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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Settembre 2013
PAC: IL PARLAMENTO EUROPEO GARANTISCE SIGNIFICATIVI MIGLIORAMENTI NELLA FUTURA POLITICA AGRICOLA  
 
Parlamento, Consiglio e negoziatori hanno raggiunto un accordo sulle questioni di riforma Martedì sera sulla eccezionale Politica Agricola Comune (Pac) quali i tassi di cofinanziamento per lo sviluppo rurale e tagli ai pagamenti alle grandi aziende, dopo che il Consiglio ha dimostrato flessibilità su questioni di importanza cruciale per il Parlamento: l’ accordo è stato basato sul nuovo mandato adottato il 23 settembre dal Consiglio Agricoltura e pesca. "Siamo molto orgogliosi di aver gestito un tale riforma complessa in un tempo così breve, ha detto il leader del team del Comitato Agricoltura e negoziazione Paolo De Castro (S & D, It). "E ´stato un enorme dossier e il Parlamento europeo è stato per la prima volta coinvolto come co-legislatore sulla riforma della Pac nel quadro della procedura di codecisione. Abbiamo dimostrato che il Parlamento potrebbe fare la riforma migliore e più democratica, pur lavorando abbastanza rapidamente per garantire che gli agricoltori potranno beneficiare in tempo dalla nuova Pac ", ha aggiunto. "La Pac è riformato per affrontare le sfide del presente e del futuro. Grazie ai poteri di codecisione del Parlamento europeo, questa è la più bella riforma della politica agricola in Europa per servire non solo gli agricoltori, ma anche dei cittadini e dei contribuenti ", ha detto il relatore in materia di sviluppo rurale e di pagamenti diretti Luis Manuel Capoulas Santos (S & D, Pt) . Per il Parlamento, la questione chiave in questa fase negoziale finale è stato quello di garantire che il contenuto della politica che dovrebbe essere legiferato in codecisione non è determinato unicamente da capi di stato., ad esempio, i negoziatori hanno considerato essenziale che il Consiglio ha accettato la richiesta del Parlamento di aumentare lo sviluppo tasso di cofinanziamento rurali (ossia il contributo Ue) per le regioni meno sviluppate, le regioni ultraperiferiche e delle isole minori del Mar Egeo al 85%. Il Consiglio ha inoltre convenuto di inserire la ripartizione annuale per Stato membro della dotazione per lo sviluppo rurale in un allegato al regolamento sullo sviluppo rurale, la concessione alla Commissione il potere di modificare il presente allegato attraverso atti delegati (cioè di propria iniziativa) in circostanze ben definite. Diretti pagamenti per superficie di base o singola di oltre € 150.000 a grandi aziende agricole saranno ridotti di almeno il 5 %. Prossimi passi L´agricoltura e lo sviluppo rurale prenderà il suo voto in prima lettura il 30 settembre, che dovrà poi essere confermato in plenaria durante la seconda sessione di ottobre o la sessione di novembre.  
   
   
A BRACCIANO IL PRIMO INCUBATORE AGROALIMENTARE IN EUROPA  
 
Roma - Nasce a Bracciano, nel Lazio, il primo Incubatore Agroalimentare (Iagri) per l’avvio di nuove start-up e la nascita e lo sviluppo di attività imprenditoriali nel settore. Regione Lazio e Bic Lazio lanciano il bando ‘Manifestazione di Interesse’ per valorizzare le idee e i progetti dei giovani imprenditori e le produzioni agricole alimentari di qualità, legate al biologico e ai prodotti tradizionali del territorio. “L’incubatore Iagri - spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Sonia Ricci – primo in Europa nel suo genere, oltre agli spazi a disposizione delle imprese per la trasformazione dei prodotti agricoli, fornirà terreni per la produzione primaria. Una novità molto importante per l’intero comparto agroalimentare, che assumerà così un ruolo centrale nei processi di crescita e cambiamento dell’economia della regione Lazio e dell’intero Paese”. Con apposito bando pubblico, che sarà aperto fino al 31 dicembre 2013, verranno raccolte le Manifestazioni d’Interesse di quanti (persone fisiche, società di persone, società di capitali, altri soggetti privati) vorranno avvalersi dei servizi dell’Incubatore per trasformare le proprie idee e progetti in imprese. “L’incubatore fornirà ai progetti selezionati – continua l’assessore Ricci – un sistema organico e articolato di servizi di assistenza e di accompagnamento nella fase competitiva e di avvio operativo in grado di trasformare in impresa le idee di giovani, laureandi o laureati, ricercatori o docenti e imprenditori. Per l’attuazione del progetto è stato indispensabile il coinvolgimento e la collaborazione di attori istituzionali, del mondo delle imprese e della ricerca. Un grazie va ai partner del progetto: il Comune di Bracciano, l’Arsial, il Parco Naturale di Bracciano-martignano, Slow Food Lazio, l’Università Agraria di Bracciano. Quest’ultima ha consentito la messa a disposizione di un terreno di 32 ettari per allestire gli orti di campagna e Dipartimento Dafne dell’Università della Tuscia, che permetterà alle neo imprese impegnate in attività di produzione agricola primaria i servizi di consulenza tecnologica”. L’incubatore Iagri si estende su un’area complessiva di 4.500 metri quadri, divisa in una struttura immobiliare di 2.100 metri quadri coperti e un fondo agricolo di 32 ettari all’interno della quale di svilupperanno le attività di incubazione e pre-incubazione delle imprese. La “Manifestazione di Interesse” deve pervenire a Bic Lazio via e-mail (iagri@biclazio.It), fax (06/99806305) o posta (Bic Lazio – Incubatore Iagri, Via di Valle Foresta 6 – 00062 Bracciano) utilizzando l’apposita modulistica disponibile sul sito www.Biclazio.it Scheda Incubatore Iagri - Finalità - Iagri è l’Incubatore d’imprese della Regione Lazio e di Bic Lazio che si rivolge alla filiera agroalimentare (produzione agricola primaria – lavorazione, trasformazione, confezionamento e commercializzazione di prodotti agricoli). L’obiettivo è sostenere la nascita di attività imprenditoriali fortemente innovative legate a produzioni agricole e alimentare di qualità, (biologico e ai saperi produttivi tradizionali del territorio laziale). La nascita di un Incubatore specializzato per sostenere lo start-up d’impresa della filiera agroalimentare, rappresenta una novità importante: un’innovazione che tende a rompere lo schema di una agricoltura considerata come marginale o di ripiego, per farle assumere un ruolo importante nei processi di crescita e cambiamento dell’economia della regione e del Paese. Si tratta di un progetto realizzato grazie alla collaborazione di soggetti istituzionali e imprenditoriali attivi sui temi della creazione e sviluppo d’impresa e nel settore agricolo, sia a livello regionale che nazionale. La struttura - Iagri si trova a Bracciano in provincia di Roma. L’incubatore comprende: - un immobile di 2.100 mq coperti (su un’area complessiva di 4.500 mq) composto da 13 laboratori (ciascuno da 50 mq) destinati a ospitare le imprese di lavorazione, trasformazione, confezionamento e commercializzazione dei prodotti agricoli. L’immobile comprende inoltre: 1 spazio da 80 mq (Farmer’s Market a Km “0”) destinato alla vendita diretta e conservazione dei prodotti agricoli provenienti dagli orti di campagna e dal territorio; 1 spazio per lo sviluppo dei progetti imprenditoriali proposti dagli aspiranti imprenditori; 1 sala conferenze; 1 sala riunioni; 1 day office per i collaboratori dell’Incubatore e delle imprese ospiti; 1 sala formazione; 1 laboratorio prove (per le conserve vegetali e animali); uffici Bic Lazio (segreteria e direzione); 1 spazio dedicato a reception e zona relax; zona servizi (bagni, docce, spogliatoi). Partnership - Per l’attuazione del progetto si è resa indispensabile la collaborazione e il coinvolgimento di attori istituzionali, del mondo delle imprese e della ricerca e finanziari. Sono stati avviati contatti e approfondimenti con: Amministrazione Comunale di Bracciano, Arsial Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura, Arm Azienda Romana Mercati - Azienda speciale della Camera di Commercio di Roma, Banca di Credito Cooperativo di Roma, Banca di Credito Cooperativo di Formello e Trevignano Romano, Cia Lazio, Confagricoltura Lazio, Coldiretti Lazio, Eataly, Enea/utagri, Legacoop Lazio, Monte dei Paschi di Siena Filiale di Bracciano, Parco Naturale Regionale del complesso lacuale Bracciano-martignano, Slow Food Lazio, Università Agraria di Bracciano, Università della Tuscia/dipartimento Dafne.con alcuni dei soggetti indicati, Amministrazione Comunale di Bracciano, Arsial, Parco Naturale Regionale del complesso lacuale Bracciano-martignano, Slow Food Lazio, Università Agraria di Bracciano e Università della Tuscia/dipartimento Dafne (che consentirà di assicurare alle neo imprese impegnate nelle attività di produzione agricola primaria i servizi di due diligence e consulenza tecnologica), sono già stati definiti ed attivati rapporti di collaborazione. Scheda Manifestazione di interesse - Che cosa è - Selezione di idee e progetti imprenditoriali della filiera agroalimentare (produzione agricola primaria – lavorazione, trasformazione, confezionamento e commercializzazione di prodotti agricoli) a forte contenuto innovativo e di qualità, da sostenere nella fase pre-competitiva e di start up (costituite o attive da non oltre 36 mesi) presso l’Incubatore Iagri. Target: ▫ Giovani interessati a subentrare nell’attività aziendale di famiglia (processi di ricambio generazionale) o a rilevare un’attività preesistente (trasmissione d’impresa); ▫ Laureandi/laureati (in particolare provenienti dalla Facoltà di Agricoltura dell’Università della Tuscia o dalle facoltà economiche) interessati a intraprendere nuove iniziative imprenditoriali; ▫ Ricercatori/docenti provenienti dalle Università, dai Centri di ricerca o dal sistema produttivo, intenzionati a valorizzare i prodotti della ricerca attraverso l’imprenditorialità. ▫ Imprenditori della filiera agroalimentare interessati a promuovere/sostenere progetti di esternalizzazione/diversificazione/sviluppo attraverso nuove iniziative imprenditoriali. Servizi offerti presso l’Incubatore Iagri Fase pre-competitiva (pre-Incubazione):  assistenza alla verifica di fattibilità (business idea), al business planning e team building  consulenza specialistica, due diligence tecnologica e supporto nelle analisi di mercato  laboratorio prove (conserve vegetali e animali) e supporto nelle analisi nutrizionali  integrazione delle competenze e ricerca partner  assistenza nella individuazione e accesso alle fonti di finanziamento per lo sviluppo (prototipazione)  formazione imprenditoriale  postazioni di lavoro attrezzate Fase competitiva (Incubazione):  tutoraggio imprenditoriale e supporto nelle analisi di mercato  integrazione delle competenze e ricerca partner  assistenza nella individuazione e accesso alle fonti di finanziamento e partecipazione ai bandi europei  partecipazione a fiere, B2b e company mission  supporto nella comunicazione strategica, ufficio stampa e media relations, eventi  laboratori e terreni per insediamento delle start up  servizi e facilities (sale riunioni, aule didattiche, servizi di reception, segreteria)  farmer market  celle frigorifero per stoccaggio prodotti (fresco, trasformato)  laboratorio prove (conserve vegetali e animali) e supporto nelle analisi nutrizionali  formazione manageriale  consulenza specialistica e assistenza preliminare nella brevettazione  supporto per l’accesso ai mercati europei: marchi, dogane, contrattualistica internazionale  networking e contratti di rete. Modalità per partecipare La “Manifestazione di Interesse” deve pervenire a Bic Lazio via e-mail ( iagri@biclazio.It ), fax (06/99806305) o posta (Bic Lazio – Incubatore Iagri, Via di Valle Foresta 6 – 00062 Bracciano) utilizzando l’apposita modulistica disponibile sul sito www.Biclazio.it  Scadenza La domanda deve essere inviata a Bic Lazio entro il 31 dicembre 2013 .  
   
   
EXPORT, REGIONE EMILIA ROMAGNA FIRMA L´ACCORDO CON LO STATO DEL DELAWARE PER LA PROMOZIONE DELLE PERE ABATE E DELLE ALTRE ECCELLENZE EMILIANO-ROMAGNOLE SUL MERCATO STATUNITENSE.  
 
Bologna - L’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni e il segretario di stato all’Agricoltura del Delaware Edwin Kee hanno firmato ieri a Cesena, all’interno del Macfrut, un accordo per la promozione sui mercati americani delle pere Abate e delle altre eccellenze alimentari dell’Emilia-romagna, all’indomani della storica apertura delle frontiere commerciali statunitensi per le pere e le mele made in Italy. “L’apertura del mercato Usa rappresenta una nuova interessante opportunità per la nostra frutta – spiega Rabboni – ma anche una scommessa impegnativa per renderla riconoscibile ai consumatori d´oltre oceano e garantire nel tempo forniture di qualità. Le pere Abate Fetel dell’Emilia-romagna sono un prodotto eccellente ed una novità per il mercato Usa e come tale di grandi potenzialità. Ma come per tutti i nuovi prodotti sarà necessario un forte investimento in comunicazione, accordi con i servizi distributivi locali e certezza di standard qualitativi costanti nel tempo. E´ questo l’obiettivo dell’accordo con lo Stato del Delawere che abbiamo firmato oggi per l´export di pere, vino, aceti, formaggi e salumi e che rappresenta l’esito di un confronto avviato già nello scorso mese di gennaio in occasione della visita a Bologna del senatore federale Harris Mc Dowell." Sempre nella giornata di oggi a Cesena l’assessore regionale Rabboni ha partecipato al primo incontro sull´export delle pere in Usa, organizzato dal Cso (Centro Servizi ortofrutticoli di Ferrara), tra gli operatori accreditati negli Usa e alcuni rappresentanti dello Stato del Delaware. In particolare John Pastor, direttore dell’International Trade and Development Office. All’incontro era presente anche Chris Kenny del consiglio di amministrazione della catena di supermercati Shoprite. L’emilia-romagna è il principale produttore italiano di pere e leader mondiale per la varietà Abate, un prodotto di elevata qualità che gode anche del riconoscimento Igp. La superficie coltivata a pere in Emilia-romagna è di 22.500 ettari, per una produzione pari al 65% dell’intera produzione nazionale. Nella campagna 2012-2013 il prodotto esportato è stato pari a 142.443 tonnellate per un valore di quasi 168 milioni di euro. L’apertura del mercato statunitense avrà una durata in via sperimentale per un anno ed è il frutto di un riuscito gioco di squadra che ha visto coinvolti, oltre al Cso e Assomela, il Ministero delle politiche agricole, la Regione Emilia-romagna, la Provincia autonoma di Trento e Bolzano. Determinante è stato il ruolo svolto dal Servizio fitosanitario della Regione Emilia-romagna che ha consentito di superare le restrizioni dovute alla rigida normativa fitosanitaria statunitense, offrendo tutte le garanzie richieste nelle diverse fasi produttive. Un ruolo questo già giocato con successo a favore di un altro prodotto di cui l’Emilia-romagna è leader – il kiwi - per permetterne l’esportazione nella Corea del sud. In questi giorni il Servizio fitosanitario regionale in stretta collaborazione con il Cso e gli ispettori statunitensi sta effettuando continui controlli sulla pera Abate presso i sei magazzini che partecipano al programma.  
   
   
ABRUZZO: REGOLARE RACCOLTA TARTUFI NEL PARCO  
 
Pescara - Procedere ad una mappatura puntuale e dettagliata delle aree di interesse e produzione del tartufo all´interno della Zona A (riserva integrale) del Parco Nazionale della Majella. La questione è stata al centro di una riflessione negli Uffici della Direzione Politiche agricole a Pescara, a cui hanno partecipato l´Assessore, Mauro Febbo, dirigenti e funzionari, il vicecomandante regionale della Forestale, Giorgio Morelli, il presidente e direttore del Parco, Franco Iezzi e Oremo Di Nino e i rappresentanti delle Associazioni di tartufai riconosciute dalla Regione (ai sensi della Legge regionale n. 66 del 2012). Secondo i tecnici la mappatura potrà "offrire all´Ente un prezioso strumento per la definizione e la regolamentazione della raccolta all´interno del Parco stesso. Per le zone B, C e D il Parco provvederà ad emanare un provvedimento che consentirà il libero accesso ai raccoglitori. "Per la prima volta ? sottolinea Febbo ? erano seduti intorno allo stesso tavolo tutti i soggetti interessati che hanno mostrato la chiara volontà di risolvere le problematiche giuridiche e legislative che riguardano l´attività di ricerca e raccolta all´interno del Parco Nazionale della Majella. Il bilancio della riunione è positivo e credo che con la proposta condivisa da tutti si possano superare gli ostacoli di una fase di impasse dovuta principalmente a diverse letture interpretative. La Regione ? spiega l´Assessore ? in collaborazione con il Parco procederà quindi ad una mappatura puntuale della zona A del Parco per individuare realmente quali siano le zone di produzione e dove si registra la presenza del tartufo e che sicuramente non comprenderanno tutta l´area. Voglio sottolineare che questa fase sarà effettuata nel pieno rispetto sia del Piano del Parco stesso sia della recente Legge regionale n.66. Successivamente a questa fase di mappatura si potranno fare tutte le valutazioni de caso e l´Ente Parco potrà considerare la reale sostenibilità di questa attività, mettendo in prima piano naturalmente la salvaguardia delle specie presenti sul suo territorio. Il Parco avrà comunque a disposizione uno strumento aggiuntivo grazie al quale sarà possibile definire termini, modalità e regolamentazione delle attività di ricerca e raccolta dei tartufi. Un altro passaggio importante riguarda le zone B, C e D per le quali l´Ente Parco procederà ad emanare un provvedimento che consenta il libero accesso ai raccoglitori superando così definitivamente il divieto assoluto fino ad oggi vigente".  
   
   
CONGIUNTURA COMMERCIO E RISTORAZIONE II TRIMESTRE 2013: IL FATTURATO DELLE IMPRESE PIEMONTESI AUMENTA DELL’1,3% BUONI RISULTATI PER LA GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA, MA SI RIDUCE IL VOLUME D’AFFARI DEGLI ESERCIZI DI VICINATO (-0,2%)  
 
Il 20 settembre 2013, Unioncamere Piemonte ha diffuso i risultati dell’’indagine congiunturale sui settori del commercio e della ristorazione relativa al Ii trimestre 2013. Dopo i saluti del Presidente di Unioncamere Piemonte Ferruccio Dardanello, la responsabile dell’Ufficio Studi e Statistica di Unioncamere Piemonte Sarah Bovini ha analizzato i dati dell’andamento del settore commercio e ristorazione del periodo aprile-giugno 2013. Ha chiuso i lavori il Segretario Generale di Unioncamere Piemonte Paolo Bertolino. I principali indicatori segnalano una lieve attenuazione della fase negativa congiunturale. Nel Ii trimestre 2013, infatti, il fatturato (a valori correnti, iva esclusa) delle imprese piemontesi del commercio al dettaglio in sede fissa e della ristorazione ha registrato una variazione del +1,3% rispetto allo stesso trimestre del 2012. Questo incremento risulta, però, di lieve entità se valutato al netto della componente inflativa: nel periodo aprile-giugno 2013, infatti, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) del Piemonte ha registrato un aumento dell’1,0% in confronto al corrispondente periodo del 2012. Questi i principali risultati che emergono dall’indagine congiunturale sui settori del commercio e della ristorazione relativa al Ii trimestre 2013, realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli Uffici studi delle Camere di commercio provinciali. La rilevazione è stata condotta nei mesi di luglio e agosto 2013 con riferimento ai dati del periodo aprile-giugno 2013 e ha coinvolto 1.041 imprese piemontesi dei settori del commercio al dettaglio in sede fissa e della ristorazione, per un volume d’affari complessivo pari a 3,73 miliardi di euro. ”Le imprese del commercio e della ristorazione piemontesi segnalano ancora delle criticità, nonostante la lieve attenuazione della fase negativa congiunturale: a fronte di una migliore performance delle medie e grandi strutture di vendita e di una dinamica positiva registrata dalla ristorazione, infatti, gli esercizi di vicinato appaiono in sofferenza. Questo, insieme al quadro previsionale ancora pessimistico delineato dai nostri imprenditori, costituisce un campanello d’allarme. Si rivela sempre più necessario e urgente adottare misure di sostegno non soltanto alla domanda interna, ma anche alle tante strutture commerciali di piccola dimensione del nostro territorio, affinché l’intervento congiunto delle istituzioni, delle associazioni di categoria e degli attori sociali ed economici coinvolti contribuisca a fornire segnali di fiducia, necessaria per rilanciare i consumi delle famiglie” ha dichiarato Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere Piemonte. Scendendo nel dettaglio delle categorie merceologiche, si osserva come l’aumento del volume d’affari generato non abbia riguardato tutti i comparti. Gli esercizi commerciali della Grande distribuzione organizzata - medie e grandi strutture di vendita - hanno realizzato un incremento del fatturato del 2,1% rispetto al Ii trimestre 2012, mentre quelli della ristorazione hanno registrato un aumento tendenziale dello 0,9%. Il volume d’affari complessivamente generato dalle imprese appartenenti al dettaglio tradizionale - esercizi di vicinato - si è ridotto dello 0,2% rispetto al periodo aprile-giugno 2012. Tra gli esercizi di vicinato, si rileva la flessione del fatturato scontata dai settori dell’abbigliamento e della cultura e tempo libero (-1,8% per entrambi); risultati migliori si registrano per gli esercizi di vicinato che operano nella vendita di prodotti alimentari (+2,3%), in quella dei prodotti per la casa e Ict (+1,3%) e degli altri prodotti (+1,2%). L’aumento del fatturato a valori correnti ha interessato tutte le realtà provinciali, ad eccezione di Biella, che ha registrato una flessione tendenziale dell’1,1%. La provincia di Alessandria si caratterizza per una situazione di stazionarietà, mentre Vercelli e Novara hanno realizzato aumenti tendenziali del volume d’affari pari al +0,6%. Asti e Cuneo hanno rilevato una crescita del fatturato pari a +0,7% e +1,0%, seguiti gli incrementi riscontrati nelle province del Verbano Cusio Ossola (+1,4%) e di Torino (+2,1%). Nonostante l’aumento del fatturato, è tutt’altro che positivo il giudizio fornito dagli imprenditori intervistati in merito all’andamento degli ordini ai fornitori: il 61% degli intervistati ne ha dichiarato, infatti, una contrazione nel trimestre in esame (rispetto allo stesso periodo del 2012), e solo il 7% un aumento, generando un saldo di opinione negativo per ben 54 punti percentuale. Le previsioni degli imprenditori piemontesi per il periodo luglio-settembre 2013 registrano segnali negativi per tutte le principali voci; in particolare, ancora per gli ordini ai fornitori (con un saldo di opinione negativo per 35 punti), il fatturato (con un saldo di opinione di -33 punti) e l’occupazione (per la quale si registra un saldo negativo per 16 punti).  
   
   
SICUREZZA ALIMENTARE: IN POLONIA ANIMALI DA MACELLO DESTINATI ALL’ESPORTAZIONE ALIMENTATI CON FARINA DI CARNE VIETATA DALL’UE  
 
Una serie di controlli in Polonia e Slovacchia da parte delle autorità sanitarie si accingono a verificare all’interno degli allevamenti se gli allevatori abbiano nutrito o stiano nutrendo il bestiame con mangimi provenienti dalla Polonia a base di carne e ossa. I dubbi per evitare la possibilità di una nuova diffusione del famigerato morbo della “mucca pazza” o Bse (encefalopatia spongiforme bovina) e di altre patologie, sono stati rivelati dal canale televisivo polacco Tvn 24, secondo cui in alcune fattorie dei due paesi, il bestiame sarebbe alimentato con pastoni a base di carne di animali morti, acquistati da un impianto di trasformazione posto sotto sigillo a seguito di un’indagine che aveva rivelato il traffico illegale di questo tipo di mangimi. È superfluo ricordare che già a partire dal 2001 e dopo che le cronache avevano portato alla ribalta il diffondersi delle epidemie del morbo della “mucca pazza”, l’Unione Europea aveva bandito l’uso di carne e ossa nei mangimi per gli animali. Divieto che pare non sia osservato soprattutto in alcuni Paesi dell’Est ove sembra sia una consuetudine continuare a nutrire gli animali d’allevamento con farine che contengono tracce di bovini morti come confermato dalle aspre polemiche sollevate dagli allevatori slovacchi che hanno puntato il dito contro i colleghi polacchi che, per quanto sostenuto dagli agricoltori del paese confinante, sarebbero abituati ad utilizzare mangimi proibiti a danno della concorrenza ma soprattutto della salute umana. Per Giovanni D´agata, presidente e fondatore dello “Sportello dei Diritti” è necessario precisare che alla luce di tali notizie è assolutamente utile amplificare i controlli da parte delle autorità Ue ed italiane per tutti i bovini e gli altri animali da macello provenienti dalle aree individuate al fine di evitare il benché minimo rischio per i consumatori.  
   
   
“GRANO ARMANDO”, CRESCE IL PROGETTO 100% ITALIANO: CENTINAIA DI AGRICOLTORI E CONFERITORI VENERDI 27 SETTEMBRE IN IRPINIA PER LA PRESENTAZIONE DEL NUOVO CONTRATTO DI FILIERA 2013/2014  
 
Flumeri (Avellino) – Tutti gli agricoltori della filiera “Armando” per la presentazione del nuovo contratto di filiera 2013/2014. Grande attesa per la seconda edizione di “Incontrarmando”, l’evento annuale organizzato dalla De Matteis Agroalimentare presso il proprio stabilimento di Flumeri (Avellino), per incontrare tutti gli agricoltori della filiera “Armando”. All’appuntamento di venerdì 27 settembre, alle ore 16, sono attese centinaia di agricoltori e numerosi stoccatori per la presentazione del nuovo contratto di filiera 2013/2014 che mira a rinnovare le intese con la De Matteis Agroalimentare. Grazie ad un protocollo innovativo definito secondo le migliori pratiche agronomiche, l’azienda irpina è riuscita a creare una filiera integrata 100% italiana per la produzione di Pasta di alta qualità e ad assicurare agli agricoltori una maggiore redditività ed un ulteriore incremento in caso di superamento degli obiettivi qualitativi delle produzioni di grano duro. L’evento sarà occasione di incontro e di scambio informativo per i titolari di aziende agricole provenienti da 8 regioni italiane e 17 province del centro-sud Italia che in soli tre anni hanno ingrossato le fila della Comunità Armando fino a raggiungere il numero di 702 assicurando alla filiera ben 7300 ettari di grano duro firmato “Armando”. La manifestazione, presentata da Barbara Ciarcia, si svolgerà nei modi di un dibattito moderato dal giornalista de “L’informatore Agrario” Lorenzo Andreotti. Presenti sul palco del “Pala Armando” i protagonisti della filiera cerealicola “Armando”: agricoltori che hanno sottoscritto il contratto nella passata stagione, stoccatori, un agronomo della società Syngenta (partner del progetto Armando). Saranno presentati i risultati quantitativi e qualitativi della campagna granaria “Armando” 2012/2013 con dettaglio per area geografica, i risultati commerciali di pasta Grano Armando ed i premi e riconoscimenti al progetto. Il presidente di Slow Food Campania, Gaetano Pascale, interverrà sul tema delle prospettive dei consumi dei prodotti tipici e di Filiera e della valorizzazione delle produzioni agroalimentari nazionali. Atteso il contributo del prof. Angelo Frascarelli (docente di Economia e Politica Agraria presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia) focalizzato sugli impatti della nuova Pac 2014-2020 sulla filiera del grano duro e sulla valenza che assume il disciplinare di coltivazione ai fini della qualità del grano duro della filiera “Armando”. Una grande novità rende unica questa edizione: l’istituzione di una Borsa di Studio Grano Armando intitolata ad Angelo di Milia per un Master in Management Agro-alimentare presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. La Borsa di Studio, destinata ai figli o nipoti di titolari di aziende agricole aderenti al contratto di coltivazione “Armando” è una nuova iniziativa nata con lo scopo di creare una prospettiva di sviluppo concreto al legame che in questi anni il Pastificio irpino ha costruito con il mondo agricolo e il suo universo di persone, tradizioni e competenze.  
   
   
AGRICOLTURA MILANO FESTIVAL: DAL 4 AL 6 OTTOBRE 2013 VA IN SCENA LA PRIMA EDIZIONE DELLA NUOVA INIZIATIVA MILANESE  
 
Il Festival si propone di diffondere la conoscenza del tema agricolo in tutte le sue declinazioni e di valorizzare il ruolo centrale di Milano nel settore agroalimentare. Convegni, mostre, laboratori, visite, biciclettate, incontri con cuochi, ristoratori e giovani agricoltori: gli appuntamenti aperti al pubblico sono i più diversi e diffusi in tutta la città, con un punto focale nel Parco Agricolo Sud Milano. Dal 4 al 6 ottobre 2013 andrà in scena a Milano la prima edizione di Agricoltura Milano Festival, una tre-giorni di eventi: dibattiti, convegni, mostre, iniziative all’aria aperta, appuntamenti per i più piccoli, incontri con autori, giovani imprenditori, cuochi e ristoratori, promossa da A.i.a - Associazione di Idee per l’Agricoltura - e finalizzata a diffondere una maggiore conoscenza della “Milano agricola” e dei temi dell’agricoltura in tutte le sue declinazioni, tenendo sempre presente che è l’attività dalla quale proviene tutto ciò che portiamo in tavola. Agricoltura Milano Festival ha incontrato da subito il patrocinio dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lombardia, della Provincia di Milano, del Comitato Scientifico Internazionale per Expo 2015 del Comune di Milano e di Anci Lombardia, la collaborazione di Parco Agricolo Sud Milano e del Comune di Milano, e il sostegno organizzativo del Consorzio Dam (Distretto Agricolo Milanese) e della rete dei Punti Parco. Il tema centrale della prima edizione, ma non il solo, sarà quello dello spreco alimentare, cogliendo lo stimolo proveniente dall´Unione Europea che in una Risoluzione parlamentare del 2012 ha chiesto l´Istituzione di un “Anno Europeo contro lo spreco alimentare”. Proprio di comportamenti sostenibili da parte di cittadini e aziende produttive si parlerà nel Convegno d’apertura del Festival, il 4 ottobre 2013 (ore 10:00 a Palazzo Isimbardi), al quale parteciperanno, tra gli altri, i Sindaci dei 61 Comuni del Parco Sud, che in questa occasione sottoscriveranno la Carta Spreco Zero. Si tratta di un documento promosso da Last Minute Market, associazione che si occupa dello sviluppo di progetti territoriali volti al recupero dei beni invenduti o non commercializzabili a favore di enti caritativi con l’obiettivo di trasformare lo spreco in risorse, e già condiviso da numerosi sindaci di grandi città italiane fra cui Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano. I tre giorni di Festival offrono tanti appuntamenti in luoghi diversi della città e sono pensati per interpretare il tema ‘agricoltura’ in tante diverse modalità. Dalla biciclettata al Parco Sud, all’incontro con i grandi cuochi e ristoratori, alle fattorie aperte, i mercati ortofrutticoli, le visite guidate ai musei, l’aperitivo contadino fino a mostre fotografiche, concerti, incontri sul turismo rurale, ai laboratori creativi per grandi e piccini: saranno davvero tanti i modi per vivere l’anima agricola di Milano. “Abbiamo pensato al Festival per proporre momenti di sperimentazione attiva del tema agricolo e di sensibilizzazione del pubblico verso tutto ciò che è agroalimentare e spreco” spiega Mauro Del Corpo, Presidente di A.i.a. “L’idea ha subito incontrato il favore di privati e istituzioni locali e regionali. Il nostro proposito è di crescere nelle edizioni future anche in vista di Expo 2015, una vetrina mondiale per Milano agricola e per l’intero scenario agroalimentare italiano”. “Occorre ricordare che Milano è fra le capitali dell’agroalimentare in Italia e da sempre crocevia importante dell’agricoltura sul piano internazionale” prosegue Del Corpo. “Milano è anche capoluogo della Regione agricola più importante d’Italia con riferimento alla sua produzione lorda vendibile: la Lombardia è leader nella produzione zootecnica, ad esempio oltre il 40% del latte italiano si produce in Lombardia, con punte di eccellenza nell’allevamento suinicolo e bovino, e nella cerealicoltura a pieno campo”. Le cifre della produzione agricola in Lombardia sono di tutto rilievo : • 7,2 miliardi il valore della produzione agricola regionale, pari al 4% del Pil che sale all’11% compreso il commercio e il trasporto, 15% del totale nazionale • 67.000 imprese agricole e industriali di settore • 250.000 lavoratori di cui 140.000 a tempo indeterminato • La Lombardia agricola alleva il 27% dei bovini del Paese, il 30 % delle vacche producendo il 40% del latte, il 20% del pollame, il 40% dei suini. La sola città di Milano rappresenta uno dei principali crocevia nazionali di flussi economici e produttivi nel settore agroalimentare : • oltre il 50% dell’area metropolitana di Milano (pari a 728,69 mq) è destinato all’utilizzo agricolo o forestale • il Parco Agricolo Sud Milano è il parco agricolo più grande d’Europa con 47.045 ettari e oltre 1.000 aziende agricole • Milano coltiva 82.000 ettari e vanta 1.200 stalle con più di 100.000 bovini e una produzione lorda vendibile (cerali, carne, uova, latte, ortaggi, fiori, piante) che vale circa 419 milioni di Euro • il settore agricolo a Milano impiega 8.300 addetti (dati Istat) A valle del sistema agricolo, al quale è strettamente legato, si affronterà il vasto tema della nutrizione: ad esso saranno dedicati incontri sulla cucina di stagione, laboratori sull’alimentazione, mercati per la vendita diretta di prodotti del territorio e altre iniziative. Tutti gli aggiornamenti disponibili su www.Agricolturamilanofestival.it Agricoltura Milano Festival Il Festival intende contribuire alla divulgazione di ciò che rappresenta l’agricoltura a Milano per sensibilizzare il pubblico sui temi legati alle attività produttive, al paesaggio, alla nutrizione e alle attività ludiche collegate. La formula del Festival, con una tre-giorni ricca di eventi diffusi, offre ai cittadini tanti spunti e attività che informano, divertono, spiegano e coinvolgono sui temi generali dell’agricoltura e della nutrizione. Il tema centrale dell’edizione 2013 è legato allo spreco, cogliendo lo stimolo proveniente dall’Ue che in una Risoluzione parlamentare del 2012 ha chiesto l´Istituzione di un “Anno Europeo contro lo spreco alimentare”. La prima edizione del Festival si svolgerà dal 4 al 6 ottobre a Milano: in città, presso le aziende del Parco Agricolo Sud Milano, presso la Cascina Cuccagna in Milano, presso i mercati all’ingrosso di Sogemi e in tante altre location. La città diventa teatro di eventi culturali, ricreativi, dibattiti e mostre tematiche aperte a tutti. Informazioni, news e programma aggiornato: www.Agricolturamilanofestival.it  
   
   
APERITIF A LA FRANÇAISE COMPIE 10 ANNI! E SI FESTEGGIA ANCHE IN ITALIA I PRODOTTI DELL’ENOGASTRONOMIA FRANCESE PROTAGONISTI NEL BELPAESE  
 
Ritorna in Italia per festeggiare i suoi 10 anni l’Apéritif à la française: un’iniziativa mondiale organizzata da Sopexa* con l’obiettivo di promuovere i marchi e le aziende agro – alimentari francesi con iniziative caratterizzate da divertimento e convivialità. Eventi, degustazioni nei punti vendita, French Happy Hours nei bar e nei ristoranti sono le attività protagoniste del progetto internazionale e hanno il pregio di mettere l’accento sui prodotti francesi con un’immagine di tendenza, aperta a tutti. La Francia descritta dal punto di vista enogastronomico e del vivere con gusto. Anche in Italia Apéritif à la française festeggia il suo decimo compleanno all’insegna del tema Bohème: sapori e profumi si associano al piacere di stare insieme e sono le caratteristiche comuni dei 5 aperitivi in 5 città italiane con la collaborazione di un food blogger per ognuna delle città coinvolte. Il 23 settembre si è tenuta la prima tappa a Verona presso la libreria laFeltrinelli di Via Quattro Spade, 2. Il buffet è stato preparato dallo chef Angelo Ruatti dell’Hotel Aqualux Hotel & Spa di Bardolino che ha proposto un menù fedele alla sua filosofia, all’insegna della semplicità. Lo chef non è stato il solo protagonista dell’aperitivo alla francese veronese! Il pubblico che ha visitato la libreria all’orario dell’aperitivo ha potuto apprezzare anche la presenza e i preziosi consigli dalla food blogger Patrizia Belsito (www.Fashionfortravel.com) che ha proposto la sua visione dell’Apéritif à la française con la ricetta “Praline di Caprice de Dieux all’aroma di Roquefort”. L’apéritif à la française prosegue il 26 settembre a Milano alla libreria laFeltrinelli di Corso Buenos Aires alle ore 19.30. Qui i due food blogger di chefs4passion.Com, Paolo Pojano e Giacomo Nunziati, realizzeranno il G4 a base di formaggio Roquefort inserito in un contesto tipicamente italiano. Il 27 settembre dalle ore 19.00 sarà il turno della libreria laFeltrinelli di Via Ceccardi 16 a Genova dalle ore 19.00. Durante questa occasione Daniela Vettori del blog www.Lecinqueerbe.it proporrà i suoi amuse – bouche: mini panini francesi in abbinamento a tipici prodotti italiani. Il 30 settembre dalle ore 19 alle ore 21.30 l’aperitivo alla francese si sposta nella capitale presso l’Hotel Westin Excelsior di Via Vittorio Veneto, 125. Lo chef dell’Hotel e il food blogger Luca Sessa, perunpugnodicapperi.Blogspot.it, si cimenteranno in una rielaborazione di proposte degne di un mix italo – francese. La quarta tappa dell’Apéritif à la française si tiene a Torino il 15 ottobre dalle ore 19.00 presso l’Hotel Art&tech di Via Nizza 230. Lo chef verrà affiancato dalla food blogger Ambra Orazi, gattoghiotto.Blogspot.it, per proporre delle preparazioni innovative e curiose che stimoleranno l’interesse dei presenti. Quest’anno i partner francesi food aderenti all’inziativa sono: Délifrance, azienda di prodotti da forno surgelati di ottima qualità che propone un’ampia gamma di referenze di viennoiserie, pane, pasticceria e snack salati; Bongrain, leader mondiale delle specialità lattiero – casearie e delle paste molli a marchio, partecipa con i marchi Caprice des Dieux e Papillon. Per quanto riguarda i partner beverage sono stati coinvolti: Brasserie Pietra con le specialità Colomba, Bionda e Rossa; il Civa, il Conseil Interprofessionnel des Vins d’Alsace con un assaggio di Grandi Bianchi alsaziani. All’apéritif à la française in Italia partecipano anche due partner del settore turistico come Atout France che aderisce con entusiasmo all’appuntamento e il Centre Monuments Nationaux che mira a far innamorare il pubblico italiano delle bellezze d’Oltralpe. Partner d’eccezione sulla tappa di lancio a Milano del 19 settembre e a Torino il 15 ottobre è Serralunga, azienda caratterizzata dalla propensione all´innovazione, nota per spingersi al di là dei limiti dei materiali, delle tecnologie e delle forme, per arrivare a creare prodotti innovativi, fonte di ispirazione e di piacere alla vista. Grazie ai suoi prodotti design-oriented, Serralunga continua la tradizione di eccellenza che da sempre è associata al marchio Made in Italy. L’iniziativa ha visto la collaborazione di alcune aziende italiane che hanno contribuito a creare il mix perfetto tra le due culture enogastronomiche, italiana e francese: Tenuta San Massimo, Loison, Pasta Mancini, Az. Agr. Prunotto, Le Tamerici. Durante questi ultimi nove anni l’iniziativa si è svolta in trenta differenti Paesi e settantacinque città con 2.000 partner partecipanti. Nel 2013 sono dieci le capitali nel mondo coinvolte: Berlino, Copenaghen, Dabaï, Hong – Kong, Parigi, Montréal, New York, San Paolo , Tokyo e naturalmente Milano. L’evento di chiusura si celebra a Parigi il 7 novembre e si attendono numerosi turisti stranieri all’insegna di una vera Franch World Experience! *Creato da Sopexa nel 2004, l’Apéritif à la française trova il sostegno del Ministero dell’Agricoltura, dell’agro - alimentare e delle Politiche forestali. Scoprite l’attività su www.Aperitifalafrancaise.com  
   
   
ABRUZZO DI SERA 2013: OLTRE MILLE I VISITATORI A MILANO IL 22 E IL 23 OLTRE 100 ETICHETTE ABRUZZESI SONO STATE PRESENTATE AL PUBBLICO E GLI OPERATORI  
 
Ha superato le mille presenze la manifestazione di due giorni che Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, Consorzio di Tutela Colline Teramane e Movimento Turismo del Vino Abruzzo, in collaborazione con la Regione Abruzzo, hanno organizzato a Milano anche nel 2013, proponendo al pubblico lombardo l’occasione di scoprire i vini e le tipicità gastronomiche della “Regione verde d’Europa”. L’evento “Abruzzo di sera”, organizzato da Sinergia Advertising di Pescara, si è svolto domenica 22 settembre 2013 presso la Sala Liberty dell’Osteria “Il Treno – Arte e diletto club” a Milano, in un happy hour che è durato fino alla mezzanotte, con la possibilità di degustare quasi 100 etichette, illustrate dagli stessi produttori abruzzesi, in un percorso che ha previsto anche l’assaggio del noto olio extravergine d’oliva abruzzese e la scoperta della tipica pasta “alla pecorara”, a base di farina e acqua e condita con verdure e ricotta, preparata dal pastificio abruzzese “La Mugnaia” davanti agli ospiti. «In occasione dell’evento del 2012, che abbiamo organizzato al Museo dei Navigli, abbiamo riscontrato un interesse vastissimo nel pubblico milanese, sia da parte dei consumatori finali sia dagli operatori del settore – spiega il presidente del Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo Tonino Verna – Ci è quasi sembrato d’obbligo, perciò, mantenere aperto un dialogo proficuo con la Lombardia, che rappresenta uno dei mercati più interessanti e in espansione soprattutto in vista di Milano Expò 2015, anche perché riteniamo che i nostri prodotti si sposino molto bene con la cultura enogastronomica di questa bellissima regione». Le star in passerella: i vitigni più famosi, come il Montepulciano d’Abruzzo, il Cerasuolo d’Abruzzo e il Trebbiano d’Abruzzo; i bianchi autoctoni Pecorino, Passerina e Cococciola; e i vitigni più antichi in via di recupero, come il Montonico e il Moscatello di Castiglione a Casauria, per un totale di 7 Denominazioni di Origine (Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane docg, le doc Abruzzo, Cerasuolo d’Abruzzo, Controguerra, Montepulciano d’Abruzzo, Ortona, Trebbiano d’Abruzzo, Tullum e Villamagna) e 8 Indicazioni Geografiche Tipiche (Colli Aprutini, Colli del Sangro, Colline Frentane, Colline Pescaresi, Colline Teatine, Del Vastese o Histonium, Terre de L’aquila e Terre di Chieti). «Il comparto vitivinicolo abruzzese – sottolinea Mauro Febbo, assessore alle Politiche agricole della Regione Abruzzo – torna assoluto protagonista del panorama enologico nazionale ed internazionale grazie all’impegno portato avanti con costanza negli ultimi anni, sia dall’amministrazione regionale sia dalle aziende, nel proporre i vini abruzzesi in maniera autorevole. Anche attraverso i fondi messi a disposizione dalla Misura 133 del Psr 2007-2013, riusciamo ad essere sempre in prima linea in situazioni importanti ed accattivanti, come le principali fiere nazionali e internazionali ed appuntamenti ad hoc destinati sia al pubblico sia agli operatori». Le aziende partecipanti provengono dalle province di Chieti (aziende Alberto Tiberio, Nicola Di Sipio, Cantina Bottari, Cantina di Ortona, Cantina Miglianico, Cantina Ripa Teatina, Cantina Tollo, Cantine Dragani, Casal Thaulero, Citra Vini, Colle Moro, Dora Sarchese, Feudo Antico, Madonna dei Miracoli, Masciarelli, Pasetti, Tenuta I Fauri, Tenuta Ulisse), di Pescara (Angelucci, Costantini, Marramiero, Bosco Nestore, Contesa, Roxan) e di Teramo (San Lorenzo, De Angelis Corvi, Fattoria Bruno Nicodemi, Tenuta Cerulli Spinozzi). Sono stati offerti in degustazione gli Oli extravergine di oliva di: azienda agricola Forcella - Città Sant’angelo (Pe); Az. Agr. Trappèto di Caprafico - Casoli (Ch); Frantoio Hermes - Penne (Pe); Frantoio Oleario Tiberio Ernesto – Tollo (Ch); Masseria Le Due Colline - Città Sant’angelo (Pe). Molto speciale è stata la giornata di lunedì 23 settembre, quando oltre 200 operatori del settore come ristoratori, enotecari, distributori, giornalisti e blogger hanno avuto l’occasione di incontrare a tu per tu i 30 produttori abruzzesi intervenuti, in un appuntamento accessibile solo dietro invito. A supporto della degustazione ci sono stati gli assaggi preparati dallo chef stellato Peppino Tinari, del ristorante “Villa Majella” di Guardiagrele: preparazioni appositamente studiate per un menù a base dei prodotti più tipici abruzzesi come stagionati di maiale nero, lenticchie di Santo Stefano di Sessanio, zafferano, farro spezzato, formaggio pecorino di Farindola, formaggio pecorino di Castel del Monte, caciocavallo, ricotta, pasta alla chitarra, agnello, verdure spontanee, pane di mais, il bocconotto frentano, il fiadoncino al formaggio e il pane a lunga lievitazione cotto al forno a legna. «Eventi come questi sono la sintesi della capacità di aggregazione maturata dalle varie anime vitivinicole regionali, e di una spiccata attenzione alle nostre esigenze e necessità da parte della Politica, in grado di fornirci gli adeguati strumenti finanziari – aggiunge Alessandro Nicodemi, presidente del Consorzio di tutela Colline Teramane – La forza e la riconoscibilità di un territorio provengono proprio dalla volontà dei produttori di fare massa critica, e con la docg Colline Teramane, che si affianca alle doc e alle igt, oggi l’Abruzzo è nelle condizioni di offrire un ventaglio enologico completo». «La strada intrapresa tre anni fa, seguendo un’intuizione del Movimento Turismo del Vino Abruzzo, si dimostra sempre più valida e opportuna nella promozione del territorio abruzzese a 360 gradi – conclude Nicola D’auria, presidente del Movimento Turismo del Vino Abruzzo – La collaborazione tra i protagonisti del mondo produttivo si è confermata vincente nella promozione dell’enogastronomia abruzzese in centri nevralgici come Roma (2011) e Milano (2012 e 2013), soprattutto in presenza della valorizzazione delle nostre eccellenti materie prime. Il Movimento deve sentirsi diretto interlocutore dei tavoli politici e istituzionali nel campo della promozione di un territorio».  
   
   
CAVIALE CALVISIUS E CHAMPAGNE LOUIS ROEDERER NOMINANO GLI AMBASCIATORI DEL GUSTO  
 
Parte da Modena giovedì 26 settembre il primo appuntamento con gli Ambasciatori del Gusto che sancisce l’inizio del connubio tra l’azienda italiana Calvisius Caviar e la Maison francese Champagne Louis Roederer. Sandro Giusti, dell’omonima Drogheria Giusti di Modena, verrà insignito di questo riconoscimento quale interprete di queste due eccellenze eno-gastronomiche, proposte ai raffinati frequentatori del suo locale. Con l’obiettivo di diffondere la conoscenza e far apprezzare l’ideale abbinamento di questi due prodotti ad un pubblico sempre più ampio, ma esigente e competente, nei prossimi mesi verrà costituito un network di una decina di locali (ristoranti, wine bar ed enoteche) selezionati sull’intero territorio nazionale che propongono in menù almeno un piatto in cui il pregiato prodotto ittico trova l’ideale abbinamento con le note olfattive dello Champagne. Dopo aver conquistato i migliori ristoranti di tutto il mondo e le first class delle più prestigiose compagnie aeree, dal 2012 il caviale italiano Calvisius ha avviato un’esportazione anche nella Federazione Russa, mercato da sempre molto ricettivo nei confronti di questo prodotto e dello Champagne Louis Roederer, Maison della celebre Cuvée de prestige Cristal creata appositamente nel 1876 per lo zar Alessandro Ii. Con un’ampia gamma di caviali ottenuti da specie di storione pure e non ibride allevate in Italia con assolute garanzie di controlli qualitativi, il Caviale Calvisius si traduce in una proposta d’eccellenza gastronomica unica e raffinata che non poteva che scegliere come compagno di viaggio sulle vette del gusto un partner prestigioso come la storica Maison Louis Roederer, fondata a Reims nel 1776, ad oggi una delle pochissime grandi Maison de Champagne indipendenti. Ad accompagnare le diverse tipologie di caviale saranno le etichette della Maison, Brut Premier, Brut Millesimé, Brut Rosé e Cristal Brut, in abbinamenti studiati in cui il gusto del caviale viene esaltato dalle note olfattive dello Champagne. Uniti nel comune intento della ricerca dell’eccellenza, l’azienda Calvisius Caviar e la Maison Champagne Louis Roederer intendono proporsi congiuntamente all’alta ristorazione per esaltare le caratteristiche dei rispettivi prodotti in ricette ed abbinamenti creati ad hoc dai singoli chef che, contando su materie prime d’eccezione, saprannno trasformare un piatto in un’esperienze sensoriale ai massimi livelli  
   
   
JEUNES RESTAURATEURS D’EUROPE A ROMA DAL 26 AL 29 SETTEMBRE PER LA SECONDA EDIZIONE DI TASTE OF ROMA. SARANNO 4 GLI CHEF DEL PRESTIGIOSO NETWORK CHE ANIMERANNO, ALTERNANDOSI, DUE POP UP RESTAURANT.  
 
Jeunes Restaurateurs d’Europe : Roma torna per il secondo anno consecutivo, dal 26 al 29 settembre all’Auditorium Parco della Musica, capitale del gusto e del buon convivio e i Jeunes Restaurateurs d’Europe - sei per l’esattezza, di cui due, star incontrastate dell’evento clou della manifestazione, l’Electrolux Chef’s Table - non potevano mancare alla seconda edizione di Taste of Roma dopo essere stati i protagonisti dell’ultima edizione milanese del più importante festival enogastronomico internazionale. Saranno 4 gli chef del prestigioso network che animeranno, alternandosi, due pop up restaurant. Si tratta di Luca Collami, stellato orgogliosamente “quasi autodidatta”, Giuseppe Iannotti, ingegnere informatico che persegue la ricerca quasi maniacale della miglior produzione eno-gastronomica italiana e straniera, Filippo Saporito maestro nell’esaltare la cultura gastronomica del territorio trasformandola in un’esperienza multisensoriale, e Daniele Usai con la sua cucina creativa, essenziale e contemporanea ma soprattutto realizzata con amore. Nell’ambito dell’Electolux Chef’s Secrets verranno raggiunti da altri 2 associati – entrambi stellati - , Alfonso Caputo, il risultato di quattro generazioni di tradizione e innovazione, e dagli immancabili Fratelli Costardi, Christian e Manuel, per svelare i segreti di imperdibili preparazioni e insegnare a dosare ingredienti e passione per la cucina. Questi ultimi daranno inoltre vita all’Electrolux Chef´s Table , l’evento più esclusivo di tutta la manifestazione, che darà la possibilità a dodici fortunati, di pranzare alla tavola dello chef per essere accompagnati, proprio da chi lo ha ideato e preparato, nella degustazione di un menu inedito. Infine i Jeunes Restaurateurs d’Europe saranno tra i protagonisti dell’Electrolux Taste Theatre dove daranno luogo ad un irripetibile programma di showcooking e saranno disponibili a trasmettere le intuizioni e le ispirazioni per rendere unica la preparazione di un piatto, e saranno gli animatori della prestigiosa Electrolux Lounge che darà l’opportunità di compiere un viaggio indimenticabile nell’affascinante mondo della ristorazione  
   
   
L´AZIENDA AGRICOLA INVESTE SUL FUTURO E PREMIA UNA GIOVANE DESIGNER PREMIO LANTIERI: DIETRO L´ETICHETTA, UN PROGETTO SOCIALE LUCA MARTINI PRESENTA IL PRIMO FRANCIACORTA DOCG LANTIERI RISERVA  
 
Studentessa di Naba di Milano vince il contest per il logo del nuovo pregiato vino-In competizione anche allievi del Santa Giulia di Brescia, oltre 150 lavori presentati Si chiama Beatrice, ha 21 anni, frequenta il Triennio di Graphic Design e Art Direction di Naba - Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, ed è la giovane designer che ha vinto il Primo Premio Lantieri. A premiarla sarà il miglior sommelier del mondo 2013, Luca Martini, sabato 21 settembre a Corte Lantieri (Bs). Investire Sui Giovani Talenti, 150 Progetti Per Comunicare Eccellenza - In Franciacorta si erano già visti premi letterari ed enologici, ma questa volta l´Azienda Agricola Lantieri ha voluto creare un contest tra scuole di design per sostenere il futuro dei giovani più talentuosi del graphic design chiamati a competere per la creazione della nuova etichetta del primo Franciacorta Docg Lantieri Riserva. Beatrice Bonato ha vinto su 65 partecipanti, tra i colleghi di Naba e dell´Accademia di Santa Giulia di Brescia, superando la selezione di oltre 150 progetti. A lei sarà assegnata la Borsa di studio Lantieri che consiste in un “assegno” di 1.500 euro per incoraggiarne gli studi, un fine settimana presso l´agriturismo Corte Lantieri e una selezione delle migliori produzioni dell´azienda vinicola. Una Giuria Di Altissimo Livello - Difficile il lavoro della Giuria, composta da rappresentanti del mondo dell’imprenditoria, dell’informazione, dell’arte e dell’enologia: Paolo Massobrio, giornalista, esperto di gusto, fondatore di Club (direttore responsabile di) Papillon, Luciano Ferraro, giornalista, curatore della rubrica Sapori&amori de Il Corriere della Sera, Elena Lucchesi Ragni, responsabile dei civici musei di arte e storia di Brescia, Massimo Pagliari, architetto responsabile del progetto, e Angelo Valsecchi, presidente Uspaaa (Unità di Salvaguardia del Patrimonio Archeologico, Architettonico e Artistico della Franciacorta e del Sebino bresciano), Federico Severino, scultore, e Fabio Lantieri. L´idea Di Partenza - Alla base del contest, finalizzato alla realizzazione dell´etichetta del Primo Lantieri Riserva, l´opera di Federico Severino, esponente di spicco della più alta scultura contemporanea e straordinario interprete del dialogo tra reale e immaginario, tra mito e sacro, che ha fuso in un ampio pannello di bronzo tutti gli elementi che caratterizzano il nobile passato dei Lantieri e il laborioso presente dell’azienda vitivinicola: l’aquila stemma di famiglia, Dante, ospite nel castello di Paratico, la figura paterna, emblema della trasformazione aziendale, la vite e le diverse anime degli antenati condottieri, studiosi, politici, intellettuali. Scopo dell´iniziativa, valorizzare il territorio, la sua vocazione enologica, la sua arte, ma soprattutto offrire a giovani talenti delle scuole di belle arti e design, l’opportunità di sfidarsi per esprimere in una nuova etichetta la classe e l’eleganza di un vino che esalta il gusto della migliore tradizione vitivinicola della Franciacorta. Il Lavoro Migliore - A Beatrice Bonato il merito di aver tradotto in un´immagine fresca e originale la sintesi dei valori di casa Lantieri, interpretando il significato profondo delle diverse “origini” che sottendono la Riserva. La Prima Annata Di “Origines” - Solo poche aziende si spingono nella produzione di questo tipo di vino, che richiede un´attenta selezione delle uve prima e dei mosti poi, per lasciare poi la bevanda alcolica a contatto con i pregiati lieviti per almeno 60 mesi e finire sul mercato dopo cinque anno e mezzo. Così arriva Origines, il pas dosè del 2007 prodotto da una selezione di uve Chardonnay 80% e Pinot nero 20% vinificate in parte in barrique di secondo e terzo passaggio. Questa prima annata rappresenta una piccola partita di sole 5.000 bottiglie destinate a esperti ed appassionati. A parlarne saranno il prossimo 21 settembre Luca Martini, classe 1980, toscano, con un curriculum stellare che lo ha reso in pochi anni il Miglior Sommelier Ais del Mondo, l´enologo Cesare Ferrari e l´agronomo Pierluigi Donna. Un´occasione certa per sapere e capire tutto ciò che sta dietro questa nuova etichetta. Costante Ricerca Di Qualita´ - Tra le prime cantine ad aver iniziato la produzione di Franciacorta con rifermentazione in bottiglia, casa Lantieri, grazie alla lungimiranza di Gian Carlo Lantieri e alla tenacia di Cesare Ferrari, dette vita anche al primo Brut Pas Dosè (senza l´aggiunta della classica liqueur) della Franciacorta. Oggi l’azienda produce poco più di 120.000 bottiglie di Franciacorta Docg, oltre a 40.000 di Curtefranca rosso e bianco su un terreno vitato di 18 ettari, interamente coltivati dalla famiglia. “Affidare a una giovane promessa l´idea grafica di un´etichetta che rappresenterà in Italia e nel mondo una delle nostre migliori produzioni – ha commentato Fabio Lantieri – costituisce l´esempio pratico di come si possano valorizzare e incoraggiare i giovani talenti lombardi”. “Spesso si parla – ha continuato Lantieri - di fuga di cervelli italiani all´estero ma sono ancora troppo pochi gli imprenditori pronti a scommettere sulle potenzialità dei nostri ragazzi. Noi ci crediamo e lo dimostriamo con i fatti, convinti che sia solo l´inizio di percorso virtuoso che farà crescere non solo la nostra azienda ma anche chi lavora per noi”. Aggiornamenti e informazioni sul sito www.Lantierideparatico.it.  
   
   
LE NOVITÀ KNORR, NUOVE RICETTE SPECIALI DA OGGI ARRICCHISCONO LA LINEA “I MOMENTI GOURMET”  
 
Knorr ha selezionato 230 Chef da tutto il mondo per creare vellutate, cremose e risotti dal gusto ricercato, facili da preparare. L’accurata selezione degli ingredienti e degli accostamenti più intriganti, con un pizzico di fantasia e un occhio alla tradizione, ha dato vita a queste ricette da gustare con pochi e semplici gesti, offrendoti un piatto raffinato e curato in ogni suo dettaglio, per un´esperienza da vero gourmet. Deliziose Zuppe Vellutata di Funghi con Porcini profumata al Tartufo Il profumo intenso del tartufo abbraccia il delicato aroma dei funghi porcini in una vellutata morbida e avvolgente, ideale per le tue serate romantiche o per concederti un momento tutto per te. Cremosa di Zucca con Carote profumata al Rosmarino Il dolce incontro di zucca e carote, accompagnato dalle note profumate del rosmarino, porta sulla tua tavola il colore del sole, per un piatto delizioso da assaporare caldo in inverno e freddo in estate. Straordinari Risotti Risotto di Orzo e Farro con Zucca e Pancetta Assapora tutta la genuinità dei cereali e la dolcezza della zucca, unite al ricco gusto della pancetta. La ricetta, lavorata come un risotto, esalta il sapore degli ingredienti per offrirti una cremosità unica. Risotto di Orzo, Farro, Grano Saraceno con Verdure profumate al Basilico Il profumo dell´erba dei Re, il basilico, fa da sottofondo a questo risotto ai cereali, impreziosito dal grano saraceno e dalle verdure. Le nuove ricette si uniscono alle raffinate Vellutate de “I Momenti Gourmet” Vellutata di Funghi con Porcini e Cipolline con un tocco di Noce Moscata Il gusto irresistibile dei porcini raccolti a mano incontra la fragranza delle cipolline di stagione. Il tutto arricchito dall’aroma di un tocco di noce moscata, per offrirti un’esperienza di gusto unica, che conquista tutti i sensi. Vellutata di Zucca e Patate Dolci con Finferli e una punta di Miele La dolcezza si fa zuppa, in un equilibrio di sapori che solo la scelta degli ingredienti più pregiati poteva assicurare. Zucca, patate dolci e finferli s’incontrano in un piatto originale e invitante, cui il tocco finale di una punta di miele dona ancora più ricchezza e cremosità. Vellutata di Asparagi Bianchi e Verdi con scaglie di Mandorla Due gustose varietà di asparagi, i tenerissimi bianchi e i classici verdi, insieme per dar vita a una vellutata dal gusto delicato, resa unica dall’aggiunta di deliziose scaglie di mandorla che regalano a questo piatto sfumature irresistibili. Le vellutate e i risotti sono disponibili in busta e in brick da 2 porzioni al prezzo consigliato di 1.99€  
   
   
JEUNES RESTAURATEURS D’EUROPE A ROMA DAL 26 AL 29 SETTEMBRE PER LA SECONDA EDIZIONE DI TASTE OF ROMA. SARANNO 4 GLI CHEF DEL PRESTIGIOSO NETWORK CHE ANIMERANNO, ALTERNANDOSI, DUE POP UP RESTAURANT.  
 
Jeunes Restaurateurs d’Europe : Roma torna per il secondo anno consecutivo, dal 26 al 29 settembre all’Auditorium Parco della Musica, capitale del gusto e del buon convivio e i Jeunes Restaurateurs d’Europe - sei per l’esattezza, di cui due, star incontrastate dell’evento clou della manifestazione, l’Electrolux Chef’s Table - non potevano mancare alla seconda edizione di Taste of Roma dopo essere stati i protagonisti dell’ultima edizione milanese del più importante festival enogastronomico internazionale. Saranno 4 gli chef del prestigioso network che animeranno, alternandosi, due pop up restaurant. Si tratta di Luca Collami, stellato orgogliosamente “quasi autodidatta”, Giuseppe Iannotti, ingegnere informatico che persegue la ricerca quasi maniacale della miglior produzione eno-gastronomica italiana e straniera, Filippo Saporito maestro nell’esaltare la cultura gastronomica del territorio trasformandola in un’esperienza multisensoriale, e Daniele Usai con la sua cucina creativa, essenziale e contemporanea ma soprattutto realizzata con amore. Nell’ambito dell’Electolux Chef’s Secrets verranno raggiunti da altri 2 associati – entrambi stellati - , Alfonso Caputo, il risultato di quattro generazioni di tradizione e innovazione, e dagli immancabili Fratelli Costardi, Christian e Manuel, per svelare i segreti di imperdibili preparazioni e insegnare a dosare ingredienti e passione per la cucina. Questi ultimi daranno inoltre vita all’Electrolux Chef´s Table , l’evento più esclusivo di tutta la manifestazione, che darà la possibilità a dodici fortunati, di pranzare alla tavola dello chef per essere accompagnati, proprio da chi lo ha ideato e preparato, nella degustazione di un menu inedito. Infine i Jeunes Restaurateurs d’Europe saranno tra i protagonisti dell’Electrolux Taste Theatre dove daranno luogo ad un irripetibile programma di showcooking e saranno disponibili a trasmettere le intuizioni e le ispirazioni per rendere unica la preparazione di un piatto, e saranno gli animatori della prestigiosa Electrolux Lounge che darà l’opportunità di compiere un viaggio indimenticabile nell’affascinante mondo della ristorazione  
   
   
SACLÀ: OLIVE MORATE SNOCCIOLATE IN BUSTA SENZA LIQUIDO DI GOVERNO  
 
Fantastiche come snack o per accompagnare sfiziosi aperitivi, le Olive Morate Snocciolate Saclà sono la base ideale per preparare focacce, pizze, bruschette e tante altre squisite ricette. Grazie ad un’innovativa tecnologia di conservazione, le Olive Morate Snocciolate sono ora disponibili anche in busta senza liquido di governo: sono quindi già pronte all´uso, per un utilizzo in cucina più rapido e più pratico. Le Olive Morate, di provenienza spagnola, vengono raccolte a parziale maturazione e lavorate secondo un processo grazie al quale acquisiscono il loro caratteristico colore scuro. Il peso netto di ciascuna busta è di 75 g. Prezzo Saclà Store: 1,32 euro.  
   
   
CAMPARI E IL FUTURISMO IL RAPPORTO TRA CAMPARI E IL FUTURISMO, LA PRIMA E PIÙ IMPORTANTE AVANGUARDIA STORICA DEL NOVECENTO, PUÒ VANTARE CARATTERISTICHE DI ASSOLUTA UNICITÀ.  
 
Nel giugno del 1926, un giovanissimo Fortunato Depero dipingeva Squisito al Selz. Campari e lo dedicava all’imprenditore Davide Campari, esponendolo alla Biennale di Venezia nella sala dei Futuristi. Il loro sodalizio durò una decina d’anni, fino alla morte di Davide Campari (1936) durante i quali Depero diede vita al Numero Unico Futurista Campari 1931, un raro documento della storia del Futurismo italiano in cui l’artista trentino teorizzava che “l’arte della pubblicità è un’arte colorata, obbligata alla sintesi”, profetizzando gli spot di 30 secondi dell’era digitale. Non solo, nel 1932 disegnò la bottiglietta tronco conica del Camparisoda ancora oggi un’icona del design italiano riconosciuta in tutto il mondo! Di più; Depero auspicava un’arte di massa “in grado di marciare, come il Futurismo, di pari passo all’industria, alla scienza, alla politica, alla moda del tempo, glorificandole”, perché la pubblicità è “arte gioconda-spavalda-esilarante-ottimista”. Il volume, ideato da Depero come omaggio della “Ditta Davide Campari & C. Milano” e stampato nella tipografia Mercurio di Rovereto in tiratura limitata, è oggi un oggetto da collezione con le sue 50 chine conservate nell’Archivio Campari. Queste tavole originali, create dall‘artista futurista tra il 1927 e il 1931, vennero riprodotte nel volume con l’aggiunta dei testi del poeta Giovanni Gerbino e dovevano essere lette in pubblico con il sottofondo musicale composto dal musicista Franco Casavola, perché esaltavano “gli artisti creatori, gli industriali e i produttori”. Ospiti d’eccezione per questa serata saranno una trentina di chine originali di Fortunato Depero, esposte per l’occasione presso Galleria Campari: un’occasione unica per ammirare i lavori di uno dei fondatori del Futurismo. La “Serata Futurista in guanti di daino” è uno spettacolo d’intenso coinvolgimento emotivo. Si potrà assistere, in pieno stile futurista, a declamazioni, aerodanza, improvvisazioni sonore e visive che faranno rivivere quel clima elettrico che pervase i teatri e le piazze di quel tempo. L’ideazione della serata è dell’artista Roberto Floreani, che declamerà anche alcuni testi, avvalendosi della collaborazione del suo Manipolo Futurista guidato da Andrea Castelletti. Protagonisti della serata saranno gli attori Sergio Bonometti, Michele Vigilante, oltre allo stesso Floreani, che interagiranno con le aerodanze e i decollaggi di Lara Campigato, accompagnati al pianoforte dai rumorismi, dalle dissonanze e dalle autentiche onde sonore di Roberto Jonata, che eseguirà anche “Bitter Campari”, del compositore futurista Franco Casavola (1929). È stata riservata estrema attenzione nella selezione dei testi che accosteranno al doveroso omaggio a Fortunato Depero, poesie indelebili come Bombardamento di Adrianopoli di F.t.marinetti (1912) o La nuvola in calzoni di Vladimir Majakovskij ed altre meno note come In tuffo sulla città di Ubaldo Serbo. Troveranno il loro spazio anche le letture dei versi che Giovanni Gerbino scrisse per commentare le grafiche originali per Campari di Fortunato Depero. Completerà lo spettacolo un’ampia e accurata selezione d’immagini Campari d’epoca, proiettate sulle superfici prismatiche della struttura luminosa che verrà installata al centro del palcoscenico. La Serata futurista (rappresentata dal 1910 al 1914) ha una straordinaria importanza nello scenario futurista. “La serata futurista è il luogo dove si rappresenta e si consuma la lotta tra i vecchi pregiudizi e i nuovi ideali estetici . È il moderno psicodramma, l’evento liberatore di nuove, vitali energie”. Non è quindi solo una messa-in-scena dei programmi futuristi, ma parte fondamentale dello sviluppo della poesia e della ricerca teatrale che tanto avrebbe attinto poi (in tutte le Avanguardie successive) a quella esperienza. Fu inoltre un formidabile strumento di propaganda e visibilità del Movimento, grazie anche all’alto livello provocatorio degli spettacoli. Durante la serata sarà possibile prenotare la cena presso il ristorante di Villa Campari con un menù speciale di ispirazione Futurista creato appositamente per la serata. Ingresso gratuito previa prenotazione obbligatoria a mezzo e-mail : galleria@campari.Com Per informazioni Galleria Campari, Tel. 348 6885639 Ingresso da Galleria Campari, Viale Gramsci 161, Sesto San Giovanni – Milano Informazioni Titolo Serata futurista in guanti di daino Sede Galleria Campari, via Gramsci 161, Sesto San Giovanni (Mi) Data 26 settembre 2013 19.00- Aperitivo in Galleria Campari 21.00- Inizio spettacolo “Serata futurista in guanti di daino” Ingresso Gratuito ad esaurimento posti  
   
   
“SANBITTER APERITIVO DELL’ANNO” E’ IL PADOVANO LA PATRIA DELL’APERITIVO ALL’ITALIANA AD AGGIUDICARSI IL PRESTIGIOSO TITOLO E’ DENIS DIANIN, GESTORE DELL’ESCLUSIVO D&G PATISSERIE CHE, GRAZIE ALLA VALORIZZAZIONE DELLA TRADIZIONE E DELLA QUALITÀ ITALIANA, DIVENTA IL MIGLIOR BAR DEL BEL PAESE NEL RITO SIMBOLO DEL GUSTO  
 
Il riconoscimento “Sanbitter Aperitivo dell’anno” quest’anno e’ andato all’esclusivo d&g Patisserie di Selvazzano Dentro (Pd), glamour e di design che nel tempo e’ diventato una delle pasticcerie piu’ amate dai padovani gestito da Denis Dianin, in occasione della presentazione della “Guida al Bar d’Italia 2014”. Il riconoscimento rende omaggio ad uno stile di vita genuinamente italiano in cui tradizione e nuovi costumi si fondono in una vera e propria filosofia del mangiare e bere bene. Un rito nazionale consolidato che riesce ad essere contemporaneamente un vanto dell’Italia all’estero e un caposaldo della cultura gastronomica del Bel Paese. Da sempre gli italiani hanno fatto dei caffe’ storici un punto di incontro e di ritrovo, siano essi nelle vie più modaiole di una grande metropoli o nei piccoli vicoli di paese. I bar sono il centro dello spirito tipicamente nostrano, del saper vivere e della spensieratezza. Per questo Sanbitter, il primo aperitivo analcolico italiano, insieme a Gambero Rosso, il più importante promotore della cultura del buon cibo e del buon bere, oggi hanno voluto esaltare chi ha reso “l’aperitivo italiano di qualita’” il simbolo di una tradizione sempre viva e rinnovata. La "patisserie" d&g accoglie la sua clientela in uno "show room” dove è in mostra il prodotto della sua creatività, destinato a tutti coloro che sanno riconoscerne la qualità e che la scelgono per se stessi, per i propri ospiti o i propri clienti. Un luogo dove celebrare tutti i piaceri del gusto, dal dolce al salato, grazie ai maestri pasticceri e agli chef che ogni giorno propongono agli affezionati clienti le loro creazioni, uno stimolo alla condivisione, simbolo di quello spirito di socialita’ che e’ il valore aggiunto di ogni buon bar. Per questo il d&g Patisserie ha strappato l’ambito riconoscimento di Sanbitter “Aperitivo dell’anno”. “Sono felice e orgoglioso di ricevere questo importante premio - ha commentato Denis Dianin – che è per me un riconoscimento della passione e dell’amore che in questi anni ho messo nel mio lavoro. Nel mio locale abbiamo scelto di puntare sull’alta qualità e sulla ricercatezza dei prodotti gourmet, che cerchiamo di esaltare e interpretare al meglio creando piatti unici e inimitabili, curati in ogni minimo dettaglio, dedicati a chi vuole vivere con gusto. Veder riconosciuto il nostro impegno nel celebrare un rito, quello dell’aperitivo, parte della tradizione della cultura gastronomica italiana, è per noi fonte di gioia e di grande soddisfazione.” Il riconoscimento e’ un modo per omaggiare un autentico momento capace di tramutarsi in stile ed eleganza in tutto il mondo, in grado di conciliare tradizione e contemporaneita’. Una filosofia che, come accade all’interno dei piu’ prestigiosi locali, non fa mancare stuzzichini che rimandano alla piu’ antica gastronomia italiana, tutti con un unico comune denominatore: la qualita’.  
   
   
GRUPPO ITALIANO VINI RAFFORZA LA PROPRIA STRUTTURA DI VENDITA E NOMINA FABIO NARD DIRETTORE VENDITE ITALIA  
 
Gruppo Italiano Vini, il più importante Gruppo vitivinicolo italiano, proprietario di 15 cantine tra le più prestigiose del panorama enologico del nostro Paese, ha deciso di rafforzare la propria struttura di vendita in Italia, creando nuovi ruoli e funzioni, allo scopo di adeguarsi alle richieste di un mercato in continua evoluzione e che si muove con sempre maggiore rapidità. La guida di questa nuova struttura è stata affidata a Fabio Nard che dal 1° Settembre u.S. Ha assunto il ruolo di Direttore Vendite Italia. Fabio riporta alla Direzione Commerciale del Gruppo ed ha la responsabilità e il coordinamento sia del canale Horeca che di quello Moderno. Milanese, classe 1965, Fabio è in Gruppo Italiano Vini dal 2004. Nel corso del suo percorso professionale all’interno del Gruppo ha ricoperto vari ruoli ottenendo sempre risultati brillanti. “Sono particolarmente felice per la fiducia che mi è stata accordata e per l’opportunità di misurarmi con una nuova sfida, molto difficile ma entusiasmante” dichiara Fabio Nard. “Il mio principale obiettivo è quello di impostare un nuovo modo di affrontare il mercato, per dare risposte più veloci e più efficaci al cambiamento in corso”. Contemporaneamente alla nomina di Fabio Nard, sono stati creati, all’interno di ognuno dei due canali, nuovi livelli di responsabilità dedicati al presidio e allo sviluppo del territorio. Questi nuovi livelli hanno il compito di supportare in modo ampio la Direzione Vendite raccogliendo ed elaborando proattivamente tutte le informazioni che arrivano dal mercato. E’ stata inoltre rafforzata la struttura di Trade Marketing con la nomina di un nuovo Responsabile Senior. Il Trade Marketing ed il Customer Service riportano direttamente al Direttore Vendite. Gruppo Italiano Vini ritiene di aver creato una valida struttura di vendita, più agile e dinamica, che gli permetterà soprattutto di essere ancora più vicino al cliente e al mercato in modo efficace e tempestivo  
   
   
IL FESTIVAL DEL FRANCIACORTA VI ASPETTA IN CANTINA SUL FINIRE DELLA VENDEMMIA, FERVONO I PREPARATIVI PER L’ORMAI IMMINENTE FESTIVAL DEL FRANCIACORTA IN CANTINA, UN WEEK END ALL’INSEGNA DEL RELAX ALLA SCOPERTA DELLA FRANCIACORTA, CON LE SUE TRADIZIONI, L’ARTE, LA CULTURA E I SUOI PRODOTTI, IN PRIMIS IL FRANCIACORTA.  
 
Sabato 28 e domenica 29 in Franciacorta, nel cuore della Lombardia, 55 cantine saranno pronte ad accogliere chiunque vorrà vivere un’esperienza di conoscenza unica, ideale per approfondire i segreti dei pregiati vitigni Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero, e visitare le cantine che organizzano percorsi guidati e degustazioni delle differenti tipologie di Franciacorta da loro prodotte: Brut, Extra Brut, Satèn, Pas Dosé, Rosé, Millesimati e Riserva. Per quanti, invece, vorranno imparare l’arte dell’abbinamento, ristoranti e agriturismo associati alla Strada del Franciacorta proporranno speciali menù della tradizione e originali interpretazioni culinarie accompagnati dal Franciacorta nelle sue numerose declinazioni. “Il Festival in Cantina è ormai alle porte e l’emozione, nonostante siano numerosi anni che lo vivo in prima persona, è sempre molta – commenta Maurizio Zanella, Presidente Consorzio Franciacorta. Le aziende partecipanti aumentano ad ogni edizione e migliorano sempre più l’offerta di iniziative organizzate per affascinare un pubblico molto esigente e attento. E’ un segnale positivo che gratifica l’impegno di tutti i produttori e dell’intero sistema Franciacorta”. Sul sito www.Festivalfranciacorta.it è possibile consultare il programma completo del Festival, conoscere le modalità di prenotazione in cantina, i percorsi dei bus, gli itinerari per il trekking, le modalità per il noleggio delle biciclette e le offerte di viaggio. Numerose e divertenti le soluzioni pensate per famiglie e gruppi di amici: tour in bus, trekking, itinerari guidati in bicicletta, in carrozza o in barca per raggiungere le attrattive culturali e paesaggistiche come abbazie, borghi, ville e riserve naturali. La ‘camminata utile’ organizzata dal gruppo Rosa, escursioni notturne, nordic walking, baby parking gratuito per bambini dai 3 mesi agli 11 anni, completano un’offerta che ogni anno si arricchisce di iniziative e servizi per rendere questa esperienza indimenticabile. I punti di riferimento saranno ovviamente le cantine che per l’occasione organizzeranno eventi artistici, gastronomici e apriranno i loro “caveau” per coinvolgenti degustazioni e momenti esclusivi dedicati agli appassionati sempre più esigenti e curiosi. I più tecnologici non si faranno scappare l’occasione di utilizzare l’App ‘Franciacorta’ per iPhone e android scaricabile gratuitamente per trovare tutte le informazioni turistiche in tempo reale: oltre al tracciato degli itinerari da percorrere a piedi o sulle due ruote, l’elenco delle cantine con schede tecniche, i ristoranti e i produttori di prodotti tipici, i luoghi e i monumenti artistici e anche una Gallery completa di video e immagini per visualizzare l’anteprima degli splendidi scorci che questo territorio può offrire. Sarà possibile per ciascuno, quindi, personalizzare il Festival del Franciacorta sulla base delle proprie esigenze e preferenze, senza il rischio di perdersi le proposte e gli eventi delle cantine, che stanno ultimando i preparativi per garantire un evento straordinario. Il Consorzio per la tutela del Franciacorta è l’organismo che garantisce e controlla il rispetto della disciplina di produzione del Franciacorta, primo vino italiano ad avere ottenuto nel 1995 la Denominazione di Origine Controllata e Garantita, prodotto esclusivamente con il metodo della rifermentazione in bottiglia, detto anche metodo classico. Il lavoro del Consorzio si articola in diverse attività: dalla tutela del marchio e del territorio, alla valorizzazione attraverso un continuo lavoro sul disciplinare e sul regolamento di produzione; dall’informazione al consumatore fino alla promozione del Franciacorta, quale espressione di un territorio, un vino e un metodo di produzione. Fondato il 5 marzo del 1990 ha sede a Erbusco, nel cuore della Franciacorta. Il Consorzio è presieduto da Maurizio Zanella e conta 105 cantine. Www.franciacorta.net  
   
   
NASCE LARTE A MILANO: IL NUOVO LUOGO DELLA RISTORAZIONE E DELL’OSPITALITÀ ITALIANA IN CUI I LINGUAGGI DELL’ENOGASTRONOMIA CONVIVONO CON LE ARTI, IL DESIGN E LA MODA. ALL’INSEGNA DI UN’INEDITA ALLEANZA TRA LE IMPRESE DI ALTA GAMMA  
 
Un ristorante? Molto di più. Un modello dell’ospitalità italiana, un luogo innovativo che vuole esprimere il meglio del nostro stile di vita attraverso l’incontro della ristorazione e dell’arte, dei grandi vini e del design, della cultura e della moda. L’alta gamma dell’enogastronomia interpretata con sobrietà, eleganza e attenzione al dettaglio. Il nuovo concept di ristorante è stato presentato in anteprima ieri in Via Manzoni 5 a Milano, alla vigilia della settimana della moda. Il locale sarà aperto al pubblico dal 1° ottobre. Ispirato dalla Fondazione Altagamma, che associa le imprese italiane di reputazione internazionale e di fascia alta del mercato, Larte è nata per l’iniziativa imprenditorale di un gruppo di soci e partner d’eccellenza in svariati settori: Alessi, Artemide, Baratti & Milano, Bellavista, Ca´ Del Bosco, Caffarel, Cantine Ferrari, Capri Palace Hotel, illycaffè, Mk Consulting, Federico Regalia, Sanpellegrino, Santo Versace. Rappresentando così un caso inedito di aziende italiane che si alleano e fanno sistema per competere a livello internazionale. Il progetto infatti parte da Milano, nell’edificio che fu la casa dello scrittore e poeta Carlo Emilio Gadda, ma si propone di svilupparsi anche fuori dall’Italia con partner internazionali, portando nel mondo un modello di ristorazione italiana autentica e di ospitalità in cui l’Italia è maestra. Presidente e direttore creativo della società è il manager culturale, regista e docente Davide Rampello. Vicepresidente esecutivo è Roberto Morelli, direttore delle strategie di business di illycaffè. Direttore è Ermanno Zanini, general manager del Capri Palace e professionista dell’ospitalità italiana tra i quotati a livello internazionale. Lo stesso Capri Palace avrà un ruolo centrale e apporterà il proprio know-how nella gestione del locale, dopo che Oscar Cavallera ha seguito la fase d’impostazione dell’iniziativa. Il progetto architettonico e l’interior design de Larte è stato curato dall’Architetto Arturo Dell’acqua Bellavitis, Vice Presidente della Fondazione Triennale di Milano e Direttore del Dipartimento Indaco del Politecnico di Milano. Larte sarà al medesimo tempo caffè, cioccolateria, hosteria – nel senso nobile del termine derivante da hospes, l’ospite latino – ristorante e galleria. «Desideriamo creare – osserva il presidente Rampello – un ambiente affascinante in cui tutto ciò che viene presentato e acquistato diviene esso stesso “opera d’arte” da guardare, vivere, condividere e ricordare: dal caffè al cioccolato, dal quadro al piatto dello chef, dalle bottiglie al modello di scarpe e all’arredo». I complementi d’arredo di Larte, pezzi unici dell’eccellenza italiana ed essi stessi “opere” a firma di grandi nomi del mondo della moda e del design, sono esposti e messi in vendita attraverso un catalogo ad hoc diventando parte integrante dell’esperienza innovativa offerta agli ospiti. I pezzi di alcuni dei più illustri designer italiani come Achille Castiglioni, Fortunato Depero, Carlo Molino, o di famosi artisti italiani contemporanei come Francesco Messina, Arnaldo Pomodoro, Emilio Vedova o Alberto Burri, contribuiranno a creare un’atmosfera speciale. Tutto si ammira, tutto si può acquistare: al contempo ristorante e shop d’eccezione, Larte sarà anche una “casa-bottega” in cui entrare in contatto con la vera tradizione artigiana e artistica italiana. «Un luogo inedito – sottolinea Rampello - che vuole diventare il punto di ritrovo e il marchio dell’eccellenza italiana, contribuendo nel suo sviluppo a presentare il meglio dell’alta gamma del nostro Paese». Larte rappresenta infatti anche un tassello della strategia di rilancio dell’eccellenza italiana (e di Milano in particolare) dispiegata da Altagamma, nell’ambito della quale l’iniziativa è stata concepita. «Larte – osserva il presidente di Altagamma Andrea Illy - nasce proprio con l’ambizione di contribuire al rilancio di Milano e di divenire il cuore pulsante della vitalità cittadina attraendo personalità di rilievo del mondo della moda, dell’arte, del design e dell´enogastronomia. Si tratta di una realtà che ha tutto il potenziale per conquistare una vasta platea internazionale grazie alla qualità dei nomi che l’hanno resa possibile. Come Fondazione Altagamma siamo orgogliosi di poter consegnare alla città un significativo esempio di fattiva collaborazione fra aziende di settori diversi che - grazie alle rispettive e peculiari eccellenze – possono farsi portavoce del meglio dell’Italian lifestyle»  
   
   
MONDELĒZ INTERNATIONAL FOUNDATION OSPITA IL SUMMIT GLOBALE DELLE NGO PER PROMUOVERE UNO STILE DI VITA SANO TRA I GIOVANI · SETTE PARTNER GLOBALI IMPEGNATI A CREARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO CONDIVISO PER ACCELERARE IL LORO IMPATTO  
 

 

 

 

 

 

 

                                                                                                            

 

·      UN LAVORO PIONIERISTICO CHE UTILIZZA PERCORSI PROGRAMMATICI DI IMPATTO AL FINE DI RIVOLUZIONARE PROGETTI

 

 

  Mondelēz International Foundation ha recentemente coinvolto sette delle maggiori organizzazioni non governative (NGO) mondiali in un piano di prevenzione dell´obesità su base comunitaria per accelerare l´opera di promozione di stili di vita sani tra i giovani. La fondazione e le NGO hanno sviluppato una roadmap comune per calibrare, valutare, comunicare e pianificare meglio progetti sul benessere presenti e futuri. Il dott. Rafael Pérez-Escamilla, Professore di Epidemiologia e Director of the Office of Public Health Practice presso Yale School of Public Health e Michael Alberg-Seberich, Managing Director di Beyond Philanthropy, hanno coordinato il summit con l’ausilio tecnico della International Nutrition Foundation.

 

“Si tratta di un progetto pionieristico per ridefinire il modo in cui le NGO creano, affinano e calibrano l’impatto dei programmi anti-obesità per l’infanzia,” ha detto Pérez Escamilla. “Utilizzando l’idea dei Percorsi Programmatici d’impatto (PIP), stiamo insegnando un approccio valutativo rigoroso, generale e all’avanguardia, in maniera tale che le NGO e i loro partner possano migliorare ulteriormente i loro programmi sulla base dei fatti.”

 

Tra le NGO partner c’erano INMED Partnerships for Children in Brasile, China Youth Development Foundation; Klasse2000 in Germania, Save the Children in Italia; Charities Aid Federation in Russia; Alicia Foundation in Spagna; e Life Education West Midlands in partnership con Services for Education nel Regno Unito. Il summit ha rappresentato la prima occasione per le NGO di incontrarsi direttamente nel corso del Congresso Internazionale sull’Alimentazione del 2013, svoltosi a Granada, in Spagna, l´appuntamento più importante a livello mondiale per i professionisti della nutrizione.

 

“È straordinario, per una fondazione aziendale, poter riunire insieme un gruppo globale di NGO, soprattutto con esperti dal campo, in un forum,” ha dichiarato Alberg-Seberich, " e rappresenta un’opportunità importante per mostrare come la pratica congiunta di comunità di NGO e filantropia aziendale possa avere un impatto collettivo su scala globale. Insieme, esse possono trovare denominatori comuni, capire meglio le tendenze e le opportunità e adottare una visione strategica per incoraggiare i reciproci successi.”

 

“Ci siamo impegnati per costruire partnership comunitarie al fine di spingere le persone con abitudini salutari a raggiungere un benessere olistico”, ha detto Nicole Robinson, Presidente di Mondelēz International Foundation e Senior Director for the Corporate Community Involvement di Mondelēz International. “Siamo presenti in 165 paesi del mondo, e abbiamo quindi una posizione privilegiata per avviare collaborazioni innovative, riunendo insieme alcune delle NGO leader a livello mondiale, e promuovere l’attività fisica, garantire cibi freschi tramite l’agricoltura locale e offrire una migliore educazione alimentare ai bambini e alle rispettive famiglie. Sono molto fiduciosa sulla capacità di queste NGO di superare limiti e ostacoli con l’idea di migliorare i risultati in quest´ambito."

 

Singolarmente, le sette NGO hanno avuto un grande successo.  E insieme, grazie a questo summit, i gruppi hanno individuato nuove strade per collaborare e distinguersi ulteriormente.

 

Ecco qui alcuni recenti successi delle NGO partner:

 

 

 

·         Brasile: INMED Partnerships for Children ha creato “Health in Action”, un programma scolastico per educare i bambini e le loro famiglie sulla buona alimentazione, sugli stili di vita salutari e sulle misure preventive a livello igienico e sanitario. Il progetto raggiunge più di 188.000 bambini e 752.000 famigliari in nove città e offre formazione a insegnanti, dipendenti di bar e organizzatori nella creazione di orti presso le comunità scolastiche e residenziali per offrire pasti nutrienti ai ragazzi, migliorare l’accesso ai prodotti freschi ed educarli sull’importanza di una dieta sana.

 

 

 

·         Cina: La Youth Development Foundation ha creato “Hope Kitchens” per contribuire al miglioramento del cibo offerto agli studenti. Dal 2009, la fondazione ha fornito strutture per cucina a 1000 scuole in 28 province e ha offerto formazione a insegnanti e lavoratori della cucina sulla sicurezza alimentare e sulla buona alimentazione. Il gruppo ha contribuito a far crescere, tra gli studenti, il consumo di verdure, carne, uova, legumi e latticini e ha promosso tra essi buone abitudini igieniche, riducendo la probabilità di patologie gastrointestinali.

 

 

 

·         Germania: Klasse 2000 è un programma sullo stile di vita salutare insignito di premi, di cui ha beneficiato più di 1 milione di bambini in 38.000 scuole elementari. Il programma offre formazione sugli aspetti essenziali dell´alimentazione, sull’importanza dell’attività fisica e di seguire stili di vita equilibrati.

 

                            

 

·         Italia: Save the Children ha creato “Ready Steady Go!”, un programma che promuove stili di vita salutari e attività fisica tra oltre 66.000 ragazzi e famiglie in 10 città del paese.

 

 

 

·         Russia: Charities Aid Foundation ha promosso il suo efficace programma “Be Healthy” in tre regioni, offrendo informazioni sulla scelta intelligente del cibo e sull’importanza dell’attività fisica a più di 13.000 bambini e rispettive famiglie in 38 scuole.

 

 

 

·         Spagna: Alicia Foundation offre workshop e formazione alimentare a 30.000 studenti  per  promuovere le buone abitudini alimentari e l’attività fisica tra i teenager spagnoli. Da quando è partito, nel 2011, il programma è stato insignito di premi dal governo federale e da quelli regionali e dalla rivista economica più importante del paese.

 

 

 

·         Regno Unito: Life Education West Midlands in partnership con Services for Education offre il programma “Health for Life” a Birmingham, per promuovere tra i giovani studenti stili di vita sostenibili e salutari riguardo all’alimentazione, alla preparazione dei cibi e all’attività fisica. Il programma ha già riguardato 4500 studenti in 16 scuole elementari.  Dopo appena un anno di programma, il 68% degli studenti cucina a scuola, il 64% provvede alla produzione delle verdure che consuma e il 34% ha una coscienza più profonda dell’importanza dell’attività fisica quotidiana.

 

 

 

Nel corso degli ultimi 25 anni, Mondelēz International ha offerto più di 1 miliardo di dollari in denaro e cibo a organizzazioni di beneficienza in giro per il mondo, e tramite la Mondelēz International Foundation, sta realizzando un programma da milioni di dollari per promuovere l’attività fisica tra i bambini e le rispettive famiglie, garantendo cibo fresco tramite l’agricoltura locale e favorendo una migliore educazione alimentare.  Per ulteriori informazioni sui progetti di Mondelēz International, consultare http://www.mondelezinternational.com/About/community-involvement/community-involvement.

 

 

 

Mondelēz International

 

            Mondelēz International, Inc. (NASDAQ: MDLZ) è un colosso globale nel settore dello snacking, che nel 2012 ha registrato un giro d’affari per 35 miliardi di dollari. Con la distribuzione dei suoi deliziosi prodotti in 165 paesi, Mondelēz International è un’azienda leader nella produzione di cioccolato, biscotti, gomme da masticare, dolciumi e bevande in polvere, con brand dal fatturato miliardario come il cioccolato Cadbury, Cadbury Dairy Milk e Milka, il caffè Jacobs, i biscotti LU, Nabisco e Oreo, le bibite Tang e le gomme Trident. Mondelēz International è inclusa nel Standard and Poor’s 500, NASDAQ 100 e Dow Jones Sustainability. Visitate www.mondelezinternational.com e www.facebook.com/mondelezinternational.

 

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MERANO INTERNATIONAL WINEMASTERCLASSES 2013 LE GRANDI DEGUSTAZIONI GUIDATE DEL MERANO WINEFESTIVAL  
 
Crescono di anno in anno le grandi degustazioni guidate del Merano Winefestival che, per l’edizione 2013, mette a segno altri imperdibili appuntamenti. Ben 14 sono le degustazioni guidate con molti e pregiati vini nazionali ed internazionali, volute da Helmuth Köcher, Presidente e Fondatore del Merano Winefestival e Ian D’agata, fra i massimi esperti di vino italiani, per offrire ad operatori ed appassionati la possibilità di confrontarsi con alcune fra le più importanti e brillanti menti mondiali del vino. Si parte con un Pinot Bianco del 1950 della Cantina Kellerei di Terlano, passando per un Grüner Veltliner del 1970, vini culto della Wauchau, per arrivare al Pauillac Grand Cru 1978 di Château Grand-puy-lacoste, senza dimenticare le preziose annate dei Marchesi di Barolo, i grandi vini d’Alsazia, il Madeira di Barbeito e altri intramontabili come il Brunello di Montalcino di Frescobaldi. Esperienze sensoriali degne dei palati più esigenti che solo il connubio fra la grande cultura enologica di Helmuth Köcher e quella internazionale di Ian D’agata poteva creare. Questi gli appuntamenti da non perdere. Sabato 9 Novembre ore 10.30-12.00 Domaine Weinbach, Gewurztraminer Grand Cru, 1980 – 2010 L’alsazia produce alcuni dei più grandi vini bianchi del mondo, il vitigno “simbolo” alsaziano, quello cui tutti riconoscono alla regione una supremazia mondiale, è il Gewurztraminer. Quest’anno al Mwf abbiamo la straordinaria opportunità di assaggiare una verticale del Gewürztraminer-top del mondo, il grand cru Frstentum del Domaine Weinbach. Una volta monastero appartenente a un ordine di frati cappuccini, il Domaine Weinbach appartiene oggi a Colette Faller e alla sua famiglia: l’enologa è Laurence Faller, che esperti come Robert Parker e Bernard Burtschy hanno già descritto come uno dei 10 più bravi enologi del mondo, senza distinzione di sesso. Il Fürstentum, dove nascono anche ottimi Riesling, è un grand cru molto ripido, marno-sassoso-calcareo, che dona Gewurztraminer di una intensità e eleganza non comuni. Moderatori: Laurence Faller, proprietaria e Ian D’agata In degustazione: 10 vini dal 1980 al 2010 Sabato 9 Novembre ore 12.00 - 13.30 Le Macchiole, Messorio 1998 – 2009 Le vecchie annate di Messorio, insieme ad Apparita, Masseto, e Redigaffi rappresentano il migliore esempio del grande Merlot di Toscana, uno stile diverso da quello dei grandi vini di Pomerol. Il Messorio è infatti un vino che parla molto anche di Bolgheri e della Costa Toscana, un vino che racconta la storia del suo luogo di origine. Cinzia Merli, proprietaria, insieme al suo enologo Luca d’Attoma, ha saputo creare negli anni un vino-bandiera che da lustro all’Italia, un concentrato di frutti neri, di caffè, di cacao, di erbe marine, ma anche tanta eleganza e capacità d’invecchiamento. Moderatori: Cinzia Merli, Luca D’attoma e Ian D’agata In degustazione: 10 vini dal 1998 al 2009 Sabato 9 Novembre ore 15.00 – 16.30 Emmerich Knoll, Grüner Veltliner 1970 – 2009 I vini di Emmerich Knoll dal 1979 sono considerati i vini culto della Wauchau, incredibili esempi di lunghezza e complessità. I Knoll sono persone molto legate alla tradizione, estremamente dirette ma anche particolarmente cortesi. Nel lavoro sono amanti del dettaglio e per nulla disposti a scendere a compromessi, e grazie a queste caratteristiche riescono sempre a produrre vini incredibilmente fini, che sono lo specchio del terroir. I vini importanti dell’azienda provengono da parcelle leggendarie in Wachau: Schütt, Loibenberg, Kellerberg, Kreutles. Il Grüner Veltliner in degustazione dona profondità e un’incredibile varietà di aromi. Una verticale che ci darà la testimonianza dell’evoluzione di un grande vino. Moderatori: Emmerich Knoll, proprietario e Ian D’agata 
In degustazione: 10 annate dal 1970 al 2009 Sabato 9 Novembre ore 13.30 – 15.00 Chateau Grand-puy-lacoste, Pauillac Grand Cru, 1978 – 2008 Lo splendido Château Grand-puy-lacoste origina nel 15esimo secolo ed è oggi di proprietà della famiglia Borie, il gioiello più brillante nella corona delle proprietà dei Domaines François-xavier Borie. A detta di tutti i veri conoscitori di Bordeaux, oggi il vino di Château Grand-puy-lacoste è uno dei migliori acquisti in tutta Bordeaux, un vino che vale molto più della sua classifica di Cinquième Grand Cru del 1855. I collezionisti di tutto il mondo fanno a gara per assicurarsi ogni nuova annata. Un ottimo esempio della potenza ma anche dell’eleganza del terroir di Pauillac, che dona Bordeaux molto diversi da quelli di Margaux o Pessac-léognan, questa degustazione è una occasione unica per assaggiare vecchie e nuove annate di vini ormai costosi e difficili da trovare. Moderatori; Emeline Borie, proprietaria, Panos Kakaviatos e Ian D’agata. 
In degustazione: 10 annate, 2008, 2006, 2005, 2001, 2000, 1999, 1998, 1995, 1979 e 1978. Sabato 9 Novembre ore 16.00 – 17.30 Biondi Santi , Brunello di Montalcino, 1971 – 2008 Una degustazione in ricordo di Franco Biondi Santi, da sempre impegnato per mantenere inalterata la “ricetta” di un successo mondiale che ha cambiato la vita e la storia di Montalcino. Creatore con la famiglia del mitico Brunello, in cantina non ha mai seguito la moda delle barriques ed utilizzava solo le grandi botti acquistate dal nonno alla fine dell’Ottocento. La degustazione straordinaria di 8 annate dal 1971 guidata da Jacopo Biondi Santi e Ian D’agata sarà la testimonianza di una straordinaria longevità del Brunello di Montalcino. Moderatori: Jacopo Biondi Santi, proprietario, Ian D’agata
 In degustazione: 8 annate dal 1971, 1983, 1985, 1997, 2001, 2006, 2007, 2008 Sabato 9 Novembre ore 17.30 – 19.00 Selectd Sweet Wines, 1990 – 2010 Paolo Basso, italiano che vive e lavora in Svizzera da trent’anni, dopo avere vinto il titolo di Meilleur Sommelier d’Europe 2010, ha vinto quest’anno anche il titolo di Meilleur Sommelier du Monde 2013. Il titolo di Meilleur Sommelier du Monde 2013 è quello della Asi, la Association de la Sommelierie . Grande esperto di vini dolci, fa anche parte del team dei giudici di Ian D’agata alle World Wine Awards di Decanter. Moderatore: Paolo Basso, World Best Sommelier 2013
 In degustazione : Vie di Romans – Traminer, Vajra – Barolo Chinato, Marco de Bartoli – Bukkuram, Cantina St. Pauls – Gewürztraminer, Caiarossa – Petit Manseng, Ostertag – Pinot Grigio, Suduiraut – Sauternes, Disznoko – Tokaji, Quinta do Noval – Porto, Isole e Olena – Vin Santo del Chianti Classico, Petite Arvine Domenica 10 Novembre ore 10.30 – 12.00 Kellerei Cantina Terlan, Pinot Bianco, 1950 – 2010 Non crediamo di offendere nessuno quando diciamo e scriviamo che vini bianchi come quelli della Cantina di Terlano in Italia non si trovano e non li produce nessuno. E non solo in Italia, perché Pinot Grigio e Pinot Bianco che resistono anche cinquant’anni in bottiglia, migliorando addirittura, sono rari a qualsiasi latitudine. Grazie a Helmut Köcher e alle sua antica amicizia con la Cantina di Terlano, abbiamo oggi la possibilità di assaggiare una degustazione sempre più rara di vecchie annate: Pinot Bianco come non si incontrano spesso, che nascono da un terroir unico e che permette una longevità non comune a vini indimenticabili. Moderatori: Rudi Kofler, enologo, e Klaus Gasser.
 In degustazione: 8 – 10 annate dal 1950 al 2010 Domenica 10 Novembre ore 12.00 – 13.30 Domaine De Chevalier Blanc, Bordeaux Blanc, 1970 – 2010 Il Domaine de Chevalier Blanc 1970 è una rarità, quello che viene unanimemente riconosciuto essere uno dei più importanti vini bianchi secchi di tutto il mondo. Il Domaine de Chevalier è un’antica tenuta descritta sulle mappe catastali già nel 1763, situato a Pessac-léognan e produce un vino bianco che è davvero unico nel suo genere. Minerale e agrumato in gioventù, burroso e tartufato in vecchiaia, un blend maggioritario di Sauvignon Blanc e Semillon che è un vero e proprio archetipo del genere. Moderatori: Olivier Bernard, proprietario e Presidente della Union des Grands Crus de Bordeaux, Panos Kakaviatos, Ian D’agata 
In degustazione: 11 annate, 2010, 2008, 2005, 2001, 1996, 1992, 1986, 1983, 1978, 1975, e 1970.
 Domenica 10 Novembre ore 13.30 – 15.00 Mas Amiel, Maury Vintage, 1969 - 2008 Mas Amiel è il più grande produttore di Maury, un vino poco conosciuto in Italia ma davvero unico come pochi altri. Disponibile in diverse tipologie, dalle versioni più fresche a quelle più ricche, suadenti e dolci (in quest’ultimo caso rassomiglia molto al Porto), anche in versione liquorosa, si tratta di uno dei più grandi e interessanti vini del mondo. I vini rossi sono soprattutto a base di Grenache Noir, e il cru Charles Dupuis viene prodotto con vigne centenarie o quasi di questo nobile vitigno in purezza. Moderatori: Olivier Decelle, proprietario, Ian D’agata
 In degustazione 10 annate: 1969 – 2008, fra cui Vintage, Vintage Reserve, Vintage Charles Dupuis, les Special Cuvées e i Millesimés, più un Moscato. Domenica 10 Novembre ore 15.00 – 17.30 Marchesi Di Barolo, Barolo, 1953 – 2008 Grazie alle intuizioni di Julia Colbert, dei Marchesi Falletti di Barolo e all’aiuto di un enologo francese, Louis Oudart, da lei chiamato per migliorare i vini della tenuta, il Barolo diventa quello che oggi tutti conoscono: uno dei più grandi e importanti vini rossi secchi del mondo. Grazie a Helmut Köcher al Mwf 2013 un’occasione unica e straordinaria: la degustazione di vecchie annate del Barolo Marchesi di Barolo indietro alla prima metà del ventesimo secolo, con bottiglie per lo più introvabili. Moderatori: Ernesto Abbona, proprietario, e Ian D’agata 
In degustazione: 8 – 10 annate, dal 1953 al 2008 Domenica 10 Novembre ore 16.00 – 17.30 Barbeito, Madeira, 1912 – 2000 Per Hugh Johnson il Madeira è forse il più grande vino del mondo. Per Charles Metcalfe il Madeira rappresenta una summa di quel che può essere il “grande vino”. Insieme a Ricardo Barbeito e Charles Metcalfe, Ian D’agata vi presenterà una panoramica di fantastici Madeira, alcuni assolutamente introvabili, dai più secchi Sercial ai dolcissimi Malmsey, con alcune punte della fine del 1900. Per chi ama il vino si tratta di una occasione quasi irrepetibile e di grande interesse per migliorare il proprio bagaglio di esperienze ed assaggiare vini assolutamente introvabili. Moderatori: Ricardo Barbeito, proprietario, Charles Metcalfe e Ian D’agata
 In degustazione: Sercial Reserva Velha - 10 anni, Verdelho Reserva Velha – 10 anni, Oal Colheita 1997 – Single Cask, Malvasia Colheita 2002 – Single Cask, Verdelho 1992 Frasqueira, Boal 1992 Frasqueira, Malvasia 20 anni, Boal 1912. Lunedì 11 Novembre ore 10.00 – 13.30 Grandi Vini France, Italia, Alsace L’italia brilla non solo per vini fantastici che ci invidiano in tutto il mondo, ma anche per grandi ristoranti dove spesso i responsabili di sala aggiungono un “di più” di grande valore all’esperienza culinaria. Ma come vedono e spiegano i grandi vini? E come sono i loro pareri a confronto di quelli di wine writers e pubblico? In questo “incontro-scontro” all’insegna di grandi vini, una rara opportunità di confronto e analisi, nella quale avremo tutti insieme la possibilità di descrivere quel che pensiamo a proposito di grandi vini. Moderatori: Angelo Sabbadin, Mirka Guberti, Alessio Spadoni, Pascal Tinari, Tommaso Mascolo, Panos Kaviatos, Fernanda Roggero, Federica Apobianco, Antonella Iozzo 
In degustazione: quattordici vini, 1990 – 2010, fra cui Pecorino 2008 Cataldi Madonna, Trebbiano d’Abruzzo Fonte Canale 2012 Agricola Tiberio, Domaine Gavoty Cuvée Clarendon 2011 Côtes de Provence Rosé, Valentini Cerasuolo d’Abruzzo 2010, Bricco della Bigotta 2001 Braida, Pommard Vieilles Vignes 1990 Coche-bizouard, Châteauneuf-du-pape Cuvée Cote Ronde 2000 Paul Autard, Vouvray Clos du Bourg Première Trie Moelleux 1996 Huet, Château Coutet 2004 (Sauternes), Riesling Herrenweg Turckheim Séléction de Grains Nobles 2006 Zind Humbrecht, più Barbaresco, Brunello di Montalcino, e altro! Lunedì 11 Novembre ore 12.00– 13.30 Domaine Georges Vernay, Cote Rotie and Saint Joseph, 1990 – 2011 Il Domaine Georges Vernay è conosciuto in tutto il mondo per avere salvato il vitigno Viognier e la denominazione di Condrieu, ma produce anche alcuni dei migliori Syrah del mondo. Si tratta di esempi davvero didattici della zona del Rodano del nord, il Cote-rotie e il Saint-joseph, Syrah molto più eleganti e austeri di quelli del Rodano del Sud (come ad esempio il più caldo e morbido Châteauneuf-du-pape) o dello Shiraz australiano. Con noi Christine Vernay e Paul Amsellem, proprietari, che presenteranno i tre loro Syrah, ciascuno in quattro annate diverse: una occasione unica per conoscere il grande Syrah di Francia, vero punto di riferimento per la varietà. Moderatori: Christine Vernay e Paul Amsellem, proprietari, Ian D’agata
 In degustazione: 12 vini, dal 1990 al 2011 Côte-rotie Blonde du Seigneur, Côte-rotie Maison Rouge e Saint-joseph La Dame Brune. Lunedì 11 Novembre ore 14.00– 15.30 Frescobaldi & Luce, Brunello di Montalcino Castelgiocondo & Luce, 1990 – 2008 Per tutti gli appassionati di Sangiovese un’opportunità unica, quella di poter degustare singoli vini di Sangiovese in purezza non destinati come tali al commercio e presentati in via esclusiva al Mwf, che costituiscono le basi per creare i Brunello di Montalcino di Castelgiocondo e di Luce. In degustazione cinque Sangiovese in purezza (vendemmia 2012) dai cinque vigneti diversi che sono utilizzati per produrre il Brunello Castelgiocondo, una fantastica opportunità per imparare le sottili differenze espresse nel bicchiere dal Sangiovese in relazione al terroir. A seguire le tre vendemmie correnti dei 3 Brunello di Montalcino Frescobaldi: Castelgiocondo, Castelgiocondo Riserva e Luce. Infine, tre annate del Castelgiocondo Riserva: 1997, 1995, e 1990. Con noi Lamberto Frescobaldi a raccontarci i suoi grandi vini. Moderatore: Lamberto Frescobaldi, proprietario 
In degustazione: 11 vini dal 1990 al 2008, inclusi cinque Sangiovese in purezza (vendemmia 2012); Brunello di Montalcino Castelgiocondo 2008, Castelgiocondo Riserva 2007, Luce 2008; Brunello di Montalcino Riserva 1997, 1995, e 1990. Le degustazioni si terranno all’Hotel Terme Merano, il costo varia da 40 ad 80 euro ed è possibile acquistare i biglietti in prevendita sul sito www.Meranowinefestival.com