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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Maggio 2015
SAMANTHA CRISTOFORETTI AMBASSADOR DI EXPO MILANO 2015  
 
Samantha Cristoforetti si unisce alla grande famiglia degli Ambassador di Expo Milano 2015. L’astronauta italiana dell´Agenzia Spaziale Europea e capitano pilota dell´Aeronautica Militare, attualmente in orbita sulla Stazione spaziale internazionale (Iss), raggiungerà il sito espositivo al suo rientro sulla Terra, non appena sarà terminata la missione Futura dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi). “Expo Milano 2015 rappresenta una straordinaria occasione di crescita culturale ed economica per il nostro Paese – ha dichiarato Cristoforetti –, ma è soprattutto un luogo, virtuale e fisico, di incontro e di confronto intorno ad una delle grandi sfide che l’umanità deve affrontare: garantire un’alimentazione sana e sostenibile a tutti gli abitanti del pianeta. Vincere questa sfida fa parte della costruzione di un futuro per la nostra specie, così come credo che faccia parte della costruzione di questo futuro l’esplorazione spaziale”. E ha aggiunto: “Questa esperienza è stata per me il coronamento di un sogno, ma soprattutto ha rappresentato un’occasione di crescita per l’industria e la comunità scientifica del nostro Paese. L’esplorazione spaziale, infatti, è frutto di tecnologie all’avanguardia e di cooperazione internazionale e credo che anche per vincere la sfida dell’alimentazione, tecnologia e cooperazione siano fondamentali”. “Sono questi i motivi per cui sono felice di essere un Ambassador di Expo Milano 2015 - ha spiegato l’astronauta - e sarò felice di visitare l’Esposizione Universale al mio rientro sulla Terra, dopo aver imparato a conoscere e ad amare il nostro pianeta dalla prospettiva privilegiata dello spazio. Sarà un piacere scoprirne la ricchezza variopinta intorno al tema del cibo ed Expo, che durerà sei mesi proprio come la mia missione nello spazio, sarà per me l’occasione di fare di nuovo il giro del pianeta e assaggiare tutti i sapori del mondo. Arrivederci a Milano”. “Annoverare tra i nostri Ambassador un personaggio come Samantha Cristoforetti ci riempie di orgoglio – ha detto Giuseppe Sala, Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015 -. L’astronauta italiana ha sempre creduto in maniera convinta nelle tematiche che contraddistinguono l’Esposizione Universale e certamente possiamo considerarla come una delle eccellenze del nostro Paese, un vero e proprio valore aggiunto per il Made in Italy. E poi, consentitemi di dire che poter ricevere dei messaggi a favore di Expo Milano 2015 addirittura dallo spazio è un evento unico e straordinario…”.  
   
   
MILANO, 6 -7 MAGGIO: INCONTRI B2B SU ALIMENTAZIONE E NUOVE TECNOLOGIE  
 
Milano - Agroalimentare in Lombardia: export in crescita del 6%, import del 3%. Emerge da un’elaborazione del Servizio Studi della Camera di commercio di Milano su dati Istat 2014 e 2013. Export agroalimentare lombardo: Milano, con 1,6 miliardi guida la classifica delle province lombarde, pesando da sola quasi un terzo (28%) delle esportazioni totali della regione. Seguono Bergamo (quasi 580 milioni), Brescia (575 milioni) e Mantova (556 milioni). Nel 2014, è Lodi a classificarsi prima in regione per tasso di crescita delle esportazioni, registrando un aumento dell’86% rispetto al 2013. Seguono Como (+18%), Bergamo (+11%) e Sondrio (+10%). Import agroalimentare lombardo: al primo posto sempre Milano (3,8 miliardi), che rappresenta da sola il 40% delle importazioni totali in Lombardia. Seconda Lodi (980 milioni), terza Brescia (887 milioni) e poi Mantova (627 milioni). Per quanto riguarda il tipo di prodotti e merci, la Lombardia esporta soprattutto prodotti alimentari (quasi il 77% sul totale) e bevande (7%). Ad essere importati in regione, principalmente cibi ed alimenti (72%), ma anche prodotti agricoli, animali e della caccia (20%). I Paesi con cui le province lombarde effettuano maggiori esportazioni sono l’Unione europea (3,7 miliardi), il Nord America (528 milioni) e l’Asia orientale (300 milioni). Cresce del 18% l’export con i Paesi dell’Asia e del 12% con l’Africa settentrionale. Anche i prodotti in entrata provengono innanzitutto dall’Europa (7,8 miliardi) L’iniziativa della Commissione Europea in collaborazione con Camera di Commercio - Promos. Un ciclo di eventi a Milano per rafforzare il sistema delle Pmi europee e favorirne lo sviluppo globale con incontri Business to Business gratuiti, tra aziende europee e aziende del mercato oggetto dell’evento. A Milano sette giornate di incontri d’affari tra imprese europee e internazionali: il primo evento è previsto per il 6 e 7 maggio 2015 ed è dedicato ai paesi Euro-mediterranei. Informazioni: https://www.B2match.eu/expo2015-agrofood/registration. È l’iniziativa per Expo della Direzione Generale per il Mercato Interno, l’Industria, Imprenditorialità e le Pmi (Dg Grow) della Commissione Europea, organizzata in collaborazione con Enterprise Europe Network, la rete della Commissione europea di supporto alle Pmi e Promos, l’Azienda Speciale per le Attività Internazionali della Camera di Commercio di Milano, a cui partecipa Innovhub Ssi, azienda speciale della Camera di commercio di Milano nell’ambito del progetto Enterprise Europe Network, all’interno del programma “Missioni per la Crescita”, lanciato nel 2011, con l’obiettivo di sostenere la crescita e la competitività delle imprese europee e facilitarne l’accesso a mercati strategici. All’iniziativa collaborano anche la Rappresentanza di Milano della Commissione europea, la Regione Lombardia, Assolombarda e l’Associazione Italiana per il Commercio Estero.  
   
   
EXPO PISAPIA: “L’AVVOCATURA MILANESE ENTRA NEI CONTENUTI SUI TEMI DELLA NUTRIZIONE E DELL’ALIMENTAZIONE”  
 
Milano – “Con la presentazione di importanti convegni e dibattiti, l’Ordine degli Avvocati di Milano entra a pieno titolo nei contenuti dell’Esposizione Universale occupandosi di nutrizione e crescita sostenibile. Questo conferma la sinergia tra il mondo delle professioni, Expo Milano 2015 e le istituzioni che la nostra città ha saputo mettere in campo in modo concreto”. Lo ha dichiarato il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia intervenendo alla presentazione delle iniziative del Comitato scientifico dell’Ordine degli Avvocati per Expo Milano 2015. “Le regole sono fondamentali perché in materia di cibo, a pagare l’illegalità, sono sempre i più deboli. Perché immettere diritto e regole nell’alimentazione significa spezzare l’equazione tra cibo a basso costo e cibo di scarsa qualità e condizioni igienico sanitarie trascurabili. Significa tutelare il consumatore, il suo potere di acquisto, il suo diritto di scelta. Con la Carta di Milano, già sottoscritta da centinaia di organizzazioni internazionali e da migliaia di visitatori Expo, e il Patto urbano sulla sana alimentazione e contro gli sprechi che sarà firmato a ottobre dai sindaci delle grandi metropoli del mondo, Milano già mostra la strada da affrontare nel medio e lungo termine”. “Bene, quindi, il coinvolgimento del mondo del diritto, dell’avvocatura. Parlare di tracciabilità, di riconoscibilità della filiera, di tutela del piccolo produttore, di dignità dei lavoratori agricoli, di contrasto alle sofisticazioni e alle contraffazioni, significa impegnarsi insieme per una crescita sostenibile. Il Comitato scientifico che l’Ordine degli avvocati ha costituito per Expo sta facendo un meraviglioso lavoro di contatto, di scambio, di incontro che arricchisce non solo l’Ordine ma tutta la città e la stessa Esposizione Universale”, ha concluso il Sindaco Pisapia.  
   
   
"PROGETTO ´IO NON SPRECO´ E´ AZIONE DI PUNTA DELLA ´FOOD POLICY´ DI MILANO: POTRÀ ESSERE ADOTTATA DA ALTRE CITTÀ STRANIERE"  
 
Milano - "È un piacere presentare oggi negli spazi del Padiglione Italia il progetto ´Io non spreco´, che s´inserisce come azione di punta della nuova ´Food Policy´ della città: sicuramente potrebbe essere adottata anche da molte altre città dei Paesi che partecipano all´Esposizione Universale. Questa iniziativa, infatti, è nata anche grazie a Expo Milano 2015, il cui tema ´Nutrire il Pianeta, energia per la vita´ stimola tutti noi a riflettere con particolare attenzione sulle tematiche dell´alimentazione e della fame nel mondo". Lo ha dichiarato l´assessore all´Educazione e istruzione Francesco Cappelli questa mattina durante la presentazione del progetto ´Io non spreco´ presso il Padiglione Italia ad Expo Milano 2015. "Un anno fa il Comune e Milano Ristorazione, la partecipata dell´Amministrazione che ogni giorno serve 80 mila pasti nelle mense scolastiche della città, dai nidi alle scuole secondarie di primo grado, hanno dato il via al progetto ´Io non spreco´ nelle scuole primarie, un modo concreto per insegnare ai bambini il valore del cibo - ha proseguito Cappelli -. Sono 15 mila gli alunni coinvolti, che tutti i giorni possono portare a casa alcuni alimenti che non consumano in mensa (frutta, dessert, pane). Un gesto particolarmente utile per le famiglie meno abbienti, ma molto apprezzato da tanti altri genitori per il contenuto educativo del messaggio. Nell´ambito di questa iniziativa ne abbiamo creata anche un´altra altrettanto importante, che sta funzionando molto bene: ´Adotta un nonno a pranzo´ coinvolge circa 250 anziani, seguiti dai servizi delle Politiche sociali, che una volta alla settimana vanno a pranzo con gli alunni delle scuole primarie. In questo modo tante signori e signore milanesi, che vivono soli e in difficoltà economiche, possono godere di un pasto caldo condiviso con la gioiosa compagnia dei bambini".  
   
   
LA BASILICATA ALL’EXPO: L’8 MAGGIO IL TAGLIO DEL NASTRO  
 
Sta per cominciare l’esperienza della Regione Basilicata all’Expo di Milano. Due settimane, dall’8 al 23 maggio, nello spazio espositivo a rotazione, nell’area del Padiglione Italia nel Cardo Nord Ovest. La Basilicata partecipa al grande evento portando le sue specificità all’interno del tema più generale “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, con la Basilicata e Matera: la cultura dell’acqua, risorsa strategica per la nutrizione, l’energia, l’innovazione, la solidarietà e lo sviluppo economico e sociale. Il padiglione lucano è di circa 205 metri quadri. I tratti distintivi della Regione saranno visibili in due spazi: quello del “Sapere” e quello del “Fare”. Nel primo, l’acqua è protagonista con i paesaggi, parchi, laghi e le opere infrastrutturali di raccolta delle acque. Nella biblioteca ricca di oggetti, libri e video è rappresentato ogni Comune lucano con le sue peculiarità e patrimonio culturale. All’interno dello spazio del Fare, invece, in vetrina l’artigianato le produzioni e tutte le iniziative e gli incontri previsti dal programma. Venerdì 8 maggio, l’apertura della manifestazione a partire dalle 10, alla presenza delle autorità regionali e dei vertici amministrativi. Previsto l’intrattenimento musicale con l’anteprima dell’inno per la Basilicata: “Matera, capitale europea della cultura 2019” con i Tarantolati di Tricarico e con le immagini della “Valigia dell’Artista”, a cura del Consorzio Casa Cava. Alle 11 il taglio del nastro dello spazio espositivo con la proiezione del video di presentazione della Basilicata e l’illustrazione del palinsesto.  
   
   
ECOLOGICI E COLORATI, 50 MEZZI A PEDALI PER GUSTARE LO STREET FOOD IN CITTÀ ECOSOSTENIBILI E DAL DESIGN ACCATTIVANTE PER FAR SCOPRIRE A MILANESI E TURISTI I SAPORI DEL CIBO DA STRADA PASSEGGIANDO NEL CUORE DELLA CITTÀ  
 
Milano – I sapori e i gusti dello street food si assaggiano nelle vie del centro per Expo 2015. Sono stati presentati a Palazzo Marino dall’assessore al Commercio, Attività produttive e Turismo, Franco D’alfonso i primi tre dei 50 mezzi a basso impatto ambientale, che consentiranno a milanesi e turisti di scoprire le più autentiche e gustose ricette dello street food italiano e internazionale. “Grazie a questo progetto portiamo le tematiche proposte da Expo 2015 al centro del commercio itinerante, perché il cibo è sempre cultura e valorizzazione del territorio - spiega l’assessore al Commercio, Attività produttive Franco D’alfonso -. Oggi lo street food rappresenta una modalità di commercio ampiamente diffusa nelle capitali europee e mondiali. Come Amministrazione vogliamo non solo favorire la scoperta dei gusti e dei sapori del mondo e della nostra tradizione, ma coniugare tutto questo con l’utilizzo di mezzi sempre più ecologici e innovativi”. Sono 35 gli operatori (25 operatori con 1 mezzo, 8 operatori con 2 mezzi, 1 con 4 mezzi e 1 con 5 mezzi) che si sono aggiudicati le 50 autorizzazioni messe a disposizione dal Comune tramite bando lo scorso mese di marzo. Tutti i mezzi utilizzati (tricicli o quadricicli) presentano un’univoca veste grafica riconducibile all’assegnatario e hanno una dimensione massima di 3,60 m di lunghezza per 1,70 m di larghezza, oltre ad essere eco-friendly: infatti 45 mezzi sono a trazione a pedali o assistita e 5 a motore elettrico. I mezzi sono veri e propri punti vendita e di somministrazione itineranti per tutta la città, salvo in alcune strade e piazze che, per il contesto urbano/monumentale, rimangono escluse come l’asse commerciale piazza San Babila/castello, piazza Santa Maria delle Grazie, San Siro ecc.. Gli operatori dello street food propongono prodotti e peculiarità alimentari provenienti da tutto il mondo, ma anche i prodotti Dop, Igp, Stg e Pat della tradizione e della cultura italiana, lombarda dai salumi del mantovano, alla raspadura lodigiana passando dalla liquirizia calabra sino ai cannoli siciliani. Dei 50 mezzi, 11 proporranno prodotti di gelateria e pasticceria, 10 spremute frullati e yogurt, 23 panini e focacce con prodotti Dop, 4 prodotti di friggitoria e 2 mozzarella di bufala. Trattandosi di commercio in forma itinerante, non è previsto per gli operatori alcun canone di occupazione suolo pubblico oltre a non essere necessaria alcuna autorizzazione per l´occupazione del suolo pubblico a servizio dell’attività.  
   
   
TRENTO: PASCOLI E MALGHE, ECCO LE NOVITÀ PER LA LORO GESTIONE SOSTENIBILE  
 
Per malghe e pascoli pubblici del Trentino è arrivata l´ora di pensare ad un modello di gestione uniforme ed a regole comuni, in particolare per quanto riguarda le modalità di affitto o di concessione ai privati, che possano garantire non solo la loro gestione sostenibile e multifunzionale, ma anche la biodiversità che essi custodiscono, nonché la salvaguardia degli ecosistemi, dell´ambiente, del paesaggio e delle tradizioni storico-culturali, per non dimenticare la funzione di regimazione delle acque e di contrasto al dissesto idrogeologico. Ed è da queste necessità che nascono le Linee di indirizzo per l´utilizzo dei pascoli montani, l´istituzione dello Schedario provinciale dei pascoli ed il disciplinare tecnico-economico per l´affitto delle malghe di proprietà pubblica approvati stamane dalla Giunta provinciale con una delibera che porta la firma dell´assessore all´agricoltura. La superficie dei pascoli alpini trentini ammonta ad almeno 50 mila ettari, di cui oltre il 90 per cento di proprietà pubblica (comunale o frazionale), è dunque particolarmente importante che tali sistemi zootecnici - esempi di armonica integrazione tra vocazione territoriale e processi produttivi che hanno permesso per secoli di utilizzare le produzioni foraggiere locali, generando i tipici paesaggi montani che connotano il Trentino - siano non solo preservati ma anche gestiti secondo una metodologia comune che permetta il corretto utilizzo sia dei pascoli stessi che delle malghe. Gli strumenti scelti per perseguire tali obiettivi prevedono innanzitutto l´istituzione, all´interno del Sistema informativo agricolo provinciale (Siap), dello "Schedario dei pascoli trentini", ovvero di uno strumento efficiente di gestione delle informazioni di carattere territoriale e amministrativo legate ai pascoli di interesse provinciale, ritenuto fondamentale sia in un´ottica di semplificazione dei procedimenti sia per una corretta programmazione degli interventi di sostegno. Nel segno della valorizzazione delle autonomie locali si muove poi la disciplina omogenea per l´affitto delle malghe di proprietà pubblica, consistente nell´elaborazione di alcuni documenti necessari per l´affidamento e la gestione delle stesse, quali uno schema-tipo di disciplinare tecnico-economico, uno schema tipo di bando di gara ed un terzo schema-tipo dei verbali di consegna/riconsegna e di carico/scarico della malga. Documentazione, questa, che costituisce un utile riferimento per gli Enti pubblici che vorranno affidare le proprie malghe in affitto o in concessione agli imprenditori agricoli.  
   
   
BASILICATA: AL VIA LA PROGRAMMAZIONE AGRICOLA 2014-2020  
 
E’ al via la strategia di Programma di Sviluppo Rurale della Regione Basilicata 2014-2020. Generare sviluppo ed occupazione sono gli obiettivi primari e prioritari che animano le attività dell’Assessorato alle Politiche Agricole e Forestali che ha predisposto in Giunta le azioni propedeutiche all’attuazione del Psr 2014-2020 attraverso l’approvazione di “avvisi esplorativi” per i Giovani Agricoltori e per la costituzione di nuove Associazioni ed Organizzazioni di Produttori. La nuova riforma della politica agricola comune (Pac) ed il regime specifico di sostegno delle Organizzazioni Comuni di Mercato hanno riportato al centro del dibattito il ruolo delle Organizzazioni di Produttori. Le Op diventano i veri attori della regolazione del mercato, gli strumenti più affidabili a difesa dei produttori associati ed i soggetti in grado di valorizzare il potenziale economico e ambientale delle zone rurali lucane. Con la misura 9 del Psr Basilicata, le Op creeranno nuovi posti di lavoro, promuoveranno la partecipazione a regimi di qualità comunitari, potranno ricorrere alla misura riguardante la gestione dei rischi: assicurazioni agricole, fondo di mutualizzazione, stabilizzazione del reddito agricolo. Nel settennio 2014-2020 la programmazione integrata prevista all’interno del Psr vede anche l’istituzione della Misura 16, denominata “Cooperazione”; questa incentiva forme di aggregazione tra più soggetti per lo svolgimento di varie operazioni come quelle legate all’innovazione, ai progetti pilota, alle attività per rilanciare filiere corte, alla realizzazione di impianti in comune (biogas, biomasse) ed alle pratiche ambientali. La parola aggregazione è la chiave per la nuova agricoltura lucana che dovrà realizzare un maggior livello di aggregazione e concentrazione dell’offerta rispetto ad una domanda crescente. Le ridotte dimensioni delle nostre aziende e lo scarso livello di aggregazione penalizzano questo settore che in Italia vede censite nel 2014 solo 295 Organizzazioni di Produttori, circa il 20% dei produttori su una superficie agricola utilizzata del 35%, a differenza di Paesi come la Spagna, che hanno visto impegnate nelle Op, nello stesso anno, il 57% in valore di produzione ortofrutticola, mentre in Belgio la percentuale sale all’86% ed in Olanda al 95%. La Basilicata registra una percentuale di aggregazione stimata sul 3% ed un’industria agro- alimentare che quasi non esiste, visto che i nostri prodotti vengono lavorati da altre regioni quali l’Emilia Romagna, la Campania, la Puglia, la Sicilia e la Calabria. Per la Basilicata si apre la sfida di diffondere nel tessuto produttivo una maggiore cultura cooperativa che vede nella capacità di collaborazione, nella partecipazione e nella condivisione, la possibilità di generare contributi europei anche in termici economici. Le Organizzazioni Professionali Agricole sono invitate a fare la loro parte in un modo concreto, distinguendosi dall’inerzia del passato in questo settore. Non capire che non vi è agricoltura lucana senza le Op, significa non fare politica agricola. Questo avviso esplorativo serve a preparare gli agricoltori a mettersi insieme, parlare, dibattere e convincersi dell’indispensabilità delle nuove Op. Il futuro e prossimo bando sulle Op permetterà a quest’ultime di vedersi erogare un massimo di 400.000 Euro in cinque anni sulla base di un robusto piano di lavoro quinquennale. Per quanto riguarda il premio per il primo insediamento dei giovani, la delibera della Giunta regionale vuole permettere ai giovani di preparare il loro piano aziendale che risponde alla metodologia della condizionalità ex ante. Non c’è più posto per i furbi che in passato hanno voluto far credere che volevano entrare in agricoltura e sono stati pizzicati. Per giovane agricoltore s’intende una persona di età non inferiore ai quarant’anni al momento della presentazione della domanda. Deve possedere adeguate qualifiche e competenze professionali e si insedia per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo dell’azienda. Il piano aziendale è la cosa che va curata molto bene e l’invito è quello di leggersi e studiare bene l’avviso esplorativo. La rigenerazione dell’agricoltura lucana è un altro degli obiettivi fondamentali della politica agricola regionale. L’invito è quello di presentare dei piani aziendali che abbiano una visione concreta permettendo al giovane di vivere di agricoltura e in agricoltura: serietà, consistenza, sostenibilità, produzione qualitativa, professionalità, commercializzazione attraverso una Op del settore scelto. Il premio per il primo insediamento è altrettanto sostanzioso perché il bando prossimo indicherà un importo di 70.000 Euro. Maggiori informazioni più dettagliate sono disponibili sul sito www.Basilicatanet.it  – Dipartimento Politiche Agricole e Foreste.  
   
   
EXPO.PROGETTO RURBANCE: RIEQUILIBRARE AREE URBANE E RURALI  
 
Rho-pero/mi - "Ci troviamo qui per presentare i risultati del progetto ´Rurbance´, progetto di cooperazione europea che Regione Lombardia ha sviluppato insieme ad altri 13 partner di 5 Paesi dell´arco alpino, lavorando fianco a fianco per tre anni". Così l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi ha aperto la conferenza di presentazione del progetto ´Rurbance´, a Expo 2015. Rurbance - "´Rurbance´ - ha spiegato Terzi - è l´acronimo di ´governance rurale-urbana´, un´espressione con la quale abbiamo voluto dare una connotazione specifica alle relazioni territoriali dei sistemi metropolitani dello Spazio alpino, territori complessi dove città, campagna e valli costituiscono un unico ´Sistema Territoriale´ rurale-urbano, dove ogni territorio e ogni attore è portatore di valori e di risorse". Città E Campagna - "Le città - ha proseguito Terzi - con il loro dinamismo, sono motori per la crescita e la competitività; accanto, i territori rurali sono fornitori e riserve di importanti risorse. Purtroppo in passato spesso abbiamo considerato le aree rurali vicine alle città come territori funzionali allo sviluppo urbano, senza considerare le potenzialità di sviluppo che possono nascere da un rapporto equilibrato tra i territori, dove le energie delle città possono essere valorizzate in un nuovo modello di co-sviluppo urbano-rurale". L´idea Di Fondo - "Con questo progetto - ha spiegato la titolare lombarda dell´Ambiente - ci siamo chiesti come fare in Italia, Francia, Austria, Germania, Slovenia e Svizzera a costituire delle relazioni tra i diversi attori del territorio, in modo che tutti possano partecipare al processo decisionale che delinea lo sviluppo locale in modo paritetico, e se è possibile definire una visione comune di sviluppo territoriale, in cui la città e le aree rurali siano ugualmente creatori di valore economico, sociale, culturale ed ambientale". Lungo Percorso - "Le risposte - ha fatto presente l´assessore - le abbiamo trovate attivando un percorso lungo quasi tre anni, alla ricerca di strumenti adeguati al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo equilibrato. Il progetto ´Rurbance´ ha aiutato gli attori locali a trovare uno spazio comune di confronto e di dialogo dove le Istituzioni, gli agricoltori, le associazioni, i cittadini hanno potuto esprimere le proprie esigenze, ma anche offrire le proprie risorse idee per contribuire a creare una visione di sviluppo diversa". Expo, Il Luogo Adatto - "Non esiste luogo più adatto di Expo per presentare questa nuova visione di sviluppo. Il tema dell´Esposizione universale di Milano, ´Nutrire il pianeta, energia per la vita´, qui, a Milano, per i prossimi 6 mesi, porterà il mondo a interrogarsi su come riuscire a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti nel rispetto del pianeta e dei suoi equilibri. Con il progetto ´Rurbance´ abbiamo dato un piccolo ma importante contributo, che è riassunto già nel titolo del convegno di oggi ´Nutrire i territori. Energia per lo sviluppo´". Riequilibrio - "Il lavoro svolto nei rispettivi territori - ha sottolineato quindi Terzi - è la testimonianza concreta di come il nutrimento del pianeta nasca innanzitutto da una gestione sostenibile e integrata del territorio che si realizza armonizzando tra loro aree rurali e urbane". "Ad esempio, il mantenimento delle superfici rurali produttive negli ambiti urbani - ha proseguito - non solo consente alle città di disporre di cibo di qualità, ma permette anche, attraverso l´infrastrutturazione blu-verde, di aumentare la biodiversità e restituire agli abitanti spazi di fruizione, contribuendo a un miglioramento della qualità della vita e concorrendo all´identificazione e appartenenza al territorio. Inoltre, il rafforzamento dei sistemi rurali in ambito metropolitano è la più efficace strategia di contenimento del consumo di suolo e di valorizzazione paesaggistico-ambientale". "Un territorio nutrito di rinnovati valori ambientali, economici e culturali - ha concluso Terzi - è in grado di generare nuove energie per lo sviluppo".  
   
   
PRODOTTI AGRICOLI DI QUALITÀ: LA FINOCCHIONA È STATA RICONOSCIUTA COME PRODOTTO DI INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA  
 
 L´ue ha riconosciuto dieci nuovi prodotti che rientreranno nella lista Igp, Indicazione Geografica Protetta. Tra loro c´è anche la Finocchiona, insaccato italiano tipico della regione Toscana, aromatizzato con semi di finocchio e bagnato con vino rosso. Ma cosa rende speciale la Finocchiona rispetto ad altri salumi? La principale caratteristica che la differenzia e la rende unica nel panorama dei salumi, è il marcato e inconfondibile aroma del finocchio utilizzato in semi e/o fiori nell’impasto e la morbidezza della fetta che talvolta tende a sbriciolarsi al momento del taglio. Il sapore è fresco e appetitoso, mai acido. Il territorio di produzione della «Finocchiona» I.g.p. Si caratterizza per la presenza di una fascia montuosa a nord e ad est che ne segna i confini e per un’ampia area collinare, che accoglie vigneti, zone boscose e pascoli per l’allevamento brado, che degrada verso le pianure costiere ad ovest.  
   
   
TRENTO: FORESTE, 8 PROCEDIMENTI IN MENO PER IL PASCOLO IN BOSCO  
 
Va nel segno della razionalizzazione e semplificazione amministrativa il disegno di legge approvato ieri dalla Giunta provinciale, su proposta dell´assessore all´agricoltura, che modifica alcune disposizioni della legge provinciale 11/2007 sulle foreste e la protezione della natura. La modifica coordinata della legge e dei connessi regolamenti attuativi porterà all´eliminazione di 8 procedimenti amministrativi. Scompaiono, in particolare, le autorizzazioni riguardanti l´esercizio del pascolo in bosco, l´attraversamento delle zone boscate da parte di mandrie o greggi condotte al pascolo e l´esercizio del pascolo nelle aree pascolive in tempi e con modi difformi da quanto stabilito dalle disposizioni regolamentari o dai piani di gestione forestale aziendale, nonchè le autorizzazioni alla sostituzione di specie e all´estrazione della resina. Viene inoltre ricondotta alla disciplina della Scia quanto attualmente disciplinato con l´istituto della Dia per i tagli delle piante. Si estendono e uniformano, infine, per effetto della modifica introdotta dalla legge finanziaria, le funzioni di vigilanza che possono essere svolte dai custodi forestali della Magnifica Comunità di Fiemme.  
   
   
LA VIA ITALIANA DEL BARBECUE NEL LIBRO DI GIANFRANCO LO CASCIO PRONTO AL DEBUTTO IL MANUALE CHE SPIEGA (E INSEGNA) L’ARTE DELLA GRIGLIA IN PERFETTO STILE ITALIANO  
 
“Diventare Grill Master. La via italiana al barbecue” è il titolo del manuale edito da Comunica Edizioni e prefatto da Paolo Massobrio che rappresenta un vero e proprio vademecum per imparare a grigliare in perfetto stile italiano. Il libro, in 300 pagine a colori con testi originali e fotografie esclusive di Giorgio Violino, raccoglie una serie di parti teoriche su dispositivi, attrezzatura e basi della cottura sul fuoco divise per varietà di alimenti, interessanti approfondimenti su seasoning insalate e dressing, oltre a una ricca selezione di 80 ricette che vanno dall’antipasto al dessert, da cui gli aspiranti griller potranno prendere spunto per stupire e rendere unico un momento di convivialità all’aria aperta che continua a fare proseliti. Autore del volume è Gianfranco Lo Cascio, griller dall’età di nove anni che grazie a una costante ricerca gastronomica sulle cotture sul fuoco, e dopo il contatto con il mondo del barbecue americano, è divenuto pioniere di questa disciplina in Italia, facendosi promotore di un progetto che intende creare un´impronta solo nostrana del barbecue. Dal 2006 è responsabile di Bbq4all, la più grande e riconosciuta community online di appassionati di cottura alla griglia. Docente e consulente dell’Istituto di Alta Formazione Enogastronomica (Ifse) di Piobesi Torinese, è anche chef e Grill Master di Weber Stephen Products Italia, oltre che coordinatore didattico per l’Italia della Grill Academy, la grande scuola di cucina al barbecue di Weber Stephen. Una voce autorevole nel panorama della cottura su fiamma, che a partire dalla premessa tiene a sottolineare come barbecue e grilling non siano sinonimi, poiché “Il primo termine indica un metodo di cottura in cui grandi pezzi di carne vengono cotti a bassa temperatura per tempi lunghi mentre il grilling, oggetto di questo libro, è l’esatto opposto. Un metodo di cottura in cui piccoli pezzi di carne vengono cotti ad altissime temperature per tempi ridotti”. Un libro, questo, che è specchio della sua scelta coraggiosa e che vuole offrire un supporto esclusivo a chi, partendo dai fondamentali, intenda imparare le tecniche per diventare un vero Grill Master. “Con questo libro - dice Lo Cascio - ho voluto rendere accessibile a tutti la conoscenza del grill (…) perché tutto quello che si può cuocere si può anche grigliare e grigliare bene”. Tutto senza dimenticare il significato più profondo del barbecue, la convivialità. Perché “Il barbecue è un pretesto per fare festa, stare con gli amici e divertirsi. E’ l’unica cucina che non può prescindere dalla convivialità, dalla compagnia. E allora, come tutte le cose importanti che si fanno con gli amici, ha valore farla bene, cercare il meglio”.  
   
   
EXPO MILANO 2015 UNA SECONDA OPPORTUNITA’ PER I DETENUTI IN LOMBARDIA  
 
 Soimosan, Pietro, Sandar. Sono dei giovani trentenni che lavorano al servizio di accoglienza ad Expo Milano 2015. In comune hanno il sorriso e una luce particolare negli occhi, quella di chi sta lavorando con gli altri, in mezzo agli altri, per gli altri. Ma soprattutto in comune hanno una storia segnata dall’ingresso negli istituti penitenziari della Lombardia. “Quello che questi ragazzi ci dimostrano con la loro presenza attiva qui nel sito espositivo è che nei momenti di crisi si può venirne fuori”. E’ sicuramente questa la frase più emblematica di Luigi Palmiero, funzionario del Ministero della Giustizia, che nei sei mesi dell’Esposizione Universale seguirà il progetto con cui cento detenuti, di cui otto donne in diverse postazioni a partire dai tornelli di accesso, saranno impegnati ad assistere i visitatori. Dalle informazioni alla mediazione linguistica, ogni giorno sarà dedicato a mettere in atto un percorso di reingresso graduale nella società. “Il criterio con il quale abbiamo scelto ogni singola persona di questo gruppo è stata la dedizione al miglioramento, proprio e degli altri, all’interno dell’istituto penitenziario – ha sottolineato Palmiero – e chi sta lavorando qui è fortemente motivato a fare ancora meglio”. La multiculturalità di questa squadra di lavoro è un elemento fondamentale in questo luogo dove si incontrano 140 Paesi e la conoscenza di più lingue è sicuramente un ottimo strumento per rispondere ai piccoli e grandi quesiti che possono arrivare dalle migliaia di persone che ogni giorno varcano la soglia dell’Esposizione Universale. “Le persone non cambiano – dice Pietro – ma sicuramente possono migliorare ed essere qui ci offre l’opportunità di diventare persone migliori e guardare diversamente al futuro”.  
   
   
PSR: FVG INCONTRA SINDACI SAN PIETRO AL NATISONE E SAN LEONARDO DAL PSR 2014-2020 UN APPORTO PER VALORIZZARE LE POTENZIALITÀ DEI TERRITORI  
 
Udine - Agricoltura, turismo e sviluppo del territorio sono stati i temi dell´incontro che si è svolto ieri, a Udine, tra il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, e i sindaci dei comuni di San Pietro al Natisone, Maurizio Zufferli e di San Leonardo, Antonio Comugnaro. Due le richieste avanzate dai sindaci: che vengano messi in atto interventi regionali a sostegno delle attività agricole e agro-forestali dell´area e previsti piani di manutenzione del paesaggio rurale per valorizzare le potenzialità del territorio anche sotto il profilo turistico-ricreativo. "Si tratta di una progettualità - ha detto il vicepresidente - coerente con l´impostazione del Piano regionale di Sviluppo Rurale (psr) 2014-2020, al cui interno vi è la possibilità di favorire sinergie tra attività agricole, agro-forestali e di sviluppo turistico, ma che presuppone il forte coinvolgimento delle comunità locali e soprattutto delle imprese che operano nel territorio". Dopo aver precisato che l´approvazione del Psr regionale presso la Commissione europea è alle strette finali, Bolzonello ha dato la propria disponibilità ad una visita a San Pietro al Natisone e a San Leonardo che è stata prevista a inizio giugno.  
   
   
LE ECCELLENZE AGROALIMENTARI DEL LAZIO SBARCANO IN CANADA  
 
Le eccellenze agroalimentari del Lazio sbarcano in Canada grazie a “Buonissimo! Taste, quality and traditions from Lazio”, con spazi dedicati all’interno di negozi e supermercati di alta gamma nella città di Toronto. Un’iniziativa di internazionalizzazione che va avanti da oltre due anni con l’obiettivo di promuovere in modo innovativo i prodotti del Lazio sul mercato canadese. 84 le imprese del Lazio coinvolte nel progetto. 160 prodotti di eccellenza promossi: tra questi olio extravergine di oliva e alimenti derivati, prodotti da forno e di pasticceria, pasta e farine, alimenti in scatola e conserve di vario genere. La Regione promuove le eccellenze del Lazio sul mercato internazionale. L’iniziativa è stata realizzata dalla Regione attraverso Lazio Innova, in collaborazione con l’Arm, azienda speciale della Camera di Commercio di Roma, l’Arsial, Agenzia regionale per la promozione dell’Agricoltura del Lazio, la Cna Roma e Lazio e la Camera di Commercio Italiana in Ontario. “Finalmente le tante eccellenze del Lazio iniziano a essere conosciute come meritano sui mercati internazionali – lo ha detto Guido Fabiani, assessore allo Sviluppo economico e Attività produttive, che ha aggiunto: questo è il vero senso della decisa azione per l’internazionalizzazione del sistema economico regionale che la Giunta Zingaretti ha intrapreso”.