Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 03 Marzo 2015
DICHIARAZIONI DI IERI DEL VICEPRESIDENTE ŠEFčOVIč DOPO LA RIUNIONE TRILATERALE UE-UCRAINA-RUSSIA  
 
 Bruxelles, 3 marzo 2015 - Il Vicepresidente Maroš Šefčovič ha presieduto ieri i colloqui trilaterali sull´energia tra l´Ue, l´Ucraina e la Federazione russa. La Federazione Russa è stato rappresentata dal ministro per l´Energia, il signor Alexander Novak. Ucraina è stata rappresentata dal ministro per l´Energia e Carbone Industries, il signor Vladimir Demchyshyn. Vicepresidente Šefčovič ha dichiarato: "Sono soddisfatto che siamo riusciti a salvaguardare la piena applicazione del pacchetto invernale per le esigenze di approvvigionamento in Ucraina Abbiamo anche deciso di prendere i negoziati trilaterali sul follow-up per il pacchetto inverno sono rassicurato.. Che la fornitura di gas ai mercati europei rimane sicuro ". Alto Rappresentante / Vicepresidente Federica Mogherini ha sottolineato: "L´esito della riunione odierna sulle questioni energetiche può aiutare differenze ponte oltre la fornitura di gas tra Ucraina e Russia Questi sforzi sono parte del sostegno concreto dell´Unione europea per l´attuazione del. Accordi di Minsk ". Il presidente ha riassunto l´esito della riunione trilaterale nel seguente modo: 1) Pacchetto Inverno Le parti confermano l´intenzione di attuare pienamente il pacchetto inverno. A questo proposito sono stati evidenziati i seguenti obblighi del Pacchetto Inverno: - Naftogaz sarà pre-pay e ordine da Gazprom quantità sufficienti di gas per assicurare che copre tutta al consumo interno per l´Ucraina nel mese di marzo, - Naftogaz continua a garantire un transito undisrupted del gas al Ue, - Gazprom fornirà fino a 114 milioni di metri cubi al giorno di quantità pre-pagato e ordinato del gas ai punti di consegna concordati reciprocamente. Vivendo a tali obblighi le parti dimostrare la loro affidabilità, rispettivamente, come un importante fornitore di gas naturale per l´Ue e un paese di transito fondamentale per il gas russo verso l´Ue. 2) fornitura di alcune zone delle regioni di Donetsk e Lugansk Le parti riconosciuto che la questione delle forniture a determinate zone delle regioni di Donetsk e Lugansk è molto complesso in termini giuridici, tecnici e politici. La questione sarà ulteriormente discussa. 3) discussioni trilaterali del pacchetto gas follow-up Le parti hanno inoltre dichiarato la loro volontà di continuare i loro colloqui trilaterali per concordare sul follow-up per il Pacchetto Inverno gas, come richiesto nella Dichiarazione di Minsk del 12 febbraio 2015. La Commissione europea invita le parti a presentare le loro proposte di possibili punti all´ordine del giorno per la prossima riunione trilaterale. Su questa base la Commissione europea proporrà una bozza di ordine del giorno e invitare le parti a una riunione prima della fine di marzo 2015.  
   
   
RIUNIONE SU TAP. VENDOLA: "SODDISFATTO PER ALLARGAMENTO TAVOLO"  
 
Bari, 3 marzo 2015 - “Vorrei esprimere la mia soddisfazione perché abbiamo ottenuto l’allargamento del tavolo ad altre amministrazioni finora escluse dai processi decisionali. Per la prima volta siamo di fronte ad una reale disponibilità di verificare altre alternative localizzative. La riunione dimostra, nei fatti, che nessuna scelta è ineluttabile e che le migliori soluzioni sono quelle che emergono da un confronto leale, paritario e informato. Vorrei ringraziare la Presidenza del Consiglio dei Ministri che, su nostra richiesta esplicita, ha avviato un percorso di dialogo con gli Enti locali, preferendo la condivisione alla imposizione”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, all’esito dell’incontro che si è svolto quest’oggi a Roma presso la Presidenza del consiglio dei ministri per discutere del Gasdotto Tap e delle possibili alternative all’approdo di Melendugno, San Foca. Ricordiamo che la riunione è stata convocata su specifica richiesta della Regione Puglia e finalizzata a coinvolgere i territori, a partire da quelli già individuati dalla stessa Tap nello studio di impatto ambientale tra le possibili alternative di approdo. All’incontro hanno partecipato, per la prima volta, i sindaci di Brindisi, Torchiarolo, Otranto e San Pietro Vernotico, oltre, naturalmente, al primo cittadino di Melendugno. Nel corso dell’incontro, le posizioni sono state estremamente differenziate. In particolare è emersa la richiesta di poter acquisire i dati e le informazioni necessarie al coinvolgimento consapevole dei cittadini assicurando, a tali fini, tempi contenuti. La Presidenza del consiglio dei ministri si è riservata di valutare la richiesta di approfondimento emersa dal tavolo.  
   
   
IL PRESIDENTE PIGLIARU SCRIVE ALL´ENI SULLA CHIMICA VERDE. LA REGIONE CHIEDE DI ACCELERARE SU BONIFICHE E INVESTIMENTI E DI MANTENERE LA COMMITTENZA DI MATRICA A PORTO TORRES  
 
 Cagliari, 3 marzo 2015 - Il Presidente della Regione Francesco Pigliaru, informato del blocco odierno dei cancelli degli stabilimenti da parte dei lavoratori di Porto Torres e dell’annuncio di nuove manifestazioni di protesta, ha scritto questa sera a Claudio Descalzi, Amministratore delegato dell’Eni, e al Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi. Il Presidente Pigliaru sottolinea la situazione di grave difficoltà delle imprese e degli addetti del polo industriale, anche a causa dei ritardi sull’attuazione del protocollo nazionale sulla chimica verde. Uno degli elementi di preoccupazione segnalati dal territorio riguarda anche l’ipotesi di spostamento del procurement di Matrìca da Porto Torres a Milano. Il Presidente Pigliaru, dopo aver ribadito la necessità di accelerare sulle bonifiche e sugli investimenti, evidenzia che il mantenimento di tale attività nel sito industriale sardo è giustificato dalla necessità di consentire il maggior coinvolgimento possibile delle imprese locali, pur nel rispetto delle procedure, e dalla natura stessa degli investimenti nella chimica verde e in Matrìca, che della connessione con il territorio ha fatto un elemento imprescindibile. Per il Presidente Pigliaru, una tale decisione, se confermata, rappresenterebbe un arretramento non accettabile in un momento di delicate interlocuzioni tra Regione, Governo ed Eni.
  
   
   
CINIGIANO, LA MORATORIA REGIONALE PER LA GEOTERMIA SOSPENDE IL PROGETTO SUL MONTE LABRO  
 
Firenze, 3 marzo 2015 - La legge regionale sulla moratoria della geotermia – la 17/2015 - entrata in vigore il 26 febbraio scorso sospende fino a sei mesi i procedimenti relativi a permessi di ricerca geoetermica. Un provvedimento che dà i suoi effetti anche nel caso del permesso di ricerca sul Monte Labro, presentato dalla Geoenergy. Questo fanno sapere gli uffici regionali in risposta a cittadini e comitati amiatini contrari a nuove perforazioni nel loro territorio. Nello specifico l´azienda Geoenergy in data 16 gennaio 2015 ha fatto pervenire alla Regione la richiesta di modifica al programma di lavori, una modifica che prevede la perforazione di un pozzo esplorativo all´interno del Comune di Cinigiano tra Monticello Amiata e Salaiola. Il 22 gennaio è stata avviata la procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale. Ma per effetto della nuova legge questa richiesta di perforazione dovrà essere stoppata. Per evitare rischi di sostenibilità ambientale e socioeconomica nelle aree di produzione geotermica, dove la liberalizzazione scattata con la normativa nazionale del 2010 ha determinato un cospicuo aumento delle richieste di realizzazione di pozzi esplorativi, la Regione ha deciso di fare uno studio approfondito per stabilire in quale misura sviluppare la geotermia in Toscana, il numero massimo dei pozzi che potranno essere autorizzati e i criteri di opportuna localizzazione. Stop dunque per tutte le modifiche o proroghe a autorizzazioni già rilasciate e per tutte le attività di indagine più approfondita che presuppongano carotaggi. La moratoria consente solo la prosecuzione per autorizzazioni già rilasciate per ricerche non invasive.  
   
   
SI’ DEL TAR A RICERCA IDROCARBURI IN POLESINE.  
 
Venezia, 3 marzo 2015 - “La sentenza del Tar crea una situazione di ambiguità altrettanto grave che se avesse consentito direttamente le trivellazioni in Polesine”. A dirlo è l’assessore regionale all’ambiente commentando il pronunciamento del tribunale amministrativo del Veneto che ha dato ragione alla Northsun Italia, azienda multinazionale che ha presentato istanza di permesso di ricerca di idrocarburi nel sottosuolo. Conte infatti sottolinea che la sentenza accoglie il ricorso contro il parere negativo espresso dalla Regione, ma dando motivazioni che sembrano veri funambolismi semantici. Secondo il Tar, infatti, il metodo utilizzato per la ricerca non è la trivellazione ma consiste nel far vibrare una pesante massa appoggiata sul terreno che trasmette le vibrazioni al terreno sottostante e registra la risposta delle onde riflesse dai diversi strati del sottosuolo. “Sarà anche una metodologia di indagine indiretta e non distruttiva – fa rilevare Conte – ma la preoccupazione che determina è la stessa delle trivellazioni. Che senso ha fare queste ricerche se non per individuare giacimenti da sfruttare? Nessuno fa ricerche che siano fine a se stesse. Allora cosa vuol dire il Tar con questi sofismi, forse che poi si potranno fare anche le trivellazioni o addirittura le estrazioni di idrocarburi dal sottosuolo?”. "Per la Regione l´ambiente è una questione prioritaria – sottolinea Conte - per cui non è pensabile che possano essere avviate operazioni di ricerca per la coltivazione di idrocarburi sia in Polesine che nel mare Adriatico. Gas e petrolio saranno pure necessari alla nostra economia, ma è indispensabile che sia prima garantita la sicurezza del nostro territorio. Va evitato qualsiasi rischio per il Veneto che oltre tutto è la prima regione turistica italiana anche in forza dei suoi valori ambientali e paesaggistici”. “Ad aggravare ulteriormente la situazione – conclude l’assessore veneto – c’è ora il decreto Sblocca Italia che ha appena modificato le competenze in materia. L’istruttoria per la valutazione di impatto ambientale di progetti come questo non sarà più svolta a livello regionale ma nazionale e si è già visto con le trivellazioni in Adriatico quale sensibilità è stata mostrata. Oggi come oggi resta ancora prevista su questi temi l’intesa Stato-regioni, ma con le modifiche alla Costituzione che sono in itinere le Regioni saranno espropriate anche di questo. Con che prospettive?”.  
   
   
DECISIONE DEL TAR DEL LAZIO RELATIVA AL RICORSO CONTRO LA COSTRUZIONE DELLA CENTRALE A SALINE  
 
Catanzaro, 3 marzo 2015 - Il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, giudica assai positivamente la decisione del Tar del Lazio di aver accettato il ricorso presentato, nel 2012, dalla Regione e dalle Associazioni Ambientalistiche contro il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri e la valutazione d’impatto ambientale per la costruzione della centrale a carbone a Saline Joniche perché viziato da evidenti irregolarità e forzature. “La Calabria –ha detto Oliverio- non può permettere che nelle sue città, sulle sue coste, vicino ai suoi mari si costruiscano centrali che inquinano e danneggiano il territorio e la salute dei cittadini e sono inconciliabili con le potenzialità di sviluppo dei nostri territori. Aree che costituiscono un punto di forza per una prospettiva di sviluppo sostenibile dell’intera regione mal si coniugano con i fattori di inquinamento che scaturirebbero dalla presenza di una centrale a carbone. Per questo motivo abbiamo sempre manifestato netta contrarietà rispetto ad operazioni che non rispettano le vocazioni dei nostri territori e che, nei fatti, mirano a declassare intere zone da aree di pregio ad aree inquinate. La decisione del Tar del Lazio –conclude Oliverio- contribuisce a chiudere una vicenda sulla quale è giunto il momento di mettere un punto finale. L’orientamento delle popolazioni e dei sindaci interessati deve essere ascoltato e tenuto in seria considerazione”.  
   
   
GP UNESCO-CENTRO STORICO DI NAPOLI, APPROVATE GARE PER CHIESA SAN PIETRO MARTIRE E RIQUALIFICAZIONE SPAZI URBANI  
 
Napoli, 3 marzo 2015 - "Sono state aggiudicate dal Provveditorato regionale alle opere pubbliche, cui sono affidate in qualità di stazione unica appaltante, le procedure di gara del grande progetto Centro storico di Napoli, valorizzazione del sito Unesco, quattro nuove gare per un valore complessivo di 31,9 milioni di euro." Lo comunicano l´assessore regionale ai Lavori Pubblici e Grandi progetti Edoardo Cosenza e gli assessori comunali competenti, Mario Calabrese (Lavori pubblici e Grandi progetti) e Carmine Piscopo (Urbanistica e Centro storico). "In particolare – riferiscono - è stata aggiudicata in via definitiva la gara da 2 milioni di euro per il progetto di riqualificazione e adeguamento funzionale della chiesa di San Pietro martire e sono state appaltate, in via provvisoria, le tre gare (rispettivamente da 9,2 milioni di euro, 10,7 milioni e 10 milioni) degli interventi di riqualificazione degli spazi urbani, volti alla riqualificazione delle principali strade e piazze del centro antico che costituiscono gli assi e i nodi di connessione tra i grandi contenitori monumentali presenti nel sito Unesco, anch’essi oggetto di riqualificazione nell’ambito del Grande progetto. I lavori da eseguire, riguardano, oltre alle sistemazioni superficiali delle strade e delle piazze, anche il rifacimento dei sottoservizi, la razionalizzazione della rete fognaria e la rifunzionalizzazione della pubblica illuminazione. "Conclusa la procedura di gara, i soggetti aggiudicatari dovranno provvedere alla redazione del progetto esecutivo della parte impiantistica. "Entro l’estate - concludono Cosenza, Calabrese e Piscopo - l’apertura dei primi cantieri."  
   
   
MARCHE: FONDO PER GLI INQUILINI MOROSI INCOLPEVOLI, RIMODULATI I CRITERI DI RIPARTO TRA I COMUNI.  
 
Ancona, 2 marzo 2015 - “Non un semplice riparto matematico, ma la garanzia che le risorse disponibili vengano effettivamente distribuite nelle realtà comunali dove la morosità incolpevole rappresenta un problema sociale da affrontare con la massima determinazione”. Commenta così, il vicepresidente e assessore all’Edilizia Pubblica, Antonio Canzian, l’approvazione della delibera, da parte della Giunta regionale, che rimodula l’assegnazione, tra i Comuni, del Fondo per gli inquilini morosi incolpevoli: persone che non riescono più a pagare l’affitto a causa della perdita del posto di lavoro o perché il loro reddito si è ridotto. La precedente deliberazione dell’ottobre 2014 prevedeva un riparto comunale formulato sulla base dei provvedimenti di sfratto riferiti alle famiglie residenti, con importi maggiori, di fatto, attribuiti ai Comuni minori rispetto a quelli con più popolazione ed elevata tensione abitativa. Ora la Giunta regionale prevede che la metà delle risorse disponibili venga assegnata con lo stesso criterio (sfratti su famiglie residenti), mentre l’altra metà solo sulla base del numero degli sfratti. “Dalle prime simulazioni effettuate con i vecchi criteri, è emerso un chiaro effetto distorsivo che ora correggiamo con una modalità di calcolo del riparto più equa ed efficace – afferma Canzian – Ci siamo incontrati con i Comuni ad alta tensione abitativa e con le organizzazioni sindacali degli inquilini per definire i correttivi, in modo che le risorse vadano nelle realtà dove la morosità incolpevole ha assunto dimensioni notevoli”. Il Fondo messo a disposizione dalla Regione ammonta a 1 milione e 108 euro: è composto da 300 mila euro di cofinanziamento regionale e da 808.519,00 euro di riparto dei due stanziamenti nazionali del 2014. Le Marche (insieme a Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana e Campania) hanno beneficiato di una quota maggiore per avere emanato norme per ridurre il disagio abitativo. Le risorse disponibili verranno utilizzate nei Comuni ad alta tensione abitativa, che hanno emesso i bandi per l’erogazione dei contributi agli inquilini morosi incolpevoli e nei capoluoghi di provincia, così come saranno individuati dalla Regione con un apposito provvedimento in corso di definizione.  
   
   
AFFITTI A CANONE CONCORDATO: CEDOLARE SECCA RIDOTTA IN TUTTI I COMUNI UMBRI, ULTERIORI SGRAVI FISCALI PER FAMIGLIE E PROPRIETARI  
 
Perugia, 3 marzo 2015 – "In tutti i Comuni umbri è possibile stipulare contratti di locazione a canone concordato applicando un´aliquota più bassa della cedolare secca, al 10 per cento per il quadriennio 2014-2017, con sgravi fiscali significativi: un´agevolazione tanto più importante in questa perdurante crisi che si ripercuote negativamente sui redditi familiari e sull´occupazione". L´assessore regionale alle Politiche abitative, Stefano Vinti, ha illustrato stamani nel corso di una conferenza stampa il provvedimento, e le importanti opportunità che ne derivano, con cui la Giunta regionale dell´Umbria "ha attestato la possibilità di applicare in tutto il territorio regionale la disposizione contenuta nella legge 80/2014, per le misure urgenti per l´emergenza abitativa, cioè che la riduzione al 10 per cento della cedolare secca, il regime di tassazione sulle locazioni che può essere scelto dal contribuente in sostituzione delle altre forma del prelievo fiscale, si applichi anche ai contratti di affitto a canone concordato stipulati nei Comuni per i quali sia stato deliberato lo stato di emergenza a seguito di eventi calamitosi nei cinque anni precedenti all´entrata in vigore della legge". ""In questa situazione di crisi economica e occupazionale – ha rilevato – abbiamo ritenuto particolarmente importante attivare ogni possibile canale per aiutare le famiglie umbre, uno dei quali offerto proprio da questa nuova normativa. L´umbria – ha spiegato – è stata colpita in questi ultimi anni da diverse calamità, quali il terremoto del 2009 e gli eventi alluvionali del novembre 2012, che hanno interessato solo parti del territorio. Il 2012 è stato anche l´anno della grave crisi idrica che ha portato alla dichiarazione da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri dello stato di emergenza in tutto il territorio regionale. E pertanto – ha sottolineato Vinti - tutto il territorio regionale soddisfa il requisito richiesto dalla normativa nazionale e in tutti i Comuni possono essere stipulati contratti di locazione a canone concordato applicando il regime fiscale della cedolare secca al 10 per cento". "Una riduzione che finora era possibile solo nei dodici Comuni umbri ad alta tensione abitativa – ha proseguito – e che ora, sempre per il periodo 2014-2017, può interessare tutte le 53525 famiglie umbre che, secondo il censimento Istat 2011, abitano in un appartamento in affitto e decine di migliaia di proprietari". "La Regione – ha ricordato ancora Vinti – non ha, come è noto, competenze specifiche in materia di regime fiscale degli affitti. Trasmetteremo questo nostro provvedimento in primis all´Agenzia delle Entrate e lo pubblicheremo sul Bollettino Ufficiale della Regione. Spetta infatti agli organi preposti l´applicazione di questa aliquota ridotta per quanto riguarda i contratti di locazione a canone concordato degli immobili ad uso abitativo". "La cedolare secca al 10 per cento – ha detto inoltre l´assessore - è un´agevolazione fiscale che a sua volta comporta una serie di agevolazioni fiscali sia per l´inquilino sia per il proprietario. L´inquilino può infatti usufruire della detrazione dell´imposta per i redditi derivanti dall´Irpef di 495,80 euro se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 o di 247,90 euro se il reddito è maggiore di questa cifra ma non superiore a 30.987,41 euro e della riduzione del 30 per cento dell´imposta di registro sul contratto di locazione. Per il proprietario si aggiunge una ulteriore riduzione del 30 per cento; in pratica l´imposta va calcolata sul totale del canone concordato ridotto del 40,5 per cento; inoltre c´è una riduzione del 30 per cento dell´imposta di registro e la riduzione ulteriore dell´Imu qualora venga deliberata dai Comuni". "Ora le parti, Comuni, associazioni degli inquilini e dei proprietari, potrebbero realizzare accordi territoriali che tengano presente la zona urbana in cui è ubicata l´abitazione e il suo grado di conservazione: avvalersi della cedolare secca per i contratti a canone concordato – conclude Vinti – consente una riduzione dei costi per affittuari e locatari ed è particolarmente importante che l´ulteriore agevolazione dell´aliquota ridotta possa essere applicata in tutta l´Umbria".  
   
   
TOSCANA, PIANO PAESAGGISTICO: LA MAGGIORANZA CONDIVIDE IL LODO ROSSI  
 
Firenze 3 marzo 2015 - Via libera al lodo Rossi. E´ questa la conclusione della riunione di maggioranza che si è svolta alla presenza del presidente della Regione e dell´assessore all´urbanistica Anna Marson. Tutti d´accordo quindi sui contenuti dell´emendamento presentato a nome della giunta da Rossi. Adesso l´emendamento passerà all´esame della Commissione consiliare per poi approdare in aula come previsto, entro il 10 di marzo, per la discussione e l´approvazione finale. In questi giorni l´assessore Marson lavorerà per completare l´istruttoria degli emendamenti al Piano e per definire le questioni tecniche ancora aperte, come i tempi che saranno concessi per la presentazione dei piani attuativi, per la gestione della fase transitoria e per gli interventi su cui dovrà esprimersi la Commissione regionale per il paesaggio e quelli che invece resteranno di competenza comunale. Per quanto riguarda la parte relativa alla struttura del Piano (direttive, indirizzi e criticità) la formula proposta dalla giunta è stata condivisa dalla maggioranza.  
   
   
OPERE PUBBLICHE, FORTE SANTA TECLA, SANREMO  
 
Genova, 3 marzo 2015 - “A Sanremo Sovrintendenza e Comune recuperano un forte settecentesco costruito dai genovesi, un’operazione importante il cui primo lotto è già partito”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando presentando il primo lotto di lavori per il restauro del forte di Santa Tecla a Sanremo, insieme con l’assessore Angelo Berlangieri, l’assessore al Turismo e Cultura del Comune di Sanremo, Daniela Cassini, e la soprintendente ai Beni Architettonici della Liguria Luisa Papotti. Il primo lotto degli interventi per il restauro e l’adeguamento funzionale del forte sanremese è stato finanziato con 1 milione 900 mila euro da fondi Por- Fesr 2007/2013 (un milione 520 mila euro) e fondi comunali (380 mila euro) dal Mibact (ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo), attraverso la Soprintendenza dei beni architettonici e paesaggistici della Liguria. I lavori sono iniziati a metà settembre 2014 e si concluderanno alla fine di settembre 2015. L’inaugurazione e l’operatività della struttura sono previste per dicembre 2015. Il forte fu edificato dai genovesi a metà del ‘700 vicino al porto storico. A pianta triangolare, su tre piani e bastionato ai vertici, è uno dei pochi esempi di architettura militare settecentesca rimasti intatti sulla costa ligure. E’ di proprietà demaniale, attualmente in consegna alla Soprintendenza. Il recupero intende conservarlo e valorizzarlo attraverso una soluzione architettonica di qualità anche attraverso la realizzazione della struttura vetrata che coprirà la piazza d’armi, nodo intorno a cui si distribuisce l’impianto dell’edificio. Sono inoltre previsti spazi per esposizioni, una sala conferenze, uno spazio per attività didattiche, un teatro all’aperto, un ristorante/caffetteria e spazi per attività complementari. Il complesso intervento di recupero per il primo lotto funzionale, è attuato dalla Soprintendenza in sinergia con il Comune e la Regione e rientra nell’ambito di un più complesso progetto per la completa trasformazione della fortezza settecentesca in un nuovo spazio culturale polivalente. L’importo complessivo per l’intera opera sarà di 4,5 milioni di euro. Oggi, grazie ai fondi a disposizione, si sta eseguendo il primo lotto che realizzerà la copertura della piazza d’armi e la sala convegni.  
   
   
OPERE PUBBLICHE, PALAZZO FASCIE ROSSI, SESTRI LEVANTE  
 
 Genova, 3 marzo 2015 - “I lavori per il nuovo polo museale di Sestri fanno parte di un finanziamento Fesr e dopo un ulteriore finanziamento da residui si possono completare”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando presentando il nuovo polo museale di palazzo Fascie – Rossi a Sestri Levante, insieme con l’assessore Angelo Berlangieri e il sindaco Valentina Ghio. L’intervento è stato finanziato con 5 milioni 157mila euro da fondi Por- Fesr 2007/2013 (un milione 731mila euro), fondi comunali (due milioni 393mila euro), fondi statali (656mila euro) e fondi regionali diversi (377mila euro). I lavori erano iniziati nel 2002 e si concluderanno entro il 2015 quando la struttura diventerà operativa. L’idea di destinare l’edificio a nuovo polo culturale museale nasce nel 1999. Da allora si è realizzata una serie di interventi di ristrutturazione edilizia di carattere statico, di consolidamento delle fondazioni, di potenziamento e sostituzione dei solai e di carattere distributivo e funzionale. L’edificio, costruito agli inizi del 1900, ha tre piani oltre a un sottotetto. Tra il 2001 e il 2004 un primo lotto di lavori aveva messo in sicurezza l’edificio grazie a finanziamenti comunali e statali. Tra il 2004 e il 2007 un secondo lotto di lavori ha completato il primo piano che ospita la biblioteca comunale. Fino al 2007 altri interventi hanno ripristinato l’accesso principale da corso Colombo, creato la reception, recuperato la facciata retrostante dell’edificio, parte delle scale interne e completato il primo piano con la nuova sala conferenze e mostre. Nel 2009 sono stati eseguiti alcuni interventi per la messa in sicurezza della parte museale, con l’installazione di impianti di video sorveglianza, impianto antincendio e telecamere di sicurezza. Tra il 2009 e il 2011, grazie a fondi ministeriali, è stata recuperata e ristrutturata l’ala sud del secondo piano per ampliare gli spazi della biblioteca con due sale lettura ed è realizzato uno spazio famiglia/ludoteca, adeguando parte della biblioteca per ospitare i bambini durante le visite (lo spazio è gestito dal Comune con personale qualificato). Dopo il 2011 sono stati recuperati e completati il terzo piano e il sottotetto con le relative opere (impianti di riscaldamento, condizionamento, arredi, allestimenti). I locali oggi ospitano il museo Archeologico e della città. Infine è stato recentemente cofinanziato il completamento dell’ultima parte del secondo piano, ancora da ultimare, che sarà destinata in parte a biblioteca e in parte a spazi museali e locali per ospitare l’archivio storico del Comune. Attualmente è in corso la fase progettuale, a marzo verrà indetta la gara d’appalto e nel prossimo mese di aprile verrà avviato il cantiere. A fine restauro il palazzo avrà due accessi, di cui uno nuovo da via Xx Settembre, oltre a biglietteria e reception. I rimanenti spazi commerciali al piano terra, tra cui la vecchia bottega fotografica “Borasino”, che ha un importante archivio fotografico tra l’800 e il ‘900, hanno mantenuto le destinazioni originarie. Al primo piano si trova la sala conferenze dedicata a Carlo Bo e la biblioteca. Al secondo piano si trovano lo spazio famiglia, la ludoteca e la parte ancora da sistemare. Al terzo piano e nel sottotetto il polo principale del sistema museale integrato di Sestri Levante e Castiglione Chiavarese. Il sottotetto, grazie all’abbassamento parziale della soletta di calpestio, è in parte recuperato come spazio espositivo-museale.  
   
   
OPERE PUBBLICHE, RIQUALIFICAZIONE FRONTE MARE, RIVA TRIGOSO  
 
Genova, 3 marzo 2015 - “Gli interventi per Riva Trigoso fanno parte dell’importante piano di riqualificazione urbana finanziato con i fondi Fas”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando presentando i lavori per il fronte mare a Riva Trigoso, frazione di Sestri Levante, insieme con l’assessore Renzo Guccinelli e il sindaco Valentina Ghio. L’intervento si sviluppa in tre progetti che riguardano la passeggiata a mare, la costruzione di un edificio pubblico polivalente e la realizzazione di un ponte carrabile e una passerella ciclopedonale sul torrente Petronio. I progetti si inseriscono nella riqualificazione della zona costiera di Riva Trigoso, passata da industriale e produttiva ad uso pubblico. Fino al 2006 sull’area sorgeva il capannone industriale che ospitava i “Cantieri navali liguri”, una struttura alta 11 metri che costituiva una barriera fisica e visiva e che è stata demolita. Inoltre, i lavori hanno previsto la rimozione delle coperture in amianto dei capannoni presenti. La passeggiata a mare, commissionata dal Comune di Sestri Levante, è stata finanziata con un milione 181mila euro da fondi Par Fas 2007/2013 (766mila euro) e fondi comunali (414mila euro). I lavori, iniziati a settembre 2013, si concluderanno a metà dicembre 2015. L’inaugurazione è prevista per marzo 2016. La riconversione dell’area cantieristica ha consentito la creazione di una passeggiata a mare di circa sei mila metri quadrati con percorsi e spazi polivalenti: un itinerario principale ombreggiato e più interno nel verde con la creazione di aiuole, un camminamento sul mare verso la spiaggia e al mare, una piazza di sabbia con palme e uno spazio polivalente per manifestazioni. L’edificio pubblico polivalente, commissionato dal Comune di Sestri Levante, è stato finanziato con due milioni 209mila euro da fondi Par Fas 2007/2013 (un milione 424mila euro) e fondi comunali (784mila euro). I lavori, iniziati a settembre 2014, si concluderanno a gennaio 2016. L’inaugurazione è prevista per marzo 2016. L’edificio è destinato a servizi e si sviluppa su due piani secondo una pianta a C. Al piano terra troveranno spazio una caffetteria, due sale polivalenti e per conferenze. Al primo piano, oltre all’alloggio della capitaneria, ci sarà la sede della biblioteca comunale. Il progetto per la costruzione di un ponte sul torrente Petronio, commissionato dal Comune di Sestri Levante, è stato finanziato con un milione 754mila euro da fondi Par Fas 2007/2013 (un milione 24mila euro) e fondi comunali (730mila euro). I lavori, inizieranno il prossimo maggio e si concluderanno a ottobre 2016. L’inaugurazione è prevista per il mese successivo. L’opera consentirà di realizzare un collegamento tra il ponente e il levante del borgo di Riva attraverso l’esecuzione di un intervento idraulicamente migliorativo. La struttura proposta è una versione moderna del ponte ad arco con l´impalcato sospeso da tiranti. Il ponte, ad un’unica campata di 54 metri, avrà una struttura di acciaio e calcestruzzo e sarà sostenuto da un arco in acciaio. Nel lato a valle, passerà un percorso ciclo-pedonale di 3 metri di larghezza. Al momento è in corso la gara d’appalto e si stanno esaminando le offerte. I primi giorni di maggio si consegneranno i lavori e il cantiere potrà partire.  
   
   
RC-AUTO: MISE, TRUFFA TARANTO CONFERMA ESIGENZA RIFORMA PREVISTA DA DDL CONCORRENZA  
 
Roma, 3 marzo 2015 - La maxi-truffa alle assicurazioni scoperta oggi dalla Polizia Stradale a Taranto con la denuncia di 139 persone e l’arresto di 8 persone che avevano costituito un’associazione a delinquere a danno delle principali compagnie di assicurazioni operanti in Italia, conferma l’esigenza di una radicale riforma delle norme in materia di Rc auto come proposto dal Ministero dello Sviluppo economico nel disegno di legge sulla concorrenza approvato venerdì 20 febbraio dal Consiglio dei ministri. Le norme inserite nel provvedimento sono infatti finalizzate all’introduzione dell’obbligo di sconti significativi per gli automobilisti che accetteranno clausole destinate al contenimento dei costi o al contrasto delle frodi come le ispezioni preventive dei veicoli, la presenza di rilevatori del tasso alcolemico e di scatole nere, la rinuncia alla cessione a terzi del diritto al risarcimento. Altre norme prevedono l’obbligo di identificare i testimoni non oltre il momento della denuncia e l’obbligo di presentare fattura nel caso di risarcimento “per equivalente”. Soltanto contrastando le frodi e riducendo i costi a carico delle compagnie di assicurazioni sarà possibile ottenere una sensibile riduzione delle tariffe rc-auto.  
   
   
RIFORMA SISTEMA CAMERALE, ASSESSORE LOMBARDIA: CAMBIARE PER MIGLIORARE  
 
Milano, 3 marzo 2015 - "Le Camere di Commercio sono una forma, efficiente, di democrazia economica, perché sono l´unica istituzione gestita direttamente dai soggetti economici. Sicuramente occorre un cambiamento, ma il motto deve essere ´cambiare per migliorare, salvando ciò che è buono´". Lo ha detto l´assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Mauro Parolini, intervenendo al convegno regionale sulla riforma del Sistema Camerale, organizzato a Milano, dalla Confesercenti. Punti Da Preservare - "Tra ciò che esiste - ha sottolineato l´assessore - e che, a mio parere, va preservato, oltre ai ruoli intermedi, c´è l´autonomia dei territori. Eventuali accorpamenti tra Camere di Commercio di diverse province devono infatti necessariamente salvaguardare questa prospettiva e devono produrre al contempo maggiore efficienza ed economicità". Micro Imprese - "Il tessuto economico lombardo - ha aggiunto Parolini - è caratterizzato anche dalla presenza di numerose micro e piccole imprese il cui sostegno e rappresentatività devono essere garantiti dalla riforma del sistema camerale". Lombardia Apripista - "Regione Lombardia - ha rimarcato l´esponente della Giunta regionale - ha coinvolto il Sistema camerale e le realtà associative, producendo un documento che ha incontrato la condivisione trasversale di molte Regioni e i cui contenuti sono stati in gran parte recepiti dalla proposta di riforma a cui sta lavorando il Governo. Partiamo da qui: Regione Lombardia, in modo sussidiario, intende portare a termine questo cammino e si propone di supportare e agevolare a tutti i livelli istituzionali il percorso di autoriforma delle Camere di Commercio". Collaborazione Tra Istituzioni - "Il costante dialogo e la collaborazione tra Regione Lombardia e il Sistema camerale - ha dichiarato Parolini - ha prodotto esperienze di operatività virtuosa come l´Accordo di Programma per lo Sviluppo Economico e la Competitività del sistema lombardo, che in questi anni ha sostenuto numerose imprese sul territorio e ha permesso di sviluppare investimenti, per il solo 2014, di 92 milioni di euro". Mainstreaming Centralista - "Oggi - ha evidenziato infine l´assessore - siamo travolti dall´onda del ´mainstreaming centralista´: per cui, siccome alcune Regioni o qualche Ente locale ha gestito con poca efficienza alcune partite, bisognerebbe ripartire dallo Stato. Questo non è giusto e la dimostrazione pratica che non lo sia l´abbiamo su molte questioni, come ad esempio nella gestione delle politiche per il turismo, dove lo Stato non è certo stato brillante: l´Enit è in liquidazione e italia.It è il peggiore dei portali nazionali esistenti".  
   
   
DATI ISTAT, MIGLIORA IL MERCATO DEL LAVORO NELLE MARCHE.  
 
Ancona, 3 marzo 2015 - In base ai dati di fonte Istat sul mercato del lavoro, si rafforza la tendenza al miglioramento nelle Marche. “I dati Istat – dice il presidente della Regione, Gian Mario Spacca - disegnano per le Marche uno scenario di fiducia. Nella nostra regione, nel 2014, è cresciuto rispetto alla media dell’anno precedente il tasso di occupazione ed è diminuito quello di disoccupazione, in controtendenza, quest’ultimo, con l’andamento nazionale. Un risultato che ci pone nella testa di serie delle regioni italiane, con il quarto posto per minore disoccupazione tra quelle a statuto ordinario. La rilevazione Istat dice che la crisi non è superata, ma ci conforta contemporaneamente sulla bontà delle strategie a difesa del lavoro e dell’occupazione portate avanti dal governo regionale in questi difficilissimi anni”. Il tasso di occupazione 15-64 anni sale nelle Marche dal 61,1% del 2013 al 62,4% del 2014, il tasso di disoccupazione scende dal 10,9% del 2013 al 10,1% del 2014. Nella media del Paese il tasso di occupazione passa dal 55,5% al 55,7%, quello di disoccupazione aumenta passando dal 12,1% del 2013 al 12,7% del 2014. Su base annua il numero di occupati aumenta dell’1,6% attestandosi a 625.324 unità. Contestualmente si osserva, nella nostra regione, una contrazione della disoccupazione: il numero delle persone in ricerca di lavoro scende da 76mila del 2013 a 70mila del 2014. Tale risultato è ancor più positivo, se si considera che in Italia e nelle restanti circoscrizioni territoriali prese come riferimento, lo stock di disoccupati risulta in aumento. L’andamento favorevole riguarda sia gli uomini che le donne.  
   
   
MILLE NUOVI POSTI DI LAVORO A FIRENZE: RAPPORTO DEL COMITATO GRANDI IMPRESE DELLA CITTÀ METROPOLITANA INGEGNERI, SPECIALISTI DEL WEB E TECNICI SONO I PROFILI CHE 17 AZIENDE ASSUMERANNO NEI PROSSIMI CINQUE ANNI.  
 
Firenze, 3 marzo 2015 - Mille nuovi posti di lavoro da parte di 17 grandi aziende che operano sul territorio fiorentino nei prossimi cinque anni. E’ questo il risultato di una ricerca condotta da Comune e Camera di Commercio di Firenze e Confindustria, presentata questa mattina a Palazzo Vecchio nell’ambito del Comitato grandi imprese della Città metropolitana, coordinato da Fabrizio Landi, consigliere economico del sindaco Dario Nardella. Fra i profili maggiormente richiesti ingegneri (progettisti meccanici e analisti termostrutturali), specialisti del web (cloud specialist, cloud security, web marketing specialist) e della logistica, ma anche tecnici di cantiere, gestionali e di sviluppo prodotti. Particolarmente apprezzato il ricorso al tirocinio formativo in azienda di studenti provenienti dall’università, dalle scuole secondarie superiori e dalle scuole di avviamento aziendale. “Le esigenze segnalate dalle imprese evidenziano come il mercato del lavoro sia in una fase cruciale e potenzialmente positiva - ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio, Leonardo Bassilichi -, spetta a noi recepire questi segnali e canalizzarli verso un sistema della formazione che si allinei sempre più con le esigenze delle imprese". Bassilichi ha aggiunto che “Camera di Commercio di Firenze si candida a sviluppare quegli strumenti operativi per conciliare le esigenze delle imprese con l’offerta formativa”. “La scoperta che alle grandi aziende servono mille posti di lavoro in 5 anni - ha aggiunto la vicesindaca di Firenze Cristina Giachi - è il risultato di una scelta precisa: un lavoro di coordinamento che ha visto protagonisti, fra gli altri, il Comune di Firenze, Camera di Commercio e Città metropolitana. Dal ministero avevamo avuto il via libera alla sperimentazione di questo progetto di alta formazione, ma quando il decreto sulla buona scuola diventerà legge quella che oggi è una Best Practice a Firenze diventerà un modello virtuoso da applicare in tutta Italia”.  
   
   
LAVORO, 11 MILIONI AI COMUNI DELLA SARDEGNA SOPRA I 20MILA ABITANTI PER SOSTENERE LE IMPRESE LOCALI  
 
Cagliari, 3 Marzo 2015 - La Giunta regionale, attraverso l’Assessorato del Lavoro, viene incontro a imprese ed enti locali rimodulando le risorse Poic (Progetti operativi per l´imprenditorialità comunale) del fondo Por-fse 2007/2013: undici milioni di euro sono a disposizione per favorire la nascita di nuove imprese in ambito comunale, e dovranno essere spesi entro il 31 dicembre 2015. L´assessore Virginia Mura questa mattina ha incontrato a Cagliari i rappresentanti dei Comuni sardi con oltre 20mila abitanti, per individuare un percorso condiviso che consenta di snellire le procedure burocratiche. "Dobbiamo accelerare tutte le procedure previste - ha riconosciuto l’assessore Mura - in modo da spendere quante più risorse possibili su progetti di qualità, capaci di generare importanti ricadute occupazionali nei territori. L´intervento si è reso necessario per dare una risposta alle esigenze manifestate dalle amministrazioni locali, tenendo conto peraltro dei risultati ottenuti nelle fasi precedenti e della notevole differenza tra le due forme di finanziamento, Pisl e Poic. Sono infatti risultate 145 le domande presentate, a valere sui Pisl, per complessivi 3,1 milioni di euro, mentre ben 1.307 sono le domande relative ai progetti Poic. Oltre all´incremento di 11 milioni per i Poic, abbiamo stanziato altri 6 milioni a favore del microcredito, che sta fornendo risultati incoraggianti". I rappresentanti dei Comuni hanno fornito una serie di utili suggerimenti per snellire le procedure, pur nel rispetto dei percorsi previsti dall´Unione Europea. E raccogliendo la loro specifica proposta, l’assessore Mura ha garantito l’avvio di un percorso di animazione territoriale, in modo da informare in maniera adeguata e tempestiva le imprese interessate a questo tipo di progettazione. Entro l´11 marzo si concluderà la prima fase: per quella data l´Assessorato del Lavoro renderà noti i termini per la presentazione delle nuove domande. L´istruttoria sarà sempre garantita dalla Sfirs, la finanziaria regionale.  
   
   
PORTA NUOVA AGLI ARABI? MARONI: NOI SEMPRE ATTRAENTI  
 
Milano, 3 marzo 2015 - "Gli investitori esteri sono i benvenuti. Sono però rammaricato che non ci siano investitori italiani, ma vuol dire che la Lombardia continua ad attrarre investitori". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, rispondendo - a margine del ´Forum Italo Russo - ai giornalisti che gli chiedevano un commento circa la vendita di Milano Porta Nuova agli arabi.  
   
   
RUSSIA, MARONI: INTERSCAMBIO FORTE, MA INFLUENZATO DA EMBARGO  
 
Milano, 3 marzo 2015 - "Un momento fondamentale dal quale far ripartire il dialogo tra Italia e Russia ed Europa e Russia". Così il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, ha definito il ´Forum Italo Russo´ cui ha partecipato presso la sede di Assolombarda. Per il presidente Maroni si è trattato di confronto "interessante e importante perché l´interscambio economico e commerciale fra la Lombardia e la Russia è molto forte anche se ha subito una pesante riduzione lo scorso anno a causa dell´embargo". Destino Comune - "C´è un destino comune fra l´Italia, la Russia e l´Europa - ha detto ancora Maroni - e noi abbiamo l´occasione e l´interesse a far sì che il dialogo continui". No Ripercussioni Da Omiciodio Nemtsov- Ai giornalisti che gli chiedevano se l´uccisione di Boris Nemtsov, oppositore del presidente Vladimir Putin, possa avere ripercussioni, Maroni ha risposto che si tratta di un "Fatto drammatico, ma che non deve influenzare la prosecuzione del dialogo".  
   
   
CAMPANIA: CALL CENTER TUTELA CONSUMATORI, VIA A NUMERO VERDE 800 180 958  
 
Napoli, 3 marzo 2015 - L’assessore al Commercio e all’Artigianato della Regione Campania Vittorio Fucci ha presentato in sala giunta il progetto di attivazione del Call Center per la tutela dei consumatori. A partire dalle 9 alle 14, dal lunedì al venerdì, è attivo presso la sede dell’Assessorato all’isola A 6 il numero verde 800 180 958. Il Call Center è affidato in gestione all’Ats (Associazione Consumatori ed Utenti Campania), composta da 16 strutture: Acu, Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Assoconsum, Assoutenti, Casa Del Consumatore, Cittadinanzattiva Campania, Centro Per I Diritti Del Cittadino Codici Campania (Co.di.ci), Codacons, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori. Movimento Consumatori, Movimento Difesa Del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori. Successivamente il servizio, d’intesa tra l’assessore e le associazioni, sarà ampliato fino alle ore 21. Gli obiettivi del Call Center sono: Applicare in pieno la legge regionale 19 del 2002 al fine di garantire “sul campo” la tutela del consumatore e dell’utente campano; Implementare una struttura stabile di assistenza, in grado di fungere da piattaforma di lancio anche per le iniziative dei privati; Realizzare attività utili a raggiungere tutte le fasce di consumatori. La finalità è rafforzare la conoscenza degli strumenti di tutela a disposizione del consumatore sul versante delle informazioni, dei chiarimenti e degli aggiornamenti sulle normative di riferimento. Il progetto prevede anche adeguati percorsi formativi al fine di dotare gli “sportellisti” delle associazioni anche delle necessarie conoscenze in tema di applicazione delle normative utili in caso di controversie tra cittadini e pubblica amministrazione. Saranno infine svolte attività di divulgazione dell’iniziativa sull’intero territorio regionale, attraverso la stampa e la distribuzione di materiale informativo, e di aggiornamento delle pagine dedicate del portale web www.Consumatori.regione.campania.it L’iniziativa si inserisce nelle attività messe in campo dalla Giunta Caldoro per i consumatori, tra cui quella realizzata in sinergia con l’assessorato all’Agricoltura sulla sicurezza dei prodotti alimentari campani con il Qr Code sulla tracciabilità degli alimenti.  
   
   
LIVORNO: 5 MILIONI PER INCUBATORI IN AREE DISMESSE E 30 MILIONI IN PIÙ PER IL PORTO  
 
 Firenze 3 marzo 2015 – La reindustrializzazione di Livorno e l´ulteriore messa a punto, da parte della giunta, di strumenti operativi a sostegno dello sviluppo dell´area, sono stati gli argomenti al centro del dibattito cui ha partecipato a Livorno, presso il circolo Il Centro, l´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini. L´assessore ha annunciato che, oltre alle risorse già previste in relazione all´accordo di programma, la giunta ha approvato oggi nella proposta di variazione di bilancio un ulteriore stanziamento di 5 milioni destinati a finanziare la realizzazione, da parte del Comune di Livorno, di un polo tecnologico/incubatore d´impresa all´interno di strutture industriali dismesse, come il caso di quelle ex Trw e Delplhi. Ma non è tutto. "La giunta – spiega Simoncini - ha deciso oggi di proporre al consiglio regionale di portare a 200 milioni (contro i 170 milioni inizialmente previsti) lo stanziamento per il cofinanziamento della Darsena Europa, 30 milioni in più, quindi, chiedendo l´autorizzazione a contrarre un mutuo. "In parallelo all´accordo di programma – ha detto ancora l´assessore – si sta lavorando per arrivare alla definizione di due protocolli d´intesa: uno fra la Regione Toscana e il Comune di Livorno e l´altro fra Regione e Comuni di Collesalvetti, Rosignano, Cecina e Castagneto Carducci". Tutto questo si aggiunge alle risorse e agli interventi già previsti e destinati a rientrare nell´accordo di programma, nonché gli interventi mirati messi in cantiere dalla Regione per favorire lo sviluppo dell´area. Fra questi, Simoncini ha ricordato i 9 milioni stanziati per lo scavalco tra porto e interporto, i 10 milioni stanziati per il sostegno ad imprese che investiranno nell´area livornese, l´abbattimento dell´Irap e le premialità che vengono inserite su tutti i bandi regionali per Livorno (come per le altre 2 aree di crisi regionali), 1 milione di euro, infine, stanziati per i Lavori di Pubblica Utilità, che vedranno corsie preferenziali specifiche per i progetti da Livorno. Ancora sul fronte del sostegno all´occupazione la Regione riserverà a Livorno 1 milione di euro. Inoltre potranno essere previste premialità specifiche per l´utilizzo di interventi di formazione continua (in base alla legge 236/93) per i lavoratori di aziende insediate nelle aree di crisi. L´assessore ha inoltre ricordato che è già in agenda un nuovo incontro, previsto per il 12 marzo al Ministero dello sviluppo economico, dal quale ci si attende da parte del governo una indicazione sulle risorse che intende investire a sostegno dell´accordo di programma.  
   
   
COOP OPERAIE: SERRACCHIANI, RICONFERMATI IMPEGNI REGIONE  
 
Trieste, 3 marzo 2015 - "La Regione ha offerto e sta offrendo la massima collaborazione non solo alla Procura ma anche all´amministratore giudiziale per conseguire un obiettivo che è di tutti: uscire da questa situazione cercando di accompagnare i soci prestatori nelle azioni intese al recupero della maggior quantità possibile delle risorse che erano state depositate alle Cooperative Operaie". Lo ha riconfermato la presidente della Regione, Debora Serracchiani. "Nello stesso tempo - ha aggiunto - ci stiamo impegnando per garantire l´occupazione e la continuità di un´attività che, per la sua storia, costituisce un patrimonio per la città di Trieste e per tutto il Friuli Venezia Giulia".  
   
   
I RISULTATI DEL PROGETTO PER DIFFUSIONE “OPEN INNOVATION” NELLE PMI. EVENTO CONCLUSIVO A TREVISO  
 
Venezia, 3 marzo 2015 - Con il progetto europeo Rapid Open Innovation – Speeding Time To Market è stata messa a punto una nuova piattaforma online (www.Openinnovation-platform.net ) per la diffusione dell’innovazione nelle Pmi secondo la logica dell’Open Innovation. Un approccio innovativo che, attraverso la crescita delle relazioni, degli scambi di know-how e di azioni congiunte tra attori dei sistemi economici (aziende, enti di ricerca e innovazione e università) dell’area italo-austriaca, mira a far crescere la capacità attrattiva delle imprese. L’evento conclusivo del progetto europeo, che ha avuto come tema “L’open Innovation per la competitività delle Pmi”, si è tenuto nei giorni scorsi a Treviso. La Regione del Veneto è stata partner del progetto che ha avuto come capofila “t2i -trasferimento tecnologico e innovazione”, società consortile delle Camere di Commercio di Treviso e Rovigo. Gli altri partners italiani e austriaci sono: Fraunhofer Italia Iec, Certottica scarl, Transidee Tranferzentrum Universität Innsbruck Gmbh, Innovations und Technologietransfer Salzburg Gmbh e Wirtschaftskammer Tirol. Il progetto, sviluppato e finanziato all’interno del Programma Interreg Ivc Italia-austria, è nato con l’obiettivo di migliorare, attraverso l’approccio dell’Open Innovation, la competitività delle Pmi che operano nell’area transfrontaliera Italia-austria attraverso una loro maggiore capacità di innovazione e si è rivolto, in particolare, alle aziende appartenenti ai settori delle filiere della Bio-edilizia, della Meccanica e del Legno-arredo. Il lavoro ha portato allo sviluppo di un modello, servizi, approcci laboratoriali e strumenti di relazione con centri di ricerca e di innovazione per favorire la diffusione dell’Open Innovation nelle Pmi. Nel corso dell’evento sono stati presentati i principali risultati conseguiti per supportare la cooperazione tra aziende su obiettivi di innovazione comuni e favorire l’apertura a percorsi transnazionali. Particolarmente significativo il coinvolgimento delle Pmi nel Veneto: 105 le aziende beneficiarie dirette degli interventi del progetto attraverso gli Open Innovation Working Lab e le attività di coaching, gli audit di innovazione e la fase di sperimentazione; 19 i Centri di ricerca e servizi di supporto all’innovazione coinvolti nelle azioni di progetto.  
   
   
IDEALSCALA: SARÀ ESEMPIO POSITIVO PER MANIFATTURA FVG  
 
Pordenone, 3 marzo 2015 - "Siamo convinti che l´impegno di Idealscala sia una battaglia simbolo per tutta la manifattura del Friuli Venezia Giulia e in particolare per quella della provincia di Pordenone". Riferendosi allo stabilimento ex Ideal Standard di Orcenico, acquisito dalla cooperativa di lavoratori per assicurare continuità alla produzione di sanitari, termosifoni, rubinetti e radiatori, il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, al termine dell´odierna riunione a Pordenone con il cda di Idealscala e le associazioni di categoria del territorio ha evidenziato come "tenere aperta questa fabbrica significhi fornire importanti prospettive a tante altre". Bolzonello ha assicurato che "la Regione sarà in prima linea fin dall´inizio, disponibile com´è a garantire la necessaria assistenza al fine di predisporre assieme i piani industriali e - ha aggiunto - fornire suggerimenti e supporto attraverso gli strumenti di legge". "Siamo vicini ad un risultato positivo per le maestranze di Idealscala - ha sottolineato Bolzonello - perché c´è un futuro per questa cooperativa e per un settore così difficile come quello della ceramica".  
   
   
IDEALSCALA: VERSO PIANO INDUSTRIALE PER RILANCIO PRODUZIONE  
 
Pordenone, 3 marzo 2015 - Il piano industriale dettagliato che Idealscala dovrà presentare a breve segnerà il punto di ripartenza per lo stabilimento ex Ideal Standard di Orcenigo di Zoppola che riavvierà la produzione di sanitari dopo essere stato rilevato dalla cooperativa di lavoratori presieduta da Gian Mario Petozzi. La volontà comune di istituzioni, associazioni di categoria e cda Idealscala è stata ribadita nel corso dell´odierna riunione convocata a Pordenone, nella sede della Regione, dal vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Sergio Bolzonello, e considerata da sindacati e cda della cooperativa come tappa fondamentale per il nuovo corso dell´ex Ideal Standard. Arrivare al piano industriale entro un mese è quindi una condizione giudicata essenziale da tutti e, a questo proposito, Bolzonello ha affermato la disponibilità della Regione ad attivare un´operazione complessiva a largo respiro, coordinando un tavolo di lavoro e mettendo a disposizione i previsti strumenti di legge al fine di agevolare la redazione di un piano capillare. Nel delineare i passi da intraprendere, Bolzonello ha evidenziato come Idealscala non debba rimanere ancorata esclusivamente alla ceramica, aprendosi invece ad eventuali opportunità diverse. A loro volta, le associazioni di categoria (Confcooperative e Lega cooperative), hanno confermato l´impegno per collaborare alla costruzione del progetto e, come sottolineato dai sindacati, tutelare al massimo l´occupazione.  
   
   
MICROCREDITO DIVENTA MICROPRESTITO PER PROFESSIONISTI E COMMERCIANTI PUGLIESI  
 
Bari, 3 marzo 2015 - Microcredito diventa Microprestito e si apre ancora di più ai liberi professionisti e ai commercianti. “Anche nel nome - spiega l’assessore al Lavoro Leo Caroli – vogliamo essere vicini al mondo del lavoro autonomo colpito dalla crisi. I dati che abbiamo recentemente presentato sull’andamento dell’occupazione vedono infatti una durissima crisi colpire il mondo delle partite Iva, come gli studi professionali e i piccoli commercianti. A loro bisogna guardare anche perché il quadro nazionale di ammortizzatori sociali per questo settore non prevede nulla. Ci pensa da oggi la Regione, erogando fino a 25 mila euro da restituire a “tasso 0 virgola niente” in cinque anni. Per i sei mesi iniziali la rata è in franchigia, così come è possibile sospenderla nel corso del pagamento. I soldi possono servire a pagare nuove attrezzature, ma anche semplicemente l’affitto o le bollette dei locali commerciali o degli studi in difficoltà. Non viene chiesta fideiussione bancaria, né garanzia legale: Microprestito è basato su una garanzia etica e morale e ricerchiamo proprio i soggetti “non bancabili”, cui la Regione dà un’opportunità”. Possono infatti accedere ai finanziamenti anche le imprese del commercio a condizione che siano operative da almeno 24 mesi e che abbiano avuto, negli ultimi 12 mesi, un fatturato minimo di 60.000 euro. Possono chiedere i finanziamenti anche le s.R.l. Ordinarie. Sono considerate non bancabili le imprese con un fatturato massimo, negli ultimi 12 mesi, di 240.000 euro. In alternativa alla Garanzia morale è possibile produrre una “Presentazione tecnica” elaborata da un’organizzazione imprenditoriale o da un´organizzazione sindacale. “Sono particolarmente contento - prosegue Caroli – perché purtroppo cala l’occupazione, ad esempio,di avvocati, ingegneri, architetti, veterinari, psicologi, giornalisti con partita Iva che sono costretti a chiudere i propri studi e addirittura a non pagare l’iscrizione agli Ordini – ma da oggi anche queste figure, insieme ai commercianti, hanno un ammortizzatore sociale possibile. Calcoliamo infatti che a Bari nell’ultimo anno abbia chiuso uno studio legale al giorno, specie formato da giovani: da subito c’è uno strumento in più per ditte individuali, piccole società anche cooperative, studi professionali, laboratori artigiani e anche commercianti”. A disposizione del bando Microprestito ci sono 52 milioni di euro di fondi comunitari strutturali. “Dall’apertura del vecchio Microcredito abbiamo avuto circa 1.500 domande con un “tiraggio” (la possibile spesa totale) per 22 milioni di euro complessivi. Dall’apertura ai commercianti e dall’attenzione ai professionisti ci aspettiamo ulteriore interesse. Ricordiamo che così la Regione supplisce all’assenza di strumenti di protezione sociale statale verso un mondo importante della nostra economia, troppo spesso lasciato solo”. Su www.Sistema.puglia.it i particolari e le modalità di richiesta.  
   
   
FIRENZE -MILLE NUOVI POSTI DI LAVORO, RAPPORTO COMITATO GRANDI IMPRESE  
 
Firenze, 3 marzo 2015 - Mille nuovi posti di lavoro da parte di 17 grandi aziende che operano sul territorio fiorentino nei prossimi cinque anni. E’ questo il risultato di una ricerca condotta da Comune e Camera di Commercio di Firenze e Confindustria, presentata questa mattina a Palazzo Vecchio nell’ambito del Comitato grandi imprese della Città metropolitana, coordinato da Fabrizio Landi, consigliere economico del sindaco Dario Nardella. Fra i profili maggiormente richiesti ingegneri (progettisti meccanici e analisti termostrutturali), specialisti del web (cloud specialist, cloud security, web marketing specialist) e della logistica, ma anche tecnici di cantiere, gestionali e di sviluppo prodotti. Particolarmente apprezzato il ricorso al tirocinio formativo in azienda di studenti provenienti dall’università, dalle scuole secondarie superiori e dalle scuole di avviamento aziendale. “Le esigenze segnalate dalle imprese evidenziano come il mercato del lavoro sia in una fase cruciale e potenzialmente positiva - ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio, Leonardo Bassilichi -, spetta a noi recepire questi segnali e canalizzarli verso un sistema della formazione che si allinei sempre più con le esigenze delle imprese". Bassilichi ha aggiunto che “Camera di Commercio di Firenze si candida a sviluppare quegli strumenti operativi per conciliare le esigenze delle imprese con l’offerta formativa”. “La scoperta che alle grandi aziende servono mille posti di lavoro in 5 anni - ha aggiunto la vicesindaca di Firenze Cristina Giachi - è il risultato di una scelta precisa: un lavoro di coordinamento che ha visto protagonisti, fra gli altri, il Comune di Firenze, Camera di Commercio e Città metropolitana. Dal ministero avevamo avuto il via libera alla sperimentazione di questo progetto di alta formazione, ma quando il decreto sulla buona scuola diventerà legge quella che oggi è una Best Practice a Firenze diventerà un modello virtuoso da applicare in tutta Italia”.  
   
   
FERRIERA TRIESTE: SERRACCHIANI, RIBADITO IMPEGNO PER PRODUZIONI PULITE  
 
Trieste, 3 marzo 2015- A brevissimo dovrebbe essere pronto l´accordo quadro - definito "di cornice" ieri al Consiglio comunale di Trieste dalla presidente della Regione Debora Serracchiani - che riordina il sistema delle risorse private e pubbliche (destinate prioritariamente al risanamento ambientale) per l´intervento sull´area della ferriera di Servola e, in parallelo, sarà nominato il commissario straordinario, per l´attuazione dei contenuti dell´accordo di programma a suo tempo sottoscritto, nella persona dello stesso presidente delle Regione. Lo ha confermato nel corso dell´odierna seduta straordinaria del Consiglio comunale di Trieste la presidente Serracchiani, che ha anche indicato nella data del 16 marzo la prossima riunione del ""tavolo Ferriera" (già da metà febbraio allargato alle associazioni ambientaliste), alla presenza degli assessori regionale e comunale all´Ambiente, Sara Vito e Umberto Laureni, e del direttore generale dell´Arpa, l´Agenzia regionale per la protezione ambientale, per una prima valutazione dei dati ambientali relativi all´area dell´impianto. Impianto, come ha illustrato oggi la responsabile del gruppo Arvedi per gli aspetti ambientali, Alessandra Barocci, su cui sono già in atto i primi interventi, in particolare per la cokeria, con termine lavori indicato complessivamente a fine agosto. La presidente Serracchiani ha poi ricordato che per il prossimo 6 giugno è in programma alla ferriera un "open day" alla città, sia per la visita del sito industriale che per una verifica degli interventi svolti. "Ribadisco anche oggi l´impegno per garantire il risanamento ambientale dello stabilimento - ha quindi dichiarato la presidente della Regione - e per l´avvio di produzioni ´pulite´, anche con la realizzazione di un nuovo impianto di aspirazione delle emissioni e dei fumi, assolutamente innovativo, che supererà i limiti previsti dalla vigente normativa europea: solo se questo progetto darà risultati certi ha senso che rimanga ´l´area a caldo´", altrimenti il gruppo Arvedi si dedicherà allo sviluppo del polo logistico ed alla laminazione a freddo. Segnalando che si sta rispettando il cronoprogramma indicato dall´accordo di programma per gli interventi previsti sulla ferriera, Serracchiani ha infine rammentato che in parallelo a queste attività la Regione sta lavorando con l´Agenzia nazionale per l´attrazione degli investimenti ("Invitalia") ad un piano di riqualificazione e sviluppo dell´area industriale complessa di Trieste, per un recupero economico importante di una zona significativa non solo per la città di Trieste ma per l´intero Friuli Venezia Giulia.  
   
   
ASSESSORE CALABRIA INTERVIENE SUGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI  
 
Catanzaro, 3 marzo 2015 - L’assessore regionale al Lavoro Carlo Guccione, facendo seguito all’incontro avuto a Roma con il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, ha comunicato, nelle settimane scorse,al Ministero il fabbisogno finanziario per la Calabria relativamente al 2014, per quanto attiene gli ammortizzatori sociali in deroga. A tal proposito, Guccione ha chiesto la convocazione, in tempi brevi, di un Tavolo, a livello governativo, al fine di poter stipulare l’accordo con le parti sociali della nostra regione ed avviare i pagamenti per lanno 2014.  
   
   
ALLUVIONE NOVEMBRE 2014 IN LIGURIA: PROROGATO FINO AL 10 MARZO IL BANDO PER OTTENERE RIMBORSI. APPELLO ALLE AZIENDE A PRESENTARE LA DOMANDA DI FINANZIAMENTO”  
 
Genova, 3 marzo 2015 - E’ stato prorogato fino al 10 marzo il bando per rimborsare le aziende che hanno subito danni nell’alluvione dello scorso novembre. Lo ha comunicato  l’assessore regionale allo sviluppo economico Renzo Guccinelli, lanciando contestualmente un appello alle aziende danneggiate affinché presentino la domanda di finanziamento. La proroga si è resa necessaria per la discrepanza esistente tra il numero dei modelli E presentati fino ad oggi dalle aziende che hanno subito danni nell’alluvione dello scorso novembre e che ammontano a 853 e il numero delle domande di rimborso pari a 450. “Vogliamo fare in modo che tutte le aziende interessate – ha spiegato l’assessore Guccinelli – possano avere il tempo per presentare la domanda. Per questo le Camere di Commercio le contatteranno per sollecitarle”. Fino ad oggi ammontano a 16,8 milioni i finanziamenti già erogati a 1364 imprese danneggiate dall’alluvione dell’ottobre scorso che hanno subito danni sotto i 40.000 euro e hanno presentato domanda di rimborso per il bando da 20 milioni di euro. “Siamo soddisfatti per il lavoro svolto, sia dagli uffici regionali che dalle Camere di Commercio - ha spiegato l’assessore Guccinelli - in quanto abbiamo soddisfatto già due terzi delle richieste”.  
   
   
LAVORAZIONI INOX: SOLUZIONE IMMEDIATA GRAZIE A SINERGIE  
 
Trieste, 3 marzo 2015 - "Grazie all´impegno ed alla professionalità del curatore fallimentare, Claudio Ferrario, supportato nella sua azione da Confindustria Pordenone e dalla Regione, una fabbrica fallita appena lo scorso giovedì potrà riavviare la produzione già nei primi giorni della prossima settimana, utilizzando a questo scopo la formula del contratto d´affitto d´azienda per i prossimi quattro mesi". Il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Sergio Bolzonello, commenta con soddisfazione l´accordo siglato a Pordenone, nella sede di Confindustria, per la cessione in affitto della Lavorazioni Inox di Villotta di Chions (Pn) ad una cordata italo-slovena. "In questa maniera - aggiunge Bolzonello - è stato possibile scongiurare il licenziamento di 214 addetti ed ora, con l´entrata in scena della newco Lavinox, formata da Gruppo Sassoli e Slovmetal, ci sarà il tempo per cercare e vagliare la migliore soluzione in vista della messa in vendita da parte del curatore". L´attività, è stato detto, riprenderà da martedì se il giudice fallimentare del Tribunale di Milano, che la scorsa settimana aveva decretato il fallimento dell´industria friulana su istanza di un unico creditore, accetterà le condizioni stabilite con il curatore e le organizzazioni sindacali di categoria.  
   
   
TOSCANA: ESERCIZI PUBBLICI E CIRCOLI "NO SLOT": IN ARRIVO IL LOGO  
 
Firenze 3 marzo 2015 – Sta per arrivare "No Slot", logo per identificare esercizi e circoli, bar e luoghi di ricreazione, che scelgono di non installare macchinette popolarmente definite "mangiasoldi" (apparecchi e congegni per il gioco, lecito, con vincite in denaro): sarà approvato dalla Giunta regionale che realizzerà anche, sul proprio sito web, uno specifico portale per gestire le richieste di questo marchio identificativo. Lo prevede un regolamento – approvato in Giunta su proposta della vicepresidente Stefania Saccardi con delega alle politiche sociali – che attua la legge regionale 57 varata nell´ottobre 2013 con disposizioni per il gioco consapevole e per la prevenzione della ludopatia. "Abbiamo tenuto conto – sottolinea Saccardi – non solo delle recenti modifiche apportate alla nostra legge dall´ultima Finanziaria regionale, quella del 2015, ma anche di un importante lavoro svolto da uno specifico gruppo tecnico incaricato proprio di redigere il regolamento". Tre i capitoli in cui sono raggruppati gli otto articoli della nuova norma: le caratteristiche dell´Osservatorio regionale sul fenomeno della dipendenza da gioco, la concessione di contributi per progetti promossi dal terzo settore, la disciplina del logo identificativo "No Slot". "Organo di consulenza permanente del Consiglio e della Giunta regionali", l´Osservatorio sul fenomeno della dipendenza da gioco avrà sede presso la direzione regionale sanità: lo formano, con partecipazione a titolo gratuito, tre assessori regionali (salute, formazione, commercio), tre consiglieri regionali, tre rappresentanti dei Comuni, tre esponenti del volontariato, tre esperti e un rappresentante per ogni Usl toscana. Ha funzioni di studio e monitoraggio del fenomeno, formula pareri in tema di prevenzione, proposte per servizi di accoglienza, promuove campagne di sensibilizzazione. Per quanto riguarda i contributi al terzo settore per progetti in favore del reinserimento sociale di persone (e famiglie) con problematiche e patologie legate al gioco, il regolamento prevede che sia la Giunta regionale a impartire "indirizzi" a Società della Salute e Comuni per l´approvazione di specifici bandi. E´ prevista una priorità per quei progetti che indichino "percorsi personalizzati" e "attività di tutoraggio" per il reinserimento sociale delle persone coinvolte nel fenomeno del gioco d´azzardo. Gli ultimi articoli del regolamento si soffermano sul logo identificativo, anch´esso già previsto dalla legge 57/2013, per evidenziare quei locali che scelgono di non installare "apparecchi per il gioco lecito": il logo sarà approvato dalla Giunta regionale, anche "sentito l´Osservatorio", e sul portale della Regione sarà pubblicato l´elenco di tutti gli esercizi pubblici che lo utilizzano. Uno specifico decreto dirigenziale regolamenterà i modi di utilizzo del logo e gli impegni assunti dai titolari di circoli ed esercizi pubblici: saranno poi i Comuni a verificare che circoli ed esercizi utilizzatori del logo rispettino gli impegni presi. Se in un locale "No Slot" saranno trovati apparecchi con vincita in denaro, il Comune dovrà rimuovere la vetrofania e comunicare il fatto alla Regione che cancellerà il locale dall´elenco. La legge regionale 57/2013 detta, fra l´altro, anche le distanze minime dentro cui è vietata l´apertura di "centri scommesse" e di "spazi per il gioco con vincita in denaro" (500 metri da scuole, luoghi di culto, centri socio-ricreativi e sportivi, strutture sanitarie o socio-assistenziali) stabilendo anche che i Comuni possano individuare "altri luoghi sensibili" nei quali non ammettere l´apertura di queste attività. Vengono inoltre dettati, dalla legge, obblighi per i gestori, norme sulla pubblicità, attività di formazione nonché disposizioni in materia di Irap (dal periodo d´imposta 2015 l´aliquota Irap è maggiorata di 0,30 punti percentuali per esercizi/circoli che offrono le slot ed è ridotta di 0,50 punti percentuali per esercizi/circoli che rimuovono quelle macchinette).  
   
   
WELFARE: SERRACCHIANI INCONTRA UIL SU SOSTEGNO AL REDDITO  
 
Trieste, 3 marzo 2015 - "Uno strumento per combattere la marginalità sociale, per affrontare quelle situazioni di povertà assoluta che anche in Friuli Venezia Giulia si sono aggravate a causa del perdurare della crisi". Lo ha ribadito la presidente della Regione, Debora Serracchiani, che si è confrontata a Trieste, assieme all´assessore al Lavoro Loredana Panariti, con una delegazione del sindacato Uil sulla nuova misura di sostegno al reddito, per la quale la Giunta ha allocato nella Finanziaria di quest´anno 10 milioni di euro. Il progetto di sostegno al reddito che la Regione sta mettendo a punto prevede, ha confermato la presidente, una misura di tipo universale destinata a quelle persone che non usufruiscono di uno dei diversi ammortizzatori sociali inseriti nelle politiche del lavoro, proprio con l´obiettivo di integrarle e coordinarle con le politiche sociali. Le misure di sostegno al reddito, è stato detto, saranno in ogni caso sottoposte a condizionalità, a un vero e proprio "patto" con i soggetti beneficiari individuando percorsi personalizzati di reinserimento lavorativo o sociale. La presidente, in occasione dell´incontro con la Uil, ha anche riconfermato l´indirizzo dell´Amministrazione regionale nel campo del welfare, che punta ad arrivare a un riordino complessivo delle politiche sociali.  
   
   
SARDEGNA, FINANZIARIA, 12 MILIONI ALLE IMPRESE ARTIGIANE. SOSTEGNO STRATEGICO PER UN SETTORE IN GRAVE SOFFERENZA, FONDAMENTALI ANCHE I FONDI UE  
 
 Cagliari, 3 marzo 2015 - Boccata d´ossigeno da 12 milioni per le imprese artigiane grazie a un emendamento presentato dal Centro Democratico Sardegna, fatto proprio dalla Giunta regionale e approvato all´interno della legge finanziaria per il sostegno al comparto. Nuova Linfa Per Il Comparto - "A nome di tutto l´esecutivo regionale ringrazio il Consiglio non solo per l´attenzione riservata alle sollecitazioni della Giunta - dice l´assessore del del Turismo, Artigianato e Commercio Francesco Morandi - ma soprattutto per aver dato immediata concretezza al sostegno nei confronti di un settore in grande sofferenza da molto tempo". Negli ultimi cinque anni, circa tre imprese al giorno hanno chiuso la loro attività, e gli studi di settore evidenziano che almeno altrettante si trovano in condizioni di "paralisi" produttiva. "Ci avviamo verso una nuova fase strategica di gestione delle risorse sia per l´artigianato che per il commercio - aggiunge l´assessore - in particolare faremo tesoro dei fondi comunitari, fonte quanto mai preziosa di questi tempi, sempre in stretta collaborazione con le associazioni di categoria". Legge 51/93 - Le agevolazioni previste dalla legge 51 del ´93 mirano a favorire il potenziamento delle aziende per accrescerne efficienza e competitività, innovazione di prodotti e processi. I contributi sono destinati a: adeguamento di laboratori, strutture e impianti alle normative in materia di igiene, ambiente e sicurezza nei luoghi di lavoro; ammodernamento, ristrutturazione, completamento e trasformazione di strutture già operanti e riconversione di processi produttivi. "Rispetto al passato - conclude l´esponente della Giunta Pigliaru - i criteri, le modalità e le procedure per il finanziamento dei progetti degli artigiani e per il sostegno alle imprese del comparto vanno però profondamente rivisti e adattati alle mutate condizioni socioeconomiche". Le direttive della legge includono due procedure, a bando per i progetti più onerosi, e a sportello, per i programmi di minore importo. Conferenza Regionale - Dei contributi previsti dalla legge 51, dell´impiego dei fondi europei e di tutta la normativa regionale che disciplina il comparto (leggi 949 e 240, legge 12 per l’apprendistato, consorzi fidi) si parlerà nel corso della Terza Conferenza dell’Artigianato in Sardegna. L´evento, programmato e attivato dall´assessore del Turismo nell´ambito del Piano di sviluppo regionale varato dalla Giunta, ha come obiettivo un attento esame della congiuntura economica attuale e la presentazione di soluzioni concrete per un rilancio immediato del settore. La manifestazione, ben 33 anni dopo la seconda edizione, sarà fissata tra la fine di marzo e le prime settimane di aprile. "Un appuntamento strategico, che intende imprimere un deciso cambio di rotta dopo anni di difficoltà per un comparto, che rappresenta uno dei pilastri dell’economia isolana”, conclude Morandi.  
   
   
MILANO, LAVORO AGILE: SUPERATE LE 70 ADESIONI. IL 25 MARZO SI POTRÀ LAVORARE ANCHE IN PISCINA  
 
Milano, 3 marzo 2015 – Meno 24 giorni alla Seconda Giornata del Lavoro Agile. Il numero delle adesioni continua a salire ed è destinato a sbriciolare il muro delle cento aziende partecipanti dell’edizione 2014. Ad oggi, infatti, sono già 71 le società grandi, medie e piccole che hanno comunicato al Comune di Milano la loro adesione. Non solo. Nel corso di un convegno svoltosi a Palazzo Marino e dedicato alle pubbliche amministrazioni altri comuni del nord Italia si sono detti pronti a partecipare. Il 25 marzo, quindi, potrebbe diventare non solo una giornata di lavoro agile per la città metropolitana di Milano ma anche a Venezia, Torino, Genova, Bergamo, con un potenziale coinvolgimento di decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici. “Insieme alle altre Amministrazioni – dichiara l’assessora alla Qualità della vita Chiara Bisconti – abbiamo iniziato con le più importanti città del Nord, da Genova a Venezia passando per Torino, un percorso di collaborazione importante di cui Milano è capofila riconosciuta. Il 25 marzo potrebbe diventare una giornata davvero unica per il nostro paese, le prove generali di un evento nazionale di cui Milano si sta facendo promotrice. La partecipazione di tanti altri comuni alla nostra iniziativa chiama l’attenzione anche del Governo per alcune modifiche normative che possono rendere più facile l’applicazione del lavoro agile, soprattutto per le pubbliche amministrazioni”. Intanto anche lo sport aderisce con formule innovative. Milanosport, infatti, in collaborazione con Wow – web magazine metterà a disposizione gratuitamente a tutti i fruitori della Piscina Cozzi (via Tunisia 35) delle isole lavorative, piccoli uffici informali, dotate di connessione wifi e punti luce che verranno realizzati sulla tribuna aperta al pubblico. Inoltre verrà allestita una piccola reception all’entrata dell’impianto. L’iniziativa, pensata per la giornata del 25 marzo, avrà luogo a partire dal 24 fino al 27 marzo.  
   
   
SARDEGNA CENTRALE: PRESTO LA COMPLETA RIFORMA DELLE ZIR  
 
Siniscola, 3 marzo 2015 - "Le risorse stanziate per la Sardegna Centrale saranno spese: la Giunta regionale manterrà gli impegni. E, se vi fossero ulteriori e valide proposte progettuali, verranno trovati i finanziamenti". L´ha detto l´assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, intervenendo a Siniscola al convegno "Fare impresa a Siniscola e in Baronia. Opportunità e prospettive per lo sviluppo del territorio", organizzato dalla Confindustria nuorese. Ci sono finanziamenti non ancora spesi. Compito della Regione è accelerare le procedure perché tali risorse siano utilizzate nel miglior modo possibile. Un altro intervento riguarda il miglioramento del "sistema impresa". Tra le priorità dell´assessorato dell´Industria ci sono il rilancio del sistema delle aree industriali di interesse regionale e la riforma dei Consorzi Zir. "Occorre non solo una razionalizzazione del sistema regionale ma anche un adeguamento del sistema di governance", ha detto l´assessore Piras. A tal proposito, l´esponente della giunta Pigliaru ha espresso netta determinazione per completare in tempi rapidissimi la riforma delle Zir con il definitivo compimento delle procedure di liquidazione.