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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Marzo 2011
GET ONLINE WEEK 2011  
 
 Bruxelles, 1 marzo 2011 - Lo scorso 24 febbraio Neelie Kroes, Vice Presidente della Commissione europea con responsabilità per l´Agenda Digitale e il Segretario di Stato belga, Philippe Courard hanno lanciato ufficialmente la "Get Online Week 2011", durante una visita a un telecentro a Bruxelles. Si tratta di una campagna a livello europeo che mira a portare online 100.000 persone che non hanno mai utilizzato internet. La Get Online Week avrà luogo tra il 28 febbraio e il 5 marzo 2011 ed è organizzata da Telecentre-europe, una associazione no-profit che comprende quasi 30000 centri che forniscono aiuto, supporto e istruzione sull´uso dei computer e di internet. Durante la settimana del 28 febbraio più di 4000 telecentri in 33 paesi europei ospiteranno corsi speciali di istruzione, competizioni e giochi per evidenziare il ruolo chiave delle capacità informatiche nella società contemporanea. Neelie Kroes ha il piacere di sostenere la Get Online Week 2011 in quanto in piena sintonia con uno degli obiettivi dell´Agenda Digitale per l´Europa, vale a dire la riduzione, entro il 2015, della porzione della popolazione che non ha mai usato internet dal 30% al 15%.  
   
   
I COMUNI DOTATI DI UNA RETE INFORMATICA PER SCOVARE GLI EVASORI FISCALI. E MENO BUROCRAZIA  
 
 Firenze, 1 marzo 2011 – La Toscana dichiara guerra agli evasori fiscali. Non che finora la caccia a chi non paga le tasse non ci sia stata. Ma adesso le amministrazioni pubbliche della regione potranno contare su uno strumento in più. E da qui a tre anni, in tempo per l’avvio del federalismo fiscale, tutti i comuni della regione ne saranno dotati. L’arma segreta – già frutto di sperimentazioni da alcuni anni a Fabbriche di Vallico e in altri sette Comuni ed enti che hanno aderito alla fase ‘pilota’ (ovvero Firenze, Livorno, Prato, Monsummano Terme, Abbadia San Salvatore, il circondario Empolese-valdelsa e la comunità montana della Media Valle del Serchio) – si chiama Elisa ed è un software, occhiuto e implacabile. O meglio è una rete ed una piattaforma informatica condivisa, che consentirà oggi di scambiarsi informazioni e che domani permetterà ai Comuni di condividere banche dati in possesso delle diverse branche della pubblica amministrazione. Informazioni più facili da reperire. Semplificazioni per i cittadini - I vantaggi sono evidenti. Sarà più facile trovare le informazioni necessarie, sempre aggiornate. Si potranno notificare avvisi di accertamento in modo più rapido, cosicché anche le ditte che in meno di due anni scompaiono (tante sono quelle cinesi, a Prato) avranno vita più dura di fronte al fisco. Ci sarà anche meno burocrazia, perché con banche dati condivise ogni informazione sarà accessibile da più enti, in tempo reale, e il cittadino dovrà produrre minori certificazioni. L’anno scorso recuperati 160 milioni - Senza Elisa nel 2010 la Regione ha recuperato 160 milioni e 688 mila euro di tributi regionali non pagati, il 43,6% in più rispetto al 2009: 100 milioni arrivano dal bollo auto, altri 50 dall’Irap, l’imposta sulle attività produttive, e dall’addizionale regionale Irpef, 10 da altri tributi come tasse di concessione o l’imposta per il conferimento in discarica dei rifiuti. “E’ stata possibile – spiega l’assessore ai tributi e al bilancio, on. Riccardo Nencini – grazie anche agli accordi che abbiamo siglato con la Guardia di Finanza, per una maggiore collaborazione e scambio di informazioni, e con l’Agenzia delle Entrate”. Altre intese sono state firmate, sempre negli ultimi mesi, con Rete Imprese Toscana, sempre per uno scambio di informazioni ed analisi, e con l’Anci, l’associazione dei comuni toscani, decidendo di lasciare alle amministrazioni comunali la metà dei tributi evasi che saranno recuperati grazie alle loro segnalazioni, che in pochi mesi sono state oltre seicento. Lo Stato, per le sue tasse, concede solo un terzo. L’uovo di Colombo - “Finora nelle amministrazioni pubbliche accadeva spesso che la mano destra non sapeva cosa faceva la sinistra. Abbiamo voluto sanare questo paradosso – sottolinea ancora Nencini – E’ l’uovo di Colombo, ma è in fondo questo il segreto per combattere l’illegalità e l’evasione fiscale, che in tempi di tagli e minori risorse a disposizione può davvero essere l’unica vera nuova entrata per tanti bilanci della pubblica amministrazione, al di là del fatto che tutti devono pagare le tasse, in base a quello che guadagnano, perché è una questione di equità”. Guerra a chi toglie il futuro ai giovani - “Non ci interessa chi non emette il piccolo scontrino – puntualizza sempre l’assessore -, quanto chi toglie il futuro ai giovani. Con Elisa vogliamo combattere i grandi evasori e le grandi illegalità”. “Il progetto Elisa riveste una grande importanza per la lotta all’evasione fiscale – dichiara Oreste Giurlani, presidente di Uncem Toscana, l’associazione delle comunità montane e sindaco di Fabbriche di Vallico – Valorizza un piccolo comune come il nostro, capofila del progetto,e tutto il sistema dei piccoli comuni e dei comuni montani, che dimostrano ancora una volta di poter essere laboratori di innovazione”. “L’obiettivo – aggiunge – è arrivare entro tre anni ad avere in Toscana un sistema omogeneo e condiviso di contrasto dell’evasione fiscale. Per quanto ci riguarda sono già cento i comuni aderenti ad Uncem Toscana che hanno aderito al progetto”. “I primi due mesi di sperimentazione del progetto Elisa, per la precisione di Elifis, hanno già portato alla segnalazione di ben sedici casi di evasione fiscale nel nostro territorio – annota l’assessore del Comune di Prato Anna Lisa Nocentini, responsabile per l’area innovazione dell’associazione dei comuni toscani – Possiamo pertanto affermare, essendo Prato una delle città pilota del progetto, che questo risultato ci sprona ad andare avanti nella strada intrapresa al fine di incrementare le entrate comunali, sia per il recupero dell’evasione dei tributi locali, sia per il ritorno del 33 per cento dell’evasione fiscale che l’Agenzia delle Entrate restituirà al Comune”. “Solo con l’illegalità diffusa a Prato – aggiunge in conferenza stampa l’assessore Nocentini – potremmo da soli sostenere un’intera finanziaria”.  
   
   
ACCESSO AI SERVIZI DIGITALI INNOVATIVI, IL PRESIDENTE ERRANI INCONTRA GALATERI  
 
Bologna, 1 marzo 2011 - Fare il punto sullo stato delle infrastrutture di telecomunicazioni fisse e mobili, condividere le linee guida per superare il digital divide e sviluppare servizi digitali innovativi: questi i temi affrontati nel corso dell’incontro che si è tenuto ieri a Bologna tra Gabriele Galateri, presidente di Telecom Italia, e Vasco Errani, presidente della Regione Emilia-romagna. Per la Regione Emilia-romagna “gli obiettivi in questo settore – ha ricordato Errani – sono l’innovazione, lo sviluppo dell’occupazione, in particolare fra i giovani, e la creazione di opportunità, in modo da garantire a tutte le pubbliche amministrazioni, alle imprese e a tutti i cittadini, soprattutto quelli che vivono nelle zone dell’Appennino e nelle aree periferiche, accesso alla rete e ai servizi”. “La presenza di Telecom Italia in Emilia-romagna – ha commentato Galateri – non è solo nella veste di operatore di servizi di telecomunicazione, ma anche nella fornitura di soluzioni tecnologiche innovative che ben esprimono la vocazione di sviluppo della società. Grazie all’esperienza maturata, Telecom Italia valuta positivamente le forme di collaborazione pubblico-privato per lo sviluppo della banda larga e dei servizi che essa abilita”. Il presidente di Telecom Italia ha confermato il forte impegno dell’azienda per lo sviluppo delle infrastrutture a banda larga in Emilia-romagna, volte a incrementare la produttività e la competitività delle economie locali, soprattutto attraverso la possibilità di attuare progetti e azioni sinergiche proiettate verso l’era della digital prosperity. Grazie alla collaborazione tra la Regione e Telecom Italia, infatti, nel 2010 la copertura lorda della banda larga nel territorio è aumentata ulteriormente su rete fissa, attestandosi a oltre il 98% della popolazione telefonica, e raggiungendo l’87% della popolazione per la rete mobile. Il Presidente Galateri ha inoltre ricordato che solo nel 2010 Telecom Italia ha investito in Emilia-romagna 129 milioni di euro, di cui 58 milioni sulla larga banda fissa e mobile e che un valore analogo sarà investito nel 2011. Valori questi che si vanno ad aggiungere ai 136 milioni già investiti nel 2009 (con 50 milioni investiti nella larga banda fissa e mobile). In quest’ottica, il Memorandum of Understanding firmato lo scorso aprile 2010 dalla Regione, Lepida e Telecom Italia, costituisce un esempio di partnership pubblico-privato che ha accelerato la realizzazione di una serie di interventi da parte di Telecom Italia per l’adeguamento delle centrali telefoniche e delle infrastrutture di rete. Il risultato dell’impegno congiunto di Telecom Italia con la Regione Emilia-romagna ha portato anche all’applicazione di soluzioni all’avanguardia nel campo della mobilità, dell’ambiente, dell’istruzione e della sanità che ben si inseriscono nella cultura digitale del territorio della regione.  
   
   
REGIONE EMILIA-ROMAGNA E TELECOM ITALIA: INSIEME VERSO LA DIGITAL PROSPERITY  
 
Bologna, 1 marzo 2011- Fare il punto sullo stato delle infrastrutture di telecomunicazioni fisse e mobili, condividere le linee guida per superare il digital divide e sviluppare servizi digitali innovativi: questi i temi affrontati nel corso dell’incontro che si è tenuto a Bologna tra Gabriele Galateri, Presidente di Telecom Italia, e Vasco Errani, Presidente della Regione Emilia-romagna. Nell’occasione il Presidente di Telecom Italia ha confermato il forte impegno dell’Azienda per lo sviluppo delle infrastrutture a banda larga in Emilia-romagna, volte a incrementare la produttività e la competitività delle economie locali, soprattutto attraverso la possibilità di attuare progetti e azioni sinergiche proiettate verso l’era della digital prosperity. Grazie alla collaborazione tra la Regione e Telecom Italia, infatti, nel 2010 la copertura lorda della banda larga nel territorio è aumentata ulteriormente su rete fissa, attestandosi a oltre il 98% della popolazione telefonica, e raggiungendo l’87% della popolazione per la rete mobile. Il Presidente Galateri ha inoltre ricordato che solo nel 2010 Telecom Italia ha investito in Emilia-romagna 129 milioni di euro, di cui 58 milioni sulla larga banda fissa e mobile e che un valore analogo sarà investito nel 2011. Valori questi che si vanno ad aggiungere ai 136 milioni già investiti nel 2009 (con 50 milioni investiti nella larga banda fissa e mobile). In quest’ottica, il Memorandum of Understanding firmato lo scorso aprile 2010 dalla Regione, Lepida e Telecom Italia, costituisce un esempio di partnership pubblico-privato che ha accelerato la realizzazione di una serie di interventi da parte di Telecom Italia per l’adeguamento delle centrali telefoniche e delle infrastrutture di rete. Il risultato dell’impegno congiunto di Telecom Italia con la Regione Emilia-romagna ha portato anche all’applicazione di soluzioni all’avanguardia nel campo della mobilità, dell’ambiente, dell’istruzione e della sanità che ben si inseriscono nella cultura digitale del territorio della regione. “La presenza di Telecom Italia in Emilia-romagna – ha commentato Gabriele Galateri, Presidente di Telecom Italia – non è solo nella veste di operatore di servizi di telecomunicazione, ma anche nella fornitura di soluzioni tecnologiche innovative che ben esprimono la vocazione di sviluppo della società. Grazie all’esperienza maturata, Telecom Italia valuta positivamente le forme di collaborazione pubblicoprivato per lo sviluppo della banda larga e dei servizi che essa abilita”. Per la Regione Emilia-romagna, “gli obiettivi in questo settore – ha ricordato il Presidente Errani – sono l’innovazione, lo sviluppo dell’occupazione, in particolare fra i giovani, e la creazione di opportunità, in modo da garantire a tutte le pubbliche amministrazioni, alle imprese e a tutti i cittadini, soprattutto quelli che vivono nelle zone dell’Appennino e nelle aree periferiche, accesso alla rete e ai servizi”.  
   
   
PROVINCIA UDINE, ACCORDO PER POSA FIBRA OTTICA  
 
 Udine, 1 marzo 2011 - E´ stata siglata ieri la convenzione tra la Regione e la Provincia di Udine per regolare l´installazione della rete di telecomunicazione in banda larga sulla rete viaria di competenza provinciale, passo necessario alla prosecuzione del programma regionale Ermes. A firmare l´accordo, che ha valenza ventennale, sono stati l´assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi e il vicepresidente della Provincia di Udine Fabio Marchetti, presente il consigliere provinciale Renato Carlantoni. L´amministrazione di palazzo Belgrado è la seconda, dopo quella di Pordenone, ad aver siglato tale convenzione, già approvata recentemente dal Consiglio provinciale. Seguiranno a breve quelle di Gorizia e Trieste. Per procedere con le opere previste dal Programma Ermes, che consentirà grazie a una rete in banda larga di connettere velocemente la Pubblica amministrazione alle imprese e ai cittadini, la Regione ha infatti la necessità di posare la fibra ottica, oltre che sulla rete viaria di competenza statale e comunale e presso infrastrutture ferroviarie (analoghi accordi, imposti dal nuovo Codice della strada, sono infatti già stati firmati con altri proprietari stradali come l´Anas e con un centinaio di Amministrazioni comunali), anche su strade e sedimi di competenza del Demanio provinciale. La convenzione disciplinerà le modalità di definizione delle Concessioni per l´uso della sede stradale e delle aree di pertinenza, le modalità di risoluzione delle interferenze, di revoca delle Concessioni, le modalità di esecuzione dei lavori e gli oneri a carico delle due amministrazioni. L´accordo permetterà, oltre all´utilizzo della rete viaria provinciale, anche l´utilizzo, da parte della Regione, di aree esterne per il posizionamento di apparati attivi di rigenerazione e distribuzione dei segnali trasportati e, ove possibile, delle relative infrastrutture di alloggiamento. Inoltre in base all´accordo la Regione e la Provincia si impegnano ad individuare e predisporre i cosiddetti ´´pozzetti di spillamento´´, ossia gli snodi per il collegamento alla rete dei siti di interesse provinciale, quali istituti scolastici, professionali, musei, sedi provinciali, magazzini gestionali, sedi della Motorizzazione civile e dell´Ispettorato del lavoro. I punti di spillamento saranno a cura e spese della Regione e verranno realizzati nel corso dei lavori di posa della fibra ottica.  
   
   
OLIVETTI LANCIA OLIPAD, IL PRIMO TABLET ITALIANO DISPONIBILE DAL 7 MARZO AL PREZZO DI 399 EURO, OLIPAD È CARATTERIZZATO DA UN DISPLAY TOUCHSCREEN DA 10 POLLICI ED È DOTATO DI CONNETTIVITÀ 3G, WIFI E BLUETOOTH. CONSENTE L’ACCESSO A UNA RICCA OFFERTA DI APPLICAZIONI ED ELEVATI LIVELLI DI PERSONALIZZAZIONE PER IL MERCATO BUSINESS  
 
Milano, 1 marzo 2011 Olivetti annuncia oggi il lancio di Olipad, il primo tablet italiano, e fa il suo ingresso in un mercato le cui previsioni di vendita in Italia per il 2011 sono di circa 1,5 milioni di terminali (Fonte Idc). Caratterizzato da un display touchscreen da 10 pollici e di connettività 3G, Wifi e Bluetooth, Olipad si rivolge sia alla clientela Consumer sia a quella Business. Consente di accedere a una ricca offerta di applicazioni - preinstallate o scaricabili attraverso lo store dedicato App Shop – che abilitano la navigazione web, il social networking, la fruizione di contenuti multimediali ed editoriali e la riproduzione di video in Full Hd. Sarà disponibile dal 7 marzo al prezzo di 399 euro (Iva inclusa). Il lancio di Olipad si inserisce nella strategia di riposizionamento di Olivetti nel mercato delle soluzioni software e dei servizi It caratterizzata dall´integrazione di prodotti hardware con servizi e applicazioni evoluti. Dotato del sistema operativo Android e delle porte Usb/sd Card e Hdmi, Olipad è in grado di interfacciarsi con qualsiasi dispositivo, mentre il processore Dual Cortex A9 Nvidia consente una velocità di elaborazione e di grafica superiori alla media. E’ inoltre corredato da un’ampia gamma di accessori: docking station, tastiere, mouse touch e penna capacitiva. Nell’ambito delle applicazioni di base, Olipad consente la fruizione di contenuti multimediali in mobilità come musica, immagini e contenuti video in Full Hd. E’ inoltre possibile accedere al Browser Web, gestire e-mail, agenda e contatti. Il software e-reading rende possibile la lettura di libri digitali direttamente sullo schermo da 10 pollici. Per il mercato Business Olipad permette un elevato livello di personalizzazione in funzione delle esigenze aziendali. Consente inoltre l’accesso a una ricca offerta di applicazioni grazie all’Application Warehouse, un vero e proprio magazzino virtuale di applicazioni software, configurabili e personalizzabili, che Olivetti ha espressamente dedicato a imprese e Pubblica Amministrazione. Alimentato dalle software house che sviluppano soluzioni, all’Application Warehouse possono accedere anche i dealer Olivetti per offrire ai propri clienti soluzioni integrate. Alcune applicazioni sono erogate in modalità cloud computing con importanti vantaggi in termini di affidabilità e ottimizzazione dei costi. Le soluzioni dell’Application Warehouse prevedono anche un servizio di assistenza differenziato a seconda delle esigenze del cliente e si avvalgono di un supporto di help desk online e diretto, grazie alla capillarità della rete di assistenza Olivetti. Tra le applicazioni disponibili: cataloghi digitali e guida all’allestimento del punto vendita, dedicata alle reti del settore moda; il Sales Force Management, applicazioni dedicate alla gestione delle attività di vendita in mobilità; un Tool Enterprise Social Network finalizzato al team working sia all’interno che all’esterno dell’azienda; la gestione del Workflow di Firma di documenti aziendali grazie alla firma digitale. Per il mercato Consumer, Olipad sarà commercializzato attraverso la rete di vendita di Telecom Italia e potrà essere acquistato nei negozi Tim o chiamando il 187. Il nuovo tablet di Olivetti sarà inoltre proposto in bundle con le offerte Adsl e i piani tariffari di Tim. Per il mercato delle imprese e della Pubblica Amministrazione sarà commercializzato attraverso le reti di vendita dedicate di Olivetti e Telecom Italia.  
   
   
2º WORKSHOP SU SISTEMI E RETI PER LA MORFOLOGIA COMPUTAZIONALE  
 
Zurigo, 1 marzo 2011 - Il secondo workshop su Sistemi e reti per la morfologia computazionale si terrà il 26 agosto 2011 a Zurigo, in Svizzera. Dal punto di vista della linguistica computazionale, le risorse morfologiche formano la base per tutte le applicazioni di livello più alto. Questo è vero in particolare per lingue con una morfologia ricca come il tedesco, il finlandese o il polacco. A parte gli usi nel campo della linguistica computazionale, ci sono diverse applicazioni pratiche che possono trarre benefici dall´analisi e/o generazione morfologica o che ne hanno bisogno, per esempio l´elaborazione dei testi, le interfaccia utenti o il recupero di informazioni. Queste applicazioni hanno requisiti specifici per quanto riguarda i componenti morfologici, tra cui per esempio esigenze riguardanti il software engineering, come la programmazione di interfaccia o la robustezza. Il workshop riunirà ricercatori e sviluppatori nel campo della morfologia computazionale. Le discussioni si concentreranno su reali sistemi e schemi che funzizonano, basati su principi linguistici e sulla fornitura di analisi e/o generazioni motivate linguisticamente sulla base di categorie linguistiche. Per ulteriori informazioni, visitare: http://sfcm2011.Org/    
   
   
TELECOM ITALIA: RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2010 UTILE NETTO CONSOLIDATO: 3.121 MILIONI DI EURO (+97,4% RISPETTO A FINE 2009)  
 
 Milano, 1 marzo 2011 - Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, riunitosi il 24 febbraio sotto la presidenza di Gabriele Galateri di Genola, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2010. L’amministratore delegato Franco Bernabè ha commentato: “Il 2010 è stato un anno di grande trasformazione per Telecom Italia. Il Gruppo ha accresciuto la propria presenza in America Latina - ribilanciando così le attività rispetto al mercato domestico -, ha migliorato considerevolmente la struttura patrimoniale e realizzato un rilevante recupero di competitività. La continua capacità di recuperare efficienza ci ha permesso di raggiungere gli obiettivi di profittabilità dell’anno e di stabilizzare l’Ebitda del Gruppo per il terzo anno consecutivo nonostante la difficile situazione macroeconomica italiana. Grazie alla generazione di free cash flow di oltre 6 miliardi a livello di Gruppo abbiamo inoltre realizzato una consistente riduzione dell’indebitamento superando i target che ci eravamo dati per il 2010. La maggiore competitività sul mercato domestico e l’accresciuta presenza in America Latina - ulteriormente consolidata da un incremento del 2,1% nell’economic interest di Telecom Argentina - fanno oggi di Telecom Italia un Gruppo sempre più solido che può permettersi di guardare al futuro con serenità. Alla luce dei risultati e convinto dell’efficacia delle azioni intraprese, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre agli Azionisti un aumento del monte dividendi di circa 160 milioni di euro con la distribuzione di 5,8 euro cent per le azioni ordinarie e di 6,9 euro cent per le azioni di risparmio.” I Risultati Del Gruppo Telecom Italia - Il 13 ottobre 2010 è entrato a far parte del perimetro di consolidamento il gruppo Sofora, a seguito dell’acquisizione dell’8% del capitale sociale di Sofora Telecomunicaciones S.a., holding di controllo del gruppo Telecom Argentina. L’interessenza economica nel Gruppo Telecom Argentina è quindi divenuta pari al 16,2%. I dati del gruppo Sofora sono rappresentati, nell’ambito del Gruppo Telecom Italia, nella nuova unità di business denominata “Business Unit Argentina”. I risultati della Business Unit Argentina sono quindi consolidati a partire dall’ultimo trimestre del 2010. Nel corso del 2010 sono inoltre uscite dal perimetro di consolidamento: la società Hansenet Telekommunikation Gmbh (operante nelle attività broadband in Germania), già classificata come Discontinued operations (Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute), la cui cessione è avvenuta il 16 febbraio 2010; la società Elettra (inclusa nella business unit Domestic – International Wholesale), ceduta il 30 settembre 2010; il Gruppo Bbned (incluso nelle Altre attività), ceduto il 5 ottobre 2010. Nel corso del 2009 si erano verificate le seguenti principali variazioni: ingresso in data 30 dicembre 2009 dell’operatore di rete fissa brasiliano Intelig Telecomunicações Ltda, a seguito dell’acquisizione del 100% da parte di Tim Participações, consolidato nell’ambito della business unit Brasile; uscita dal perimetro di consolidamento dal 1° maggio 2009 della società Telecom Media News S.p.a., a seguito della cessione della quota del 60% della stessa da parte di Telecom Italia Media S.p.a. I ricavi dell’esercizio 2010 ammontano a 27.571 milioni di euro, con un incremento del 2,5% rispetto a 26.894 milioni di euro dell’esercizio 2009 (+677 milioni di euro) grazie al consolidamento, nell’ultimo trimestre del 2010, della Business Unit Argentina (798 milioni di euro) e per l’effetto del cambio Real/euro della Business Unit Brasile. In termini di variazione organica i ricavi consolidati si sono ridotti del 3,8% (-1.083 milioni di euro). In dettaglio, la variazione organica dei ricavi è calcolata: includendo nel 2009 Intelig Telecomunicações Ltda (business unit Brasile) per 253 milioni di euro e nel solo ultimo trimestre del 2009, la business unit Argentina per 642 milioni di euro; escludendo l’effetto delle variazioni dei cambi (+902 milioni di euro), principalmente dovuti alla variazione positiva dei cambi della business unit Brasile (pari a +890 milioni di euro); escludendo, nell’esercizio 2009 e nell’esercizio 2010, altri ricavi non organici pari rispettivamente a 17 milioni di euro e a 7 milioni di euro. L’ebitda è pari a 11.412 milioni di euro e aumenta, rispetto al 2009, di 297 milioni di euro (+2,7%), con un’incidenza sui ricavi del 41,4% (41,3% nell’esercizio 2009). In termini organici l’Ebitda è sostanzialmente stabile (+0,1%) mentre l’incidenza sui ricavi si incrementa di 1,7 punti percentuali (42,8% nell’esercizio 2010 a fronte del 41,1% nell’esercizio 2009). L’ebit è pari a 5.813 milioni di euro, con un incremento di 320 milioni di euro rispetto all’esercizio 2009 (+5,8%), e un’incidenza sui ricavi in aumento di 0,7 punti percentuali (dal 20,4% dell’esercizio 2009 al 21,1% dell’esercizio 2010). La variazione organica dell’Ebit è positiva per 316 milioni di euro (+5,3%) e l’incidenza sui ricavi è cresciuta al 22,6% nell’esercizio 2010 rispetto al 20,6% dell’esercizio 2009. La componente finanziaria, la gestione partecipazioni e la valutazione ad equity delle società collegate registrano un miglioramento complessivo, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, di 468 milioni di euro. In particolare, la gestione partecipazioni recepisce l’impatto positivo per l’adeguamento al fair value della quota di partecipazione già detenuta nel gruppo Sofora (266 milioni di euro). Il saldo proventi/oneri finanziari migliora di 96 milioni di euro, principalmente per effetto dei minori tassi e della riduzione dell’indebitamento finanziario netto. Escludendo il beneficio di oltre 600 milioni di euro derivante dal riconoscimento di imposte differite attive in Brasile relative a perdite pregresse divenute recuperabili, le imposte sul reddito sono sostanzialmente stabili rispetto all’esercizio 2009. L’utile netto consolidato è pari a 3.121 milioni di euro, sostanzialmente raddoppiato (+97,4%) rispetto al 2009 (1.581 milioni di euro), anche grazie all’impatto positivo connesso all’acquisizione del controllo della Bu Argentina (in particolare l’applicazione dei principi contabili Ias/ifrs -Ifrs 3 revised- che ha determinato un effetto netto positivo una tantum di 266 milioni di euro) e al citato beneficio di imposte differite attive in Brasile. Anche escludendo i citati impatti positivi e le altre partite non ricorrenti, l’utile netto risulta superiore del 18,4% (+405 milioni di euro) rispetto al dato omogeneo dell’esercizio 2009. In particolare alla significativa riduzione degli investimenti industriali della Business Unit Domestic (-409 milioni di euro; -11,6%), che beneficia anche degli effetti dei piani di riduzione di costi e investimenti già avviati nel corso del 2009, si è contrapposto l’ingresso nel perimetro di consolidamento della Business Unit Argentina (+188 milioni di euro), e l’incremento nella Business Unit Brasile che risente, oltre che della variazione del cambio Real/euro (+180 milioni di euro), dei maggiori investimenti per lo sviluppo della rete e della piattaforma It. Il flusso di cassa della gestione operativa è pari a 6.213 milioni di euro, in diminuzione di 85 milioni di euro rispetto al 2009 e sconta gli esborsi legati alla vicenda Sparkle (389 milioni di euro rispetto ad un totale di 418 milioni di euro: la restante parte di 29 milioni di euro ha avuto un impatto sulle partite di natura non operativa, in quanto relativa a interessi finanziari). Escludendo tale impatto l’operating free cash flow del periodo (6.602 milioni di euro) si incrementa di 304 milioni di euro rispetto al 2009 (6.298 milioni di euro); l’operating free cash flow del quarto trimestre risulta in incremento di 396 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2009. L’indebitamento finanziario netto rettificato (esclusi gli effetti meramente contabili e non monetari derivanti dalla valutazione al fair value dei derivati e delle correlate attività/passività finanziarie) è pari a 31.468 milioni di euro, in diminuzione di 2.481 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009 (33.949 milioni di euro). Nel quarto trimestre 2010 l’indebitamento finanziario netto rettificato è diminuito di 1.517 milioni di euro. Le operazioni di cessione di partecipazioni e la rigorosa disciplina finanziaria hanno consentito di ottenere tale miglioramento neutralizzando anche gli esborsi derivanti dal pagamento di imposte per 1,4 miliardi di euro, dalla distribuzione dei dividendi per 1,1 miliardi di euro, nonché dal citato pagamento all’Agenzia delle Entrate per complessivi 418 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto contabile è pari a 32.087 milioni di euro e diminuisce di 2.660 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009 (34.747 milioni di euro). Il margine di liquidità al 31 dicembre 2010 ammonta a 6,8 miliardi di euro. Nel corso dell’esercizio 2010 è stata effettuata una nuova emissione obbligazionaria sul mercato europeo pari a 1,25 miliardi di euro e per circa 5,8 miliardi di euro si è proceduto a rimborsi e riacquisti di debito. Alla liquidità si aggiungono inoltre 7,8 miliardi di euro di disponibilità su linee di credito a lungo termine non revocabili (di cui 6,5 miliardi di euro con scadenza 2014 e 1,25 miliardi di euro, relativi alla linea di credito sottoscritta a febbraio 2010, con scadenza 2013), non soggette a eventi che ne limitino l’utilizzo. Nel presente contesto di incertezza dei mercati finanziari, il Gruppo Telecom Italia mantiene un elevato livello di copertura finanziaria, ottimizzando, nel contempo, il costo medio dell’indebitamento. Il personale del Gruppo al 31 dicembre 2010 è pari a 84.200 unità, di cui 58.045 in Italia. I Risultati Delle Business Unit - I dati del Gruppo Telecom Italia sono esposti nel presente comunicato stampa sulla base dei seguenti settori operativi: Business Unit Domestic: comprende le attività domestiche dei servizi di fonia e dati su rete fissa e mobile per clienti finali (retail) ed altri operatori (wholesale), le attività del Gruppo Telecom Italia Sparkle (International Wholesale), nonché le relative attività di supporto; Business Unit Brasile: comprende le attività di telecomunicazioni in Brasile; Business Unit Argentina: comprende le attività di telecomunicazioni fisse (Telecom Argentina) e mobili (Telecom Personal) in Argentina, e mobili (Nucleo) in Paraguay; Business Unit Media: comprende attività e gestioni di reti televisive; Business Unit Olivetti: comprende le attività di realizzazione di sistemi digitali per la stampa e di prodotti per ufficio e di servizi per l’Information Technology; Altre attività: comprendono le imprese finanziarie e le altre società minori non strettamente legate al “core business” del Gruppo Telecom Italia. A seguito della cessione nel mese di febbraio 2010 di Hansenet, già classificata fra le Discontinued Operations, la Business Unit European Broadband non viene più esposta, mentre le altre società della business unit sono confluite nell’ambito delle Altre attività, sino alla loro cessione avvenuta a ottobre 2010. A partire dal 1 gennaio 2010 le società Shared Service Center e Hr Services, precedentemente consolidate nelle Altre attività, sono entrate a far parte del perimetro della Business Unit Domestic. Per omogeneità di confronto, l’informativa per settore operativo dei periodi posti a confronto è stata coerentemente rielaborata. Domestic - I ricavi, pari a 20.068 milioni di euro, si riducono del 7,4% (-1.595 milioni di euro) rispetto all’esercizio 2009. A livello organico la variazione è del -7,4%. Nel dettaglio: Ricavi Core Domestic I ricavi Core Domestic sono pari a 19.065 milioni di euro e registrano un decremento del 7,4% (-1.515 milioni di euro) rispetto all’esercizio 2009. A livello organico, la variazione è del -7,4%. Relativamente ai segmenti di mercato si segnalano le seguenti dinamiche rispetto all’esercizio 2009: Consumer: il segmento presenta una flessione dei ricavi pari a 1.260 milioni di euro (-11,5%), di cui 1.003 milioni di euro (-9,5%) relativi a ricavi da servizi e 257 milioni di euro a ricavi da vendita prodotti. La riduzione dei ricavi da servizi è quasi interamente riconducibile alla diminuzione dei ricavi da servizi tradizionali voce, in particolare su fonia Fisso (-394 milioni di euro, di cui -212 milioni di euro sul traffico e -123 milioni di euro sui ricavi da accesso) e su voce uscente Mobile (-486 milioni di euro). Infatti, il mercato Consumer continua a essere caratterizzato da accese dinamiche competitive, a fronte delle quali sono state avviate - già a fine 2009 - nuove politiche commerciali finalizzate al recupero di competitività dell’offerta tramite schemi tariffari più chiari e convenienti. Grazie a queste azioni nel corso del 2010 è stata arrestata la contrazione della customer base e sono stati creati i presupposti per un miglioramento del trend nei prossimi mesi. Inoltre, la contrazione di fatturato è attribuibile anche all’andamento dei ricavi da terminazione (-168 milioni di euro, di cui -111 milioni di euro riconducibile all’effetto della riduzione delle tariffe) e da messaging Mobile (-84 milioni di euro, a fronte delle stesse dinamiche suindicate per i ricavi voce uscente). Per quanto riguarda i servizi Internet invece si registra una variazione positiva rispetto al 2009, grazie alla continua crescita dei servizi Broadband sia sul Fisso (+80 milioni di euro di ricavi da accesso Adsl), sia sul Mobile (+47 milioni di euro); Business: il segmento presenta una contrazione dei ricavi pari a 221 milioni di euro (-5,9%) che conferma il trend di graduale recupero già osservato nei trimestri precedenti e migliora sensibilmente rispetto alla riduzione registrata nel precedente esercizio (-9,6%). Questo andamento migliore - più incisivo nel comparto fisso che in quello mobile - è frutto delle politiche commerciali, avviate già nella seconda metà del 2009, in particolare con l’offerta Impresa Semplice, orientate al contenimento dell’erosione della customer base sia del fisso che del mobile e ad una maggiore qualità dei clienti acquisiti. Nel comparto Fisso, gli Accessi Fonia presentano una flessione annua pari a circa 106.000 accessi, in riduzione rispetto al 2009 (-235.000 accessi circa), di cui 27.000 circa nel quarto trimestre. Gli Accessi Broadband registrano un incremento annuo di 67.000 (+38.000 nel 2009), di cui 12.000 circa nel quarto trimestre. L’incremento annuo nel comparto Mobile è pari a 294.000 linee, di cui 73.000 nel quarto trimestre; Top: il segmento presenta una riduzione dei ricavi pari a 177 milioni di euro (-4,8%) con un trend di graduale recupero rispetto ai trimestri precedenti grazie - in particolare - al livello sostenuto delle vendite di prodotti, fenomeno ricorrente nelle dinamiche commerciali dell’ultimo trimestre. I ricavi del Fisso presentano una contrazione del 7,8% dovuta all’andamento dei comparti Fonia e Dati che più risentono della difficoltà del quadro macroeconomico complessivo e della crescente pressione sui prezzi. Il comparto Ict, di contro, evidenzia segnali di sostanziale tenuta grazie a offerte personalizzate rispetto alle esigenze dei clienti. Nel comparto Mobile si conferma la dinamica di crescita dei ricavi (+7,8%) sostenuta sia dalla continua espansione della customer base che dalla crescita dei Vas (+16,4% circa);  National Wholesale: l’incremento dei ricavi (+80 milioni di euro, +4,0%) è generato dalla crescita della customer base degli Olo (Other Licensed Operators) sui servizi Unbundling del Local Loop, Wholesale Line Rental e Bitstream. Ricavi International Wholesale Nel corso del 2010 International Wholesale (Gruppo Telecom Italia Sparkle) ha realizzato ricavi pari a 1.569 milioni di euro, in flessione di 141 milioni di euro (-8,2%) rispetto allo stesso periodo del 2009. Tale flessione è quasi interamente ascrivibile al business fonia (-132 milioni di euro) che sconta sia la forte pressione sui prezzi indotta dalla competitività di mercato sia le azioni di razionalizzazione del settore basate su un approccio più selettivo del portafoglio clienti. I ricavi Ip&data, sono sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente, mentre si presentano in leggera crescita i ricavi Multinational Client Services. Il 30 settembre 2010 è stata ceduta la società Elettra che ha pertanto contribuito ai ricavi di International Wholesale solo per i primi nove mesi del 2010 e non per l’intero esercizio come nel 2009 (la contribuzione al Gruppo nel quarto trimestre 2009 era pari a 9 milioni di euro). Oltre alla vista sintetica per segmento di mercato sopra riportata vengono di seguito fornite le informazioni commerciali articolate per tecnologia (fisso/mobile). Ricavi Telecomunicazioni Fisse I ricavi sono pari a 14.116 milioni di euro e presentano una riduzione rispetto all’esercizio precedente di 623 milioni di euro (-4,2%). La variazione dei ricavi a livello organico è negativa per 635 milioni di euro (-4,3%). Questo andamento è dovuto principalmente alla riduzione della Fonia tradizionale, solo in parte compensata dalla crescita di Internet. A fine 2010 la consistenza degli accessi retail è di 15,4milioni; si segnala il miglioramento del trend di riduzione delle linee nel quarto trimestre 2010 (-233.000 linee) rispetto al corrispondente periodo del 2009 (-260.000); in totale la riduzione delle linee per l’anno 2010 è stata pari a 746.000, inferiore rispetto al dato del 2009 (-1.255.000). Il portafoglio clienti Wholesale aumenta e raggiunge circa 6,8 milioni di accessi (+613.000 rispetto al 31 dicembre 2009). Il portafoglio complessivo Broadband, al 31 dicembre 2010, è pari a circa 9,1 milioni di accessi (+317.000 rispetto al 31 dicembre 2009), di cui circa 1,9 milioni di wholesale. Fonia Retail I ricavi del comparto Fonia Retail sono pari a 6.133 milioni di euro, in flessione di 671 milioni di euro (-9,9%) rispetto all’esercizio 2009. I ricavi di questo settore di business risentono - su tutti i segmenti di mercato - della fisiologica riduzione della base clienti, peraltro in costante rallentamento grazie anche al lancio delle nuove offerte “Voce senza limiti” sul segmento Consumer. A questo si aggiunge l’effetto sostituzione del Fisso con il Mobile e la riduzione delle tariffe regolamentate di terminazione fisso-mobile. Si segnala comunque che la contrazione dei ricavi da accesso nel comparto retail (-229 milioni di euro) è in parte compensata, nel business domestico, dallo sviluppo dei servizi Wholesale nazionali (+95 milioni di euro sulla componente dei Servizi Intermedi Regolamentati quali Unbundling del Local Loop e Wholesale Line Rental). Internet I ricavi del comparto Internet sono pari a 1.751 milioni di euro, in aumento di 44 milioni di euro rispetto al 2009 (+2,6%), grazie alla crescita del Broadband il cui portafoglio complessivo di accessi retail sul mercato domestico ha raggiunto i 7,2 milioni, in crescita di 175.000 unità rispetto a fine 2009. La clientela che aderisce a offerte flat ha raggiunto un’incidenza dell’86% sul totale portafoglio clienti retail broadband (83% a fine 2009) anche grazie allo sviluppo delle nuove offerte rivolte al segmento Consumer “Internet senza limiti” e “Tutto senza limiti”. Business Data I ricavi del comparto Business Data, pari a 1.655 milioni di euro, diminuiscono, rispetto al 2009, di 75 milioni di euro (-4,3%) e riflettono sia l’attuale congiuntura economica negativa sia la contrazione dei prezzi sui business tradizionali delle leased lines e trasmissione dati. In particolare, sul comparto Ict la riduzione dei ricavi è pari a 13 milioni di euro (-1,6%) a causa della flessione sia nella vendita di prodotti (-6 milioni di euro, legata alla politica di focalizzazione sui ricavi più ad alta marginalità) sia nei servizi (-7 milioni di euro). Wholesale Il portafoglio clienti gestito dalla divisione Wholesale nazionale di Telecom Italia ha raggiunto a fine 2010 6,8 milioni di accessi per i servizi di fonia e circa 1,9 milioni per i servizi broadband. Complessivamente i ricavi da servizi Wholesale nazionale sono pari a 3.053 milioni di euro e presentano, rispetto al 2009, una crescita di 165 milioni di euro (+5,7%). L’evoluzione dei ricavi del comparto è correlata allo sviluppo della base clienti degli operatori alternativi servita attraverso le diverse tipologie di accesso. I ricavi dell’intero comparto Wholesale sono pari a 4.171 milioni di euro al 31 dicembre 2010. I ricavi verso terzi della divisione Wholesale internazionale sono pari a 1.118 milioni di euro. Ricavi Telecomunicazioni Mobili I ricavi delle Telecomunicazioni Mobili dell’anno 2010 sono pari a 7.692 milioni di euro con una flessione di 905 milioni di euro (-10,5%) rispetto allo stesso periodo del 2009: i ricavi da servizi hanno registrato una riduzione dell’8,4% mentre i ricavi da prodotti del 46,9%. Si evidenzia tuttavia che a seguito delle iniziative commerciali intraprese prevalentemente sul segmento Consumer –rimodulazione delle promozioni più aggressive, spinta sulle offerte bundle e migrazione più selettiva da parte del Crm- a partire dall’ultimo trimestre del 2010 si è registrato un miglioramento della dinamica dei ricavi da servizio (-8,9%). Al 31 dicembre 2010 il numero delle linee mobili di Telecom Italia è pari a circa 31,0 milioni, in crescita di 162.000 linee rispetto al 31 dicembre 2009, dopo diversi anni di calo. Fonia uscente I ricavi sono pari a 4.033 milioni di euro e diminuiscono, rispetto al 2009, di 550 milioni di euro (-12,0%). Le politiche commerciali avviate nel quarto trimestre del 2009, indirizzate a ricondurre l’offerta su livelli maggiormente competitivi stimolando, in particolare, il traffico all’interno della community dei clienti Tim, hanno solo parzialmente beneficiato del recupero in volume a fronte della rilevante riduzione dei prezzi. È da notare come rispetto ai primi nove mesi del 2010, dove si era registrata una variazione del -12,5% dei ricavi a fronte di una crescita dei volumi di traffico del +6,7%, nel quarto trimestre si evidenzia un miglioramento del trend con una variazione dei ricavi del -10,2% e una crescita dei volumi di traffico del +20,1%. Fonia entrante I ricavi, pari a 1.358 milioni di euro, registrano una diminuzione, rispetto al 31 dicembre 2009, di 152 milioni di euro (-10,1%) principalmente per effetto della riduzione dei prezzi di terminazione su rete mobile (-142 milioni di euro nel comparto retail). Servizi a valore aggiunto (Vas) I ricavi sono pari a 2.045 milioni di euro e registrano un incremento del 1,1% rispetto al 2009. Tale crescita è principalmente attribuibile ai Vas interattivi (+8,4%), grazie specialmente all’apporto dei ricavi da Browsing (+13,2%). L’incidenza dei ricavi Vas sui ricavi da servizi è pari al 27,5%, rispetto al 25% dei due anni precedenti. Vendita terminali I ricavi sono pari a 256 milioni di euro e diminuiscono di 226 milioni di euro (-46,9%) rispetto all’anno 2009. A fronte di una strategia di razionalizzazione del portafoglio prodotti finalizzata al recupero di redditività e della forte pressione competitiva del mercato “libero” sui terminali mobili che ha caratterizzato i primi undici mesi dell’anno 2010, nel mese di dicembre si registra un’inversione del trend dovuto principalmente al lancio delle nuove offerte Internet che hanno comportato un aumento delle vendite di device di ultima generazione (smartphone e tablet). L’ebitda della Business Unit Domestic è pari a 9.393 milioni di euro e registra una riduzione di 490 milioni di euro rispetto all’analogo periodo del 2009 (-5,0%). L’incidenza sui ricavi è pari al 46,8%, in aumento di 1,2 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2009. La contrazione dei ricavi è in parte compensata dal selettivo controllo della spesa commerciale e dal rigoroso contenimento dei costi fissi. L’ebitda organico è pari a 9.774 milioni di euro. La variazione organica è negativa per 290 milioni di euro, (-2,9%), con un’incidenza sui ricavi pari al 48,7%, in aumento di 2,3 punti percentuali rispetto a fine 2009. L’ebit è pari a 5.162 milioni di euro e registra una riduzione di 231 milioni di euro (-4,3%) rispetto al corrispondente periodo del 2009, con un’incidenza sui ricavi pari al 25,7% (24,9% nel 2009). L’andamento dell’Ebit, rispetto a quanto evidenziato nel commento dell’Ebitda, beneficia della riduzione degli ammortamenti per 206 milioni di euro, a seguito delle minori consistenze ammortizzabili per la riduzione degli investimenti verificatasi negli ultimi esercizi. La variazione organica dell’Ebit è negativa per 87 milioni di euro (-1,6% rispetto al corrispondente periodo del 2009). Gli investimenti industriali ammontano a 3.106 milioni di euro con una riduzione di 409 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2009. L’incidenza degli investimenti industriali sui ricavi è pari al 15,5% (16,2% nel 2009). La riduzione è principalmente attribuibile all’impatto dell’acquisto nel 2009 di parte delle frequenze Ipse (89 milioni di euro) e al proseguimento dei piani di ottimizzazione e razionalizzazione degli investimenti in particolare su Piattaforme di Rete, Piattaforme di Servizio, It e Service Creation. Ha inoltre contribuito alla riduzione la nuova politica commerciale sui terminali mobili, più selettiva e focalizzata su clienti ad alto valore. Il personale è pari a 56.530 unità. Brasile (cambio medio real/euro 2,33215) I ricavi dell’esercizio 2010 sono pari a 14.457 milioni di reais, superiori di 1.296 milioni di reais (+9,8%) rispetto all’esercizio 2009, la crescita organica è del 5,1%. In particolare, i ricavi da servizi dell’esercizio 2010 si attestano a 13.571 milioni di reais, in crescita rispetto ai 12.234 milioni di reais dell’anno precedente (+10,9%). L’arpu, ricavo medio mensile per cliente, a dicembre 2010 è pari a 23,7 reais rispetto ai 26,6 reais di dicembre 2009. Le linee complessive, al 31 dicembre 2010, sono pari a 51,0 milioni, in crescita del 24,1% rispetto al 31 dicembre 2009, corrispondenti a una market share del 25,1%. L’ebitda, pari a 4.201 milioni di reais, è superiore di 725 milioni di reais rispetto all’esercizio 2009 (+20,9%); l’incidenza sui ricavi è pari al 29,1%, superiore di 2,7 punti percentuali rispetto all’esercizio 2009. Tale risultato è stato conseguito da un lato grazie alla crescita della marginalità dei ricavi, dovuta all’espansione delle direttrici di traffico “on net” e allo sviluppo dei ricavi da servizi avanzati, e dall’altro attraverso politiche di vendita che hanno ridotto il livello di sussidio del terminale e il recupero di efficienza complessiva nelle aree di costo non direttamente correlate allo sviluppo del business. La variazione organica dell’Ebitda, rispetto all’esercizio 2009, è pari a +599 milioni di reais (+16,6%), con un’incidenza sui ricavi del 29,1% (26,2% nel 2009). L’ebit è pari a 1.597 milioni di reais (+1.017 milioni di reais rispetto all’esercizio 2009). Tale risultato è attribuibile alla maggior contribuzione dell’Ebitda rispetto all’esercizio 2009 e alla riduzione degli ammortamenti per 285 milioni di reais. La variazione organica dell’Ebit, rispetto all’esercizio 2009, è positiva di 985 milioni di reais, con un’incidenza sui ricavi dell’11,0% (4,5% nel 2009). Gli investimenti industriali del 2010 ammontano a 2.836 milioni di reais, con un aumento di 165 milioni di reais rispetto al 2009, dovuto principalmente ai maggiori investimenti di rete e per le piattaforme It. Il personale al 31 dicembre 2010 è pari a 10.114 unità. Argentina (cambio medio peso / euro 5,18735): principali risultati della Bu a partire dall’ingresso nel perimetro di consolidamento del Gruppo Telecom Italia (13 ottobre 2010) La Business Unit Argentina (Gruppo Sofora-telecom Argentina) comprende le attività di telecomunicazioni fisse (Telecom Argentina) e mobili (Telecom Personal) in Argentina, e mobili (Nucleo) in Paraguay. Le linee fisse in servizio (4,1 milioni a fine 2010) registrano un aumento pari a circa l’1% grazie principalmente alle offerte congiunte con i servizi Internet. Nonostante il congelamento dei piani tariffari imposti dalla Legge di Emergenza Economica del 2002, l’Arbu (Average Revenue Billed per User) presenta una crescita del 5% circa rispetto all’esercizio precedente. Il portafoglio clienti broadband complessivo di Telecom Argentina a fine 2010 ha raggiunto 1.380.000 accessi con un incremento di 166.000 accessi rispetto a fine 2009 con una crescita del 14% circa. In Argentina la base clienti di Personal si è incrementata di 1,9 milioni di unità nel corso del 2010 arrivando a un totale di 16,3 milioni di clienti. Grazie all’acquisizione di clienti ad alto valore e alla chiara leadership nel segmento degli Smartphone, l’Arpu è aumentato del 9% circa su base annua, raggiungendo i 44 pesos (41 pesos nel 2009). In Paraguay la base clienti di Nucleo presenta una crescita di circa il 4% rispetto all’esercizio precedente e a fine 2010 arriva a 1,9 milioni di clienti. I Ricavi ammontano a 4.142 milioni di pesos, in aumento del 24,3% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente (3.333 milioni di pesos) grazie alla crescita della base clienti media di periodo, sia nel Broadband sia nel Mobile, e all’incremento degli Arpu (dovuta, nel caso del mobile, al maggior peso delle componenti Vas e Mobile Internet). L’ebitda ha raggiunto 1.269 milioni di pesos, registrando un incremento del 16,2% rispetto allo stesso periodo del 2009 (1.092 milioni di pesos). L’ebitda Margin è pari al 30,6%, in diminuzione rispetto a quello 2009 (32,8%). Gli investimenti industriali ammontano a 975 milioni di pesos, in crescita del 24,0% rispetto allo stesso periodo del 2009 (786 milioni di pesos) e sono prevalentemente dedicati al potenziamento delle infrastrutture di rete fissa e mobile (in particolare per il 3G). Il Personale al 31 dicembre 2010 è pari a 15.650 unità Nel corso del 2010 la società Telecom Argentina S.a., quotata sia in Argentina sia negli Stati Uniti, è tornata dopo nove anni a distribuire dividendi ai propri azionisti. Nonostante tale esborso e l’incremento dell’ammontare degli investimenti rispetto all’esercizio precedente, la Bu Argentina, che registrava un’esposizione debitoria pari a 697 milioni di pesos a fine 2009, ha migliorato la propria Posizione Finanziaria Netta passando a un ammontare di cassa netta di 458 milioni di pesos a fine 2010. Olivetti - I ricavi del 2010 ammontano a 391 milioni di euro e registrano un aumento di 41 milioni di euro rispetto al 2009 (+11,7%). L’aumento è distribuito su tutti i Canali Commerciali, anche grazie ai positivi effetti del rinnovamento dell’offerta legato al riposizionamento strategico dell’azienda sul mercato dell’Information Technology. In particolare è rilevante l’apporto delle vendite delle nuove linee di prodotti (Data Card, Netbook e Notebook) sui canali Telecom Italia e Olivetti. L’ebitda è negativo per 19 milioni di euro, in calo di 5 milioni di euro rispetto al 2009 a causa degli oneri legati alle procedure di mobilità ex lege 223/91 e altri oneri per esodi agevolati nelle consociate estere. L’ebit è negativo per 24 milioni di euro, in calo di 5 milioni di euro rispetto al 2009. Gli investimenti industriali del 2010 ammontano a 5 milioni di euro, con un aumento di 1 milione di euro rispetto all’esercizio 2009. Il personale al 31 dicembre 2010 è di 1.090 unità (1.001 unità in Italia e 89 unità all’estero). I Risultati Di Telecom Italia S.p.a. - I ricavi sono pari a 18.985 milioni di euro, in diminuzione di 1.489 milioni di euro (-7,3%) rispetto all’esercizio 2009. La variazione organica dei ricavi è pari al -7,3%. Tale risultato risente della fisiologica contrazione dei ricavi da business tradizionali sia nel segmento Consumer (-11,6%), sia nel segmento Business (-5,9%) e nel segmento Top (-4,8%). Si segnala tuttavia una positiva dinamica dei ricavi da servizi innovativi quali il Broadband (fisso e mobile) nel segmento Consumer e Business, mentre il segmento Top registra una forte crescita della componente Mobile soprattutto grazie all’aumento dei Vas (+16,4%). Il segmento National Wholesale ha registrato un incremento dei ricavi pari al 4,0% generato dalla crescita della customer base degli Olo sui servizi Unbundling del Local Loop, Wholesale Line Rental e Bitstream. L’ebitda è pari a 9.089 milioni di euro e diminuisce di 419 milioni di euro (-4,4%) rispetto all’esercizio 2009. La variazione organica dell’Ebitda è negativa del 2,4% (-232 milioni di euro). L’incidenza dell’Ebitda sui ricavi è cresciuta al 47,9% (46,4% nel 2009); a livello organico l’incidenza sui ricavi è pari al 49,8% (47,3% nel 2009). L’ebit è pari a 4.969 milioni di euro e diminuisce di 192 milioni di euro (-3,7%) rispetto all’esercizio 2009. La variazione organica dell’Ebit è negativa dello 0,8% (-44 milioni di euro). L’incidenza dell’Ebit sui ricavi è del 26,2% (25,2% nel 2009); a livello organico l’incidenza sui ricavi è pari al 28,1% (26,3% nel 2009). L’utile netto di Telecom Italia S.p.a. È pari a 3.513 milioni di euro, in incremento di 2.114 milioni di euro rispetto al 2009 (1.399 milioni di euro) grazie in particolare ai maggiori dividendi da partecipazioni. 16 Il personale al 31 dicembre 2010 è pari a 49.636 unità. Eventi Successivi Al 31 Dicembre 2010 - Acquisto di azioni Preferidas B di Nortel (Società controllata da Sofora) In data 24 gennaio 2011 il Gruppo Telecom Italia, tramite la sua controllata Telecom Italia International N.v., ha perfezionato l´acquisto da Fintech Investment Ltd di 2.351.752 American Depositary Share (Ads) Nortel, rappresentativi di azioni Preferidas B, per un importo di 65.849.056,00 Us$. Nortel è la holding di controllo del gruppo Telecom Argentina, ed è a sua volta controllata da Sofora. Gli Ads in parola rappresentano 117.587,6 azioni Preferidas B, che corrispondono all´8% del totale delle azioni Preferidas B (prive del diritto di voto) e, sulla base della partecipazione agli utili di Nortel delle azioni Preferidas B e della partecipazione detenuta da Nortel in Telecom Argentina, corrispondono ad un economic interest in Telecom Argentina del 2,1%. Il socio locale Werthein ha la possibilità di partecipare all’acquisto in proporzione alla quota di partecipazione detenuta in Sofora – pari come noto al 42% - grazie ad un’opzione di 90 giorni concessa dal Gruppo Telecom Italia agli stessi termini e condizioni dell’acquisto effettuato. Cessione dell’intera partecipazione detenuta in Etecsa (Cuba) Il 31 gennaio 2011 si è perfezionata la vendita alla società finanziaria cubana Rafin S. A. Da parte di Telecom Italia International N.v. (società del Gruppo Telecom Italia) dell’intera partecipazione detenuta – pari al 27% del capitale - nell’operatore cubano Etecsa. L’operazione prevede che il Gruppo Telecom Italia percepisca l’importo complessivo di 706 milioni di dollari, dei quali 500 milioni di dollari (pari a 365 milioni di euro) sono già stati pagati dall’acquirente (formalmente autorizzato dal Governo cubano), mentre la rimanente parte sarà corrisposta da Etecsa in 36 rate mensili. Il credito è oggetto di specifica garanzia. Sotto il profilo economico l’operazione comporterà un impatto positivo nel conto economico separato consolidato 2011 di circa 15 milioni di euro, che si aggiunge al beneficio derivante dal ripristino di valore di 30 milioni di euro registrato nel 2010. Rimborsi e riacquisti di prestiti obbligazionari Fra il 7 gennaio 2011 e il 16 febbraio 2011 Telecom Italia Finance ha proceduto al riacquisto parziale di 50 milioni di euro del proprio bond denominato “Telecom Italia Finance 7,5% Aprile 2011” e di 187 milioni di euro del bond “Telecom Italia Finance 7.25% Aprile 2012”. Si ricorda che negli anni 2009 e 2010 si era già provveduto ad effettuare il buy-back sul bond Telecom Italia Finance 7,5% Aprile 2011 per un importo complessivo pari a 116 milioni di euro. Emissione obbligazionaria In data 25 gennaio 2011 Telecom Italia S.p.a. Ha emesso un prestito obbligazionario (destinato a investitori istituzionali) dell’importo di 1 miliardo di euro, cedola annuale 5,125% e scadenza 25 gennaio 2016. Il prestito emesso al prezzo di 99,686 riconosce un rendimento pari al 5,198% L’emissione si inserisce nel processo di rifinanziamento del debito in scadenza. Approvazione Relazione Finanziaria Nel votare a favore dell’approvazione della relazione finanziaria, il Consigliere di Amministrazione Luigi Zingales ha rappresentato nondimeno un proprio “voto contrario” al processo di impairment test, in quanto avrebbe preferito che la Società cogliesse l’occasione per effettuare una svalutazione del goodwill. Convocazione Assemblea Degli Azionisti - Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di convocare l’Assemblea degli azionisti per i giorni: 9 aprile, in prima convocazione – parte ordinaria e straordinaria; 11 aprile, in seconda convocazione – parte straordinaria; 12 aprile, in seconda convocazione – parte ordinaria e in terza convocazione – parte straordinaria. E’ previsto che l’Assemblea abbia luogo il 12 aprile 2011 presso la sede di Rozzano (Milano) Viale Toscana n. 3. Bilancio - Dividendo All’assemblea sarà proposta, con l’approvazione del bilancio d’esercizio, la destinazione dell’utile mediante distribuzione di un dividendo calcolato sulla base dell’importo di 5,8 euro cent per ciascuna azione ordinaria e di 6,9 euro cent per ciascuna azione di risparmio. Il dividendo sarà messo in pagamento dal 21 aprile 2011, con stacco cedola in data 18 aprile 2011. Nomina Consiglio di Amministrazione L’assemblea sarà chiamata al rinnovo del Consiglio di Amministrazione, il cui mandato scade con l’approvazione del bilancio d’esercizio 2010. Il Consiglio di Amministrazione uscente non formula alcuna proposta, rimettendo alle determinazioni dei soci la presentazione delle liste e la definizione del numero dei componenti, della durata in carica e dei compensi. Aggiornamento delle condizioni economiche dell’incarico di revisione All’assemblea degli azionsiti sarà anche sottoposto l’aggiornamento delle condizioni economiche dell’incarico di revisione legale, a seguito delle variazioni del perimetro di consolidamento del Gruppo Telecom Italia. Sulla base della proposta motivata del Collegio Sindacale, l’Assemblea sarà chiamata ad aumentare l’onorario annuale complessivo da riconoscersi a Pricewaterhousecoopers S.p.a., per ciascuno degli esercizi 2011-2018, da euro 1.811.300 a euro 1.891.900 (Iva e spese escluse). Autorizzazione al buy back All´assemblea sarà sottoposta la richiesta di autorizzazione all´acquisto di azioni proprie di risparmio, nei limiti massimi di legge e per un controvalore complessivo non superiore a 800 milioni di euro. Si intende così dotare il Consiglio della possibilità di intervenire sui titoli della Società in relazione a contingenti situazioni di mercato, favorendone la liquidità e l’andamento regolare delle contrattazioni, ovvero anche a esigenze di investimento, nel rispetto sempre della normativa in vigore e delle prassi di mercato ammesse, con facoltà di successivi atti di disposizione. L´eventuale realizzazione del riacquisto avverrebbe in coerenza con gli obiettivi aziendali di riduzione dell’indebitamento. 18 La proposta, qualora approvata, non comporterebbe alcun obbligo di acquisto. Piano di incentivazione a lungo termine 2011 All’assemblea sarà proposta l’approvazione di un piano di incentivazione e retention denominato “Long Term Incentive Plan 2011”, riservato a una parte selezionata della dirigenza, al Top Management e al nominando Vertice Esecutivo. Il piano prevede premi diversificati per le diverse categorie di destinatari, parametrati sulla componente fissa della rispettiva retribuzione annua e commisurati al livello di raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance nel periodo 2011-2013. A servizio del Piano saranno proposte apposite deleghe ad aumentare il capitale sociale, salva la possibilità di utilizzare azioni proprie, anche acquistate come sopra o già detenute dalla Società. Modifiche al Regolamento Assembleare Vengono proposte all’Assemblea modifiche al Regolamento Assembleare conseguenti alle variazioni intervenute nel contesto normativo di riferimento, e determinate essenzialmente dal recepimento nell’ordinamento nazionale della c.D. Direttiva Shareholders’ Rights. Modifiche Statutarie In sede straordinaria saranno proposte alcune modifiche dello statuto, essenzialmente a completamento degli interventi di adeguamento al già citato recepimento della c.D. Direttiva Shareholders’ Rights. Le modifiche proposte in particolare attribuiscono al Consiglio di Amministrazione la facoltà di: (i) convocare l’Assemblea in unica convocazione; (ii) convocare l’Assemblea di bilancio entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio; (iv) consentire l’espressione del voto prima dell’Assemblea in via elettronica; (v) designare per ciascuna Assemblea uno o più rappresentanti cui gli Azionisti possano conferire gratuitamente delega. Si attribuirà inoltre alle competenze dell’Assemblea ordinaria l’autorizzazione delle operazioni con parti correlate di maggiore rilevanza, in presenza di avviso contrario dei consiglieri indipendenti (come da Procedura per l’effettuazione di operazioni con parti correlate già adottata dal Consiglio di Amministrazione del 4 novembre 2010). Deleghe per aumentare il capitale a servizio del piano di incentivazione a lungo termine L’assemblea sarà infine chiamata ad attribuire al Consiglio di Amministrazione le deleghe per aumentare il capitale sociale per un importo complessivo massimo di euro 15.500.000 a servizio del “Long Term Incentive Plan 2011”, in parte a pagamento e in parte a titolo gratuito, mediante assegnazione di utili. Tutte le modifiche proposte dello Statuto non comportano ricorrenza del diritto di recesso in capo al socio che non concorra alla loro approvazione.  
   
   
QUANDO L’INVENZIONE È BREVETTABILE: TERMINA OGGI IL CICLO DI WORKSHOP DI FEBBRAIO ORGANIZZATI DALL’ARTI A FOGGIA, BARI E LECCE SULLE TECNICHE DI RICERCA DELLO STATO DELL’ARTE DEL BREVETTO  
 
 Valenzano, 1 febbraio 2011 - Fornire le competenze per effettuare una ricerca di qualità sullo stato dell’arte brevettuale: questo il principale obiettivo del ciclo di workshop “Tecniche avanzate di ricerca dello stato dell’arte brevettuale e claiming dei brevetti: dalle banche dati internazionali per le ricerche brevettuali al claiming dei brevetti, passando per l’analisi di anteriorità”, organizzato dall’Arti – Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione – e svoltosi martedì 22 febbraio a Foggia (Rettorato, Palazzo Ateneo), ieri a Bari (Facoltà di Farmacia, campus universitario) ed oggi a Lecce (Dipartimento di Ingegneria dell´Innovazione dell’Università del Salento, complesso Ecotekne). Relatore degli incontri è stato Giuseppe Fiorani, esperto in proprietà industriale (dello studio Perani, Mezzanotte & Partners), il quale ha inteso dotare i partecipanti di strumenti utili per compiere ricerche efficaci sullo stato dell’arte brevettuale. Le ricerche brevettuali possono essere compiute per determinate finalità: valutare i requisiti di brevettabilità delle invenzioni nella fase precedente al deposito delle domande di brevetto, verificare la commerciabilità di un prodotto, conoscere e monitorare lo stato dell’arte di un settore tecnologico, controllare i concorrenti. Una ricerca sullo stato dell’arte brevettuale può essere realizzata basandosi su parole chiave, classificazioni di brevetti o altri criteri di ricerca e il successo spesso dipende dalla banca dati utilizzata. Vi sono a disposizione sia strumenti gratuiti, di eccellente qualità, sia strumenti a pagamento, ancora più raffinati, ma per ottenere buoni risultati sono necessarie notevoli conoscenze, competenze ed un’accurata pianificazione della strategia di ricerca, in modo da ottimizzare costi, procedure e tempi. Il tema della valorizzazione della proprietà intellettuale è divenuto uno dei cardini per lo sviluppo responsabile degli enti di ricerca: per questo è necessario che i ricercatori pubblici acquisiscano conoscenze specifiche in materia. È questo uno dei principali obiettivi che intende raggiungere il programma di seminari mensili dedicati all’innovazione, organizzati nell’ambito del progetto “Creare impresa e diffondere tecnologia a partire dalla ricerca – Ilo2” (promosso dall’Arti, in collaborazione con i cinque atenei pugliesi, il Cnr e l’Enea, su incarico dell’Assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Puglia), che con nove cicli di incontri intende fornire degli approfondimenti su tematiche di grande attualità, quali il trasferimento tecnologico, la valorizzazione della proprietà intellettuale, l’avvio di spin off e start up innovative, il finanziamento dell’innovazione. Il prossimo ciclo di incontri, dal titolo “Opportunità e criticità delle negoziazioni e dei contratti di investimento con un Venture Capital”, è previsto per le giornate del 22, 23 e 24 marzo, rispettivamente a Foggia, a Bari e a Lecce. Il calendario completo dei workshop, la cui partecipazione è gratuita ma soggetta ad iscrizione online , è disponibile sul portale www.Arti.puglia.it/  
   
   
RICERCA: FIRMATO ACCORDO TRA REGIONE SICILIANA E CNR  
 
Palermo, 1 marzo 2011 - Potenziare la capacita´ di ricerca scientifica a livello regionale attraverso il reclutamento di giovani ricercatori, promuovere interventi di formazione professionale ed alta formazione, valorizzare le competenze del personale in organico, sviluppare infrastrutture di ricerca di livello europeo anche consorziando realta´ di ricerca gia´ presenti sul territorio. Favorire poi l´internazionalizzazione delle attivita´ di ricerca e innovazione degli istituti siciliani del Consiglio nazionale delle ricerche attraverso azioni mirate nell´ambito di accordi quadro: scambi di ricercatori, progetti bilaterali, stage di ricercatori stranieri presso gli organi di ricerca del Cnr in Sicilia, stage e tirocini formativi di personale Cnr presso organismi di eccellenza esteri. Sono alcune tra le tipologie di azioni previste nell´accordo quadro sottoscritto oggi tra assessorato per l´Istruzione e la Formazione professionale della Regione siciliana, e Consiglio Nazionale delle Ricerche. L´intesa intende rafforzare ed estendere le collaborazioni in atto,e si inserisce nella piu´ ampia cornice programmatica della Strategia regionale per la Ricerca e l´Innovazione, in linea con il Po Fes Sicilia 2007/2013, Po Fesr Sicilia 2007/2013 e con il Pon 2007/2013 Ricerca e competitivita´. "L´incontro che si realizza oggi- ha detto l´assessore Mario Centorrino - per iniziativa dell´assessorato all´Istruzione ed alla Formazione professionale, tra Regione siciliana e Cnr, rappresentato dal suo presidente, Luciano Maiani, vuole gettare le basi per un rapporto di collaborazione istituzionale che permetta alla Regione Siciliana di arricchire il suo capitale di conoscenza, annoverando il Cnr tra i soggetti che finalizzano al territorio parte della loro ricerca". "Al Cnr - prosegue Centorrino -e´ data la possibilita´ di essere inserito in tutte le iniziative progettuali della Regione Siciliana sul settore della ricerca. Cosi´ da permettere la valorizzazione di tanti giovani che lavorano nei centri di ricerca dell´isola attraverso il loro inserimento in attivita´ di consulenza e di affiancamento all´elaborazione programmatica di politiche per la crescita del capitale sociale della Regione". Tra le azioni finalizzate a favorire la collaborazione del Cnr con enti, agenzie e soggetti della rete regionale, la promozione di attivita´ di formazione professionale di esperti specializzati nei settori di interesse dell´industria siciliana, con il reclutamento di giovani laureati e diplomati su progetti svolti congiuntamente tra le imprese e gli Istituti Cnr siciliani con periodi di permanenza nei laboratori Cnr e stage in azienda. L´accordo quadro avra´ una durata di tre anni. "In Sicilia il Consiglio Nazionale delle Ricerche svolge attivita´ scientifica di primario livello - ha spiegato il presidente del Cnr, Luciano Maiani - e, grazie alla propria struttura, e´ in grado di trasferire sul territorio regionale le competenze dislocate nel resto del territorio nazionale. Il maggior ente di ricerca italiano e´ dunque una ricchezza per le istituzioni e le imprese regionali, oltre che per la societa´, e vuole rappresentare in misura crescente quel motore di sviluppo e conoscenza indispensabile al rilancio del Mezzogiorno e a trattenere i migliori cervelli". Sul territorio siciliano insistono tre distretti tecnologici - dedicati ai trasporti navali commerciali e da diporto, ai micro e nanosistemi e all´agro-bio e alla pesca ecocompatibile - che, uniti al resto di istituti e sedi distaccate, "costituiscono un riferimento importante per la Regione, oltre che un concentrato di competenze ad altissima qualificazione. Sono certo che la collaborazione tra Cnr e Regione siciliana - ha concluso Maiani - potra´ contribuire a creare nuove opportunita´ di sviluppo per tutti i siciliani".  
   
   
UNIVERSITÀ LIGURE: AL VIA PROGETTO ERASMUS PER GIOVANI ASPIRANTI IMPRENDITORI  
 
Genova, 1 marzo 2011 - Trentamila euro per consentire a giovani aspiranti imprenditori di vivere un’esperienza lavorativa all’estero a fianco di imprenditori già affermati per imparare a gestire e sviluppare il proprio business. Sono stati stanziati dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore all’Università, alla Formazione e al Bilancio, Pippo Rossetti, nell’ambito del piano regionale della formazione 2010-2012 per sostenere e potenziare il progetto “Erasmus for young entrepreneur”, un programma di mobilità internazionale finanziato dall’Unione europea che coinvolge tutti i 27 stati membri. Il progetto si rivolge a giovani e aspiranti imprenditori che possono vivere un’esperienza lavorativa, della durata massima di sei mesi, in un altro Paese dell’Unione europea e vuole stimolare, la competitività, l’internazionalizzazione e la crescita di nuove aziende in fase di start up e delle piccole e medie imprese, grazie al trasferimento di conoscenze tra imprenditori già affermati e nuovi imprenditori. Bic Liguria è uno dei partner italiani del programma e gestisce il progetto sul territorio regionale fin dalla fase pilota e nel 2011, con l’inizio della terza fase, diventerà capofila del Consorzio “Columbus 3”, una rete internazionale composta da Università e agenzie per lo sviluppo localizzate in Spagna (Murcia), Gran Bretagna (Londra), Finlandia, Slovenia, Bulgaria e Ungheria. I rapporti di Bic Liguria non saranno solo rivolti all’Europa, ma si focalizzeranno su nuovi partnernariati con enti attivi in altre regioni italiane. “Come Giunta regionale – spiega l’assessore Pippo Rossetti – abbiamo deciso di rinforzare il progetto con un contributo specifico di 30.000 euro per coprire i costi di vitto e alloggio del nuovo imprenditore e consentire così ai giovani liguri un’esperienza in uno dei Paesi Ue e alle piccole e medie imprese liguri di offrire il supporto per un processo di internazionalizzazione”. “Una delle sfide del piano regionale della formazione – aggiunge Rossetti – in linea con gli obiettivi fissati dalla strategia di Lisbona è, da una parte, l’innalzamento del tasso di occupazione soprattutto facendo attenzione ai segmenti della forza lavoro che attualmente presentano percentuali di occupazione più bassa e dall’altra la valutazione delle risorse umane quale fattore di competitività delle imprese. Le analisi di performance delle piccole e medie imprese, in questi due anni di crisi economica, evidenziano infatti come le aziende che hanno internazionalizzato le loro attività affrontino con minore difficoltà la crisi”. Pietro De Martino , responsabile del progetto per Bic Liguria ribadisce che “la finalità dell’iniziativa è quella di consentire a giovani imprenditori che operano da non più di tre anni o che non hanno ancora avviato un’iniziativa imprenditoriale, ma hanno già un piano d’impresa, di trovare opportunità di crescita all’estero, andando a formarsi presso imprenditori operanti nei Paesi Ue”. Soggetto intermediario tra i due è proprio Bic Liguria a cui gli aspiranti imprenditori possono rivolgersi contattandolo direttamente o attraverso il sito www.Erasmus-entrepreneurs.eu/  che effettua la selezione. Sono 1.800 i nuovi imprenditori interessati a partecipare che si sono già iscritti e 900 le imprese disponibili a livello europeo ad ospitarli. In Liguria sono 32 i nuovi imprenditori pronti a partire e 20 le aziende disposte ad accoglierli.  
   
   
FEDERALISMO, DE FILIPPO NE PARLERÀ CON STUDENTI ITC POTENZA IL PRESIDENTE NE ILLUSTRERÀ IL SIGNIFICATO, I CAMBIAMENTI E LE STRATEGIE DELLA BASILICATA RISPETTO ALLA POLITICA NAZIONALE  
 
Potenza, 1 marzo 2011 - Il presidente della Regione, Vito De Filippo, incontrerà gli studenti dell’Itc “Nitti” di Potenza, dove mercoledì alle 10 terrà una lezione sul federalismo, sul suo significato e sull’attuazione, sulle conseguenze e i cambiamenti per le Regioni e sulle strategie messe in atto dalla Basilicata rispetto alla politica nazionale. L’intervento del governatore si colloca nell’ambito di un progetto, promosso dalla dirigenza scolastica, sul tema “Nitti e il Meridionalismo: conoscere il passato per comprendere il futuro”.  
   
   
BOLZANO: CORSI DI FORMAZIONE SUL LAVORO ALLA SCUOLA “E. MATTEI” DI BRESSANONE  
 
Bolzano, 1 marzo 2011 - Nel mese di marzo prendono avvio presso la scuola professionale “Enrico Mattei” di Bressanone una serie di corsi di formazione sul lavoro incentrati sui settori dell’informatica, delle attività artigianali e delle tecnologie edili. In particolare per il settore dell’informatica segnaliamo l’avvio di un corso base di Autocad 2010 della durata di 45 ore che si svolgerà il martedì ed il giovedì dalle ore 19 alle 22; un corso base di Pc e Word di 36 ore (martedì e giovedì, dalle ore 19 alle 22); un corso Word livello 2 ed Excel livello 1 di 36 ore (martedì e giovedì dalle 19 alle 22); introduzione a Joomla di 24 ore (mercoledì dalle 19 alle 22); un corso di immagine digitale di 30 ore (lunedì e mercoledì dalle 19 alle 22). Nel settore delle attività artigianali iniziano in marzo: 1 corso introduttivo di Piccola falegnameria di 20 ore (mercoledì dalle 19 alle 22); Riqualificazione aziende di pulizie di 32 ore settimanale dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 18); Aggiornamento nuove tecnologie idrauliche, do 16 ore (mercoledì e giovedì dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 18). Per quanto riguarda il settore delle tecnologie edili in marzo è previsto l’avvio di un corso per addetti conduzione di gru a torre, di 40 ore (settimanale dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 18). Per ulteriori informazioni ed iscrizioni gli interessati possono contattare direttamente la Scuola professionale provinciale per l´artigianato, l´industria e il commercio "Enrico Mattei" che ha sede in via Prà delle suore, 1 Bressanone; Tel. 0472/830765; Fax. 0472- 206661; E-mail: fc.Mattei@scuola.alto-adige.it  Web: http://www.Mattei.fpbz.it/    
   
   
CALABRIA: PRESENTATA L’INIZIATIVA “FRUTTA NELLE SCUOLE”  
 
Catanzaro, 1 marzo 2011 - L’assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra ha presentato, ieri , nella sala riunioni del dipartimento regionale di Via Molè a Catanzaro, l’iniziativa “Frutta nelle scuole”, un programma coordinato dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. “I nostri giovani – ha affermato Trematerra – , pur avendo la fortuna di vivere un territorio ricco di eccellenze alimentari, ricorrono spesso a un consumo eccessivo di prodotti non genuini. Per questa ragione, sono convinto dell´importanza e dell´utilità di "Frutta nelle scuole": questo programma, basato sulla valenza dell´approccio multi disciplinare coinvolge non solo il mondo agricolo ma anche quello sanitario e scolastico. L´obiettivo primario è quello di stimolare la curiosità dei bambini e accompagnarli in un processo consapevole relativo ai vantaggi collegati a una sana alimentazione. Sono soddisfatto in particolare – ha aggiunto Trematerra -, dei numeri: oltre 50.000 studenti delle scuole elementari parteciperanno al progetto e verranno istruiti sulle positive proprietà nutritive di frutta e verdura. Intervenire sul piano culturale attraverso la formulazione di una didattica concertata tra più attori istituzionali è una strategia vincente: sono convinto che, a conclusione del progetto, potremo essere soddisfatti degli obiettivi raggiunti”. Per il dipartimento regionale Agricoltura sono intervenuti, nel corso della conferenza stampa, Giuseppe Zimbalatti, dirigente generale, e Giacomo Giovinazzo, dirigente settore valorizzazione e promozione risorse agricole e filiere produttive. L’iniziativa è promossa da Ufficio Scolastico Regionale e Dipartimento agricoltura Regione Calabria.  
   
   
SCUOLA LIGURE: AFFONDO DEL PREMIER CONTRO LA SCUOLA INACCETTABILE. SÌ A MANIFESTAZIONI PER VALORIZZARE SCUOLA PUBBLICA  
 
 Genova, 1 marzo 2011- “Il premier affronta un tema strategico per lo sviluppo del nostro Paese come quello della scuola in termini ideologici e creando situazioni di conflitto per suscitare consenso, contrapponendo scuola pubblica e scuola privata. Si tratta di un metodo inaccettabile. Ben vengano dunque le manifestazioni previste per tutelare la scuola italiana”. È intervenuto così ieri mattina l’assessore regionale alla Formazione, Università e Bilancio, Pippo Rossetti sulle affermazioni del premier contro gli insegnanti della scuola pubblica. “Dobbiamo tutelare i nostri figli – ha detto Rossetti – offrendo loro strumenti moderni e più capaci perché possano affrontare, attraverso la scuola pubblica, il loro futuro. Mi pare che siamo di fronte spesso ad uno stimabile volontariato da parte degli insegnanti italiani che hanno sempre dimostrato, all’interno dell’intero sistema, grandi capacità e grandi competenze”. “La scuola italiana ha molti problemi – ha continuato Rossetti – alcuni creati da questo Governo, come i tagli”. “Per questo – ha concluso Rossetti – parteciperò alle manifestazioni previste, per richiamare l’attenzione del Paese sulla necessità di una scuola moderna che abbia gli strumenti tecnologici, che sia sicura, all’avanguardia rispetto alla qualità dell’insegnamento, penso ad esempio alle lingue e all’informatica, ma anche rispetto alla diffusione della cultura e alla conoscenza dell’educazione civica. Una scuola che consenta anche al figlio della famiglia più umile di affermarsi nella società grazie ai suoi meriti”.  
   
   
VERMI MARINI RIVELANO PARENTELA CON GLI UMANI  
 
Bruxelles, 1 marzo 2011 - Il loro aspetto potrà anche non tradire alcuna somiglianza, ma secondo un´équipe internazionale di scienziati, due semplici vermi marini (Xenoturbellida e Acoelomorpha) potrebbero essere più vicini a organismi complessi, come gli umani e i ricci di mare, di quanto si pensi. Presentata sulla rivista Nature, la scoperta indica la necessità di una significativa revisione della filogenesi degli animali poiché mostra che questi organismi non hanno sempre avuto la stessa struttura semplice che presentano oggi. Il regno animale è diviso in diverse linee evolutive che comprendono, tra le altre, quella dei protostomi ("bocca primaria") e quella dei deuterostomi ("bocca secondaria"). Nei protostomi, la bocca che si forma all´inizio dello sviluppo embrionale sarà la bocca effettiva dell´organismo, mentre nei deuterostomi diventa successivamente l´ano e la bocca si sviluppa in un secondo momento. Finora erano stati identificati solo tre phyla di deuterostomi: i Cordati (per esempio i vertebrati), gli Echinodermi (come gli echinoidei, le stelle marine e i cetrioli di mare) e gli Emicordati (per esempio gli enteropneusti). "La nostra ricerca rivela che Xenoturbellida e Acoelomorpha formano insieme il quarto phylum, che abbiamo chiamato Xenacoelomorpha", spiega il dott. Albert Poustka dell´Istituto Max Planck di genetica molecolare di Berlino, Germania. I vermi del genere Xenoturbella vivono al largo delle coste dell´Islanda, della Scandinavia e della Scozia. Con i vermi del genere Acoelomorpha condividono una struttura corporea semplice, che raggiunge una lunghezza massima di pochi millimetri, e non hanno flusso intestinale, celoma e nessuna fessura branchiale. Molti componenti di entrambi i gruppi vivono sul fondale oceanico e si nutrono di particelle organiche presenti nei sedimenti. Alcune specie vivono da parassiti, per esempio nell´intestino dei cetrioli di mare. Secondo gli scienziati, gli Xenoturbellida e gli Acoelomorpha hanno un antenato comune, da cui discende il gruppo complesso dei deuterostomi. "Pertanto, diversamente da quanto ritenuto finora, i vermi del phylum Xenacoelomorpha non hanno sempre avuto una struttura semplice, ma hanno perso alcune delle caratteristiche tipiche di molti deuterostomi nel corso della propria evoluzione", dice il dott. Poustka. "I vermi hanno semplificato il proprio piano di costruzione perché ciò comportava chiaramente gli stessi vantaggi - o addirittura maggiori vantaggi - di una struttura corporea complicata". Con l´ausilio di modelli matematici molto sofisticati, gli scienziati hanno esaminato nuovi "mini" geni - i cosiddetti microRna (molecole di acido ribonucleico) - amminoacidi estratti da genomi mitocondriali completamente sequenziati di Acoelomorpha e Xenoturbellida e un ampio spettro di diverse centinaia di geni. L´analisi dei microRna degli Xenoturbella e del verme acelomato Hofstenia miamia ha svelato che il verme acelomato Roscoffensis di Symsagittifera, precedentemente analizzato, ha perso molti di questi "mini" geni. Il repertorio genetico degli animali in questione ha invece indicato una parentela con i deuterostomi. Per esempio, presentano un microRna che in precedenza era stato riscontrato solo negli echinodermi e negli enteropneusti. Infatti, tutti gli animali del nuovo phylum Xenacoelomorpha analizzati finora presentano il gene Rsb66, che in precedenza è stato possibile identificare solo nei deuterostomi. Gli organismi complessi dei protostomi e dei deuterostomi non discendono, pertanto, indistintamente dagli acoelomorpha come ritenuto in precedenza. I ricercatori affermano che gli studi precedenti erano chiaramente soggetti a un errore sistematico che gli scienziati chiamano "long branch attraction". Secondo loro, questo errore interviene spesso durante il confronto dei genotipi di organismi che hanno da lungo uno sviluppo autonomo gli uni dagli altri. Questo effetto può materializzarsi anche se le sequenze di Dna (acido desossiribonucleico) di alcuni organismi sono mutate più rapidamente della media. "È esattamente quello che è successo con i vermi del gruppo degli Acoelomorpha", spiega il dott. Poustka. I ricercatori stanno decodificando l´intero genoma di diverse specie di Xenacoelomorpha per capire meglio l´evoluzione dei deuterostomi. Per maggiori informazioni, visitare: Istituto Max Planck di genetica molecolare: http://www.Molgen.mpg.de/  Nature: http://www.Nature.com/    
   
   
MILANO, SMOG REFERENDUM : DECISIONE COLLEGIO GARANTI ENTRO 7 MARZO. SE QUESITI AMMISSIBILI, POSSIBILE VOTARE GIÀ AD APRILE”  
 
Milano, 1 marzo 2011 - “Il Collegio dei Garanti si pronuncerà entro il 7 marzo, ovvero entro 30 giorni dal proprio insediamento, sull’ammissibilità dei cinque referendum consultivi sul traffico e l’ambiente. In caso di pronunciamento positivo, quindi, a Milano la consultazione popolare potrebbe tenersi già nella prima metà di aprile, evitando così la sovrapposizione con l’obbligatoria pausa pasquale”. Lo ha annunciato il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, precisando che “il voto deve avvenire in un’unica giornata di sabato, domenica o festiva infrasettimanale, tra il 30° e il 70° giorno dalla scadenza del termine per la verifica della regolarità delle firme da parte del Collegio dei Garanti. È possibile la proroga fino a un massimo di 45 giorni per far coincidere eventuali altre consultazioni che, se non cambia la legge, non possono essere le Amministrative, e se non cambia il Regolamento comunale, non possono essere le Politiche. Il decreto Milleproroghe non rimuove il divieto (l’articolo 8 del Testo Unico degli Enti locali) di sovrapposizione dei referendum consultivi di indirizzo con le operazioni elettorali comunali, circoscrizionali e provinciali, e il tempo per le modifiche legislative ormai è limitato: ora va minimizzata la durata delle procedure”. Il Presidente Palmeri ha ricordato che “i tre Garanti, gli avvocati cassazionisti Ada Lucia De Cesaris, Leonardo Salvemini e Paolo Giuggioli, hanno incontrato i rappresentanti del Comitato promotore in base a quanto previsto dall’articolo 7 del Regolamento per l’attuazione dei diritti di partecipazione popolare, e hanno già completato la verifica della regolarità delle sottoscrizioni certificate, dopo l’accertamento tecnico da parte dell’Ufficio Elettorale comunale”. Ogni quesito ha oltrepassato il quorum dell’1,5% dei cittadini iscritti nelle liste elettorali (1.000.173): 22.168 per l’estensione di Ecopass, il potenziamento dei mezzi pubblici e la pedonalizzazione del centro; 21.928 per il raddoppio degli alberi e del verde pubblico e la riduzione del consumo del suolo; 22.060 per la conservazione del futuro parco dell’area Expo; 21.979 per il risparmio energetico e la riduzione dell’emissione dei gas serra; 21.336 per la riapertura del sistema dei Navigli.  
   
   
AUTONOMIE LOCALI FVG: CANONI CONCESSIONE BENI DEMANIO IDRICO  
 
 Udine, 1 marzo 2011 - Il regolamento per la determinazione dei canoni di concessione dei beni di demanio idrico regionale, relativo alle acque interne, approvato oggi con parere unanime dal Consiglio delle Autonomie locali, oltre a normare una materia che era stata trascurata dallo Stato, il quale non ricavava canoni dagli usufruttuari, per l´assessore regionale alle Finanze, Patrimonio e Programmazione, Sandra Savino, apre la strada ai futuri orientamenti della Regione in materia di concessioni. Attraverso la devoluzione, i beni di demanio idrico potrebbero essere trasferiti al sistema delle Autonomie locali, per favorirne la gestione sul territorio ma anche per consentire nel contempo ai Comuni di ricavare utili dalla riscossione dei canoni, che complessivamente ammontano a circa 2 milioni di euro. L´assessore Savino, per significare la situazione ereditata dallo Stato dalla Regione, ha ricordato che dal 2002, l´anno dell´avvio dell´operatività del trasferimento di competenze dallo Stato in materia dei beni di demanio idrico, al 2003 gli uffici competenti hanno valutato 6 mila pratiche avviate dagli utilizzatori, pubblici e privati. Sulla base del censimento redatto dalla Regione, ora i beni di demanio idrico sono stati classificati per tipologie. Ciò sarà utile anche a quanti dovranno operare interventi sul territorio interessato. E dal 2003 è vigente un tariffario, prima inesistente, che sostanzialmente viene confermato dal regolamento approvato dal Consiglio delle Autonomie, che tiene conto del tipo di utilizzo sul demanio idrico: dal passaggio di linee elettriche all´utilizzo di chioschi o capannoni per attività turistico-commerciali, mentre le concessioni dei beni del demanio idrico agli enti pubblici, per fini di pubblico interesse, a seguito della devoluzione dallo Stato alla Regione sono esenti dal pagamento del canone. Il beneficio dell´esenzione dal pagamento della tariffa è esteso anche ai privati che svolgano opere dirette alla salvaguardia idrica, alla pulizia dei corsi d´acqua ed alla salvaguardia ambientale, qualora la concessione lo preveda.