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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Settembre 2009
LA BERS PER IL SETTORE ELETTRICO ALBANESE  
 
 Tirana, 29 settembre 2009 - La Ost (il committente), società di trasmissione di elettricità operante in Albania, ha ricevuto un finanziamento della Bers (Banca Europea Ricostruzione e Sviluppo) per l´acquisto e l´installazione di sistemi di controllo, monitoraggio e sicurezza e di tutte le altre attrezzature necessarie per la ristrutturazione delle sottostazioni di trasmissione delle centrali idroelettriche di Fierza, Koman e Van Dejes. Lo afferma l´Ice. La fornitura e installazione di attrezzature e strumentazioni per la sottostazione di Fierza comprende anche la realizzazione delle strutture di supporto e di fondazione in 5 bacini da 220kV e 4 da 110kV con la ristrutturazione dell´attuale centro di controllo. Per la sottostazione di Koman è prevista la costruzione di un nuovo centro di controllo, mentre per Van Dejes occorrerà sostituire due interruttori di flusso da 220kV e ristrutturare il centro di controllo attualmente operativo. Per tutte e 3 le substazioni è prevista la fornitura di sistemi di controllo e sicurezza computerizzati, comprensivi di tutti i servizi accessori necessari alla loro installazione, e di attrezzature per la trasmissione di corrente alternata e continua a basso voltaggio. Ulteriori dettagli sul progetto, assieme alle condizioni di partecipazione e ai riferimenti ove reperire documenti di gara e inoltrare le offerte, che dovranno pervenire entro il 6 ottobre 2009, sono reperibili al seguente link: http://www. Ebrd. Com/oppor/procure/opps/goods/tenders/090622d. Htm .  
   
   
ROMANIA, A BRASOV ISTITUTO PER ENERGIE RINNOVABILI  
 
Bucarest, 29 settembre 2009 - Sarà costruito a Brasov il primo istituto di ricerca scientifica per le energie rinnovabili della Romania, unico progetto di questo genere realizzato in Europa Sud-orientale, rende noto la sezione Ice di Bucarest. Il centro comprenderà 11 edifici di laboratori dotati di attrezzature modernissime e si prevede sarà attivo entro la fine del 2012. Gli investimenti per la costruzione ammontano a 84 milioni di lei (ca. 19. 950. 000 euro), di cui 60 milioni di lei (14. 250. 000 euro) finanziati dai fondi strutturali e 24 milioni di lei (ca. 5. 700. 000 euro) di finanziamenti della Università di Transilvania. .  
   
   
BASILICATA, LEGGE ENERGIA, I CCP: SI´ A RICORSO A CORTE COSTITUZIONALE  
 
Potenza, 29 settembre 2009 - Si è riunita, ieri mattina, la Prima Commissione consiliare permanente, “Affari Itstituzionali”. Presenti, oltre al presidente, Antonio Flovilla (Cp-rb), i consiglieri Roberto Falotico (Dec), Agatino Mancusi (Udc), Vincenzo Folino (Pd) e Giacomo Nardiello (Pdci). Rinviato il punto all’ordine del giorno concernente la modifica, proposta dal consigliere Di Sanza (Pd), dell’articolo 15 della legge regionale sull’Assestamento di Bilancio di previsione 2009 in merito alla entità e composizione dei gruppi consiliari. A maggioranza, con l’astensione dei consiglieri Falotico e Mancusi, la Commissione ha votato la presa d’atto dell’Accordo stipulato tra Metapontum Agrobios Srl e Bioren Srl circa la patrimonializzazione da parte di Metapontum Agrobios dei rapporti finanziari già intercorsi tra Bioren e Regione Basilicata. La Commissione ha, invece, espresso unanimità di consensi sulla delibera di Giunta regionale con la quale si richiede parere al Consiglio regionale circa la questione di legittimità da impugnare dinanzi alla Corte Costituzionale relativa al disposto degli articoli 25 e 26 della legge n. 99 del 2009 su “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia”. La legge stabilisce che il Governo è delegato ad adottare, entro sei mesi dalla data in vigore della stessa legge, nel rispetto delle norme in tema di valutazione di impatto ambientale e di pubblicità delle relative procedure, uno o più decreti legislativi di riassetto normativo recanti la disciplina della localizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di impianti di fabbricazione del combustibile nucleare, dei sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, nonché dei sistemi per il deposito definitivo dei materiali e rifiuti radioattivi e per la definizione delle misure compensative da corrispondere e da realizzare in favore delle popolazioni interessate. La Commissione ha ritenuto di condividere quanto osservato dalla Giunta regionale circa il fatto che dal provvedimento emerge che: “le Regioni vengono escluse dall’iter decisionale relativo alla localizzazione degli impianti nucleari, sia nell’elaborazione dei decreti attuativi della delega, sia negli iter autorizzativi immediatamente efficaci e che per quanto riguarda la costruzione e l’esercizio di tutti gli impianti del ciclo della produzione elettrica nucleare e delle opere connesse, il Governo possa procedere con la sola intesa con la Conferenza Unificata”. Il presidente Flovilla ha parlato di “un atto dovuto da parte della Regione Basilicata e, quindi, della Commissione, per recuperare appieno il governo del territorio che appare compromesso da scelte centralistiche che potrebbero non essere in linea con gli interessi delle comunità locali e, dunque, non condivise dalla Regione e dagli Enti locali, un esempio per tutti – ha concluso Flovilla – il caso emblematico di Scanzano Jonico”. .  
   
   
BASILICATA, FUTURO SEMPRE PIÙ VERDE “NO” AL NUCLEARE”.  
 
 Potenza, 29 settembre 2009 - “Riduzione delle emissioni di gas, incremento dell’energia da fonti rinnovabili e aumento dell’efficienza energetica. Il Piear è questo ma è soprattutto “no” al nucleare”. Il capogruppo del Pd in consiglio regionale e candidato alla segreteria con la mozione Franceschini, Erminio Restaino, interviene in merito al “Piano di indirizzo energetico ambientale regionale” presentato alla Iii commissione consiliare permanente e in attesa di approvazione da parte del Consiglio. “E’ un Piano all’avanguardia che raccoglie in pieno la sfida del 20-20-20 lanciata dall’Unione europea – spiega Restaino - ma è soprattutto una manovra che chiude definitivamente le porte alla minaccia del nucleare e che ristabilisce la sovranità della Regione in merito alle scelte energetiche perché il territorio è di chi lo vive e non di chi lo governa”. Per il segretario regionale del Pd, infatti, la legge 99/2009 sarebbe un “tentativo con cui il governo nazionale cerca di far tornare l’Italia nell’errore nucleare scavalcando le competenze delle Regioni e la volontà dei cittadini residenti. Ma la Basilicata prova a resistere anche in questo ostacolando le direttive anti-ambientali del governo Berlusconi e mettendo al primo posto non la guerra politica ma la difesa del territorio”. La Regione, infatti, recependo appieno le indicazioni comunitarie, si appresta ad attuare la cosiddetta “rivoluzione verde”. “La Basilicata – spiega Restaino si è posta l’obiettivo, entro il 2020, di ridurre del 20 per cento le emissioni di anidride carbonica, di ridurre i consumi del 20 per cento migliorando l’efficienza energetica e di impiegare il 20 per cento ed oltre di fonti rinnovabili sul consumo energetico complessivo. Le finalità del Piear sono, in generale, quelle di garantire un adeguato supporto alle esigenze di sviluppo economico e sociale attraverso una razionalizzazione dell’intero comparto energetico e una gestione sostenibile delle risorse territoriali mettendo al primo posto: risparmio energetico, rispetto dell’ambiente e autoproduzione di energia. Obiettivi – spiega - che non trovano risposta nei tentativi governativi di nuclearizzazione del territorio in quanto è risaputo che il nucleare è una tecnologia vecchia, inquinante, insicura e costosa che non risolverà i problemi energetici del Paese. Le indicazioni contenute nel Piear, invece, garantiscono un incremento della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili che per loro definizione si rigenerano in maniera autonoma e non pregiudica le risorse naturali per le generazioni future. Dall’eolico al solare fotovoltaico, alle biomasse all’idroelettrico, il Piear, impone una scelta di qualità, per cui gli impianti potranno essere istallati solo in zone non sensibili dal punto di vista ambientale, paesaggistico e culturale, e saranno comunque privilegiati quei programmi in grado di apportare benefici concreti e tangibili al territorio e alle comunità locali”. Il Piano di indirizzo energetico, infatti, ha ricevuto anche il plauso di associazioni da sempre impegnate nella difesa dell’ambiente come Legambiente e Wwf Basilicata. “Questa approvazione – spiega Restaino – conferma il fatto che tra gli obiettivi non c’è solo l’incremento di energia e il raggiungimento dell’autosufficienza nella produzione ma anche il rispetto del contesto ambientale. Un piano dunque che riesce a dare risposte tanto ai fabbisogni di crescita economica quanto alla tutela del territorio. Anche per questo – conclude Restaino – vedo per la Basilicata un futuro sempre più verde”. .  
   
   
"PIANO CASA OCCASIONE PER SVILUPPO SOSTENIBILE SALENTO"  
 
Bari, 29 settembre 2009 - “Il Piano Casa può diventare l’occasione per uno sviluppo sostenibile del Salento e della Puglia”. Lo ha dichiarato l’Assessore regionale all’Assetto del Territorio Angela Barbanente intervenendo al convegno “Piano Casa, un’opportunità per il Salento”, nell’ambito dell’iniziativa “Il tesoretto del Salento” in corso a Tricase. “Il Salento – ha proseguito la Barbanente – è un territorio nel quale crescono le sensibilità e la consapevolezza riguardo al grande valore storico, culturale e paesaggistico”. “Non sono stupita – ha continuato l’assessore- che nasca dal Salento una iniziativa volta ad interpretare il Piano Casa nel modo più coerente con l’Accordo dell’Aprile 2009, ossia non solo come sostegno all’edilizia, ma anche come occasione di un miglioramento della qualità architettonica, della sicurezza e dell’accessibilità del patrimonio edilizio esistente”. Sono previsti gli interventi di Duilio Giammaria, giornalista Rai, Antonio Lia Presidente del Gal Capo S. Maria di Leuca, Giuseppe Musarò Sindaco di Tricase, Ernesto Sticchi Damiani, Professore di Diritto Amministrativo Università del Salento, Paolo Caputo, Professore Ordinario di Progettazione Architettonica presso il Politecnico di Milano, Claudio Fazzini, Professore Ordinario di Progettazione Architettonica Urbana presso il Politecnico di Milano. .  
   
   
NELLE MAPPE CATASTALI L´IDENTITA´ DI UN TERRITORIO UN SISTEMA CHE RENDE IL TRENTINO PIÙ COMPETITIVO  
 
 Trento, 29 settembre 2009 - Disporre di mappe catastali affidabili è una necessità inderogabile, sia per motivi di carattere fiscale e giuridico che civile ed economico. Ma la cartografia catastale è al tempo stesso anche lo specchio dell´identità culturale di un territorio e di come è stato gestito nel tempo. Per questo la presentazione, stamane a Rovereto - a 150 anni dalle prime mappe formate sotto l´Impero Austro-ungarico - dei nuovi rilievi topografici dei comuni catastali di Rovereto e Lizzana, si è trasformata in un evento anche culturale (altre iniziative collegate sono programmate per ottobre e novembre), con la lettura di alcuni bravi di Mario Rigoni Stern e l´inaugurazione di una mostra d´arte della pittrice Paola Grott. Alla presentazione sono intervenuti, tra gli altri, anche l´assessore all´urbanistica ed enti locali Mauro Gilmozzi, i dirigenti dei Servizi Catasto, Roberto Revolti, e del Libro Fondiario, Iole Manica, e l´assessore comunale Paolo Farinati. Le nuove mappe, frutto di un lungo e certosino lavoro commissionato da Regione, Comune di Rovereto e Asm ad uno studio tecnico specializzato in rilevamenti topografici, sono da oggi in visione al pubblico presso la sala multimediale della Biblioteca civica di Rovereto (Mart) e presso l´Ufficio Catasto di Rovereto. Per 60 giorni i cittadini di Rovereto e Lizzana proprietari di una particella fondiaria potranno verificarne la corrispondenza alla situazione reale conosciuta, al fine di poter produrre (entro i due ulteriori e successivi mesi) eventuali osservazioni e/o reclami. La mole del lavoro di rifacimento delle antiche mappe austroungariche è in alcuni numeri: quasi 7 milioni di metri quadrati rilevati, 5. 541 particelle censite, 38 fogli di mappa per il Comune Catastale di Rovereto; poco più di 6 milioni di metri quadrati rilevati, 3. 327 particelle, 32 fogli di mappa per quello di Lizzana. "La divisione della proprietà e la certezza di essa - ha affermato l´assessore Gilmozzi - fa parte integrante della nostra cultura e del nostro modo di gestire il territorio, ma diventa un punto di riferimento importantissimo in realtà dove la terra è poca e i proprietari molti. Il mondo è però cambiato, anche se permangono le iniziali ragioni di natura fiscale che ne hanno determinato la nascita, sono cambiate le esigenze, la proprietà è diventata un valore alto che può talvolta generare conflitti. È dunque importante avere un affidabile impianto catastale ed anche tavolare, che altri territori invece non hanno, che garantisca l’assegnazione della proprietà tramite il giudice tavolare". Gilmozzi ha colto l´occasione anche per parlare del nuovo Piano urbanistico provinciale: "Stamo cercando di trovare le forme più corrette per rappresentare l’urbanistica: oggi con la cartografia di riferimento e quella catastale c’è una sovrapposizione quasi assoluta. Nella visione di futuro che abbiamo oggi, ci sta anche la definizione che con il Pup è stata data al paesaggio come espressione dell’identità di un territorio, inteso non come cartolina ma come frutto della sedimentazione del rapporto tra uomo e natura. Un rapporto stretto che abbiamo inteso sottolineare come espressione della nostra identità ma anche come fattore di competitività. Oggi le aziende si insediano in Trentino soprattutto perché questo territorio dà loro fattori di competitività quali lo stile di vita di una comunità, la presenza di servizi e modalità avanzate di gestione e programmazione territoriale. Ed il Catasto trentino unito al Libro Fondiario qualificano oggi il Trentino, conferendogli un ulteriore elemento di vantaggio rispetto ad altri territori". Mario Rigoni Stern, che al ritorno dalla guerra lavorò come coadiutore principale all´Ufficio del Catasto di Asiago, descrisse in modo mirabile in una serie di cinque brevi racconti (riportati nella raccolta "Diurnista di terza categoria"), uno dei quali letto alla presentazione di oggi da Giuliana Raffaelli, qual era il rapporto del cittadino con il Catasto. Un rapporto che oggi è decisamente cambiato. "Oggi il cittadino dialoga on line con il Catasto - ha spiegato Roberto Revolti - e del resto noi stessi sappiamo bene che il miglior cliente del Catasto è quello che non si vede mai. Ci aspettiamo però che questo lavoro venga messo in crisi dai cittadini, che invitiamo a prendere visione delle nuove mappe affinchè controllino che non vi siano errori". Il rilievo ha coperto più di 2. 000 ettari di territorio. Tra cartografia tecnica e catastale c’è una condivisione delle linee perfetta. I vantaggi sono dati da una precisione metrica che la cartografia austroungarica non poteva avere, si tratta dunque di una rappresentazione accurata e fedele, giacchè le superfici sono derivate non dal calcolo sulla carta ma dalle coordinate delle singole particelle, determinando quindi una corrispondenza tra superfice reale e catastale. Se il Catasto ha un compito tecnico nel creare mappe accurate e fedeli, il Libro Fondiario (Tavolare) ha il compito, a volte ingrato, di tutelare l’aspetto giuridico di tutti i proprietari intavolati su una determinata particella. "Il territorio - ha spiegato la responsabile del Tavolare, Iole Manica - dev’essere conforme all’aspetto giuridico: una mappa non avrà mai il potere di modificare i nostri diritti su una particella, questo è il compito del Tavolare, un’eredità di Maria Teresa d’Austria, l’unico sistema di trascrizione che, ad oggi, offre quella certezza del diritto che altrove non esiste. Il nostro compito è quello di garantire il cittadino sul fatto che i suoi diritti non si sono modificati. La mappa arriverà ad essere parte integrante del mondo descritto dal Libro Fondiario. Tecnica e rigore giuridico messi insieme hanno portato il nostro sistema ad essere competitivo rispetto al resto del territorio italiano, europeo e persino di parte degli Stati Uniti". .  
   
   
AMIANTO LAVORATORI ILVA, PRESIDENTE BURLANDO: "LUNEDÌ 28 IN PREFETTURA IMPORTANTE PASSO AVANTI, DECISA MORATORIA DI UN MESE SU INVIO NUOVE LETTERE"  
 
Genova, 29 Settembre 2009 - "La mattina di lunedì 28 la Asl 3 Genovese ha detto ufficialmente che la bonifica dell´amianto nello stabilimento siderurgico dell´Ilva non è mai veramente iniziata, si tratta per certi aspetti di un fatto negativo, ma significa un passo avanti per il riconoscimento dei diritti maturati da chi ha lavorato lì fino ad oggi". Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, a margine del consiglio regionale, reduce dall´incontro svoltosi in Prefettura per risolvere la vicenda dei benefici previdenziali derivanti dall´esposizione all´amianto per i lavoratori Ilva. "Tutto ciò - ha ribadito Burlando - va comunicato ufficialmente all´Inail e sulla base di questa dichiarazione si dovrà da un lato fare un progetto e avviare rapidamente un programma di investimenti per la bonifica e dall´altro riconoscere i diritti dei lavoratori". Il presidente della Regione ha inoltre comunicato che "è stata prevista una moratoria di un mese, durante il quale non verranno mandate altre lettere ai lavoratori, in quanto fino ad oggi sono stati mandati avvisi sulla base di un presupposto sbagliato". "Dopo i contatti necessari tra Asl e Inail - ha spiegato il presidente della Regione - ci rivedremo a fine ottobre per dire con più chiarezza una parola definitiva ai lavoratori che hanno diritti da riconoscere in modo molto evidente". .  
   
   
IDEAL STANDARD, PROPOSTO CONTRATTO DI SOLIDARIETÀ  
 
Trieste, 29 settembre 2009 - Attivazione di un contratto di solidarietà a livello nazionale, con l´obiettivo di salvare i posti di lavoro a rischio, anche i 180 in pericolo in Friuli Venezia Giulia nello stabilimento di Orcenico di Zoppola. E´ questo il nuovo punto di partenza della trattativa sulla crisi della Ideal Standard, a cui si è giunti ieri a Roma, nel corso dell´incontro in agenda al Ministero dello sviluppo economico tra il fondo inglese proprietario della Ideal Standard, i tecnici del Ministero, i rappresentanti dei lavoratori e delle Regioni coinvolte dalla crisi che riguarda tutti gli stabilimenti del Gruppo. Lo ha annunciato al termine della riunione il vicepresidente Luca Ciriani, a Roma con l´obiettivo di trovare un accordo per evitare il licenziamento previsto di 180 persone che lavorano nello stabilimento Ideal Standard in provincia di Pordenone. "L´incontro è stato positivo - ha spiegato Ciriani - in quanto le premesse erano assolutamente inconsistenti: dopo una serie di incontri di carattere interlocutorio nel corso dell´estate, infatti, sembrava difficile giungere a un punto fermo. Invece la trattativa, anche se l´incertezza non è del tutto svanita, ora è in grado di partire sulla base dell´accordo della proprietà di evitare i licenziamenti avviando contratti di solidarietà che riguardano tutti i lavoratori degli stabilimenti italiani". L´accordo non è stato ancora siglato in quanto i sindacati si sono presi tempo, e un ulteriore incontro è previsto il 13 ottobre, quando le parti si ritroveranno a Roma dopo aver trattato a livello locale: in Friuli Venezia Giulia sarà il vicepresidente Ciriani a incontrare rappresentanti dei sindacati e della proprietà per valutare l´incidenza del contratto di solidarietà sui dipendenti dello stabilimento di Orcenico di Zoppola. Il contratto di solidarietà, attivabile per due anni, prevede un decurtamento dello stipendio per tutti i lavoratori, ma garantisce a tutti la salvaguardia del posto di lavoro. .  
   
   
TRENTO: INDENNITA´ SPECIALE CASSA INTEGRAZIONE: VIA ALLA SECONDA FASE I LAVORATORI INTERESSATI SARANNO DIRETTAMENTE CONTATTATI DA AGENZIA DEL LAVORO  
 
 Trento, 29 settembre 2009 - Entro fine ottobre si saprà quanti sono i lavoratori in cassa integrazione che avranno diritto a percepire l´indennità integrativa aggiuntiva di 1 euro, oppure 1,5 euro, per ogni ora di lavoro persa nel corso del 2009 a causa della sospensione per crisi di mercato. In questi giorni Agenzia del Lavoro ha avviato la "seconda fase" della procedura di pagamento della speciale integrazione provinciale di sostegno al reddito, con l´invio ai datori di lavoro delle lettere di richiesta per l´acquisizione degli elenchi dei lavoratori aventi diritto all´indennità straordinaria. A partire dalla metà di novembre, Agenzia del Lavoro provvederà a contattare direttamente i singoli lavoratori per la conferma dei dati. La speciale integrazione al reddito a favore dei lavoratori sospesi per crisi di mercato è stata decisa dalla Giunta provinciale lo scorso 30 luglio a seguito di un accordo stipulato con le organizzazioni sindacali. Obiettivo del provvedimento è quello di riconoscere un sostegno economico ai lavoratori che abbiano subito una consistente riduzione dello stipendio a causa del protrarsi dei periodi di sospensione. Si tratta di una speciale indennità oraria di 1,50 euro (per chi percepisce un assegno mensile di cassa integrazione inferiore a 834 euro) o di 1 euro (con assegno superiore) per ogni ora di lavoro persa nel corso del 2009 a causa della sospensione per crisi di mercato. La prima fase si è conclusa con l´acquisizione dei dati relativi alle aziende potenzialmente interessate (circa 400), vale a dire quelle che sono state autorizzate a mettere i lavoratori in cassa integrazione od a sospenderli a seguito di contratti di solidarietà. A partire dalla metà di novembre, come detto, Agenzia del Lavoro avrà l´elenco dei lavoratori aventi diritto all’indennità e potrà quindi provvedere a contattare i singoli lavoratori ed a pagare le indennità. La procedura e la modulistica per le aziende sono reperibili sul sito dell’Agenzia del lavoro: www. Agenzialavoro. Tn. It, . Per ulteriori informazioni è attivo anche il numero verde dell’Agenzia del Lavoro, 800264760, ma si ricorda che i lavoratori verranno contattati direttamente dagli uffici dell’Agenzia per la conferma dei dati. Per agevolare le procedure e non rallentare l’attività degli uffici dell’Agenzia del lavoro, si chiede ai lavoratori di non contattare telefonicamente l´Agenzia per chiedere informazioni e di evitare di presentarsi, per ugual motivo, presso i Centri per l’impiego. .