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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Marzo 2015
IN VENETO IMPIANTATI I PRIMI DUE “OCCHI BIONICI” ITALIANI IN UN OSPEDALE NON UNIVERSITARIO. ZAIA A CAMPOSAMPIERO, “E’ SANITA’ DA TERZO MILLENNIO. STIAMO DIFFONDENDO ECCELLENZE SU TUTTO IL TERRITORIO”.  
 
 Venezia, 5 marzo 2015 - “Io e Chizzolini, il mio chirurgo, siamo invincibili. So che potrò vedere solo in parte, sfocato, magari delle ombre, ma per me è come tornare alla vita: potrò vedere i miei figli, che mi dicono essere bellissimi, ma che ho dato alla luce quando ero già cieca”. Parole che hanno commosso un intero uditorio, parole della Signora Paola di 51 anni, uno dei due primi pazienti, l’altro è il Signor Flavio che di anni ne ha 65, che all’Ospedale di Camposampiero hanno ricevuto l’impianto di retina artificiale, un vero e proprio “occhio bionico” (Argus Ii) che consentirà loro di recuperare, anche se solo in parte, la vista completamente perduta. Lo straordinario evento, il primo in Italia in un ospedale non universitario, è stato presentato oggi all’Ospedale di Camposampiero, in provincia di Padova, dove il Presidente della Regione Luca Zaia, il Direttore Generale dell’Ulss 15 Alta Padovana Francesco Benazzi, Sindaci dell’area e i sanitari di oculistica guidati dal Primario Marzio Chizzolini hanno tenuto “a battesimo” i primi due pazienti che, grazie ad uno studio sperimentale su persone affette da retinite pigmentosa divenute completamente cieche, finanziato dalla Regione con 631 mila euro, hanno ricevuto l’“occhio bionico” realizzato dall’americana Second Light Sight Medical Products. Si tratta di pazienti che, avendo visto nel corso della loro vita, sono in grado di interpretare i segnali luminosi che l’impianto produce stimolando elettricamente la retina, grazie ad un sistema computerizzato e una matrice di 60 elettrodi sulla retina stessa in modo da fornire a pazienti completamente “al buio” la possibilità di recepire una visione, seppur rudimentale, fornendo una stimolazione elettrica che i loro fotoricettori non sono più in grado di fornire. “Raramente – ha detto Zaia – mi è capitato di essere così contento di aver stanziato dei soldi con una delibera. Qui siamo davvero nel terzo millennio, e non siamo a Houston, New York o Londra, siamo a Camposampiero, provincia di Padova, Veneto. In un Veneto dove, nonostante i tagli governativi alla sanità contro i quali abbiamo ricorso alla Consulta, si continua ad investire in nuove tecnologie, nella professionalità dei medici, in un futuro con sempre meno ricoveri e con cure sempre più efficaci e moderne. La qualità – ha tenuto a sottolineare Zaia – non è più data dal numero dei posti letto negli ospedali, ma dalla diffusione di queste eccellenze, che in Veneto, con una precisa scelta per il cittadino, abbiamo voluto sparse su tutto il territorio, e non concentrate su pochi grandi centri universitari come Padova e Verona, e anche in questo siamo pressochè unici in Italia”. Camposampiero è Centro di Riferimento per il Nord Italia al pari di Colonia, Manchester, Barcellona, Parigi, Pisa/firenze e Los Angeles. Il sistema di protesi retinica Argus Ii è una protesi epiretinica che comprende un ricevitore, componenti elettronici ed una matrice di elettrodi che vengono posizionati chirurgicamente all’interno ed attorno all’occhio. I componenti esterni comprendono un paio di occhiali, un’unità di elaborazione video (Vpu) e un cavo. Gli occhiali sono dotati di una telecamera miniaturizzata per acquisire le immagini e da un’antenna che invia i dati e i comandi di stimolazione all’impianto. Argus Ii funziona convertendo le immagini video in stimolazioni elettriche, che attivano le cellule sulla retina, che a loro volta, attraverso il nervo ottico, trasmettono il segnale al cervello che lo percepisce come “luce”.  
   
   
RIVOLUZIONE NELLA GESTIONE DEL DIABETE: SEMPRE PIU’ VICINI AL TRAGUARDO DEL PANCREAS ARTIFICIALE  
 
Roma, 5 marzo 2015 – Si è svolto ieri a Roma il convegno dal titolo “Diabete: l’era della tecnologia intelligente. Stato dell’arte e prospettive per un approccio tecnologicamente all’avanguardia per il trattamento del diabete verso il pancreas artificiale” presso il Senato della Repubblica, nel corso del quale è stato presentato il microinfusore Minimed 640G, l’ultima importante novità di Medtronic nell’ambito della gestione del diabete, nei prossimi giorni disponibile anche in Italia. Grazie alla tecnologia brevettata Smartguard(o funzione di sospensione e riavvio predittivo dell’erogazione basale di insulina), progettata per la protezione del paziente, il nuovo dispositivo è in grado di prevenire eventuali ipoglicemie, sospendendo in modo automatico l’erogazione di insulina. E’ di recente pubblicazione l’analisi dell’Italian Barometer Diabetes Report 2014, secondo cui, entro il 2030, il diabete passerà dall’undicesima alla settima posizione tra le cause di decesso nel mondo, e guadagnerà il quarto posto nei paesi industrializzati. Alla luce di questo scenario, è necessario prevedere una sinergia che integri l’esperienza degli specialisti clinici, la prospettiva delle istituzioni, gli obiettivi dell’industria, con le esigenze delle società scientifiche e le istanze dei pazienti, tutti attori che oggi hanno preso parte al convegno. In particolare, il ruolo dell’innovazione tecnologica è da decenni, infatti, volta alla gestione della patologia nel modo più semplice e fisiologico possibile, al fine di migliorare la qualità di vita dei pazienti. I dispositivi di ultima generazione finora disponibili sul mercato, la cui efficacia è stata dimostrata non solo nel trattamento del diabete di tipo 1, detto insulino dipendente, ma anche nei pazienti con diabete di tipo 2 in controllo glicemico non ottimale (dati dello studio Opt2mise, pubblicati a luglio 2014 su Lancet), integravano in un unico sistema le funzioni di monitoraggio dei livelli di glucosio ed erogazione dell’insulina. “Le tecnologie applicate alla terapia del diabete hanno consentito negli ultimi vent’anni avanzamenti molto rilevanti, rivelandosi fondamentali soprattutto per l´ottimizzazione del controllo del glucosio nel sangue. – ha dichiarato il professor Emanuele Bosi, Direttore Diabetes Research Institute (Dri), Istituto Scientifico dell’ Ospedale San Raffaele di Milano – “Tuttavia, molta strada deve ancora essere percorsa, come dimostrato, di recente, da uno studio che evidenzia come anche in presenza di valori di emoglobina glicata inferiori a 7% (indice di valori medi di glicemia ottimali per la prevenzione delle complicanze croniche della malattia), la mortalità complessiva nelle persone con diabete di tipo 1 è ancora oltre il doppio di quella delle persone senza il diabete. Questo significa che, non solo dobbiamo mirare ad un controllo della glicemia in generale, ma dobbiamo anche essere in grado di evitare le ipoglicemie e le oscillazioni eccessive del glucosio nel corso della giornata, obiettivi oggi più facili da raggiungere grazie all´impiego delle migliori tecnologie per il monitoraggio del glucosio e per la somministrazione dell´insulina.” ha concluso Bosi. In particolare, Minimed 640G, grazie ad un algoritmo predittivo, consente di sospendere e riavviare automaticamente l´erogazione di insulina prima di incorrere in una crisi ipoglicemica, lo stato patologico causato da un basso livello di zuccheri nel sangue, uno dei rischi maggiori cui va incontro chi soffre di diabete. L’ipoglicemia – soprattutto notturna – rappresenta, in particolare, l’evento più temuto nei pazienti giovanissimi, in età pediatrica e prescolare, del cui trattamento si occupano in gran parte i genitori, a causa dei gravi sintomi che essa comporta: tremori, irritabilità e spasmi muscolari nei neonati e nelle fasi successive della crescita, tachicardia, vertigini fino al coma glicemico. Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un incremento dei casi di diabete di tipo 1 nei bambini fino ai 4 anni, in Italia e nel mondo, con un ritmo annuo di circa il 3%. Tale fenomeno mette gli specialisti ancor più in contatto con le famiglie, coinvolte nel conseguimento di un miglior controllo glicometabolico dei propri figli, le cui preoccupazioni, legate soprattutto ai pericoli delle crisi ipoglicemiche, possono ripercuotersi negativamente sull’aderenza al trattamento. La terapia con i microinfusori finora esistenti, dotati di sistemi integrati di erogazione di insulina e monitoraggio continuo di glucosio, può contribuire a ridurre tali timori, poiché questi dispositivi sono provvisti di un “alert” tramite cui si può sospendere il rilascio d’insulina in presenza di ipoglicemia. La novità del nuovo dispositivo è rappresentata dalla funzione di sospensione, tarata su una soglia “di predizione” dell’episodio di ipoglicemia, che si basa sulla velocità di variazione della glicemia stessa riscontrata dal sensore. Se il sistema prevede che il livello della glicemia si stia abbassando troppo ed in pochi minuti si possa giungere ad un evento ipoglicemico, sospende l’erogazione di insulina, scongiurando pericoli e paure. Il sistema Minimed 640G include il nuovo trasmettitore Guardian 2 Link che incorpora ora l’hardware e il software di gestione del monitoraggio continuo del glucosio e l’ultima generazione del sensore Enlite, in grado di controllare i livelli di glucosio con precisione, rapidità, semplicità e discrezione. L’elevata accuratezza del glucometro consente, inoltre, al paziente di inviare i valori glicemici in modalità wireless e di comandare in remoto, con la massima discrezione, la somministrazione del bolo d’insulina. Con la soluzione di telemedicina Carelink è infine possibile scaricare da casa i dati e visualizzare l’andamento del proprio controllo glicemico condividendo le informazioni con il proprio medico specialista. Hanno partecipato all’evento il Sottosegretario alla Salute, Dott.vito De Filippo, il Vicepresidente della 12ª Commissione permanente Igiene e Sanità del Senato, Senatore Maria Rizzotti, Il Direttore della Direzione Generale Farmaci e Dispositivi Medicici del ministero della Salute, Dott.ssa Marcella Marletta, il Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Farmacisti (F.o.f.i.) e Componente della 5ª Commissione permanente Bilancio del Senato, Senatoreandrea Mandelli, l’Onorevole Fabrizio di Stefano, Componente della Commissione Parlamentare per le Questioni Regionali della Camera dei Deputati, il Commissario dell’Istituto Superiore Sanità, il dottorWalter Ricciardi, il Vicepresidente Iii Commissione Sanità e politiche sociali della Regione Lombardia, Angelo Capelli, il Presidente del Comitato paritetico di controllo e valutazione e Componente della Iii Commissione Sanità della Regione Lombardia, Carlo Borghetti, il Direttore Diabetes Research Institute (Dri), Istituto Scienti­fico Ospedale San Raffaele, professore Emanuele Bosi, il Diabetologo Pediatra dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, dottor Riccardo Schiaffini, la paziente Paola Nanni, il Consigliere Nazionale Sid, Professoressaraffaella Buzzetti, il Consigliere Nazionale Amd, il dottorFrancesco Chiaramonte, il Presidente di Diabete Italia, il professor Salvatore Caputo, il Referente Regionale Siedp Lazio per la diabetologia pediatrica, Professoressamaria Luisa Manca Bitti, il Direttore dell’Italian Barometer Diabetes Observatory Foundation (Ibdo), dottorAttilio Martorano e il Direttore Divisione Diabete di Medtronic Italia Luigi Morgese.  
   
   
TICKET SANITARI: TELESCA, FACILITARE ACCESSO AI BENEFICI "REGIONE FVG POTENZIERÀ CONTRASTO A FALSE DICHIARAZIONI ISEE"  
 
 Trieste, 5 marzo 2015 - "La ricaduta sui cittadini del taglio dei ticket per le prestazioni sanitarie sarà seguita dalle strutture della Regione: ovviamente è necessario che anche tutti gli altri attori coinvolti, pubblici e privati, contribuiscano a facilitare l´attuazione di una misura così richiesta e attesa". Lo afferma l´assessore regionale alla Salute e Welfare Maria Sandra Telesca. "La platea dei potenziali beneficiari - spiega Telesca - è stata stimata in circa 200 mila soggetti, molti dei quali già usufruiscono di altre tipologie di sostegno, che presentano o hanno già presentato domanda di elaborazione dell´Isee in tutti i centri a ciò abilitati. L´entrata in vigore della misura è fissata per l´1 maggio, giorno entro il quale gli interessati dovranno essere in possesso della documentazione attestante il proprio Isee. Con questo documento sarà subito possibile accedere direttamente ai benefici". "Ribadiamo dunque l´importanza della collaborazione dei soggetti preposti alle procedure amministrative connesse con l´erogazione della documentazione". Riferendosi ai casi segnalati di false dichiarazioni Isee, Telesca ha indicato che "la Regione intende potenziare il sistema delle verifiche, già svolte attraverso le Aziende sanitarie che fanno i controlli sulle autocertificazioni. Siamo impegnati a evitare qualunque forma di abuso, che inevitabilmente poi danneggerebbe chi ha effettivamente bisogno".  
   
   
CAMPANIA: OGGI ASSESSORE SANITÀ SU CAMPER PER VISITE MEDICHE AI PIÙ BISOGNOSI  
 
Napoli, 5 marzo 2015 – Oggi in piazza Garibaldi dalle ore 18,30 alle 21, l’assessore alle Politiche sociali Bianca D’angelo sarà presente sul camper di House Hospital, dove il personale medico effettuerà visite gratuite a tutti coloro che, impossibilitati ad usufruire delle strutture sanitarie ufficiali, hanno bisogno di interventi per piccole patologie o disturbi generici. L’intervento medico sarà supportato dal Banco Farmaceutico che provvederà alla distribuzione gratuita dei farmaci consigliati. Il camper affiancherà i volontari dell’associazione Lions, che sosterranno come ogni settimana i più bisognosi con al distribuzione di generi alimentari e vestiario. “Dopo il primo incontro dello scorso 19 febbraio – afferma l’assessore D’angelo – in cui ho potuto verificare personalmente l’azione encomiabile di Roberto Milano e di tutti i volontari, che ogni giovedì distribuiscono centinaia di pasti nonché notevoli quantità di vestiario, ho deciso di abbinare a questo intervento il camper medico ed il Banco Farmaceutico allo scopo di fornire un ulteriore servizio agli emarginati, che, spesso, proprio per la loro precaria condizione non utilizzano le strutture pubbliche. “Sono sempre più convinta – conclude l’assessore – che è importante la collaborazione tra pubblico e privato a beneficio di coloro che vivono ai margini della società."  
   
   
PRIVACY: ASSESSORE BOLZANO HA RICHIESTO L’INTRODUZIONE DEL SILENZIO ASSENSO  
 
Roma, 5 marzo 2015 - L’assessora provinciale Martha Stocker ha preso parte il 4 marzo a Roma ad una seduta della Commissione salute nel corso della quale ha posto l’accento sull’enorme impegno burocratico richiesto dalla raccolta del consenso dei pazienti in merito ai loro dati sensibili. Un gruppo di lavoro si occuperà di elaborare una proposta che preveda il “silenzio assenso". Nel corso della seduta della Commissione salute a Roma l´assessora provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Martha Stocker, unitamente alle sue omologhe della Provincia di Trento, Donata Borgonovo Re, e del Friuli-venezia Giulia, Maria Sandra Telesca, ha esposto la problematica relativa al notevole impegno burocratico richiesto dalla raccolta del consenso informato da parte dei pazienti in merito all´utilizzo dei loro dati clinici. Questa procedura è entrata in vigore dalla fine del 2014. Alla luce di quanto esposto dalle tre assessore la Commissione salute ha quindi deliberato all´unanimità la costituzione di un gruppo di lavoro, guidato dalle assessore Stocker, Borgonovo Re e Telesca, incaricato di elaborare, per la Conferenza delle Regioni, una proposta in materia di definizione della privacy dei pazienti. "Il nostro obiettivo è quello di introdurre, nel prossimo futuro, il principio del silenzio assenso" ha sottolineato l´assessora Martha Stocker. In questo modo il paziente, che non intende consentire l´accesso ai suoi dati sensibili da parte del personale sanitario, dovrà dichiararlo in maniera esplicita. "Va comunque sottolineato che, anche con l´adozione del principio del silenzio assenso, l´accesso ai dati sensibili è riservato solamente al personale che ha attualmente in cura il paziente" aggiunge l´assessora. La proposta avanzata dall´assessora Stocker ha quindi incontrato il plauso da parte di tutti i componenti della Commissione, segno evidente che la problematica riguarda anche altre realtà regionali.  
   
   
SANITÀ MARCHIGIANA AI VERTICI IN ITALIA. CRESCONO ANCORA LE PERFORMANCE DEGLI INDICATORI LEA NELLA VALUTAZIONE DEL MINISTERO.  
 
Ancona, 5 marzo 2015 - “Certificazione dopo certificazione, classifica dopo classifica, la sanità marchigiana si attesta saldamente come una delle migliori del Paese, non solo per virtuosità dei conti ma anche per la qualità dei servizi. I risultati del Tavolo 2013 di verifica degli adempimenti dei Lea, i Livelli essenziali di assistenza, istituito presso il Ministero della Salute, conferma le ottime performance della sanità della Regione Marche che, con un lusinghiero punteggio di 191, si posiziona al quarto posto in Italia facendo un balzo di ben cinque posizioni in appena due anni, i più cruciali per l’attuazione della riforma sanitaria. Un premio alla determinazione con cui il governo regionale ha portato avanti tale riforma grazie alla quale, in pochi anni, la sanità marchigiana è passata dalle ultime posizioni in Italia al vertice tra le regioni. Non siamo noi a dirlo, bensì autorevolissimi enti terzi, tutti i tavoli di certificazione nazionale a partire dallo stesso Ministero”. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, commenta la griglia Lea che sarà formalizzata ad aprile dal Ministero della Salute. Una rilevazione particolarmente rigorosa basata su 31 indicatori riguardanti le prestazioni che tutte le regioni devono garantire ai cittadini, analizzando le modalità con cui vengono erogate. Qualche esempio: servizi agli anziani, appropriatezza dei ricoveri ospedalieri, esami come la risonanza magnetica, screening per cervice uterina, mammella, colon retto, prevenzione. Il punteggio massimo ottenibile è 225: assicurarsi 191 punti su così tanti indicatori è motivo di grande orgoglio. Le Marche sono quarte dopo Toscana, Emilia Romagna e Piemonte (quest’ultima, però, è in piano di rientro). Punteggi nella fascia massima vengono registrati dalla quasi totalità degli indicatori. “È la risposta più eloquente – conclude Spacca – a quanti continuano, senza riscontri oggettivi, ad affermare che il risanamento dei conti della sanità marchigiana sia avvenuto a scapito dei servizi. Monitoraggi come quello del Ministero della Salute lo smentiscono e, anzi, promuovono a pieni voti la qualità della nostra sanità, ai vertici in Italia. Una performance che la Regione condivide, ringraziandoli nuovamente per il sacrificio e la dedizione con cui lo hanno reso possibile, con tutti coloro che lavorano nel servizio sanitario marchigiano. C’è la piena consapevolezza che si può ancora migliorare, che alcune criticità permangono. Ma è con orgoglio che, oggi, il governo regionale può rivendicare questo ennesimo, ottimo risultato”.  
   
   
NMS GROUP: IMPEGNO CONCRETO DI REGIONE LOMBARDIA  
 
Milano, 5 marzo 2015 - "Regione Lombardia è fortemente impegnata a salvaguardare il capitale umano che opera all´interno del Centro di ricerche di Nerviano, perché crediamo nelle sue potenzialità e siamo certi che questo momento di difficoltà verrà superato". Sono queste le parole dell´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia Mario Melazzini, che ha incontrato a Palazzo Lombardia i membri del coordinamento delle Rsu del gruppo Nerviano Medical Sciences, in particolare i rappresentanti di Filctem-cgil, Uiltec-uil, per un confronto in merito alla attuale situazione del centro di ricerche alle porte di Milano. Valorizzare Professionalità - L´assessore Melazzini ha ripercorso le principali tappe che riguardano la vicenda di Nms Group, ribadendo l´impegno di Regione Lombardia "a sostenere progettualità che garantiscano la continuità aziendale e valorizzino le professionalità presenti, che rappresentano certamente la vera ricchezza del Centro. Il ritardo del pagamento degli stipendi non è dovuto a problematiche di natura finanziaria del Centro, che anzi è in utile, quanto piuttosto a un processo procedurale che tutti i soggetti coinvolti, Regione in primis, sono fortemente impegnati a superare in tempi molto rapidi". I rappresentanti sindacali hanno manifestato soddisfazione per l´incontro e hanno annunciato che ritireranno la manifestazione prevista per i prossimi giorni.  
   
   
ASSESSORE VENETO INCONTRA ASSOCIAZIONI DISABILI SENSORIALI: “DAREMO CONTINUITA’ AI SERVIZI”  
 
Venezia, 5 marzo 2015 - L´assessore alle politiche sociali Davide Bendinelli ha incontrato in consiglio regionale a Venezia, assieme ai capigruppo, le diverse associazioni venete dei disabili sensoriali. Erano presenti, tra gli altri, il presidente dell´Unione italiana ciechi, il vicepresidente dell´Ente nazionale sordomuti e rappresentanti delle associazioni dei genitori. Bendinelli ha duramente criticato l´operato del Governo che "in maniera irresponsabile, con la legge Delrio e con la legge di stabilità, ha cancellato le Province, trasferito le competenze alle Regioni, ma tagliato i fondi necessari". "Uno scaricabarile indecente - ha detto Bedinelli - ma non per questo lasceremo sole le famiglie. La Regione supplirà a questa vergogna identificando le risorse necessarie a dare continuità ai servizi".  
   
   
SANITA´, L´ASSESSORE PIEMONTE ALLA PRESENTAZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLO SPORT  
 
Torino, 5 marzo 2015 - L’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, è intervenuto alla presentazione dell’Istituzione degli Stati generali dello Sport che si è svolta a Palazzo Lascaris, alla presenza del Presidente del Consiglio regionale, Mauro Laus e degli assessori regionali Ferraris e Pentenero. “La Regione- ha dichiarato Saitta- sta predisponendo in queste settimane il “Piano della Prevenzione” che si prefigge importanti obiettivi di cambiamento: il contrasto di molte patologie non dipende solo dalla sanità, ma coinvolge una pluralità di altri soggetti. Oggi la nostra popolazione in Piemonte invecchia ed ha nuovi bisogni di salute. Serve tanta prevenzione, anche attraverso gli stili di vita, un cambio di rotta che vogliamo impostare con i medici di base perchè prescrivano meno medicine e più movimento fisico.” “Come assessore alla Sanità- ha aggiunto Saitta- è mia intenzione portare al più presto all’attenzione della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni la proposta di modifica del provvedimento dell’ex ministro della Salute Balduzzi che prevede - anche per chi pratica sport solo a livello amatoriale - il certificato della visita medica da agonismo. Questa equiparazione oltre ad un aggravio della burocrazia a carico del cittadino ha finito con il penalizzare in modo rilevante chi intende fare sport a livello amatoriale. Su questo aspetto abbiamo riscontrato da più parti numerose criticità che riteniamo possano essere corrette con un provvedimento specifico del Ministero della Salute.”  
   
   
TIRO CON ARCO; A BEVAGNA CAMPIONATO ITALIANO FIARC  
 
Perugia, 5 marzo 2015 – Sarà Bevagna ad ospitare quest´anno il campionato italiano di tiro con l´arco della Fiarc, la Federazione Italiana Arcieri di Campagna, che si svolgerà dal 24 al 29 agosto prossimi, con un fitto programma di gare ma anche eventi culturali e ricreativi per scoprire la città delle Gaite e il territorio. Il programma è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa a Perugia, a Palazzo Donini, alla quale sono intervenuti l´assessore regionale allo Sport, Fabio Paparelli, il sindaco di Bevagna Analita Polticchia, il presidente degli Arcatores de Mevania Oscar Bettini e, per la Fiarc, Alessandro Salvanti. Presenti l´assessore allo Sport di Bevagna, Rino Trabalza, e numerosi arcieri della compagnia degli Arcatores, che avrà un ruolo di primo piano nell´organizzazione del campionato. "L´umbria – ha rilevato l´assessore Paparelli – ospiterà nel corso di quest´anno, in varie discipline, un campionato mondiale, uno europeo e dieci nazionali assoluti a conferma della valenza delle nostre associazioni e federazioni sportive e della sua centralità nel mondo dello sport, della capacità di organizzare eventi di altissimo livello nazionale e internazionale". "Il campionato italiano di tiro con l´arco che torna ad essere ospitato a Bevagna a distanza di tredici anni dalla prima edizione – ha aggiunto – rappresenta un´occasione straordinaria per la nostra regione poiché coniuga uno sport ricco di valori positivi con la scoperta del territorio e delle sue bellezze. Segna un risultato importante per gli Arcatores de Mevania, protagonisti già della prima edizione del 2002, ma soprattutto è importante per Bevagna e l´Umbria: sono attesi – ha spiegato – oltre settecento atleti, che giungeranno insieme alle loro famiglie, con un sicuro ritorno in termini di attrattività turistica". "È per noi motivo di orgoglio essere stati scelti per lo svolgimento di una competizione di così grande valenza sportiva e sociale, che premia le eccellenze per le quali una piccola città come la nostra ha saputo e sa distinguersi e l´affermazione dei nostri Arcatores a livello nazionale" ha detto il sindaco di Bevagna, Analita Polticchia, sottolineando "la capacità, competenza e passione unita alla bellezza del territorio che hanno fatto ricadere la scelta su Bevagna per il campionato nazionale e che ci richiede uno sforzo organizzativo, ma rappresenta anche una opportunità e una sfida per migliorare la nostra offerta turistica che ci impegniamo con passione a vincere". Il presidente degli Arcatores de Mevania, Oscar Bettini, ha messo in rilievo come la compagnia nel realizzare il campionato Fiarc abbia voluto coinvolgere e rendere partecipe tutta la città, a cominciare dai più piccoli. Il logo di "Bevagna 2015", è stato infatti scelto con un concorso di disegno rivolto agli alunni dell´Istituto comprensivo "Marini" di Bevagna. "Rappresenta la piazza della città, una delle più belle d´Europa, che sarà il punto di ritrovo degli arcieri – ha spiegato – con archi e frecce conficcate nel selciato a dimostrare quanto la passione per la pratica arcieristica sia storicamente radicata nel tessuto sociale di Bevagna". "Per la Fiarc – ha detto Alessandro Salvanti – il campionato nazionale rappresenta il culmine di quanto è stato fatto nel corso dell´anno federale ed è un evento particolarmente importante, cresciuto nel corso degli anni, dalla prima edizione di Bevagna, in termine di partecipanti e livello sportivo". "Dall´umbria – ha proseguito - vogliamo lanciare nuove sfide per l´emergere di una nuova generazione, con nuovi obiettivi anche dal punto di vista sociale. Il tiro con l´arco è un´attività pulita e sana, per tutti, che vede fianco a fianco bambini di sei anni e ultraottantenni, campioni e neofiti: uno sport senza barriere – ha rilevato – che fonde insieme gli aspetti sportivi e sociali". "Le nostre gare – ha concluso Salvanti – si svolgono prevalentemente in campagna e in quelle località in cui c´è un´attenzione particolare al territorio. Bevagna rappresenta al massimo lo spirito della nostra Federazione e delle nostre manifestazioni ed è perfetta per le gare che avranno per scenario il paesaggio collinare umbro. Grazie anche al supporto di Regione e Comune, siamo certi del successo del campionato 2015". Il programma è disponibile sul sito internet degli Arcatores de Mevania, all´indirizzo www.11meva.Com    
   
   
SPORT IN LIGURIA, VIA AL FONDO DI GARANZIA “SALVA IMPIANTI”. RISORSE FINO A 1 MILIONE DA MANCATI CONTRIBUTI NON UTILIZZATI DAI COMUNI  
 
Genova, 5 Marzo 2015 - Con l´approvazione della legge Omnibus, il provvedimento licenziato, martedì 3 marzo, dal consiglio regionale a carattere finanziario e organizzativo, è stato istituito un fondo di garanzia presso Filse per agevolare le esigenze di investimento delle piccole associazioni dilettantistiche che gestiscono impianti sportivi pubblici, in modo da poter ottenere prestiti dalle banche e poter così accendere mutui. "Si tratta di un provvedimento che offre opportunità enormi alle associazioni sportive che intendano effettuare investimenti sull´impiantistica " dando vita ad un moltiplicatore di risorse e garantendo all´associazionismo sportivo di poter intervenire direttamente sugli impianti e sulle strutture", afferma l´assessore allo Sport della Regione Liguria Matteo Rossi. Il Fondo attivato infatti, verrà implementato a partire da oggi da tutte quelle risorse frutto di revoche di contributi regionali a favore delle amministrazioni comunali che, per diverse ragioni, non hanno portato a termine lavori di realizzazione e messa a norma dell´impiantistica sportiva. Si stima che queste risorse, una volta contabilizzate, possano ammontare fino a 1 milione di euro. Aggiunge Rossi: "Molto spesso ci troviamo di fronte a associazioni e società disposte ad investire sugli impianti dove svolgono la propria attività, volontà che però viene negata perché per l´accensione di un mutuo o di altre forme di finanziamento dilazionato occorre fornire adeguate garanzie economiche e patrimoniali che le società non hanno. Grazie all´attivazione di questo strumento, sarà più facile l´accesso al credito per tutto il sistema sportivo ligure, dando un concreto incentivo a fare investimenti per la costruzione e ristrutturazione degli impianti sportivi del nostro territorio, anche attraverso convenzioni mirate e al coinvolgimento di Istituti di credito che offrano formule vantaggiose in termini di moltiplicatori del capitale investito. Uno strumento vitale e che va incontro alle esigenze manifestate dalle associazioni sportive, spesso desiderose di dare il proprio apporto al settore ma impossibilitate ad intervenire perché ingabbiate in macchinose procedure burocratiche che vincolano e limitano le amministrazioni locali nell´effettuare investimenti sugli impianti di proprietà pubblica.  
   
   
LOMBARDIA: RENZI CI DICA CHIARAMENTE SE NON VUOLE PIÙ IL GRAN PREMIO A MONZA  
 
Milano, 5 marzo 2015 - "Se il Governo continua su questa linea, dimenticandosi totalmente di Monza e del nostro Autodromo, è evidente che la volontà è quella di impedire un investimento da parte della Regione per salvare il Gran Premio d´Italia". Lo ha detto l´assessore alla Casa, Housing Sociale, Expo 2015 e Internazionalizzazione delle Imprese di Regione Lombardia, Fabrizio Sala, a proposito della bocciatura, da parte della Commissione Finanze e Attività produttive della Camera, degli emendamenti al Decreto Legge sui Sistemi bancari volti a favorire la defiscalizzazione di un possibile investimento della Regione all´interno del complesso del Parco di Monza. Gli emendamenti sono stati bocciati con la motivazione che non recano disposizioni strettamente connesse o consequenziali a quelle contenute nel testo del Dl. "Renzi a questo punto - ha concluso Sala - ci dica chiaramente qual è il problema: non vuole più il Gran Premio d´Italia o semplicemente non lo vuole a Monza"?