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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 31 Gennaio 2012
UE: INVITO A PRESENTARE PROPOSTE NELL´AMBITO DEL PROGRAMMA QUADRO EURATOM PER LE ATTIVITÀ DI RICERCA E FORMAZIONE NEL SETTORE NUCLEARE  
 
Bruxelles, 31 gennaio 2012 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte nell´ambito del programma quadro Euratom per le attività di ricerca e formazione nel settore nucleare. L´invito riguarda la sezione Fissione nucleare, sicurezza e radioprotezione del programma quadro Euratom per le attività di ricerca e formazione nel settore nucleare. L´obiettivo generale della sezione "Fissione nucleare, sicurezza e radioprotezione" è quello di istituire una solida base scientifica e tecnica al fine di accelerare gli sviluppi pratici per una gestione più sicura dei rifiuti radioattivi a lunga vita, per migliorare in particolare la sicurezza contribuendo al contempo all´efficienza delle risorse e all´efficacia dei costi dell´energia nucleare, nonché garantire un sistema solido e socialmente accettabile di protezione dell´uomo e dell´ambiente contro gli effetti delle radiazioni ionizzanti. I temi del presente invito riguardano tra l´altro: - fattibilità tecnica e prestazioni a lungo termine dei componenti dei depositi - dimostrazione su vasta scala di tappi e guarnizioni; - supporto alla segreteria tecnica dell´Igd-tp(implementing Geological Disposal Technology Platform); - piattaforma di simulazione per la sicurezza dei reattori nucleari; - impatto dell´incidente nucleare in Giappone sulla gestione degli incidenti gravi; - conseguenze di una combinazione di eventi estremi esterni sulla sicurezza delle centrali nucleari; - attività di ricerca e sviluppo a sostegno dell´attuazione dell´agenda di ricerca strategica della piattaforma Sne-tp (Sustainable Nuclear Energy Technology Platform); - attività non di ricerca a sostegno dell´attuazione dell´agenda di ricerca strategica del Sne-tp; - contributo alla ricerca europea sul rischio dell´esposizione a basse dosi; - aggiornamento della gestione delle emergenze e delle strategie ed esperienze di riabilitazione in Europa; - accesso transnazionale alle grandi infrastrutture; - meccanismi Efts (Euratom Fission Training Schemes) nella "Fissione nucleare, sicurezza e radioprotezione"; - azioni a sostegno dell´attuazione dei programmi e altre attività; - ampliare il coinvolgimento nel programma "Fissione nucleare, sicurezza e radioprotezione". A seconda del carattere strategico della ricerca, l´impatto atteso può essere definito a livello dell´attività, settore o argomento specifico. In linea generale, per il finanziamento sarà considerato un massimo di un progetto per argomento. Nei casi in cui per il finanziamento possono essere considerati più progetti, i meccanismi di finanziamento per tali argomenti sono indicati al plurale. In alcuni casi specifici, può anche essere menzionato un numero massimo più elevato di progetti da considerare per il finanziamento nell´ambito di un argomento. Per consultare l´annuncio ufficiale dell´invito: Gu:c:2012:17 http://eur-lex.Europa.eu/lexuriserv/lexuriserv.do?uri=oj:c:2012:014:0004:0004:it:pdf    
   
   
ENERGIA: IN FVG 14% DA FONTI RINNOVABILI ENTRO IL 2020  
 
 Udine, 30 gennaio 2012 - Il Friuli Venezia Giulia ha avviato il percorso per la stesura di un nuovo Piano Energetico regionale, il quale recepirà in particolare una direttiva dell´Unione europea che prevede per l´Italia l´obbligo di utilizzare, entro il 2020, almeno il 17 per cento di energia prodotta da fonti rinnovabili, sul totale dell´energia consumata. Lo ha annunciato il 27 gennaio a Udine il presidente della quarta Commissione del Consiglio regionale (Territorio, Energia e Ambiente) Alessandro Colautti, nel corso del convegno "Dal burden sharing al Piano energetico regionale", che si è tenuto su iniziativa del Ceta, Centro di ecologia teorica ed applicata di Gorizia, con il patrocinio della stessa Regione e in collaborazione con la Camera di commercio di Udine e il Caem, Consorzio artigiano Energia e Multiservizi. Il confronto, come ha spiegato il vicepresidente del Ceta, Roberto Della Torre, nasce da una situazione contingente, il cosiddetto "burden sharing", ovvero gli obblighi che una direttiva comunitaria del 2009 ha dato ad ogni Stato membro di prevedere un progressivo incremento di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. Un obiettivo che per l´Italia è al 17 per cento entro il 2020 e che per il Friuli Venezia Gilia, secondo un decreto dello scorso novembre del ministero per lo Sviluppo economico d´intesa con il ministero dell´ambiente (ora all´esame della Conferenza delle Regioni), prevede, nell´ottica di un´equa ripartizione di compiti e responsabilità tra Regioni e Province autonome, che la quota di rinnovabili debba essere per il Friuli Venezia Giulia al 14 per cento, rispetto all´attuale 5 per cento. Ecco dunque che anche la nostra Regione, ha precisato Colautti (il quale ha portato il saluto del vicepresidente della Regione, Ciriani, impossibilitato a partecipare), dovrà predisporre gli opportuni atti per garantire il raggiungimento dell´obiettivo nei tempi indicati. Da qui l´avvio del percorso di aggiornamento del Piano energetico del 2007, ormai superato, che avrà come primo ´step´ un provvedimento contingente sul "burden sharing". Un Piano destinato ad essere "autentico motore dello sviluppo economico del Friuli Venezia Giulia, elemento essenziale per la ripresa produttiva, per il raggiungimento di maggiore competitività e quindi per il superamento dell´attuale crisi, grazie ad una disponibilità in tutta sicurezza di energia sufficiente, rispettosa dell´ambiente e più a buon mercato". "Finora la mancanza di scelte in termini energetici in Italia ci ha penalizzato" ha detto il presidente della Camera di commercio Giovanni Da Pozzo. "Noi ci auguriamo che a livello regionale vi sia un approccio dinamico su questi temi, in quanto in particolare il sistema manifatturiero ha come suo problema principale quello dei costi dell´energia. Un discorso che riguarda soprattutto i settori produttivi ma che inevitabilmente si ripercuote anche sul privato cittadino". Anticipando i tempi, già "con l´assestamento di bilancio dello scorso anno la Regione ha affidato al Ceta un´analisi sulla situazione delle energie rinnovabili in Friuli Venezia Giulia per individuare linee guida per poter sviluppare una politica equilibrata tra le varie forme di energia alternativa, dall´eolico alle biomasse, dal fotovoltaico all´idroelettrico, eccetera", ha ancora indicato Colautti. "In Tutta Europa c´è una grande sensibilità verso queste tematiche, anche dopo la tragedia nucleare di Fukushima", ha evidenziato il presidente della quarta Commissione. "Il convegno di oggi ha quindi avuto anche un interesse pratico immediato: fare il punto sulle best practice a livello europeo e dunque su quali strade intraprendere per lo sviluppo delle fonti rinnovabili, nonché per l´accesso a finanziamenti europei, che premiano progetti innovativi". Tra le nuove tecnologie spiccano le cosiddette "Smart Gride", reti intelligenti, a conformazione "stellare", in cui l´energia prodotta rimane in circolo, viene immagazzinata, e quindi utilizzata quando serve da chi ne ha necessità laddove essa viene prodotta. Con flessibilità, partecipazione attiva e vantaggi dei clienti. Se ne potrebbero realizzare tante, sparse un po´ ovunque.  
   
   
PIEMONTE: LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE SULLE RINNOVABILI  
 
Torino, 31 gennaio 2012 - Aree non idonee per impianti a biomasse e procedure autorizzative per le fonti rinnovabili sono stati i principali argomenti esaminati il 30 gennaio dalla Giunta regionale. La riunione è stata coordinata dal presidente Roberto Cota. Biomasse. Una delibera presentata dagli assessori Massimo Giordano, Ugo Cavallera, William Casoni, Roberto Ravello e Claudio Sacchetto individua le aree ed i siti non idonei all’installazione ed all’esercizio di impianti alimentati da biomasse, relativamente alle filiere dei combustibili ligno-cellulosic, liquidi e del biogas, con lo scopo di conciliare la tutela del paesaggio, dell’ambiente, del territorio rurale e delle tradizioni agroalimentari locali con lo sviluppo e la valorizzazione delle energie rinnovabili stabiliti dalle normative europee. Sono stati dichiarati inidonei, tra gli altri, i siti inseriti o candidati a patrimonio mondiale dell’Unesco ed i tenimenti dell’Ordine Mauriziano, i Comuni che presentano le peggiori criticità sotto il profilo della qualità dell’aria, le aree agricole più fertili e quelle con elevato carico zootecnico, i boschi da seme o costituenti habitat ad interesse comunitario, gli impianti di arboricoltura finanziati con fondi comunitari, le zone soggette ad esondazione dei fiumi e fenomeni gravi di dissesto idraulico e idrogeologico. Fonti rinnovabili. Su proposta degli assessori Massimo Giordano, Ugo Cavallera, Roberto Ravello e Claudio Sacchetto sono state definite le indicazioni per il procedimento unico per il rilascio dell’autorizzazione alla costruzione ed esercizio di impianti per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile. Il testo intende conciliare le esigenze di semplificazione delle linee guida nazionali con le peculiarità del territorio piemontese, a tutela delle politiche di salvaguardia del paesaggio, dell’ambiente e del territorio rurale. Per uniformare i procedimenti affidati alle Province, si fa particolare riferimento alla documentazione da allegare alla richiesta, agli oneri istruttori, alle modalità di conduzione dell’iter procedurale, alla compatibilità paesaggistica ed ambientale dell’intervento, alla variante al piano regolatore, alle garanzie finanziarie. Sono stati inoltre approvati: - su proposta del presidente Roberto Cota e dell’assessore Michele Coppola, la designazione di Riccardo Bertollini quale consigliere di competenza della Regione nel consiglio di amministrazione della Fondazione Teatro Stabile di Torino; - su proposta dell’assessore Massimo Giordano, l’autorizzazione all’Ente bilaterale dell’artigianato piemontese ad utilizzare 100.000 euro, derivanti da contributi già assegnati, per la stabilizzazione dei rapporti a tempo determinato, - su proposta dell’assessore Paolo Monferino, la presa d’atto delle dimissioni di Corrado Cattrini da commissario dell’Asl Vco.  
   
   
PARMA - ENERGIE RINNOVABILI: INCONTRO TRA ITALIA E GERMANIA  
 
Parma, 31 gennaio 2012 - Martedì 14 febbraio, a partire dalle 9.45, si svolgerà, nei locali della Camera di Commercio di Parma, un incontro tra Italia e Germania sulle energie rinnovabili: mercato green, best practice, case history. Il seminario è organizzato in collaborazione con la Camera di commercio italiana per la Germania e con Unioncamere Emilia-romagna nell´ambito delle attività di Enterprise Europe Network. L´incontro ha l´obiettivo di illustrare il vincente modello tedesco di sviluppo delle energie rinnovabili, per fornire ai partecipanti nuovi spunti per il proprio business e far emergere la possibilità di collaborazioni fra imprese parmensi e imprese tedesche, anche in vista dell´organizzazione di una missione esplorativa in Germania, della quale la Camera di Commercio di Parma potrebbe farsi promotrice. Il programma prevede la partecipazione della Camera di commercio di Francoforte, che presenterà uno specifico studio di settore effettuato sulle energie rinnovabili. A seguire i rappresentanti di due imprese tedesche svilupperano due focus, rispettivamente sul biogas e sul fotovoltaico, illustrando la best practice che li ha resi leader a livello europeo. Sarà inoltre presente un collega di Unioncamere Emilia-romagna che descriverà i servizi offerti nell’ambito delle attività Enterprise Europe Network nel campo delle energie intelligenti. Al termine dell´incontro seminariale le imprese interessate potranno iscriversi a colloqui individuali con i relatori, durante i quali potranno approfondire le opportunità esistenti per il proprio business specifico. L´adesione al seminario e la richiesta degli appuntamenti per colloqui individuali va perfezionata entro il prossimo 8 febbraio, attraverso l´invio della scheda di iscrizione. Per ogni informazione è possibile contattare la segreteria organizzativa al tel 0521210203-246 o via mail: innovazione@pr.Camcom.it    
   
   
PIANIFICAZIONE CONVEGNO ANCE FVG: IN FVG LEGATI PUR E PIANI REGOLATORI CITTÀ  
 
Trieste, 31 gennaio 2012 - Un "Piano Città", anche per dare nuova spinta all´economia ("non basta una politica del solo rigore, delle sole giuste tasse"), per il presidente nazionale dell´Ance (l´Associazione dei costruttori edili italiani) Paolo Buzzetti; una "riscrittura della città", secondo il presidente regionale Ance uscente, Donato Riccesi, pronto a passare il testimone al pordenonese Valerio Pontarolo, per contenere il consumo del territorio. Sono dunque l´edilizia cosiddetta di sostituzione ed i programmi di rigenerazione urbana il futuro prossimo dell´impegno dei costruttori edili a livello nazionale e regionale che però nel contesto Friuli Venezia Giulia, come oggi ha sottolineato l´assessore regionale ai Lavori pubblici Riccardo Riccardi al convegno Ance di Trieste "Dal Piano Casa al Piano Città", viaggiano di pari passo al processo di revisione del Piano urbanistico regionale. "Un Piano, datato ancora 1978, che il Governo Tondo vorrebbe varare entro la fine di questa legislatura, dunque entro i primi mesi del prossimo anno: un obiettivo - ha comunque ricordato Riccardi - difficile e complesso, ma spero fattibile". "Nella nostra regione, infatti, il nuovo strumento di gestione del territorio deve fare i conti non solo con le sue più grandi città" - sono già avviati i percorsi di revisione dei Piani regolatori a Pordenone, Udine e Trieste: "sbloccare, velocizzare, semplificare" è stata la ricetta del sindaco del capoluogo regionale Roberto Cosolini - ma deve interpretare anche le esigenze degli agglomerati urbani di minori dimensioni, dei centri storici ormai troppo vuoti", ha affermato Riccardi. Riprendendo alcuni dei concetti espressi dall´ex presidente della Federazione francese dei costruttori, Alain Sionneau (nel 2003 la Francia ha lanciato un Piano nazionale per il recupero dei quartieri ed il rinnovo urbano: sta "muovendo" qualcosa come 45 miliardi di euro), e del presidente provinciale dell´Ordine degli architetti, Andrea Dapretto, l´assessore Riccardi ha indicato che quest´opera di riqualificazione non ha un mero risvolto economico ma assume nel contempo rilievo ambientale e soprattutto una caratterizzazione sociale, andando a rivedere scelte attivate in anni passati, di pura espansione edilizia, con un recupero di piazze ed immobili di centri storici, grandi e piccoli, "oggi quasi trascurati, talvolta degradati ed impoveriti, che invece potrebbero divenire volano di un rinnovato e più ricco sistema di relazioni sociali". Temi come la riqualificazione dei centri storici e nuovi programmi di manutenzione "energetica" degli edifici più vecchi (anche in Friuli Venezia Giulia, secondo Anna Bimbo, del centro studi Ance, il 40 per cento del patrimonio edilizio è antecedente il 1960), su cui peraltro la Regione ha recentemente investito 13 milioni di euro, ha osservato Riccardi, sono alcuni dei "paletti" che Bozzetti ha individuato per una rinnovata funzione economica del comparto edile auspicando comunque un intervento (fiscale) dello Stato, non risultando sufficienti gli impegni di Regioni e Comuni, accanto ad un Piano nazionale d´intervento per le scuole, un Piano idrogeologico esteso a tutto il Paese, alla prosecuzione della costruzione dei grandi collegamenti viari internazionali che toccano l´Italia. Nello specifico della realtà regionale, Riccardi ha poi confermato l´impegno dell´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia per una revisione dell´articolo 60 della legge regionale 19/2009 ("sul quale gli Enti locali debbono essere coinvolti"), l´aggiornamento e l´integrazione degli articoli 31, 32 e 33 della legge 5 del 2007, il recepimento ed il miglioramento nell´ordinamento regionale dell´articolo 5 (comma 9) del decreto legislativo nazionale 70/2011 sui progetti di rigenerazione urbana. Al convegno sono inoltre intervenuti il presidente della Federazione delle Banche di credito cooperativo, Giuseppe Graffi Brunoro, il docente dell´Università di Udine Marco Marpillero ed i consiglieri regionali Giorgio Brandolin e Stefano Pustetto.  
   
   
CONVEGNO LAB.NET PLUS: REGIONE SARDEGNA AL FIANCO DEGLI ENTI LOCALI PER SVILUPPO TERRITORIO  
 
Cagliari, 31 Gennaio 2012 - Identità locali, tutela del paesaggio, cultura della Sardegna e ancora rilancio dei Centri storici, valorizzazione del territorio locale e pianificazione paesaggistica. Sono stati questi i temi centrali dell´appuntamento del 27 gennaio a Florinas dedicato al lancio del ‘cantiere didattico sperimentale: “Dipietra”’ inserito nel progetto regionale Lab.net plus: "rete transfrontaliera per la valorizzazione dei paesaggi e delle identità locali". L´appuntamento - a cui ha partecipato l’assessore regionale degli Enti locali, Finanze e Urbanistica, Nicola Rassu - ha rappresentato l’avvio di un progetto che prevede, tra gli obiettivi principali, la rifunzionalizzazione e rivitalizzazione di una piazza del centro storico nella parte più antica e il recupero delle piccole unità abitative circostanti. “È proprio portando avanti i valori di condivisione e collaborazione con il territorio, con la popolazione, con le amministrazioni e tutti gli Enti locali - ha detto l’esponente dell’Esecutivo in apertura dei lavori – che pensiamo di accelerare quei processi di sviluppo delle culture locali, in special modo quelle minacciate sempre più dal maggiore impatto dei processi di globalizzazione, e che stanno subendo il grave fenomeno dello spopolamento. La Giunta Regionale, che nel suo programma di governo ha voluto privilegiare una pianificazione locale bilanciata tra difesa delle bellezze delle coste della Sardegna e sviluppo del suo entroterra ricco di cultura e tradizioni, sta mettendo in campo su tutto il territorio isolano un piano dinamico di sviluppo per la tutela dei centri storici e per il contrasto al fenomeno dell’abbandono dei borghi interni dell’Isola, creando migliori condizioni di sviluppo grazie all’attiva collaborazione e al ricco contributo delle comunità locali". Nello specifico, l’incontro odierno, al quale hanno partecipato, oltre l’assessore Rassu, anche il direttore generale della pianificazione urbanistica della Regione, Marco Melis, il sindaco di Florinas, Giovanna Sanna, sindaci e amministratori locali, aveva tra gli obiettivi principali la divulgazione di idonee tecniche di recupero dell’edificato storico, del patrimonio edilizio esistente insieme alla riqualificazione del tessuto insediativo e, più in grande, la promozione del buon governo del territorio legata alla valorizzazione delle risorse paesaggistiche e delle identità culturali dei centri urbani isolani. Queste finalità mirano a favorire allo stesso tempo: la diffusione della conoscenza dei valori del patrimonio locale, la condivisione di un modello di sviluppo locale utile alla valorizzazione dei centri storici minori e dei sistemi paesaggistico - ambientali e, infine, la costruzione di nuovo modello di sviluppo basato sulla difesa del territorio e sulla valorizzandone di tutte le sue caratteristiche. Lab.net plus, finanziato nella programmazione europea 2007-2013 (Programma Operativo Italia-francia “Marittimo” asse Iv, Obiettivo 1), nasce come naturale prosecuzione e sviluppo del precedente “Lab.net” e ha previsto un potenziamento del partenariato che attualmente è costituito dalla Sardegna, dalla Liguria, dalla Toscana e dalla Collectivité Territoriale de Corse. "Grazie a questo progetto e alle sue iniziative la Giunta Cappellacci punta alla costruzione condivisa di idee di sviluppo locale e di un’analisi del contesto territoriale su larga scala, perseguite anche attraverso il coinvolgimento delle popolazioni - ha aggiunto l’assessore Rassu – e giornate come quella odierna rappresentano la migliore via per instaurare un vero dialogo con il territorio in prospettiva della definizione di strumenti di pianificazione condivisi e partecipati”.“Gli appuntamenti e gli workshop organizzati in questi anni in tutta la Sardegna - ha concluso - hanno visto come protagonisti principali gli amministratori locali, tanti studiosi di formazione e provenienza diversa e molteplici interlocutori locali che hanno partecipato in modo continuo e attivo a tutte le attività programmate. Tutti questi protagonisti del progetto Lab.net plus sono stati chiamati a proporre idee, spunti e suggestioni per il territorio ed è proprio tramite il loro fattivo apporto che si possono raggiungere gli obiettivi, le modalità attuative e il percorso che si è inteso costruire al fine di creare reti territoriali orientate allo sviluppo locale".  
   
   
BOLZANO: ASSEGNAZIONE ALLOGGI E SUSSIDIO CASA NEL 2012  
 
 Bolzano, 31 gennaio 2012 - Sulla base della media ponderata tra consistenza e fabbisogno, la Giunta provinciale ha determinato il 30 gennaio il numero degli alloggi Ipes e i mezzi finanziari (sussidio casa, agevolazioni) dell´edilizia abitativa agevolata da destinare nel 2012 a cittadini Ue e cittadini extra Ue. Passo avanti anche verso l´introduzione del modello "Bausparen", il risparmio edilizio ai fini della prima casa. "Partiamo dai presupposti di non voler penalizzare i richiedenti locali, di non voler contribuire ad aumentare ulteriormente il costo degli affitti sul libero mercato e di non voler caricare il bilancio provinciale con una spesa oltre il possibile", ha ricordato il presidente Luis Durnwalder. Nella seduta di Giunta sono state determinate le percentuali del numero di alloggi Ipes da assegnare in affitto e l´ammontare dei mezzi da destinare nel 2012 a sussidio casa e agevolazioni edilizie sulla base delle due graduatorie separate per i cittadini comunitari e extracomunitari. Il calcolo tiene conto di un coefficiente 3 nel calcolo della media ponderata tra la consistenza dei cittadini - Ue oppure extracomunitari - e il loro fabbisogno di abitazioni in base alle domande presentate. Secondo tale calcolo, per il 2012 ai richiedenti non comunitari vanno il 12,48% degli alloggi Ipes in affitto: nel concreto, a fronte di una previsione complessiva di 312 appartamenti in locazione, 39 saranno quelli assegnati a cittadini extra Ue. Ai cittadini extra Ue spetta inoltre il 10,08% dei mezzi finanziari stanziati per contributi e agevolazioni, pari a circa 12 milioni di euro su un totale di 106 milioni. Bausparen, risparmio per la prima casa - Sempre in tema di edilizia abitativa agevolata, la Giunta provinciale ha analizzato le proposte in discussione sul "Bausparen", il risparmio per l´acquisto della prima casa che dovranno confluire in un disegno di legge: "Un sistema innovativo pensato per le future generazioni, con la possibilità di costruire in banca il risparmio da investire poi a condizioni vantaggiose nell’alloggio", ha ricordato Durnwalder. Il lavoro per individuare il modello migliore richiede ulteriori approfondimenti nelle prossime settimane. Una prima impostazione di fondo prevede una soluzione legata alla previdenza complementare: nell´acquisto o nella costruzione della prima casa una quota fissa (attorno al 4%) del reddito viene destinata alla costruzione del capitale di risparmio e successivamente, una volta acquisito l´alloggio, tale quota viene dirottata su un fondo di previdenza complementare. Per il cittadino sarebbero previsti condizioni fiscali migliori e incentivi mirati. Il secondo modello di massima si basa invece sul patrimonio risparmiato, su un credito a condizioni favorevoli e su un contributo provinciale a fondo perduto maggiorato. Un esempio: la Provincia potrebbe garantire retroattivamente un contributo del 2% sulla somma risparmiata in 10 anni dal cittadino per acquistare una casa. Le banche a loro volta garantirebbero un credito ventennale per una somma pari a quella risparmiata e al tasso del 3,5%. In più la Provincia potrebbe concedere un contributo a fondo perduto maggiorato indicativamente del 20% rispetto agli attuali. Il secondo modello, caldeggiato da Durnwalder, non richiederebbe alcuna modifica di legge. In ogni caso, ha concluso il Presidente, in qualsiasi soluzione di Bausparen che verrà avviata "i costi per estingere il mutuo non dovranno essere superiori all´affitto."  
   
   
IMPRESE, GIBELLI: PUNTARE SU RETI D´ECCELLENZA SOTTOSEGRETARIO CAVALLI: LO SPAZIO È UNA RISORSA FONDAMENTALE  
 
Milano, 31 gennaio 2012 - Il vice presidente e assessore all´Industria e Artigianato di Regione Lombardia Andrea Gibelli e il sottosegretario del Presidente all´Università e Ricerca Alberto Cavalli hanno partecipato, ieri mattina, all´evento regionale ´Doris_net´ per le Piccole e medie imprese lombarde. L´obiettivo principale del progetto presentato è creare un Osservatorio Europeo dei servizi downstream di Gmes, servizi per la raccolta e la gestione dei dati via satellite sullo stato dell´ambiente, le cui applicazioni prevedono la gestione dei disastri naturali, l´analisi dei cambiamenti climatici, la protezione civile con l´obiettivo di garantire sicurezza e sviluppo sostenibile. Attraverso una rete di Regional Contact Office si intende favorire i collegamenti a livello regionale e locale tra autorità pubbliche, fornitori di servizi e utilizzatori dei servizi Gmes, allo scopo di facilitare l´incontro tra le necessità degli utenti finali e fornitori di servizi. Reti D´imprese D´eccellenza - Il vice presidente Gibelli ha colto l´occasione del Convegno per sottolineare nuovamente l´importanza di ´fare sistema´. ´Oggi - ha detto - è necessario favorire le aggregazioni tra imprese dell´eccellenza. Bisogna quindi passare da singole aziende d´eccellenza a una rete di imprese d´eccellenza. E questo a maggior ragione in un momento di difficoltà economica´. ´Attraverso le reti - ha spiegato ancora l´assessore - è possibile, anche per i piccoli, conquistare nuovi mercati e stipulare nuove partnership. E questo è ancora più vero se le imprese investono in ricerca e innovazione. Temi fondamentali per rimanere competitivi sul mercato. Regione Lombardia supporta, anche in queste sfida, le oltre 800.000 imprese presenti sul territorio, che rappresentano il motore economico del Paese´. ´Misure importanti - ha concluso Gibelli - che testimoniano, ancora una volta, l´assoluta volontà di Regione Lombardia di supportare tutte le imprese lombarde´. Bandi Di Regione Lombardia - Proprio in merito all´importanza delle reti di imprese e alle tematiche della ricerca ed innovazione, Gibelli ha ricordato quanto fatto in questi mesi da Regione Lombardia. Nello specifico l´assessore ha parlato del ´Bando Ergon´ e del ´Bando Miur´. Il primo vede il coinvolgimento, oltre che della Regione, anche del Ministero dello Sviluppo Economico e del Sistema delle Camere di Commercio lombarde e ha l´obiettivo di sostenere il consolidamento di aggregazioni in forme stabili giuridicamente tra imprese finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti e servizi e nuovi business in nuovi mercati. Il ´Bando Miur´ invece ha promosso la realizzazione di progetti da parte di piccole e medie imprese lombarde, anche in collaborazione con grandi imprese e con organismi in grado di incentivare l´aggregazione tra le Pmi lombarde. Progetto Doris_net - Il sottosegretario Cavalli ha invece posto l´attenzione sul principale obiettivo del progetto ´Doris_net´. ´L´idea - ha detto Cavalli - è quella di creare un osservatorio europeo dei servizi per la raccolta e gestione dei dati via satellite e una rete di punti di contatto a livello regionale per facilitare l´incontro tra i cittadini, i fornitori e le Pubbliche amministrazioni´. ´Il progetto - ha proseguito il sottosegretario - è nato all´interno di Nereus, la rete delle Regioni utilizzatrici delle tecnologie spaziali, della quale Regione Lombardia fa parte con il ruolo di vicepresidente e che è finanziata dall´Unione Europea con oltre 1 milione di euro´. Spazio Risorsa Fondamentale - Cavalli, nel suo intervento, si è concentrato anche sull´importanza dello spazio quale ´risorsa fondamentale per fornire e accrescere con costi più bassi servizi indispensabili nel campo delle telecomunicazioni, della sicurezza, della tutela dell´ambiente, della riduzione dell´inquinamento, della telemedicina, dell´agricoltura´. ´Regione Lombardia - ha detto ancora Cavalli - vuole essere sempre più protagonista, per garantire concrete prospettive di crescita fondate sull´innovazione alle imprese, al distretto aerospaziale lombardo, alle università e ai centri di ricerca e per offrire una più elevata qualità della vita ai cittadini lombardi´.  
   
   
RICERCA E SVILUPPO, 70 MILIONI PER SOSTENERE LE IMPRESE TOSCANE SULLA VIA DELL’INNOVAZIONE  
 
Firenze, 31 gennaio 2012 – A partire dal primo febbraio e fino al 15 marzo le imprese toscane potranno fare domanda per i contributi che la Regione mette in campo, grazie a 70 milioni di risorse del Por Creo 2007-2013, con il nuovo bando unico che finanzierà progetti di ricerca e sviluppo sperimentale. “Si tratta di uno strumento – osserva l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini – al quale affidiamo una grande importanza perchè, oggi più che mai, siamo convinti che la capacità di innovare e scommettere su nuove tecnologie sia un passaggio indispensabile per uscire dalla crisi e rafforzare il sistema produttivo, rendendolo più moderno e competitivo, all’altezza dei mercati globali in cui è chiamato a misurarsi. I risultati raggiunti grazie alle precedenti edizioni di questo strumento ne hanno dimostrato l’efficacia nel valorizzare e potenziare le eccellenze e nel rafforzare i legami fra impresa e mondo della ricerca”. Il nuovo bando, si rivolge alle imprese, in forma singola o associata appartenenti a tutti i settori dell’economia regionale e di ogni dimensione. “Abbiamo voluto porre – precisa l’assessore Simoncini – una particolare attenzione alla valorizzazione delle piccole imprese, cui viene riconosciuta un’intensità di aiuto a fondo perduto, che può arrivare sino al 60% dei costi ammissibili”. In particolare sono tre le tipologie di progetti previste: una prima linea di finanziamento, mette a disposizione circa 21 milioni di euro, ed è riservata alle proposte presentate da raggruppamenti di imprese, anche in collaborazione con enti di ricerca, per progetti compresi fra i 250 mila e i 3 milioni di euro. Una seconda linea con una dotazione di 49 milioni di euro, è invece dedicata ai grandi progetti di ricerca che possono essere presentati da imprese singole o associate per investimenti compresi fra i 3 milioni e i 15 milioni di euro. Una terza linea, con più di 3,5 milioni di euro, è riservata alle piccole e medie imprese che presentino proposte singole di entità compresa fra i 250 mila euro e i 3 milioni. I progetti potranno essere presentati soltanto on line e saranno valutati da una commissione tecnico-scientifica che ammetterà i migliori al finanziamento, riconoscendo una priorità ai progetti che si inseriscono nelle aree tecnologiche, settoriali o territoriali individuate dal Piano regionale di sviluppo 2011-2015 nell’ambito dei Progetti integrati di sviluppo(Pis). “L’obiettivo – sottolinea l’assessore – è quello di valorizzare al massimo le eccellenze e il mondo della ricerca, pubblica e privata, favorendo lo sviluppo di settori high tech e ad elevato contenuto di conoscenza, anche a partire dai poli di innovazione e dai distretti tecnologici costituiti in Toscana grazie al sostegno della Regione”. Nel bando vengono riconosciute delle priorità alle proposte progettuali presentate da imprese aggregate, da proposte che assicurino un’occupazione aggiuntiva o che siano presentate da imprese giovanili e femminili, il tutto in una logica integrata con le politiche e gli strumenti già messi in campo tramite gli incentivi per l’occupazione e la nuova legge sull’imprenditoria giovanile (che rientra nel più ampio progetto Giovanisì. Il contributo coprirà le spese per personale, strumenti, attrezzature, terreni e fabbricati, consulenze, servizi di ricerca, brevetti e spese generali e sarà sotto forma di aiuto in conto capitale non rimborsabile (fondo perduto) per le piccole e medie imprese. Per le grandi imprese sarà in parte a fondo perduto e in parte come finanziamento a tasso agevolato. Questo bando rafforza gli obiettivi che la Regione si era data con il precedente avviso su “Progetti strategici di ricerca e sviluppo in materia di Ict e meccanica avanzata” con cui lo scorso aprile, a fronte di un investimento complessivo di circa 120 milioni di euro sono stati assegnati circa 61 milioni di finanziamento al nostro sistema produttivo. A dimostrazione dell’interesse della Regione per lo sviluppo di attività innovative, verranno promosse azioni di promozione sul territorio per valorizzare al massimo questo intervento, cui si aggiungeranno presto nuove risorse. “Ai 70 milioni che oggi siamo in grado di mettere in campo – spiega l’assessore – si aggiungeranno nei prossimi mesi ulteriori 70 milioni del fondo Fri della Cassa depositi e prestiti, che sono stati già assegnati alla Toscana ma che non sono ancora utilizzabili”.  
   
   
CALABRIA: PRESENTATO L’INCONTRO INFORMATIVO “MISSIONE SISTEMA BRASILE”  
 
Catanzaro, 31 gennaio 2012 - Si è svolto il 27 gennaio nella sede di Unioncamere Calabria a Lamezia Terme l’incontro informativo relativo alla “Missione/governo/regioni/sistema camerale in Brasile”. Il seminario è stato organizzato dall’Assessorato regionale all’Internazionalizzazione, retto dall’Assessore Fabrizio Capua, in collaborazione con l’Assessorato alle Attività Produttive, l’Assessorato all’Agricoltura, Foreste e Forestazione e Unioncamere Calabria – Desk Enterprise Europe Network. La missione commerciale in Brasile si svolgerà dal 21 al 25 maggio 2012 e riguarderà diversi settori produttivi: l’aereospazio, l’agroalimentare, l’agroindustria, l’automotive, il contract, l’edilizia, le energie, l’housing sociale, il legno arredo, la logistica, la meccanica, la nautica, il sistema moda. Le città del Brasile coinvolte in un questa missione saranno: San Paolo, San Josè Dos Campos, Curitiba, Recife e Belo Horizonte. Numerosa la partecipazione al seminario, con circa ottanta aziende presenti, rappresentanti delle università calabresi e delle scuole tecniche. L’obiettivo comune è offrire importanti opportunità di collaborazione imprenditoriale e di investimento alle imprese calabresi e rappresenta un momento di promozione delle eccellenze del Made in Italy, di cui la nostra regione può vantare numerose eccellenze. Gli argomenti di discussione del focus si sono suddivisi tra le strategie di approccio e le opportunità di business per le imprese italiane, i settori della missione, i processi di internazionalizzazione delle Pmi e le forme di sostegno degli investimenti in Brasile insieme alle strategie ed agli strumenti assicurativi e finanziari per presidiare il mercato brasiliano. “Questa iniziativa - ha dichiarato Saveria Cristiano Dirigente di settore del Dipartimento Internazionalizzazione della Regione – rientra nel programma Pie, promosso dalla nostro assessorato. La partecipazione delle Regione Calabria a questa missione sistema è particolarmente importante, in quanto si tratta di una prima volta da quando è stato istituito l’assessorato. Si tratta di un’occasione che ci permette di confrontarci in un più ampio progetto, sostenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico e che registra l’adesione di sedici Regioni italiane. In questo contesto la Calabria e la Sicilia sono capofila nel settore agroalimentare. La nostra partecipazione - ha aggiunto Saveria Cristiano – è doppiamente importante perché, oltre ad essere capofila, segue una linea direttiva indicata a livello centrale, nella quale il Paese Italia si presenta con un unico volto”. “Cresce l´export italiano verso i Brics (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa) – ha affermato Lucio Dattola, Vicepresidente di Unioncamere Calabria – di fatto nei primi sette mesi del 2011 l´export italiano è cresciuto del 15%, dunque buona anche la performance dei prodotti italiani sul mercato brasiliano. Questo ci conforta – continua Dattola – perché significa che il talento, l’ingegno, la creatività del made in Italy non sembrano subire i contraccolpi della crisi. Ecco allora da qui la visione strategica del Ministero dello Sviluppo Economico che ha promosso la missione plurisettoriale Governo/regioni/sistema Camerale in Brasile favorevolmente accolta con grande interesse e impegno da sedici regioni italiane, tra cui la Regione Calabria, che con il supporto fattivo del sistema camerale calabrese supporterà la partecipazione delle imprese regionali. Proprio a tale riguardo – ha concluso Dattola - ringrazio questo Governo regionale per la puntualità delle azioni messe in campo e per aver ancora una volta individuato in questa Unione regionale delle Camere di Commercio una interfaccia operativa attenta alle istanze delle imprese e del territorio”. Nel corso del seminario sono intervenuti, tra gli altri, Amedeo Ciccarelli (rappresentante Regione Marche – Svim), Alessio Gnaccarini (Cosmob), Paolo Di Marco (Simest) e Carlo Neri (Sace), i quali ha illustrato gli indirizzi e le politiche a supporto dell’internazionalizzazione delle Pmi (piccole e medie imprese) con un particolare focus sul Brasile. Ulteriori informazioni si possono acquisire sui siti internet Sprint Calabria ( www.Sprintcalabria.it ) e Unioncamere Calabria ( www.Uc-cal.camcom.gov.it  oppure www.Uc-cal.camcom.gov.it/een ).  
   
   
VENETO, CREDITO A IMPRESE. RIUNITO TAVOLO TECNICO CON BANCHE E ASSOCIAZIONI CATEGORIA. DIVENTERA’ PERIODICO; INSIEME RISORSE E STRUMENTI PER AIUTARE AZIENDE MEDIE E PICCOLE”  
 
 Venezia, 31 gennaio 2012 - Si è tenuto il 27 gennaio a Palazzo Balbi, sede del governo veneto, un incontro del Tavolo di monitoraggio del credito alle imprese, presieduto dall’Assessore al bilancio Roberto Ciambetti cui hanno partecipato i dirigenti regionali del settore e di Veneto Sviluppo, il Direttore Generale dell’Abi Giovanni Sabatini con i rappresentanti regionali, i rappresentanti di Confidi Industria, Confidi Artigianato, Confidi Commercio, della Federazione della Banche di Credito Cooperative. “Assieme al Presidente Zaia – ha detto Ciambetti - abbiamo deciso di convocare il tavolo, formalizzato da un protocollo d’intesa tra le parti nel 2009, con l’intenzione di riunirlo periodicamente constatate le difficoltà in cui ci si dibatte il sistema finanziario e quello del credito. Abbiamo avuto un confronto sulla situazione, puntando a mettere assieme le risorse e gli strumenti adeguati a fronteggiare questa realtà complessa e in movimento. Tra gli obiettivi principali del Tavolo: aumentare l’efficienza del sistema delle garanzie alle imprese, evitando doppioni, sovrapposizioni, confusione. Anche per cogliere le opportunità di ripresa che si stanno presentando in alcuni settori dell’economia veneta e che necessitano di sostegno da parte del credito bancario e delle istituzioni. Questa proposta sarà portata all’incontro del tavolo regionale sullo sviluppo che si riunirà a breve e poi in giunta per farla diventare operativa” “E’ stato un incontro sicuramente positivo – ha sottolineato ancora l’assessore regionale – confermato anche dalla presenza del direttore generale dell’Abi Sabatini, a riconoscimento dell’importanza della Regione Veneto e del suo sistema economico. Un buon inizio che depone bene per il proseguo. In vista del prossimo appuntamento ho chiesto all’Abi un report aggiornato della situazione del Veneto, territorio per territorio, per valutare al meglio con le categorie economiche le realtà e le esigenze delle diverse zone che sono anche molto diversificate tra loro”. In sintesi, i punti in discussione sono stati, tra l’altro: l’ipotesi d’ intervento regionale per abbassare i tassi d’interesse da avviare sperimentalmente con banche, confidi e associazioni di categoria; l’aumento delle risorse regionali inserite nel bilancio 2012 a favore dell’area sviluppo economico; il recupero di risorse inutilizzate che saranno rimesse in circolo nel fondo di rotazione per l’artigianato; l’aumento dei fondi per l’imprenditoria giovanile e femminile; la creazione di una filiera ordinata per l’accesso al credito; lo smobilizzo dei crediti della Pubblica Amministrazione; l’esigenza di ricapitalizzazione delle aziende.  
   
   
SICILIA: COSTITUITO FONDO GARANZIA DEBITI PICCOLE E MEDIE IMPRESE  
 
Palermo, 31 gennaio 2012 - Con un decreto della Ragioneria generale della Regione siciliana e´ stato costituito un Fondo di garanzia da destinare esclusivamente al rilascio di garanzie al sistema bancario per il consolidamento dei debiti a breve termine contratti dalle piccole e medie imprese. Tali garanzie sono concesse a prima richiesta e garantiscono il 50% dell´esposizione da consolidare. Si tratta di un adempimento inserito nella legge regionale n. 23 del 16 dicembre del 2008 che prevede disposizioni per favorire lo sviluppo del settore industriale in Sicilia, in attuazione del Po Fesr 2007-2013. Un successivo decreto assessoriale provvedera´ a stabilire la quantificazione del Fondo, le modalita´ e le procedure per la concessione delle agevolazioni previste dalla legge 23/2008.  
   
   
LIGURIA, ACCOLTA LA NORMATIVA NAZIONALE SULLA LIBERALIZZAZIONE DEGLI ORARI DEI NEGOZI  
 
 Genova, 31 Gennaio 2012 - La Giunta regionale, nella del 27 gennaio, ha approvato la circolare di applicazione della legge del Governo Monti sulle liberalizzazioni degli orari dei negozi. Unico vincolo gli orari notturni di bar e ristoranti che potranno essere limitati, attraverso ordinanze comunali, per ragioni di pubblica sicurezza. Il provvedimento prende atto di una norma nazionale emanata in materia di tutela della concorrenza che è di competenza statale che la Regione ha dovuto accogliere. Attraverso la circolare si danno indicazioni univoche ai Comuni, agli operatori e ai cittadini affinché vi siano comportamenti omogenei su tutto il territorio regionale. La circolare richiama l’attenzione dei Comuni sulla possibilità per gli operatori di procedere con la libertà di apertura, sia per quanto riguarda gli orari, sia le giornate.  
   
   
SICILIA: APPROVATE LINEE GUIDA PER SICUREZZA LUOGHI DI LAVORO  
 
 Palermo, 31 gennaio 2012 - Il Comitato regionale di coordinamento, presieduto dall´assessore regionale per la Salute Massimo Russo, ha approvato le "Linee d´indirizzo per ottimizzare e uniformare, in ambito regionale, l´attivita´ di vigilanza in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro dei diversi enti ed organismi pubblici". Per la prima volta, in Sicilia, si attua dunque una strategia di piu´ forte integrazione, cooperazione e coordinamento tra tutti gli enti pubblici, per migliorare l´azione di prevenzione e vigilanza sui fenomeni infortunistici e di malattie professionali. Le modalita´ di vigilanza integrata e/o congiunta permetteranno di aumentare l´efficacia degli interventi ispettivi rispetto al raggiungimento degli obiettivi di salute e sicurezza che la Regione siciliana si e´ prefissata con il "Piano regionale straordinario per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro 2010-2012". "E´ importante - ha commentato l´assessore Russo - che le linee di indirizzo siano subito applicate da enti e istituzioni coinvolti nella prevenzione e nella vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Abbiamo posto le basi per sviluppare una politica di prevenzione che certamente dara´ importanti risultati in termini di sicurezza nei luoghi di lavoro". Le linee di indirizzo indicano le procedure per il coordinamento dell´attivita´ di prevenzione e vigilanza nei luoghi di lavoro fra i servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (S.pre.s.a.l.) delle Asp, gli Ispettorati del lavoro (Ipl), i Comandi provinciali dei Vigili del fuoco, l´Inail, gli Uffici di sanita´ marittima, l´Autorita´ portuale e aeroportuale. Sono definite le procedure di coordinamento tra S.pre.s.a.l. E Ispettorati del Lavoro da adottare a seguito di inchieste per malattie professionali o per infortuni sul lavoro, con particolare riferimento al settore dell´edilizia. Il coordinamento riguarda anche il progetto nazionale "Infortuni Mortali - Sbagliando s´Impara", che prevede l´analisi delle cause e dinamiche che hanno determinato l´infortunio mortale. Negli ambiti di esclusiva competenza dell´Ispettorato del lavoro, quali la vigilanza in materia di rapporti di lavoro, di legislazione sociale e applicazioni contrattuali, gli S.pre.s.a.l. Provvederanno al tempestivo inoltro delle segnalazioni pervenute. Per quanto riguarda l´attivita´ di vigilanza nelle strutture sanitarie, gli S.pre.s.a.l. Delle Asp potranno avvalersi del supporto tecnico - specialistico e scientifico del personale Inail (ex- Ispesl). Il Comitato, inoltre, prevede un continuo scambio di flussi informativi tra i vari Enti, con particolare riferimento agli infortuni mortali e alle malattie professionali riconosciute, per consentire sia un corretto monitoraggio degli eventi che l´espletamento dei progetti nazionali. Il Comitato inoltre ha anche approvato due importanti progetti formativi inerenti sia il settore scolastico che quelli dell´edilizia e dell´agricoltura, che saranno cofinanziati dal Ministero del Lavoro.  
   
   
SARDEGNA, PICCOLE E MEDIE IMPRESE: OPPORTUNITÀ DI PROMOZIONE DELLE ECCELLENZE DEL MADE IN ITALY NEL MERCATO BRASILIANO  
 
 Cagliari, 31 Gennaio 2012 - La Regione e il Bic Sardegna organizzano per il prossimo 1 febbraio, nella sala anfiteatro della regione, in via Roma, 253 a Cagliari, una giornata informativa sulla Missione Stato/regioni/sistema Camerale in Brasile. Lo rende noto l´assessore regionale dell´Industria, Alessandra Zedda. L´obiettivo dell’incontro - spiega l’esponente dell’esecutivo - è quello di illustrare alle imprese le opportunità di investimento e di scambio commerciale offerte dal Brasile, i criteri e i sistemi di ingresso nel mercato brasiliano, il programma della missione, i servizi offerti e gli aspetti logistici. La missione - precisa Zedda - si svolgerà tra il 21 e il 25 maggio 2012 e avrà carattere plurisettoriale. La Giunta Cappellacci ha definito i settori prioritari d´interesse: agroalimentare, biotecnologie, edilizia sostenibile, energie rinnovabili, filiera legno e arredo, meccanica, nuovi materiali, contract per il turismo, e toccherà diverse città: San Paolo, San Josè Dos Campos, Curitiba, Recife e Belo Horizonte. "Il Brasile - sottolinea l´assessore - principale membro del Mercosur - offre importanti opportunità di collaborazione imprenditoriale e di investimento agli imprenditori italiani, e in questo contesto la Missione di Sistema rappresenta, per le nostre imprese, particolarmente per quelle piccole e medie, un importante momento di promozione delle eccellenze del Made in Italy e una possibilità per attuare un’efficace strategia di penetrazione nel mercato brasiliano".  
   
   
TERNI - PUBBLICATA LA NUOVA RACCOLTA DEGLI USI DELLA PROVINCIA  
 
Terni, 31 gennaio 2012 - La nuova raccolta degli usi della provincia di Terni accertati dalla Camera di commercio sarà presentata mercoledì 1° febbraio presso la sala conferenze camerale alle ore 10.00. “L’accertamento e revisione degli usi locali costituisce una delle più tradizionali funzioni svolte dalle Camere di commercio: sin dal lontano 1910 - sottolinea il Presidente Enrico Cipiccia - ciascun ente camerale provvede, per la provincia di competenza, a raccogliere e ad aggiornare periodicamente le consuetudini esistenti nei rapporti tra privati, andando a costituire una fonte di norme giuridiche riconosciuta dal nostro ordinamento ove non esistano leggi specifiche o quest’ultime rimandino proprio agli usi locali.” La precedente raccolta della provincia di Terni risaliva ad alcuni anni fa e necessitava di essere rivista e aggiornata; il lavoro di revisione, iniziato nel 2010, è stato gestito da un’apposita Commissione presieduta dal magistrato dr. Silvio Magrini Alunno, seguendo una procedura articolata che ha visto la partecipazione di vari soggetti ed istituzioni. A cosa serve la raccolta provinciale degli usi? A completare il nostro sistema giuridico in quei casi in cui le norme statali o degli altri soggetti istituzionali non definiscono le regole di dettaglio delle singole situazioni; in tal caso i comportamenti diffusi e ripetuti nella convinzione di seguire una vera e propria regola vanno a costituire una “legge” locale che può avere rilevanza nei rapporti giuridici ed economici tra privati. Alla presentazione, coordinata dal Presidente camerale Cipiccia, parteciperanno il Presidente della commissione che ha condotto la revisione dott. Silvio Magrini Alunno ed il vice presidente dott. Angelo Matteo Socci. Interverrà inoltre la prof.Ssa Alessandra Bellelli, ordinario di diritto privato dell’Università di Perugia. Il nuovo testo sarà disponibile sul sito camerale e presso gli uffici della Camera di Commercio di Terni.  
   
   
PANEM, REGIONE TOSCANA INCONTRA ISTITUZIONI E SINDACATI  
 
Firenze, 31 gennaio 2012 – “Prendiamo atto di quanto ci hanno informato le organizzazioni sindacali sul raggiungimento di un accordo, nel corso di un incontro al ministero del lavoro, per la Cassa integrazione straordinaria per i 60 lavoratori dello stabilimento di Altopascio della Panem”. Lo ha detto l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini, che oggi ha incontrato i rappresentanti di sindacati, Comune di Altopascio e Provincia di Lucca per fare il punto sulla vicenda del panificio, per il quale è stata avanzata richiesta di concordato preventivo. I sindacati hanno informato l’assessore che l’8 febbraio è già in programma un incontro del tavolo sindacale per riprendere e ampliare il confronto. L’assessore ha ricordato che la Regione e le istituzioni confermano la loro disponibilità a organizzare, dopo l’incontro dell’8 febbraio, un tavolo istituzionale per approfondire i problemi e le prospettive dell’azienda, nel quale Regione e istituzioni si dicono fin da ora disponibili a mettere in campo tutti gli strumenti possibili per sostenere i processi di investimento necessari a mantenere l’attività industriale sul territorio.  
   
   
NUOVA SEDE CONFARTIGIANATO, INTERVIENE DE FILIPPO PER IL PRESIDENTE DELLA REGIONE BASILICATA È FONDAMENTALE L’AZIONE DI SUPPORTO ALLA COMPETITIVITÀ E ALLA CRESCITA DELLE IMPRESE ARTIGIANE  
 
 Potenza, 31 gennaio 2012 - L’artigianato deve conquistare sempre più un ruolo di primo piano. Lo sviluppo di questo settore deve poter contare su federalismo, credito e incentivi. E’ quanto ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ieri mattina a Potenza nel corso della tavola rotonda dal titolo “il valore dell’artigianato” che si è tenuta in occasione della cerimonia di inaugurazione della nuova sede della Confartigianato e della Cooperativa di Garanzia “Continuità Artigiana”. “Grazie al patto di Sistema ‘Obiettivo 2012’ abbiamo un tavolo aperto con tutte le organizzazioni professionali e con la Confartigianato Basilicata – ha detto De Filippo. Stiamo lavorando su diverse misure come il credito d’imposta e il processo di semplificazione dei bandi che saranno utili anche per il comparto dell’artigianato. Abbiamo inoltre stanziato cospicue risorse per l’avvio di nuove attività. Per costruire il futuro dei nostri territori – ha aggiunto De Filippo – la Regione Basilicata ha finalizzato gli aiuti alla ripresa . Nell’ambito Programma Speciale Senisese – ha detto De Filippo - abbiamo puntato ad esempio alla rivitalizzazione dei centri storici dei comuni dell’area. Il territorio ha risposto ampiamente al bando, cogliendo un’opportunità di valorizzazione dei paesi e della piccola imprenditoria locale e per riqualificare i centri urbani accrescendone l’attrattività. Il bando rivolto alle imprese incentiva finanziariamente investimenti produttivi nei settori del commercio, turismo, servizi, artigianato ed artigianato artistico, incentivando la nascita di nuove attività”. “Confartigianato – ha osservato il presidente De Filippo – con l’inaugurazione della nuova sede conferma la sua volntà di essere interlocutore con le controparti negoziali e con le istituzioni. Grazie a questa attività l’imprenditoria artigiana e le piccole imprese – ha concluso De Filippo – avranno un partner sempre più affidabile che sicuramente potrà offrire supporto alla competitività e alla crescita in un mercato in continua evoluzione”.  
   
   
10^ EDIZIONE SODALITAS SOCIAL AWARD: SCADENZA DELLE CANDIDATURE PROROGATA AL 29 FEBBRAIO 2012 AL PREMIO NAZIONALE POSSONO PARTECIPARE IMPRESE, ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI, DISTRETTI INDUSTRIALI ED ENTI PUBBLICI.  
 
Milano, 31 gennaio 2012 – È stata prorogata al 29 febbraio 2012 la scadenza per l´invio delle candidature dei progetti al Sodalitas Social Award, il premio organizzato da Fondazione Sodalitas che ogni anno segnala le iniziative di Sostenibilità d’Impresa più significative realizzate sia da aziende sia da associazioni imprenditoriali, distretti industriali ed enti pubblici presenti su tutto il territorio italiano. Il Premio Sodalitas Social Award si distingue da sempre per il suo alto valore sociale – riconosciuto anche dal Presidente della Repubblica - e per la convinta partecipazione riscontrata nel corso degli anni. 1400 le aziende partecipanti e oltre 2000 i progetti presentati nelle precedenti nove edizioni, tutti consultabili su Sodalitas Social Solution, il database online sulla Sostenibilità d’Impresa più completo d´Europa. Solo nell’ultima edizione il premio ha visto la partecipazione di ben 221 aziende con 283 progetti. La Decima Edizione del Sodalitas Social Award è realizzata in collaborazione con Abb, Coop Lombardia, Indesit Company ed Unicredit. Quest´anno, oltre alle tradizionali categorie del Premio illustrate nel Bando (Ambiente, Comunità, Persona e Lavoro, Mercato, Pmi, enti pubblici), sarà possibile candidarsi anche al Premio Speciale della Giuria dedicato a quanti abbiano realizzato iniziative in grado di contrastare gli effetti negativi della crisi economica, favorendo la coesione tra le varie componenti della società civile. Tutte le imprese partecipanti riceveranno un´edizione speciale a loro riservata del "Libro d´Oro della Responsabilità Sociale" che raccoglierà tutti i progetti candidati alla 10^ Edizione del Premio. Anche quest´anno verrà inoltre conferito un riconoscimento alle imprese che hanno realizzato iniziative di sostenibilità e di lotta al cambiamento climatico con la riduzione delle emissioni di Co2 ("I Paladini dell´Ambiente"). La partecipazione al Premio è gratuita ed è aperta ad imprese di tutte le dimensioni e settori, ad associazioni imprenditoriali, distretti industriali, a enti locali e ad istituzioni pubbliche o scolastiche. Per partecipare occorre compilare la scheda d’iscrizione reperibile sul sito www.Sodalitas.it  che dovrà pervenire in formato elettronico entro il 29 febbraio 2012 a socialaward@sodalitas.It  
   
   
ABBANOA, CAPPELLACCI: "VIA LIBERA COMMISSIONE UE A FONDO DI GARANZIA."  
 
Cagliari, 31 Gennaio 2012 - "La Commissione Europea, considerando l´intervento per Abbanoa compatibile con il trattato di funzionamento dell´Ue, ha adottato la decisione che consentirà l´attivazione del fondo di garanzia nei confronti delle banche". Ad annunciarlo è il Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, che nel mese di dicembre, in seguito alle interlocuzioni avvenute durante l’assemblea plenaria del Comitato delle Regioni Ue, aveva preannunciato una risposta positiva da parte dell´organismo comunitario. "Il via libera della Commissione - ha aggiunto il Presidente - consente di adottare gli interventi autorizzati e di proseguire il percorso avviato per il salvataggio, la ristrutturazione e il rilancio di Abbanoa. Un rilancio - ha concluso il Presidente - che passa attraverso un radicale cambiamento della gestione del servizio idrico integrato per conformarlo a quelle esigenze di efficienza, economicità ed efficacia che devono essere soddisfatte in maniera concretamente percepibile nel nostro territorio".  
   
   
OGGI VENDOLA E NICASTRO ALL´INAUGURAZIONE DI "MEDITERRE 2012"  
 
Bari, 31 gennaio 2012 - Si inaugura oggi alle 9.30 nel nuovo padiglione della Fiera del Levante (sala Mediterraneo). Partirà così la cinque giorni (fino al 4 febbraio) dedicata alla sostenibilità ambientale, ai temi della green economy, alla difesa del mare e alle politiche di risparmio per acqua, energia e attenzione per il clima. La settima edizione della manifestazione internazionale, voluta da Regione Puglia e Federparchi, sarà inaugurata dal governatore pugliese Nichi Vendola, dall’assessore regionale alla Qualità dell’Ambiente Lorenzo Nicastro, dal presidente di Federparchi Giampiero Sammuri, dal presidente della Fiera del Levante Gianfranco Viesti, dal presidente della Provincia di Bari Francesco Schittulli, dal presidente del Consiglio regionale della Puglia Onofrio Introna e dall’assessore al Marketing Territoriale Gianluca Paparesta. L’europarlamentare Sergio Silvestris, il presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento europeo, il presidente della Commissione parlamentare Agricoltura e Sviluppo Rurale Paolo De Castro, la parlamentare europea Ines Ayala Sender, la presidente del Comitato delle Regioni Mercedes Bresso e il presidente della regione Puglia Nichi Vendola interverranno al convegno di apertura dei lavori della rassegna ‘Rio+20. L’impegno delle istituzioni per la costruzione di uno sviluppo durevole’ . Alle 15.00 il Capo Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli e gli assessori alle Opere pubbliche e Protezione civile e alle Politiche Giovanili Fabiano Amati e Nicola Fratoianni parteciperanno al convegno sul tema ‘La ricerca dei beni che accomunano: l´uso sostenibile delle risorse’ (sala Mediterraneo). Sempre alle 15.00 (sala Egeo) il workshop sul sistema agenziale per lo sviluppo ecosostenibile del Mezzogiorno. Introdurrà i lavori Giorgio Assennato, direttore generale dell’Arpa, a conclusione l’intervento dell’assessore alla Qualità dell’Ambiente Lorenzo Nicastro. "Mediterre vuol dire fare sistema – dice l’assessore alla Qualità dell’Ambiente Lorenzo Nicastro - , è il gesto d’amore verso il bene più importante che abbiamo: l’ambiente. Questo appuntamento è un messaggio congiunto degli enti istituzionali pugliesi di capacità organizzativa e progettuale perché in questi cinque giorni di lavori daremo un contributo notevole alle buone pratiche del ‘verde’ e dell’atteggiamento più consapevole: quello di prendersi cura del proprio territorio. La ‘dritta’ è puntare su una realtà sostenibile che soddisfi i bisogni del presente senza acutizzare i malanni per le prossime generazioni".