Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 01 Marzo 2011
TELECARDIOLOGIA IN PUGLIA. VENDOLA E FIORE A ROMA PER UN BILANCIO DI ATTIVITÀ PUGLIA ALL’AVANGUARDIA IN ITALIA PER QUANTO RIGUARDA LE EMERGENZE DEL CUORE.  
 
Bari, 1 marzo 2011 - Dopo sei anni di attività ininterrotta, la Telecardiologia si dimostra un intervento salvavita capace di ridurre del 50% la mortalità coronarica. In Puglia la Telecardiologia raggiunge quota 300mila, un numero di prestazioni mai effettuate prima in regime di emergenza, 24 ore su 24, entro un minuto e mezzo dalla chiamata. Un record assoluto di prestazioni in emergenza. I risultati del progetto Telecardiologia in Puglia saranno illustrati mercoledì 2 marzo alle ore 11.00 presso la sede romana della presidenza della regione Puglia, in via Barberini 36. Il presidente della regione Puglia Nichi Vendola insieme con l’assessore alla salute Tommaso Fiore, al direttore dell’Ares, Franco Bux e al direttore di Cardiologia del Policlinico di Bari Gianfranco Antonelli, traccerà per la prima volta il bilancio di un’attività di soccorso che in oltre 45mila casi si è dimostrata “salvavita”. L’incontro con i giornalisti sarà moderato dalla giornalista Rai, Manuela Lucchini. Il progetto è realizzato dalla regione Puglia, assessorato alle politiche della salute e dall’Ares in collaborazione con il Servizio 118 Puglia e Cardio on line Europe.  
   
   
TOSCANA, PIANO SANITARIO E SOCIALE 2011-2015: PER LA PRIMA VOLTA INTEGRATO. E PARTECIPATO.  
 
Firenze, 1 marzo 2011 ¨C Per la prima volta, il Piano 2011-2015 che sta avviando il suo percorso sar¨¤ insieme sanitario e sociale, integrato. E per la prima volta partir¨¤ dalle indicazioni dei cittadini: la stesura del Piano sar¨¤ infatti preceduta da una fase di ascolto che prender¨¤ l¡¯avvio dal mese di marzo. Gli assessori al diritto alla salute Daniela Scaramuccia e al sociale Salvatore Allocca hanno presentato stamani la fase di avvio della redazione del nuovo Piano, i cui lavori si concluderanno a ottobre. ¡°Il nuovo Piano, che ci accompagner¨¤ per il prossimo quinquennio ¨C dice l¡¯assessore Daniela Scaramuccia ¨C sar¨¤ focalizzato sul diritto alla salute della persona. Gli studi condotti negli anni passati hanno dimostrato che i comportamenti adottati e le disuguaglianze sociali, culturali, economiche incidono sul livello di salute delle persone. Per garantire un accesso che sia realmente equo, ¨¨ importante quindi, prima analizzare i comportamenti in tutte le loro caratteristiche, ed essere poi in grado di promuovere azioni che possano aiutare le persone a modificare quelli che sono nocivi alla salute. E¡¯ necessario che la sanit¨¤ impari a riconoscere le peculiarit¨¤ di ciascuna persona, con le sue specificit¨¤ di tipo sociale, economico, culturale, per garantire risposte adeguate ed efficaci. La sfida ¨¨ comprendere che diversi individui affrontano in maniera diversa il proprio percorso di salute. Voglio sottolineare ¨C aggiunge l¡¯assessore ¨C che per questo Piano non si parte da zero, ma si fa tesoro dei Piani sanitari precedenti. Quello che prende le mosse ora sar¨¤ un¡¯evoluzione dei precedenti: la Toscana ha gi¨¤ compiuto scelte forti nel governo della sanit¨¤ e della tutela della salute per garantire il miglioramento continuo dell¡¯efficienza e dell¡¯efficacia: la riorganizzazione della rete ospedaliera, la costituzione delle aziende, la nascita delle Aree vaste, delle Societ¨¤ della Salute, degli Estav¡±. ¡°Comporre oggi un piano quinquennale che definisca in dettaglio linee strategiche, obiettivi ed azioni dell¡¯intervento sociale ¨¨ un¡¯impresa tanto ardua quanto necessaria ¨C dice l¡¯assessore Salvatore Allocca ¨C Ardua per le rapide trasformazioni in atto sia sul piano istituzionale che socio economico e necessaria al fine di dotarsi di strumenti capaci di cogliere, in un¡¯ottica di maggiore efficacia ed efficienza del sistema le profonde e molteplici relazioni orizzontali che collegano i diversi ambiti delle politiche pubbliche a partire da quelle ¡°sanitarie¡± e ¡°sociali¡±. Sar¨¤ perci¨° un anno ¡°denso¡± di lavoro e di progettazione, un anno non facile che dovr¨¤ misurarsi con le sfide a cui ci chiama la complicata situazione economica nella consapevolezza che si potr¨¤ rilanciare un nuovo sviluppo solamente se riusciremo a salvaguardare e rilanciare la coesione della nostra societ¨¤ come tratto storico dell¡¯azione di governo della Regione Toscana¡±. Un sistema sanitario a misura della persona: intervenire sulle disuguaglianze. Sulla base delle evidenze degli ultimi anni, ¨¨ emerso che vi sono gruppi omogenei di individui che hanno lo stesso background sociale, culturale, economico, e che hanno gli stessi comportamenti e anche le stesse patologie. In Toscana, l¡¯impatto delle disuguaglianze ¨¨ stato stimato, per esempio, in circa 70-110 decessi per centomila persone per anno, attribuibili al differenziale di livello di istruzione. Questa valutazione ¨¨ stata realizzata dallo Studio Longitudinale Toscana (Slto), che ha seguito dal 1981 al 2005 i residenti dei Comuni di Firenze, Livorno e Prato. Dallo studio citato risulta che oggi in Toscana le disuguaglianze socio-economiche si riflettono in una sovramortalit¨¤ precoce, maggiormente a carico degli uomini, e relativamente a cause specifiche legate alla professione e alle abitudini di vita. Rispetto al servizio di ricovero ospedaliero il bisogno di assistenza attenua le differenze tra i cittadini e le opportunit¨¤ sono le stesse per tutti, ma la letteratura epidemiologica ¨¨ concorde nel mostrare che le classi sociali pi¨´ alte utilizzano maggiormente l¡¯assistenza extra-ospedaliera, sia specialistica che di medicina generale, mentre le classi sociali pi¨´ svantaggiate non riescono a sfruttare adeguatamente le soluzioni alternative al ricovero ordinario. Qualche esempio di quanto le differenze socio-economico-culturali influiscano sulle differenze di salute. Dalle indagini condotte sulla popolazione toscana negli anni passati dal Mes, il Laboratorio Management e Sanit¨¤ della Scuola Superiore Sant¡¯anna di Pisa, risulta che gli anziani non hanno comportamenti omogenei: una parte frequenta poco i servizi distrettuali, fa un basso uso del medico di famiglia ed ha una prevalenza di ricoveri non programmati; un¡¯altra parte di essi invece li utilizza anche pi¨´ del necessario. Riconoscere i diversi gruppi di popolazione permette quindi di individuare meglio i bisogni e rispondere in modo pi¨´ adeguato. Da uno studio dell¡¯Ars (Agenzia regionale di sanit¨¤) su comportamenti e stili di vita, emerge, per esempio, che i fumatori si collocano soprattutto nelle fasce bassa e medio-bassa per quanto riguarda livello di istruzione e classe sociale. Ancora, il 37,10% dei bevitori a rischio appartengono alla classe sociale bassa, il 26,10% a quella medio-bassa. ¡°Per questo ¨C sottolinea l¡¯assessore Scaramuccia ¨C ¨¨ importante investire competenze e risorse nella prevenzione primaria e nella promozione della salute, nella consapevolezza che la vera ricchezza di un territorio ¨¨ rappresentata dalla salute dei propri cittadini, e che i determinanti di salute sono strettamente collegati agli aspetti socio-economico-culturali. Per poter realmente incidere sulle differenze di salute, il sistema deve intervenire sugli stili di vita adottati dagli individui con proposte che tengano conto delle differenze e delle modalit¨¤ con cui ognuno si relaziona con il sistema sanitario regionale¡±. Le linee guida del nuovo Piano. ¡°Il nuovo Piano Sanitario e Sociale Integrato ¨C dicono gli operatori del gruppo di lavoro che ne seguir¨¤ la stesura ¨C sposter¨¤ l¡¯asse sul territorio, perch¨¦ l¨¤ ¨¨ possibile intervenire prima che il bisogno di salute si presenti, e quando lo stesso bisogno di salute non trova pi¨´ risposte efficaci nei nostri ospedali innovativi e tecnologicamente avanzati¡±. Questi gli ambiti su cui si apre il confronto con i cittadini: Intervenire fin dall¡¯infanzia sugli stili di vita: obesit¨¤, attivit¨¤ fisica, istruzione, ecc. - Ridurre al massimo le disequit¨¤ sociali: disagio, abitazione, ecc. - Concentrare l¡¯attenzione sulle potenzialit¨¤ dei soggetti, ossia sulla responsabilit¨¤ di ognuno di essere il protagonista consapevole del proprio percorso di cura. - Migliorare l¡¯accesso e l¡¯efficacia dei servizi territoriali, liste d¡¯attesa, specialistica, rete ospedaliera. Le Parole chiave del Pssir 2011-2015 - Evoluzione - Integrazione - Prossimit¨¤ - Equit¨¤ - Sostenibilit¨¤ Ai cittadini la conferma o la proposta di nuovi riferimenti. Partecipa al Piano: parte la fase di ascolto- La redazione del Pssir sar¨¤ preceduta da un fase di ascolto che parte con il mese di marzo. Con la fattiva collaborazione di Anci, Uncem, Societ¨¤ della Salute, il gruppo di lavoro incaricato della stesura del Piano incontrer¨¤ cittadini e operatori. Primo obiettivo, comprendere meglio la percezione dei cittadini riguardo ai servizi sociali e sanitari e conoscere da vicino il territorio toscano e le peculiarit¨¤ dei contesti locali. Questo, perch¨¦ il Piano, essendo appunto integrato sanitario e sociale, non si limiter¨¤ ai settori canonici della salute, ma interverr¨¤ anche in ambiti apparentemente meno legati alla salute, ma in realt¨¤ fortemente determinanti: l¡¯ambiente, gli stili di vita, il livello socio-culturale. Il territorio toscano verr¨¤ diviso in settori, nei quali verranno aperti tavoli di confronto. La seconda direttrice della fase di ascolto coinvolger¨¤ i professionisti, attraverso il ¡°Sole 24Ore Sanit¨¤ Toscana¡± e una pagina web del sito della Regione Toscana dal titolo ¡°Partecipa al Piano¡±. Tutti gli operatori che vorranno esprimere le proprie valutazioni e avanzare le proprie proposte per il nuovo Piano, all¡¯indirizzo www.Regione.toscana.it/partecipaalpiano  troveranno un modulo organizzato per aree di intervento (integrazione, rete degli ospedali, organizzazione, ecc.). Utilizzando il modulo, potranno inviare idee, proposte, suggerimenti, all¡¯indirizzo mail pianosanitariosociale@regione.Toscana.it  Le proposte saranno lette dal gruppo di lavoro dedicato. I contributi saranno pubblicati sul ¡°Sole 24Ore Sanit¨¤ Toscana¡± e sul sito regionale. In questo modo, anche i cittadini e gli operatori potranno realmente partecipare ad una fase che di solito rimaneva limitata ai settori regionali specifici. Sul sito sar¨¤ pubblicato anche il calendario degli incontri di ascolto che si terranno nelle varie zone della Toscana. ¡°Sono certa ¨C dice l¡¯assessore Scaramuccia ¨C che i contributi che arriveranno numerosi costituiranno un indubbio arricchimento e un valore aggiunto per il Piano che vedr¨¤ la luce entro la fine del 2011¡å.  
   
   
MILANO: UN RICONOSCIMENTO ALLA DEDIZIONE E TENACIA DI GENITORI, ASSOCIAZIONI E OPERATORI NELLA CURA DELLE PERSONE CON DISABILITÀ  
 
Milano, 1 marzo 2011 - Instancabili, sempre presenti e tenaci: qualità che vengono riconosciute ai genitori, alle associazioni e agli operatori che, con tanta dedizione, si occupano delle persone con disabilità nel primo incontro “La Salute a Milano è un impegno in Comune” dedicato a chi opera quotidianamente a favore delle persone con disabilità. Un appuntamento del Comune di Milano che vuole essere un’occasione di festa e di riflessione. Una cerimonia per il conferimento di 750 medaglie, con le quali il Sindaco Letizia Moratti e l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna esprimono grande riconoscenza per l’affetto e la tenacia dei genitori, 71 targhe per associazioni ed enti e 1.100 pergamene per gli operatori. “La giornata di oggi - ha sottolineato ieri il Sindaco - è il punto di arrivo e di partenza di un percorso che abbiamo compiuto insieme. Un impegno che non si esaurisce mai e che portiamo avanti con determinazione per migliorare la qualità della vita di chi è più fragile. Un impegno a cui continueremo a dedicarci con grande energia”. “Questa giornata - ha proseguito il Sindaco - rappresenta il riconoscimento ufficiale dell´impegno di tanti genitori e di tante associazione, che sono il più grande patrimonio della nostra città. Voi siete il simbolo di quella solidarietà che è tipica della tradizione ambrosiana. Una tradizione che si rinnova e che si esprime nell´eccellenza dei servizi alla persona. Senza il vostro prezioso contributo quotidiano non sarebbe possibile realizzare quel modello di welfare che sostiene l´opera di tanti educatori, volontari, psicologi e professionisti del settore. La famiglia è al centro delle politiche di sostegno promosse dall´Amministrazione, penso alla ´Casa di l´Abilità´, il primo centro residenzale italiano per bambini disabili rimasti soli alla nascita, a ´Casa Betti´, una residenza dove abiteranno 8 cittadini disabili che qui ritroveranno la loro piena autonomia, al ´Centro Ciak 2´ per le disabilità acquisite dove sono ospitate persone che riportano, a seguito di incidenti, gravi conseguenze fisiche, psicologiche e comportamentali. Tutti esempi di progetti innovativi che ci rendono orgogliosi della Milano che stiamo costruendo. Una Milano sempre più accogliente, sensibile e solidale”. “Un riconoscimento più che meritato - dichiara l’assessore alla Salute Giampaolo Landi - per un popolo tenace e coraggioso che è parte pulsante e vitale di Milano, e che ogni giorno ci ricorda che anche il più difficile dei progetti è un progetto di vita che va difeso e sostenuto. Ringrazio dunque le associazioni, i genitori che collaborano con noi da tempo, partner preziosi ed amici speciali; ringrazio tutti I professionisti con cui abbiamo progettato e costruito, in un impegno comune, risposte, soluzioni, di emergenza e di sollievo. Un lavoro corale, imbastito di fiducia e convincimenti etici che non di rado sono andati ben oltre gli obblighi personali ed istituzionali. Non esito a definire tutto ciò una “missione”, che ci trova tutti uniti e solidali. Perché la solidarietà non è solo compartecipazione e com-passione, ma anche prossimità pragmatica e affettuosa. E non può che esserci crescita culturale nel riconoscere alla persona con disabilità il diritto alla piena inclusione sociale. La domanda che una persona disabile porta con sé ed esprime continuamente, con proprie modalità, è infatti una domanda di vita analoga a quella che ognuno di noi si pone; e consiste nella possibilità di esprimere le proprie potenzialità, nell’opportunità di vivere esperienze diversificate, di occasioni e contesti per costruire legami e affetti, nel mantenimento di un buon livello di salute”. “E’ impegno dell’Amministratore pubblico, oggi più di ieri – aggiunge Landi – agire nella consapevolezza di rendere visibile la diversità, per passare dall’estraneità al riconoscimento di questo spaccato della società milanese al suo pieno diritto di cittadinanza nel contesto sociale e culturale odierno. In questa prospettiva, la disabilità appare non più come un evento di cui liberarsi, ma come una realtà da liberare, a cui dare volto, parola, ascolto, significato, affinché essa “si trasformi” da un problema di alcuni in un’esperienza condivisa dalla comunità civile”. “L’autentica inclusione va dunque affrontata su due versanti - conclude Landi - da un lato, mettere coloro che accogliamo nei nostri servizi nelle condizioni di affrontare lo stare con gli altri; dall’altro, preparare le persone e la società a essere accoglienti rispetto ai possibili “intoppi” ed ai diversi ritmi che una persona disabile inevitabilmente propone. I Servizi Del Comune Riservati Alla Disabilita’ Il Comune di Milano ha impostato e potenziato i servizi esistenti con un approccio di tipo culturale e relazionale, prima ancora che socio-sanitario. Il primo elemento di questa nuova concezione è il valore attribuito al Progetto Individuale, così come viene evidenziato dalla Legge 328/00 (art.14). La famiglia è riconosciuta nel suo ruolo e nella sua importanza: non più soggetto passivo di scelte altrui, ma soggetto attivo chiamato a contribuire alla costruzione di un percorso di vita per il proprio figlio con disabilità. Il secondo, fondamentale elemento è la tematica del Dopo di Noi, un aspetto che è entrato prepotentemente nell’orizzonte dei servizi e che si impone all’attenzione dei responsabili tecnici e politici. Si tratta di una nuova frontiera nelle politiche della disabilità, che prende in considerazione, finalmente in modo coerente, la domanda che ogni genitore di un figlio disabile si pone: “cosa ne sarà di lui quando non ci sarò più?”. Abbiamo dunque immaginato esperienze e progetti che provano ad anticipare il “Dopo di Noi” durante Noi costruendolo con le famiglie e gli operatori sociali. Il terzo elemento racchiude i precedenti e rappresenta la sfida per il futuro: offrire risposte sempre più differenziate, personalizzate che poggiano su una progettualità che chiama a sistema tutte le risorse buone del territorio. • Abbiamo stipulato convenzioni con 4 nuovi Cdd che hanno permesso l’inserimento di 63 persone, azzerando così la lista d’attesa. • Abbiamo accreditato, secondo le indicazioni della Regione Lombardia, 18 Sfa, 11 Cse 10 Cad, che ospitano complessivamente oltre 500 persone, per poter offrire servizi personalizzati secondo i differenti livelli di disabilità, con l’obiettivo di realizzare una filiera di servizi, dai più leggeri ai più complessi. Abbiano ritenuto opportuno sostituire la gara d’appalto con lo strumento innovativo e flessibile dell’Accreditamento Tale modalità già sperimentata con successo nell’assistenza domiciliare si basa sul principio di favorire una sempre maggiore libertà di scelta, da parte delle persone disabili e delle famiglie, dei servizi disponibili, per le caratteristiche, logistiche, gestionali e qualificative offerte che meglio rispondono alle loro specifiche esigenze. Tale libertà di scelta è anche condizione di un processo di miglioramento continuo della qualità che, pur in ambiti delicati quali quelli dei servizi alle persone con disabilità, può e deve essere perseguita grazie a una virtuosa e positiva concorrenza tra le strutture, per un costante miglioramento delle proprie capacità gestionali e del radicamento del territorio. • Inaugureremo, il 2 marzo, il Centro di Aggregazione per Disabili “Navigare in Città” a Bruzzano. • Con il Sindaco Letizia Moratti è stato inaugurato il primo centro residenziale italiano per bambini disabili abbandonati alla nascita, la Casa di L’abilità. La comunità, progetto di L’abilità Onlus, è ospitata in un grande appartamento di oltre 300 metri quadrati al secondo piano di un edificio di pregio storico, e accoglie 10 bambini. Frutto di una stretta collaborazione tra associazionismo, pubblico e privato, l’iniziativa de L’abilità Onlus è convenzionata con il Comune di Milano ed è sostenuta da una cordata di quattro fondazioni: Cariplo, De Agostini, Oliver Twist e Umano Progresso. • Abbiamo sviluppato progetti per costruire il Dopo di noi durante noi, attraverso l’accompagnamento delle famiglie nella gestione del distacco, anche con l’individuazione di soluzioni residenziali integrate nel territorio e coerenti con le aspettative che ogni persona ha di condurre una vita adulta serena. Ne è un esempio Progettami, progetto sperimentale biennale con la partecipazione di Ledha, Consorzio Sir e Fondazione Ideavita; il progetto ha ricevuto il finanziamento della Fondazione Cariplo. Il progetto parte da un approccio “integrante”, abbiamo abbandonato la vecchia logica che centrava il focus sulla gestione dell’emergenza, spostando l’attenzione sulla famiglia, con una vera e propria rivoluzione culturale, sui diritti della persona con disabilità e sui diritti dei genitori e dei fratelli, con l’obiettivo di organizzare ed attivare per tempo le risorse della rete con il fine comune del preparare, anche dal punto di vista economico, la vita adulta della persona con disabilità, tentando di creare una situazione di benessere anche per i familiari tutti. • Abbiamo promosso la cultura dell’Abitare Diffuso, che richiede la costante ricerca di soluzioni residenziali diversificate e innovative, di elevato livello qualitativo, per conservare i propri stili di vita. Sono in atto contatti con Aler per l’individuazione di Comunità Alloggi e Alloggi Protetti nell’ambito delle ristrutturazioni di quartieri cittadini. • A breve inaugureremo 14 alloggi protetti in via Barilli 6, nel quartiere Stadera, dedicati alle persone disabili. Queste case, di proprietà Aler, grazie a una convezione con la Cooperativa Quadrifoglio e l’Assessorato alla Salute, diverranno la dimora sicura, attrezzata secondo i più moderni standard di comfort, di altrettanti cittadini con disabilità. Abbiamo accolto, con soddisfazione, la proposta di privati per utilizzare alcuni alloggi in una residenza protetta della centralissima via Calvino. • Con il Sindaco Moratti è stato inaugurato il Centro Diurno Ciak 2, per le disabilità acquisite, che accoglie 17 persone che, a seguito di incidenti, riportano gravi esiti dal punto di vista fisico, psicologico e comportamentale. Il centro promuove interessi, abilità, cognizioni, relazioni, tutti fattori equilibranti per la persona. Offre sollievo alle famiglie. Purtroppo questa tipologia di disabilità è in significativo aumento come confermato anche da una ricerca regionale. • Entro marzo inaugureremo la Scuola di vita adulta e autonoma che offre opportunità concrete di organizzare la propria vita avvalendosi di ausili e supporti tecnici per superare, o quantomeno ridurre, la propria disabilità creando le condizioni di base per l’inserimento stabile e definitivo all’interno delle comunità alloggio presenti nella nostra città. • Ci siamo convenzionali con una struttura Socio-assistenziale “Simona Sorge” a Inzago che offre a persone con disabilità gravissime e patologie degenerative una forma di residenzialità in grado di rispondere in modo adeguato ai forti bisogni sanitari ed assistenziali. • Sono stati individuati i fondi per la realizzazione di un nuovo Centro per l’Autismo in via Ovada, che consentirà di raddoppiare il numero degli interventi dell’Ospedale San Paolo a favore dei bambini autistici nell’ambito del progetto “rete per l’autismo” in collaborazione con la neuropsichiatria del San Paolo, l’Associazione Koala e la Regione Lombardia. • Abbiamo lanciato il primo Piano Anticaldo per l’assistenza ai cittadini disabili anche nel periodo estivo. Il Piano Anticaldo dell’Assessorato alla Salute ha segnato un importante novità, promossa con Salute in Rete e i City Angels, che ha reso possibile l’intercettazione dei bisogni nascosti e dei fenomeni di emarginazione particolarmente acuti in questo periodo. • Dal 1° di Febbraio il servizio di Continuità Assistenziale è stato esteso ad 1000 altri cittadini con disabilità. Tale servizio prima era rivolto agli 800 frequentanti dei Cdd. In collaborazione con Telecom, una centrale operativa, con personale formato, risponde alle esigenze dei cittadini, negli orari e nei giorni di chiusura dei servizi, ed è in grado di attivare interventi di emergenza. Il numero dedicato è 02 e comunque è possibile chiamare il centralino del Comune di Milano (020202). • Abbiamo promosso due nuovi servizi: i prelievi a domicilio e la mediazione linguistica, quest’ultimo servizio si è reso necessario poiché circa il 25% della popolazione che afferisce ai nuclei distrettuali disabili è composta da famiglie straniere con bambini disabili. •Ultimo progetto, ma solo cronologicamente, è l’istituzione dell’“Università della Disabilità” che, realizzata in collaborazione con lo Iulm e la Fondazione Benedetta d’Intino, prevede due corsi, uno dedicato agli operatori sociali e l’altro ai genitori.  
   
   
MALATTIE RARE, LOMBARDIA: PROSEGUE IMPEGNO  
 
 Milano, 1 marzo 2011 - Regione Lombardia conferma e rilancia il proprio impegno sulle malattie rare, che ha già portato a stanziare dal 2009 al 2011 oltre 12 milioni di euro e a implementare la rete dei Presidi di riferimento che ieri sono 31 (nel 2001 erano 13). Lo ha confermato ieri l´assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Luciano Bresciani, intervenendo al convegno ´Le malattie rare in Lombardia: rete, governo clinico e partecipazione´. L´iniziativa, organizzata in occasione della quarta Giornata internazionale delle malattie rare, ha visto confrontarsi studiosi, esperti, medici, operatori sanitari e associazioni dei malati che hanno discusso i vari aspetti legati a questo tema. ´Anche in questo campo - ha detto Bresciani - Regione Lombardia è all´avanguardia ed è chiamata a indicare azioni pionieristiche da portare a esempio e modello. La forza del sistema è data dalla partecipazione e dal coinvolgimento di tutta la comunità in un lavoro di concerto; per questo i risultati sono buoni´. L´assessore ha poi sottolineato la necessità di sviluppare ulteriormente le cure territoriali: ´Dobbiamo concentrarci fortemente sulla cura delle cronicità, organizzando il livello territoriale, il che significa meno cure improprie in ospedale´. Tra gli obiettivi per il futuro Bresciani ha poi indicato la creazione di un registro europeo delle malattie rare (´che garantisca un volume in grado di spingere l´industria a interessarsi di queste patologie´) e, a livello territoriale, il rafforzamento delle competenze delle Asl (´per facilitare l´accesso a farmaci e terapie´) e l´attivazione e l´implementazione dei Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali (´che dovranno trasformarsi in processi´).  
   
   
PIANO SOCIALE IN ABRUZZO: NESSUN TICKET SU SERVIZI  
 
L´aquila, 1 marzo 2011 - In riferimento alle dichiarazioni rilasciate dai consiglieri regionali del Pd sul Piano Sociale Regionale interviene l´assessore Paolo Gatti. "Nel mentre ripeto per l´ennesima volta che sono disponibile - sostiene Gatti - a discutere su eventuali proposte di merito da parte dei consiglieri di opposizione per migliorare il Piano Sociale Regionale, segnalo che nelle diverse sedute di commissione, alle quali ho partecipato, non sono mai emerse le osservazioni che oggi leggo sulle agenzie". "Se fossero emerse in quelle sedi - prosegue - avrei avuto l´occasione di chiarire agli amici consiglieri che nessun ticket è previsto per i servizi sociali compresi nel Piano e che la riduzione dei fondi non è assolutamente nell´ordine che loro dichiarano. C´è, certo ma è marginale. Al netto del lavoro che le opposizioni devono fare e che comprendo, spero che non si scada nella mera strumentalizzazione. Riconfermo - conclude - la disponibilità al dialogo e spero, infine, nella celere approvazione del Piano Sociale Regionale, nell´interesse dei destinatari dei servizi, di tutti i cittadini abruzzesi e delle amministrazioni comunali che sono in prima linea nell´affrontare le problematiche legate al mondo del sociale".  
   
   
INFLUENZA: CALA L’INCIDENZA IN VENETO. SINORA COLPITE 400.000 PERSONE.  
 
Venezia, 1 marzo 2011 - Nel corso dell’ultima settimana il tasso d’incidenza dell’influenza in Veneto è ulteriormente calato rispetto alle due precedenti, attestandosi a 101,7 malati per 10.000 abitanti (era stato del 128,7 la settimana scorsa e del 139,5 in quella precedente. Il virus ha comunque messo a letto altri 49.700 veneti, il che porta il totale a circa 400.000. Lo rende noto l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto, sulla base dell’ultimo bollettino emesso oggi dalla direzione prevenzione ed elaborato sulla base delle segnalazioni pervenute dalla rete di medici “sentinella” sul territorio. “A questo punto, alla seconda settimana consecutiva di calo – sottolinea Coletto – possiamo dire che la fase del picco è superata, anche se l’incidenza qui da noi è ancora più elevata della media nazionale, pari a 76,8 casi ogni 10.000 abitanti”. Secondo gli esperti regionali, l’andamento stagionale è simile a quelli avuti nelle stagioni 2006-2007 e 2007-2008. Anche allora il picco era stato registrato a cavallo tra fine gennaio ed inizio febbraio. Anche nell’ultima settimana monitorata la fascia d’età più colpita è risultata quella da zero a cinque anni (374,3 per 10.000), seguita dai ragazzi tra 5 e 14 anni (299,2 per 10.0000). Dall’inizio della sorveglianza, i casi gravi che hanno richiesto il ricovero sono stati 35, 24 maschi e 11 femmine, 30 dei quali con patologie pregresse. I decessi sino ad oggi sono stati 16, tutti di pazienti con altre gravi malattie.  
   
   
CONTRO LE DROGHE E L’OPPIO IN AFGHANISTAN, ANCHE LA REGIONE TOSCANA FARÀ LA SUA PARTE  
 
 Firenze, 1 marzo 2011 – Stop alla produzione di oppio in Afghanistan. Se ne è parlato ieri a Palazzo Bastogi, una delle sedi della Regione Toscana. In particolare il tema è stato l’alleanza (possibile) tra Unione europea e Russia per raggiungere l’obiettivo. La Regione ha competenze limitate. Ma darà tutto il suo contributo per “un futuro possibile senza droga per i giovani”, che poi era il titolo non casuale dell’incontro di ieri . “La droga – ha ricordato nel suo intervento iniziale l’assessore Nencini – non è più solo un fenomeno giovanile e giovanilistico. Investe generazioni che fino a pochi anni fa credevamo immuni. Le dinamiche della globalizzazione ne hanno fatto un fenomeno ampiamente diffuso nel mondo, tanto che non esiste parte del globo dove il consumo di droga non sia diffuso, e aumentano in modo allarmante i decessi per l’uso di cocaina, la ‘polvere bianca’, accanto all’esplosione del consumo di droghe sintetiche”. “Questo sono i titoli da cui dobbiamo partire – ha proseguito – e la Toscana farà la sua parte, esercitando per le proprie competenze un ruolo attivo nella prevenzione e la lotta alla droga”. L’incontro è proseguito con una tavola rotonda, coordinata dal professor Silvio Calzolari della facoltà teologica dell’Italia centrale, alla quale hanno partecipato l’eurodeputato Pino Arlacchi, vicepresidente della delegazione del Parlamento europeo per le relazioni con l’Afghanistan, Viktor Ivanov, direttore del servizio federale russo per il controllo dei narcotici, e David Monti, giudice presso il tribunale di Firenze.  
   
   
BOLZANO: GESTIRE LE EMOZIONI DI CHI ASSISTE PERSONE CON DEMENZA  
 
Bolzano, 1 marzo 2011 - Iniziativa formativa promossa dalla Scuola provinciale in lingua italiana per le professioni sociali che ha sede in via S. Geltrude,3 a Bolzano. Assistere quotidianamente persone con demenza porta spesso con sé un carico emozionale fatto anche di frustrazione, paura, rabbia, di voglia di capire realmente cosa sta succedendo alla persona, cosa prova, perché non capisce, se saremmo in grado di riconoscere e soddisfare qualche suo piccolo bisogno, … Attraverso l’analisi di casi e la presentazione di quesiti, il corso, aperto ad operatori sociali e sanitari, familiari di persone con demenza, propone alcuni strumenti e modalità per gestire le proprie emozioni ed affrontare con maggiore serenità le attività di assistenza alla persona affetta da demenza. Il corso si svolgerà il 21 marzo, dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.30. Per ulteriori informazioni ed iscrizioni: Scuola Provinciale per le Professioni Sociali, “L. Einaudi” - Bolzano, Via S. Geltrude, 3 - Uff. Formazione Continua tel. 0471/ 414456--4418 – fax 0471/414455. Sito internet: http://www.Sociale-einaudi.fpbz.it/  
   
   
ATTENTATO IN AFGHANISTAN, IL CORDOGLIO DI ERRANI AI FAMILIARI DEL TENENTE RANZANI  
 
Bologna, 1 maro 2011 – Dolore e profonda partecipazione per la tragica morte del tenente Massimo Ranzani, l’ufficiale italiano nato a Ferrara e rimasto vittima di un attentato terroristico avvenuto stamani in Afghanistan. Lo ha espresso il Presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani, appresa la notizia dell’attacco al convoglio italiano del quale faceva parte l’ufficiale. “Esprimo alla famiglia del Ten. Ranzani – ha detto Errani – il cordoglio della Regione Emilia-romagna e degli emiliano-romagnoli per la dolorosa scomparsa del loro congiunto, impegnato nella missione in Afghanistan. Desidero anche inviare un pensiero affettuoso e un sincero augurio di pronta guarigione agli altri militari rimasti feriti nel corso dell’attentato”  
   
   
AFGHANISTAN.FORMIGONI:CORDOGLIO E SOLIDARIETA´ PER VITTIME  
 
 Milano, 1 marzo 2011 - Dolore per la tragica morte del tenente Massimo Ranzani, vittima di un attacco in Afghanistan, è stato espresso dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, a nome proprio e di tutto il Governo regionale, insieme al ´cordoglio e alla vicinanza ai famigliari del nostro valoroso soldato, impegnato con grande dedizione, professionalità e spirito di sacrificio per ideali di pacificazione e di positiva convivenza sociale´. Agli altri Italiani feriti Formigoni ha espresso la sua solidarietà, la sua ammirazione e l´augurio ´di una pronta guarigione´.  
   
   
GRANDE MOSTRA A PALAZZO REALE DI MILANO 2 MARZO – 19 GIUGNO 2011 PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA 73 CAPOLAVORI DALLO STERLING AND FRANCINE CLARK ART INSTITUTE, USA  
 
Milano, 1 marzo 2011 - Sarà Palazzo Reale di Milano la prima tappa dell’eccezionale e inedito tour mondiale dei capolavori della famosa collezione americana del Sterling and Francine Clark Art Institute, di Williamstown, Stati Uniti, che comprende grandi opere francesi del Xix secolo, con stupendi dipinti di Pierre-auguste Renoir, Claude Monet,edgar Degas, Édouard Manet, Berthe Morisot e Camille Pissarro. La mostra Impressionisti. Capolavori della Collezione Clark si terrà dal 2 marzo al 19 giugno 2011 e conterà 73 opere dei maestri francesi dell’Ottocento. Successivamente la collezione Clark sarà ospitata in Francia, al Musée des Impressionnismes di Giverny, dal 13 luglio al 31 ottobre 2011, in Spagna, alla Caixaforum di Barcelona, dal 18 novembre 2011 al 12 febbraio 2012, e proseguirà nei maggiori musei di tutto il mondo. L’evento è promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, vanta il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed è organizzato dallo Sterling and Francine Clark Art Institute, insieme a Palazzo Reale e Arthemisia Group. La mostra nasce dalla collaborazione internazionale tra Arthemisia Group - nota per le grandi produzioni internazionali -, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e lo Sterling and Francine Clark Art Institute. Grazie a questa intesa l’Italia è stata scelta come prima sede dell’eccezionale tour. "Con questa mostra - ha dichiarato l´Assessore alla Cultura del Comune di Milano Massimiliano Finazzer Flory - Milano ribadisce ancora una volta come l´arte sia il terreno d´incontro e d´integrazione tra Europa e Stati Uniti, per un Occidente che riconosce sino in fondo la propria storia, i propri simboli, e che vede negli Impressionisti e nelle loro opere uno specchio in cui si riflette la nostra identità". Lo Sterling and Francine Clark Art Institute nasce nel 1955 a Williamstown, New England, Massachusetts, grazie a Robert Sterling Clark, uno degli eredi del patrimonio delle macchine da cucire Singer, e alla moglie Francine Clary Clark, che insieme acquistarono il nucleo principale della collezione fra il 1910 e il 1950. Il fiore all’occhiello dell’istituzione è la sua collezione di dipinti francesi oltre a capolavori europei e americani che vanno dal Rinascimento alla fine dell’Ottocento. La collezione Clark ha continuato a crescere grazie ad acquisizioni e donazioni e la holding dei Clark riunisce oggi circa 8000 pezzi tra i quali 500 quadri e importanti collezioni di opere su carta e di arte decorativa. L’istitituto riveste da sempre la duplice missione di museo d’arte e di centro di ricerca e alto perfezionamento nel campo delle arti visive e le sue consistenti risorse nonché le esposizioni e i vivaci programmi accademici proposti in sede, attirano visitatori, studenti e studiosi da ogni dove. Il Clark Art Institute organizza inoltre grandi mostre esportando le proprie opere in tutto il mondo. L’ultima e più recente è l’importante monografica Pasión por Renoir, aperta ad ottobre 2010 al Museu Nacional del Prado di Madrid, con l’intera collezione di trentuno dipinti di Pierre-auguste Renoir, mai usciti prima insieme dalla sede di Williamstown. Dopo Madrid, ventuno di questi capolavori giungono a Milano per l’appuntamento dedicato agli Impressionisti come corpus centrale di un innedito e suggestivo percorso che, accanto ai dipinti di Renoir, Monet, Degas, Manet, Morisot e Pissarro, include altresì opere fondamentali dei pittori barbizonniers quali Jean-baptiste-camille Corot, Jean-françois Millet, e Theodore Rousseau, dei maggiori pittori accademici del tempo quali William-adolphe Bouguereau, Jean-léon Gérôme e Alfred Stevens, e di post-impressionisti quali Pierre Bonnard, Paul Gauguin e Henri de Toulouse-lautrec. La mostra è curata da Richard Rand, Senior Curator presso lo Sterling and Francine Clark Art Institute e il percorso espositivo, organizzato con la consulenza scientifica di Stefano Zuffi, è articolato in dieci sezioni incentrate sui temi fondamentali che testimoniano le innovazioni stilistiche e tecniche della seconda metà dell’Ottocento: Impressione, Luce, Natura, Mare, Città e campagna, Viaggi, Corpo, Volti, Società e Piaceri. La Mostra Esattamente un secolo fa, nel 1911, l’americano Robert Sterling Clark si trasferiva a Parigi, dopo una giovinezza ricca di avventure e di successi. La passione per l’arte, condivisa dalla moglie Francine, si traduce in una attività di collezionismo di grande sensibilità: capolavori sceltissimi di maestri rinascimentali, attenzione alle cosiddette arti applicate, sostegno ai pittori americani, e, soprattutto, una approfondita e accurata selezione di dipinti francesi dell’Ottocento. Sterling e Francine Clark vivevano a Parigi, al centro della vita culturale e del mercato artistico; pertanto le loro scelte non si basavano - come per altre collezioni d’oltre Atlantico - su segnalazioni estemporanee o opportunità casuali, legate a occasionali viaggi in Europa. Al contrario, i coniugi Clark hanno costruito una collezione di emozionanti dipinti impressionisti (Monet, Manet, Pissarro, Sisley, Degas e il prediletto Renoir), ma hanno altresì allargato il campo ai precursori, agli sviluppi e al seguito del movimento impressionista, lungo l’arco di tre generazioni di artisti tra il 1830 e il 1900, ovvero da Corot a Bonnard. La mostra propone questa caratteristica peculiare della collezione Clark, presentando una ricca selezione delle opere più importanti: dipinti di grande poesia, in alcuni casi assoluti capolavori, sono parte integrante di un organico percorso che non “isola” le gemme, ma al contrario le inserisce in uno sviluppo di stili, di movimenti, di ricerche. Per questo, accanto e intorno alle opere degli Impressionisti si trovano dipinti degli artisti che hanno costituito le premesse immediate per la nascita della nuova pittura “indipendente”; non mancano i rivali (come gli esponenti della tradizione accademica) e gli artisti che, alla fine del Xix secolo, hanno proposto nuovi scenari e soluzioni originali, come ad esempio Gauguin e Toulouse-lautrec. Inoltre, se Parigi resta sempre il fulcro intorno al quale ruotano le scelte dei coniugi Clark, proprio la funzione cosmopolita della capitale francese fa sì che nella raccolta entrino opere di artisti inglesi, olandesi, belgi, italiani, statunitensi, ad arricchire in modo straordinario la trama dei rapporti e degli intrecci culturali in riva alla Senna. Gli artisti presenti in mostra sono ventisei e l’allestimento si lega alle ragioni culturali di questa intelligente collezione, per condurre il visitatore a entrare nelle dinamiche dell’arte del secondo Ottocento, nel passaggio tra la tradizione “classica” e la prima, vera pittura “moderna”. Il percorso in dieci sezioni Il percorso, articolato in dieci sezioni tematiche dedicate a diversi soggetti e situazioni, si apre con un prezioso nucleo di dipinti strettamente legati alla nascita dell’impressionismo. Impressione (un termine coniato quasi casualmente da Monet) è il titolo del primo capitolo introduttivo, dove si propone un confronto serrato e ad altissimo livello tra i paesaggi di Monet, Pissarro e Sisley, i fiori di Manet, Renoir e della Morisot, e i volti evocati da Renoir: tutte opere che aiutano a comprendere le caratteristiche dello stile, della tecnica e della poesia impressionista. La seconda sezione è dedicata alla Luce, “materia” fondamentale per la pittura impressionista, e protagonista assoluta dell’immagine di Parigi (non a caso ribattezzata la “Ville Lumiére”). La luce della pittura en plein air risplende soprattutto sui paesaggi (ed ecco le opere di Monet, Pissarro e lo straordinario Tramonto, 1879 o 1881, di Renoir), ma viene interpretata con estrema sensibilità anche nelle “nature morte”, in questo caso da Sisley e da Renoir. Natura, Mare, Città e campagna sono le sezioni centrali della mostra e sono strettamente concatenate fra loro; in tutte queste sezioni i dipinti impressionisti sono messi a confronto con opere appartenenti ad altri movimenti artistici. Nella sezione dedicata alla natura, si può comprendere come l’eleganza di Corot e le ricerche di Theodore Rousseau costituiscano una premessa importante per gli esiti di Monet, mentre lo splendido angolo della Senna ad Argenteuil (1892 circa), dipinto da Caillebotte, costituisce un raffinato caso di sviluppo post-impressionista. Le splendide marine di Jongkind e Boudin offrono un punto di confronto diretto con due capolavori di Monet ispirati alle coste della Normandia, mentre nella sezione dedicata al dialogo tra città e campagna sarà una sorpresa incontrare una fremente scena parigina, Attraversando la strada (1873 -1875) di Boldini. Se Parigi è lo scenario privilegiato per le ricerche e le proposte artistiche, una sezione di grande importanza è quella dedicata ai Viaggi dei pittori: momento irrinunciabile per arricchire le esperienze visive, per mettersi a confronto con vedute storiche o per scoprire nuove emozioni. E’ questa la sezione più “italiana”: città e paesaggi del nostro Paese vengono ammirati da Corot (Castel Sant’angelo, Roma, 1835 -1840, e Bagnanti delle Isole Borromeo, 1865 - 1870, sul Lago Maggiore) e da Renoir (Venezia, Palazzo Ducale e La baia di Napoli, sera del 1881): ma non mancano temi orientali, come la scena egiziana descritta da Gerôme. Da questa sezione si passa naturalmente a quella dedicata alla Società, per vedere come l’arco espressivo della pittura francese del secondo Ottocento si allarghi a ogni ambito sociale. Ecco la Pastorella: pianura di Barbizon, prima del 1862, di Millet accanto alla giovane viaggiatrice Louise Harduin (1831) di Corot; l’animazione de Il Porto di Rouen: scarico di legname (1898) osservata da Pissarro accanto al tranquillo Interno ad Arcachon (1871) di Manet; le eleganti dame di Stevens e di Boldini accanto alla prostituta in Attesa (1888 c.) dei clienti di Toulouse-lautrec. La sezione successiva è dedicata al Corpo. Il Mercato di schiavi (1866) di Gerôme propone una esotica sensualità, e apre la riflessione sul soggetto più “classico” dell’arte: l’immagine del corpo umano. Tra l’accademica perfezione di Bouguereau e la rigogliosa sontuosità della Bagnante bionda (1881) di Renoir, Berthe Morisot inserisce un tocco prezioso di sensibilità femminile. Avvicinando ulteriormente il rapporto con i soggetti, dal “corpo” si passa ai Volti di personaggi, e dietro a ogni volto c’è una storia. Ad alcuni autoritratti (Degas, Renoir) si associano personaggi di diverso genere, da Il Giardiniere dell’artista (1893) di Carolus-durand alla Ragazza che lavora all’uncinetto (1875 c.) di Renoir, il primo quadro acquistato dai coniugi Clark, fino alla solenne Carmen (1884) ritratta da Toulouse-lautrec nella sua energica, disincantata eppure a suo modo nobile realtà. La mostra si conclude con un capitolo dedicato ai Piaceri. Il primo, e forse il più importante, è sottinteso: il piacere del collezionismo, da parte di Sterling e Francine Clark, evocato dal dipinto di Daumier con i Collezionisti di stampe (1860 – 1863 c.), coniugato con il piacere di condividere con il pubblico i capolavori del loro museo. In questa sezione conclusiva incontriamo i gusti raffinati di Degas, che prediligeva le corse ippiche a Longchamp e le ballerine dell’Opéra, con il profumo dei fiori (e delle fanciulle che li accompagnano) di Tissot e di Renoir; il brivido esotico evocato da Gerôme e l’intima gioia che ci può dare un cagnolino descritta da Bonnard. Si riassume così, attraverso opere di grande bellezza, il senso di una collezione che ha come fulcro gli impressionisti come straordinario momento di una storia incessante di idee, di gusto, di poesia. La mostra sarà accompagnata da un catalogo illustrato pubblicato dalla Clark con Skira. Le dettagliate voci del catalogo sono accompagnate da ricche immagini a colori per ogni opera esposta, comprese numerose riproduzioni a pagina intera. Affascinanti saggi di James A. Ganz e Richard R. Brettell, importanti studiosi dell’arte europea del Xix secolo, illuminano altri aspetti della collezione Clark e offrono un’introduzione biografica a Sterling Clark, inserendolo così nel contesto di altri collezionisti dell’inizio del Xx secolo come Albert Barnes, Henry Clay Frick, e Duncan Phillips.  
   
   
A PISA - PALAZZO BLU DAL 16 MARZO AL 26 GIUGNO 2011 LA MOSTRA DONNE D’ITALIA LA METÀ DELL’UNITÀ L’ESPOSIZIONE RACCONTERÀ LA STORIA DEL NOSTRO PAESE VISSUTA ATTRAVERSO LE VOCI E LE VICENDE DELLE SUE DONNE.  
 
Pisa, 1 febbraio 2011 - Dal 16 marzo al 26 giugno 2011 a Palazzo Blu di Pisa si terrà la mostra Donne d’Italia. La metà dell’Unità. In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, l’esposizione racconterà la storia del nostro Paese vissuta attraverso le voci e le vicende della sua parte femminile. L’iniziativa, che si fregia del simbolo ufficiale delle celebrazioni dell’evento nazionale, è promossa dalla Fondazione Palazzo Blu con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa e con il patrocinio del Ministero per le Pari Opportunità, della Regione Toscana, della Provincia di Pisa, del Comune di Pisa, organizzata da Giunti Arte mostre musei, ideata e curata da Claudia Beltramo Ceppi, con l’ausilio di Luisa Bezzi, Tiziana Cipelletti e Stefano Rovai. Il progetto si concentra su tutte le donne determinate che, con la loro forza non ostentata, hanno costituito quel terreno, duro e fertile, su cui si è sviluppata la civiltà italiana. L´unità d´Italia ha infatti voci maschili, da Carlo Alberto a Mazzini, da Garibaldi a Cavour, da Turati a Mussolini a Matteotti, da De Gasperi a Togliatti, e così via. I nomi di coloro che vollero l´Italia unita, di coloro che la fecero, di coloro che la guidarono attraverso due guerre mondiali e una dittatura terminata in guerra civile, dei padri costituenti della Repubblica, di coloro che la governarono, la formarono e ne furono formati, di coloro che la descrissero e la cantarono, sono noti. In questa storia, i nomi delle donne non sono necessari. Eppure, Cristina di Belgioioso, Rosa Motmasson, Anita Garibaldi, Elena Regina, Maria Montessori,grazia Deledda, Matilde Serao, Anna Kuliscioff, Edda Ciano, Palma Bucarelli, Tina Anselmi, Nilde Jotti, Alda Merini, Rita Levi Montalcini, Oriana Fallaci, Ilaria Alpi rappresentano La Metà dell’Unità, che ha partecipato in maniera attiva, ma in forma a volte anonima, alla costruzione della Nazione, dalla sua Unità fino ai nostri giorni. La mostra parlerà delle madri, delle mogli, delle figlie di qualcuno, di tutte quelle donne che hanno stentato a essere riconosciute nella loro identità da un paese che concederà loro il diritto di voto solo dopo la seconda guerra mondiale e quello al divorzio e all´aborto alcuni decenni dopo. Il percorso espositivo si comporrà di una serie di sale in cui si succederanno immagini, fotografie, filmati, installazioni, interviste che vedranno le donne protagoniste nel lavoro, in guerra, nella politica, nelle conquiste, nel rapporto con se stesse e con il proprio corpo, nella costruzione del proprio futuro. Ogni stanza sarà un´installazione a sé, dove si alterneranno dipinti, da Fattori a Guttuso, fotografie di grandi autori, spezzoni di film famosi, immagini della realtà, allusioni e metafore del fashion system, per terminare con le parole di trenta donne famose, ciascuna delle quali ha scelto di regalare il suo messaggio.  
   
   
BASKET. L’8 MAGGIO TORNANO A MILANO GLI HARLEM GLOBETROTTERS  
 
 Milano, 1 marzo 2011 - Inizia da Milano l’Harlem Globetrotters Tour 2011 che porterà i leggendari giocolieri del basket americano in otto città italiane. Prima tappa domenica 8 maggio al Mediolanum Forum. Dopo il grande evento Nba del 3 ottobre scorso, con la storica partita tra l’Armani Jeans e i New York Knicks, Milano torna ad essere palcoscenico del basket internazionale. Oggi all’Urban Center della Galleria Vittorio Emanuele, l’assessore allo Sport e Tempo libero Alan Rizzi, assieme al presidente della Federazione italiana pallacanestro Dino Meneghin e Katia Bassi, country manager di Nba Italia, ha presentato il tour alla stampa. “Il legame tra Milano è l’Nba – ha tetto l’assessore Rizzi – nato l’anno scorso con l’arrivo in città dei New York Knicks di Danilo Gallinari e Mike D’antoni, si arricchisce di un nuovo evento che ripeterà sicuramente il tutto esaurito. Con il tour degli Harlem Globetrotters, che a maggio saranno a Milano, ci auguriamo di poter eguagliare, oltre allo spettacolo che molti potranno vedere al Forum, anche le iniziative dedicate ai ragazzi come successo con i Ny Knicks e Danilo Gallinari che per un pomeriggio hanno incontrato i giovani giocatori di basket, in un campetto rinnovato, anche grazie all’Nba, a quarto Oggiaro”. “Proprio con due Globetrotters – ha aggiunto Rizzi – abbiamo realizzato lo scorso aprile una meravigliosa iniziativa con il Sanga Basket nel quartiere di via Padova, riunendo un centinaio di bambini nella palestra della scuola del Parco Totter. Il nostro obiettivo è ripetere la stessa esperienza in un altro quartiere della città”. Dino Meneghin, dopo aver ricordato come siano stati proprio gli Harlem Globetrotters negli anni ’60 ad accendere in lui la passione per il basket, ha sottolineato: “Milano rappresenta da sempre una cassa di risonanza straordinaria per qualsiasi evento e da questo punto di vista, gli Harlem, come la partita dei Knicks, l’All Star Game del 13 marzo e l’Nba 5 United, non faranno altro che promuovere al meglio il basket e tutto il nostro movimento”. Le tappe del tour. Oltre a Milano, gli Harlem Globetrotters saranno a Biella, Parma, Siena, Andria (Ba), Barcellona Pozzo di Gotto (Me), Ragusa. Il tour si concluderà a Forlì il 15 maggio. È il settimo tour italiano da quando, nel 2005, un gruppo di quattro appassionati milanesi decise di dar vita al sogno di riportare in Italia i mitici cestisti neri assenti da tempo dai parquet di casa nostra. Un’avventura coronata fin dall’inizio da grande successo, soprattutto tra il pubblico dei giovanissimi, che come intere generazioni di appassionati, fin dal 1926 hanno imparato a conoscere e ad amare il basket grazie alle schiacciate, ai palleggi e alla fantasia dei giocolieri venuti da Harlem. Per maggior informazioni: www.Harlemglobettrotters.it.  
   
   
TARVISIO 2011: OGGI ARRIVANO LE CAMPIONESSE VONN E RIESCH  
 
Tarvisio, 1 marzo 2011 - Entra nel vivo la settimana di Coppa del Mondo di sci alpino femminile a Tarvisio. Tra Ieri e oggi arriverano le atlete del Circo Bianco che prenderanno possesso delle strutture alberghiere della Valcanale. Da mercoledì, infatti, cominceranno le prove cronometrate della discesa libera sulla pista Di Prampero. E´ la terza volta che a Tarvisio fa tappa il Grande Sci dopo le fortunate esperienze del 2007 e del 2009. A rendere ancor più interessante questa edizione, spalmata su tre giorni di gare (supercombinata, discesa e superG), da venerdì 4 a domenica 6 marzo, il duello punto a punto per l´assegnazione della sfera di cristallo tra Maria Riesch e Lindsey Vonn. Le due campionesse sono attese domani a Tarvisio, la prima all´albergo Trieste con le compagne della nazionale tedesca, la seconda al Raibl, quartier generale degli Usa. Le atlete azzurre, invece, soggiorneranno all´hotel Nevada. Tutti i tifosi e gli appassionati avranno modo di vedere in azione le proprie beniamine sulla pista Di Prampero, dove, in questi giorni, si sta lavorando intensamente per le ultime messe a punto. Per gli spettatori ci saranno a disposizione due tribune: una da mille posti di fronte all´arrivo, l´altra più laterale da 200 posti. Senza contare lo spazio attorno alla zona di arrivo e alla parte finale del tracciato. Il centro cittadino si sta preparando per accogliere nel migliore dei modi atleti, tecnici e soprattutto tifosi che potranno godere di eventi collaterali di grande effetto nel dopo gara. La giornata più attesa è quella di sabato, quando piazza Unità d´Italia ospiterà prima l´estrazione dei pettorali per la gara di domenica e poi la Notte Bianca targata Radio Deejay. In programma anche una sfilata di Carnevale seguita dalle esibizioni della Fanfara alpina Julia e del coro Gufetti and Friends. Intanto, anche quest´anno i locali pubblici cittadini diventeranno Case delle Nazioni, proponendo menù e musica a tema per i tifosi e gli appassionati dello sci. L´italia, ad esempio, troverà ospitalità al Buonarrivo, l´Austria da Tizio e Caio, gli Usa da Kirchenwirt, il Canada e la Norvegia al Commercio, la Spagna da Amorvino e la Germania al Kasarnjak. Molti negozi hanno cercato di caratterizzare le proprie vetrine con il tema della Coppa del Mondo e in piazza Unità fanno bella mostra le casette in legno che ospiteranno le specialità gastronomiche del Friuli Venezia Giulia, in particolare quelle di Tipicamente Friulano.  
   
   
PRESENTATO IL GIRO DEL FVG  
 
2011 Trieste, 1 marzo 2011 - Internazionalizzare la manifestazione e coinvolgere il mondo del ciclismo regionale con una grande scalata "collettiva" dello Zoncolan. Sono queste le due proposte avanzate dall´assessore regionale allo Sport Elio De Anna nel corso della cerimonia di presentazione della 33.Ma edizione del Giro del Friuli Venezia Giulia di ciclismo per professionisti. Nella Sala consiliare della Provincia di Pordenone sono stati infatti "tolti i veli" il 26 febbraio sul tracciato della manifestazione sportiva, che partirà dal capoluogo del Friuli Occidentale giovedì 3 marzo per concludersi nella città di Gorizia, in corso Italia. Presenti alla gara quattro delle prime cinque squadre al mondo e big del pedale mondiali quali la Maglia rosa Ivan Basso e l´ex campione del mondo Cadel Evans. Nel portare il saluto della Regione, De Anna ha lanciato un messaggio agli organizzatori. "Si potrebbe pensare - ha detto l´assessore allo Sport - di internazionalizzare questa manifestazione, allargando i confini del tracciato". Non va dimenticato infatti che alcune delle squadre solitamente presenti alla gara provengono dalla vicina Slovenia, ma anche il pubblico presente arriva da oltre confine. Quindi una proposta che potrebbe fare felice tutti i ciclisti e che l´assessore auspica si possa realizzare in breve tempo. "Si potrebbe inoltre organizzare - ha infine osservato De Anna - un grande raduno di ciclismo che veda uniti amatori e dilettanti nella scalata dello Zoncolan. Un´iniziativa che hanno nel cuore molti atleti e che potrebbe essere un grande spot per il ciclismo e per lo sport".  
   
   
TARVISIO 2011: OK, DA MERCOLEDÌ IN PISTA IL CIRCO BIANCO  
 
Tarvisio, 1 marzo  2011 - Il lungo week end di Coppa del Mondo di sci alpino femminile, in programma dal 4 al 6 marzo (supercombinata, discesa e superG) sulla pista Di Prampero di Tarvisio, prenderà di fatto il via mercoledì prossimo, quando le migliori velociste del mondo si cimenteranno nelle prove cronometrate della discesa. Ecco perché in questi giorni fervono i preparativi per allestire al meglio il tracciato che, dal 2 marzo (ore 10.45), garantirà uno spettacolo di altissimo livello che vedrà due campionesse, la tedesca Maria Riesch e l´americana Lindsey Vonn, intente a contendersi la vittoria assoluta stagionale. Nei giorni scorsi, circa 150 persone si sono prodigate per preparare al meglio la pista e tutti i sistemi di sicurezza. Grazie al costante impegno dei militari della Brigata alpina Julia, del Corpo Forestale dello Stato, dei tecnici Promotur e dei volontari specializzati, è stato completato l´allestimento delle reti A di protezione per circa 4.000 metri, mentre su un tratto di 1 chilometro è stato posizionato il raddoppio delle reti stesse. Su tutti i 4 km di lunghezza della Di Prampero, sono stati sistemati i teli di scorrimento. Lo staff ha lavorato anche per predisporre le reti B di protezione, disposte in buona parte su file parallele nei punti meno pericolosi del tracciato. A questo punto, ha confermato il direttore di gara, Peter Gerdol, dopo una settimana di straordinario impegno gli ultimi due giorni sono serviti a predisporre i dettagli con l´utilizzo di un gruppo ristretto di 25 persone. Sulla Di Prampero, chiusa da ieri al pubblico fino al 6 marzo, sono transitati oggi i gatti delle nevi per rendere il manto compatto, ideale per il Grande Sci. Favoriti dalle basse temperature, il fondo si presenta già in buone condizioni, ma tra stasera e domani, il manto nevoso avrà la sua conformazione definitiva e mentre martedì saranno effettuate la tracciatura e le altre operazioni connesse. Già pronti anche le rampe di partenza nei vari punti e i salti all´interno della pista. Parallelamente al lavoro sul tracciato, ci si è concentrati anche sulla zona d´arrivo. I tecnici delle produzioni televisive hanno provveduto a stendere i cavi delle telecamere e domani saranno definite ufficialmente le postazioni tv. Sempre ai piedi della Di Prampero si sta montando il traguardo, piazzando i materassi e predisponendo le varie corsie e piazzole che serviranno a media e fotografi. Tra domani e martedì, saranno approntate anche le strutture per il pubblico  
   
   
FORESTE: MARTEDÌ VIII CAMPIONATI INVERNALI SCI FORESTALI  
 
Udine, 1 marzo 2011 - Si svolgono nella mattinata di martedì 1 marzo sullo Zoncolan gli Viii Campionati invernali del Corpo Forestale della Regione Friuli Venezia Giulia. Sono previste prove di sci nordico (da fondo) e di slalom gigante. La gara di fondo, individuale a tecnica libera, si svilupperà su un percorso di 7,5 chilometri e sarà disputata sull´anello Eliporto. Quella di gigante sulla pista n.1. La competizione, che ormai costituisce un tradizionale appuntamento agonistico e un´attesa occasione di ritrovo per i forestali, molti dei quali utilizzano sovente anche gli sci per spostarsi sugli scenari innevati del lavoro quotidiano, nonchè per gli appassionati agonisti dello sport bianco delle forze di polizia, è organizzata dalla Direzione centrale delle Risorse Rurali, Agroalimentari e Forestali tramite l´Associazione culturale sportiva del Corpo Forestale. Ai Campionati sono ammessi i forestali in servizio attivo. Ma vi parteciperanno anche guardie forestali non più in servizio attivo, nonchè appartenenti alle forze di polizia, guardie provinciali e dei consorzi boschivi: per tali atleti sarà stilata una graduatoria a parte. Infatti, nell´organizzazione logistica dell´ottava edizione dei Campionati invernali del Corpo Forestale Regionale, è ospitata anche la X Edizione Interforze di Polizia: il relativo trofeo è intitolato alla Guardia di Finanza, Francesco Plazzotta. Mentre è prevista pure una classifica a squadre che terrà conto dei primi tre risultati utili di ciascuna squadra