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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Dicembre 2013
ENERGIA, SIGLA AL MISE ACCORDO TERNA-CONFINDUSTRIA PER INTERCONNECTOR FRANCIA COLLEGAMENTO DA 500 MW, ZANONATO: ANCHE COSI’ SI ABBASSANO I COSTI  
 
 Roma, 17 dicembre 2013- E’ stato firmato oggi al Mise, alla presenza del Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato, un Memorandum of Understanding (Mou) tra Terna Spa, Confindustria e Associazioni imprenditoriali interessate alla realizzazione di nuove linee elettriche di collegamento con l’estero, finanziate da soggetti investitori terzi in attuazione della legge 99/2009 (definite interconnector, in coerenza con i regolamenti comunitari). Il Memorandum disciplina i rapporti tra Terna e i soggetti finanziatori per le attività di costruzione e l’esercizio degli interconnector ed in particolare le attività di realizzazione di un nuovo collegamento in corrente continua tra Italia e Francia da 500 Mw, con un impegno finanziario di circa 400 milioni di euro. "Attraverso questa nuova infrastruttura - ha dichiarato il Ministro Flavio Zanonato - si realizza pienamente il rafforzamento della capacità di interscambio tra Italia e Francia, con l’obiettivo di favorire l’integrazione dei mercati elettrici italo-francesi e sviluppare la concorrenza e l’economicità nelle condizioni di fornitura. Per l’Italia, questo obiettivo riveste particolare importanza, potendo contribuire a ridurre in tempi brevi il gap di costo dell’energia che oggi ancora pesa sulle competitività dell’industria nazionale e ad accrescere il grado di concorrenza sul mercato interno. L´accordo firmato oggi è inoltre pienamente linea con le priorità di intervento del Governo tese a ridurre il prezzo dell’energia, rilanciare gli investimenti e potenziare le infrastrutture strategiche. Ringrazio dunque tutti i firmatari e in particolar modo Terna per questo importante risultato". Il Mou rappresenta inoltre la prima attuazione concreta del sistema di sostegno degli investimenti varato dalla legge 99/2009, che all’articolo 32 ha introdotto misure per promuovere il mercato unico dell’energia elettrica attraverso sviluppo di interconnector con il coinvolgimento finanziario di clienti finali con alti consumi. Le imprese che hanno aderito al sistema si sono impegnate a realizzare a proprie spese le nuove opere in cambio del diritto di beneficiare di energia a prezzi europei, dal 2010 e per 6 anni, e di poter godere dell’esenzione dal diritto di accesso dei terzi sulle nuove linee per un periodo di 20 anni, secondo le condizioni che saranno stabilite per ciascuna linea dal decreto del Ministro dello Sviluppo Economico con il parere dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas.  
   
   
TAP: GOVERNO, AZIENDA E COMUNITÀ LOCALI A CONFRONTO IL PROSSIMO 27 DICEMBRE  
 
Bari, 17 dicembre 2013 - Governo, azienda e comunità locali a confronto sul progetto Tap (Trans Adriatic Pipeline). Continua il processo di partecipazione avviato ad ottobre dalla Regione Puglia sulla proposta di gasdotto trans adriatico avanzata sulle coste salentine di San Foca, a Melendugno. Venerdì 27 dicembre 2013, presso la sede dell’Università di Lecce sita in via Calasso 3, si svolgerà il confronto tra rappresentanti del Governo, rappresentanti dell’azienda Tap e rappresentanti delle comunità locali su alcuni nodi problematici connessi alla realizzazione dell’infrastruttura, così come emersi durante l’Ost svolto lo scorso novembre a Borgagne. “Procediamo – ha dichiarato l’Assessore Guglielmo Minervini – con un’altra tappa fondamentale del processo partecipativo avviato dalla Regione Puglia. Già nella fase di ascolto della cittadinanza attiva, abbiamo raccolto una rassegna qualificata e completa di tutte le criticità sollevate dal territorio. Il lavoro poi svolto di aggregazione per grandi di criticità ci consente di procedere ora a questa fase di confronto pubblico, al quale prenderanno parte tutti gli interlocutori istituzionali, sociali ed economici”. Si tratta, secondo Minervini, “di una sperimentazione assoluta del nostro Paese, perché si confronteranno per la prima volta le ragioni di merito espresse con competenza e cognizione di causa sull’opera che è destinata ad avere un’influenza enorme sul destino della comunità”. “Questo consentirà – ha proseguito l’Assessore – di inquadrare le legittime esigenze economiche dell’infrastruttura, all’interno di un quadro altrettanto legittimo di interessi publici legati allo sviluppo del territorio e della comunità. Non potranno che emergere proposte per evitare errori e fare bene”. “La democrazia, in fondo, – ha concluso Minervini – non è altro che questo processo di apprendimento; e le istituzioni possono apprendere solo se capiscono che il loro ruolo è sempre più alimentare la decisione con il confronto sociale”. Il confronto si svilupperà su tre sessioni d’incontri: dalle 10 alle 12 si discuterà sul quadro di programmazione dell’opera in relazione alle scelte strategiche del Governo nazionale sulle politiche di approvvigionamento energetico; dalle 14 alle 16 si passerà all’approfondimento del quadro progettuale del gasdotto e saranno esaminate la completezza della documentazione prodotta e le criticità progettuali individuate nel corso della fase di ascolto della cittadinanza ed, infine, dalle 17 alle 19, nella terza sessione saranno esaminati gli impatti del progetto sul territorio dal punto di vista economico, ambientale e sociale e, in particolare, verrà presa in esame la coerenza dell’infrastruttura rispetto alle strategie di sviluppo locale. Nelle tre sessioni verranno in sostanza analizzati gli impatti ambientali, economici, energetici, culturali e sociosanitari che l’approdo del gasdotto può generare sul territorio pugliese. All’incontro prenderà parte anche l’Assessore regionale alle Politiche Giovanili e Cittadinanza Sociale, Guglielmo Minervini che coordinerà il confronto. Come interlocutori al confronto prenderanno parte il sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti e i dirigenti della società Tap. In qualità di esperti, inoltre, saranno anche presenti dirigenti regionali responsabili delle politiche energetiche, delle politiche di tutela del paesaggio e delle politiche ambientali, nonché rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dell’Ambiente. Sul gasdotto la Regione Puglia è chiamata ad esprimersi nei prossimi giorni con un parere obbligatorio ma non vincolante considerato che le politiche di approvvigionamento energetico sono in capo allo Stato. Come noto si è ritenuto di far precedere l’adempimento tecnico- amministrativo da un’ampia fase di ascolto e discussione della cittadinanza attiva e degli enti locali. I risultati del processo partecipativo confluiranno in un documento di sintesi che verrà trasmesso agli uffici regionali preposti alla stesura della valutazione d’impatto ambientale nonché al competente ministero.  
   
   
ENERGIA; MASSIMO INTERESSE DELLA REGIONE SARDEEGNA PER LA RISORSA GEOTERMICA  
 
Cagliari, 17 dicembre 2013 - "In Sardegna, finora, la risorsa geotermica è sfruttata solo ai fini termali, ma il nostro interesse verso questa energia rinnovabile è massimo perché potrebbe contribuire al raggiungimento degli obiettivi europei ed alla diminuzione dei costi energetici per la produzione di energia elettrica e termica, sempre nel massimo rispetto dell’ambiente e delle condizioni di salute dei cittadini". Lo ha detto l’assessore dell’Industria, Antonello Liori, durante il convegno "Energie rinnovabili: il caso geotermia", organizzato dall’associazione "Ambiente è vita" nella sala convegni del Parco di Molentargius. "Attualmente l’interesse per le rilevazioni delle potenziali risorse geotermiche nel territorio sardo è forte – ha aggiunto l’Assessore – Tanto che in due anni sono state presentate 14 richieste di rilascio del "permesso di ricerca". Considerando il ruolo strategico rappresentato dalle energie rinnovabili, nelle more del Piano Energetico Regionale, in fase di ultimazione, abbiamo predisposto le linee guida per la disciplina di rilascio dei permessi di ricerca e coltivazione. Per valutare dal punto di vista tecnico-economico i risultati ci vorranno almeno 3/5 anni, ma in attesa di verificare l’eventuale utilizzazione delle risorse geotermiche nella produzione di energia elettrica, si potrà cominciare a considerare l’avvio immediato delle piccole utilizzazioni locali. Per quanto riguarda le grandi utilizzazioni, anche alla luce di ciò che è accaduto recentemente in Svizzera durante le trivellazioni di ricerca, sarà ovviamente necessaria un’adeguata prudenza."  
   
   
MILANO, GALLERIA: ACCORDO CON VERSACE, PRADA E FELTRINELLI: LAVORI DI RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEGLI SPAZI UNA REGIA PUBBLICA PER FARE PIÙ BELLA LA GALLERIA  
 
 Milano, 17 dicembre 2013 - Un intervento per recuperare fregi e facciate interne della Galleria Vittorio Emanuele Ii in vista di Expo 2015, la salvaguardia del mix attraverso la tutela di un’importante libreria come Feltrinelli, l’ingresso di una nuova insegna culturale con il Museo della Fondazione Prada e l’arrivo di Versace, marchio dell’eccellenza italiana. E la forte valorizzazione degli spazi con i canoni di affitto completamente rivisti. È questo il contenuto dell’accordo raggiunto sulla Galleria Vittorio Emanuele Ii tra il Comune di Milano e tre operatori: Versace, Prada e Feltrinelli. “Un accordo importante e che non ha precedenti – evidenzia con soddisfazione l’assessore alla Casa e Demanio Daniela Benelli – perché vede il Comune impegnato in una regia capace di garantire alla città diversi benefici. In primo luogo la pulitura e la conservazione delle facciate della Galleria che saranno concluse per Expo. Inoltre, la conferma della presenza nel Salotto di Milano della libreria Feltrinelli con una riqualificazione dei loro spazi. Ancora, maggiori entrate per le casse dell’Amministrazione grazie a canoni più che raddoppiati. E poi l’arrivo di un marchio prestigioso del made in Italy e un nuovo spazio culturale”. Le nuove insegne - Cambia la fisionomia dell’Ottagono con l’ingresso di un nuovo marchio dell’eccellenza italiana, Versace, e l’arrivo di nuove presenze culturali, ovvero l’insegna ‘Feltrinelli’, al posto di ‘Ricordimediastores’, e il Museo della Fondazione Prada. In particolare, gli spazi attualmente in concessione all’argenteria Bernasconi saranno ceduti a Versace per l’apertura di un punto vendita di accessori e altri articoli. Una parte degli spazi attualmente locati a Feltrinelli sarà invece ceduta a Prada che realizzerà in Galleria anche l’ingresso del Museo della Fondazione. Feltrinelli, infine, cede alcuni spazi e contestualmente riqualificherà gli altri, conservando l’ingresso in Galleria dove porterà, per la prima volta, l’insegna della storica libreria, mantenendo comunque la ricca offerta di musica e video. Gli spazi e i nuovi canoni - Come previsto dalla delibera del luglio 2012, i nuovi locatari verseranno al Comune di Milano il doppio dei canoni attuali per il tempo restante della concessione: per Versace la scadenza è a dicembre 2020, per Prada a giugno 2018. Per quanto riguarda gli spazi che passeranno a Versace e sono ora affittati a Bernasconi (complessivamente 255 metri quadri), si passerà da un canone annuo attuale di 329.480 euro ad un canone annuo di 732.182 euro, con un aumento che corrisponde a più del doppio (+ 120%). Per quanto riguarda i nuovi spazi concessi a Prada, si tratta di due ‘luci’ dell’attuale Ricordi Media Store e del piano ammezzato corrispondente. Il canone versato da Prada per questi spazi sarà di 928.930 euro all’anno, più che raddoppiato rispetto al canone attuale di Feltrinelli. Un incremento per metro quadro da 1.363,62 a 2.958,36 euro. Tre milioni di euro per i lavori di recupero - Questo accordo consentirà anche di realizzare un’importante opera di recupero, attraverso la pulitura completa delle facciate interne della Galleria Vittorio Emanuele Ii in vista di Expo 2015. I lavori saranno realizzati a spese dei tre operatori per un importo stimato di 3 milioni di euro. Questa importante attività di recupero del ‘Salotto di Milano’ sarà approvata dalla Soprintendenza ed eseguita sotto l’egida del Comune di Milano attraverso i propri Settori tecnici.  
   
   
FVG, EDILIZIA AGEVOLATA: CONTRIBUTI A CONVIVENTI STESSO SESSO  
 
Trieste, 17 dicembre 2013 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore regionale ai Lavori pubblici Mariagrazia Santoro, ha approvato la modifica al regolamento in materia di edilizia agevolata che consente la presentazione di domande di contributo anche a persone dello stesso sesso che già convivono o intendono unirsi in una stabile relazione di coppia di fatto. Un´altra modifica consente di presentare domanda anche ad un adulto in contitolarità con soggetti minorenni quando l´intervento deve essere attuato in tale forma per espressa disposizione del giudice a tutela del diritto del minore. Il provvedimento, passato in Giunta, dovrà essere discusso e approvato in Iv Commissione consiliare, per tornare successivamente all´esame dell´Esecutivo del Friuli Venezia Giulia per l´approvazione definitiva. "Si tratta di due modifiche urgenti ed importanti non solo per garantire pari diritti a tutti, ma soprattutto per sanare situazioni che vedevano la Regione in deficit normativo rispetto a fattispecie che sono già oggetto di procedimenti giudiziari", ha commentato Santoro: "si tratta di offrire una risposta normativa certa a situazioni di diritto civile che non possono attendere gli esiti giudiziari, che vedrebbero in ogni caso la Regione in difetto". Con questa stessa delibera è evidenziata la volontà della Giunta regionale di procedere in tempi brevi all´adeguamento dell´intero regolamento di settore alle disposizioni legislative intervenute nel corso degli ultimi anni". Con le modifiche intervenute, il comma 3 dell´articolo 8 del decreto del presidente della Regione 13 aprile 2004, n.124 (regolamento di esecuzione dell´articolo 5 della legge regionale 7 marzo 2003, n.6, concernente le agevolazioni per l´edilizia agevolata) ora recita: "possono presentare domanda solo persone maggiorenni in forma singola oppure associata qualora si tratti di coppia intenzionata a contrarre matrimonio o coniugi, o qualora si tratti di coppia, anche formata da persone dello stesso sesso, convivente more uxorio o intenzionata a convivere more uxorio. Può essere altresì presentata domanda in forma associata in contitolarità con un soggetto minorenne qualora l´intervento debba essere attuato in tale forma per espressa disposizione del giudice a tutela del diritto del minore".  
   
   
BANDO SFRATTI “INCOLPEVOLI”: AD UMBERTIDE L’APPELLO DELL’ASSESSORE VINTI AI PROPRIETARI DI CASE SFITTE  
 
Perugia, 17 dicembre 2013 - Continua l´attività della Regione Umbria, insieme all´Ater, nella ricerca di alloggi sfitti da destinare a famiglie sfrattate per morosità incolpevole. Intervenendo i a un´assemblea pubblica a Umbertide, l´assessore regionale alle politiche abitative, Stefano Vinti, ha sottolineato l´importanza di partecipare al bando pubblico per dotare l´Ater di nuovi appartamenti a fronte dell´azzeramento delle risorse destinate alla casa e all´aggravarsi della situazione abitativa che in Umbria risulta inedita. "Nel 2013 - ha detto l´assessore regionale - si rischia di superare i 1.250 sfratti del 2012, di cui il 90 per cento per morosità ´incolpevole´". Il bando regionale, che scade il 22 dicembre per i proprietari, mentre i nuclei beneficiari avranno tempo fino al 20 gennaio 2014 per avanzare la propria richiesta all´Ater, prevede un contributo fino a 7600 euro in tre anni, pari a circa 200 euro al mese, per ogni proprietario che decide di affittare, a canone concordato, il proprio immobile a famiglie in possesso di sfratto esecutivo per morosità incolpevole. Il bando è stato presentato, ieri, nella sala Tevere del palazzo comunale di Umbertide, alla presenza del sindaco Marco Locchi e dell´assessore comunale all´edilizia residenziale pubblica, Simona Bellucci. "In una città così importante - ha detto l´assessore Vinti appellandosi a chiunque abbia una casa libera - voglio sollecitare chi ha un immobile libero che, se rimane sfitto, rappresenta un patrimonio che non frutta. Mi rivolgo anche al vescovo della Diocesi di Gubbio, Mario Ceccobelli, affinché venga recepito il messaggio di solidarietà del Papa e si mettano appartamenti a disposizione dell´Ater per aiutare quelle famiglie che non sono più nelle condizioni di pagare un canone d´affitto in condizioni di libero mercato".  
   
   
SISMA/EMILIA - LA REGIONE HA SPESO TUTTE LE RISORSE STANZIATE CON IL FONDO DI SOLIDARIETÀ DELL´UNIONE EUROPEA: 563 MLN DI EURO PER LAVORI E INTERVENTI D´EMERGENZA GIÀ ESEGUITI.  
 
Bologna, 16 dicembre 2013 - L’obiettivo della rendicontazione al 100% del Fondo di Solidarietà dell’Unione europea per il terremoto – 563 milioni di opere/lavori eseguiti, con pagamento ai beneficiari finali – è stato pienamente centrato, entro i tempi stabiliti, “e questo è per noi motivo di orgoglio grandissimo. Certo, c’è ancora molto da fare, ma è evidente che l’impianto con cui stiamo lavorando è solido”. Queste le parole del presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani, che il 12 dicembre ha fatto il punto sulla situazione della ricostruzione post sisma annunciando il traguardo nei confronti degli impegni verso l’Ue. Erano presenti gli assessori Paola Gazzolo (Protezione civile), Gian Carlo Muzzarelli (Attività produttive), Tiberio Rabboni (Agricoltura), il sottosegretario alla presidenza della giunta Alfredo Bertelli, i sindacidi San Felice sul Panaro, Alberto Silvestri, e di Sant’agostino, Fabrizio Toselli,ma anche tecnici e rappresentanti della struttura commissariale che sono stati ringraziati dal presidente per “lo straordinario lavoro di squadra”. “Abbiamo affrontato la drammatica emergenza post-sisma con uno stile completamente nuovo per il Paese – ha ricordato il presidente –, senza mai sottovalutare i problemi né fare trionfalismi, evitando sempre inutili polemiche politiche che anche oggi non ci interessano. Non abbiamo mai annunciato qualcosa che non si sia poi realizzato; e vogliamo continuare così, lavorando su un percorso costruito sempre all’insegna della condivisione e della trasparenza, che sta dando frutti importanti. Vorrei anche ricordare – ha aggiunto Errani – che ci siamo mossi sin dall’inizio anche in assenza di norme primarie”. “Una grande azione corale”, l’ha definita l’assessore Gazzolo, che ha fatto il punto sulla ricostruzione in atto insieme al suo collega di giunta Muzzarelli il quale, dal canto proprio, ha fornito i più aggiornati dati Mude e Sfinge annunciando inoltre che con 10 milioni euro stanziati dalla Regione si sta andando verso l’acquisto di 170 appartamenti di edilizia popolare nell’area del sisma. Per quanto riguarda le criticità ancora presenti, “stiamo predisponendo – ha sottolineato Errani –, in accordo con i parlamentari del territorio, un emendamento al Decreto legge sulla semplificazione degli enti locali, in modo da consentire la restituzione dilazionata in cinque anni dei pagamenti delle rate dei mutui. Tutto questo per lasciare più liquidità alle imprese per la loro attività ordinaria”. Inoltre “abbiamo ottenuto dall’Autorità dell’energia la riduzione - mediamente del 40% - sulle bollette dell’elettricità per chi vive ancora nei moduli abitativi provvisori, nei Map, dove comunque a nessuno verrà staccata la luce. E se vi sono dei problemi li affronteremo uno per uno, laddove siano reali”. E sempre a proposito dei Map, il commissario per la ricostruzione ha ribadito che “abbiamo fatto una scelta precisa, cioè di non fare dei paesi satelliti ma garantire questa soluzione provvisoria: stiamo lavorando per accelerare i tempi del piano di rientro, che abbiamo mediamente fissato in due anni dal momento dell’assegnazione”.  
   
   
LAVORI PUBBLICI FVG: ALTRI NOVE INTERVENTI NEL PROGRAMMA 2013  
 
Trieste, 17 dicembre 2013 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore ai Lavori pubblici, Mariagrazia Santoro, ha approvato la delibera con cui viene aggiornato il programma triennale 2013-15 dei lavori pubblici di competenza della Regione, inserendo 9 interventi nell´elenco annuale 2013. L´investimento complessivo previsto per le opere elencate ammonta ad oltre 2 milioni e 200 mila euro e l´avvio dei lavori è previsto nei prossimi mesi. Si tratta prevalentemente di opere di difesa idrogeologica o di manutenzione idraulica, tra cui la più ingente è il dragaggio del fiume Tagliamento per un importo di 990 mila euro. Le altre opere previste riguardano la manutenzione ordinaria della strada forestale Ortigara-fontanafredda nel territorio del Comune di Tarvisio (18.102,27 euro); i lavori di ordinaria manutenzione e ricalibratura dello scolo del Roncon a Rive d´Arcano (115.000 euro); i lavori di rispristino di un tratto della difesa spondale in sinistra idrografica del Torre, in località Casali Birri, nei comuni di Manzano e Trivignano Udinese (180.000 euro); la manutenzione idraulica del fiume Isonzo mediante movimentazione in alveo di materiale litoide, in zona ponti ferroviari a Pieris (168.237,73 euro); la manutenzione ordinaria di corsi d´acqua minori (115.000 euro); l´intervento di manutenzione del rio Grojna ed il rifacimento di un ponticello (150.000 euro); i lavori urgenti di straordinaria manutenzione della protezione in roccia esistente sulla sponda sinistra del torrente Cosa, a Tauriano di Spilimbergo (391.681 euro); la manutenzione della viabilità di accesso alle malghe pubbliche nei comuni di Prato Carnico e Sauris (84.000 euro).  
   
   
SISMA/EMILIA - UN´ORDINANZA DEL COMMISSARIO PER LA RICOSTRUZIONE RIAPRE I TERMINI PER LA RICHIESTA DEL NUOVO CONTRIBUTO PER L´AUTONOMA SISTEMAZIONE (NCAS), SPOSTANDOLI AL 10 GENNAIO 2014. INOLTRE, L´ORDINANZA INTRODUCE LA POSSIBILITÀ DI OTTENERE IL NCAS IN RELAZIONE AD ABITAZIONI CLASSIFICATE A E PER FAMIGLIE CHE RINUNCIANO AL PREFABBRICATO PMAR  
 
Bologna. 17 dicembre 2013 - C’è tempo fino al 10 gennaio 2014 e si amplia la platea per l’ottenimento del contributo per l’autonoma sistemazione (Ncas). Un’ordinanza del commissario per Ricostruzione, Vasco Errani, la n. 149 del 13 dicembre 2013, riapre i termini per la presentazione di domande al fine di ottenere il Ncas nelle aree colpite dal sisma del 2012. Nello specifico l’ordinanza 149 stabilisce che i nuclei familiari che non abbiano già provveduto, possano presentare ai fini della concessione del contributo per l’autonoma sistemazione la relativa domanda entro il termine perentorio del 10 gennaio 2014. Le domande di contributo per l’autonoma sistemazione dovevano essere presentate ai Comuni non oltre il 31 luglio 2013, termine perentorio precedentemente fissato dalla ordinanza 64 del 2013. Sussistendo le condizioni e i presupposti (che erano stati già stabiliti sempre dalla 64), il contributo per l’autonoma sistemazione viene riconosciuto dal 1 agosto 2013. Un’innovazione introdotta da questa ordinanza è relativa alla possibilità di ottenere il Ncas, per la prima volta, in riferimento ad abitazioni con esito di agibilità classificato A (quindi agibili), purchè facenti parte di aggregati edilizi e di edifici condominiali oggetto di progettazione e interventi unitari da cui si rendesse necessario allontanare i nuclei familiari per l’esecuzione dei lavori. Infine, l’ordinanza 149 (consultabile sul sito regionale dedicato al terremoto nella sezione “Gli atti per la ricostruzione”), introduce la possibilità dell’ottenimento del Ncas da parte dei nuclei familiari che rinunciassero al prefabbricato modulare abitativo rimovibile (Pmar) provvedendo autonomamente alla propria sistemazione. Tali famiglie devono presentare la relativa domanda al Comune in cui è ubicata l’abitazione inagibile entro 20 giorni decorrenti dalla data di riconsegna del Pmar.  
   
   
URBANISTICA, LIGURIA PROROGA PIANO-CASA. CASCINO: NON AUTORIZZA NUOVO CEMENTO, INTERVENTI SOLO SUL “COSTRUITO“  
 
Genova, 17 Dicembre 2013 - "Basta strumentalizzazioni sul Piano-casa della Regione Liguria, non autorizza nuovo cemento, permette di costruire o ampliare, nei limiti previsti, il costruito e non ha nulla a che fare con il piano-casa del Governo Berlusconi". Dopo l´approvazione della proroga fino al giugno 2015 da parte della Commissione e l´inoltro al Consiglio Regionale per il voto, l´assessore alla Pianificazione territoriale e Urbanistica della Regione Liguria Gabriele Cascino torna sul provvedimento sottolineando come "da almeno 15 anni nella legislazione nazionale e quindi di tutte le regioni italiane, sia previsto l´istituto della sostituzione edilizia per favorire la rigenerazione, la riqualificazione anche energetica degli edifici esistenti, a discapito delle nuove costruzioni, con la possibilità di demolizione e ricostruzione con un premio del 20% secondo le previsioni del piano urbanistico comunale. Norma che deriva dal principio, da me condiviso, di costruire sul costruito". Cascino precisa che il Piano Casa della Regione Liguria ha limiti molto precisi, opera con gli stessi criteri citati e non autorizza nessuna nuova edificazione". In particolare, il piano prevede l´ampliamento solo degli edifici esistenti non superiori a 450 mq e per ottenere un ulteriore premio del 10% è necessario adeguarli alla normativa antisismica e al rispetto del rendimento energetico. Previsto anche un ulteriore 5% se vengono realizzati almeno due dei seguenti interventi; tetto fotovoltaico, serbatoio interrato per il recupero delle acque piovane, ripristino e messa in sicurezza del territorio limitrofo pari ad almeno 20 volte la superficie totale dell´immobile ampliato. Il Piano Casa della Liguria prevede infine la demolizione e la ricostruzione degli edifici fino a 720 mq con un premio del 35% solo se in possesso di determinate caratteristiche. I casi riguardano immobili esposti al rischio idraulico in base ai piani di bacino (con ricollocazione del volume altrove), edifici con accertate criticità statico-strutturali con rischio per la pubblica incolumità oppure costruzioni che abbiano un´interferenza con opere di pubblica utilità", spiega l´assessore.  
   
   
LE MILLE FACCE DELLA RICERCA TOSCANA: ECOGUERRIGLIA E ORTI SUI TETTI.  
 
 Firenze, 17 dicembre 2013 – "Una grande opportunità per ridisegnare i luoghi in cui viviamo ogni giorno". Così Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana con delega alla ricerca, intervenendo a Firenze, nel cenacolo di Sant´apollonia, a "Green Up. A smart city event": iniziativa crossmediale che - intrecciando parole e immagini, ebook e video - ha presentato un lavoro svolto negli ultimi cinque anni, da oltre un centinaio di studenti e ricercatori - in prevalenza italiani, francesi e tedeschi - sul ripensamento dei centri urbani attraverso un nuovo rapporto, anche "verticale", cioè in altezza, con il verde. "Migliorare la qualità della vita - ha notato Stella Targetti - significa anche migliorare i luoghi in cui viviamo, cioè i centri urbani: per farlo non si può che partire da quello che c´è, osservando dunque come gli spazi verdi siano troppo pochi e come troppo spesso non ci sia spazio per crearne di nuovi. Da qui - ha spiegato - il senso di ´Green Up´: una ricerca, sostenuta dalla Regione Toscana, che apre panorami di un certo interesse anche per l´inclusione sociale". A conclusione della giornata è stato proiettato "God save the green", film documentario che racconta otto storie, nelle periferie di medie e grandi città del nord e del sud del mondo, con persone, singole o associate in piccoli gruppi, impegnate a coltivare ortaggi nei loro fazzoletti di terra: giardini, orti, terrazze, spazi abbandonati nelle città. Si va dagli "eco-guerriglieri" berlinesi (girano, in azioni clandestine, la città per ... Spargere semi nelle aiuole pubbliche e su terreni abbandonati) al pensionato torinese (sul tetto del suo palazzo, a 20 metri di altezza, coltiva alberi da frutto, ortaggi, piante ornamentali e raccoglie ogni anno quasi 300 kg di frutta e verdura).  
   
   
QUANDO IL VERDE SALE IN ALTO E DIVENTA "VIRALE": INIZIATIVE A PISTOIA E FIRENZE  
 
 Firenze, 17 dicembre 2013 – E se il verde, così scarso nelle città, venisse recuperato in ... Verticale? Se i palazzi dei centri urbani venissero fasciati con alberi e rampicanti? Se in San Frediano si coltivasse frutta e verdura? Se nella lotta alle polveri sottili si utilizzassero i giardini pensili? Queste le idee di fondo, le suggestioni, le provocazioni di un progetto (già selezionato dalla Regione Toscana per il settimo programma quadro europeo nella ricerca) che coinvolge - fra studenti, ricercatori e consulenti - un centinaio di persone attorno a un think-tank(Crossinglab) dell´Università di Firenze e a importanti istituzioni internazionali fra cui la Ecole Nationale Superieure d´Architecture di Montpellier e la tedesca Hoch Schule Muenchen insieme ad eccellenze toscane come l´Accademia dei Georgofili e la Società Toscana di Orticoltura. Proprio su iniziativa di Crossing Lab, tra Pistoia e Firenze si svolge nella giornata di oggi "Greenup! a Smart City event": progetto multidisciplinare curato dal gruppo fiorentino con i professori Giacomo Pirazzoli (architetto) e Paolo Grossoni (biologo vegetale). Oltre a un volume (in cui vengono presentati otto progetti sul "verde verticale" fra Firenze e Vancouver, New York e Copertino in provincia di Lecce), affiancato da un e-book e da un sito web (www.Crossinglab.com), ci sarà spazio per un film ("The fruit hunters", di Yung Chang, documentario statunitense del 2012 sui cacciatori di frutti esotici) e per un video ("Greenup-a Smart City" dell´italiano Filippo Macelloni - già noto per il suo "Silvio Forever") con disegni di Agnese Matteini e tracce sonore della californiana Theresa Wong, presentato da Silvia Lucchesi). "E´ un modo di ri-vedere la città attraverso l´interazione tra verde orizzontale esistente, verde verticale e funzioni urbane" - così Giacomo Pierazzoli sintetizza il concetto di Green Up. "E´ una infrastruttura verde, leggera e diffusa, una sorta di "viral green", che si insinua nella città creando percorsi alternativi. Un verde verticale - tiene a sottolineare - che non è decorativo; verde sostenibile, a costo ragionevole e con una doppia funzione concreta: sia coltivazione di frutta e verdura sia occasione per disinquinare trattenendo polveri e particolato. Film e documentario vengono presentati a Firenze nel Cenacolo di Sant´apollonia dalle ore 16 di oggi. Seguirà (dalle ore 18:15) un confronto su Green Up e Smart City. Dopo le introduzioni di Stella Targetti, Marco Bellandi, Vannino Vannucci e Franco Scaramuzzi (vicepresidente Regione Toscana con delega alla ricerca, prorettore Unifirenze, presidente Distretto Vivaisti di Pistoia, presidente Georgofili) ne discuteranno Isabella dalla Ragione, Francesco Ferrini, Stefania Marcini coordinati da Marco Masi. Segue un "greencocktail a km0" e (ore 21) la proiezione di "God save the green" : documentario che racconta storie di persone che, attraverso il verde urbano, "hanno dato un nuovo senso alla parola comunità ed allo stesso tempo hanno cambiato in meglio il tessuto sociale e urbano in cui vivono". Dall´ultimo giardino in uno dei più popolati quartieri di Casablaca (Marocco) alle coltivazioni idroponiche gestite da un gruppo di donne a Teresina (Brasile); dagli orti comunitari in Berlino (Germania) alle coltivazioni dentro i sacchi nella bidonville di Nairobi (Kenya) ai giardini pensili in Torino e Bologna (Italia). Un "affresco di un mondo che attraverso il verde urbano ha ridefinito la propria esistenza". L´iniziativa si apre a Pistoia, alle ore 10, presso la sede di "Vannucci Piante": dopo il saluto del sindaco e la visita al "Pistoia Nursery Park", verranno presentati i lavori prodotti dagli studenti di Firenze e dai colleghi di Berlino.  
   
   
PROGETTO STRATEGICO ICE INNOVATION, CULTURE AND CREATIVITY FOR A NEW ECONOMY  
 
 Bari, 17 dicembre 2013 - La Puglia regione pilota nello sviluppo dell’industria creativa: finanziato con 4 milioni e 700 mila euro nell’ambito del Programma di Cooperazione Territoriale Europea Grecia-italia 2007 – 2013, parte in questi giorni il Progetto Strategico I.c.e., Innovation, Culture and Creativity for a new Economy. Lead partner l’Assessorato al Turismo della Regione Puglia, altri partner pugliesi Teatro Pubblico Pugliese e Apulia Film Commission, assieme a sei partner greci: Regione dell’Epiro, Regione delle Isole dello Ionio, Regione della Grecia Occidentale, Unione Regionale dei Comuni della Grecia Occidentale, Technological Educational Institute of Epirus e Teatro Regionale di Corfù (la parte greca è finanziata invece per 2 milioni e 100 mila euro). “Si tratta di un progetto strategico, sottolinea l’Assessore Silvia Godelli, che punta ad elaborare e testare un modello di crescita e valorizzazione dell’intero sistema dell’industria creativa pugliese e greca e che é finalizzato allo sviluppo e alla promozione delle Industrie Creative. Attraverso questa iniziativa la Puglia mette in rete le sue eccellenze, le espressioni più dinamiche del settore, volano di nuovo sviluppo, innovazione, turismo, crescita del territorio”. La Focara di Novoli, il Salone dell’innovazione musicale Medimex, il Bifest, La Notte della Taranta, il Carnevale di Putignano, sono i principali eventi compresi nel progetto, che si completa con gli interventi dedicati alla valorizzazione del circuito regionale di teatro e danza, alla Rete dei Teatri Abitati, all’arte contemporanea, al design, all’artigianato. Il progetto analizzerà i fabbisogni e le esigenze di ogni evento per ottimizzarne e capitalizzarne i risultati e per trovare nuove soluzioni attraverso bandi, concorsi di idee, intersezioni tra il mondo della creatività artistica e quello del turismo. Un vero e proprio laboratorio, incubatore di nuove sinergie che permetteranno ulteriori occasioni di crescita e un robusto consolidamento della rete. Massimo il coinvolgimento delle Cci (cultural and creative industries) nel proporre idee innovative per processi e prodotti, mentre tra le leve di questa iniziativa internazionale c’è anche il rafforzamento della capacità delle stesse Cci di essere parte attiva e strategica della filiera degli eventi e della valorizzazione del patrimonio culturale. Tra i principali, attesi risultati del progetto ci saranno il rafforzamento del sistema creativo, interconnesso tra la Puglia e la Grecia, l’analisi comparativa e la valutazione dei punti di forza e delle criticità, la individuazione di nuove tipologie turistiche, la stipula di protocolli d´intesa tra le autorità pubbliche, i piani di sviluppo delle attività messe in rete, i seminari di formazione, i workshop professionali, i pacchetti turistici, gli scambi di esperienze. Per il mese prossimo è fissato il primo meeting di progetto, i cui contenuti saranno illustrati in una conferenza stampa con tutti i partner, greci e pugliesi, che avrà luogo a Bari il 30 gennaio prossimo.  
   
   
FINANZE: IN FRIULIA ENTRA LA PARITÀ DI GENERE  
 
Trieste, 17 dicembre 2013 - Adeguamento a tecniche più moderne per la convocazione del Cda e rispetto della parità di genere sia per quanto riguarda il Consiglio di amministrazione stesso che la composizione del Collegio sindacale. Sono sostanzialmente queste le modifiche apportate allo statuto di Friulia dall´Esecutivo regionale nel corso della seduta di Giunta. "Un provvedimento in linea con l´obiettivo del Governo del Friuli Venezia Giulia di consentire pari opportunità di accesso al lavoro anche ai livelli più alti - spiega l´assessore alle Finanze, Francesco Peroni - e di utilizzare tutte quelle professionalità femminili che hanno il diritto di esprimere tutto il loro potenziale". In base al nuovo statuto, non solo gli amministratori di Friulia verranno nominati "nel rispetto delle disposizioni di legge e di quelle regolamentari vigenti in materia di equilibrio tra i generi", ma, qualora la loro nomina non avvenga per acclamazione, l´elezione avverrà sulla base di liste, sottoscritte dagli azionisti. Anche le liste saranno d´ora in poi predisposte nella piena considerazione della parità di genere e dovranno contenere, come peraltro già accade, un numero di candidati pari a quello dei componenti da eleggere.  
   
   
LECCE - ESPORTAZIONI IN CALO TRA GENNAIO E SETTEMBRE  
 
 Lecce, 17 dicembre 2013 - La flessione tendenziale dell’export salentino nei primi nove mesi dell’anno si attesta a – 10,8%; flessione ancora più negativa per l’export pugliese che si attesta a – 15,8%, registrando la peggiore performance tra tutte le regioni italiane. L’export nazionale si attesta a -0,3%, sintesi del forte calo delle vendite per le regioni dell’Italia meridionale (-6,1%) e insulare (-14,3%) e della crescita sia pure diversificata delle regioni nord-orientali (+1,8%) e nord-occidentali (+0,3%) e centrali (+0,2%). Ad eccezione di Bari (+8,2%) e della Bat (+9,9%) le cui esportazioni hanno tenuto, le restanti province chiudono i primi nove mesi dell’anno in rosso, con Taranto che si conferma la maglia nera della Puglia con -58,5%, seguita da Lecce (-10,8%), Brindisi (-9,9%) e Foggia (-2,2%). Il saldo regionale è negativo per oltre 786 milioni di euro, fortemente influenzato dalla provincia ionica (-954,6 mln) e da Brindisi (-349,8 mln) sia pure in misura minore. Positivi i saldi di Bari (264 mln), Lecce (117 mln), Foggia (104,8 mln) e della provincia Bari-andria-trani (31,7 mln). I Settori - La provincia di Lecce ha venduto merci all’estero per un valore di circa 302 milioni di euro, tra i settori trainanti dell’export salentino quello dei macchinari e delle apparecchiature, che rappresenta il 37% del totale dell’export con circa 112 milioni di merci vendute, registra una flessione di circa il 25%. Una buona performance, invece, registra il comparto dei prodotti in metallo (+34,6%) con oltre 24 milioni di merci vendute che si aggiungono ai 24 milioni di esportazioni degli altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (essenzialmente cemento calce e gesso e in misura minore pietra leccese) che hanno registrato un incremento del 87,9%. E’ del 41%, invece, la variazione percentuale dell’export dei prodotti agricoli con un volume di vendite di oltre 10 milioni. Le esportazioni di bevande (vino) sono cresciute del 21,1% per un valore di circa 17 mln, rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. L’abbigliamento registra una flessione del 9,8% e 33,6 milioni di fatturato estero, il calzaturiero invece del -28,8% con 16,8 milioni; cresciute del 7,3% le esportazioni dei prodotti tessili. Le importazioni - In flessione del 5,3% anche le importazioni salentine, per un valore di 185 milioni, flessione più contenuta rispetto a quella dello scorso anno (-31,2%). Sono i prodotti alimentari che le imprese salentine acquistano maggiormente dall’estero per un valore di 36,8 milioni, con una crescita del 19%, seguiti dalle importazioni dei prodotti agricoli per un valore di oltre 20 milioni e un incremento nel periodo in esame del 4,3%. Le importazioni di macchinari e apparecchiature sono cresciute di 19,5% per un volume d’affari di 19,3 milioni, mentre l’acquisto di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi, per un valore di 11,2 mln, è diminuito del 22,3%. Diminuiti anche l’acquisto dall’estero di articoli di abbigliamento (-25,3) per un valore di 15 mln e di articoli in gomma e materie plastiche (-4,4%) per 13 mln. I paesi - I mercati europei sono i principali acquirenti dei manufatti salentini per oltre 194 milioni di euro, fatturato che nei primi nove mesi dell’anno ha registrato un calo del 14,9%. Sono Francia (37,3 mln), Germania (31 mln) e Svizzera (21,9 mln) i paesi europei verso i quali il Salento esporta maggiormente. I mercati del continente africano, a giudicare dai numeri, stanno diventando sempre più importanti: le esportazioni verso i paesi africani sono passate da 23 (gen.-set. 2012) agli attuali 43 milioni con un incremento dell’89,3%. I principali mercati di sbocco del continente africano sono l’Algeria (20,6 mln), Libia (5 mln) e Sudafrica (4,9 mln) che hanno registrato, rispettivamente, degli incrementi del 227,5%, del 294,2% e del 420,9%. Le esportazioni verso l’America ammontano a 32,8 mln e hanno registrato una flessione del 19,3%, di tale importo circa 26 mln sono riconducibili ai mercati degli Stati Uniti. Verso i paesi asiatici le imprese salentine hanno esportato merci per un valore di 23,5 mln (-21,7%), infine verso l’Oceania 8,5 mln (-51,4%).  
   
   
COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO, SALDO RECORD SUI MERCATI ESTERI. MAI COSí ELEVATO L’AVANZO MA SI AFFIEVOLISCE SPINTA DELL’EXPORT NEI PRIMI DIECI MESI DELL’ANNO, LA PERFORMANCE ITALIANA SUI MERCATI ESTERI IN LINEA CON QUELLA DELLA GERMANIA (+0,1% SU BASE ANNUA, CONTRO IL -0,6% DEL COMPETITOR TEDESCO)  
 
Roma, 17 dicembre 2013 – Continua a registrare risultati record il saldo della bilancia commerciale italiana sui mercati esteri: nei primi dieci mesi del 2013, sfiora il tetto dei 24 miliardi di euro, in crescita di ben 18 miliardi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ed in netta controtendenza rispetto al 2011, quando il disavanzo aveva raggiunto i 25 miliardi di euro. “I risultati positivi ottenuti in termini di surplus, da un lato, evidenziano il dinamismo delle nostre esportazioni, dall’altro sono frutto in parte anche del calo delle importazioni di prodotti nel nostro Paese. – afferma Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat sul commercio estero diffusi oggi – Tuttavia, in un momento in cui si iniziano a scorgere timidi segnali di ripresa, pare che si stiano lentamente ricostituendo le scorte e quindi la riduzione delle importazioni potrebbe subire una battuta d’arresto. Questo significa che in prospettiva nei prossimi mesi potrebbe essere difficile mantenere questo ritmo di incremento del surplus”. Rispetto ai principali competitor, l’Italia mantiene una performance in linea con quella della Germania (+0,1% su base annua, contro il -0,6%) e superiore a quella dei cugini francesi, che sembrano perdere terreno sul fronte estero (-1,6%). In termini di incremento delle vendite, i mercati extra-Ue continuano a dare un contributo positivo, sebbene i dati destagionalizzati relativi all’ultimo trimestre segnalino una leggera flessione (-0,6%). “Iniziamo a risentire, soprattutto sulle nostre produzioni, di un valore dell’euro troppo alto. Fino ad oggi, le imprese hanno fatto fronte alla situazione limando i margini di prezzo, come però hanno cessato di ricorrere a questa strategia, vediamo subito i contraccolpi”, conclude Esposito. A livello settoriale, la tipologia di beni che sviluppa l’attivo più significativo sono i beni strumentali, con un valore superiore ai 43 miliardi di euro, pari al 63% del surplus extra-energetico.  
   
   
LAVORO: SERRACCHIANI, L´AMBIENTE DI LAVORO DEVE ESSERE SICURO  
 
 Trieste, 17 dicembre 2013 - "Nel ´decreto del fare´ ci sono norme che vanno nella direzione di garantire un ambiente di lavoro sicuro, e questo riguarda anche chi si occupa del montaggio e dello smontaggio dei palchi e dello spettacolo in generale". Lo ha ricordato la presidente della Regione, Debora Serracchiani, partecipando al convegno "La sicurezza nel montaggio e smontaggio dei palchi per lo spettacolo" organizzato per il secondo anno in memoria di Francesco Pinna, morto a vent´anni il 12 dicembre del 2011 per il crollo del palco che stava aiutando a montare per lo show di Lorenzo Jovannotti, ma anche, è stato evidenziato oggi, per ricordare Matteo Armellini, deceduto il 5 marzo durante il montaggio del palco di Laura Pausini a Reggio Calabria e Farouk Abd Elhamid Khoaled, anche lui tragicamente travolto durante il montaggio del palco dei Kiss al Forum d´Assago a Milano. "Tenevo ad essere presente perché il tema mi sta particolarmente a cuore", ha detto Serracchiani, spiegando che la Regione ha partecipato "con molto interesse" all´organizzazione del secondo seminario nazionale sulla sicurezza del lavoro in questo specifico settore, ed evidenziando che "il lavoro fatto dopo la morte di Francesco è stato importante ed ha portato ad esprimere un riconoscimento normativo". La presidente ha inoltre osservato che "in un momento di crisi così grave, come peraltro in ogni periodo di crisi, c´è il rischio di abbassare la soglia d´attenzione sulla sicurezza e magari di aumentare le irregolarità. Noi abbiamo fatto il contrario ed abbiamo messo al centro la necessità di tenere alta l´asticella del controllo, della vigilanza, della sicurezza e, perché no, anche di migliorare le condizioni di lavoro. Le norme contenute nel ´decreto del fare´ ovviamente richiedono un regolamento di attuazione ma già rappresentano - ha concluso - un´indicazione della direzione verso cui si deve andare".  
   
   
LAVORO FVG: COSTO SICUREZZA CALA CON RISPETTO REGOLE  
 
Trieste, 17 dicembre 2013 - Con la presidente della Regione, Debora Serracchiani, hanno partecipato al secondo convegno su La sicurezza nel montaggio e smontaggio dei palchi per lo spettacolo, organizzato a Trieste, gli assessori regionali alla Cultura, Gianni Torrenti, ed al Lavoro, Loredana Panariti. Spiegando che un corretto approccio con il tema della sicurezza in termini normativi, comportamentali e di formazione è culturalmente un passo fondamentale, Torrenti ha a sua volta affrontato il tema dal punto di vista del problema dei costi connessi alle misure di sicurezza messe in pratica nella realizzazione degli spettacoli, "una realtà che riguarda anche il meccanismo dei finanziamenti pubblici". "La sicurezza ha un costo - ha detto l´assessore - anche se si tratta di un costo decisamente minore di quello che comporta il non rispettarla, ma a volte, per abbattere questo costo, si fanno le cose senza rispettare criteri adeguati". Risolvere il contradittorio tra la necessità di investire in sicurezza e quella di ridurre la spesa perché "una manifestazione deve fare i conti con il proprio bilancio" è essenziale, affinché non ci siano "spettacoli di serie A ed altri approntati in modo approssimativo" ha notato l´assessore. A sua volta Panariti ha osservato come, al di là delle leggi, "la cultura della sicurezza debba rifarsi anche e soprattutto ad atteggiamenti di maggiore autotutela". "Occorre lavorare sulla formazione alla percezione del rischio - ha spiegato l´assessore al Lavoro - da rilevare monitorando con attenzione tutti quegli episodi, quei quasi incidenti che, pur non avendo conseguenze gravi, sono la spia di attrezzature e comportamenti inadeguati" L´esperienza di Trieste avrà un ruolo centrale nella stesura del Decreto sulla sicurezza negli spettacoli, previsto dal Governo con il "Decreto del fare". L´evento organizzato in memoria di Francesco Pinna è stato pertanto scelto dal rappresentante del ministero del Lavoro Michele Caneva, per confermare che sono al vaglio della competente Commissione nazionale e saranno approvate entro i primi mesi del prossimo anno le linee guida che, sintetizzando le conoscenze tecniche, giuridiche e di organizzazione del lavoro, diventeranno il punto di riferimento per i committenti. "Quanto accaduto a Trieste due anni fa - ha dichiarato il direttore del dipartimento di Prevenzione dell´Ass1 Triestina, Valentino Patussi - non deve mai essere dimenticato ed il lavoro di tanti esperti e tanti tecnici è portato avanti nel suo ricordo e nell´impegno ad evitare che simili tragedie si ripetano". Anche il sindaco di Trieste, Roberto Cosolini, che ha aperto i lavori del convegno ricordando i momenti d´angoscia seguiti all´infortunio mortale di Pinna, ha notato come la tragedia sia servita ad avviare un percorso per creare maggiori condizioni di sicurezza nel mondo dello spettacolo ed evidenziato che attorno al tema si sono sviluppate un´attenzione ed una sensibilità crescente. Il direttore generale dell´Inail, Carmela Sidoti, ha confermato che l´Ente è impegnato in attività di formazione mirata alla prevenzione anche in ambiti specifici, come appunto quello dello smontaggio e montaggio dei palchi, nella convinzione che sia possibile raggiungere livelli di sicurezza ottimali solo attraverso un impegno condiviso con datori di lavoro, lavoratori e istituzioni per una vera cultura della sicurezza".