Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 22 Luglio 2014
CARNE: ZOOTECNIA SALVATA DA ACCORDO REGIONI DEL NORD  
 
Piacenza - "La zootecnia ha avuto una buona parte dei fondi della Pac, grazie anche all´accordo delle Regioni del Nord, perché è un settore strategico, che dà reddito e fa economia reale". Lo ha detto Gianni Fava, assessore all´Agricoltura di Regione Lombardia intervenendo ad un incontro organizzato dal Consorzio di Piacenza ´La Carne che Piace´". Nostro Paese Ha Perso Produzione Autoctona - "La filiera della carne - ha detto Fava - soffre in modo importante. Una sofferenza in parte compensata dagli aiuti accoppiati della Pac, non scontati sul Primo pilastro. Oggi esiste un quadro per costruire strategie future. Attraverso i Psr si potranno reperire risorse per salvare la filiera della carne italiana, che si sta perdendo. Oggi non c´è più una produzione autoctona di bovini da carne, che sono francesi per il 90% di quelli comprati per il ristallo (ingrasso di vitelli importanti, ndr)". Esperimento Interessane Da Esportare - "Questo - ha proseguito l´assessore lombardo riferendosi all´attività del Consorzio piacentino - è un esperimento interessante, di valore, che segue una delle strade tracciate dall´Europa per il futuro, cioè le aggregazioni e le filiere. Elemento fondamentale della Pac. Voi - ha concluso - date un prodotto di qualità, sicuro e tracciato, legato al territorio, attraverso una catena fatta di produttori, macellatori e macellai. E´ un prodotto che non si trova nella grande distribuzione e che può essere preso d´esempio anche in Lombardia. Ora - ha concluso Fava - dovete farlo conoscere al di fuori dei vostri confini".  
   
   
PAC: SCELTE NAZIONALI TUTELINO OLIVICOLTURA E PRODUZIONI PUGLIESI  
 
Le performance positive dell’agricoltura pugliese dovrebbero essere maggiormente prese in considerazione da un Governo che di fronte alle scelte relative al primo pilastro della Pac continua a svilire comparti, come quello dell’olivicoltura della mia regione, che è blasone di alta qualità per tutta la produzione agroalimentare nazionale. Le scelte del Governo su questo capitolo importante di programmazione purtroppo continuano a non avere la giusta attenzione per il comparto primario al Sud. Scelta che contesteremo fino all’ultimo e su cui chiederemo immediatamente spiegazioni al Ministro Martina. Così l’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia e coordinatore di tutti gli assessori regionali al ramo in Commissione Politiche Agricole, Fabrizio Nardoni. Abbiamo ricevuto una proposta di decreto sulla nuova Pac – continua l’assessore pugliese - che ancora una volta dimostra la volontà del Governo e del Ministro di fare da soli le scelte fondamentali della riforma. Come sistema delle Regioni con senso di responsabilità abbiamo provato a migliorare la proposta del Ministero che ha rotto tutti gli equilibri tra le Regioni essendo fortemente sbilanciata verso alcuni settori. Oggi – conclude Nardoni - lo schema di decreto è gravemente peggiorativo e impone di abbandonare il ruolo istituzionale per esprimere forte contrarietà sulla riforma di una Pac, formulata dal Ministero, arbitraria, squilibrata e penalizzante per storie di eccellenza e buona produzione come per la Puglia quella dell’olivicoltura. Sulla difesa di questa produzione non siamo disposti ad arretrare.  
   
   
CRISI RISO: A SETTEMBRE MINISTRI EUROPEI A MILANO  
 
Robbio/pv - "Abbiamo due appuntamenti fondamentali per cercare di risolvere il problema della commercializzazione del riso, uno il 16 settembre prossimo, quando, come Regione Lombardia, incontreremo la Commissione europea, per argomentare dal punto di vista tecnico, il nostro sostegno alla vostra battaglia , l´altro a fine settembre, 28, 29, 30, quando si terrà a Milano il Consiglio informale dei Ministri all´Agricoltura dell´Unione europea". Lo ha detto l´assessore all´Agricoltura di Regione Lombardia Gianni Fava, a Robbio, in provincia di Pavia, nel corso di un incontro con rappresentanti della Cia (Confederazione italiana agricoltori) e della filiera del riso della zona, organizzato per discutere sulla crisi del riso e le importazioni a dazio zero dai Paesi del Sud Est asiatico. Mesi Importanti - A Giovanni Daghetta, presidente della Cia Lombardia, che ha rimarcato il rischio della chiusura di molti stabilimenti e della perdita, oltre che di posti di lavoro, anche di una produzione tipica e storica delle province di Milano, Novara, Pavia e Vercelli, l´assessore Fava ha spiegato che "l´incontro con i ministri europei che si occupano di agricoltura, sarà un´occasione unica per portarli alla conoscenza del problema" e che per tale motivo "i mesi che abbiamo davanti sono importantissimi per tenere alta l´attenzione sul tema e far sentire la nostra voce; perché - ha continuato- se non riusciamo a chiudere la partita nel semestre di presidenza italiana, del semestre europeo, difficilmente potremo farlo più avanti". Ministro Martina Con Noi - "Dalla nostra parte - ha sottolineato Fava - abbiamo anche il sostegno del ministro all´Agricoltura Maurizio Martina, che, in qualità di rappresentante del Governo, potrà argomentare in modo incisivo le vostre istanze". Formulate Proposta Unitaria - "Vi invito fin d´ora - ha concluso il titolare di Regione Lombardia in materia di Agricoltura - a partecipare all´appuntamento con la Commissione europea, ma soprattutto a predisporre una proposta unitaria da presentare al Consiglio informale dei Ministri europei - che non può ovviamente prescindere dalla reintroduzione del dazio - che va supportata da ragioni economiche di mercato e da motivazioni politiche serie".  
   
   
EXPO, POSATA LA PRIMA PIETRA DEL PADIGLIONE DEGLI STATI UNITI  
 
Milano - "La nave di Expo va. La posa della prima pietra del Padiglione degli Stati Uniti è un tappa importante del viaggio dell’Esposizione Universale milanese verso il porto d’arrivo. Quel primo maggio 2015 su cui Milano e l’Italia hanno fatto la loro grande scommessa, che è una scommessa per il mondo intero. Un approdo ormai in vista". Lo ha dichiarato il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia in occasione della cerimonia della posa della prima pietra del Padiglione Usa per Expo 2015 "Expo parla al Pianeta. Ai Paesi ricchi e ai Paesi meno sviluppati. Al Nord industrializzato e al Sud del mondo che, anno dopo anno, diviene sempre più protagonista come dimostrerà la partecipazione ad alto livello di tanti Paesi dell’Asia, dell’Africa e dell’America Latina. Gli Stati Uniti, leader dell´innovazione e dell´agricoltura del futuro, non potevano dunque mancare a questo importante evento globale del nuovo mondo", ha concluso il Sindaco Pisapia.  
   
   
BOLZANO: SCOPAZZI DEL MELO: VERTICE AL CENTRO LAIMBURG  
 
Il Centro di sperimentazione Laimburg ha ospitato la decima edizione degli incontri tecnici del gruppo di lavoro internazionale sugli scopazzi del melo. Questa piattaforma serve allo scambio di conoscenze sulla diffusione della malattia nelle singole regioni e all’aggiornamento su ricerche e progressi in materia. Le zone più colpite in Alto Adige sono il Burgraviato e la bassa Val Venosta. Consulenti attivi nell´ambito della difesa delle piante e ricercatori provvenienti dalle regioni di coltivazione della mela, tra i quali le regioni tedesche attorno al Bodensee, Baden-württemberg, Renania, Amburgo e Trentino-alto Adige sono convenuti a Laimburg per scambiarsi informazioni sulla diffusione regionale degli scopazzi del melo e discutere i progressi e le prospettive di ricerca. Il gruppo di lavoro è stato fondato nel 2000 proprio per condividere le conoscenze tra i singoli istituti sulle questioni in materia. Nell´ambito dell´incontro gli esperti del Julius Kühn-institut (Jki) di Dossenheim (Germania) hanno presentato la ricerca che si focalizza sulle sostanze chimiche emesse dalle piante e mira a sviluppare strategie di combattimento degli insetti vettore attraverso tali sostanze. I ricercatori della Laimburg hanno presentato i progetti di ricerca in corso nel Centro. Nel 2012 si è avviato il progetto Appl 2.0, che mira a fornire ulteriori conoscenze sulla malattia, cercando di capire quando e dove sono presenti gli insetti vettore e se vi siano altre specie coinvolte nella trasmissione della malattia. Altri obiettivi mirano a individuare come l´agente patogeno interagisca con la pianta per far scoppiare i sintomi della malattia e se gli agenti patogeni possano essere suddivisi in tipi più o meno aggressivi. Un punto chiave del progetto di ricerca Applclust, partito nel 2013, è la ricerca dei motivi che portano alla concentrazione locale della malattia in zone precise come il Burgraviato e la bassa Val Venosta. L´agente patogeno degli scopazzi del melo è un cosiddetto fitoplasma cioè un batterio che può "vivere" soltanto all´interno degli insetti vettore e le piante. Dal 2000 si è osservata una crescita di piante infestate, forti crescite si sono ripetute nel 2006 e nel 2011.  
   
   
PROBER SI RINNOVA E LANCIA IN EMILIA ROMAGNA IL PROGETTO “FILIERE BIO 2020” PROMOSSO DA CONFAGRICOLTURA E CIA, UNA NUOVA PIATTAFORMA DI SERVIZI RIVOLTI A PRODUTTORI E TRASFORMATORI BIOLOGICI. OBIETTIVO: CRESCERE  
 
Bologna – Domanda in aumento ma produzione ferma al palo. E’ questa, purtroppo, la fotografia del biologico in Italia. “Per immettere nuova linfa in un settore che chiede con forza di crescere, la società cooperativa Prober lancia il progetto “Filiere Bio 2020”: una nuova piattaforma di servizi rivolti ai produttori e trasformatori biologici dell’Emilia Romagna”. A dare la notizia Confagricoltura e Cia regionali, che oggi hanno formalizzato l’entrata nella nuova compagine societaria Prober s.C.a.r.l. Il mercato dei prodotti biologici in Italia è in continua crescita. Nei primi mesi del 2014 è stato registrato un +17% nella Grande distribuzione organizzata quasi il 10% nel canale specializzato (dati Ismea). La Penisola si conferma inoltre prima in assoluto per esportazione di prodotti biologici, con 1,2 miliardi di euro l´anno. “L’obiettivo è far crescere il numero di operatori biologici in regione – sottolineano le due organizzazioni agricole - stimolando anche l’entrata di nuovi agricoltori. Vorremmo promuovere il bio anche nelle zone di pianura più vocate e produttive ove peraltro prevale ancora l’agricoltura convenzionale” e ricreare convenienza economica a farlo nelle zone svantaggiate. L’emilia Romagna conta poco meno di 4000 operatori biologici e detiene la leadership nazionale per numero di imprese di trasformazione e per i risultati raggiunti nella filiera corta, annoverando ben 417 aziende che fanno anche vendita diretta (bioreport nazionale 2013). “Il progetto “Filiere Bio 2020” nasce per offrire all’operatore biologico piena assistenza nell’attuazione delle normative e nell’espletamento delle pratiche burocratiche necessarie (in primis supporto a certificazione e tracciabilità); per fornirgli indirizzi colturali che siano finalizzati al territorio e alla collocazione sul mercato; per sostenerlo nell’accesso ai finanziamenti pubblici. In testa, il Programma regionale di Sviluppo Rurale che – rimarcano i vertici regionali di Confagricoltura e Cia - oltre alle domande sulle specifiche misure dedicate al biologico, sarà fonte di risorse anche per la consulenza, la formazione, la ricerca e soprattutto i progetti di filiera, di sistema e di cooperazione”. Al fine di garantire e accrescere il reddito delle aziende attraverso la piena valorizzazione del prodotto, “Prober promuoverà infatti accordi di filiera e contratti di coltivazione pluriennali, partendo dalla filiera delle proteiche per supportare la zootecnia bio (con il socio Progeo e non solo) seguendo poi - nell’ottica della rotazione pluriennale obbligatoria per le aziende biologiche - con altre colture e filiere come quella dei cereali alimentari, delle sementi, dell’ortofrutta, etc”. “Questo progetto – concludono Confagricoltura e Cia - mira ad aprire nuovi canali di accesso al mercato, dando maggior impulso alla vendita diretta, anche implementando una piattaforma di e-commerce e sviluppando, in collaborazione con Bovinitaly, la rete già avviata di “mangiocarnebio” in “mangiotuttobio” attraverso la partecipazione ai bandi per la ristorazione privata e collettiva; alla messa in rete delle strutture aziendali e degli agriturismi”. L’agricoltura biologica in cifre Con poco meno di 4000 operatori coinvolti nel settore, l´Emilia Romagna è in testa alla classifica delle regioni in quanto a numero di imprese biologiche. Seguono la Toscana e la Lombardia: la maggiore concentrazione di aziende bio per comune al Nord. L´emilia Romagna è inoltre tra le regioni che si distinguono per il maggior ammontare di risorse erogate a favore del settore. Il mercato dei prodotti biologici in Italia è in continua crescita. Nei primi mesi del 2014 è stato registrato un +17% nella Grande distribuzione organizzata quasi il 10% nel canale specializzato (dati Ismea). Inoltre il valore delle vendite di alimenti biologici ha superato i 2 miliardi di euro e il Belpaese rappresenta il quarto mercato per valore dei consumi di alimenti bio all’interno dell’Ue. Nel 2012 il giro d’affari relativo al consumo dei prodotti biologici nell’Unione Europea è stato pari a 21,8 miliardi di euro. L´italia si conferma prima in assoluto per esportazione di prodotti biologici, con 1,2 miliardi di euro l´anno.  
   
   
"XYLELLA FASTIDIOSA" E DISSECCAMENTO ULIVI: PUBBLICATE LINEE GUIDA  
 

L’ufficio Osservatorio Fitosanitario, in collaborazione con le Istituzioni scientifiche, le Organizzazioni del settore agricolo, gli Ordini professionali, le Amministrazioni locali e le Strutture regionali e provinciali della Regione Puglia, ha elaborato le linee guida con lo scopo di fornire indicazioni operative per la prevenzione e il contenimento della diffusione del batterio sia alle aziende colpite dall’emergenza della Xylella fastidiosa sia alle aziende che, trovandosi nell’area contaminata, sono a rischio e devono adottare misure preventive per evitare di essere infettate. Il documento, oltre ad integrarsi con le misure e le azioni previste nelle disposizioni normative emanate dalla Regione, dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e dalla Commissione Europea, tiene conto delle conoscenze scientifiche sinora acquisite sulla X. Fastidiosa, mettendo in risalto gli aspetti tecnici da attuare sul territorio al fine di evitarne la diffusione. La gestione fitosanitaria, inoltre, mira anche al contenimento ed eliminazione di altri parassiti che determinano il “Complesso del disseccamento rapido dell’olivo”. Le linee guida rappresentano un utile strumento che contempla oltre alle pratiche fitosanitarie anche pratiche agronomiche ritenute fondamentali per prevenire le infezioni di Xylella fastidiosa, come le lavorazioni del terreno e le potature. Vengono evidenziate anche precauzioni che possono interessare chiunque sosti o frequenti i siti infetti, al fine di evitare movimentazione accidentale di insetti vettori o vegetali infetti. Il documento è disponibile nella sezione “Xylella fastidiosa” del l sito istituzionale dell’Area politiche per lo sviluppo rurale della Regione Puglia al seguente link: http://svilupporurale.Regione.puglia.it/portal/pls/portal/psr_portale.dyn_sottosezione.show?p_arg_names=id_sottosezione&p_arg_values=27

 

 
   
   
XYLELLA FASTIDIOSA, ASSESSORE PUGLIA A MINISTRO MARTINA:"NOI LASCIATI SOLI CON EMERGENZA"  
 
Mentre l’Osservatorio Fitosanitario regionale procede alla pubblicazione delle linee guida per il contenimento della diffusione della “Xylella Fastidiosa” e del “disseccamento rapido dell’olivo”, si infiamma la polemica tra l’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia e il Ministero. La Regione Puglia, sul fronte dell’emergenza Xylella, è stata completamente abbandonata e al capezzale dell’emergenza, rimane il solo Osservatorio regionale e il mondo dell’agricoltura pugliese. Il Ministro Martina invece rimane a guardare, quasi disinteressato, lasciando scivolare nel dimenticatoio gli impegni assunti dai Governi precedenti e non assumendone di nuovi – afferma l’Assessore regionale Fabrizio Nardoni. All’indomani dell’esplosione del caso, infatti, la prima ad occuparsene fu l’allora Ministro De Girolamo. Il Ministero all’epoca accolse l’onere di affrontare non solo economicamente ma anche scientificamente la grave emergenza che vive il sistema produttivo di maggiore rilevanza della Puglia – dice Nardoni – In quel frangente ottenemmo la promessa di un intervento di circa 5milioni di euro e quella per la costituzione di un Comitato Scientifico Nazionale che avrebbe dovuto approfondire insieme ai nostri esperti l’individuazione del vettore e gli approcci di carattere preventivo. Ad oggi il Ministro Martina sembra ancora non essersi reso conto, invece, del dramma che sta vivendo la Puglia e del rischio che corre tutta l’Italia, osservata speciale da parte dell’Europa per il pericolo di propagazione di un batterio che non lascia scampo. Questo atteggiamento – conclude Nardoni – è grave e denota il disinteresse del Ministro ad affrontare con tempestività e strumenti adeguati un allarme che proviene dal Sud e da un comparto produttivo di eccellenza che andrebbe difeso e tutelato. Com  
   
   
LINGUA BLU: SARDEGNA  
 
Cagliari - Diventa sempre più grave il quadro che rivela l´inchiesta della Procura della repubblica di Roma sull´intreccio di interessi che ruotano intorno ai vaccini che avrebbero dovuto combattere l´aviaria e la lingua blu. Ovviamente per la Sardegna e per la sua economia potrebbero essere centrali i risultati delle indagini che riguardano la lingua blu, che ha colpito, soprattutto negli anni dal 2000 al 2004, gli allevamenti ovini dell’isola. Quello che sta emergendo dall´inchiesta in corso conferma e rafforza i timori più volte manifestati di fronte alla tragedia vissuta direttamente dagli allevatori negli anni in cui l´epidemia scoppiava. Dalle associazioni di categoria, da esperti, da alcuni politici fu lanciato allora un grido d´allarme perché era chiaro che qualcosa di drammaticamente anomalo stava accadendo. Un danno così ingente al patrimonio zootecnico sardo, che in quindici anni la Regione ha dovuto stanziare solo per indennizzi, senza calcolare le spese per i vaccini, circa 170 milioni di euro. Gli assessori dell´Agricoltura Elisabetta Falchi e della Sanità Luigi Arru ritengono quindi importante che anche la magistratura sarda approfondisca questo aspetto delle indagini e positivo che si proponga l´istituzione di una commissione parlamentare d´inchiesta. Da parte sua la Regione, affermano gli assessori Falchi e Arru, ha dato il via a una puntuale attività di verifica di tutti gli atti e dei comportamenti di tutte le persone coinvolte. Una attività che sarà di sostegno a quella svolta dalla magistratura, ma che mirerà soprattutto a individuare eventuali responsabilità politiche locali. In attesa dei primi risultati di questa attività di verifica, gli assessori Falchi e Arru chiedono comunque al dottor Romano Marabelli, indagato nella vicenda, che si è per questo autospeso dall´incarico di segretario generale del ministero della Salute, di dimettersi anche dal consiglio di amministrazione dell´Istituto zooprofilattico della Sardegna. Quanto alla vera lotta contro la lingua blu gli assessori dell´Agricoltura e della Sanità puntano a un approccio nuovo che metta al centro la necessità di prevenire attraverso un serio piano sanitario. Intanto rassicurano tutto gli operatori: il vaccino in fase di utilizzo è completamente diverso da quello che avrebbe provocato l’inizio dell’epidemia. Le vaccinazioni attualmente in corso, dai monitoraggi effettuati, non stanno provocando danni. Le strutture della Regione si stanno comunque attivando per monitorare i sierotipi presenti attualmente e per programmare tempestivamente la prossima campagna di vaccinazione. E’ necessario infatti che i primi campioni dei vaccini siano a disposizione dall’inizio dell’anno in modo da garantire la possibilità di testarli sugli animali sardi consentendo agli allevatori di avere maggiori certezze. Si sta procedendo contemporaneamente al monitoraggio di altre patologie che sono state segnalate in più punti della Sardegna per individuare le migliori strategie di intervento preventivo.  
   
   
PRS, LOMBARDIA: INTERESSI AGRICOLTORI SONO OBIETTIVO PRINCIPALE  
 
Favarzano di Offlaga/bs - "Il sistema agricolo è prima di tutto un sistema territoriale, in subordine un grande presidio di tipo economico, poi c´è indubbiamente una valenza fondamentale anche di tipo ambientale, ma solo per le aziende sostenibili economicamente, perché un´azienda che non produce reddito non è in grado neppure di gestire il territorio. Questo è il principio a cui ci siamo ispirati nella realizzazione del Prs regionale". Lo ha detto l´assessore all´Agricoltura di Regione Lombardia Gianni Fava incontrando, a Faverzano di Offlaga, in provincia di Brescia, i rappresentanti della Cdo Agricoltura, al termine del suo tour nelle aziende del territorio. Psr Cantiere Aperto - "Il Prs è un cantiere aperto - ha spiegato l´assessore- non abbiamo amici di serie A o di serie B, categorie preferite, io parlo con le aziende, se queste si organizzano per formulare proposte congiunte, le porte di Regione Lombardia sono aperte". Marginalità Impresa Agricola - "L´obiettivo del Prs - ha sottolineato Fava - è favorire tutte le azioni che tendano a migliorare la marginalità dell´impresa agricola". "Le forme di aggregazione - ha continuato - siano esse cooperative, sistemi consortili, distretti di prodotto, se si organizzano per migliorare la remunerazione dell´agricoltore per noi è positivo e lo finanziamo, altrimenti è nocivo e non ci interessa". In conclusione l´assessore Fava ha quindi invitato i rappresentanti della Cdo a considerare l´Assessorato come interlocutore attento e disponibile a raccogliere istanze e proposte per bandi e iniziative attuative del Piano. Azienda Bettoni - Prima dell´incontro con il responsabili della Cdo Agricoltura l´assessore ha fatto visita all´azienda agricola Bettoni di Faverzano(brescia), nata nel 1994, con il padre Giacomo, portata avanti ora dai figli Giammaria e Alessandro, che gestiscono a loro volta anche altre due aziende, una a Cremona e una a Milzano. Quella di Faverzano è un´azienda di produzione di latte, filiera del Grana Padano, con 650 vacche munte al giorno e 150 ettari di terreno coltivato. Dal 2010 ha deciso di investire sul bio-gas. Mais di secondo raccolto e liquami, di cui dispongono in grossi quantitativi, vengono così valorizzati per la produzione e vendita di energia. " L´azienda Bettoni - ha commentato l´assessore - rappresenta un modello di azienda agricola che ha saputo coniugare produzioni tradizionali di qualità, come il Grana Padano, con la multifunzionalità innovativa, come la produzione di energia da bio-gas".  
   
   
GLI OLI DELLA SELEZIONE REGIONALE DOP E IGP SI PRESENTANO AI CUOCHI TOSCANI  
 
Firenze – Con l´extravergine d´oliva toscano la cucina è tutta un´altra cosa e a dirlo non sono solo i palati, ma anche i risultati della ricerca. Se ne parlerà, martedì 22 luglio, nel corso di un seminario organizzato a San Casciano Val di Pesa da Regione Toscana e Unioncamere Toscana. Protagonisti a Villa Montepaldi, sede dell´iniziativa, gli oli e le aziende della selezione regionale oli extravergini di oliva Dop e Igp, ma anche gli operatori della ristorazione toscana. I lavori inizieranno alle 9.30 e, dopo gli interventi di saluto, il professor Erminio Monteleone dell´Università di Firenze e la dottoressa Sara Spinelli, di Adacta International Semiosensory, illustreranno i risultati di una ricerca svolta dal Dipartimento di gestione dei sistemi agrari, alimentari e forestali (Gesaaf) dell´ateneo fiorentino sul tema della valorizzazione e della diversità sensoriale degli oli extravergini d´oliva toscani e del loro uso in cucina. La ricerca è finanziata con risorse del progetto Scuola dell´Olio, promosso da Regione Toscana e Unioncamere Toscana. E´ previsto anche l´intervento di una rappresentanza di cuochi dell´Unione regionale cuochi toscani. Tra gli obiettivi dell´iniziativa, infatti, favorire la reciproca conoscenza tra gli operatori della cucina toscana e i produttori olivicoli, in linea con lo spirito e le finalità della Scuola dell´Olio. Il programma della mattinata prosegue con l´assaggio professionale, curato da Marzia Migliorini di Promofirenze, di alcuni oli rappresentativi delle diverse tipologie che caratterizzano la selezione regionale oli Dop e Igp 2013/2014. A conclusione dei lavori, l´assessore regionale all´agricoltura, Gianni Salvadori, consegnerà l´attestato alle aziende produttrici dei 70 oli selezionati nella campagna 2013/2014, terza edizione della selezione regionale. Tutti gli oli della selezione regionale oli extravergini di oliva Dop e Igp 2013/2014 saranno esposti e sarà possibile degustarli liberamente. La sede della Scuola dell´olio, che è ospitata a Villa Montepaldi, verrà intitolata, proprio in occasione del convegno di domani, all´elaiotecnico toscano Marco Mugelli, recentemente scomparso, che ha dedicato gran parte della sua vita a promuovere e stimolare la produzione dell´olio di qualità in Toscana e nel mondo.  
   
   
AGRICOLTURA E PSR: 100 MILIONI DI CREDITO PER LE AZIENDE DEL PRIMARIO E STRUMENTI DA VENETO SVILUPPO  
 
Venezia - "Il nuovo Programma di Sviluppo Rurale metterà a disposizione circa 100 milioni di euro nei prossimi 7 anni - del totale di 1 miliardo e 184 milioni - vincolandoli al sostegno delle esigenze manifestate dalle imprese agricole per far fronte agli impegni produttivi e agli investimenti aziendali. Questa somma, distribuita nei prossimi sette anni includerà delle misure di credito a tasso agevolato, attraverso un fondo di rotazione appositamente istituito, e un fondo di garanzia a copertura dei mutui bancari delle aziende agricole, al quale si aggiungono gli strumenti di Veneto Sviluppo". A dichiararlo l’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato, durante la presentazione delle nuove formule di credito concesso alle aziende agricole, svoltasi stamane nella sede di Veneto Sviluppo, insieme al presidente Giorgio Grosso. "Si tratta di un comparto che, stando agli ultimi dati 2013, ha aumentato del 4% la produzione lorda vendibile”, ha detto Manzato. "La crescita testimonia la necessità di mettere a disposizione gli strumenti finanziari affinché le aziende riescano a svilupparsi e a crescere autonomamente, in una visione di lungo periodo che prevede la diminuzione dei contributi europei al mondo rurale". Veneto Sviluppo ha inoltre presentato nei dettagli la nuova linea di “riassicurazione” del credito per il settore agricolo, che prevede l’estensione del fondo di controgaranzia in favore dei Consorzi Fidi 107 che operano nel settore primario, intervento prima limitato ai settori produttivi extra agricoli. Sulla base dell´esperienza e dei numeri maturati nel supporto agli altri distretti produttivi da parte di Veneto Sviluppo, che ha portato la società complessivamente a rilasciare negli ultimi dieci mesi 2.417 riassicurazioni per un controvalore di 173 milioni di euro di affidamenti, la Finanziaria Regionale ha esteso questa modalità di accesso al Fondo Regionale di Garanzia ex Lr n. 19/2004 anche alle piccole e medie imprese operanti in agricoltura. I fondi riassicurativi serviranno nello specifico sia per il sostegno delle linee di credito a breve, cioè finalizzate all’ottenimento di finanza addizionale o al rinnovo delle linee in scadenza, incluso per le imprese l’anticipo della cassa integrazione guadagni straordinaria, sia per il supporto ad operazioni di finanziamento come quelli bancari ordinari chirografari di durata non superiore a 60 mesi, sia infine per assistere i crediti ipotecari, concessi a fronte di investimenti effettuati dalle imprese agricole sul territorio veneto e finalizzati alla produzione la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli. La dotazione iniziale del Fondo ammonta a 2 milioni di euro e l´intervento riassicurativo è previsto nella misura dell´80% dell´importo delle singole garanzie concesse alle pmi agricole dai Confidi. Questa iniziale somma, destinata in esclusiva alla copertura di eventuali insolvenze, genererà garanzie per circa 100 milioni di euro di affidamenti. “Con lo strumento già rodato della riassicurazione veicolato ora in agricoltura – ha commentato il Presidente di Veneto Sviluppo Giorgio Grosso - trasliamo un prodotto finanziario vincente ed efficace, che molte altre finanziarie regionali stanno adottando su nostro consiglio".  
   
   
PSR 2014-2020 - DOPO L´APPROVAZIONE DELL´ASSEMBLEA LEGISLATIVA IL RINGRAZIAMENTO DELL’ASSESSORE EMILIA ROMAGNA AL MONDO AGRICOLO: INSIEME SCELTE PER LO SVILUPPO E L´INNOVAZIONE DEL SETTORE  
 
Bologna - ”Sento il dovere di ringraziare i collaboratori regionali, i rappresentanti del mondo agricolo e di tutti gli altri settori coinvolti, protagonisti di una lunga, impegnata e costruttiva discussione. Il loro contributo ci ha permesso di formulare scelte condivise e ragionate, in linea con le aspettative di innovazione e di sviluppo dell’agricoltura emiliano-romagnola”. Così l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni ha commentato l’approvazione, senza alcun voto contrario, da parte dell’Assemblea legislativa regionale, del nuovo Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020. Il testo proposto dalla Giunta regionale prevede risorse per 1 miliardo 190 milioni di euro, a sostegno della competitività e della redditività delle aziende agricole e delle filiere agroalimentari, dei giovani agricoltori, dell’agricoltura di montagna, dell’ambiente. Circa 10 mila i progetti che verranno finanziati, 29 mila gli interventi di formazione e consulenza tecnica, 200 mila gli ettari su cui realizzare buone pratiche ecologiche. Il percorso di confronto sul nuovo Psr ha visto 30 incontri. Circa mille i rappresentanti del mondo agricolo e dei diversi portatori di interesse coinvolti. “Abbiamo dimostrato che le scelte istituzionali – ha sottolineato Rabboni - si possono concertare con le parti sociali senza rinunciare al rispetto dei tempi e alla qualità delle decisioni.” Ora il nuovo Programma verrà trasmesso alla Commissione europea a Bruxelles che dovrà esaminarne la coerenza con i regolamenti comunitari e con l´Accordo di partenariato tra l´Italia e l´Ue, accordo che purtroppo ad oggi non è stato ancora raggiunto. Solo dopo questo ulteriore passaggio il Psr potrà essere approvato definitivamente, presumibilmente entro la fine dell’ anno. I primi bandi sono previsti con l’inizio del 2015.  
   
   
AUTONOMIE LOCALI: OK CAL A PSR, CONFERMA 300 MLN PER FVG  
 
Udine - Hanno ottenuto parere unanimemente favorevole tutti i provvedimenti sottoposti il 17 luglio dalla Giunta regionale all´esame del Consiglio delle Autonomie Locali (Cal). Tra le iniziative sottoposte all´organismo consultivo del sistema delle autonomie, particolare rilevanza rivestiva il Programma di sviluppo rurale (Psr) 2014-2020, che è stato illustrato al Cal dal vicepresidente Sergio Bolzonello. Si tratta di uno strumento, ha precisato Bolzonello, "che metterà a disposizione del mondo rurale nei prossimi sette anni 300 milioni di euro con l´obiettivo di consolidare il sistema agricolo e agroalimentare del Friuli Venezia Giulia, e di indirizzarlo verso i futuri scenari di mercato". Secondo Bolzonello "è stata pienamente compresa la filosofia rispetto alla quale è improntato il Psr per il nuovo settennio della programmazione comunitaria; essa privilegia il sostegno ai giovani, e alla filiera delle produzioni di qualità certificata". Il vicepresidente, ha altresì ricordato di avere accolto le raccomandazioni, sottopostegli dai rappresentanti dei Comuni capoluogo, rispetto ai parametri di valutazione delle superfici rurali di competenza di tali enti civici. Superfici che, essendo ampie, inducono a far riconsiderare il ruolo delle città capoluogo nel sistema agricolo del Friuli Venezia Giulia. Parere favorevolmente unanime ha ottenuto anche il provvedimento dell´Esecutivo regionale sottoposto dall´assessore alle Finanze, Francesco Peroni, relativamente al Por Fesr 2014-2020 - Obiettivo investimenti a favore della crescita e dell´occupazione. Si tratta dell´approvazione della ripartizione finanziaria e dell´adozione della proposta di programma operativo del rapporto ambientale, nonché della sintesi non tecnica del Programma. Peroni ha ribadito l´impegno a favorire l´accesso al programma da parte delle realtà territoriali interessate a partecipare ai bandi, attraverso l´informazione e un supporto tecnico adeguato. In apertura della seduta, il Cal aveva assegnato parere favorevolmente unanime (16 i presenti e 16 i voti a favore) al provvedimento della Giunta proposto dall´Assessore alla Salute, Maria Sandra Telesca, che reca il Regolamento per la determinazione per il 2014 dei criteri di riparto e delle modalità di utilizzo della quota destinata al finanziamento delle funzioni socioassistenziali, socioeducative e sociosanitarie dei Comuni. Strumento, che come ha precisato Telesca, "si riferisce al sistema integrato di interventi e di servizi per la promozione e la tutela dei diritti di cittadinanza sociale". Sempre con voto unanime, sono stati approvati dal Cal, anche: il programma operativo del Fondo Sociale Europeo 2014-20 e le modifiche al regolamento concernente i requisiti delle iniziative di lavoro di pubblica utilità, nonché i criteri e le modalità di sostegno delle medesime. Rispetto a quest´ultimo provvedimento della Giunta regionale, è stato precisato che è stata stanziata la somma di 1,5 milioni di euro a favore dello scorrimento delle graduatorie di pubblica utilità, rivolte ai disoccupati individuati dai centri per l´impiego. Le modifiche apportate al Regolamento prevedono la deroga ai termini: per l´avvio dei progetti, dal 31 luglio al 31 ottobre 2014, e per la rendicontazione, dal 31 luglio 2015 al 30 settembre 2015.  
   
   
LA SALUTE E IL BENESSERE CON LA FRUTTA E LA VERDURA SI PROMUOVONO IN GDO PROSEGUONO GLI APPUNTAMENTI DI ORTOFRUTTA D’ITALIA NEI REPARTI ORTOFRUTTA DI COOP  
 
Dopo gli appuntamenti di Bologna, Novara, Ferrara e Ravenna la troupe televisiva e gli specialisti della salute del Progetto Ortofrutta d’Italia di Cso sono passati a Carpi all’Ipercoop Borgogioioso e all’Ipercoop Grandemilia il 17 Luglio. Venerdì 18 Luglio invece il Team di Cso e stato all’Ipercoop Cremona alle ore 17.30. Giovedì 24 luglio invece saranno coinvolte l’Ipercoop Eurosia di Parma alle ore 17.00, l’Ipercoop di Bari alle 11.30 e l’Ipercoop di Taranto alle 17.30. Il 25 Luglio sarà invece di scena Torino alle ore 17.00. Un grande coinvolgimento di pubblico ed un grande consenso per questo progetto innovativo che Cso e le aziende aderenti hanno pensato per raccontare i valori di frutta e verdura attraverso i contenuti nutrizionali e il richiamo alla salute. Non c’è benessere senza la frutta e la verdura, confermano i medici della Chirurgia Vascolare dell’Università di Bologna che a rotazione prendono parte attiva alle iniziative nei punti vendita e che stanno mettendo a punto, con il Cso un vero e proprio vademecum della salute che vede protagonisti i frutti di stagione. Pesche e nettarine, albicocche, susine, pomodori da tavola, carote, meloni e cocomeri, questi i prodotti più acquistati dai consumatori in questo periodo dell’anno, con un occhio particolare al prezzo ma soprattutto con molta attenzione alla qualità, alla provenienza ed alla freschezza.. Le iniziative di Ortofrutta d’Italia nei punti vendita hanno dato voce anche ai clienti presenti ad ascoltare le indicazioni proposte dall’Università di Bologna. I clienti hanno mostrato molto interesse per questa formula promozionale/ educativa partecipando alle interviste e proponendo idee e commenti sulla frutta e la verdura. Per vedere i video degli eventi dei giorni scorsi si possono ritrovare su: www.Youtube/ortofruttaditalia    
   
   
AGRICOLTURA. VENETO: CONTINGENTATI" PER ALTRI TRE ANNI GLI ETTARI DI GLERA DESTINATI ALLA PRODUZIONE DI PROSECCO DOC  
 
 La giunta regionale veneta, accogliendo la richiesta del Consorzio del Prosecco Doc, d´intesa con la Regione Friuli Venezia Giulia, ha prorogato di altri 3 anni il divieto di nuove iscrizioni agli albi della Doc Prosecco dei vigneti Glera. L’obiettivo dichiarato è di mantenere stabile la superficie vitata destinata alla produzione di questa doc, in 20 mila ettari totali, di cui 16.500 in Veneto e 3.500 nella regione confinante. "Con questa iniziativa vogliamo accompagnare l aumento di vendita del Prosecco Doc, mantenendone il prezzo stabile, evitando crisi in un mercato mondiale” ha affermato l’assessore all’agricoltura veneto Franco Manzato. "Nell´attuale situazione del mercato internazionale é infatti indispensabile evitare esuberi di offerta i cui effetti si ritorcerebbero negativamente sulle aziende". “Quando il sistema produttivo ha dato vita alla rivoluzione del Prosecco, legando il nome di questo vino al territorio e non al vitigno, e facendone una bandiera del Nord Est italiano – ha aggiunto – l’obiettivo non era, né è, quello di battere lo Champagne come numero di bottiglie, ma di dare testimonianza dell’origine e della qualità di una produzione nata e sviluppatasi qui, che si esprime in un sistema strutturato al cui vertice ci sono i Superiori Docg di Conegliano Valdobbiadene e Asolo, e sulla cima il Cartizze. Il risultato è stato raggiunto brillantemente, per questo vogliamo dare seguito agli obiettivi posti tre anni fa”. Si tratta infatti di oltre 240 milioni di bottiglie prodotte nel 2013, con una crescita del 24 per cento rispetto all’anno precedente, ma soprattutto con un aumento dell’export del 14 per cento. "Un ringraziamento alle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia per l´adozione di tale provvedimento, che si inserisce nella attività di governo dell´offerta già intraprese dal Consorzio, a garanzia della qualità per i consumatori e con l´equa ripartizione del valore generato lungo tutta la filiera produttiva – ha affermato il Presidente del Consorzio Zanette. “Grande maturità del sistema e di tutta la filiera, comprese le associazioni interprofessionali di categoria. Maturità che in questi anni ha consentito di raggiungere risultati che definire lusinghieri è riduttivo. L´impegno di tutti è quello di gestire la denominazione con responsabilità, consapevoli del ruolo socio-economico che la Doc Prosecco rappresenta per il nostro territorio”.  
   
   
SUOLO, LOMBARDIA: GIUNTA OK, ORA TOCCA LA CONSIGLIO  
 
Milano - "Le preoccupazioni degli agricoltori lombardi sono le stesse della Giunta regionale, tant´è che già lo scorso febbraio l´esecutivo presieduto da Roberto Maroni ha approvato all´unanimità, su mia proposta di concerto con l´assessore Gianni Fava un progetto di legge in materia di consumo del suolo". Lo ha detto l´assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi, intervenendo sulla manifestazione organizzata a Milano dalla Coldiretti per sensibilizzare le istituzioni su un tema, quello del consumo del suolo, che, come ha evidenziato il presidente Ettore Prandini, non può più essere rimandato. Accelerare Iter Legge - "Mi auguro davvero - ha continuato Viviana Beccalossi - che il tempo degli approfondimenti e delle verifiche sia scaduto e che il Consiglio regionale, responsabilmente, dia un´accelerata all´iter di approvazione del provvedimento. E´ necessario che - ha concluso Viviana Beccalossi- come avvenuto per la Giunta, anche l´Aula trasformi al più presto in realtà una Legge che, oltre a far parte del programma elettorale del Presidente Maroni, è inserita nel Piano regionale di sviluppo e mira a garantire un miglioramento della qualità della vita dei cittadini lombardi".  
   
   
AGRICOLTURA: REGIONE LOMBARDIA PUNTA SU INNOVAZIONE  
 
Bigarello/Mn - "Col prossimo Programma di sviluppo rurale il mondo agricolo potrà contare su un plafond di 1 miliardo e 157 milioni, 133 milioni di euro in più rispetto alla programmazione precedente. E una parte cospicua di risorse, circa 332 milioni di euro, sarà destinata al capitolo specifico dell´innovazione, oltre a una dote di 55 milioni di euro per la consulenza in agricoltura. Sarà dunque un Psr con una impronta marcata sulla modernizzazione". Lo ha detto l´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava, intervenendo alla seconda edizione di "Nòva Agricoltura in campo" all´azienda Carpaneta dell´ente regionale Ersaf in provincia di Mantova, manifestazione che ha registrato una folta partecipazione di agricoltori e contoterzisti agricoli. Maggiore Partecipazione Del Settore Agricolo - "La Lombardia ha scelto l´innovazione a partire dalla formulazione del Psr 2014-2020 - ha spiegato Fava - formulando linee di intervento più ampie, che non fossero fissate esclusivamente a beneficio di alcune categorie specifiche, come in passato. Questo perché cerchiamo una partecipazione ancora maggiore del settore agricolo". Servono Interventi Per Meccanizzazione Agricoltura - Quanto ad eventuali finanziamenti relativi alla meccanizzazione, Fava attende la Conferenza delle Regioni di giovedì prossimo. "Mi aspetto che il ministero confermi quanto dichiarato a più riprese, e cioè la possibilità per le Regioni di inserire interventi legati alla meccanizzazione agricola, anche per lo svecchiamento dei mezzi e delle trattrici, senza escludere i contoterzisti da simili misure", ha dichiarato Fava. Un orientamento, quello auspicato dall´assessore lombardo, già approvato dall´Unione europea, che demanda però agli Stati Membri l´adozione sul piano legislativo.