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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Novembre 2012
IL COMMISSARIO PIEBALGS ANNUNCIA IL SOSTEGNO DELL´UE PER LA COSTRUZIONE DEL PIÙ GRANDE IMPIANTO DI ENERGIA SOLARE IN AFRICA OCCIDENTALE  
 
 Bruxelles, 14 novembre, 2012 - Ieri il commissario sviluppo dell´Ue Piebalgs ha annunciato che l´Unione europea sosterrà la costruzione di quello che sarà il più grande impianto fotovoltaico africano, in Burkina Faso. Essa fornirà 32 ore Gwh all´anno, pari al 6% della produzione di corrente elettrica del paese. Questo riguarderà il consumo di energia di circa 400.000 persone. Il Commissario Piebalgs ha dato l´annuncio prima di partire per Addis Abeba (Etiopia), dove parteciperà alla Conferenza dei ministri dell´Energia africani e per tutta la settimana dell´energia Africa. Il commissario Piebalgs ha dichiarato: "Più di 1 miliardo di persone del pianeta non hanno accesso all´elettricità, la metà dei quali in Africa Questo è uno dei più grandi freni sullo sviluppo dell´Africa Per sbloccare questo enorme potenziale l´Ue si è impegnata per connettere 500 milioni di persone.. Di energia e abbiamo messo i nostri soldi in cui la nostra bocca è. La nuova centrale solare in Burkina Faso dimostra che l´Unione europea è impegnata a sostenere l´indispensabile cambiamento nella produzione africana di energia sostenibile. Per Burkina Faso, questo significa fornitura enormemente migliorata di più verde di energia elettrica, maggiore indipendenza energetica del paese, e un approvvigionamento energetico più sicuro per la popolazione ". Situato a Zagtouli, alla periferia della capitale Ouagadougou, la nuova centrale sarà composto da 96.000 pannelli solari. Attualmente, solo il 15% della popolazione burkinabé hanno accesso all´elettricità e il paese dipende ancora fortemente dalle importazioni di energia. La forte dipendenza dai combustibili fossili ha un impatto negativo sull´ambiente. Il sostegno dell´Ue per gli importi di centrali elettriche a € 25 milioni; la Banca europea per gli investimenti (Bei) e l´Agenzia francese per lo sviluppo (Afd) la concessione di prestiti per un totale di € 38 milioni. La settimana dell´energia ad Addis Abbeba (Etiopia) - Il 15 novembre, il commissario Piebalgs parteciperà a una tavola rotonda ministeriale per discutere le sfide per il settore privato nel settore dell´energia. Egli avrà anche diversi incontri bilaterali con i ministri africani per l´energia. Una riunione congiunta con i Ministri della Repubblica Democratica del Congo, Rwanda e Burundi è prevista anche per discutere di una iniziativa di energia per la regione dei Grandi Laghi. Il 16 novembre, il commissario Piebalgs affronterà la Conferenza dei ministri dell´Energia dell´Africa, che si prevede di adottare una dichiarazione contenente le decisioni sulle politiche continentali nel settore energetico. Cooperazione europea in materia di energia sostenibile per tutti - L´unione europea è il maggiore donatore a livello mondiale di energia. Gli studi indicano che l´Ue ha investito oltre € 2 miliardi per gli ultimi cinque anni in progetti di energia nei paesi in via di sviluppo e più di € 1 miliardo di migliorare lo stato del settore energetico in Africa, compresi gli sforzi per favorire l´accesso ai servizi energetici moderni. L´ue si è impegnata, con i suoi partner delle Nazioni Unite guidata Energia sostenibile per tutti iniziativa, il Presidente José Manuel Barroso ha promesso che la Commissione aiuterà i paesi in via di sviluppo nel fornire l´accesso all´energia per 500 milioni di persone entro il 2030. La Commissione sta già trasformando questo impegno in azioni concrete con un meccanismo Ue di assistenza tecnica (€ 65 milioni), che sosterrà i paesi partecipanti in via di sviluppo. Un ulteriore 400.000.000 € sono previsti per ampliare e migliorare ulteriormente dell´Ue strumenti finanziari innovativi, che dovrebbe tradursi in investimenti concreti sul terreno fino a cinque miliardi di euro. Gli strumenti finanziari possono riguardare, ad esempio, il sostegno a partenariati pubblico-privato in materia di accesso di energia o lo sviluppo di nuovi modelli di business per gli investimenti energetici sostenibili nelle aree rurali o off-grid. Il finanziamento aiuterà anche a creare sistemi di garanzia con le istituzioni finanziarie in base al quale le parti dei rischi per gli investimenti saranno coperti con strumenti Ue-finanziati.  
   
   
RIVARA, LA REGIONE EMILIA ROMAGNA SCRIVE AL MINISTERO DELL’AMBIENTE  
 
Bologna, 15 novembre 2012 - Sulla contrarietà all’ipotesi di stoccaggio gas naturale in località Rivara di San Felice sul Panaro (Modena) la Regione chiede un atto ufficiale del ministero dell’Ambiente. L’assessore regionale Gian Carlo Muzzarelli ha inviato ieri al Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, una lettera con cui – prendendo atto favorevolmente delle dichiarazioni pubbliche del Ministro secondo le quali il ‘caso Rivara’ sarebbe stato chiuso dal pronunciamento contrario del Ministero dello Sviluppo Economico – chiede un pronunciamento ufficiale anche del suo Ministero. «Sarebbe un atto - scrive tra l’altro l’assessore regionale nella missiva - che toglierebbe ogni dubbio residuo legato a procedure e decisioni del Governo di riportare a Roma le competenze in materia di energia». Inoltre, aggiunge Muzzarelli «il pronunciamento del Ministro sarebbe oltremodo rassicurante non solo per le istituzioni che si sono fin qui pronunciate sulla materia, ma innanzitutto per i cittadini, tuttora provati dal sisma che li ha colpiti e timorosi che – nonostante l’evidente pericolosità del luogo sismico, e le rassicurazioni a mezzo stampa – la vicenda possa inopinatamente riaprirsi».  
   
   
PARTE LA DIAGNOSI ENERGETICA DEI CONDOMINI CON RISCALDAMENTO CENTRALIZZATO  
 
Trento, 15 novembre 2012 - Il vicepresidente e assessore all´ambiente Alberto Pacher ha aperto ieriin Provincia il convegno riservato agli amministratori condominiali sul tema "Efficienza energetica in condominio con impianto di riscaldamento centralizzato", obblighi normativi , incentivi fiscali e soluzioni di interventi per migliorare consumi, comfort e valore degli immobili. Nel corso della mattinata di studio, promossa da "Domotecnica - Divisione condomini", in collaborazione con l´Anaci Trento, l´Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari, e col patrocinio della Provincia autonoma di Trento, è stata anche ufficialmente presentata la campagna annuale di diagnosi energetica gratuita dei condomini di Trento e provincia. "Fa piacere vedere che da parte dei privati e degli amministratori di condominio – ha detto il vicepresidente Pacher nel suo intervento, – ci siano quella sensibilità e quella predisposizione all´investimento per raggiungere gli obiettivi che come Provincia autonoma di Trento ci siamo posti per il 2020: ridurre l´inquinamento del 30% rispetto al 1991, aumentando di conseguenza il risparmio di risorse e l´efficienza energetica in tutti i suoi aspetti. Obiettivi, questi, ben superiori a quel 20% di riduzione che invece viene ipotizzato a livello europeo. È evidente che quando si muovono gli amministratori di condominio per andare nella direzione della certificazione energetica degli edifici che sono chiamati a gestire, quando vediamo che sempre più spesso nelle transazioni immobiliari l´efficienza energetica degli immobili diventa sempre più spesso uno fattore che aumenta anche il valore dell´immobile stesso, significa che siamo in una positiva situazione di sensibilizzazione e di coscientizzazione generale. In Trentino sono più di 48mila i singoli cittadini che hanno fatto richiesta di contributo per interventi tesi a dare risposte migliorative agli standard di efficienza energetica: il fatto che ora si muovano anche i condomini, nei quali è evidentemente più difficile riuscire a mettere d´accordo realtà e posizioni diverse, è motivo di soddisfazione. Sono due anni ormai – ha proseguito Pacher, – che la Provincia sta monitorando tutto il patrimonio edilizio pubblico per avere un panorama della situazione e per far partire interventi di risanamento e di ammodernamento. La certificazione Leed, che di per sé è molto impegnativa da raggiungere, è già stata data a due scuole e accompagnerà anche il prossimo nuovo ospedale. D´altronde i dati sono chiari: gli edifici contribuiscono per il 40% al diffondersi delle polveri sottili e incidono notevolmente consumo energetico. Pertanto il vostro convegno di oggi – ha concluso l´assessore rivolgendosi ai numerosi amministratori condominiali presenti in sala, – è un altro passaggio positivo che va nella nostra stessa direzione. Se vogliamo raggiungere gli obiettivi ambiziosi che ci siamo posti, dobbiamo tutti lavorare fianco a fianco". È toccato quindi a Gian Paolo Ciola, presidente di Anaci Trento, fornire la chiave di lettura del convegno di oggi, "che costituisce un momento di formazione e di aggiornamento molto importane per i suoi risvolti tecnico-economici. Oggi facciamo partire la campagna annuale gratuita per la certificazione degli impianti di riscalda mento centralizzati di Trento e provincia, una campagna promossa da Domotecnica col patrocinio della Provincia e la collaborazione di Anaci Trento. Gli studi hanno evidenziato che nei condomini con impianti centralizzati costruiti prima del 1990, circa il 50% dell´energia acquistata per il riscaldamento viene sprecata per la presenza di impianti obsoleti e sovradimensionati, oltre che per carenti sistemi di isolazione. Se pensiamo che dal gennaio 2010 il costo del gas è aumentato del 29% e che la spesa energetica incide per il 50-70% sul bilancio condominiale, appare evidente che una buona amministrazione deve intervenire per diminuire le uscite alla voce riscaldamento, liberando così importanti risorse per la gestione complessiva del condominio". Ecco perché giunge opportuna questa "diagnosi energetica" proposta da Domotecnica a titolo completamente gratuito. "Un investimento – ha fatto eco Fabrizio Ferrari, responsabile di Domotecnica-divisione condomini, – che deve essere visto dal condomini non come il preludio a ulteriori spese per rendere più efficienti gli impianti, ma come primo step per futuri e consistenti risparmi". Lo stesso Ferrari ha poi illustrato in sintesi i contenuti della campagna che, coinvolgendo cittadini ed enti pubblici, risponde agli importanti vincoli normativi nazionali e provinciali relativi all’obbligo di certificazione energetica degli edifici (in caso di compravendita e locazione), offrendo al contempo per un anno agli amministratori condominiali del territorio la diagnosi energetica gratuita dei condomini con impianto di riscaldamento centralizzato più energivori: uno strumento concreto e totalmente gratuito per conoscere il reale stato di efficienza di impianto e involucro condominiale. Dopo un’introduzione sulle prescrizioni normative e gli strumenti per la valutazione dell’efficienza energetica di condominio con impianto centralizzato, Fabrizio Ferrari ha analizzato le varie fasi della diagnosi e ha descritto le soluzioni per il miglioramento dell’efficienza con prestazione garantita e per accedere a formule di finanziamento dedicate (intervento completamente autoliquidante, grazie al risparmio garantito e agli incentivi fiscali attualmente in vigore – 55% e 50%, fino al 30/06/13).  
   
   
RIFORMA IACP, IN PUGLIA RIUNIONE TECNICA  
 
Bari, 15 novembre 2012 - L’assessore alla Qualità del Territorio, Angela Barbanente esprime soddisfazione per i risultati della riunione di ieri , sulla bozza di disegno di legge di riforma degli Iacp elaborata dall’Assessorato alla Qualità del territorio. Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti degli enti e delle organizzazioni sindacali generali e degli inquilini, oltre ai dirigenti del Servizio Politiche abitative. “Tutti i presenti – spiega - hanno pienamente condiviso la filosofia della riforma, che rafforza la missione sociale degli enti a tutela del diritto sociale all’abitare e ne amplia la capacità di azione nel campo dell’edilizia sociale in affitto e dell’erogazione di servizi tecnico-amministrativi in risposta ai fabbisogni abitativi e di riqualificazione delle città”. Al centro della discussione la salvaguardia dei diritti degli utenti, il coordinamento con la legge regionale 54/84, le incertezze sulla articolazione territoriale degli enti dovuta alla riforma delle Province in corso, la necessità della massima chiarezza sulla situazione di bilancio e patrimoniale degli enti. Gli Iacp hanno illustrato in dettaglio i risultati conseguiti in questi lunghi anni di commissariamento, sottolineando anche le difficoltà incontrate per chiarire situazioni opache, dipanare matasse ingarbugliate e risolvere annosi contenziosi. Tutti gli enti hanno espresso preoccupazione per gli impatti dell’Imu sui bilanci e la necessità di una maggiore attenzione alle emergenze abitative e alla legalità nel patrimonio pubblico da parte di tutte le istituzioni competenti. La riunione si è conclusa con l’intesa di incontrarsi a breve su un testo emendato alla luce delle proposte di chiarimento e integrazione che saranno fatte pervenire all’Assessorato nei prossimi giorni. “Sono sicura – commenta l’assessore – che il clima di collaborazione e fiducia reciproca che abbiamo costruito in questi lunghi anni di lavoro comune sia la migliore premessa per giungere a una buona riforma, ossia a una legge scritta e attuata nell’esclusivo interesse degli inquilini in condizione sociale svantaggiata e delle tante persone e famiglie che hanno bisogno di politiche efficaci ed enti efficienti per soddisfare le proprie esigenze abitative in condizioni salubri, sicure e dignitose”.  
   
   
ABUSIVISMO: VALLE DEI TEMPLI, CORPO FORESTALE SEQUESTRA IMMOBILE  
 
Palermo, 15 novembre 2012 - Nell´ambito dell´attivita´ di prevenzione e repressione dell´abusivismo edilizio nella Valle dei Templi, il Nucleo operativo provinciale di Agrigento del Corpo forestale regionale ha sequestrato, all´interno dell´area A del Parco, un´edificio in costruzione di circa 170 metri quadrati. La proprietaria dell´immobile, risultata priva di qualsiasi autorizzazione, e´ stata denunciata all´autorita´ giudiziaria.  
   
   
PAESAGGIO, TURISMO ED ECONOMIA LOCALE: SEMINARIO A CADERZONE TERME  
 
Trento, 15 novembre 2012 - Venerdì 16 novembre dalle ore 14 a Caderzone Terme presso il Palazzo Lodron Bertelli si terrà il seminario “I valori del Parco oltre il Parco”. L’evento, organizzato in collaborazione con Federparchi/europarc sezione italiana, vuole essere un momento di confronto e riflessione sul ruolo che i territori ad alta diversità biologica e paesaggistica possono svolgere nei processi di sviluppo locale sostenibile, rivolto sia agli addetti ai lavori ma anche agli abitanti e ai fruitori dell´area protetta. Daranno il benvenuto all’evento il vicepresidente della Provincia nonché assessore ai lavori pubblici, ambiente e trasporti, Alberto Pacher, il sindaco di Caderzone, Emilio Mosca, il presidente del Parco, Antonio Caola. Sono previsti interventi mirati a fornire una visione d’insieme del complesso processo di integrazione tra approcci partecipativi e conoscenze esperte che ha portato ad una prima stima dei valori dei servizi ecosistemi e dei paesaggi dell’area protetta. Giampiero Sammuri, presidente nazionale di Federparchi, esporrà una riflessione sul tema “Servizi ecosistemici e paesaggio: il ruolo strategico dei parchi nella green economy dopo “Rio+20", il direttore del Parco, Roberto Zoanetti, illustrerà l’esperienza diretta del Parco. A seguire il prof. Massimo De Marchi del Dipartimento di Geografia dell’Università degli Studi di Padova e Rocco Scolozzi, ricercatore e divulgatore scientifico in Ecologia Applicata e Valutazione Ambientale, approfondiranno le tematiche legate alla valutazione del paesaggio e dei servizi ecosistemici del Parco naturale Adamello Brenta. Questi elementi, elaborati nel quadro di riferimento del nuovo Piano del Parco, costituiscono le basi per una nuova fase di programmazione dal Piano socio Economico alla Carta Europea del turismo sostenibile, al Piano del Paesaggio, e al sistema dei piani settoriali. Concluderà i lavori Romano Stanchina, dirigente del Servizio Turismo della Provincia autonoma di Trento, che presenterà una relazione su “Il Parco come fonte di attrazione turistica”. La serata sarà moderata dal direttore del Parco Naturale Adamello Brenta, Roberto Zoanetti, che avrà il compito di aprire e favorire il confronto e la discussione tra i presenti.  
   
   
CONFERENZA PARITETICA SU CARRARA, RAGGIUNTA L’INTESA SULLE PREVISIONI URBANISTICHE  
 
Firenze, 15 novembre 2012 – “Un’intesa che contribuisce a chiarire e perfezionare le previsioni degli atti urbanistici oggetto di discussione in sede di Conferenza paritetica”. E’ quanto affermano l’assessore al governo del territorio Anna Marson e il sindaco di Carrara Angelo Zubbani al termine della seduta di ieri della Conferenza, presieduta dall’assessore regionale. Nel corso dell’incontro, che si è svolto in mattinata presso l’assessorato a Novoli, si è infatti raggiunto un accordo sul perfezionamento necessario in merito alle previsioni della variante al Piano strutturale – approvata nel marzo scorso – per quanto riguarda in generale le salvaguardie del Piano e alcuni ambiti specifici, tra cui l’area di Villa Ceci. Il verbale dell’intesa, come ha affermato il Sindaco, sarà portato di conseguenza all’attenzione del Consiglio comunale di Carrara.  
   
   
TERREMOTO/EMILIA MODIFICHE PER INTERVENTI E CONTRIBUTI SULLE ABITAZIONI  
 
Bologna, 15 novembre 2012 - Novità e precisazioni per gli interventi di recupero e ripristino della abitazioni danneggiate dal terremoto. È questo quanto stabilito dalle ultime ordinanze (la numero 72 e 73 del 14 novembre che rettificano le precedenti 29, 32 e 51) emanate dal Commissario delegato alla ricostruzione e presidente della Regione Vasco Errani in merito agli interventi e contributi per le abitazioni che hanno subito danni dal sisma classificate B, C ed E leggere. I provvedimenti sono consultabili sul sito www.Regione.emilia-romagna.it/terremoto nella sezione ‘Atti per la ricostruzione’. Ad entrambe le nuove ordinanze sono allegati i testi coordinati della 29 e della 51 per una lettura più organica dei provvedimenti. Tra le principali novità dei provvedimenti c’è la proroga dei termini per la presentazione delle domande per le abitazioni con danni B e C al 30 marzo 2013. Previsto anche l’ampliamento delle categorie dei beneficiari come i proprietari di seconde case, i comodatari, recependo le disposizioni contenute nel Protocollo d’Intesa tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze e i Presidenti delle Regioni Emilia-romagna, Lombardia e Veneto sottoscritto il 4 ottobre 2012. Ciò consente anche di recuperare un maggior numero di immobili da mettere a disposizione per fronteggiare le esigenze abitative dei territori colpiti. Inoltre, per quanto riguarda poi le abitazioni classificate E leggere, sono state alzate le soglie dei costi convenzionali oltre i 120 mq che salgono a 650 euro fra 120 e i 200 mq e a 550 euro sopra i 200 mq. Questo per riconoscere il maggiore costo da sostenere per l’adeguamento sismico su tutto l’edificio laddove ci si trovi davanti ad ampie metrature. È stata poi prevista e regolata l’erogazione dei contributi per interventi già iniziati e/o conclusi, ed in particolare per quelli che hanno seguito le procedure contenute nel Dl 74/2012.  
   
   
SULCIS: CAPPELLACCI, INTERVENIAMO SU NODI INFRASTRUTTURALI ANTICHI, DIFENDIAMO INDUSTRIA E PROMUOVIAMO NUOVI SETTORI  
 
Carbonia, 15 Novembre 2012 - "Interveniamo su nodi infrastrutturali antichi, difendiamo le realtà industriali che ancora possono essere competitive e allo stesso tempo promuoviamo nuove filiere, puntando sull’agroalimentare e sul turismo". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Ugo Cappellacci, dopo la firma del protocollo d´intesa, siglato al termine del vertice tenutosi nel Sulcis con i ministri Barca e Passera. "Il documento sottoscritto il 13 novembre - ha aggiunto il presidente-, finanziato con oltre 450 milioni di euro, rinforza le azioni programmate dalla Giunta con il piano Sulcis. La salvaguardia del tessuto produttivo -ha evidenziato Cappellacci - rappresenta il punto di partenza di un ragionamento nuovo, finalizzato a creare le condizioni di scenario nelle quali impresa e lavoro possano ricominciare a muoversi in maniera competitiva. Questo - ha spiegato Cappellacci - è il fondamento delle azioni per la riqualificazione infrastrutturale del territorio ed in particolare degli interventi previsti per i porti e per il miglioramento della viabilità, che rappresentano una precondizione dello sviluppo, la cui mancanza ha reso per decenni monco il sistema economico del Sulcis. A tali azioni - ha proseguito Cappellacci - si sommano quelle finalizzate alla realizzazione di un centro di eccellenza per il carbone pulito, alla realizzazione della filiera dell’energia pulita e dell’agro-energia eco-compatibile e gli interventi per il risanamento ambientale. In altre parole – ha precisato il presidente- mentre lavoriamo per consolidare, attraverso politiche innovative, le realtà esistenti, poniamo le basi per creare un circuito virtuoso ambiente-agroalimentare-turismo, che possa essere fonte di nuova impresa e nuova occupazione per il territorio. Quello di oggi - ha concluso il presidente - non é un punto di arrivo, ma un punto di partenza, con un passo in avanti nella direzione giusta".  
   
   
ERASMUS PER GIOVANI IMPRENDITORI: UNIONCAMERE DEL VENETO-EUROSPORTELLO MIGLIOR ENTE INTERMEDIARIO IN EUROPA  
 
Venezia, 15 novembre 2012 - Unioncamere del Veneto-eurosportello premiata dalla Commissione Europea nell’ambito del programma europeo Erasmus per Giovani Imprenditori. Lo scorso ottobre, a Bruxelles, si sono tenute le premiazioni per l’Erasmus Entrepreneurship Award 2012 e la Dg Impresa e Industria della Commissione Europea ha organizzato una cerimonia volta a premiare gli imprenditori partecipanti e le organizzazioni intermediarie aderenti al programma mettendo in evidenza le diverse idee di business presentate nella scorsa edizione. Unioncamere del Veneto–eurosportello, grazie al grande impegno riversato nelle attività di gestione e implementazione del programma, è stato premiato come miglior Agenzia Intermediaria (Best Performing Intermediary Organization). Durante la cerimonia sono stati messi in rilievo gli enormi vantaggi e le potenzialità del programma presentando le diverse idee di business. Erasmus per Giovani Imprenditori è il programma di scambio finanziato dall’Unione Europea, che coinvolge i 27 Paesi membri, in base al quale i giovani imprenditori (non giovani per età ma per imprenditorialità) possono lavorare, per un periodo della durata massima di sei mesi, con un imprenditore esperto in un altro Paese europeo e imparare a gestire imprenditorialità, competitività, internazionalizzazione e start-up aziendale. Il programma si rivolge a nuovi imprenditori (New Entrepreneurs) e imprenditori già affermati (Host Entrepreneurs). Unioncamere–eurosportello ha partecipato alla fase pilota del programma, avviata nel gennaio 2009, sta portando a termine la quarta fase e da febbraio 2013 parteciperà alla quinta come Lead Partner dei consorzi Gymnasium, Gymnasium Ii, Gymnasium Iii, Gymnasium Iv e Gymnasium V. Gli scambi fra imprenditori a livello provinciale gestiti da Unioncamere del Veneto Periodo 2009-2012
Host Entrepreneurs New Entrepreneurs
Venezia 4 6
Padova 2 8
Verona - 7
Rovigo - 3
Treviso 5 1
Vicenza - 1
Altre 8 11
Tot. 19 37
Imprenditori Coinvolti In Relazioni 23 le relazioni, fra completate e in corso, che hanno visto o vedranno a breve imprenditori stranieri ospitati da Host veneti. Paesi di provenienza dei nuovi imprenditori: Spagna, Slovacchia, Olanda, Ungheria, Bulgaria, Finlandia, Cipro, Romania, Slovenia. 43 le relazioni, fra completate, in corso e previste, che hanno visto o vedranno a breve imprenditori veneti ospiti di Host europei. Paesi di destinazione: Inghilterra, Francia, Germania, Spagna, Danimarca, Belgio, Austria. «Essere cittadini europei comporta enormi privilegi anche per il rilancio economico di una regione come il Veneto che, pian piano, sta uscendo dalla crisi – sottolinea Gian Angelo Bellati, segretario generale Unioncamere del Veneto-eurosportello –. Lo scambio di opinioni e di conoscenze favoriranno ancor di più l’integrazione europea avviando, inoltre, concrete alleanze commerciali tra aziende delle diverse aree interessate che, mettendo a frutto le competenze acquisite dal confronto e dalla sinergia imprenditoriale, saranno determinanti per il pieno rilancio economico».
 
   
   
"FARE IMPRESA NEL SALENTO": STANZIATI TUTTI I FONDI  
 
 Lecce, 15 novembre 2012 - Sono 155 le giovani imprese che hanno ottenuto il contributo della Camera di Commercio di Lecce nell’ambito del bando “Fare impresa nel Salento 2012”. La Camera di Commercio di Lecce ha stanziato risorse pari ad 1 milione e 500mila euro con l’obiettivo di contribuire, attraverso un’agevolazione a fondo perduto, allo sviluppo ed al consolidamento delle imprese salentine con non più di 36 mesi di vita e ad incrementare i livelli occupazionali della provincia di Lecce. I progetti finanziati prevedono investimenti in risorse tecniche e nuove assunzioni.Le risorse sono andate completamente esaurite. Sono state infatti dichiarate ammissibili 199 istanze: di queste 44 non hanno potuto ottenere il contributo per mancanza di fondi. Entrando nel dettaglio: 120 aziende hanno ottenuto complessivamente 1milione 106mila 756,98 euro per investimenti in risorse tecniche; 17 aziende hanno ottenuto il contributo di 148mila 600 euro per investimenti in risorse umane; infine 18 aziende hanno ottenuto contributi sia per investimenti in risorse tecniche sia in risorse umane per complessivi 244mila 643, 02 euro.  
   
   
6,4 MILIARDI DI EURO IL VALORE GENERATO DAL SISTEMA CULTURALE PIEMONTESE: IL 5,8% DEL TOTALE REGIONALE TRA LE MANIFESTAZIONI PIÙ CONOSCIUTE IN ITALIA IL SALONE DEL LIBRO DI TORINO E LA FIERA DEL TARTUFO BIANCO DI ALBA  
 
Torino, 15 novembre 2012 - Quanto pesa la cultura in Piemonte? A questa domanda risponde il 1° report sull’impatto economico della cultura in Piemonte “La cultura che stimiamo. Stimiamo la cultura” realizzato da Unioncamere Piemonte, Camera di commercio di Torino, Finpiemonte e Compagnia di San Paolo. Il rapporto ha valutato per il 2011 un ammontare del valore aggiunto di 6,4 miliardi di euro generato dal sistema produttivo culturale piemontese, pari al 5,8% del totale dell’economia. In Piemonte il sistema occupa circa 119mila unità, pari al 5,9% dell’occupazione locale e all’8,6% di quella assorbita dal complesso delle industrie culturali a livello nazionale. Il sistema culturale riveste in Piemonte un’importanza maggiore rispetto a quanto si osserva per l’intero Paese. “Tra le funzioni delle Camere di commercio, favorire l’imprenditorialità culturale e creativa rientra pienamente nella nostra missione: da anni siamo impegnati nella valorizzazione dei nostri prodotti di eccellenza e dei nostri marchi ‘Made in’ anche all’estero, nell’utilizzo dell’innovazione nei processi produttivi, nella creazione di percorsi di formazione e specializzazione professionale oltre che nel sostegno diretto ad iniziative culturali, tra cui ad esempio il Salone internazionale del Libro. Il settore culturale e creativo, in Piemonte e in Italia, ha un potenziale incredibile che deve essere analizzato e messo a sistema: anche questo può far ripartire la macchina economica e lo sviluppo dei nostri territori. La vera sfida è quella di individuare, tutti insieme, una strategia industriale d’intervento così da diventare davvero competitivi rispetto ad altri mercati sia domestici che internazionali” ha evidenziato Paolo Bertolino, Segretario generale di Unioncamere Piemonte. Guido Bolatto, Segretario generale della Camera di commercio di Torino, ha sottolineato: “Da tempo promuoviamo indagini sugli investimenti in ambito culturale: dal Salone del Libro a quello del Gusto, alle manifestazioni d’arte contemporanea. Questa ulteriore indagine, da noi fortemente voluta, evidenza che abbiamo avuto e abbiamo ragione ad investire in cultura: un settore in crescita anche in periodi di crisi, e in grado di innescare circuiti economici virtuosi. Proprio a Torino, poi, – secondo i risultati dell’indagine – la cultura riesce a creare ricchezza e occupazione più che in altre province. A questo si aggiunge un ritorno di immagine per il territorio sotto il profilo turistico e di attrattività più generale”. “Grazie all´azione sia congiunta sia autonoma degli attori pubblici e privati Torino e il Piemonte hanno sviluppato un concetto molto alto di ‘cittadinanza culturale’. I restauri, il recupero, i musei stanno lì a dimostrarlo. Il pubblico esiste, cresce e sta diventando sempre più preparato e intelligente – ha dichiarato Marco Demarie, responsabile dell’Ufficio Studi, Programmazione e Documentazione della Compagnia di San Paolo –. Anche i vari mondi della creatività mostrano una vitalità che ci sembra non effimera. Torino progetta, consuma, crea. Meno bravi siamo stati però, come sistema, a sviluppare forme di industria culturale che usino cultura e creatività come input di produzione economica e quindi di occupazione sostenibile. I dati di questa prima ricerca non sono sconfortanti: ma certo non possiamo limitarci a confrontarci con le medie nazionali italiane. Il mercato dei contenuti, la creatività comunicativa digitale sono ‘spazi economici’ in cui Torino e Piemonte possono mischiare e giocare bene le loro carte culturali da un lato e tecnologiche dall´altro. Senza parlare degli spazi ancora espandibili di un´offerta turistica che faccia dei beni culturali un ingrediente significativo. Certo, nell´uno e nell´altro campo, ci vogliono inventiva, qualità e comunicazione. Tutti terreni che possono diventare opportunità vere anche per una nuova generazione di imprese culturali create da giovani”. "I dati presentati da Unioncamere Piemonte confermano un principio, che da sempre ispira il nostro operato: la cultura come settore economico-produttivo capace di generare ricadute economiche tangibili sul nostro territorio. La misurabilità delle iniziative culturali è infatti sempre stata un criterio irrinunciabile, che passa attraverso indici quantificabili, come i livelli occupazionali – ha commentato Michele Coppola, Assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili della Regione Piemonte –. È importante sottolineare come i dati sulla percezione della realtà culturale del Piemonte siano molto confortanti, sia a livello regionale, sia, soprattutto a livello nazionale. Confermano infatti una buona conoscenza del nostro patrimonio e dei principali eventi che in Piemonte si svolgono". La valutazione economica della cultura in Piemonte è stata condotta utilizzando la metodologia già sperimentata con successo da Unioncamere e Fondazione Symbola (L’italia che verrà. Industria culturale, made in Italy e territori. Rapporto 2012). Il report, che costituisce l’abstract di un rapporto più ampio e articolato presto disponibile, è arricchito da un’introduzione sul tema a cura di Walter Santagata, Professore Ordinario di Economia dei beni e delle attività culturali presso l’Università degli Studi di Torino, una breve anticipazione sui consumi culturali in Piemonte nel 2011 a cura dell’Osservatorio Culturale del Piemonte, e un duplice sondaggio di opinione volto a indagare la percezione del sistema culturale piemontese da parte dei cittadini piemontesi e italiani. La valutazione economica della cultura in Piemonte Nel 2011 il valore aggiunto generato dal sistema produttivo culturale piemontese ammonta a 6,4 miliardi di euro, pari al 5,8% del totale dell’economia. Si tratta di un contributo rilevante, quattro volte superiore a quello fornito dall’agricoltura, il doppio di quello determinato sia dalle industrie alimentari e delle bevande, che da quelle della fabbricazione di mezzi di trasporto. La ricchezza prodotta dall’insieme delle industrie culturali della regione rappresenta, inoltre, l’8,4% di quella generata dallo stesso aggregato a livello complessivo nazionale. In Piemonte il sistema occupa circa 119mila unità, pari al 5,9% dell’occupazione locale e all’8,6% di quella assorbita dal complesso delle industrie culturali a livello nazionale. Il sistema culturale riveste in Piemonte un’importanza maggiore rispetto a quanto si osserva per il Paese complessivamente considerato, dove questo crea il 5,4% della ricchezza prodotta, pari a quasi 76 miliardi di euro, e impiega il 5,6% degli occupati, equivalenti a 1,4 milioni di unità. Valore aggiunto e occupazione del sistema produttivo culturale in Italia per regione Anno 2011
Regione Valore aggiunto Occupazione
milioni di euro % su Italia % su totale economia migliaia % su Italia % su totale economia
Piemonte 6.402,3 8,4 5,8 119,2 8,6 5,9
Valle d´Aosta 144,9 0,2 3,9 3,3 0,2 5,5
Lombardia 18.671,6 24,6 6,3 288,3 20,7 6,3
Trentino-alto Adige 1.528,1 2,0 4,9 26,2 1,9 5,3
Veneto 8.471,2 11,2 6,3 160,6 11,6 7,0
Friuli Venezia Giulia 1.866,3 2,5 5,7 36,5 2,6 6,4
Liguria 1.323,8 1,7 3,3 27,6 2,0 4,1
Emilia-romagna 5.753,7 7,6 4,6 106,8 7,7 5,0
Toscana 5.165,9 6,8 5,3 107,1 7,7 6,3
Umbria 908,5 1,2 4,7 19,7 1,4 5,1
Marche 2.339,6 3,1 6,3 50,0 3,6 6,9
Lazio 10.615,2 14,0 6,8 160,7 11,6 6,3
Abruzzo 1.180,1 1,6 4,6 24,5 1,8 5,0
Molise 239,0 0,3 4,0 5,8 0,4 4,8
Campania 3.751,0 4,9 4,3 74,0 5,3 4,3
Puglia 2.425,7 3,2 3,9 57,0 4,1 4,5
Basilicata 417,6 0,6 4,3 10,6 0,8 5,2
Calabria 1.050,8 1,4 3,5 25,3 1,8 4,1
Sicilia 2.495,1 3,3 3,2 60,6 4,4 4,0
Sardegna 1.055,5 1,4 3,6 26,2 1,9 4,3
Italia 75.805,8 100,0 5,4 1.390,0 100,0 5,6
Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola, 2012 Esaminando la capacità del sistema culturale di incidere sull’economia delle singole regioni, il Piemonte occupa la quinta posizione, dopo Lazio, Marche, Veneto e Lombardia, che spiccano per un’incidenza del valore aggiunto superiore ai 6 punti percentuale. Con riferimento agli occupati all’industria culturale il Piemonte è settimo, preceduto da Veneto (7,0%), Marche (6,9%), Friuli-venezia Giulia (6,4%), Lazio (6,3%), Toscana (6,3%) e Lombardia (6,3%). Scendendo nel dettaglio dei quattro macro-settori di attività in cui si articola il sistema produttivo culturale (industrie creative, industrie culturali, performing arts e arti visive e patrimonio storico-artistico), sono le industrie creative e quelle culturali a contribuire in misura più rilevante alla creazione del prodotto e dell’occupazione del sistema culturale piemontese. Le quote si attestano rispettivamente al 46,3% e 49,0% per il valore aggiunto e al 49,4% e 44,8% per l’occupazione. L’inversione di gerarchia tra i due aggregati è sinonimo della maggiore produttività delle industrie culturali rispetto a quelle creative. Appare, invece, decisamente più contenuto l’apporto fornito dalle performing arts e arti visive (3,7% del valore aggiunto e 4,6% di occupazione) e soprattutto dalle attività legate al patrimonio storico-artistico (1,0% e 1,2%). L’importanza del sistema produttivo culturale per l’economia piemontese è sancita, inoltre, dall’ottima tendenza esibita tra il 2007 e il 2011. In questo periodo il tasso medio annuo di crescita del valore aggiunto è stato del 2,3%, a fronte di un tasso medio annuo di crescita negativo della ricchezza complessivamente prodotta dal sistema economico regionale (-0,4%). Il dato sul valore aggiunto si riflette anche sul fronte occupazionale: gli occupati del settore culturale sono cresciuti del 3,8% medio annuo, a fronte di un tasso di crescita dello 0,1% realizzato a livello complessivo. Tra le province è Torino a contribuire in maggior misura alla creazione di ricchezza ed occupazione del sistema produttivo culturale locale (56,1% di valore aggiunto; 58,6% di occupazione). Seguono Cuneo (14,4%; 13,3%), Alessandria (9,1%; 8,7%) e Novara (8,2%; 7,4%). Analizzando la capacità dei sistemi culturali di incidere sull’economia complessiva su scala provinciale si segnala il posizionamento della provincia di Torino, che si colloca in quindicesima posizione nella graduatoria delle province italiane, sia in termini di valore aggiunto, sia per quanto concerne gli occupati (rispettivamente 6,2% e 6,6% sul totale valore aggiunto e occupazione), seguita da Cuneo per quanto riguarda il valore aggiunto, e da Novara sul fronte dell’occupazione. Ampliando il campo di osservazione, sin qui limitato alla sola componente privata del sistema culturale piemontese, alle sfere della pubblica amministrazione e del non profit, il contributo fornito alla creazione della ricchezza e dell’occupazione dell’intero sistema economico sale al 6,1% in termini di valore aggiunto e al 6,3% in termini di occupazione. Allargando, infine, lo sguardo all’intera filiera della cultura piemontese, costituita non solo dal sistema produttivo culturale, ma anche da tutti quei settori attivati direttamente o indirettamente dalla cultura, si scopre come il valore aggiunto prodotto nel 2011 salga a 16,1 miliardi di euro, e l’incidenza sulla ricchezza complessivamente generata dalle attività economiche regionali addirittura al 14,5%. La filiera assorbe complessivamente quasi 346mila occupati, per un incidenza che sale al 17,2%. A partire dalle elaborazioni relative al valore aggiunto è, dunque, possibile stimare l’impatto della filiera della cultura in termini economici: per un euro generato dal sistema produttivo culturale piemontese (considerando anche il contributo della Pubblica Amministrazione e delle attività non profit), ne vengono creati 1,4 all’interno della filiera complessiva. La filiera della cultura in Piemonte - Anno 2011 (valori in milioni di euro e migliaia di unità)
Valore assoluto Incidenza % sul totale economia
Valore aggiunto "settore privato" 6.402,3 5,8
Occupati settore privato 119,2 5,9
Valore "Pa e non profit" 371,0 0,3
Occupati "Pa e non profit" 7,0 0,3
Valore aggiunto settori attivati dalla cultura 9.315,1 8,4
Occupati settori attivati dalla cultura 219,4 10,9
Valore aggiunto filiera della cultura 16.088,3 14,5
Occupati filiera della cultura 345,6 17,2
Fonte: elaborazione Unioncamere Piemonte su dati Unioncamere, Fondazione Symbola, 2012 I consumi culturali tra crisi e crescita Nel 2011 poco meno di 5 milioni di persone hanno visitato i musei e le mostre dell’area metropolitana di Torino, quasi 6 milioni se si considera l’intero territorio regionale. I festeggiamenti del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia hanno attratto molti visitatori da fuori regione, tuttavia sono stati i musei più noti a catalizzarne l’attenzione ancor più dei beni e delle manifestazioni focalizzate sull’Unità d’Italia. La ricaduta per la città è stata comunque importante. Ciò nonostante il 2011 può essere letto come l’apice di una dinamica di divaricazione e contraddizione: dalle soglie più alte di visite e consumi relativi a musei e beni culturali che hanno sfruttato l’onda positiva degli investimenti passati, alla decrescita delle risorse da investire in cultura, da parte degli Enti Pubblici e privati. La percezione del sistema culturale piemontese Tra le numerose manifestazioni e iniziative a carattere culturale condotte in Piemonte sono il Salone Internazionale del Libro di Torino e la Fiera Internazionale del Tartufo bianco d’Alba le più conosciute al di fuori dei confini regionali. Elevato anche il grado di notorietà del Salone Internazionale del Gusto, del Torino Film Festival e di Cioccolatò. Quali tra le seguenti manifestazioni e iniziative che hanno caratterizzato l’attività culturale del Piemonte Lei conosce, anche solo per sentito dire?
Totale Italia
Salone Internazionale del Libro di Torino 51,5
Fiera Internazionale del Tartufo bianco d’Alba 47,9
Salone Internazionale del Gusto 34,2
Torino Film Festival 29,9
Cioccolatò 27,1
Mtv Days 18,9
Torino Jazz Festival 18,0
Mito Settembre Musica 10,9
Douja d’Or – Salone Nazionale dei vini D.o.c. E D.o.c.g. 8,0
Luci d’Artista 7,5
Artissima 3,6
Nessuno di questi 11,4
 
   
   
CERTIFICATO DI ORIGINE  
 
Roma, 15 novembre 2012 - Il certificato d´origine è un documento che attesta l´origine delle merci, per le esportazioni effettuate in via definitiva. Viene utilizzato, per esigenze commerciali e doganali, nei rapporti tra Unione Europea e Paesi extracomunitari. Nei rapporti commerciali intracomunitari, invece, è sufficiente la fattura di vendita della merce (tranne il caso in cui essa debba essere oggetto di una ulteriore esportazione). Per richiederlo occorre fare domanda, in lingua italiana o in una delle lingue dell´Unione Europea, su appositi formulari composti, nell´ordine: - dal modulo che costituirà il certificato di origine, che verrà restituito in originale; - da tre copie dell´originale; - dal modulo di richiesta. La richiesta va inoltrata alla Camera di commercio nel cui ambito di competenza è prodotta la merce, o ha sede legale l´impresa e il richiedente ha fissato il proprio domicilio. Il certificato viene rilasciato previo accertamento da parte della Camera di commercio. Per consentire tale verifica occorre - nel caso di merce fabbricata interamente in Italia - che la domanda rechi sul retro il luogo di fabbricazione e il nome del fabbricante (o la ragione sociale dell´impresa). A volte la merce non è interamente di produzione italiana ma importata come semilavorato e trasformata in Italia. In tali casi occorre l´indicazione dell´operatore che ha effettuato l´ultima trasformazione e l´indirizzo dello stabilimento, o laboratorio, dove questa è avvenuta. Unitamente alla richiesta del certificato deve essere prodotta una copia della fattura di esportazione, con l´esatta indicazione della destinazione finale della merce o del committente, qualora si tratti di una spedizione per conto terzi o che preveda una sosta intermedia. Per la richiesta dei certificati di origine è on line un sistema sperimentale utilizzato da un certo numero di Camere, che consente di compilare il modulo di domanda attraverso Internet. Il Ministero dello Sviluppo Economico, con Nota del 26 agosto 2009, Prot. 75361, ha predisposto - d’intesa con Unioncamere - una nuova Guida per il rilascio dei certificati d’origine da parte delle Camere di Commercio.  
   
   
FIRENZE: TIROCINI IN BOTTEGHE DI MESTIERE OPPORTUNITA’ PER LE IMPRESE DI TUTTI I SETTORI E PER GLI STUDI PROFESSIONALI  
 
Firenze, 15 novembre 2012 - Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per favorire la trasmissione di competenze specialistiche verso le nuove generazioni, rafforzare l’appeal dei mestieri tradizionali, incentivare il ricambio generazionale e stimolare la nascita di nuova imprenditoria ha attuato, tramite l’agenzia tecnica Italia Lavoro, il programma Amva volto all’attivazione di tirocini in imprese operanti nei comparti produttivi propri della tradizione italiana in grado di favorire e incentivare lo sviluppo di reti su base locale, attraverso l’attivazione di percorsi sperimentali di tirocinio E’ stato pubblicato il secondo avviso, rivolto alle imprese, per l´avvio di nuove Botteghe di Mestiere e per offrire ai giovani la possibilità di fare un´esperienza diretta nelle imprese operanti nei comparti produttivi propri della tradizione italiana. La Bottega di Mestiere è un modello rappresentato da imprese, singole o associate in Consorzio, Associazione Temporanea di Imprese o di Scopo (Ati/ats), contratto di rete, partnership, con sede/i operativa/e nella medesima provincia. A favore dei soggetti che attivano la Bottega di Mestiere e che ospiteranno in tirocinio 10+10 giovani in due cicli della durata di 6 mesi ciascuno sarà riconosciuto un incentivo di 250 euro mensili per ogni tirocinante ospitato, mentre per i tirocinanti (di età inferiore a 29 anni) è prevista una borsa di tirocinio pari a 500 euro al mese per un massimo di 3.000 euro. Il termine per la presentazione delle domande di partecipazione delle imprese è fissato al 3 dicembre 2012, mentre i tirocinanti potranno presentare le domande secondo le finestre temporali che saranno rese note successivamente alla pubblicazione delle graduatorie delle Botteghe di Mestiere. Modalità e termini per la presentazione dei progetti: Le imprese interessate devono inviare la documentazione esclusivamente a mezzo raccomandata A/r, corriere espresso, oppure consegnarla a mano dal lunedì al giovedì dalle ore 9.30 alle ore 13.00 e dalle 14.00 alle 16.00 e il venerdì dalle 09.30 alle 12.00 al seguente indirizzo: Italia Lavoro, via Guidubaldo del Monte, 60 00197 Roma, entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 03/12/2012. Vai all´avviso pubblicato sul sito di Italia Lavoro Per informazioni ed assistenza: Referente del Programma Amva per la Toscana tel. 055-580596 email iiadanza@italialavoro.It    
   
   
"TERACOM": UN PROGETTO DI RICERCA FRA TRE IMPRESE  
 
Trento, 15 novembre 2012 - "Teracom" è un progetto congiunto fra tre imprese che riguarda la progettazione e lo sviluppo di una dorsale di comunicazione di bordo con soluzioni di tecnologie radio e applicazioni a risparmio energetico, la cui spesa prevista supera i tre milioni di euro.  Ieri, presso la sede del Dipartimento industria e artigianato, l´assessore provinciale all´industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi e gli amministratori della Far Systems di Rovereto, della Novabase di Lavis e del Centro di Ricerca R&d del Gruppo industriale Tosoni di Rovereto, hanno sottoscritto il primo accordo a procedura negoziale riguardante un progetto di ricerca. L´accordo è stato firmato anche dalle rappresentanze sindacali Fiom Cgil con Michele Guarda e Fim Cisl con Anna Damiano. In base a quanto sottoscritto, le società si sono impegnate ad incrementare entro il 2014 i propri livelli occupazionali di 13 dipendenti, oltre ai 4 già assunti, ed inseriti nel progetto di ricerca. Quella sottoscritta oggi è la prima procedura negoziale riguardante un progetto ricerca effettuato in partecipazione fra imprese diverse: "Si tratta di un progetto ad alta innovazione tecnologica, nel campo ferroviario, che avrà appunto come protagonisti imprese ed eccellenze tutte trentine - ha aggiunto l´assessore provinciale Alessandro Olivi -, professionalità, tecniche ed esperienze indirizzate a migliorare un settore fondamentale per il trasporto delle merci e delle persone. E questo grazie allo strumento della procedura negoziale che sta divenendo via via un metodo condiviso dalla classe imprenditoriale trentina e anche dalle organizzazioni sindacali. A fronte di un forte intervento della finanza pubblica anche in un settore strategico come quello della ricerca, la Provincia autonoma di Trento ha chiesto alle aziende coinvolte di tenere fissi gli impegni occupazionali e di incrementarli entro il 2014 di 13 unità, oltre ai 4 già assunti". La "procedura negoziale" è prevista dalla legge provinciale 6/1999 per domande di importo superiore a 2,5 milioni di euro, per le quali si individua una ipotesi di accordo presso il Dipartimento provinciale competente che comprende determinati vincoli ai quali il richiedente deve sottostare, che sono di tipo occupazionale, energetici, finanziari, legati alla sostenibilità ambientale. L´accordo firmato oggi fra l´assessore Alessandro Olivi, Giordano Bellomi della Far Systems, Bruno Tosoni del Centro di Ricerca R&d del Gruppo industriale Tosoni e Claudio Giovannini della Novabase riguarda un progetto di alta ricerca nel campo ferroviario che vedrà l´utilizzo di tecnologie radio emergenti con attenzione al risparmio energetico. Le tre società hanno presentato alla Provincia autonoma di Trento domanda di agevolazione: per la Far System su una spesa prevista di 1.164.500 euro il contributo a fondo perduto è stato di 358.975 euro; per il Centro di Ricerca del Gruppo industriale Tosoni su una spesa prevista di 1.648.600 euro, il contributo provinciale è stato di 893.280 euro; per la Novabase, su una spesa prevista di 291.000 euro, il contributo è stato di 200.900 euro. In base all´accordo di procedura negoziale oggi sottoscritto, le società si sono impegnate ad incrementare entro il 2014 i livelli occupazionali in totale di 13 nuove unità, questi livelli dovranno essere mantenuti per i tre anni successivi al 2014, quindi fino al 2017. Le tre aziende, inoltre, si sono impegnate a mantenere la sede legale, commerciale e produttiva in Trentino per un periodo concordato di dieci anni dalla data di ultimazione del progetto complessivo, versare in Trentino le imposte riferite alle unità operative trentine, a utilizzare i risultati di ricerca e/o invenzione industriale e tecnologica negli stabilimenti trentini, a non cedere a terzi i risultati della ricerca e delle invenzioni industriali per un periodo di 5 anni dalla conclusione del progetto. Inoltre la Far Systems si è impegnata a realizzare in Trentino entro il 2017 investimenti in immobilizzazioni mobiliari ed immobiliari per un importo non inferiore a 500.000 euro. Sono previste inoltre verifiche in corso d´opera: nel corso del primo anno successivo alla sottoscrizione dell´accordo, l´azienda, il sindacato e la Provincia autonoma di Trento si incontreranno per analizzare lo stato di avanzamento del progetto di ricerca e l´impegno occupazionale.  
   
   
MARCHE: INFO DAY-ACCORDO DI PROGRAMMA PER ILLUSTRARE GLI INTERVENTI PREVISTI.  
 
Ancona, 15 novembre 2012 - Si svolgerà venerdì 16 novembre 2012, alle ore 9,30, presso la sala piano terra del palazzo della Giunta regionale, l’iniziativa “Info-day Accordo Di Programma” per illustrare le misure di intervento della rimodulazione dell’Accordo di Programma per la disciplina degli interventi di reindustrializzazione delle aree coinvolte dalla crisi dell’A.merloni, sottoscritta di recente da Ministero dello Sviluppo, Regioni Marche e Umbria, Invitalia. Gli interventi dell’Accordo di Programma si applicano con modalità identiche in 56 Comuni delle Marche, prevedono come beneficiari le Pmi; possono contare su una dotazione di 35 milioni di euro nazionali e il cofinanziamento di altri 46 milioni da parte delle due Regioni con misure in corso di attuazione. Partecipano all’incontro il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, l’Assessore alle Attività produttive Sara Giannini, rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico Andrea Felici e di Invitalia Corrado Diotallevi. L’iniziativa operativa si inserisce nel quadro del programma di informazione e animazione economica prevista con la rimodulazione dell’Accordo per illustrare le modalità di utilizzo dei benefici programmati. Per tale finalità viene anche costituita una specifica task-force operativa, con un presidio territoriale per l’assistenza tecnica progettuale ai soggetti interessati.  
   
   
BARI - UN NUOVO SERVIZIO DAL SAMER: LA DIVISIONE GEMMOLOGICA  
 
Bari, 15 novembre 2012 - Samer, il laboratorio chimico merceologico della Camera di Commercio di Bari ( con sede in via Emanuele Mola 19), offrirà d’ora in avanti un nuovo servizio: l’analisi e la certificazione delle pietre preziose. La Divisione Gemmologia è stata inaugurata nei giorni scorsi nella sede del Samer alla presenza tra gli altri del presidente Giuseppe Margiotta, di Angela Partipilo, segretario generale Cdc di Bari, di Giuseppe Aquilino, presidente Assooro-confcommercio e Nicola Caradonna, presidente orafi Confartigianato, oltre che dello staff del laboratorio. “La sua finalità – spiega il presidente Margiotta - è quella di fornire ai gioiellieri pugliesi un servizio tecnologicamente avanzato che nell’ambito di una convenzione offrirà notevoli agevolazioni. Il programma della Divisine Gemmologica, oltre che alla certificazione e all’analisi elle gemme, guarda con attenzione alla qualificazione professionale del gioielliere che, attraverso percorsi formativi, potrà migliorare le proprie conoscenze a beneficio dell’attività imprenditoriale”. La Divisione Gemmologica ha già realizzato una sperimentazione d’avanguardia nel campo delle perle, che consente di poter riconoscere con certezza la loro origine, grazie all’impegno di Pietro Casentino, responsabile di Laboratorio gemmologico e di Marcello Capriati, responsabile della Progettazione. In quanto Laboratorio Pubblico, la Divisone è al servizio di tutti i cittadini che abbiano la necessità di far controllare i propri gioielli ed è anche al servizio di Categorie Professionali - Avvocati – Commercialisti – Assicuratori che ritengano di rivolgersi alla Divisione Gemmologica per curare gli interessi in materia della propria clientela, nonché delle Forze dell’Ordine e della Magistratura con la competenza necessaria alle procedure di indagine.  
   
   
ACCORDO IN REGIONE, REINDUSTRIALIZZAZIONE DELLO STABILIMENTO KEMET DI MONGHIDORO DA PARTE DI STAMPI GROUP CHE ASSUMERÀ OLTRE 100 LAVORATORI  
 
Bologna, 15 novembre 2012 - Conclusione positiva della vertenza Kemet a Monghidoro. Con la collaborazione di istituzioni, Kemet, Stampi Group, organizzazioni sindacali e rappresentanze dei lavoratori, sindaci della Valle del Reno, è stato trovato un accordo, firmato oggi in Regione a conclusione delle trattative. Stampi Group ha presentato un progetto industriale – che ha ottenuto il via libera da parte dei sindacati – che assicurerà l’occupazione dei lavoratori Kemet e nuove possibilità di crescita per il territorio interessato. Stampi si impegna ad assumere oltre 100 lavoratori entro agosto 2013. «L’obiettivo era quello di cercare insieme nuove opportunità per non privare una zona come quella della Valle del Reno di un’industria così importante: la costanza nel cercare un’alternativa per quei lavoratori è stata premiata, ed il progetto industriale di oggi, firmato da tutti i soggetti interessati, dà garanzie sul versante della concretezza degli investimenti, dello sviluppo negli anni, e dell’occupazione», ha commentato al termine dell’incontro l’assessore regionale Gian Carlo Muzzarelli. Hanno firmato l’accordo la Regione Emilia-romagna, la provincia di Bologna, il Comune di Sasso Marconi, il Comune di Monghidoro, il Comune di Vergato, Kemet Electronics assistita da Unindustria Bologna, Stampi Group, Fiom-cgil, Fim-cisl e le Rsu aziendali.  
   
   
ARTIGIANATO ARTISTICO: IL SOSTEGNO DELLA REGIONE TOSCANA PER INNOVARE E QUALIFICARE IL SETTORE  
 
Firenze, 15 novembre 2012 – Nonostante le sempre maggiori difficoltà a trovare le risorse, la Regione mantiene ferma la barra sul sostegno alle piccole e medie imprese e alle aziende artigiane, convinta che sia un patrimonio decisivo per lo sviluppo della Toscana e che, da questo, si debba ripartire per costruire la fisionomia del nuovo artigiano, quello appunto del Xxi secolo, che solo può ridare un’identità al settore e rilanciarlo sui mercati globalizzati. E’ quanto assicurato dall’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini in apertura dei lavori del convegno promosso da Artex (Centro per l’artigianato artistico e tradizionale della Toscana) e Toscana Promozione sul tema “L’artigiano del Xxi secolo, fra cultura, tecnologia, new media e manualità”, oggi a Villa Fabbricotti a Firenze. L’assessore ha ricordato che la Regione ha messo a disposizione, grazie a diversi bandi, incentivi per favorire i processi di integrazione fra imprese, per ovviare alle piccole dimensioni e aumentarne la competitività e iniziative per l’internazionalizzazione, mentre particolare attenzione viene posta all’innovazione e alla ricerca e formazione di lavoratori e imprenditori, essenziale per consentire anche alle piccole imprese artigiane di coniugare qualità e modernità. Fra le iniziative a sostegno dell’artigianato artistico e tradizionale, Simoncini ha annunciato una novità introdotta dalla delibera approvata dalla giunta, che attiverà le botteghe scuola, con finalità formative. “E’ un modo per salvaguardare – commenta l’assessore – settori e tecniche di produzione che rischiano altrimenti di scomparire, dando una prima risposta ai problemi della successione di impresa e creando nuova occupazione qualificata. Con l’ingresso di giovani si favorisce, inoltre, la propensione all’innovazione e alla ricerca di nuove tecnologie, materiali e processi di lavorazione. A questo proposito proprio qualche giorno fa abbiamo siglato un’intesa per la digitalizzazione delle imprese artigiane tramite i tirocini formativi che la Regione realizza grazie al progetto Giovanisì. Voglio ricordare poi che a breve riaprirà il bando per i contributi alle imprese per servizi qualificati, un’intervento che si è dimostrato efficace per l’innovazione delle piccole e medie imprese”. “Anche con la proposta di bilancio 2013 appena approvata dalla giunta – ha spiegato Simoncini – abbiamo voluto in tutti i modi salvaguardare il manifatturiero, punto di partenza irrinunciabile per qualunque politica che voglia far tornare a crescere la Toscana. Come? Utilizzando ad esempio la legge sulla competitività che prevede sgravi sull’Irap a favore delle aziende che assumono lavoratori in mobilità e di quelle con certificazione ambientale e sociale. Per le micro, piccole e medie imprese dell’industria e dei servizi che assumeranno persone iscritte alle liste di mobilità o in cassa integrazione, sono previste deduzioni sulla base imponibile. Sono inoltre stati esentati alcuni settori, tutto l’artigianato come parte del manifatturiero, mantenendo le risorse destinate alla valorizzazione dell’artigianato artistico che resta uno dei punti di forza del sistema toscano”.