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Notiziario Marketpress di Giovedì 31 Marzo 2011
INCENTIVI FOTOVOLTAICO: ATTUARE UNA RIDUZIONE GRADUALE PER TUTELARE LA FILIERA  
 
Torino, 31 Marzo 2011 - La Commissione Ambiente ed Energia del Pimeonte, presieduta dall´assessore Massimo Giordano, ribadisce la proposta per cercare di venire incontro alle esigenze delle imprese del settore Ridurre gradualmente le incentivazioni per gli impianti fotovoltaici e mantenere almeno fino a fine 2011 gli attuali livelli previsti dal “Terzo Conto Energia”. Sono le due proposte più significative formulate ieri a Torino nell´ambito della Commissione Ambiente e Energia della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, coordinata e presieduta dall´assessore allo Sviluppo Economico della Regione Piemonte, Massimo Giordano . La riunione era finalizzata a condividere alcune prime indicazioni da trasmettere al Governo, ai fini della predisposizione del decreto legislativo 28/2011 di riformulazione degli incentivi per gli impianti di produzione elettrica da fonte solare fotovoltaica, previsto dal decreto legislativo di recepimento della Direttiva 2009/28/Ce sulle fonti rinnovabili. " Riteniamo sicuramente doveroso - commenta l´assessore Giordano - tutelare la filiera industriale di riferimento, di cui abbiamo già raccolto in questi giorni alcune preoccupazioni in vista dell´attuazione del decreto legislativo in materia di rinnovabili. La proposta di graduale riduzione degli incentivi al fotovoltaico che oggi ribadiamo, servirà innanzitutto ad allineare gli stessi a quelli previsti negli altri paesi dell´Unione Europea e permetterà inoltre di comunicare con largo anticipo al mercato il programma relativo all´entità degli incentivi, per evitare cambiamenti delle regole del gioco in corso d´opera ." Durante la conferenza, a cui hanno partecipato, tra gli altri, gli assessori all´Energia della Regione Emilia Romagna Giancarlo Muzzarelli e della Puglia, Angela Capone , è stata poi evidenziata la necessità di stabilire una limitazione agli incentivi per gli impianti fotovoltaici a terra e viceversa una maggiorazione di quelli correlati agli impianti “integrati” (potenza < 200 kWp). Ribadita anche l´opportunità di dosare l’intensità degli incentivi per gli impianti a terra a seconda della tipologia di aree interessate, privilegiando le aree già compromesse e limitando in tal modo il consumo di suolo. “ Tale problema - sottolinea ancora l´assessore Giordano - l o abbiamo ben chiaro da tempo, tant´è che già nel luglio scorso avevamo approvato una moratoria sugli impianti fotovoltaici a terra, consapevoli del problema di tutelare le aree pregiate ed evitare allo stesso tempo la proliferazione di impianti deturpanti ”. La Commissione Ambiente ed Energia ha inoltre deliberato all´unanimità rispettare i tempi di definizione del "Burden Sharing" europeo, vale a dire la ripartizione dello sforzo tra le Regioni del target nazionale del 17% di rinnovabili al 2020. Ciò dovrebbe avvenire, secondo la Commissione, nell’ambito di un tavolo finalizzato a condividere con le Regioni anche una strategia più complessiva in campo energetico.  
   
   
REGIONE ABRUZZO CAPOFILA PER LO SVILUPPO DELL´ENERGIA EOLICA  
 
Pescara, 31 marzo 2011 - L´energia eolica off-shore sarà uno dei temi su cui si incentrerà il convegno che si tiene il , 31 marzo, dalle ore 9.30, a Pescara, presso l´auditorium del Museo delle Genti d´Abruzzo, in via della Caserme 22. A presiedere i lavori sarà il Presidente della Regione Gianni Chiodi che, prendendo lo spunto dal lancio del progetto europeo "Powered", tratterà gli aspetti che riguardano la produzione di energia eolica off-shore, nell´ambito di una più ampia strategia che va verso la creazione della Macroregione Adriatico-ionica. La relazione introduttiva sarà affidata al responsabile del progetto e direttore regionale del settore Energia Antonio Sorgi. Successivamente è previsto l´intervento dell´assessore all´Energia Mauro Di Dalmazio che darà il via ai lavori della tavola rotonda in cui si parlerà delle politiche energetiche nel contesto delle regioni italiane e del bacino adriatico. Alla tavola rotonda (dalle ore 11.30) parteciperanno fra gli altri Mario Bova (Direttore Generale Ministero Affari Esteri per l´Unione Europea); Gianfranco Vitagliano (Assessore Regionale Molise) e Bernardo Notarangelo (Dirigenti Affari Generali Regione Puglia). L´incontro sarà moderato dal giornalista Antimo Amore. I lavori proseguiranno poi il 1° aprile (dalle ore 9.30) presso la sede della Regione in viale Bovio a Pescara (sala gialla), con la riunione dei componenti dei comitati Scientifico e Pilotaggio.  
   
   
A ROMA PRENDE IL VIA IL PROGETTO SOLAR ENERGY MOBILITY UN INNOVATIVO SISTEMA DI MOBILITÀ SOSTENIBILE CHE PREVEDE L’UTILIZZO DI VEICOLI ELETTRICI ALIMENTATI “DA ENERGIA SOLARE”.  
 
 Roma, 31 Marzo 2011 – Trasformare l’energia solare in energia elettrica in grado di alimentare direttamente il primo sistema di mobilità sostenibile all’interno di un quartiere fieristico. E’ questo il risultato dell’innovativo progetto Sem - Solar Energy Mobility, realizzato presso la Nuova fiera di Roma da Green Utility, joint venture tra Secit Spa (società del Gruppo Gesenu), Solon Ag (società tedesca leader nel fotovoltaico) e un team di giovani imprenditori esperti di energia. Il nuovo sistema, attivo da oggi, è stato presentato in occasione della Iii edizione di Ecopolis, manifestazione dedicata alle migliori pratiche per l’ambiente urbano e le città sostenibili, alla presenza dei diretti interessati: Marco Mattei, Assessore all’Ambiente e allo Sviluppo Sostenibile della Regione Lazio, Antonello Aurigemma, Assessore alla Mobilità di Roma Capitale e Marco Visconti, Assessore all’Ambiente di Roma Capitale. Grazie alla partnership operativa di Investimenti Spa con Green Utility, società ideatrice del progetto, ed Enel Spa, il personale e gli ospiti della Fiera di Roma potranno spostarsi all’interno del complesso espositivo utilizzando veicoli elettrici alimentati ad energia fotovoltaica. Il sistema prevede un’area di circa 4.000 mq, coperta da pensiline fotovoltaiche destinate a parcheggio, dotata di un sistema di ricarica con energia prodotta dall’impianto fotovoltaico stesso, unitamente ad un innovativo accumulatore di energia elettrica, prodotta da un impianto fotovoltaico a inseguimento biassiale (mover) di circa 10 kWp. Il nuovo sistema di mobilità sostenibile, unito all’impianto fotovoltaico a thin film, tra i più grandi d’Italia installato sui tetti del quartiere espositivo, realizzato da Green Utility e funzionante già dal 2008, contribuirà a fare di quello romano uno dei poli fieristici all’avanguardia in Europa sotto il profilo della sostenibilità, con 1,757 Mw installati e 1.466 tonnellate di Co2 evitate. “In un mondo che vede nella diffusione dei veicoli elettrici un’opzione da privilegiare e sviluppare nei prossimi anni”, afferma Silvio Gentile, Amministratore Delegato di Green Utility, società del Gruppo Gesenu, “il sistema di ricarica costituisce la problematica maggiore: il progetto Sem costituisce una valida risposta a queste esigenze”. L’investimento di oltre 10 milioni di euro è interamente sostenuto da Green Utility attraverso uno dei primi esempi italiani di project financing nel settore fotovoltaico. “La partnership per realizzare questo progetto con Fiera di Roma, Investimenti Spa ed Enel”, dichiara Carlo Noto La Diega, Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Green Utility e Amministratore Delegato di Gesenu spa “costituisce un modello di sviluppo che coniuga innovazione e sostenibilità, in linea con quanto sancito dalla Commissione europea con l’obiettivo vincolante del 20% della produzione totale di energia da fonti rinnovabili entro il 2020”. “La rivoluzionaria ‘stazione di rifornimento elettrico’ della Fiera di Roma è basata su un innovativo accumulatore di energia fotovoltaica”, come afferma Pietro Pacchione, Chief Operations Officer di Green Utility, “in grado di ricaricare tramite colonnine dedicate, i veicoli elettrici in tempi brevi e senza creare sollecitazioni alla rete elettrica nazionale”. L’energia elettrica prodotta dalle pensiline fotovoltaiche, pari a circa 295.000 kWh/anno, sarà in grado di abbattere 206 tonnellate di Co2/anno (pari al consumo di circa 100 famiglie), quantità che verrebbe immessa nell’atmosfera se si utilizzassero fonti tradizionali. Fanno parte del progetto anche veicoli elettrici per il trasporto di persone e un parco di 10 biciclette elettriche a pedalata assistita, ricaricabili esclusivamente mediante l’energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici presenti in Fiera. Tali mezzi verranno utilizzati per i movimenti interni al polo fieristico. E’ previsto inoltre che i visitatori delle fiere che raggiungeranno il quartiere fieristico con un mezzo elettrico, per un anno a partire da oggi, potranno ricaricare gratuitamente il loro mezzo e parcheggiare all’interno del recinto. “Per Investimenti Spa – dichiara il Presidente Lorenzo Tagliavanti – salvaguardare l’ambiente e consumare in modo intelligente è un imperativo e il progetto che vede oggi la sua realizzazione rappresenta un’ulteriore, ma non ultima, tappa della nostra sensibilità verso la sostenibilità ambientale.”  
   
   
FONDI A COMUNE ROCCANOVA PER ALLACCIAMENTO GAS METANO 2.600.000 EURO PER IL COMPLETAMENTO DELLA RETE DI ADDUZIONE  
 
Potenza, 31 marzo 2011 - Nell’ambito del Po Val d’Agri, la Giunta regionale ha deliberato l’assegnazione di 2.600.000 euro al Comune di Roccanova. Si tratta di un contributo straordinario, che servirà al completamento della rete di adduzione del gas metano nel paese della Val d’Agri. Il finanziamento al programma regionale di metanizzazione è uno dei punti dell’intesa tra Regione ed Eni sottoscritto nel 1998. I fondi delle royalty hanno consentito lavori per la rete del gas metano in otto Comuni dell’area interessata all’estrazione del petrolio. A Roccanova con una prima tranche di fondi regionali è stata realizzata la rete di distribuzione del gas ed ora, con quest’ultimo contributo, sarà possibile portare il metano negli edifici pubblici e privati. “E’ un passo importante – ha dichiarato il presidente della Regione, Vito De Filippo – per contribuire allo sviluppo delle piccole realtà della Val d’Agri. E’ un vantaggio per i cittadini e anche per le imprese che hanno investito, o ne hanno l’intenzione, potendo contare su una migliore dotazione infrastrutturale. Trova compimento un processo iniziato da tempo, molto atteso, che consentirà di alleggerire la bolletta energetica nel territorio interessato. E’ un risultato ottenuto dall’utilizzo delle royalty e dei fondi del Po Val d’Agri. Ma al petrolio, però, la Basilicata continuerà a chiedere di più in termini di sicurezza ambientale, salute, occupazione e sviluppo”. “Si tratta di un’occasione per accrescere la competitività delle imprese e per rafforzare i fattori attrattivi del territorio” – ha affermato l’assessore alle Attività produttive, Erminio Restaino. “Un provvedimento che si muove in perfetta coerenza con le politiche di sviluppo industriale messe in campo dal Dipartimento e completa un investimento già effettuato, dando risposte concrete al tessuto imprenditoriale della Val d’Agri”.  
   
   
“L’EVOLUZIONE DEL SILICATO – LA SECONDA GENERAZIONE DELLE PITTURE FOTOCATALICHE AI SILICATI”  
 
 Milano, 31 marzo 2011 – Il prossimo incontro di approfondimento sui materiali naturali avrà come tema: “L’evoluzione Del Silicato – La Seconda Generazione Delle Pitture Fotocataliche Ai Silicati”. Il Programma dell’incontro: Presentazione della nuova linea di pitture fotocatalitiche ai silicati; Come agiscono le pitture fotocatalitiche; Dai caseifici ai poli logistici – l’utilizzo delle pitture fotocatalitiche ai Silicati. Relatore dott. Alessandro Torre – Keim.  Il corso è gratuito e si svolgerà giovedì 7 aprile Alle ore 17.00 presso la sede di Materiavera in Corso San Gottardo, 8 Milano, 2° cortile interno. Partecipazione previa iscrizione: info@materiavera.It  Tel 028373179  
   
   
OPERE PUBBLICHE; OGGI, A TAVOLO COSTRUZIONI, PROVVEDIMENTI PER ATTUAZIONE LEGGE REGIONALE UMBRA SU APPALTI  
 
Perugia, 31 marzo 2011 - Procedere sulla strada finora intrapresa per una efficace attuazione della legge regionale sugli appalti pubblici, in accordo e con il contributo di tutti i soggetti interessati: con questo obiettivo - ha comunicato l´Assessorato regionale alle opere pubbliche - si riunisc oggi , a Palazzo Donini, il "Tavolo costruzioni lavori e opere pubbliche", previsto nell´ambito dell´Alleanza per lo sviluppo dell´Umbria, cui spetterà di approfondire i provvedimenti attuativi della Disciplina regionale dei lavori pubblici e delle norme in materia di regolarità contributiva per i lavori pubblici", approvata lo scorso anno (l.R. N. 3/2010) e passata indenne al vaglio della Corte Costituzionale dopo l´impugnativa del Governo. Nel fare il punto sulla normativa, l´Assessorato ha ricordato che la Giunta regionale ha già provveduto ad istituire l´"elenco regionale dei professionisti da invitare alle procedure negoziate per l´affidamento di servizi attinenti all´architettura e all´ingegneria di importo inferiore a centomila euro" ed ha approvato le linee guida "per la redazione dei piani di settore in materia di lavori e opere pubbliche e procedure amministrative uniformi per l´attuazione dei piani di settore" e per "l´individuazione, da parte del responsabile del procedimento, della percentuale ad incremento della media aritmetica dei ribassi". È stato inoltre predisposto, dall´apposita Commissione Tecnica, l´"elenco regionale dei prezzi edili, impianti tecnologici, infrastrutture a rete, lavori stradali e impianti sportivi per l´esecuzione di opere pubbliche e dei costi per la sicurezza dei lavoratori. Tornerà a riunirsi, entro metà aprile, il gruppo di lavoro per la predisposizione delle "linee guida per il calcolo dei costi e degli oneri della sicurezza e per la determinazione del costo presunto della manodopera nell´affidamento dei lavori pubblici" (in attuazione dell´art. 23 della legge regionale) - ha poi annunciato l´Assessorato. Il provvedimento consentirà di supportare l´attività dei soggetti aggiudicatori che nei capitolati, nei bandi di gara, negli avvisi e nelle lettere di invito relativi alle gare per l´affidamento di lavori pubblici devono indicare, specificamente e separatamente dall´importo dell´intervento, il costo della sicurezza, l´onere per la sicurezza e il costo presunto della manodopera utilizzata. Costi che devono essere congrui - sottolinea - rispetto all´entità e alle caratteristiche del lavoro da affidare. Il documento, predisposto dal Gruppo di lavoro, è stato sottoposto ad una prima partecipazione con le Associazioni datoriali, gli Ordini, i Collegi professionali e i sindacati. Dagli incontri è emersa la richiesta di alcuni approfondimenti in merito alle percentuali e alle procedure da attuare nel periodo transitorio e alla redazione dei costi della manodopera. Entro giugno - ha proseguito l´Assessorato - pubblicheremo l´avviso per la presentazione delle domande di inserimento nell´Elenco regionale di professionisti da mettere a disposizione delle pubbliche amministrazioni interessate. Gli uffici regionali stanno infatti ultimando la procedura informatica per l´invio delle domande e la gestione delle procedure. Sta per essere ultimata la proposta di Regolamento per la formazione dell´Elenco regionale delle imprese da invitare alle procedure negoziate per l´affidamento di lavori pubblici di importo inferiore a cinquecentomila euro. "In analogia a quanto previsto per l´elenco dei professionisti anche in questo caso -prosegue - si intende semplificare l´attività delle pubbliche amministrazioni con un elenco di imprese qualificate utilizzabile dai soggetti aggiudicatori del territorio. L´elenco dovrebbe sostenere il settore delle costruzioni in questo momento di crisi. Negli ambiti consentiti dall´ordinamento sarà possibile valorizzare il sistema umbro delle imprese introducendo meccanismi di premialità per i soggetti in regola con gli adempimenti contributivi e di congruità dell´incidenza della manodopera e che operano nel rispetto delle normative in materia di sicurezza. Si sta inoltre lavorando alla costituzione del Comitato Tecnico Amministrativo dei lavori pubblici (previsto dall´art.7 della legge regionale) presso la Direzione regionale competente per i lavori pubblici, quale "massimo organo tecnico consultivo della Regione in materia di lavori e opere pubbliche". E´ stato inoltre costituito un apposito gruppo di lavoro per l´informatizzazione del procedimento di trasmissione telematica della notifica preliminare. Ciò consentirà di semplificare i rapporti tra amministrazioni, cittadini e professionisti e permetterà una maggiore condivisione e coinvolgimento dei soggetti deputati ai controlli. Il programma - ha concluso - avviato sperimentalmente, nella Asl 3 di Foligno, potrà essere esteso con appositi protocolli agli altri soggetti". Opere pubbliche: i dati su gli appalti in umbria - Nel 2010, rispetto al 2009, si è assistito in Umbria al calo degli importi e del numero di appalti di importo superiore a 150 mila euro: lo dicono i dati, ancorché non definivi, elaborati dall´Osservatorio regionale dei contratti. Gli enti di interesse regionale (Comuni, Province, Regione etc.) hanno effettuato 192 appalti, il 20per cento in meno del 2009, per un importo di 121 milioni 485 mila 218 euro, un 15,12per cento in meno rispetto al 2009. Gli enti di rilevanza nazionale (Anas, Rete Ferroviaria, Italiana. Inps, Inail, Poste Italiane, Università etc.) hanno appaltato lavori per quasi 73 milioni di euro, il 41,85per cento in meno rispetto al 2009 e con un appalto in più rispetto al 2009. Relativamente ai ribassi per i 171 appalti aggiudicati con il criterio del "prezzo più basso", il loro valore è aumentato in modo consistente. Per gli importi di lavori tra i 500 mila e i 2 milioni di euro la media dei ribassi passa dal 20,85per cento del 2009 al 26,86per cento del 2010, con un ribasso massimo registrato del 52,145per cento. Sopra i 2 milioni di euro si è passati dal 27,84per cento del 2009 al 43,79per cento del 2010 (media su 5 appalti), con un ribasso massimo del 58,126per cento. Per quanto riguarda i 21 appalti aggiudicati con il criterio "dell´offerta economicamente più vantaggiosa", la media dei ribassi risulta del 15,96per cento, nel 2009 la media era del 15,64per cento. Sui lavori di importo superiore a 150 mila euro appaltati da enti di interesse regionale, nel 2009 le imprese aggiudicatarie con sede legale fuori Regione si erano aggiudicate il 49,86per cento degli importi contro il 50,14 delle imprese umbre, mentre come numero di appalti nel 2009 le imprese umbre risultano aggiudicatarie per il 55,83per cento le imprese con sede legale in altre regioni il 44,17% Nel 2010 le imprese aggiudicatarie avente sede legale fuori Regione si sono aggiudicate come importi il 46,75per cento contro il 53,25 delle imprese umbra mentre come numero di appalti nel 2010 le imprese umbre risultano aggiudicatarie per il 66,67per cento le imprese con sede legale in altre regioni il 33,33per cento.  
   
   
BOLZANO: AGGIUDICATO IL CONCORSO D´IDEE PER LA NUOVA SEDE DELLA RIPARTIZIONE PERSONALE  
 
Bolzano, 31 marzo 2011 - Il concorso d´idee per la nuova sede della Ripartizione personale della Provincia è stato assegnato agli architetti Davide Scagliarini ed Orazio Basso di Padova. Il progetto è stato scelto in una rosa di 174 proposte progettuali. La nuova sede della Ripartizione personale della Provincia sorgerà in via Renon nelle immediate vicinanze della sede attuale. Nel nuovo palazzo troveranno sistemazione i 150 collaboratori della Ripartizione in una struttura di 15.500 metri cubi ai quali si aggiungeranno 22.450 metri cubi interrati nei quali troveranno sistemazione i garage e gli archivi. Il concorso d´idee per il nuovo palazzo è stato aggiudicato oggi al progetto elaborato dagli architetti Davide Scagliarini ed Orazio Basso di Padova. Il secondo posto è andato al progetto degli architetti Bernhard Neulichedl e Lorenzo Pesaresi; il terzo agli architetti Maurizio ed Alessandro Dallavalle.  
   
   
IMPRESE TROPPO PICCOLE? DALLA REGIONE TOSCANA CONTRIBUTI PER FARLE CRESCERE FACENDO SQUADRA  
 
 Firenze, 31 marzo 2011 – Un intervento a sostegno dei processi di integrazione fra imprese, per aiutarle a riorganizzarsi, aumentare la produttività, sviluppare la capacità di penetrazione nei mercati. Tutto questo ovviando alle piccole dimensioni grazie a un gioco di squadra che punta ad un solo obiettivo: unire le forze per essere più competitivi. E’ quanto si potrà realizzare grazie a un fondo iniziale di 3 milioni, previsti da un bando uscito ieri sul Bollettino ufficiale della Regione (numero13, del 30 marzo 2011, parte terza). Il bando prevede contributi in conto capitale per finanziare investimenti di aziende che, con le proprie forze non sarebbero in grado di cimentarsi adeguatamente nella sfida dell’innovazione e della competitività. “L’intervento che presentiamo oggi – spiega l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini – è un modo per guardare oltre la crisi e soprattutto per correggere quella che, anche prima della crisi, era e resta una debolezza strutturale del nostro sistema produttivo, fatto di tante piccole e piccolissime aziende. Le dimensioni ridotte infatti costituiscono un freno all’innovazione, incidendo negativamente sulla competitività di queste imprese che, spesso, faticano a presentarsi agguerrite sui mercati internazionali. Ecco perchè abbiamo pensato di migliorarne l’efficienza favorendo l’integrazione e gli scambi, in una logica di rete”. In particolare l’intervento della Regione punta a rendere più efficienti produzione o distribuzione e a favorire l’innovazione, lo scambio di know how e lo sviluppo di reti di subfornitura. I 3 milioni messi per il momento a disposizione – e che si prevede saranno successivamente incrementati – serviranno a sostenere operazioni di acquisizione di aziende o ramo di azienda, fusioni per unione o incorporazione, costituzione di consorzi di piccole o medie imprese, costituzione e sviluppo di reti di impresa (formalizzati in contratti di rete previsti dalla legge 33 del 2009). Il contributo sarà concesso per programmi di investimento superiore ai 100 mila euro e inferiori a 1 milione e finanzierà sia i costi delle attività legate alle operazioni di integrazione, sia quelli delle attività sviluppate a seguito dei processi di integrazione. “L’aiuto concesso alle imprese che si costituiscono in reti secondo quanto previsto dalla legge 33 – prosegue l’assessore – rappresenta una novità, così come la previsione di contributi a favore delle imprese che assumono nuovo personale. Sono previsti ulteriori incentivi in caso di assunzione di soggetti deboli all’interno del mercato del lavoro, come ad esempio donne, giovani, disoccupati, cassintegrati. Un apposito bando consentirà successivamente alle imprese ammesse al finanziamento di accedere a specifici aiuti per la formazione del personale”. I contributi sono concessi sia per investimenti produttivi materiali, cioè macchine, impianti, attrezzature), sia per investimenti immateriali (spese per licenze, brevetti, consulenze). Fra le spese ammesse, anche quelle per la prestazioni del “temporary manager” o manager di rete, condiviso dalle imprese che la compongono e addetto alla conduzione e al coordinamento delle attività del programma di rete. Le domande potranno essere consegnate a partire dal primo aprile.  
   
   
14 PROGETTI STRATEGICI PER RILANCIARE IL MANIFATTURIERO IN TOSCANA: IL PRESIDENTE ROSSI INCONTRA LE AZIENDE  
 
Firenze, 31 marzo 2011 – La Regione ha appena chiuso un bando che le consente di finanziare 14 “progetti strategici” di grandi aziende che intendono investire in ricerca e innovazione e che, grazie a questo investimento, consolidano la propria presenza in Toscana, favorendo così il rilancio del manifatturiero e anche la nascita di nuovi posti di lavoro. Si tratta di grandi marchi, nazionali e multinazionali come De Tomaso, Richard Ginori, Ericsson, Alenia, General Electric, Esaote, Ecm, Altec, Trw, El.en., Emac, Thales. I progetti finanziati dalla Regione sono frutto della positiva convergenza fra grandi imprese, pmi, Università e centri di ricerca, coinvolgono 50 beneficiari, fra cui diverse piccole e medie imprese dell’indotto. Il presidente della Regione Enrico Rossi incontrerà i beneficiari dei progetti nel corso di un incontro pubblico al quale parteciperanno, oltre all’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini, i dirigenti delle aziende, le Università e i centri di ricerca venerdì 1 aprile, ore 11.30, Sala Pegaso, Palazzo Strozzi Sacrati, piazza Duomo 10, Firenze. Ciascuna impresa è invitata ad esporre sinteticamente i contenuti del progetto.  
   
   
“L’IMPRESA IN SALUTE” PARTE IL 2 APRILE UN’INIZIATIVA A FAVORE DEGLI IMPRENDITORI ESPOSTI DELLA PROVINCIA DI PESCARA  
 
 Pescara, 31 marzo 2011 - La Camera di Commercio di Pescara ha organizzato, in collaborazione con l’Inail e la Fondazione Oncologica Santa Rita Onlus, un corso gratuito per gli imprenditori esposti sulla prevenzione delle malattie da lavoro. Il corso ha l’obiettivo di sensibilizzare il mondo delle imprese verso la diffusione di patologie, molte di natura tumorale, dovute ad una serie di agenti soprattutto ambientali (come per esempio le polveri presenti nei laboratori e negli stabilimenti). Nelle 3 giornate formative, che si terranno il 2, il 9 ed il 16 aprile, dalle 10 alle 13 presso il padiglione espositivo al porto turistico di Pescara, i medici approfondiranno le cause che portano al sorgere di certe patologie ed illustreranno le indagini diagnostiche da effettuare per scoprire in tempo la comparsa dei tumori. Sono tre gli argomenti che compongono l’iniziativa che può essere considerata una delle prime in Italia: si parte il 2 aprile con “Le neoplasie professionali in Italia ed in Abruzzo. Dati Statistici a confronto”; si continua il 9 con una panoramica sui tumori allo stomaco, al pancreas, al colon retto, al fegato ed ai polmoni ed un’analisi approfondita sulla prevenzione dei tumori della pelle e delle malattie precancerose; si conclude il 16 con una prospettiva sull’esposizione ai rischi cancerogeni e mutageni e sui rischi ambientali derivanti dai rumori (ulteriori dettagli sono disponibili su www.Pe.camcom.it). Come si legge sul sito del Ministero della Salute, il 2009 è stato un anno record per le malattie professionali. Le denunce complessive sono state 34.646: il valore più alto degli ultimi 15 anni, per un aumento del 15,7% rispetto ai 30mila casi del 2008 e di circa il 30% in 5 anni (8mila denunce in più rispetto alle quasi 27mila del 2005). L’agricoltura è il comparto più interessato: le segnalazioni pervenute all’Inail sono più che raddoppiate in un solo anno (da 1.834 del 2008 a 3.914 del 2009, +113,4%) e triplicate nell’ultimo quinquennio.  
   
   
UN SUCCESSO PER I “CINQUE PASSI PER LAVORARE IN SICUREZZA”  
 
Milano, 31 marzo 2011 - Giovedì 24 marzo si è svolto il primo incontro del ciclo di gratuito “Cinque Passi per lavorare in Sicurezza”, iniziativa rivolta alle aziende meccaniche patrocinata da Anima, Federazione di rappresentanza di Confindustria ed animata da Formamec, ente di formazione della Federazione, e da Asso.mec., il selezionato network culturale multistakeholder che promuove la cultura dell’eccellenza e della qualità nella formazione continua per le imprese meccaniche. L’incontro svoltosi presso la sede di Anima a Milano ha riscosso un grande successo fra tutti i rappresentanti delle aziende intervenute che, insieme all’esperto in materia di sicurezza di Itinera Group Giovanni Brusa ed al team di Anima e Formamec, hanno avuto modo di aggiornarsi sull’applicazione delle nuove direttive di prodotto fra cui la Direttiva Macchine, Atex - Atmosfera potenzialmente esplosiva, Ped - Attrezzature a Pressione, Emc - Compatibilità Elettromagnetica, Lvd - Bassa Tensione. Particolare attenzione durante l’incontro è stata posta all´analisi dei rischi ed alla predisposizione dei fascicoli tecnici, dei manuali d´uso e manutenzione “E’ un’iniziativa utilissima in quanto permette di approfondire temi di importanza vitale per un’azienda come la nostra. I veri costi sono dati dalla carenza di informazioni corrette, di formazione e di qualificazione” ha affermato durante la Sua testimonianza l’Ing. Domenech Guillermo della Brambati, azienda produttrice di impianti per l’industria alimentare già associata Asso.mec.. Continua “Il costo della mancata formazione è di molto superiore al costo della formazione in quanto è dato dalla ridondanza di formazione non richiesta e magari dalla trascuratezza di formazione che invece dovrebbe essere fatta per ottemperare alla normativa comunitaria. Ho rilevato il vantaggio della formazione direttamente dai comportamenti visti in azienda.” “Sono molto soddisfatta dalla grande risposta ottenuta da parte delle aziende che hanno partecipato numerose e con entusiasmo,” ha commentato Barbara Pigoli, Vicedirettore di Formamec e Presidente di Assomec “crediamo molto nell’utilità di queste iniziative perché solo condividendo con chi vive quotidianamente in azienda le tematiche trattate è possibile individuare dei percorsi di formazione e informazione concretamente efficaci”. Il prossimo appuntamento con i Cinque Passi è per il 13 aprile alle ore 10 sempre presso la sede di Anima in Via Scarsellini 13 – Milano. Tema dell’incontro il nuovo sistema di tracciamento rifiuti: Sistri, analisi, procedure, problematiche. L’incontro sarà presieduto dall’esperto in materia di sicurezza Dott. Gabriele Marchesan. La partecipazione agli eventi è gratuita fino a esaurimento posti. Gli interessati possono confermare la propria adesione all’indirizzo convegni@assomec.Eu  Per informazioni: tel. +39 02 45418.340  
   
   
LAVORO NERO IN SICILIA: NEL 2010 BEN 3200 AZIENDE ISPEZIONATE  
 
Palermo, 31 marzo 2011 - 3.200 aziende ispezionate, di cui 1.905, pari al 59,53%, sono risultate irregolari; 11.298 i lavoratori, tra italiani, comunitari ed extracomunitari, che sono stati oggetto di verifica; 2.001 i lavoratori che prestavano la loro opera totalmente in nero. Questi i numeri emersi dal monitoraggio del piano di vigilanza nel campo dell´edilizia e dell´agricoltura che gli Ispettorati provinciali del lavoro hanno eseguito e controllato nel corso del 2010. Per contrastare il lavoro in "nero" e quello "irregolare", il Dipartimento Lavoro della Regione siciliana, ha firmato una convenzione con i Comandi provinciali della Guardia di Finanza con l´obiettivo di scoraggiare le aziende a fare ricorso a forza lavorativa "irregolare" e, spesso, anche in violazione delle norme di sicurezza. A seguito delle verifiche i lavoratori che prestavano la loro opera in "nero" sono risultati: 1.233 italiani, (su 7.222); 692 comunitari, (su 3.927); 76 extracomunitari, (su 149). Ma il dato piu´ eclatante riguarda le violazioni in materia di salute e sicurezza: 2.727 casi riscontrati in cinque delle nove provincie siciliane: Agrigento (1.566), Caltanissetta (395), Catania (210), Enna (10), Messina (546). "Il Dipartimento Lavoro e i suoi Ispettorati, - sottolinea il Dirigente generale del Dipartimento Lavoro, Alessandra Russo - gia´ da tempo impegnati contro il lavoro nero e il lavoro irregolare, si arricchiscono di un nuovo strumento di deterrenza per il contrasto nei confronti di questi fenomeni avvalendosi di una preziosa e qualificata collaborazione e partendo da un valore fondamentale: lo scambio bidirezionale delle informazioni tra le due istituzioni". La convenzione con le fiamme gialle ha l´obiettivo di contrastare in maniera capillare a livello locale (Ispettorati provinciali del Lavoro e Comandi provinciali della Guardia di Finanza), i fenomeni di sfruttamento dei lavoratori "immigrati e in nero", compresi gli extracomunitari clandestini. E´ gia´ operativo lo scambio di informazioni e gli interventi mirati e contestuali su tutto il territorio siciliano secondo modalita´ che saranno preventivamente condivise.  
   
   
BOLOGNA, ATTENTATI ALL´IBM E ALL´ENI. IL PRESIDENTE DELLA REGIONE VASCO ERRANI: "PREOCCUPAZIONE E FERMA CONDANNA PER I GRAVI EPISODI".  
 
Bologna, 31 marzo 2011 - «Preoccupazione e ferma condanna per episodi gravi di cui tutte le forze democratiche non debbono sottovalutarne la portata». Così il presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani riferendosi agli attentati avvenuti nei giorni scorsi a Bologna, prima alla sede dell’Ibm di via Martin Luther King e poi agli uffici commerciali dell´Eni in via San Donato. «Ribadiamo – ha aggiunto il presidente – di fronte a fatti così inquietanti la piena fiducia nelle Forze dell´ordine e nella Magistratura affinché individuino i responsabili di questi attentati».  
   
   
SARDEGNA, LAVORATORI CSL E CESIL: FARE PRESTO PER ATTIVARE PROPOSTA DI SOLUZIONE DELLA VERTENZA  
 
 Cagliari, 31 Marzo 2011 - "Per garantire un futuro ai lavoratori precari dei Centri servizi per il lavoro e dei Centri servizi per l´inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati non c’è più tempo da perdere: occorre coesione e consenso di intenti tra tutti i soggetti interessati, serve superare le divisioni e soprattutto velocità di azione con l’obiettivo di rafforzare e integrare i servizi sul lavoro nei vari territori della Sardegna. In caso contrario, già dopo il prossimo agosto, quando i fondi saranno esauriti, non ci sarà più alcuna certezza né per i lavoratori né di garanzia dei servizi fino a oggi erogati". È l’appello che questa mattina l’assessore regionale del Lavoro, Franco Manca, ha lanciato nel corso dell’incontro che si è tenuto questa mattina a Cagliari con le organizzazioni sindacali e i rappresentanti delle Province e dell’Agenzia regionale per il Lavoro. "Agosto è ormai vicinissimo e la proposta di soluzione alla quale abbiamo lavorato - ha spiegato l’assessore - necessita di un passaggio obbligato in Consiglio regionale visto che si tratta di modificare la legge regionale 20/2005 e di trovare la copertura finanziaria necessaria per attuarla”. Manca ha ricordato a sindacati e agli assessori provinciali come la proposta di stabilizzazione di circa 400 lavoratori precari dei Csl (che fanno capo alle Province), dei Cesil (gestiti dai Comuni) e del Consorzio di sviluppo Due giare attraverso l’Agenzia regionale per il Lavoro sia aperta a integrazioni, ma che occorra fare fronte comune per evitare che non vengano rispettati i tempi. La proposta di legge, che sarà presentata prima in Giunta e poi in Consiglio, oltre a prevedere il trasferimento del personale precario all’Agenzia per il lavoro salvaguarda in pieno poteri, deleghe e funzioni delle Province. Da parte loro, sindacati e Province hanno presentato propri contributi per la soluzione della vertenza. L’esame reciproco dei documenti dovrà concludersi a breve perché l´assessore Manca ha preannunciato una riunione conclusiva entro il 10 aprile. A margine dell’incontro, l’assessore ha poi voluto replicare a quanto dichiarato ieri dai sindacati regionali Cgil, Cisl e Uil su presunti “pesanti ritardi nella spesa delle risorse finanziarie in capo alle politiche per il lavoro”: “Le organizzazioni dovrebbero ben sapere, visto che sono parte attiva del Comitato di sorveglianza del Fondo sociale europeo che certifica la spesa, che sulle risorse Fse non solo non siamo in ritardo ma siamo in linea con i plafond stabiliti dall’Unione europea. Questo allineamento, conseguito in circa un anno con forti accelerazioni della spesa e degli impegni, ci consente di guardare avanti con un moderato ottimismo considerato che nell’esercizio appena trascorso siamo arrivati a spendere 125 milioni di euro".  
   
   
BOLZANO: POSITIVO IL BILANCIO DELLO “SPORTELLO DI ACCOGLIENZA PER L’IMPRESA COOPERATIVA”  
 
Bolzano, 31 marzo 2011 - Si è svolta il 29 marzo nella sala stampa di Palazzo Widmann, a Bolzano, la conferenza stampa indetta dall’assessore provinciale Roberto Bizzo nel corso della quale sono state illustrate le finalità ed i dati conclusivi del biennio di attività 2009 – 2010 del progetto “Sportello di accoglienza per l’impresa cooperativa” L’idea alla base del progetto “Sportello di accoglienza per l’impresa cooperativa” è nata alla fine del 2008, dalla volontà di "Confcooperative" Bolzano e di "Raiffeisenverband Südtirol" di istituire un servizio di accoglienza e di prima informazione, per far conoscere, promuovere e valorizzare la formula cooperativa per coloro che vogliono avviare un’attività economica e imprenditoriale, ma anche fornire informazioni a tutti gli interessati sull’impresa cooperativa e sulla cooperazione in generale. Il 21 maggio 2009 sono stati inaugurati lo sportello “Cooperattivati” di Confcooperative Bolzano e lo sportello “Startup” della Federazione Raiffeisen, finanziati dalla Ripartizione 34 – Ufficio sviluppo della cooperazione della Provincia, come risposta e supporto all’imprenditorialità provinciale. Gli “Sportelli” rappresentano sostanzialmente un servizio di prima accoglienza che si prefigge di strutturare l’idea imprenditoriale, analizzare le potenzialità del progetto per consentirne l’avvio e la realizzazione anche tramite i servizi di start-up. In questa fase viene effettuata un’analisi del tipo di impresa cooperativa che si vuole fondare, della coerenza del progetto nel contesto locale attuale, dei principî e valori dell’impresa cooperativa, nonché degli aspetti fiscali e della governance cooperativa. Oltre al contatto diretto, è stato predisposto un portale dello sportello agli indirizzi www.Cooperattiva.bz.it ; www.Raiffeisenverband.it. Dopo la fase introduttiva ed orientativa di prima accoglienza, il servizio ha fornito agli interessati un insieme di servizi e strumenti di accompagnamento quali l’orientamento alle idee, lo sviluppo del piano d’impresa, l’accompagnamento allo start-up, l’insediamento con l’offerta di spazi arredati ed attrezzati da destinare ad uso ufficio, per facilitare l’avvio dell’attività, la ricerca delle risorse finanziarie, un check-up aziendale di base. Il progetto ha consentito alle due associazioni di consolidare ed ampliare questo “core-business”, servizio di base delle associazioni di rappresentanza, alimentando conoscenze specialistiche e contributi tecnici, utili per il futuro. Complessivamente nel corso del biennio di attività, ha informato il presidente Andrea Grata, sono state effettuate da parte di “Confcooperative” 133 accoglienze, per un ammontare di circa 1.700 ore. Queste hanno portato alla preparazione di 43 piani d’impresa ed alla costituzione di 41 nuove cooperative, pari al 30% dei contatti. Grazie allo sportello sono cresciuti i contatti anche in altre zone oltre a Bolzano. Significativo anche il numero di contatti con il mondo giovanile, infatti il 56% dei contatti si è avuto con persone tra i 20 ed i 30 anni ed il 36% con persone tra i 30–40. Il 56% dei contatti erano con persone con diploma di scuola media superiore ed il 34% con persone laureate per cui anche il livello di formazione delle persone che si sono interessate alla formula imprenditoriale cooperativa è stato molto elevato. Da parte sua la “Federazione Raiffeisen”, ha sottolineato il direttore degenerale, Paul Gasser, ha effettuato 62 accoglienze che hanno portato alla redazione di 13 piani d’impresa ed alla costituzione di 7 nuove cooperative, mentre altre 5 saranno create nel prossimo futuro. Grazie allo sportello sono cresciuti i contatti anche in tutte le zone dell´Alto Adige. Inoltre il riscontro dal mondo giovanile è stato molto forte, infatti più della metà dei contatti si è avuto con persone con meno di 35 anni, per cui con questa iniziativa il mondo giovanile è venuto sicuramente più a conoscenza della possibilità di avviare un’attività in forma cooperativa. Soltanto 3 contatti sono avvenuti con persone straniere proveniente da paesi dell’Unione europea ed Extra Unione europea. Nel suo intervento l’assessore competente, Roberto Bizzo, ha posto l’accento sull’aspetto etico dell’attività cooperativa in un momento come quello attuale caratterizzato da una crisi economica mondiale di cui si stanno ancora sentendo le ripercussioni. In questo contesto, secondo l’assessore, sono particolarmente importanti e significative le forme economiche che mettono al centro lo sviluppo dell’uomo rispetto allo sviluppo del capitale per privilegiare la funzione etica e solidale della loro attività. “L’attività cooperativa” ha aggiunto “può quindi svolgere un ruolo di moderatore all’interno dell’economia”. È stato posto inoltre in risalto il ruolo di filtro svolto dallo Sportello per una valutazione a priori della fattibilità economica di un progetto, anche per garantire un impiego mirato ed efficiente dei contributi pubblici. Il costo dell’intero progetto per la Provincia è stato di 112.000 euro a fronte della creazione di 54 nuove cooperative che, a regime, daranno lavoro complessivamente ad oltre 150 persone. Il servizio di sportello continuerà ad essere svolto dalle due organizzazioni nell’ambito delle loro attività istituzionali. Hanno preso parte all’incontro con la stampa anche Manuela Paulmichl e Fabrizio Ferrari dell’Ufficio sviluppo della cooperazione, in rappresentanza di Confocooperative Letizia Lazzaro e Claudia Zaza e per il Raiffeisenverband Südtirol Karl-heinz Weger ed Alexander Staffler.  
   
   
MARCHE: INQUINAMENTO DELL´ARIA DA POLVERI SOTTILI: PROROGATO IL TERMINE DELL´ACCORDO  
 
Ancona, 31 Marzo 2011 - Il Tavolo tecnico sulle polveri sottili della Regione Marche, in seguito all´esame delle risultanze delle centraline di monitoraggio della qualita` dell´aria, determinato anche dagli eventi atmosferici favorevoli che stanno dando i primi risultati positivi, ha ritenuto necessario prorogare il termine dell´Accordo di Programma con Province e Comuni fino alla data del 30 aprile 2011. Ricordiamo che tale Accordo prevede la limitazione del traffico per alcune tipologie di veicoli particolarmente inquinanti, misure inerenti il settore industriale e commerciale, misure relative ad edifici pubblici e privati. Oltre alla proroga, gia` prevista come eventualita` all´interno dello stesso Accordo di Programma, la Giunta Regionale ha deliberato un Addendum per la concessione di permessi puntuali di transito agli autoveicoli nelle zone rosse, allo scopo di favorire il normale svolgimento delle attivita` produttive. Tali permessi posso essere richiesti presso gli uffici della polizia municipale.