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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Aprile 2014
DALLA LUCE DEL SOLE AL CARBOTURBO: UN PROGETTO DELL´UE REALIZZA IL PRIMO CHEROSENE SOLARE  
 
Bruxelles, 29 aprile 2014 - Un progetto di ricerca finanziato dall´Ue, Solar-jet, ha creato il primo carboturbo "solare" del mondo, a partire da acqua e anidride carbonica (Co2). Per la prima volta i ricercatori sono riusciti a realizzare l´intera catena di produzione di cherosene rinnovabile a base di luce concentrata come fonte di energia ad alta temperatura. Il progetto è ancora in fase sperimentale: finora si è prodotto un bicchiere di carboturbo in condizioni di laboratorio avvalendosi di luce solare simulata; i risultati fanno tuttavia sperare che in futuro sia possibile produrre idrocarburi liquidi a partire da luce solare, acqua e Co2. Máire Geoghegan-quinn, Commissaria europea per la ricerca, l´innovazione e la scienza, ha dichiarato: "Questa tecnologia significa che un giorno potremmo produrre carburante pulito e in abbondanza per aerei, automobili e altri mezzi di trasporto, contribuendo quindi a incrementare notevolmente la sicurezza dell´energia e a trasformare uno dei principali gas a effetto serra responsabili del riscaldamento globale in una risorsa utile.". Il processo - Nella prima fase si è usata luce concentrata — simulazione della luce solare — per convertire l´anidride carbonica e l´acqua in un gas di sintesi (syngas) all´interno di un reattore solare ad alta temperatura (cfr. Immagine sopra) contenente materiali a base di ossidi metallici sviluppati presso l´Eth di Zurigo. Il syngas (una miscela di idrogeno e monossido di carbonio) è stato poi convertito in cherosene dalla Shell per mezzo del noto processo Fischer-tropsch. Anche se la produzione di syngas per mezzo della radiazione solare concentrata si trova ancora in uno stadio di sviluppo iniziale, la trasformazione del syngas in cherosene è già diffusa a livello mondiale nel settore, compresa la Shell. La combinazione dei due metodi ha il potenziale per fornire un approvvigionamento sicuro, sostenibile e scalabile di carburante per aerei, nonché diesel e gasolio o addirittura plastica. I combustibili ottenuti con il metodo Fischer-tropsch sono già certificati e possono essere utilizzati da veicoli e aeromobili attualmente in circolazione senza bisogno di modifiche al motore o all´infrastruttura per il combustibile. Contesto - Il progetto quadriennale Solar-jet è stato avviato nel giugno 2011 con un finanziamento dell´Ue pari a 2,2 milioni di Eur provenienti dal Settimo programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico (7º Pq). Il progetto Solar-jet rappresenta l´incontro fra gli organismi di ricerca del mondo universitario e del settore industriale (Eth Zurigo, Bauhaus Luftfahrt, Deutsches Zentrum für Luft- und Raumfahrt (Dlr), Shell Global Solutions e il partner responsabile della gestione Arttic). Nella prossima fase del progetto le parti intendono ottimizzare il reattore solare e valutare se la tecnologia sia in grado di funzionare su scala più ampia a costi competitivi. Reperire nuove fonti di energia rinnovabili resterà una priorità di Orizzonte 2020, il programma settennale per la ricerca e l´innovazione varato il 1° gennaio 2014. Nell´invito "Competitive Low-carbon Energy (energia competitiva a basso tenore di Co2)", pubblicato l´11 dicembre dello scorso anno, la Commissione ha proposto di investire 732 milioni di Eur nell´arco di due anni in questo settore. L´invito comprende un tema relativo allo sviluppo delle tecnologie di prossima generazione per i biocarburanti e i carburanti alternativi sostenibili. Www.solar-jet.aero  #Solarjet #Fp7  
   
   
COMMISSIONE EUROPEA ACCOGLIE CON FAVORE LA SVOLTA CHE PORTA I FLUSSI DI GAS DALLA SLOVACCHIA ALL’ UCRAINA  
 
 Bruxelles, 29 aprile 2014 - La Commissione europea accoglie con favore la firma di un Memorandum of Understanding (Mou) che consente flussi di gas dalla Slovacchia verso l´Ucraina, che è impostato che si è tenuto ieri pomeriggio a Bratislava. José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea, era presente alla cerimonia insieme al Primo ministro slovacco Robert Fico e il ministro dell´Energia ucraino Yuriy Prodan. La Commissione ha agito da facilitatore nei negoziati che hanno portato alla svolta di oggi. Insieme con il memorandum d´intesa, gli operatori gasdotto in questione - la società slovacca Eustream e la società ucraina Ukrtransgaz - firmeranno un accordo quadro di interconnessione di oggi, che colloca i dettagli tecnici della soluzione prevista. José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea, ha dichiarato: "Mi congratulo vivamente con tutte le parti coinvolte sul svolta nei negoziati sui flussi di gas dalla Slovacchia in Ucraina. Questo è un primo passo importante per diversificare le fonti di approvvigionamento di gas e contribuisce dell´Ucraina a una maggiore sicurezza energetica in Europa orientale e l´Ue nel suo complesso. Esso dimostra il forte impegno dell´Unione europea a sostegno del settore energetico ucraino, che si riflette anche nel pacchetto economica e finanziaria l´Unione ha rapidamente fornito per l´Ucraina nelle ultime settimane. Vorrei ringraziare il Commissario per l´energia Oettinger e la sua squadra, che ha giocato un ruolo centrale nella spianando la strada per l´accordo di oggi ". Günther Oettinger, commissario per l´Energia, ha dichiarato: "L´accordo di oggi segna una pietra miliare. Si tratta di un primo passo per il gas fluisce dalla Slovacchia verso l´Ucraina e rafforza i legami tra mercato energetico dell´Ue e dell´Ucraina. Gas attraverso la Slovacchia porterà un notevole aggiunta ai volumi che l´Ucraina può già importare dall´Ungheria e dalla Polonia. Le consegne degli Stati membri dell´Ue offrono Ucraina accesso al gas prezzo sulla base di principi equi e trasparenti. E ´importante a questo proposito che l´Ucraina, in particolare per quanto membro della Comunità dell´energia, fa rapidi progressi nell´allineamento suo quadro giuridico e normativo alla legislazione energetica dell´Ue. Ciò consentirà di aumentare la fiducia degli investitori e aiutare il paese a modernizzare il suo settore energetico. " Sfondo - Attualmente, è tecnicamente possibile spedire il gas dalla Polonia e dall´Ungheria all´Ucraina. Lo scorso anno l´Ucraina ha importato circa 2 miliardi di metri cubi di gas degli Stati membri dell´Ue. Sulla base della soluzione che viene presentato nel protocollo d´intesa, il gasdotto Vojany esistenti e inutilizzati a Veľké Kapušany sul lato slovacco sarà ammodernato nel corso di un breve periodo di costruzione. C´è una chiara prospettiva che 22 milioni di metri cubi di gas al giorno può fluire dalla Slovacchia Ucraina tramite l´oleodotto Vojany a partire dall´autunno 2014. Ciò corrisponde a circa 8 miliardi di metri cubi all´anno. Eustream saranno rapidamente verificare alcuni dettagli tecnici in modo da essere in grado di confermare l´attuazione di questa soluzione in poche settimane. Qualora questa opzione inaspettatamente rivelarsi non sia realizzabile, l´alternativa sarebbe quella di iniziare con un volume più piccolo e scalare il gasdotto fino a 22 milioni di metri cubi al giorno fino ad aprile 2015. L´efficace attuazione dei flussi di gas verso l´Ue per l´Ucraina è una situazione win-win per entrambe le parti. Permette l´Ucraina per accedere alle varie fonti di gas - tra i quali gas norvegese o di gas naturale liquefatto (Gnl) dai mercati globali - a prezzi competitivi. Come membro della Comunità dell´energia, l´Ucraina garantire l´attuazione della legislazione mercato interno dell´energia dell´Ue. L´approssimazione del quadro giuridico e regolamentare ucraino è un prerequisito per la fiducia maggiore di investitori e potrebbe portare ad un migliore utilizzo delle infrastrutture per il gas immensa di Ucraina, per esempio per quanto riguarda la capacità di storage. Tuttavia, la soluzione che è stata sigillata oggi è solo un primo passo per consentire flussi di gas dalla Slovacchia Ucraina. Ulteriori opzioni oltre ad utilizzare la pipeline Vojany saranno legalmente e tecnicamente valutati a tempo debito.  
   
   
ASTI - FARE RETE PER L´EFFICIENZA ENERGETICA: INCONTRI GRATUITI  
 
Asti, 29 aprile 2014 - Dopo la positiva esperienza dello scorso anno, prende il via la seconda edizione dei laboratori territoriali di Csrpiemonte, progetto sulla responsabilità sociale d’impresa promosso dalla Camera di Commercio di Asti e coordinato da Unioncamere Piemonte in collaborazione con la Regione Piemonte. Il laboratorio territoriale di Asti, articolato su tre incontri, sarà dedicato alla collaborazione tra imprese intorno al tema dell’efficienza energetica. Gli incontri si terranno a Palazzo Borello (sala conferenze, piazza Medici 8) sempre dalle 14.30 alle 17. S´inizia lunedì 12 maggio con il tema “le reti d’impresa e lo scenario nazionale. Perché fare rete intorno al tema dell’efficienza energetica: obiettivi e valore atteso”. Si prosegue lunedì 19 maggio con un excursus sulle “forme giuridiche della rete: contratto di rete, consorzio, Ati”. Nell´incontro finale di lunedì 26 maggio si parlerà delle reti d’impresa per l’efficienza energetica: casi e testimonianze locali e nazionali. La partecipazione è gratuita, il modulo di adesione è scaricabile dal sito www.At.camcom.gov.it  E´ richiesta l´adesione entro giovedì 8 maggio 2014 all’Ufficio Informazione e Sviluppo Economico della Camera di Commercio: tel 0141535244 – fax 0141535273 - studi@at.Camcom.it    
   
   
RICOSTRUZIONE - ATTRAVERSO DUE ORDINANZE, PREDISPOSTE UNA SERIE DI MISURE DI FLESSIBILITÀ PER LA RINASCITA DEI CENTRI STORICI E URBANI COLPITI DAL TERREMOTO DEL MAGGIO 2012. SARÀ POSSIBILE AVERE CONTRIBUTI ANCHE PER DELOCALIZZARE, ACQUISTARE IN ALTRA ZONA, NELL´AMBITO DI PIANI ORGANICI DEFINITI DAI COMUNI. LA REGIONE EMILI AROMAGNA AGGIUNGE 11 MILIONI DI EURO PER LA "CITTÀ PUBBLICA"  
 
Bologna, 29 aprile 2014 – Varate una serie di misure per supportare in maniera flessibile la rinascita dei centri storici e urbani colpiti dal sisma del maggio 2012. Il Commissario delegato alla ricostruzione e presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani - anche grazie ad alcuni elementi definiti dalla Legge di Stabilità del Governo nazionale, che garantiscono maggiore elasticità nell’utilizzo delle risorse per la ricostruzione - vara due ordinanze per i centri storici e urbani. L’obiettivo dei provvedimenti quello di favorire il ripristino delle condizioni di vita, la ripresa delle attività economiche e la riduzione della vulnerabilità in ambiti che abbiano subito danni molto gravi al patrimonio edilizio abitativo, produttivo e per servizi, ai beni culturali e alle infrastrutture attraverso programmi di rigenerazione che si integrino con gli interventi di ricostruzione già in atto. Le due ordinanze prevedono la possibilità di realizzazione da parte dei Comuni di un Piano organico, importante norma di flessibilità costruita in accordo con i sindaci dei Comuni coinvolti e la possibilità di recuperare anche gli immobili di proprietari che non intendono farlo attraverso la vendita e successiva destinazione all’affitto in modo da raggiungere il duplice risultato di ricostruire e aumentare l’offerta di alloggi in locazione rivitalizzando i centri storici. Oltre a questi provvedimenti, la Giunta regionale dell’Emilia-romagna ha approvato una misura per la “città pubblica”, mettendo a disposizione dell’area colpita dal sisma ulteriori 11 milioni di euro con la Legge di bilancio del 2014. Il Piano organico Il Piano organico è un documento programmatico-operativo che, sulla base delle risorse per la ricostruzione effettivamente disponibili (quelle previste dalla Lr 16 e Lr 19) delinea la strategia generale e definisce l’insieme delle azioni che il Comune, d’intesa anche con altri soggetti pubblici e privati, intende attivate per la rigenerazione degli ambiti urbani, la rivitalizzazione delle funzioni economiche, sociali e amministrative e all’aumento dei residenti. Il Piano organico dovrà essere approvato dal Consiglio comunale di ciascuna municipalità interessata e avrà la funzione di ordinare gli interventi che si possono realizzare rapidamente, possibili nel breve periodo, tra quelli previsti dal Piano di Ricostruzione. Delocalizzazioni Prevista anche la delocalizzazione, ovvero la possibilità, da parte di chi ha l’immobile danneggiato gravemente (E3 e E2) o demolito, di acquistare o ricostruire in un’altra zona della città con un contributo pari a quello dovuto per l’edificio danneggiato. Quest’ultimo deve in cambio essere ceduto gratuitamente al Comune. Acquisto di immobili disponibili Entrambe le ordinanze prevedono misure che consentono l’acquisto con modalità e finalità differenti. I proprietari di alloggi gravemente danneggiati avranno la possibilità di acquistare una nuova abitazione, in zone indicate dal piano organico, anziché riparare la vecchia che verrà ceduta in cambio al comune. Viene disciplinato l’acquisto di immobili danneggiati, da parte di imprese, costruttori o soggetti terzi, anche pubblici, come le Acer. Immobili che questi soggetti possono recuperare con il contributo dovuto per quell’immobile. Il nuovo proprietario è però obbligato a mettere lo stesso immobile in locazione a canone concordato per un periodo medio lungo. Possibile anche vendere l’immobile, ma con una riduzione del contributo dovuto, o realizzare un affitto con patto di futura vendita. La ‘Città pubblica’ Con uno stanziamento di 11 milioni di euro previsti dal Bilancio 2014, la Giunta regionale dell’Emilia-romagna, sempre nell’ambito di qualità complessiva della rinascita dei centri storici e urbani, ha approvato una delibera che si occupa della cosiddetta città pubblica (marciapiedi, strade, piazze), per integrare i piani di rivitalizzazione con interventi destinati a completare operazioni anche nelle parti con destinatarie di contributi per la ricostruzione. Politiche per i centri storici A tutti gli interventi resi possibili dalle nuove ordinanze si aggiungono quelli già consentiti dalle precedenti disposizioni, in particolare attraverso le Umi, i Piani della ricostruzione ed i Piani per la riparazione degli edifici pubblici e dei beni culturali, che potranno concorrere, con iniziative integrate anche con soggetti privati, alla messa a punto da parte di ciascun comune di politiche organiche di rivitalizzazione del centro storico. I dati Mude e Sfinge Abitazioni. Ad oggi, le ordinanze per la liquidazione bancaria hanno raggiunto quota 2.922 per un importo di 420 milioni. Sono complessivamente 12.300 le domande e le prenotazioni registrate su Mude (esclusi ancora gli edifici che rientrano nelle Umi) a fronte di 14.000 edifici danneggiati registrati attraverso le schede Aedes. Le abitazioni interessate dagli interventi già finanziati sono 11.076 (pari a 18.396 abitanti). Si stima che tra domande e prenotazioni si raggiunga la cifra di 25.000 abitazioni recuperate. A queste vanno aggiunte le riparazioni ed i ripristini, specie quelli di modesta entità, effettuati direttamente dai proprietari delle abitazioni con il ricorso al credito d’imposta. A due anni dal sisma sono stati conclusi 1.500 cantieri. Di questi, la maggioranza riguarda edifici che hanno avuto danni lievi o medi e corrispondono a circa 3.500 abitazioni tornate agibili e dunque le famiglie rientrate nelle loro case. Imprese. Le richieste di contributi ammontano complessivamente a 7828. Registrate dal sistema Sfinge un migliaio le domande (equivalenti a 900 milioni di euro) a cui si aggiungono 4.000 prenotazioni mentre gli immobili a uso produttivo e commerciale registrati su Mude sono 2828. Gli interventi presentati su Sfinge e completati per i quali è stata presentata la documentazione a saldo sono 163 sui 462 finanziati, mentre per 220 è stato certificato uno stato di avanzamento che supera il 50%. Le richieste sul fondo Inail, riguardanti le imprese che abbiano carenze strutturali nei capannoni e per le quali occorra intervenire per aumentarne la sicurezza, sono oggi 740 per un contributo complessivo di 24,2 milioni di euro (già assegnati a 415 imprese risorse per 11,6 milioni). Finanziate 943 imprese sul bando Por Fesr (sviluppo e occupazione) per circa 83 milioni: attesi per circa 2.000 nuovi posti di lavoro. Per la ricerca 68 imprese hanno ricevuto un finanziamento complessivo di 2,9 milioni di euro.  
   
   
SI COSTITUISCE UFFICIALMENTE IL CLUSTER LEGNO PIEMONTE: PROMUOVERA’ L’UTILIZZO DEL LEGNO NELL’EDILIZIA  
 
 Torino, 29 aprile 2014 - Decolla il progetto del “Cluster Legno Piemonte”, promosso dalla Provincia di Torino, dall’Environment Park e dal Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e presentato in anteprima nell’autunno scorso a Milano, in occasione della fiera Made Expo. La Giunta Provinciale, su proposta dell’Assessore all’Agricoltura e Montagna, ha approvato l’adesione della Provincia di Torino al Protocollo d’intesa che sancisce ufficialmente la costituzione del Cluster. Nelle prossime settimane tutti i partner dell’iniziativa ufficializzeranno la loro adesione, sottoscrivendo il Protocollo. Il Cluster Legno Piemonte prosegue un’azione di valorizzazione e messa in rete delle risorse forestali del territorio, che la Provincia di Torino ha avviato nel 2002 con la manifestazione fieristica ‘Bosco e Territorio’ ed ha proseguito con il progetto europeo transfrontaliero ‘Bois-lab’. Oggi nel territorio provinciale torinese si concentra la quasi totalità delle foreste a gestione forestale sostenibile certificata presenti in Piemonte: oltre 25.000 ettari. Le finalità del Cluster sono coerenti con gli obiettivi che la Provincia ha perseguito negli ultimi tredici anni: valorizzare le professionalità e le potenzialità produttive della filiera foresta-legno-edilizia, raggruppando le risorse e le professionalità di tutti gli attori che, con competenze e ruoli diversi, operano in Piemonte nel comparto foresta-legno-edilizia: Enti locali, imprese, proprietà forestale pubblica e privata, associazioni imprenditoriali, istituzioni del sistema della ricerca, formazione e dell’innovazione. L’idea sviluppata dagli attori pubblici e privati che hanno sottoscritto o sottoscriveranno a breve il Protocollo d’intesa si ispira all’esperienza degli “Holzcluster” costituiti in altre regioni e nazioni alpine europee, come il Trentino-alto Adige e l’Austria. Attraverso un rafforzamento dei legami fra istituzioni, sistema di ricerca e di impresa, gli “Holzcluster” hanno generato sviluppo e innovazione della filiera legno, con positive ricadute sull’ambiente, determinando in alcuni casi un più ampio ricorso al legno regionale e un accorciamento delle filiere. I partner si impegnano a promuovere un sistema territoriale attivo e dinamico nel settore delle costruzioni in legno, perseguendo alcuni obiettivi strategici: - sinergia territoriale tra istituzioni, istituti di ricerca, organizzazioni imprenditoriali ed aziende - supporto diretto alle aziende per valorizzare l’eccellenza e la visibilità del prodotto e dell’intero sistema - percorsi di formazione e aggiornamento professionale, internazionalizzazione e strategie di impresa - rafforzamento della presenza delle aziende piemontesi nel settore della costruzione in legno - promozione dell’innovazione attraverso la cooperazione - sostegno della filiera legno, anche attraverso la promozione di reti d’impresa. Per saperne di più: www.Clusterlegnopiemonte.it  I Partner Del “Cluster” - Provincia di Torino, Environment Park, Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, Dipartimento di Scienze agrarie, forestali e alimentari dell’Universita’ di Torino, Siat (Società Ingegneri e Architetti di Torino), Fondazione dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Torino, Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Torino, Cna Torino, Confcooperative Fedagri Piemonte, Api Torino, Confartigianato Imprese Piemonte, Sezione Legno di Confindustria Cuneo, Associazione Legno dell’Unione Industriale di Torino, Consorzio Forestale del Canavese, Comunità Montana Valli Orco e Soana, Comune di Massello (capofila della Convenzione tra i Comuni di Massello, Fenestrelle, Inverso Pinasca, Perosa Argentina, Perrero, Pinasca, Pomaretto, Porte, Pragelato, Prali, Pramollo, Roure, Salza di Pinerolo, San Germano Chisone, Usseaux e Villar Perosa), Consorzio Forestale Alta Valle Susa, Consorzio Forestale di Villarfocchiardo, Gal Valli del Canavese, Gal Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone, associazione Fsc Italia, associazione Pefc Italia, Uncem Piemonte, Federforeste Piemonte, Fondazione per l’Ambiente “Teobaldo Fenoglio” Onlus. Un Progetto Che Viene Da Lontano: L’esperienza Di “Bois-lab” - Nell’ottobre del 2011 si è concluso il progetto di cooperazione transfrontaliera “Bois Lab”, che ha rappresentato per la Provincia di Torino il principale strumento per definire e avviare, in stretta concertazione con gli operatori pubblici e privati, una strategia organica di valorizzazione della filiera foresta-legno provinciale, coerentemente con gli obiettivi indicati dalla Legge forestale regionale 4 del 2009 e con le competenze che la normativa ha attribuito alla Provincia. Grazie a “Bois-lab” l’interesse per l’impiego del legno nelle costruzioni è sensibilmente cresciuto, così come è cresciuto il numero di imprese di costruzioni o di segherie attive nel territorio provinciale che si sono specializzate nell’edilizia in legno. La Provincia ha censito ed accompagnato le imprese del settore attraverso lo strumento dell’Atlante delle Professionalità Legno-edilizia, realizzato dal Politecnico di Torino. Nella grave situazione di crisi che ha colpito il settore edile in Italia, l’unico comparto che esprime valori in controtendenza è quello delle costruzioni in legno. Nuove e interessanti prospettive di mercato si sono aperte ed è opinione condivisa da tutti gli operatori che solo unendo le forze per costruire un sistema piemontese delle costruzioni in legno - dalla produzione di materia prima alle rifiniture, dalla progettazione alla formazione dei tecnici - è possibile contrastare l’egemonia di altre regioni e nazioni alpine, che, come il Trentino, l’Alto Adige e l’Austria operano da molto tempo e con notevoli risorse pubbliche per valorizzare il comparto.  
   
   
VILLA UMBRA: IL 6 MAGGIO PRIMO FORUM REGIONALE "PAESAGGIO E GEOGRAFIA"  
 
Perugia, 29 aprile 2014 – La Regione Umbria, in collaborazione con la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, organizza il Forum Regionale "Paesaggio e geografia" che prenderà avvio il giorno 6 maggio, alle ore 9 presso l´Hotel Giò di Perugia con il convegno dal titolo "Paesaggio e Geografia: luoghi, identità, appartenenza". Nel pomeriggio seguirà il ciclo delle tavole rotonde dedicate alle "strategie per il paesaggio regionale umbro". L´obiettivo che la Regione Umbria intende raggiungere attraverso questo percorso formativo itinerante è quello di promuovere una serie di iniziative finalizzate ad informare, formare, comunicare e sensibilizzare le istituzioni ai vari livelli, la società civile, le organizzazioni private al valore del paesaggio, al suo ruolo e alla sua trasformazione. La Regione Umbria, si legge in una nota, aderendo ai principi della Convenzione Europea del Paesaggio e del Codice dei beni culturali e paesaggistici, considera centrale nelle proprie politiche di governo del territorio il tema del paesaggio, la sua tutela e la sua valorizzazione. Il paesaggio di valore è una risorsa limitata e irriproducibile, un bene della collettività che concorre al benessere culturale, sociale ed economico della popolazione, non solo come miglioramento della qualità della vita e della identità culturale, ma anche come incremento di attrattività e di competitività regionale nello scenario internazionale. In vista dell´approvazione del Piano Paesaggistico Regionale, la Regione Umbria, tenendo conto delle innovazioni normative intervenute sul tema Paesaggio a livello nazionale, adotta un approccio "bottom up" che riconosce il ruolo attivo dei cittadini nelle decisioni che riguardano il loro paesaggio. La tutela del paesaggio è transitata da una concezione passiva fatta di norme proibitive, a un modo più attivo volto ad incrementare la sensibilità culturale alla percezione sociale del paesaggio, attraverso azioni di disseminazioni dirette sia ai cittadini che ai portatori di interesse. L´apertura del Forum e del Convegno sarà affidata all´amministratore unico della Scuola, Alberto Naticchioni ed al coordinatore regionale Diego Zurli. L´architetto Ambra Ciarapica, dirigente del Servizio Paesaggio, Territorio, Geografia della Regione presenterà il programma complessivo del Forum e coordinando la prima parte del Convegno che inizierà con la presentazione del nuovo sito tematico regionale "Umbriapaesaggio" Il convegno servirà inoltre per comunicare lo stato d´avanzamento dei progetti dell´Agenda Digitale sui temi riguardanti il territorio, a cura di Annalisa Doria, coordinatore regionale dell´area organizzazione delle risorse umane, innovazione tecnologica e autonomie locali. Alle ore 11, dopo la relazione sul tema "La Forma della terra" di Renzo Maseroli, Responsabile del Settore Geodetico dell´Istituto Geografico Militare (Igm), seguirà la premiazione dei vincitori del concorso fotografico per le scuole e gli under 30 "L´umbria e i suoi paesaggi-strutture identitarie" ed il lancio del nuovo concorso fotografico "I paesaggi della memoria" a cura di Nicoletta Tasso del Servizio regionale Paesaggio, Territorio e Geografia. Nella seconda parte della mattinata invece, saranno sviluppati i temi "Letture di paesaggio", "Paesaggio e Geografia" e "Paesaggi agrari storici verso paesaggi agrari tradizionali" rispettivamente da Cristina Papa dell´Università di Perugia, da Franco Farinelli dell´ Università di Bologna e da Biancamaria Torquati e Francesco Musotti dell´Università. "Alfabeti ecologici per una coscienza di paesaggio e di luogo" è l´argomento che chiude la mattinata con l´intervento di Doretta Canosci sempre dell´ Università di Perugia. Nel pomeriggio è prevista la tavola rotonda: "Strategie per il paesaggio regionale umbro", a cui sono invitati il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, l´Anci, l´Ordine Professionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e conservatori della Provincia di Perugia e di Terni, l´Ordine Professionale degli Ingegneri della Provincia di Perugia e di Terni, l´Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Perugia e di Terni, l´Ordine dei Geologi della Regione Umbria e l´Ance. Le tavole rotonde saranno coordinate da Alberto Clementi, Preside della Facoltà di Architettura dell´Università di Chieti – Pescara.  
   
   
ANCE SALERNO: IN CAMPANIA BOOM DI IMPRESE CON TITOLARI STRANIERI  
 
Salerno, 29 aprile 2014 - Napoli e la Campania guidano la graduatoria nazionale per incremento di imprese con il titolare straniero. È un vero e proprio boom sintetizzato dal tasso di crescita - riferito al 2013 - che in Campania è pari al 9,1% (media Italia: 4,8%) e nella provincia di Napoli si attesta al 15,2%. Sopra la media nazionale anche le province di Salerno (6,8%) e Caserta (6,1%). Al di sotto, invece, Benevento (2,6%) ed Avellino (0,90%). I dati – evidenziati dal Centro Studi Ance Salerno – sono contenuti nel report Unioncamere/infocamere/movimpresa dello scorso 21 marzo. I saldi, in termini assoluti, segnalano un incremento di 1.593 imprese straniere in provincia di Napoli, 407 in provincia di Salerno, 449 in provincia di Caserta, 36 in provincia di Benevento e 21 in provincia di Avellino. In termini complessivi in Campania sono registrate nel circuito degli enti camerali 29.912 aziende a guida straniera (+2.506 nel 2013) che pesano per il 5,3% sul totale dello stock complessivo al 31 dicembre 2013. Se si restringe il campo dell’analisi alle imprese guidate da stranieri extra Ue, le percentuali aumentano ancora. In questo caso la Campania è la prima regione d’Italia per tasso di crescita con il +10,4% (media Italia: 5,72%). Crescono anche i trend nelle singole province: Napoli, 16,6%, Salerno, 8,2%, Caserta, 6,6%, Benevento, 2,8%, Avellino, 1,7%. In questo caso il saldo positivo è pari – a livello regionale – a 2.429 aziende in più (su uno stock complessivo di 25.569 imprese a guida straniera). Il Trend Nelle Singole Province Particolarmente significativo il dato inerente la provincia di Napoli: il tasso di crescita delle imprese straniere (15,2%) è il più alto a livello nazionale, con un saldo positivo pari a 1.593 imprese ed uno stock complessivo di 12.031 unità (il 4,4% del totale imprese). Per quanto concerne le altre province, si segnalano Salerno (tasso di crescita pari al 6,8%, +407 per uno stock complessivo di 6.324 unità, 5,2% del totale imprese) e Caserta (tasso di crescita pari al 6,1%, +449 per uno stock complessivo di 7.772 unità, 8,6% del totale imprese), mentre meno significativi risultano i numeri provenienti dalle province di Benevento (tasso di crescita del 2,6%) ed Avellino (tasso di crescita dello 0,9%). Le Imprese Extra Ue In Campania La Campania presenta anche il maggior tasso di crescita nazionale di imprese di stranieri extra Ue (+10,4%), con un saldo nati/mortalità che nel 2013 è stato pari a +2.429 imprese. Si tratta di numeri notevolmente superiori al tasso di crescita medio nazionale che nel 2013 è stato del 5,72%. Anche in questo caso, tra le province campane, spicca il dato relativo alla provincia di Napoli, dove tale tasso di crescita è stato del 16,67% (+1551 imprese), il più alto a livello nazionale. Importante anche la crescita in provincia di Salerno (+8,27%; +388 imprese) e Caserta (+6,64%; +432 imprese), mentre più modesto risulta l’incremento nelle province di Benevento (+2,88%; +28 imprese) ed Avellino (+1,75%; +30 imprese). Il Quadro Nazionale Al 31 dicembre 2013 le imprese straniere in Italia ammontano a 497.080 unità, per un saldo attivo pari a 23.285 imprese, un tasso di crescita del 4,88% ed un peso sul totale delle imprese registrate nel nostro Paese pari all’8,2%. Ben 384.318 di esse sono guidate da cittadini stranieri extra Ue. La crescita dell’imprenditoria straniera in Italia - ha sottolineato Unioncamere - ha consentito di mantenere in campo positivo il bilancio anagrafico dell’intero sistema imprenditoriale italiano, cresciuto complessivamente, nel 2013, di 12.681 unità. I Settori Preferiti Se in valori assoluti le attività più presidiate sono quelle del commercio (dove le imprese a guida straniera in Italia sono 175.213) e delle costruzioni (126.175) - ha evidenziato Unioncamere - in termini di dinamica il 2013 ha visto un notevole incremento soprattutto delle imprese di noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese (+3.043 imprese pari al +14,84%). La Tipologia Giuridica Delle Aziende «Si conferma - è scritto nella nota di Unioncamere - la straordinaria prevalenza di imprese individuali (400.583), sebbene anche nell’universo straniero si rafforzi la tendenza a un incremento delle società di capitali (aumentate del 7,70% nel 2013)». Le Aree Di Provenienze Dei Titolari Quanto alla provenienza degli imprenditori, con riferimento alle sole imprese individuali, «il Paese leader resta il Marocco, da cui provengono 61.177 titolari. Nel 2013, tuttavia, la Romania (46.029) sottrae la medaglia d’argento alla Cina (45.043). Gli incrementi più forti registrati nel 2013 hanno però riguardato in termini assoluti il Bangladesh (+3.576 imprese)». Il Commento Del Presidente Ance Salerno Antonio Lombardi «I dati di Unioncamere - evidenzia il presidente di Ance Salerno Antonio Lombardi - richiamano l’attenzione prima di tutto su una chiara dinamica in crescita di integrazione sociale che non può che essere valutata in maniera positiva da tutti i punti di vista. Sotto il profilo più strettamente correlato all’analisi del quadro economico - continua Lombardi - è indiscutibile l’apporto non secondario della forza/lavoro straniera alla formazione del valore aggiunto nazionale e regionale. Si tratta, quindi, di creare le condizioni più consone per favorire ancora di più l’ingresso nei circuiti “visibili” delle iniziative imprenditoriali e, naturalmente, dei lavoratori stranieri che stanno dando una consistente mano allo sviluppo dei nostri territori. Proprio a loro tutela vanno combattute ancora con più determinazione tutte le zone grigie, quelle nelle quali si annidano e prosperano i fenomeni di illegalità, che di fatto depotenziano le energie positive. Da questo punto di vista – conclude il presidente Lombardi – come ha suggerito Unioncamere, può essere certamente utile impiegare la tecnologia, incrociando le banche dati e verificando che le aziende registrate siano effettivamente in regola ed attive come dichiarato».  
   
   
COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO, IL SUPEREURO INCEPPA LA MACCHINA DELL’EXPORT SUI MERCATI EXTRA-UE A FEBBRAIO CALANO LE VENDITE AL DI FUORI DELL’UE (-2,3% NEI DATI DESTAGIONALIZZATI RISPETTO A GENNAIO), MA NEI PRIMI DUE MESI DELL’ANNO L’ITALIA SEGNA UN INCREMENTO DELL’1,8% NELL’EXPORT COMPLESSIVO  
 
 Roma, 29 aprile 2014 – Il forte apprezzamento dell’euro penalizza le performance dell’export italiano nei Paesi Extra-ue, in calo a febbraio del 2,3% e nei primi due mesi dell’anno dell’1,1% nei dati destagionalizzati. Recuperano terreno, invece, le vendite nei Paesi dell’Unione, che segnano nel periodo gennaio-febbraio un incremento del 4,3% rispetto al 2013. “Le imprese stanno dimostrando grande flessibilità perché riescono in parte a compensare sul mercato europeo la flessione in ambito Extra-ue. – sottolinea Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat sul commercio estero diffusi oggi – Questa flessibilità si riverbera nei conti con l’estero, tant’è che l’Italia si colloca tra i 5 Paesi del G20 che vantano il maggior surplus manifatturiero”. Nel periodo gennaio-febbraio 2014, continua comunque l’incremento delle esportazioni complessive (dell’1,8%, sempre nei dati destagionalizzati), secondo solo a quello della Germania (+3,7%) e superiore a quello dei “cugini francesi” (+0,3%). La crescita del saldo della bilancia commerciale è addirittura superiore a quella della stessa Germania (+3,2 miliardi contro i +700 milioni di euro). “Il fatto che cresciamo su mercati maturi come Germania (+3,7%) e Stati Uniti (+7,6%) lascia ben sperare per il futuro perché, se i segnali di ripresa saranno confermati, vuol dire che le produzioni italiane riescono ad essere competitive anche in quei Paesi in cui la nostra presenza è ormai consolidata. Ciò non toglie che dobbiamo rafforzarci nelle Aree più dinamiche; in questo senso diventa urgente il preannunciato intervento “espansivo” della Bce, sia per rimettere in moto il credito che per riportare ad un più equilibrato rapporto euro-dollaro”, conclude Esposito.  
   
   
ORDINI DI MACCHINE UTENSILI: NEL PRIMO TRIMESTRE +15,2%. IL MERCATO ITALIANO RIPARTE: ORDINI INTERNI A +79,3%.  
 
Cinisello Balsamo, 29 aprile 2014 - Nel primo trimestre 2014, l’indice degli ordini di macchine utensili, elaborato dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per Produrre, segna un incremento del 15,2% rispetto al periodo gennaio-marzo dell’anno precedente. Il valore assoluto dell’indice risulta pari a 152,9, sopra la media di periodo, considerato il 2010 come nuovo anno di riferimento*. Il risultato è stato determinato sia dal positivo riscontro raccolto dai costruttori oltreconfine sia del risveglio del mercato italiano. Sul fronte estero, l’indice degli ordini registra un incremento del 5,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, confermando il trend positivo rilevato a partire dall’ultimo trimestre 2013. Il valore assoluto dell’indice, nel periodo gennaio-marzo, raggiunge quota 166,5. Sul fronte domestico, l’indice dei costruttori italiani segna un deciso incremento, crescendo del 79,3% rispetto al primo trimestre 2013, per un valore assoluto pari a 127,1. “Dalla rilevazione trimestrale elaborata dal Centro Studi - ha commentato Luigi Galdabini, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre - emerge una generale ripresa della domanda di macchine utensili italiane che risulta però più evidente, in termini di incremento, sul mercato interno”. “Se infatti - ha continuato Galdabini - il mercato estero, dopo un periodo di stasi, già a partire dalla fine dello scorso anno aveva riavviato gli investimenti in made in Italy di settore, la domanda italiana sembra risvegliarsi ora. Un ottimo segnale, questo, che però va interpretato considerando che l’incremento risulta così deciso anche perché si confronta con un periodo disastroso che speriamo essere alle nostre spalle”. L’inversione di tendenza della domanda interna dovrebbe altresì trovare beneficio nell’entrata in vigore della Nuova Legge Sabatini che, operativa dal 31 marzo, nella prima finestra di presentazione pratiche, ha raccolto ben 2010 domande di finanziamento, per un valore di investimenti in beni strumentali pari a 655 milioni di euro. “L’attuazione della Nuova Legge Sabatini - così fortemente caldeggiata da Ucimu - stimolerà certamente gli investimenti in beni strumentali ma da sola non è sufficiente per assicurare il rilancio del mercato italiano che per troppo tempo ha sospeso l’attività di acquisizione e sostituzione di macchinari a elevata tecnologia. In questo senso auspichiamo sia finalmente introdotto il sistema di liberalizzazione degli ammortamenti o, almeno, la revisione dei coefficienti oggi fermi al 1988, provvedimento che potrebbe ulteriormente accelerare le decisioni di acquisto da parte degli utilizzatori”. “Al di là dei provvedimenti specifici per il settore, consapevoli della scarsa disponibilità di risorse, chiediamo alle autorità di governo di perseguire con determinazione gli obiettivi prefissi, a partire da tutta quella attività di sburocratizzazione che libererebbe le imprese di vincoli e zavorre oggi particolarmente penalizzanti per la competitività del sistema produttivo del paese a confronto con i concorrenti stranieri. Con questo penso anzitutto al costo del lavoro, su cui l’esecutivo deve operare in maniera decisa affinché la riduzione del cuneo fiscale possa portare benefici sia alle aziende che ai lavoratori impiegati ma penso, per esempio, anche alla riforma del diritto in materia di protezione dei creditori”. “Sul fronte estero - ha concluso Galdabini - considerata la grande propensione all’export delle nostre imprese, per lo più di dimensione medio piccola e dunque con poca disponibilità di risorse da destinare in autonomia all’attività di marketing, andrebbero incrementate le iniziative di promozione del made in Italy che, grazie alla collaborazione tra associazioni settoriali e Ice Agenzia, permettono tra l’altro la presentazione dei settori industriali in cui l’Italia eccelle in modo compatto e organico”. *[Nella rilevazione dell’indice assoluto, si segnala che l’anno base (prima identificato nel 2005) è oggi fissato al 2010 per necessità di attualizzare i valori dopo la crisi del 2009.]  
   
   
APRE A MILANO IL PRIMO SPAZIO COMUNALE INTERAMENTE DEDICATO ALLA SICUREZZA SUL LAVORO  
 
Milano, 29 aprile 2014 – “Saranno gli spazi e l’aula magna del Centro di Formazione di viale D’annunzio 15 a ospitare in vista di Expo 2015 il primo centro per la cultura della sicurezza nei luoghi lavoro”. A renderlo noto questa mattina l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico del Comune di Milano intervenendo a ”Workers Memorial Day 2014”, l’incontro promosso da Ciip, Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione, in occasione della giornata mondiale di ricordo delle vittime del lavoro. Il ”Workers Memorial Day” nasce nel 2003 grazie all’impegno dell’Ilo, International Labour Organization e di numerose istituzioni internazionali. “Per la prima volta – prosegue l’assessore – daremo vita in città, grazie alla collaborazione con Ciip, ad un luogo che possa essere punto di riferimento per i giovani, i lavoratori, le organizzazioni sindacali e le aziende che vogliano affrontare con un approccio nuovo le tematiche legate alla sicurezza ma soprattutto alla prevenzione negli ambienti di vita, di studio e di lavoro. Un luogo capace di promuovere attraverso incontri, seminari e distribuzione di diverso materiale informativo, dai dépliant ai poster didattici, una nuova cultura del lavoro in sintonia con gli attuali cambiamenti sociali ed economici”. Il Centro di Formazione di viale D’annunzio ospiterà, durante i sei mesi di Expo, convegni tematici e informativi oltre a seminari, incontri e corsi di formazione dedicati agli studenti delle scuole superiori milanesi e non solo sul tema “Mi impegno per la Prevenzione: Ambiente-nutrizione-salute-sicurezza-lavoro“. L’importanza della diffusione di una nuova cultura della sicurezza trova conferma nei dati Inail che evidenziano una costante diminuzione degli incidenti mortali sul lavoro: erano 1.263 nel 2007, 1.150 nel 2008, 1.066 nel 2009, 1.020 nel 2010, 888 nel 2011 e 834 nel 2012, con un decremento del 34% in 5 anni. I casi d’infortunio avvenuti nel 2012 e definiti a tutto il mese di ottobre 2013, sempre secondo l’Inail, sono stati 656.828, l’89% dei quali nell’Industria e Servizi, con una diminuzione di quasi il 10% rispetto al 2011 e di circa il 25% rispetto al 2008. Le denunce hanno riguardato per il 19% le attività manifatturiere, per il 10% il Commercio, per il 9,5% le Costruzioni, per l’8% la Sanità e per il 7,9% i Trasporti. I casi riconosciuti sono stati 452.612 (+ 25.363 ancora in attesa di definizione) con una percentuale di riconoscimento pari all’84% del totale (al netto, oltre che dei casi in corso di definizione, di quelli risoltisi nei 3 giorni, le cosiddette franchigie). A Milano l’Inail ha registrato, nel corso del 2013, 36.482 infortuni nel settore Industria e Servizi (sul totale di circa 38mila), con un calo del 30% rispetto al 2007. Nella nostra provincia il 72% degli infortuni è avvenuto nell’ambiente di lavoro, il 19% in itinere e il 9% in occasioni di lavoro con mezzi di trasporto. “Anche la realtà milanese, in linea con il trend nazionale, ha visto un decremento degli infortuni e degli incidenti mortali – conclude l’assessore Tajani – ma è necessario non ´abbassare la guardia´ anche perché nuovi fattori di rischio e nuove malattie professionali stanno emergendo. È quindi indispensabile il potenziamento a tutti i livelli delle iniziative di prevenzione che l’Amministrazione può porre in essere. In questa direzione va anche la collaborazione con Asl Milano sul tema della prevenzione nei cantieri legati al mondo della moda e dell´intrattenimento“.  
   
   
"SEED MONEY”: 37 NUOVI PROGETTI DI IMPRESA  
 
Trento, 29 aprile 2014 - Sono 37 le nuove iniziative imprenditoriali in fase di avvio grazie all’ultimo bando dell’iniziativa “Seed Money” (Bando Fesr 1/2013). Si aggiungono ai 53 attualmente operanti. Riceveranno assistenza finanziaria per un periodo di 18 mesi in modo da facilitare la fase di avvio dell’attività di impresa. Sono stati selezionati nello specifico 14 progetti di innovazione tecnologica, 20 di innovazione sociale e 3 di incubatori specialistici. Se ne è parlato questa mattina presso la Sala Belli del palazzo della Provincia autonoma di Trento in piazza Dante a Trento dove si è tenuto l´evento annuale del Programma Operativo Fesr (fondo europeo di sviluppo regionale) dedicato al progetto " Seed Money" e alle iniziative di sostegno all´imprenditorialità in Trentino. L´appuntamento era organizzato dal Servizio Europa - in qualità di autorità di gestione del Programma Operativo Provinciale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale che finanzia diverse iniziative di sviluppo sul nostro territorio grazie a contributi europei, statali e provinciali - e da Trentino Sviluppo. Rafforzare la competitività del sistema economico trentino attraverso l’avvio di nuove attività economiche, il sostegno all’imprenditorialità, la creazione e lo sviluppo di imprese innovative: su questo si concentra il Programma Operativo provinciale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) 2007- 2013. Sono tre i bandi per il finanziamento di progetti di impresa usciti negli ultimi anni: il n. 3/2009, il n. 1/2011 e il 1/2013. Avevano ad oggetto il “Sostegno alla creazione di iniziative imprenditoriali mediante seed money” e sono stati attuati in stretta collaborazione con Trentino Sviluppo. I bandi prevedono contributi a fondo perduto per sostenere la delicata fase di avvio di attività di impresa, il cosiddetto start up, finanziando differenti tipologie di voci di spesa: analisi di mercato e di settore, predisposizione del business plan, studi di fattibilità tecnica prototipale o attività di prototipazione e pre-ingegnerizzazione, deposito di brevetti o marchi, spese di costituzione della società, tutoraggio imprenditoriale, acquisto attrezzature necessarie all’allestimento e svolgimento dell’attività d’impresa. Il contributo massimo per ogni progetto è di 150.000 euro e i beneficiari sono persone fisiche o imprese di recente costituzione non ancora sul mercato. Sono attualmente in fase di attuazione 53 progetti di impresa avviati a seguito dei primi due bandi. L’ultimo bando (n. 1/2103) ha riscontrato un grande successo con un numero di proposte (166 ammissibili) di quasi tre volte superiore a quelle ricevute nelle due edizioni precedenti. Ha innovato aprendo al finanziamento di iniziative imprenditoriali di innovazione sociale e ad attività di assistenza all’imprenditorialità quali gli incubatori specialistici di settore. Quest’ultimo bando è inserito quale elemento costitutivo del progetto per l’imprenditoria giovanile (approvato con deliberazione di Giunta provinciale 28 marzo 2013, n. 556). Per questo si è ritenuto che la creazione di reddito e di occupazione deve fondarsi sulle attività tradizionali e sulle start up tecnologiche, ma anche puntare su forme innovative di impresa a orientamento meno speculativo e più sociale. Tutto ciò in coerenza sia con il dibattito in corso a livello scientifico sia con i recenti orientamenti dell’Unione Europea che pone anche l’investimento nell’innovazione e nell’imprenditorialità sociale fra gli obiettivi principali di Europa 2020. In Trentino sono stati individuati alcuni settori ad elevate potenzialità di sviluppo, richiamati nel bando Fesr che, per le loro caratteristiche e dinamiche di sviluppo, risultano particolarmente promettenti nell’offrire interessanti opportunità per la nascita di nuove imprese in ambito sociale: Welfare – Benessere; Cultura; Educazione; Servizi al turismo e Valorizzazione Ambientale; Comunicazione e gestione di informazioni; Green Economy. Il bando n. 1/2013 ha inoltre innovato nel senso che ha voluto favorire il finanziamento di 3 idee imprenditoriali finalizzate alla costituzione di incubatori specialistici privati esclusivamente nei settori della cultura, del turismo/valorizzazione ambientale, del welfare/benessere. Gli incubatori specialistici devono essere in grado di offrire ai futuri imprenditori luoghi d’incontro, di scambio d’idee, servizi di base per lo sviluppo di progetti d’impresa e gli spazi per la realizzazione dell’attività per un periodo limitato. Il bando ha quindi portato ad individuare 37 nuovi futuri imprenditori – in aggiunta ai 53 attualmente operanti - che riceveranno assistenza finanziaria per un periodo di 18 mesi in modo da facilitare la fase di avvio dell’attività di impresa. Sono stati selezionati nello specifico 14 progetti di innovazione tecnologica, 20 di innovazione sociale e 3 di incubatori specialistici. I proponenti e potenziali futuri soci delle imprese in fase di avvio sono quasi 500, di cui il 30% circa giovani e il 52% donne. Il 50% circa delle proposte riguarda i settori dei servizi (30%) e del “green” (19%) con a seguire Ict, elettronica, meccatronica, e biotech. La misura complessiva delle risorse stanziate dal 2009 per tutte le iniziative comprese nei tre bandi è pari a oltre 10 milioni di euro.  
   
   
START YOU UP CERCA GIOVANI CON LE MIGLIORI IDEE DI IMPRESA  
 
Trento, 29 aprile 2014 - Portaci la tua idea d’impresa e ti aiuteremo a trasformarla in realtà. Questo l’invito rivolto ai giovani tra i 18 e i 35 anni, residenti nelle valli Giudicarie Esteriori, in Val del Chiese, nella Piana Rotaliana e sull’Altopiano della Paganella dalla Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella e da Trentino Sviluppo. Il progetto si chiama Startyouup e mette a disposizione degli aspiranti imprenditori un percorso formativo di 20 ore, al termine del quale verranno selezionate le migliori idee di impresa. Queste verranno seguite passo dopo passo, nella loro realizzazione, grazie ai servizi di Trentino Sviluppo ed al supporto finanziario “tagliato su misura” dall’istituto di credito cooperativo. Termine per le iscrizioni il 30 aprile. Maggiori informazioni sul portale www.Prendiilvolo.it. Con questo intervento si entra nella “fase due” di supporto al territorio che vede Trentino Sviluppo avviare un percorso di orientamento selettivo rispetto alle vocazioni locali e alle aspettative dei giovani per una crescita consapevole e duratura di tutta l’area. Per la Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella l’iniziativa si inserisce in una serie di azioni di mutualità innovativa che l’istituto di credito da anni promuove a favore dei giovani del territorio, interpretando così in chiave moderna il ruolo di banca di credito cooperativo. Due gli obiettivi di Startyouup. Favorire la crescita di competenze nei giovani e incoraggiare lo sviluppo di idee d’impresa per un rinnovato tessuto imprenditoriale a livello territoriale, secondo principi di competitività ed eccellenza. Il progetto si rivolge alle persone di età compresa tra i 18 e 35 anni che hanno un’idea di impresa e vogliono realizzarla, ma anche ai giovani già titolari di un’impresa che sentono l’esigenza di farla crescere e ai figli di imprenditori che desiderano innovare l’azienda di famiglia. Si inizierà con un percorso formativo-informativo di 20 ore sulla cultura d’impresa e lo sviluppo di progetti d’impresa per l’acquisizione di conoscenze e strumenti innovativi riguardanti tematiche di management e business development. Cinque martedì pomeriggio consecutivi, dal 14 maggio all’11 giugno, dalle 14.30 alle 18.30 presso le sedi di Darzo o Ponte Arche della Cassa Rurale. Il percorso formativo si concluderà con un laboratorio specifico per la generazione e l’aggregazione di idee di business. La seconda fase prevede la selezione delle idee di impresa più sostenibili e meritevoli, le quali potranno usufruire di un supporto strutturato per il loro avvio da parte di Trentino Sviluppo e la possibilità di accedere a strumenti finanziari progettati “ad hoc”. Il progetto è aperto ad un numero massimo di 30 partecipanti. In caso di adesioni superiori sarà effettuata una selezione. In tal caso saranno preferiti i progetti presentati da giovani residenti nella zona operativa della Cassa Rurale, con priorità a coloro che hanno avviato o intendono sviluppare la iniziativa imprenditoriale nell’ambito geografico trentino. Per aderire è sufficiente cliccare sul sito www.Prendiilvolo.it  E compilare l’apposita form entro il prossimo mercoledì 30 aprile.  
   
   
FRIULIA: CON PROGRAMMA INVESTIMENTI SOSTEGNO ALLA RIPRESA  
 
Trieste, 29 aprile 2014 - Sostenere quelle imprese del Friuli Venezia Giulia che, pur avendo superato la fase più difficile della crisi e consolidato una buona posizione competitiva, hanno tuttavia difficoltà a reperire il capitale necessario per rafforzarsi dal punto di vista patrimoniale, con il rischio di perdere opportunità di mercato. Lo prevede il Programma di investimenti di Friulia, di cui la Giunta ha preso atto nella giornata di ieri su proposta del vicepresidente e assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello, e dell´assessore alle Finanze e Programmazione, Francesco Peroni. Queste indicazioni tengono conto dell´andamento della congiuntura economica in Friuli Venezia, dove si registrano i primi segnali di ripresa. In questo contesto vi sono imprese che, grazie a una profonda revisione della propria strategia e posizione competitiva, hanno oggi programmi concreti di sviluppo e di rilancio che meritano sostegno, mentre però perdura una difficoltà di accesso al credito. Nell´elaborare il programma di investimenti, Friulia dovrà in particolare prevedere: investimenti misti in capitale e forme di finanziamento a esso assimilabili; compartecipazione significativa all´investimento nel capitale da parte dei soci industriali; integrazione dell´intervento con il sistema finanziario e bancario (con particolare riferimento a Banca Mediocredito, per ottimizzare le risorse pubbliche), in modo da garantire all´azienda un´equilibrata struttura finanziaria per lo sviluppo.  
   
   
SIGLATO IL PROTOCOLLO D´INTESA TRA INAIL E REGIONE PIEMONTE  
 
Torino, 29 aprile 2014 - L’intesa sottoscritta a Torino attua l’accordo-quadro Stato-regioni del febbraio 2012 con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione fra i due enti per erogare tempestivamente prestazioni specialistiche ai lavoratori infortunati e tecnopatici e migliorare la qualità dei servizi offerti agli assistiti del Servizio Sanitario Nazionale Il 18 aprile, in Corso Regina Margherita 153 bis - Torino, l’assessore regionale alla Tutela della Salute e Sanità e il direttore regionale Inail hanno firmato il protocollo di intesa tra Istituto e Regione, destinato a garantire ai cittadini una gamma di servizi più ampia e la fruizione di un’assistenza sanitaria e protesica qualificata. I vantaggi per i lavoratori infortunati e tecnopatici. Il protocollo prevede che l’Inail, previo accordo con la Regione, possa attivare nuove strutture per erogare ai lavoratori infortunati e affetti da malattia professionale le prime cure ambulatoriali, oltre agli accertamenti diagnostici e alle relative prestazioni specialistiche. Inoltre, in base all’accordo, l’Istituto e la Regione individueranno le strutture pubbliche o private, accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale, con cui stipulare convenzioni attuative per erogare le prestazioni integrative necessarie al recupero dell’integrità psicofisica, anche ai fini del loro reinserimento socio-lavorativo. Una novità importante per i cittadini. Ulteriore obiettivo del protocollo è migliorare la qualità dei servizi sanitari offerti sul territorio regionale, rendendoli più tempestivi, per favorire l’ottimale recupero fisico, psicologico e sociale di chi, a qualunque titolo, si trovi in precarie condizioni di salute. Pertanto anche gli assistiti del Servizio Sanitario Nazionale potranno ricevere le medesime prestazioni dei lavoratori infortunati o tecnopatici, se incluse nei livelli essenziali di assistenza, presso le strutture sanitarie dell’Inail già esistenti sul territorio regionale o che saranno attivate a seguito di convenzioni. Gli assistiti piemontesi potranno inoltre usufruire dell’assistenza protesica d’eccellenza del Centro Inail di Vigorso di Budrio. Possibili collaborazioni anche per progetti di ricerca e formazione. Il documento siglato questa mattina rappresenta anche il primo passo per avviare nuove forme di collaborazione sul fronte dei progetti di ricerca scientifica e tecnologica e di formazione in ambito protesico, riabilitativo e di reinserimento sociale e lavorativo. Saranno possibili anche iniziative congiunte per promuovere la pratica sportiva di livello agonistico o amatoriale a favore delle persone con disabilità.  
   
   
START CUP PUGLIA 2014: LA NUOVA EDIZIONE  
 

Valenzano, 29 aprile 2014 - Tutto pronto per l’edizione 2014 di Start Cup Puglia, la competizione regionale che premia le nuove iniziative imprenditoriali ad alto contenuto di conoscenza e offre la possibilità di trasformare un’idea brillante in un’impresa di successo, attraverso attività di formazione, assistenza progettuale e premi in denaro. Organizzata dall’Arti su incarico dell’Assessorato allo Sviluppo Economico - Area Politiche per lo Sviluppo Economico, il Lavoro, l’Innovazione della Regione Puglia e in collaborazione con le Università pugliesi, il Cnr e l´Enea, la gara ha l’obiettivo di contribuire allo sviluppo regionale di una nuova cultura imprenditoriale basata sull´innovazione, promuovere la nascita sul territorio di imprese innovative e favorire la crescita economica del sistema produttivo regionale. A partire dal 17 aprile e fino al 10 luglio sarà possibile candidarsi per Start Cup Puglia 2014 che per questa nuova edizione presenta numerose novità. Si parte dalle categorie. Se, come per lo scorso anno, si potrà concorrere per una delle 4 in gara (Agrifood-cleantech, Ict, Industriale e Life science), la novità è che tutti i concorrenti potranno anche aggiudicarsi la menzione speciale per la categoria trasversale della Social Innovation. Anche quest’anno il Concorso sarà articolato in due fasi, “Dall’idea al Business Plan” e “Gara tra Business Plan”, ma con nuove opportunità per i partecipanti. Nella prima fase (con scadenza 13 giugno 2014) i partecipanti potranno registrare la propria idea di business sul sito della manifestazione e potranno essere selezionati per usufruire gratuitamente di uno specifico percorso formativo per la redazione del business plan. Novità di questa edizione è che le attività di mentoring saranno realizzate in collaborazione con imprenditori. Nella fase conclusiva (con scadenza 10 luglio 2014) la Giuria di esperti selezionerà una short list di business plan che si affronteranno in una finale nel corso della finale della Start Cup, in programma nel mese di settembre 2014. La novità in questo caso è costituita dalla possibilità per i 12 progetti finalisti di ricevere un affiancamento specialistico nella preparazione al pitch, cioè alla presentazione del plan in pochissimi minuti. Il regolamento e tutti i dettagli della manifestazione sono disponibili su www.Startcup.puglia.it

 

 
   
   
FONDAZIONE SODALITAS E SPEED MI UP INSIEME PER PROMUOVERE L’IMPRENDITORIA GIOVANILE  
 
 Milano, 29 aprile 2014 – Fondazione Sodalitas e Speed Mi Up, il Consorzio promosso da Camera di Commercio, Comune di Milano e Università Bocconi, hanno firmato un accordo di collaborazione per sostenere un progetto di impresa e di innovazione. Il Consorzio Speed Mi Up ospiterà una delle proposte selezionate dal Comitato Esecutivo di Sodalitas Challenge per la durata di 1 anno a titolo non oneroso. Il Presidente di Fondazione Sodalitas Diana Bracco e il Presidente del Consorzio Alberto Meomartini hanno siglato una convenzione annuale volta a individuare un progetto fra quelli presentati al Sodalitas Challenge che si avvarrà delle attività di tutoring e formazione di alto livello, dei servizi tecnologici innovativi e dell’accesso a strumenti finanziari e servizi allo sviluppo previsti dal programma di accelerazione del Consorzio. Il Comitato Esecutivo di Sodalitas, di cui farà parte un delegato del Consorzio, individuerà un progetto che Speed Mi Up si occuperà di trasformare in una proposta rispondente alle esigenze del mercato, in impresa di valore e qualità. Secondo gli accordi, il Consorzio valuterà dopo il primo anno il potenziale di crescita del progetto e la possibilità di estendere la collaborazione alle condizioni previste dal bando di Speed Mi Up. “La collaborazione con la Fondazione Sodalitas è un passo importante per il Consorzio nel suo lavoro di sostegno all’imprenditorialità giovanile. Sodalitas è una realtà prestigiosa e affermata a livello nazionale e il suo operato nei vari ambiti dell’impegno sociale è un punto di riferimento per tutti; Sodalitas Challenge rappresenta un ulteriore esempio concreto nel campo dell’innovazione e della valorizzazione dei giovani talenti. Con la stessa filosofia, oggi lavoriamo insieme per individuare eccellenze, nutrire i sogni e rispondere con progetti originali e innovativi agli stimoli del mercato”, ha dichiarato Alberto Meomartini, Presidente di Speed Mi Up. Alberto Grando, Membro del Comitato di Gestione di Speed Mi Up, ha aggiunto: “Fondazione Sodalitas e Speed Mi Up condividono l’obiettivo e il desiderio di fare in modo che le idee dei ragazzi si adattino al mercato, per far nascere imprese che portino valore al settore industriale e al territorio”. L’inserimento della proposta prescelta avverrà a partire dal 1° giugno in occasione dell’inizio dell’attività di incubazione del Consorzio nel 2014.  
   
   
TRENTO: STANZIATI I FINANZIAMENTI PER LA FORMAZIONE DEGLI ORDINI PROFESSIONALI  
 
Trento, 29 aprile 2014 - La giunta provinciale ha approvato la delibera che fissa per l’anno 2014 i criteri e le modalità di concessione dei finanziamenti per favorire l’accesso alla professione e la formazione continua nelle professioni intellettuali. Complessivamente sono 23 gli Ordini e collegi professionali che in Trentino potranno beneficiare degli aiuti pubblici, pari a 125 mila euro, nelle attività di formazione, rivolte soprattutto ai giovani iscritti. Altri 100 mila euro sono destinati sempre ad investimenti sulle professioni, sulla base della legge anti crisi (legge provinciale 10 del 2012) che assegna in convenzione a Trentino Sviluppo le risorse per nuove iniziative a sostegno degli stessi Ordini e collegi professionali. Le domande dovranno essere presentate entro il 20 maggio 2014 presso gli uffici del Dipartimento della conoscenza della Provincia autonoma di Trento. La delibera della giunta provinciale, approvata stamani, è il risultato di un percorso condiviso con gli Ordini e i collegi professionali del Trentino sulle attività di sostegno alla formazione. L’esecutivo provinciale fissa, innanzitutto, la proroga dell´accordo di programma triennale tra Provincia autonoma di Trento e Ordini e collegi professionali, in scadenza nei prossimi giorni fino al 31 dicembre di quest’anno. Inoltre, la delibera conferma sostanzialmente i criteri di finanziamento, rivolti soprattutto a giovani e praticanti, così da favorire l’accesso alle professioni. La giunta provinciale ha anche deciso la ripartizione dei 225.000 euro stanziati a favore delle professioni in Trentino: la quota maggiore, 125 mila euro, sarà destinata alle attività di formazione (Legge provinciale 4/07); mentre i restanti 100 mila euro andranno a Trentino Sviluppo nell’ambito della “legge anti crisi” (articolo 10, Legge provinciale 10/2012) e saranno utilizzati in iniziative a sostegno delle stesse professioni. Le domande di finanziamento dovranno essere presentate da Ordini e Collegi professionali entro le ore 12 del 29 maggio 2014 presso il Dipartimento della conoscenza della Provincia autonoma di Trento. A breve e con delibera a parte, la giunta nominerà la commissione che valuterà i progetti formativi e di ricerca, e formulerà la graduatoria delle domande. La scaletta dei tempi prevede l´adozione della delibera entro aprile, mentre entro il 29 maggio dovranno essere presentate le domande. L’istruttoria si svolgerà nel mese di giugno, così da rendere possibile l’approvazione dell´istruttoria entro il 10 luglio e il via libera all´attuazione entro un anno degli interventi ammessi a finanziamento.  
   
   
MAPPATURA DELLA FILIERA TESSILE: PROTAGONISTE LE TESSITURE  
 
Prato, 29 aprile 2014 - Si svolgerà il 9 maggio alle ore 17 la presentazione della seconda parte del lavoro di mappatura della filiera tessile: questa volta occhi puntati sulle tessiture e sul loro stato di salute nel distretto. Il lavoro di indagine è stato coordinato da Confartigianato, con la collaborazione di Cna, Uip e Camera di Commercio di Prato e con il contributo della Regione Toscana nell’ambito del Progetto Speciale per Prato. Nel corso dell’incontro del 9 maggio i ricercatori esporranno i risultati dell’indagine, che ha coinvolto direttamente le tessiture che operano sul territorio, mostrando un quadro chiaro e attendibile sullo stato di salute del settore nel distretto.  
   
   
FVG: CONFIDI PROMUOVA MODERNIZZAZIONE DEL SISTEMA PRODUTTIVO  
 
Trieste, 29 aprile 2014 - In questo momento difficile, oltre a supportare le imprese nell´accesso al credito, Confidi favorisca un processo di trasformazione del tessuto produttivo in termini di maggiore competitività, internazionalizzazione e di sviluppo in logica di rete. E´ quanto ha sottolineato l´assessore regionale alle Finanze, Francesco Peroni, all´Assemblea ordinaria dei soci di Confidi Trieste, che si è tenuta ieri nel capoluogo giuliano per approvare il bilancio d´esercizio 2013. All´incontro, al quale hanno preso parte gli organi di governo, i soci e i rappresentanti delle categorie economiche, è stato evidenziato come, nonostante la forte contrazione del credito (sono il 39,4 p.C. Le Pmi che si sono viste accordare un importo minore o rifiutare del tutto la domanda nell´ultimo trimestre del 2013), Confidi Trieste abbia mantenuto costante il suo intervento: nel 2013 sono stati deliberati affidamenti (l´80 p.C. A garanzia di importi fino a 50 mila di uro) per 44,47 milioni di euro; il volume delle garanzie in essere sui finanziamenti è pari a 57,88 milioni di euro in relazione al complessivo ammontare di 114,22 milioni di concessi dagli istituti bancari; la perdita d´esercizio ammonta a 703 mila euro. Nell´esprimere apprezzamento al Confidi Ts per aver rivisto, d´altronde in coerenza con le scelte attuate dalla Giunta regionale, il proprio assetto statutario, nel senso di una diminuzione degli emolumenti per i propri organi di governo, l´assessore Peroni ha ricordato come il supporto all´accesso del credito delle imprese sia al centro delle politiche regionali: tra l´altro, con il recentissimo stanziamento di oltre 2 milioni e trecentomila euro, stabilito dalla legge regionale n. 4 del 2014, e gli ulteriori 4 milioni e mezzo, attribuiti in sede di Piano Operativo regionale. Il presidente del Confidi Ts, Franco Sterpin Rigutti, ha richiesto alla Regione di potenziare il peso del proprio intervento nei confronti del sistema bancario, volto a incrementare le opportunità di credito per le Pmi, e di rafforzare l´attività di Mediocredito Fvg, affinché possa diventare riferimento principale di erogazione dei finanziamenti per le imprese. Tra gli altri, sono intervenuti all´Assemblea il presidente della Cciaa, Antonio Paoletti e l´assessore alle Attività economiche del Comune di Trieste Edi Kraus.