aeroporto ed ha determinato la perdita della società che ha portato alla ricapitalizzazione della stessa . "Il Governo regionale sta operando su due binari - ha quindi aggiunto D´alessandro, primo firmatario della legge in discussione- quello della ricapitalizzazione, che è un atto dovuto per impedire la liquidazione della società, e quello dell´approvazione di un piano industriale che dovrà essere in linea con i nuovi orientamenti comunitari che prevedono per gli aeroporti con meno di 700.000 passeggeri un sostegno economico fino all´80 per cento del deficit di finanziamento per un periodo di cinque anni a partire dal 1 gennaio 2014". "Il gestore aeroportuale dovrà indicare nel piano industriale le misure e le modalità attraverso le quali ritiene di poter ridurre nei primi cinque anni il deficit funding dei costi operativi. Al termine di un periodo di dieci anni l´aeroporto dovrebbe essere in grado di autofinanziarsi". Ancora D´alessandro: "Siamo aperti a qualsiasi proposta che possa aiutare la Regione a risolvere la questione Aeroporto d´Abruzzo, ma non crediamo che l´opposizione fine a se stessa all´approvazione della legge possa portare benefici al territorio e soprattutto ad un´infrastruttura strategica quale è l´aeroporto d´Abruzzo. Attendiamo proposte".  
   
   
TRASPORTI UMBRIA: PRESIDENTE MARINI, "MOBILITÀ SEMPRE PIÙ SOSTENIBILE"  
 
Perugia, 22 luglio 2014 – "Il nuovo Piano regionale dei trasporti punta ad una mobilità urbana sempre più sostenibile e meno impattante dal punto di vista ambientale, ciò significa che nella nostra regione produrrà una sorta di mini-rivoluzione": è quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, a termine dell´incontro di partecipazione dei contenuti del Piano regionale dei Trasporti e del Piano di Bacino Unico regionale. I contenuti del Piano dei Trasporti si vanno ad intersecare con quelli "del Piano Regionale della Qualità dell´Aria, recentemente approvato – ha detto la presidente - che definisce le priorità d´azione e relativi obiettivi da raggiungere per ridurre le emissioni inquinanti anche nel settore dei trasporti". "E´ evidente che gli obiettivi si raggiungeranno – afferma la presidente Marini – solo rendendo il trasporto pubblico più accessibile, dando risposta alle domande di servizi non ancora evase e potenziando le risorse per i mezzi che viaggiano con più passeggeri". La strategia progettuale in sintesi, nel ridisegno della rete dei trasporti punta a rimodulare la globalità dei servizi attraverso il coordinamento tra le diverse modalità di trasporto che dovranno integrarsi eliminando ogni sovrapposizione. La presidente ha poi richiamato l´attenzione sui collegamenti dell´Umbria verso il resto dell´Italia, "che devono tener conto del trasporto di passeggeri e del business da una parte, e dei pendolari dall´altra", e che "non possono avere come unica risposta l´alta velocità". "Infatti – ha riferito - un ulteriore aspetto al quale il Piano ha riservato un´attenzione particolare, sin da questa fase di impostazione, è lo sforzo per rompere l´isolamento storico dell´Umbria, garantendo una più rapida accessibilità e, nel contempo, assicurare una maggiore coesione tra i territori interni". Per la presidente l´attuazione dello scenario che il Prt va delineando richiede investimenti ingenti: "La Regione – ha detto – in questo settore ha fatto tanto e in questi anni non ha mai ridotto le risorse utilizzando anche quelle del proprio bilancio. La Regine continuerà a fare la sua parte, ma occorre che tutti i soggetti interessati facciano la loro, perché solo lavorando in modo coordinato si potranno realizzare gli obiettivi del Piano". Concludendo la presidente si è soffermata sul ruolo strategico dell´aeroporto San Francesco d´ Assisi, "che per il periodo di attuazione del Piano, dovrà contare sempre di più sugli investimenti pubblici e privati", ed ha annunciato che "la Regione è pronta ad avviare le procedure per l´affidamento dei servizi di trasporto in modo da espletare le gare entro il primo semestre del 2015.  
   
   
TRASPORTI: PRESIDENTE MARINI E ASSESSORE UMBRIA ILLUSTRANO PIANI REGIONALI TRASPORTI E DI BACINO UNICO  
 
 Perugia, 22 luglio 2014 – Lo scenario progettuale del Piano Regionale dei Trasporti (Prt) si articola incrociando tre dimensioni territoriali (euro-nazionale, trans-regionale e regionale), ed avrà validità di dieci anni con start-up quadriennale e periodi di revisione e monitoraggio triennali: è quanto affermato ieri a Perugia dall´assessore regionale ai trasporti, Silvano Rometti, in apertura dell´incontro che si è tenuto a Perugia, e al quale è intervenuta anche la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, finalizzato a illustrare i lineamenti programmatico-progettuali del Prt e del Piano di Bacino Unico regionale. Erano presenti anche i due assessori provinciali competenti. "Il Piano – ha spiegato Rometti - in fase di redazione e sottoposto a procedura di Vas (Valutazione Ambientale Strategica) la cui fase di consultazione preliminare si è conclusa il 18 maggio scorso, prevede tre ambiti di intervento". La prima azione che il Piano si pone è l´integrazione dell´Umbria nel sistema delle reti europee e nazionali per il trasporto di passeggeri e merci. Il secondo ambito d´azione del Prt che abbraccia la dimensione extraregionale e l´integrazione interregionale, si propone di consolidare il ruolo dell´Umbria di cerniera e di promotrice di integrazioni interregionali tra i territori dell´Italia centrale, conformi ai modelli e ai bisogni locali, ma orientati alla interconnessione delle aree interne con le reti e i servizi per il trasporto di persone e merci sulla media e lunga percorrenza. Per il terzo ambito d´azione (livello territoriale regionale, inclusa la dimensione urbana), nel rispetto delle competenze di Province e Comuni, il Prt si pone come obiettivo generale la messa a punto di un sistema multimodale che garantisca adeguati e sostenibili livelli di mobilità supportando la coesione interna e il riequilibrio territoriale, ai fini dell´accessibilità dal territorio alle sedi di lavoro, ai servizi di rilevanza regionale, alle "porte di accesso" alle reti della lunga percorrenza, ma anche ai principali poli urbani di riferimento per ciascun ambito e alle aree che rivestono — per residenti e turisti — elevato interesse storico-artistico e/o ambientale. È questa una delle grandi novità introdotte dal Piano che punta ad una forte integrazione tra i trasporti su ferro, gomma e lacuali attraverso postazioni in cui sarà possibile l´interscambio. La cosiddetta "rottura di carico", quindi il passaggio da un sistema di trasporto ad un altro per raggiungere in tempi più brevi la destinazione producendo anche economie per la produzione di servizi, sarà una condizione necessaria per la realizzazione di questo punto. Partendo dal riconoscimento delle peculiarità del territorio umbro diventa indispensabile la strutturazione di una rete che deve interpretare ciascun territorio per dare risposte adeguate in termini di infrastrutture, servizi e politiche-azioni alla domanda generata, sia questa espressione di poli urbani di rango nazionale o di aree a bassa densità abitativa. La differenziazione significa, in questo senso, non penalizzare territori rispetto ad altri, ma favorire la coesione territoriale e l´inclusione sociale, con un´offerta di trasporto che tenga conto sia delle risorse limitate, sia dell´obiettivo primario di contrastare lo spopolamento di aree "marginali". Il Piano riserva grande attenzione anche alle persone con disabilità con la previsione di servizi accessibili, e inoltre punta alla semplificazione dell´informazione anche attraverso le nuove tecnologie per far conoscere agli utenti gli orari e le varie tappe di percorrenza del mezzo di trasporto in tempo reale. Infine, è previsto un biglietto unico intermodale che permetterà di passare da un mezzo all´altro. In particolare, il tema della pianificazione della rete dei servizi di trasporto pubblico, nell´attuale frangente di limitatezza delle risorse, richiede un´assunzione di responsabilità anche nella definizione delle priorità di intervento infrastrutturale, affinché queste siano selezionate in funzione della loro capacità di massimizzare i benefici per l´esercizio, nella prospettiva di attuare un modello integrato di rete del Tprl la cui definizione è la prima finalità del Piano di Bacino unico Regionale. Le linee d´intervento del Piano dovranno essere variamente combinate definendo di volta in volta le strategie attraverso cui raggiungere la massima utilità complessiva. L´attenzione che il Prt vuole riservare al livello trans-regionale nasce, in generale, dagli obiettivi di cooperazione che la Regione Umbria sta concretamente perseguendo con azioni e indirizzi programmatici. In questo quadro si rafforza l´esigenza di politiche con i territori limitrofi che diano seguito alle buone pratiche già avviate, come nel caso dell´accordo tra le Regioni del Centro Italia per l´infrastrutturazione ferroviaria o della Società costituita per la promozione della "Strada dei due Mari". Il Piano regionale dei Trasporti sarà redatto contestualmente al Piano di Bacino che concretizza i contenuti del Prt. Con le sue revisioni triennali, il piano di bacino può accompagnare la progressiva attuazione delle strategie e dello stesso scenario infrastrutturale del piano trasporti.  
   
   
AOSTA: PRESENTAZIONE AL PUBBLICO DEL PONTE ACQUEDOTTO DI PONT D’AëL IN OCCASIONE DELL’APERTURA STRAORDINARIA  
 
Aosta, 22 luglio 2014 - L’assessore all’istruzione e cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta, Emily Rini, presenterà al pubblico, sabato 26 luglio 2014, alle ore 17.00, il monumentale ponte-acquedotto di Pont d’Aël ad Aymavilles, che riaprirà, in quest’occasione, dopo complesse indagini archeologiche ed un accurato restauro ed un intervento di valorizzazione che ha rinnovato e arricchito il percorso di visita. L’evento è organizzato in occasione dell’apertura straordinaria con visite guidate del monumento, che avrà luogo, in due fine settimana, dal 26 al 28 luglio e dal 7 al 10 agosto e che rientra nella rassegna di eventi culturali organizzati in occasione delle celebrazioni per il Bimillenario della morte dell’Imperatore Ottaviano Augusto. «Sono particolarmente lieta di presentare quest’opera straordinaria, questo gioiello di ingegneria idraulica del I secolo a.C. - dichiara l’Assessore Emily Rini - che ha ritrovato tutto il suo splendore dopo un accurato intervento di restauro e valorizzazione. L’assessorato vuole, con questa iniziativa, restituire ai cittadini un bene monumentale, recentemente restaurato, permettendo alla comunità locale e ai turisti presenti in Valle d’Aosta, di scoprire attraverso delle visite guidate la storia, i lavori di restauro eseguiti sul monumento e i risultati delle ricerche scientifiche.» Il monumentale ponte-acquedotto romano di Pont d’Aël, grandiosa opera in muratura, fondata su roccia che supera il torrente Grand Eyvia con un’unica arcata ad un’altezza di oltre 50 metri dal livello del corso d’acqua, è stato oggetto di un importante intervento di conservazione e valorizzazione inserito nel Programma operativo di competitività regionale 2007-2013 (Por), recentemente concluso, che ha visto l’utilizzo di finanziamenti provenienti dal Fondo europeo di Sviluppo regionale, per una serie di interventi che hanno riguardato: l’indagine archeologica, il restauro conservativo delle superfici lapidee e le fasi di valorizzazione del percorso di visita con la realizzazione di un piccolo centro di interpretazione del sito. Le visite guidate gratuite al ponte-acquedotto di Pont d’Aël, si effettueranno con partenza ogni mezzora in orario 9.00-12.00 e 15.00-18.00, con prenotazione obbligatoria al numero verde 800.110051 (tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 17.00). Curate dagli archeologici della Soprintendenza regionale esse proporranno un’accurata spiegazione delle caratteristiche monumentali dell’opera, della sua storia e dell’inserimento del monumento nel contesto storico e paesaggistico-naturale. Il percorso è accessibile con scarpe comode.  
   
   
NASCE L’OSSERVATORIO PER IL CORRIDOIO DEL BRENNERO  
 
Trento, 22 luglio 2014 - Condividere, informare e interfacciarsi con i cittadini e il territorio. Questo lo scopo dell’Osservatorio per lo sviluppo del corridoio del Brennero e delle connesse infrastrutture provinciali, istituito dalla Giunta provinciale con una delibera a firma dell’assessore alle infrastrutture Mauro Gilmozzi. Saranno creati sul territorio alcuni sportelli che avranno il compito di informare i cittadini sugli impatti ambientali ed economici delle opere. Previsto dalla normativa provinciale, l’Osservatorio per lo sviluppo del corridoio del Brennero, con l’ausilio di un comitato scientifico, avrà il compito di monitorare le varie fasi di progettazione e realizzazione delle tratte di accesso all’opera ferroviaria che saranno realizzate in Trentino, in relazione agli aspetti ambientali, economici e territoriali. Sarà l’interfaccia tra la pubblica amministrazione, le realtà locali e i cittadini. Un luogo di informazione e di partecipazione che accompagnerà la realizzazione delle opere. Avrà la possibilità di effettuare sopralluoghi, istruttorie e ogni attività necessaria a verificare il corretto svolgimento dei lavori e a indagare le possibili situazioni a rischio. L’osservatorio avrà inoltre il compito di informare i cittadini sull’impatto delle infrastrutture, istituendo a questo scopo anche degli sportelli sul territorio, che serviranno a raccogliere segnalazioni rispetto a eventuali disagi o criticità. Per le proprie attività potrà avvalersi della collaborazione di università e di istituti scientifici e di ricerca. L’osservatorio viene istituito presso il Dipartimento Infrastrutture e mobilità della Provincia, che dovrà ora avviare le procedure per l’attivazione del comitato scientifico che sarà poi nominato dalla Giunta provinciale. Come stabilito dalla norma provinciale fanno parte dell´osservatorio: il dirigente generale del dipartimento competente in materia di infrastrutture; il dirigente generale del dipartimento competente in materia di ambiente e territorio; un rappresentante dell´Azienda provinciale per i servizi sanitari; cinque componenti designati dai comuni del territorio provinciale e dalle comunità interessati dal corridoio del Brennero, ed in particolare due designati rispettivamente dai comuni di Trento e Rovereto e tre designati congiuntamente dagli altri enti locali; un rappresentante del ministero competente in materia di infrastrutture; un rappresentante del soggetto gestore dell´infrastruttura ferroviaria; un rappresentante del Museo delle scienze di Trento; un esperto in materia di infrastrutture di trasporto designato dalla Giunta provinciale su proposta dell´assessore competente in materia di infrastrutture e un esperto di chiara fama, designato dalle minoranze del Consiglio provinciale.  
   
   
NUOVA 429: ALLE POLEMICHE I FATTI  
 
Firenze 22 luglio 2014 - "Seguiamo la vicenda della 429 e lo facciamo con l´attenzione dovuta a un´opera di così primaria importanza: abbiamo già convocato i sindaci della zona per avviare le procedure che porteranno alla nomina del Commissario". Così, riferendosi alla strada regionale caratterizzata da quel numero, Vincenzo Ceccarelli, assessore toscano ai trasporti, con l´aggiunta di una specifica assicurazione. "Faremo in modo - spiega - che i tempi di realizzazione dei lavori siano i più celeri possibili: la nuova 429 va assolutamente completata; le risorse ci sono e spetterà al Commissario seguire questa nuova fase; noi lo metteremo presto in grado di fare al meglio il suo lavoro. Penso anche che il collegio di vigilanza abbia fatto il lavoro che era suo compito fare". Riferendosi poi a "dichiarazioni polemiche della ditta appaltatrice che continuo a leggere", Ceccarelli precisa di non volersi addentrare su questo tipo di terreno. "Dico solo - aggiunge - che in questa fase forse sarebbe meglio se tutti lavorassero in un operoso ed efficace silenzio. Se poi qualcuno deve parlare, la ditta non mi sembra la più indicata".  
   
   
AL VIA UN BANDO DA 5 MILIONI PER METTERE IN SICUREZZA LE STRADE TOSCANE  
 
 Firenze, 22 luglio 2014 - Meno incidenti, più sicurezza sulle strade: ha questa finalità il nuovo bando da 5 milioni di euro con il quale la Regione Toscana finanzierà progetti finalizzati al miglioramento delle condizioni della viabilità per diminuire il più possibile il numero dei sinistri e il loro pesante carico di feriti e di morti. Da oggi e sino al prossimo 14 ottobre Province e Comuni potranno presentare progetti per migliorare la sicurezza che riguardino le tratte stradali extraurbane che presentano le maggiori concentrazioni di vittime per incidenti stradali o le aree urbane ad elevata incidentalità. Varia la tipologia di opere finanziabili: si va da misure di regolamentazione del traffico (con la creazione di rotatorie, il posizionamento di rallentatori per il traffico o il miglioramento di segnaletica e illuminazione) a azioni per la riqualificazione del sistema viario sino alla creazione di corsie preferenziali per la mobilità ciclopedonale. I progetti che risulteranno ´vincitori´ del bando potranno essere cofinanziati dalla Regione con contributi fino all´80% (importo massimo di 250.000 euro) per gli ambiti urbani delle strade regionali, sino al 50% (con un importo massimo di 150.000 euro) per le strade provinciali e comunali. "Anche per quest´anno - ha evidenziato l´assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli - abbiamo deciso di destinare un finanziamento significativo al miglioramento della rete infrastrutturale, soprattutto sul versante della sicurezza. I dati statistici degli ultimi anni segnalano un calo degli incidenti nella nostra regione, e questo ci conferma che la direzione è quella giusta, anche se la strada da fare è ancora tanta. Anno scorso un bando analogo a questo ha finanziato 38 progetti per la sicurezza sulle nostre strade, quest´anno, con le stesse risorse potremo fare altrettanto: e nuovi significativi tratti critici delle nostre strade saranno resi più sicuri".  
   
   
ESPROPRI TEEM, PARTI A CONFRONTO CON REGIONE LOMBARDIA  
 
Milano, 22 luglio 2014 - Individuare le modalità per sottoscrivere un Protocollo d´intesa circa i criteri di esproprio connessi alla Tangenziale Est Esterna di Milano (Teem). Questo l´obiettivo del Tavolo che si è riunito ieri mattina a Palazzo Lombardia, convocato dagli assessori Alberto Cavalli (Infrastrutture e Mobilità) e Gianni Fava (Agricoltura). Alla riunione hanno partecipato anche i rappresentanti di tutti gli altri soggetti coinvolti: Coldiretti Lombardia, Confagricoltura Lombardia, Cia Lombardia, Copagri Lombardia, Proprietà Fondiaria, Cal Spa e Tangenziale esterna Spa. Gli assessori Cavalli e Fava hanno nuovamente rivisto le parti, dopo molti incontri di carattere tecnico, per cercare di dirimere una questione sulla quale gli Uffici regionali stanno collaborando fin dal 2013, svolgendo un ruolo di conciliazione fra le parti, vale a dire il mondo agricolo da una parte e Te Spa, impresa che realizza l´opera, dall´altra. Le parti hanno riscontrato la comune volontà di giungere a un´intesa e, a tal fine, è già stata convocata una nuova riunione per lunedì prossimo, 28 luglio, con l´auspicio che sia concordata la soluzione definitiva.  
   
   
FERROVIE: REGIONE FVG STUDIA RIATTIVAZIONE TRIESTE-LUBIANA-VIENNA  
 
Trieste, 22 luglio 2014 - La Regione studia la riattivazione del collegamento ferroviario Trieste-lubiana-vienna. E´ stato questo l´argomento al centro di un incontro tecnico, promosso il 18 luglio a Trieste dalla Regione, con i concessionari delle ferrovie italiane, slovene e austriache, nonché con i rappresentanti del Comune e della provincia di Trieste, allo scopo di verificare la sostenibilità di tale progetto e le problematiche, anche di carattere tecnico, da superare. Si tratta di un servizio che, com´è stato riscontrato in occasione di recenti sperimentazioni, se viene proposto con i necessari supporti di raccordo al sistema trasportistico locale, riscontra l´interesse dell´utenza. Si tratterebbe quindi di un progetto percorribile. Nell´occasione è stato ribadito l´interesse, da parte dell´Amministrazione regionale e dei rappresentanti delle concessionarie delle ferrovie coinvolte, alla riattivazione di una linea, che riveste carattere storico per il capoluogo regionale, e che in passato metteva in rete le città della Mitteleuropa. La Regione è orientata a verificare la possibilità di sostenere gli interventi necessari all´ottimizzazione dei servizi funzionali al collegamento internazionale attraverso i fondi comunitari, e in particolare attingendo al programma europeo ´Central Europe´ e ´Spazio Alpino´, che finanziano la cooperazione transnazionale, e i programmi transnazionali Italia-austria e Italia-slovenia. Per seguire tale percorso dovrà essere redatto il business plan di un progetto pilota, da definire in accordo con le concessionarie ferroviarie, al fine di testare l´efficacia della eventuale riattivazione della linea, e valutare se i costi relativi potranno essere sostenibili nel lungo periodo attraverso l´esercizio della stessa linea. Com´è stato convenuto a conclusione dell´incontro, le concessionarie delle ferrovie, italiana, slovena e austriaca, produrranno una scheda tecnica che riporterà le valutazioni e le proposte rispetto all´ipotesi prospettata. A seguito di ciò, potrà essere armonizzato un progetto di fattibilità che si accompagni a un´indagine di mercato, al business plan del progetto, e all´eventuale messa in opera di un servizio pilota a valere sui fondi Ue. Nel contempo è stato proposto di attivare un tavolo di lavoro per affrontare e risolvere le criticità del collegamento tra Trieste e Opicina, e degli attuali servizi ferroviari in coincidenza con Lubiana, relativamente all´interoperabilità fra i due Paesi, e all´adeguamento della viabilità adiacente alla Stazione di Opicina.  
   
   
UMBRIA, AL VIA SPERIMENTAZIONE PER I TRENI RV 2488-2481 DIRETTI A ROMA: ALLO STUDIO SOLUZIONI CONTRO SOVRAFFOLLAMENTO  
 
Perugia, 22 luglio 2014 – "La soppressione, in via sperimentale, a partire dal 21 luglio, della fermata ad Orte della coppia di treni ‘Rv 2481´ e ‘Rv2488´ diretti a Roma, risponde alla richiesta dei pendolari umbri che lamentano problemi legati al sovraffollamento delle carrozze: lo afferma l´assessore regionale ai trasporti, Silvano Rometti, precisando che "il problema del sovraffollamento dei treni umbri, seppur denunciato da diversi anni, non è mai stato affrontato". "Tenendo conto della stagione estiva – prosegue - è stato deciso di avviare la sperimentazione per un periodo limitato ad un breve arco temporale, che non andrà oltre la metà di settembre. In pratica, il tempo utile per studiare le soluzioni più idonee finalizzate a superare la problematica segnalata". "La questione del sovraffollamento dei due treni – ha detto l´assessore – va risolta in maniera definitiva sperimentando un´alternativa tecnica. In proposito le Regioni Umbria e Lazio stanno avviando un confronto serrato con Trenitalia e Rfi, per valutare varie possibilità che tengano conto delle esigenze di tutti i pendolari cercando di migliorare la qualità del servizio senza creare disagi ai tanti cittadini umbri che si spostano quotidianamente per ragioni di lavoro o di studio verso Roma".  
   
   
ROSSI AL GOVERNO: "CHIUDERE SUBITO LE PARTITE DI TIRRENICA E FERROVIA PISTOIA-LUCCA"  
 
Firenze 22 luglio 2014 - "Chiudere innanzi tutto due partite fondamentali, da un lato la Tirrenica, vicenda che va avanti da 50 e più anni, con quel ´buco´ infrastrutturale tra Rosignano e Civitavecchia visibile su qualsiasi cartina, e dall´altro il raddoppio della tratta ferroviaria Pistoia-lucca, incredibilmente a binario unico, come a metà dell´Ottocento, ai tempi del Granduca Leopoldo Ii. E poi a seguire vanno concluse le altre grandi vicende infrastrutturali ancora aperte: lo sviluppo e l´integrazione dei due aeroporti di Firenze e Pisa, con una società unica, e dunque unico cda, base per un formidabile hub dell´Italia centrale, dove si utilizzerà l´aeroporto di Firenze per quello che potrà essere utilizzato nel rispetto dell´ambiente e della sicurezza, e quello di Pisa per tutte le sue potenzialità. E ancora il completamento del sottoattraversamento di Firenze, che eliminerebbe il "tappo" fiorentino della Av e libererebbe binari di superficie per i treni regionali, l´adeguamento a tre corsie della A1 e della A11, e poi la Grosseto-siena, seguita dalla Grosseto-fano". Queste le priorità infrastrutturali sintetizzate dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi al viceministro alle infrastrutture e senatore Riccardo Nencini e all´affollata platea del convegno "Il futuro è dietro l´angolo", organizzato nel pomeriggio di oggi a Palazzo Medici Riccardi. "Grazie al viceministro Nencini – ha detto Rossi – per quanto ha già fatto e sta facendo. Confidiamo, con l´appoggio del governo con cui abbiamo già firmato un´intesa generale quadro, di farcela nel giro dei prossimi mesi a recuperare sui ritardi. Lo sblocco di queste opere infrastrutturali strategiche può dare una svolta decisiva al futuro della Toscana. Certo, lo sviluppo non dipende solo dalle infrastrutture, ma anche dal manifatturiero, dal turismo, dalle città d´arte, dal paesaggio. Però è chiaro che non si possono attrarre investimenti senza un sistema adeguato, un sistema dove, per fare un esempio che non mi stanco di riproporre, si accede a un´autostrada con un semaforo, come è il caso di Peretola." "La realizzazione del Corridoio tirrenico – ha spiegato ancora Rossi - è fondamentale per tutta la Toscana della costa, ma non solo. E´ una infrastruttura del paese. Realizzare un collegamento costiero più diretto ha un forte impatto infatti anche per alleggerire i pesanti flussi di traffico della A1 e per convogliare su Roma quel traffico merci dal porto di Livorno che, fatto 100 il volume su Roma, oggi si aggira intorno all´1,5%. Per questo abbiamo accettato che si sovrapponesse alla variante Aurelia, ed è stato un fatto non banale, perché utilizzare la variante Aurelia per il corridoio è come togliere un diritto ai cittadini. Con assunzione di responsabilità ci siamo pertanto impegnati a tutelare con meccanismi adeguati le popolazioni che abitano in quelle zone allo scopo di garantire la pendolarità di tutti. E poi abbiamo ricontrattato tutto. Insomma penso che il governo a questo punto può chiudere la partita". Quanto all´altra priorità, il raddoppio ferroviario Lucca-pistoia, su un costo stimato di 430 milioni, lo Stato ce ne deve mettere 200. "La Regione – dice il presidente - ne ha già messi 35 e siamo disposti, pur in tempo di ristrettezze a metterne altri 200. Ma è fondamentale modernizzare il trasporto ferroviario, non si può impiegare un´ora e quarantacinque minuti per 72 km (Firenze-lucca) quando per andare da Firenze a Pisa (82 km) se ne impiegano 45-50". "Ancora un´ultima riflessione – ha detto Rossi - Non capisco chi critica queste scelte della Regione, che sono scelte solo di adeguamento e ammodernamento. E adeguare le infrastrutture è un compito che ci spetta e a cui non ci può sottrarre. Anche perché non riguardano solo la Toscana, ma ne trarrebbe profitto e si darebbe una spinta a quell´entità importante che è l´Italia centrale".  
   
   
FVG-COREA SUD: SERRACCHIANI-JAE HYUN BAE, FOCUS SU CANTIERISTICA  
 
Trieste, 22 luglio 2014 - La presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha incontrato 18 luglio a Trieste l´ambasciatore della Repubblica di Corea a Roma, Jae-hyun Bae. L´alto diplomatico sudcoreano ha espresso l´interesse del suo Paese, la quarta economia più grande d´Asia e 15. Al mondo, a sviluppare rapporti di collaborazione nell´ambito della cantieristica navale, della nautica e della navalmeccanica. La cantieristica sudcoreana, ha sottolineato l´ambasciatore, è infatti specificamente interessata al design (legata alla costruzione dei grandi yachts), ai sistemi di propulsione, all´ottimizzazione dei materiali di costruzione e, quindi, al comparto della Ricerca&sviluppo connesso al settore navale. Serracchiani ha accolto con molta attenzione le proposte dell´ambasciatore Jae-hyun Bae, evidenziando innanzitutto il ruolo del Friuli Venezia Giulia nell´ambito del sistema-Paese: una Regione certo di non grandi dimensioni, ma con una grande tradizioni scientifica ed imprenditoriale, dalla posizione geopolitica strategica e con ottimi rapporti internazionali in tutta l´area, particolarmente con il Nord e il Sud-est europeo. La presidente ha quindi illustrato al diplomatico l´attività delle aziende attive nel settore dell´economia del mare, che in Friuli Venezia Giulia esprimono punte d´eccellenza per dimensione e qualità, supportando l´ipotesi che la Regione possa accompagnare una delegazione coreana in visita agli stabilimenti di maggior rilievo del territorio. Dimostrando di conoscere ed apprezzare il ruolo del distretto tecnologico Ditenave di Monfalcone (visitato la scorsa settimana dal consigliere economico della stessa Ambasciata), il diplomatico ha ricordato la già instaurata cooperazione tra la Corea e l´Università di Udine che, su proposta Di Serracchiani, potrebbe estendersi anche agli altri centri di ricerca della regione. Al termine dell´incontro, Jae-hyun Bae ha annunciato che Park Geun-hye, il primo presidente donna del suo Paese, in ottobre sarà in visita a Roma, dove incontrerà il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e Papa Francesco.  
   
   
IDROVIA PADOVA-VENEZIA. PUBBLICATO BANDO EUROPEO PER PROGETTO PRELIMINARE  
 
Venezia, 22 luglio 2014 - E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea e anche su quella della Repubblica Italiana (5° Serie Speciale, n. 81 del 18 luglio) il bando di gara per l’affidamento dell’incarico per la redazione del progetto preliminare per il completamento dell’Idrovia Padova-venezia come canale navigabile con funzione anche di scolmatore del fiume Brenta. E’ l’assessore regionale alla difesa del suolo Maurizio Conte a dare notizia dell’avvenuta pubblicazione del bando con cui prosegue l’iter della proceduta avviata con l’approvazione di un provvedimento della giunta veneta del giugno scorso. “Il tutto – aggiunge Conte - sta avvenendo in base alle risultanze di uno studio di fattibilità commissionato dalla Regione, che ha preso in esame tutte le possibili soluzioni adatte a completare l’esistente canale e in particolare quella secondo cui può essere utilizzato sia come via navigabile per le merci sia come canale scolmatore”. In questo modo l’assessore tranquillizza anche circa le preoccupazioni espresse sulla stampa da alcuni amministratori locali della Riviera del Brenta in merito al bando per il progetto di completamento dell’idrovia. “Le caratteristiche tecniche – conclude l’assessore – sono state indicate infatti sulla base dello studio di fattibilità e sono del tutto compatibili sia per quanto riguarda il dimensionamento dei natanti, sia per la portata d´acqua, relativamente al trasporto merci fra l’interporto di Padova e la Laguna di Venezia, offrendo una soluzione anche per i problemi idraulici dell’area”. La gara europea per l’affidamento dell’incarico per la redazione della progettazione preliminare dell’intervento prevede un importo netto a base d’asta di un milione di euro. Il termine per la presentazione delle offerte scade il 14 ottobre.  
   
   
PORTI: MONFALCONE, VERSO REDAZIONE DEL NUOVO PIANO REGOLATORE  
 
Trieste, 22 luglio 2014 - Sta procedendo a passo spedito il lavoro preparatorio che dovrà portare alla stesura del nuovo Piano regolatore del Porto di Monfalcone, il quale dovrà finalmente sostituire il vecchio strumento, quello risalente al 1979, quando ben diverso rispetto all´attuale era l´andamento dei traffici. Il 18 luglio a Trieste, presenti tra gli altri la presidente della Regione, Debora Serracchiani, con l´assessore alle Infrastrutture, Mariagrazia Santoro, e il sindaco, Silvia Altran, il Comitato consultivo del Porto (di cui fanno parte, accanto alla Regione, Comune, Provincia di Gorizia, Compagnia portuale, Azienda speciale, Consorzio per lo sviluppo industriale, Capitaneria di Porto, spedizionieri, sindacati) ha esaminato una prima bozza di quelle che dovranno essere le linee guida per la stesura del documento. Già entro la fine del mese di luglio, i componenti del Comitato dovranno far pervenire alla Regione osservazioni e suggerimenti, in modo da definire entro agosto tutti i dettagli dell´atto di indirizzo, per poi procedere alla stesura definitiva del Piano, che dovrà essere sottoposto al parere del Ministero competente. Come è stato chiarito oggi, il nuovo strumento urbanistico dovrà tenere conto prima di tutto dell´andamento dei traffici che, nonostante la perdurante crisi economica che ha interessato anche l´interscambio commerciale via mare, ha fatto registrare un andamento in controtendenza rispetto ad altri scali nazionali, con incrementi medi annui di oltre il 5 per cento nell´ultimo quinquennio, frutto in particolare di quella che è stata definitiva "l´esplosione" della movimentazione di autoveicoli. Da qui la necessità di superare le criticità strutturali esistenti, in particolare completando l´opera di dragaggio del canale di accesso (da portare gradualmente a una profondità di 13 metri), realizzando adeguate banchine di ormeggio, ampliando i piazzali di stoccaggio, potenziando il raccordo ferroviario. Il nuovo Piano regolatore - che sarà assoggettato alla Valutazione Ambientale Strategica (Vas) e, per i successivi interventi, a Valutazione di impatto ambientale (Via), con una netta semplificazione procedurale, come osservato dalla presidente Serracchiani - dovrà anche tenere conto della necessità di separare le attività nautiche da diporto da quelle portuali. Naturalmente dovrà essere garantita la sostenibilità ambientale delle attività portuali. Da qui indirizzi precisi volti al miglioramento della qualità ambientale delle strutture dello scalo e forte attenzione alla tutela delle aree naturali vicine: il Carso e il Sito di importanza nazionale (Sin) "Canneto del Lisert" della Rete Natura 2000. "Lo scalo di Monfalcone - ha detto la presidente Serracchiani a margine della riunione del Comitato portuale - deve poter operare in sinergia con i porti dell´Alto Adriatico, in particolare con Trieste, per il quale può essere complementare per quanto riguarda container e Ro-ro. La Regione è interessata a creare tutte le condizioni affinché questo porto accresca la sua importanza".