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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Marzo 2015
IN RETE PER CREARE INSIEME UN INTERNET MIGLIORE E IL SID “IN ROSA”  
 
Trento, 5 marzo 2015 - La conferenza stampa è stata occasione per presentare il Safer Internet Month, spin off dell´evento Safer Internet Day tenutosi lo scorso 10 febbraio a Cles, in cui esperti di settore hanno preso in esame la Rete nella sua duplice veste di fonte di informazione e di pericolo per i giovani e le prassi di navigazione efficace e sicura. Da questi stimoli e suggestioni, le Scuole trentine hanno avuto un mese di tempo per rielaborare in misura creativa gli input forniti dagli esperti. Gli esiti di tali rielaborazioni saranno oggetto dell’evento conclusivo del Safer Internet Month il 10 marzo. La conferenza stampa è stata anche occasione di presentazione dell´evento parallelo Sidonne che approfondirà le differenze di genere nel web e si terrà il 6 marzo presso la Scuola Upt di Cles. Il 10 febbraio si è celebrata la giornata internazionale del Safer Internet Day (Sid), che in Trentino ha visto come polo ospitante della 6° edizione il Liceo Russell di Cles. “Creiamo insieme un internet migliore”, è lo slogan dell´evento che ha il fine di attirare l´attenzione dei giovani e della popolazione su temi sempre di forte attualità: i rischi della rete, la cittadinanza digitale, le potenzialità del web e le prassi di navigazione efficace e sicura. Il meeting del 10 febbraio ha dato il via ad un mese di itinerari sperimentali – il cosiddetto Safer Internet Month - nei quali le scuole trentine hanno potuto riformulare, anche attraverso percorsi inediti e creativi, gli stimoli e gli input trasmessi loro dagli esperti di settore e che saranno presentati ufficialmente il 10 marzo presso l´auditorium del Liceo Russell di Cles. Il punto sullo status quo è stato fatto oggi in conferenza stampa, aperta dall’assessora Sara Ferrari che ha introdotto l’evento: “Il tema del rapporto tra il web e i giovani non è eludibile, soprattutto al giorno d’oggi, vista l’incidenza che ha il mondo della rete nella sfera privata e in quella del tempo libero dei giovani e che ha ricadute anche tra le famiglie e nella comunità. L’evento, in collaborazione con le scuole, la Comunità Val di Non e l’Ufficio di Cittadinanza digitale dell’Agenzia per le famiglie, vuole sensibilizzare la società sui rischi e le potenzialità della rete, visto che la conoscenza delle tecnologie può e deve divenire una competenza trasversale nel nuovo approccio alle discipline scolastiche. Venerdì 6 marzo si terrà, inoltre, presso la Scuola Upt di Cles, l’evento parallelo del Sidonne che approfondirà le differenze di genere nel web. La figura della donna – ha proseguito – è troppo spesso distorta e umiliata nella rete, il web ne da’ un’immagine falsata e/o amplificata ed era opportuno indagare anche su questa criticità. Saranno presenti esperti come la dott.Ssa Zanardo autrice del video “Il corpo delle donne” e membro della Commissione nazionale sulla sicurezza digitale, e il Difensore Civico e garante dei minori Daniela Longo che interverrà sulla violazione del web”. Ha preso la parola dopo l’assessora, il dirigente dell´Agenzia provinciale per la famiglia Luciano Malfer che ha spiegato come il Safer Internet Day sia un evento internazionale alla sua 6° edizione in Trentino – che ha visto il coinvolgimento di 25 scuole e oltre 2.000 studenti - mentre il Sidonne è frutto di un’idea creativa dell’Agenzia per la famiglia, nata come spin off del Sid. “In Trentino abbiamo lavorato tanto per essere in prima linea sulle competenze digitali, da un punto di vista dell’”hardware”, ed è ora che si necessiti di approfondire e di lavorare di più sul “software”. E’ bene sottolineare, inoltre, che la veste del Safer Internet Day è cambiata molto con l’edizione dell’anno scorso grazie all’iniziativa dell’Itt Marconi di Rovereto – promotore del Sid 2014 - che ha dato una forma innovativa, soprattutto sotto un profilo tecnologico all’evento: il validissimo team tecnico dell’istituto, con anni di know-how alle spalle in fatto di streaming e videoconferenza, ha dato l’idea di offrire a tutte le scuole del Trentino, contemporaneamente, il medesimo evento, con un abbattimento di costi di investimento, di tempi e di trasporto notevoli.” Presente anche Cristiano Conte della Cooperativa Kaleidoscopio, membro del panel scientifico dell’evento Sid, che ha spiegato come, a differenza delle precedenti edizioni, l’evento da un paio di anni si è smarcato da una mera trasmissione di notizie, dati e informazioni ai giovani “lavoro alquanto sterile e privo di interazione e coinvolgimento degli studenti, e dunque di totale inutilità” a favore di una manifestazione maggiormente interattiva. “Un altro aspetto che abbiamo considerato – ha aggiunto - è il concepire come i giovani e gli adulti siano “in frontiera”, siano “diversamente competenti” nel senso che appartengono a due generazioni distanti tra loro, che è bene inizino a dialogare e a trasmettersi l’un l’altro competenze, conoscenze e abilità. E quindi cosa abbiamo pensato di fare? Di interrogare e coinvolgere direttamente i giovani e di farli riflettere sui pericoli e le opportunità del web e su quali modalità attuare per migliorarlo. I ragazzi sono testimoni autorevoli e, attraverso il loro coinvolgimento, siamo certi che si possano ottenere ben più ampi e validi risultati rispetto al solo parere di esperti e studiosi di settore. In questa edizione abbiamo posto al centro il concetto che la risorsa naturale dei giovani, la loro expertise nelle tecnologie, è la fonte migliore per ottenere concreti risultati.” Nicola Sollecito, Appm Onlus, membro del panel scientifico del Sid, ha invece approfondito le diverse tipologie di lavori portati avanti in questo mese dalle scuole trentine nel riflettere e rielaborare, anche in modo creativo (ad esempio attraverso la realizzazione di video, vignette, performance artistiche), i temi del web e che saranno presentati ufficialmente il 10 marzo presso l´auditorium del Liceo Russell di Cles. “Siamo partiti da alcuni temi su cui fare una riflessione, ad esempio il dato che in facebook gli utenti manifestano costantemente stati di felicità radiosa, il top della forma fisica, animo positivo e brillante: chiaramente non è lo stato che riflette la realtà e i ragazzi, invece, ne sono influenzati e/o cadono come reazione in uno stato di depressione invidiando gli amici in facebook. Un altro tema riguarda il “vivere il mondo social per sentirsi accettati e, dunque, la paura a rimanerne esclusi e il desiderio frenetico a farne parte” Carmen Noldin, Coordinatrice del Distretto Val di Non, che ha spiegato la valenza del progetto per la Comunità di Valle tanto da essere stato inserito nel Programma di lavoro annuale del Distretto famiglia come evento di particolare rilievo, finalizzato alla sensibilizzazione e diffusione dei rischi e delle potenzialità del web e rivolto ai giovani, al mondo scuola e alla popolazione trentina. “La Comunità ha inoltre offerto l’opportunità ai giovani e agli adulti di svolgere percorsi formativi sul tema del cyber bullismo e ha istituito un corso riservato a 20 giovani che verranno formati al fine di alfabetizzare gli anziani e gli adulti sulle tecnologie informatiche per ridurre il gap generazionale. Ha aderito al Sidonne la scuola professionale Upt di Cles, una scuola quasi tutta al femminile, per analizzare l’immagine della donna nel web”. Catia Nardelli, Coordinatrice del Distretto Val di Sole, ha aderito al progetto Sidonne in quanto molte delle studentesse che frequentano l’Upt di Cles provengono dalla Val di Sole e per la forte sensibilizzazione al tema della distorsione dell’immagine della donna nella rete nella sua comunità. Il prossimo anno è nell’intenzione della Comunità di Valle di ospitare la terza edizione del Sidonne.  
   
   
BASILICATA: ASP, ATTIVATO L’AMBULATORIO DI CYBERBULLISMO  
 
Potenza, 5 marzo 2015 - L’ambulatorio è aperto il primo ed il terzo martedì del mese dalle ore 16.00 alle ore 19.00 presso il Consultorio familiare ubicato nella sede Asp di via della Fisica a Potenza. Quattro minori su dieci sono stati testimoni di atti di bullismo online verso coetanei a causa dell’aspetto fisico (67%), per orientamento sessuale (56%) o perché stranieri (43%). Il cyberbullismo è percepito dal 72% di giovanissimi e adolescenti come il fenomeno sociale più pericoloso del proprio tempo (dati Save the Children, Febbraio 2013). In risposta al disagio crescente, appreso dalle notizie di cronaca, l’ A.s.p. Di Potenza ha istituito l’ambulatorio dedicato al contrasto del cyberbullismo la cui attività è finalizzata al riconoscimento precoce della sofferenza psicologica anche attraverso un intervento di rete con la scuola, i Servizi Sociali del Tribunale per i Minorenni, l’Associazione di Promozione Sociale “Il cielo nella Stanza” e il Dipartimento di Salute Mentale. Quando indicato, il minore sarà sostenuto attraverso percorsi individuali e di gruppo. L’attività di prevenzione sarà prevalentemente svolta in ambito scolastico e diretta a discenti, genitori e docenti. L’ambulatorio nasce sul modello dell’omonimo ambulatorio istituito presso il Policlinico Gemelli nel marzo 2014, diretto dal prof. Federico Tonioni con cui è in atto una collaborazione scientifica. Fanno parte dell’equipe dell’ambulatorio: la dott.Ssa Marilena Pappadà, Psicologa presso il Consultorio Familiare di Potenza diretto dalla dott.Ssa Liliana Romano, la dott.Ssa Carmela Cozza Assistente Sociale presso il Consultorio, il dott. Andrea Barra Psichiatra presso il Dipartimento di Salute Mentale, dott.Ssa Maria Livigni pediatra consultoriale. Collaborerà la dott.Ssa Simona Basentini Psicologa, volontaria dell’Associazione “Il cielo nella Stanza”, come da protocollo di intesa che l’Asp ha stipulato per un azione di sinergia sul territorio. Il bullismo è un comportamento prevaricatorio, aggressivo, reiterato, ed intenzionale, messo in atto da uno o più individui definiti bulli, nei confronti di un altro individuo designato come vittima. La progressiva diffusione di strumenti tecnologici e il loro utilizzo online ha comportato nel corso degli anni una amplificazione della frequenza e della intensità delle comunicazioni che, in particolare nel caso dei minori, non consente un adeguato controllo da parte degli adulti. Questa moderna modalità di interagire con i coetanei, ha consentito anche lo svilupparsi di nuove forme di aggressività agita dal gruppo, definita cyberbullismo che pur esprimendosi attraverso le già note caratteristiche del bullismo, si articola in tempi e confini spaziali offerti da internet che sono fuori dall’ordinario controllo esercitato dalla precedente generazione di genitori, con il risultato che gli adulti a cui oggi è affidata la funzione educativa, si trovano impreparati a comprendere e ad intervenire in maniera efficace.  
   
   
ERICSSON/MARCIANISE, TRA APERTURE E SPERANZE LA VERTENZA REGISTRA PASSI AVANTI DOMANI ASSEMBLEA DI FABBRICA, IL 9 NUOVA CONVOCAZIONE DEL TAVOLO  
 
Roma, 5 marzo 2015 - Alla luce di alcune aperture sulle garanzie occupazionali e sulle prospettive produttive per i prossimi anni, la vertenza relativa alla cessione dello stabilimento Ericsson di Marcianise (Caserta) a Jabil fa registrare- per comune giudizio delle parti- passi avanti ed una comune disponibilità a confrontarsi nel merito del Piano Industriale. Lo sblocco si è manifestato oggi, al Ministero dello Sviluppo Economico, nel corso di una lunga riunione che- aperta dal Vice Ministro Claudio De Vincenti e coordinata dal Responsabile dell’Unità di Gestione delle Crisi Industriali Giampiero Castano- ha visto la partecipazione dell’Assessore al Lavoro della Regione Campania Severino Nappi, dei massimi dirigenti italiani delle due multinazionali, dei Sindacati nazionali e territoriali dei Metalmeccanici e delle Rsu. “L’importante- ha detto De Vincenti aprendo i lavori - è fare passi avanti e rendere questa importante operazione capace di dare risposte alle giuste esigenze poste dai lavoratori”. E di passi avanti hanno parlato anche l’Assessore Nappi e i sindacalisti intervenuti nel dibattito. Domani, a Marcianise, assemblea di fabbrica durante la quale verranno riferiti gli esiti dell’incontro odierno. Il Tavolo è stato convocato nuovamente per il 9 marzo.  
   
   
SCUOLA. 1.191 DOCENTI IN PIÙ NELL’ORGANICO DELL’EMILIA-ROMAGNA  
 
Bologna, 5 marzo 2015 – Soddisfazione della Regione per l’incremento di 1.191 posti della dotazione organica di diritto del personale docente in regione per il prossimo anno scolastico, stabilito dal decreto interministeriale predisposto dal Miur con il ministero dell´Economia. “Il Ministero ha risposto alle nostre richieste – spiega l’assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi - riconoscendo che l’Emilia-romagna è la regione italiana che ha registrato negli ultimi anni l’incremento maggiore di studenti e che in passato aveva sofferto molto sul piano degli organici per i tagli lineari”. Saranno 44.754 complessivamente i docenti in Emilia-romagna nell’anno scolastico 2015-2016, 39.346 posti normali e 5.408 di sostegno. Invariata la dotazione organica rispetto al precedente anno scolastico per la scuola dell’infanzia, dove vengono confermati 4.385 posti, mentre aumentano di 116 i posti per la scuola primaria, diventando 14.532. Cresce anche la dotazione per la scuola secondaria di primo grado 7.616, 62 posti in più rispetto a quest’anno, e per la scuola secondaria di secondo grado 12.813, 318 posti aggiunti. Per quanto riguarda il sostegno, si avranno 695 posti in più rispetto a quest’anno per un totale di 5.408 posti.  
   
   
ANCONA: “APPRENDIMENTO PERMANENTE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE", VENERDÌ IL CONVEGNO AL RIDOTTO DELLE MUSE.  
 
Ancona, 5 marzo 2015 - Venerdì 6 marzo 2015, a partire dalle ore 9.00, presso la Sala del Ridotto del Teatro delle Muse di Ancona, la Regione Marche organizza un convegno dedicato alle politiche per l’apprendimento permanete e la certificazione delle competenze. L’evento è rivolto a tutti gli operatori del sistema di istruzione, formazione professionale e lavoro delle Marche. All’incontro, aperto dall’assessore regionale Marco Luchetti, parteciperanno rappresentanti della Regione, del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, dell’Isfol - Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori, del Coordinamento delle Regioni e del partenariato economico e sociale. “L’iniziativa ha l’obiettivo di informare e proporre una riflessione sulle innovazioni normative, a livello nazionale e regionale, nell’ambio delle politiche per la formazione e il lavoro – evidenzia Luchetti – Le sfide poste dalla crisi in atto richiedono nuove competenze e nuove opportunità. Come Regione proporremo un focus sul nostro progetto Va.li.co (Validazione libretto competenze) per favorire l’occupazione over 45 attraverso il riconoscimento delle competenze apprese in contesti non formali e con standard minimi di servizio. Va.li.co rappresenta un fondamentale diritto di cittadinanza e uno strumento imprescindibile per le politiche attive del lavoro anche a favore delle persone diversamente abili. Sarà, poi, ribadita la funzione del Libretto formativo del cittadino quale strumento prioritario in cui registrare le competenze apprese nel corso della propria esperienza scolastica, professionale, personale. Nello specifico, verranno presentati nuovi dispositivi e strumenti realizzati e in fase di implementazione, da parte della Regione Marche, con particolare riferimento alla recente adozione del Repertorio dei profili professionali”.  
   
   
ASSESSORE LOMBARDIA: GRANDI RISULTATI GRAZIE A POLITICHE A FAVORE SCUOLE PARITARIE  
 
Roma, 5 marzo 2015 - "E´ nostro dovere, in quanto istituzioni, fare in modo che siano le famiglie a scegliere quale educazione dare ai propri figli. Storicamente le scuole paritarie svolgono un ruolo educativo e formativo indispensabile per l´intero tessuto sociale". Lo ha detto Valentina Aprea, assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro in Regione Lombardia, intervenendo al Convegno "Scuola pubblica statale e scuola pubblica paritaria: passi condivisi per un cambiamento" svoltosi quest´oggi nella Sala Regina della Camera dei Deputati. In Lombardia Iscritti A Paritarie E´ Del 18% - "Regione Lombardia, dal 2001 ha attivato il Buono Scuola per sostenere concretamente le famiglie nel pagare la retta delle scuole paritarie. Ancora nel 2015, Regione Lombardia ha stanziato 28 milioni di euro, per le famiglie con minori risorse economiche. Grazie anche alle politiche regionali in Lombardia il numero di studenti iscritti alle scuole paritarie raggiunge quasi il 18 per cento del totale degli studenti", ha proseguito Valentina Aprea, riferendosi ai dati che riguardano le iscrizioni alle scuole paritarie: sulla totalità degli iscritti alle scuole paritarie a livello nazionale, il 25,5 per cento è in Lombardia. Dal Governo Ancora Troppo Poco - "Nonostante la legge statale riconosca le scuole paritarie a pieno titolo parte del sistema educativo pubblico e sebbene queste svolgano un ruolo indispensabile nel sistema educativo, esse non sono sufficientemente sostenute economicamente. La nostra parte politica opposta - ha sottolineato - è ancora intrappolata nell´equazione pubblico uguale statale: una posizione antistorica e antieuropea, dove i discorsi ideologici sono superati da decenni e vi è una piena e reale parità tra scuole statali e del privato sociale. Si tratta di un tema che non può più essere ignorato o posticipato". Lombardia Ha Sistema Efficiente - "Le anticipazioni di una possibile detrazione fiscale per le famiglie con figli alle scuole paritarie nel disegno di legge sulla buona scuola sono evidentemente insufficienti. Ciò nonostante anche questa timida proposta ha innescato il solito riflesso condizionato di reazione statalista da parte della parte politica opposta" ha spiegato l´assessore lombardo. "Regione Lombardia è da tutti riconosciuta come un esempio di efficienza anche nel sistema educativo ed i risultati dimostrano quanto siano proficue le politiche regionali in favore della libertà di scelta". Modello Da Esportare - "Il modello lombardo - ha ancora detto - dovrebbe essere esportato a livello nazionale. La Buona Scuola deve tenere conto della libertà di scelta delle famiglie, pilastro fondamentale anche dei modelli d´istruzione europei. Purtroppo il semestre europeo a guida italiana avrebbe potuto essere un´occasione importante per focalizzare l´attenzione su questo tema, mentre è stata un´altra occasione sprecata". La Questione E´ Da Sempre Ideologica. "Bisogna definitivamente archiviare ogni approccio ideologico - ha concluso l´assessore - e guardare soltanto all´interesse del sistema educativo e delle famiglie. Libertà di scelta, costi standard, ed efficienza devono essere i principi fondanti della cosiddetta Buona Scuola".  
   
   
GLI STUDENTI TRENTINI E IL LORO FUTURO: VENERDÌ 6 MARZO IL CONVEGNO  
 
Trento, 5 marzo 2015 - In un’ottica internazionale dove si collocano i nostri studenti? Provare ad essere più ambiziosi è un traguardo a portata di mano? Gli studenti bravi oggi, saranno buoni imprenditori domani? A queste e ad altre domande risponderà il Convegno “Gli studenti trentini e il loro futuro. I risultati delle rilevazioni Pisa e Invalsi” organizzato dal Dipartimento della Conoscenza e da Iprase in collaborazione con il Comitato Provinciale di Valutazione. L’appuntamento è per venerdì 6 marzo, dalle ore 9.30, presso l’Aula Magna dell’Istituto di formazione professionale Servizi alla Persona e del Legno “Sandro Pertini” in Viale Verona141 a Trento. Nella primavera 2012 si è tenuta la quinta edizione del programma per la valutazione internazionale dell’allievo (Pisa), un’indagine triennale sulle competenze degli studenti quindicenni di oltre 65 Paesi. I risultati di Pisa 2012 rivelano come gli studenti della Provincia di Trento si attestino ad un livello di competenze molto elevato. Il convegno vuole riflettere sui risultati ottenuti dagli studenti trentini allo scopo di individuare i contenuti dell’agenda per i prossimi anni. Creare l’occasione per un’interazione con le informazioni derivanti da Pisa 2012 e Invalsi 2013, accrescere la consapevolezza dei livelli di qualità della scuola trentina e individuarne le possibilità di miglioramento sono alcune delle tematiche che saranno discusse nell’ambito di questo importante appuntamento rivolto a docenti, dirigenti scolastici, rappresentanti di categorie imprenditoriali e organizzazioni sindacali, studenti e genitori. Il convegno, che inizierà alle 9.30 e si concluderà alle 17.00, vedrà gli interventi di Livia Ferrario, dirigente generale del Dipartimento della Conoscenza, Mario Dutto, presidente Iprase, Luciano Covi, direttore Iprase, Francesca Borgonovi, Team Pisa/oecd, Tommaso Agasisti, Politecnico di Milano, Paolo Sestito, Banca d’Italia, Antonio Schizzerotto, Università di Trento. Nel pomeriggio 5 tavole rotonde a sessioni parallele permetteranno di approfondire altrettante tematiche specifiche. Apre il convegno il presidente della Provincia autonoma di Trento con competenza in materia di Istruzione Ugo Rossi con un intervento dal titolo “Studenti oggi, protagonisti domani”.  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA ITALIA, RESPONSABILITA´ AMBIENTALE: PROPRIETARI NON RESPONSABILI DELL’INQUINAMENTO DEI LORO TERRENI TENUTI SOLO A RIMBORSARE LO STATO PER LE MISURE DI RIPARAZIONE  
 
Lussemburgo, 5 marzo 2015 - In base alla direttiva sulla responsabilità ambientale , l’operatore che gestisce un sito deve, in linea di principio, sopportare i costi delle misure di prevenzione e di riparazione adottate in risposta al verificarsi di un danno ambientale nel sito. Tali costi non sono a suo carico se egli può provare che il danno è stato causato da un terzo. La direttiva consente comunque agli Stati membri di adottare norme più severe. Tra il 2006 e il 2001, le società Tws Automation, Ivan e Fipa Group sono divenute proprietarie di diversi terreni situati nella provincia di Massa Carrara, in Toscana. Detti terreni erano gravemente contaminati da sostanze chimiche in seguito alle attività economiche svolte dai precedenti proprietari, appartenenti al gruppo industriale Montedison, i quali producevano in tali siti insetticidi e diserbanti. Ancorché i nuovi proprietari non fossero autori della contaminazione, le autorità italiane hanno ordinato loro di realizzare una barriera idraulica di emungimento per la protezione della nappa freatica. Il Consiglio di Stato, adito in appello con ricorsi avverso le corrispondenti decisioni amministrative, ha constatato che la legislazione italiana non consente di imporre al proprietario non responsabile della contaminazione la realizzazione di misure di prevenzione e di riparazione e limita la sua responsabilità patrimoniale al valore del suo terreno. Il Consiglio di Stato chiede alla Corte di giustizia se tali norme nazionali siano compatibili con il principio «chi inquina paga» cui dà attuazione la direttiva. Nella sua sentenza odierna, la Corte risponde che la normativa italiana è conforme alla direttiva. Per giungere a tale conclusione la Corte ricorda la costante giurisprudenza in base alla quale il principio «chi inquina paga» (articolo 191, paragrafo 2, Tfue), si rivolge all’azione dell’Unione, cosicché tale disposizione non può essere invocata in quanto tale da privati o da autorità amministrative. La Corte si dedica, quindi, all’analisi dei presupposti della responsabilità ambientale, quali previsti nella direttiva, soffermandosi, in particolare, sulla nozione di «operatore» e sulla necessità della sussistenza di un nesso causale tra l’attività dell’operatore e il danno ambientale. A tal proposito, la Corte precisa che le persone diverse dagli operatori non rientrano nell’ambito di applicazione della direttiva e che, quando non può essere accertato alcun nesso causale tra il danno ambientale e l’attività dell’operatore, tale situazione non rientra nel diritto dell’Unione, bensì nel diritto nazionale.  
   
   
LA REGIONE BASILICATA CAPOFILA DI AQUA 2015  
 
 Potenza, 5 marzo 2015 - Esperti, futurologi e visionari temono che le guerre del ventunesimo secolo scoppieranno a causa dell´acqua, un bene che va esaurendosi e su cui potrebbero innescarsi conflitti epocali. Pur non volendo essere così catastrofisti, una cosa è certa: l’acqua è una risorsa primaria non rinnovabile, preziosa e irrinunciabile per il nostro ecosistema, per cui occorre una netta sterzata dal punto di vista culturale. E’ noto, infatti, che abitudini e stili di vita ne possono condizionare, nel bene e nel male, l’utilizzo, e dunque occorre essere educati al risparmio, al riciclo, alla gestione efficiente ed efficace di una risorsa che genera vita, di una forza motrice che genera economia. Nella consapevolezza di dover diffondere al mondo questo messaggio, la Regione Basilicata si è fatta promotrice e capofila di “Aqua2015”, un progetto tematico in cui sono coinvolte altre sette regioni o province autonome (Molise, Piemonte, Umbria, Emilia Romagna, Lazio, le Province Autonome di Trento e Bolzano). Si tratta di un’iniziativa collegata ad Expo 2015, che ha come titolo “Acqua come fonte di vita, nutrimento, alimentazione” e che intende guardare al futuro attraverso strumenti innovativi, tecnologie agevolatrici, nuova consapevolezza su tutti i temi che riguardano l’acqua generando una diversa filosofia di vita, ecologica e sostenibile; un segno di rinnovamento che ha la sua origine nel reticolo di corsi d’acqua naturali e artificiali, e nel ruolo che l’acqua ricopre all’interno della dieta mediterranea. «Il nostro essere capofila – dichiara il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella – è emblematico rispetto all´importanza strategica che attribuiamo all´acqua, intesa come risorsa economica ma anche come elemento territoriale caratterizzante, fattore di coesione sociale, simbolo di tradizione, patrimonio materiale e immateriale su cui costruire il nostro futuro». Tre le tappe fondamentali del progetto: il 22 marzo 2015, in tutte le regioni coinvolte, in contemporanea, verranno realizzati eventi a tema: visite guidate a fonti, sorgenti, fiumi, shooting fotografici, flashmob, dimostrazioni e divulgazioni scientifiche e tanto altro, garantendo un coinvolgimento ampio e diffuso della popolazione. Il 9 maggio a Milano, si terrà un evento ludico divulgativo; un viaggio emozionale attraverso le peculiarità delle regioni partecipanti, che fra le altre cose rappresenteranno le esperienze più interessanti emerse in ciascun territorio il 22 marzo. A ottobre, infine, a Matera (capitale europea della cultura 2019, che proprio nella gestione millenaria della risorsa acqua ha trovato uno dei tematismi che le ha consentito di vincere il titolo) si svolgerà un evento di caratura internazionale e ad elevato peso scientifico, con riferimento all’intero Bacino del Mediterraneo. Ma il progetto non finirà lì: anzi, probabilmente i sei mesi dell’esposizione universale saranno solo l’innesco di una progettualità che potrà vedere ancora insieme i partner su un tema destinato a trovare una sua dimensione permanente, un vero e proprio stato esistenziale su cui riflettere, osservare e agire.  
   
   
ABRUZZO: D´ALFONSO, PRESIDIO A TUTELA PATRIMONIO AMBIENTALE INAUGURATA LA NUOVA STAZIONE DI PERETO  
 
l´Aquila, 5 marzo 2015 - "Sono contento che questa cerimonia inaugurale avvenga in un piccolo Comune a testimonianza del fatto che non è vero che ciò che è piccolo è condannato ad essere ininfluente. Questa è la porta d´Abruzzo con un patrimonio di qualità ambientale che si innesta in uno dei siti più importanti per l´attrattiva anche produttiva . Per questo c´è bisogno di elevare la capacità di presidio, di sguardo e di osservazione a tutela del nostro patrimonio ambientale". Lo ha detto il Presidente della Giunta regionale Luciano D´alfonso intervenendo questa mattina alla cerimonia inaugurale della nuova stazione del corpo Forestale dello Stato,dopo la chiusura della struttura di Carsoli insieme all´Assessore all´Agricoltura Dino Pepe. La stazione è stata realizzata nei locali messi a disposizione dal Comune in piazza Salvo D´acquisto. Alla cerimonia hanno preso parte anche il Capo della forestale Cesare Patrone, il comandante regionale Ciro Lungo, quello provinciale Nevio Savini, il Sindaco di Pereto, Bruno Ranati e il prefetto dell´Aquila Francesco Alecci. Dopo la benedizione della nuova struttura a cura del Vescovo di Avezzano Mons. Pietro Santoro, il taglio del nastro è stato affidato ai bambini dell´istituto scolastico "Salvo D´acquisto" di Pereto. "La Piana del Cavaliere - ha aggiunto D´alfonso - rappresenta un rettangolo formidabile, baciato da Dio, per la raggiungibilità e la miniera di relazioni dovuta alla vicinanza con Roma. Oggi è una giornata di festa perché c´è un ritorno della sede di servizio concernente uno dei beni non negoziabili: il rapporto tra cittadino-collettività e natura-creato. Avere personale preparato, attrezzato che si dispiega a tutela di questo patrimonio inestimabile mi fa dire davvero grazie perché ci siete e perchè state facendo un lavoro di supporto straordinario con la Regione attraverso l´stituto della convenzione , una collaborazione davvero riuscita. Sono convinto che questa intesa non solo serva ma sia assolutamente necessaria per tutelare quanto Dio ci ha donato dal punto di vista delle bellezze, delle irripetibilità del paesaggio e dell´ambiente. Anzi, dobbiamo incrementare ulteriormente forme di collaborazione ad esempio sugli scarichi abusivi nei fiumi che rischiano di danneggiare in termini irrimediabili il nostro mare ma anche gli spazi che sono carichi di bellezza dei nostri parchi. C´è l´impegno di questa Amministrazione verso i piccoli Comuni ? ha concluso - affinchè sia possibile, anche qui, la vita, lo spostamento e la mobilità fermo restante la necessità di arrivare da parte di queste realtà ad un ragionamento aggregativo, di tendenza alla fusione". L´assessore Pepe ha sottolineato come la biodiversità sia una ricchezza per la nostra regione . "Insieme alla Forestale - ha detto Pepe - possiamo fare grande la nostra regione dei parchi, delle aree protette e dell´agricoltura d´eccellenza. E´ importante ricordare anche l´impegno del consiglio regionale che, qualche tempo fa, ha approvato all´unanimità una risoluzione per tutelare le specificità del Corpo forestale dello Stato nell´ambito delle riforme dell´Amministrazione centrale".  
   
   
MANIAGO: VIVAIO PASCOLON, CONCLUSI INTERVENTI PER UTENTI E SCUOLE  
 

Udine, 5 marzo 2015 - Recentemente nel vivaio Pascolon di Maniago, gestito dalla Regione Friuli Venezia Giulia, sono stati ultimati alcuni interventi che hanno migliorato la fruibilità per gli utenti. La sede è stata resa più visibile con un nuovo pannello informativo presso l´ingresso e con tre pali porta-bandiere posizionati davanti al capannone aziendale. E´ stato inoltre tracciato con tabelle segnaletiche il percorso naturalistico che in circa 15 minuti consente di visitare il soprastante bosco Pascolon. Si tratta di una formazione tipica della fascia pedemontana, a prevalenza di querce, castagno, orniello e acero di monte, arricchito da varie specie esotiche di impianto artificiale. Complessivamente, su una superficie di circa due ettari, si trovano una trentina di specie diverse di alberi e di arbusti tutte indicate con una tabella recante nome scientifico e volgare. "Il vivaio Pascolon rappresenta un patrimonio importante per l´intero nostro territorio, perché è custode della nostra straordinaria ricchezza naturale, che la Regione tutela con grande impegno", ha commentato il vicepresidente e assessore regionale alle Risorse agricole e forestali Sergio Bolzonello. "Con questi interventi incoraggiamo la fruizione di questa realtà per finalità legate anche alla didattica naturalistica e forestale, favorendo così un percorso di conoscenza del nostro patrimonio rivolto soprattutto alle giovani generazioni", ha aggiunto Bolzonello. Il sito è a disposizione, infatti, anche di scolaresche interessate alla visita. Presso il vivaio, inoltre, avviene la produzione di piantine forestali a radice nuda di provenienza locale che possono essere richieste da privati cittadini e da enti pubblici. Il seme con cui si attua la produzione è raccolto esclusivamente da siti regionali selezionati e ciò da maggiori garanzie alle piante di disporre di un codice genetico idoneo al nostro ambiente. Mediamente negli ultimi anni dal vivaio di Maniago sono state distribuite circa 20.000 piantine. Il modulo per la domanda, come per gli altri vivai forestali regionali di Tarcento e di Verzegnis, è reperibile sul sito della Regione al link: http://www.Regione.fvg.it/rafvg/cms/rafvg/economiaimrese/
agricoltura-foreste/foreste/Foglia10/

  

 
   
   
GROSSETO, PRESENTATO STUDIO SULLA PRESENZA DI SEDIMENTI IN OMBRONE E ALBEGNA  
 
Firenze, 5 marzo 2015 - Un accurato check-up sulle condizioni di Ombrone e Albegna, in particolare in relazione ai sedimenti presenti nell´alveo dei due fiumi è da oggi a disposizione per valutare se e dove intervenire al fine di attenuare il rischio di esondazioni. La ricerca, commissionata dalla Regione e realizzata dall´Università di Firenze è stata presentata oggi a Grosseto in due distinti incontri cui hanno partecipato rappresentanti dei Comuni, tecnici, esponenti di associazioni e comitati. "E´ la prima volta che viene realizzato un lavoro di questo tipo" ha commentato l´assessore regionale all´ambiente Anna Rita Bramerini. "Questi studi – ha aggiunto - ci offrono un contributo rigoroso e attento sulle condizioni di questi corsi d´acqua e sui materiali solidi in essi presenti. Ora sappiamo dettagliatamente dove ci sono situazioni di deposito (dove cioè c´è più materiale sedimentato di quanto dovrebbe), dove al contrario esiste una situazione di erosione. Questo ci permetterà di orientare meglio gli interventi di prevenzione del rischio idraulico e di renderli più efficaci e appropriati". L´esigenza di approfondire la situazione di Ombrone e Albegna e di altri corsi d´acqua della Toscana sugli aspetti di natura idraulica, idrogeologica e anche sedimentologica era emersa a seguito degli eventi alluvionali del 2012. A tal fine nello stesso anno è stato stipulato un accordo di collaborazione scientifica tra Regione Toscana e Università degli studi di Firenze. Tra le molteplici attività condotte nell´ambito dell´accordo vi sono stati approfondimenti sul tema del trasporto di detriti, per capire quanto avesse potuto influire su quanto avvenuto e dove intervenire per prevenire il rischio. Secondo i risultati presentati oggi si è ravvisata per l´Ombrone una situazione di sostanziale equilibrio, e presenta solo alcune zone localizzate di deposito o di erosione. Per l´Albegna è stata a sua volta evidenziata una situazione di deposito di detriti a monte della Marsiliana. Per il corso di entrambi i fiumi è stato presentata una analisi dettagliata utile per una prima valutazione, ma soprattutto per l´individuazione degli interventi necessari.  
   
   
MARCHE: NEVICATE ECCEZIONALI DEL 2012, AL VIA LE PROCEDURE PER IL RIMBORSO DEI DANNI AGLI IMMOBILI PUBBLICI.  
 
Ancona, 5 marzo 2015 - La Giunta regionale ha definito i criteri, le modalità e le procedure per accedere ai contributi destinati al ripristino degli immobili pubblici danneggiati della eccezionali nevicate del 2012. Saranno disponibili 3 milioni e 391 mila euro, ancora non trasferiti dallo Stato, la cui assegnazione richiede comunque la predisposizione di una graduatoria. “Per procedere alla liquidazione dei danni al patrimonio pubblico, appena arriveranno le risorse statali – spiega l’assessore alla Protezione Civile, Paola Giorgi – è necessario stabilire l’ordine di accesso ai contributi, sulla base dei criteri che sono stati individuati. Gli enti pubblici che hanno segnalato gli immobili compromessi nel termine previsto del 30 marzo 2012, dovranno inviare la richiesta di contributo entro 30 giorni dalla notifica della delibera che la Giunta regionale ha approvato nella seduta del 2 marzo”. Dal 1° al 13 febbraio 2012 il territorio marchigiano è stato interessato da eccezionali precipitazioni nevose, causando disagi alla popolazione e danni ingenti al patrimonio edilizio e infrastrutturale. La presidenza del Consiglio dei ministri ha riconosciuto lo stato di calamità e ha assegnato oltre 17 milioni di euro a favore delle Marche per i ripristini. Somma stanziata in più annualità e in parte ridotta con i provvedimenti di contenimento della spesa pubblica. Comuni e Province hanno segnalato alla Regione i danni subiti al patrimonio pubblico e privato. La Giunta regionale ha approvato il programma degli interventi finanziati con i fondi statali e stabilito l’ordine di priorità. Per gli immobili pubblici danneggiati sono disponibili 3,391 milioni di euro che verranno assegnati come contributi in conto capitale sulla base della graduatoria che verrà predisposta secondo i criteri individuati dalla Giunta regionale.  
   
   
PROGETTO COMUNE SU AFFIDAMENTO RACCOLTA RIFIUTI MURO LUCANO  
 
Potenza, 5 marzo 2015 - Rimaniamo basiti nel leggere che l’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione) è impegnata in un’opera di verifica in merito all’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti e, nell’arduo tentativo di vederci chiaro, vuole porre alcune domande all’Amministrazione Comunale, in particolare al Sindaco Mariani. E’ quanto si legge in una nota del Coordinamento Progetto Comune Muro Lucano. In prima istanza, il gruppo politico “Progetto Comune” vorrebbe sapere quali sono le altre gare d’appalto attenzionate dall’Anac, oltre alla gara d’appalto sulla raccolta differenziata, di cui tanto si è scritto. Vorrebbe altresì comprendere in che termini si sono espressi i relatori dell’Autorità Nazionale Anticorruzione e cosa hanno contestato in merito alle procedure di affidamento della gara di appalto. Infine, vorrebbe conoscere quali risposte ha fornito sull’intera vicenda il Comune di Muro Lucano. Il gruppo politico “Progetto Comune” ha espresso tutti i predetti quesiti in maniera ufficiale attraverso un’interrogazione consiliare ed una richiesta di accesso agli atti. Il gruppo politico “Progetto Comune” intende la politica come atto di trasparenza; il Sindaco di Muro Lucano interpreta la politica come sinonimo di mero potere fine a se stesso. Oltre al Sindaco, però, esistono altri attori politici che, al momento, fungono da comparse o persino da guitti, e ci si chiede quale sia la posizione assunta dalla maggioranza consiliare di fronte a questa sequela di interventi da parte dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. Il gruppo politico “Progetto Comune” auspica che le sue stesse perplessità, lacerino le menti e il cuore di chi potrebbe incidere nella politica di governo di questa città.