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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Dicembre 2013
LA COMMISSIONE EUROPEA RECUPERA 335.000.000 € DI SPESE DELLA PAC DAGLI STATI MEMBRI  
 
Bruxelles - Un totale di 335 milioni di € di fondi per la politica agricola dell´Ue, indebitamente spesi dagli Stati membri, è stato chiesto il rimborso da parte della Commissione europea oggi sotto la cosiddetta procedura di liquidazione dei conti. Tuttavia, poiché alcuni di questi importi sono già stati recuperati dagli Stati membri l´impatto finanziario della decisione di oggi sarà un po ´di 304.000.000 €. Questo denaro torna al bilancio dell´Ue a causa del mancato rispetto delle norme comunitarie o procedure di controllo inadeguate in materia di spese agricole.Stati membri sono responsabili del pagamento e della verifica delle spese della politica agricola comune (Pac), mentre la Commissione deve garantire che essi abbiano fatto un uso corretto dei fondi. Principali rettifiche finanziarie - In base a tale ultima decisione, saranno recuperati fondi dai 15 Stati membri: Austria, Belgio, Repubblica Ceca,. Germania, Spagna, Finlandia, Francia, Grecia, Ungheria, Irlanda, Lussemburgo, Lettonia, Paesi Bassi, Romania e Svezia L´individuo più significativo correzioni sono: € 141,8 milioni ( incidenza finanziaria 1 : 141.500.000 € ) a carico Francia per carenze relative alla condizionalità • € 78,8 milioni ( incidenza finanziaria 1 : 66.600.000 € ) a carico della Grecia per carenze relative a carenze di attribuzione dei diritti • € 24,3 milioni ( incidenza finanziaria 1 : 24.100.000 € ) a carico dei Paesi Bassi per la debolezza nel funzionamento del Sipa, nei controlli in loco e nel calcolo dei pagamenti e sanzioni • € 22,2 milioni ( incidenza finanziaria 1 : € 21,0 milioni ) a carico della Grecia per carenze relative alla condizionalità • € 17,7 milioni ( incidenza finanziaria 1 : 10.900.000 € ) a carico Francia per carenze relative al riconoscimento delle organizzazioni di produttori di frutta e verdura. A seguito della sentenza della Corte europea (T-2/11) contro una precedente decisione della Commissione, il Portogallo sarà rimborsato € 0.500.000 .  
   
   
R&S ITALIA: DA BEI 65 MILIONI AL GRUPPO MOSSI E GHISOLFI PER IL BIOETANOLO DI SECONDA GENERAZIONE  
 
Bruxelles - La Banca europea per gli investimenti (Bei) sostiene con un finanziamento di 65 milioni di euro i progetti in ricerca e sviluppo di Biochemtex, società di ingegneria del Gruppo Mossi Ghisolfi, uno dei leader mondiali nel campo della tecnologia per la produzione di biocarburante di seconda generazione. Il piano di investimenti 2013-2016 di Biochemtex riguarda la ricerca effettuata nei laboratori localizzati a Rivalta Scrivia (Piemonte) e Modugno (Puglia) per il miglioramento delle tecnologie di conversione di biomasse non ad uso alimentare a biocarburante e ad altre molecole chimiche per applicazioni industriali tra cui ad esempio il glicole etilenico, che è una delle materie prima utilizzate nella produzione del Pet (la plastica per packaging alimentare). Il finanziamento a Biochemtex rientra tra le attività della banca dell’Unione europea per una pluralità di fattori: - la ricerca e il miglioramento nella produzione di biocarburanti di seconda generazione contribuisce a diminuire la dipendenza dal petrolio e, allo stesso tempo, non si basa sull’utilizzo di possibili materie prime alimentari; - il minor inquinamento che ne deriva sostiene gli sforzi della Ue e della Bei nella lotta al cambiamento climatico; - la localizzazione di oltre il 50% degli investimenti è nei laboratori di Modugno, in Puglia, regione convergenza all’interno dell’Unione europea; - nel complesso, grazie all’investimento totale di Biochemtex, pari a 133 milioni di euro, si creano nuovi posti di lavoro per ricercatori altamente qualificati e scienzati. Biochemtex ha sviluppato una piattaforma tecnologica da cui è possibile ricavare bioetanolo derivato da biomasse (la canna comune o gli scarti agricoli quali paglia di riso o paglia di grano). Il bioetanolo vienemiscelato poi ai carburanti di origine fossile consentendo un abbattimento nelle emissioni di gas ad effetto serra,così come imposto dalla normativa europea attualmente in vigore. Questa tecnologia, definita di “seconda generazione” per differenziarla da quelle di “prima generazione” che utilizzano colture amidacee quali il mais, consente di ricavare zuccheri a basso costo che possono essere utilizzati per produrre biocarburanti, utilizzati in campo industriale, che possono sostituirsi a quelli ottenuti a partire dal petrolio: un progetto di ricerca per ripensare la chimica in chiave sostenibile. Biochemtex è attiva a livello globale nello sviluppo e ingegnerizzazione di tecnologie e processi bio-chimici basati unicamente sull’utilizzo di biomasse non alimentari, in alternativa alle risorse fossili, come il petrolio. La Società, controllata del Gruppo Mossi Ghisolfi, ha sede a Tortona (Al) con due centri di ricerca a Rivalta Scrivia (Al) e Modugno (Ba).il Gruppo Mossi Ghisolfi opera, oltre che in Europa, negli Stati Uniti, America Latina e Asia; nel 2012 ha conseguito un fatturato di oltre 3 miliardi di dollari, con 2.100 collaboratori.  
   
   
MARONI: PER EXPO MAFIA FREE C´È L´IMPEGNO DI TUTTI  
 
Milano - "Expo 2015 deve essere mafia free, su questo c´è l´impegno di tutti, tante aziende sono già state escluse e ora gli sforzi devono intensificarsi perché aprono i cantieri. E´ un test importante, ma credo che lo supereremo". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo insieme al commissario unico di Expo Giuseppe Sala a Uno Mattina, una delle trasmissioni televisive della Rai che da ieri per una settimana dedica una parte della propria programmazione all´Esposizione universale di Milano. Far Rispettare La Legalita´ - "Da ministro dell´Interno avevo deciso di costituire proprio a Milano un gruppo investigativo specializzato. Ci sono regole, protocolli e noi siamo impegnati a farli rispettare" ha spiegato Maroni, che questa mattina interviene alla cerimonia di consegna dei lotti ai Paesi partecipanti, che si svolge alla Triennale di Milano. Lasceremo Infrastrutture - Per quanto riguarda l´eredità di Expo 2015, "Milano e la Lombardia lasceranno grandi infrastrutture che si aspettavano da decenni, come la Pedemontana e Brebemi", ha ricordato il governatore lombardo sottolineando che tutto sta funzionando perché "ora c´è grande collaborazione fra tutte le istituzioni anche di segno politico diverso - la Regione, il Comune, il Governo - e questa è una vera positiva novità in Italia". Grande Evento - In occasione dei 500 giorni che mancano all´inaugurazione di Expo a Milano, a Palazzo Lombardia si terrà una tavola rotonda per fare il punto sullo stato dell´arte della manifestazione del 2015 dal tema "Nutrire il Pianeta. Energia per la vita".  
   
   
EXPO, MARONI: COLLABORAZIONE, TEMPI E COSTI CERTI  
 
 Milano - "Questa è una giornata importante. Proseguiamo sulla strada della realizzazione dell´evento. Abbiamo di fronte una triplice sfida: la prima è fare le cose nei tempi previsti e con i budget previsti; la seconda è quella di garantire il pieno rispetto della legalità: vogliamo un Expo mafia free e lo sarà; la terza è cosa fare dopo per evitare che l´enorme distesa che ospiterà la manifestazione sia un deserto. Siamo impegnatissimi su queste tre sfide e le vinceremo tutte". E´ quanto ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni intervenendo alla Cerimonia di consegna dei Lotti a 26 tra Paesi partecipanti e Corporate participants a Expo 2015. Nel corso della cerimonia il Commissario Giuseppe Sala ha consegnato anche a Maroni, oltre che ai 26 partecipati, una zolla di terra, simbolo della presenza di Regione Lombardia all´evento. Collaborazione Tra Istituzioni - "La storia delle grandi opere in Italia - ha proseguito Maroni - è spesso stata segnata da opere incompiute, fatte male e con spese lievitate. Noi vogliamo che Expo sia una inversione di rotta. Ci sono tutte le condizioni e ci sono tutte le capacità perché questo avvenga". "Il commissario Sala sta dirigendo con grande perizia i lavori - ha concluso Maroni - e ha il supporto pieno e totale di tutte le istituzioni e anche questa non è cosa che accade spesso. Questa straordinaria collaborazione tra istituzioni si sta realizzando perché Expo è una straordinaria opportunità e una sfida che, sono certo, vinceremo".  
   
   
BOLZANO: INVARIATI I CONTRIBUTI DELL´UE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA IN CAMPO ZOOTECNICO  
 
Recentemente la Commissione europea ha approvato il prolungamento dei contributi per l´incentivazione della salute e per l´assicurazione del bestiame. In base a presta decisione anche nel 2014 rimangono quindi invariati i contributi per questi due importanti settori dell´agricoltura e della zootecnica di montagna. Nel corso del 2013 sono state presentate complessivamente 5.063 domande per 20.814 capi di bestiame ed è stata erogata la somma di 3.389.559,90 euro. La campagna di promozione della salute del bestiame nel 2014 inizia il 165 maggio e si conclude il 15 luglio. Saranno invece raccolte sino al 15 febbraio le domande per le assicurazioni nel campo della zootecnia. Per ulteriori informazioni gli interessati possono rivolgersi direttamente all´Ufficio Zootecnia che sede nel Palazzo 6, in via Brennero,6 a Bolzano; Tel. 0471 4150 90 - 415091; Fax: 0471 415147; Sito Web: http://www.Provincia.bz.it/agricoltura/    
   
   
VIGNETI, VIA LIBERA IN LOMBARDIA A MISURE PER RISTRUTTURAZIONE  
 
Milano - La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell´assessore all´Agricoltura Gianni Fava, le misure a sostegno della ristrutturazione e riconversione dei vigneti per gli anni dal 2013/2014 al 2017/2018. Le misure sono previste dal Piano nazionale di sostegno, con lo scopo di adeguare la produzione alle esigenze del mercato; ridurre i costi di produzione attraverso una progressiva sostituzione dei vigneti obsoleti con altri vigneti, che consentano di ottenere materia prima di buona qualità a prezzi competitivi e remunerativi per il viticoltore; favorire azioni volte a incentivare la riconversione dei vigneti con varietà di maggior pregio enologico o commerciale, ma anche il reimpianto con razionali forme di allevamento e sesti d´impianto atti a migliorare la qualità del prodotto e a consentire, ove possibile, la meccanizzazione delle principali operazioni colturali. Aiuto Per Riconversione Varietà - Il sostegno comunitario sarà concesso solo per gli interventi sui vigneti ricadenti nelle zone delimitate dai disciplinari di produzione dei vini a denominazione di origine o ad indicazione geografica ed è finalizzato: alla riconversione varietale, anche mediante il sovrainnesto; alla diversa collocazione o al reimpianto di vigneti; al miglioramento delle tecniche di gestione dei vigneti. L´entità del contributo regionale sarà stabilita in seguito, con provvedimento della Direzione generale Agricoltura. "Il provvedimento, declinato su scala regionale, si inserisce all´interno delle politiche comunitarie mirate alla ricerca della qualità - commenta l´assessore Fava - e al sostegno del comparto vitivinicolo". 5 Milioni Per 450 Ettari - Guardando le cifre, riepilogate dall´assessore, "annualmente la misura finanzia la ristrutturazione di circa 450 ettari di vigneti sui circa 23.000 presenti in Lombardia, grazie a una dotazione finanziaria di circa 5 milioni di euro, su un totale di 10,8 milioni. Valore, quest´ultimo, che rappresenta l´ammontare complessivo del finanziamento lombardo sul Piano nazionale di sostegno, che ricomprende la promozione nei Paesi terzi (che vede investimenti per circa 3,2 milioni di euro) e la Misura dedicata agli investimenti, pari a 2,3 milioni".  
   
   
BASILICATA: PSR 2007-2013, LE PROPOSTE DI MODIFICA  
 
L’autorità di Gestione del Psr Basilicata 2007/2013 propone al Comitato di Sorveglianza, attraverso la modifica del piano finanziario, la costituzione del fondo Iva, pari a 11,9 milioni di euro, con risorse regionali affinché gli enti pubblici beneficiari di alcune misure del Psr possano avere la possibilità di recuperare l’iva. Altra modifica strutturale riguarda l’incremento della dotazione finanziaria di misure utili a rispondere alle esigenze del territorio. Tra queste, favorire il ricambio generazionale in agricoltura e dare la possibilità ai giovani under 40 di investire nel settore, incrementando la Misura 112 (Asse 1) di 9 milioni di euro. Per quanto riguarda l’Asse 2, la Regione Basilicata ha inteso rivedere l’importo dei premi per quelle colture che, nel corso dell’attuale programmazione, hanno fatto registrare una maggiore variabilità in termini di margini lordi, di prezzi unitari, di costi per input chimici/organici e di altri mezzi tecnici di produzione. Nello specifico, il valore unitario della produzione lorda vendibile dei cereali è aumentato rispetto alla prima versione del Psr Basilicata 2007/2013 per effetto dell’aumento dei costi di produzione (si calcola un 40 per cento nelle aziende che applicano normali pratiche agronomiche e del 22 per cento circa in quelle con produzioni integrate e biologiche). Si è inoltre adeguato anche il premio delle colture faraggere biologiche in quanto si è riscontrato un aumento del 24 per cento dei costi, passando da 190 euro e 235 euro.  
   
   
AGRICOLTURA; ASSESSORE BASILICATA SU RISCHIO DISIMPEGNO FONDI UE  
 
“Per scongiurare il rischio di disimpegno dei fondi del Psr 2007-2013 è necessario che ognuno faccia la sua parte: il Dipartimento sta intensificando la sua attività ma anche il mondo agricolo e le amministrazioni pubbliche devono mostrare lo stesso impegno senza distrazioni e battute d’arresto”. E’ quanto sostiene l’assessore regionale all’Agricoltura Nicola Benedetto commentando le conclusioni della seduta del Comitato di Sorveglianza del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (Feasr). L´assessore esprime "rammarico per l’assenza dalla riunione dei rappresentanti di istituzioni pubbliche e locali e di due organizzazioni professionali – Coldiretti e Cia - che rappresentano la maggior parte degli agricoltori lucani" e sottolinea che “non si può a giorni alterni gridare ´al lupo´ , vale a dire sul pericolo di dover restituire soldi a Bruxelles e poi mancare nei momenti decisivi nei quali decidere quali misure ed azioni mettere in campo insieme, dando del resto pratica attuazione alle indicazioni emerse nelle due recenti sedute del Tavolo Verde che ho voluto dedicare interamente a questa questione oltre che all’emergenza alluvione nel Metapontino. Intanto ai rappresentanti di Bruxelles e del Ministero all’Agricoltura abbiamo affidato la richiesta di una proroga degli adempimenti di proroga della scadenza di utilizzo dei fondi per la fine dell’anno tenendo conto delle alluvioni e del diffuso dissesto che hanno interessato numerose aree ed aziende agricole in ottobre e novembre soprattutto nel Metapontino. I nostri agricoltori in questa situazione non sono in grado di far fronte agli adempimenti richiesti. Quanto ai problemi evidenziati con chiarezza dall’Autorità di gestione Psr Basilicata 2007/2013 Giuseppe Eligiato credo che un ostacolo fortissimo sia rappresentato dalla difficoltà di investimenti per le imprese agricole a causa della nota situazione del credito ancora più marcata negativamente nel comparto agricolo. Il Dipartimento ha fatto tutto il possibile con il ricorso anche al Fondo Ismea credito per ulteriori 15 milioni di euro ma con risultati scarsi. Di qui le modifiche apportate al Programma di questo sessennio, l’impegno a snellire le procedure oltre a sollecitare la struttura dipartimentale a porre in essere tutte le iniziative necessarie per l’avanzamento della spesa per quel che riguarda le misure a superficie, ossia quelle che riguardano le indennità compensative per le zone cosiddette svantaggiate e per quelle soggette a vincoli ambientali e per i pagamenti agroalimentari. Ma – continua Benedetto - l’impegno va avanti per superare le difficoltà incontrate nel corso dell’anno che si accumulano a quelle ereditate negli anni precedenti e continuiamo ad essere al fianco degli imprenditori del comparto per evitare qualsiasi forma di disimpegno". "L’assessorato all’Agricoltura inoltre sta portando avanti – aggiunge – un intenso lavoro di coordinamento in sede nazionale con il Ministero e con le altre Regioni interessate. Ciò nonostante abbiamo avviato il lavoro per la nuova programmazione 2014-2020 dalla quale dipenderà il futuro della nostra agricoltura. Dunque – dice Benedetto - ci sono compiti per tutti: le Organizzazioni Interprofessionali riconosciute dalla Regione hanno l´obiettivo di armonizzare la produzione al mercato ed ottenere una più equa distribuzione del valore fra gli attori della filiera; la Regione di programmare le nuove misure e la spesa del Psr 2014-2020; le amministrazioni locali di armonizzare gli interventi nel proprio territorio. C’è bisogno di un gioco di squadra - conclude - un progetto forte, finalizzato a trasmettere agli agricoltori, specie ai giovani che si avvicinano da poco alle aziende, maggiori certezze per fare impresa”.  
   
   
TRACCIABILITÀ LATTE BUFALINO, IMPORTANTE PER IL COMPARTO  
 
Napoli - "Accolgo con soddisfazione l´appello del presidente della Federazione nazionale di Prodotto allevamenti bufalini ad aderire al sistema di tracciabilità del latte bufalino promosso dall´assessorato all´Agricoltura", lo ha dichiarato Daniela Nugnes, assessore all´Agricoltura della Regione Campania. "La battaglia che stiamo portando avanti per rendere il comparto trasparente - aggiunge - sta dando i suoi frutti, ma serve l´impegno di tutti gli attori della filiera. Solo con un atto di responsabilità da parte di tutti i produttori e i trasformatori potremo realmente cambiare le regole e lavorare fattivamente per valorizzare e promuovere la mozzarella di bufala campana, uno dei prodotti di eccellenza della nostra regione". "Mi unisco all´appello lanciato da Buondonno e invito i lavoratori del comparto bufalino ad aderire alla piattaforma messa a disposizione sul sito www.Tracciabilitabufala.it  per dare un segnale di serietà e per dimostrare di avere realmente a cuore il futuro dell´intera filiera", conclude la Nugnes.  
   
   
EXPORT ABRUZZO: DA ISTAT DATI POSTIVI SU AGROALIMENTARE  
 
 L´aquila - "Anche nei primi 9 mesi dell´anno l´agricoltura e l´agroalimentare abruzzesi continuano a registrare ottime performance nelle esportazioni". Lo afferma l´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, commentando i dati Istat relativi al terzo trimestre 2013. "Si tratta di un risultato importante, anche perché il dato generale abruzzese fa registrare, di contro, una contrazione del dato generale delle esportazione del 3%". Nello specifico, i segni positivi "si sono registrati alle voci che riguardano i prodotti di colture agricole non permanenti (+6%) e colture permanenti (+10%), così come frutta e ortaggi lavorati con un incoraggiante +4%. Un leggero ma importante incremento c´è stato anche nell´esportazione dell´olio che a settembre ha fatto segnare un +4% (quasi 13 milioni di euro) rispetto al dato dell´anno precedente. Questo quadro ci spinge a lavorare con maggiore convinzione affinché il nostro olio extravergine d´oliva accresca il suo valore in termini commerciali per essere più competitivo sul mercato internazionale". Proprio sulla produzione olearia, Febbo indica una strategia da perseguire nell´immediato futuro: "l´obiettivo è rendere l´olio una delle punte di diamante del commercio con l´estero per connotare meglio il made in Abruzzo al di là dei confini nazionali". Conferme importanti arrivano dal vino e dalla pasta. Quest´ultima ha fatto registrare un considerevole +5% con una quota parte del trimestre di riferimento di 92 milioni di euro. "Il nostro vino, invece, resta il principe delle esportazioni - aggiunge Febbo -. Anche nel terzo trimestre si registra un significativo incremento che a settembre si è attestato sul +13% rispetto all´anno scorso, con un volume di oltre di 86 milioni di euro. In prospettiva il dato del terzo trimestre ci fa essere ottimisti sul fatto che a fine anno potremmo superare abbondantemente la quota dei 100 milioni di euro". Nelle esportazioni di vino a livello nazionale (dove si è registrato un +8%) solo 4 regioni hanno fatto meglio dell´Abruzzo rispetto al 2012.  
   
   
COMUNE DI MILANO LANCIA 5 START-UP DELL´AGROALIMENTARE PER EXPO 2015 PRESENTATI I RISULTATI DI ´ALIMENTA2TALENT´. UN PROGETTO CHE ATTRAE IN CITTÀ TALENTI INTERNAZIONALI E PREMIA LA CREATIVITÀ DELLE DONNE NEL FARE IMPRESA”  
 
Dalla produzione di tessuti e abiti nati dagli scarti degli agrumi (Orange Fiber) sino alla realizzazione di concimi derivanti dai fondi del caffè (Coffee Reloaded), passando per la creazione di una piattaforma per il Mediterraneo per la fitodiagnostica e il fitosanitario (Nadal) e la produzione di piante spontanee già abituate a crescere in città (Flora Conservation), sino ai nuovi prodotti alimentari derivati da microalghe ad alto valore nutritivo (Green4life). Queste le idee imprenditoriali ora diventate 5 imprese grazie ad “Alimenta2talent”: il progetto di incubazione e accelerazione d´impresa nato dalla collaborazione tra Comune di Milano e Fondazione Parco Tecnologico Padano per favorire la nascita di nuove imprese e attrarre giovani talenti da tutto il mondo sul territorio cittadino in vista di Expo 2015. “E’ significativo notare come 3 dei 5 progetti, ora diventati impresa, siano frutto della creatività femminile. Un segno di come, anche nel mondo imprenditoriale e delle start-up, sia preminente il ruolo delle donne”. Così l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo economico, Ricerca e Università Cristina Tajani che ha aggiunto: “Con il progetto ´Alimenta2talent´ siamo riusciti a muovere un primo passo per richiamare verso Milano e l’Italia quei giovani nati o andati all’estero per sviluppare sul nostro territorio la propria idea d’impresa, cogliendo le opportunità commerciali e di mercato nel mondo dell’agroalimentare in vista di Expo 2015”. Le cinque start-up sono state selezionate attraverso una call internazionale avviata da “Alimenta2talent” lo scorso mese di febbraio, cui hanno risposto 32 progetti sviluppati da giovani ricercatori e aspiranti imprenditori da tutto il mondo (oltre all’Italia, Taiwan, Uk, Svezia, Emirati Arabi, Olanda, Spagna, Svizzera, Brasile, Belgio, Sud Africa, Tunisia, Usa, Francia), sia come singoli sia come team internazionali (32 team leader, di cui 9 donne, per un totale di 119 partecipanti, di cui 36 donne) che hanno scelto Milano quale sede e piattaforma del proprio progetto d’impresa. “Alimenta2talent” è un progetto di incubazione che offre l’opportunità di seguire un percorso di formazione all’imprenditoria con la definizione di business plan idonei a trasformare le idee in impresa accompagnati dal know how, le consulenze, i supporti tecnologici e le infrastrutture del Parco Tecnologico Padano. Per sostenere la realizzazione dei progetti d’impresa, l’Amministrazione ha messo a disposizione 280 mila euro erogati sotto forma di borse di studio da 1.500 mensili per sei mesi ad ogni partecipante. Il successo fatto segnare da “Alimenta2talent” sottolinea ancora una volta il profondo legame tra il capoluogo lombardo, l’imprenditoria e il settore agroalimentare in vista di Expo 2015 che, proprio nell’attenzione alla produzione, alla qualità alimentare e alla valorizzazione del territorio, trova i suoi asset fondamentali.  
   
   
FORESTE IN ABRUZZO: SODDISFAZIONE PER APPROVAZIONE LEGGE SETTORE  
 
Pescara - "Soddisfazione", è stata espressa dall´assessore alle Politiche agricole Mauro Febbo dopo l´approvazione da parte del Consiglio regionale della legge in materia di tutela e valorizzazione delle foreste, dei pascoli e del patrimonio arboreo. "Si tratta di un importante traguardo - spiega Febbo - che permette alla Regione di dotarsi di uno strumento normativo che va a disciplinare una materia vasta: dalla programmazione delle attività ai pascoli, dal vivaismo agli alberi monumentali fino alla prevenzione e difesa dagli incendi". Dietro il testo di legge, proposto in Consiglio dalla Giunta regionale dopo l´elaborazione da parte dell´assessorato alle Politiche agricole, c´è stato una grande lavoro che ha visto l´impegno e il coinvolgimento dei principali attori interessati alla materia, Regione e Corpo Forestale dello Stato, ed è stato sottoposto all´esame di tutte le Direzioni regionali. "Il testo di legge - continua Febbo - nasce dalla considerazione che il patrimonio silvo-pastorale in tutte le sue implicazione richiede una specifica disciplina e che le attività riguardanti la sua conservazione, sviluppo e gestione devono essere regolate da un solo testo di legge. Con questa legge si punta - aggiunge l´Assessore - alla piena attuazione del principio della multifunzionalità: s´intende provvedere alla valorizzazione e alla tutela delle risorse della montagna (foreste e pascoli) e dell´ambiente rurale, ma anche di quelle che si collocano in prossimità o all´interno delle aree urbanizzate della regione, nel rispetto dei principi che fanno riferimento alla gestione sostenibile e multifunzionale e all´incremento della biodiversità, senza peraltro trascurare la necessità di valorizzare le foreste dell´Abruzzo nel quadro del contrasto all´inquinamento, ai cambiamenti climatici e alla desertificazione". Alla materia più specificamente forestale è stata unita quella relativa ai pascoli, sia perché non esiste soluzione di continuità, specialmente nelle aree montane, fra l´economia, gli interessi e la tutela dei due ambienti sia perché negli ultimi anni è stata evidenziata l´importanza che questi sistemi naturali e semi-naturali hanno per la conservazione della biodiversità e soprattutto per l´assetto idrogeologico del territorio.  
   
   
IMPRESE AGRICOLE LOMBARDE, FINANZIATI I CENTRI ASSISTENZA  
 
Milano - La Giunta regionale lombarda, su proposta del presidente Roberto Maroni e dell´assessore all´Agricoltura Gianni Fava, ha deliberato il finanziamento dei Caa (Centri di assistenza in agricoltura) per l´anno 2014. L´impegno di spesa ammonta a 3,8 milioni di euro, la maggior parte dei quali sono stati reperiti attraverso il Bilancio regionale. All´interno del capitolo di spesa deliberato sono stati individuati 500.000 euro, che saranno utilizzati per le attività straordinarie di registrazione sul sistema informativo dell´agricoltura delle informazioni cartacee, relative ai titoli di conduzione dei terreni inseriti nel cosiddetto ´fascicolo aziendale´. Attività Di Supporto A Imprenditori - Il finanziamento dei Caa riconosciuti dalla Regione Lombardia si rende necessario per le attività di supporto finalizzate all´erogazione degli aiuti in agricoltura e delle agevolazioni per gli agricoltori, tenuto conto che, sia la presenza sul territorio, che la vicinanza col mondo imprenditoriale agricolo rende i Caa gli organismi più idonei. La Lombardia ha deliberato di adottare una convenzione unica per le attività di competenza della Direzione generale Agricoltura e per le attività di competenza dell´Organismo pagatore regionale, quest´ultimo direttamente connesso alla Presidenza della Regione. Fra le attività affidate ai Caa, in via esclusiva, la costituzione, l´aggiornamento e la conservazione del ´fascicolo aziendale´. Un Aiuto Per Semplificazione - Sono invece di competenza dell´Organismo pagatore regionale l´acquisizione delle domande inerenti il Regime di pagamento unico, il trasferimento dei titoli, l´Ocm (Organizzazione comune di mercato) vitivinicolo per le domande relative alla variazione del potenziale viticolo regionale. Sono inoltre delegate le attività legate all´indennità compensativa in zone svantaggiate di montagna dello Sviluppo rurale e l´istruttoria della domanda di assegnazione carburante agevolato. "Con questo provvedimento - spiega l´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava - la Regione conferma la vicinanza a un sistema in grado di sostenere le imprese direttamente sul territorio, promuovendo al contempo la semplificazione delle procedure, ove l´impianto normativo ce lo consente".  
   
   
EMILIA-ROMAGNA AVIARIA, COMPLETATI I PAGAMENTI DEGLI INDENNIZZI PER GLI ALLEVATORI COLPITI  
 
 Bologna - E’ stato emesso dalla Regione Emilia-romagna l’ultimo mandato di pagamento per gli allevatori interessati dagli abbattimenti per l’influenza aviaria. L’importo totale degli indennizzi pagati agli allevatori supera i 9 milioni (9.483.010 euro, per l’esattezza). Tutti i pagamenti non hanno superato i 90 giorni dalla conclusione delle operazioni di abbattimento e distruzione degli animali contagiati. E’ stato indennizzato il valore degli animali, delle uova e dei mangimi distrutti sia negli allevamenti sede di focolaio, sia in quelli dove c’era un sospetto di infezione, sia in quelli svuotati per evitare la diffusione del virus. Dalla vigilia di ferragosto al 21 settembre scorso sono stati interessati, in momenti temporali diversi, ben 18 allevamenti di galline ovaiole e tacchini di dimensioni differenti, da poche unità a 600.000 capi. “Concludere le operazioni di pagamento in tempi così brevi – hanno dichiarato l’assessore alle Politiche per salute, Carlo Lusenti, e all’Agricoltura, Tiberio Rabboni– è stato possibile grazie all’impegno di tutto il sistema regionale: dalle Aziende sanitarie, dove sono state raccolte e valutate le richieste di indennizzo, ai sindaci dei Comuni interessati che hanno dovuto emettere gli atti di riconoscimento dei contributi pubblici, fino ai tecnici dei due assessorati”.  
   
   
AGRICOLTURA: SEMINARIO SU PSR ABRUZZO 2014/20  
 
 L´aquila - "Il futuro Psr Abruzzo: il Partenariato si incontra". Questo è il titolo del seminario in svoltosi venerdì 13 dicembre presso il Museo Genti d´Abruzzo. L´assessorato all´Agricoltura, in collaborazione con la Rete rurale nazionale, in occasione del seminario finale del Progetto Rrn "Trasferimento e innesto di esperienze, buone pratiche e innovazioni per il rafforzamento istituzionale dell´Autorità di gestione del Psr Abruzzo 2007-2013", ha presentato un incontro informativo generale con il partenariato sugli elementi di base della Programmazione 2014-2020. L´iniziativa è stata organizzata in collaborazione con il progetto di gemellaggio della Rete rurale nazionale in vista della definizione del nuovo Programma di sviluppo rurale 2014-2020 della Regione Abruzzo. "Tale evento ? afferma l´assessore alle Politiche agricole Mauro Febbo - assume particolare rilevanza in quanto rappresenta un momento dedicato al coinvolgimento di tutto il Partenariato nell´identificazione della strategia di intervento del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 della Regione Abruzzo. Saranno presenti Valter Miceli, coordinatore progetto Rete rurale nazionale, Giorgio Chiarini, direttore settore Agricoltura della Regione Abruzzo, Stefano Lafiandra, ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, Franco Sotte, ordinario di Economia e Politica agraria all´Università Politecnica delle Marche, Davide Liberati, ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e Beatrice Camaioni, ricercatrice Inea. Le conclusioni saranno affidate all´assessore Mauro Febbo.  
   
   
AL VIA L’ATTIVITÀ OPERATIVA DELL’ELAIOTECA REGIONALE DELLA CALABRIA  
 
 Catanzaro - L’assessorato regionale all’Agricoltura ha reso noto che sta per prendere il via l’attività operativa dell’Elaioteca regionale della Calabria, fortemente voluta dal Governatore Giuseppe Scopelliti e dall’Assessore Michele Trematerra, e istituita con la delibera della Giunta Regionale n. 617 del 23.12.2011. E’ in programma infatti la prima Assemblea Generale dei soci dell’Elaioteca Regionale, svoltasi il 16 dicembre, nella sede del Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria di via Molè a Catanzaro. All’incontro, al quale, oltre ai soci, sono state invitate ad intervenire tutte le aziende associate, hanno preso parte l’Assessore Trematerra ed il Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura Giuseppe Zimbalatti. Durante l’assemblea si è discusso principalmente del programma di massima proposto dal consiglio di amministrazione dell’Elaioteca e della sua approvazione. Programma che successivamente dovrà essere sottoposto anche all’approvazione dell’Assessorato all’Agricoltura. Ma l’incontro è stato anche l’occasione per dare il via ufficialmente alle attività operative dell’Elaioteca, nata con lo scopo di valorizzare la produzione olivicola calabrese e di consolidare la sua diffusione sui mercati nazionali ed esteri. “Si tratta - ha affermato l´Assessore Michele Trematerra – di un momento molto importante per il settore olivicolo ed oleario calabrese, una delle colonne portanti dell’intera economia regionale. Settore al quale, attraverso le attività dell’Elaioteca, intendiamo dare nuovi stimoli ed impulsi altamente qualificati. Auspico - ha concluso Trematerra - che l’Elaioteca possa sostenere concretamente tutte le iniziative di tutela e di valorizzazione dell’olivicoltura regionale in stretta sinergia con gli attori principali di questo settore”.  
   
   
BOLZANO: CENTRO DI SPERIMENTAZIONE LAIMBURG: 352 PROGETTI DI RICERCA NEL 2014  
 
 Il programma delle attività 2014 del Centro di Sperimentazione Laimburg comprende 352 progetti di ricerca di cui 46 sono nuovi; nove progetti avvengono con finanziamento esterno che consentono al Centro di lavorare a temi complessi in modo interdisciplinare. Il direttore del Centro, Michael Oberhuber, ha presentato il programma giovedì 12 dicembre 2013, a Palazzo Widmann a Bolzano, alla presenza del direttore di Dipartimetno Heinrich Holzer. Il Centro di Sperimentazione Laimburg è l´istituto di ricerca leader nel settore agroalimentare in Alto Adige e si occupa soprattutto di ricerca applicata diretta ad aumentare la competitività e la sostenibilità dell´agricoltura altoatesina. Ogni anno, i 200 collaboratori del centro lavorano a circva 400 progetti e attività in tutti campi dell´agricoltura altoatesina. Dopo aver portato i saluti del presidente della Provincia Luis Durnwalder, momentaneamente assente per malattia, il direttore di Dipartimento Heinrich Holzer, riferendosi al nuovo programma di attività del Centro, ha sottolineato l´importanza della prevenzione ed il ruolo della ricerca per adeguarsi in tempi rapidi alle modifiche ed intervenire. Il programma di attività approvato dal Consiglio di amministrazione del Centro di Sperimentazione Laimburg, come ha ricordato, è l´esito di una serie di riunioni e consultazioni a livello di sottocomitati del Comitato scientifico e del comitato stesso nonché con i partner interessati. Il programma delle attività del Centro di Sperimentazione Laimburg si occupa di tutti gli ambiti dell´agricoltura altoatesina: frutticoltura, viticoltura, colture speciali e agricoltura montana, sia in trattamento convenzionale che biologico. Le attività di ricerca del Centro, come ha ricordato il direttore Michael Oberhuber, si concentrano su quattro pilastri tematici prioritari: Qualità dei prodotti agroalimentari, Varietà e Biodiversità, Altitudine - Montagna, e Salute delle piante. Il programma delle attività 2014 del Centro di Sperimentazione Laimburg comprende 352 progetti di ricerca di cui 46 sono nuovi; nove progetti avvengono con finanziamento esterno che consentono al Centro di lavorare a temi complessi in modo interdisciplinare. In particolare il Centro collabora con enti quali la Fondazione Mach, la Libera Università di Bolzano, l´Università di Innsbruck, l´Eurac ed enti di ricerca in Svizzera e Germania. Una particolare novità quest´anno, come ha spiegato Oberhuber, è la collaborazione con il Parco Tecnologico di Bolzano, con un programma articolato per il quale sono destinati 3,3 milioni di Euro, la fetta maggiore del budget. L´alta qualità degli alimenti dell´Alto Adige è dovuta alla ricerca mirata in campo. Per l´ottenimento di un´alta qualità degli alimenti, oltre alla scelta delle zone più adatte alla coltivazione dei singoli prodotti, gli agricoltori devono curare attentamente piante ed animali. Anche i processi di raffinamento dei prodotti richiedono una lavorazione rispettosa delle materie prime. Per garantire la qualità degli alimenti dalla pianta fino al prodotto raffinato, il Centro di Sperimentazione Laimburg, nell´ambito Tecnologie alimentari del Parco Tecnologico, amplierà di ulteriori competenze le proprie ricerche sui vari aspetti di coltivazione e cura delle piante. Questo know-how sarà disponibile anche alle aziende del settore per lavorare a questioni di mantenimento della qualità dei propri prodotti e allo sviluppo di prodotti innovativi. Molti dei progetti seguiti dal Centro sono all´avanguardia. Di seguito alcuni dei progetti che saranno seguiti nel 2014. •1. Qualità dei prodotti agroalimentari Per l´ottenimento di un´alta qualità dei prodotti agroalimentari è fondamentale il Know-how dalla coltivazione fino ai processi di lavorazione. L´importanza sta nella produzione di frutti e prodotti che contengano composti pregiati e garantiscano gli standard di qualità tramite l´uso di misure di controllo della qualità. È proprio questo il fine delle ricerche nel campo della qualità alimentare e del raffinamento di prodotti agroalimentari; entrambe le materie sono state inserite nell´ambito Tecnologie alimentari del Parco Tecnologico, nel quale saranno unite ed estese le competenze in materia già esistenti. Nel 2013 si sono avviate le ricerche del progetto Pomosano che è dedicato alla scoperta dell´idoneità di varietà vecchie e moderne di mela alla produzione di succhi, oltre a ricerche sul valore salutistico del consumo di mele. Le ricerche vengono affiancate dalla costituzione di un gruppo specializzato sull´analisi sensoriale per giudicare i succhi di mela torbiti. L´analisi sensoriale è ormai diventata una componente indispensabile per la garanzia di qualità e per lo sviluppo di prodotti innovativi. Nel progetto di ricerca congiunto Monalisa che consiste di una collaborazione tra Eurac, Tis Innovation park, Laimburg, Libera Università di Bolzano e l´istituto di Ecologia dell´Università di Innsbruck viene seguito un approccio globale dal monitoraggio delle condizioni climatiche fino alla qualità delle mele. Le ricercatrici ed i ricercatori raccolgono dati su diversi parametri ambientali e svilupperanno dei metodi di misurazione non-distruttivi della qualità di prodotti agroalimentari. Tra l´altro sarà testata l´idoneità della tecnologia Roentgen per la registrazione dei cambiamenti della struttura istologica dei frutti. Sono abbinati al progetto anche i riparti di sviluppo di più aziende che lavorano a nuovi strumenti di misurazione. •2. Varietà e Agrobiodiversità per un´agricoltura diversificata La scelta varietale specifica per ogni zona pedoclimatica è la via ottimale per ottenere un raccolto massimo di alta qualità con un impiego ridotto di prodotti fitosanitari. Dal 1997 il Centro segue un proprio programma di miglioramento genetico di varietà di mela. Gli incroci più promettenti vengono ormai coltivati in frutteti pilota. Anche per la selezione di varietà di fragola adatte per la coltivazione in montagna è stato lanciato un apposito programma di miglioramento genetico. Nuovi progetti di ricerca sono dedicati alla coltivazione di nuove varietà di mela resistenti a malattie e alla caratterizzazione di vecchie varietà autoctone di vite. Le varietá di mela resistenti necessitano di meno trattamenti fitosanitari rispetto ad altre varietà - un pregio che le rende interessanti soprattutto per la coltivazione biologica. Sette varietà di mela scelte saranno sottoposte a test agronomici, per rilevare le caratteristiche di coltivazione integrata ed a biologico in Alto Adige. C´è un mercato di nicchia per vini ottenuti da vecchie varietà autoctone in Alto Adige. Questi vitigni, però, non sono registrati nel Registro Nazionale. Nell´ambito del progetto sarà elaborato un dossier completo per le cinque varietà storiche Fraueler, Versoalen, Weißterlaner, Batterle e Furner e la successiva richiesta d´iscrizione nel Registro Nazionale. Oltre i rilievi tradizionali, sono previsti anche delle analisi biomolecolari per l´identificazione esatta di queste varietà. Inoltre è prevista anche l´analisi degli aromi e metaboliti. •3. Altitudine - montagna Le montagne dell´Alto Adige rappresentano ugualmente un´opportunità ed una sfida. Rendono possibile la produzione di una speciale qualità montana e permettono lo sfruttamento di diverse stagioni vegetative delle zone montane per la produzione di nicchia. Oltre la coltivazione di cereali, anche la viticoltura si sta estendo in zone ad altitudini più elevate. Facendo seguito al progetto Regiograno, che ha avuto l´obiettivo di costituire una filiera di valore aggiunto dalla coltivazione di cereali fino alle specialità di pane locali, sono partite delle sperimentazioni sulla coltivazione di frumento vernino che integra la gamma dei cereali già coltivati, cioè segale e farro. Saranno valutate le possibilità di successo della coltivazione di frumento vernino in Alto Adige, esaminando le possibili strategie di concimazione a basso impatto ambientale per soddisfare le esigenze qualitative dei panificatori locali. In viticoltura, un altro progetto di ricerca mira alla descrizione delle condizioni necessari per la coltivazione di alcune varietà viticole in zone più elevate che diano vini tipici del territorio. Le richieste per l´ammissione di nuove aree viticole possono poi, grazie alle nuove conoscenze, essere valutate fondatamente e nuove zone idonee per le singole varietà possono essere riconosciute e circoscritte. •4. Salute delle piante per un´agricoltura sostenibile - Mantenere in salute le piante coltivate è un presupposto fondamentale per garantire una produzione economicamente sostenibile e durevole. Questo approccio va seguito tramite scelte varietali e tecniche di coltivazione ponderate, garantendo quindi una buona produttività ad alta qualità prediligendo la prevenzione agli interventi curativi. Le sfide nell´ambito della salute delle piante, però, necessitano di una ricerca mirata. Particolare attenzione è dedicata alle ricerche sugli scopazzi del melo. Oltre a ciò, fanno parte del nostro programma di attività le ricerche sulla ticchiolatura, l´Alternaria alternata e la Marssonina, nonché sulla Drosophila suzukii. Anche altre malattie come il Colpo di fuoco rimangono tra i tempi principali della nostra ricerca. Due progetti di ricerca si occupano degli scopazzi del melo: nel progetto Appl 2.0 sarà ricercato, dove e quando gli insetti vettore sono presenti e se ci sono altri possibili insetti vettore. Sarà esaminato inoltre come si svolge lo scoppio dei sintomi della malattia negli alberi. Tramite il progetto Appl Clust, invece, saranno rilevati i fattori decisivi responsabili per l´aumento di infezioni nel Burgraviato e nella Bassa Val Venosta. Il Centro di Sperimentazione Laimburg intensifica le indagini su danni a colonie di api durante il periodo di migrazione. Saranno esaminate delle colonie di api in diversi siti frutticoli per la rilevazione sistematica di dati sullo sviluppo delle colonie e lo stato di salute delle api.  
   
   
FVG, AGRICOLTURA: MARCHIO AQUA PER MELA E DERIVATI, TROTA E SALMERINO  
 
Trieste - Con due distinti provvedimenti, la Giunta regionale ha approvato i decreti del direttore generale dell´Ersa relativi alla concessione, da parte della Regione che ne è titolare, del marchio di certificazione della qualità a carattere collettivo denominato Aqua, per i prodotti mela e derivati, trota iridea e salmerino. Tali decreti recano il regolamento tecnico di produzione, che tiene conto del parere espresso nel merito dalla Ue. E che si riferisce alla direttiva comunitaria 98/34/Ce. Per quanto riguarda il prodotto mela, nel Friuli Venezia Giulia sono due le realtà che raggruppano le aziende del settore: la Cooperativa Frutticoltori friulani - Friul Fruct, e l´Associazione per la certificazione Dop della mela Julia. Riguardo agli allevamenti ittici del Friuli Venezia Giulia, essi realizzano il 40 per cento del prodotto trota italiano. Gli esemplari di trota cresciuti nella nostra regione si distinguono per la qualità della massa corporea; gli allevamenti, per il basso impatto ambientale. La grande ricchezza di acque dolci presente nella pianura friulana, garantita dal fenomeno naturale delle risorgive più esteso d´Europa, consente infatti l´esistenza di allevamenti di grandi dimensioni; tali da consentire l´accrescimento dei pesci con una densità nelle vasche che è più bassa rispetto alla media europea. Ciò favorisce la qualità e la genuinità del prodotto. Entrambi i disciplinari approvati dalla Giunta regionale tengono conto delle indicazioni comunitarie inerenti la tutela del consumatore e la libera circolazione delle merci all´interno dell´Unione. Rappresentano altresì uno strumento atto a favorire l´aggregazione della filiera produttiva. Quello sulla mela, considera in particolare le attività di lotta guidata, nonché i criteri utili alla salvaguardia ambientale. I Decreti dell´Ersa per l´approvazione dei disciplinari di produzione sono approvati dalla Giunta regionale. Vengono poi pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione, e sono comunicati alla Commissione dell´Unione Europea tramite il Ministero dello Sviluppo Economico. I disciplinari di produzione per la concessione dei marchi collettivi rappresentano la regola tecnica per la realizzazione delle produzioni sottoposte a tutela, e costituiscono una garanzia per i consumatori.  
   
   
AGRICOLTURA - PSR 2014-2020: AL VIA IL CONFRONTO CON LE PROVINCE SUL DOCUMENTO STRATEGICO DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA  
 
Bologna - Al via il confronto sul nuovo Programma regionale di sviluppo rurale, il provvedimento che indirizzerà gran parte della politica agricola emiliano-romagnola dal 2014 al 2020. Si è svolto ieri a Parma il primo degli incontri provinciali, voluti dall’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni per avviare il confronto con le Istituzioni e le Organizzazioni professionali ed economiche del territorio sul documento strategico messo a punto della Regione con il contributo delle principali filiere agricole e alimentari dell’Emilia-romagna. A questo appuntamento ne seguiranno, entro la fine di gennaio, altri presso ogni provincia. “La predisposizione del nuovo Psr – sottolinea Rabboni – è entrata nel vivo e per noi è molto importante coinvolgere i territori provinciali, non solo perché rappresentano il livello più vicino all’attività delle imprese agricole, ma anche perché la nuova programmazione non prevede più i Programmi provinciali, a causa del disegno di legge sul superamento delle Province. Il Psr 2014-2020 dovrà puntare al rilancio e alla stabilizzazione della redditività agricola, facendo tesoro dell’esperienza accumulata nel precedente settennato e promuovendo le reti di impresa per allargare la platea degli agricoltori coinvolti. Innovazione e organizzazione, qualità delle produzioni e una rinnovata attenzione alla sostenibilità ambientale saranno le leve su cui agire”. Il Psr dell’Emilia-romagna 2014-2020 dovrà essere approvato dalla Ue entro l’estate./