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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 21 Maggio 2013
AOSTA, RICORSO APPALTO PIROGASSIFICATORE: IL TAR CONFERMA LA CORRETTEZZA DELL’OPERATO DELL’AMMINISTRAZIONE  
 
Aosta, 21 maggio 2013 -  Giovedì 16 maggio 2013, il Tar della Valle d’Aosta ha respinto il ricorso promosso dal raggruppamento capeggiato da Noy Ambiente, aggiudicatario in via provvisoria dell’appalto per il servizio integrato di gestione dei rifiuti, per l’annullamento del provvedimento di revoca della gara a seguito dell’approvazione del referendum del 18 novembre 2012. Le motivazioni non sono note, ma la decisione di respingere il ricorso conferma la correttezza dell’operato dell’Amministrazione nella conduzione della gara in pendenza del procedimento referendario e la legittimità della decisione successiva di revocare l’appalto in conseguenza del divieto di realizzare impianti di trattamento a caldo dei rifiuti introdotto dalla legge referendaria, sulla quale pende un giudizio di legittimità che sarà discusso il 5 novembre 2013 davanti alla Corte costituzionale. Rigettando il ricorso, il Tar ha anche respinto la domanda delle ditte diretta ad ottenere un risarcimento per oltre 20 milioni di euro, domanda che la Regione, difesa dall’Avvocatura regionale e dall’avvocato Gianni Saracco del foro di Torino, ha ritenuto del tutto infondata in relazione al comportamento tenuto per tutta la durata della gara, improntato a correttezza e a puntuale informazione al raggruppamento partecipante sul rischio in ordine all’aggiudicazione definitiva.  
   
   
SISMA/EMILIA, COSÌ RINASCE IL CENTRO STORICO DI CENTO. TRE MESI DI INIZIATIVE E SPETTACOLI. IL 7 E 8 GIUGNO "NOTTURNO DI CARNEVALE"  
 
Bologna, 21 maggio 2013 – Sarà la festa “Notturno di Carnevale”, il 7 e 8 giugno prossimi, il clou del progetto di rivitalizzazione del centro storico di Cento presentato il 17 maggio dall’assessore al Turismo e al commercio della Regione Emilia Romagna Maurizio Melucci e dal sindaco del Comune di Cento Piero Lodi. “La rinascita del centro storico di Cento - ha sottolineato il sindaco Lodi - passa attraverso la rivitalizzazione turistica e la valorizzazione commerciale: lungo l’arco dei 3 mesi estivi verranno realizzati alcuni importanti eventi di carattere culturale e spettacolare, tutti completamente gratuiti, volti al potenziamento dell’indotto economico delle attività commerciali e dei soggetti operanti sul versante dell’accoglienza”. Il progetto, che vanta la fondamentale collaborazione della Fondazione Teatro Borgatti e del Cento carnevale d’Europa, vuole far rivivere il centro storico cittadino, dare un forte stimolo alla ricostruzione dell’identità civica e della comunità, anche facendo tesoro dell’esperienza positiva della rassegna estiva dello scorso anno. “Dopo il Carnevale storico - ha spiegato l’ideatore della manifestazione Ivano Manservisi - Cento lancia un altro forte segnale di rinascita con importanti eventi che danno ossigeno e speranza al territorio. Il Cento Carnevale d’Europa è orgoglioso di partecipare col Notturno di Carnevale, a questo ambizioso progetto in cui per la prima volta il centro storico (centro commerciale naturale) interagirà in maniera costruttiva e complementare con il centro commerciale tradizionale per accogliere nel migliore dei modi e con tante proposte turisti e spettatori. Noi ce la metteremo tutta per soddisfare la fiducia accordataci e dimostrare ancora una volta la nostra forza e determinazione a rinascere”. Trait d’union fra il centro commerciale naturale e quello tradizionale sarà costituito da via Risorgimento, dove transiteranno diverse navette a disposizione dei turisti. La Regione Emilia-romagna collabora alla realizzazione del progetto di rinascita del centro storico di Cento con fondi Por Fesr destinati alla riqualificazione dei centri storici naturali delle zone colpite dal terremoto.  
   
   
EDILIZIA, LEGGE SUI SOTTOTETTI. PRONTA CIRCOLARE A COMUNI E TECNICI INIZIATIVA DI CASCINO, DOPO IL RICORSO ALLA CONSULTA DEL TRIBUNALE DI SAVONA  
 
Genova, 21 Maggio 2013 - La Regione Liguria è al lavoro per risolvere e cercare di sbloccare la questione della legge che consente il recupero edilizio dei sottotetti, dopo che il Tribunale di Savona si è rivolto alla Corte Costituzionale sollevando la questione di legittimità del provvedimento che sta interessando centinaia di privati. A fronte della richiesta del Tribunale di Savona, che ritiene la legge regionale 24 del 2001 incostituzionale, l´assessore alla Pianificazione Territoriale Gabriele Cascino si appresta a varare modifiche per "riportarla in un ambito di efficacia, interpretazione e applicazione costituzionalmente corrette", spiega. Della questione si è parlato venerdì 17 maggio in mattinata nel corso della seduta della giunta Burlando. Nei prossimi giorni l´assessorato regionale invierà ai comuni liguri una circolare esplicativa per dare le necessarie certezze applicative a enti locali, operatori e tecnici che si stanno occupando di centinaia di ristrutturazioni legate ai sottotetti.  
   
   
DA REGIONE SARDEGNA NESSUN BLOCCO AL PIANO URBANISTICO DI SASSARI"  
 
 Cagliari, 21 maggio 2013 - "Mio malgrado mi trovo costretto a precisare ancora una volta, senza alcuno scopo polemico ma per dovere di chiarezza, l´obiettiva posizione della Regione in merito all’iter procedurale del Piano Urbanistico di Sassari. L´assessorato dell´Urbanistica ha sempre offerto e sta continuando a offrire il massimo supporto al Comune di Sassari per una risoluzione rapida ed esaustiva di tutte le criticità ancora presenti". Lo ha detto l’assessore regionale dell´Urbanistica, Nicola Rassu, in seguito alla polemica che si è aperta in merito al Piano Urbanistico di Sassari. "Nonostante la forte volontà di dare il prima possibile al territorio e alla comunità di Sassari uno degli strumenti principali di sviluppo, l’Amministrazione regionale deve rispettare il disposto legislativo previsto dal Piano Paesaggistico Regionale e non può suo malgrado omettere i necessari passaggi procedurali che portano al completamento dell’attività di copianificazione, questo anche a causa della mancanza dell’indispensabile documentazione prevista dalle norme di legge citate e richiesta agli uffici comunali a più riprese dalla Regione ma che ad oggi non risulta pervenuta sui tavoli dell’assessorato”, ha proseguito l’esponente dell´Esecutivo. "L´ampia disponibilità dimostrata fino a oggi dalla Regione è evidenziata dalle costanti riunioni avute con i rappresentanti del comune di Sassari l´ultima delle quali è stata convocata per il 16 e il 17 appena trascorsi ma alla quale, con nostra grande sorpresa, non si sono presentati i rappresentanti dell’amministrazione sassarese senza nessuna comunicazione ufficiale e giustificazione in merito", ha aggiunto Rassu. "Per sgombrare il campo da nuovi dubbi è bene ricordare per l’ennesima volta che l´assessorato dell’Urbanistica, ha presentato al Comune le proprie osservazioni nel merito in maniera più che esauriente, come ribadito inoltre, nella nota dell’8 marzo 2013 inviata dagli uffici regionali all´amministrazione comunale sassarese. Senza bisogno di dilungarsi in una cronistoria dettagliata, e che siamo comunque pronti a pubblicare, sono a noi molto chiari i vari passaggi intercorsi dal 2006 a oggi. In osservanza delle norme vigenti, alle quali non è possibile ovviare, l’iter del Piano urbanistico sta evidenziando problematiche tecniche che ancora sussistono e che il Comune era chiamato a risolvere", prosegue Rassu. "Non vi è nessuna volontà politica di bloccare o rallentare i tempi di approvazione del Puc, come troppo spesso si sente dire strumentalmente e anzi la nostra intenzione resta quella di offrire al comune tutti gli strumenti necessari per dirimere ogni problematica tecnica e procedurale tanto che, considerato l´annullamento della riunione programmata per oggi a causa dell’assenza dei rappresentanti dell’amministrazione di Sassari, oggi stesso si è posto rimedio stabilendo che, a breve, si terrà un nuovo incontro", ha aggiunto l’assessore. "Da assessore regionale ma anche da sassarese mi stanno a cuore le problematiche che stanno frenando le enormi potenzialità di sviluppo che ha in se il territorio regionale e nello specifico quello di Sassari - ha concluso Rassu - sono cosciente che solo con la collaborazione interistituzionale si possono superare le criticità che il nord Sardegna è chiamato attualmente a fronteggiare, restiamo perciò sempre più disponibili, nel rispetto delle norme vigenti e delle Linee Guida approvate dal Consiglio Regionale, a trovare soluzioni realmente efficaci a ridare gambe alla sofferente economia isolana".  
   
   
LIGURIA: VIA ALLA CASSAINTEGRAZIONE PER I DIPENDENTI COLLIVA  
 
Genova, 21 Maggio 2013. È stato firmato lunedì 20 maggio l´accordo per la cassa integrazione straordinaria per la crisi aziendale della Colliva edilizia, azienda con sede a S. Stefano Magra. Lo comunica l´assessore regionale al lavoro, Enrico Vesco. La Colliva che impiega 17 dipendenti, ha firmato l´accordo per richiedere la concessione della cassa per 12 mesi a rotazione, a partire dal 6 maggio. In questo periodo potrà far ricorso alla mobilità ma soltanto nei confronti dei lavoratori che la accetteranno a scopo di ricollocazione.  
   
   
BERCO, VERTICE AL MISE: DAI PROSSIMI GIORNI ESAME DEL PIANO INDUSTRIALE ALLA RIUNIONE, PRESIEDUTA DAL MINISTRO ZANONATO, I VERTICI DI THYSSEN  
 
 Roma, 21 maggio 2013 - Già nei prossimi giorni, al Ministero dello Sviluppo Economico, partirà l’esame del piano industriale di Berco, la multinazionale leader mondiale nella produzione di cingolati. E’, questo, l’esito del confronto che, presieduto dal Ministro Flavio Zanonato, si è svolto oggi al Dicastero di Via Veneto, con la partecipazione del vertice manageriale della casa madre Thyssenkrupp che, nel corso del dibattito, ha illustrato le ragioni che rendono necessario intervenire in Berco Group con un nuovo piano di riorganizzazione e ristrutturazione, finalizzato al rilancio industriale e commerciale della Società italiana. Berco, nelle scorse settimane, ha unilateralmente aperto la procedura di mobilità nei confronti di 611 dipendenti negli stabilimenti di Copparo (Ferrara), Castelfranco Veneto e Busano Canavese (Torino). Nel corso della riunione, alla quale hanno preso parte anche i rappresentanti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, delle Giunte Regionali di Emilia Romagna, Veneto e Piemonte, delle Istituzioni territoriali interessate, delle Organizzazioni Sindacali Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil, Ugl Metalmeccanici, Flmu/cub nazionali territoriali insieme alle Rappresentanze Sindacali Unitarie, il governo e le altre istituzioni presenti hanno convenuto sulla necessità che l’attuazione del processo di ristrutturazione e riorganizzazione avvenga considerando il possibile impiego di tutta la strumentazione necessaria alla gestione condivisa della problematica occupazionale. Gli esponenti delle organizzazioni sindacali hanno quindi ribadito ai vertici della Thyssen la richiesta del ritiro della procedura di mobilità, per dare prospettive ai lavoratori della Berco. In questo ambito considerano decisiva la prevista riunione in cui sarà avviato l’esame del piano industriale.  
   
   
FVG: GIUNTA REGIONALE INCONTRA RAPPRESENTANZE SINDACALI  
 
Trieste, 21 maggio 2013 - La presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha incontrato il 17 maggio a Trieste, insieme all´intera Giunta, i rappresentanti dei sindacati regionali Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Un confronto che è servito per inaugurare una nuova stagione di relazioni tra l´amministrazione regionale e le parti sociali, voluto dalla presidente in quanto "opportuno e utile" poiché, ha detto, "siamo in una situazione di grandissima difficoltà, che richiede uno sforzo collettivo" che parta dal "creare le condizioni per una condivisione delle scelte". Dopo aver ricordato le cose fatte nei primi giorni di governo, e in particolare i tanti incontri sia in regione che a Roma con gli esponenti del governo centrale, la discussione si è sviluppata sull´esame delle priorità e delle emergenze da affrontare. Centrale, per Serracchiani, il tema del lavoro, insieme a quello degli ammortizzatori sociali. Cui si affianca la necessità di operare scelte sulle attività produttive, sull´edilizia e sulle aperture festive nel commercio. Problema questo sul quale, secondo il vicepresidente Sergio Bolzonello, è "necessario un approccio laico, non ideologico". Il tutto prestando attenzione a quello che succede a Roma "in virtù - ha sottolineato la presidente - del forte e ritrovato collegamento con il governo nazionale", e a Bruxelles. Serracchiani non ha mancato di segnalare che nella predisposizione della prossima manovra di assestamento di bilancio "mancano all´appello risorse che erano state promesse". Un "elemento di preoccupazione in quanto abbiamo scoperto che da parte della precedente amministrazione regionale erano state fatte delle opzioni che in qualche modo avrebbero dovuto essere confortare da risorse all´interno dell´assestamento di bilancio". Non è mancato comunque l´impegno a cercare di "di far fronte alle emergenze su alcune poste che sono fondamentali". Ampia disponibilità al dialogo è stata manifestata da tutte le sigle sindacali. Per Giovanni Fania, della Cisl, "la priorità assoluta, in un quadro che ha visto tutti gli indicatori peggiorare negli ultimi 5 anni, è il lavoro: per i giovani e per gli over 50 in particolare". Da qui la necessità di riforme vere, "con coraggio", che devono vedere la Regione "più concentrata sulle politiche attive del lavoro, uscendo da una logica di tamponamento e chiedendosi come poter reagire". "Veniamo da un digiuno di relazioni sindacali e ora ci sono le premesse per un cambio di passo", ha affermato dal canto suo Franco Belci (Cgil), che sull´emergenza lavoro ha chiesto una task-force tra regione e sindacati. Tra le priorità ha quindi indicato l´edilizia scolastica "per mettere in sicurezza insegnanti e allievi e per mobilizzare denaro che consenta di dare una prima risposta al settore edile", nonché una revisione dell´apparato pubblico, "intervenendo sia sull´organizzazione che sulle procedure". Necessario inoltre un "ragionamento sul commercio" e quindi su "festività e riposi dei lavoratori". Per Giacinto Menis (Uil) quello di oggi è "l´avvio di un percorso e l´inizio di una grande sfida" perché "c´è una grande differenza tra il tanto che servirebbe e il poco che c´è in termini di risorse". Di conseguenza tutto si gioca "non solo sulla capacità di reperire finanziamenti a livello europeo, ma anche individuandone all´interno del nostro sistema, disboscando le partecipazioni regionali e sapendo dare ossigeno al mondo del lavoro; consci che la terza corsia, pur di importanza strategica, va in controtendenza, perché distoglie risorse dal credito alle piccole e medie imprese. E se il tema del lavoro e degli incentivi alle imprese è centrale anche per Matteo Cernigoi, della Ugl, opportuno appare un "riassetto istituzionale" con la Regione che deve interrogarsi su "cosa vuol fare, se pianificazione o gestione di servizi". Secondo l´Ugl altre priorità sono rappresentate dal settore salute e dalla necessità di dotare il Friuli Venezia Giulia di un piano energetico.  
   
   
MONZA E BRIANZA, ANCHE LE SEGRETARIE FATICANO A TROVARE LAVORO  
 
Monza, 21 maggio 2013 - Anche le segretarie faticano a trovare lavoro, forse “vittime” dei tagli aziendali imposti dalla crisi. Tra 2010 e 2012 sono diminuite in Italia del 16,5% le assunzioni richieste dalle imprese indirizzate a professioni esecutive nel lavoro d’ufficio (77 mila richieste nel 2012), una tendenza in linea con la scarsa offerta di lavoro che riguarda tutti i gruppi professionali (-21,3% tra 2010 e 2012). Anche in Lombardia, a fronte di un calo complessivo del mercato del lavoro, diminuisce del 15,8% negli ultimi due anni la richiesta di segretarie, che nel 2012 registra 14.550 assunzioni tra occupazione stagionale e non stagionale. Diverso il trend a Monza e Brianza, dove a fronte di un calo del 4,1% delle richieste di assunzione tra 2010 e 2012, aumentano le offerte di lavoro nelle professioni esecutive nel lavoro d’ufficio. Vale a dire che tra segretarie tradizionali e assistenti a distanza, Monza e Brianza registra 950 richieste nel 2012 contro le 770 del 2010 (+23,4%). Emerge da una elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati del Sistema Informativo Excelsior. Per chi invece punta ai mercati esteri per superare la crisi, arriva la segreteria “in affitto” che lavora per l’impresa direttamente nel Paese di interesse. Grazie al servizio di Business Incubator, la Camera di commercio di Monza e Brianza con Promos mettono a disposizione delle imprese interessate l’attivazione rapida di un punto operativo all´estero, nei principali mercati internazionali di riferimento, offrendo alle singole aziende o a gruppi di imprese un ufficio/desk e una risorsa dedicata per sviluppare i rapporti d´affari nel mercato obiettivo. Il servizio di Business Incubator fa parte di Sas - Servizio Assistenza Specialistica di Promos, che si avvale della collaborazione degli uffici della Rete Estera Promos e di consulenti e professionisti nei singoli paesi (studi legali, società di consulenza, società di ricerca personale, agenzie immobiliari, ecc.). “La Camera di commercio di Monza e Brianza supporta le imprese della Brianza nei processi di internazionalizzazione – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza - convinti che l’apertura ai mercati internazionali possa essere la strada per uscire dalla crisi. E lo fa insieme a Promos garantendo una pluralità di servizi rivolti sia ai mercati di riferimento tradizionali sia a quelli di nicchia con grandi potenzialità di sviluppo”. La Camera di commercio di Monza e Brianza con Promos nel corso del 2012 ha accompagnato all’estero circa 800 imprese, realizzando complessivamente più di 60 iniziative. Nel 2013 Promos concentrerà l’attenzione sia sui grandi mercati internazionali, sia su specifiche aree di nicchia accompagnando le imprese – singole e/o aggregate - nei loro processi di internazionalizzazione e mettendo a disposizione del tessuto imprenditoriale una molteplicità di servizi per soddisfare le loro esigenze: - organizzazione della partecipazione collettiva a fiere internazionali di settore di maggiore rilevanza, sia sui mercati consolidati che nelle aree emergenti e nicchie di mercato con un elevato potenziale di sviluppo – oltre 70 fiere – accompagnando le imprese sui più importanti mercati esteri Cina, India, Russia, Giappone, Brasile, Malesia, Kazakistan, ecc. - organizzazione di missioni imprenditoriali e incontri b2b con operatori di settore esteri al fine di rispondere alle specificità delle aziende coinvolte - circa 60missioni che riguardano i settori di punta della Brianza (legno-edilizia, hi-tech e meccanica)- sui più importanti mercati esteri tra cui Canada, Cina, India, Russia, Sud Africa, Mozambico, ecc. - progetti per aggregazione di imprese con l’attivazione di percorsi di internazionalizzazione che prevedono l’utilizzo integrato di vari servizi di assistenza e di iniziative promozionali - il Servizio di Assistenza Specialistica Sas affianca le piccole e medie imprese in tutte le fasi del processo di internazionalizzazione, proponendo servizi ad hoc e soluzioni personalizzate in risposta ad esigenze specifiche.  
   
   
LOMBARDIA.ASSESSORE COMMERCIO: VALORIZZARE NEGOZI VICINATO VICE PRESIDENTE:EXPO CAMBIERÀ ASPETTI ECONOMICI DELLA REGIONE PRIORITÀ PRIMI 100 GIORNI PER COMMERCIO, TURISMO, TERZIARIO  
 
Milano, 21 maggio 2013 - Piena attuazione della moratoria di sei mesi per la realizzazione di nuovi centri commerciali, ma anche valorizzazione dei negozi di vicinato; valorizzazione dei Duc, i Distretti urbani del commercio; nuove sinergie con Expo 2015; stanziamento di 10 milioni di euro destinati alla riqualificazione mirata del sistema ricettivo lombardo; pieno coinvolgimento del Terziario creativo; velocizzazione del sistema di trasporto merci in Lombardia; pieno sostegno alle fiere lombarde, che porteranno la produzione lombarda nel mondo; sottoscrizione di accordi per incrementare lo sviluppo del sistema distributivo di metano lungo la rete autostradale. Sono queste le priorità dei primi 100 giorni di azione di governo regionale, nell´ambito dell´attività in capo all´Assessorato al Commercio, Turismo e Terziario e illustrate questa mattina in una conferenza stampa dall´assessore regionale insieme al vice presidente della Regione Lombardia. Moratoria Centri Commerciali - ´Tra le priorità del programma di Governo - ha spiegato l´assessore regionale - vi è la riqualificazione dei centri commerciali naturali, i centri storici, in altre parole, i negozi di vicinato, ma anche un minore consumo del suolo e un recupero delle aree dismesse o degradate. Anche la moratoria di sei mesi, fino al 31 dicembre di quest´anno, va in questa direzione. Chiedo ora al Consiglio regionale di trasformare il progetto di legge su quest´argomento in legge regionale´. Distretti Urbani Commercio - ´Regione Lombardia - ha continuato l´assessore - ha incrementato da 1 a 4 milioni la dotazione finanziaria messa a disposizione attraverso il quinto bando, attualmente in corso, per valorizzare i Distretti urbani del commercio, che crediamo continuino a rappresentare presidi di impulso complessivo per il nostro territorio´. Expo 2015,Nuove Sinergie Per Rilancio Economia Lombarda - ´La Giunta regionale - ha aggiunto l´assessore - ha già a disposizione 10 milioni di euro, ai quali riteniamo possano aggiungersi anche le risorse dei privati, per iniziare a contribuire in modo concreto ma mirato alla riqualificazione del sistema ricettivo lombardo nelle sue diverse declinazioni´. Il vice presidente della Regione Lombardia ha dichiarato come ´in questa prospettiva, Expo 2015 rappresenta un appuntamento che cambierà per i prossimi anni gli aspetti economici non solo di Milano e della Lombardia ma dell´Italia intera. La settimana scorsa sono stato in audizione a Palazzo Madama e molti senatori hanno evidenziato proprio come il tema del turismo debba essere affrontato a livello interregionale e ho garantito che il nostro assessore convocherà, a questo proposito, i vari assessori regionali, al fine di definire pacchetti turistici ad hoc per i visitatori´. Terziario Creativo - Moda e design rappresentano oggi uno dei comparti più vivaci e ancora apprezzati nel mondo quali settori d´eccellenza, con particolare riguardo al mondo attivo in Lombardia. ´In vista di Expo 2015 - ha proseguito l´assessore - vogliamo dar voce a quel Terziario autenticamente creativo che, come si è nuovamente reso evidente solo qualche settimana fa attraverso l´esperienza ´diffusa´ del Salone del Mobile, costituisce una risorsa indispensabile per la vitalità economica e professionale del nostro territorio. Voglio ricordare a questo proposito due esperienze di successo appena realizzate dalla Regione Lombardia: ´Deco-ter´ e ´Tuttofood´, quest´ultima ancora in corso, che hanno saputo affiancare, dando loro visibilità, nel primo caso decine di giovani designers emergenti e, nel secondo, imprese del food solide e competitive ma poco internazionalizzate. Ecco perché guardiamo con attenzione al mondo del talento e della creatività e, già a partire dai prossimi mesi, vogliamo coinvolgerli in modo adeguato in vista dell´Esposizione universale, certi del valore che rappresentano in termini di potenziali risorse economiche e professionali´. ´Il commercio nel suo complesso - ha spiegato il vice presidente della Regione Lombardia - è un settore al quale abbiamo deciso di riservare come Giunta regionale particolare attenzione, istituendo uno specifico Assessorato con queste competenze e allargandolo anche al terziario´. Movimentazione Merci - La sperimentazione della sburocratizzazione per la movimentazioni delle merci in entrata all´aeroporto di Malpensa ha consentito di ridurre, del 50 per cento i tempi di ispezione e sdoganamento delle merci. Alla luce, dunque, degli importanti risultati conseguiti in termini di riduzione delle inefficienze, è prevista la definizione di un protocollo di semplificazione per la riduzione delle tempistiche in un settore centrale in vista di Expo 2015 quale appunto quello della logistica. Altre Iniziative - Tra le altre iniziative che riguardano il turismo spicca il progetto ´Garda unico´, cofinanziato dal Ministero del Turismo e creato in collaborazione con Brescia Tourism, le Regioni Lombardia e Veneto e la Provincia autonoma di Trento, per valorizzare il Lago di Garda in tutte le sue peculiarità e bellezze naturali, artistiche ed enogastronomiche. Entro luglio verrà, inoltre, sottoscritto un accordo con le società erogatrici del carburante ecologico, per sviluppare la rete distributiva del metano soprattutto sulla rete autostradale. ´Abbiamo già implementato - ha concluso l´assessore - con una specifica delibera di Giunta, ´City logistic´ a Brescia, il programma sperimentale per migliorare la distribuzione delle merci nelle aree urbane e in quelle a traffico limitato´.  
   
   
TOSCANA E EMILIA ROMAGNA, CONFRONTO TRA POLITICHE REGIONALI DI CONTRASTO AL CONSUMO DI SUOLO  
 
Firenze, 21 maggio 2013 – “Toscana e Emilia Romagna, due regioni diverse ma accomunate da forti analogie: entrambe hanno praticato la pianificazione come metodo di governo del territorio; entrambe dalla fine degli anni novanta hanno scelto di ridimensionare fortemente il ruolo delle regioni rispetto alle scelte di pianificazione degli enti locali; entrambe ora si stanno interrogando su come mettere in atto politiche piu’ efficaci per contrastare il consumo di suolo. “ Lo ha detto l’assessore al governo del territorio Anna Marson nel suo intervento a Terra Futura a conclusione del seminario sulle politiche di contrasto al consumo di suolo cui era stato invitato anche Roberto Gabrielli, responsabile del servizio pianificazione urbanistica, paesaggio e uso sostenibile del territorio dell’Emilia Romagna. L’urbanista emiliano ha tracciato un quadro dell’evoluzione urbanistica degli ultimi vent’anni nella sua regione insistendo sulla necessità di puntare sulla rigenerazione urbana come “occasione per rimettere in gioco l’esistente e contrastare la dispersione insediativa che ha fatto lievitare in Emilia Romagna anche più che in Toscana il consumo di suolo”. “Di fronte alle diverse modifiche in corso al sistema degli enti locali si pone anche per le Regioni la questione di rivedere il proprio ruolo nella pianificazione del territorio – ha detto ancora l’assessore Marson – Ed è utile un confronto tra sistemi non troppo dissimili come quello che abbiamo avviato con l’Emilia Romagna. In Toscana si è affermata l’esigenza di speriementare progetti di rilevanza regionale, come quello del Parco agricolo della Piana oggetto della variante al Pit in discussione al Consiglio. Ma anche di rivedere aspetti procedurali e sostanziali della pianificazione, cui stiamo mettendo mano con la revisione della legge regionale di governo del territorio e con la nuova redazione del Piano paesaggistico regionale. Piano paesaggistico articolato in ambiti territoriali che possono giocare un ruolo anche rispetto alla costruzione di scenari di sviluppo socio-economico.” “Per contrastare il consumo di suolo – ancora Marson – la Toscana sta lavorando a migliorare i contenuti della legge regionale di governo del terrritorio, prevedendo nei piani verifiche puntuali dei volumi e delle aree urbanizzate esistenti e riutilizzabili, dando una definizione piu’ puntuale di territorio urbanizzato, e proponendo forme di perequazione territoriale obbligatoria tra comuni nel caso di nuove espansioni ‘necessarie’. Quanto alla rigenerazione urbana abbiamo introdotto gia’ nel 2011 una prima norma sperimentale che prevede non la negoziazione pubblico-privato ma la discussione pubblica delle proposte progettuali private selezionate mediante lo strumento del bando pubblico.”  
   
   
IL 28 MAGGIO AL MISE LA FIRMA DEL DECRETO AREE DI CRISI IN CAMPANIA  
 
Napoli, 21 maggio 2013 - "L´incontro per la firma del decreto sulle aree di crisi della Campania si terrà al ministero dello Sviluppo Economico il prossimo 28 maggio." Così l´assessore regionale alle Attività Produttive Fulvio Martusciello. "La notizia mi è stata data personalmente dal ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo, che ringrazio per la sensibilità e per aver seguito, dal giorno dell´insediamento, la vicenda delle aree di crisi della Campania, in costante contatto con il ministero dello Sviluppo Economico. Questa - conclude Martusciello - è sicuramente una buona notizia. Si avvia infatti a conclusione una vicenda complessa che potrà dare respiro a zone che finora hanno sofferto molto per le difficoltà occupazionali e sociali." La riunione per la firma del decreto, che si terrà il 28 maggio alle ore 9,00 a Roma, presso il Mise, è stata convocata dal sottosegretario Claudio De Vincenti.  
   
   
TRENTO: AGENZIA LAVORO STUDIA NUOVI MODELLI DI SERVIZI PUBBLICI PER IL LAVORO  
 
Trento, 21 maggio 2013 - La Sala Verde della Provincia autonoma di Trento ha ospitato nella mattinata del 17 maggio il seminario nazionale di studi, organizzato da Agenzia del Lavoro in collaborazione con Con.solida, per l’individuazione di nuove metodologie strategiche per i servizi pubblici all’impiego. “L’obiettivo – come ha sottolineato il presidente di Agenzia del Lavoro, Michele Colasanto – riguarda l’evoluzione e il rafforzamento delle prestazioni a favore di lavoratori e aziende trentine, per far fronte in modo sempre più mirato ed efficace alla crisi occupazionale che non allenta la presa nemmeno nella nostra provincia”. Partendo dalle novità introdotte con la riforme del lavoro Fornero, che impone un salto di qualità ai servizi per l’impiego e di adeguamento agli standard europei, Agenzia del Lavoro intende verificare i propri strumenti e adottare un nuovo modello strategico dei servizi in grado di calibrare la corretta integrazione tra soggetti pubblici (Centri per l’impiego) e i privati (privati sociale, agenzie di intermediazione, patronati ed enti bilaterali). Ai lavori ha partecipato Pier Antonio Varesi, ex presidente di Agenzia ed oggi presidente di Ispol, istituto nazionale specializzato nella formazione e orientamento al lavoro: “Il Trentino è da sempre un’eccellenza a livello nazionale nei servizi all’impiego, ora però è richiesto un ulteriore salto di qualità, dovuto anche alla gestione diretta degli ammortizzatori sociali dopo il patto di Milano”. La crisi economica in atto e nonostante il lavoro svolto in questi ultimi anni da Agenzia del lavoro e dai Centri per l’impiego sul territorio, in Trentino c’è sempre più la necessità di potenziare ulteriormente i servizi dedicati al lavoro, così da individuare le giuste migliori per il coinvolgimento del sistema dei servizi pubblici nella gestione degli ammortizzatori sociali delegati, a seguito del Patto di Milano, alla Provincia autonoma di Trento. “Bisogna infatti snellire – ha sottolinea il presidente di Agenzia, Michele Colasanto - da un lato le procedure ed il numero di prestazioni necessarie, ed estendere l’accesso ai sostegni al reddito anche a quelle categorie di soggetti esclusi e, non da ultimo, assicurare una prestazione economica di livello apprezzabile”. A questo proposito è bene ricordare che in Trentino sono in vigore il reddito minimo di garanzia, modello unico in Italia a garanzia di una copertura sociale; i sistemi di ammortizzazione sociale per il lavoro; il reddito di continuità (Cassa integrazione). La novità - che Agenzia del lavoro e la Provincia autonoma di Trento hanno già introdotto - è il reddito di qualificazione, a sostegno della fascia giovane con l’obiettivo di permettere ai giovani occupati di conseguire un titolo di studio. Agenzia del lavoro intende rendere i servizi di incontro della domanda e dell’offerta di lavoro sempre più efficaci ed integrati e ipotizza per questo tre strade percorribili. Innanzitutto la creazione di nuove regole sul rilascio ai privati accreditati per permettere anche ai soggetti privati di erogare servizi all’impiego sotto la regia di Agenzia del lavoro. In Trentino recentemente si è dato il via ad un regime di autorizzazione per le Agenzie di intermediazione che sono attive esclusivamente sul nostro territorio. La seconda direttrice è individuata nella valorizzazione delle sinergie fra i Centri per l’impiego ed i soggetti privati, siano essi imprese commerciali, sociali, enti bilaterali, organizzazioni sindacali o patronati, che potrebbero svolgere importanti servizi di politica del lavoro affiancando le strutture pubbliche. Un ulteriore spunto è dato dalla legge di riforma del lavoro Fornero (numero 92 del 2012), che ha prescritto alle Regioni e alle Province autonome di individuare nuovi livelli essenziali di prestazione (Lep) dei servizi pubblici all’impiego. “E’ evidente – come spiega Antonella Chiusole, dirigente generale di Agenzia del lavoro - l’intento e la necessità di fissare in modo assolutamente efficace e rigoroso un livello di organizzazione delle politiche dal lavoro che preveda le soluzioni più adatte per i lavoratori e che valorizzerà ancora il principio di condizionalità che già vincola in modo stringente, ma anche promozionale, i lavoratori trentini a comportamenti attivi e responsabili, quali la partecipazione a percorsi formativi, in cambio dell’erogazione dei sostegni al reddito”. In altre parole, il sostegno è garantito solo se il lavoratore si attiva con percorsi di formazione e di riqualificazione. L’incontro ha rappresentato l’occasione per ripercorrere la storia dei servizi al lavoro in Trentino e per un confronto con le migliori realtà a livello nazionale, quali il Veneto, la provincia di Torino e la regione Emilia Romagna. Al seminario sono intervenuti, tra gli altri, Sergio Rosani direttore di Veneto Lavoro, Gianfranco Bordone dirigente del Servizio Politiche del Lavoro della Provincia di Torino, Paola Cicognani responsabile del Servizio Lavoro della Regione Emilia Romagna.  
   
   
PIEMONTE: DALLA BEI ALTRI 20 MILIONI DI EURO FINANZIERANNO I NUOVI PROGETTI DELLA MISURA PIU´ SVILUPPO IL PRESIDENTE COTA : UNA MISURA QUALIFICANTE, CHE E´ SERVITA AD AUMENTARE I POSTI DI LAVORO NELLE AZIENDE INTERESSATE AL PRECEDENTE BANDO  
 
 Torino, 21 maggio 2013 - Un’iniziativa del Piano straordinario sull’occupazione che aveva ben funzionato e che oggi viene rifinanziata grazie all’arrivo di ulteriori fondi della Banca Europei per gli Investimenti. I 20 milioni di euro, da pochi giorni erogati nelle casse di Finpiemonte, che gestisce operativamente la misura, consentiranno di sostenere i nuovi progetti presentati nell’ambito della misura “più Sviluppo”, per la parte relativa agli investimenti produttivi. Il Governo regionale aveva deciso qualche mese fa di riaprire il bando proprio per il buon riscontro avuto nella precedente edizione, che aveva portato alla sottoscrizione di 3 contratti con altrettante imprese piemontesi per la realizzazione di rilevanti investimenti sul territorio con ricadute occupazionali. Le iniziative del precedente bando sono attualmente in corso di realizzazione. Da pochi giorni, con l’arrivo dell’ulteriore finanziamento da parte della Bei, nuovi fondi sono materialmente a disposizione di Finpiemonte, che entro fine luglio provvederà ad erogarli alle imprese che hanno partecipato alla nuova edizione. «Con questi nuovi contributi – sottolinea il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota – abbiamo la possibilità di sostenere quelle aziende che hanno deciso di investire significativamente, a livello iniziale o aggiuntivo. È un’ottima notizia in tempi come quelli che stiamo vivendo, anche alla luce dei risultati apprezzabili del bando precedente. É stato infatti aumentato del 50 % il numero degli occupati nelle aziende che avevano usufruito dei vecchi contributi. Siamo soddisfatti di essere riusciti ad accompagnare lo sviluppo sul territorio alla creazione di nuovi posti di lavoro, ovvero l’elemento qualificante delle buone politiche industriali». L’obiettivo della misura “Più Sviluppo” (asse investimenti iniziali) è fornire sostegno alle pmi che abbiano già una stabile organizzazione nella regione, al fine di consentire loro di recuperare o rafforzare la propria competitività e creare nuova occupazione mediante la concessione di agevolazioni a sostegno di investimenti e progetti di importo rilevante. E’ previsto l’utilizzo di una procedura di concessione dell’aiuto negoziata con l’impresa anche al fine di ottenere maggiori garanzie circa l’incremento e il mantenimento dell’occupazione. I progetti di investimento proposti a finanziamento devono avere una coerenza rispetto agli obiettivi della politica di sviluppo regionale, rispondere alle sfide che la competizione globale pone al territorio della regione e contribuire ad affrontare le criticità del sistema produttivo regionale, valorizzandone le potenzialità. L’agevolazione per le aziende consiste in un finanziamento rotativo. La nuova edizione del bando si è chiusa a fine aprile e sono state presentate 9 domande. I settori interessati alle nuove richieste di finanziamento sono: accessori per autoveicoli, fabbricazione di turbine e turboalternatori, metalli leggeri, macchine per l´industria alimentare, produzioni di prodotti a base di carne, fabbricazione di articoli in materie plastiche, robot industriali per usi molteplici, articoli in gomma, apparecchiature fluidodinamiche. Le domande presentate sono in corso di istruttoria. Oltre ai 20 milioni, che andranno direttamente alle aziende i cui progetti saranno approvati, ne sono a disposizione ulteriori 2, che serviranno per fornire garanzie e abbassare il tasso di interesse, rimborsandone i costi e consentendo di fatto di portarlo fino a zero. Probabilmente i termini del bando verranno nuovamente riaperti nelle prossime settimane.  
   
   
BIELLA - ABOLITO L´ALBO DELLE IMPRESE ARTIGIANE  
 
Biella, 21 maggio 2013 - Dallo scorso 15 maggio sono stati aboliti l´Albo delle imprese artigiane e le commissioni provinciali per l´artigianato del Piemonte. E´ l´effetto della legge regionale n. 5 del 23 aprile 2013, adottata dal Piemonte (pubblicata sul Bollettino Ufficiale n. 17 – Supplemento 1 del 30/04/2013), che va a modificare il Testo unico in materia di artigianato (legge regionale n. 1 del 14/01/2009). Le imprese artigiane continueranno ad essere registrate nella sezione speciale del Registro delle imprese, così come qualunque modificazione del loro status e la loro cancellazione, tali funzioni amministrative, compresa la verifica dei requisiti artigiani previsti dalla legge regionale 443/1985, saranno svolte direttamente dalle Camere di Commercio. Con la qualifica di impresa artigiana sono annotate nella sezione speciale del Registro delle imprese - presso la Cciaa competente per territorio nella cui circoscrizione è posta la sede legale dell´impresa - le imprese artigiane in possesso dei requisiti dichiarati mediante la Comunicazione Unica per la nascita dell´impresa. L´annotazione della qualifica artigiana delle imprese nel Registro delle imprese ha carattere costitutivo. Resta invariata la modalità di presentazione delle pratiche telematiche per le imprese artigiane. Ad esse verranno applicati i bolli ed i diritti di segreteria previsti per il Registro imprese. Alla Camera di Commercio è affidato il compito di trasmettere l´annotazione della qualifica artigiana e ogni modificazione intervenuta sulla posizione artigiana alla sede provinciale dell´Inps ai fini dell’applicazione della legislazione in materia di assicurazione, di previdenza e di assistenza. La legge regionale n. 5/2013 dispone anche il trasferimento alla Regione Piemonte dei compiti di accertamento e attestazione del periodo lavorativo ai fini dell´ammissione all´esame e al corso di formazione per l´attività di estetista e acconciatore. Il settore competente è quello della Promozione, sviluppo e disciplina dell’artigianato. Per approfondimenti e per scaricare la modulistica necessaria è possibile consultare la pagina web: http://www.Regione.piemonte.it/artigianato/legislazione_nazionale.htm    
   
   
CROWDFUNDING E START UP INNOVATIVE  
 
Firenze, 21 maggio 2013 – E’ la nuova frontiera del finanziamento alle piccole e medie imprese più dinamiche e innovative. Il crowdfunding è una forma di finanziamento collettivo: bastano una piattaforma on-line, un’idea innovativa ed un gruppo di piccoli finanziatori pronti a sostenere economicamente la realizzazione del progetto. Esistono varie tipologie di Crowdfunding e l’Italia sarà il primo paese in Europa a regolamentare “l’equity crowdfunding”, ossia la raccolta da parte di imprese (generalmente neo-costituite) di capitali di rischio per il tramite della rete internet, svolgendo quindi un appello al pubblico risparmio, anche se limitatamente alle start up innovative così come definite dal decreto crescita-bis (legge n. 221/2012). Il 22 maggio 2013 Ore 9:00 a Firenze si parlerà di "Crowdfunding e start up innovative”; il seminario sarà un’occasione di confronto sulla legge 221/2012 e sulle novità introdotte con una particolare attenzione a questo nuovo strumento di finanziamento: il crowdfunding. Dal diritto societario, al diritto del lavoro e fallimentare sono diverse le agevolazioni che vengono introdotte a favore delle imprese qualificabili come start up innovative. Tra le novità l’art 30 che interviene sulla “Raccolta di capitali di rischio tramite portali on-line […]” disciplinando quindi il fenomeno noto anche come “equity crowdfunding” La nuova normativa dedica una sezione alle “Misure per la nascita e lo sviluppo di imprese start-up” (artt. 25-32) finalizzata, come si specifica nel Decreto, “a fare del nostro Paese un luogo nel quale l’innovazione rappresenti un fattore strutturale di crescita sostenibile e di rafforzamento della competitività delle imprese”. All’iniziativa, che rientra tra l’altro nel progetto “Valorizzazione e tutela di titoli di proprietà industriale” di Unioncamere Toscana, prenderanno parte vari esperti della materia tra cui la Consob a cui è stato dato il compito di definire le relative disposizioni attuative sulla raccolta di capitali di rischio da parte di start-up innovative tramite portali on-line. Per maggiori informazioni sull’evento consultare il sito http://www.tos.camcom.it/  
   
   
PIEMONTE: LA NUOVA SCR, RIORGANIZZAZIONE DELLA GOVERNANCE E PROSPETTIVE  
 
Torino, 21 maggio 2013 - La legge finanziaria per l’anno 2013, approvata contestualmente al bilancio di previsione regionale, recepisce alcune importanti modifiche normative alla legge regionale 19/2007 con cui fu istituita la centrale di committenza regionale mediante la costituzione di Scr Piemonte S.p.a. Tali modifiche prevedono da una parte il rafforzamento del sistema di amministrazione e controllo di Scr, attraverso una riorganizzazione della governance societaria con l’adozione di un sistema dualistico, dall’altra una ridefinizione della sua missione alla luce degli obiettivi di contenimento e razionalizzazione della spesa pubblica, che rendono necessario dare un maggiore impulso alla centrale di committenza. Il nuovo assetto societario prevede, oltre all’assemblea dei soci, un consiglio di sorveglianza, con poteri di indirizzo strategico e di controllo sulla gestione operativa, e un consiglio di gestione, con competenza esclusiva nella gestione sociale e negli aspetti operativi di carattere gestionale, i cui componenti saranno dotati di spiccata professionalità nel settore. Ciò garantirà un presidio diretto ed un forte impegno da parte della Regione nelle scelte strategiche della società e nella definizione degli obiettivi della centrale di committenza, assicurando al contempo l’indipendenza dell’azione amministrativa. Per quanto riguarda la ridefinizione della sua missione, ad Scr sono attribuite le funzioni di centrale di committenza e di Stazione Unica Appaltante (Sua), in relazione ai contratti pubblici di forniture, servizi e lavori in favore della Regione e degli altri soggetti per cui svolge le sue attività: ciò al fine di assicurare la trasparenza, la regolarità e l’economicità della gestione dei contratti pubblici e di prevenire il rischio di infiltrazioni mafiose. Per garantire la piena efficienza della centrale di committenza e il contenimento dei costi di funzionamento, viene introdotto un meccanismo di autofinanziamento mediante la previsione - che dovrà essere regolamentata con un provvedimento della Giunta regionale - di una commissione sugli acquisti a carico dei fornitori aggiudicatari delle procedure di approvvigionamento e di negoziazione poste in essere da Scr. “Nel complesso - spiega il presidente Cota - l’obiettivo di questa riforma è quello di valorizzare il più possibile il ruolo di Scr all’interno del sistema di procurement regionale e la sua incidenza sulla spesa complessiva sostenuta sia per il comparto sanitario che per le altre Pa che attualmente non sono soggette all’obbligo di utilizzo degli strumenti contrattuali della centrale di committenza. Oggi l’incidenza di Scr sulla spesa affrontata per il comparto sanitario - precisa Cota - è del 28 per cento, circa 500 milioni di euro l’anno su una spesa complessiva di 1,8 miliardi di euro. La nostra previsione è di poter incrementare tale incidenza fino al 50 per cento entro il 2015, con conseguenti progressivi risparmi sulla spesa sanitaria”. “Ai fini della razionalizzazione della spesa - aggiunge l’assessore Ghiglia - si dovrà favorire l’utilizzo di tutti gli strumenti di acquisto in materia di contratti pubblici (Accordi Quadro, Convenzioni, Concessioni, Finanzia di progetto, ecc…) in modo da consentire alla nuova Scr di coprire progressivamente l’intero fabbisogno dei soggetti destinatari. Inoltre - prosegue Ghiglia - bisogna cercare di incrementare il valore della spesa per Enti locali e amministrazioni attualmente in regime di adesione facoltativo, per i quali non vige cioè l’obbigo di rivolgersi ad Scr al di fuori degli acquisti di energia elettrica, gas, carburanti, combustibili telefonia e acquisti sotto-soglia. E’ necessario, a tal fine, un attento monitoraggio dei fabbisogni degli Enti locali e un aumento del numero delle gare, anche aggregate, sulla base della loro domanda specifica”. “In accordo con il mandato ricevuto della Giunta - commenta Arcidiacono - la crescita di Scr negli ultimi due anni e i risparmi generati hanno creato le basi per una gestione moderna ed efficiente della Società regionale: allargare il bacino di utenza, aumentare il numero di gare centralizzate, rendere piu efficienti gli appalti gestiti vanno proprio in questa direzione. Con l´impulso della nuova governance - prosegue Arcidiacono - e i suoi principi di autonomia, efficienza e professionalità, Scr potrà diventare il punto di riferimento per gli acquisti e gli appalti pubblici per la Regione e per l´intero territorio piemontese”.  
   
   
MARCHE, RECESSIONE PER IL SETTIMO TRIMESTRE CONSECUTIVO  
 
Ancona, 21 maggio 2013 - Marche, siamo al settimo trimestre consecutivo di recessione. La produzione industriale, secondo l’indagine trimestrale “Giuria della Congiuntura” realizzata dal Centro Studi di Unioncamere Marche, diminuisce dal terzo trimestre del 2011. L’ultimo dato, arrivato come un secchio di acqua gelata sulle speranze del sistema produttivo marchigiano, parla di un calo della produzione del 4,8 per cento tra gennaio ed aprile di quest’anno, dopo aver registrato una diminuzione del 6,2 per cento nell’ultimo trimestre del 2012. La discesa della produzione, nel primo trimestre del 2013, ha trascinato con sé anche il fatturato (-4,6 per cento) e gli ordinativi (-5,8), mentre solo il fatturato estero risulta in aumento del 2,4 per cento. Unica eccezione il mobile, che vede anche il fatturato estero diminuire del 4,4 per cento. ”Per uscirne” commenta il presidente di Unioncamere Adriano Federici “servono politiche fiscali e monetarie adeguate ad avviare una solida ripresa economica. Occorre che il sistema creditizio metta a disposizione delle imprese finanziamenti adeguati a rilanciare con forza gli investimenti, per contrastare il declino della produttività e della competitività di una parte delle nostre produzioni. Per fortuna nelle Marche esiste ancora un tessuto diffuso di imprese che garantisce tenuta e coesione sociale, ma occorre fare presto perché la crisi sta intaccando anche questa nostra specificità” Una conferma di quanto affermato dal presidente Federici viene dal fatto che proprio le imprese artigiane e quelle con meno di dieci addetti, da punto di forza, stanno diventando elemento di criticità dell’economia marchigiana. L’artigianato nel primo trimestre dell’anno ha visto un calo produttivo del 5,6 per cento che sale al 5,8 per cento nelle imprese fino a nove dipendenti. Una flessione che scende al 5,5 per cento nelle medie aziende fino a 49 dipendenti e si limita al 3 per cento nelle grandi imprese industriali tra i 50 ed i 500 dipendenti. Tra i settori produttivi, la crisi ha fatto sentire tutti i suoi effetti sul mobile, che vede la produzione crollare del 9,5 per cento e il fatturato del 7,1. Molto male anche il tessile abbigliamento, con la produzione in caduta dell’8,8 per cento e gli ordinativi, addirittura, del 10,2 per cento. Per gli altri comparti manifatturieri il calo produttivo va dal 3,6 per cento delle calzature al 4,5 delle imprese energetiche. Meglio di tutti va la meccanica, che ha perso solo il 2,2 per cento della produzione. La crisi non salva nessuna parte del territorio marchigiano. Trascinata in basso dalle difficoltà del mobile, è la provincia di Pesaro Urbino a pagare il prezzo più pesante ed a perdere il 5,5 per cento della produzione. Seguono le imprese del piceno (-5), di Ancona (-4,7), di Macerata (-4,6) e di Fermo (-4,2). Diminuendo produzione e ordinativi, le imprese marchigiane sono costrette a lavorare a ritmo ridotto, utilizzando gli impianti solo al 74,1 per cento della loro potenzialità. Una percentuale che scende al 69 per cento nell’artigianato. Altro effetto collaterale di una crisi che non vuole finire: le imprese vivono giorno per giorno, con gli ordini che garantiscono appena 5,5 settimane di produzione, mentre gli artigiani devono accontentarsi di 3,3 settimane di produzione assicurata. Malgrado tutto, quello che non manca agli imprenditori marchigiani è la fiducia sulle loro capacità di reagire alla crisi. Il 27 per cento degli imprenditori intervistati da Unioncamere Marche, prevede di aumentare la produzione entro la fine di giugno e il 29 per cento pensa di migliorare il fatturato. A temere una ulteriore diminuzione della capacità produttiva sono 15 imprenditori su 100 mentre il 17 per cento vede il fatturato in ulteriore calo. L’ottimismo prevale tra le imprese esportatrici: il 44 per cento vede la produzione in aumento, il 35 per cento stabile e il 21 per cento in diminuzione.  
   
   
FVG: SERRACCHIANI INFORMA SU CARTIERA ROMANELLO E CONVOCA INCONTRO  
 
Trieste, 21 maggio 2013 - La presidente della Regione Debora Serracchiani, dopo aver illustrato alla Giunta, nella seduta Del 17 maggio, l´esito degli incontri avuti con esponenti del Governo nazionale su temi di interesse strategico regionale, ha invitato i membri della Giunta a svolgere una prima ricognizione delle esigenze di bilancio in vista dell´assestamento e proposto l´agenda per i successivi adempimenti. Serracchiani ha informato inoltre sulla situazione della Cartiera Romanello, a proposito della quale, nei mesi scorsi, era stato annunciato l´interessamento di un gruppo cartario toscano, prima, e di una ditta austriaca, successivamente. Presi nuovi e diretti contatti, il gruppo austriaco è apparso non interessato a proseguire le trattative, se non a fronte di ingenti investimenti. Appaiono in tal modo infondate tutte le notizie diffuse dalla precedente Amministrazione regionale, relative ad una veloce e positiva risoluzione della crisi aziendale. La presidente Serracchiani ha ricontattato l´imprenditore toscano, che ha segnalato una disponibilità a riprendere la discussione, e intende accelerare i tempi per verificare i margini tuttora esistenti per evitare la definitiva chiusura dell´azienda. Un incontro sulla situazione della Cartiera Verde Romanello con lo stesso imprenditore è stato fissato dalla presidente Serracchiani il pomeriggio del 24 maggio a Udine. Vi parteciperanno anche gli assessori regionali, i vertici delle direzioni centrali coinvolte ed i rappresentanti della Rsu della cartiera.  
   
   
DISTRIBUZIONE COMMERCIALE, PRESIDENTE CAMPANIA CALDORO E ASSESSORE MARTUSCIELLO PRESENTANO PROPOSTA LEGGE TUTELA CONCORRENZA  
 
Napoli, 21 maggio 2013 - Il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e l´assessore alle Attività Produttive Fulvio Martusciello hanno presentato ieri, in sala giunta, il disegno di legge regionale sulle norme in materia di tutela della concorrenza nel settore della distribuzione commerciale. Erano presenti il consigliere regionale cofirmatario con Martusciello della proposta di legge Pasquale Giacobbe, il presidente di Confesercenti Campania Vincenzo Schiavo e il presidente di Confcommercio Campania Maurizio Maddaloni. La proposta di legge punta a promuovere le attività economiche, semplificando le procedure amministrative e affermando il principio che l´esercizio dell´attività commerciale è libero. Principi generali - Gli obiettivi perseguiti dalla proposta di legge sono: - Il pluralismo delle strutture distributive e delle diverse forme di vendita, con particolare riguardo al riconoscimento e alla valorizzazione del ruolo delle piccole e medie imprese e della identità commerciale del territorio; - La libertà di concorrenza, sia nell´accesso al mercato che nel suo funzionamento corretto e trasparente, in condizioni di pari opportunità, salvaguardando il pluralismo delle forme distributive; - La libertà di impresa e di stabilimento e la libera circolazione delle merci; - La riqualificazione dei centri storici e dei centri urbani attraverso lo sviluppo e la valorizzazione delle attività commerciali; - La sostenibilità ambientale dello sviluppo del sistema commerciale ed il risparmio di suolo, incentivando il recupero e la riqualificazione urbanistica di aree e strutture dismesse e degradate; - L’efficienza, la modernizzazione, lo sviluppo della rete distributiva e l’evoluzione tecnologica dell’offerta; - La semplificazione amministrativa e l’innovazione tecnologica delle procedure. Sportello unico per le attività produttive - Il punto di accesso per i procedimenti amministrativi disciplinati dalla legge è costituito dallo sportello unico per le attività produttive (Suap). Criteri di programmazione urbanistica - La proposta di legge regionale favorisce l´insediamento degli esercizi di vicinato nei centri storici e nei centri urbani e prevede la presenza di medie strutture nei centri urbani e quella delle grandi strutture di vendita nelle aree periferiche. Viene espressamente vietata l´apertura di nuove grandi strutture di vendita, nelle parti del territorio interessate da agglomerati urbani che rivestano carattere storico, artistico e di particolare pregio ambientale. Parametri di valutazione per l’insediamento delle grandi strutture di vendita - La compatibilità territoriale delle grandi strutture di vendita è soggetta a parametri di valutazione quali lo studio dell’impatto ambientale, dell’incidenza che il traffico della clientela produrrà sul sistema viario e l´analisi delle ricadute occupazionali. Saranno considerati fattori di premialità per il rilascio dell´autorizzazione sia l´impegno da parte dei titolari delle grandi strutture a commerciare i prodotti alimentari ed extralimentari di origine campana su almeno il 5% del totale dei prodotti venduti, sia l’impegno di attrezzare idonei spazi sotto il profilo funzionale e igienico-sanitario per la vendita di giornali quotidiani, riviste, periodici e libri. Incremento e salvaguardia dell´occupazione - L´ampliamento delle medie e delle grandi strutture di vendita è autorizzato se è garantita l´assunzione di nuovo personale e/o il reimpiego di personale già operante negli esercizi da accorpare o concentrare. Per le aperture nei giorni festivi è previsto che almeno il 20% delle ore di lavoro sia svolto da nuovi dipendenti oppure da quelli occupati, ma solo mediante concordata turnazione. Valorizzazione del commercio nei centri storici - Per la riqualificazione delle attività commerciali nei centri storici e dei centri commerciali naturali, viene istituito un fondo che sarà alimentato con le somme derivanti dall´incremento del 20% degli oneri di urbanizzazione primaria dovuti per la realizzazione delle grandi strutture di vendita ubicate fuori dai centri urbani. Il Ddl punta, inoltre, alla riconversione a destinazione commerciale di impianti produttivi completamente dismessi da almeno tre anni. Liberalizzazioni delle vendite promozionali - Nel rispetto delle leggi europee e nazionali sulla concorrenza e sull’informativa commerciale, le vendite promozionali potranno essere effettuate in tutti i periodi dell’anno, anche insieme ad altre iniziative di vendita straordinaria. Osservatorio regionale sulla rete commerciale - La Regione assicura, con la collaborazione dei comuni e delle camere di commercio un sistema coordinato di monitoraggio, attraverso la costituzione di apposito Osservatorio, al quale partecipano anche i rappresentanti degli enti locali, delle organizzazioni dei consumatori, delle imprese di commercio e dei lavoratori dipendenti. L’osservatorio regionale ha il compito di monitorare l’entità e l’efficienza della rete di vendita e di verificare l’effettiva realizzazione dei processi di liberalizzazione del settore a cui la proposta di legge regionale mira. Agevolazioni per il Commercio ambulante - La proposta di legge regionale prevede due provvedimenti specifici a favore dei commercianti sulle aree pubbliche: 1) le concessioni di posteggio scadute dopo la recente riforma del D.lgs. N. 58/2010, saranno nuovamente prorogate di ulteriori 5 anni, quindi, secondo i casi, fino a maggio-luglio 2017. 2) è prorogato all’anno successivo all’emanazione della legge regionale l’obbligo di presentazione del Durc (Documento Unico di Regolarità Contributiva), quale requisito essenziale per il rilascio delle autorizzazioni commerciali sulle aree pubbliche. Promozione del commercio elettronico - Adeguamento delle forme speciali di vendita alla normativa europea e nazionale, per quanto attiene le vendite negli spacci interni, mediante apparecchi automatici, per corrispondenza e televisione, presso il domicilio dei consumatori. Azioni di promozione per agevolare l´utilizzo del commercio elettronico allo scopo di tutelare gli interessi dei consumatori e migliorare la competitività globale delle imprese, con particolare riferimento alle piccole e alle medie. Maggiore tutela del cittadino, cliente – consumatore - I nuovi parametri minimi per i servizi accessori di cui devono dotarsi le medie e grandi strutture di vendita, nel rispetto della normativa nazionale, sono migliorativi per il cittadino, cliente - consumatore, ai fini della migliore fruibilità delle strutture commerciali, in termini di migliori possibilità di parcheggio auto, servizi igienici, aree destinate a verde, maggiore tutela dei cittadini diversamente abili.  
   
   
AVR PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE E DEL CONSUMO ENERGETICO DELLA RUBINETTERIA SANITARIA DIRETTIVA ECODESIGN E ECOCOMPATIBILITÀ: I BINARI DEI RUBINETTI PER I PROSSIMI ANNI  
 
Milano, 21 maggio 2013 – La rubinetteria sanitaria italiana, rappresentata da Avr, Associazione italiana valvole e rubinetti, scende ancora in campo per l’efficienza energetica ponendo l’accento sull’etichetta Ceir e sulla preparazione del Regolamento europeo per l’applicazione della Direttiva Ecodesign. Per iniziativa del Ceir, che riunisce l’intera industria europea della rubinetteria sanitaria, al quale Avr aderisce in rappresentanza dell’industria italiana, è nato il nuovo marchio Ceir “European Water Efficiency Label”, che offre informazioni sulle prestazioni in termini di consumo di acqua dei prodotti. Alla base delle etichette Ceir ci sono le dichiarazioni delle aziende che, su base volontaria, decidono di aderire a questa iniziativa, offrendo informazioni supportate da prove e test effettuati presso laboratori accreditati. Sono inoltre previsti controlli a campione sulla veridicità di tali prove, a salvaguardia della credibilità delle informazioni riportate sui prodotti. Lo schema Ceir, pur essendo attivo da poche settimane, ha già visto l’adesione di alcune importanti aziende europee. “La nostra Associazione Avr crede molto nelle potenzialità dell’etichetta Ceir per il continuo miglioramento delle prestazioni e della qualità dei prodotti - dichiara Maurizio Brancaleoni, Presidente Avr e Vicepresidente Anima - Soprattutto, pensiamo che l’etichetta Ceir possa venire incontro all’esigenza dei consumatori di ricevere le giuste informazioni per poter scegliere e acquistare i prodotti della rubinetteria con la giusta consapevolezza”. Tale sistema di classificazione si applica alla gamma dei prodotti della rubinetteria sanitaria e ai relativi accessori: rubinetti singoli e miscelatori, rubinetti a chiusura automatica, rubinetti ad apertura e chiusura elettronica, dispositivi doccia, flessibili doccia estraibili ecc. La documentazione completa che descrive le modalità per accedere allo schema di classificazione è scaricabile dal sito ufficiale creato dal Ceir per promuovere questa iniziativa: www.Europeanwaterlabel.eu. Il 16 Aprile scorso, presso la sede di Anima a Milano si è svolto l’incontro di aggiornamento per i costruttori di rubinetteria sanitaria e valvole, che ha visto la partecipazione di circa 100 aziende del settore idrotermosanitario. Applicazione Direttiva Ecodesign per i rubinetti in vigore entro il 2016 A breve inizieranno i lavori per la preparazione del Regolamento europeo per l’applicazione della Direttiva Ecodesign. La procedura è piuttosto complessa: l’inizio è previsto entro l’estate 2013 ed è ragionevole pensare che i lavori saranno conclusi entro il 2015. La Direttiva 2009/125/Ce Erp (Energy Related Products), meglio conosciuta come Direttiva Ecodesign, inerente alla progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all’energia, consente alla Commissione Europea di introdurre regolamenti applicativi per tutti quei prodotti che ritiene abbiano ripercussioni dirette o indirette sul consumo energetico durante l’utilizzo. “L’introduzione di specifiche misure di implementazione della Direttiva Erp per i rubinetti si baserà sui risultati di un apposito studio di valutazione, che sarà realizzato dalla Commissione europea in collaborazione con l’industria - dichiara Maurizio Brancaleoni, Presidente Avr e vicePresidente Anima - Questo studio sarà molto importante perché, sulla base dei migliori prodotti e tecnologie oggi esistenti, dovrà identificare le caratteristiche e le funzionalità dei prodotti sulle quali intervenire per ottenere una significativa riduzione dell’impatto ambientale e del consumo energetico dei rubinetti”. Inoltre, lo studio si baserà sull’esperienza recentemente accumulata dalla Commissione per l’applicazione del marchio Ecolabel al settore della rubinetteria sanitaria, possibile a partire dalla seconda metà del 2013 (ricordiamo che l´Ecolabel è il marchio europeo di qualità ecologica che si applica, su base volontaria, a prodotti e servizi dalle elevate caratteristiche dal punto di vista ambientale). I parametri fondamentali che saranno affrontati dalla Commissione europea sono rispettivamente il consumo di acqua (water efficiency) e il consumo di energia per il riscaldamento dell’acqua (energy efficiency). Sarà poi concesso un periodo di tempo affinché l’industria della rubinetteria possa adeguarsi ai nuovi requisiti che dovranno necessariamente essere applicati. Questo periodo transitorio è inoltre necessario per definire quali informazioni aggiuntive dovranno essere trasferite al consumatore (con la targhetta del prodotto e con la documentazione tecnica a supporto) e per definire le procedure di sorveglianza del mercato. In conclusione, è plausibile che gli obblighi derivanti dall’applicazione della Direttiva Erp ai rubinetti entrino in vigore entro il 2016.  
   
   
VCO - NATIMORTALITÀ IMPRESE, SALDO POSITIVO AD APRILE  
 
Baveno, 21 maggio 2013 - 89 le nuove imprese nate nel Verbano Cusio Ossola nel mese di aprile: a fronte di 58 imprese che hanno cessato l’attività nello stesso mese: il saldo, positivo, è di +31 unità. Lo stock delle imprese registrate in provincia è pari a 13.693 unità, oltre 170 in meno rispetto al 2012. Segno più per il comparto turistico e le società di capitali, che aumentano il numero di imprese registrate (+25 rispetto al 2012). La performance provinciale, che registra saldi positivi tra iscritte e cessate nel mese di aprile, risulta in linea con l’andamento nazionale e regionale. Nel mese di aprile il saldo è positivo per tutte le forme giuridiche. Lo stock registrato per le imprese individuali è però in flessione rispetto al 2012 (-162 unità) ed è pari a 7.857 imprese, il 57% del totale. Le piccole imprese continuano a rappresentare il segmento più importante del nostro tessuto imprenditoriale. In flessione anche le società di persona (-51 in v.A.). In totale sono 3.323 imprese. Si conferma il peso percentuale dei tre maggiori comparti, commercio edile e manifatturiero, sul totale delle imprese registrate nella nostra provincia: il 24,4% delle imprese del Vco appartiene al settore del commercio, segue il comparto delle costruzioni (18,6% del totale, con 2.551 unità) e le attività manifatturiere (12,5%, in valore assoluto 1.708 unità). Rispetto ad aprile 2012 si conferma la crescita del comparto turistico e delle attività immobiliari. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, calano di oltre 40 unità le imprese del commercio, che resta il settore più rappresentativo delle imprese in provincia con 3.336 imprese. Criticità si continuano a registrare nel comparto manifatturiero e nel settore edile: -30 imprese per il settore industriale e -85 unità per le costruzioni. Rispetto ad aprile 2009, lo stock delle imprese registrate è diminuito di oltre 250 unità. In particolare variazioni di stock negative per il comparto manifatturiero (-134 imprese), edile (-199 imprese) e del commercio (-35 attività). Saldi positivi per alloggi e ristorazione, che hanno incrementato il loro numero di un centinaio di unità. Il saldo tra iscritte e cessate nel mese di aprile 2009 registrava +37 imprese. I dati sono elaborati dal Servizio Sviluppo del Territorio della Camera di Commercio sulla base di Movimprese, rilevazione mensile elaborata da Infocamere, la società consortile di informatica della Camere di commercio italiane.  
   
   
FIRENZE, ROSSI A CONFESERCENTI: “NON RIGORE MA INVESTIMENTI PUBBLICI”  
 
Firenze, 21 maggio 2013 – “Riprendere la strada dello sviluppo, dopo il fallimento del governo dei tecnici e dei paradigmi che fanno riferimento alle politiche liberiste, che hanno aiutato solo la finanza e prodotto la paralisi di intere città, la cui fisionomia è stata modificata dalle molte chiusure commerciali, dietro le quali vi sono famiglie che hanno rischiato tutto quello che avevano in questa impresa”. Lo ha detto il presidente della Regione Enrico Rossi intervenuto ieri in apertura dell’assemblea regionale di Confesercenti, a Firenze. “Per riavviare lo sviluppo – ha proseguito Rossi – il rigore non serve, servono invece investimenti pubblici, che non sono il “diavolo” che si pone contro la concorrenza, come spesso sono stati dipinti. La concorrenza infatti, da sola non basta a far ripartire i mercati, così come non serve liberalizzare orari e calendari. Occorre trovare un punto di equilibrio, che potrà essere raggiunto con un ruolo attivo della Regione e degli enti locali. Un equilibrio dove la grande distribuzione non può essere troppo forte e dove il settore commerciale possa crescere nel suo complesso”. Il presidente ha quindi affrontato il tema del credito, essenziale per dare ossigeno alla ripresa. “Dobbiamo tornare a supportare il credito – ha detto – per rilocalizzare il risparmio, che poi significa tornare ad investire nell’economia reale, sul territorio e non veder trasformare i nostri risparmi in rischiosi derivati giapponesi”. Tutto questo riporta inevitabilmente all’Europa, alle sue regole e agli obiettivi comuni. L’europa, secondo il presidente Rossi, è e deve “restare la nostra prospettiva, la cornice indispensabile all’interno della quale, però, dovranno essere ridiscusse le linee programmatiche”. E a proposito di Europa, in questa fase è particolarmente importante poter contare sui fondi europei, di cui oggi si sta ancora discutendo l’entità per il prossimo periodo 2014-20120. “Come Regione faremo di tutto per anticipare il più possibile i bandi per le risorse di programmo regionali, puntando a renderli operativi già dall’estate 2014, in modo da accorciare i tempi e non creare discontinuità rispetto ai progetti in corso di attuazione. E’stato anche grazie ai fondi strutturali, a strumenti come i Piuss, se la Toscana è ancora bella, se ha potuto migliorare le sue città, mantenendo un patrimonio che è ancora la principale eredità lasciataci dai nostri nonni”.  
   
   
ROSSI SUL MICROCREDITO: “I TOSCANI POVERI SARANNO PIÙ SOLVENTI DEI FINANZIERI TRUFFALDINI”  
 
Firenze, 21 maggio 2013 – “I toscani che riceveranno i soldi dal microcredito saranno più solventi, nel restituirli, dei finanzieri truffaldini che hanno finito per chiedere l’intervento dello Stato”. Così il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, il 17 maggio a Firenze poco prima della firma del protocollo d’intesa fra Regione e quattro associazioni del volontariato toscano (Caritas e Arci, Misericordie e Anpas) che, in base agli strumenti del microcredito, attiva interventi di sostegno finanziario per la lotta alla povertà e per l’inclusione sociale. Sono 5 i milioni messi a disposizione dalla Regione che, attraverso la mediazione delle associazioni, arriveranno direttamente nelle tasche di persone in condizioni di particolare fragilità socio economica: il prestito (fino a un massimo di 3 mila euro per ciascuna persona) dovrà poi essere restituito dagli interessati entro un massimo di 36 mesi e servirà, in una sorta di fondo rotativo, per attivare ulteriori interventi sempre di microcredito. Ricordato come la Regione Toscana non abbia tagliato sul sociale (“Non abbiamo scaricato sul volontariato le carenze dello Stato”) riuscendo, anzi, ad “aggiungere con fondi regionali ciò che lo Stato andava tagliando”, Rossi ha fatto presente che “davanti alla sfida delle vecchie e nuove povertà lo strumento del microcredito rappresenta una buona soluzione, anche grazie a una preziosa sinergia fra istituzioni e associazionismo”. Dello stesso parere, in rappresentanza delle Caritas toscane, l’arcivescovo di Arezzo, mons. Riccardo Fontana (“La parte più debole della nostra gente non ce la fa più, anche in Toscana sono in tanti a tribolare e questo agire insieme con il microcredito è un segnale di grande importanza: speriamo diventi un fatto acquisito, anche a livello centrale, l’obbligo di non tagliare sul sociale”). Per Gianluca Mengozzi, presidente toscano Arci, si tratta di un “passo enorme nel dialogo fra istituzioni e associazionismo”. La soddisfazione delle Misericordie toscane è stata manifestata dal presidente Alberto Corsinovi sottolineando anche la necessità di “un percorso di accompagnamento con i soggetti destinatari dell’intervento che possa aiutare il superamento delle difficoltà contingenti in cui si sono venuti a trovare”. E parole positive (“Uno strumento davvero utile per un percorso importante”) anche dal rappresentante delle Pubbliche Assistenze toscane a nome del presidente Anpas, Attilio Farnesi.  
   
   
FIRENZE, IL FALSO DANNEGGIA TUTTI: EVENTO PER I CONSUMATORI DI DOMANI  
 
Firenze, 21 maggio 2013 - L’osservatorio Anticontraffazione della Camera di Commercio di Firenze dedica un evento agli studenti delle medie di Firenze e Prato. Educare è meglio che reprimere. E lascia anche un segno più duraturo e una maggiore consapevolezza delle molte connessioni che stanno dietro all’acquisto di un prodotto falsificato. Questa deve essere stata la filosofia di fondo emersa nelle riunioni dell’Osservatorio Anticontraffazione della Camera di Commercio di Firenze che vede coinvolte Forze di Polizia, Associazioni di categoria e dei consumatori, la Regione Toscana e l’Università di Firenze, oltre alle Camere di Commercio di Prato e di Firenze. Chi meglio dei ragazzi di scuola media inferiore e superiore per misurarsi con un problema che ancora non li vede protagonisti, anche se già in parte si misurano col ruolo di consumatori?  Il 21 maggio 2013 dalle 9.30 alle 12.30, nel teatro Puccini, alla presenza delle Autorità e della stampa, si terrà un evento di animazione culturale sul tema della contraffazione che ha già coinvolto allievi e insegnanti delle classi Iii e Iv di scuole medie superiori e di classi Ii e Iii di scuole medie inferiori delle province di Firenze e di Prato. Esperti in materia di contraffazione racconteranno episodi divertenti e significativi basati sulla lunga esperienza di lotta alla falsificazione commerciale diffusa. Animatori professionali daranno un tono leggero, ma consapevole all’incontro. Verranno premiati i lavori svolti nelle classi e gli slogan più belli inventati dai ragazzi. A tutti i ragazzi verrà dato un omaggio con matita, blocco, righello e adesivo con lo slogan della campagna e una pubblicazione che parla di marchi e brevetti. L’evento, eventualmente riproducibile, è aperto a tutti coloro che lottano contro la contraffazione e a tutti coloro che seguono l’educazione dei giovani, nella prospettiva di farli diventare consumatori consapevoli.  
   
   
MILANO: LAVORO. DAL COMUNE 30 LUOGHI CERTIFICATI PER LO SVILUPPO DEL COWORKING TRECENTOMILA EURO A DISPOSIZIONE DI CHI SCEGLIE DI LAVORARE “IN CONDIVISIONE”  
 
Milano, 21 marzo 2013 - Sono oltre 30 gli spazi privati, già esistenti in città, che Comune e Camera di Commercio di Milano hanno giudicato idonei a comporre l’elenco qualificato delle aree a disposizione di una nuova modalità di lavoro, il coworking, ovvero il lavoro in spazi condivisi. Tali ambienti vengono definiti “qualificati” poiché offrono più di 10 postazioni di lavoro, tecnologie condivise, spazi comuni e di socializzazione, oltre a zone ristoro e per la condivisione del tempo, di idee ed esperienze. “Grazie a questa iniziativa sperimentale vogliamo sostenere una forma di organizzazione del lavoro che si sta progressivamente affermando a Milano, come in altre aree metropolitane europee, e che risulta particolarmente apprezzata dai giovani e dai professionisti interessati a sviluppare network, sia di progettazione che di impresa”. Così l’assessore alle Politiche del Lavoro, Cristina Tajani che ha aggiunto: “Ogni spazio si contraddistingue per uno stile e vocazione in grado di favorire l’incontro tra professionisti, le sinergie e la nascita di nuove progettualità, pur nell´autonomia professionale di ogni singolo coworker, incentivato ad utilizzare strutture già esistenti e attive sul territorio cittadino”. Trenta modi di intendere e vivere il coworking: dallo spazio ipertecnologico di via Stefanardo da Vimercate, dedicato ai professionisti dell´informatica e dell’innovazione tecnologica a quello di via Milazzo, dove si ritrova il mondo della comunicazione con giornalisti, grafici e webdesigner, passando per via Bramante dove è protagonista la musica con un nuovo studio di registrazione attrezzato a disposizione di artisti e compositori. Spazio anche alle donne che vogliono conciliare carriera e lavoro grazie alla struttura di via Simone d´Orsenigo, dove condividere il nido per i bambini e servizi vari, come la lavanderia o le consegne a domicilio. Infine il coworking degli architetti e designer del mondo della nautica che trova sede in via Ventura. Questi solo per citarne alcuni degli spazi disponibili. L’azione congiunta di Comune e Camera di Commercio di Milano non si limita a individuare gli spazi certificati, ma ne incentiva l’utilizzo, ad oggi per circa 400 coworkers, grazie a un fondo complessivo di 300.000 euro, due terzi a carico del Comune e la parte restante della Camera di Commercio. Tale somma viene erogata sotto forma di incentivo a supporto del 50% delle spese sostenute da ogni singolo coworker nell’arco di 12 mesi, sino ad un massimo di 1.500 euro. Al Fondo possono accedere tutte le persone fisiche o giuridiche che intendono realizzare un progetto imprenditoriale presso uno degli spazi di coworking presenti nell’elenco “certificato”. I contributi verranno erogati fino ad esaurimento del Fondo previa presentazione di apposito modulo scaricabile dalla sezione “Bandi aperti” del sito del Comune di Milano.  
   
   
AVVIATA UNA NUOVA FASE DELLE ATTIVITÀ DELLO SPORTELLO “SPRINT CALABRIA”  
 
Catanzaro, 21 maggio 2013 - L’assessorato alle Politiche Euro-mediterranee, all’Internazionalizzazione, attraverso lo Sprint Calabria, intende fornire un importante contributo all’internazionalizzazione del sistema produttivo calabrese, secondo le Linee di intervento contenute nel Programma Calabria Internazionale. In tale contesto, le attività dello “Sprint Calabria” sono preordinate a sostenere il rilancio e la diffusione dei prodotti/servizi Made in Calabria, attraverso interventi di supporto specialistico, di assistenza e affiancamento alle imprese export-oriented. Proprio in questi giorni è stata avviata una nuova fase delle attività dello Sportello “Sprint Calabria”. Le opportunità derivanti dall’aumento degli scambi internazionali di beni e servizi, infatti, se intercettate attraverso il supporto di esperti specializzati in processi di internazionalizzazione, permettono alle aziende calabresi di diversificare il rischio d’impresa e ampliare il bacino dei potenziali consumatori, promuovendo l’incontro tra domanda e offerta e valorizzando i tratti distintivi delle produzioni regionali. Le aziende calabresi, che già operano, o desiderano operare sui mercati internazionali potranno usufruire dei diversi servizi di pianificazione e programmazione dei processi di internazionalizzazione indicati nella nuova Carta dei Servizi alle Imprese che prevede, tra l’altro, consulenze mirate in materia finanziaria, fiscale e legale; di contrattualistica internazionale, di comunicazione e marketing internazionale; assistenza linguistica; analisi e match making tra punti di forza aziendali e opportunità dei mercati internazionali; sul sistema di incentivi europei, nazionali e regionali per le imprese. I servizi sono offerti a titolo gratuito da esperti settoriali presso la sede dello “Sprint Calabria”, in via Enrico Molè, 88100 – Catanzaro, previo appuntamento. Per maggiori informazioni e per scaricare la Carta dei Servizi alle Imprese e il modulo di richiesta assistenza, visitare il sito www.Sprintcalabria.it  Per contattare lo Sportello Sprint: scrivere all’indirizzo info@sprintcalabria.It   e sprintcalabria@gmail.Com  o telefonare ai numeri: 0961/852071-2072.  
   
   
TOSCANA: SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO, AL VIA LA FORMAZIONE A DISTANZA CON TRIO  
 
Firenze, 21 maggio 2013 – Formazione a distanza anche per la tutela della salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro. La giunta, in una delle ultime sedute, ha approvato, su proposta dell’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini, i criteri per progetti sperimentali che prevedano l’utilizzo della modalità di apprendimento e-learning cioè attraverso un collegamento Internet, dei lavoratori e dei preposti (i lavoratori per legge designati a coordinare le funzioni relative alla sicurezza in ogni luogo di lavoro). “Abbiamo deciso di far partire la sperimentazione in Toscana – spiega l’assessore – recependo così a livello regionale un accordo siglato in Conferenza Stato-regioni e definendo criteri e regole. In Toscana, da tempo, abbiamo attivato Trio (Tecnologia, ricerca, innovazione, orientamento) , una piattaforma per la formazione a distanza, che metterà a disposizione, anche in questo caso, i prodotti specifici di cui dispone per la formazione e l’aggiornamento dei lavoratori sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”. Il sistema regionale di web learning mette a disposizione di enti pubblici e organizzazioni private, in forma totalmente gratuita, una serie di prodotti i formativi cui si accede, appunto, dalla piattaforma Trio. In particolare, i corsi on line in tema di sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro presenti nel catalogo sono 53. Fra questi, moduli per la formazione di base (normativa, primo soccorso, prevenzione incendi ecc.), per la formazione specialistica (sicurezza nei diversi settori produttivi, per esempio in cava, nel tessile, costruzioni, ecc) e per l’attività di monitoraggio e controllo sull’attività svolta. “Grazie al web learning – osserva Simoncini – siamo in grado di arrivare in maniera più capillare e diretta ai lavoratori, facilitando l’apprendimento e la diffusione di un bagaglio di nozioni prezioso per prevenire infortuni e malattie professionali, migliorando la qualità degli ambienti di lavoro e quindi del lavoro stesso e la salute dei lavoratori. Credo sia importante sottolineare il fatto che i corsi via web sono riservati a categorie di lavoratori a basso rischio, mentre sono stati espressamente esclusi per i rappresentanti di aziende ad alto o medio rischio. Per tutti coloro che usufruiscono di corsi via web c’è poi comunque la possibilità di integrare la formazione specialistica con lezioni tradizionali a completamento della formazione” I progetti potranno essere presentati alla Regione dai datori di lavoro di aziende ed enti, pubblici o privati, con più di 50 addetti, con sedi dislocate in più aree del territorio regionale per la formazione dei propri dipendenti. La domanda dovrà essere corredata da accordo sottoscritto con le organizzazioni sindacali sulla scelta della modalità sperimentale di apprendimento. Da sottolineare, l’obbligo dei datori di lavoro di individuare un tutor per la gestione del percorso formativo, di effettuare la valutazione finale in maniera non virtuale e di dimostrare l’effettiva fruizione in orario di lavoro del corso.  
   
   
VARESE - PROGETTO START 2013, INCONTRO DI PRESENTAZIONE  
 
Varese, 21 maggio 2013 - Nuova occasione di cogliere le opportunità collegate al progetto “Start 2013”: l’appuntamento è per il pomeriggio di mercoledì 22 maggio a Malpensafiere di Busto Arsizio quando verranno illustrate le due misure in cui è suddivida l’iniziativa promossa e finanziata dalla Camera di Commercio di Varese, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dalla Regione Lombardia e da altri enti camerali lombardi. Alle 14.30 si parlerà delle opportunità che Start 2013 offre, per mettersi in proprio e avviare un’impresa, a quelle persone che siano in difficoltà occupazionale (disoccupate, inoccupate, cassaintegrate e iscritte alle liste di mobilità). Alle 16.30 invece verrà illustrata la seconda misura: quella che destina 1 milione di euro a livello regionale per aiutare, con contributi a fondo perduto, le imprese che vogliano occupare a tempo indeterminato, ma anche con contratti a progetto o a termine oppure stabilizzare personale under 35. Entrando nel merito della prima parte del progetto, quella destinata a coloro che in difficoltà occupazionale stanno pensando di crearsi un’impresa, il milione di euro che anche in questo caso è stanziato da Start 2013 servirà per aiutarli a prepararsi al meglio a questo passaggio di grande importanza. E ciò attraverso un’attività di formazione, del tutto gratuita, sugli aspetti fondamentali della creazione d’impresa. Docenti esperti in marketing, fiscalità e appunto creazione d´impresa coadiuveranno i partecipanti nella redazione del business plan, prezioso elemento di riflessione per il potenziale imprenditore su strategie, costi e mercati. Non mancherà poi un aiuto per richiedere quei finanziamenti pubblici o privati necessari per l’avvio della nuova impresa. Che questa sia un’opportunità concreta, lo dimostra la ventina di persone che, dopo aver partecipato alla prima presentazione del progetto Start 2013 tenutasi ad aprile, si è già avviata nel percorso di realizzazione della propria impresa. Per chi vuole seguire quest’esempio è quindi da non perdere la prima parte dell’appuntamento di mercoledì 22 maggio. Rispetto invece agli aiuti per le imprese interessate ad assumere personale under 35, il contributo potrà arrivare a 10mila euro per azienda e sarà erogato tramite voucher. In particolare, possono usufruirne le pmi che operino nel tessile/design/moda, nella green economy o nell’ambito della digitalizzazione oppure in qualunque settore purché siano iscritte al Registro Imprese da meno di quattro anni. Anche per loro, dunque l’invito alla partecipazione alla giornata del 22 maggio, con riferimento alla seconda parte, il cui inizio come da programma è previsto alle 16.30. Iscrizioni online direttamente sul sito della Camera di Commercio www.Va.camcom.it    
   
   
TOSCANA: COMMERCIO, TURISMO E CULTURA PRIORITARI PER L’ECONOMIA REGIONALE  
 
Firenze 21 maggio 2013 – “Commercio, turismo e cultura sono settori prioritari per la Regione non solo per l’alto valore che rappresentano, ma anche per le ricadute economiche occupazionali e sociali ad essi collegati. Per questo vogliamo garantirli sia mantenendo le risorse economiche necessarie , sia attraverso azioni legislative volte a tutelare le loro diverse espressioni. Per quanto riguarda il commercio ci siamo spesi ripetutamente per sostenerne le prerogative territoriali, anche facendo ricorso di fronte alla Consulta. Questo non solo per ribadire una competenza, ma anche per tutelare la giusta armonia tra piccola, media e grande distribuzione, sapendo che il piccolo commercio è garanzia di identità, di occupazione, di economia e di socialità”. Lo ha detto ieri l’assessore regionale al commercio e turismo Cristina Scaletti intervenendo all’assemblea regionale di Confesercenti Toscana. “Crediamo anche profondamente in altre iniziative – ha aggiunto-, come Vetrina Toscana e i centri commerciali naturali che difendono l’identità e la tipicità e mettono in rete importanti collaborazioni con le associazioni di categoria e le Camere di commercio. Sono tutte forme di attività che vogliono garantire la competitività del sistema toscano”. “Un altro aspetto cui presteremo grande attenzione è il rapporto con l’Europa, i cui fondi strutturali ancora non riconoscono appieno l’importanza di turismo e cultura quali concreti soggetti creatori di reddito – ha proseguito l’assessore regionale – oltre che custodi di patrimoni di tradizioni e di territorio. L’italia deve recuperare peso politico nella Ue attraverso i suoi ministri, in primis quello al turismo finalmente unito alla delega culturale, per trattare alla pari le forme dell’intervento specialmente in questo momento critico”. “Noi facciamo la nostra parte, ad esempio con il Piano Italia, concepito proprio per rilanciare la domanda turistica interna. Oppure attraverso la conferma degli investimenti alle manifestazioni culturali, grande richiamo anche per i turisti, mantenendo intatta la spesa di bilancio da diversi anni, anzi incrementandola”.  
   
   
BOLZANO - REINTRODOTTO IL CONTRIBUTO REGIONALE PER 57MILA IMPRESE  
 
Bolano, 21 maggio 2013 - Nella seduta del 16 maggio la Commissione Legislativa del Consiglio Regionale ha reintrodotto il contributo annuale per 57.000 imprese della provincia di Bolzano e 52.000 imprese della provincia di Trento. Il contributo annuo destinato all’Alto Adige ammonterà fino al 2015 a 2,6 milioni di euro. La Camera di Commercio di Bolzano che rappresenta 40.000 imprese non agricole e 17.000 aziende agricole si dichiara soddisfatta della decisione: “La reintroduzione del contributo regionale, seppure in forma ridotta, servirà in primo luogo a garantire e mantenere in vita servizi importanti a favore delle 57.000 imprese altoatesine nel peggiore momento di crisi del dopoguerra”, sottolinea il Presidente della Camera di Commercio, Michl Ebner. Il contributo introdotto nel 1999 dalla Regione Trentino – Alto Adige era ed è tuttora una componente importante delle entrate della Camera di Commercio di Bolzano: esso copre in gran parte le spese aggiuntive per la realizzazione bilingue dei servizi. A dicembre 2012 il contributo - che allora ammontava ancora a 4,8 milioni di euro - è stato inaspettatamente abolito dal Consiglio Regionale. I finanziamenti della Regione coprono le spese di gestione delle aziende speciali della Camera di Commercio, l’Istituto per la promozione dello sviluppo economico e l’Eos - Organizzazione Export Alto Adige, e garantiscono l’offerta bilingue dei servizi della Camera. “Queste risorse permettono alla Camera di commercio una maggiore certezza nella futura pianificazione e di ristabilire in parte la situazione che regnava prima dell’abolizione del contributo regionale, il tutto in un momento molto difficile per l’economia e l’occupazione. Registriamo inoltre con soddisfazione che la differenza venga riconosciuta alle famiglie”, aggiunge Ebner. Nonostante le numerose spiegazioni fornite dalla Camera di Commercio sono state recentemente diffuse da parte della Neue Südtiroler Tageszeitung e delle trasmissioni radiofoniche della Rai Sender Bozen diverse notizie non veritiere sui fondi accantonati dalla Camera di commercio. L’ente sottolinea pertanto ancora una volta che le proprie riserve non ammontano a 40 milioni di euro. Gli investimenti in obbligazioni della Cassa di Risparmio dell’Alto Adige e in titoli di Stato ammontano complessivamente a 20 milioni di euro. La Camera farà confluire con rinnovato vigore all’economia locale le risorse accantonate ancora nel 2013. Le iniziative pianificate finora a favore delle imprese altoatesine prevedono investimenti nelle cooperative di garanzia e successivamente la costruzione di un edificio nello spazio edificabile in via Alto Adige. La reintroduzione definitiva del contributo regionale deve essere ancora approvata dal Consiglio Regionale. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al Vicesegretario generale della Camera di commercio tel. 0471 945 672, luca.Filippi@bz.camcom.it  
   
   
RICHARD GINORI: BENE L’ACCORDO AZIENDA-SINDACATI  
 
Firenze, 21 maggio 2013 – L’accordo raggiunto il 17 fra la nuova proprietà di Richard Ginori e le organizzazioni sindacali è un fatto importante che, grazie al sostegno di uno dei colossi mondiali nel settore del lusso, permette di riavviare una manifattura storica la cui presenza è strettamente legata al territorio e la cui permanenza è strategica per il manifatturiero toscano. E’ un accordo che, grazie ad un’assunzione di responsabilità sia da parte dei lavoratori che dell’azienda, salvaguarda il più possibile anche i livelli occupazionali”. Questo il commento dell’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini alla notizia della conclusione dell’accordo. L’assessore ha aggiunto che, anche in questa occasione, “c’è la disponibilità della Regione ad accompagnare, con tutti gli strumenti che potranno essere messi in campo, la ricerca di soluzioni che permettano di non lasciare scoperto nessuno dei lavoratori”.