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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Aprile 2009
PARLAMENTO EUROPEO, CRISI: FONDI UE PER L´EFFICIENZA ENERGETICA NELL´EDILIZIA  
 
Bruxelles, 7 aprile 2009 - Fino al 4% del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale potrà essere utilizzato per cofinanziare, in tutti gli Stati membri e in tutte le regioni Ue, investimenti per l´efficienza energetica nell´edilizia, come la posa di doppi vetri e pannelli solari e la sostituzione di vecchie caldaie. E´ quanto prevede un regolamento adottato dal Parlamento che, a fronte della crisi economica, intende promuovere la creazione di posti di lavoro e il raggiungimento degli obiettivi sui cambiamenti climatici. Approvando con 629 voti favorevoli, 17 contrari e 12 astensioni la relazione di Emmanouil Angelakas (Ppe/de, Gr), il Parlamento ha adottato una modifica del regolamento relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) che, dando seguito al Piano europeo di ripresa economica, mira a consentire e a facilitare gli interventi a favore dell´efficienza energetica delle energie rinnovabili nel settore dell´edilizia abitativa in tutti gli Stati membri. Per i deputati, infatti, ciò contribuirà alla promozione della competitività e alla creazione di posti di lavoro in tutta l´Ue e potrà avere anche un impatto sul raggiungimento degli obiettivi della strategia in materia di energia e cambiamenti climatici dell´Unione europea. Visto che gli emendamenti approvati alla proposta della Commissione sono frutto di un accordo con il Consiglio, la procedura legislativa si conclude e il regolamento entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Secondo l´attuale regolamento, il Fesr sostiene già interventi nel settore dell´edilizia abitativa, compresa l´efficienza energetica, ma solo per i nuovi Stati membri e a diverse condizioni. In sostanza, il Fesr può essere usato esclusivamente per le parti comuni di un edificio (o l´edificio intero in caso di edilizia popolare) in zone urbane disagiate. I deputati accolgono quindi con favore la proposta di estendere a tutti gli Stati membri e a tutte le regioni dell´Ue la possibilità di investire, con il cofinanziamento comunitario, in misure a favore dell´efficienza energetica e delle energie rinnovabili nell´edilizia abitativa. Più in particolare, il Fesr potrà essere utilizzato per cofinanziare piani nazionali, regionali o di enti locali per l´installazione, ad esempio, della doppia vetratura, dell´isolamento delle pareti e dei pannelli solari nelle abitazioni, o per sostituire le vecchie caldaie con altre più efficienti dal punto di vista energetico. Se la proposta della Commissione prevedeva che queste misure fossero applicabili solo per l´edilizia relativa alle "famiglie a basso reddito", il compromesso con il Consiglio lascia invece agli Stati membri il compito di decidere le categorie ammissibili secondo le proprie norme nazionali. Potranno quindi definire i relativi criteri sulla base, ad esempio, delle caratteristiche geografiche delle aree in cui saranno realizzati gli investimenti, come isole o regioni montane. La misura non aumenta il finanziamento e non ha effetti sul bilancio comunitario, ma consente semplicemente agli Stati membri, se lo desiderano, di spostare le proprie priorità e ripianificare i propri programmi operativi per finanziare azioni in questo campo. In forza al nuovo regolamento, in ogni Stato membro, le spese sostenute per i miglioramenti dell´efficienza energetica e per l´utilizzo di energie rinnovabili nel patrimonio abitativo esistente sono ammissibili sino ad un importo pari al 4% dello stanziamento Fesr totale. In forza al nuovo regolamento, inoltre, viene ampliato il ventaglio di spese ammissibili a un contributo del Fondo. Nel caso di sovvenzioni, saranno ammessi i costi indiretti dichiarati su base forfettaria fino al 20% dei costi diretti di un´operazione, i costi a tasso fisso calcolati applicando tabelle standard di costi unitari definiti dallo Stato membro e, infine, somme forfettarie destinate a coprire l´insieme o una parte dei costi di un´operazione, fino a un massimo di 50. 000 euro. Le tre opzioni potranno essere combinate unicamente se ciascuna di esse copre una diversa categoria di costi ammissibili o se sono utilizzate per diversi progetti relativi ad una stessa operazione. E´ anche precisato che tali costi debbono essere stabiliti in anticipo «sulla base di un calcolo giusto, equo e verificabile». Infine, per assicurare la certezza giuridica relativa all´ammissibilità delle spese, queste ulteriori forme di costi ammissibili devono essere applicate a tutte le sovvenzioni del Fesr. Pertanto è prevista un´applicazione retroattiva a decorrere dal 1° agosto 2006, che è la data di entrata in vigore del regolamento (Ce) n. 1080/2006. Background - efficienza energetica nell´edilizia - Si stima che gli edifici costituiscono da soli la fonte del 40% delle emissioni di gas a effetto serra nell´Ue. Vi è inoltre uno spreco eccessivo di energia negli edifici a causa dell´inefficienza degli impianti di riscaldamento, condizionamento dell´aria e illuminazione. La Commissione ritiene che i risparmi ottenuti da una politica energica efficace in termini di costi nel settore edilizio possano arrivare al 28% entro il 2020. .  
   
   
ROMANIA, NUOVO PROGETTO EOLICO  
 
Bucarest, 7 aprile 2009 - Verbund, il più grande produttore e distributore austriaco di energia elettrica, con un giro di affari di 3,7 miliardi di euro nel 2008, intende realizzare un progetto eolico di circa 100 Mw in Dobrogea (Tulcea) insieme all´investitore di settore Winstar Trading International, informa l´Ice. L´energia eolica rappresenta ultimamente uno dei settori più interessanti per gli investitori esteri. Una delle transazioni più importanti dell´anno scorso, ad esempio, riguarda la compagnia ceca Cez che ha realizzato un progetto di 600 Mw in Dobrogea del valore di 300 milioni di euro. Per il progetto Verbund invece sono necessari dei finanziamenti pari a circa 150 milioni di euro e si tratta del primo tentativo dell´azienda sul mercato romeno. In genere, un progetto per l´energia eolica richiede stanziamenti di circa 20 mila-30 mila euro, importo che esclude l´attrezzatura necessaria o l´acquisto dei terreni; in media, secondo gli specialisti di mercato, l´investimento totale può raggiungere la cifra di 1,5 milioni di euro. .  
   
   
A TORINO IL FORUM ACQUA-ENERGIA  
 
Torino, 7 aprile 2009 - La sostenibilità e l’efficienza energetica, in particolare per la produzione di energia da fonti rinnovabili, rappresentano una priorità strategica del programma di governo della Regione Piemonte. È infatti a tutti nota la grande sfida che il Piemonte propone: incremento dell’efficienza energetica negli usi finali pari al 20% riduzione delle emissioni di Co2 rispetto ai valori del 1990 del 20%; contributo delle fonti rinnovabili al consumo energetico lordo pari al 20%. Nel contempo il Piano di tutela delle acque del 2007, strumento cardine della pianificazione regionale in materia di risorse idriche, si prefigge: il riconoscimento dell’acqua come bene comune e patrimonio dell’umanità; la promozione e la conservazione degli ecosistemi acquatici secondo il principio del rispetto della biodiversità; il raggiungimento degli obiettivi della direttiva 2000/60/Ce secondo i quali tutti i corpi idrici devono raggiungere entro il 2016 un buono stato di qualità ambientale; l’utilizzo delle risorse in modo da garantire anche alle generazioni future un integro patrimonio idrico. Il sostegno regionale, nazionale e comunitario alla produzione da fonti sostenibili degli impianti idroelettrici deve però affrontare e sciogliere il nodo delle loro ricadute sull’ambiente idrico in considerazione dell’elevato numero di impianti presenti e prospettati in piemonte e dei rilevanti effetti dei medesimi sugli ecosistemi acquatici e sui territori montani. Per consentire di giungere a scelte strategiche in materia energetiche con una minimizzazione degli impatti ambientali, è convocata una sessione congiunta del Forum per la tutela delle acque e del Forum regionale per l’energia, strumenti previsti nell’ordinamento regionale per coinvolgere i soggetti pubblici e privati sociali, economici e culturali che intervengono nel settore, approfondire le complesse problematiche in gioco, promuovere il confronto e stimolare iniziative propositive e soluzioni condivise riportate nella Dichiarazione del Forum che sarà adottata al termine dei lavori della giornata. Idroelettrico: Verso L´equilibrio Con La Tutela Delle Acque Sessione Congiunta Del Forum Per La Tutela Delle Acque (Piano Di Tutela Delle Acque) E Forum Regionale Per L´energia (L. R. 23/2002) Giovedì 9 aprile, ore 9,00 Centro Incontri Regione Piemonte – Corso Stati Uniti, 23 - Torino .  
   
   
FOTOVOLTAICO: "PRIMATO PER LA PUGLIA"  
 
Bari, 7 aprile 2009 - La Puglia conquista il primato del fotovoltaico in Italia con 56,5 Mw installati al 31 marzo 2009, secondo i dati appena diffusi dal Gse. Appena due mesi fa, la Puglia risultava ancora seconda nella classifica, dietro la Lombardia, che invece oggi si ferma al secondo posto con 50,8 Mw installati. “Ancora una volta – commenta Sandro Frisullo – la Puglia si conferma regione di primati nel campo delle energie rinnovabili, in linea con gli obiettivi strategici che il Governo regionale ha individuato all’inizio del suo mandato”. “Nel giro di pochi anni – continua Frisullo – siamo passati dalla 12° posizione del 2006, all’attuale primato nazionale, grazie anche alla politica di forte incentivo e di semplificazione amministrativa voluta dal Governo regionale. Già nei prossimi mesi si vedranno gli ulteriori risultati di questa azione, con l’entrata in esercizio di nuovi impianti autorizzati dall’Assessorato regionale allo Sviluppo Economico”. “Non possiamo che esprimere perciò grande soddisfazione – continua Frisullo – per questo primato della Puglia che è anche merito della nostra azione politica e amministrativa, e che contribuisce al primato complessivo dell’Italia che è diventato il terzo paese al mondo per produzione di energia da fonte solare”. “Questi primati – conclude Frisullo – pongono la Puglia nella situazione ideale per lo sviluppo della filiera delle tecnologie del solare. Il nostro obiettivo, infatti, è quello di produrre in Puglia una parte delle tecnologie e della componentistica necessarie alla realizzazione degli impianti fotovoltaici, grazie anche alla presenza di poli scientifici e tecnologici in grado di produrre innovazioni significative in questo settore”. .  
   
   
URBANISTICA ON LINE, NUOVI STRUMENTI CONTRO L´ABUSIVISMO IN EMILIA ROMAGNA  
 
Bologna,7 aprile 2009 - Un unico database della topografia regionale, l’anagrafe comunale degli immobili, la pianificazione urbanistica comunale condivisa ma soprattutto più efficaci strumenti per la lotta all’abusivismo edilizio. Sono queste le principali azioni assicurate dalla costruzione di un rete regionale telematica - la community network tra Regione, Province e Comuni - per offrire nuove soluzioni applicative attraverso strumenti tecnologici che viaggiano sulla rete telematica Lepida al servizio dell’urbanistica e del governo del territorio. I nuovi strumenti sono stati illustrati oggi durante un incontro in Regione per la presentazione di un ulteriore accordo attuativo della convenzione costitutiva della community network Emilia-romagna, che vede protagonisti gli Enti locali dell’Emilia-romagna e loro forme associate, insieme alla Regione Emilia-romagna per lo sviluppo regionale della società dell´informazione. “Questa rete di strumenti al servizio del governo del territorio – ha sottolineato l’assessore regionale allo programmazione e sviluppo territoriale Gian Carlo Muzzarelli - rappresenta l’avvio di un nuovo tassello del percorso di comunicazione degli Enti locali emiliano romagnoli. Il nostro obiettivo è garantire a cittadini, imprese ed enti la massima accessibilità alle informazioni, abbattere i tempi delle procedure e aumentare la conoscenza condivisa. Regole, legalità e responsabilità sono i capisaldi della nostra azione regionale. Su questi assi ci muoviamo anche nell’e-government, assicurando pari opportunità a tutti i cittadini del territorio, dovunque essi vivano”. Controllo abusivismo - Per quanto riguarda il monitoraggio dell’attività edilizia e del controllo dell’abusivismo si attiveranno servizi per l’integrazione delle attività di gestione da parte dei Comuni con le attività di controllo/monitoraggio urbanistico edilizio di competenza degli stessi e di altre soggetti della Pubblica amministrazione, in particolare per quanto riguarda le pratiche edilizie, il protocollo, i sistemi di gestione documentali, i vincoli paesistici, le procedure espropriative e anche l’abusivismo edilizio. Data base regionale - È quasi completamente conclusa la fase di costruzione del Data base topografico regionale. Infatti è stata recentemente attivata in alcune realtà regionali, tra cui il Comune di Modena, la sperimentazione dell’integrazione di questo data base con le mappe catastali. Questo consentirà di ridurre i costi e rendere molto più semplice e immediato l’accesso ai dati. È, inoltre, in corso la costruzione della “Anagrafe comunale degli immobili” (Aci) e di una “Anagrafe comunale dei soggetti, degli oggetti e delle relazioni” (Acsor). Piani comunali integrati - Per la pianificazione urbanistica comunale: verranno diffuse e rese note le diverse soluzioni, di metodo, tecniche e organizzative, scelte dagli Enti locali. Attualmente, la maggior parte delle istituzioni dell’Emilia-romagna gestisce in modo differenziato l’aggiornamento dei Piani comunali che vanno integrati: le nuove procedure di gestione consentiranno quindi di ridurre al minimo la possibilità di errori o disallineamenti, favorendo innovazione, evoluzione e successivamente personalizzazione di un sistema efficiente di pianificazione urbanistica. «La community network emiliano romagnola – ha aggiunto Muzzarelli - è un sistema di servizi, standard e modelli di scambio che permette a tutti gli Enti locali di lavorare insieme per lo sviluppo della società dell’informazione, di internet e dei processi di innovazione. E’ un modello interistituzionale concepito e realizzato affinché tutti gli enti possano disporre degli stessi strumenti e opportunità per sfruttarne i vantaggi e le potenzialità”. Semplificazione e costi minori - Infatti, la Regione ha un ruolo strategico nella promozione e nello sviluppo dell’e-government in Emilia-romagna e la nuova community network, applicata agli strumenti urbanistici e di governo del territorio, consentirà di raggiungere obiettivi fondamentali per le politiche regionali, tra i quali: una maggiore semplificazione dei rapporti tra soggetti privati e pubbliche amministrazioni ed anche più efficienza e contenimento dei costi. Migliore e più agevole sarà la disponibilità delle informazioni accessibili, anche attraverso gli Urp, agli Sportelli Unici delle attività produttive e dell’edilizia, quindi più facilità per chi svolge attività professionale ma anche più immediate comunicazioni tra Enti pubblici e cittadini. .  
   
   
EDILIZIA FVG: AVVIATA CONSULTAZIONE SU NUOVO CODICE  
 
Udine, 7 aprile 2009 - Frutto di più interventi mirati a perfezionarne i contenuti, il Codice regionale per l´edilizia ormai già contiene molte delle indicazioni che i soggetti appartenenti al settore stanno facendo pervenire agli uffici per adeguare alle proprie esigenze uno strumento molto atteso. Le consultazioni avviate ieri a Udine dall´assessore alla Pianificazione territoriale Federica Seganti hanno confermato infatti il concreto apprezzamento per un documento di cui è stata auspicata la funzione di strumento normativo unico e realmente sostitutivo delle leggi che l´hanno preceduto. L´impianto è stato attentamente analizzato da Anci, Upi, Ance, Collegi professionali e Federazioni, rappresentanti di categoria e del comparto agricolo, in una maratona di incontri che sempre si sono conclusi con la consegna all´assessore di una memoria contenente osservazioni e proposte e sono serviti, tra l´altro, a tranquillizzare alcuni sulla completa potestà della Regione in materia anche rispetto al Piano casa nazionale. "Se la norma portata avanti dal Governo conterrà elementi interessanti rispetto a quanto stiamo predisponendo in Friuli Venezia Giulia, sarà nostra cura tenerne conto" - ha dichiarato l´assessore - confermando peraltro che il Codice per l´edilizia già contiene significative innovazioni. Proposte che talvolta superano quanto previsto dal Piano casa e contemplano l´ampliamento, la demolizione e la ricostruzione oltre alla possibilità di estendere del 20 per cento le superfici delle unità immobiliari. Inoltre, il Codice prevede che si possa intervenire in edilizia libera su edifici residenziali, aumentandone le pertinenze sino al 10 per cento, e su quelli destinati ad uso diverso con incrementi sino al 5 per cento. A conferma di ciò il vicepresidente dell´Anci, Nerio Belfanti, ha riferito all´assessore di aver ricevuto l´invito di partecipare alle consultazioni sul disegno di legge nazionale, ma di aver preferito esser presente agli incontri di Udine perché "la Regione è molto più avanti nel completamento dell´iter di definizione del Codice". L´opportunità del percorso avviato oggi è stato sottolineato dal presidente dell´Ordine degli Ingegneri del Friuli Venezia Giulia Giampaolo Guaran, mentre il presidente del Collegio Geometri di Trieste Pasquale Bucci, che ha parlato in rappresentanza del presidente regionale, Tiziano Fior, ha espresso l´approvazione della categoria per la decisione del Governo regionale di metter mano in tempi diversi alle norme che regolano edilizia e pianificazione. Bucci ha sottolineato l´importanza della riforma avviata con il Codice, chiedendo peraltro che le semplificazioni proposte non sviliscano il ruolo delle professioni e le loro competenze. Tra gli argomenti affrontati oggi, quelli più reiterati sono stati l´opportunità di istituire uno sportello unico per l´edilizia che effettivamente serva a ridurre i tempi di permessi e procedimenti, in modo da trasformare il Codice in uno strumento realmente utile a fronteggiare la crisi in regione, una valutazione dell´attività libera anche in relazione alla sicurezza, la compensazione fra oneri di urbanizzazione primaria e secondaria e fra oneri di urbanizzazione e costi di costruzione. Una precisazione sulle regole che dirimono la realizzazione dei parcheggi di relazione è stata chiesta dal presidente dell´Ance Donato Riccesi, che ha fatto presente come sia importante bilanciarne la quantità nel privato e nel pubblico. Altri temi sono stati il ruolo della Commissione edilizia e quello del responsabile del procedimento e tutti hanno chiesto una semplificazione reale di tempi e procedure. Gli incontri si sono conclusi con i rappresentati della Coldiretti e della Confederazione italiana agricoltori, che hanno suggerito di rivedere alcune disposizioni in materia di interventi in zona agricola, riferendosi in particolare alla possibilità di ampliare le concimaie esistenti in modo di adeguarle alle normative. L´assessore Seganti ha accolto la richiesta del vicepresidente dell´Anci che ha proposto di indire un tavolo tecnico Regione-anci esteso agli amministratori ed ai tecnici dei Comuni per consentire a quest´ultimi di dare il proprio prezioso contributo, fissando il tavolo per giovedì 16 aprile a Udine. .  
   
   
CNA BASILICATA INCONTRA ON. MARGIOTTA PER DDL IMPRESA EDILE  
 
Potenza, 7 aprile 2009 - La Cna Costruzioni di Basilicata unitamente alla Cna Costruzioni Nazionale ha incontrato nei giorni scorsi a Roma l’On. Le Salvatore Margotta Vice Presidente della Viii Commissione Ambiente della Camera. Lo fa sapere, in un comunicato stampa, la stessa Cna. “Nel corso dell’incontro, al quale per la Cna Basilicata hanno partecipato il Presidente Antonio Catenacci ed il Segretario Leonardo Montemurro e per Cna Costruzioni Nazionale Giuliano Sciarri e Ferdinando Le Rose, è stata illustrata all’On. Le Margiotta la proposta di legge promossa dalla Cna per regolare l’accesso alla professione di imprenditore edile e a migliorare la sicurezza nel settore. Infatti è inconcepibile che ancora a tutt’oggi basti l’apertura della partita Iva e l’iscrizione alla Camera di Commercio, senza dover dimostrare alcun pre-requisito, per diventare imprenditore edile, contrariamente a quello che accade , per esempio, a tutti coloro che intendono avviare un’impresa nel ramo dell’autoriparazione o della installazione degli impianti, che invece, devono dimostrare già da tempo ( si pensi alla legge 122 del 1992) il possesso di determinati requisiti professionali. Sono queste le motivazioni, secondo Cna Costruzioni Nazionale,che hanno indotto la Cna a farsi promotrice di un disegno di legge per l’accesso alla professione edile che prevede, tra l’altro, una formazione per la sicurezza e requisiti minimi professionali, finanziari e di onorabilità per poter avviare l’attività. L’on. Le Margiotta ha condiviso le motivazioni alla base del disegno di legge ed ha assicurato il proprio fattivo contributo affinché si giunga alla approvazione di un testo condiviso dalle Associazioni di categoria che meglio risponda alle esigenze prospettate di qualificazione del settore e di sicurezza delle lavorazioni in edilizia”. .  
   
   
ROSSELLA RODELLI GIAVARINI PRESIDENTE FINCO: ABBATTERE PER RICOSTRUIRE» È LA PAROLA D’ORDINE PER LA FILIERA DELLE COSTRUZIONI  
 
Roma, 7 aprile 2009 - Aree degradate, sprechi energetici, scarsa qualità abitativa. Per Finco, la Federazione di Confindustria delle Industrie, Prodotti, Impianti e Servizi per le Costruzioni, la sfida della riqualificazione urbana si può giocare solo attraverso un «piano strategico» che disegni efficacemente le modalità di recupero e che assegni al macrosettore delle costruzioni un ruolo decisivo nell’importante obiettivo del risparmio energetico e della qualità del vivere e del lavorare nelle nostre città. La Federazione, da sempre impegnata a promuovere una cultura industriale finalizzata alla tutela e al rispetto dell’ambiente, sostiene la necessità di un programma articolato di riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano, con particolare riferimento alle periferie urbane degradate e, quindi, all’edilizia pubblica, anche attraverso operazioni di demolizione e ricostruzione rese improcrastinabili dalla scarsa qualità abitativa, dalla frequente congestione e dalla rilevante inefficienza energetica del patrimonio in questione. Riqualificare la città significa portare a compimento interventi di trasformazione, a volte anche radicali di sostituzione, come la demolizione e la ricostruzione di edifici obsoleti, privi di valore architettonico e inquinanti, soprattutto dislocati nelle periferie delle grandi città, e definire una nuova politica abitativa anche finalizzata ad attrarre nelle città capitale umano qualificato. Per l’applicazione del sistema sono poi naturalmente necessari dei fondi che possono essere reperiti tramite strumenti di partnership pubblico-privato e attraverso la valorizzazione del patrimonio immobiliare del Demanio, con normative di favore inerenti i cosiddetti «crediti edilizi». Occorre però anche considerare operativamente l’ipotesi di destinare una parte dell’extragettito previsto per i prossimi anni per lo start-up di un progetto come «Abbattere per Ricostruire», certamente volano di sviluppo e ad alto e positivo impatto sociale. Finco è determinata a contribuire alle operazioni di individuazione e sostegno di tutte le iniziative che, oltre a essere di ausilio agli strati più deboli, siano capaci di generare crescita. .  
   
   
POTENZA: INCONTRO SU CANTIERI EDILI IN CITTÀ  
 
Potenza, 7 aprile 2009 - "L’amministrazione Comunale di Potenza non abbassa la guardia rispetto alla eventualità di possibili atti intimidatori su cantieri edili presenti in Città". Lo ha ribadito, il Sindaco di Potenza, Vito Santarsiero che, insieme agli assessori Coviello e Fiore, a seguito dell’atto intimidatorio di cui è stata oggetto una impresa edile impegnata in lavori di riqualificazione per conto del Comune di Potenza, ha incontrato dirigenti comunali impegnati direttamente nelle opere pubbliche in città ed i direttori dei lavori, sia dipendenti comunali che esterni all’amministrazione, impegnati sui cantieri aperti. Il Sindaco ha chiesto ai tecnici di "ascoltare le ditte al fine di avere un quadro della situazione, per fronteggiare e denunciare qualsiasi forma di intimidazione. I tecnici, nel ritenere opportuna e tempestiva l’iniziativa del Sindaco, hanno garantito il loro impegno per costituire un vero e proprio osservatorio sui lavori pubblici e comunque hanno voluto evidenziare la situazione di tranquillità che si registra sui cantieri dove si è particolarmente curata la condizione di sicurezza dei lavori come conferma il dato che nessun incidente si è verificato in questi anni. Il Sindaco ha infine evidenziato la forte sinergia con il Prefetto e le Forze dell’Ordine al fine di meglio garantire i massimi livelli di sicurezza nella città". .  
   
   
RICERCA, LE OSSERVAZIONI DI CONFINDUSTRIA BASILICATA  
 
Potenza, 7 aprile 2009 Dopo un’attenta indagine, svolta intervistando oltre 30 aziende, Confindustria Basilicata ha depositato, ieri , presso la Iii Commissione Consiliare Regionale, le proprie osservazioni sull’Aggiornamento della strategia regionale per la Ricerca, l’Innovazione e la Società dell’Informazione. «Siamo in un momento difficile, - ha dichiarato Pasquale Carrano, Vice Presidente di Confindustria Basilicata - non orientare in modo organico gli interventi in materia di ricerca e innovazione significa non guardare al futuro. Non sono più sufficienti, infatti, le spontanee iniziative dei singoli, siano essi imprenditori coraggiosi o amministratori illuminati. Si sente spesso ripetere che sui mercati insieme con le imprese competono i territori, i quali si differenziano tra loro per le condizioni di miglior competitività che sono capaci di porre in essere. In questa accezione ai governi, alla pubblica amministrazione, alle istituzioni finanziarie spetta il compito di finalizzare le proprie strategie economiche allo sviluppo del tessuto imprenditoriale. Mentre le imprese hanno la responsabilità, in un contesto virtuoso, di porre a frutto le condizioni di maggior competitività di cui possono usufruire. In tal senso riteniamo sia indispensabile portare il sostegno all’innovazione industriale al centro delle politiche programmatiche, anziché concepirla al traino della ricerca scientifica; così come pensiamo che una corretta e funzionale interconnessione tra imprese e mondo della ricerca non deve e non può essere limitata ai soli confini regionali. Inoltre - ha continuato Carrano – è importante riequilibrare il rapporto tra i fondi da destinare ai 4 assi ritenuti prioritari (80%) e quelli per i rimanenti settori industriali, che, nel documento di programmazione regionale, vengono definiti “tradizionali” (20%). Le aziende hanno la necessità di procedere, in maniera rapida, con specifici investimenti orientati all’innovazione di processo e di prodotto. Pertanto occorre emanare bandi gestiti in modalità “a sportello” di durata almeno annuale e senza vincoli così stringenti legati ai comparti o alle dimensioni ». Dopo aver evidenziato, inoltre, l’importanza della creazione di un sistema di valutazione degli interventi improntato alla chiarezza e affidato a professionisti qualificati ed extra regionali, Carrano ha espresso una considerazione sullo Sportello Regionale per l’Innovazione: «Sembrava destinato a diventare una mera e costosa duplicazione dei numerosi punti di accesso alle informazioni già esistenti sul nostro territorio, ed invece ha, oggi, le carte in regola per trasformarsi in una vera agenzia per l’innovazione se, come sembra, Area Science Park sarà incaricata di gestirne i servizi nella fase di start-up». .  
   
   
PARCO DEL POLLINO AVVIA COLLABORAZIONE CON SVILUPPO ITALIA  
 
Potenza, 7 aprile 2009 - L’ente Parco nazionale del Pollino ha avviato una collaborazione con Sviluppo Italia Basilicata per “promuovere la nascita di nuove iniziative imprenditoriali nel territorio lucano del Parco del Pollino, attraverso azioni di promozione e valorizzazione di nuove attività economiche, tradizionali ed innovative, con l’obiettivo di valorizzare le potenzialità turistiche dell’area Parco”. E’ quanto riferisce una nota del Parco del Pollino. L’attività di animazione territoriale – si legge nella nota - prevede il coinvolgimento attivo di ciascuna comunità del Parco con la finalità di promuovere la cultura d´impresa, porre basi d´informazione e di conoscenza utili a supportare l’individuazione e attivazione di iniziative imprenditoriali, favorire la nascita di imprese che valorizzino le emergenze turistiche territoriali anche attraverso l’utilizzo di strumenti agevolativi disponibili a livello regionale e nazionale. “Consideriamo particolarmente importante questa collaborazione – riferisce una nota congiunta Parco del Pollino e Sviluppo Italia Basilicata –al fine di indirizzare le risorse finanziarie disponibili per la Basilicata a sostegno del sistema imprenditoriale, in particolare per il territorio del Parco del Pollino. Questo per contrastare la difficile fase di recessione che colpisce anche il nostro territorio promuovendo imprese, su progetti produttivi e strategici, sotto forma di piccole valide realtà imprenditoriali, tradizionali e innovative, generatrici di ricchezza e occupazione”. L’attività di animazione prevede la realizzazione di incontri informativi presso ciascuno dei 24 Comuni lucani del Parco, rivolti prevalentemente a giovani potenziali imprenditori, donne e disoccupati. I primi incontri si sono svolti nei comuni di Rotonda, Castelluccio Superiore, Castelluccio Inferiore, Castelsaraceno e Teana, ed hanno riscontrato il notevole interesse dei partecipanti che hanno potuto cogliere l’occasione sia per essere informati e formati sugli strumenti agevolativi disponibili a livello regionale e nazionale, sia per avere chiarimenti immediati su proprie proposte di iniziative imprenditoriali. I prossimi incontri si svolgeranno a Fardella ed Episcopia (il 7 aprile, rispettivamente alle ore 11 e 16), Noepoli e San Severino Lucano (8 aprile), Lauria, (9 aprile), San Paolo Albanese e San Costantino Albanese (15 aprile), Cersosimo e Francavilla in Sinni (16 aprile), Calvera e Latronico (21 aprile), San Giorgio Lucano e Valsinni (22 aprile), Castronuovo Sant´andera e Senise (23 aprile), Carbone e Viggianello (28 aprile), Terranova di Pollino e Chiaromonte (29 aprile). .  
   
   
"IMPRESA ITALIA" PARTE ANCHE NEL LAZIO: SIGLATO L’ACCORDO FEDERLAZIO – UNICREDIT BANCA DI ROMA  
 
 Roma, 7 aprile 2009 - Al via la stipula degli accordi quadro nel Lazio. Quello siglato tra Federlazio e Unicredit Banca di Roma è il primo di una serie di accordi che rendono operativo anche nel Lazio il progetto Impresa Italia, la più grande iniziativa privata a sostegno dell’economia italiana che mette a disposizione delle aziende un plafond complessivo di 7 miliardi di euro. La convenzione, frutto di un attento confronto e scambio tra Unicredit Banca di Roma e Federlazio, permette alle imprese associate di accedere al plafond messo a disposizione da Unicredit per fare fronte sia agli investimenti che al reperimento della liquidità necessaria al superamento dell’attuale crisi economica. L’accordo offre un vero e proprio catalogo di prodotti finanziari pensati per soddisfare tutte le possibili esigenze delle piccole e medie imprese, compresi finanziamenti a medio e lungo termine. Queste le principali aree di intervento congiuntamente individuate: sostegno agli investimenti produttivi (tra i quali il risparmio energetico) • miglioramento della struttura finanziaria delle imprese attraverso interventi finalizzati al riequilibrio finanziario aziendale • rafforzamento della gestione del circolante a fronte dell’allungamento dei tempi di incasso • miglioramento della struttura patrimoniale con interventi finanziari ad hoc. Su tutti i finanziamenti Federlazio presterà una garanzia che sarà pari al 50% per gli affidamenti chirografari e al 30% per gli affidamenti assistiti da garanzia ipotecaria. Inoltre, per rendere concretamente operativo l’accordo, è già stato aperto in Federlazio uno “sportello” dove le aziende potranno rivolgersi per avere risposte e prodotti adeguati alle proprie richieste finanziare: un vero e proprio punto di incontro tra le imprese Federlazio e il personale dedicato di Unicredit. “Grazie alla integrazione dei prodotti Unicredit con le garanzie prestate dal nostro Consorzio le imprese potranno più agevolmente ricevere i finanziamenti richiesti – ha dichiarato il Presidente della Federlazio, Maurizio Flammini -. L’accordo operativo consentirà inoltre di ridurre sensibilmente i tempi di istruttoria e di erogazione”. Per Alessandro Cataldo, Direttore Generale di Unicredit Banca di Roma: “Questa iniziativa, che sarà immediatamente operativa, dà un segnale inequivocabile della nostra volontà di essere sempre al fianco delle piccole imprese laziali. La sinergia con Federlazio è la più chiara dimostrazione di come intendiamo essere Banca del Territorio. Ruolo che per noi è imprescindibile”. L’accordo sarà valido sino al 30 giugno 2010. .  
   
   
PMITALIA: BENE L’ACCORDO GOVERNO -CONFERENZA REGIONI SUL PIANO CASA  
 
 Roma, 7 aprile 2009 - “E’ una buona notizia”. Così il Segretario Generale di Pmitalia, Giovanni Quintieri, commenta il recente accordo raggiunto tra Governo e Conferenza delle Regioni sul Piano Casa. “Questo accordo – prosegue Quintieri – è importante per due motivi. Il primo, più di merito, perché rende operativo il Piano che, almeno secondo le stime, dovrebbe mettere in moto circa 70 miliardi di euro in gran parte ricadenti sulla piccola impresa. Il secondo, più di metodo, perché, dopo gli attriti generatisi inizialmente, al momento del lancio del piano casa, Governo e Regioni sono meritoriamente approdati alla condivisione di un provvedimento, lasciando da parte le pregiudiziali politiche”. “Si spera – conclude il Segretario Generale di Pmitalia – che questo possa essere il segnale di una ritrovata stagione di dialogo tra le diverse istituzioni e tra i diversi schieramenti politici a beneficio della Pmi e dell’intero sistema economico nazionale”. .