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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Aprile 2015
ISTITUTO TUMORI, ASSESSORE LOMBARDIA: GARANTITI FONDI PER STRUTTURA ECCELLENZA  
 
Milano, 16 aprile 2015 - Nel corso del 2014, Regione Lombardia ha destinato quasi 13 milioni di euro all´Istituto Nazionale dei Tumori su diversi capitoli: contributi per la Rete Oncologica Lombarda, fondi per l´assorbimento del personale di ricerca, maggiorazioni tariffarie e ricerca pre clinica e clinica. Lo ha ricordato il vice presidente e assessore alla Salute della Regione Lombardia Mario Mantovani, intervenendo alla Giornata della Ricerca della Fondazione Irccs Istituto nazionale dei Tumori. Contratti Per Ricercatori - "I molti contributi - ha spiegato il vice presidente - rappresentano il riconoscimento per una struttura di eccellenza a livello nazionale e internazionale. Si tratta di un segnale importante da parte di Regione Lombardia e intendiamo andare avanti in questa direzione". Mantovani ha sottolineato in particolare i fondi (1,2 milioni) per il riassorbimento dei ricercatori, prima pagati con contratti relativi all´assistenza, nell´ambito dei contratti di ricerca. "E´ un tema - ha spiegato - che dobbiamo affrontare una volta per tutte insieme all´università, perché, se non lo facciamo in Lombardia, nessuno in Italia ci penserà". Irccs In Testo Riforma - "Nella riforma su cui stiamo lavorando - ha aggiunto Mantovani - ci sarà la parola Irccs e sarà contenuto il riconoscimento del loro ruolo. Sono convinto che possiamo guardare avanti con coraggio perché ci stiamo facendo onore in Italia e in Europa; la ricerca è essenziale per lo sviluppo e la crescita della Lombardia". Nel corso del 2014, Regione Lombardia ha destinato quasi 13 milioni di euro all´Istituto Nazionale dei Tumori su diversi capitoli: contributi per la Rete Oncologica Lombarda, fondi per l´assorbimento del personale di ricerca, maggiorazioni tariffarie e ricerca pre clinica e clinica. Lo ha ricordato il vice presidente e assessore alla Salute della Regione Lombardia Mario Mantovani, intervenendo alla Giornata della Ricerca della Fondazione Irccs Istituto nazionale dei Tumori. Contratti Per Ricercatori - "I molti contributi - ha spiegato il vice presidente - rappresentano il riconoscimento per una struttura di eccellenza a livello nazionale e internazionale. Si tratta di un segnale importante da parte di Regione Lombardia e intendiamo andare avanti in questa direzione". Mantovani ha sottolineato in particolare i fondi (1,2 milioni) per il riassorbimento dei ricercatori, prima pagati con contratti relativi all´assistenza, nell´ambito dei contratti di ricerca. "E´ un tema - ha spiegato - che dobbiamo affrontare una volta per tutte insieme all´università, perché, se non lo facciamo in Lombardia, nessuno in Italia ci penserà". Irccs In Testo Riforma - "Nella riforma su cui stiamo lavorando - ha aggiunto Mantovani - ci sarà la parola Irccs e sarà contenuto il riconoscimento del loro ruolo. Sono convinto che possiamo guardare avanti con coraggio perché ci stiamo facendo onore in Italia e in Europa; la ricerca è essenziale per lo sviluppo e la crescita della Lombardia".  
   
   
CONTRATTO RICERCATORI: POSTO PROBLEMA SUI TAVOLI NAZIONALI  
 
Roma, 16 aprile 2015 - "In occasione della Giornata della Ricerca 2015 promossa dall´Istituto Nazionale Tumori di Milano, ho ribadito la necessità di tutelare maggiormente il ruolo dei ricercatori lombardi, attraverso la definizione a livello nazionale di formule contrattuali più adeguate al loro fondamentale ruolo, anche all´interno degli Irccs lombardi. Ho posto il tema sul tavolo del Governo, incontrando a Roma il Ministro Marianna Madia". Così ha dichiarato Mario Mantovani, vicepresidente ed Assessore alla Salute di Regione Lombardia a margine del colloquio a Roma con il titolare del Dicastero per la Semplificazione e Pubblica Amministrazione. Tutelare Figura - "Come noto, ad oggi nella legislazione nazionale non esiste la figura del ricercatore, assimilato contrattualmente a quelli del mondo sanitario. Eppure quanti operano nei nostri Irccs hanno per esperienza, storia e professionalità caratteristiche peculiari che occorre meglio definire e tutelare. Si tratta -ha proseguito Mantovani- di uno dei principali nodi che le nostre realtà di ricerca attendono da tempo per consolidare il loro primato a livello nazionale ed internazionale". Fiducia Nel Ministero - "Il Ministro si è dimostrato particolarmente attento e sensibile e sono per questo fiducioso che, proprio a partire dalla Lombardia, si possa costruire un percorso che risolvi definitivamente questo annoso problema".  
   
   
SANITA’: PRESIDENTE REGIONE VENETO, “COME TEMEVO NIENTE DI NUOVO. RESTIAMO SULLE BARRICATE CON UN NO GRANITICO AI TAGLI”  
 
Venezia, 16 aprile 2015 - “Non è cambiato niente. Niente costi standard, niente distinzioni tra virtuosi e spreconi, niente che vada a mettere ordine dove si buttano i soldi. Il nostro no era, ed è rimasto, granitico. Rispetto a qualsiasi accordo su queste basi il Veneto resta sulle barricate e farà tutto quanto legittimamente possibile per evitare questo scempio”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto ha bocciato senza appello le ipotesi di accordo tra Stato e Regioni in materia di tagli alla sanità, di cui oggi hanno discusso a Roma i Presidenti delle Regioni italiane. “Siamo di fronte ad uno scempio del presente e del futuro della nostra sanità – incalza Zaia – perché due miliardi e mezzo di tagli l’anno fino a tutto il 2017 riducono il rapporto tra Pil e spesa per la salute a un livello indegno del resto dell’Europa alla quale tanto ci si vuole parametrare in ogni occasione; perché nel Def la previsione al 2020, che non è lontano, dedica alla sanità il 6,6% del Pil quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità ci dice che sotto il 6,5% comincia a diminuire l’aspettativa di vita della gente; perché siamo di fronte a tagli lineari che caricano sui cittadini la differenza del costo dei farmaci, sui lavoratori il rischio occupazionale che deriverà dal taglio dei contratti di fornitura, sui medici prescrittori il costo dell’appropriatezza. Si arriva al colmo di prevedere un taglio del 4% anche al volontariato, come Avis e Fidas. E comunque il Veneto, con i conti in attivo da cinque anni, rischia di perdere altri 200 milioni già per quest’anno. Roba da film dell’orrore”. Zaia cita poi alcuni esempi di tagli previsti “che per il Veneto non stanno né in cielo né in terra”. “Si vuol intervenire sui ricoveri – dice – e qui abbiamo il minor tasso di ospedalizzazione d’Italia; si vogliono eliminare le strutture con meno di 40 letti e in Veneto non ce ne sono; si vogliono diminuire le centrali del 118 e le nostre rispettano in pieno i parametri ottimali; si vogliono tagliare i contratti di fornitura e in Veneto siamo già al minimo vitale; si vuol tagliare la spesa farmaceutica, che in Veneto sta calando vistosamente e da tempo proprio grazie al grande lavoro fatto e tuttora in corso sull’appropriatezza delle prescrizioni. Potrei continuare – conclude il Presidente, ma mi fermo qui. Chiedo solo: in queste condizioni dove pensano che il Veneto possa trovare 200 milioni entro pochi mesi? Forse rapinando il caveau di una grande banca? La verità è che bisogna fare tabula rasa del Patto della Salute del luglio 2014 e ripartire da zero, perché un Patto serio non c’è più, e in effetti l’unica nota positiva di oggi è che la Conferenza dei Presidenti delle Regioni ed il suo Presidente, su proposta del Veneto, hanno accettato di ridiscutere interamente questo documento”.  
   
   
SALUTE FVG: SERRACCHIANI-TELESCA, MOLTO BENE POTENZIAMENTO CIVIDALE APERTI CENTRO SALUTE MENTALE H24 E 4 POSTI LETTO HOSPICE  
 
 Trieste, 16 aprile 2015 - La presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e l´assessore regionale alla Salute e all´Integrazione socio-sanitaria Maria Sandra Telesca hanno espresso la loro "soddisfazione e apprezzamento" per l´avviato potenziamento delle strutture sanitarie di Cividale del Friuli. In conformità con gli impegni assunti all´inizio del mandato, e rispettando i tempi dichiarati, le direzioni dell´Azienda per l´Assistenza sanitaria n.4 Friuli Centrale e dell´Azienda ospedaliero universitaria di Udine hanno infatti reso possibile l´attivazione di due importanti iniziative assistenziali presso il distretto di Cividale. Dallo scorso 30 marzo il Centro di Salute mentale è funzionante nell´arco di tutte le 24 ore, essendo stata resa operativa anche l´assistenza notturna, attesa ormai da molto tempo, a completamento dell´offerta in questo delicato settore sia per il distretto di Cividale, nel quale era garantito il solo servizio diurno, ma anche come potenziamento complessivo dell´assistenza per la salute mentale dell´intera Azienda n.4. Oltre a questo intervento organizzativo, sempre da fine marzo sono stati attivati 4 posti letto di hospice in un´area dedicata all´interno della locale Rsa, collocata nel comprensorio ospedaliero di Cividale, rendendo adeguati l´accoglienza e l´assistenza per una funzione così delicata, e di cui l´area era stata finora carente. Queste attivazioni hanno richiesto alcuni interventi strutturali e di predisposizione tecnologica, accanto all´acquisizione di personale, per garantire la copertura dell´assistenza sulle 24 ore: si tratta di uno psichiatra, di 4 infermieri e di 5 operatori socio-sanitari. Nel quadro della riorganizzazione necessaria per garantire questa nuova funzione di hospice è stato anche potenziato l´organico della Medicina di Cividale con una unità medica aggiuntiva (dall´1 aprile); ciò ha consentito di assegnare un medico internista al servizio della Rsa, mentre nel modello precedente l´assistenza medica era assicurata a rotazione tra i professionisti della stessa Medicina. "Con quest´ulteriore innovazione organizzativa si è così data una risposta efficace alle criticità evidenziate da molti operatori distrettuali sotto il profilo della continuità assistenziale in Rsa", hanno osservato Serracchiani e Telesca. "A riprova dell´evoluzione messa in atto con la riforma sanitaria in atto - ha infine commentato Telesca - nel Cividalese si potenzia dunque l´assistenza, rendendola il più possibile vicina alle esigenze e ai bisogni dei cittadini, e soprattutto facilmente accessibile e fruibile".  
   
   
LAZIO: 48 NUOVE AMBULANZE IN VISTA DEL GIUBILEO LE NUOVE AMBULANZE SARANNO DOTATE DI TUTTE LE APPARECCHIATURE PREVISTE NEI MEZZI DI ULTIMA GENERAZIONE E DOVRANNO ESSERE CONSEGNATE CHIAVI IN MANO. LA GARA PARTIRÀ ENTRO POCHI GIORNI  
 
Roma, 16 aprile 2015 - 48 nuove ambulanze in arrivo per i cittadini del Lazio. Le nuove ambulanze saranno dotate di tutte le apparecchiature previste nei mezzi di ultima generazione e dovranno essere consegnate chiavi in mano. Entro pochi giorni la gara per l’acquisizione dei mezzi. Si rinnoverà così in vista del Giubileo il parco vetture dell’Ares 118. Per l’acquisto la Regione ha reso disponibile un fondo pari a 3 milioni e 471 mila euro. “Erano molti anni che la Regione Lazio non acquistava nuove ambulanze e non rinnovava il parco dei mezzi in dotazione- lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: molte delle vetture in dotazione hanno fatto anche 400mila chilometri. Sarebbe utile però procedere ad un ricambio totale del parco macchine in circolazione. Se il Governo ci darà una mano potremmo consegnare a Roma ed ai milioni di visitatori attesi un servizio d’emergenza di altissimo livello ed efficienza”- ha detto ancora Zingaretti.  
   
   
NEUROCHIRURGIA – L’APPELLO DEGLI SPECIALISTI: “FONDAMENTALE L’APPRENDIMENTO SU CADAVERE”. ITALIA E GRECIA FANALINI DI CODA DELLA RICERCA  
 
Arezzo, 16 aprile 2015 - Apprendere dai corpi senza vita per formare i nuovi specialisti di domani. Dopo il successo dei corsi hands-on organizzati dal 2009 a Boras (Goteborg), in Svezia e in considerazione della grande richiesta internazionale, arriva anche in Italia il Congresso internazionale organizzato dal Gruppo Didattico Friends. E’ Arezzo la città prescelta per il primo corso del settore in Italia: si tratta di una tre giorni riservata a specialisti e futuri professioni di età tra i 30 e i 40 anni che permette di operare su preparati anatomici umane per studiare al meglio l’anatomia e per non commettere errori in un paziente che rischia la vita. L’appello Alle Istituzioni - “Un gruppo di istruzione per giovani neurochirurghi – precisa il Prof. Luciano Mastronardi, Direttore Uoc Neurochirurgia dell’Ospedale San Filippo Neri, Roma - per formazione su cadaveri: una equipe di specialisti altamente specializzati provenienti da tutta Europa, di cui io sono l’unico rappresentante italiano. Quello che mi piace sottolineare a chi si mostra scettico su questo tipo di formazione è: “preferisci essere operato da un chirurgo che è diventato un esperto esercitandosi su preparati anatomici o da un chirurgo che fa la sua esperienza su di te?”. E’ una riflessione che bisogna fare soprattutto in Italia perché qui questa pratica non è vista ancora di buon occhio e i corpi italiani non possono essere usati per questa fondamentale metodologia di lavoro e studio”. Il primo di questi congressi si apre oggi, sino al 17 aprile, presso il Laboratorio della Fondazione Iclo: si tratta di un corso di dissezione "hands-on" per specialisti in Neurochirurgia su preparati anatomici, riguardanti i vari approcci alle patologie neoplastiche e vascolari cerebrali. I docenti del gruppo Friends, esperti internazionali in materia, effettueranno lezioni teoriche, dimostrazioni pratiche e tutoraggio dei partecipanti durante la dissezione anatomica. Il tutto svolto in un ambiente sereno ed amichevole. Cinque gli italiani presenti tra i discenti, di cui due donne. Il Caso Italiano - “Arezzo è una delle pochissime realtà in Italia – aggiunge il Prof. Mastronardi - con un equipaggiamento tecnico necessario per questo tipo di corsi. In Italia c’è ancora una forte resistenza a causa dei secolari accordi tra Stato e Chiesa, ma non a causa delle due parti, bensì dall’assimilazione di questa concezione nella cultura italiana. Negli altri Paesi del mondo questo metodo formativo viene riconosciuto come indispensabile per la didattica: a causa di questo nostro limite, non si possono usare cadaveri italiani. Un’analogia, la nostra, con lo scenario greco: noi siamo i fanalini di coda della ricerca e della didattica in chirurgia. Eppure l’Italia ha una grande Storia in questo campo: dai tempi di Leonardo Da Vinci siamo noi quelli che abbiamo per primi scoperto la necessità di investire sul corpo come strumento di formazione e di ricerca”. I Vantaggi – Il recupero di questa antica tradizione comporterebbe un abbattimento di costi di istruzione di circa un quarto di quello che si spende per la formazione nel settore. Tutto ciò deve essere ancora oggi speso appreso all’estero, con conseguenti trasferimenti costosi ed eventuale rischio di un non ritorno del giovane chirurgo una volta entrato in un contesto lavorativo altamente professionale. Non soltanto si spendono quindi soldi, ma si rischia di perdere indispensabili leve per il futuro delle specialità medica e chirurgiche. Il Corso - Il corso, della durata di tre giorni, è caratterizzato da lezioni frontali ed esercitazioni pratiche su preparati anatomici. Il numero dei partecipanti è limitato a 14 medici chirurghi specialisti in neurochirurgia provenienti da molte parti del Mondo, che lavoreranno su sette workstation. Come caratteristica dei nostri corsi, gli approcci microchirurgici verranno eseguiti in ogni stazione sotto la guida di un tutor e con la dimostrazione di un docente al tavolo master. La sessione teorica è limitata allo stretto necessario ed ogni giorno alla fine della dissezione verrà riepilogato quanto appreso nella giornata. Verranno trattati i seguenti approcci chirurgici su preparati anatomici: Approccio Pterionale, Retrosigmoideo, Suboccipitale mediano, Subtemporale ed Interemisferico-transcalloso. 5° Corso internazionale Hands-on di microchirurgia cerebrale Iclo Lab/nicola’s Foundation, Arezzo, 15 -17 Aprile Luciano Mastronardi Direttore Uoc Neurochirurgia Ospedale San Filippo Neri, Asl Rme, Roma www.Neurologiachirurgica.it    
   
   
INAUGURATO A LAURIA IL CENTRO DIURNO PSICHIATRICO LA REMS È UNA STRUTTURA SEMIRESIDENZIALE CON MOLTEPLICI FUNZIONI, DOVE SARANNO EROGATI INTERVENTI MULTIDISCIPLINARI E INTEGRATI  
 
Potenza, 16 aprile 2015 - “Mettere in campo in questa regione operazioni del genere è oggettivamente un miracolo, noi ci stiamo riuscendo. Siamo in grado di farlo, non solo per capacità e bravura dei nostri tecnici e illuminati dalla nostra politica istituzionale ma, anche perché chi sta in trincea, i tecnici, gli operatori sanitari e anche la collettività ci spronano e ci stimolano a fare meglio”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione, Marcello Pittella, intervenuto ieri all´inaugurazione del Centro diurno psichiatrico presso la struttura del centro di salute mentale a Lauria. Nei giorni scorsi era stata inaugurata la Rems (Residenza per l´esecuzione delle misure di sicurezza), a Tinchi di Pisticci. Flavia Franconi, assessore alle Politiche della Persona della Regione ha, nel suo intervento, sottolineato l’importanza di strutture che hanno ottime professionalità e funzionalità: “Noi vogliamo fare una sanità che si adegui immediatamente alle novità che arrivano giornalmente nel campo della medicina”. Il decreto legge n 52 del marzo 2014 – è stato evidenziato nel corso dell’inaugurazione - ha sancito la definitiva chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari(Opg) al 31 marzo 2015 disponendo l´attivazione in ogni regione di strutture alternative, quali le Rems (Residenze per l´esecuzione di misure di sicurezza) nelle quali curare e riabilitare i pazienti psichiatrici autori di reato con assegnazione di misure di sicurezza detentive da parte dei magistrati di sorveglianza e una diversa tipologia di struttura quale il Centro diurno psichiatrico con annessi gruppi appartamento per pazienti psichiatrici con misure di sicurezza meno restrittive (libertà vigilata), nelle quali riabilitare i suddetti pazienti e reinserirli nella comunità. La Regione Basilicata è la prima, insieme all´Emilia Romagna, ad aver attivato le Rems entro il termine previsto. Il centro diurno di Lauria è una struttura semiresidenziale con molteplici funzioni, nel centro saranno erogati interventi multidisciplinari e integrati. Il centro avrà una rete territoriale di collaborazione con l´associazionismo, la cooperazione sociale, le strutture socio sanitarie presenti sul territorio; gli utenti saranno: dimessi da Rems, provenienti dal territorio con misure di sicurezza meno restrittive. Prevista la collaborazione con il Tribunale di Sorveglianza e l´Uepe (Ufficio per l´esecuzione penale esterna) per misure di sicurezza alternative alla detenzione e del monitoraggio del programma di trattamento. Gli utenti saranno ammessi su disposizione del magistrato in collaborazione con il Dsm previa valutazione psichiatrica. Nel centro diurno di Lauria saranno organizzati laboratori di attività espressive, attività psicomotoria, laboratori di attività cognitiva, di apprendimento di abilità funzionali alla vita quotidiana. Sono intervenuti, tra gli altri, all´inaugurazione,, Gaetano Mitidieri, sindaco di Lauria, Giovanni Battista Bochicchio, direttore generale Asp,, Alfonsina Guarino, direttore Dipartimento salute mentale Asp.  
   
   
POSTO FRAGOLE: NUOVE ATTIVITÀ IN EX OPP A TRIESTE  
 
Trieste, 16 aprile 2015 - "E´ una soddisfazione non di poco poter partecipare oggigiorno, caratterizzato da chiusure di molte realtà economiche, all´apertura di una nuova attività che svolge anche un rilevante ruolo sociale". Lo ha affermato l´assessore regionale al Lavoro, Loredana Panariti, all´ inaugurazione del bar/ristorante Il Posto delle Fragole, sito nell´ex Ospedale Psichiatrico di Trieste, alla quale ha presenziato anche l´assessore alla Solidarietà, Gianni Torrenti. L´originaria attività, fondata alla fine degli anni Settanta all´interno del Parco di San Giovanni da un gruppo di volontari dell´equipe di Franco Basaglia, è stata rilevata, dopo la recente liquidazione volontaria, dalla cooperativa sociale La Collina. L´intesa, effettuata in accordo con il sindacato, ha permesso di salvare tutti i 12 dipendenti. Alla presentazione del locale rinnovato, Panariti si è complimentata con la cooperativa "per il rilancio della straordinaria iniziativa", soffermandosi nel contempo sul significato storico e simbolico del luogo, dove avvenne "la rivoluzione psichiatrica", che portò alla chiusura dei manicomi in Italia (legge 180 del 1978). La nuova gestione intende incrementare l´attività culturale, sociale e imprenditoriale nel nuovo bar/ristorante. Sono intervenuti, tra gli altri, alla cerimonia la presidente e l´assessore della Provincia di Trieste, Maria Teresa Bassa Poropat e Mariella Di Francesco, i rappresentanti del Comune di Trieste Antonella Grimm e Roberto Treu e il direttore del Dipartimento di Salute mentale di Trieste, Roberto Mezzina.  
   
   
IN REGIONE DELEGAZIONE CHE DECIDERA’ SE CAORLE OSPITERA’ I MONDIALI MASTERS DI ATLETICA 2018  
 
Venezia, 16 aprile 2015 - Una delegazione internazionale dell’organismo che dovrà decidere se Caorle ed il litorale veneziano ospiteranno nel 2018 la manifestazione World Masters Athletics (Wma), vale a dire i Campionati Mondiali di Atletica Leggera riservati ad atleti tesserati che hanno più di 35 anni di età, è stata ricevuta ieri nella sede della giunta regionale, a Palazzo Balbi a Venezia, dall’assessore al bilancio e agli enti locali. La delegazione era guidata dall’australiano Stanley Perkins, presidente della Wma, ed era accompagnata da rappresentanti della Federazione Italiana di Atletica Leggera e del Comitato promotore. L’assessore si è augurato che queste giornate dedicate a valutare la candidatura siano positive e consentano di verificarne l’assoluta validità non solo dal punto di vista tecnico, aspetto che resta fondamentale, ma anche per quanto Venezia e il Veneto possono offrire come cornice unica sul piano dell’attrattività. Non per niente il Veneto è la prima regione d’Italia per numero di presenze turistiche. Il presidente Perkins ha confermato che la visita della delegazione ha lo scopo di verificare strutture e logistica della candidatura proposta dall’Italia, ma sicuramente di vedere anche tutto quello che il territorio veneto ha da offrire. I campionati sono infatti per gli atleti e gli accompagnatori anche occasione per fare i turisti e Venezia è conosciuta in tutto il mondo. La decisione finale verrà presa in agosto a Lione. La candidatura di Caorle comprende anche i comuni di Eraclea e Jesolo. Stando ai numeri delle passate edizioni, si stima che all’evento parteciperanno almeno 8000 atleti da ogni parte del mondo.  
   
   
SPORT/VIVAI, LOMBARDIA: DA GOVERNO RENZI PERSA OCCASIONE  
 
Milano, 16 aprile 2015 - "Non lamentiamoci poi se le squadre italiane non vincono, quando abbiamo la possibilità di puntare sui nostri talenti, bocciano gli emendamenti". Questo il commento dell´assessore allo Sport e Politiche per i giovani della Regione Lombardia, Antonio Rossi, alla notizia che l´emendamento presentato da alcuni parlamentari alla proposta di legge Molea sull´integrazione nello sport dei minori stranieri residenti in Italia, è stato bocciato in aula. "L´emendamento bocciato - sottolinea Rossi - prevedeva di stabilire un tetto obbligatorio di almeno il 70 per cento di atleti italiani nelle squadre professioniste e semiprofessioniste, di ogni disciplina. Un´operazione di buon senso per far crescere e valorizzare i nostri ragazzi nelle diverse discipline sportive". "Ancora una volta - conclude Rossi - il Governo di Renzi ha perso una straordinaria occasione per puntare sui nostri vivai facendo crescere, anche in casa nostra, giovani talenti".  
   
   
SPORT: A VIADANA MONDIALI U20 RUGBY ED EXPO  
 
Viadana/mn, 16 aprile 2015 - "I Mondiali Under 20 di giugno, uno dei grandi eventi di Expo, saranno un´occasione importante per allargare il sito espositivo anche al Mantovano e portare in terra virgiliana i 20 milioni di visitatori dell´Esposizione universale". L´hanno detto gli assessori regionali Antonio Rossi (Sport e Politiche per i giovani) e Gianni Fava (Agricoltura) al termine del sopralluogo alla casa del rugby, lo ´Zaffanella´, al ´Palafarina´, alla sede del Gruppo Canoe ´Paolo Nolli´ e allo stadio comunale che ospita il Viadana Calcio. Interventi In Ottica Mondiali - "In Giunta - ha ricordato l´assessore Rossi -, su proposta del presidente Roberto Maroni, abbiamo approvato, nelle scorse settimane, l´atto integrativo all´Accordo di Programma, finalizzato alla riqualificazione delle strutture presenti nel Comune di Viadana per la partecipazione a eventi di rilevanza internazionale, come saranno i Mondiali Under 20 di Rugby, che si svolgeranno allo ´Zaffanella´ dal 2 al 20 giugno e altri eventi che avranno luogo nel 2015". "Se avremo i Mondiali in Lombardia e a Viadana, - ha detto l´assessore Fava - un ´grazie´ va al collega Rossi, senza il cui impegno personale e del suo Assessorato con la Federazione non avremo ottenuto questo obiettivo". Le Cifre Dell´adp - La rimodulazione dell´Adp del 2010 e il subentro del Rugby Viadana 1970 tra i soggetti sottoscrittori ha portato alla definizione di interventi per 2 milioni di euro. Di questi, 1,5 sono a carico, e finanziati, dalla Regione, 250.000 euro dalla Provincia e 300.000 dal Comune. Attenzione Al Territorio - "Da assessore, da Mantovano e da uomo di rugby - ha detto l´assessore Fava - ritengo questi interventi importanti per lo sport, ma anche un segnale concreto dell´attenzione di Regione Lombardia alla nostra terra virgiliana". In Campo Per Rinascita E Rilancio - "Anche il ´Palafarina´ - hanno commentato gli assessori - è tra le strutture seguite da Regione Lombardia, che è in campo per farlo rinascere dopo il crollo del tetto causato dalla copiosa nevicata che, l´8 febbraio, ha interessato il Viadanese e il Casalasco". "Si tratta di una struttura dal grande utilizzo - ha spiegato Rossi -, che ospita Basket Viadana, Vbc Casalmaggiore e Viadana per il volley, e che deve tornare presto a operare con allenamenti e gare". In attesa delle decisioni del Tribunale, il costo degli interventi del solo ripristino, stimato in 1,1 milioni, è salito a oltre 2 milioni per rifare anche il pavimento. "Si tratta di una struttura importante - ha evidenziato Fava - che necessita di interventi cui possiamo partecipare come Regione, ma che non possiamo né pagare integralmente né effettuare in prima persona". "Siamo disponibili - hanno spiegato i due assessori - a valutare proposte per superare lo stallo attuale e far vivere la struttura e a riaprire, come Regione, l´Adp del 2010 allargandolo, dal rugby, anche ad altre discipline". Sostegno Ai Giovani - "Regione - ha spiegato l´assessore Rossi - è attenta anche ai giovani e punta sui talenti e la loro formazione, come fa anche il Viadana Calcio, che vanta nelle sue fila circa 300 ragazzi". "Fare sport e alimentarsi correttamente è importante - ha rimarcato l´assessore Rossi - per stare bene e avere uno sviluppo corretto come stiamo ribadendo nell´´Expo Champions Tour´". "Da assessore all´Agricoltura - ha sottolineato Fava - ho partecipato al ´Lombardia Expo Tour´ e portato avanti, con il presidente Maroni e gli amici della Coldiretti, il protocollo anti contraffazione, che è una battaglia di Regione per l´Esposizione universale e non solo". Verso Strutture Modello - "Dotare Viadana di strutture sportive moderne, di modelli autentici e di caratura internazionale - hanno concluso gli assessori Rossi e Fava -, vuol dire promuovere il territorio anche attraverso le grandi manifestazioni e rendere il Comune un polo attrattivo di alto livello, magari anche uno dei cuori dello sport continentale e mondiale".