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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Gennaio 2008
FONDI UE, AL VIA PRIMO BANDO PER LA PROGRAMMAZIONE 2007/2013. 4 MLN PER PROMOZIONE ARANCIA ROSSA E AGRUMI BIOLOGICI  
 
Palermo - Sarà pubblicato nei prossimi giorni sulla Gazzetta ufficiale della Regione il primo bando relativo alla nuova programmazione 2007/2013. A predisporlo l’assessorato all’Agricoltura, che ha stanziato 4 milioni di euro del nuovo Programma di sviluppo rurale (Psr) per la promozione dell’arancia rossa di Sicilia e degli agrumi biologici. “Avevamo promesso - afferma il presidente della Regione siciliana, Salvatore Cuffaro - che avremmo attivato i primi finanziamenti all’inizio dell’anno e l’abbiamo mantenuto. Il bando varato dall’Agricoltura rappresenta il primo di una lunga serie, a cominciare dal Fesr e a cui seguiranno gli altri Fondi, che da qui a breve saranno pubblicati, mettendo così a disposizione degli imprenditori siciliani le vastissime risorse della nuova programmazione”. “Nonostante il Psr non sia ancora formalmente approvato - spiega l’assessore all’Agricoltura, Giovanni La Via - considerata la stagionalità delle produzioni agrumicole, per evitare di far perdere le risorse comunitarie agli agricoltori siciliani, abbiamo predisposto questo bando per consentire alle associazioni di produttori, che abbiano urgenza di realizzare attività mirate di promozione, di presentare una domanda di pre-adesione, che costituirà il presupposto necessario per l’eventuale ammissibilità delle spese sostenute dopo la presentazione della richiesta”. Tecnicamente si tratta di un pre-bando, per cui la concessione dei finanziamenti resta in ogni caso condizionata all’approvazione definitiva del Psr da parte della Commissione europea, che dovrebbe arrivare entro fine mese. “Pertanto - spiega il dirigente generale del dipartimento “Interventi strutturali” dell’assessorato, Giuseppe Morale - la realizzazione delle attività è ad esclusivo rischio e pericolo dei richiedenti, che dopo l’ok del Programma a Bruxelles e l’approvazione dei criteri di selezione da parte del Comitato di sorveglianza, dovranno confermare la richiesta di finanziamento necessaria per l’approvazione della graduatoria. Pur non assicurando alcuna precedenza o priorità, però, la partecipazione al pre-bando potrà consentirà il rimborso delle spese sostenute, fin dalla presentazione della prima domanda”. Il bando riguarda la misura 133 del Psr “Promozione e sviluppo delle produzioni agricole di qualità”, che ha come obiettivo l’incremento delle produzioni agricole tutelate da sistemi di qualità e la loro valorizzazione sul mercato e nei confronti dei consumatori. L’importo massimo considerato ammissibile sarà di 300mila euro (1,5 milioni per i consorzi di tutela), e il livello di aiuto è pari al 70 per cento della spesa. Sono finanziabili: le attività di promozione sui mercati italiani ed esteri (solo paesi Ue) nei punti vendita della grande distribuzione, nel canale degli Ho. Re. Ca (hotel, ristoranti e catering), la pubblicità con cartellonistica esterna e sui mass media. Il bando sarà scaricabile dalla prossima settimana sul sito dell’assessorato regionale all’Agricoltura all’indirizzo www. Regione. Sicilia. It/agricolturaeforeste. La domanda di adesione dovrà essere consegnata o spedita all’assessorato, entro 30 giorni a decorrere dalla data di pubblicazione del bando sulla Gurs. .  
   
   
ANIMALI: LA COMMISSIONE EUROPEA CONFERMA IL BANDO DAL 2012 PER LE GABBIE DI BATTERIA USATE NELL’ALLEVAMENTO DELLE GALLINE OVAIOLE. L’8 E IL 9 MARZO 2008 LA LAV SARA’ IN PIAZZA PER CHIEDERE AL GOVERNO ITALIANO  
 
 L’applicazione Della Direttiva Ue. La Lav ha appreso con soddisfazione la decisione della Commissione Europea di confermare la Direttiva Europea di bando dell’allevamento delle gabbie di batteria per le galline ovaiole, dal 2012. Questa decisione segue l’adozione di un rapporto della Commissione Ue sulle gabbie di batteria per l’allevamento delle galline, ed è la logica conseguenza delle evidenze scientifiche che mostrano le sofferenze qui sono sottoposte le galline allevate in questo tipo di gabbie, e del rifiuto dei consumatori nei confronti di questo cruento sistema di produzione. “Esprimiamo grande apprezzamento per la posizione della Commissione Europea in merito alla conferma dell’abolizione delle gabbie di batteria al 2012, perché è la conferma che abolire le gabbie di batteria è doveroso sia per le galline ovaiole, sia per l’opinione dei consumatori che hanno più volte espresso la condanna di questo sistema di allevamento cruento e irrispettoso degli animali – dichiara Roberto Bennati, Vice Presidente Lav – E’ stato respinto al mittente il tentativo dell’industria avicola di cancellare il bando di tale sistema di allevamento ed ora sarà necessario che l’industria effettui la riconversione verso sistemi non in gabbia maggiormente apprezzati dai consumatori”. “Gli studi della Commissione europea hanno smentito le cifre catastrofiche diffuse dall’industria avicola sull’impatto economico di questa riconversione, – prosegue Bennati – e gli studi scientifici hanno chiaramente dimostrato che le galline non in gabbia si ammalano di meno fornendo anche uova migliori”. Le galline allevate nelle gabbie in batteria non hanno la possibilità di esprimere il loro comportamento naturale, come spiegare le ali, fare bagni di polvere, appollaiarsi o razzolare il terreno in cerca di cibo, perché le gabbie metalliche nelle quali sono poste hanno le dimensioni di un foglio A4 (21 x 29 cm ca. ). Studi scientifici hanno evidenziato che questo tipo di allevamento intensivo crea notevoli problemi alle galline, tra cui numerose gravi patologie. I consumatori europei stanno sostituendo l’acquisto di uova provenienti da allevamenti in gabbia, con quelle da allevamenti biologici o da galline allevate all’aperto o a terra, e in alcuni Paesi le uova provenienti da allevamenti in batteria stanno scomparendo dagli scaffali dei supermercati. Anche in Italia le uova prodotte da galline non in gabbia stanno progressivamente sostituendo le uova provenienti da galline allevate in gabbie di batteria. “Le istituzioni italiane facciano tesoro della pronuncia della Commissione Ue e sostengano attivamente la riconversione verso allevamenti non in gabbia, dando un concreto segnale politico ed economico verso un maggior benessere degli animali in allevamento, perseguendo da subito l’applicazione della direttiva e raccogliendo l’invito delle Commissione a promuovere l’informazione sui sistemi non in gabbia, al fine di rendere più trasparente e meno fuorviante il sistema di etichettatura che oggi permette di apporre sulle confezioni delle uova in gabbia immagini di galline libere in prati verdi, e relegare le diciture obbligatorie nella parte sottostante della confezione e a carattere quasi illeggibile per il consumatore, ingannando lo stesso sulla provenienza delle uova” conclude Bennati. L’8 e 9 marzo 2008 la Lav sarà in oltre 350 piazze in tutta Italia per chiedere che anche il Governo italiano applichi questa Direttiva entro il 2012, e si faccia promotore della riconversione verso allevamenti senza gabbie. Ai tavoli Lav sarà possibile firmare una petizione per sollecitare il rispetto di tale scadenza, e sarà disponibile materiale informativo specifico. Con questa campagna, inoltre, la Lav intende chiedere una più chiara indicazione sulle confezioni di uova. Maggiori informazioni su www. Lav. It. .  
   
   
FEP: NECESSARIO DIALOGO TRA STATO, REGIONI E PARTI ECONOMICO-SOCIALI SU GESTIONE FONDI  
 
 “La strada del partenariato a livello statale, ma soprattutto locale, è l’unica da seguire affinché le risorse del Fep possano realmente aiutare il settore”. Questo secondo Massimo Coccia, presidente della Federcoopesca-confcooperative è la formula che consentirà al Fep (Fondo europeo per la pesca), grazie al programma operativo italiano recentemente approvato dalla Commissione europea, interventi mirati, efficaci e omogenei. “E’ necessario –prosegue Coccia- recuperare il ritardo accumulato attivando un dialogo tra Stato, Regioni e le parti economico-scoiali interessate, che eviti gli eccessi di localismo e gli sbilanciamenti eccessivi delle misure”. Il programma operativo italiano per il settore pesca prevede, per il 2007-2013, una spesa pubblica totale ammissibile per il programma di 848 685 708 euro, con una partecipazione comunitaria del Fondo europeo per la pesca (Fep) di 424 342 854 euro. Un plafond che sarà ripartito tra le regioni dell’obiettivo convergenza ( 636 563 728 euro) e le regioni obiettivo competitività (212 121 980 euro). Un fondo che sarà gestito per il 72% dalle Regioni e per il 28 % dallo Stato e che vede assegnato all’asse 1 più di 300milioni di euro (248 259 854 regioni obiettivo convergenza – 82 727 574 regioni obiettivo competitività). Tra le misure che saranno finanziate su questo asse, grande importanza rivestono le demolizioni. L’obiettivo è quello di arrivare ad una contrazione della flotta del 23% per le regioni a sud e dell’8% per il nord. “Una dotazione di tutto rispetto-conclude Coccia- che potrebbe offrire soluzioni utili anche per il problema del caro-gasolio. Rilanciamo, in vista dell’incontro sul tema in programma con il ministro De Castro il prossimo 22 gennaio, la proposta di creare, in molti casi si tratterebbe solo di rilevare strutture che ci sono già, alcuni depositi costieri, per consentire alla produzioni rifornimenti massicci a prezzi più bassi rispetto a quelli applicati in questo momento”. Ripartizione Fondi Regioni interessate dall’obiettivo di convergenza
Assi prioritari Totale settore pubblico a=(b+c) Contributo Fep b) Contributo nazionale c) Fep Aliquota di cofinanziamento (d)=(b )/(a)*100
Asse prioritario 1 (Adeguamento della flotta di pesca della Ue) 248. 259. 854 124. 129. 927 124. 129. 927 50
Asse prioritario 2 (Acquacoltura, pesca nelle acque interne, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura) 159. 140. 932 79. 570. 466 79. 570. 466 50
Asse prioritario 3 (misure di interesse comune) comune) 162. 323. 752 81. 161. 876 81. 161. 876 50
Asse prioritario 4 (sviluppo sostenibile delle zone di pesca) delle zone 35. 011. 004 17. 505. 502 17. 505. 502 50
Asse prioritario 5 (Assistenza tecnica) 31. 828. 186 15. 914. 093 15. 914. 093 50
Totale 636. 563. 728 318. 281. 864 318. 281. 864 50
Regioni interessate dall’obiettivo competitività
Assi prioritari Totale settore pubblico a=(b+c) Contributo Fep b) Contributo nazionale c) Fep Aliquota di cofinanziamento (d)=(b )/(a)*100
Asse prioritario 1 (Adeguamento della flotta di pesca della Ue) 82. 727. 574 41. 363. 787 41. 363. 787 50
Asse prioritario 2 (Acquacoltura, pesca nelle acque interne, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura) 53. 030. 494 26. 515. 247 26. 515. 247 50
Asse prioritario 3 (misure di interesse comune) 54. 091. 104 27. 045. 552 27. 045. 552 50
Asse prioritario 4 sviluppo sostenibile delle zone di pesca) 11. 666. 708 5. 833. 354 5. 833. 354 50
Asse prioritario 5 (Assistenza tecnica) 10. 606. 100 5. 303. 050 5. 303. 050 50
Totale 212. 121. 980 106. 060. 990 106. 060. 990 50
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AL VIA IL PIANO DELLA PESCA FLOTTA BATTELLI IN CALO, MA IL MERCATO PREMIA LA QUALITÀ IL PROVVEDIMENTO APPROVATO DALLA GIUNTA LIGURE  
 
Approvato dalla giunta della Regione Liguria, su proposta dell´assessore Giancarlo Cassini, lo schema di programma per il settore della pesca e acquicoltura per gli anni 2008-2010. Il provvedimento punta ad avviare un´azione regionale articolata e in grado di consolidare e stabilire un equilibrato rapporto tra l´attività e le risorse disponibili e lo sviluppo del comparto, con il mantenimento di adeguati redditi per gli addetti. Tre, in particolare, i punti principali del provvedimento. Sono: lo sviluppo sostenibile della pesca, attraverso una attenta gestione dell´attività e la riduzione dei costi di produzione, l´integrazione dei redditi dei pescatori, sia attraverso i servizi alla produzione, la conservazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti ittici e la maricoltura, sia con il rilancio di attività legate alla pescaturismo, all´ittiturismo, alle iniziative divulgative e promozionali e alla valorizzazione delle produzioni interne con politiche di certificazione e tracciabilità del pescato e di promozione della produzione. La flotta da pesca ligure è costituita da imbarcazioni di dimensione medie e modeste, in grande parte, però, obsolete. La pesca artigianale rappresenta il segmento più rappresentativo dell´intera flotta. Il settore comprende oggi 565 battelli, pari a 3 milioni 859,28 di tonnellate stazza. Tra il 2000 e 2005 si è registrato un ridimensionamento dell´intero settore. Le catture sono diminuite di circa il 37 per cento, mentre per i battelli e i tonnellaggi stazza lorda il calo è di circa il 28 per cento. In particolare, rispetto al 2000, i battelli che hanno cessato l´attività di pesca sono 223, di cui 190 appartenenti alla piccola pesca. La flotta ligure costituisce il 4 per cento di quella nazionale e l´8,2% del totale di imbarcazioni presenti nelle regioni del Centro e Nord Italia e in termini di stazza rappresenta il 2,3 del tonnellaggio nazionale. Per quanto la pesca ligure rappresenti una frazione piuttosto piccola delle realtà nazionale, e benché le catture in sei anni si siano pressoché dimezzate (da 8. 537 del 2000 alle 4. 905 tonnellate del 2005) tuttavia i ricavi, grazie all´alta qualità del pescato e a una buona domanda, hanno permesso al comparto di consolidare una forma di microeconomia. Ma non di raggiungere un aumento dei profitti a causa degli alti costi del carburante e di altri consumi intermedi per i quali il comparto attende interventi unitari delle istituzioni. Per quanto riguarda le strutture della pesca, da Bocca di Magra a Ventimiglia, i siti di ormeggio sono 36, di questi 27 sono porti, 3 sono approdi e 6 sono spiagge. Fra i 36 siti, solo il porto di Imperia-oneglia può definirsi un vero e proprio "porto peschereccio", grazie alle strutture a terra ben organizzate. Buone le condizioni nei porti di Lerici, La Spezia (Molo Italia), Sestri Levante, Santa Margherita Ligure, la spiaggia di Noli e Sanremo, nonostante in queste due ultime località le imbarcazioni da pesca debbano dividersi gli spazi con quelle da diporto. La Regione Liguria sta finanziando diversi progetti di ristrutturazione e razionalizzazione dei porti e degli approdi di pesca, i progetti prevedono interventi che riguardano attrezzature dell´attività peschereccia, dalla prima lavorazione alla commercializzazione. Fra queste figurano impianti di approvvigionamento idrico delle installazioni portuali e dei pescherecci, magazzini, macchinari per la conservazione, la refrigerazione, strutture per la prima lavorazione e il confezionamento del pesce, spazi per la vendita, serbatoi per il carburante. Fra gli impegni della Regione Liguria anche la promozione dell´itticoltura e la molluschicoltura del territorio. In Liguria, l´itticoltura è presente con tre impianti in mare aperto (Porto Venere, Lavagna, Alassio) con una produzione (spigole, orate, ombrine) di circa 800 tonnellate annue, pari al 4 per cento della produzione nazionale. I tre impianti di molluschicoltura (114 addetti, 75 aziende, tra cui 4 cooperative) sono tutti nello Spezzino. La produzione annua varia a seconda delle condizioni climatiche e meteo, ma supera le quattromila tonnellate annue. .  
   
   
LE ACCIUGHE SOTTO SALE DEL MAR LIGURE A "UNO MATTINA" DOPO LA CERTIFICAZIONE IGP DELL´UNIONE EUROPEA, LA PRIMA A UN PRODOTTO ITTICO ITALIANO  
 
Riflettori di "Uno Mattina" accesi, giovedì 10 gennaio, alle 10, sulle acciughe pescate nel Mar Ligure e messe sotto sale nelle caratteristiche "arbanelle" di vetro che hanno ottenuto dall´Unione Europea la certificazione Igp - Indicazione Geografica Protetta. È la prima volta che un prodotti ittico italiano può fregiarsi dell´importante riconoscimento pubblicato nei giorno scorso dalla Gazzetta Ufficiale dell´Ue. "Un risultato molto importante che la Regione Liguria inseguiva da dieci anni", ricorda l´assesore regionale alla Pesca Giancarlo Cassini. A parlare delle acciughe sotto sale del Mar Ligure negli studi di Rai Uno, ci sarà Barbara Esposto di Legacoop Lega Pesca Liguria. La trasformazione delle acciughe sotto sale interessa una percentuale limitata che non supera le 15 tonnellate annue, quantità che, con l´Igp la valorizzazione del prodotto e una serie di interventi regionali a sostegno del pesce azzurro, potrebbe in futuro raddoppiare e crescere ulteriormente. .  
   
   
LA RICERCA DAI CAMPI ALLA TAVOLA A BARI, IL 15 GENNAIO, LA GIORNATA NAZIONALE DI LANCIO DELLE INIZIATIVE 2008 DEL 7° PROGRAMMA QUADRO COMUNITARIO PER LA PROMOZIONE DELLA RICERCA SUL TEMA "PRODOTTI ALIMENTARI, AGRICOLTURA E PESCA, BIOTECNOLOGIE"  
 
Si terrà il 15 gennaio (h. 9. 30-13. 00), nella Sala Europa dell´Hotel Mercure Villa Romanazzi Carducci di Bari, la Giornata nazionale di lancio delle iniziative 2008 previste dal 7° programma Quadro Europeo (7Pq) della Ricerca nell’area tematica 2 "Prodotti alimentari, agricoltura e pesca, biotecnologie". Il convegno è organizzato dall’Arti - Agenzia Regionale per la Tecnologia e l´Innovazione della Puglia, in collaborazione con la Commissione Europea, il Ministero dell´Università e della Ricerca e l´Apre - Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea. Nel campo dell´agroalimentare e delle biotecnologie, l’obiettivo fissato dalla Commissione europea è quello di creare una "bioeconomia continentale basata sulla conoscenza", cioè di potenziare la ricerca su questi temi per rendere l´economia agricola europea competitiva a livello mondiale elevandone gli standard qualitativi. A questo fine la Commissione ha stanziato un budget per la ricerca di 1. 935 milioni di euro per il periodo 2007-2013. Le attività di ricerca cofinanziate devono riguardare, in particolare, i seguenti ambiti: produzione e gestione sostenibili delle risorse biologiche provenienti dalla terra, dalla silvicoltura e dagli ambienti acquatici; "Dalla tavola ai campi” - Prodotti alimentari, salute e benessere; scienze della vita e biotecnologie per prodotti e processi non alimentari sostenibili. La giornata del 15 gennaio, dedicata soprattutto a ricercatori e imprese, sarà l´occasione per conoscere nel dettaglio le iniziative ed i bandi europei previsti dal 7° Programma Quadro per il 2008, che verranbno illustrati nelle relazioni tecniche di Mario Alì, direttore generale del Mur, Antonio Di Giulio, della Dg Ricerca della Commissione Europea, e di Paolo Ajmone Marsan, esperto del Mur per il Tema 2. Il convegno sarà introdotto dagli interventi di Gianfrannco Viesti, presidente dell´Arti, Enzo Russo, assessore regionale alle Risorse Agroalimentari, e Cosimo Lacirignola, Direttore dello Iam di Bari e presidente della Fiera del Levante, che svilupperanno i temi delle priorità per la ricerca agroalimentare e delle politiche di settore soprattutto in una regione a forte vocazione agricola come la Puglia. La mattinata si concluderà con l´illustrazione di esperienze di università ed enti di ricerca che hanno già partecipato ai bandi tematici del 7Pq. Nel pomeriggio il responsabile dell´Apre per il Tema 2, Gianluca Rossi, terrà alcuni incontri bilaterali con i soggetti interessati ai prossimi bandi. La partecipazione alla giornata è gratuita, ma soggetta a iscrizione on-line sul sito www. Arti. Puglia. It. .  
   
   
ISOLE VERGINI BRITANNICHE… TUTTE DA GUSTARE!  
 
I Caraibi sono il crocevia del mondo, soprattutto quando gli alisei soffiano verso le Isole Vergini Britanniche. La loro posizione strategica ha fatto approdare sulle coste di queste isole diversi popoli e culture: West Indies, africana, francese e spagnola - che hanno influenzato la cucina dell’arcipelago. Passeggiando tra le drogherie dei centri abitati, si scoprono tuberi dai nomi più stravaganti - plantain, cassava e tannica. In particolare la farina di cassava viene utilizzata per preparare il pane tradizionale dei Caraibi, chiamato anche yuca. Anche il breadfruit ha un sapore squisito, ottimo da mangiare come zuppa o fritto. Molti piccoli ristoranti offrono il fungi, simile alla polenta italiana, preparato con farina di mais e latte di cocco. Altri piatti tipici sono il pig-tail, il souse (pig’s trotters), l’oxtail e lo ‘stew mutton’ o ‘stew fish’. La specialità locale, tuttavia, è il callaloo, una zuppa piccante a base di verdure e carne di maiale e di manzo tagliata a dadini. Altri piatti tipici sono la frittura di conch, un mollusco di cui si vantano le qualità afrodisiache (provare per credere…), e il pesce fritto marinato. I sapori della cucina, dalle forti radici creole, sono decisi e speziati: ogni isola ha un suo condimento tipico, che dà un tocco speciale e riconoscibile a tutti i piatti. Per palati robusti è l´infuocato caribbean seasoning, tipico di Peter Island: sale locale, timo, erba cipollina, pepe nero in grani, chiodi di garofano freschi, chili giallo piccante, aglio e noce moscata. Per "spegnere" tutti questi sapori piccanti, niente è meglio di uno dei coloratissimi cocktail locali, a base di frutti tropicali e di rhum. Da Sebastian’s si produce del rhum liquoroso, mentre alla distilleria Callwood a Cane Garden Bay la specialità è il rhum bianco. E’ Pusser’s il nome del rhum più diffuso alle Isole Vergini Britanniche, l’ingrediente principale del cocktail più bevuto, il painkiller. A Tortola è stata aperta anche una catena di bar che porta il nome Pusser’s. Inoltre in omaggio alla madrepatria, nelle Bvi si beve anche tanto tè, freddo o caldo, ma qui al classico black tea si preferiscono le più esotiche miscele aromatizzate. E per chi voglia misurarsi con le ricette delle Bvi anche una volta tornati a casa, si può fare incetta di spezie al Sunny Caribbee Spice Shop sulla Main Street di Road Town, a Tortola, che vende anche prodotti di bellezza a base d´ingredienti naturali, decotti e pozioni, tra cui alcune curiose "exotic love potions"! La varietà è il “pepe” della vita e le Isole Vergini Britanniche offrono uno squisito e vario menu adatto a soddisfare ogni palato. Si può pranzare in uno dei numerosi chioschi sulla spiaggia o cenare in uno degli ottimi ristoranti, molti dei quali situati tra paesaggi mozzafiato. Alcuni sono interni ai resort, ad esempio i ristoranti del Biras Creek, del Little Dix Bay e del Peter Island Resort. In giro per i ristoranti delle Bvi: The Brandywine Bay Sedersi per un aperitivo sulla terrazza del Brandywine Bay, situato in cima alla collina ad est di Road Town, è un’esperienza che solletica i sensi con una vista mozzafiato del Sir Francis Drake Channel prima di degustare una cena italo-caraibica in un’atmosfera suggestiva creata dal rumore delle onde infrante sulla spiaggia e dal cielo stellato. Lo chef è l’italiano Davide Pugliese che accoglie personalmente i clienti presentando loro un parterre di delizie che fondono la cucina caraibica a quella toscana, mixati con un tocco fusion. Gli ingredienti utilizzati sono il pescato di giornata, erbe e specialità locali. Inoltre sono serviti i migliori vini francesi, italiani, australiani e americani. - Link: www. Brandywinebay. Com The Sugar Mill Il Sugar Mill Hotel nasce dalla ristrutturazione di un vecchio mulino costruito 730 anni fa per la lavorazione della canna da zucchero. Il ristorante è rinomato per l’atmosfera romantica e la cucina deliziosa. Nel maggio 2004 è stato premiato da Caribbean Travel & Life Reader come “Miglior ristorante dei Caraibi”. I piatti, serviti a lume di candela, combinano sapori caraibici e ingredienti internazionali secondo una cucina innovativa. Il menu cambia ogni sera ed è a cura degli chef e dei proprietari, Jeff e Jinx Morgan, che curano anche una rubrica su Bon Appetit. Di giorno si possono gustare invece rhum punch o pina colada nel gazebo con vista su Jost Van Dyke o pranzare all’Islands, il ristorante sulla spiaggia. - Link: www. Sugarmillhotel. Com The Leverick Bay Restaurant Un fidato gruppo di pescatori locali pesca pesci di ogni specie ogni giorno e li porta direttamente dal mare delle Isole Vergini Britanniche nelle cucine del Leverick Bay Restaurant. Al centro del ristorante si trova un bellissimo bar in mogano e a fianco un’area relax con divani e poltrone, dove si può bere un aperitivo o un digestivo. Le pareti del ristorante sono arricchite da numerose fotografie che ritraggono i momenti più belli dell’Americas Cup e delle maggiori gare di vela degli ultimi 100 anni. Spesso su un maxi schermo al plasma vengono trasmesse le maggiori competizioni sportive come Super Bowl, World Cup e Stanley Cup. La domenica Marlon Abbner intrattiene i clienti suonando pentole d’acciaio secondo il tradizionale stile caraibico. - www. Therestaurantatleverickbay. Com The Bitter End´s Clubhouse Restaurant Conosciuto in tutti i Caraibi per i suoi ambienti open air eleganti ma informali, il Bitter End ha tre sale ristorante separate. Il menu del Clubhouse offre abbondanti buffet e servizio ai tavoli a colazione, pranzo e cena. Famose sono le sue zuppe, come la zuppa di molluschi e latte, l’ampia scelta di insalate, pasta, pizza e dolci, fatti in casa dalla pasticceria Winston’s, pesce fresco e aragoste, ma anche carni bianche e rosse. Link: www. Beyc. Com www. Bvi-turismo. Com .  
   
   
COMO: RISTOREXPO A ERBA DAL 17 AL 18 FEBBRAIO 2008  
 
Ristorexpo, la più importante passerella dedicata all’enogastronomia e al mondo della cucina professionale all’interno della quale trovare prodotti, attrezzature e servizi per la ristorazione, torna a Lariofiere dal 17 al 20 febbraio 2008, con una formula rinnovata e più ricca che mai di eventi. Oltre ad una prestigiosa vetrina con le nuove tendenze in tema di attrezzature e prodotti, Ristorexpo si qualifica come momento di studio, riflessione e approfondimento, occasione per confrontarsi con le evoluzioni del settore e per esplorare le esperienze nazionali ed internazionali di maggior interesse. La collaborazione con le più prestigiose associazioni del settore, unitamente all’ormai storica partnership con il congresso internazionale di cucina d’autore Identità Golose, fanno della manifestazione uno dei più qualificati appuntamenti a livello regionale. La filosofia che da sempre ha ispirato l’evento, ormai alla 11esima edizione, prevede la fusione di elementi diversi che si combinano per dar vita ad un evento di altissimo livello, massima espressione della ricerca e della tradizione enogastronomia. Un percorso all’insegna della qualità fatto di numerosi appuntamenti per gli operatori e per il grande pubblico: cene e laboratori sensoriali con gli interpreti della tradizione gastronomica italiana, stage e momenti formativi per gli operatori, concorsi e prove di tecnica e abilità per professionisti, degustazioni e occasioni conviviali saranno solo alcune delle iniziative che animeranno i quattro giorni della manifestazione. L’edizione 2008 confermerà la collaborazione con partner d’eccezione come i Jeunes Restaurateurs d’Europe, da sempre presenti ad affiancare l’evento oltreché le due associazioni Upcts Como e Confcommercio Lecco, promotrici dell’iniziativa insieme a Lariofiere. Presenti anche la Fic Federazione Italiana Cuochi, l’Ais e l’Onav per il settore vini. Il calendario, ancora in via di definizione, presenta un programma d’alto livello sviluppato con partner d’eccezione. .  
   
   
L’ECCELLENTE OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA DELL’AZIENDA CUSANISODANO SBARCA A SAN DIEGO NEGLI USA DAL 13 AL 15 GENNAIO 2008 PER LA 33ESIMA EDIZIONE DEL WINTER FANCY FOOD SHOW  
 
Gli eccellenti oli extravergine d’oliva del Frantoio Tuscus dell’azienda Cusanisodano di Nepi (Vt), già presente sugli scaffali dei punti vendita statunitensi della prestigiosa catena Whole Foods Market, leader nella vendita di cibi naturali e biologici, sbarca trionfalmente con un proprio stand alla 33esima edizione del Winter Fancy Food Show che si terrà presso il Convention Center di San Diego (Usa) dal 13 al 15 gennaio 2008. È la prima volta che l’azienda Cusanisodano si presenta in partnership con una primaria azienda americana, la Sauces’n love, specializzata nella produzione di sughi e creme all’olio extravergine d’oliva. A questa manifestazione, diventata ormai un valido punto di riferimento per espositori del mondo del vino e del cibo, parteciperanno circa 1. 100 espositori da tutto il mondo che presenteranno più di 10. 000 specialità alimentari. Si tratta di una fantastica opportunità per questa azienda viterbese, che fin dagli esordi nel settore oleario fa della qualità il suo miglior biglietto da visita, per dimostrare anche ai mercati esteri l’assoluto valore e la competitività dei prezzi di questo splendido prodotto mediterraneo dall’inconfondibile sapore tutto italiano proposto nelle quattro varianti già note al pubblico gourmet nazionale: il biologico Olio Felice, il Tuscus Dop Tuscia, il Nobile Etrusco Blu e il Nobile Etrusco Rosso. A seguire lo stand e i visitatori Gabriele Sodano, figlio dei titolari Giampaolo Sodano e Fabrizia Cusani, specializzato in particolare nel marketing con i paesi stranieri d’Oltreoceano. Www. Olivaia. Com .  
   
   
SELEZIONATE LE PRIME 29 AZIENDE DI ROMAGNA TERRA DEL SANGIOVESE, AL VIA IL CIRCUITO DI QUALITÀ RILEVANTI INIZIATIVE REALIZZATE IN AUTUNNO, LA PRIMA ASSEMBLEA IL 22 GENNAIO, APRIRÀ IN FEBBRAIO IL PUNTO VENDITA IN FORLIMPOPOLI  
 
Si è appena conclusa la fase di selezione delle prime 29 aziende “private” , che si aggiungono alle 4 Strade dei Vini e dei Sapori della Romagna, soci fondatori della associazione Romagna Terra del Sangiovese. La prima assemblea con la presenza dei nuovi soci avverrà Martedì 22 Gennaio 2008 Alle Ore 15 in Forlimpopoli presso Casa Artusi; l’assemblea oltre a discutere e definire i programmi 2008, dovrà procedere alla elezione dei nuovi organismi dirigenti secondo Statuto (Cda, Presidente, ecc. ). Le 29 aziende (cantine, agriturismi, ristoranti, produttori tipicità, strutture turistiche) sono le prime “ambasciatrici” degli oltre 270 associati delle Strade dei Vini e dei Sapori di Imola, Faenza, Forlì-cesena e Rimini, che animeranno il circuito di qualità della Romagna dei vini e dei sapori Verso ai primi di febbraio, si prevede inoltre di aprire il punto vendita dei prodotti (vini e prodotti confezionati/non deperibili) dei soci di Romagna Terra del Sangiovese, presso la sede dell’Associazione attigua a Casa Artusi (via Andrea Costa 23, Forlimpopoli) “La Commissione Qualità – ha dichiarato il presidente pro tempore Ugo F. Foschi - esterna all’associazione, presieduta dal Prof. Fabio Taiti e composta da professionisti nei settori dell´enologia, dell´accoglienza, dei prodotti tipici regionali, delle certificazioni aziendali e comunitarie, ha svolto davvero un ottimo ed impegnativo lavoro, elaborando la innovativa Carta della Qualità , che definisce i percorsi-processi di esame per la valutazione della qualità “globale” delle strutture interessate ad aderire ad Romagna Terra del Sangiovese, e selezionando infine per il primo anno di attività la prima trentina di aziende. Un particolare grazie, all’Assessorato all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna che ci ha fortemente sostenuto in questa fase di start up del progetto” “Il sistema di valutazione delle aziende che si associano a Romagna Terra del Sangiovese – approfondisce il Prof. Fabio Taiti - ricomprende un ampio spettro dell’articolazione che forma la “qualità globale” , nutrita da incroci ed innesti dei fattori di identità, tipicità, innovazione, radici, tracciabilità, unicità : idee-forza, modi di essere/filosofie aziendali di rappresentare l’offerta, che devono ricondurre a colpire domande ed aspettative che sono diverse, perchè provenienti dai variegati target dei viaggiatori/attori dell’enoturismo e dello “slow tourism” : ci sono target di turisti/viaggiatori conosciuti come “curiosi”, quelli definibili “tifosi”, la categoria (in aumento) degli “sperimentatori”, ed infine quella dei cosiddetti “esclusivisti”…” In sintesi , la Carta della Qualità, prevede che le aziende candidate debbano dapprima superare la soglia di punteggio richiesta per l’adesione a Romagna Terra del Sangiovese, e poi a seconda del risultato, ciascuna di esse è quindi collocata in un “Cluster Colore” che sarà riportato nei materiali promozionali rivolti al turista (esempio : “Colore Verde” : “Sotto questo cappello germogliano – evidentemente e soprattutto – qualità, novità e varietà dei prodotti e delle proposte…”. “Colore Giallo” : “Qui dimorano, sotto questo cappello, il carattere rustico e la romagnolità sincera e profonda…”. “Colore Turchino” : Sotto questo cappello, di non comune luminoso colore, si trovano raggruppate le espressioni più eleganti e distinte di “Romagna Terra del Sangiovese”…. , ecc. ) Per l’intanto, una grande campagna informativa sulla nascita di questo importante circuito di qualità nella Romagna dei vini e dei sapori , si è realizzata in tutto il periodo autunnale : Romagna Terra del Sangiovese, in compartecipazione col Gal L’altra Romagna, ha partecipato ed organizzato a qualificanti iniziative : - alla Fiera di Rimini Sia Guest il 24 novembre, con una presentazione delle aziende e dei prodotti di qualità della Romagna dei Vini e dei Sapori alla quale hanno preso parte giornalisti , opinion leader ed autorità tra le quali il Prefetto di Rimini - il 29 novembre al Circolo della Stampa Estera in Roma si è svolta una affollata conferenza stampa con giornalisti di tredici nazioni, seguita da una degustazione “raccontata” dei prodotti tipici della Romagna di qualità - il 30 nov. Ed il 1° dicembre all’evento Sensofwine di Roma, Romagna Terra del Sangiovese è stata la postazione “food” più battuta per gli assaggi e le degustazioni di prodotti di qualità, da un pubblico molto attento e selezionato info@romagnaterradelsangiovese. It .  
   
   
“SULLE TRACCE DELL’OLIO”: PRIMA EDIZIONE DELLA MANIFESTAZIONE DEDICATA AL PRODOTTO CHE HA FATTO GRANDE LA CUCINA MEDITERRANEA NEL MONDO I MAGGIORI ESPERTI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI A CONFRONTO SUL BINOMIO AMBIENTE-QUALITA’ NELLA PRODUZIONE OLIVICOLA DELLA CAMPANIA  
 
La manifestazione, promossa da A. Pro. L – Associazione produttori olivicoli – di Salerno, apre una finestra sulle produzioni olivicole campane con tracciabilità di filiera certificata. In programma tavole rotonde, workshop, seminari, una prestigiosa Mostra-vetrina, percorsi di avvicinamento all’olio e, per la prima volta, l’incontro tra il mondo dell’olivicoltura e quello dell’alta ristorazione. Salerno - Una delle eccellenze della Campania in vetrina, il prodotto che ha fatto grande la cucina mediterranea nel mondo: l’olio extravergine d’oliva. E’ dedicato al prodotto italiano per eccellenza la prima edizione dell’evento “Sulle tracce dell’Olio - Miglioramento della qualità e sostenibilità ambientale nelle produzioni di olio extravergine d’oliva”, che si terrà dal 15 al 18 gennaio 2008 presso il Grand Hotel Salerno, al Lungomare Tafuri di Salerno. Incentrata sul binomio ambiente-qualità, la manifestazione, promossa da A. Pro. L (Associazione Produttori Olivicoli) di Salerno, offre un panorama completo sul sistema olivicolo campano, grazie alla presenza dei maggiori esperti nazionali ed internazionali, che nella quattro giorni salernitana si confronteranno sulle problematiche economiche, produttive e tecniche. “Sulle tracce dell’olio” apre però soprattutto una finestra sulle produzioni olivicole della Campania con tracciabilità di filiera certificata, evidenziando le attività svolte dall’A. Pro. L Salerno per il miglioramento della qualità delle olive e della tutela dell’ambiente. L’iniziativa intende quindi affrontare tutti gli aspetti produttivi che consentono da un lato l’innalzamento qualitativo delle produzioni e dall’altro la tutela ambientale, aspetti che vengono coniugati con attenzione e dedizione da tutti gli associati A. Pro. L. Nei quattro giorni in programma, l’evento si articolerà in diverse sezioni con l’obiettivo di coinvolgere tutti gli attori del mondo olivicolo: dai produttori ai tecnici, dagli esperti ai ristoratori fino ai consumatori, che potranno trovare all’interno delle manifestazione uno spazio per approfondire le rispettive tematiche di interesse. Tavole rotonde, incontri, workshop, seminari e inoltre una prestigiosa mostra-vetrina delle produzioni olivicole campane: questi gli ingredienti dell’evento “Sulle tracce dell’olio” che intende fornire una panoramica completa di tutto quello che significa produrre oli di qualità in Campania. Per la prima volta, inoltre, il mondo dei produttori olivicoli di qualità campani incontrerà il mondo dell’alta ristorazione. Verranno inoltre allestiti veri e propri percorsi di avvicinamento all’olio e alle sue caratteristiche, per diffonderne la cultura e farne amare le virtù. Si inizia il prossimo 15 gennaio, dalle ore 9. 30 alle 18, con l’appuntamento dedicato alla “Valutazione degli oli extravergine di oliva campani con tracciabilità certificata”. Nel corso dell’incontro verrà tracciato un bilancio dell’annata 2007 con la realizzazione dei profili sensoriali. In chiusura verrà stilata la classifica degli oli tracciati. Sempre il 15 gennaio, dalle ore 9. 30 alle 18. 30, si terrà il corso di aggiornamento per Capo Panel. L’inaugurazione della manifestazione si terrà il giorno successivo, 16 gennaio, alle ore 9. 30 presso la Sala Panoramica, con la partecipazione del Presidente di A. Pro. L Salerno, Francesco Apicella, e del Sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca. Dalle ore 9. 45 alle 13, presso l’Auditorium Tafuri, si terrà il workshop su “Il miglioramento della qualità della produzione di olio extravergine di oliva: tecniche colturali a confronto per una maggiore sostenibilità economica ed ambientale”. Dalle ore 15 alle 18. 30 il workshop “Qualità dell’olio, controllo, sicurezza alimentare ed ambientale”. Il terzo giorno – 17 gennaio – dalle 9. 30 alle 13 si terrà il workshop su “Valorizzazione dei residui della lavorazione delle olive”. Momento clou della manifestazione sarà quello del pomeriggio, dalle ore 15, quando si terrà il convegno su “La qualità nel futuro dell’olio extravergine di oliva tra sicurezza ambientale e sostenibilità ambientale”. Interverranno per l’occasione Mercedes Fernandez Alabadejo, Direttore Olive Oil Chemistry and Standards Setting Unit - Segreteria Esecutiva Coi di Madrid, Diego Morgante, Direzione Generale settore Olio di Oliva del Ministero delle Politiche Agricole, Roberto Lovato, Dirigente Area Agro-alimentare dell’Ice – Istituto nazionale per il Commercio con l’Estero, Sergio Marini, Presidente della Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti, Massimo Gargano, Presidente dell’Unaprol, Tom Mueller, Giornalista del “The Newyorker”, Piero Gonnelli, Presidente dell’Aifo, Emanuele Plata, Ad Crai Milano, Alfonso Iaccarino, Chef del Ristorante “don Alfonso 1890”, e Marino Melissano, Vice Presidente di Altroconsumo. Modera il giornalista Davide Paolini. Al termine dei lavori verrà inoltre consegnato il 16° Premio internazionale “Leone d’Oro dei Mastri Oleari” alle aziende vincitrici del concorso 2007. L’ultima giornata, 18 gennaio, vedrà infine dalle 9. 30 alle 13 il workshop su “Trasformazione e conservazione dell’olio extravergine di oliva”. Il pomeriggio, invece, dalle 15. 30 alle 18. 30, la tavola rotonda su “Le organizzazioni di produttori per la valorizzazione della qualità degli oli extravergine di oliva”. Da segnalare, infine, le attività permanenti dell’evento. Il 16, 17 e 18 gennaio, presso la Sala Panoramica, dalle ore 9. 30 alle 13 e dalle 15. 30 alle 18, sarà aperta al pubblico la “Vetrina espositiva degli oli extravergine di oliva con tracciabilità di filiera certificata”, dove sarà possibile scoprire – ma anche degustare – una selezione degli oli con tracciabilità di filiera certificata. Il 16, 17 e 18 gennaio, presso la Sala Ischia, si terranno i “Percorsi di avvicinamento all’olio extravergine di oliva”. Si tratta di lezioni che avranno lo scopo di introdurre nell’affascinante mondo dell’olio tutti coloro che vorranno compiere i primi passi nella valutazione e nella conoscenza delle caratteristiche degli oli extravergine di oliva e del suo consumo. I percorsi, della durata di un’ora, prevedono due appuntamenti quotidiani: il primo alle 9. 30, il secondo alle 16. 30. Il relatore sarà Andrea Giomo, docente di Analisi Sensoriali presso l’Università Politecnica delle Marche. Per partecipare alle lezioni è necessaria la prenotazione. Basterà chiamare al numero 347/1430558 entro il prossimo 12 gennaio. Inoltre, per gli addetti ai lavori, ed in particolare per gli assaggiatori di olio extravergine di oliva, si terranno delle Sedute ufficiali dedicate all’addestramento alla determinazione del profilo sensoriale degli oli extravergine di oliva a filiera certificata della Regione Campania. Quattro le sessioni in programma a partire da mercoledì 16 gennaio. I relatori saranno Andrea Giomo, docente di Analisi Sensoriali presso l’Università Politecnica delle Marche, Antonello Paduano, Università di Napoli Federico Ii – Facoltà di Agraria, Dipartimento di Scienze degli Alimenti, e Maria Luisa Ambrosino, Capo Panel. Anche in questo caso è necessaria la prenotazione. Basterà chiamare al numero 347/1430558 entro il prossimo 12 gennaio. A tutti i partecipanti verrà rilasciato un attestato ufficiale di partecipazione. .  
   
   
NEW YORK INVITA FUORI A CENA PER FESTEGGIARE LA “WINTER RESTAURANT WEEK 2008” OLTRE 220 TRA I PIÙ RINOMATI RISTORANTI DI NEW YORK OFFRONO LE LORO SPECIALITÀ A PREZZI SUPER CONVENIENTI  
 
Nyc & Company annuncia le date dell’attesa settimana della gastronomia, la Winter Restaurant Week 2008: dal 21 al 25 gennaio e dal 28 gennaio al 1° febbraio sarà possibile consumare deliziosi manicaretti a prezzi davvero speciali! Infatti, oltre 220 tra i migliori ristoranti della Grande Mela serviranno pasti di tre portate al prezzo fisso di $24. 07 per il pranzo e $35 per la cena (bevande, mance e servizio esclusi). Le prenotazioni sono aperte da oggi, venerdì 21 dicembre 2007, sul sito nycvisit. Com. “Sulla scia del grande successo che la Summer Restaurant Week ha riscosso nel mese di luglio 2007, è con grande orgoglio che Nyc & Company presenta i partecipanti all’edizione invernale della Nyc Restaurant Week. Nel 2008 saranno 224 i professionisti del gusto che invitano visitatori e newyorkesi a scoprire il valore della qualità, della varietà e dell’ospitalità che da sempre caratterizzano il mondo della ristorazione nella città di New York” afferma George Fertitta, Ceo di Nyc & Company. Prendono parte a questa 17° edizione della Nyc Winter Restaurant Week i più rinomati ristoranti della Grande Mela rappresentativi delle tendenze culinarie di svariate etnie, per proporre un gustosissimo spaccato sull’offerta della ristorazione newyorkese. New entry di rilievo per l’edizione di quest’anno sono Aspen, Centro Vinoteca, Crema Restaurante, Fig & Olive Midtown, Greenhouse Cafe, Ilili Restaurant, Japonais, Kellari Seafood Taverna, Oceana, Park Avenue Winter, Primehouse New York, Room With A View, Safran e Tbar Steak & Lounge. Tra i ristoranti più ricercati che partecipano alla Nyc Winter Restaurant Week 2008 sono da citare A Voce, Chanterelle, davidburke & donatella, Del Posto, Mai House, The River Café, Union Square Café e Zoë Townhouse. “La Winter Restaurant Week, che quest’anno festeggia la sua 17° edizione, è un evento emozionante che coinvolge tutto il settore della ristorazione di New York City”, afferma Tracy Nieporent, partner di Myriad Restaurant Group e Presidente del Nyc & Company Restaurant Committee. “Una tale e unica selezione di 224 ristoranti offre a tutti i visitatori l’opportunità di mangiare a costi estremamente convenienti durante il più grande evento culinario a livello nazionale”. Quest’anno American Express, lo sponsor fondatore della Nyc Restaurant Week, è entrato in partnership con City Harvest al fine di donare $50 per ogni pagamento effettuato con qualsiasi American Express Card nei ristoranti che partecipano alla Restaurant Week. “Anche quest’anno American Express è onorata di supportare la Nyc Restaurant Week e tutti gli eccezionali ristoranti che fanno di New York City una imperdibile mèta culinaria” afferma Marcia Caban, Vice Presidente e General Manager di American Express Merchant Services. La Nyc Restaurant Week Summer 2007 è una produzione di Nyc & Company, supportata dallo sponsor fondatore American Express e da The Coca-cola Company, Dealta Airlines e I Love Ny. Per informazioni e per la lista completa dei ristoranti che partecipano alla Nyc Restaurant Week Winter 2008 visitare nycvisit. Com. . .  
   
   
PARTESA PRESENTA UN MANUALE PER CONOSCERE, AMARE E CAPIRE IL VINO: IL VINO. ISTRUZIONI PER L’USO  
 
Partono i festeggiamenti per il decimo anniversario di Partesa per il Vino, l’intraprendente progetto che negli anni ha premiato la costanza e la passione del Gruppo, regalando all’azienda importanti riconoscimenti nel settore. Al decennale che cadrà ufficialmente nel 2008, viene dedicata una serata in anteprima, occasione privilegiata per presentare ad una platea di oltre 300 persone, il manuale “Il Vino. Istruzioni per l’uso”, un progetto editoriale dedicato ai clienti Partesa ed a tutti gli appassionati del prodotto. Forte dei consensi ottenuti con la prima edizione nel 2000, Partesa rilancia la sfida con accresciuta professionalità e autorevolezza, affidandosi alle migliori firme del panorama enogiornalistico italiano per la redazione del nuovo volume. Per la prima volta, illustri esperti del settore sono stati contemporaneamente coinvolti in un unico progetto editoriale, coordinati sapientemente dall’esperto conoscitore del mondo del vino Roberto Racca. Federico Curtaz (esperto di viticoltura), Gianni Fabrizio (vice Curatore della guida “Vini d’Italia” edita da Gambero Rosso-slow Food); Nicola Frasson (collaboratore di Slow Food); Ernesto Gentili (curatore della guida “I Vini d’Italia” de l’Espresso); Eleonora Guerini (collaboratrice de “Il Gambero Rosso”); Vittorio Manganelli (Direttore della Universita’ di Scienze Gastronomiche di Pollenzo); Giampiero Romana (esperto di viticoltura) hanno collaborato attivamente alla redazione del manuale. “Il Vino. Istruzioni per l’uso” si rivolge ad un pubblico eterogeneo, fatto di semplici curiosi del prodotto o attenti e sofisticati specialisti. Attraverso un’agile e sintetica prosa racconta il vino nella storia, descrive le principali Doc e Docg italiane divise per regione (con supporto cartografico), parla di abbinamenti cibo/vino e delle affascinanti degustazioni, con un esaustivo glossario in cui i neofiti potranno trovare adeguata risposta ai dubbi sulla terminologia specialistica. Tutte le nozioni necessarie ad una comprensione basilare della materia vengono illustrate con scopo formativo anche per gli addetti ai lavori: partner commerciali, trade specializzato ed i gestori dei locali troveranno informazioni sui diversi metodi di vinificazione, sulle problematiche legate alla conservazione ed al servizio del vino, una panoramica sui mercati e sui consumi del prodotto con box di approfondimento ed interviste agli esperti di settore. Prima Del Torcolato Breganze. .  
   
   
UNO DEI VINI PIÙ BUONI DEL MONDO, FATTO SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI: IN PIAZZA LA PRIMA SPREMITURA DEI GRAPPOLI VENDEMMIATI NEL 2007  
 
Vanta la primogenitura, tra le feste di piazza italiane d’impronta squisitamente vinaria, la “Prima del Torcolato” che si svolge a Breganze la terza domenica di gennaio. In questo paese della Pedemontana vicentina e nelle zone circostanti, il terreno alluvionale ed il microclima particolare hanno favorito da sempre la coltivazione della vite. Il festeggiato della Prima è il vino dolce della zona, il Torcolato, in occasione dell’inizio dell’estrazione del mosto dall’uva appassita: grappoli scelti della vendemmia 2007, rimasti per quattro mesi ad asciugare nei fruttai, sotto i solai delle cantine e nelle case, a fine gennaio iniziano ad essere spremuti con il torchio. Il certosino ciclo lavorativo del Torcolato richiederà quindi altri diciotto mesi, dopo la spremitura soffice cui sono sottoposte le uve quasi completamente disidratate, prima di dare un vino che possa essere degustato con l’appellativo di “Torcolato”. Dall’anno dell’iscrizione del Torcolato tra le specialità a Denominazione di Origine Controllata di Breganze, la “Prima” è divenuta una festa pubblica in suo onore. La prima edizione è datata 1995. Quest’anno l’appuntamento si rinnova domenica 20 gennaio, sempre nel centro di Breganze, in piazza Mazzini. Durante questa festa, tutti i produttori portano le proprie uve e le uniscono in uno stesso torchio per spremere il mosto del “Torcolato di Prima”, che sarà pertanto un vino assolutamente unico. Se ne produce talmente poco, soprattutto dopo l’assaggio del mosto cavato che ogni anno si consuma in piazza, a sazietà del pubblico presente, che, delle poche bottiglie ricavate, dopo due anni viene fatto dono alle autorità presenti alla festa. Quest’anno, oltre al tradizionale mercatino dei prodotti tipici della Pedemontana, in piazza Mazzini si terrà anche un’asta pubblica di alcune bottiglie del “Torcolato di Prima” Vendemmia 2005, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza. Il torchio utilizzato per la “Prima” è un pezzo d’epoca, a leve. Costruito negli anni Trenta ed utilizzato da una parrocchia di Breganze fino agli anni Cinquanta, venne acquistato all’asta ed utilizzato per qualche anno dal nonno di un socio della Strada del Torcolato. Caduto in disuso, dopo di allora è sempre rimasto in casa, tra le cose vecchie perfettamente efficienti di cui, nelle campagne, non ci si disfa mai tanto facilmente. E’ dotato di un riduttore, che permette alla forza delle braccia di due uomini, necessaria per azionarlo, di spremerne il contenuto a due velocità, a seconda della lavorazione richiesta. Caratteristica inconfondibile è il suo tintinnio, un tempo familiare in tutte le contrade di questa zona, prodotto dai cunei metallici che trasmettono il movimento alla vite centrale, quando azionati in un verso, mentre girando nell’altro si muovono liberi, scivolando sopra una ruota dentata, meccanismo assai simile agli scappamenti d’orologeria. Completamente ripristinato ed adeguato alle norme sanitarie nelle parti che raccolgono il liquido, che sono state rivestite di resina idonea al contatto con gli alimenti, il torchio della “Prima” reca ancora quasi tutte le assi originali. Al Torcolato, l’aggettivo “passito” va forse un po’ stretto. Sicuramente gli può essere rivolto con una puntualizzazione: la maderizzazione, caratteristica preponderante di molti grandi vini passiti, italiani e non solo, nella produzione di questo vino è mantenuta sotto controllo strettissimo. Ciò che i produttori di Torcolato ottengono in questo modo, è un vino che in degustazione risulta memorabile non per il sapore di vecchio, che, come detto, è trascurabile o assente, ma per il suo colore giallo dorato, il suo profumo intenso di miele di acacia e fiori bianchi, il sentore in bocca di frutta, di fichi e di albicocche secchi, di datteri e nocciole, con leggere note di agrumi, come di scorze di mandarino. Una accenno speziato può essergli impartito dall’affinamento in legni nobili, a discrezione del produttore. Ciò che si ottiene quindi è un vino che i produttori amano descrivere come “dolce-non-dolce”, in cui la straordinaria dolcezza è contemperata da una buona acidità, che gli deriva dall’uva Vespaiola, autoctona di Breganze, da cui ha origine. A questo capolavoro della tradizione vitivinicola del Vicentino, il perfezionamento donatogli dalla moderna enologia e la Denominazione di Origine Controllata, hanno conferito quel quid stilistico e sensoriale che oggi ne fa un vino molto ricercato ed apprezzato nel mondo, dalle Americhe all’Asia all’Australia, oltre naturalmente a tutta l’Europa. Per tutte queste ragioni, e per molte altre ancora, che qui sarebbe impossibile descrivere con compiutezza, il Torcolato è esso stesso pietra angolare del sempre più vasto edificio costituito dai migliori vini da meditazione e certamente non è assimilabile ad alcun altro “vino passito”. Www. Stradadeltorcolato. It .