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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 31 Marzo 2011
GLI ORGANI MASCHILI E FEMMINILI DELLE PIANTE PARLANO COME LE CELLULE CEREBRALI  
 
Secondo una ricerca condotta da scienziati in Portogallo, gli organi maschili e femminili delle piante comunicano alla stessa maniera delle cellule cerebrali. Uno studio pubblicato sulla rivista Science mostra come il polline, che contiene i gameti maschili della pianta, comunica con l´organo femminile della pianta usando un meccanismo generalmente osservato nel sistema nervoso degli animali. Per i ricercatori lo studio rivela un nuovo meccanismo soggiacente alla riproduzione nelle piante e apre una pista nuova ed entusiasmante nello studio delle modalità secondo cui la comunicazione intercellulare è conservata tra animali e piante. La riproduzione vegetale è un processo complesso ed estremamente coordinato. I granuli di polline, che contengono i gameti maschili della pianta (cellule spermatiche), sono trasferiti dall´organo maschile del fiore (lo stame) all´organo femminile (il pistillo). Qui il polline germina, lasciando crescere un tubo pollinico che si allunga ed è condotto all´ovario, dove rilascia lo sperma. Lo sperma si fonde con le cellule uovo, dando vita a un embrione che è parte del seme. In questo studio i ricercatori dell´Instituto Gulbenkian de Ciência (Igc) hanno studiato lo sviluppo dei tubi pollinici nel pistillo. Secondo i ricercatori, benché i biologi osservino da molti anni le oscillazioni regolari di diversi parametri che controllano la crescita dei tubi pollinici, la conoscenza degli effettivi canali molecolari che controllano queste oscillazioni e il loro risultato fisiologico è rimasta nebulosa. Il dott. José Feijó, group leader all´Igc e professore all´Università di Lisbona, e i suoi colleghi hanno colmato questa lacuna cognitiva scoprendo che nel tabacco e nelle piante del genere Arabidopsis le oscillazioni di ioni di calcio nei tubi pollinici in formazione sono facilitate da canali denominati recettori Glr (Glutamate receptors-like). Inoltre hanno scoperto che questi canali sono aperti, tra gli altri componenti, da un raro aminoacido noto come D-serina (D-ser). Il D-ser e i Glr non si trovano solo nelle piante e sono molecole chiave anche nella comunicazione cellula-cellula all´interno del sistema nervoso centrale degli animali: svolgono un ruolo centrale nei processi mnemonici e cognitivi del cervello e sono coinvolte in un´ampia serie di malattie neurodegenerative, come la sclerosi multipla, l´Alzheimer, la malattia di Huntington e altre. "E ora, sorprendentemente, si è scoperto che hanno una parte anche nella riproduzione delle piante", hanno osservato i ricercatori. L´équipe ha usato una variegata combinazione di tecniche genetiche, farmacologiche ed elettrofisiologiche per chiarire il ruolo dei geni Glr e del D-serina nei granuli di polline e il loro impatto fisiologico sulla riproduzione vegetale. Provando che i Glr sono canali di calcio, l´équipe ha anche risolto due enigmi di lungo corso nell´ambito della biologia vegetale, uno è la natura molecolare dei canali di calcio nella membrana esterna delle cellule vegetali. Il secondo è lo svelamento delle funzioni dei geni Glr nelle piante, un mistero che ha intrigato i biologi da quando è stato sequenziato il primo genoma della pianta modello Arabidopsis. Le indagini dell´équipe hanno svelato che, inficiando le funzioni dei Glr nei gameti maschili, potevano provocare la parziale sterilità maschile: la pianta produceva meno semi e i tubi pollinici risultavano anomali. Per quanto concerne l´aminoacido D-serina, l´équipe ha scoperto che attiva i Glr sulle punte dei tubi pollinici, consentendo agli ioni di calcio di fluire all´interno del tubo. Gli studiosi hanno portato un passo oltre la loro ricerca, dimostrando che il D-serina è prodotto effettivamente negli organi sessuali femminili e che anche l´assenza di D-serina in questi organi porta alla deformazione dei tubi pollinici. Nel complesso, queste scoperte suggeriscono in modo convincente che il D-serina prodotto negli organi riproduttivi femminili potrebbe svolgere un ruolo importante nel guidare i tubi pollinici verso la loro destinazione finale. Il dott. José Feijó ha commentato che "i tubi pollinici sono un sistema modello per la crescita apicale delle cellule, un processo comune al lievito che si replica per scissione, ai funghi filamentosi, ai peli radicali delle piante e alle cellule nervose". E ha aggiunto che questo lavoro di gruppo "che coinvolge geni analoghi nei processi di crescita nelle piante e negli animali evidenzia il modo in cui l´evoluzione riutilizza all´infinito i meccanismi efficaci". Il dott. Feijó ha dichiarato che la ricerca "condotta sull´Arabidopsis e il tabacco ora spalanca le porte allo studio dei processi di comunicazione intercellulare conservati tra specie animali e vegetali". Per maggiori informazioni, visitare: Instituto Gulbenkian de Ciência (Igc): http://www.Igc.gulbenkian.pt/  Science Express: http://www.Sciencemag.org/content/early/recent    
   
   
CORTOBIO, PIÙ FRUTTA E VERDURA E MENO IMBALLAGGI  
 
Brescia - Frutta e verdura biologiche di stagione a km zero, provenienti da operatori locali e contenute in cassette riutilizzabili. Una ricetta semplice per un´alimentazione sana e intelligente dal punto di vista ambientale, in quanto, eliminando il problema dello smaltimento dei contenitori, contribuisce a ridurre la produzione dei rifiuti. Questi, in sintesi, i termini dell´iniziativa ´Cortobio´, presentata a Brescia e commentata positivamente dall´assessore regionale al Territorio e Urbanistica Daniele Belotti. "Brescia è per noi molto importante - ha spiegato l´assessore Belotti - perché città campione e pilota di questo importante progetto di riduzione dei rifiuti previsto dal Piano Regionale. Ci tengo a esprimere tutto il mio apprezzamento per questa iniziativa, che condivo totalmente, perché favorisce lo sviluppo dei prodotti locali e quindi di filiera corta, contribuendo, allo stesso tempo, alla riduzione dell´inquinamento da trasporto e, grazie al recupero degli imballaggi usati per la consegna, anche della produzione dei rifiuti". I prodotti, confezionati in cassette da 5 e 7 kg, per un costo rispettivamente di 12,5 e 18 euro, vengono consegnati in 4 punti differenti (il mercoledì presso i negozi della catena ´Fungo Bio´ di Brescia, Rezzato e Castel Mella e il sabato, a Brescia, presso il mercatino di cascina Maggia, in via Maggia 3) o, con un sovrapprezzo, anche a domicilio (informazioni su www.Cortobio.it). "Stimiamo che se 5.000 famiglie bresciane adottassero questa modalità di acquisto - ha concluso Belotti - in un anno si potrebbe arrivare a produrre 200 tonnellate in meno di rifiuti". L´iniziativa ´Cortobio´, realizzata dalla cooperativa Vivigarda, riunisce numerosi produttori di "biologico" della provincia di Brescia, mentre i prodotti proposti sono a marchio Aiab (Associazione Italiana Agricoltura Biologica), a garanzia del rispetto dei protocolli di coltivazione biologica e dei principali standard di qualità.  
   
   
SARDEGNA: PARTECIPAZIONE AI SISTEMI DI QUALITÀ ALIMENTARE, GRADUATORIA VI SOTTOFASE  
 
Argea Sardegna ha approvato la graduatoria unica regionale – sesta sottofase – del bando per l´ammissione ai finanziamenti previsti dalla misura 132 del Psr 2007/2013 "Partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità alimentare". Ricordiamo che la misura 132 del Programma di sviluppo rurale introduce un regime di sostegno per favorire la partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità alimentare riconosciuti dalla Comunità europea, con l’obiettivo di: - accrescere la competitività delle produzioni di qualità sui mercati nazionali e internazionali; - favorire la sinergia tra aiuti alla certificazione dei prodotti ottenuti dall’agricoltura biologica e pagamenti per i relativi impegni agro-ambientali; - garantire una maggiore sicurezza alimentare e tutela del consumatore, oltre che una maggiore remuneratività per il produttore. L´incentivo è riconosciuto alle imprese agricole che aderiscono a uno dei sistemi di qualità alimentare, attraverso l’abbattimento dei costi di controllo e certificazione realmente sostenuti. L’assessorato ha anche pubblicato l´elenco delle domande escluse.  
   
   
PARMIGIANO REGGIANO: 56 MILIONI DI EURO LE RISORSE STANZIATE DALLA REGIONE EMILI AROMAGNA A TUTTO IL 2010 E ULTERIORI 19,5 MILIONI ARRIVERANNO ENTRO L´ESTATE  
 
Bologna - “Il Parmigiano Reggiano, dopo un lungo periodo di crisi sta attraversando una positiva fase di rilancio e il prezzo del prodotto all’ingrosso è attualmente ai massimi di sempre. La Regione ha contribuito a questa obiettivo stanziando per il settore lattiero-caseario, a tutto il 2010, ben 56 milioni. Una cifra pari al 25% del totale delle risorse messe complessivamente a disposizione, con le stesse misure del Piano regionale di sviluppo rurale, per tutti gli altri comparti agricoli. Anche una parte dei 22 milioni di euro assegnati a febbraio alle Province per incrementare gli investimenti andranno al lattiero-caseario, mentre altre risorse per 19,5 milioni di euro sono in arrivo grazie a una bando che uscirà entro l’estate” . Lo ha detto oggi a Bologna l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni rispondendo a un’interpellanza del consigliere regionale Fabio Filippi. Nel sostenere questo settore strategico dell’ agroalimentare emiliano-romagnolo, la Regione punta a valorizzare in particolare le specificità produttive e qualitative dei diversi territori, a partire da quelli di montagna. Così degli 11 progetti di filiera approvati per il comparto e che hanno coinvolto 907 aziende, tre si sviluppano integralmente proprie in aree montane. “Sempre per quanto riguarda la valorizzazione delle produzioni di montagna - ha ricordato Rabboni - stiamo da tempo adoperandoci assieme al Consorzio e ai Caseifici per superare gli ostacoli normativi e interpretativi che ancora si frappongono all’utilizzo della menzione “Montagna” per le forme prodotte sopra ai 600 metri. La questione ancora controversa è la necessità di una eventuale modifica del disciplinare di produzione del Parmigiano”. Anche la valorizzazione commerciale delle diverse qualità del prodotto Parmigiano Reggiano - ha aggiunto Rabboni – rappresenta un percorso già intrapreso dal Consorzio con l’introduzione dei tipi “Mezzano”, “Extra” ed “Export” e l’utilizzo di differenti bollini (aragosta, argento e oro) per individuare prodotti con caratteristiche qualitative specifiche legate essenzialmente al diverso livello di stagionatura. “Valorizzare i prodotti tipici dei territori appenninici è per noi un obiettivo importante – ha sottolineato ancora Rabboni - per questo come presidente di Arepo, l’Associazione delle Regioni Europee per i Prodotti di Origine, ho proposto al Commissario Europeo all’Agricoltura, Dacian Ciolos e al Presidente della Commissione agricoltura De Castro l’introduzione nel ‘pacchetto qualità’ attualmente in discussione di una norma per rendere riconoscibili in tutta Europa i prodotti di montagna.”  
   
   
CAMPANIA: SVILUPPO RURALE E AGRICOLTURA SOSTENIBILE. TERZO INCONTRO DELL´INFOTOUR. AMENDOLARA: "I TERRITORI SONO I PROTAGONISTI"  
 
E´ in programma giovedì 31 marzo a Caserta, il terzo appuntamento dell’infotour "La Campania riparte dai territori. Mettiamo in moto una nuova economia". Il ciclo dei convegni è organizzato dall´Assessorato all´Agricoltura della Regione Campania e dalle cinque amministrazioni provinciali, per promuovere una strategia integrata nella gestione delle risorse del Piano di sviluppo rurale destinate all´agricoltura e al territorio. "L´obiettivo - spiega l´assessore Vito Amendolara - è rappresentato dalla necessità di discutere insieme al territorio, per costruire in un´interazione forte tra la governace istituzionale e quella socioeconomica un possibile percorso di sviluppo locale partendo dalla costatazione che il 61 per cento del territorio urbanizzato è rurale”, ha concluso Amendolara.  
   
   
DALLE TRE “R” IL DECALOGO DELLA NUOVA AGRICOLTURA DEL VENETO  
 
Il processo di innovazione dell’agricoltura presentato ieri dall’assessore Franco Manzato al Consiglio regionale si riassume in dieci punti, che delineano una strategia condivisa ai vari livelli che punta a risultati del medio – lungo periodo. I passaggi del decalogo dell’innovazione agricola sono i seguenti: Stati generali, la prima fase del processo di ristrutturazione; apertasi ad ottobre e conclusasi a febbraio. Snodo fondamentale per capire le criticità del sistema, aperto alla società veneta e cui hanno partecipato un migliaio di persone tra imprenditori agricoli, liberi professionisti, associazioni di categoria, dipendenti di Comuni. Province, Regione, imprenditori commerciali e artigiani. Tavolo di controllo, dal luglio scorso si lavora all’unificazione dei controlli sulle aziende agricole del Veneto. La parola d’ordine è: un azienda, un controllo, quindi un’unica visita finalizzata a verificare il rispetto di tutte le norme, con il minimo di interferenze con il lavoro aziendale. Tavolo di ricerca, concertazione di tutte le ricerche in campo agricolo con un’unica banca dati e un unico flusso finanziario di investimento; università, Ministero, Regione e Veneto Agricoltura potranno così unire le forze e risparmiare, investendo in modo strategico ed evitando duplicazioni; Semplificazione burocratica: è attivo un gruppo di lavoro presideduto dallo stesso assessore Manzato, con l’obiettivo di ridisegnare il sistema delle procedure per far sparire quelle inutili e comunque ridurre al minimo gli adempimenti, che oggi rappresentano un costo aziendale aggiuntivo. Strumenti finanziari, sono stati presi accordi con Cassa depositi e prestiti, Bei ed Isa) per garantire finanziamenti agevolati agli imprenditori agricoli oltre a quelli del Psr. Sono state anche concordate iniziative con Veneto Sviluppo. Riorganizzazione di Veneto Agricoltura: revisione della dotazione organica e funzionale nelle attività di governo dell’ente per ridurre i costi dell’amministrazione e liberare le risorse da destinare alle imprese. Inoltre si sta valutando la valorizzazione delle oltre 250 proprietà immobiliari di cui l’agenzia dispone. Riorganizzazione Avepa: si è concluso nel 2010 l’intervento sui vertici dell’ente. L’obiettivo è quello di migliorarne le performance e di razionalizzare i costi, potenziando il coordinamento con le attività regionali. Sua Sportello Unico Agricolo: sarà operativo dall’1 aprile, venerdì prossimo, previa chiusura degli Ispettorati agrari. Sarà l’unico interlocutore di riferimento per l’agricoltore nella quasi totalità dei procedimenti. Ict Information and Communication Tecnology e Videosportello: reperibili online tutte le informazioni relative al mondo. Il portale (Piave – Portale integrato per l’agricoltura Veneta) sarà operativo dai prossimi mesi. Saranno inseriti video che spiegano progetti, misure, bandi e quant’altro possa servire al sistema, oltre a tecnologie a web 2.0 per interagire con le istituzioni. Stage internazionali giovani laureati: selezione di neolaureati in scienze agrarie per stages formativi presso istituzioni internazionali quali ad esempio Commissione Europea, Parlamento Europeo, Onu, Fmi, Wto, Agea, Bce, Ong. Questa riforma si traduce per gli agricoltori in: procedure snelle e meno perdite di tempo, più innovazione, maggiore trasparenza e dialogo con le istituzioni, disponibilità di capitali a tassi più bassi, facilità di recupero informazioni necessarie.  
   
   
IL VENETO PER UNA NUOVA AGRICOLTURA: RAZIONALIZZAZIONE, RISPARMIO, REDDITO  
 
Razionalizzazione, Risparmio, Reddito. La “rivoluzione” agricola del Veneto futuro è riassunta in queste tre “R”, che fissano gli obiettivi della strategia di governo per il settore, illustrata ieri dall’assessore Franco Manzato al Consiglio regionale, riunitosi in seduta straordinaria proprio per parlare di agricoltura ma, ed è la prima volta, non per i problemi che attraversa bensì per le prospettive che si stanno creando per il sistema primario regionale. “La strutturazione dell’agricoltura sta subendo una trasformazione radicale – ha ribadito Manzato – una rivisitazione totale finalizzata a permettere agli agricoltori di svolgere la loro professione in modo dignitoso e di avere il supporto reale delle istituzioni regionali di riferimento, senza cavilli burocratici, creando così un sistema agricolo integrato capace nello stesso tempo di rispondere alle esigenze di ogni singolo agricoltore”. Tutto questo si concreta in iniziative che permettano agli agricoltori di svolgere il loro lavoro senza perdite di tempo ed ostacoli inutili, di aumentare il loro reddito e la produttività. “Significa razionalizzare tutte le risorse, investendo il risparmio ottenuto nel miglioramento dell’agricoltura stessa. E’ una riforma mai vista negli ultimi trent’anni, della quale mi assumo la piena responsabilità in qualità di assessore regionale all’agricoltura veneta”. La crisi economica mondiale si è fatta sentire pesantemente sull’agricoltura veneta che, letteralmente, ne sta ancora pagando gli effetti e che già si trovava ad affrontare la pesante concorrenza dei mercati internazionali e la minaccia dei prodotti geneticamente modificati mondializzati. “Siamo qui per dire con gli agricoltori che il Veneto non si dà per vinto ed ha le condizioni, l’ingegno e la volontà per essere protagonista sui mercati, specie quelli di alto profilo, e sa reagire a ogni criticità con dignità e contando sulle proprie forze. Nei momenti di crisi, solo chi ha il polso davvero saldo affronta la situazione in modo risoluto ed efficace – ha aggiunto Manzato – e questo è un imperativo che qualsiasi amministratore, indipendentemente dal credo politico, deve tenere presente qualora si verifichino difficoltà da superare”. “Da quasi un anno stiamo lavorando, giorno dopo giorno, per risanare e dare prospettive al sistema agricolo veneto – ha concluso Manzato – per tutelare gli imprenditori e il loro reddito e per dare all’agricoltura una struttura competitiva. La strada è quella giusta, ed è stata condivisa dal sistema e dagli agricoltori che, come me, sognano di dare centralità ad un settore a volte trascurato o sottovalutato”.  
   
   
CARTA BIANCA SU DOC FRIULI MA SI PROCEDA  
 
Udine - "Intendo utilizzare il budget di 7 milioni e mezzo per la promozione del Friulano come occasione per rilanciare il settore vitivinicolo che considero l´ambasciatore del made in Friuli enogastronomico nel mondo, ma chiedo all´intera filiera di fare massa critica e credere nella Doc Friuli". L´appello a Consorzi, produttori e intera filiera vitivinicola del Friuli Venezia Giulia ribadito dall´assessore regionale alle Risorse agricole Claudio Violino in occasione dell´annuncio della presenza della Regione alla 45ma edizione di Vinitaly a Verona dal 7 all´11 aprile - 93 le aziende presenti in collettiva, 70 le altre per un costo totale a carico dell´amministrazione regionale di 900 mila euro (metà per acquisto spazi, l´altra metà per l´allestimento e altri 50 mila euro a carico del capitolo "Friulano" per la promozione pubblicitaria) - è una risposta alle critiche sollevate recentemente. "In merito alle accuse di scarsa collaborazione con le organizzazioni sindacali di settore non intendo assumermi l´onere di essere in prima persona quello che non ha cercato di collaborare", ha commentato Violino, rilanciando la necessità di fare quadrato attorno al progetto di Doc Friuli. "Le sette Doc sono importantissime - ha ribadito l´assessore - e ognuna rappresenta diversità e ricchezza del nostro territorio, ma riteniamo che, visto che siamo piccoli e pochi e che le risorse non sono infinite e non vanno sprecate, si debba fare massa critica". Violino parla a Collio, Carso e Isonzo, i Consorzi che "resistono" di più al progetto di unificazione, ma lascia carta bianca ai produttori su come gestire contenuti e tempi del disciplinare. "La stessa filiera potrà decidere le modalità del disciplinare, per andare avanti mi basta solo sia convalidata dalla firma di tutte le sette Doc e il Comitato sia rappresentato da 5 persone", afferma Violino che spiega anche perchè bastano 5 componenti e non 7, uno per ogni Doc. "Perchè ci vuole fiducia e i viticoltori devono poter delegare. Per parte mia prometto che non ci saranno figli e figliastri".  
   
   
AGRICOLTURA VENETA: ALLA MONTAGNA UN QUARTO DEI FONDI PSR  
 
 “Le aziende zootecniche della montagna veneta e bellunese potranno anche quest’anno ricorrere al bando del Programma di Sviluppo Rurale creato proprio per supportare la loro realtà, in uscita tra aprile e maggio”. Lo ha annunciato oggi nel Consiglio regionale straordinario sull’agricoltura l’assessore regionale Franco Manzato, rispondendo ad un intervento del consigliere Sergio Reolon. Manzato ha nell’occasione illustrato le misure adottate a sostegno del settore, il cui obiettivo è quello di tutelare l’agricoltura in pianura e in montagna, offrendo a quest’ultima opportunità equivalenti che tengono conto della situazione di svantaggio. “Un totale di 8 milioni di euro, messi a disposizione dalla misura 121 del Psr (Piano di Sviluppo Rurale) diretti a finanziare le imprese del settore lattiero-caseario ed altri settori affini delle aree montane – ha spiegato Manzato – sono distribuiti in funzione dell’effettivo svantaggio naturale in termini di altitudine e pendenza”. Il bando in questione, giunto alla sua seconda edizione, ha dato risultati positivi nel corso del 2010, con 226 richieste presentate dalle aziende e un totale di circa 6,7 milioni di euro stanziati. A queste si aggiungono le 21 richieste finanziate dalla misura legata al piano giovani, pari a circa 4 milioni di euro. La sola provincia di Belluno ha potuto così ricevere aiuti economici per circa 5,5 milioni di euro in risposta a 40 imprese, mentre altri circa 580 mila euro sono stati destinati ai giovani. Questi dati evidenziano come la maggior parte dei finanziamenti per la montagna (circa il 74% del totale) sia stata destinata al bellunese, in ragione delle sue specificità oggettive. “Alla luce della progettualità e della concretezza dei provvedimenti avviati finora e prospettati per il 2011 – ha concluso Manzato – invito Reolon a non fare dichiarazioni propagandistiche, non documentate e allarmistiche rispetto alla realtà dei fatti. Ricordo anche al consigliere che, dando priorità esclusiva alle zone montane, si potrebbe presentare il rischio che le aree di pianura si vedano svantaggiate nel confronto. E rivendicazioni da parte delle zone a valle avrebbero l’effetto contrario a quello che serve e che tutti vogliamo, con un una spinta alla riduzione delle risorse destinate alle imprese montane”.  
   
   
“DAI LAGER CINESI ALLE NOSTRE TAVOLE”,  
 
Nella sontuosa cornice di Palazzo Rospigliosi, a Roma, il 28 marzo 2011, la Coldiretti ha presentato il rapporto della Laogai Research Foundation intitolato “Dai Lager Cinesi Alle Nostre Tavole”, sui laogai e le importazioni agroalimentari dalla Cina. I lavori sono stati aperti dal Presidente della Coldiretti, Sergio Marini, il quale ha evidenziato la necessità di una denuncia e di una presa di coscienza del fenomeno, con tutti i suoi risvolti economici e sociali. La moderatrice, Maria Novella Rossi, giornalista della Rai e sinologa, ha dato quindi la parola al Presidente della Laogai Research Foundation Italia, Toni Brandi. Questi ha spiegato che la sua associazione, fondata dal dissidente cinese Harry Wu, ha lo scopo di far conoscere all´Occidente la tragica realtà dei laogai, i più di mille campi di concentramento cinesi in cui almeno 4 milioni di prigionieri, tra cui i dissidenti, come il Premio Nobel Liu Xiaobo, subiscono il lavaggio del cervello e sono costretti al lavoro forzato a vantaggio esclusivo del Partito Comunista Cinese. Le notizie ci giungono dalla Cina, a rischio della libertà e della vita dei collaboratori della Lrf e delle altre associazioni umanitarie, perché il regime dittatoriale di Pechino non fornisce dati ufficiali né sulle prigioni né sui detenuti. Francesca Romana Poleggi, membro del Comitato Esecutivo della Fondazione, ha illustrato un rapporto pubblicato nel dicembre 2010 sulle esportazioni in Usa e Canada di prodotti agricoli provenienti dalle prigioni cinesi. Dalle prigioni dello Xinjiang la Chalkis fornisce, inoltre, pomodoro concentrato a grossi gruppi di distribuzione italiani. Ciò pone senz´altro una questione morale, ma non solo, vista la mancanza di trasparenza del mercato cinese e delle sue regole: gli enormi problemi di inquinamento e di scarsa sicurezza alimentare della Cina incidono negativamente sulla qualità delle sue esportazioni ponendo una seria minaccia per la salute dei consumatori finali. Benedetto Rocchi, professore di economia agraria dell´Università di Firenze, ha elaborato un´indagine statistica sull´entità (pari a €497.641.760) e la tipologia delle merci (soprattutto ortaggi e frutta - 30,7% - e in particolare pomodori e funghi) che importiamo a prezzi inferiori a quelli delle nostre merci del 20 - 30 %. Ha poi spiegato il grave danno che ne deriva per la nostra economia , per i nostri agricoltori e per i consumatori finali. L´ On. Marco Calgaro, sostenitore e firmatario della proposta di legge bipartisan contro l´importazione e il commercio dei prodotti del lavoro forzato presentata nel novembre dello scorso anno con il contributo della Fondazione Laogai, ha illustrato i contenuti della stessa evidenziandone alla luce dei dati presentati, l´importanza e la necessità di una sua pronta approvazione. L´on. Sebastiano Fogliato, membro della Commissione Agricoltura della Camera, ha spiegato il fenomeno del land grabbing e la necessità di garantire la sicurezza alimentare dei consumatori. L´on. Giuseppe Galati, Vicepresidente della Commissione Parlamentare d´inchiesta sulle contraffazioni non ha potuto essere presente, ma ha sottolineato l´importanza della tutela del made in Italy con un comunicato disponibile sul sito www.Laogai.it.  
   
   
DECISIVO INCREMENTO PER LA BRESAOLA DELLA VALTELLINA IGP NEL 2010: +7,43% IN CONTINUA CRESCITA IL PREAFFETTATO CHE OGGI RAPPRESENTA IL 32% DEL VENDUTO  
 
Sondrio – Dal Consorzio di Tutela della Bresaola della Valtellina arrivano i dati di produzione della Bresaola della Valtellina Igp del 2010. Le 15 aziende appartenenti al Consorzio hanno prodotto oltre 12.000 tonnellate di prodotto certificato, con un incremento del 7,43% rispetto alla produzione dell’anno precedente. Complessivamente i soci hanno avviato all’Igp circa 29.000 tonnellate di materia prima. Il taglio più utilizzato è la punta d’anca (93%). Anno molto positivo anche dal punto di vista dell’export. Nel 2010 sono state inviate circa 2.440 tonnellate, con un incremento del 10,9%. Di questa quota la Bresaola della Valtellina Igp rappresenta circa il 70%. Principali Paesi di destinazione la Francia, la Svizzera, la Germania e il Regno Unito (Dati Ass.i.ca. – Associazione Industriali delle Carni aderente a Confindustria). “E’ importante sottolineare come nonostante il perdurare della crisi il consumo di Bresaola della Valtellina Igp sia comunque in crescita e ciò si deve in ragione delle riconosciute valenze nutrizionali del prodotto” ha affermato Mario Della Porta, Presidente del Consorzio della Bresaola della Valtellina. La Bresaola della Valtellina Igp è principalmente commercializzata come prodotto da taglio, ma il preconfezionato continua ad aumentare rappresentando oltre il 32% del venduto. La bresaola è tra i salumi uno dei prodotti che meglio risponde alle esigenze nutrizionali del consumatore attento alla propria alimentazione ed agli imperativi di una dieta salutistica, oltre a rappresentare un eccellente ingrediente per la raffinata gastronomia. Il contenuto proteico è elevato, la quantità di grassi molto bassa e l´apporto calorico ridotto, importante il contenuto di ferro, zinco, vitamina B 2 e vitamina Pp. Sono assenti i carboidrati, il calcio e la vitamina D, integrabili associando alla bresaola del pane, delle scaglie di grana e qualche goccia di succo di limone.  
   
   
BOLZANO, DIGITALIZZAZIONE DEL LIBRO FONDIARIO DI EGNA: "DATI PIÙ ACCESSIBILI"  
 
Bolzano, 31 marzo 2011 - Anche a Egna si chiude l´epoca dei grossi volumi cartacei e prende il via la fase digitale. L´ufficio del libro fondiario della località della Bassa Atesina ha provveduto a digitalizzare oltre 38mila particelle in 17 comuni catastali, e circa 89mila iscrizioni. "I dati sono ora accessibili in tempi più veloci - commenta l´assessore Hans Berger - e con procedure più semplici". Sono passati 9 anni dall´avvio della digitalizzazione del primo dei 17 comuni catastali (Laghetti) che fanno riferimento all´Ufficio del libro fondiario di Egna. La lunga e complicata operazione è terminata lo scorso 25 febbraio, quando è stata caricata online l´ultima delle 89mila iscrizioni, in questo caso riferita ai dati castali di Egna. "Con il passaggio al digitale dell´Ufficio del libro fondiario di Egna - ha sottolineato l´assessore competente Hans Berger - abbiamo compiuto un ulteriore e importante passo in avanti nel processo di creazione di una pubblica amministrazione più vicina alle esigenze dei cittadini". Il progetto provinciale che prevede un graduale passaggio dalla carta al digitale di tutti i dati catastali è ormai in dirittura d´arrivo, visto che, alla fine di gennaio 2011, erano già stati digitalizzati 238 dei 246 comuni catastali altoatesini. "Per quanto riguarda le particelle - ha commentato Berger - possiamo già garantire la copertura telematica dell´86% del totale. Si tratta di un´operazione fondamentale, perchè mette la parola fine all´epoca dei grossi volumi cartacei da sfogliare e introduce la ricerca veloce e la stampa via computer". In tal modo, infatti, la ricerca dei dati diventa molto più rapida, e tutto l´iter procedurale può essere gestito in maniera più efficiente. "La digitalizzazione - ha concluso l´assessore Hans Berger - offre inoltre la possibilità di rendere accessibili i dati di tutte le amministrazioni pubbliche, evitando ai cittadini di correre da un ufficio all´altro". Attualmente sono oltre 9mila gli utenti che hanno accesso al servizio online Openkat, che nel 2010 ha fatto registrare oltre 1,3 milioni di contatti. La digitalizzazione dell´Ufficio del libro fondiario di Egna, presentata oggi (29 marzo) alla stampa, ha riguardato i comuni catastali di Egna, Aldino, Anterivo, Bronzolo, Cauria, Cortaccia, Cortina, Favogna, Laghetti, Magrè, Montagna, Ora, Salorno, San Lugano, Sella, Termeno e Trodena.  
   
   
AGRICOLTURA IN SICILIA: NESSUN AUMENTO COSTO ACQUA FINO A NUOVA FINANZIARIA  
 
 Le problematiche legate al costo dell´acqua a fini irrigui del Consorzio di bonifica "Agrigento 3", sono state affrontate presso la sede dell´assessorato regionale delle Risorse agricole ed alimentari nel corso di un incontro tra l´assessore, Elio D´antrassi, il direttore del Dipartimento interventi infrastrutturali, Salvatore Barbagallo, nella qualita´ di commissario straordinario dei Consorzi di bonifica, il direttore del Consorzio di bonifica "Agrigento 3", Vincenzo Giambrone, e i sindaci della provincia di Agrigento del comprensorio del Consorzio "Agrigento 3". Il commissario Barbagallo ha rassicurato tutti i presenti che fino all´emanazione della prossima legge finanziaria, non sara´ aumentato il costo dell´acqua, in attesa delle disposizioni che saranno previste nella Finanziaria e degli stanziamenti del Bilancio della Regione.  
   
   
SESTA EDIZIONE DI LOROLIO  
 
Pescara - La sesta edizione di Lorolio, concorso regionale che assegna gli oscar ai migliori oli extravergini di oliva d´Abruzzo, è organizzata anche quest´anno dall´assessorato all´Agricoltura della Regione Abruzzo. In conferenza stampa l´assessore Mauro Febbo non ha mancato di sottolineare l´importanza della produzione olivicola nella nostra Regione: "L´olio fa parte della nostra cultura da sempre. L´abruzzo ha una antica vocazione nella produzione dell´oro verde. Con 44 mila ettari e 470 frantoi, siamo al quinto posto in Italia per produzione, e al secondo per qualità, anche se - aggiunge l´assessore - possiamo tranquillamente affermare che l´olio abruzzese nel nostro Paese non conosce rivali. Purtroppo si assiste anche ad una concorrenza spietata ed è per questo che come Regione abbiamo ancor di più il dovere di promuovere il prodotto sia dalle nostre parti che fuori dei confini regionali e nazionali". L´assessore Febbo ha poi parlato anche del consumo del nostro olio da parte degli abruzzesi: "Solo meno del 60% dei nostri corregionali acquista olio abruzzese. Si tratta di un dato che deve far riflettere, considerando proprio l´alta qualità del nostro prodotto che in tanti ci invidiano. Per questo, anche attraverso manifestazioni come questa, dovremo anche in futuro continuare a perseguire l´obiettivo di favorire la conoscenza e l´apprezzamento del prodotto da parte dei consumatori, nonchè rafforzarne la presenza sui mercati, non mancando poi di stimolare il miglioramento della qualità del prodotto anche attraverso una corretta e partecipata competizione". Lorolio si concluderà sabato 3 aprile al Castello Chiola di Loreto Aprutino con la cerimonia di premiazione. In concorso ci sono 121 produttori in rappresentanza di tutto il territorio regionale.  
   
   
LA BIODIVERSITÀ? UNA RICCHEZZA DA TUTELARE SABATO DALLE 9,30 UN CONVEGNO A PALAZZO SANVITALE. OSPITE D’ONORE FULCO PRATESI, FONDATORE DI WWF ITALIA  
 
Parma - Sarà un’opportunità per fare il punto sulla biodiversità del nostro territorio, sulla sua straordinaria ricchezza ambientale e naturalistica, ma anche per guardare al futuro. Il convegno “La biodiversità parmense: una ricchezza da tutelare”, organizzato dalla Provincia per sabato 2 aprile nella Sala delle feste di Palazzo Sanvitale, sarà un’occasione di confronto, non solo per addetti ai lavori, cui parteciperanno esperti di livello nazionale. Ospite d’onore sarà Fulco Pratesi, fondatore e presidente onorario del Wwf Italia. “Alla presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale all’Ambiente Sabrina Freda e di Fulco Pratesi, grande protagonista dell’ambientalismo italiano, sarà un’occasione importante innanzitutto per comunicare il grande lavoro fatto in questi anni dal nostro sistema di aree protette: tanta professionalità e tanti investimenti rivolti a un territorio di straordinaria bellezza ma non privo di problemi”, spiega l’assessore provinciale al Turismo e ai Parchi Agostino Maggiali. “Un percorso – aggiunge - che in questi anni si è sempre più rafforzato e implementato: ne sono la testimonianza le due nuove riserve, Ghirardi e Torrile, e l’ampliamento del Parco dei 100 laghi, ma anche l’ottenimento del progetto Life + pianura parmense, che mette in campo risorse ingenti, nuove progettualità e straordinarie competenze”. Il convegno sarà inoltre l’occasione per guardare al futuro, alla luce anche della crisi economica in atto. “È indispensabile non subire gli eventi ma ridare slancio e prospettiva al sistema. E in questo quadro – dice ancora Maggiali - sarà fondamentale salvaguardare quel radicamento territoriale che nella partecipazione delle popolazioni locali ha un carattere forte, ma sarà fondamentale anche il superamento di modelli gestionali e di intervento classici per un sistema che non si indirizzi solo all’interno dei confini dell’area protetta ma apra a una territorialità più vasta, nella consapevolezza che la biodiversità non ha confini amministrativi o territoriali: in definitiva, un sistema di tutela “senza confini” che dell’innovazione e della partecipazione fa i suoi punti di forza. Una prospettiva futura non riduttiva, dunque, pur nella consapevolezza delle difficoltà economiche che stiamo vivendo e delle esigenze di razionalizzazione: uno slancio deciso e forte per percorrere una strada nuova che sappia interpretare il momento storico senza abbassare il livello di impegno e di investimenti”. Il convegno sarà aperto alle 9,30 da Sabrina Freda, assessore all’Ambiente della Regione Emilia-romagna, e da Pier Luigi Ferrari, vice presidente della Provincia di Parma. A seguire l’introduzione di Agostino Maggiali, assessore ai Parchi della Provincia di Parma, e gli interventi di Massimiliano Miselli, responsabile Servizio ambiente e parchi della Provincia di Parma (“La gestione delle aree protette in provincia di Parma”), di Alessandro Ferrarini, modellista ambientale (“La ricchezza della biodiversità: la rete ecologica in provincia di Parma”), di Enrico Ottolini, responsabile progetto Life+ (“Il progetto Life+ “Pianura Parmense”: la riqualificazione del canale Lorno”). Alle 11,30 la tavola rotonda “Il valore della biodiversità: idee e azioni per la tutela del patrimonio naturalistico”, moderata da Fulco Pratesi, cui parteciperanno Gabriella Meo (consigliere regionale, Commissione regionale Ambiente), Ireneo Ferrari (professore di Ecologia, Università di Parma), Ugo Faralli (responsabile nazionale Oasi e Riserve Lipu) e i rappresentanti del Parco dei Boschi di Carrega, della Riserva dei Ghirardi, del Parco delle Valli del Cedra e del Parma, del Parco fluviale del Taro e della Riserva naturale di Torrile e Trecasali. Le conclusioni saranno affidate a Fulco Pratesi.  
   
   
BOLZANO: ENTRO FINE APRILE LE VACCINAZIONI DEGLI ANIMALI CONTRO LA RABBIA  
 
 Il direttore del Servizio veterinario provinciale, Paolo Zambotto, ha diramato ieri una nota nella quale vengono fornite informazioni sulle vaccinazioni contro la rabbia e viene indicata al 30 aprile 2011 la data entro la quale comunicare gli allevamenti nei quali è necessario effettuare la vaccinazione. In Provincia di Bolzano sono stati diagnosticati dall’inizio dell’attuale infezione di rabbia silvestre 5 casi, l’ultimo dei quali a giugno 2010, tutti relativi a volpi e situati nelle immediate vicinanze del confine con la provincia di Belluno, dove notoriamente è diffusa l’infezione. Gli interventi profilattici attuati sinora, sottolinea il direttore del Servizio veterinario provinciale, Paolo Zambotto, (ripetute campagne vaccinali nei confronti delle volpi mediante distribuzione aerea di esche vaccinali con relativo controllo delle volpi, vaccinazione a tappeto di tutti i cani presenti in Provincia di Bolzano, vaccinazione di circa 37.000 animali da reddito presenti nelle zone confinanti con le Province di Belluno e Trento), hanno consentito di raggiungere l’attuale favorevole situazione epidemiologica. La prossima campagna vaccinale delle volpi comprenderà ancora tutto il territorio della Provincia di Bolzano e verrà attuata fra metà aprile e metà maggio; la vaccinazione obbligatoria dei cani presenti sul territorio provinciale proseguirà anche per l’anno in corso. A tale riguardo il Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige ha già iniziato le relative vaccinazioni di richiamo a prezzo stabilito dalla Giunta Provinciale pari a € 5, mentre esiste la possibilità di rivolgersi ai veterinari libero-professionisti autorizzati, che praticano la vaccinazione a prezzo di mercato; la vaccinazione degli animali da reddito avverrà solo in una ristretta zona-cuscinetto, situata nelle possibili porte d’entrata dell’infezione dalla provincia di Belluno (si veda la cartina allegata): il territorio del Comune Corvara in Badia, il territorio del Comune di Badia, nel territorio del Comune di Marebbe, le malghe Fanes e Sennes, nel territorio del Comune di Braies, le maghe Cavalli, Stolla e Prato Piazza, nel territorio del Comune di Dobbiaco, la parte sud partendo dal fondovalle della Val Pusteria (sinistra orografica della Rienza) fino al confine con la Provincia di Belluno, nel territorio del Comune di San Candido, la parte sud posta alla destra orografica della Drava; il territorio del Comune di Sesto Punteria; sarà inoltre eseguita la vaccinazione di tutti gli animali destinati all’alpeggio in Friuli-venezia Giulia, in Veneto (Province di Belluno, Treviso e Vicenza) e in Provincia di Trento nella parte situata ad est dell’asse dell’Adige. Com’è noto la vaccinazione obbligatoria degli animali da reddito viene eseguita primariamente dai veterinari ufficiali dell’Azienda sanitaria, ai quali gli interessati sono tenuti a rivolgersi. Stante la favorevole situazione epidemiologica, la Giunta Provinciale ha stabilito recentemente che le vaccinazioni antirabbiche obbligatorie degli animali da reddito vengano svolte gratuitamente dal Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige. Affinché però la vaccinazione sia efficace sviluppando nell’animale vaccinato un titolo anticorpale sufficiente, essa deve essere eseguita mediamente tre settimane prima dell’alpeggio. Il Servizio veterinario aziendale comunica che la comunicazione da parte degli allevamenti interessati alla vaccinazioen dovrà pervenire al massimo entro il 30 aprile 2011. A tale scopo, accanto alle usuali modalità di contatto telefonico o personale, potrà essere utilizzata anche (l’allegata) richiesta di emissione del modello 7 elaborata dal Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige, che potrà essere inviata per fax al numero 0471 417 888. Il modello 7 è necessario solo per gli animali destinati all’alpeggio al di fuori del territorio provinciale, ma sul territorio nazionale, mentre la richiesta potrà essere usata anche per richiedere la sola vaccinazione antirabbica per gli animali destinati all’alpeggio nelle zone previste. Il modulo può essere anche scaricato dal sito dell’Azienda sanitaria www.Asbz.it/portal/it/s-veterinario-01.xml oppure dal sito della Ripartizione Agricoltura www.Provincia.bz.it/agricoltura sotto il titolo “Modulistica”.  
   
   
MILANO FOOD WEEK È IL PUNTO DI INCONTRO TRA ALIMENTAZIONE, CULTURA E INTRATTENIMENTO.  
 
Torna l’appuntamento con il festival italiano del gusto, che celebra l’eccellenza enogastronomica del nostro Paese. Un percorso di eventi a tema che per nove giorni coinvolgono tutta la città, i suoi negozi, le vie, le piazze, i locali, i ristoranti e le gallerie d’arte. Perché Milano Food Week è il punto di incontro tra alimentazione, cultura e intrattenimento. Una nove giorni di degustazioni, incontri, mostre, arte, cinema, show cooking, food design, vernissage e spettacoli per tutta la città. Dal 7 al 15 maggio Milano diventa un vero e proprio fuori salone dell’enogastronomia. Sono stati oltre 100mila i visitatori che, durante la scorsa edizione, hanno partecipato ai più di 130 eventi che si sono tenuti nei 136 negozi aderenti, 100 ristoranti, 10 gallerie d’arte e 7 intere vie cittadine. L’iniziativa ha ottenuto l’appoggio del Comune di Milano, della Provincia di Milano, della Regione Lombardia, di Agrimercati, l’Azienda della Camera di Commercio di Milano per lo Sviluppo della Filiera Agroalimentare, e dell’Epam, l´Associazione Provinciale Milanese dei Pubblici Esercizi. Milano Food Week ha, inoltre, ricevuto l’importante riconoscimento di evento partner di Expo 2015. La manifestazione punta, così, a confermarsi un appuntamento di riferimento e di grande richiamo. Milano Food Week è buona cucina fatta di prodotti tipici e biologici, ma anche di accostamenti d’eccezione tra cibo e arte, fotografia, musica, oltre che con temi come la salute, internet, il lusso, il cinema e, soprattutto, l’emozione: perché con Milano Food Week si assapora l’eccellenza. Il programma del 2011 è ricco e variegato: tra le chicche si segnala l’aperitivo ad alta quota alla Torre Branca, eccezionalmente aperta per l’occasione e la piazza dedicata ai food lovers italiani e stranieri amanti dell’enogastronomia e alla ricerca dei migliori eventi “food”. Si tratta della “casa” della Milano Food Week, ideata da un team di architetti emergenti, i “Supercake”. La casa, che resterà aperta dalle 13 alle 23 durante tutti i giorni della manifestazione, sarà animata da un fitto calendario di degustazioni, dibattiti e presentazioni. Il centro della città ospiterà inoltre alcuni popup, container rivisitati, dove il pubblico potrà degustare i migliori vini dei consorzi partner: in questo modo sarà possibile seguire un vero e proprio percorso enologico da fare a piedi. Per poter partecipare alle “vie del vino”, è sufficiente acquistare la tessera Milanofoodlovers nella Casa della Milanofoodweek o prenotarla on line (sul sito www.Milanofoodweek.com <http://www.Milanofoodweek.com> o www.Bookingshow.it <http://www.Bookingshow.it> ): costa 15 euro e dà diritto a quattro degustazioni, oltre all’Enopass, il kit composto da un bicchiere e da una “tasca da collo” marchiati Milanofoodweek. Solo chi acquista la tessera on line, ha accesso anche ad un’eccezionale degustazione itinerante su un tram dei primi del ‘900. Per scoprire tutti gli eventi della Milano Food Week, sarà disponibile la Guida Mfw. Un vero e proprio vademecum ufficiale della settimana, che contiene tutte le informazioni sugli eventi, i protagonisti e i luoghi della manifestazione. La guida, sarà distribuita in tutti i Luoghi della Milano Food Week, locali, negozi e ristoranti riconoscibili dalla bandierina popup Mfw, che durante la settimana organizzano iniziative dedicate ai foodlovers tra cui menu speciali e promozioni. Il sito internet www.Milanofoodweek.com <http://www.Milanofoodweek.com> sarà la vetrina sempre aggiornata da cui scaricare il calendario degli eventi e racconterà ogni giorno quello che succede in città durante la Milano Food Week. Www.milanofoodweek.com  
   
   
ERCOLE OLIVARIO PREMIA I MIGLIORI EXTRAVERGINE ITALIANI DEL 2011 CONSEGNATI A SPOLETO GLI AMBITI RICONOSCIMENTI 4 PREMI AL LAZIO 2 ALLA TOSCANA SEGUONO ABRUZZO, BASILICATA, CALABRIA, CAMPANIA, SARDEGNA, SICILIA, UMBRIA E VENETO  
 
L’olio extravergine di oliva di qualità, con oltre 250 milioni di piante che caratterizzano il nostro Paese anche dal punto di vista paesaggistico, è il prodotto che unisce l’Italia. Un prodotto quindi ancora più importante e rappresentativo in questo 150° anniversario dell’Unità d’Italia. E le migliori etichette della campagna olearia 2010/2011 sono state premiate a Spoleto, presso il Teatro Caio Melisso, durante la cerimonia finale dell’Ercole Olivario. Il premio, giunto alla Xix edizione, racconta la storia delle eccellenze olearie italiane. L’olio diventa così il vero protagonista sulle tavole degli Italiani, confermandosi il motore dello sviluppo economico di un sistema di imprese che trova oggi, nel legame tra origine obbligatoria e territorio, il punto di equilibrio più alto. Un legame forte che rappresenta un importante plus per questo prodotto, vero portabandiera del made in Italy di qualità. Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere, ha definito l’edizione 2011 “una gara virtuosa che modifica in positivo l’approccio del nostro sistema produttivo oleario con i mercati nazionali e internazionali, contribuendo ad accrescere nel mondo l’offerta di eccellenza che è tipica di un sistema di imprese che fa leva sul vero made in Italy”. Questa del 2011 è stata un’edizione da record per il concorso. 355 aziende concorrenti, in rappresentanza di 17 regioni. 92, invece, i finalisti dai quali, una giuria di 16 assaggiatori guidati da un capo panel, ha scelto i migliori extravergine nelle varie categorie in gara. “Quello dell’Ercole Olivario – ha affermato Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio di Perugia e del comitato di coordinamento del premio nazionale – è l’appuntamento dell’alta qualità italiana del settore olivicolo con il mercato e il commercio. Per questo abbiamo coniugato, nel rispetto della tradizione camerale, la formula del concorso con incontri B2b e B2c, proprio allo scopo di offrire alle aziende finaliste l’opportunità di incrociare buyer e altri gruppi di compratori durante lo svolgimento delle fasi del concorso. Il tutto grazie anche a una collaborazione ormai consolidata con l’Ice”. L’italia, quindi, si conferma sempre più la patria dei mille sapori dell’extravergine di qualità come dimostra la mappa del gusto di questa Xix edizione. Basilicata, Calabria, Umbria e Veneto si aggiudicano i primi posto per la categoria del fruttato leggero. A Campania, Sardegna, Toscana e Lazio, invece, vanno quelli della categoria fruttato medio. Ancora Lazio, Toscana e Sicilia si aggiudicano i premi per il fruttato intenso. A questi riconoscimenti si aggiungono il premio speciale Amphora Olearia, per la migliore etichetta, ottenuto a un’azienda abruzzese, e la menzione speciale per il miglior olio biologico che è andato ad arricchire il già cospicuo palmares del Lazio  
   
   
FLOS OLEI 2011 GUIDA AI MIGLIORI EXTRAVERGINE DEL MONDO A VERONA, IL MONDO EXTRAVERGINE RACCHIUSO IN UN MARCHIO  
 
Torna a Vinitaly-sol (Padiglione C - stand n. 11) “Flos Olei 2011”, l’unica Guida dedicata ai migliori extravergine di tutto il mondo. Portando con sé un ampio ventaglio di novità e di progetti, primi fra tutti la versione multimediale della Guida - iPhone e iPad - disponibile sul nostro shop (http://shop.Flosolei.com) e la nuova linea cosmetica all’olio extravergine di oliva, Flos Olei beauty. L’editore della pubblicazione annuale è Marco Oreggia, universalmente riconosciuto come uno dei massimi esperti nel campo dell’extravergine, che ne è anche il curatore, insieme a Laura Marinelli. Frutto di un grande lavoro di squadra, con un panel di esperti assaggiatori, Flos Olei è oggi l’unica pubblicazione che racconta le realtà produttive olivicole di tutti e cinque i continenti, scegliendo il meglio (flos, in latino, significa appunto fiore) di ogni singolo paese produttore: un totale di 624 oli per ben 42 nazioni presenti in Guida. Lo scopo di Flos Olei è puntare i riflettori su una qualità senza confini, mettendo in evidenza quelle etichette che, qualsiasi sia la loro origine, si siano distinte per eccellenza. Per offrire così un valido strumento ai consumatori di tutto il mondo: non a caso l’edizione esce direttamente in doppia lingua, italiano e inglese. È a loro che sono affidate le sorti di un comparto come quello olivicolo che richiede sforzi e passione e che non sempre è adeguatamente ripagato dall’attenzione di chi acquista. Ma il mondo Flos Olei non si esaurisce in un libro. Oltre infatti a essere una Guida, che nasce da un Concorso Internazionale, Flos Olei è un marchio che offre garanzia di distinzione e valore, per la professionalità con cui tutti i suoi prodotti vengono ideati e realizzati. Racchiude un insieme di progetti, nutriti da una stessa filosofia: quella dell’alta qualità. Fanno parte del marchio Flos Olei: · Flos Olei shop: per iscriversi al Concorso Internazionale Flos Olei 2012 e acquistare i prodotti online, in ogni parte del mondo. La Guida Flos Olei è anche disponibile, in tutta Italia e nel mondo, presso alcuni punti vendita Flos Olei point. Per trovare quello a te più vicino, consulta il sito www.Flosolei.com. · Flos Olei point: un progetto ad ampio respiro che coinvolge realtà produttive del mondo agroalimentare e altre affini, unite dal comune obiettivo della qualità. · Flos Olei multimedia: le versioni multimediali - iPhone e iPad - della Guida cartacea. · Flos Olei tour: uno strumento che permette ad alcune realtà produttive selezionate di seguire insieme rotte internazionali di promozione della qualità e della diversità varietale degli extravergine. · Flos Olei beauty: la nuova linea di prodotti cosmetici all’olio extravergine di oliva. · Flos Olei magazine: la nostra news sui prodotti a marchio Flos Olei  
   
   
AGRICOLTURA: VENERDI´ A CATANIA CONVEGNO SU POTENZIAMENTO VIVAISMO  
 
"Iniziative per il potenziamento del vivaismo regionale" e´ il titolo del seminario organizzato dall´assessorato per le Risorse agricole e alimentari per illustrare le azioni messe in campo a sostegno di un settore ritenuto strategico per il rilancio ed il consolidamento di numerose filiere produttive. L´iniziativa, che rappresentera´ anche un momento di raccordo con gli operatori del settore, si terra´ venerdi´, 1 aprile, a partire dalle ore 16 nella sala conferenze della sede di Catania della Presidenza della Regione (palazzo ex Esa, via Beato Bernardo, 5) I lavori saranno aperti dai saluti del presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e del dirigente generale del dipartimento Interventi strutturali per l´agricoltura, Rosaria Barresi; chiudera´ il convegno l´intervento dell´assessore regionale per le Risorse agricole e alimentari, Elio D´antrassi. Relazione introduttiva e coordinamento della tavola rotonda saranno curati dal dirigente generale del dipartimento Interventi infrastrutturali per l´agricoltura, Salvatore Barbagallo. Interverranno Vito Savino, Preside della Facolta´ di Agraria dell´Universita´ di Bari, Antonino Catara, consigliere del Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia, Alessandra Gentile, docente della Facolta´ di Agraria dell´Universita´ di Catania e Rosaria D´anna del servizio fitosanitario regionale. Previsti, inoltre, interventi da parte di operatori del settore.  
   
   
PASTATREND ABBRACCIA BIRRA AGRICOLA E FOCACCE CON PAPILLON ANCHE I PREMI GOLOSARIO-PASTATREND IN LIGURIA PREMI NELLA CATEGORIA SUGHI E SFIZIOSITÀ E RISTORANTI DELLA TRADIZIONE REGIONALE  
 
Continua l´avventura di Papillon a Pastatrend che quest´anno torna, per il secondo anno, dal 2 al 5 aprile 2011. Riapre così le porte nel quartiere fieristico Bologna Fiere, per riunire il mondo della pasta, dei sughi, degli abbinamenti alimentari, ma anche delle materie prime, della produzione e della gastronomia che ruotano introno a questo simbolo della cucina italiana. Degustazioni, convegni, lezioni di cucina e tante premiazioni saranno al centro del programma della manifestazione, che si aprirà sabato 2 aprile alle ore 12.30 con la cerimonia di inaugurazione. Sempre sabato alle ore 14,30 Paolo Massobrio intervisterà pubblicamente il re dei tortellini Giovanni Rana, per poi dare il via ad un talk show denominato Focaccia Trend (ore 16,00) alla presenza di Gabriele Bonci (pizzaiolo di Roma pluripremiato), Lucio Bernini (Consorzio Focaccia di Recco), Ilvano Prostati (Il Montanaro - produttore di Tigelle dell´appennino Modenese) , Corrado Corsini (del biscottificio di Castel del Piano), Andrea Ferrando (dell´omonima focacceria di Genova). Alle 18,00 sarà invece il momento del focus sulla birra agricola con Emilio Landi, che illustrerà gli aspetti organizzativi della filiera Birra portando l´esperienza del Cobi (Consorzio Marchigiano Produttori dell’Orzo e della Birra) di produrre birra in regime agricolo. Per l´occasione interverrà anche Teo Musso (Baladin) famoso mastro birraio, che illustrerà l´epopea di un microbirrifio di paese divenuto leader e in via del tutto eccezionale Lorenzo Dabove, in arte Kuaska, uno dei massimi esperti italiani di birra belga, noto in campo internazionale per il suo impegno nel promuovere il lambic tradizionale e la birra artigianale del nostro paese. Sono stati invitati anche Francesca Verrigni dell´Antico Pastificio Rosetano e Giuseppe Collesi dell´omonimo birrificio. Ricco sarà poi il calendario convegnistico e didattico. Tante le tematiche toccate: dalla celiachia alla ricerca genetica del frumento duro, dall´etichettatura al mercato della grande distribuzione, dagli aspetti salutistici della dieta mediterranea al binomio sicurezza stradale e alimentazione. Non mancheranno i pastifici artigianali (con formati di pasta provenienti da tutte le regioni italiane), che saranno gli indiscussi protagonisti della giornata di lunedì 4 aprile con i riconoscimenti della guida Il Golosario di Paolo Massobrio. I premi suddivisi in categorie saranno assegnati ai migliori molini, ai migliori pastifici artigianali, a sughi e sfiziosità, ai ristoranti della tradizione regionale, alle migliori tavole della provincia di Bologna. Da segnalare tra le novità di questa edizione l´introduzione di un premio speciale che verrà assegnato, sempre da Papillon, ad un ambasciatore del Made in Italy nel mondo per le proposte gastronomiche all’insegna dell’eccellenza italiana e della tradizione mediterranea. Www.clubpapillon.it  
   
   
ESTATHÉ DISSETA GLI ATLETI DEL GIRO E FESTEGGIA I 150 IN TRICOLORE  
 
150 anni di storia di un Paese sono un traguardo importante, che l´Italia raggiungerà il 17 marzo 2011. Ferrero, una delle eccellenze italiane - i cui prodotti hanno contribuito a rendere il concetto di made in Italy sinonimo di garanzia e qualità nel mondo - vuole festeggiare prendendo parte come sponsor a Esperienza Italia 150, evento celebrativo promosso dalla Città di Torino. In questa occasione così speciale Ferrero ha scelto di dedicare le cannucce di Estathè al tricolore italiano, riconfermandosi inoltre Sponsor ufficiale della maglia rosa. Il 7 maggio il Giro partirà proprio da Torino, più precisamente dalla Reggia di Venaria - sede di diverse mostre dedicate ai 150 - e toccherà 17 regioni, in un viaggio attraverso le eccellenze del Paese. Il connubio tra Estathè ed il Giro d’Italia è ormai consolidato ed ebbe inizio nel 1996, quando la bevanda divenne il primo sponsor in assoluto a comparire sulla maglia rosa, grazie al suo gusto unico, naturale e dissetante che allora come oggi ne hanno fatto un partner ideale per una manifestazione sportiva come il Giro, capace di appassionare ogni anno milioni di italiani  
   
   
CEREALI NESQUIK E IL MAGICO NESQUIK CIOCCOBUS  
 
Dal 31 marzo al 3 maggio il gusto ancor più cioccolatoso dei Cereali Nesquik farà tappa in 6 città italiane. Il Nesquik Cioccobus inizierà un magico viaggio il 31 marzo da Torino, passando poi per Bologna, Rimini, Pescara, Roma e Milano per fare divertire i bambini con Quicky e tutta la bontà della nuova ricetta dei cereali Nesquik! L’evento “Nesquik Cioccobus”, è realizzato in collaborazione con l’agenzia di comunicazione integrata Mai Tai. Nesquik Cioccobus offrirà ai bambini la possibilità di entrare nell’incantato mondo di Quicky fatto di giochi e di spettacolo. All’interno del bus, i bimbi potranno cimentarsi in giochi di memoria, comporre puzzle colorati e divertirsi con lo specchio magico. Un mago, inoltre, li stupirà con fantastici spettacoli di prestigio grazie ai Cereali Nesquik e al latte Candia. Quicky giocherà con i bambini e sarà pronto a farsi fotografare con chi vorrà avere un ricordo del magico mondo dei Cereali Nesquik. E per tutti in regalo, confezioni di Cereali Nesquik per provare la nuova gustosissima ricetta che rende il latte ancora più cioccolatoso e mantiene i cereali croccanti fino all’ultimo cucchiaio per una colazione ricca di gusto. Questa nuova ricetta prevede infatti un aumento del cioccolato, ma contemporaneamente una riduzione di zucchero e un incremento di cereali integrali, i cui benefici sono riconosciuti dai nutrizionisti! I cereali integrali a differenza di quelli raffinati, conservano infatti tutte le parti del chicco e importanti nutrienti come fibre, vitamine e minerali. I Cereali Nesquik e il magico Nesquik Cioccobus ti aspettano a... - Torino: da giovedì 31/03 a martedì 05/04 – Parco Ruffini e Parco del Valentino - Bologna: da giovedì 07/04 a martedì 12/04 – Piazza Otto Agosto e Giardini Margherita (Piazziale Jacchia) - Rimini: da giovedì 14/04 a sabato 16/04 – Piazza Fellini - Pescara: da domenica 17/04 a martedì 19/04 – Piazza della Repubblica/piazza 1°Maggio - Roma: da giovedì 21/04 a martedì 26/04 – Villa Celimontana, Piazza della Navicella e Villa Borghese, Porta Pinciana - Milano: da giovedì 28/04 a martedì 03/05 – Parco Sempione, lato Arena www.Nestle.it  
   
   
VINITALY 2011 – I VINI DI LOMBARDIA GUARDANO OLTRE LA CRISI PRESENZA COMPATTA DELLE AZIENDE E DEI CONSORZI LOMBARDI CON OLTRE 6.000 MQ A DISPOSIZIONE  
 
Al più atteso appuntamento internazionale sul vino e distillati, il 45° Vinitaly che si aprirà a Verona il prossimo 7 aprile, la Lombardia si presenta come regione di eccellenza per i vini di qualità: 5 Docg, 22 Doc tra cui la neonata bergamasca Terre del Colleoni, 15 Igt; La Lombardia è al 3° posto in Italia – dopo Piemonte e Toscana – per numero di certificazioni e il 59% della produzione lombarda è a Denominazione di Origine, decisamente al di sopra della media nazionale che è “solo” 35%. 240 partecipanti di cui 226 aziende e 14 tra associati e consorzi di tutela (+ 8% rispetto alle 223 della passata edizione) su oltre 6.000 mq di cui 4.000 effettivamente allestiti, con un tasso di utilizzo della superficie significativamente superiore alla media (solitamente è del 50% a conferma del notevole sforzo tecnico ed organizzativo messo in campo dalla collettiva). Una presenza in costante crescita, rappresentativa del variegato mondo del vino lombardo, forte e compatta all’insegna del motto: l’unione fa la forza. “Nessun altro padiglione regionale a Vinitaly presenta i numeri lombardi per varietà e qualità dei vini e degli espositori; una formula fortemente voluta e sostenuta da Regione e Camere di Commercio che ha convinto ancora una volta i produttori dopo gli ottimi risultati dell’anno passato. La crisi è stata affrontata investendo e curando come non mai l’incontro con il mercato, nazionale e internazionale, con Vinitaly come momento di massima visibilità collettiva.” ha affermato Francesco Bettoni, Presidente di Unioncamere Lombardia. L’esposizione lombarda occuperà il consueto secondo piano del Palaexpo della fiera di Verona: il “salotto” di Vinitaly per il comfort e le condizioni ottimali che i visitatori vi trovano per la degustazione. Secondo Giulio De Capitani, Assessore regionale all’Agricoltura “Vinitaly è per definizione la fiera degli affari. La presenza compatta di 226 produttori e dei 14 Consorzi di tutela, sotto lo stesso tetto del Padiglione Vini di Lombardia, va ben oltre il valore simbolico. Presentarci uniti, pur nel rispetto delle singole identità e delle peculiarità di ciascuna denominazione, ci consente di mostrare il meglio delle nostre produzioni non polverizzate in tante piccole realtà ma sotto l’egida della prima regione agricola del Paese, nonché di una regione che per dimensioni demografiche e capacità produttiva si confronta in Europa con interi Stati”. Lo slogan che anche quest’anno caratterizzerà il padiglione e la comunicazione dei Vini di Lombardia sarà “Guardate Oltre: c’è la Lombardia!”: un invito esplicito ed inequivocabile a scoprire le eccellenze enologiche di questa regione che vanno dai rossi poderosi frutto della “viticoltura eroica” dei terrazzamenti valtellinesi alle bollicine della Franciacorta e del Cruasè dell’Oltrepò pavese passando per un’ampia gamma di bianchi, chiaretti e rossi unici per bouquet e storia come i vini del Garda e della Lugana, del Mantovano, della Valcalepio, del San Colombano e della D.o. Più piccola d’Italia: il Moscato di Scanzo, senza dimenticare realtà come i consorzi di Botticino, Capriano del Colle, Cellatica. La produzione regionale lombarda è pari al 2,9% di quella nazionale, con una superficie vitata che si stima in circa 24.451 ettari, in lieve aumento negli ultimi anni specialmente nella provincia di Brescia. Il successo del comparto enologico lombardo anche in questi anni di crisi mondiale è il risultato dell’impegno delle aziende e della loro volontà di produrre eccellenze. Uno sforzo sostenuto da una vendemmia che ha fatto segnare un + 10% rispetto all’anno precedente, con una qualità confermata e il costante apporto positivo del vino alla bilancia dei pagamenti alimentari della regione, con un saldo positivo di 84 milioni di euro a prezzi correnti (100 milioni import, 184 milioni export). Le principali destinazioni del prodotto lombardo all’estero sono la Francia, la Germania e gli Stati Uniti per quanto riguarda i paesi extra Cee. Quest´anno la presenza della Regione Lombardia al Vinitaly passa anche attraverso il Web. Il sito Lombardia Vini – www.Lombardiavini.it - è stato realizzato da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia proprio per dare un ulteriore spazio di visibilità alle aziende vinicole lombarde che presentano i propri prodotti alla principale fiera del settore. Grande soddisfazione quindi e orgoglio da parte dei produttori lombardi per i risultati di prodotto ottenuti e, a Vinitaly, per la strategia di aggregazione sostenuta in modo fattivo dalle istituzioni. I Consorzi Protagonisti Consorzio Tutela Botticino Consorzio Capriano del Colle Consorzio Tutela Cellatica Consorzio Vini Colli Mantovani Consorzio per la Tutela del Franciacorta Consorzio Garda Classico Consorzio Volontario Lambrusco Mantovano Consorzio Tutela Lugana Consorzio Tutela Moscato di Scanzo Consorzio Tutela Vini Oltrepo’ Pavese Consorzio Volontario Vino Doc San Colombano Consorzio Tutela San Martino della Battaglia Consorzio Tutela Valcalepio Consorzio Tutela Vini di Valtellina I Vini Lombardi D.o.c.g. Denominazione Origine Controllata Garantita Franciacorta Oltrepò Metodo Classico Moscato di Scanzo Sforzato di Valtellina Valtellina Superiore D.o.c. Denominazione Origine Controllata Bonarda dell’Oltrepò Pavese Botticino Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese Capriano del Colle Casteggio Cellatica Curtefranca Garda Garda Classico Garda Colli Mantovani Lambrusco Mantovano Lugana Oltrepò Pavese Oltrepò Pavese Pinot Grigio Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Riviera del Garda Bresciano San Colombano San Martino della Battaglia Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese Valcalepio Rosso di Valtellina Terre del Colleoni I.g.t. Indicazione Geografica Tipica Alto Mincio (Mantova) Benaco Bresciano (Brescia) Bergamasca (Bergamo) Collina del Milanese (Milano) Montenetto di Brescia (Brescia) Provincia di Mantova (Mantova) Provincia di Pavia (Pavia) Quistello (Mantova) Ronchi di Brescia (Brescia) Ronchi Varesini (Varese) Sabbioneta (Mantova) Sebino (Brescia) Terazze Retiche di Sondrio (Sondrio) Terre Lariane (Como) Valcamonica (Brescia)  
   
   
ANTICA FRATTA ESSENCE ROSÉ PER LA FESTA DELLE ROSE  
 
Maggio è il mese della rosa per eccellenza. E in occasione della festa della mamma Antica Fratta propone il suo Franciacorta Essence Rosé. Da godere con gli occhi ed al naso prima ancora che in bocca. Un raffinato, tenue colore rosato preannuncia profumi di sottobosco e composta di frutta levigati dal lungo affinamento. Lo Yin e lo Yang della vita rappresentati da Chardonnay e Pinot Nero lasciati a riposare sui lieviti per 36 mesi. Sensuale, elegante, ed estremamente eclettico. Un vino perfetto in qualunque situazione e con qualunque cibo. Antica Fratta per il mese di maggio, in occasione della festa della mamma, propone il suo Franciacorta Essence Rosé