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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 31 Marzo 2015
SCHEDA SULLE MISURE DI SICUREZZA DELL´UE IN AEREI DI LINEA CIVILI  
 
Bruxelles, 31 marzo 2015 - Quali sono le attuali norme sui membri dell´equipaggio minimi richiesti nella cabina di guida? Il 27 marzo 2015, l´Aesa (l´Agenzia europea per la sicurezza aerea) ha emesso una raccomandazione per le compagnie aeree di osservare il "quattro-eye-regola" nella cabina di guida; stabilisce che, nel caso del capitano o primo ufficiale di lasciare la cabina di guida, un membro dell´equipaggio deve essere presente nella cabina di guida con il pilota restante. Norme di sicurezza europee prevedono che i piloti devono restare ai comandi degli aerei a meno assenza sia necessario per esigenze di sicurezza fisiologiche od operative. Non vi è alcun requisito europeo che un membro dell´equipaggio di cabina deve entrare nella cabina di guida in caso di un pilota ha bisogno di prendere una breve pausa per tali esigenze. Vi è tuttavia un requisito che la porta della cabina può essere aperta dall´esterno in caso di emergenza. Per ulteriori informazioni: Bollettino Informativo Easa sicurezza Sib No. 2015-04 emesso 27 marzo 2015 sulle persone autorizzate in cabina di pilotaggio Regolamento (Ue) N. 965/2012 del 5 ottobre, 2012, che stabilisce i requisiti tecnici e le procedure amministrative relative alle operazioni di volo a norma del regolamento (Ce) n 216/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio Esiste una normativa in vigore che disciplina i controlli medici e di fitness di piloti di linea? C´è un regolamento europeo che impone che i piloti devono avere un certificato medico in corso. Questo certificato è rilasciato da uno specialista riconosciuto in medicina aeronautica e riconvalidato a intervalli regolari per tutta la carriera ´a piloti. All´interno del Regolamento europeo per i certificati medici ci sono requisiti relativi alla psichiatria e psicologia. Queste regole mediche sono vincolanti per tutti gli Stati membri e la compagnia aerea. Durante l´esame iniziale non si può ottenere un certificato medico che ha una storia medica o diagnosi clinica di qualsiasi condizione psichiatrica o psicologica, che è in grado di interferire con l´esercizio sicuro delle funzioni del pilota. Durante rinnovo periodico (almeno una volta l´anno), l´esaminatore medico autorizzato deve anche valutare lo stato psichiatrico e psicologico del pilota di mantenere il livello necessario di qualità psichiatrica e psicologica per esercitare la professione. Questi test psichiatrici o psicologici sono effettuati da esaminatori aeromedici specializzati indipendenti approvati dagli Stati membri. Compagnie aeree sono tenuti a verificare la validità dei certificati di medicina aeronautica del loro pilota prima di assegnarli ai dazi volanti. Ogni pilota deve astenersi dal prendere di volo se lui / lei sente inadatto a volare. Nel corso della carriera di un pilota di linea ci sono controlli di professionalità per verificare competenza. Questi controlli sono normalmente effettuate due volte l´anno in un simulatore, comprese le situazioni in cui la capacità del pilota di gestire in condizioni di stress è testato. Per ulteriori informazioni: Regolamento (Ue) N. 1178/2011 del 3 novembre 2011, che stabilisce i requisiti tecnici e le procedure amministrative relative al trasporto aereo civile equipaggi ai sensi del regolamento Che dire di controlli pilota sfondo? Norme europee per la sicurezza dell´aviazione richiedono che i membri dell´equipaggio di un vettore aereo comunitario sono soggetti ad un controllo dei precedenti prima di essere rilasciato un tesserino di riconoscimento equipaggio. Tali controlli comprendono la verifica di fondo di precedenti penali e di occupazione della persona. I controlli devono essere ripetuto a intervalli regolari non superiori a 5 anni. Per ulteriori informazioni: Regolamento (Ce) N. 300/2008 del 11 marzo 2008, norme comuni per la sicurezza dell´aviazione civile Quali norme di sicurezza e di sicurezza si applicano alla porta della cabina di aerei di linea? Norme europee per la sicurezza, basati su standard globali definiti dall´Icao (International Civil Aviation Organisation) comprendono i requisiti che tutti gli aeromobili al di sopra di un certo peso di effettuare operazioni di trasporto aereo commerciale deve essere dotato di una porta ponte di volo. Questo porta deve essere progettato in modo tale che esso possa essere bloccato e sbloccato da entrambi sedile pilota nella cabina di pilotaggio, al fine di impedire l´accesso illegale. L´aereo coinvolto nell´incidente il 24 marzo 2015 è stato coperto dal presente Regolamento europei che riguardano la porta ponte di volo nonché da procedure di sicurezza approvate dalla dell´operatore. Compagnie aeree devono avere procedure operative in relazione al regolamento sulla porta Flight Deck. Queste procedure comprendono l´accesso al ponte di volo in condizioni normali e di emergenza. In Europa la procedura standard è che la cabina di guida è monitorato dal posto di pilotaggio da Cctv per monitorare l´area al di fuori della cabina di guida. In alcuni casi vi è una spyhole e non un monitor Cctv, esiste una procedura, che assicura che un altro membro dell´equipaggio deve entrare nel pozzetto in caso di un pilota lascia la stazione. Questo procedimento è stato messo in atto allo scopo di monitorare la porta della cabina in modo che il pilota residua può rimanere nel suo / suo posto ai comandi del velivolo. Per ulteriori informazioni: Regolamento (Ue) N. 965/2012 del 5 ottobre, 2012, che stabilisce i requisiti tecnici e le procedure amministrative relative alle operazioni di volo a norma del regolamento (Ce) n 216/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio Regolamento (Ue) n 748/2012 Come vengono indagini su incidenti aerei nell´Ue in corso? Le cause devono essere stabiliti attraverso un´indagine civile indipendente e credibile condotta in linea con le norme europee (regolamento 996/2010). Dopo incidenti aerei mortali, ci sono generalmente due inchieste separate che devono essere strettamente coordinato dal momento che condividono la stessa evidenza: Un incidente (o di sicurezza) l´indagine viene condotta dalle autorità nazionali di indagine sugli incidenti in conformità con le norme europee; e provvedimenti giudiziari / di un´indagine penale con l´obiettivo di risarcire le vittime e punire i trasgressori. Le raccomandazioni di sicurezza risultanti da un incidente deve essere considerato dalle autorità competenti e, se del caso, ha agito su di garantire un´adeguata prevenzione degli incidenti e inconvenienti nel settore dell´aviazione civile. Spesso tali raccomandazioni sono indirizzate all´Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa), che prende le misure necessarie per affrontare i problemi di sicurezza. Quando è necessaria un´azione urgente, le misure sono prese anche prima l´indagine è stata completata. Chi è incaricato delle indagini sul crollo di volo 4U 9525? In conformità con le norme dell´Unione europea (regolamento (Ue) n 996/2010 sulle inchieste e la prevenzione degli incidenti e inconvenienti nel settore dell´aviazione civile) le autorità francesi ( Bea - Bureau d´Enquêtes et d´Analyses pour la sécurité de l´Aviation civile ) ha avviato un´inchiesta di sicurezza. L´autorità investigativa per la sicurezza francese (Bea) conduce l´indagine, in quanto l´incidente è avvenuto in territorio francese (la Francia è anche lo stato del design e del produttore). La Germania ha il diritto di partecipare all´inchiesta incidenti / incidenti, come il paese di immatricolazione dell´aeromobile e il paese d´origine del gestore. Easa, l´autorità di certificazione di Airbus A320, ha la possibilità di inviare un consulente per aiutare nelle indagini e lo ha fatto. Sono "portatori di bilancio" soggetti alle stesse norme di sicurezza, come altre compagnie aeree? Tutte le compagnie aeree che operano nei cieli europei sono soggetti alle esattamente le stesse norme di sicurezza e esattamente la stessa svista. Regole di sicurezza aerea devono essere applicate da tutti. Qual è il ruolo della Commissione europea nella inchieste sugli incidenti? La Commissione non ha alcun ruolo formale nel inchieste sugli incidenti. L´agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) ha inviato 2 esperti, uno per il luogo dell´incidente e uno alla sede Bea fuori Parigi.  
   
   
NOMINA DEL DIRETTORE GENERALE DELL’ENAC NEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA FONDAZIONE EUROPEA EASTI CHE SI OCCUPA DI FORMAZIONE IN AMBITO DI SECURITY  
 
Roma, 31 marzo 2015 - L’ente Nazionale per l’Aviazione Civile rende noto che il Direttore Generale, Alessio Quaranta, è stato nominato Membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Easti – European Aviation Security Training Institute, insieme a Frank Durinckx (membro fondatore, designato dallo Stato belga) e Ingrid Cherfils (svedese, Presidente Ecac European Civil Aviation Conference), per una durata di 6 anni. Fondato nel 1997 come centro di formazione europeo dell’Icao (organismo dell’Onu che riunisce le autorità dell’aviazione civile dei 191 Stati membri), con sede in Haren (Bruxelles), l’Easti è oggi una fondazione privata e membro associato dell’Ecac. Scopo principale della Fondazione è quello di fornire corsi di formazione in tema di security e altre aree strategiche dell’aviazione civile; svilupparsi come centro europeo di informazione, documentazione e ricerca in materia di sicurezza aerea; collaborare con le altre organizzazioni attive nel settore della formazione aeronautica a livello mondiale, europeo e nazionale; contribuire ai progetti di security sviluppati da Icao, Ecac e Ue e le altre organizzazioni del settore; promuovere forme di partenariato e collaborazione tra i fornitori di formazione in ambito di sicurezza, attraverso l´organizzazione di comuni corsi di formazione, convegni, workshop e lo sviluppo di una rete di e-learning di livello globale. La nomina del Direttore Quaranta nel Consiglio dell’Easti va ad aggiungersi ad altri ruoli ricoperti dal Dg Enac in organizzazioni europee che operano nell’ambito della formazione. Quaranta, infatti, è anche Presidente del Consiglio di Amministrazione Jaa-to (Joint Aviation Authorities - Training Organisation), Associated Body dell´Ecac che si occupa, appunto di formazione, dal settembre del 2014, e Focal point per il Training nel Coordinating Committee dell´Ecac dal novembre 2011.  
   
   
NUOVA PISTA AL GALILEI DI PISA, CONFERMATA LA CENTRALITÀ DI QUESTO SCALO  
 
Pisa 31 marzo 2015 – L´aeroporto Galilei di Pisa ha inaugurato il 27 marzo la nuova pista. Lavori per oltre 19 mln di euro completamente autofinanziati dal gestore Sat, che comprendono un raccordo tra pista principale di 3 Km e secondaria di 2 Km e 800 metri, in grado di consentire un anticipo della corsa al decollo di 325 metri; il rifacimento della pavimentazione della pista principale; l´adeguamento degli impianti e delle luci pista, un sistema completamente costituito da luci Led ad alta visibilità, unico nel suo genere a livello nazionale. Interventi svolti in pochi mesi e senza mai interrompere l´operatività dello scalo, che consentono una migliore operatività in vista del rafforzamento del ruolo del Galilei nel sistema aeroportuale regionale e nazionale, e indubbi benefici per il territorio grazie al minore inquinamento acustico e ambientale che le nuove modalità di decollo consentiranno. La Sat insomma chiude in bellezza la sua gestione prima della fusione a maggio con Adf, gestore dell´aeroporto Vespucci di Firenze, secondo i programmi del nuovo azionista di maggioranza Corporacion America. "Oggi l´aeroporto Galilei si conferma perno infrastrutturale della Toscana e del Paese, grazie alla politica di investimenti, coraggiosa ma ragionata, portata avanti da Sat attraverso l´operato della sua Ad Gina Giani e del suo presidente Paolo Angius", ha affermato l´assessora regionale al turismo Sara Nocentini portando il saluto del presidente Enrico Rossi trattenuto da una seduta straordinaria del Consiglio regionale. "Attenta allo sviluppo - ha aggiunto Nocentini - ma anche alla città e al suo territorio; ambiziosa con i suoi obiettivi di crescita, ma capace di valutare ogni passo in rapporto alla situazione di mercato e ai suoi bisogni. L´integrazione in atto del sistema aeroportuale toscano, fortemente voluta dalla Regione, rafforza le funzioni di questo scalo, e ne fa strumento di crescita economica favorendo innanzitutto lo sviluppo dell´industria turistica regionale. Ora aspettiamo l´ulteriore potenziamento previsto dai piani della nascente società integrata, a partire dallo sviluppo dei collegamenti a livello inercontinentale".  
   
   
SARDEGNA: VIA LIBERA PIANO SVILUPPO AEROPORTO ELMAS CON 50% RIDUZIONE PARCHEGGI  
 
Cagliari, 31 Marzo 2015 - Via libera al Piano di sviluppo dell’aeroporto di Elmas a condizione che si riduca del 50 per cento la superficie dei parcheggi per l’aviazione generale. Questa la decisione della Giunta contenuta nella delibera approvata oggi su proposta dell’assessore dei Trasporti Massimo Deiana. L’area sottratta all’utilizzo dei parcheggi, prescrive il provvedimento dell’Esecutivo, dovrà essere destinata a fascia di rispetto in direzione del Comune di Elmas. La soluzione individuata riduce di 4/5 l’espansione del Piano di sviluppo verso l’abitato confinante e appare comunque in grado di sostenere il livello di traffico passeggeri previsto sino al 2024. La Giunta ha deliberato inoltre di richiedere all’Enac di cedere all’amministrazione di Elmas, per un utilizzo a fini sociali, le infrastrutture che appartenevano al demanio militare non più funzionali al futuro sviluppo dell’aeroporto civile. “Riteniamo di aver raggiunto con senso di responsabilità una soluzione di compromesso che salvaguarda, da un lato, le esigenze strategiche di sviluppo dell’aeroporto, e dall’altro le sacrosante istanze di tutela del territorio rappresentate dal Comune di Elmas - dice l’assessore Deiana - la Regione è da questo momento impegnata affinché Enac e Sogaer recepiscano questa rimodulazione in modo da poter concludere il complesso iter del piano di sviluppo nel corso della conferenza dei servizi fissata per martedì prossimo".  
   
   
PATENTE PER L´USO DI DRONI: CORSO DI 33 ORE DELLA CNA DELLA BASILICATA  
 
 Potenza, 31 marzo 2015 - Sarà Michele Fazio, ingegnere aerospaziale e meccanico, nonché consigliere del direttiro di Assorpas, l´associazione di categoria, a tenere a Matera corsi teorici per un totale di 33 ore per chiunque voglia ottenere il patentino per l´uso dei droni. L´iniziativa è stata illustrata  dal presidente di Cna, Leonardo Montemurro e dallo stesso Fazio. Il patentino per l´uso dei droni, diventerà obbligatorio dal prossimo 1 gennaio. Diventa, dunque, fondamentale regolare questa attività ormai sempre più frequenti in diversi settori. I corsi teorici riguarderanno materia come la meteorologia, le regole dell´aria, il regolamento Enac. “Riteniamo fondamentale – ha sostenuto Leonardo Montemurro - che l´utilizzo di uno strumento importante come questo passi attraverso regole precise illustrate da un esperto”.  
   
   
APERTI A NAPOLI STATI GENERALI DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE IN ITALIA. NIENTE PIÙ TAGLI PER RILANCIARE I SERVIZI  
 
Napoli, 31 marzo 2015 - “Tagliare il trasporto pubblico locale non vuol dire ‘risparmiare’, al contrario crea un danno economico irreparabile, fermo restando l’impegno inderogabile da parte delle Regioni di continuare in un’opera di ottimizzazione della rete, di liberalizzazione, di miglioramento nella vigilanza e controllo dei contratti e di introduzione delle nuove tecnologie. Il margine per migliorare il settore ci può essere, ma non vi è margine per ulteriori riduzioni dei fondi per i trasporti, dove l’investimento si lega in modo inesorabile al miglioramento del servizio.” Così l’assessore ai Trasporti della Regione Campania e coordinatore della Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del territorio della Conferenza delle Regioni e Province autonome Sergio Vetrella, ha aperto alla Stazione marittima del porto di Napoli gli stati generali dei trasporti in Italia, patrocinati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. L’iniziativa – che si concluderà domani – è alla sua prima edizione, ed è ospitata a Napoli in quanto la Regione Campania coordina l’apposita Commissione della Conferenza delle Regioni formata dagli assessori regionali ai Trasporti. Rappresentanti istituzionali, esperti regionali e portatori di interesse si confrontano su come le Regioni e le Province autonome stanno attuando il processo di rinnovamento del Trasporto Pubblico Locale in Italia e come stanno affrontando le criticità dovute ai significativi tagli apportati, nel corso degli ultimi anni, alle risorse finanziarie destinate alla mobilità. La prima giornata ha visto il saluto del presidente della Regione Abruzzo Luciano D’alfonso – in rappresentanza del presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino - e l’intervento di numerosi assessori regionali ai Trasporti. Nella mattinata di domani è in programma l’intervento del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. “Mi auguro – ha detto ancora Vetrella - che questo sforzo fatto per raccogliere nello stesso luogo per due giorni le amministrazioni pubbliche, le autorità e i portatori di interesse, possa rappresentare un reale punto di partenza, l’apripista per la realizzazione, diciamo ogni due anni, degli “Stati Generali del Trasporto” dal punto di vista delle Amministrazioni pubbliche locali. “Nel ringraziare gli assessori ai Trasporti - ha quindi concluso Vetrella - i tecnici della commissione per l’impegno profuso in questi ultimi cinque anni e, più in generale, i lavoratori che quotidianamente offrono i servizi di trasporto a decine di milioni di cittadini in ogni parte d’Italia, mi permetto di proporre, proprio in un momento in cui non abbiamo un ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture – e, a questo proposito, desidero ringraziare anche Maurizio Lupi per la speciale sensibilità mostrata sul tema del trasporto pubblico locale e non solo - che al termine di questo convegno si possa redigere un <manifesto>, una contenuta e ben chiara lista di punti su cui il nuovo ministro possa da subito aprire un tavolo di confronto e decisione, con una prospettiva di rinnovata collaborazione per risolvere i problemi che ogni giorno affliggono il trasporto pubblico locale.”  
   
   
LIGURIA: UN MILIONE DI EURO PER GLI INTERVENTI INFRASTRUTTURALI A FAVORE DEGLI ENTI LOCALI, UN AIUTO AL TERRITORIO IN UN MOMENTO DIFFICILE”  
 
 Genova, 31 Marzo 2015 - Un milione e 33mila euro per interventi infrastrutturali nel campo della viabilità, della riqualificazione urbana, delle infrastrutture sportive, dei beni culturali, delle politiche sociali e dell´edilizia scolastica. È il risultato della riprogrammazione dei fondi per gli interventi infrastrutturali a favore degli enti locali liguri (Province, unioni di Comuni e Comuni), dopo le economie su opere non realizzate. Tra le opere, il completamento del museo della stregoneria di Triora e il restauro di una delle più antiche chiese liguri, quella di Santo Stefano a Fontanarossa, insieme con i lavori per una migliore accessibilità al comune di San Lorenzo al Mare in vista del prossimo Giro d´Italia. Inoltre, per la prima volta con questo tipo di fondi, è possibile finanziare una progettazione, quella relativa alla strada di circonvallazione a Dolceacqua. "In un momento così difficile è particolarmente importante trovare risorse che aiutino le comunità a risolvere problemi che loro stesse ci hanno segnalato e su cui altrimenti sarebbe stato difficile intervenire", ha dichiarato il presidente Claudio Burlando. Le economie hanno permesso di finanziare 31 progetti presentati dagli Enti locali in tutta la Liguria. Le aree interessate sono viabilità e mobilità (341mila euro), infrastrutture sportive (171mila euro), riqualificazione urbana (181mila euro), beni culturali (75mila euro), politiche sociali (245mila euro) e edilizia scolastica (20mila euro). I finanziamenti sono stati deliberati durante la seduta di giunta del 27 marzo, i lavori dovranno iniziare per legge entro due anni e i fondi saranno disponibili entro il prossimo mese di aprile.  
   
   
ASSESSORE PUGLIA SU MANCATO INVESTIMENTO PER IMPIANTO FS FRECCIABIANCA DI SURBO (LE)  
 
Bari, 31 marzo 2015 – Di seguito una nota assessore Giannini: “Nel luglio scorso l’Assessorato alle Infrastrutture Strategiche e Mobilità ha salutato con favore la presentazione del Piano industriale Trenitalia 2014-2017,con la previsione di un investimento di 35 milioni sul polo Lecce-surbo per la manutenzione completa del materiale rotabile “freccia bianca” che viaggia da Lecce verso Nord. In quella occasione si è ritenuto che tale impegno coniugasse perfettamente la missione del Gruppo Fs di contribuire a sviluppare per l’Italia un grande progetto di mobilità, in assoluta coerenza con gli obiettivi perseguiti dalla Regione di dotare il territorio delle infrastrutture necessarie alla competitività dei trasporti. Il governo regionale sta facendo infatti grandi sforzi per sanare quelle ferite che ad oggi non hanno consentito la piena utilizzazione della dorsale adriatica secondo un modello di esercizio che i pugliesi meritano. Gli investimenti sulla velocizzazione e l’upgrade tecnologico, il raddoppio delle linee Termoli-lesina, il piano del ferro sul nodo di Bari e l’integrazione con la Bari-napoli perseguono appunto tale finalità. Con grande rammarico quindi ho appreso, dagli organi di stampa, la decisione di Trenitalia di confermare tutti gli investimenti per l’ammodernamento degli impianti di manutenzione ad eccezione di quello di Lecce-surbo, dirottato su Venezia-mestre. Così facendo si mortificano le prospettive di crescita imprenditoriale e le legittime aspettative di crescita occupazionale di un territorio già penalizzato dalla decisione di tagliarlo fuori dalle tratte delle frecce rosse. E’ per questo che mi accingo a richiedere un incontro al Ministero delle Infrastrutture con la presenza di Trenitalia e Fsi al fine di riaprire la discussione su una questione che allo stato non ha spiegazioni logiche”.  
   
   
FINCANTIERI: SERRACCHIANI, ACCORDO CON CARNIVAL PROIETTA NEL FUTURO  
 
Trieste, 31 marzo 2015 - "L´accordo sottoscritto da Fincantieri con Carnival Corporation assume una valenza strategica per la cantieristica, per i territori e per tutto il Paese, e ci proietta positivamente nel futuro". Lo afferma la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, commentando l´annuncio da parte di Fincantieri di un accordo per cinque navi di prossima generazione per il gruppo statunitense Carnival Corporation, che include anche ulteriori opzioni. "L´economia del mare - aggiunge Serracchiani - è un settore decisivo in cui si gioca una parte importante dell´economia nazionale e di tutti i territori in cui Fincantieri è presente, e costituisce dunque un volano fondamentale di crescita su cui facciamo affidamento e crediamo si debba investire". "Anche il Friuli Venezia Giulia - prosegue la presidente - saluta con grande soddisfazione questo accordo, confermando che l´Amministrazione regionale è impegnata da tempo per consolidare la presenza di una delle grandi imprese italiane, con programmi di sostegno nel campo della ricerca e sviluppo, dell´innovazione, della crescita di un indotto qualificato e della formazione del capitale umano". L´azienda cantieristica ha a Trieste la direzione generale e il centro di progettazione della navi mercantili, e a Monfalcone il suo più importante stabilimento di produzione. "Siamo consapevoli che per mantenere la competitività nel difficile settore cantieristico internazionale è indispensabile una coesione attorno agli obiettivi dell´impresa da parte di tutti gli attori territoriali coinvolti, dalle istituzioni ai lavoratori, e la Regione è fautrice di ogni positiva sinergia".  
   
   
IL PORTO DI RAVENNA PER TESTARE CONTROLLI PIÙ VELOCI BASATI SU TECNOLOGIE INNOVATIVE CON IL SOSTEGNO DELL’UE  
 
Bruxelles, 31 marzo 2015 - Le nuove soluzioni basate su tecnologie avanzate renderanno più rapidi i controlli commerciali, operativi e doganali di autocarri e treni in entrata e in uscita dal porto. Il progetto effettuerà uno studio di mercato e un test pilota su tre cancelli che collegano il porto alle principali reti stradali e ferroviarie. Soluzioni specifiche basate sull’uso delle nuove tecnologie e sull’automazione dei cancelli portuali consentiranno l’identificazione dei veicoli in transito, dei container e l’identificazione a radio frequenza per una procedura di controllo più veloce. In particolare lo studio esaminerà l’interoperabilità tra la piattaforma elettronica del porto e i sistemi tecnologici delle reti stradali e ferroviarie interne. Lo studio svilupperà orientamenti e requisiti tecnici/funzionali per uno sviluppo futuro. I risultati dello studio dovrebbero semplificare l’entrata / l’uscita delle operazioni portuali e fornire servizi a elevato valore aggiunto alla catena logistica. L’ue ha scelto di finanziare il progetto, per cui ha chiesto il sostegno di esperti esterni tramite l’invito annuale 2013 di Ten-t, priorità ´trasporto marittimo´. La sua realizzazione sarà monitorata dall’Inea, l’Agenzia esecutiva per l´innovazione e le reti della Commissione europea. Il progetto dovrà essere completato entro il 31 dicembre 2015.  
   
   
EX ARSENALE DELLA MADDALENA, LE PROPOSTE DELLA REGIONE SARDEGNA  
 
Cagliari, 31 Marzo 2015 - Un acceso dibattito si sta sviluppando in seguito alle numerose denunce sullo stato di degrado delle strutture realizzate nell’area dell’ex arsenale della Maddalena in vista del G8 poi spostato all’Aquila. Una breve ricostruzione dei fatti permette di chiarire il ruolo passato e presente della Regione Sardegna in questa vicenda. La Protezione civile nazionale, come attuatore del progetto secondo il metodo Grandi Eventi, al termine dei lavori ha consegnato l’hotel e centro congressi al concessionario Mita Resort. Mita, verificato che le bonifiche non erano state fatte e che era impossibile aprire l’albergo in quelle condizioni, senza poter usare la darsena, ha tirato in causa la Protezione civile, ottenendone in un arbitrato la condanna al pagamento dei danni. Nel lodo arbitrale si decide inoltre che le chiavi debbano essere riconsegnate alla Protezione civile, non alla Regione, che ne è proprietaria ma non ne è mai venuta in possesso. E viene esplicitamente affermato che la Regione Sardegna è estranea alla contesa. Ora la protezione civile ha presentato ricorso, prolungando la vicenda giudiziaria che taglia fuori la Regione. In questa situazione, come dimostrano documenti ufficiali, la Regione ha dichiarato più volte di volersi fare carico della struttura dell´hotel e centro congressi, ma ha anche chiarito che non intende far pagare ai sardi i costi degli errori commessi da altri: lavori abbandonati, bonifiche non fatte, contenziosi giudiziari, nessuna manutenzione. Nel mese di febbraio la Protezione civile ha proposto alla Regione un incontro per sottoscrivere un accordo su un testo che, proprio per questi motivi, la Regione non poteva condividere. La Regione infatti vuole rientrare in possesso dell´ex arsenale, una struttura fondamentale per il rilancio economico dell´arcipelago della Maddalena, in cui ha già investito 450 milioni, ma non intende pagare né il risarcimento che il lodo riconosce a Mita né tutti i danni dovuti all´abbandono della struttura: il costo di questa catena di errori e di cattiva politica non deve ricadere sui cittadini sardi.  
   
   
VIE NAVIGABILI INTERNE: IL TEVERE DA PERUGIA A ROMA. UNA POSSIBILITÀ DI SVILUPPO PER L´UMBRIA  
 
Perugia, 31 marzo 2015 - "Un appropriato sviluppo del territorio, della sua messa in sicurezza e della conseguente ripresa economica attraverso l´incremento della competitività dei territori, la valorizzazione del patrimonio, naturale – artistico – storico - culturale ed una più ampia offerta turistica, passa anche attraverso la riscoperta delle vie navigabili interne ed in particolare del Tevere da Perugia a Roma". E´ il messaggio del workshop che l´Ordine degli Ingegneri della provincia di Perugia in collaborazione con la Consulta Nazionale dell´Ingegneria e dell´Architettura, conIa, ha organizzato questa mattina, venerdì 27 marzo, nel Salone d´Onore di Palazzo Donini a Perugia. "Il Tevere rappresenta un importante elemento di congiunzione tra vari territori, caratterizzati da aree a parco e a vocazione agricola; paesaggi naturali che unitamente a centri storici di grande prestigio rendono l´ambiente unico, vivo ed affascinante lungo tutto il corridoio fluviale dalla sorgente alla foce – ha affermato l´assessore regionale all´ambiente Silvano Rometti, che è intervenuto ai lavori. Il fiume ha sempre rappresentato una risorsa per lo sviluppo del territorio e la sua navigabilità è un elemento unico per la vivibilità e lo sviluppo del territorio. Perugia e la sua provincia incidono per il 98 per cento sul bacino del fiume Tevere e tutta l´area opportunamente valorizzata rappresenterà un´ulteriore attrattiva turistica. Si tratta, pertanto, - ha proseguito l´assessore - di dar vita ad un´adeguata integrazione del principio di sostenibilità con quello dello sviluppo delle aree economiche elaborando strategie che sappiano coniugare la valorizzazione e la conservazione dei territori. Nei tratti non navigabili il sistema di trasporto dovrà essere supportato ed integrato da un trasporto a terra di slow mobility un vero e proprio turismo "lento" sostenibile. Le vie navigabili interne, lacuali e fluviali, di cui l´Umbria è ricca potranno così assumere un ruolo strategico nello sviluppo e salvaguardia del territorio unitamente alla sicurezza dello stesso. Si potrà dare impulso così – ha concluso Rometti – ad una nuova forma di economia, basata sulla sostenibilità dei beni e dove si possono studiare progetti relativi a percorsi naturalistici, trekking, cavallo, bici, aree di sosta, ed anche la realizzazione di porti a secco e di aree attrezzate per l´attracco che permetteranno di vivere in modo adeguato il fiume e di conoscere il territorio, i centri storici e le tipicità dei luoghi. Il tutto nel quadro della politice e degli strumenti, come i Contratti di Fiume o il Piano di mobilità dolce, contenuto nel Piano regionale dei trasporti, che la Regione dell´Umbria ha adottato e portato avanti in questi anni".  
   
   
PORTI E LOGISTICA, ECONOMIA DEL MARE LIGURIA CHIEDE CONFRONTO CON GOVERNO  
 
Genova, 31 Marzo 2015. “Un grande e approfondito confronto con il Governo sull’economia del mare, rispetto a quello avvenuto a febbraio a Roma, agli Stati generali della portualità e logistica che alla fine si è rivelato un confronto di maniera. Occorre invece una iniziativa che metta insieme le opportunità per l’industria italiana, un nuovo disegno logistico nazionale e sulla portualità, anche alla luce di quanto sta avvenendo in queste ore in Ucina”. Lo ha affermato l’assessore alle Infrastrutture della Regione Liguria Raffaella Paita, intervenendo in mattinata all’assemblea degli spedizionieri a Palazzo San Giorgio, a Genova. Agli spedizionieri l´assessore ha espresso il proprio apprezzamento per aver realizzato un progetto di sistema che è un esempio. Paita ha inoltre affrontato il tema della riforma portuale. Nel caso in cui il Governo stabilisse, seguendo il modello spagnolo, di costituire un soggetto di coordinamento e programmazione della portualità italiana per favorire lo sviluppo e cancellare gli sprechi, Paita ha affermato che la sede ideale per ospitare questa struttura possa e debba essere Genova, anche con il sostegno della Regione Liguria che deve impegnarsi per agevolare l’insediamento di questa realtà”. Le Regioni chiedono più competenze sulla portualità. Competenze oggi limitate”, sottolinea l’assessore Paita. “Le Regioni possono contribuire molto, però in alcuni passaggi specifici velocizzando e semplificando le procedure per l’approvazione dei piani regolatori portuali oggi soggetti a valutazione ambientale strategica, concentrare le future risorse europee su progetti innovativi, penso, per esempio, al tema della elaborazione dei dati per la sicurezza delle manovre delle grandi navi, su come dotare i nostri corpi piloti di un simulatore come quello che hanno in dotazione i loro colleghi francesi, ma anche per studiare l’influenza dei mutamenti climatici, basti pensare, facendo un altro esempio, alle condizioni di vento che quest’anno hanno influito in modo pesante sulle operazioni portuali”. Infine, Raffaella Paita ha affrontato il nodo infrastrutture essenziali per la crescita dell´economia del mare "chi è contro le infrastrutture è contro il porto e il lavoro. Non ci dobbiamo fermare. Proseguiamo con tenacia l´impegno per il completamento del nostro assetto infrastrutturale e per i collegamenti".