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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Marzo 2011
UN RACCOLTO ECCEZIONALE PER IL DEPOSITO GLOBALE DEI SEMI  
 
Dopo tre anni dalla sua installazione, il Deposito sotterraneo globale dei semi in Norvegia ha ricevuto un raccolto eccezionale di semi, che rappresentano un contributo importante agli sforzi per conservare diverse varietà di colture di tutto il mondo. Tra i nuovi arrivati ci sono rari fagioli di Lima, il cantalupo resistente alla ruggine e i progenitori dei pomodori rossi ricchi di antiossidanti. Alcune delle spedizioni contengono varietà di colture in grado di tenere testa ai disastri naturali come inondazioni e siccità. In una dichiarazione, il Fondo mondiale per la diversità delle colture, con sede in Italia, ha detto che i nuovi semi, che si trovano nel gigantesco deposito nel lontano arcipelago artico di Svalbard, comprendono grandi depositi delle banche genetiche gestite dal Consultative Group on International Agricultura Research (Cgiar), l´ente che ha fornito la maggior parte dei semi al deposito nonché i semi di soia raccolti da esperti dello Us Department of Agriculture (Usda) in Cina quasi 100 anni fa. La spedizione dell´Usda comprende anche collezioni di semi di Solanum chilense e Solanum galapagense, parenti selvatici del pomodoro il cui materiale genetico è stato usato dagli agricoltori presso l´Usda e l´Università della California, Davis, per creare pomodori ad alto contenuto di licopene (un antiossidante) e di beta-carotene (fonte di vitamina A). In un´altra spedizione c´era una varietà di fagiolo di Lima del deserto peruviano che era a rischio di estinzione prima di essere salvata dal Centro internazionale di agricoltura tropicale (Ciat) in Colombia. Fino a questo momento, il Ciat ha inviato 3600 semi e campioni di foraggio raccolti in 94 nazioni tra cui Afghanistan, Nepal, Vietnam e Zimbabwe. Il Centro internazionale di ricerca per l´agricoltura finanziato dal Cgiar nelle zone aride (Icarda) in Siria sta depositando migliaia di altri fagioli e varietà di cereali. Anche il Centro internazionale di ricerca sul bestiame (Ilri) con sede in Etiopia sta consegnando campioni di foraggio. È interessante notare che la tribù di indiani d´America Navajo ha benedetto i semi di rari legumi del deserto dell´Università dell´Arizona prima che questi lasciassero gli Stati Uniti verso Svalbard. Secondo il Cgiar le nuove spedizioni espanderanno il deposito che attualmente ospita oltre 600.000 semi. "L´ottimismo generato dall´arrivo di questo incredibile insieme di contributi è mitigato dalle minacce che sembrano emergere quasi ogni giorno per le raccolte di semi in tutto il mondo, dice il dott. Cary Fowler, Direttore esecutivo del Fondo mondiale per la diversità delle colture, che gestisce il deposito sotterraneo insieme al governo norvegese e al Centro di risorse genetiche in Svezia. "Con l´aumentare delle minacce per l´agricoltura, l´importanza della diversità delle colture cresce." Un esempio è la crisi in Egitto che ha provocato il saccheggio della Banca genetica egiziana del deserto nel Sinai settentrionale, una preziosa collezione di frutti e piante medicinali. I saccheggiatori hanno rubato attrezzature e danneggiato il sistema di refrigerazione, distruggendo dati che rappresentavano oltre 10 anni di ricerca. Il Fondo globale per la diversità delle colture sta inoltre lavorando diligentemente per bloccare uno sviluppo dell´area abitata che distruggerebbe le collezioni in campo della Stazione sperimentale di Pavlovsk in Russia, una delle collezioni più importanti d´Europa di frutti e bacche. L´organizzazione sta anche lavorando per localizzare e conservare corrispondenti selvatici di semi come riso, grano e orzo, e di legumi come lenticchie e ceci. Commentando i nuovi arrivi a Svalbard, il dott. Fowler dice: "Nel terzo anniversario di questo eccezionale deposito, siamo contenti di vedere arrivare un´altra spedizione di semi fantasticamente diversi. La portata delle sfide che incombono sull´agricoltura può essere schiacciante, ma la consapevolezza che 600.000 campioni sono al sicuro e disponibili per aiutare gli agricoltori, fa sperare in un futuro migliore per tutti." Per maggiori informazioni, visitare: Fondo mondiale per la diversità delle colture: http://www.Croptrust.org/main/  Deposito sotterraneo globale dei semi: http://seedvault.No    
   
   
CIBI DA ANIMALI CLONATI: MA CHE SUCCEDE ALLA UE?  
 
Venezia - “Ma che sta succedendo dentro la Ue? Vogliono per caso rinunciare alla biodiversità e alla tipicità dei nostri sapori in nome di gusti universali che ucciderebbero il mercato. Io sto dalla parte degli imprenditori agricoli che hanno scelto di mettersi al servizio dei consumatori con la ricerca continua del meglio”. E’ esterrefatto l’assessore all’agricoltura del veneto Franco Manzato alle notizie provenienti da Bruxelles, “sempre più bizzarre e che sembrano contraddire i principi enunciati per la riforma della politica agricola comune. Ma che sono soprattutto una mina vagante per l’agricoltura del vecchio Continente, confusa con esigenze economiche dell’agroindustria”. L’ultima di queste notizie riguarda la possibilità che venga immesso sul mercato cibo da animali clonati o da loro progenie nell’ambito del cosiddetto “Novel Food”. “Che ci sarà di interessante in un gusto sempre eguale non lo so, così come non ho idea di quale sia la convenienza economica della clonazione rispetto alle sperimentazioni condotte su questo versante – sottolinea Manzato – ma è sicuro che all’Europa una cosa del genere non serve ed è osteggiata, io dico giustissimamente, dalla grande maggioranza dei consumatori. Diciamocelo chiaro: l’Europa può e deve permettersi la varietà dei gusti e la loro evoluzione: non siamo ridotti a mangiare crocchette di residui macinati e solo l’eccellenza può mantenere in piedi il settore produttivo agricolo dei Paesi membri. Qui non c’è solo una questione di sicurezza per l’uomo e di sanità animale: è in gioco la capacità europea di stare nel mercato mondiale senza subirlo. Io chiedo molto più di una moratoria: sono per un divieto per manifesta inutilità e danno economico collettivo. E se proprio vogliamo liberalizzare il mercato anche alle stranezze, che sia almeno scritto grande e in chiaro, non con sigle e caratteri microscopici, ‘Proveniente Da Clonazione’: così almeno il consumatore sarà davvero libero di decidere”. “Chiedo anche – aggiunge Manzato – che venga riportata alla ragionevolezza la richiesta polacca di reinserire componenti di origine animale nell’alimentazione zootecnica. L’italia ha pagato cara questa leggerezza, anche se molti si sono dimenticati della Bse, che è costato fior di quattrini all’Europa e ai suoi membri. E per finire, leggo oggi di una agevolazione all’import di mangimi ogm, proprio mentre la Commissione si dice orientata a stringere le maglie sulle produzioni geneticamente modificate. Ci stiamo prendendo in giro?”.  
   
   
AGRICOLTURA: DA PIEMONTE, LOMBARDIA, EMILIA ROMAGNA E VENETO APPELLO UNANIME PER IL SETTORE ZOOTECNICO  
 
 Venezia - Gli Assessori all’Agricoltura delle Regioni Emilia Romagna, Lombardia Piemonte e Veneto Tiberio Rabboni, Giulio De Capitani, Claudio Sacchetto e Franco Manzato si uniscono per denunciare la difficile situazione del settore zootecnico, fino ad oggi fiore all’occhiello dell’economia italiana. La mancanza di risorse mette in serio pericolo l’eccellenza zootecnica del nostro Paese. “La mancata copertura finanziaria da parte del decreto milleproroghe delle attività di miglioramento genetico gestite dalle Associazioni Allevatori – affermano i quattro assessori regionali – oltre a destare seria e motivata preoccupazione per un settore allo stato attuale vero e proprio fiore all’occhiello dell’economia italiana, denota una scarsa attenzione da parte dello Stato nei confronti delle potenzialità caratterizzanti il comparto. Il recente incontro Stato-regioni, nel corso del quale si è aperto un confronto con il fine di raggiungere una soluzione condivisa ed efficace, non ha portato al risultato auspicato: la proposta avanzata dal Ministro Galan di recuperare i finanziamenti necessari alle Apa spremendo ulteriormente i già limitati bilanci regionali, non è stata giudicata adeguata, e quindi applicabile”. “Escludere dal sostegno finanziario le Associazioni Allevatori – sottolineano Rabboni, De Capitani, Sacchetto e Manzato – significa penalizzare in modo irreversibile tutto il settore della zootecnia e i comparti strettamente dipendenti dalle attività di miglioramento genetico a partire dalle attività di prevenzione e sicurezza alimentare. Un problema, quindi, non circoscritto solo al mondo agricolo, ma che coinvolge buona parte della società: ricerca, tracciabilità degli alimenti, posti di lavoro, sicurezza alimentare, innovazioni di tipo genetico, benessere animale”. L’appello è unanime e deciso: se il comparto zootecnico italiano vuol continuare a mantenere il suo primato – ribadiscono gli assessori delle Regioni più “zootecniche” d’Italia – deve poter essere sostenuto e appoggiato. La zootecnia del nostro Paese, simbolo di eccellenza e qualità, non può passare in secondo piano, sono necessarie risorse per proseguire l’esperienza. Confidiamo che il governo nazionale accolga nel più breve tempo possibile la richiesta formulata a nome delle Regioni italiane dal Presidente Vasco Errani di un incontro con il governo alla presenza delle Organizzazioni Professionale e delle rappresentanze del mondo agricolo e sociale al fine di chiarire l’impatto della manovra sul sistema e trovare – concludono gli assessori regionali – una soluzione condivisa ed immediata alla grave situazione di emergenza”.  
   
   
A MONTEFALCO DALL’ 1 MARZO AD OTTOBRE INCONTRI PER LA "NEW GREEN REVOLUTION"  
 
Perugia - Si svolgeranno all´insegna della "nuova rivoluzione verde" in agricoltura i quattro incontri, aperti al pubblico e gratuiti, che, a partire da domani 1 marzo fino al prossimo ottobre, si svolgeranno a Montefalco, promossi dall´"Associazione Grandi Cru", nell´ambito del progetto "Montefalco 2015/ The new green revolution". L´iniziativa si colloca all´interno dei progetti finanziati con il Piano di Sviluppo Rurale per l´Umbria 2007-2013. "Sostituire senza estirpare: come avere un vigneto nuovo con piante adulte": questo il tema dell´appuntamento di domani (che, come gli altri, si terrà presso la Cantina Arnaldo Caprai in loc. Torre di Montefalco), al quale (con inizio alle ore 16) parteciperanno in qualità di relatori Marco Tonni dello Studio Agronomico "Sata" e Marc Birebent di "Worldwide Vineyards". Il 16 marzo, alla stessa ora, Roberto Bulzoni della "Bulzoni Meccanica" parlerà della "taratura delle macchine per i trattamenti antiparassitari: vantaggi operativi, ambientali, qualitativi ed economici", con una prova pratica di pulizia e taratura. Il tema della "nuova rivoluzione verde" sarà al centro di due giornate, il 27 ed il 28 maggio, la prima dedicata al convegno "Primo obiettivo The New Green Revolution: eliminare la deriva" (con Marco Caprai, Filippo Carletti, Marino Gobber, Giovanni Bigot, Enzo Mescalchin e Marco Tonni), la seconda a prove pratiche sul campo. Si parlerà delle moderne strategie di produzione integrata in viticoltura, delle macchine "a recupero di prodotto", dei vantaggi economici e ambientali di questo tipo di attrezzature. Il ciclo d´incontri si concluderanno il 24 ottobre, con un convegno sul tema "Precision Farming & New Green Revolution: un binomio vincente", con gli esperti Massimo Compagnoni e Pierluigi Donna e Lucio Brancadoro dell´Università degli Studi di Milano.  
   
   
AGRICOLTURA LOMBARDA TRAINA RIPRESA CONGIUNTURALE IV TRIMESTRE 2010 MOSTRA SEGNALI POSITIVI  
 
 Milano - Soddisfatto con riserva. Così l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani commenta i risultati dell´indagine congiunturale, relativi al 4° trimestre 2010, presentati il 24 febbraio nella sede di Unioncamere. In missione a Roma per presidiare il delicato tema dell´azzeramento dei fondi Dpcm (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) alle Regioni, che rischia di far saltare il servizio svolto dalle associazioni allevatori per il miglioramento genetico e i controlli funzionali, l´assessore ha precisato che "l´anno è senz´altro finito con segnali positivi apprezzabili e la Lombardia sta uscendo da questa prolungata crisi prima e meglio delle altre regioni, ma sono ancora molte le incognite che incombono sul sistema agricolo lombardo". "L´azzeramento dei fondi Dpcm e la riforma della nuova Pac (Politica agricola comune) che si avvia alla definizione dei nuovi criteri di distribuzione degli aiuti agli Stati membri - ha aggiunto De Capitani - ci obbligano a mantenere alto il livello di guardia. Se da un lato possiamo accogliere con un sospiro di sollievo la crescita complessiva dei prezzi e del fatturato, che ha premiato in particolare il settore lattiero caseario e cerealicolo; dall´altro la redditività delle nostre imprese subisce gli effetti negativi di un progressivo aumento dei costi di produzione. L´analisi per singoli comparti evidenzia inoltre una seria e preoccupante crisi del settore suinicolo e di quello florovivaistico". "Il monitoraggio costante dei dati, che vede coinvolti, oltre a Regione Lombardia, Unioncamere e le associazioni regionali dell´agricoltura, - ha concluso De Capitani - è uno strumento di conoscenza fondamentale per comprendere l´andamento complessivo dei vari comparti e per orientare gli interventi della Regione sulla base della certezza e dell´affidabilità di una accurata indagine. Nel futuro potremo contare su risorse sempre più limitate. Per questo è importante investire là dove è necessario e strategico per la ripresa della nostra economia".  
   
   
REGIONI: GOVERNO AIUTI ASSOCIAZIONI ALLEVATORI APPELLO DI LOMBARDIA, PIEMONTE, EMILIA ROMAGNA E VENETO  
 
 Milano - Posizione unanime degli assessori all´Agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani, del Piemonte Claudio Sacchetto, del Veneto Franco Manzato e dell´Emilia Romagna Tiberio Rabboni contro i tagli di fondi alle Associazioni Allevatori previsti dal decreto ´Milleproroghe´. ´La mancata copertura finanziaria, da parte del decreto mille proroghe, delle attività di miglioramento genetico gestite dalle Associazioni Allevatori - spiegano De Capitani e gli altri assessori regionali all´Agricoltura -, oltre a destare seria e motivata preoccupazione per un settore allo stato attuale vero e proprio fiore all´occhiello dell´economia italiana, denota una scarsa attenzione da parte dello Stato nei confronti delle potenzialità caratterizzanti il comparto´. ´Il recente incontro Stato-regioni, nel corso del quale si è aperto un confronto con il fine di raggiungere una soluzione condivisa ed efficace - proseguono gli assessori -, non ha portato al risultato auspicato: la proposta avanzata dal ministro Galan di recuperare i finanziamenti necessari alle Apa spremendo ulteriormente i già limitati bilanci regionali, non è stata giudicata adeguata, e quindi applicabile´. ´Escludere dal sostegno finanziario le Associazioni Allevatori - affermano De Capitani e suoi colleghi di Veneto, Piemonte ed Emilia - significa penalizzare in modo irreversibile tutto il settore della zootecnia e i comparti strettamente dipendenti dalle attività di miglioramento genetico a partire dalle attività di prevenzione e sicurezza alimentare. Un problema, quindi, non circoscritto solo al mondo agricolo, ma che coinvolge buona parte della società: ricerca, tracciabilità degli alimenti, posti di lavoro, sicurezza alimentare, innovazioni di tipo genetico, benessere animale´. ´L´appello - dicono gli assessori - è unanime e deciso: se il comparto zootecnico italiano vuol continuare a mantenere il suo primato, deve poter essere sostenuto e appoggiato. La zootecnia del nostro Paese, simbolo di eccellenza e qualità, non può passare in secondo piano, sono necessarie risorse per proseguire l´esperienza´. ´Confidiamo - concludono gli assessori - che il Governo nazionale accolga nel più breve tempo possibile la richiesta formulata a nome delle Regioni italiane dal Presidente Vasco Errani di un incontro con il Governo alla presenza delle Organizzazioni professionali e delle rappresentanze del mondo agricolo al fine di chiarire l´impatto della manovra sul sistema e trovare una soluzione condivisa e immediata alla grave situazione di emergenza´.  
   
   
VETERINARIA : GIUNTA SARDEGNA AFFIDA IN COMODATO GRATUITO AZIENDA AGRICOLA LA CRUCCA  
 
Importante boccata d´ossigeno e nuove speranze per la Facoltà di Medicina Veterinaria dell´Università di Sassari. La Giunta regionale infatti, su proposta dell’assessore degli Enti locali, finanze e urbanistica, Nicola Rassu, ha concesso in comodato d’uso gratuito per trent’anni, una parte dell’azienda agricola denominata “La Crucca” comprensiva di terreni e fabbricati, al fine di realizzare l’Azienda Zootecnica Didattica. "Con il provvedimento adottato dalla Giunta Cappellacci si apre un importante fase per salvare l´unica facoltà di veterinaria dell’Isola, che opera a livello da oltre ottant’anni e di conseguenza per assicurare lo studio e un futuro ai tanti giovani sardi che vorrebbero fare della veterinaria la loro professione" - ha commentato l’assessore Nicola Rassu. "Gli oltre 60 ettari che grazie all’intervento dell’Esecutivo potranno ora essere a disposizione della facoltà, offriranno di certo nuove opportunità per garantire ai professionisti del futuro una formazione sempre più qualificata e uniformata agli standard richiesti dall’Unione Europea". Prima di questo nuovo documento infatti, il futuro della facoltà di veterinaria era a rischio. Non disponendo di alcune strutture indispensabili per assicurare un adeguato livello didattico, come ad esempio il mattatoio e l´azienda zootecnica, la Facoltà di Medicina Veterinaria di Sassari rischia infatti da tempo di dover chiudere non potendo ottenere l´accreditamento della European Association of Establishment of Veterìnary Education, una sorta di certificazione di qualità che garantirebbe il mantenimento del corso e un maggior numero di immatricolazioni. Il ridimensionamento subito dalla facoltà aveva inoltre fatto temere addirittura in un blocco delle immatricolazioni stesse a causa del mancato rispetto dei parametri produttivi e degli standard di qualità imposti dall´Unione Europea che ha fissato per il maggio 2013 il termine ultimo per l’adeguamento ai canoni europei di tutte le strutture. "Il passaggio che abbiamo oggi completato darà una nuova e importante base alla facoltà di veterinaria per proseguire nel processo di potenziamento delle strutture scientifiche vitali come l’Azienda zootecnica didattica o l’ospedale veterinario e arrivare così alla data stabilita dall’Unione Europea con strutture scientifiche, didattiche e di ricovero adeguate ai parametri produttivi richiesti", ha aggiunto l’esponente dell’Esecutivo. Nel dettaglio il provvedimento affida anche in comodato d’uso gratuito ventennale oltre 3 ettari, sempre compresi nell’azienda agricola "La Crucca", al C.n.r (Ufficio di Programmazione Operativa-area della Ricerca di Sassari) per svolgere le proprie attività istituzionali. La delibera inoltre, autorizza la concessione in locazione a canone agevolato (per una misura pari al 10% dei valori di mercato) per sei anni prorogabili, di altri terreni e fabbricati in favore della "Cooperativa Sociale alle Cascine" Onlus che dal 1988 è impegnata nel campo socio-sanitario come comunità terapeutica di recupero dei giovani tossicodipendenti del territorio sardo.  
   
   
CROAZIA, LA KRAS ACQUISTA KAROLINA PER 7 MILIONI DI EURO  
 
È stato reso noto che l´azienda croata Kras (industria alimentare) ha deciso di acquistare il 99,57 per cento delle azioni del capitale di base della Karolina attualmente di proprietà dell´azienda tedesca Lorenz Bahlsen Snack World. La Karolina è un´azienda produttrice di biscotti, waffel e snack salati. Il valore atteso dell´investimento è pari a 7,3 milioni di euro. Karolina ha nel suo portafoglio marchi di biscotti d´alta gamma, tipo Moto e Jadro. Il Consiglio di Amministrazione di Kras ha deciso di acquistare le linee di produzione dei prodotti dolciari, tranne quelle dei prodotti salati che sono rimaste nell´azienda Lorenz. Karolina impiega 250 dipendenti e nell´anno 2009 ha registrato profitti per 18,5 milioni di euro, con proventi per 600 mila euro.  
   
   
LOMBARDIA. 1,5 MILIONI DI EURO PER IL SETTORE VITIVINICOLO SCADENZA IL 21 MARZO, PRIORITA´ AI GIOVANI  
 
Milano - Ci sarà tempo fino al 21 marzo per poter accedere ai nuovi fondi in arrivo per le aziende vitivinicole lombarde. Ad annunciarlo è l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani, commentando la delibera approvata questa mattina dalla Giunta regionale. Regione Lombardia, nell´ambito del Piano nazionale di sostegno per il settore vitivinicolo, ha disposto per la campagna 2010/2011, uno stanziamento di 1.432.000 euro, per finanziare investimenti in impianti, infrastrutture vinicole e commercializzazione. Potranno accedere a questi fondi imprenditori agricoli, singoli o associati, e imprese di trasformazione che utilizzino almeno il 60 per cento di materia prima di provenienza extra aziendale. ´La Misura ´Investimenti´ resterà aperta anche per la campagna 2012/2013 - ha assicurato l´assessore - ed è stata attivata per sostenere la competitività delle nostre aziende, attraverso investimenti materiali e immateriali. Si va infatti dall´acquisto di barriques e di attrezzature per la movimentazione del magazzino di cantina, all´allestimento di sale di degustazione fino alla creazione di siti internet´. Il contributo non potrà superare il 40 per cento della spesa effettivamente sostenuta e potrà essere concesso solo alle domande con una spesa ammissibile compresa tra i 20.000 e i 200.000 euro. ´Abbiamo, anche in questa occasione, pensato ai nostri giovani agricoltori e alle produzioni di qualità. I criteri per la definizione della graduatoria - ha concluso De Capitani - assegneranno infatti, a parità di punteggio, la priorità ai giovani agricoltori, così come alle produzioni biologiche e a basso impatto ambientale´.  
   
   
BOSCHI: 8 MLN A COMUNITÀ MONTANE E PROVINCE DELLA LOMBARDIA  
 
Milano- Prosegue l´opera di miglioramento e di mantenimento dei boschi lombardi attraverso una serie di misure economiche destinate alle Comunità montane e alle Province. Con quest´obiettivo, Regione Lombardia ha assegnato contributi per oltre 7,7 milioni di euro. I fondi (circa 6,1 milioni di euro alle Comunità montane e 1,5 alle Province) serviranno, in particolare, per gli interventi di miglioramento e il ripristino delle funzioni ecologiche, protettive e ricreative delle foreste, per la biodiversità e la sanità dell´ecosistema forestale. I finanziamenti saranno utilizzati anche per la cura dei boschi ai fini della produzione di legname di qualità, di legna da ardere e di cippato, ovvero gli scarti di tronchi e rami, che viene utilizzato come combustibile o come materia prima per processi industriali quindi come fonte di reddito alternativa. Inoltre, sono previsti interventi infrastrutturali di interesse della collettività: dalla sistemazione idraulico-forestale alle manutenzioni straordinarie, dall´adeguamento delle strade all´agro-silvo-pastorale. Il riparto ai singoli enti è stato effettuato sulla base delle graduatorie presentate entro il 15 novembre 2010. ´Un investimento importante a favore dei nostri boschi e dei territori di montagna e di pianura - spiega l´assessore ai Sistemi verdi e Paesaggio, Alessandro Colucci - che conferma la grande attenzione della Regione per un segmento determinante del nostro sistema verde´. ´Un territorio - conclude Colucci - capace di mettere assieme boschi, foreste, aree protette, attività agricole e forestali, in una parola una rete ecologica e naturale che fa ´verde´ il cuore di Lombardia´. (Ln) Questi i fondi a disposizione delle Comunità montane (6.141.586 milioni): Provincia Di Brescia - Parco Alto Garda: 242.296 euro - Valle Sabbia: 176.994 euro - Valle Trompia: 209.461 euro - Valle Camonica: 1.801.543 euro - Sebino bresciano: 166.476 euro. Provincia Di Bergamo - Laghi bergamaschi: 153.975 euro - Valle Seriana: 204.167 euro - Val di Scalve: 110.771 euro - Valle Brembana: 363.616 euro - Valle Imagna: 204.690 euro. Provincia Di Lecco - Lario orientale: 136.975 euro - Valsassina: 177.978 euro. Provincia Di Como - Triangolo lariano: 194.535 euro - Lario intelvese: 150.889 euro - Valli del Lario e del Ceresio: 151.229 euro. Provincia Di Sondrio - Alta Valtellina: 200.909 euro - Valtellina di Tirano: 201.354 euro - Valtellina di Sondrio: 296.898 euro - Valtellina di Morbegno: 349.668 euro - Valchiavenna: 182.531.000 euro - Piambello: 105.447 euro. Provincia Di Varese - Valli del Verbano: 123.233. Provincia Di Pavia - Oltrepò: 235.942. Questi i fondi a disposizione delle Province (1.5 milioni): - Milano: 398.707 euro - Bergamo: 82.955 euro - Brescia: 97.814 euro - Cremona: 130.940 - Lodi: 68.289 euro - Mantova: 110.000 euro - Monza e Brianza: 117.507 euro - Pavia: 289.529 euro - Sondrio: 40.000 - Varese: 119.211 euro.  
   
   
LA REGIONE CALABRIA HA PROMOSSO INCONTRI DI BUSINESS TRA AZIENDE CALABRESI E QUELLE SERBE  
 
La Regione Calabria ha partecipato alla manifestazione fieristica Agro Sud che si è svolta a Napoli dal 25 al 27 febbraio. L’iniziativa rientra nell’ambito della cooperazione con i paesi dei Balcani attraverso il progetto Prices. Oltre alla Calabria erano presenti la Regione Campania, la Regione Umbria e le Agenzie di Sviluppo serbe Alma Mons e Redasps. Si è trattato di un’intensa azione di cooperazione tra imprenditori italiani e serbi operanti nel settore manifatturiero, in particolare nei sub settori industriali degli alimenti, del tessile, del legno, della metallurgia, dei mezzi di trasporto ed in quello delle costruzioni. L’assessorato alla Internazionalizzazione, Cooperazione e Politiche di Sviluppo Euro-mediterranee della Regione Calabria, retto da Fabrizio Capua, per l’occasione, in collaborazione con l’Arssa, ha selezionato 6 delle 18 aziende che hanno fatto richiesta di partecipazione alla fiera a seguito della manifestazione di interesse pubblicata recentemente. Gli imprenditori calabresi hanno incontrato i potenziali partner della Serbia, presente con una delegazione di circa 30 aziende. Dopo quello campano, si terranno nel prossimo mese di aprile altri incontri in Serbia. La politica dell’Assessorato alle politiche euromediterranee, all´internazionalizzazione ed alla cooperazione tra i popoli è quella di organizzare e partecipare ad eventi che possano agevolare l’incontro tra imprenditori locali e imprenditori stranieri nell’ottica di incremento della promozione e dell’attrazione degli investimenti esteri tanto nel settore internazionale, quanto in quello di cooperazione euro mediterranea, così come ha sempre sostenuto il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti. All’appuntamento hanno inoltre partecipato i delegati del Ministero degli Affari Esteri e del Ministero dello Sviluppo Economico. Gli incontri si sono svolti presso l’Isve (Istituto di Studi per lo Sviluppo Economico), ente in house della Regione Campania, ed ente attuatore del progetto Prices.  
   
   
OGGI E DOMANI A CAMIGLIATELLO CONFERENZA SUL PROGETTO “RONINWOOD PLUS”  
 
 Promossa dall’Assessorato all’Internazionalizzazione e Cooperazione, si apre oggi, martedì uno marzo, per concludersi mercoledì due, nel Parco “Old Calabria”, a Torre Camigliati, di Camigliatello Silano, una conferenza internazionale sul progetto “Robinwood Plus”. L´obiettivo principale è quello di promuovere il ruolo multifunzionale della foresta nelle zone rurali e montane. Il progetto ha avuto inizio ufficialmente nel gennaio 2010 ed avrà una durata complessiva di 48 mesi fino al mese di dicembre del 2013. I settori di intervento sono: programmazione partecipata e gestione del patrimonio forestale; economia dello sviluppo sostenibile delle zone rurali; turismo ecosostenibile; salvaguardia ambientale delle foreste. Nel corso della conferenza, l’Assessorato ed il Dipartimento della Presidenza della Giunta, con la collaborazione dell’Arssa, del Coser e di Unioncamere Calabria, promuoverà le eccellenze imprenditoriali locali nei settori dell’ artigianato, di quello agroalimentare e, poi, del tessile, del legno, e del turismo sostenibile, attraverso l’esposizione dei prodotti stessi.  
   
   
LIGURIA: NUOVI CONTRIBUTI REGIONALI PER GLI APICOLTORI  
 
Genova - Stanziati 40.000 euro dalla Giunta regionale a favore del settore apistico ligure per il 2011, di cui 23.000 per l’acquisto di sciami e api regine selezionate per incrementare il patrimonio apistico ligure. Lo ha comunicato l’assessore regionale all’agricoltura, Giovanni Barbagallo. Soggetti beneficiari dei finanziamenti sono le associazioni di apicoltori, ma possono presentare la domanda anche apicoltori singoli che possiedono almeno 30 alveari per ottenere un contributo per l’acquisto di nuovi alveari o di presidi sanitari a basso impatto ambientale e rispettosi della salute dei consumatori. “Con questo ulteriore bando – ha spiegato l’assessore Giovanni Barbagallo – vogliamo andare alle richieste avanzate dal mondo degli apicoltori che ha messo l’accento sulla necessità di tutelare e selezionare il patrimonio apistico, tenendo conto dei suoi effetti benefici sull’agricoltura e sull’ambiente”. La nuova misura introdotta che finanzia l’acquisto di api regine e sciami, consente agli apicoltori, tramite le loro associazioni, di ottenere un contributo del 60% sulla spesa effettuata, dimostrando l’acquisto di api appartenenti alla specie Apis mellifera ligustica e con apposita autorizzazione sanitaria. Tutte le informazioni per partecipare al bando sono disponibili sul sito web agricolo regionale www.Agriligurianet.it nella sezione apicoltura.  
   
   
SERVIZIO FITOSANITARIO: DA OGGI LE COMPETENZE ALLA REGIONE TOSCANA  
 
 Firenze – Dall’ 1 marzo 2011, il Servizio Fitosanitario passa alla Regione Toscana. Le funzioni, che in precedenza erano svolte dall’Arpat, l’agenzia di protezione ambientale della Regione, sono ora di competenza diretta della stessa Regione in virtù della legge 29 dicembre 2010 n.65 (la “Finanziaria regionale” per il 2011). Il passaggio è stato ufficializzato da una delibera di giunta regionale, presentata dall’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori, che è stata approvata oggi. La delibera recepisce un protocollo d’intesa con Arpat in virtù del quale la stessa Arpat mette a disposizione della Regione 10 ispettori fitosanitari. “Si tratta – ha sottolineato l’assessore Salvadori nel presentare in giunta la delibera – del primo passo verso la riorganizzazione e il potenziamento del servizio fitosanitario. Ai 10 ispettori in “distacco” dall’Arpat saranno affiancati da subito altri 8 funzionari della Regione, mentre sono in programma corsi di formazione per ampliare ulteriormente l’organico. Presto – ha concluso Salvadori – il nuovo servizio fitosanitario della Regione Toscana disporrà di un organico potenziato per rispondere alle necessità di controllo, così come richiesto dal Ministero dell’Agricoltura e dall’Unione Europea”.  
   
   
PARCHI, SCOIATTOLO ROSSO EUROPEO IN PERICOLO IN LIGURIA, PIEMONTE E LOMBARDIA PARTE LA CATTURA DEL “GRIGIO” AMERICANO  
 
Genova - Scoiattolo rosso in pericolo in Europa, le regioni Liguria, Piemonte e Lombardia unite corrono ai ripari. A mettere a rischio la sopravvivenza dell’animale è lo scoiattolo grigio che da anni popola diverse aree del Nord Ovest fra cui i Parchi di Nervi. Si tratta di una specie esotica nordamericana, in Liguria dal 1966, portatrice di un virus mortale per quello rosso. Il continente europeo ospita, da tempo immemorabile, milioni di scoiattoli rossi (Sciurus vulgaris). Questi piccoli mammiferi dagli occhi furbi, le zampette agili e la bellissima coda focata, abbelliscono con la loro presenza boschi e foreste. Sono però minacciati dal loro “cugino” americano, lo scoiattolo grigio della Carolina (Sciurus carolinensis), introdotto sconsideratamente in Europa per motivi ornamentali. Queste due specie sono entrate in competizione. Una lotta che vede vincente quello proveniente dal nuovo mondo che, essendo più grande e forte vince ogni “scontro” diretto. Il “grigio” inoltre saccheggia le riserve invernali del “rosso” ed è portatore “sano” di una malattia che uccide lo scoiattolo nostrano. Inoltre, diffondendosi sempre più velocemente, come è successo in Gran Bretagna, provoca danni al patrimonio forestale e ad alcuni tipi di coltivazioni. In Italia lo scoiattolo grigio è stato importato in Piemonte nel 1948, poi in Lombardia e infine in Liguria, nei Parchi di Nervi, nel 1966. Da qui, espandendosi, minacciano di occupare tutta la piattaforma continentale europea. Diversi organismi nazionali e internazionali, tra cui l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, ora Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, il Wwf hanno più volte richiesto un intervento risolutore per il controllo dello Scoiattolo grigio in Italia, e nel 2008 il Comitato Permanente della Convenzione di Berna ha aperto un “case file”, equivalente della procedura di infrazione Ue, a carico dell’Italia per rispondere delle inadempienze in merito all’attuazione di piani di controllo. Così, per evitare irreparabili danni ambientali e pesanti sanzioni economiche da parte della Comunità Europea le regioni Lombardia, Piemonte e Liguria, insieme al Ministero dell´Ambiente, stanno oggi iniziando un progetto Life+, approvato e cofinanziato dalla Commissione Europea, finalizzato alla gestione dello Scoiattolo grigio. Nei Parchi di Nervi, dove gli esemplari di scoiattoli grigi sono oltre trecento, la vorace e dannosa bestiolina verrà catturata, sterilizzata e mantenuta in cattività. Probabilmente in grandi gabbie sistemate dal comune di Genova negli altri parchi cittadini. Nell’ottobre scorso, ai Parchi di Nervi, sul problema si era tenuto un seminario ad hoc. All´incontro, organizzato dalla Regione Liguria- Servizio Politiche della Montagna e Fausa Selvatica- dal Comune e dall´Università di Genova ha partecipato, insieme con diversi studiosi delle Università di Genova, Torino e dell’Insubria (Varese), uno specialista inglese di chiara fama come Craig Shuttleworth, national operations director della Fondazione per la Sopravvivenza dello Scoiattolo Rosso (Red Squirrel Survival Trust), che ha coordinato il progetto di reintroduzione dello scoiattolo rosso autoctono nell’isola inglese di Anglesey, dalla quale era praticamente scomparso.  
   
   
PROSCIUTTO TOSCANO DOP INARRESTABILE: + 30 % NEL 2010 CRESCE LA PRODUZIONE, CRESCE LA QUALITÀ  
 
Il Consorzio del Prosciutto Toscano Dop comunica che la produzione del 2010 è cresciuta del 30% rispetto al 2009, superando per la prima volta le 3.200 tonnellate (oltre 300.000 cosce), con un valore al consumo di oltre 54 milioni di euro. Sul fronte del preconfezionato nel 2010 sono state prodotte oltre 2.100.000 vaschette confermando una buona tenuta del prodotto affettato e preconfezionato. Cresce la conoscenza e l’apprezzamento per il Prosciutto Toscano Dop in Italia e all’estero, che ormai si sta consolidando come importante realtà tra le produzioni di qualità tutelate. “Esprimo soddisfazione per l’importante crescita del prodotto, non solo nei numeri ma anche nella qualità afferma Fabio Viani, Presidente del Consorzio Prosciutto Toscano. Il Prosciutto Toscano ha un gusto unico e inconfondibile; l’impegno costante dei nostri produttori e del Consorzio nel migliorarsi continuamente, pur rispettando le tradizioni produttive, inizia a dare grandi soddisfazioni”. Anche dall’export arrivano segnali positivi anche se rimane una quota marginale della produzione totale. “Stiamo intensificando la nostra attività per esportare sempre di più il nostro prodotto. Siamo molto apprezzati in Germania, che rimane il nostro primo mercato, Francia e Inghilterra. Il nostro obiettivo è sicuramente il mercato Extra Ue. Abbiamo già avuto visite positive a Hong Kong nel giugno dell’anno scorso” – ha concluso Viani. Il Toscano, insomma, piace sempre di più e dal Consorzio arriva un messaggio chiaro: scoprite il vero Prosciutto Toscano, con i suoi di aromi, con i suoi profumi, scoprite la sincerità di una terra ricca di tradizioni che trovano espressione in questo prodotto unico. Diffidate dalle imitazioni, solo il Dop è l’unico, vero Prosciutto Toscano. Consorzio del Prosciutto Toscano Il Consorzio del Prosciutto Toscano, a cui aderiscono 22 Soci, è nato per salvaguardare e valorizzare il tipico prosciutto di questo territorio, che ha caratteristiche e peculiarità ben precise. I produttori, consapevoli della necessità di proteggere il Prosciutto Toscano dalla proliferazione incontrollata di altri prosciutti che avevano poco in comune con la tradizione toscana, hanno adottato un rigido disciplinare di produzione che prevede l’obbligo della “tracciabilità” dall’allevamento al consumo così da garantire all’acquirente un prodotto di eccellenza. Nel 1996 il Prosciutto Toscano ha ottenuto l’ambito riconoscimento comunitario della “Denominazione di Origine Protetta”. Da quella data può fregiarsi di tale nome solo il prosciutto prodotto in Toscana seguendo le regole dettate dal Disciplinare di Produzione, che prevede la provenienza delle cosce esclusivamente da suini nati, allevati e macellati in Toscana e in alcune regioni limitrofe, l’utilizzo di essenze aromatiche tipiche del territorio toscano e una lunga stagionatura  
   
   
DIVENTARE CHEF, PIZZAIOLI E PASTICCERI… UN FUTURO CON LE MANI IN PASTA!  
 
Passione, lavoro creativo, amore per uno dei piaceri più soddisfacenti della vita… e, non per ultimo, concrete possibilità di costruire un buon futuro in un momento lavorativo tanto difficile; sono queste le attitudini che spingono tanti ad entrare a far parte di una “brigata di cucina!” Se il sogno è quello di predisporre il menù e la carta di un ristorante, organizzare e preparare i piatti, conoscere e valutare le materie prime e predisporle per la cottura, di gestirne il rifornimento e la loro corretta conservazione allora è un sogno che si concretizza attraverso un qualificato Corso di Cucina, Pizzeria e Pasticceria che può farvi mettere le mani in pentola in una famosa cucina Veneta. Venezia, Vicenza, Verona Padova e Treviso….. Sono alcune delle sedi che possono preparare i futuri Chef, Pizzaioli e Pasticceri Italiani. La Cooperativa Sociale Dieffe di Padova, Ente di Formazione accreditato presso la Regione Veneto, da appuntamento a tutti coloro che desiderano investire il loro futuro in “cucina” e diventare dei competenti attori culinari con i suoi Corsi per Qualifica di Cuoco e di Pasticcere. Percorsi di formazione altamente qualificanti che rilasciano un titolo di livello europeo. Sono aperte le iscrizioni ai corsi 2011 della Dieffe e scegliere la sede più comoda tra le province di Venezia, Vicenza, Verona, Padova e Treviso. Il corso ha una durata complessiva di 400 ore suddivise tra aula, laboratori e stage; è un corso serale infrasettimanale adatto anche a chi nelle ore diurne ha necessità di lavorare. Il corso fornirà all’allievo l’autonomia operativa che gli permetterà di affrontare il mondo della ristorazione nelle varie tipologie di cui conoscerà le caratteristiche, la gestione e l’operatività. Al termine del percorso si conoscerà la deontologia professionale del mestiere di cuoco, pizzaiolo e pasticcere e si avranno competenze di storia e cultura della cucina, di gastronomia italiana, di enologia, scienze della nutrizione e analisi sensoriale. Un’esperienza di formazione a 360° che si concluderà con stage formativi che diventano quasi sempre vere e proprie opportunità professionali e di carriera presso ristoranti e pasticcerie famose e ricche di storia e di fascino: Caffe Pedrocchi a Padova, Caffè Florian Venezia, Hotel Danieli Venezia, Ristorante Colomba Venezia, Ristorante La Peca Vicenza, Tivigest Vacanze, etc. Www.dieffe.com/    
   
   
SLOW FISH TORNA A GENOVA DAL 27 AL 30 MAGGIO RIFLETTORI PUNTATI SUI PESCATORI  
 
È stata presentata alla Borsa Internazionale del Turismo a Milano presso lo stand della Regione Liguria, la quinta edizione di Slow Fish, manifestazione internazionale organizzata da Regione Liguria e Slow Food dedicata al mondo ittico e agli ecosistemi acquatici, che si terrà a Genova dal 27 al 30 maggio. Tema portante di Slow Fish 2011 è Una specie in più: i pescatori, con i riflettori accesi sugli uomini. La manifestazione si articola in un cammino della memoria: la pesca artigianale com’era, quali culture coinvolgeva, quali opportunità, disagi, competenze; e la piccola pesca com’è, come si è modernizzata, come si relaziona con il mondo e come dalla globalizzazione è stata penalizzata. Per i contenuti della manifestazione è da oggi in linea il portale www.Slowfish.it . Il sito, interattivo e ricco di informazioni sul mondo ittico, presenta le novità dell’edizione 2011, gli appuntamenti su prenotazione e le anticipazioni su eventi gastronomici, conferenze e incontri in programma. Una sezione è dedicata agli approfondimenti delle campagne internazionali Slow Fish, lanciate da Slow Food dopo l’edizione 2009 della manifestazione. Le campagne mirano a informare i consumatori, valorizzare il pesce buono, pulito e giusto, e agevolare il confronto tra gli attori della pesca sostenibile. «Slow Fish è una manifestazione ormai consolidata – ha detto Angelo Berlangieri, assessore al Turismo della Regione Liguria – che va ben oltre gli aspetti fieristici portando con sé la cultura del mare, dell’ambiente e della sostenibilità. Inoltre possiede un fortissimo appeal per migliaia di visitatori italiani e stranieri.» «Esiste un forte squilibrio tra le scelte del consumatore e la situazione dei mari e delle risorse ittiche – ha sottolineato Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia – Gli ecosistemi acquatici e i sistemi economici e sociali dei territori costieri sono in grave crisi e Slow Food da diversi anni si occupa di queste problematiche. In particolare con Slow Fish, che è l’incontro tra pescatori, consumatori, chef, trasformatori, distributori, mondo scientifico e istituzioni, cerchiamo di sensibilizzare e informare il pubblico su queste tematiche». Tante le novità dell’edizione 2011, come le Osterie dell’Alleanza, dove si alterneranno una ventina di cuochi italiani e internazionali per presentare i migliori piatti preparati utilizzando prodotti che appartengono ai Presìdi Slow Food. Per la prima volta la manifestazione uscirà dai padiglioni della Fiera di Genova per coinvolgere prestigiose sedi del centro cittadino con conferenze e incontri di approfondimento, organizzati in collaborazione con il Festival della Scienza. Come da tradizione, non mancheranno la sezione espositiva del Mercato, le attività educative e di approfondimento, le degustazioni guidate dei Laboratori e i Teatri del Gusto. Particolare attenzione sarà dedicata alle scelte progettuali per ridurre l’impatto ambientale dell’evento: dai materiali di allestimento, ai trasporti delle merci, dalla gestione dei rifiuti all’utilizzo dell´acqua e dell´energia  
   
   
RAGOSTA HOTELS COLLECTION PRESENTA IL PRIMO VOLUME DI “ASKTHECHEF” PROSEGUE LA PROMOZIONE DI UNA GASTRONOMIA BASATA SULLE ECCELLENZE TERRITORIALI DA PARTE DEL GRUPPO RAGOSTA  
 
Ragosta Hotels Collection presenta “Askthechef”: una raccolta di ricette dedicata alle eccellenze gastronomiche del territorio dove sono situate le strutture Ragosta. É per questo che il primo volume è dedicato a Vietri sul Mare e dintorni, vero e proprio omaggio a quest’area ricca di prodotti unici: dal carciofo tondo di Paestum alla colatura di alici di Cetara, dalla nocciola di Giffoni ai pomodori di San Marzano. Per scaricare il primo volume di Askthechef, basta cliccare su: http://www.Ragostahotels.com/askthechef.htm. A selezionare e proporre con cura le ricette, Francesco Russo, talentuoso chef dell’Hotel Raito e del suo ristorante gourmet “Il Golfo”, che come lui stesso dichiara “Amo stupire e stupirmi, raccontandomi nelle mie preparazioni mirate a colpire non solo il gusto ma tutti e cinque i sensi, invitando i miei ospiti ad un’esperienza sensoriale a tutto tondo, anche perché credo nelle parole di Ludwig Feuerbach: l´’uomo è ciò che mangia”. La prefazione invece è a cura della giornalista campana Piera Carlomagno, che sottolinea:”Oggi la valorizzazione del nostro territorio passa attraverso una difesa consapevole delle proprie origini e delle proprie tradizioni, che si concretizza nell’utilizzo di prodotti a km zero, e dove il concetto di filiera corta vuol dire garanzia di qualità e freschezza”. “Siamo davvero orgogliosi di poter presentare questo primo volume che esprime la nostra volontà di voler contribuire al sostegno delle nostre produzioni locali e delle nostre eccellenze, non è solo un libro di ricette ma un vero e proprio viaggio nella storia gastronomica di questa terra, che ha ancora tanto da raccontare”, ha commentato Gianluca Giglio, Direttore Generale Ragosta Hotels Collection  
   
   
DIMMIDISÌ FESTEGGIA I 150 ANNI D’ITALIA CON L’INSALATA DEL TRICOLORE  
 
La Linea Verde lancia una nuova referenza per celebrare il Belpaese In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, La Linea Verde lancia l’Insalata del Tricolore, firmata Dimmidisì. Valeriana, riccia e radicchio rosso per questa nuova referenza che cromaticamente strizza l’occhio alla bandiera italiana. L’azienda è lieta di festeggiare il Paese nel quale è nata e opera e lo fa dedicandole un prodotto simbolo della sua attività: un’insalata fresca, selezionata, già lavata e confezionata in una busta che, per l’occasione, si ispira al nostro tricolore. È un’opportunità da non perdere per dare al consumatore un’occasione in più per festeggiare il Belpaese e vedere l’offerta di Iv gamma come sempre più moderna, attuale e “patriottica”. L’insalata del Tricolore sarà disponibile sul mercato dai primi di marzo e per tutto il 2011. Scheda tecnica Ingredienti: valeriana, riccia e radicchio rosso Peso: 150 g