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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Luglio 2014
UE: ACQUISTI ALL´INTERNO DI APPLICAZIONI (IN-APP): UN´AZIONE CONGIUNTA DELLA COMMISSIONE EUROPEA E DEGLI STATI MEMBRI PORTA AD UNA MIGLIORE PROTEZIONE DEI CONSUMATORI NEI GIOCHI ON LINE  
 
Bruxelles, 22 luglio 2014 - In seguito a un gran numero di denunce presentate nei paesi dell´Ue in merito agli acquisti all´interno di applicazioni (in-app) nei giochi on line, e in particolare gli acquisti inconsci fatti da bambini, le autorità nazionali si sono unite alla Commissione europea per cercare una soluzione. L´azione coordinata di enforcement condotta nell´Ue in merito agli acquisti all´interno di applicazioni on line e di giochi sui telefoni cellulari ha compiuto progressi reali verso la realizzazione di risultati tangibili. L´industria ha sottoscritto una serie di impegni al fine di tener conto delle preoccupazioni dei consumatori. Questa azione ha accresciuto la fiducia dei consumatori nel settore in rapida crescita delle "app". "È la prima azione di enforcement di questo tipo che vede la Commissione europea e le autorità nazionali riunire i loro sforzi. Sono lieto di constatare che si stanno producendo risultati tangibili. Questo è un aspetto importante per i consumatori, e in particolare per i bambini che devono essere meglio protetti quando giocano on-line. Questa azione ha costituito inoltre una preziosa esperienza per la riflessione in corso su come organizzare meglio l´attuazione dei diritti dei consumatori nell´Unione. Essa ha dimostrato che la cooperazione si ripaga e contribuisce a migliorare la protezione dei consumatori in tutti gli Stati membri", ha dichiarato Neven Mimica, Commissario dell´Ue responsabile per la Politica dei consumatori. Il Vicepresidente Neelie Kroes, responsabile per l´Agenda digitale, ha aggiunto: "La Commissione è estremamente aperta all´innovazione nel settore delle app. Gli acquisti all´interno di applicazioni sono un modello commerciale legittimo, ma è essenziale che i realizzatori di app comprendano e rispettino la normativa dell´Ue allorché sviluppano questi nuovi modelli commerciali". Una posizione comune concordata dalle autorità nazionali nell´ambito della rete Ctc e trasmessa nel dicembre 2013(1) ad Apple, Google e all´Interactive Software Federation of Europe richiedeva quanto segue: · i giochi pubblicizzati come "gratuiti" non devono fuorviare i consumatori sui costi reali in questione; · i giochi non devono contenere inviti diretti ai bambini ad acquistare articoli nell´ambito di un gioco o persuadere gli adulti ad acquistarli per i bambini; · i consumatori devono essere adeguatamente informati sulle condizioni di pagamento degli acquisti e non dovrebbero vedersi addebitare importi in base a un´impostazione predefinita di pagamento senza aver fornito il loro consenso esplicito; · i commercianti devono fornire un indirizzo di posta elettronica per consentire ai consumatori di contattarli se hanno dubbi o rimostranze. Attraverso il meccanismo di cooperazione per la tutela dei consumatori stabilito dalle norme dell´Ue, Apple, Google e le pertinenti associazioni di categoria sono stati invitati a predisporre in tutta l´Ue soluzioni concrete alle obiezioni sollevate. Google ha deciso di apportare diversi cambiamenti. L´implementazione in corso sarà completata entro la fine di settembre 2014. Ad esempio, non comparirà affatto l´espressione "gratis" quando i giochi contengono acquisti in-app, è previsto lo sviluppo di orientamenti mirati all´indirizzo degli sviluppatori di app per prevenire l´esortazione diretta ai bambini quale definita dalla normativa dell´Ue e sono previste misure scaglionate nel tempo per contribuire a monitorare le palesi violazioni della legislazione consumeristica dell´Ue. Google ha anche adattato le sue impostazioni predefinite per far sì che i pagamenti siano autorizzati prima di qualsiasi acquisto all´interno di applicazioni, a meno che il consumatore non scelga attivamente di modificare tali impostazioni. Anche se purtroppo Apple non ha finora prospettato soluzioni concrete e immediate per affrontare le preoccupazioni legate, in particolare, all´autorizzazione di pagamento, Apple ha espresso il proponimento di affrontare tali problematiche. Tuttavia, per la realizzazione di questi eventuali cambiamenti futuri non sono stati forniti né un fermo impegno, né un calendario specifico. Le autorità Ctc continueranno le discussioni con Apple per assicurare che l´azienda fornisca dettagli specifici sui cambiamenti richiesti e li ponga in atto conformemente alla posizione comune. Le autorità di contrasto degli Stati membri e la Commissione europea hanno anche invitato le associazioni di sviluppatori di giochi on line e le rispettive piattaforme a riflettere sulle misure concrete che potrebbero adottare per affrontare le questioni sollevate nella posizione comune, tra cui la possibilità di adottare linee guida o standard che tengano conto del regolamento sulla cooperazione in materia di tutela dei consumatori (Ctc). L´enforcement, tra cui le eventuali azioni legali, compete alle autorità nazionali che esamineranno ora come affrontare le eventuali questioni legali pendenti. La Commissione europea e gli Stati membri continueranno a monitorare la questione e in particolare a verificare in che misura gli impegni assunti vengono fatti valere nella pratica per rispondere alle preoccupazioni espresse in relazione alla posizione Ctc. Contesto Il regolamento relativo alla cooperazione in materia di tutela dei consumatori (Ctc) (regolamento (Ce) n. 2006/2004) unisce le autorità nazionali preposte alla tutela dei consumatori in una rete paneuropea di contrasto. Grazie a questo quadro, un´autorità nazionale anche in un solo Stato membro dell´Ue può contattare le sue controparti in un altro paese dell´Ue chiedendo loro di intervenire in caso di violazione transfrontaliera delle norme consumeristiche unionali. La cooperazione può valere per norme consumeristiche che interessano diversi ambiti, come ad esempio quelli coperti dalla Direttiva sulle pratiche commerciali sleali e dalla Direttiva sulle clausole abusive nei contratti.  
   
   
"MERCATO APERTO PER L´INNOVAZIONE DI POZNAN"  
 
Poznan, 22 luglio 2014 - Il "Mercato aperto per l´innovazione di Poznan" (Poznan Open Innovation Marketplace) (Poimp) si terrà l´11 settembre a Poznan, in Polonia. Il Poimp comprende un concorso per mezzo del quale aziende start-up e spin-off e inventori ("risolutori") forniscono soluzioni ai problemi di innovazione di grandi aziende e società ("sfidanti") prima dell´evento. Gli autori delle migliori idee incontreranno gli sfidanti singolarmente l´11 settembre al Poimp. Gli sfidanti sono interessati principalmente a trovare le seguenti soluzioni: soluzioni It per servizi ai clienti multi-canale, soluzioni It per l´e-commerce, tecniche che usino materiali di polistirene e soluzioni per migliorare i processi di produzione nel settore della cosmesi. I "risolutori" sono invitati a inviare le loro soluzioni entro il 23 agosto. Poimp fa parte di un "doppio evento" che comprende anche il workshop della Divisione europea dell´Associazione internazionale dei parchi scientifici e le aree di innovazione (Iasp). Il workshop riunirà esperti di parchi scientifici e tecnologici (Stp), del mondo accademico e del mondo degli affari per discutere le tendenze che hanno permesso agli Stp di diventare strutture sempre più complesse che offrono un sostegno professionale all´innovazione. La quota d´iscrizione alla conferenza va da 140 euro a 190 euro. Per maggiori informazioni, visitare: http://iasp.Ppnt.poznan.pl/start    
   
   
I SERVIZI TECNOLOGICI DI ROMA CAPITALE SI RINNOVANO GARA EUROPEA DA 11 MILIONI DI EURO  
 
Roma, 22 luglio 2014 - Il sistema web del Campidoglio sarà competamente rinnovato. E’ stata pubblicata ieri, sulla Gazzetta Ufficiale, la gara europea per l’affidamento dei servizi di sviluppo, manutenzione, gestione applicativa, hosting dei portali web e di Posta Elettronica e Posta Elettronica Certificata (Pec) di Roma Capitale, per un importo di 11 milioni di euro per tre anni. Partendo dai dieci contratti esistenti, l’assessorato alla Roma Produttiva ha provveduto ad una razionalizzazione dei servizi affidati: oltre a produrre un efficientamento si avrà un risparmio di un milione di euro già alla base d’asta. L’aggiudicazione avverrà non solo sulla base dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ma anche dei servizi innovativi proposti (65 punti su 100 saranno dedicati al progetto tecnico e 35 al valore economico più vantaggioso). Le offerte dovranno essere inviate entro il 26 settembre prossimo. Molte le novità anche legate all’evoluzione tecnologica verso sistemi web 2.0. Gli obiettivi della gara sono infatti: aggiornare le piattaforme tecnologiche, la reingegnerizzazione dei contenuti offerti in modalità multicanale, l’incremento delle interazioni con gli utenti, la creazione di un Portale Istituzionale unitario. Per garantire il risultato, è anche previsto un sistema di monitoraggio contrattuale, relativo alle verifiche di esecuzione dei servizi e un sistema puntuale di penali nel caso di inadempienze da parte dei gestori. Inoltre, per la prima volta viene introdotto l’obbligo contrattuale, in caso di controversie, di arrivare alla mediazione per tentativi di conciliazione prima di adire il foro competente. I numeri attuali del portale contano circa 20 milioni di visitatori l’anno, oltre 77 milioni di pagine visualizzate, circa 3 milioni di richieste di servizi da parte dei cittadini, 40.000 pagine attive e circa 25.000 utenze interne. “Modernizzare i servizi tecnologici del Campidoglio e adeguarli agli standard internazionali di comunicazione tra Amministrazione e utenti rappresenta per noi una scelta precisa: rendere Roma all’altezza delle sfide della modernità, avvicinarci ai bisogni dei cittadini e intercettare tutte le potenzialità che le nuove tecnologie sono in grado di offrire. Rendere il portale di Roma un vero portale di servizi, per i cittadini, per le imprese, per i turisti e per l’Amministrazione. E aprire a tutti gli strumenti di interazione. Uno strumento di comunicazione e servizi che va nella direzione della digitalizzazione proposta dal governo” ha dichiarato Marta Leonori assessore alla Roma Produttiva  
   
   
G.R. UMBRIA APPROVA PROGRAMMA DIGITALE: ENTRO IL 2015 COMPLETATO IL SISTEMA REGIONALE. OCCORRONO ALTRI TRE MILIONI E MEZZO DI EURO  
 
Perugia, 22 luglio 2014 - Occorreranno almeno altri tre milioni e mezzo di euro per assicurare, entro il mese di dicembre 2015, un´infrastruttura digitale utilizzabile dal sistema pubblico e privato in Umbria. E´ quanto si evince dal Programma trasversale "Consolidamento del Data Center regionale unitario, sicurezza (continuità operativa e disaster recovery) e razionalizzazione dell´infrastruttura digitale dell´Umbria", approvato dalla Giunta regionale nella sua ultima seduta, su proposta dell´assessore Stefano Vinti. "Il programma, ha affermato l´assessore Vinti, costituisce l´asse portante della missione "infrastrutture" del Piano Digitale Regionale (Agenda Digitale). Per l´Umbria assolvere questo compito vuol dire far evolvere l´infrastruttura tecnologica digitale di tutta la pubblica amministrazione, potenziando anche standard e servizi infrastrutturali capacità dei sistemi informatici di scambiarsi informazioni o servizi, identità digitale, continuità operativa, sicurezza informatica, ecc), coerentemente con le sfide proposte dall´Europa. Proseguendo anche nell´evoluzione delle reti a banda larga/ultralarga e nel consolidamento dei data center pubblici, potremo aumentare le opportunità di accesso e utilizzo delle infrastrutture pubbliche da parte di cittadini, professionisti e imprese superando il divario tipico del territorio umbro in particolare per le aree rurali. Infine, avremo la possibilità di creare sistemi informatici sostenibili, interoperabili e sicuri, nei quali tutti gli attori condividano un insieme di regole e standard, in un quadro di forte cooperazione anche tra pubblico e privato, presidiati dalla regolazione pubblica". "Le infrastrutture tecnologiche digitali (reti di telecomunicazione in banda larga e ultra larga, data center, cloud computing e connessi servizi infrastrutturali, ha sottolineato Vinti, costituiscono una importante precondizione per la realizzazione di tutte le missioni dell´agenda digitale, sia per il ridisegno dei servizi della Pa sia per la crescita dell´economia. Il programma si pone l´obiettivo della razionalizzazione delle infrastrutture tecnologiche digitali di tutto il sistema pubblico umbro (Giunta, Agenzie, Servizio Sanitario regionale, Enti Locali)". Nell´ambito del programma è prevista innanzitutto la redazione del Piano di razionalizzazione dei vari centri di elaborazione dati che sarà elaborato in due tranche. La prima riguarderà due sottoinsiemi (cluster) di Enti, per i quali la Legge Regionale stabilisce tempi attuativi precisi, e sarà effettuata nel corso del 2014 sia per gli enti regionali (Regione, agenzie ed enti strumentali regionali ed altri organismi comunque controllati dalla Regione stessa), che per gli enti del Servizio sanitario regionale (Aziende sanitarie ed enti del Servizio Sanitario Regionale). La seconda tranche riguarderà, invece, gli Enti Locali, per i quali la legge rimanda alla preventiva sottoscrizione di specifici accordi attuativi con la Regione; ciò avverrà nel corso del 2015. Tutto questo, dice ancora l´assessore Vinti, mentre si continuerà nell´opera di assicurare una rete regionale unitaria dell´Umbria (Reru), costituita dalle infrastrutture di telecomunicazione (linee, apparati, ecc…), sia di proprietà pubblica (Amministrazione regionale)che privata (operatori di telecomunicazioni e/o operatori di mercato), tramite le quali viene supportata, nell´ambito della Community Network dell´Umbria, l´erogazione dei servizi della Pubblica Amministrazione Regionale, compreso il Servizio Sanitario Regionale, a favore di cittadini e imprese. La Reru include altresì i servizi di gestione, monitoraggio e controllo delle infrastrutture, per assicurare il regolare funzionamento del sistema. Lo sviluppo e la gestione della rete sono parte dei servizi di interesse generale affidati al Consorzio Umbria Digitale. Superando l´attuale separatezza e pluralità delle reti, il programma prevede un insieme di interventi finalizzati a evolvere le infrastrutture di rete, utilizzate dalla Pubblica Amministrazione regionale per il proprio funzionamento e per l´erogazione dei servizi a cittadini e imprese, fino ad arrivare ad un´infrastruttura unitaria e condivisa a disposizione dell´intero sistema pubblico regionale nell´ambito della Community Network dell´Umbria. Il Programma si occupa anche di imporre alle Pubbliche Amministrazioni l´assunzione di opportuni sistemi di sicurezza informatica per ovviare ad ipotetici disastri di varia natura che possano compromettere il funzionamento del Data Center regionale unico. Quindi, in caso di disastro o calamità naturale, è necessario stabilire quale sia il grado di priorità con il quale deve essere ripristinata la funzionalità del sistema essendo, ovviamente, diversa l´urgenza con cui devono essere ripristinati i servizi della protezione civile o della sanità, rispetto, ad esempio, all´uso della posta elettronica. Si va, quindi, dal livello più alto di sicurezza (ripristino immediato della funzionalità: in questi casi sarebbero necessari, in luoghi sufficientemente distanti, apparati in copia e strutture per il loro funzionamento, compresi uffici arredati pronti ad ospitare il personale di sorveglianza), ad un livello intermedio (due o più giorni per il ripristino della funzionalità) fino ad un livello di sicurezza minimo che può consentire la conservazione delle banche dati presso operatori di mercato e quindi alla totale assenza di strutture fisiche governate in proprio dall´Amministrazione regionale. "Con l´approvazione del Programma, ha continuato Vinti, si può adesso procedere alla programmazione di ciascun obiettivo quantificando, anche con precisione, le risorse necessarie che saranno reperite, prioritariamente, nel Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2007-2013. Fino ad oggi la Regione ha investito quasi trenta milioni di euro per dotare l´Umbria di un sistema di infrastrutture e servizi digitali al passo con i tempi. I benefici attesi sono molti. E´ evidente che su questi temi ci aspettiamo che anche il Governo nazionale finalmente si impegni in maniera concreta e massiccia per consentire all´intero Paese di mettersi al passo con i tempi e di avvicinarsi sempre più agli standards europei". "I benefici attesi sono molti, ha sostenuto l´assessore Vinti. Innanzitutto una maggiore efficienza nella conduzione dei sistemi, secondo processi internazionali, ma anche la riduzione dei costi di gestione e una migliore efficienza energetica, economie di scala per l´acquisto di nuovo hardware/software;, la garanzia degli standard di sicurezza informatica ed un sistema complessivo orientato alla continuità operativa. Dovremo arrivare all´unitarietà di politiche e sistemi di sicurezza validi per tutti gli enti e con caratteristiche adeguate agli standard internazionali. E lo faremo anche attraverso il consolidamento del Data Center regionale unico e la realizzazione ex novo del disaster recovery, con maggiori prestazioni complessive, anche grazie all´utilizzo della virtualizzazione e del cloud, ed attraverso l´integrazione e congruità delle infrastrutture di rete (fibra ottica e connettività Spc) in modo da garantire sufficiente banda nei collegamenti tra gli enti ed il Dcru. Tutto ciò, ha concluso Vinti, per abilitare la creazione di un sistema di servizi applicativi e telematici, sia pubblico che privato, in tutto il territorio regionale".  
   
   
TLC: FVG, APPROVATE REGOLE CESSIONE FIBRE OTTICHE A OPERATORI  
 
Trieste, 22 luglio 2014 - Su proposta dell´assessore Mariagrazia Santoro, 18 luglio la Giunta regionale ha approvato le condizioni di cessione delle fibre ottiche della rete Ermes agli operatori di telecomunicazioni, segnando così una tappa fondamentale per la riduzione del divario digitale sul territorio regionale e per il raggiungimento degli obiettivi della Agenda Digitale Europea. A conclusione di un complesso iter, che ha richiesto diversi passaggi in Commissione Europea e con le autorità nazionali, "grazie alle chiare regole di accesso alle risorse della rete pubblica Ermes stabilite dalla Regione -spiega l´assessore - gli operatori potranno ora pianificare i propri investimenti sul territorio e promuovere, in sinergia con l´Amministrazione regionale, lo sviluppo di infrastrutture e servizi a banda larga a beneficio dei cittadini e delle imprese". Come ricorda Santoro, "il Programma regionale Ermes ha infatti un duplice obiettivo: da una parte connettere con una rete ad alte prestazioni la Pubblica amministrazione, la Sanità ed i soggetti pubblici che operano in settori chiave per la ricerca, la formazione e lo sviluppo economico del territorio. Dall´altra, mettendo a disposizione degli operatori a condizioni eque quote della rete pubblica, sarà possibile garantire connettività a larga banda anche nelle aree più marginali del territorio, attualmente non raggiunte dall´Adsl, e nelle zone industriali". L´approvazione delle regole di cessione, frutto di una stretta collaborazione fra gli Uffici della Regione e di Insiel Spa, Società partecipata responsabile dello sviluppo del Programma Ermes, rappresenta un risultato importante per la comunità regionale. La Regione ed Insiel Spa, la quale gestirà le procedure di assegnazione e i rapporti contrattuali con gli operatori, sono ora impegnate nella predisposizione del primo avviso, al quale verrà data ampia evidenza nel rispetto dei principi di trasparenza e pari opportunità previsti nell´ambito delle procedure pubbliche.  
   
   
TRENTO: PROCEDE IL PIANO DI ASSUNZIONI DEI DOCENTI DELLA SCUOLA STATALE  
 
Trento, 22 luglio 2014 - Come anticipato dal presidente Rossi nell’incontro del 9 luglio scorso con i sindacati della scuola, sono stati approvati i primi due atti necessari ad avviare il processo di stabilizzazione del precariato. Infatti, con due distinti provvedimenti, la Giunta ha istituito la cosiddetta Dops (dotazione organica provinciale speciale) ed ha approvato, accanto alle modalità per il suo utilizzo, i criteri per la programmazione delle assunzioni a tempo indeterminato sui posti vacanti disponibili della dotazione complessiva del personale docente della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado. Dopo l’istituzione, con legge finanziaria, della dotazione organica provinciale speciale, con la delibera approvata oggi ne sono stati definiti i criteri e le modalità di utilizzo, sulla base di quanto concordato nel protocollo di intesa sottoscritto l’ 8 maggio 2014 tra l’Amministrazione e le Organizzazioni sindacali del comparto. La Dops costituisce il presupposto necessario per dare avvio alla definizione e quantificazione del contingente dei posti da destinare alle immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2014/15. Con la Dops l´amministrazione mette a disposizione delle immissioni in ruolo, e quindi della stabilizzazione dei precari, una percentuale dei posti e della cattedre che sarebbero altrimenti destinati ad incarichi di supplenza, stabilendo questa percentuale nella misura del 40% dei posti interi disponibili fino al 30 giugno del relativo anno scolastico e del 70% per quelli di sostegno. A seguire, la Giunta provinciale ha quindi approvato i criteri per la programmazione delle assunzioni a tempo indeterminato sui posti vacanti e disponibili della dotazione complessiva del personale docente della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado della Provincia autonoma di Trento per l´anno scolastico 2014/2015. Il provvedimento completa gli atti necessari alla quantificazione del contingente dei posti da destinare alle immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2014/15. L’esecutivo provinciale ha fornito inoltre al Dirigente del Servizio personale della scuola le direttive per la programmazione delle assunzioni a tempo indeterminato e la quantificazione dei relativi contingenti di posti, disponendo che provveda a destinare, a tale fine, il 100% dei posti vacanti disponibili, per l’intero anno scolastico, dopo la conclusione delle operazioni di utilizzazione e di assegnazione provvisoria, e l’ulteriore contingente di posti individuato dalla dotazione organica speciale. Nelle prossime sedute la Giunta adotterà i provvedimenti relativi alle assunzioni del personale insegnante della scuola dell’ infanzia ed al personale A.t.a. La versione integrale delle delibere con i relativi allegati si potranno consultare e scaricare, a partire da martedì prossimo 22 luglio 2014, sul portale della scuola trentina www.Vivoscuola.it    
   
   
ATENEO PER STRANIERI DI REGGIO CALABRIA: NELLA PROGRAMMAZIONE EUROPEA RUOLO CRESCENTE DELLE UNIVERSITÀ RISPETTO AL PASSATO  
 
Catanzaro, 22 luglio 2014 - L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, intervenendo ieri mattina a Reggio Calabria in occasione della consegna dei diplomi di laurea dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria, ha sottolineato che “Il sistema universitario calabrese può rappresentare un elemento fondamentale per il cambiamento culturale e la crescita economica di tutta la regione, in una visione dell’Europa rivolta verso il Mediterraneo”. La manifestazione è stata introdotta dal Rettore Salvatore Berlingò, il quale ha comunicato che sta proseguendo positivamente l’iter per l’accreditamento dell’Ateneo presso il Ministero dell´Università. Nel corso del suo intervento, Caligiuri ha sostenuto che occorre valorizzare i punti di forza della Calabria, ricordando che nella programmazione europea che oggi sarà esaminata dal Consiglio Regionale al sistema universitario e della ricerca calabrese è assegnato un ruolo di grande peso, superiore che in passato. L’assessore ha altresì comunicato che insieme con la Direzione Regionale della Banca d’Italia si sta organizzando in autunno una giornata di studi sul ruolo delle università per lo sviluppo economico della regione.  
   
   
ROMA, ISTITUTO JEMOLO: PARTE LA NUOVA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA. TUTTE LE INFO PER PARTECIPARE  
 
Roma, 22 luglio 2014 - Al via la nuova programmazione didattica dell’Istituto Jemolo del secondo semestre 2014. Il 16 settembre inizierà il corso La sana gestione delle risorse pubbliche: ruolo e poteri della Corte dei conti. Ecco gli altri corsi che saranno attivati: Aggiornamento per mediatori 2014. Sostenibilità ambientale nella progettazione e nella esecuzione dei lavori. Pubblici e privati. Intensivo avvocatura 2014. Diritto penale dell’informatica. Formazione per mediatori medici 2014. Diritto del lavoro pubblico. Il sistema dei controlli del Fondo sociale europeo. La protezione dei dati personali. Corso Uditore giudiziario 2014. Per consultare il testo dei bandi vai qui http://www.Jemolo.it/jemolo/ In quindici mesi di commissariamento l’istituto Jemolo ha raggiunto numeri record: 27 corsi con 1300 studenti, per quasi 1800 ore di lezione.  
   
   
TRENTO, EDUCARE ALLA RELAZIONE DI GENERE: C’E’ IL BANDO PER LE SCUOLE  
 
Trento, 22 luglio 2014 - E’ sul cambiamento culturale che si deve fare leva perché si realizzi pienamente il principio di pari opportunità tra donne e uomini. E’ questa la premessa da cui parte la decisione della Giunta provinciale di adottare un provvedimento, proposto congiuntamente dal presidente Ugo Rossi e dall’assessora alle pari opportunità Sara Ferrari, con cui è stato approvato il bando per l’attivazione di percorsi di educazione alla relazione di genere nelle istituzioni scolastiche e formative di ogni ordine e grado della provincia di Trento. Il bando, che si riferisce a iniziative da realizzare nell’anno scolastico 2014-2015, definisce i criteri e le modalità attraverso cui le scuole possono chiedere l’attivazione dei percorsi educativi. Presupposto è proprio che la promozione di una cultura non discriminatoria sia fondamentale per accompagnare la crescita dei giovani, a partire dalle istituzioni scolastiche. Il bando prevede un vero e proprio catalogo con quattro percorsi formativi: percorso 1 - Trasformare gli stereotipi di genere: un approccio narrativo nella scuola primaria; percorso 2 - Differenze e stereotipi di genere: incontri scuola famiglia; percorso 3 - Laboratorio di educazione al genere: identità, differenze e stereotipi; percorso 4 – Per una cittadinanza condivisa: affetti e differenze. Possono richiedere l’attivazione dei percorsi di educazione alla relazione di genere le istituzioni scolastiche e formative provinciali e paritarie di ogni ordine e grado della provincia di Trento. La domanda deve essere presentata nel periodo 1 settembre – 30 settembre 2014. La Provincia autonoma di Trento copre interamente il costo delle iniziative. Il presupposto normativo del provvedimento adottato oggi è la legge provinciale 18 giugno 2012, n. 13: prevede che la Provincia promuova l’adozione di iniziative educative, formative ed informative a favore della diffusione di una cultura non discriminatoria basata sul rispetto, la tutela e la promozione delle differenze di genere. In questo campo non si ritiene sufficiente agire in funzione riparatoria, una volta che le discriminazioni si sono verificate. E’ considerato fondamentale, invece, muoversi in senso preventivo e sostenere, già nelle prime fasi di socializzazione di bambine e bambini, il rispetto degli altri. Negli ultimi anni si sono sperimentate diverse iniziative in questo campo attraverso progetti nelle scuole da parte degli assessorati alle pari opportunità e all´istruzione, dell´Iprase, del Centro studi di genere dell´Università, della Commissione pari opportunità, del Centro per la mediazione della Regione Trentino Alto Adige Suedtirol. Conclusa la fase di sperimentazione si è deciso di mettere a regime l’offerta di questi percorsi formativi. Con il supporto scientifico dell’Università degli Studi di Trento, è stato stilato un primo catalogo di percorsi per le scuole che viene adottato formalmente con la deliberazione di oggi.  
   
   
ISTRUZIONE: INTESA REGIONE FVG-USR PER SEZIONI PRIMAVERA  
 
Trieste, 22 luglio 2014 - Regione e Ufficio scolastico per il Friuli Venezia Giulia hanno raggiunto l´accordo per proseguire la sperimentazione delle Sezioni Primavera, dedicate ai bambini dai 2 ai 3 anni (24-36 mesi), anche nell´anno scolastico 2014-15. Lo schema di intesa proposto dall´assessore all´Istruzione, Loredana Panariti, è stato approvato dalla Giunta regionale e prevede un numero minimo di 10 bambini (5 in aree montane) per l´accesso ai finanziamenti annuali che potranno variare dai 9 ai 27mila euro anche in base alla durata oraria del servizio.  
   
   
ACCORDO REGIONE FVG-UNIVERSITA´ UDINE PER PIANO PAESAGGISTICO  
 
Trieste, 22 luglio 2014 - Regione Friuli Venezia Giulia e Università di Udine (dipartimento di Scienze umane) hanno siglato un accordo di collaborazione per la stesura del Piano paesaggistico regionale che, oltre ad individuare il responsabile scientifico, consentirà di attivare tirocini ed assegni di ricerca. Il documento porta la firma dell´assessore alla Pianificazione territoriale, Mariagrazia Santoro, e del rettore dell´Università di Udine, Alberto Felice De Toni, che hanno sottoscritto l´accordo ieri pomeriggio nella sede del Rettorato a Palazzo Florio a Udine. Presente anche il prof. Mauro Pascolini, Direttore del dipartimento di Scienze umane e professore ordinario di Geografia, che è stato indicato come responsabile scientifico per la parte strategica del Piano, valorizzando l´esperienza e la storia della Geografia friulana già testimoniata dai grandi nomi del passato quali Olinto e Giovanni Marinelli, Michele Gortani e Giovanni Battista De Gasperi. "La collaborazione con l´Università di Udine è garanzia di un valore aggiunto alla redazione del Piano paesaggistico regionale - ha commentato l´assessore Santoro -, ricordo che siamo la prima Regione in Italia che giungerà all´approvazione del piano dopo un percorso concertato con il Ministero, rispettando la priorità di valorizzare le identità locali e di integrare l´obiettivo della migliore qualità del paesaggio nelle altre politiche di sviluppo". "Questo accordo - ha aggiunto il Rettore De Toni - è un´opportunità di rilievo per porre in essere metodologie innovative ed efficaci per la pianificazione paesaggistica e nel contempo per coinvolgere giovani studenti, laureati e ricercatori. L´esperienza riprende il modello già attivato per la progettualità del programma Dolomiti Unesco e consolida una vocazione dell´Università ad intraprendere percorsi concertati, che consentono una valorizzazione delle conoscenze e delle risorse". L´università si occuperà di elaborare la parte strategica - di forte contenuto innovativo - tesa al riconoscimento e alla valorizzazione di tematiche identitarie per la nostra regione, quali ad esempio i beni culturali, la biodiversità, il paesaggio rurale e alla definizione di linee guida necessarie per affrontare problematiche emergenti quali il consumo di territorio, la dispersione insediativa, il recupero, l´attenta collocazione delle energie rinnovabili. L´iter verso l´adozione del Piano paesaggistico regionale ha già compiuto diversi passi avanti. La legge regionale 11 ottobre 2013, n.14 ha definito l´iter di formazione e di approvazione del piano e introdotti importanti strumenti di concertazione e partecipazione con enti locali e portatori di interesse. Il 12 novembre 2013 è stato sottoscritto a Roma con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del truismo il Disciplinare per la co-pianificazione che definisce un serrato programma delle attività per portare alla stesura del Piano entro il 12 novembre 2016. E´ inoltre stato istituito un comitato tecnico paritetico Stato-regione che ha il compito di seguire la formazione del piano e che si è già riunito tre volte; da novembre è stata attivata la piattaforma informatica. A marzo è stata avviata la procedura di valutazione ambientale strategica e approvata la struttura del piano paesaggistico regionale.  
   
   
ISTRUZIONE: FVG, 265MILA EURO PER TRASPORTO STUDENTI DISABILI  
 
Trieste, 22 luglio 2014 - Per il trasporto degli studenti disabili la Regione mette a disposizione gli oltre 265 mila euro a lei assegnati per l´anno in corso dallo Stato al fine di favorire il raggiungimento dei più alti livelli negli studi. A tale scopo è stata distribuita complessivamente alle Regioni la cifra di 15 milioni e, su proposta dell´assessore al Lavoro, Istruzione e Formazione, Loredana Panariti, la Giunta regionale ha stabilito di destinare la quota di competenza del Friuli Venezia Giulia a sostegno delle spese che le famiglie dei disabili sostengono per aiutarli a raggiungere le sedi scolastiche. A tale proposito gli uffici stanno predisponendo un bando, che sarà a breve on line, per consentire l´accesso ai contributi ai nuclei familiari con un indicatore di situazione economica equivalente (Isee) non superiore ai 30 mila euro l´anno. "In base ai dati a nostra disposizione, dovrebbero trarre giovamento da questa iniziativa dell´esecutivo almeno un migliaio di famiglie" spiega l´assessore Panariti, ricordando che il bando fa riferimento all´anno scolastico 2013-2014. In pratica, è stato previsto che ogni famiglia riceva un rimborso forfettario fino a 200 euro per gli studenti disabili iscritti alla scuola secondaria di primo grado e a 250 euro per quelli iscritti alla scuola secondaria di secondo grado, cifre che verranno aumentate di 50 euro qualora la distanza tra la residenza dei giovani e l´istituto scolastico superi i 20 chilometri. I servizi che daranno diritto al contributo sono quelli pubblici e privati di trasporto urbano ed extraurbano, ma anche quelli che prevedono l´utilizzo di mezzi di trasporto attrezzati con personale specializzato.  
   
   
AMBIENTE, LOMBARDIA: DISPONIBILE A CONDIVIDERE PRATICHE  
 
Bologna, 22 luglio 2014 - "Regione Lombardia è disponibile a condividere con il Governo e con le altre Regioni le sue pratiche, che hanno portato ottimi risultati e all´approvazione del nuovo Programma regionale di Gestione dei rifiuti e delle bonifiche (Prgr), al quale si è arrivati grazie alla collaborazione e al confronto con gli attori interessati: Enti locali, associazioni di categoria e imprese". Lo ha detto l´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi, a margine della Conferenza dal titolo ´Promozione della green economy e riorganizzazione delle competenze ambientali´, nella sede della Regione Emilia Romagna, a Bologna. No A Rete Nazionale Inceneritori - "La nostra posizione sui rifiuti è ormai nota - ha proseguito Terzi - anche il Consiglio regionale si è espresso unanime contro il progetto del Governo di una rete nazionale degli inceneritori, che porterebbe in Lombardia e in altre regioni virtuose rifiuti da fuori. La Lombardia non vuole essere la discarica delle inefficienze altrui". "Noi non intendiamo accettare - ha puntualizzato la titolare regionale dell´Ambiente - che, ancora una volta, i più virtuosi vengano penalizzati in favore di chi non ha mai, volutamente o meno, affrontato seriamente la questione rifiuti. Non possiamo continuare a frenare chi vuol andare avanti e rispettare le norme, per aspettare chi è inattivo". Battaglia Di Civiltà - "Su questo punto non intendo arretrare di un millimetro - ha concluso l´assessore Terzi - e sono certa che la Regione Emilia Romagna, nonostante il delicato momento politico, sarà al fianco di Regione Lombardia in questa battaglia, non solo ambientale, ma di giustizia e civiltà".  
   
   
DIFESA DELLA COSTA – LA GIUNTA DELLE MARCHE APPROVA LA VARIANTE AL PIANO DI GESTIONE DELLE AREE COSTIERE.  
 
Ancona, 22 luglio 2014 - Su proposta dell’assessore alla Difesa della costa, Paola Giorgi, la Giunta regionale ha approvato la variante al Piano di gestione integrata delle aree costiere per l’individuazione degli interventi prioritari a seguito degli intensi eventi meteo marini degli ultimi anni. “A seguito degli eventi meteomarini degli ultimi anni si sono evidenziate criticità in alcuni tratti della costa – sottolinea Giorgi - che hanno causato danni agli abitati e alle infrastrutture. La modifica approvata ieri in Giunta da´ la possibilità di realizzare sette interventi di protezione della costa non previsti nel piano attualmente vigente. Ora si apre la fase consultiva con i sindaci e le associazioni regionali di categoria del settore turistico dei concessionari demaniali marittimi, per la presentazione delle osservazioni alla variante approvata”. Sulla base delle norme vigenti, la Regione approva il Piano di gestione integrata delle aree costiere, l’obiettivo è quello di promuovere la tutela e l’uso razionale della costa e delle sue risorse. Il Piano è stato approvato nel 2005 con una delibera amministrativa del Consiglio regionale e prevede un’analisi dopo sette anni per l’aspetto finanziario e dopo dieci, per la realizzazione degli interventi previsti. Di qui l’attività di aggiornamento, messa a punto da un apposito tavolo di lavoro. “E´ emersa l´urgenza di agire nelle situazioni maggiormente critiche che necessitavano di intervento - prosegue Giorgi – e le azioni individuate nella variante interesseranno i tratti costieri di Fano, Montemarciano, Porto Recanati, Potenza Picena, Civitanova Marche, Fermo. Le cause che hanno determinato le scelte inserite nella variante approvata sono riconducibili alla cronica mancanza di apporto di materiale dai fiumi che fa venir meno il naturale ripascimento della costa, con la conseguente diminuzione delle spiagge emerse e sommerse nel litorale marchigiano, l’accentuazione dei fenomeni erosivi, i danni segnalati ripetutamente dalla Rete ferroviaria italiana e dai comuni costieri. In relazione ai rapporti con Ferrovie dello Stato, mi preme sottolineare la collaborazione tra Regione e Fs che in questi mesi ha portato all´individuazione di interventi comuni di difesa da attivare in cofinanziamento anche al fine di razionalizzare l´utilizzo delle risorse. Relativamente ai fiumi ricordo che la normativa regionale vigente permette e promuove gli interventi di manutenzione delle aste fluviali anche attraverso la valorizzazione del materiale litoide. Inoltre, coerentemente con le scelte inserite nella variante al Piano e la strategia generale di difesa dell´assetto idrogeologico e della costa, nel documento Por Fesr relativo alla programmazione comunitaria 2014/2020 , emerge una scelta specifica di individuazione prioritaria con la programmazione di risorse proprio per questa tipologia di interventi”. L’atto approvato, sarà sottoposto a Valutazione ambientale strategica e a Valutazione di incidenza sulle aree a valenza naturalistica, sarà poi pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Marche (il provvedimento e la cartografia saranno visibili anche al sito www.Regione.marche.it/difesadellacosta.aspx) . I soggetti interessati, associazioni di categoria e sindaci, potranno presentare osservazioni nei 60 giorni successivi alla pubblicazione, mentre ulteriori 45 giorni saranno a diposizione per le controdeduzioni alle osservazioni. Infine l’atto sarà trasmesso all’Assemblea legislativa delle Marche per la definitiva approvazione.  
   
   
PROTEZIONE CIVILE: FVG, APPALTO SERVIZIO AEREO CON ELICOTTERI  
 
Trieste, 22 luglio 2014 - Su proposta dell´Assessore alla Protezione Civile, Paolo Panontin, la Giunta regionale ha deliberato di autorizzare l´affidamento del servizio aereo mediante elicotteri, per la durata di un anno dalla sottoscrizione del contratto, con l´obiettivo di assicurare la tutela della pubblica incolumità, la salvaguardia dell´ambiente, e dei beni. Si tratta di garantire il servizio antincendi boschivi, e la ricerca delle persone e il loro soccorso, non in ambito sanitario. Per tale scopo, il Governo regionale ha autorizzato la spesa complessiva di 1,2 milioni di euro a carico del Fondo regionale per la protezione civile. Tale provvedimento si è reso necessario in quanto la precedente gara di appalto pubblico europeo di durata triennale con procedura aperta, i termini della quale scadevano lo scorso 30 maggio, è andata deserta.  
   
   
PROTEZIONE CIVILE VENETO: SUCCESSO SENZA PRECEDENTI DEI CAMPI AVVENTURA PER RAGAZZI. 150 PARTECIPANTI GUIDATI DA 100 TRA ACCOMPAGNATORI E VOLONTARI.  
 
 Venezia, 22 luglio 2014 - “I campi Avventura di Protezione Civile per ragazzi dagli 8 ai 19 anni, in corso di realizzazione stanno avendo un successo senza precedenti. E’ una grande soddisfazione per un’iniziativa originale che finanzieremo anche nel 2015” Lo dice l’Assessore regionale alla Protezione Civile Daniele Stival, che sta seguendo personalmente le varie tappe dell’effettuazione di queste settimane formative del tutto particolari. Già conclusi con un “full” di adesioni i campi di Dolcè (Verona) per bambini dagli 8 ai 10 anni e di Mazzorbo (Venezia) per i ragazzi tra 13 e 16 anni, nel week end si chiude quello di Trichiana (Belluno) per i ragazzi da 10 a 13 anni e si apre (Domenica) l’ultimo appuntamento, quello al Rifugio Natura del Parco del Delta del Po a Taglio di Po (Rovigo), dedicato per la prima volta ai più “grandi”, da 16 a 19 anni. Il bilancio è già di gran lunga il migliore di tutte le edizioni già realizzate, con 150 ragazzi (il massimo della “capienza” possibile) coinvolti e reclutati nelle scuole di tutto il Veneto e 100 tra accompagnatori e volontari della Protezione civile ad assisterli e coinvolgerli in un viaggio reale nel mondo dei rischi, della prevenzione, della conoscenza del territorio e delle sue caratteristiche L’iniziativa, varata negli anni scorsi dall’Assessore Stival e curata dal Centro Regionale di Protezione Civile in collaborazione con le Province e le Associazioni Agesci e Cngei, sta ottenendo un altissimo gradimento generale. “La Regione – sottolinea Stival – finanzia questa iniziativa, e lo farà anche nel 2015, sia per il sempre crescente gradimento dimostrato dalle famiglie e dai ragazzi, sia nella convinzione che una reale cultura della protezione civile possa davvero essere creata partendo dai più giovani. Questi ragazzi – aggiunge Stival – imparano divertendosi, ricevendo insegnamenti teorici e operando sul campo esattamente come un esperto del settore, senza peraltro dimenticare l’aspetto ludico. Al ritorno a casa sono loro i migliori ambasciatori che potremmo desiderare”. Con il lavoro di educatori esperti e grazie alle squadre di volontari presenti, i ragazzi vengono avvicinati alle metodologie operative utilizzate, imparano a riconoscere le possibili situazioni di rischio, svolgono da protagonisti attività pratiche sul campo dove imparano le tecniche per la gestione delle emergenze, l’importanza del lavoro di squadra, l’utilizzo di apparati radio, la gestione di unità cinofile, rudimenti di primo intervento sanitario.  
   
   
MOLISE, RICOSTRUZIONE POST SISMA, ACCELERATA ALLA FASE ISTRUTTORIA. FRATTURA: LIQUIDATE 56 PRATICHE PER OLTRE 4 MILIONI E 660 MILA EURO  
 
 Campobasso, 22 luglio 2014 - Forte accelerata alla fase istruttoria e alla conseguente liquidazione delle pratiche edilizie trasmesse all´Arpc: il percorso della ricostruzione post sisma prosegue a ritmo serrato grazie all´impegno assicurato dal personale dell´Agenzia regionale di protezione civile con i comuni interessati. "In questi giorni - spiega il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura -, con la nostra Agenzia di protezione civile abbiamo istruito e liquidato 56 pratiche per un ammontare pari a 4 milioni 660 mila euro. Gli interventi finanziati riguardano diversi settori, dall´edilizia privata a quella pubblica, agli edifici di culto. Queste somme si aggiungono ai 5 milioni di euro pagati in precedenza, da aprile a giugno scorsi, per un totale di circa 10 milioni di euro". "Nelle prossime settimane, e comunque prima della pausa estiva, - prosegue il governatore -, contiamo di istruire e liquidare pratiche per altri 2 milioni e 400 mila euro. Saranno così 7 i milioni complessivamente liquidati in questa ultima tranche e saliranno a 13 milioni le somme riversate ai soggetti attuatori da aprile ad oggi". Una boccata di ossigeno per le imprese molisane impegnate nella ricostruzione, "ma soprattutto - evidenzia Frattura -, segnali riconoscibili rispondenti alle istanze dei cittadini, segnali possibili grazie al lavoro condotto dal personale preposto dell´Arpc. L´iter per la ricostruzione dei Comuni terremotati prosegue nel solco della prioritaria risposta sociale che dobbiamo a tutte le comunità colpite dal sisma del 2002", conclude Frattura. Intanto la Direzione dell´Arpc ha incontrato i rappresentanti dell´Acem Molise per esaminare e concordare, nell´ottica di un percorso condiviso e partecipato, il trend della ricostruzione.  
   
   
AOSTA, APPROVAZIONE DEGLI INDIRIZZI PER UNA NUOVA PROPOSTA DI ADEGUAMENTO DEL PIANO REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI  
 
Aosta, 22 luglio 2014 - Nella seduta di venerdì 18 luglio, la Giunta regionale ha approvato i nuovi indirizzi e gli orientamenti per la formulazione di una nuova proposta di adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti, approvato con deliberazione del Consiglio regionale il 15 aprile 2003 e previsto dalla legge regionale 31/2007. I nuovi indirizzi approvati oggi avevano ottenuto parere favorevole espresso unanimemente dalla Terza Commissione consiliare il 16 luglio scorso, in coerenza con le determinazioni assunte dalla Giunta regionale il 7 marzo scorso. «Sono soddisfatto del lavoro fatto finora – dichiara l’Assessore al territorio e ambiente, Luca Bianchi. - La Giunta regionale, con la deliberazione del 7 marzo scorso ha inteso fornire indirizzi e criteri generali su cui avviare la discussione nella competente Commissione consiliare, con il contributo di tutti, e il parere sul documento approvato oggi, espresso all’unanimità dalle forse politiche presenti in Consiglio, sottolinea il proficuo confronto e il dialogo costruttivo che ha caratterizzato il dibattito.» In particolare, il parere espresso dalla Iii Commissione consiliare, integrata dal contributo delle forze politiche non rappresentate al suo interno, relativo all’individuazione di indirizzi gestionali dei rifiuti, definisce, in generale, alcuni punti fondamentali: per la raccolta e il numero di flussi, è fondamentale l´introduzione della raccolta separata della frazione organica, preferibilmente secondo il principio di far percorrere meno strada possibile ai rifiuti. L´introduzione della raccolta della componente putrescibile consentirà di ridurre il quantitativo di rifiuto da destinare allo smaltimento, prolungando la vita residua della discarica di Brissogne, unico impianto regionale ad oggi esistente e operativo, di incrementare la percentuale di raccolta differenziata e di raggiungere gli obiettivi imposti dalla legge; per potenziare la raccolta differenziata, è indispensabile introdurre sistemi di riconoscimento dell´utenza, per favorire forme di tariffazione puntuali e proporzionali al conferimento del "secco indifferenziato", anche finalizzate a debellare la pratica dell´assimilazione di fatto; per gli impianti da realizzare, è necessario operare attente valutazioni economiche, di sostenibilità ambientale e di salvaguardia della salute. Le scelte impiantistiche dovranno essere caratterizzate da un adeguato grado di flessibilità al fine di adattarsi alle variazioni dei livelli quantitativi e qualitativi di rifiuto conferito e trattato nell’arco di vita degli impianti medesimi, garantendo il mantenimento nel tempo del necessario equilibrio tra sostenibilità economica e sostenibilità ambientale; infine, dato che la riduzione dei quantitativi di rifiuto prodotti è un obbligo di legge, sarà necessario investire nelle buone pratiche di riuso, di riparazione e, più in generale, di prevenzione nella produzione, con il concorso della popolazione ed il supporto degli enti del terzo settore. “Il documento approvato contiene elementi fondamentali per la formulazione della proposta di adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti – conclude Bianchi – ed è coerente con la volontà espressa dai cittadini in occasione del referendum del 2012. Evidenzio questo aspetto perché era un punto inserito nel programma di questo Governo, che abbiamo mantenuto fermo anche quando è venuto meno l’obbligo di legge.”  
   
   
RIFIUTI, ROMA: ILLUSTRATE LINEE GUIDA AMA AI MUNICIPI, FONDAMENTALE LORO APPORTO  
 
Roma 22 luglio 2014 “Dopo la presentazione ai sindacati, questa mattina abbiamo condiviso le linee guida per il piano industriale 2014-2017 di Ama con i Presidenti di Municipio. Un passaggio importante perché nella definizione e realizzazione della nuova strategia il loro apporto e coinvolgimento sarà fondamentale, dalla riorganizzazione territoriale di Ama, fino alla condivisione delle linee da seguire per la realizzazione della necessaria impiantistica della filiera del riciclo di cui la città è carente. Abbiamo tutti chiaro quanto sia importante procedere nelle azioni che produrranno il cambiamento di cui la città ha bisogno: rivoluzionare il ciclo dei rifiuti per trasformarli in una vera e propria risorsa è un obiettivo realizzabile solo con l’impegno di tutti”. Lo ha dichiarato il 18 luglio in una nota l’Assessore all’Ambiente, Agroalimentare e Rifiuti di Roma Capitale, Estella Marino dopo la riunione di questa mattina con il Presidente di Ama Daniele Fortini e i Presidenti di Municipio di Roma Capitale. “I maggiori punti di convergenza – prosegue - sono una costante presenza di Ama, con un ufficio territoriale dedicato per ogni Municipio, più isole ecologiche per il conferimento degli ingombranti dislocate sui territori e l’ideazione di un sistema premiale che parta da una competizione virtuosa tra Municipi. In generale ho registrato una preziosa disponibilità alla collaborazione – conclude - per la definizione e il raggiungimento degli obiettivi comuni”.