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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 02 Ottobre 2008
SONDAGGIO GLOBALE PUNTA SU CAMPAGNA PER CORREGGERE I FRAINTENDIMENTI SUL CANCRO  
 
 Bruxelles, 2 ottobre 2008 - I fraintendimenti su cosa scateni il cancro causano molta preoccupazione ai pazienti e confusione nel mondo della medicina. La Roy Morgan Research e la Gallup International hanno eseguito un sondaggio per conto dell´Unione internazionale contro il cancro (Uicc - International Union Against Cancer) che fa luce sull´argomento. La loro ricerca ha mostrato che le persone sono inclini ad esagerare sul pericolo derivante dai fattori ambientali, anche se questi hanno scarso effetto sulla malattia. Dall´altra parte, sottovalutano i comportamenti a rischio dimostrati essere determinanti fattori scatenanti del cancro. Le loro scoperte sono state rivelate al Congresso mondiale sul cancro dell´Uicc tenutosi recentemente in Svizzera. Esaminando un campione di 29. 925 persone di 29 paesi diversi, i ricercatori sono stati in grado di individuare le aree in cui potevano essere salvate vite umane Il loro studio è stato il primo nel suo genere, in particolare perché ha fornito dati confrontabili sulla percezione dei fattori di rischio del cancro in una prospettiva globale. Il dott. David Hill, presidente eletto dell´Uicc, ha detto che le scoperte dello studio incoraggeranno i governi di tutto il mondo ad avviare campagne educative che potrebbero migliorare la vita di molti. "Il sondaggio rivela l´esistenza di alcuni importanti messaggi che rimangono inascoltati," ha detto il dott. Hill, che è anche capo del Cancer Council Victoria, in Australia. "Questo tipo di dati ci aiuta a quantificare le differenze tra i paesi e a individuare i punti che hanno bisogno di maggiore impegno," ha aggiunto. "In alcuni di questi paesi sono stati eseguiti raramente dei sondaggi popolari per contribuire nei tentativi di programmazione. " Secondo il dott. Hill, occorre dare delle linee guida alla popolazione per aiutarla a riconosere la necessità di cambiare, in particolare nella percezione di questa malattia. "Occorre mostrare alla gente come cambiare, bisogna fornire risorse per sostenere il cambiamento," ha spiegato. Il cambiamento è anche possibile attraverso un rafforzamento positivo, ha aggiunto. "È possibile realizzare tutto ciò attraverso programmi educativi che potrebbero motivare e supportare un cambiamento del comportamento," ha detto il dott. Hill. Lo studio ha dimostrato che nei Paesi ad alto reddito, il consumo insufficiente di frutta e verdura veniva associato ad un rischio maggiore di sviluppare il cancro (59%), mentre l´assunzione di alcol veniva percepito come un rischio minore (51%). I ricercatori hanno detto che è stato dimostrato che il consumo di alcol ha un impatto più negativo sulla salute, se confrontato con gli effetti preventivi di frutta e verdura. I dati precipitano per i Paesi a medio e basso reddito: il 26% degli intervistati a medio reddito crede che non ci sia un legame tra l´assunzione di alcol e il rischio di cancro, rispetto al 15% degli intervistati a basso reddito. Il sondaggio ha anche rivelato che per quanto riguarda la cura del cancro, la gente dei Paesi a medio e basso reddito tende a vedere il bicchiere mezzo pieno, mentre chi vive in Paesi ad alto reddito lo vede mezzo vuoto. In particolare, il 48% degli intervistati del gruppo a basso reddito ha detto che il cancro non è proprio curabile, che "non si può fare molto". Soltanto il 17% degli intervistati del gruppo ad alto reddito e il 39% del gruppo a medio reddito sono pessimisti riguardo al cancro. Tra i Paesi ad alto reddito erano inclusi, tra gli altri, Australia, Austria, Repubblica Ceca, Grecia, Nuova Zelanda,usa. I Paesi a medio reddito comprendevano Georgia, Panama, Romania e Ucraina. I Paesi a basso reddito erano Kenya e Nigeria. La maggior parte delle persone di tutti i 29 Paesi ha detto che accetterebbe l´idea che i fattori esterni (come ad esempio l´inquinamento) potrebbero provocare il cancro, anziché i fattori che possono essere da loro controllati, come il peso corporeo. Riguardo al trattamento, il 72% del gruppo ad alto reddito ha detto che la decisione su quale via seguire dovrebbe essere presa dal paziente e il medico, oppure dal paziente individualmente, mentre il 75% degli intervistati a basso reddito ha detto che la decisione dovrebbe essere presa dal medico. Il dott. Hill ha osservato che le informazioni ricavate dallo studio saranno usate dall´Uicc per sollevare la consapevolezza attraverso il globo, soprattutto sul come sviluppare programmi efficaci di controllo del cancro. Per ulteriori informazioni, visitare: Uicc http://www. Uicc. Org/ .  
   
   
INFANZIA, PRESENTATO A MILANO PROGETTO “SCUOLA IN OSPEDALE” PICCOLI DEGENTI RIMARRANNO AL PASSO CON LE LEZIONI  
 
 Milano, 2 ottobre 2008 - Si chiama “La scuola in ospedale” ed è un progetto dedicato ai bambini e agli adolescenti ricoverati nei reparti di Pediatria della Clinica De Marchi, che permette loro di seguire in diretta le lezioni della scuola di provenienza e di dialogare con i propri insegnanti e compagni. L’attività è nata su iniziativa dell’Assessorato alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali ed è stata realizzata dalla “Fondazione G. E D. De Marchi Onlus”. “I piccoli degenti avranno a disposizione computer portatili dotati di webcam – ha spiegato l’assessore Mariolina Moioli - e verranno coadiuvati dai volontari della Fondazione, oltre che dalle educatrici del Comune, opportunamente formati”. La possibilità di ritrovare la propria classe e di non perdere giorni di scuola, permetterà al bambino di vivere in modo meno traumatico il distacco dalla quotidianità causato dal ricovero in ospedale e attenuerà la sensazione di “diversità” dovuta alla malattia. Il progetto è rivolto in particolare a bambini e adolescenti costretti a ricoveri ricorrenti (a causa di malattie croniche) oppure molto lunghi (malati oncologici). “Si tratta di un progetto all’avanguardia - spiega la dottoressa Enrica Carnelli, della Fondazione De Marchi - che va ad affiancare ed ampliare il prezioso lavoro svolto dalle educatrici del Comune che già operano presso la Clinica De Marchi per garantire la continuità scolastica e non solo. Con l’ausilio delle nuove tecnologie non ci saranno più barriere: ‘la scuola in ospedale, l’ospedale nella scuola’, uno scambio produttivo di esperienze indispensabile per crescere senza paure”. “Abbiamo scelto la Clinica Pediatrica De Marchi per avviare la sperimentazione – ha aggiunto l’assessore Moioli –. In questa importante struttura operano già tre delle quattordici educatrici che il Comune mette a disposizione degli ospedali per permettere a bambini e ragazzi ricoverati di rimanere al passo con le attività scolastiche. Stiamo valutando di estendere questo nuovo modo di fare scuola anche agli altri reparti di pediatria della città dove già siamo presenti con Gioco e Scuola in Ospedale”. “Abbiamo in programma anche un progetto di arteterapia – ha concluso l’assessore – che si inserisce nel concetto di benessere del bambino ricoverato, attraverso attività artistiche compatibili con le singole patologie, che facciano riscoprire il senso del bello e di libertà anche in un luogo come l’ospedale”. “Nello scorso anno scolastico le nostre 14 educatrici hanno seguito più di 15. 800 bambini e i loro rispettivi genitori, nei 5 reparti di pediatria in cui è presente il servizio Gioco e Scuola”. L’investimento del Comune per il progetto “La scuola in ospedale per i bambini del terzo millennio” è stato di 125. 000 euro. .  
   
   
CINQUE PROGETTI PER INNALZARE LA QUALITA´ DELLA SANITA´ MARCHIGIANA.  
 
Roma, 2 Ottobre 2008 - La giunta regionale su proposta dell´assessore alla sanita` Almerino Mezzolani ha approvato la presentazione di cinque progetti al Ministero per avere accesso al fondo di cofinanziamento per l´anno 2007 dei progetti attuativi del Piano sanitario nazionale. ´Si tratta di iniziative a valenza regionale che interessano tutte le fasce della popolazione dai neonati agli anziani ´ spiega Mezzolani - e hanno lo scopo di migliorare l´assistenza ai malati anche terminali sia negli ospedali, sia nelle residenze protette sia in casa grazie alle nuove tecnologie oggi a disposizione. Il fine e` sempre quello di rispondere in modo piu` appropriato ai bisogni della popolazione. Allo stesso tempo e` prevista una responsabilizzazione dei soggetti coinvolti sugli obiettivi e sui risultati da perseguire per garantire i migliori risultati. ´. Progetto Per L´ Ottimizzazione Clinico-gestionale Del Paziente Oncologico Nel Modello ´Casa Della Salute´ Il progetto prevede di introdurre, nell´ambito delle gia` sperimentate Case della Salute della Regione un modello di telemedicina per l´assistenza domiciliare di tipo oncologico e la contestuale realizzazione di un sistema di controllo di gestione che consentira` di verificare sia il funzionamento del modello Casa della Salute che dell´assistenza domiciliare ´virtuale´. Finanziamento ministeriale 253. 517 euro Cofinanziamento regionale 130. 000 euro ´ Tutela Della Salute Delle Donne, Italiane Ed Immigrate E Dei Neonati Il progetto di prefigge di garantire la tutela della salute delle donne, italiane ed immigrate e dei neonati con particolare riguardo al percorso nascita e alla scelta consapevole della maternita` attraverso interventi regionali volti a favorire la demedicalizzazione dell´assistenza in gravidanza, l´umanizzazione del parto, l´allattamento al seno e la presa in carico della donna, con particolare attenzione alle strategie di comunicazione interculturale ed ad un´offerta culturalmente pertinente alle donne immigrate. Le direttrici lungo le quali si intende raggiungere gli obiettivi sono quelle di rafforzamento di tutti i luoghi dove la sanita` intercetta le richieste effettuate in tema a partire dai consultori familiari. Finanziamento ministeriale: 1. 050. 000 euro Cofinanziamento regionale 1. 320. 000 euro ´ Rete Neonatologica Marchigiana ´ Trasporto Neonatale Di Emergenza (Sten) E Back Transfer Questo progetto, a valenza regionale, propone un modello di collaborazione tra tutti i medici pediatri interessati alla cura dei neonati patologici attraverso la messa in rete delle pediatrie e ostetricie della regione. Cio` permettera` l´utilizzo di criteri comuni di classificazione della patologia del neonato con conseguente identificazione dei livelli di gravita` dei pazienti e delle strutture piu` adatte alla loro cura attraverso l´utilizzo di linee guida terapeutiche condivise. Punto di riferimento sara` la Neonatologia dell´ospedale Salesi che propone di portare a regime il trasporto neonatale di emergenza nella struttura di Iii livello e il back transfer (il ritorno nella struttura di Ii livello) , di fungere da Centro Epidemiologico Perinatale Regionale per costruire grazie ai dati acquisiti un efficace programma di regionalizzazione delle cure perinatali stesse e di attivare il follow up neonatale (controllo periodico per verificare l´efficacia delle cure). Quest´ultimo e` un aspetto essenziale della neonatologia. Nonostante infatti la sopravvivenza dei neonati pretermine sia notevolmente aumentata grazie al miglioramento globale dell´assistenza perinatale, si ha la consapevolezza che questi neonati hanno un elevato rischio di sviluppare deficit neuro-psico-sensoriali che possono gravare sulla qualita` della loro vita e su quelle della loro famiglia. Finanziamento ministeriale: 438. 000 euro Cofinanziamento regionale 136. 800 euro ´ Implementazione Di Una Unita´ Spinale Unipolare E Messa In Rete Con Le Usu Delle Regioni Limitrofe L´obiettivo e` l´implementazione di un modello organizzativo di tipo multidisciplinare finalizzato a migliorare tutte le necessita` curative, assistenziali e riabilitative delle persone affette da lesione midollare garantendo l´ottimizzazione delle risorse. Questo modello viene gia` sperimentato all´interno dell´Azienda Ospedali Riuniti di Ancona, complesso che presenta tutte le caratteristiche e le competenze necessarie per supportare una Unita` Spinale a servizio della comunita` regionale. Finanziamento ministeriale: 948. 537 euro Cofinanziamento regionale 1. 588. 000 euro ´ Malattie Rare Per quanto attiene l´Area progettuale delle malattie rare la scelta effettuata a livello nazionale e` stata quella di approvare un progetto interregionale a cura della Commissione Salute e coordinato dalla Regione Toscana. Le quote di competenza delle Marche prevedono l´attivazione di reti assistenziali per la presa in carico di soggetti con malattia rara; lo sviluppo e l´utilizzo dei percorsi diagnostici terapeutici; l´attivazione di registri regionali per le malattie rare. Le malattie rare sono un insieme di circa 6000 malattie. La Regione Marche ha individuato nell´Azienda Ospedali Riuniti di Ancona il Centro di riferimento regionale di settore. Finanziamento ministeriale: 942. 627 euro Cofinanziamento regionale: 282. 780 euro . .  
   
   
CAMPAGNA STRAORDINARIA IN TOSCANA A PARTIRE DALLA METÀ DI OTTOBRE CONTRO L´INFLUENZA 1 MILIONE DI VACCINI GRATUITI  
 
Firenze, 2 ottobre 2008 - Il “trio” ha nomi in codice: A/brisbane/59/2007, A/brisbane/10/2007 e B/florida/4/2006. Sono le tre varianti (completamente nuove) dei ceppi virali influenzali che il prossimo inverno minacciano di mettere a letto milioni di italiani. Se ne è di recente parlato e discusso a Vilamoura, in Portogallo, dove per la terza volta si sono riuniti gli esperti europei. Per i cittadini toscani il risultato concreto del meeting è un invito più pressante di quello dell´anno scorso a vaccinarsi, mentre il servizio sanitario regionale sta “scaldando i motori” della campagna di vaccinazione gratuita più intensa di sempre, in partenza da metà ottobre, e ha acquistato oltre 1 milione di dosi, per una spesa di 4 milioni e 118 mila euro, realizzando nello stesso tempo un risparmio di 700. 000 euro rispetto alla campagna precedente. «Negli! ultimi anni – afferma l´assessore per il diritto alla s! alute En rico Rossi – abbiamo assistito a numerosi allarmi circa la possibilità che si scatenino nel mondo epidemie o pandemie influenzali di varia natura. Si tratta di notizie da considerare con estrema cautela, per le inevitabili e ingiustificate conseguenze che innescano. Dobbiamo però considerare con grande attenzione anche quanto di più attendibile ci viene indicato dagli esperti a livello internazionale. Quest´anno le previsioni parlano di una possibile recrudescenza della patologia influenzale e quindi intendiamo moltiplicare i nostri sforzi per ottenere coperture vaccinali più importanti». Da queste considerazioni scaturisce la decisione di acquistare circa un milione di dosi di vaccino, il 15% in più rispetto all´anno scorso e di intensificare la campagna di informazione e sensibilizzazione. Il vaccino sarà disponibile gratuitamente per anziani ultra 65enni e per le categorie a rischio da metà ottobre. Il! periodo ottimale per la vaccinazione, infatti, va dalla metà di ottobre fino alla fine di dicembre. Come ogni anno gli esperti non consigliano di anticipare i tempi, per non correre il rischio di essere meno protetti nel periodo del “picco epidemico”. Gli interessati potranno rivolgersi direttamente ai medici di medicina generale e ai distretti delle Asl che effettuano la vaccinazione gratuitamente. Le categorie a rischio oggetto della campagna sono rappresentate da persone con età pari o superiore ai 65 anni, bambini di età superiore a 6 mesi, ragazzi e adulti affetti da una serie di patologie a rischio, bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza, i ricoverati presso istituti per lungodegenti, medici e personale sanitario di assistenza, familiari di soggetti ad alto rischio, persone che per motivi di lavoro sono a contatto con animali che potr! ebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non ! umani, p ersone addette a servizi pubblici di primario interesse collettivo. Proprio quest´ultimo gruppo di persone sarà oggetto nel corso della campagna di una particolare attenzione. La circolare ministeriale restringe quest´anno alle sole forze di polizia e ai vigili del fuoco l´offerta attiva gratuita, lasciando alle Regioni la facoltà di allargarla ad altre categorie “socialmente utili”. La Regione Toscana ha deciso di mantenere l´offerta attiva anche per le categorie previste l´anno scorso: forze armate, addetti alle poste e telecomunicazioni, volontari dei servizi sanitari di emergenza,personale di assistenza nelle case di riposo, personale degli asili nido, delle scuole dell´infanzia e dell´obbligo. Infine la campagna di vaccinazione si rivolgerà con particolare attenzione al personale sanitario. Questo con il duplice obiettivo: proteggere categorie di operatori particolarmente esposti e renderli a loro volta promotori di questa sc! elta nei confronti dei pazienti con cui vengono in contatto. Per stimolare azioni attive ed efficaci l´obiettivo dell´incremento delle coperture entrerà nei parametri di valutazione dei Direttori generali delle Aziende sanitarie. In Toscana nel 2007-2008 sono state vaccinate in tutto 807. 133 persone, di cui 581. 991 anziani oltre 65 anni, dato sostanzialmente stabile rispetto agli anni precedenti. Infatti nell’autunno-inverno 2006-2007 erano state vaccinate in Toscana 823. 353 persone (tra anziani e categorie a rischio) contro le 824. 113 dell’anno precedente. Per il gruppo di persone oltre 65 anni nel 2007-2008 la copertura è stata del 68,5%. L’anno precedente aveva raggiunto il 69,3% e nella campagna 2005-2006 il 67,64. L’obiettivo indicato a livello nazionale è quello di arrivare al 75% della copertura dei gruppi target. Contemporaneamente anche quest’anno verrà rea! lizzata la campagna per la somministrazione gratuita agli anzi! ani a ri schio di dosi di vitamina D, un principio attivo che costituisce un importante fattore protettivo contro il rischio di fratture nelle persone con osteoporosi. Verranno acquistate circa 260. 000 dosi. .  
   
   
VDA: INDIVIDUAZIONE DEGLI OPERATORI NECESSARI AL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE AVENTI DIRITTO AGLI ASSEGNI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE  
 
Aosta, 2 ottobre 2008 - L’assessorato della sanità, salute e politiche sociali ricorda che sono stati individuati, per l’anno accademico 2008/2009, gli operatori necessari al Servizio sanitario regionale, aventi diritto alla corresponsione di assegni di formazione professionale. Nello specifico, le sovvenzioni riguardano la professionalizzazione di due assistenti sanitari, quattro educatori professionali, tre fisioterapisti, venticinque infermieri, due logopedisti, due tecnici di prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, due tecnici ortopedici, due tecnici sanitari di laboratorio biomedico, due tecnici sanitari di radiologia medica, un terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, due terapisti occupazionali. All’attribuzione degli assegni possono concorrere i residenti ed effettivamente domiciliati in Valle d’Aosta nonché i dipendenti di ruolo dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta, che sono iscritti e che frequentano per la prima volta i corsi di laurea sopra indicati. Le domande di partecipazione, redatte su di un apposito modulo disponibile negli uffici dell’Assessorato, dovranno essere presentate entro il 31 ottobre 2008. Inoltre, è stata determinata la concessione di un assegno di formazione riservato a nove soggetti dipendenti dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta, di cui cinque frequentanti le scuole di specializzazione e quattro frequentanti i corsi di perfezionamento ai fini della riqualificazione professionale. Le richieste per accedere a queste ultime misure dovranno essere inoltrate entro il 30 giugno 2009. Per la richiesta di ulteriori informazioni e della modulistica per la presentazione delle domande rivolgersi all’Assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali, via de Tillier, ad Aosta, tel. 0165 274239, sito internet: www. Regione. Vda. It/sanita. .  
   
   
SANITÀ IN SICILIA: INCONTRO A ROMA TRA LA REGIONE E LA UIL MEDICI  
 
Palermo, 2 ottobre 2008 - Roma - Si è tenuto ieri, nella sede di Roma della Regione Siciliana, un incontro tra il rappresentante del Presidente Lombardo, consulente per i rapporti con le istituzioni, onorevole Vito Li Causi, e Sergio Ricci del responsabile per il Lazio della Uil medici. “La sanità, con la riforma federalista - ha commentato Li Causi - è il più grande tra i temi che l’Italia deve affrontare nell’immediato e non si arriverebbe a conclusioni apprezzabili, tanto su uno quanto sull’altro tema, senza un confronto costante anche con i rappresentanti sindacali. Durante l’incontro, chiesto dalla Uil, si è parlato delle iniziative attivate dalla Regione Siciliana in ambito sanitario con uno spaccato sulle competenze, attuali e future, dei medici. Il dialogo avviato dal Presidente Lombardo con i sindacati siciliani proseguirà anche a livello nazionale e presto incontreremo anche il segretario generale della Uil Fpl, Carlo Fiordaliso”. .  
   
   
SANITÀ: PRESENTATO REDIGOLO. COMMISSARIO AD ACATA PER LA REGIONE ABRUZZO S´INSEDIERA´ PRESSO SEDE ASSESSORATO  
 
Pescara, 2 ottobre 2008 - Un commissario fuori dalla politica con il compito di riportare in gareggiata i conti della sanità regionale. In questo modo Enrico Paolini ha definito Gino Redigolo, il commissario ad acta nominato dal governo per seguire l´andamento del Piano di rientro dal deficit sanitario sottoscritto dalla Regione Abruzzo nel marzo dello scorso anno. Redigolo stamane è stato presentato alla stampa e solo la prossima settimana si insedierà ufficialmente presso la sede dell´assessorato della Sanità a Pescara. "Teniamo fuori il commissario dalle pressioni della politica regionale ? ha detto il vicepresidente vicario Enrico Paolini - lasciamolo lavorare nella convinzione che chi sta operando è fuori dalle logiche di partito e di appartenenza e si sta muovendo solo su un terreno prettamente tecnico. Per questo ? ha proseguito ? voglio lanciare un pubblico appello alla classe politica, sindacale e economica della regione: non generiamo un clima di pressione sul commissario e capiamo che è qui per lavorare per il bene della regione. E´ bene che si sappia fin dall´inizio: difenderò l´autonomia di questa gestione commissariale dalle pressioni politiche, in un clima di serenità e di trasparenza degli atti". Sulle questioni della sanità regionale, il commissario ha voluto chiarire subito di "avere la necessità di vedere gli atti e provvedimenti della sanità abruzzese, prima di esprimere un giudizio". "Il mio mandato ? ha spiegato ? è indicato nella delibera del Consiglio dei ministri che mi ha nominato, ma è chiaro che il mio lavoro deve procedere in armonia con le strutture tecniche della Regione Abruzzo". In questo senso, Redigolo ha parlato di "necessità di rimettere in piedi una nuova squadra che parte dal vantaggio della discontinuità con la storia di questa regione". Sull´erogazione dei servizi sanitari, il commissario ha spiegato che "nella gestione della sanità il nostro punto di interesse non sono i soggetti che operano ma i cittadini che i servizi li devono utilizzare". Gino Redigolo è nato a Ponte di Pieve (Treviso) il 28 luglio 1944. E´ laureato in Economia e commercio presso l´Università degli studi di Venezia. Ha principalmente operato nel campo della sanità ricoprendo fino al 1978 l´incarico di capo del personale nell´ospedale di Zona di Oderzo; fino al 1980 quello di direttore amministrativo dell´ospedale di Zona di Motta di Livenza; direttore amministrativo nella Usl di Opitergino-mottese fino al 1994. Nel gennaio del 1995 è stato nominato direttore generale della Asl di Pieve di Soligo nel gennaio del 1995 fino al dicembre 1999. Nel gennaio 2000 diventa direttore generale della Asl di Asolo nella quale viene riconfermato nel gennaio del 2003 fino al dicembre del 2007. L´8 luglio scorso viene nominato direttore amministrativo della Asl di Reggio Calabria, interessata da un provvedimento di commissariamento. Tra gli incarichi pubblici e politici di rilievo emerge quello di sindaco di Ponte di Piave, di presidente del Consorzio dei comuni Opitergino-mottense, vicepresidente e assessore della Provincia di Treviso. .  
   
   
INVECCHIARE BENE SI PUÒ E I CHIANTIGIANI SANNO COME UN CONVEGNO A FIRENZE ORGANIZZATO DALL’AGENZIA REGIONALE DI SANITÀ! ; I RISULTATI DELL’INDAGINE “INCHIANTI” DURATA DIECI ANNI  
 
Firenze, 2 ottobre 2008 - Si intitola “La disabilità si previene” il convegno organizzato dall´Agenzia regionale di sanità il 2 e 3 ottobre a Firenze, presso l´aula magna della caserma Redi in via Venezia 5. L´incontro serve a fare il punto su una indagine decennale, “Inchianti”, condotta dall´Agenzia e finanziata dal National Institute on Aging di Bethesda (Usa), finalizzata a mettere a punto strumenti di clinica geriatrica che rendano possibile effettuare diagnosi più precise e trattamenti più efficaci nelle persone anziane con problemi di mobilità. Lo studio ha coinvolto 1453 anziani dei comuni di Greve e Bagno a Ripoli. .  
   
   
DEDICATO ALLA DONNA: MOSTRA DI ALDO SPAGNOL A SAN DANIELE DEL FRIULI  
 
San Daniele del Friuli, 2 ottobre 2008 - Dedicato alla Donna è il titolo della mostra personale di Aldo Spagnol, pittore di Azzano X, ospite fino al 14 ottobre nella Galleria Donna Innovation di San Daniele del Friuli (via Andreuzzi, 25 – tel 0432-955399). Nel visitare la mostra ci si immerge in un’atmosfera seducente fatta di forme armoniose, di pelli vellutate e di colori sensuali appartenenti a un mondo surreale dove tutto è canto e armonia. La donna viene proposta nella sua ideale bellezza: fatale e tenebrosa, cacciatrice oppure sognante, comunque essa si presenti la figura femminile appare sempre avvolta in un aurea densa di mistero che fa scorgere oltre la sensualità del corpo il mistero stesso della vita. . .