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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 21 Maggio 2013
LOMBARDIA: AGRICOLTURA, ASSESSORE:ATTENZIONE A CONSUMO SUOLO  
 
Gorgonzola/mi - Prosegue il viaggio dell´assessore regionale all´Agricoltura, per approfondire direttamente sul territorio le problematiche del comparto agrozootecnico. Ieri la visita all´azienda agricola ´Balconi´, a Gorgonzola, centro del Milanese inserito in un contesto territoriale di grande sviluppo infrastrutturale (Tem, Brebemi). ´Il tema del consumo di suolo resta centrale anche per lo sviluppo del mondo agricolo - ha ricordato l´assessore regionale -. Purtroppo, come è accaduto in questi anni, molte Amministrazioni locali sul tema delle opere compensative hanno aggiunto difficoltà. Le infrastrutture servono senza dubbio al mondo agricolo, ma, se fino a qualche tempo fa, questo era nelle condizioni di accettare sacrifici, oggi non possiamo più gravare su questo settore con le svariate scelte urbanistiche dei Comuni´. Valutare Attentamente Opere Di Compensazione - ´Per questo - ha aggiunto l´assessore - chiederò di poter partecipare con pareri direttamente alle Conferenze di servizio autorizzative dei singoli lotti delle infrastrutture, che si andranno a realizzare´. ´Quando le opere compensative raddoppiano le superfici occupate - ha sottolineato l´assessore - e bretelle e rotatorie si moltiplicano, il peso per l´agricoltura diventa insopportabile. Occorre una razionalizzazione´. ´Condizionare il parere favorevole a una infrastruttura, caricando ulteriormente il territorio di interventi compensativi - ha detto il responsabile regionale dell´Agricoltura - appare come una forma di ricatto. Se l´opera serve, si realizza, ma tutto ciò che sta attorno va valutato attentamente.  
   
   
L´"AGNELLO DEL CENTRO ITALIA" OTTIENE L’INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA  
 
La Commissione europea ha approvato la domanda di registrazione nell’elenco delle denominazioni d’origine protetta (Dop) e delle indicazioni geografiche protette (Igp) dell´"Agnello del centro Italia" (Igp), carne ottenuta dalla macellazione di agnelli di razze locali proprie del centro Italia, allevate in quest’area geografica. La decisione della Commissione dovrebbe essere pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea nei prossimi giorni. Questo nome si aggiungerà così agli oltre 1100 prodotti già protetti dalla legislazione europea sulla tutela delle indicazioni geografiche, delle denominazioni d’origine e delle specialità tradizionali. Maggiori informazioni sull´"agnello del centro Italia": http://eur-lex.Europa.eu/lexuriserv/lexuriserv.do?uri=oj:c:2012:197:0029:0032:it:pdf  Maggiori informazioni sui prodotti di qualità e la lista delle denominazioni protette sono disponibili all’indirizzo: http://ec.Europa.eu/agriculture/quality/schemes/index_fr.htm  
   
   
L’ECONOMIA DELLA PESCA NEL QUADRO DELLA NUOVA POLITICA EUROPEA –CONVEGNO A CIVITANOVA MARCHE.  
 
Lo scorso 16 maggio alla Sala del Consiglio a Civitanova Marche, nell’ambito del progetto europeo Maremed, si è tenuto l’incontro “L’economia della Pesca nel quadro della nuova politica europea Pcp – Feamp”. Sono intervenuti il sindaco Claudio Corvatta, l’assessore alla Pesca della Regione Marche, Sara Giannini, il vice presidente della Commissione Pesca del Parlamento europeo, onorevole Guido Milana, Pietro Gasparri dirigente presso la direzione Pesca del Ministero per le Politiche Agricole e della Pesca, Giampaolo Bonfiglio, portavoce del Coordinamento Pesca Alleanza cooperative italiane, il professor Corrado Piccinetti, direttore del Laboratorio biologia marina di Fano, Alessandro Lucchetti, ricercatore Cnr Ismar, rappresentanti regionali delle associazioni di categoria. Il convegno è stato occasione per fare il punto, con autorevoli rappresentanti e operatori del settore, sull’evoluzione della politica europea per la Pesca alla vigilia del nuovo periodo di programmazione. “La riforma della Politica comune della Pesca e il nuovo Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca – ha detto Giannini - possono rappresentare l’occasione per entrare in una nuova fase caratterizzata da una forte spinta innovativa. I contributi forniti dal Progetto Maremed e dalla Regione Marche in qualità di Coordinatore della tematica Pesca rivestono un ruolo di grande rilievo. Questo Progetto internazionale ha permesso di sviluppare strumenti operativi ben calibrati sulle specificità delle Regioni del Mediterraneo, facendo sì che gli orientamenti e obiettivi delle politiche europee siano adeguatamente allineati con le esigenze nazionali e regionali su scala Mediterranea. Gli approfondimenti del Progetto Maremed sulla gestione della pesca hanno evidenziato che i Piani di gestione possono essere uno strumento adeguato per favorire una politica più attenta alla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Gestire la pesca su scala locale è fondamentale per il Mediterraneo, un mare dove la tradizione e le peculiarità culturali sono un connubio particolarmente radicato. Altri modelli di gestione, come quelli basati sulle Concessioni di pesca trasferibili, non sembrano invece rispondere in modo adeguato alla complessità e caratteristiche del Mediterraneo. C’è dunque soddisfazione per gli orientamenti espressi dagli organi comunitari sulle Concessioni, in particolare la formula della non obbligatorietà. Un’altra importante priorità delle normative europee riguarda lo sviluppo sostenibile delle zone di pesca, tramite iniziative come la creazione di gruppi di azione locale e la promozione di attività di pescaturismo. Anche in questo caso il Progetto Maremed ha fornito una serie di osservazioni e suggerimenti per dare maggiore efficacia a tali iniziative nel contesto Mediterraneo. Altre questioni di particolare rilievo evidenziate dalla Regione Marche nell’ambito del Progetto sono la necessità di mantenere il fermo biologico e di prevedere misure specifiche per l’ammodernamento dei pescherecci sulla base di criteri di sostenibilità e per il finanziamento di nuove imbarcazioni volte a favorire l’occupazione giovanile e il ricambio generazionale. Inoltre, risulta evidente la necessità di basare lo sviluppo locale su strumenti più semplici, flessibili e calibrati sulle specificità locali. Infine, nell’ambito della strategia comunitaria macro-regionale per il bacino adriatico ionico è indispensabile prendere atto delle specificità tipiche di questo bacino, con un’attenzione particolare agli aspetti legati alla pesca e acquacoltura, in modo da porre basi concrete ed efficaci per la cosiddetta “blue growth” e per un politica marittima integrata”. Maremed è un progetto europeo che mette a sistema esperienze e conoscenze di 14 regioni marittime mediterranee su tematiche costiere che vanno dall´ inquinamento, alla gestione integrata delle zone costiere, alla gestione delle acque, alla pesca. Il progetto avviato nel 2010 si conclude con l´evento di oggi.  
   
   
CALABRIA: L’ASSESSORE HA INCONTRATO LA MARINERIA DELLA COSTA VIOLA  
 
L’assessore alle Attività Produttive Demetrio Arena si è recato a Bagnara Calabra, accogliendo la richiesta di un incontro avanzata dall’antica marineria della Costa Viola, che sta protestando contro alcune misure in materia di pesca al pescespada adottate dalla Comunità Europea. L’assessore Arena, accompagnato dal Sindaco di Bagnara Cesare Zappia e dal Sindaco di Villa San Giovanni Rocco La Valle, ha ascoltato le ragioni dei pescatori, intenzionati a proseguire ad oltranza nella protesta in assenza di un’interlocuzione con il Ministero dell’Agricolutra, e si è subito attivato per individuare il percorso utile a risolvere la questione. L’assessore alle Attività Produttive Demetrio Arena immediatamente interpellato il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti che ha contattato il Ministro dell’Agricoltura Nunzia De Girolamo, la quale si è resa disponibile a ricevere una delegazione calabrese il prossimo venerdi 24 maggio. Tale incontro sarà preceduto da un tavolo, previsto per mercoledi 22 c.M., insieme all’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali Michele Trematerra, al fine di ipotizzare varie soluzioni da proporre al Direttore Generale del Ministero. L’antica marineria di Bagnara ha apprezzato l’impegno dell’Assessore Arena ed ha accolto la sua richiesta di sospendere la protesta. “Le rivendicazioni dei pescatori di Bagnara sono sacrosante – ha affermato l’Assessore alle Attività Produttive Demetrio Arena - perché chiedono soltanto di essere messi nelle condizioni di lavorare, cosa al momento impossibile a causa di un vincolo di una normativa europea che, di fatto, impedisce loro di proseguire l’attività. Stiamo lavorando su una piattaforma di proposte che possa rimuovere questo assurdo vincolo, in alternativa saranno individuate soluzioni di tipo compensativo in grado di consentire ai pescatori di Bagnara di poter lavorare”.  
   
   
PREZZI FRUTTA E VERDURA, VENETO: OCCHIO AGLI AUMENTI INGIUSTIFICATI  
 
Venezia - “Occhi agli aumenti improvvisi e sostanzialmente ingiustificati di frutta e verdura, magari riferiti ai prodotti avanzati il giorno prima: è una pura speculazione alle spalle dei cittadini acquirenti e sulla pelle degli agricoltori. Segnalateceli e segnalateli alle associazioni di tutela dei consumatori”. L’assessore all’agricoltura e alla tutela del consumatore del Veneto Franco Manzato ribadisce la sua preoccupazione per i riflessi ingiustificati che il maltempo sta avendo sui prezzi al consumo di molti prodotti agricoli “compresi quelli di importazione e soprattutto che non riguardano le produzioni nostrane di stagione”. “Le forti precipitazioni degli ultimi mesi e dei giorni scorsi certamente hanno danneggiato i nostro produttori agricoli – ha sottolineato Manzato – che non riescono a realizzare e portare avanti le pratiche colturali di questo periodo, sia per quanro riguarda le produzioni a pieno campo che le altre. In parecchi casi, specie per alcuni prodotti orticoli, le produzioni sono state ampiamente compromesse dall’eccesso di acqua. Ma gli aumenti dei prezzi al consumo sono una seconda mazzata per loro, perché non ne ricavano alcun vantaggio, visto che neppure possono consegnare i prodotti. In più i consumatori si trovano aumenti motivati solo dalla furberia o da allarmi che non li riguardano”. “Ripeto l’invito già fatto agli stessi agricoltori anzitutto perché si assicurino come previsto dalle attuali normative e poi per discutere eventuali modalità d’intervento nelle giuste sedi, per evitare vere e proprie operazioni di aggiotaggio. Invito inoltre i consumatori ad utilizzare di più i mercatini degli stessi agricoltori, eliminando le fasi intermedie in un rapporto diretto consumo – produzione, così da assicurare ad entrambi il massimo beneficio, oltre a garantire l’acquisto di prodotti di territorio”.  
   
   
AGRICOLTURA, LIGURIA: GRANDE SUCCESSO DI PESTO IN CLASSE PER INSEGNARE UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE”  
 
Genova. Si avvia alla conclusione l’iniziativa “pesto in classe” voluta dall’assessorato regionale all’agricoltura e destinata alle classi quarte e quinte elementari della Liguria. Un progetto di educazione alimentare per insegnare ai ragazzi a comprendere le culture e le particolarità del proprio territorio, puntando su un prodotto regionale tipico come il pesto. Il progetto che si concluderà il 21 maggio e che ha interessato 425 scuole liguri, si è articolato in una serie di percorsi didattici che culmineranno con la distribuzione agli studenti e agli insegnanti di una pubblicazione di 32 pagine alla scoperta degli ingredienti, della ricetta, delle tradizioni e delle caratteristiche del pesto. Il libretto è realizzato dalla casa editrice Edicolors in collaborazione con l’assessorato all’agricoltura. Al progetto hanno aderito i 4 consorzi di tutela dei prodotti D.o.p presenti nella ricetta del pesto: le due D.o.p liguri olio di riviera ligure e basilico genovese e le D.o.p Parmigiano Reggiano e Pecorino Sardo.  
   
   
PESCA: FIRMARE SUBITO IL PROTOCOLLO PER PORTO OFF SHORE DI VENEZIA  
 
“Il protocollo stilato, ma mai sottoscritto, dalle istituzioni e associazioni coinvolte nel progetto del ‘Porto off shore’ che sorgerà al largo di Venezia, all’esterno della Laguna, va firmato al più presto”. Lo ha chiesto il 16 maggio l’assessore alla pesca del Veneto Franco Manzato, invitando ad accelerare sul percorso per una nuova portualità veneziana che non impatti con il sistema lagunare e marittimo, che coinvolge tra gli altri la stessa Regione, Magistrato alle Acque, Autorità portuale e le associazioni regionali della pesca. “L’assessorato alla pesca, insieme alle associazioni professionali – ha ricordato Manzato – ha contribuito fin da subito alla stesura del testo d’intesa, apportando significative modifiche per quanto riguarda il piano di ricomposizione ambientale e la produttiva anche socio – economica delle attività che verranno svolte. L’attività di pesca, che sta tra l’altro attraversando un forte periodo di crisi strutturale che si aggiunge a quella economica “ordinaria”, richiede che siano marginate e attutite le interferenze che il Porto off shore andrà a creare sull’attività peschereccia. Il nostro contributo è stato costruttivo e tempestivo: ci attendiamo la stessa celerità dagli altri partner nel fissare entro pochissimi giorni la data per la firma del documento, così da renderlo attuativo il prima possibile”. “Ad oggi non abbiamo avuto novità da parte del soggetto attuatore del progetto, ossia il Magistrato alle acque per conto dell’autorità portuale – ha precisato l’assessore – e la nostra preoccupazione cresce in vista della scadenza, fissata al 22 maggio, relativa alla presentazione delle risposte alle osservazioni chieste dalla Via nazionale. Se la situazione non si muoverà prima di quella data, pavento massicce manifestazioni da parte degli operatori del settore e di tutti coloro che sono sensibili alle tematiche della pesca e della salvaguardia delle risorse ittiche”.  
   
   
TERREMOTO/EMILIA REGIONE RISPONDE A COLDIRETTI: GIÀ RILASCIATE CONCESSIONI DI CONTRIBUTO TRA CUI QUELLA AL CASEIFICIO NOVESE PER 12 MILIONI DI EURO. DAL PSR CIRCA 38 MILIONI DI EURO. IL MECCANISMO STA FUNZIONANDO  
 
Bologna - “Sono già state rilasciate concessioni di contributo a favore delle imprese agricole e agroindustriali per la ricostruzione di edifici produttivi e l’indennizzo del formaggio danneggiato. Una di queste è quella che assegna oltre 12 milioni di euro al caseificio Razionale Novese che al momento del sisma conservava 74.600 forme di Parmigiano Reggiano. Per quanto riguarda le attrezzature agricole, i macchinari, i ricoveri per scorte e bestiame e le altre tipologie di danni coperti dal Piano regionale di sviluppo rurale, abbiamo concluso il primo avviso pubblico relativo a 18 milioni di euro per il quale ci sono già richieste di pagamento in corso come acconto o saldo. Entro giugno arriveranno le concessioni relative al secondo avviso per ulteriori 10 milioni di euro, mentre a settembre si chiuderanno i termini per usufruire di altri 10 milioni di euro. Come per tutti i Bandi del Psr anche in questi casi le risorse vengono materialmente saldate dietro presentazione di fattura. In alternativa però l’azienda può chiedere subito un anticipo del 50%. Tengo a sottolineare che fino ad ora tutte le domande sul Psr sono state accolte. Tutto questo dimostra che il meccanismo sta funzionando”. Così l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni in risposta a quanto dichiarato dalla Coldiretti regionale. “ Mi fa piacere che Coldiretti riconosca il lavoro puntuale e tempestivo fatto dalla Regione per quanto riguarda il rilevamento dei danni e lo stanziamento dei fondi – sottolinea Rabboni – voglio però ricordare che quella che viene chiamata burocrazia è uno strumento fondamentale per garantire, nell’erogazione del denaro pubblico, correttezza, equità e trasparenza. C’è stata una fase iniziale durante la quale gli agricoltori non hanno ricevuto soldi perché dovevano documentare in modo rigoroso la spesa necessaria alla ricostruzione o al ripristino dei danni. Ma ora quella fase è finita. Chi ha presentato le perizie può senza indugi aprire i cantieri o, a seconda dei casi, incassare gli indennizzi. “ Che la “macchina” stia girando lo confermano anche altri dati. Ad esempio i 200 alloggi temporanei costruiti per permettere agli agricoltori di rimanere in azienda vicino alla propria terra e al proprio bestiame, ma anche – sottolinea ancora Rabboni - l’importante lavoro fatto per riparare le idrovore, le arginature e le altre opere di bonifica danneggiate, così da garantire la sicurezza idraulica in campagna: oltre 89 gli interventi realizzati per 22 milioni di euro.”/  
   
   
MALTEMPO, VENETO: NECESSARIO INTERVENIRE SU SCADENZE DEL PREMIO UNICO. GLI AGRICOLTORI SI ASSICURINO  
 
Venezia - “Le forti precipitazioni di queste ore, che ancora una volta bloccano le pratiche agricole e ritardano le decisioni colturali delle imprese rurali, rendono quanto mai urgente un intervento sulle scadenze europee entro le quali presentare le domande di premio unico comunitario e sulle penalizzazioni per i ritardi”. Lo ha ribadito l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato, che sta monitorando la situazione tramite gli uffici e che ha chiesto al Ministro delle politiche agricole Nunzia De Girolamo un intervento diretto a Bruxelles per posticipare la data ultima di presentazione richieste ed eliminare le decurtazioni dell’1 per cento del premio per ogni giorno lavorativo di ritardo. “In relazione ai danni che il maltempo può provocare – ha aggiunto l’assessore – invito gli imprenditori agricoli ad utilizzare il sistema dell’assicurazione agevolata. Non farlo è una scommessa sbagliata, una scelta imprenditoriale che si finirà per pagare”. “La burocrazia condiziona il modo di operare delle persone ha detto ancora Manzato –ma non ha alcuna influenza sulle condizioni meteorologiche, che non si curano delle scartoffie e delle date. Relativamente alle domande di premio unico, penalizzate se presentate dopo il 15 maggio e irricevibili oltre il 10 giugno, le condizioni climatiche degli ultimi mesi e di questi giorni stanno creando problemi sempre più gravi alla preparazione del terreno e alle operazioni di semina, con forti incertezze sull’effettiva attuazione dei piani colturali già programmati. Proprio per questo la gestione del ritardo nella presentazione delle domande potrebbe essere definita in modo meno penalizzante per gli agricoltori. Ho quindi chiesto alla ministra De Girolamo di intervenire presso la Commissione, perchè per questa campagna non venga applicata la penalità dell’1 per cento al giorno per i ritardi e venga posticipare la data ultima per la presentazione della domanda unica”.  
   
   
PESCA: FIRMARE SUBITO IL PROTOCOLLO PER PORTO OF SHORE DI VENEZIA  
 
“Il protocollo stilato, ma mai sottoscritto, dalle istituzioni e associazioni coinvolte nel progetto del ‘Porto off shore’ che sorgerà al largo di Venezia, all’esterno della Laguna, va firmato al più presto”. Lo ha chiesto l’assessore alla pesca del Veneto Franco Manzato, invitando ad accelerare sul percorso per una nuova portualità veneziana che non impatti con il sistema lagunare e marittimo, che coinvolge tra gli altri la stessa Regione, Magistrato alle Acque, Autorità portuale e le associazioni regionali della pesca. “L’assessorato alla pesca, insieme alle associazioni professionali – ha ricordato Manzato – ha contribuito fin da subito alla stesura del testo d’intesa, apportando significative modifiche per quanto riguarda il piano di ricomposizione ambientale e la produttiva anche socio – economica delle attività che verranno svolte. L’attività di pesca, che sta tra l’altro attraversando un forte periodo di crisi strutturale che si aggiunge a quella economica “ordinaria”, richiede che siano marginate e attutite le interferenze che il Porto off shore andrà a creare sull’attività peschereccia. Il nostro contributo è stato costruttivo e tempestivo: ci attendiamo la stessa celerità dagli altri partner nel fissare entro pochissimi giorni la data per la firma del documento, così da renderlo attuativo il prima possibile”. “Ad oggi non abbiamo avuto novità da parte del soggetto attuatore del progetto, ossia il Magistrato alle acque per conto dell’autorità portuale – ha precisato l’assessore – e la nostra preoccupazione cresce in vista della scadenza, fissata al 22 maggio, relativa alla presentazione delle risposte alle osservazioni chieste dalla Via nazionale. Se la situazione non si muoverà prima di quella data, pavento massicce manifestazioni da parte degli operatori del settore e di tutti coloro che sono sensibili alle tematiche della pesca e della salvaguardia delle risorse ittiche”.  
   
   
LOMBARDIA.ASS.AGRICOLTURA: AD AGRONOMI FATEVI SENTIRE  
 
Riva del Garda/tn, - ´Abbiamo bisogno di riqualificare le nostre aziende agricole. Per questo occorrono professionisti che abbiano coscienza dell´importanza e della qualificazione del loro lavoro. Consulenti sempre più aggiornati, come i dottori agronomi e forestali, che siamo disponibili a incontrare per un focus costruttivo su tematiche comuni. Fatevi sentire, dunque, anche con Regione Lombardia, per dare un contributo alla messa a punto di interventi che riguardano i vostri settori professionali e il settore agricolo nel suo complesso´. E´ questo, in sintesi, l´invito che l´assessore regionale all´Agricoltura ha rivolto oggi nel corso della Xv edizione del Congresso nazionale dei dottori agronomi e forestali, portando il saluto del presidente della Giunta regionale. Regione Vicina Al Mondo Agricolo - ´Siamo partiti in questa nuova legislatura - ha aggiunto l´assessore - visitando le aziende per rilevare direttamente problematiche e aspettative degli operatori. E abbiamo idee molto chiare, a partire dalla tutela del territorio e dal conseguente obiettivo di azzerare il consumo di suolo, cercando di invertire una tendenza rimasta inalterata fino a poco tempo fa´. Interventi Su Filiera - Buona parte delle risorse pubbliche regionali saranno concentrate su interventi che dovranno necessariamente riguardare tutta la filiera agroalimentare, ambito che non a caso coincide con la delega che mi è stata assegnata. Perché un settore che riguarda ancora il 51% di un territorio, quello lombardo, a torto ritenuto soprattutto industriale deve poter offrire a chi vuole investire forze e professionalità la possibilità di crescere, di puntare alla remunerazione e non più solo a un´attività di mera sussistenza. ´Lo dobbiamo a chi, come molti giovani, stanno orientando l´attenzione verso un mestiere che, nonostante le difficoltà e la crisi, può ancora attrarli´.  
   
   
I VINI ALTOATESINI POSSONO APPROFITTARE DAL CAMBIAMENTO CLIMATICO  
 
La Tavola Rotonda sull´evoluzione e le sfide relative alla vitienologia in Alto Adige, organizzata giovedì 16 maggio dalla sezione di enologia del Centro di Sperimentazione Laimburg, è stata seguita da oltre 80 partecipanti. L´aumento delle temperature potrebbe influire sul carattere e la tipicità dei vini, ma non impedisce la coltivazione di certe varietà nelle zone, dove sono state coltivate finora. "L´alto Adige dispone di una tradizione di viticoltura che risale a migliaia di anni. Teniamo molto a questa tradizione e in manifestazioni come quella odierna vogliamo informare e discutere le sfide e gli sviluppi della viticoltura altoatesina", ha detto il direttore del Centro di Sperimentazione Laimburg, Michael Oberhuber nel saluto inaugurale. Ogni regione deve essere trattata diversamente, per poter reagire adeguatamente sugli influssi esterni. Nella zona di Geisenheim, per esempio, sono stati ottenuti buoni risultati con lo spogliamento delle vigne per posticipare la maturazione delle uve, ha spiegato il professore Hans-reiner Schultz della locale università. La sfida più grande comunque sarebbe nel reagire alle condizioni in cambiamento, per esempio le precipitazioni altalenanti, un fenomeno legato al cambiamento climatico. Ma in questo periodo, dove l´ecobilancia e l´impronta carbonica diventano sempre più importanti, bisogna anche cercare di comunicare i fatti positivi: "Un ettaro di vigneto produce l´ossigeno per venti persone", ha detto il professore Schultz. Gianni Fabrizio, giornalista del Gambero Rosso, invece, nel suo intervento ha fatto presente che i vini altoatesini nell´arco degli ultimi 30 anni sono cresciuti molto sotto l´aspetto qualitativo a prezzi pur sempre adeguati. Specialmente tra gli consumatori italiani, l´Alto Adige è conosciuto come la regione del vino bianco di riferimento. I produttori altoatesini sono riusciti di farsi conoscere. Ora si tratterebbe di verificare quali sono le zone più adatte per il singolo vitigno. "La sfida sta nella scelta del vitigno più adatto alla singola zona", ha detto Fabrizio. Ma bisognerebbe anche pensare a superselezioni dalle zone più adatte e di offrire vini con un alto potenziale d´invecchiamento. Gli esperti della prassi osservano dei cambiamenti soprattutto per quanto riguarda il periodo di raccolta, ma reagiscono diversamente. Franz Haas ha raccontato dalle sue osservazioni che nella sua infanzia il Pinot noir è stato vendemmiato attorno i primi di novembre. Nel decennio passato però la raccolta più tardiva di questa varietà è stata fatta a settembre. Per cui Haas ha iniziato la coltivazione di viti in zone più alte. Il conte Michael Goess-enzenberg invece ha sottolineato che bisognerebbe lavorare in modo molto precisi nei vigneti per mantenere le piante sane e resistenti. I cambiamenti che influiscono sulla maturazione delle uve e sul carattere dei vini, però, non verrebbero notati dal consumatore medio, ha spiegato Gianni Fabrizio. Come si può osservare anche per altre regioni viticole, il cambiamento climatico offre nuove possibilità, per esempio spostando la coltivazione più in alto o in altre zone. Hansjörg Hafner del Centro di consulenza per la fruttiviticoltura ha detto che addirittura nella Val d´Isarco sarebbe possibile di raddoppiare la superficie coltivata di viti nell´arco dei prossimi dieci anni. La viticoltura altoatesina - La superficie coltivata di vite in Alto Adige ammonta a più di 5.300 ettari. La percentuale delle varietà di vini bianchi è di 55 percento, mentre quella di varietà di vini rossi è di 45 percento. Le varietà principali tra i bianchi sono il Pinot grigio, il Gewürztraminer e il Chardonnay, mentre tra i rossi spiccano la Schiava seguito dal Lagrein ed il Pinot noir. La produzione annua di vino in Alto Adige è di 350.000 hl di vino, 70 percento della quale viene lavorata dalle cooperative, altri 25 percento dall´associazione delle tenute vinicole e 5 percento dai vignaioli indipendenti.  
   
   
MONDELEZ ITALIA, PROTAGONISTA NEL PANORAMA ALIMENTARE ITALIANO DA OLTRE 40 ANNI CON MARCHI DI RICONOSCIUTA ECCELLENZA - PHILADELPHIA, SOTTILETTE®, MILKA, SPLENDID, HAG, FATTORIE OSELLA, ORO SAIWA, TUC, CIPSTER, FONZIES, RITZ, HALLS, MIKADO E VITASNELLA - SUPPORTA PER IL SECONDO ANNO CONSECUTIVO DIALOGO NEL BUIO A GENOVA.  
 
Anche quest¡¯anno prosegue la partnership con Dialogo nel Buio per rinforzare ancora di pi¨´ il legame tra l¡¯Azienda, la Citt¨¤ e la comunit¨¤ di Genova; citt¨¤ alla quale ¨¨ profondamente legata perch¨¨ ha visto nascere pi¨´ di 100 anni fa Saiwa, uno dei brand pi¨´ importanti del Gruppo in Italia. ¡°Al buio i sensi si accendono - con queste parole Valerio Di Natale, amministratore delegato di Mondelez Italia, parla della (ri)scoperta in assenza della vista di tutti gli altri sensi. E¡¯ proprio al buio, infatti, che il gusto trova la sua massima espressione. E nel buio, grazie ai prodotti di Mondelez Italia, vere e proprie icone alimentari, i sensi scoprono nuove dimensioni. Quindi ¨¨ un vero piacere poter dare anche quest¡¯anno il nostro contributo a questa iniziativa di grande valore sociale. Siamo certi che tutti i visitatori, piccoli e grandi, apprezzeranno e scopriranno che i nostri prodotti sono cos¨¬ buoni e unici che si riconoscono anche al buio¡±. Mondel¨¥z International, Inc (Nasdaq:mdlz) ¨¨ leader mondiale nel cioccolato, biscotti, caramelle, caff¨¨ e bevande istantanee. La company comprende i marchi della precedente Kraft Foods, Inc a seguito dello spin off del business grocery in Nord America completato a ottobre 2012. Mondelez Italia srl, nel nostro Paese, ha registrato nel 2011 un fatturato complessivo di oltre un miliardo di Euro, conta circa 1300 dipendenti con tre stabilimenti produttivi ad Andezeno, Caramagna e Capriata D¡¯orba, sede a Milano ed uffici a Genova. E¡¯ protagonista nel panorama dell¡¯industria alimentare italiana da oltre 40 anni con marchi come Sottilette, Philadelphia, Milka, Splendid, Hag, Fattorie Osella, Oro Saiwa, Premium, Tuc, Oreo, Cipster, Fonzies, Ritz, Yonkers, Halls, Mikado e Vitasnella. Ulteriori informazioni su www.Mondelezinternational.com e www.Facebook.com/mondelezinternational  
   
   
PARMIGIANO REGGIANO: AD UN ANNO DAL DOPPIO TERREMOTO, CASEIFICI APERTI PER DIRE “GRAZIE”  
 
Ad un anno di distanza dal doppio sisma del 20 e 29 maggio 2012, i caseifici del Parmigiano Reggiano colpiti dal terremoto rialzano la testa e, in segno di gratitudine per ogni aiuto ricevuto, per due week end consecutivi aprono le porte a quanti vorranno vedere i frutti della ricostruzione, effettuare nuovi acquisti solidali e partecipare a visite guidate all’interno di strutture di trasformazione e magazzini. “All’indomani del terremoto – sottolinea il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Giuseppe Alai – i 37 caseifici colpiti – con danni superiori ai 100 milioni di euro, quasi 600.000 forme cadute, 15.000 classificate come “rifiuto” e distrutte, 8.000 bins di forme avviate alla fusione perché inutilizzabili altrimenti, 600 allevamenti coinvolti - sono stati sostanzialmente “adottati” da milioni di consumatori, associazioni, imprese, gruppi spontanei formatisi sia in Italia che in altri Paesi”. A tutti coloro che hanno partecipato a questa gara di solidarietà – prosegue Alai - il Consorzio ha espresso una gratitudine senza riserve, assicurando inoltre assoluta trasparenza nella gestione dei fondi versati spontaneamente a favore del Comitato dei caseifici colpiti, la cui assegnazione è già iniziata sulla base di una ripartizione che tiene conto dell’effettivo danno subito al netto di quanto sarà recuperabile dalle polizze assicurative e dai contributi pubblici, la cui erogazione procede comunque con eccessiva lentezza”. “Il bilancio delle diverse azioni solidali rivolte ai consumatori e imprese – sottolinea il direttore del Consorzio, Riccardo Deserti – si chiude con un saldo pari a 1.199.332 euro: il dettaglio parla di 514.233 euro derivanti dalle vendite solidali effettuate dai caseifici del comprensorio di produzione, 486.614 euro legati alle vendite solidali effettuate dalle catene Coop Italia, Sigma, Mc Donald’s, Auchan, Unes e Sogegross, 31.046 euro pervenuti da altri operatori commerciali e 167.121 euro legati a donazioni spontanee e dirette al Comitato dei caseifici, tra le quali spicca il contributo di Fatro, impresa italiana attiva nei prodotti per la salute animale, che, da sola, ha versato 100.000 euro”. “Una mobilitazione straordinaria - spiega il presidente Alai - che bene esplicita il legame di tanti persone ed enti rispetto a quest’eccellenza italiana, tanto che la parola dell’anno 2012 è stata identificata dall’Università multilingue di Bolzano in “Parmigiano Reggiano solidale” (l’antiparola è stata “esodati” – ndr)”. E’ dunque a questa diffusa attenzione solidale che i caseifici emiliani e mantovani colpiti dal terremoto rispondono, ora, con un’iniziativa che non casualmente si intitola “Aperti per dire grazie”: due fine settimana (25-26 maggio e 1-2 giugno) in cui, come si diceva, i caseifici apriranno le loro porte e i magazzini per incontrare tutti coloro – sottolinea Deserti – “che vorranno toccare con mano i frutti di una rinascita alla quale hanno concorso davvero in tanti, a partire dagli stessi caseifici dell’intero comprensorio di produzione del Parmigiano Reggiano”. “Purtroppo – conclude Deserti – non tutti i caseifici colpiti dal terremoto sono già in grado di assicurare l’accoglienza e la partecipazione attiva all’iniziativa, ma anche per questi la rinascita è vicina”. L’elenco dei caseifici aderenti all’iniziativa – continuamente aggiornato – è disponibile sul sito del Consorzio (www.Parmigianoreggiano.it)  
   
   
GIUSTO SENZA ZUCCHERO®, NATA DALLA RICERCA NUTRIZIONALE GIULIANI, È UNA GAMMA DI PRODOTTI DAL SAPORE DOLCE, CHE GRAZIE ALLA SOSTITUZIONE DEL SACCAROSIO CON EDULCORANTI, È IDEALE PER CHI VUOLE LIMITARE L’APPORTO DI ZUCCHERI  
 
Si avvicina la primavera e di conseguenza anche l’estate con la famigerata prova costume; in questo periodo dell’anno la maggior parte delle persone inizia a seguire un’alimentazione controllata, che in abbinamento ad una regolare attività sportiva, aiuta ad arrivare in forma alle tanto agognate vacanze. Per venire incontro alle esigenze di tutti coloro che desiderano mantenersi in forma con gusto, limitando gli zuccheri Giuliani, ha creato la linea di alimenti Giusto Senza Zucchero. Giusto Senza Zucchero, nata dalla ricerca nutrizionale Giuliani, è una gamma di prodotti dal sapore dolce, che grazie alla sostituzione del saccarosio con edulcoranti, è ideale per chi vuole limitare l’apporto di zuccheri. I prodotti della linea possono essere inseriti nell’ambito di un’alimentazione controllata per non rinunciare al gusto e al piacere di qualche golosità. A colazione, a merenda e per gli spuntini c’è sempre il prodotto più adatto alle tue esigenze, a cominciare dalla prima colazione, come con i Frollini disponibili in due varianti, entrambi senza zuccheri aggiunti: Frollini ai cereali, con farina di frumento integrale e ricchi in fibre, dalla consistenza friabile e dal sapore rustico, oppure Frollini con gocce di cioccolato, con tante golose gocce di cioccolato, ottimi da inzuppare. Per chi al mattino preferisce la croccantezza, Giuliani propone Giusto Senza Zucchero Fette Biscottate, senza zuccheri aggiunti e fonte di fibre. Sono ideali per la prima colazione, ma si apprezzano anche in ogni momento della giornata, durante break, aperitivi e spuntini, in quanto rappresentano un valido sostituto del pane. Dorate e croccanti, sono ottime al naturale o spalmate con un filo di marmellata o miele. Frutta & Fibra, sono le gustose confetture extra con l’aggiunta del 3% di fibra, pensate per chi cerca tutta la naturalità della frutta con in più i benefici della fibra. Aiutano a raggiungere l’apporto giornaliero consigliato di fibre necessario per un’alimentazione equilibrata e per mantenere una normale attività intestinale. Non contengono aromi né coloranti artificiali e sono prive di glutine e conservanti. Disponibili nei gusti Prugna e Pesca-arancia Amara. La linea comprende anche altri gusti di conserve di Sola Frutta. Per ogni momento della giornata, quando l’organismo richiede una ricarica di energia o semplicemente per una pausa golosa, Giusto propone i gustosi Wafer senza zuccheri aggiunti con una ricca farcitura al cacao oppure al latte. La Barretta di Cioccolato Fondente e Arancia, con un ripieno di crema al delicato profumo di arancia, senza zuccheri aggiunti, nasce dalla prestigiosa tradizione cioccolatiera belga; è dolcificata con maltitolo e lattitolo per un minor apporto calorico. Questo raffinato prodotto è solo uno dei diversi gusti e formati dell’offerta di cioccolato della linea Giusto Senza Zucchero. Confezione e prezzo Frollini ai Cereali 350 g € 3,90 Frollini con Gocce di Cioccolato 350 g € 3,90 Wafer al Cacao 150 g € 3,00 Wafer al Latte 150 g € 3,00 Fette Biscottate 300 g € 3,90 Barretta di Ciccolato Fondente e Arancia 35 g € 1,50 Frutta & Fibra Prugna 240 g € 4,20 Frutta & Fibra Pesca-arancia Amara 240 g € 4,20 In vendita in farmacia, parafarmacia e negozi di alimentazione specializzata. Www.giustogiuliani.com  
   
   
LA TECNOLOGIA PER LA FOOD PREPARATION KENWOOD ACCOMPAGNA LE SFIDE DE “LA TERRA DEI CUOCHI” SU RAI 1! NUOVO PLACEMENT TELEVISIVO PER KENWOOD NEL FORMAT GASTRONOMICO IN ONDA VENERDÌ ALLE 21.10 SU RAI1, CHE VEDE ASPIRANTI CHEF CONTENDERSI IL MONTEPREMI FINALE DI 120.000 EURO.  
 
Kenwood è nel nuovo talent culinario di Rai 1: La Terra dei Cuochi. L’innovativa tecnologia per la food preparation Kenwood è l’ingrediente a disposizione di concorrenti e vip del nuovo programma di cucina condotto da Antonella Clerici, affiancata dal celebre chef Davide Scabin. Il format prevede una sfida gastronomica tra otto aspiranti cuochi, supportati da altrettanti vip, Alla fine di ogni puntata un concorrente viene eliminato. A giudicare la qualità dei piatti sono i parenti dei concorrenti, “al buio” perché ovviamente non sanno chi li ha preparati. Nuovo placement televisivo, dunque, per Kenwood. I concorrenti avranno a disposizione la grande versatilità della tecnologia per la food preparation dell’azienda del Gruppo De’ Longhi. Dal Kenwood Chef, la kitchen machine con movimento planetario, in grado di impastare, montare, frullare, tritare e tanto altro all’Hand Blender Triblade, innovativo e più veloce grazie alle sue 3 lame. Ed inoltre, potranno usare il Food processor Multipro, la centrifuga, lo sbattitore.  
   
   
IL CONSORZIO DELLA FOCACCIA DI RECCO A FIRENZE WINE TOWN FIRENZE, PIAZZA PITTI E LA FOCACCIA DI RECCO  
 
Onorati di essere stati invitati per prendere parte a questo bellissimo evento che si svolgerà a Firenze, il Consorzio della Focaccia di Recco, dal mar Ligure sbarcherà in Piazza Pitti per la prima volta, venerdì 17 e sabato 18 maggio. Degustazioni, spettacoli, musica e cultura nei Palazzi Storici di Firenze (Palazzo Pitti, Palazzo Capponi delle Rovinate, Palazzo Antinori, palazzo Davanzati, Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, Biblioteca delle Obiate, Loggia del Grano, Palazzo Pazzi Quaratesi, Museo del Bargello) che ospiteranno le eccellenze dell’enologia italiana. In abbinamento, Firenze in Piazza Pitti ha voluto offrire una selezionatissima e ristrettissima rosa di “Spettacoli di Street Food”, fra cui la Focaccia Di Recco. Recco è la città della Focaccia Col Formaggio e con i Comuni limitrofi (Sori, Avegno e Camogli) inseriti nella zona di produzione prevista nel disciplinare I.g.p. Redatto e approvato dal Consorzio Focaccia, farà di questa opportunità un ottimo veicolo di promozione. Il Consorzio della Focaccia, per promuovere il prodotto, i suoi consorziati ed il territorio che rappresenta, partecipa ad eventi di grande portata e/o di alta immagine, quali Salone del Gusto a Torino o Cheese a Brà di Slow Food, Euroflora e Salone Nautico a Genova, a Milano l’Artigiano in Fiera nell’area Cna Liguria, Liguria da Bere a La Spezia (evento organizzato da Regione Liguria e Unioncamere Liguri) oltre a presenze Istituzionali in eventi dedicati alla stampa. In questo contesto Wine Town si inserisce come una perla, certi del successo dell’evento e del Consorzio della Focaccia di Recco, per la prima volta a Firenze. I focacciai recchesi del Consorzio saranno così in scena da venerdì pomeriggio, portando un pezzo goloso di Liguria in piazza Pitti a Firenze per esibirsi nella preparazione a vista della “regina delle focacce italiane” incantando e conquistando gourmet fiorentini ed turisti, perché anche questa è un’arte!  
   
   
BRERA EXPO WINE TOUR, LE VIE DEL CHIANTI IN CITTÀ COMMERCIANTI, RAGAZZI EX BECCARIA, DOCENTI DELL’OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI BRERA E STUDENTI DELL’ACCADEMIA DI BRERA, CON IL CONSORZIO VINO CHIANTI INSIEME PER OFFRIRE UN ASSAGGIO DI EXPO ALLA CITTA’  
 
Dal 21 al 23 maggio sarà organizzato, all’interno degli Expo Days del Comune di Milano, Le Vie del Chianti in città, tour enogastronomico per conoscere i migliori vini del Consorzio Vino Chianti. Brera Expo Wine Tour, Le vie del Chianti in città è un’idea che nasce dalla collaborazione tra l’Associazione dei commercianti di Brera, la comunità per adolescenti ex Beccaria Kayros, alcuni studenti dell’Accademia di Brera, i docenti dell’Osservatorio Astronomico di Brera, con il Consorzio Vino Chianti, per offrire un assaggio di Expo alla città. Gli adolescenti che hanno avuto un passato difficile nel carcere Beccaria sono il perno di tutta l’iniziativa. Expo Brera Wine Tour è infatti l’occasione per far conoscere e sostenere l’attività di catering professionale che hanno realizzato con De Gustibus e che rappresenta per loro la possibilità di reintegrarsi nella società. Per la prima volta nel quartiere di Brera, da martedì 21 a giovedì 23 maggio, sarà allestito un affascinante percorso enogastronomico, per scoprire e fare un’esperienza sensoriale tra i profumi, i sapori e i luoghi delle cantine del noto consorzio toscano. Le vetrine dei negozi aderenti all’iniziativa avranno un particolare e scenografico allestimento a tema, con uva, tralci, bicchieri e bottiglie di vino Chianti per un’atmosfera di grande fascino. I bar e i ristoranti che hanno aderito all’iniziativa offriranno degustazioni gratuite di Chianti Docg accompagnate da assaggi di formaggio francese Paysan Breton e dagli stuzzichini preparati dal catering dei ragazzi ex Beccaria della comunità Kayròs di Don Claudio Burgio. Per ottenere le degustazioni basterà richiedere lo “speciale buono degustazione” ai negozi del quartiere che hanno esposto il marchio Brera Expo Wine Tour. Per chi vorrà portarsi a casa un assaggio di Brera Expo Wine Tour, in piazza del Carmine sarà allestito un mini stand dove acquistare il vino Chianti e le prelibatezze realizzate dai ragazzi. Tutti i proventi andranno alla comunità Kayròs. La kermesse avrà inizio con un evento martedì 21 maggio alle ore 17 al punto Enel di Via Broletto con un incontro con l’Astrofisica dell’Osservatorio di Brera, Anna Wolter, sul tema – “Enog-astronomia: rosso marziano, l’universo etilico. Come si producono tutti gli elementi che si trovano sulla Terra e che regolano la nostra chimica, cioè la vita. All’interno dell’omonimo spazio multimediale con bar annesso, sarà allestito per tre giorni un Chianti Point: un viaggio nell’universo sconosciuto, osservando le stelle e sorseggiando un buon calice di Chianti. Più che soddisfatto il Presidente, Giovanni Busi: “Abbiamo aderito con grande entusiasmo a questo progetto dalla duplice natura, promozionale e sociale, in quanto riteniamo che un palcoscenico di tale portata possa aiutare a far conoscere più da vicino una delle più importanti realtà vinicole italiane, il Chianti, un patrimonio storico e culturale che appartiene a tutti noi. Allo stesso modo, sosteniamo a gran voce l’aspetto che tocca tutti noi da vicino, il risvolto sociale del progetto: i fondi raccolti durante la tre giorni di manifestazione andranno all’associazione Kayròs di don Claudio”. Con Le Vie del Chianti, infine, si vuole esprimere “Il” concetto di territorio attraverso un vino che vuole offrire qualità, emozioni e uno stile da raccontare, lo stile Chianti di un prodotto giovane, fresco e contemporaneo. Gli allestimenti del vigneto urbano saranno curati e realizzati dagli studenti Karim Abdel e Antonio Gramegna della prestigiosa Accademia di Belle Arti di Brera. L’evento è patrocinato dal Comune di Milano e inserito all’interno degli “Assaggi di Expo”, che anticipano l’Expo 2015 e affrontano le tematiche dell’enogastronomia di qualità e della salute. “Siamo orgogliosi di essere i promotori di una manifestazione culturale ed enogastronomica così originale – spiega Eleonora Scaramucci, Presidente dell’Associazione Commercianti Brera – che consentirà di conoscere una tra le denominazioni italiane più conosciute al mondo, il Chianti, patrimonio gastronomico del nostro Paese, ma anche di contribuire ai preparativi per l’Expo 2015, grandioso appuntamento, unico nel suo genere e di taglio internazionale”  
   
   
DONATELLA CINELLI COLOMBINI NUOVA PRESIDENTE DELLA DOC ORCIA DONATELLA CINELLI COLOMBINI SUCCEDE A DONELLA VANNETTI ALLA GUIDA DELLA DOC ORCIA LA DENOMINAZIONE” PIÙ BELLA DEL MONDO” IN UN TERRITORIO ISCRITTO NEL PATRIMONIO DELL’UMANITÀ UNESCO. E’ UNA DELLE DOC PIÙ GIOVANI E PIÙ PICCOLE, MA CON GRANDI PROGETTI DOC ORCIA  
 
Il territorio dell’Orcia è un’area collinare nel Sud della Toscana dove la vite e l’olivo sono coltivati da secoli. E’ una zona piena di città d’arte, di centri termali, con uno dei paesaggi agricoli più belli del mondo che l’Unesco ha riconosciuto patrimonio dell’Umanità. La Doc Orcia è nata il 14 febbraio 2000 e si estende su 13 comuni: Buonconvento, Castiglion d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Giovanni d’Asso, San Quirico d’Orcia, Trequanda e parte di Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena. "I vini sono davvero buoni e manifestano tutto l’impegno e la passione dei produttori che nella stragrande maggioranza fanno tutto direttamente: dalla vigna alla vendita delle bottiglie" ha detto Donatella Cinelli Colombini, sottolineando come, in un mondo globalizzato, nella Doc Orcia il vino sia ancora un prodotto familiare benché siano attivi ottimi consulenti agronomi e enologi. La denominazione comprende le varietà Orcia rosso con almeno il 60% di Sangiovese e Orcia Sangiovese entrambe anche nella tipologia Riserva, Orcia bianco, rosato e Vin Santo. Il territorio ha nel turismo il suo motore economico più importante ed infatti, lo scorso anno, i 13 comuni della Doc Orcia hanno registrato 1.800.000 presenze turistiche. "Proprio la bellezza del territorio della Doc Orcia e i turisti che ogni anno vengono a visitarlo sono - secondo Donatella Cinelli Colombini - la principale destinazione commerciale della giovane denominazione, nata fra due colossi come il Brunello di Montalcino e il Vino Nobile di Montepulciano". A chi le domanda se il nuovo incarico nella Doc Orcia significa un allontanamento da Montalcino Donatella risponde sorridendo "assolutamente no, le mie radici sono nella terra del Brunello". Consorzio Vino Doc Orcia Del Consorzio fanno parte 37 aziende 29 delle quali imbottigliano con marchio proprio. Oltre a Donatella Cinelli Colombini, nel nuovo Consiglio di Amministrazione della Doc Orcia siedono 8 membri: Andrea Bruni (vicepresidente) agronomo consulente di Podere Forte di Castiglion d’Orcia, Roberto Terzuoli dell’Azienda Sasso di Sole Torrenieri – Montalcino, Paolo Salviucci Cantina Campotondo di Castiglion d’Orcia, Marco Capitoni dell’omonima azienda di Pienza, Antonio Rovito dell’Azienda Val d’Orcia Terre Senesi di Castiglion d’Orcia, Gabriella Giannetti dell’azienda San Savino ancora di Castiglion d’Orcia, Emanuele Bizzi direttore dell’Azienda agricola Trequanda e Giuseppe Olivi dell’Azienda Le Buche di Sarteano. Donatella Cinelli Colombini Nata a Siena nel 1953 si è laureata in Storia dell’arte con il massimo dei voti. Nel 1993 ha inventato “Cantine aperte”, la giornata che in pochi anni ha portato al successo l’enoturismo in Italia. Oggi insegna turismo del vino nei Master post laurea. Nel 1998 ha lasciato l’azienda di famiglia per crearne una sua composta dalla Fattoria del Colle a Trequanda con cantina di Chianti e centro agrituristico e dal Casato Prime Donne a Montalcino dove produce Brunello con, caso unico in Italia, un organico di sole donne. Nel 2003 ha vinto l’Oscar di miglior produttore italiano ed ha pubblicato il “Manuale del turismo del vino”. Nel 2007 è uscito il suo secondo libro “Marketing del turismo del vino” su un argomento che Donatella insegna nei Master post laurea di diverse università. Dal 2001 al 2011 è stata Assessore al turismo del Comune di Siena a lei si deve l’ideazione del “trekking urbano”. Nel 2012 le è stato assegnato il “Premio Internazionale Vinitaly” -------------------------------------- Per maggiori informazioni Consorzio del Vino Doc Orcia 0577 887471 info@consorziovinoorcia.It Casato Prime Donne – Montalcino, Si Fattoria del Colle – Trequanda Si  
   
   
TALISKER STORM: ARRIVA IN ITALIA LA PRIMA TEMPESTA A COMANDO DEL MONDO  
 
A Milano il 21 maggio in occasione del lancio del whisky Talisker Storm Martedì 21 maggio a partire dalle ore 18 alla Triennale di Milano il single malt scotch whisky Talisker Storm, l’unico malto che nasce sull’Isola di Skye al largo delle coste occidentali scozzesi, consentirà a tutti gli amanti dell’avventura e agli appassionati di single malt d’eccellenza di sfidare le forze della natura cimentandosi con la prima tempesta interattiva del mondo. Una vera e propria tempesta a comando che sarà generata da un’installazione alta quasi 8 metri che, grazie alla combinazione di vento, pioggia, fulmini, nebbia e tuoni, ricreerà nel centro di Milano le condizioni atmosferiche di quell’angolo di Scozia da cui proviene Talisker. Un’esperienza che gli ospiti potranno governare a proprio piacimento modulando l’intensità degli effetti con appositi comandi e che garantirà ai coraggiosi che decideranno di cimentarsi con la tempesta un’avventura indimenticabile. Liz Bentley, a capo della Royal Meteorological Society commenta: "L´isola di Skye è uno di quei luoghi dove tutte le stagioni possono alternarsi in un unico giorno. Un’area influenzata dall´Oceano Atlantico e dalla Corrente del Golfo che conferiscono al territorio un clima mite, umido e ventoso. L’isola di Skye viene così sferzata dalle tempeste atlantiche con venti che raggiungono i 130 km/h e 1,500 mm di pioggia all’anno”. Milano rappresenta la seconda tappa di un viaggio europeo che ha visto l´installazione di Talisker Storm toccare la città di Londra e che prossimamente farà tappa a Berlino. Mark Lockhead, il Distillery Manager di Talisker, dichiara: "Ogni nuovo membro della famiglia Talisker deve essere all’altezza di questo nome e sono orgoglioso di dire che Talisker Storm non fa eccezione. L’inconfondibile whisky che creiamo con tanta passione e cura qui a Skye dice molto della terra selvaggia dalla quale è nato. Siamo soddisfatti dell´abilità con cui i nostri Master Distillers hanno creato questo nuovo Talisker e ‘Storm’ è decisamente il nome più appropriato!" Per partecipare a Talisker Storm è necessario prenotarsi via email all’indirizzo taliskerstorm@attila.It o allo 02 34970754. Talisker Talisker racconta della rude e sferzante bellezza dei mari tempestosi della sua terra d’origine: l’isola di Skye. Un whisky potente apprezzato da molti sin dal 1830 per la sua sapidità, le note torbate, il carattere affumicato e le finiture pepate. Il forte legame con il mare di Talisker ha portato il brand ad associarsi a molte competizioni acquatiche da supporter alla Rnli () fino alla Whisky Talisker Atlantic Challenge, la gara di canottaggio più duro del mondo, che a dicembre 2013 vedrà equipaggi provenienti da tutte le nazioni sfidarsi in un percorso che va dalle Canarie fino ad Antigua. Talisker 10 yo, 18 yo, Distillers Edition, Storm e Port Ruighe sono ampiamente distribuiti. Www.malts.com