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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 21 Maggio 2013
FORUM DEI GIORNALISTI: TOSCANA PONTE POSSIBILE CON LE VOCI DI LIBERTÀ DEL MEDITERRANEO  
 
Firenze, 21 maggio 2013 - “Quando si parla di diritti e di libertà, la Toscana c’è e ci sarà sempre di più. Il nostro impegno è quello di diventare un ponte e un riferimento costante per le tante voci di libertà, spesso giovani, che vengono dal Mediterraneo e si distinguono con idee e azioni concrete, soprattutto nel campo dell’informazione, in quei paesi in cui la libertà di parola e di espressione non trovano asilo”. Lo ha detto il 17 maggio a Firenze Vittorio Bugli, assessore regionale alla presidenza che ha portato i saluti della Regione Toscana al Forum dei giornalisti del Mediterraneo. Un’iniziativa promossa da Isf, l’associazione a difesa della libertà di stampa e di espressione nel mondo, e organizzata per fare il punto sullo stato dei diritti umani e dei livelli di democratizzazione dopo le ‘primavere arabe’. Da sempre in campo per i diritti, con azioni concrete - Bugli ha sottolineato la lunga tradizione in difesa dei diritti umani e della libertà della Toscana, citando il Meeting che si svolge da sedici anni a dicembre al Palamandela di Firenze, ogni volta con migliaia di ragazzi delle scuole medie e superiori, per parlare delle libertà e dei diritti dovuti (e più spesso negati) nel mondo. “Proprio nel 2010 – ha ricordato Bugli – questo evento lo abbiamo dedicato alla libertà delle idee e dunque della libertà di espressione. Sul palco c’erano anche gli scrittori ed intellettuali perseguitati ed accolti dalla rete delle città rifugio, tra cui Grosseto, Chiusi, Certaldo, Pontedera, che fa capo all’organizzazione Icorn, con sede in Norvegia, di cui la Toscana fa parte fin dalla nascita”. “Questo per dire – ha proseguito – che il nostro impegno si declina da sempre in azioni concrete e così dovrà essere anche in futuro. Guardando ancora di più all’area del Mediterraneo, lo stesso mare che bagna la Toscana ma anche molti dei paesi arabi dove un crescente fermento politico, culturale e intellettuale, soprattutto tra i giovani, è seguito ad un preoccupante aumento dell’azione repressiva e liberticida da parte dei governi”. Da qui la totale disponibilità della Regione ad “accogliere idee e promuovere iniziative che possano amplificare questo fermento”. Quirico libero e democrazia in Siria – Bugli si è soffermato alla fine anche sulla gravissima situazione della Siria.giornalisti e blogger che hanno partecipato al Forum sono arrivati in questi due giorni anche da quel paese, oltre che dalla Tunisia e dalla Turchia, dall’Egitto e dall’Iraq, dal Medio Oriente e dal Maghreb in genere. Bugli ha ricordato il dramma di Domenico Quirico, il giornalista italiano della Stampa scomparso in Siria alla fine di aprile, sostenendo con convinzione l’appello che il Forum dei giornalisti del Mediterraneo rivolge alla comunità internazionale per l’immediata cessazione delle violenze sul popolo siriano, per la totale libertà di accesso e movimento per le associazioni umanitarie impegnate nei soccorsi e per i giornalisti che quel che sta succedendo vogliano raccontare: per l’affermazione di un regime democratico secondo le aspirazioni manifestate apertamente da gran parte della popolazione siriana.  
   
   
ASSEMBLEA UNICOM: CONFRONTO E CONDIVISIONE SUI “VALORI” CHE FANNO “VOLARE”  
 
Milano, 21 maggio 2013 - Nella magnifica cornice di Napitia in Calabria si è svolta la “tre giorni Unicom” che ha visto le Associate riunite per l’Assemblea Generale, tre giorni insieme per rafforzare il percorso di crescita e sviluppo intrapreso con l’Assemblea elettiva dello scorso anno e riaffermare il ruolo fondamentale che un’Associazione deve rivestire: partecipazione, confronto, condivisione e rappresentanza. Venerdì 17 Maggio si è svolta l’Assemblea che, oltre all’espletamento degli adempimenti statutari, ha visto la relazione del Presidente Donatella Consolandi imperniata sui risultati raggiunti nel primo anno di mandato del nuovo Consiglio Direttivo e su quanto resta ancora da fare per raggiungere gli importanti obiettivi prefissati. Positivo il parere della base associativa sul lavoro sin qui svolto. La giornata è proseguita con gruppi di Lavoro nei quali le Associate hanno delineato un percorso evolutivo dell’Associazione basato su tre punti cardine: governance, lobby e rete. La presenza del formatore Paolo Manocchi e il suo richiamo agli “8 valori per volare” ha contribuito ad accrescere empatia e motivazione tra le persone presenti ponendo le basi per i futuri sviluppi dell’associazione mantenendo fede a quei valori di etica e professionalità che l’associazione degli imprenditori italiani della comunicazione ha fatto propri.  
   
   
SALONE DEL LIBRO: LINGUA MADRE E´ UNA PERLA A CUI NON VOGLIAMO RIUNUNCIARE  
 
Torino, 21 maggio 2013 - “Il concorso Lingua Madre è una perla a cui non vogliamo rinunciare”. È quanto ha detto l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Michele Coppola, intervenuto ieri al Salone del Libro di Torino per la premiazione del concorso letterario nazionale. “Un’iniziativa che ci ha regalato grandi soddisfazioni ed emozioni – ha aggiunto l’assessore – per il consenso incontrato e per la grande partecipazione. È emozionante vedere quanti racconti pervengano ogni anno al concorso e vederli poi trasformarsi in un libro”. “Lingua Madre e il Salone del Libro – ha concluso Coppola – ci dimostrano come l’identità sia il prodotto di tante culture diverse e straordinarie. Oggi da parte di molti c’è ancora la paura di comprendere ciò che ci sta intorno, ma occorre superare alcune incongruenze ed ipocrisie, di cui la maggior parte di noi è stufo”.  
   
   
ALL´IBF I TITOLI ITALIANI CONQUISTANO IL MERCATO ASIATICO  
 
 Torino, 21 Maggio 2013 - Grande successo per la dodicesima edizione dell’Ibf – International Book Forum, il progetto del Salone Internazionale del Libro di Torino dedicato allo scambio di diritti editoriali per la traduzione e l’adattamento cinematografico e televisivo. Anche nel 2013 l’Ibf è stato un momento fondamentale di business per editori e agenti letterati di tutto il mondo, che sono sbarcati a Torino per incontrarsi, individuare nuovi contatti e fare affari. Nei giorni di giovedì, venerdì e sabato sono stati oltre 7000 gli incontri tra i 750 operatori professionali accreditati, grazie al sostegno sempre più determinante della Regione Piemonte, grazie alla quale quest’anno l’Ibf è stato inserito nel Pif – Progetto Integrato di Filiera Torino-piemonte Graphic Arts & Excellences, nell´ambito del Piano per l´internazionalizzazione sostenuto dal Fondo di Sviluppo e Coesione. Il progetto - gestito dal Centro Estero per l’Internalizzazione (Ceipiemonte) su incarico della Regione e della Camera di commercio di Torino - coinvolge trenta imprese piemontesi attentamente selezionate tra quelle operanti nei comparti dell´editoria, della grafica e della cartotecnica. Obiettivo del Pif è lo sviluppo internazionale della filiera piemontese, partendo dalla creazione di un’offerta aggregata di eccellenze, e la creazione di partenariati commerciali con clienti internazionali di Europa Centro-orientale, Francia, Germania, Svizzera e Turchia, ma anche Usa e Nord Africa. L’ibf si conferma un’eccellenza sabauda, riconosciuta da tutti i più grandi player dell’editoria nazionale e internazionale, e da quest’anno – per la prima volta - anche asiatica, con la partecipazione di 13 delegati provenienti da Cina, Giappone e Corea. Numerose le trattative concluse: tra i titoli più quotati, Un uomo di Oriana Fallaci (Rizzoli) venduto a Dudaj Publishing (Albania); Il mercante di libri maledetti di Marcello Simoni (Newton Compton) venduto a Giappone, Gran Bretagna Ungheria; Limbo di Melania Mazzucco (Einaudi) venduto alla Contempo (Svezia); Non so niente di te di Paola Mastrocola (Einaudi) venduto a Bertelsmann (Germania); Cocaina di Carlotto-carofiglio-de Cataldo (Einaudi) venduto in Gran Bretagna. Sono stati svelati i titoli dei 4 libri italiani che partecipano all´Adaptlab, programma di adattamento di opere letterarie per il piccolo e grande schermo. Sono Escluso il cane, di Carlo D´amicis (Minimum Fax, 2006); Un uso qualunque di te, di Sara Rattaro (Giunti, 2012); La mia banda suona il porn, di Paolo Baron e Raffaella R. Ferrè (80144 edizioni, 2009);Burnesha, di Leoreta Ndoci (premio Torino Film Festival 2012 del concorso Lingua Madre). Dopo un percorso di sessioni online e tre workshop residenziali si giungerà alla presentazione finale a un gruppo di produttori internazionali e professionisti del settore, provenienti da tutto il mondo, in occasione del Meeting Event del Torinofilmlab di novembre 2013. Adaptlab è un progetto promosso da Torinofilmlab e Ibf in collaborazione con Initiative Film, Salone Internazionale del Libro di Torino, Museo Nazionale del Cinema di Torino, Fip - Film Investimenti Piemonte e Film Commission Torino Piemonte, sotto il patronato della Regione Piemonte. Curiosità della giornata di chiusura, l’arrivo di Henry Winkler, l’attore celebre per aver interpretato Fonzie nella serie tv cult Happy Days. L’attore ha scelto l’ambiente riservato e confortevole dell’Ibf per rilasciare una serie di interviste agli organi di stampa. Come ogni anno, inoltre, i partecipanti hanno avuto a disposizione l’Ibf Lounge: sono stati più di 1500 i pasti serviti da Valsesiain agli ospiti italiani e stranieri durante i 3 giorni di manifestazione. L´international Book Forum 2013 è un´iniziativa del Salone Internazionale del Libro di Torino. Quest’anno, per la prima volta, l’evento si colloca nel quadro di un progetto integrato dedicato all’ internazionalizzazione della filiera dell’editoria, della grafica e della cartotecnica cofinanziato dal Fondo di Sviluppo e Coesione nell’ambito del Piano per l’Internazionalizzazione di Regione Piemonte e Unioncamere Piemonte, realizzato da Ceipiemonte.  
   
   
IL MAGGIO DEI LIBRI 2013 PROSEGUE FINO AL 31 MAGGIO LA CAMPAGNA NAZIONALE DI PROMOZIONE DELLA LETTURA CON LA FESTA DEL LIBRO (23 MAGGIO) E CENTINAIA DI INIZIATIVE E ADESIONI IN SCUOLE, BIBLIOTECHE, LIBRERIE, CENTRI COMMERCIALI, TRENI, UFFICI POSTALI.  
 
Milano, 21 maggio 2013 - Continua con successo il Maggio dei Libri, la campagna nazionale promossa dal Centro per il Libro e la Lettura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali in collaborazione con l´Associazione Italiana Editori, sotto l´Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l´Unesco. Iniziata il 23 aprile (in coincidenza con la Giornata mondiale Unesco del libro e del diritto d´autore), la campagna si accinge a entrare nelle sue due settimane finali, che comprenderanno la Festa del Libro (23 maggio) e si concluderanno il 31 maggio. Centinaia gli appuntamenti previsti, distribuiti sull´intero territorio nazionale. Sono coinvolte biblioteche, librerie, festival, associazioni culturali e grandi happening dell´editoria italiana come il Salone del Libro di Torino, ma anche location inedite, “contaminate” dai libri e dalla lettura grazie alla collaborazione di partner come Unicoop-tirreno (incontri e reading nei supermercati del Lazio e della Toscana), Poste Italiane (in uffici postali e Posteshop), Italo (sui treni ad alta velocità). Nelle ultime due settimane di maggio giungeranno a conclusione anche i tanti progetti dedicati ai ragazzi e alle scuole, mentre, dopo la chiusura della campagna, la giuria nominata dal Centro per il Libro e per la Lettura deciderà i vincitori del Premio Il Maggio dei Libri, destinato alle iniziative più curiose e interessanti, promosse da biblioteche, scuole, associazioni culturali, librerie, strutture sanitarie e di reinserimento. La campagna prosegue anche online, sul sito ufficiale www.Ilmaggiodeilibri.it e, in ambito social, su Twitter (@maggiodeilibri) e Facebook (www.Facebook.com/ilmaggiodeilibri). I Luoghi Del Maggio Dal Salone del Libro ai supermercati di Ipercoop-tirreno A conferma della straordinaria varietà di situazioni e ambientazioni in cui si sviluppa Il Maggio dei libri, segnaliamo due iniziative quasi complementari, in programma nei quindici giorni finali della campagna. Il 18 maggio alle ore 18, all´Arena del Bookstock Village del Salone del Libro di Torino, viene presentato il catalogo della mostra 1861-2011. L´italia dei libri, edito dal Centro per il Libro e la Lettura. Confermando un rapporto già avviato nelle scorse edizioni, la campagna di promozione alla lettura e il grande salone letterario si incontrano in un appuntamento a cui partecipano Gian Arturo Ferrari (presidente del Centro per il Libro e la Lettura), Flavia Cristiano (direttore del Centro per il Libro e la Lettura), Rolando Picchioni (presidente della Fondazione per il libro, la musica e la cultura), Giorgio Ficara (docente di letteratura italiana all´Università di Torino), Luisa Capelli (docente di economia e gestione delle imprese editoriali all´Università Tor Vergata di Roma), Luca Fornara e Viviana Giannotti (Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato). Sarà l´occasione non solo per presentare il prestigioso catalogo della mostra – prodotta dalla Fondazione per il libro, la musica e la cultura in occasione del 150° anno dell´Unità d´Italia e conclusasi durante la scorsa edizione de Il Maggio dei libri – ma per lanciare anche una nuova e ambiziosa iniziativa digitale: un portale Web che valorizzerà e integrerà i contenuti della mostra, con un taglio prevalentemente didattico. L´incontro sarà arricchito dalle letture a cura dell´attore Fabrizio Gifuni. In atmosfere e location completamente diverse – ma dedicate in questa occasione a diffondere e a condividere la passione per i libri e per la lettura – si chiuderà il ciclo di appuntamenti organizzati all´interno dei supermercati toscani e laziali della catena Unicoop-tirreno. Un vero e proprio tour de force finale che comprende incontri sui grandi della canzone italiana (il 22 maggio, appuntamento dedicato alle parole e alla musica di Francesco Guccini, in via Laurentina a Roma), favole per bambini (il 17 maggio all´Ipercoop Aprilia 2, in provincia di Latina), analisi del rapporto tra Stendhal e Civitavecchia (il 17 maggio alla Coop di Civitavecchia), letture animate per ragazzi (il 17 maggio a Guidonia), presentazioni letterarie (il 29 maggio a Follonica, in provincia di Grosseto) e altre iniziative a Civita Castellana (Viterbo), Cecina (Livorno) e Roma, dove si andrà anche oltre la naturale scadenza de Il Maggio dei Libri (con una biblioteca itinerante che toccherà la piazzetta del Centro Commerciale Casilino il 18 maggio, il Parco di Tor Tre Teste il 1° giugno e l´Area Verde di Viale Alessandrino il 15 giugno). Il ciclo di eventi organizzato da Unicoop-tirreno rientra nello spirito universale della campagna di promozione alla lettura, quello che punta a diffondere la passione per i libri anche in contesti poco tradizionali e che quest´anno coinvolge ospedali, case circondariali, parchi, spiagge, treni (in partnership con Italo), uffici postali (con Poste Italiane). L´italia Del Maggio Regioni, città, idee, letture: centinaia di appuntamenti E´ una mappa eterogenea, coloratissima, che copre tutte le regioni italiane, quella delle iniziative in programma nelle due settimane conclusive de Il Maggio dei Libri. Un serbatoio di stimoli, approfondimenti e curiosità dal quale emergono tanti possibili e intrecciati percorsi tematici. Gli incontri della campagna possono offrire l´occasione per riscoprire grandi protagonisti della letteratura e della cultura italiana del Xx e del Xxi secolo: è il caso della mostra D´annunzio e le arti del libro, inaugurata alla Biblioteca Berio di Genova, sabato 18 maggio (come parte delle celebrazioni per il 150° anno dalla nascita del Vate); della suggestiva iniziativa Se una notte di maggio un viaggiatore, visita notturna alla Rocca Viscontea di Castell´arquato (Piacenza), condotta con l´accompagnamento di pagine dell´opera di Italo Calvino; dell´Aperitivo Bibliotecario con Dino Buzzati, tra autografi e libri speciali, organizzato per la sera del 31 maggio dalla Biblioteca civica di Belluno; oppure, venendo a un narratore contemporaneo molto amato dal pubblico, al progetto Ti prendo e ti porto via del Liceo Classico “P.colletta” di Avellino, articolato fino al 31 maggio attraverso incontri di lettura sui romanzi di Niccolò Ammaniti. Come già detto, una prerogativa originale e caratteristica de Il Maggio dei Libri è quella di portare i libri e la lettura in luoghi in cui – nel migliore dei casi – la parola scritta appare solo di sfuggita: come gli stabilimenti balneari teatro di La biblioteca fuori di sé... In spiaggia, servizio di lettura e prestito gratuito in spiaggia promosso dalla Biblioteca di Baia Flaminia a Pesaro e a cui aderiscono diversi bagni della località marchigiana; il Bibliobus inaugurato il 30 maggio dalla Biblioteca provinciale di Cosenza; le Passeggiate d´autore programmate per le strade di Roma, sabato 18 maggio, a cura delle Librerie Feltrinelli; il reading itinerante in undici tappe Leggendo ancora insieme, che coinvolgerà tutte le borgate di Oristano (appuntamenti il 17, 20, 23, 27 e 31 maggio); o la quarta edizione del festival Trabocchi Libri e Rose, in programma fino al 30 giugno nell´incantevole scenario della Costa dei Trabocchi, in provincia di Chieti. Inevitabilmente, nel 2013 molti incontri hanno come sfondo la rete Internet, i social network e le nuove tecnologie digitali. Un mondo virtuale che viene esplorato a ogni latitudine: dalla Biblioteca Civica di Riva Del Garda (Trento), dove il 30 maggio è in programma l´incontro #Odissea – Il viaggio di Ulisse ai tempi di Twitter alla Biblioteca Nazionale “Sagarriga Visconti Volpi” di Bari, dove prosegue fino al 31 maggio la presentazione dei lavori svolti dagli alunni del Laboratorio didattico Da Gutenberg agli e-book, fino alla Sicilia che incontra Guglielmo Scilla, una delle prime vere Youtube star italiane, protagonista sabato 18 maggio alla Libreria Feltrinelli di Catania della presentazione del suo primo romanzo L´inganno della morte. La varietà delle iniziative de Il Maggio dei Libri non sta solo nella distribuzione geografica, ma anche nella differente tipologia di eventi. L´immaginario dei libri e della lettura è esplorato a 360 gradi: dai classici incontri con l’autore, come Discorso diretto. Parola agli scrittori, organizzato dalla Fondazione Bellonci con protagonista Daria Bignardi il 21 maggio al Teatro Palladium di Roma, fino a sconfinare nel territorio del reading e della performance spettacolare (come accade nella serie di letture organizzate da Emons: Audiolibri al Salone del Libro di Torino, attorno a inediti abbinamenti: Giovanna Mezzogiorno alle prese con pagine di Emily Dickinson, Francesco De Gregori con Cuore di tenebra di Joseph Conrad, Fabrizio Gifuni con il pasticciaccio brutto di Carlo Emilio Gadda); allestendo veri e propri tornei di lettura per ragazzi, come quello in programma dal 21 al 30 maggio alla Biblioteca comunale di Campello Sul Clitunno (Perugia) o come le Liberiadi: Piccole olimpiadi del libro per piccoli lettori dal 20 al 23 maggio in scena alla Biblioteca “Don G.libutti” di Cancellara (Potenza). Il libro potrà essere scambiato, nelle tantissime iniziative che riportano in auge la pratica del bookcrossing (per esempio, fino al 23 maggio il progetto Serendipity2013 dell´Istituto Comprensivo “G.lucio” di Muggia, Trieste o il Bookcrossing Day del 26 maggio a Osnago, Lecco) o anche regalato a una biblioteca, una libreria, un ospedale (è il caso dell´iniziativa Dona un libro alla tua biblioteca, che si conclude il 23 maggio presso la Biblioteca comunale di Portocannone, Campobasso). Infine il libro – nella sua ideazione e creazione – potrà anche essere “insegnato”, obiettivo dell´ambizioso progetto Holden Reborn, la nuova incarnazione della storica scuola torinese di scrittura, che Alessandro Baricco presenta in un tour itinerante (il 21 maggio, tappa alla Libreria Feltrinelli di via de´ Cerretani a Firenze). Ma si tratta solo di pochi esempi – uno per regione – estratti tra gli oltre 2.350 che fanno da linfa vitale a Il Maggio dei Libri 2013. Anche in questa edizione la partecipazione alla campagna è stata eccezionale, con particolare segnalazione per l´adesione delle province coinvolte dal progetto biennale di promozione della lettura In Vitro, lanciato dal Centro per il Libro e la Lettura (Biella, Lecce, Nuoro, Perugia, Ravenna, Terni e Siracusa). E per il Veneto, che aderisce alla campagna con Libriadi, un grande progetto che per circa 8 mesi ha coinvolto 5.200 alunni delle scuole elementari e medie di 27 istituti di Verona e provincia e uno della provincia di Vicenza in letture, giochi con i libri e incontri con gli autori, e che si conclude con le premiazioni il 27 maggio. Trovate tutti gli appuntamenti in programma fino al 31 maggio sul sito www.Ilmaggiodeilibri.it.  
   
   
AL SALONE DEL LIBRO DI TORINO – MARCHE CINEMA MULTIMEDIA PRESENTA “LUIGI DI RUSCIO”. LA VITA E LE OPERE NEL DOCUMENTARIO " LA NEVE NERA" .  
 
Ancona, 21 maggio 2013 - Un viaggio alla ricerca e sulle tracce di un amico ormai scomparso, con una partenza: Fermo e una meta, Oslo innevata. Su questo tema si snodano le immagini e il racconto di “La Neve nera” , il documentario in fase di produzione , sulla vita e le opere del poeta scrittore fermano Luigi Di Ruscio, presentato il 17 maggio al Salone del Libro di Torino. Il progetto che gode del sostegno finanziario del bando di produzione indetto da Marche Cinema Multimedia – Marche Film Commission, è stato ideato da Angelo Ferracuti per la regia di Paolo Marzoni e prodotto da Maxman Coop. All’incontro a Torino, presenti oltre agli autori anche il direttore di Marche Cinema Multimedia , Stefania Benatti e l’assessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini che ha ricordato come Di Ruscio “sia uno degli intellettuali marchigiani più importanti “ . “Con questo documentario – ha aggiunto- si restituisce nuovo valore a questa figura attraverso un’operazione culturale convincente e coinvolgente come può essere una trasposizione filmica di un personaggio dalla vita complessa come Di Ruscio. Da emigrato in Norvegia per lavorare, da quella condizione comunque dolorosa trasse un’ispirazione profonda per i suoi versi , la solitudine in un paese straniero fu riempita da una creatività intensa. Questo documentario – ha concluso l’assessore – sarà sicuramente un traino per la proposizione di nuove iniziative che ne valorizzino e approfondiscano lo studio della figura di questo grande personaggio della cultura marchigiana e nazionale. “ Dell’opera di Luigi Di Ruscio, infatti, ne parlarono con parole di ammirazione da Salvatore Quasimodo a Franco Fortini a Italo Calvino . “La neve nera” che trae il titolo da un’opera dello stesso Di Ruscio e di Angelo Ferracuti narra di un viaggio senza geografie stabili, le immagini si colorano dell’ocra degli antichi palazzi marchigiani, del verde dell’Adriatico, al bianco delle neve di Oslo, ma anche dell’incontro tra le Marche e la Scandinavia e immaterialmente, nelle memorie, nelle lettere, tra gli scritti di Luigi Di Ruscio con il più giovane scrittore e amico Angelo Ferracuti. Uniti dalla comune origine e da un’intesa che dura da quattro decenni, fondata sulla comune fede politica e, soprattutto, sull’ammirazione di Angelo per Luigi scrittore. Angelo conobbe Luigi, alla fine degli anni settanta, con le sue prime poesie che pubblicò su un giornale stampato dal fratello dello scrittore, “Garofano Rosso”, e subito Luigi diventò per lui e i giovani della sinistra fermana un riferimento, già allora avvolto da una fascinosa mitologia, quella del poeta-operaio. I luoghi sono quelli della loro amicizia, della vita di Luigi e di Angelo: Oslo (Norvegia), residenza del vecchio scrittore dai tempi della grande migrazione operaia dall’Italia povera e contadina. Dunque, l’Italia di ieri e quella di oggi, e la Norvegia stampata negli occhi dell’emigrato scrittore, operaio per una vita. Nel progredire del viaggio e dei suoi incontri, Angelo Ferracuti ci mostra la vita, la vicenda letteraria e umana dell’amico scomparso nel 2011 “cominciando non importa dove e andando non si sa dove”, come disse Italo Calvino, riconoscendo nel nomadismo irriverente ed eversivo di Luigi Di Ruscio la forza del suo scrivere. Luigi Di Ruscio, autodidatta (consegui soltanto la licenza di quinta elementare) studiò da solo i classici americani, francesi e russi, la filosofia greca, le saghe della mitologia nordica e l´opera di Benedetto Croce. È emigrato in Norvegia nel 1957, dove ha lavorato per quarant’anni in una fabbrica metallurgica. Ha esordito con la raccolta di versi Non possiamo abituarci a morire (Schwarz, 1953) La sua fertile produzione poetica si conclude con Memorie immaginarie (Senzapatria, 2011).  
   
   
ASSESSORE CALABRIA ACCOGLIE ALLO STAND DELLA REGIONE AL SALONE DEL LIBRO IL VICEPRESIDENTE DELLA COMMISIONE EUROPEA ANTONIO TAJANI  
 
Catanzaro, 21 maggio 2013 - Tra i grandi ospiti che il 18 maggio hanno fatto visita allo stand della Regione Calabria al Salone internazionale del libro di Torino anche il vicepresidente della Commissione Europea, Antonio Tajani. L’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri ha illustrato al vicepresidente l’esposizione sulla tipografia storica che comprende rarissimi incunaboli, tra i quali la prima Bibbia al mondo a caratteri ebraici stampata a Reggio Calabria nel 1475. Tajani ha anche ammirato l’opera di Mattia Preti “Cristo risorto appare alla Maddalena” e l’assessore Caligiuri ha riferito al vicepresidente della mostra del Cavalier calabrese allestita alla Reggiadi Venaria Reale per la ricorrenza del Iv centenario della nascita. Inoltre il vicepresidente Tajani ha potuto ammirare il Codice cinquecentesco Romano Carratelli che contiene 99 disegni acquerellati raffiguranti città fortificate, castelli e torri costiere della Calabria. Tajani ha poi espresso all’assessore Caligiuri i complimenti per questa iniziativa che mette in luce positivamente la Calabria e rappresenta un punto di forza nell´ambito delle politiche culturali.  
   
   
LE MARCHE AL SALONE DEL LIBRO DI TORINO -: EDITORIA SETTORE IMPORTANTE PER LA CRESCITA CULTURALE, TURISTICA ED ECONOMICA  
 
 Ancona, 21 maggio 2013 - “Siamo una delle sette Regioni presenti a Torino, con una partecipazione ventennale che sottolinea l’importanza che attribuiamo all’editoria per la crescita culturale e turistica delle Marche e per la valorizzazione economica del comparto”. Lo ha affermato l’assessore alla Cultura, Pietro Marcolini, in apertura delle manifestazioni in programma alla Salone del Libro di Torino, nello stand della Regione Marche. Il denso programma delle iniziative ha dato spazio a una serie di presentazioni editoriali. In occasione dei cento anni dalla nascita di Pietro Zampetti e di due dalla sua scomparsa, la Regione Marche ha promosso la figura dell’illustre marchigiano. L’opportunità è stata data dalla presentazione del cofanetto video: Da Zampetti a Zampetti… ricordando. Racconti e testimonianze dedicato dalla Giunta regionale al professore che ha conquistato un posto di rilievo nel mondo dell’arte internazionale. “Dai racconti, le interviste, i ricordi e le testimonianze dirette di Pietro Zampetti - ha evidenziato Marcolini - emerge tutta la ricchezza della sua personalità, la sua dimensione umana e le sue innumerevoli esperienze, la sua attività di storico dell’arte e di studioso, di docente e di instancabile divulgatore. Nel Dvd video la sua immagine si fa viva e reale. È lo stesso Zampetti a illustrare con passione, in un racconto serrato e coinvolgente, eventi memorabili ed esaltanti scoperte artistiche. Sono le sue parole a far affiorare dal passato luoghi dimenticati e personalità lontane nel tempo e a narrare, con altrettanta semplicità e vivacità, non solo i successi conseguiti e le attestazioni di stima ricevute, ma anche le delusioni e le amarezze di una lunga vita dedicata alla ricerca, allo studio, alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio artistico”. Attraverso un percorso guidato e condotto sul “filo della memoria”, Zampetti traccia con passione e partecipazione un percorso nell’arte delle Marche, passando in rassegna fenomeni artistici, pittori, che scopre, rivaluta o recupera dall’anonimato e capolavori che rilegge con acume e sensibilità, contribuendo a diffondere e far conoscere l’arte e a formare nuove generazioni di studiosi. Diversi e interessanti sono risultati gli altri appuntamenti che si sono susseguiti nello stand della Regione Marche che hanno sempre visto la partecipazione dell’assessore Marcolini. Iniziando dal libro di Fabio Santilli (edito dal Centro studi Gabriele Galantara) “Segni di gloria” che ripercorre la Storia d’Italia nella stampa satirica dal Risorgimento alla Grande Guerra. Per proseguire con quello della sociologa Lella Mazzoli e del giornalista Giorgio Zanchini (“Utopie. Percorsi per immaginare il futuro” – Codice Editore) che hanno interrogato alcuni protagonisti del panorama culturale italiano per tracciare una mappa ideale del futuro. Significativo anche il volume di Carlo Scheggia “La storia del Nabucco”, rivolto ai bambini dagli 8 agli 11 anni di età. Il libro, illustrato a colori, presenta la storia verdiana di Nabucco. Fa parte del nuovo corso del Macerata Opera Festival per promuovere la lirica al “pubblico di domani”. A seguire si è svolta la presentazione della rivista “Storia delle Marche in età contemporanea” a cura di Marco Severini. Propone alcune ricerche sulle professioni che meglio hanno caratterizzato il territorio marchigiano tra ´800 e ´900, insieme ad alcuni saggi dedicati all´attuale situazione politica nazionale, con interventi di storici, giuristi e una serie di lavori di storia politica, sociale e intellettuale sul contesto marchigiano, italiano e internazionale. Altra questione proposta sono state le politiche culturali, nel corso della presentazione del volume “La Cultura per ripartire. Gli intellettuali per le Marche”, a cura di Valentina Conti per i tipi di Affinità elettive. Una sfida ardua da affrontare se la cultura non diventa una priorità dell’investimento pubblico. “La cultura è il nostro futuro, perché i contributi che ne possono derivare, in termini di innovazione di sistema e risposte all’apparato produttivo, sono superiori ai bisogni che chiedono di essere riconosciuti – ha ribadito l’assessore Marcolini – Con l’aiuto degli intellettuali si è cercato di compiere un passo ulteriore nella direzione della riorganizzazione dell’intervento regionale nella cultura e della ridefinizione condivisa delle politiche culturali in tempo di crisi, riscrivendo obiettivi, funzioni e possibilità, in una prospettiva di medio periodo che guardi alla Marche del 2020”.  
   
   
IL MINISTRO FRANCESCHINI VISITA IL PADIGLIONE CALABRIA AL SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO  
 
Catanzaro, 21 maggio 2013 - Il Ministro dei rapporti con il Parlamento Dario Franceschini ha fatto visita al padiglione della Regione Calabria al Salone del libro di Torino concordando con l’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri sull´importanza di coinvolgere attivamente le Regioni in un salone di così vasto respiro, dove è prioritario l´impegno per la promozione della lettura e della cultura, come presupposto di sviluppo e di crescita. “Trovo un´ottima idea – ha affermato il Ministro - quella di iniziare con la Calabria come prima regione ospited’onore al Salone dando visibilità in un luogo di incontro e confronto. Ottima idea iniziare da qui”. “Non possiamo che raccogliere con entusiasmo le dichiarazioni del Ministro Franceschini, che come il Ministro alla Cultura Bray, ha fatto visita allo stand della Regione Calabria. Stiamo lavorando - ha detto Caligiuri - perché siamo convinti che la rinascita del Sud debba passare dalla cultura, nelle sue più svariate forme e manifestazioni, e quindi anche dalla lettura. Il plauso di un Ministro della Repubblica ci riempie di orgoglio. Proseguiremo su questa strada”.  
   
   
SALONE LIBRO: PROGETTO SUI CODICI MINIATI IN ABRUZZO PRESENTATO LIBRO E MOSTRA APERTA A CHIETI FINO A 31 LUGLIO  
 
 Torino, 21 maggio 2013 - Parte dall´Abruzzo il progetto nazionale di recupero e riscoperta dei codici miniati in Italia. Con questo impegno è stato presentato il 17 maggio nello stand della Regione Abruzzo al Salone internazionale del libro l´opera "Illuminare l´Abruzzo. Codici miniati tra Medioevo e Rinascimento", a cura di Gaetano Curzi, Francesca Manzari, Francesco Tentarelli e Alessandro Tomei, edizioni Carsa. Nei fatti la presentazione del libro fa parte di un più generale progetto culturale che ha già preso l´avvio con l´apertura della mostra sui codici miniati presso Palazzo De Maio a Chieti. A questo progetto partecipa come parte attiva anche la Regione Abruzzo, insieme con la Fondazione Carichieti, l´università di Chieti e il ministero dei Beni culturali. "Il progetto è del 2007 ? spiega l´assessore alla Cultura, Luigi De Fanis ? ma è rimasto fermo per alcuni anni. L´anno scorso lo abbiamo ripreso dotandolo di risorse finanziarie in grado di avviare un discorso a livello nazionale. In questo senso l´Abruzzo fornisce un serbatoio giudicato interessante dagli studiosi del settore. La mostra di Chieti e il libro che abbiamo presentato ripropongono, nel numero e nella qualità, di ben selezionate carte miniate del Medioveo e del Rinascimento, scoprendo in questo senso un Abruzzo che inizia a presentarsi con una certa centralità". Illuminare l´Abruzzo cerca quindi di collocare in lettera un percorso culturale di riscoperta di una tradizione dell´Abruzzo legata ai conventi che popolano soprattutto l´Abruzzo aquilano. La mostra di Chieti, che sarà visitabile fino al 31 luglio e che successivamente si sposterà a Roma, vuole dunque essere un continuum con quella che nel 1959 si svolse all´Aquila e che fece scoprire un mondo culturale nuovo per l´Abruzzo. "Il lavoro svolto dagli studiosi dell´Università di Chieti ? spiega Paolo Antonetti dell´assessorato alla Cultura ? ha mostrato, partendo proprio dal 1959, un elevato standard di qualità dei codici miniati che ben si colloca nel panorama nazionale e europeo". E proprio su questo aspetto, l´assessore Luigi De Fanis ha annunciato che "nelle prossime settimane è previsto un incontro con il ministro dei Beni culturali, Massimo Bray, per modulare i termini del progetto sui codici miniati e per avviare una vera e propria ricognizione storica sul territorio nazionale".  
   
   
SALONE LIBRO: CONVEGNO SU CROCE-D´ANNUNZIO  
 
Torino, 21 maggio 2013 - Giornata clou il 18 maggio allo stand Abruzzo del Salone internazionale del Libro con il convegno, in programma su: "Benedetto Croce e Gabriele D´annunzio: due intellettuali dell´Italia unita", a cui hanno partecipato la scrittrice Dacia Maraini, il professor Ugo Mattei del Politecnico di Torino, Natalino Irti, presidente del Premio Croce, il sindaco di Pescasseroli, Anna Nanni, e l´assessore alla Cultura, Luigi De Fanis. Si tratta di un appuntamento culturale di grande importanza che pone a confronto due scrittori e intellettuali dell´Abruzzo del Novecento. A seguire, sempre nel nome di D´annunzio si è svolto l´evento "Da Verdi a D´annunzio", con l´esibizione del quintetto Settimi: Rocco Masci, clarinetto, Mariano Aquilano, clarinetto, Manuele Filoso, clarinetto, Leontino Iezzi, clarnetto basso e Tania Buccini, soprano. Nel pomeriggio, alle ore 15:30, l´evento "Vedere in Abruzzo", presentazione del progetto "Vedere in Abruzzo 2013", inserto speciale allegato al numero di luglio de Il Giornale dell´Arte. Alle ore 18 l´evento che porta l´Abruzzo al Museo nazionale del Cinema alla Mole Antonelliana con la presentazione del libro "Amor vacui. Il cinema di Michelangelo Antonioni" di Nicola Ranieri, Meta edizioni. Erano presenti, tra gli altri gli assessori alla Cultura dell´Abruzzo, Luigi De Fanis, e del Piemonte, Michele Coppola. Alla stessa ora, ma nella sede dello stand Abruzzo al Salone, un reading poetico, curato da Edizione Tracce. Anche il giorno dopo, inoltre, spazio alla presentazione dei volumi delle case editrici regionali: alle ore 10 "La tana dell´odio", di Giovanni D´alessandro, ed. San Paolo; alle ore 12:30 "Speculum" di Luigi D´armerio, ed. Noubus; alle ore 14:30 "La maldicenza. Dire il male e dire male" di Paola Aromatario, ed. One Group; alle ore 15 "Mu6 rivista trimestrale di arte cultura impresa paesaggio territorio, ed. Associazione amici musei d´Abruzzo; alle ore 16 "L´arcangelo. Vita e miracoli di Gabriele D´annunzio storia di una biografia dimenticata", di Sara Follacchio, Ianeri editore.  
   
   
SALONE LIBRO: PREMIO CROCE, CI SARA´ ANCHE GIURIA POPOLARE PRESENTATA VIII EDIZIONE.  
 
 Torino, 21 maggio 2013 - Il Premio nazionale Benedetto Croce si apre alle scuole della provincia. Quest´anno accanto alla giuria tradizionale ci sarà anche una giuria popolare composta dagli studenti del liceo classico di Avezzano, l´istituto tecnico commerciale di Avezzano e il liceo scientifico di Castel di Sangro. La novità è stata presentata al Salone internazionale del libro di Torino dagli organizzatori del Premio e dal sindaco di Pescasseroli, Anna Nanni, che ha annunciato che l´Viii edizione del Premio che si terrà a Pescasseroli il prossimo 3 agosto. La giuria tradizionale, invece, si riunirà per la prima volta il 23 maggio. A Torino c´era anche il vincitore dell´edizione dell´anno scorso, Ugo Mattei, docente all´Università di Torino, che nel 2009, insieme ad altri giuristi, ha redatto i quesiti referendari contro la privatizzazione dell´acqua. Attualmente è presidente facente funzioni di Arin Spa, l´Azienda Servizi Idrici Napoletani trasformata in Acqua Bene Comune Napoli a seguito del referendum. Quest´anno il Premio nazionale Benedetto Croce di Pescasseroli presenta anche la novità dell´allargamento delle sezioni di concorso: alla narrativa e saggistica si aggiungerà anche quella di giornalismo. Rimane inalterata la filosofia del Premio e cioè legare il pensiero di Croce ai temi di attualità e alla realtà economica, politica e sociale del Paese. Un "appoggio convinto" al Premio è arrivato dall´assessore alla Cultura, Luigi De Fanis. Intervenendo alla presentazione del Premio, l´assessore ha parlato di "evento culturale importante che porta alla luce l´opera e la capacità critica di uno dei personaggi più illustri dell´Abruzzo. Al pari di D´annunzio ? ha aggiunto De Fanis ? Croce è uno di quegli artefici del Novecento che ha aiutato la letteratura e la critica italiana a crescere e a guadagnare prestigio nel mondo. Come Regione Abruzzo ? ha concluso l´assessore ? cercheremo di garantire tutto l´appoggio necessario ad iniziative del genere".  
   
   
SALONE LIBRO: L´ATTUALITA´ DI JOHN FANTE IN TEMPO DI CRISI PRESENTATO FESTIVAL LETTERARIO DEDICATO ALL´AUTORE ABRUZZESE  
 
Torino, 21 maggio 2013 - È il giorno di John Fante allo stand Abruzzo del Salone internazionale del libro. Lo scrittore italo-americano, originario di Torricella Peligna, 19 maggio è stato al centro di una "conversazione culturale" tenuta dallo studioso di letteratura americana e editor Enaudi, Luca Briasco. L´occasione è stata la presentazione dell´Viii edizione del festival letterario "Il Dio di mio padre" dedicato a John Fante, che si svolgerà a Torricella Peligna dal 23 al 25 agosto prossimo. Proprio Briasco ha parlato della "straordinaria attualità del messaggio di Fante nella sua produzione letteraria. La scoperta, consolidata negli ultimi anni, in Italia di questo autore la si deve soprattutto alla forza descrittiva, biografica e a tratti spontanea della sua narrazione. John Fante rimane autore centrale della letteratura americana e non è una scoperta di questi giorni, ma è un dato culturale acquisiti e consolidato negli Stati Uniti". Ma l´opera di John Fante ha ormai fatto breccia anche in Italia: da Sandro Veronesi a Vinicio Capossela, da Stefano Benni a Francesco De Gregori, John Fante suscita l´attenzione e l´interesse di una sempre più vasta platea di "operatori della narrazione e della parola". Non è un caso, dunque, che il Festival di Torricella Peligna, organizzato dal Comune, sia destinato a crescere di anno in anno. L´viii edizione è ancora in fase di allestimento, ma il Festival di quest´anno celebra anche il trentennale della morte di John Fante con una serie di presentazione di libri, di incontri, reading musicali, proiezioni di film e con due premi: il premio John Fante opera prima, al quale possono partecipare romanzi e raccolte di racconti di esordienti e il cui bando scade il 15 giugno; e il premio racconti inediti, al quale possono partecipare racconti inediti dedicati a John Fante che devono essere pubblicati entro il 30 giugno. Tra gli ospiti previsti a questa edizione ha già dato la sua disponibilità Stefano Benni.  
   
   
SALONE LIBRO: ABRUZZO CANDIDATA COME REGIONE OSPITE  
 
Torino, 21 maggio 2013 - La Regione Abruzzo ha ricevuto ufficialmente dalla Regione Piemonte l´invito ad essere "regione ospite d´onore" alla prossima edizione del Salone internazionale del Libro. Lo ha reso noto l´assessore alla Cultura, Luigi De Fanis, al termine di un colloquio con l´assessore alla Cultura del Piemonte, Gianfranco Coppola. "Già nel corso del coordinamento nazionale degli assessori alla Cultura della Conferenza delle Regioni ? spiega De Fanis -l´assessore Coppola ha fatto il nome dell´Abruzzo quale ospite d´onore all´edizione 2014 del Salone. Noi, dal canto nostro, siamo pronti a raccogliere l´invito che rappresenta anche una sfida stimolante per il nostro assessorato. Del resto la presenza importante di quest´anno, con uno stand di tutto rilievo e il cui valore è stato riconosciuto da tutti, ha convinto gli organizzatori che l´Abruzzo vuole investire sull´editoria come asse della promozione culturale. Il Salone di Torino che si chiude domani ha rappresentato per l´Abruzzo una esperienza stimolante e culturalmente valida ? ha aggiunto l´assessore- . E´ ancora presto per fare un bilancio della trasferta piemontese, anche se tutti noi dobbiamo capire che in settori come quelli della cultura i risultati della promozione specifica non si vedono dall´oggi al domani, ma essere entrati con in un circuito culturale nazionale per noi rappresenta un risultato apprezzabile. È chiaro ? ha concluso Luigi De Fanis ? che siamo aperti a raccogliere i contributi di tutti gli operatori culturali abruzzesi che lavorano sul territorio. Perché solo insieme si riesce a crescere".  
   
   
LEGGI CIÒ CHE TI APPASSIONA! C’È IL 20% DI SCONTO SUI TUOI PREFERITI TRA ROMANZI, SAGGI, FIABE E RACCONTI. DAL 23 AL 27 MAGGIO, UN’INIZIATIVA NAZIONALE DI EDITORI E LIBRERIE PER FESTEGGIARE INSIEME IL MAGGIO DEI LIBRI  
 
Milano, 21 maggio 2013 - Continuano le iniziative a favore dei lettori, dopo il Salone del Libro di Torino. Si chiama “Abbraccia le tue passioni” l’iniziativa che vede dal 23 al 27 maggio il 20% di sconto su centinaia di migliaia di libri: romanzi, saggi, fiabe e racconti. Torna infatti, in collaborazione con i librai indipendenti, con le catene, le librerie online e la grande distribuzione l’appuntamento nazionale che “festeggia” in modo eccezionale il Maggio dei Libri e fa crescere la lettura in Italia. In Italia i lettori sono il 46% della popolazione con più di 6 anni di età. Di questi, circa la metà non legge più di tre libri all´anno (Fonte: Istat). E’ soprattutto a loro che si rivolge in questi cinque giorni in tutta Italia e in tutti i punti vendita aderenti la campagna “Abbraccia le tue passioni”, organizzata con il contributo operativo dell’Associazione Italiana Editori (Aie) e il sostegno dell’Associazione Librai Italiani (Ali): la maggior parte dei libri saranno disponibili, dal 23 al 27 maggio, con uno sconto importante, del 20%, solo per questi cinque giorni e solo in occasione del Maggio dei Libri. I numeri dell’iniziativa sono imponenti: più di 330 i marchi editoriali aderenti, oltre 1000 le librerie fisiche (indipendenti e di catena), 13 quelle online, 16 punti vendita di grossisti, 2500 i punti vendita della grande distribuzione (supermercati e ipermercati). Alla campagna sconto si unisce quest’anno anche il gruppo Poste Italiane, attraverso la società Posteshop, con più di 220 negozi all’interno dei più grandi Uffici Postali e circa 2000 sportelli dove sarà possibile acquistare prodotti editoriali. In tutta Italia sono stati distribuiti oltre 5400 kit e verranno esposti più di 10mila cartelloni e 16mila locandine che segnaleranno i punti vendita che aderiscono alla promozione. Dal, 21 maggio, in contemporanea con l’esposizione nelle librerie, partirà la campagna di comunicazione che durerà fino al 27 maggio. Vedrà coinvolti i maggiori quotidiani, le radio -con uno spot appositamente realizzato- e internet con i principali social: Facebook e Twitter. Da inizio maggio infatti anche i profili Facebook -facebook/ilmaggiodeilibri- e Twitter -@maggiodeilibri- del Maggio dei Libri parlano di “Abbraccia le tue passioni”. Per sapere tutto sugli aderenti e sui materiali disponibili: www.Aie.it    
   
   
I MILANESI SPENDONO 150 MILIONI ALL´ANNO IN CULTURA  
 
Milano, 21 maggio 2013 - Nonostante la crisi i milanesi continuano a spendere per lo spettacolo e la cultura. Nell’ultimo anno le famiglie milanesi hanno speso infatti oltre 150 milioni di euro tra cinema, teatro, concerti e musei, per una spesa media mensile di circa 20 euro a famiglia che supera i 40 euro per gli effettivi acquirenti. E il settore legato alla cultura nella provincia di Milano vanta quasi 14.500 imprese, tra pubblicità (oltre 5 mila) edizioni libri (1.807), attività specializzate (1.586) e attività creative, artistiche e di divertimento (1.339). A Milano hanno sede quasi 6 imprese di cultura su 10 tra quelle attive in Lombardia e circa una su 8 tra quelle attive in Italia. Un settore quello della cultura che a Milano occupa oltre 70 mila addetti, il 67% del totale lombardo e il 20% di quello italiano. Emerge da un’elaborazione Servizio Studi Camera di Commercio di Milano su dati Infocamere e da una stima sull’indagine sui consumi delle famiglie milanesi. “La Camera di Commercio è da sempre attenta alla dimensione culturale di Milano - ha detto Pier Andrea Chevallard, Segretario Generale Camera di Commercio di Milano - Crediamo che la cultura rappresenti una leva fondamentale per lo sviluppo economico e qualitativo del nostro territorio e del sistema delle imprese che vi operano”. “Secondo le analisi condotte dal nostro Centro Studi - commenta Bernabò Bocca, Vice Presidente Associazione Civita - le Industrie Culturali e Creative, dal punto di vista occupazionale, in un triennio hanno risentito meno della crisi in atto rispetto agli altri comparti (con una contrazione di addetti pari a -1,6% contro un -2,5% registrato complessivamente nel settore privato). In tale contesto, Milano si pone come centro della creatività e questo convegno ben si inserisce in un ambiente fertile per la crescita delle idee e della cultura”. “L’investimento in cultura - ha dichiarato Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura del Comune di Milano - è importante per la comunità perché accresce il patrimonio cognitivo come leva fondamentale per lo sviluppo economico. Per Expo vogliamo costruire un ‘brand iconico’ di Milano e valorizzare le principali opere d’arte come ‘cluster iconici’ intorno alle quali articolare l’intera vita della città durante i sei mesi della manifestazione”.  
   
   
LA COMMISSIONE DELLA CONFERENZA DELLE REGIONI SI È RIUNITA AL SALONE DEL LIBRO DI TORINO  
 
Torino, 21 maggio 2013 - Si e riunita all´interno del Salone del Libro di Torino la Commissione Cultura della Conferenza delle Regioni presieduta dall´assessore alla Cultura della Regione Calabria, Mario Caligiuri. Presenti alla riunione gli assessori Michele Coppola (Piemonte), Luigi De Fanis (Abruzzo), Fabrizio Bracco (Umbria), Maria Rita Sgarlata (Sicilia) e Angela Barbanente (Puglia). Caligiuri ha commentato il grande successo del Salone del Libro “che quest´anno - ha dichiarato - ha raggiunto numeri record confermando come la lettura rappresenti il presupposto della crescita culturale, e quindi economica, del Paese”. Insieme all’assessore Coppola ha, poi, evidenziato l´importante novità di quest´anno della regione ospite, la Calabria, che ha inaugurato la Xxvi edizione del Salone con la mostra di Mattia Preti a cura di Vittorio Sgarbi alla Reggia di Venaria. Durante l’incontro è stato inoltre affrontato il tema della programmazione comunitaria 2014/2020. È intenzione della Commissione organizzare un´apposita riunione sul tema per affrontare le questioni di fondo dello sviluppo culturale attraverso i fondi comunitari. Il prossimo incontro della Commissione Cultura è convocato per il prossimo 14 giugno, su invito dell´assessore De Fanis, in Abruzzo, a Santo Stefano di Sessanio, suggestivo esempio di recupero urbano e culturale.  
   
   
INAUGURATA IN VATICANO LA MOSTRA “ARGENTINA-IL GAUCHO, TRADIZIONE, ARTE E FEDE” ORGANIZZATA DA REGIONE MARCHE E ARTIFEX .  
 
 Ancona, 21 maggio 2013 - Per la prima volta in Vaticano e in Italia si presenta il grande patrimonio artistico che ha caratterizzato e caratterizza la storia e le tradizioni del popolo argentino. La rassegna (curata da Roberto Vega Andersen), divisa in diverse sezioni e organizzata da Artifex e dalla Regione Marche, è il risultato di un’attenta selezione di opere appartenenti a importanti collezionisti argentini che hanno generosamente messo a disposizione le loro opere, molte delle quali lasceranno il paese per la prima volta. Conoscere l’Argentina, la sua cultura e la sua storia è l’intento dell’esposizione. La fratellanza fra il popolo argentino e italiano la rende un omaggio alle due nazioni che condividono un lungo percorso di storia. La mostra è un riguardoso omaggio a Papa Francesco, alla sua terra e alle sue origini italiane. In virtù del forte legame fra la Regione Marche e l’Argentina e degli scambi che hanno visto la collaborazione fra la Artifex, la Regione Marche e le Istituzioni argentine per la mostra Meraviglie dalle Marche, allestita al Braccio di Carlo Magno e poi a Buenos Aires, la mostra sarà trasferita dal 4 di luglio al 1 di settembre nei nuovi spazi espositivi Cantine del Bramante nella Santa Casa di Loreto. “Questa mostra è il terzo progetto di collaborazione culturale con Artifex al Braccio di Carlo Magno – ha detto il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, partecipando all’inaugurazione -. La prima, dedicata a Padre Matteo Ricci, partì dal Vaticano per approdare in Cina, nelle quattro tappe di Shanghai, Pechino, Nanchino e Macao. La seconda, Meraviglie dalle Marche, dopo il Braccio di Carlo Magno è stata allestita, con uno straordinario successo, a Buenos Aires. Oggi la terza tappa di questo progetto, con questa mostra che da luglio si trasferisce a Loreto. Una mostra che rinsalda il forte legame tra la nostra regione e l’Argentina, terra ricca di presenza marchigiana. Nel Paese sudamericano operano 42 associazioni di marchigiani. Con loro vogliamo consolidare il nostro legame attraverso la cultura. Vogliamo continuare a costruire nel mondo un rapporto di conoscenza, dialogo e confronto. Sentimenti che affondano le loro radici in una dimensione di carattere culturale, per poi divenire volano per la crescita di altri tipi di relazioni, a partire da quelle economiche, così come già avvenuto per le due precedenti mostre, in Cina e in Argentina. Il passato, il presente e il futuro si uniscono in questa mostra seguendo il filo del racconto per immagini di una terra e di una civiltà così affascinanti. Un evento che vuole essere un omaggio alla terra del Santo Padre e un augurio al suo pontificato”. Paolo Bedeschi, Direttore Generale di Artifex in merito all’iniziativa che si inaugura quest’oggi dichiara: “Siamo molto felici di presentare questa grande rassegna in Vaticano, l’idea della mostra risale a più di due anni fa ed è nata da un accordo fra la Artifex e le Istituzioni argentine. La nostra società ha già portato a Buenos Aires e nel mondo molte rassegne d’arte e, in Vaticano, ha presentato iniziative culturali di considerevole respiro internazionale. La mostra sull’Argentina e il Gaucho, promossa già da molto tempo, è volta a testimoniare, fra l’altro, il lungo tratto di storia e di vita che argentini e italiani hanno percorso insieme. Pur non essendo stata espressamente concepita quale omaggio a Papa Francesco, siamo lieti di dedicare al Santo Padre questa iniziativa di squisito carattere culturale. La mostra racconta e illustra in maniera esaustiva la storia, le tradizioni e la fede del popolo argentino”. Composta da oltre 200 opere, fra dipinti, stampe, fotografie antiche e artistiche, ori, argenti, preziosi tessuti antichi e moderni e documenti storici, presenta un percorso espositivo articolato in tre sezioni ben definite: la prima iconografica, con dipinti, stampe e libri, la seconda riguarda l’ergologia del “gaucho”, con particolare attenzione agli oggetti in argento e alle manifatture tessili che sono state utilizzate fin dalle origini. La terza è dedicata alla memoria di José Cura Brochero Gabriel del Rosario. Nella prima sezione è ampia la panoramica sui luoghi e le genti, ritratti storici carichi di suggestioni e molte tranche-de-vie raccontano da vicino vita e costumi del popolo argentino. Fra questi spiccano il Gaucho sudamericano di Mauricio Rugendas, il corpus di immagini straordinarie di Celine Frers e Daniel Sempé, le fotografie antiche in albumina che raccontano di gauchos, di contadini nei campi, o rimandano a scene romantiche cariche di intensità e bellezza. Acquerelli e stampe antiche hanno un ruolo importante nella descrizione dei paesaggi, delle pampas, e ancor più quale rimando ai costumi dell’epoca come in La guitarreada, in Bailando gato en el galpòn o in Leva de gauchos. Con l´arrivo dei colonizzatori l’Argentina conobbe, unitamente al processo di evangelizzazione, la preziosa arte dell’oreficeria. Gli orafi spagnoli trasmisero le più raffinate tecniche per la creazione di oggetti liturgici: ostensori, calici, crocifissi che portarono a notevoli espressioni dell’arte orafa. Fra i metalli preziosi l’argento è stato sfruttato lungamente dai gauchos e dai contadini per la realizzazione di utensili ad uso domestico, per impreziosire l’abbigliamento e per le bardature e i finimenti dei cavalli. Nella parte espositiva che vede protagonisti i manufatti in oro, argento, smalto e pietre preziose, la mostra si apre come un vero e prezioso scrigno su una collezione privata davvero unica. Molte generazioni di orafi hanno composto un percorso di fede e arte che vede fra gli oggetti più preziosi lo Stendardo in argento, oro, pietre preziose e smalto con ricami d´argento eseguiti da doña Carolina Cuni, eseguito per la Confraternita del Santissimo Sacramento della Cattedrale Metropolitana della Città di Buenos Aires( 1934). Il Calice in oro, argento e pietre preziose (utilizzato nel Congresso Eucaristico del 1934), il Pettorale d’oro realizzato per Sua Ecc.za Monsignor Enrique Rau, Vescovo del Mar della Plata (c.Ca 1945), l’Incensiere d´argento con figura di uccello (c.A 1920), la Figura di Cristo in argento brillante e il Mate in argento opaco con figure di angeli. La seconda sezione della mostra è dedicata ai gauchos e alla cultura gauchesca. Il gaucho è il personaggio simbolo delle pampas rioplatensi. Abile cavallerizzo e mandriano, figura centrale, fortemente evocativa e parte integrante della storia del paese, accresce la propria storia attraverso il rapido sviluppo dell’allevamento del bestiame bovino ed equino portato dai conquistadores. All’origine, nelle estancias dei Gesuiti che fornivano il bestiame alle missioni che la Compagnia di Gesù amministrava in Paraguay, Brasile, Argentinas e Uruguay, i gauchos erano indigeni evangelizzati, creoli di radice ispano-indigena e schiavi neri. Il gaucho, nato in queste circostanze, adotta una personalità ribelle ma molto rispettosa di un codice proprio di giustizia e carico di fede. Da guardiano delle grandi praterie, con la caduta nel 1810 del governo monarchico spagnolo, il gaucho viene inserito nelle file dell’esercito patriota. Nel nord argentino, i gauchos de Güemes capitanati da Martín Miguel de Güemes, scrissero un capitolo importante della storia del paese. Consolidato il proprio ruolo, non solo economico, all’interno della nuova struttura del paese, il gaucho si caratterizza per il forte gusto di lussuosi finimenti in argento che esibisce con orgoglio nelle feste domenicali, nelle celebrazioni nazionali, durante le battaglie. Con l’avvento della ferrovia il suo ruolo è ridimensionato ma acquista la valenza del mito. Il poema epico Martín Fierro, scritto da José Hernández nel 1872, divenne il libro più importante del secolo. Il modello ergologico dei gauchos venne adottato anche dai proprietari delle estancias e dai cittadini di Buenos Aires. Persino gli emigranti, che dalla fine dell’800 invadono l’Argentina, adottano questo costume locale, bevono il mate e si fanno ritrarre con l’abito del gaucho e la barba finta per mostrare ai parenti lontani la loro nuova vita. A tutti gli effetti i gauchos trasformano la cultura contadina in modello suggestivo e caratteristico, ed emblema della storia rioplatense. La mostra al Braccio di Carlo Magno presenta un nucleo unico e significativo di argenteria di uso “gauchesco”: erpici, mates, bombillas, brocche, bardature complete, redini, cavezze, staffe, freni, pretales, pastoie, fruste, speroni, accendini, tabacchiere, coltelli "verijeros", coltelli da cintura. Una intera sezione della mostra sarà dedicata ai “poncho”, realizzati con vari materiali: lana di agnello, seta, cotone e vigogna, di differenti stili, epoche e provenienza (patagonica o settentrionale). Completano la sezione oggetti di abbigliamento per il gaucho e il cavallo, tutti pezzi di rarità eccezionale e altissima qualità.  
   
   
KENT NAGANO E GAUTIER CAPUçON CHIUDONO LA PRIMA PARTE DI LUGANO FESTIVAL  
 
Lugano, 21 maggio 2013 - Spetta a due artisti di fama planetaria chiudere la prima parte di Lugano Festival 2013, al Palazzo dei Congressi martedì 21 maggio. Sul podio della Deutsches Symphonie Orchester di Berlino salirà il direttore statunitense Kent Nagano, per un programma tutto tedesco, dedicato a Brahms e a Strauss. Solista al violoncello – affiancato dalla violista Annemarie Moorcroft -, il francese Gautier Capuçon, che sarà poi ospite, come di consueto, del Progetto Martha Argerich. Dopo Alexander Buzlov e Antonio Meneses, protagonisti di due intense serate a Lugano Festival 2013, è la volta di un terzo violoncellista, ben noto al pubblico ticinese, in quanto presenza fissa al Progetto Martha Argerich: si tratta di Gautier Capuçon, classe 1981, allievo del grande Heinrich Schiff. Con il suo splendido strumento, un Goffriller del 1701, Capuçon affronterà una pagina singolare come il Don Chisciotte di Richard Strauss, opera a metà fra il concerto solistico e il poema sinfonico. Del fantasmagorico romanzo di Cervantes, Strauss ricrea una serie di episodi, identificando il violoncello con la figura allampanata, eroica e malinconica del cavaliere della Mancia. Un’altra voce importante, in questo grande affresco che richiede la presenza di ben 97 strumenti, è quella della viola – parte affidata alla canadese Annemarie Moorcroft, solista della Deutsches Symphonie Orchester Berlin, la compagine protagonista del concerto. Un’orchestra nata in un momento storico difficile, al termine della seconda guerra mondiale, per volontà delle forze di occupazione americane, e cresciuta fino a diventare un gruppo di riferimento sia in Germania che nei paesi toccati dalle sue tournée internazionali. Sul podio salirà un personaggio eclettico come Kent Nagano; di origini asiatiche, statunitense di nascita, ma in qualche modo anche europeo di adozione, se si pensa ai numerosi incarichi da lui ricoperti nel vecchio continente, e soprattutto alla sua passione per gli autori tedeschi come Beethoven, Schönberg, Bruckner e Mahler, di cui ha realizzato memorabili incisioni. Non per caso, tutto tedesco è anche il programma della serata che conclude la prima parte di Lugano Festival 2013: oltre a Strauss, il pubblico ascolterà la Prima Sinfonia di Brahms, un lavoro dalla gestazione travagliatissima, in cui il maestro di Amburgo volle misurarsi con il genere reso sublime da Beethoven, gettando le basi di un percorso personale, sviluppatosi poi con geniale autonomia creativa.  
   
   
"SACRIFICIO": QUANDO IL TEATRO DIVENTA PALESTRA SOCIALE  
 
Trento, 21 maggio 2013 - Si può fare sistema attraverso il teatro? Se volete la risposta andate ad assistere a "Sacrificio", rappresentazione basata sull´omonimo romanzo di Giacomo Sartori che in questi mesi ha coinvolto oltre duecento giovani ed una pluralità di soggetti pubblici e privati nella costruzione di un progetto tipicamente "slow theatre". Dopo un lungo periodo di preparazione, questa sera, prima del debutto previsto domenica 19 alle 20.30, il "battesimo" ufficiale attraverso la tavola rotonda ospitata - causa pioggia - nel teatro di Mezzolombardo alla presenza, tra gli altri, del presidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher. Il progetto "Sacrificio" consisteva nella produzione di uno spettacolo capace di affrontare temi urgenti, di coinvolgere fin dalle prime fasi tanti enti e tante persone (soprattutto giovani), facendo lavorare fianco a fianco professionisti e amatori, affinché tutta la comunità potesse essere chiamata a dare un apporto attivo alla produzione di cultura. Lo stesso Giacomo Sartori ha curato la trasposizione dal romanzo alla drammaturgia, collaborando con i registi Elena Galvani e Jacopo Laurino. Ne è nata una trama che racconta di un gruppo di ragazzi sbocciati in una valle secondaria del Trentino. Un Trentino meno conosciuto di quello dei dépliants turistici, più oscuro, affascinante, intriso di una sua grandiosità tragica e primordiale, in cui le vicende quotidiane assumono l’aria di un mito arcaico per sfociare in una tragedia, questa volta tutta moderna. "Ma il messaggio positivo - è stato detto in apertura di serata - non viene dalla storia, ma dal modo di raccontarla o, meglio, di costruirla e che ha saputo raccogliere tante adesioni". "La partecipazione, specie dei ragazzi - ha confermato Pacher - è di fatto il valore aggiunto di questa iniziativa. È ben vero che il concetto di rete è diventato spesso un luogo comune, ma qui abbiamo la dimostrazione che queste cose funzionano solo quando sul tavolo si mescolano tanti ingredienti, come una idea intrigante unita alla capacità di mettervi attorno tanti interlocutori, pubblici e privati. Vista l´aria che tira, l´aver raccolto anche queste ultime adesioni è un bel segnale: indica che anche chi fa impresa ha intravisto in questo progetto qualcosa di interessante". Sullo sfondo, insomma, un messaggio che va oltre l´ambito culturale: "Il sistema provinciale - ha aggiunto Pacher - non deve essere visto se non come qualcosa che socchiude una porta, realizza delle condizioni favorevoli, dice "si può fare" senza però sostituirsi a quelli che devono essere i veri protagonisti. Non diamo garanzie, né vogliamo assumere funzioni ortopediche perché i progetti veri devono saper camminare con le proprie gambe. È una sfida che penso possano vincere in particolare i giovani, forse meno condizionati dagli schemi dai quali stentiamo ad uscire". Fra il pubblico i rappresentanti degli enti e delle associazioni che hanno aderito al progetto: il Coordinamento Teatrale Trentino, la Co.f.as., il Centro Servizi Culturali Santa Chiara, il Sistema Bibliotecario trentino, Slow Food, il Wwf, l´Associazione Trentina per la Sclerosi Multipla, le Casse Rurali Trentine, la Federazione dei Cori del Trentino, il Museo delle Scienze, l´Associazione provinciale dei Club Alcologici territoriali, Melinda, Montura, nonché i Comuni di Ala, Borgo, Mezzolombardo, Rovereto, Taio, Tesero, Tione.  
   
   
MARGHERITA MOSCARDINI ANNEXE - 1XUNKNOWN ROMA, 22 MAGGIO – 4 OTTOBRE 2013  
 
Roma, 21 maggio 2013 – Oggi lo spazio Ex Elettrofonica Vicolo Sant’onofrio, 10 Roma presenta la mostra Annexe – 1Xunknown di Margherita Moscardini. Negli spazi della galleria saranno mostrati disegni, testi e maquettes realizzati durante l’ultimo anno ed intesi come materiali di studio, strumenti per la visualizzazione a cui si è attribuito valore autonomo. Questi prendono dunque la dimensione di Annexe, vale a dire documenti che compongono il corpus di riflessioni scaturite da 1Xunknown, progetto indipendente presentato nella sua fase iniziale al museo Macro di Roma nel dicembre scorso. “1Xunknown nasce quando ho iniziato a cercare delle sculture abitabili, dei padiglioni permanenti che pur appartenendo al paesaggio si manifestassero come volumi separati, chiari come un giudizio e distinti come un’ istanza politica. Cercavo volumi che occupassero lo spazio come le masse di manifestanti sanno occupare i nostri monumenti. Con la stessa forza e della stessa sostanza: organizzazione e dispersione. Così, quando intercetto parte del segmento francese della linea difensiva Atlantic Wall (1940-1944) non trovo dei resti, delle rovine, né testimonianze storiche, ma delle figure.” M.moscardini. Se da una parte il ritrovamento di queste figure (segnalate come unknown perché non ancora identificate né nominate) è sembrata all’autore una risposta alle proprie preoccupazioni, dall’altra enumerarle e descriverle non le è sufficiente. Si è chiesta in che modo poter comunicare la complessità delle relazioni che queste figure realizzano, in che modo fare vivere quella complessità in un altro contesto. E proprio lavorando sulla specificità del contesto, trattare quei comportamenti come un modello. 1Xunknown è un progetto in progress che si inscrive nell’ambito di una più ampia riflessione che l’artista intende in questa occasione rendere pubblica attraverso una mostra, un evento ed una pubblicazione. Così Annexe – 1Xunknown si presenta come segmento di un procedimento lineare, che vuole esibire le sue fasi con chiarezza, terminando con il tentativo di realizzazione dei suoi presupposti: la costruzione di un padiglione che, inteso come un elogio del condizionamento, metta in scena un processo erosivo. La modalità di produzione del progetto di mostra coinciderà con gli enunciati della ricerca: coloro a cui verrà richiesto di sostenere la produzione del progetto, manterranno un ruolo coincidente con la propria professionalità e le proprie competenze, in modo che non esista una sovrapposizione tra sponsor e l’ oggetto della produzione, ma un sistema di scambio decifrabile come un’altra economia. Come se costruissimo un padiglione di sabbia direttamente sopra le montagne di un impianto estrattivo: il processo di disgregazione del volume restituirebbe alla fine quella stessa montagna di materia prima subito pronta per essere impiegata, per tornare a servire il ciclo produttivo dell’impianto. Margherita Moscardini (Donoratico, 1981) si diploma all’Accademia di Belle Arti di Bologna e frequenta vari workshop tra cui l’Advanced Course in Visual Arts della Fondazione Ratti di Como con Yona Friedman (2008), ed il workshop della Fondazione Spinola Banna per l’Arte, Torino, con Peter Friedl (2009). E’ stata artist in residence presso il Cca Andratx, Mallorca, Spain (2010), Arttoday, Center for Contemporary Art di Plovdiv, Bulgaria (2010-2011), Fondazione Pastificio Cerere, Roma e la Citè Internationale des Arts, Paris (2012). Tra le mostre personali: 1Xunknown (2012), Museo Macro, Roma, A Project for the Ancienth Bath (2011), Cca Arttoday, Plovdiv (Bg); studio per un’erosione (2011), Fondazione Laquadriennale, Roma; Terza Stanza (2008) e una stanza/fuori luogo (2010), Galleria Spazioa, Pistoia. Tra le mostre collettive: Premio Ariane de Rotschild (2011), Palazzo Reale, Milano; Emerging Talents (2011), Cccstrozzina, Palazzo Strozzi, Firenze; In Full Bloom (2010), Galleria Raffaella Cortese, c/o Kaleidoscope project space, Milano; Public Improvisations (2008), Careof, Fabbrica del Vapore, Milano. Una sua mostra personale sarà ospitata dall’ Istituto Italiano di Cultura di Istanbul nel settembre prossimo come evento parallelo della Biennale di Istanbul.13.  
   
   
RAPHAEL GUALAZZI PROSEGUE PER TUTTA L’ESTATE “HAPPY MISTAKE TOUR”  
 
Milano, 21 maggio 2013 - Dopo il successo del tour teatrale, che ha registrato numerosi sold out sia nelle date italiane che in occasione della prima internazionale a Parigi, prosegue per tutta l’estate il viaggio di Raphael Gualazzi con il suo “Happy Mistake Tour” (una produzione Massimo Levantini per Live Nation). In partenza il 29 giugno dal Nightfly International Jazz Festival on the Beach di Lignano Sabbiadoro (Ud), Gualazzi porterà sui palchi d’Italia il suo inconfondibile sound con i brani dell’ultimo disco d’inediti “Happy Mistake”, pubblicato il 14 febbraio per Sugar. Le sue passioni musicali che s’intrecciano nel disco e si ritrovano nei concerti, ne fanno un artista da scoprire e riscoprire specie nella dimensione live, con una vocazione fortemente internazionale: oltre al jazz e al blues, incursioni nel gospel e nel soul, così come nel country e nel rock, con un omaggio ai classici, da Verdi al felliniano Rota. Sul palco è accompagnato da 9 musicisti, 7 dei quali francesi tra cui 3 coriste, in uno spettacolo dinamico e sfaccettato che alterna atmosfere suggestive a momenti dall’energia intensa e travolgente. Queste le nuove date dell’ “Happy Mistake Tour”: 29 giugno Lignano Sabbiadoro (Ud), The Nightfly International Jazz Festival on the beach; 10 luglio Brescia, Piazza della Loggia; 13 luglio Tortona (Al), Arena Derthona, 14 luglio Morgex (Ao), Musicastelle Outdoor; 15 luglio Grugliasco (To), Le Gru Village; 20 luglio Apani (Br), Torre Regina Giovanna; 21 luglio Ravello (Sa), Ravello Festival; 6 agosto Altopiano della Predaia (Tn), Suoni dalle Dolomiti; 20 agosto Otranto (Le), Fossato del Castello; 22 agosto Marina di Pietrasanta (Lu), Teatro La Versiliana; 19 settembre Milano, Villa Clerici. Raphael Gualazzi, nato a Urbino, classe 1981, è la rivelazione del Festival di Sanremo 2011: primo posto tra i Giovani e Premio della critica, con un eccezionale secondo posto all’Eurovision Song Contest a Düsseldorf. Al Festival di Sanremo 2013, oltre agli elogi della critica, si piazza al quinto posto. Nonostante un accordo con l’etichetta Blue Note e infiniti live in giro per il mondo, continua a non far propria l’aria da star e basta vederlo sul palco per capire che da quando aveva 14 anni sapeva già che avrebbe fatto “il musicista e nient’altro”. Con “Happy Mistake” Gualazzi rompe un silenzio lungo due anni per far ricominciare a parlare la musica. Riflessivo e nello stesso tempo appassionato, timido ma incontenibile, è tra i talenti più puri del panorama musicale degli ultimi anni: un vero e proprio “artigiano della musica” con un amore viscerale per il jazz e il blues.  
   
   
BOLZANO, AREA MUSICALE VIVALDI: “GLI AMORI A TEMPO DI VALZER”  
 
Bolzano, 21 maggio 2013 - Si svolgerà mercoledì 22 maggio, alle ore 20, presso l´Auditorium Haydn (sala Bomboniera) in via Dante a Bolzano, lo spettacolo organizzato dall´Area Musicale Vivaldi dal titolo "Gli amori a tempo di valzer". Si tratta di uno spettacolo originale ideato e scritto da Oksana Lazareva basato sulle musiche del ciclo liederistico di Johannes Brahms "Liebesliederwalzer" op. 52 per soprano, contralto, tenore, basso e pianoforte a 4 mani, in cui gli allievi non solo canteranno ma anche reciteranno e naturalmente danzeranno "a tempo di valzer". Oltre a Brahms verranno eseguiti brevi inserti di musica moderna. Parteciperanno allo spettacolo Barbara Oss Emer, Petra Oss Emer, Irene Magnago, Christian Gampenrieder, Peter Kasal, Luca Zanon. Maestri accompagnatori: Francesco De Santis e Olga Aristova. Ingresso libero