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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Dicembre 2013
UE: PREPARAZIONE DEL CONSIGLIO ENERGIA DI OGGI  
 
Bruxelles, 12 dicembre 2013 - L´ultimo Consiglio Energia sotto la Presidenza lituana si tiene oggi. Il Commissario per l´energia Günther H. Oettinger rappresenterà la Commissione europea. Il Consiglio sarà invitato a raggiungere un accordo politico sulla questione delle Indirect Land Use Change (Iluc) relativo alla produzione di biocarburanti (direttive relative alla qualità della benzina e del combustibile diesel e la promozione dell´uso di energia da fonti rinnovabili) . Il Consiglio dovrebbe adottare una relazione sul completamento del mercato interno dell´energia entro il 2014 come richiesto dai capi di Stato e di governo nel 2011. Questo dovrebbe essere seguita da l´approvazione di una relazione sulla revisione delle conclusioni del Consiglio sulla politica energetica esterna e un aggiornamento sui recenti sviluppi nel campo delle relazioni esterne di energia. Sotto Aob, la Presidenza informerà circa il successo dei negoziati con il Parlamento europeo sulla proposta di regolamento sulla notifica alla Commissione dei progetti di investimento in infrastrutture energetiche. La Commissione aggiornerà sui recenti sviluppi nel settore nucleare e la delegazione greca presenterà il proprio programma di Presidenza. Un accordo politico sulla proposta di direttiva che modifica la direttiva 98/70/Ce relativa alla qualità della benzina e del combustibile diesel e recante modifica della direttiva 2009/28/Ce sulla promozione dell´uso dell´energia da fonti rinnovabili. Dopo l´adozione da parte del Parlamento europeo della sua posizione in prima lettura, la Presidenza vorrebbe raggiungere un accordo politico sulle direttive relative alla qualità della benzina e del combustibile diesel e la promozione dell´uso di energia da fonti rinnovabili. La Commissione farà rimpiangere la mancanza di ambizione della posizione del Consiglio per affrontare le emissioni indirette di cambiamento dell´uso del suolo, favorire il passaggio ai biocarburanti avanzati e sostenere il raggiungimento degli obiettivi energetici e climatici dell´Ue. Il completamento del mercato interno dell´energia dell´Ue: adozione della relazione e l´aggiornamento di un Consiglio da parte della Commissione. I ministri saranno invitati ad approvare la "Relazione del Consiglio sul seguito dato al Consiglio europeo del 22 Maggio 2013: progressi sul completamento del mercato interno dell´energia", che si concentra sui progressi nello sviluppo di una politica energetica europea compiuti dopo il maggio 2013 European Consiglio. Il rapporto sottolinea che sono necessari maggiori sforzi per recepire il Terzo Pacchetto Energia, per sviluppare infrastrutture energetiche e porre fine all´isolamento energetico degli Stati membri. Altre priorità a questo proposito comprendono rafforzamento della concorrenza leale e diversificazione delle fonti energetiche. La Commissione accoglie con favore le conclusioni della relazione del Consiglio. Successivamente, la Commissione ricorda la necessità di rispettare la normativa, effettuare interventi statali nel mercato dell´energia elettrica più efficace e compatibile con il mercato interno dell´energia e sottolineare la necessità di sicurezza degli investimenti nel settore energetico. La Commissione intende inoltre sollecitare gli Stati membri e gli operatori del mercato per consentire ai consumatori di beneficiare pienamente dei mercati energetici liberalizzati e competitivi. Politica energetica esterna: l´adozione della relazione del Consiglio e le recenti sviluppi. Inoltre, i ministri saranno invitati ad approvare la "Relazione del Consiglio sul seguito dato al Consiglio europeo del 22 maggio: Rassegna di sviluppi sulla dimensione esterna della politica energetica dell´Ue". La Commissione accoglie con favore la necessità di ulteriori orientamenti strategici delineati nella relazione del Consiglio. La Commissione aggiornerà sui recenti sviluppi nel campo delle relazioni esterne di energia, e in particolare le relazioni dell´Ue con i nostri vicini orientali e meridionali, la Comunità dell´energia e la Cina.  
   
   
OGGI A BARI ALTERENERGY  
 
Bari, 12 dicembre 2013 - 57 comunità selezionate ad oggi su tutta la fascia costiera Adriatica, 26 accordi già firmati tra partner di progetto ed amministrazioni coinvolte, 18 Piani di azione per l’energia sostenibile previsti, 2 progetti pilota infrastrutturali in tema di sostenibilità energetica da realizzarsi in Puglia e Albania e 6 più piccole azioni infrastrutturali dimostrative: sono alcuni dei numeri Alterenergy – Energy Sustainability for Adriatic Small Communities, il primo Progetto Strategico attivato nella programmazione comunitaria 2007 – 2013, finanziato dal Programma di preadesione Cbc Ipa Adriatico, con un budget complessivo pari a 12,5 milioni di Euro ed un partenariato di 18 organizzazioni (Ministeri, Regioni, Agenzie di sviluppo, enti territoriali) appartenenti a tutti i Paesi dello spazio Adriatico: Italia (le 7 Regioni costiere), Albania, Bosnia Herzegovina, Croazia, Grecia, Montenegro, Serbia e Slovenia. Del Progetto e del suo piano operativo, avviato a settembre 2011 e con una durata di 4 anni (fine lavori agosto 2015), si parlerà a Bari giovedì 12 dicembre 2013, presso il Palace Hotel (ore 9.00 - Via Francesco Lombardi, 13) nel corso della Conferenza Internazionale “Small municipalities towards an Adriatic Smart community”, promossa dal Servizio Mediterraneo della Regione Puglia (Lead Partner). Al centro dei lavori, non solo i risultati raggiunti finora attraverso le attività progettuali, ma anche le future strategie nazionali ed europee per lo sviluppo delle comunità sostenibili adriatiche. Di qui, l’avvio di un dialogo politico che conduca tutti i Paesi Adriatici ad impegnarsi nell’inserimento, nei propri Piani Energetici Nazionali, del modello di sviluppo sperimentato con Alterenergy. Si intende pertanto proporre la futura sottoscrizione di un Memorandum of Understanding fra i Ministeri dell’Energia degli otto paesi partecipanti, che impegni i governi a promuovere modelli energetico-ambientali sostenibili nelle piccole comunità, attraverso l’utilizzo delle fonti rinnovabili. Apriranno i lavori il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e Silvia Godelli, Assessore regionale al Mediterraneo, Cultura e Turismo. Hanno confermato la partecipazione: Edi Rama, Primo Ministro albanese, Ettore Sequi, Ambasciatore dell´Unione europea in Albania, Massimo Gaiani, Ambasciatore d´Italia presso la Repubblica di Albania, Ivana Sacco, del Ministero italiano dello Sviluppo Economico - Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica, Loredana Capone, Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia e Paolo Casalino, dell’Ufficio della Regione Puglia in Bruxelles per i Rapporti con le Istituzioni dell´Unione Europea. Ed ancora: Damian Gjiknuri, Ministro albanese dell’Energia e dell’Industria, Dragica Sekulic, Vice-ministro dell’Economia del Montenegro, Dusan Mrakic, Segretario di Stato del Ministero dell´Energia, Sviluppo e Tutela Ambientale - Repubblica di Serbia, Claudio Polignano, Coordinatore del Progetto Alterenergy per la Regione Puglia e Giuseppe Creanza, dell’Agenzia Regionale per la Tecnologia e Innovazione (Arti Puglia). La Conferenza riunirà, dunque, Ministri, referenti istituzionali e tecnici, insieme con le comunità target individuate dal partenariato e gli stakeholder regionali, per una discussione attiva sulle strategie energetiche in area adriatica e per testimoniare l’impatto concreto e tangibile del progetto Alterenergy sulla pianificazione territoriale e normativa, sugli investimenti, sul business, sull’innovazione. Agenda - h. 09:00 – Registrazione partecipanti - Incontro Vendola-rama h.09:30 – Alterenergy Introduzione alla conferenza Silvia Godelli, Puglia Region, Regional Minister for Mediterranean Affairs h. 9.45 – Saluti istituzionali Massimo Gaiani, Italian Embassy in Albania, Ambassador Ettore Sequi, European Union Embassy in Albania, Ambassador Nichi Vendola, Puglia Region, Governor Edi Rama, Republic of Albania, Prime Minister h. 11:00 – Verso una comunità smart dell’Adriatico Albania – Damian Gjiknuri, Minister, Ministry of Energy and Industry Montenegro - Dragica Sekulic Deputy Minister, Ministry of Economy Serbia - Dusan Mrakic, State Secretary, Ministry of Energy, Development and Environment protection Bosnia Herzegovina - Ministry of Foreign trade and Economic Relations – (Tbc) Italy – Ministry for the Environment- (Tbc) h. 12.30 – Conclusioni Loredana Capone – Puglia Region, Regional Minister for Economic Development. Lavori pomeridiani: h. 14.00 – Opening and Focus session introduction: Alterenergy Strategic Project: from the idea to the implementation, for a new energy sustainable community model Claudio Polignano, Puglia Region, Mediterranean Department, Project coordinator h. 14.30 – Alterenergy Integrated approach: from the knowledge base to the Sustainable Action Plan at community level in the Adriatic area Giuseppe Creanza, Arti Puglia regional agency, Scientific and technical assistance to the project management h.15.00 – Energy Sustainable Communities in the 2014-2020 European Programming period: strategies and financial opportunities Paolo Casalino, Puglia Region, European Union Institutional relations office in Brussels, Director h. 15.20 – The 2014-2020 Territorial Cooperation and the Eu Pre-accession Instrument in the Adriatic Area Ivana Sacco, Italian Ministry for the Economic Development, Development and Economic Cohesion Department h. 15.40 – European and Adriatic perspectives for energy sustainable communities • Regional thematic productive districts • Alterenergy partners Representatives • Alterenergy Local Target communities h. 16.30 – Fine dei lavori.  
   
   
CELLA A IDROGENO: DALLA REGIONE LOMBARDIA GRANDE EVOLUZIONE ENERGETICA  
 
Monza, 12 dicembre 2013 - "Di questi tempi, viste la magre risorse di cui dispongono gli enti pubblici, fa davvero piacere poter tagliare il nastro per inaugurare una nuova realizzazione e fa ancora più piacere se si tiene in considerazione il valore di questo progetto e i vantaggi di Real Fc". Così Claudia Maria Terzi, assessore regionale ad Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, intervenendo all´inaugurazione della cella a idrogeno installata presso la Villa Reale di Monza. Il Progetto Real Fc - La cella, che permetterà di fornire luce e calore a un´intera ala del Palazzo, con importanti margini di risparmio energetico, è stata realizzata nell´ambito del progetto sperimentale ´Real Fc - Residential Application in Lombardy of Fuel Cell Systems´, per il quale Regione Lombardia ha stanziato 1,2 milioni di euro. Il progetto, che s´inquadra all´interno del tema della micro-cogenerazione, ha già visto la realizzazione di una cella a idrogeno presso la sede di Bovisa del Politecnico di Milano. Sforzo Coordinato - "Questi vantaggi - ha aggiunto Terzi - non derivano solo dalla indubbia validità del progetto, ma diventano ancor più evidenti se inquadrati in una politica di ampio respiro. In quest´ottica - ha precisato - la Lombardia sta facendo uno sforzo coordinato per far crescere e rinnovare il suo modello di produzione e consumo di energia. Più che una rivoluzione, siamo di fronte a una vera e propria evoluzione energetica che non rinuncia a quanto fatto nel passato, ma che da esso trae spunto per raggiungere obiettivi di cambiamento condivisi a livello europeo e mondiale". Crescita E Consumi Energetici - "Diversamente dall´assunto secondo cui la crescita economica trascina la crescita della domanda energetica con una semplice proporzionalità, c´è un vero e proprio disaccoppiamento tra crescita e consumi energetici. Non c´è bisogno di far decrescere l´economia per consumare di meno. Al contrario - ha fatto presente Terzi - e ancor più in un momento di crisi, è vitale individuare strategie di efficienza in tutti i settori: consumare di meno riduce i costi di produzione, implica innovazione e cambiamento: dà una sferzata benefica capace di rilanciare la nostra economia". L´impianto - "L´impianto che inauguriamo oggi - ha spiegato la titolare regionale all´Ambiente - contiene molti dei capisaldi della nostra politica regionale: si basa su dati scientifici, è innovativo, in quanto si configura come una vera e propria sperimentazione tecnologica sviluppata con il Politecnico di Milano, introduce l´utilizzo di una fonte di energia pulita, come l´idrogeno, e infine, permette di incrementare l´efficienza energetica, realizzando un impianto pensato per uno specifico bisogno". Progetto Emblema Di Politica Pragmatica - "Questo progetto - ha concluso l´assessore Terzi - è insomma l´emblema di una politica non ideologica, davvero pragmatica, che si dà degli obiettivi e li sa portare avanti anche grazie all´investimento in ricerca. Lo fa coinvolgendo partner privati e istituzionali, mettendo insieme conoscenze e competenze differenti".  
   
   
CONFERENZA INTERNAZIONALE SU AMBIENTE ED ENERGIA RINNOVABILE  
 
Parigi, 12 dicembre 2013 - Il 7 e 8 maggio 2014 si svolgerà a Parigi, in Francia, la "Conferenza internazionale su ambiente ed energia rinnovabile" (Icere 2014). Questa conferenza mira a promuovere tecnologie energetiche rinnovabili che siano sicure per l´ambiente ed economicamente sostenibili, oltre a creare una base teorica per l´utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili. Si tratta di una piattaforma per scienziati e professionisti dove scambiarsi nuove idee in questo campo. Gli argomenti della conferenza includeranno cambiamento climatico, tecnologie energetiche eoliche e solari, industrie a biomassa, processi per ottenere energia dai rifiuti, applicazioni per riscaldamento e raffreddamento, risparmi energetici in edifici e aspetti economici dell´energia rinnovabile. Per ulteriori informazioni, visitare: http://energy.Conference-site.com/    
   
   
RUSSIA, 16 NUOVI PARCHI EOLICI ENTRO IL 2030  
 
Mosca, 12 dicembre 2013 - Il "Documento di pianificazione territoriale nel settore energetico della Russia fino al 2030" prevede la realizzazione di 16 nuovi parchi eolici, che saranno costruiti ad Astrakhan, nella Regione di Volgograd, a Krasnodar e nelle regioni di Leningrado, Murmansk e Kaliningrad. Omsk avrà, entro il 2030, un parco eolico di circa 100 Mw di potenza e lo scopo del progetto sarà l´aumento del potenziale energetico dell´intera regione. Tra i primi ad essere costruiti ci sono due impianti che verranno realizzati nel 2020 e 2025 nel distretto di Kalmykia, e, sempre nel 2025 è in programma anche l´avvio di un parco eolico nel territorio di Primorye, in Estremo Oriente.  
   
   
MILANO - SEMPRE PIÙ "VERDE" SUI TETTI IN LOMBARDIA  
 
Milano, 12 dicembre 2013 - Fabbriche, scuole, ospedali, palazzi delle istituzioni, centri commerciali, biblioteche e case private: sono sempre più numerosi gli edifici in Lombardia ed in Italia sul cui tetto è possibile vedere realizzato un “green roof”, cioè una copertura a verde con alberi, cespugli, piante aromatiche, erbacee e fiori. Una tendenza diffusa soprattutto nel Nord Europa e che venne codificata per la prima volta circa 150 anni fa: risale infatti all’Expo di Parigi del 1867 la prima brochure di presentazione di un sistema per giardini pensili ideato dal “mastro muratore” Carl Rabitz di Berlino. Molti i vantaggi: migliore microclima, diminuzione dell’acqua piovana che defluisce verso i sistemi di raccolta e smaltimento, temperature dell’aria più miti (grazie al processo di evapotraspirazione delle piante), riduzione dei consumi energetici in estate (fino al 25%) e conseguente indiretta riduzione dei livelli delle emissioni di Co2, minor inquinamento acustico, protezione contro gli sbalzi termici (i materiali di tenuta durano in media dal doppio al triplo) e assorbimento delle polveri sottili. Ma bisogna saper scegliere il “verde” adeguato. Tra le specie vegetali più adatte ai tetti della Lombardia, tra coltivazioni estensive ed intensive, ci sono borracina, garofani, timo, rosmarino, santolina, potentilla. Da evitare invece: glicine, edera, betulla, salice, pioppo, piante palustri e bambù. Dei green roofs, degli aspetti tecnici ed estetici delle coperture a verde e dei loro effetti sul clima urbano, sui consumi energetici e sui flussi idrici, si è parlato oggi in Cdc di Milano nel corso del convegno “Green roofs, obiettivi ambientali, energetici e paesaggistici”. Il convegno è stato l’occasione per presentare i primi risultati delle attività del progetto Tevel, realizzato con il contributo della Cdc di Milano e della Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus. Il progetto sta studiando e sperimentando quali piante siano più adatte alla coltivazione sui tetti della Lombardia. Individuate finora una ventina di specie, tra autoctone e ornamentali. Alcuni esempi di edifici con copertura a verde - “green roofs” in Lombardia: Palazzo Lombardia a Milano, la base operativa dell’elisoccorso di Villa Guardia (Como) ricoperta da un prato di graminacee, il Nuovo Ospedale Sant’anna di San Fermo della Battaglia a Como, Hortus Conclusus a Bergamo, il progetto Bosco Verticale a Milano.  
   
   
SICUREZZA CANTIERI EDILI, G.R. UMBRIA APPROVA INTESA CON INAIL E CESF; VIA ALLA SPERIMENTAZIONE DI TECNOLOGIE HI-TECH NEI CANTIERI REGIONALI  
 
Perugia, 12 dicembre 2013 - Nei cantieri della Regione Umbria verranno sperimentate le tecnologie innovative del progetto "Sicurezza hi-tech in cantiere", avviato da tempo dal Cesf (Centro edile per la sicurezza e la formazione) e dall´Inail (Istituto nazionale per l´assicurazione contro gli infortuni sul lavoro) di Perugia, nell´ambito del quale è stato messo a punto un sistema di controllo per la prevenzione delle cadute dall´alto. "Vogliamo garantire un livello di sicurezza sempre più elevato", spiega l´assessore regionale alla Sicurezza nei cantieri, Stefano Vinti, rendendo noto che, su sua proposta, la Giunta regionale ha approvato lo schema d´intesa operativa tra Regione Umbria, Inail e Cesf per la sperimentazione dei dispositivi del "cantiere hi-tech" in alcuni luoghi dove sono in atto lavori pubblici. "Il cantiere pilota - sottolinea Vinti - sarà quello della piattaforma logistica di Città di Castello-san Giustino poiché coinvolge, per dimensioni e tipologia, numerose attività lavorative, che costituiscono un valido riferimento per la sperimentazione di ulteriori procedure che aumentino la sicurezza dei lavoratori". "Con questa intesa, che firmeremo lunedì 16 dicembre - aggiunge l´assessore - la Regione Umbria conferma la sua forte attenzione alle problematiche che la realtà lavorativa nei cantieri edili registra nel territorio sia come componente fondamentale del sistema economico sia purtroppo per la forte incidenza degli infortuni. Una attenzione che si è concretizzata con l´approvazione di una specifica legge regionale, nel settembre scorso, che detta chiare disposizioni a tutela dei lavoratori, non solo nei cantieri edili, e dei cittadini, allo scopo di ridurre il fenomeno delle cadute dall´alto. Con lo stesso obiettivo, aderendo al progetto di ricerca di Cesf e Inail - conclude Vinti - verificheremo l´efficacia delle tecnologie innovative per potenziare gli strumenti e le misure di prevenzione adottate nei nostri cantieri".  
   
   
RIMBORSO DELL´IMU: LA PROVINCIA DI TRENTO RICORRE ALLA CORTE COSTITUZIONALE  
 
Trento, 12 dicembre 2013 - La Giunta provinciale, riunitasi ieri in seduta straordinaria, ha approvato una delibera che consente di inserire con urgenza nel calendario della Commissione consiliare competente l´impugnativa davanti alla Corte costituzionale riguardante alcuni articoli del decreto- legge n. 102 dello scorso agosto, in particolare per quanto riguarda la materia del rimborso ai Comuni del minor gettito Imu, derivante dalle scelte di politica fiscale determinate a livello statale. L´impugnativa della Provincia riguarda in sostanza il metodo con il quale lo Stato intende effettuare il rimborso delle minori entrate derivanti dalla diminuzione del gettito dei tributi locali. Nel resto d´Italia, la differenza viene erogata direttamente dallo Stato ai Comuni. In Trentino, per i meccanismi di finanza derivata presenti nello Statuto di Autonomia, vale invece la regola che lo Stato "restituisce" quanto dovuto alla Provincia che poi provvede ad erogare a sua volta ai Comuni quanto è di loro spettanza. Inoltre lo stesso decreto ripropone il sistema degli accantonamenti di compartecipazione ai tributi erariali, spettanti alle province autonome, come strumento unilaterale di regolamentazione dei rapporti finanziari tra Stato e Province autonome. Si è pertanto deciso di adire la Consulta per la violazione delle regole sulla finanza locale e sulla autonomia finanziaria provinciale. "Con questa decisione salvaguardiamo un principio importante previsto dallo Statuto anche a garanzia dei nostri Comuni - sottolinea il presidente Ugo Rossi - . Rimanendo la Provincia l´interlocutore dei Comuni, diamo ad essi la certezza della programmazione dell´attività amministrativa e rivendichiamo contestualmente la natura consensuale delle relazioni finanziarie con lo Stato, che costituisce una caratteristica fondamentale del nostro impianto statutario".  
   
   
MODIFICA DISCIPLINA DELL´INTERVENTO PUBBLICO NEL SETTORE ABITATIVO. UN FATTO POSITIVO PER TUTTA L´EMILIA-ROMAGNA"  
 
Bologna, 12 dicembre 2013 - «Costruzioni più sicure e rispettose dei migliori standard energetici, per un ambiente e un territorio più sani, città più sicure ed attrattive e risparmio del suolo. La riforma della normativa sull’edilizia pubblica abbina questi obiettivi a quelli di una generale modernizzazione della disciplina, e pertanto è un fatto positivo per tutta l’Emilia-romagna. Le regole sono ora più chiare, ci sono le condizioni perché l’edilizia pubblica assicuri qualità urbana e sociale, in un percorso di investimenti nelle e per le città». Lo ha dichiarato l’assessore regionale alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli dopo l’approvazione da parte dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-romagna della legge che modifica la disciplina generale dell’intervento pubblico nel settore abitativo (la legge regionale 8 agosto 2001, n. 24). A dodici anni dall´entrata in vigore della Lr 24/2001 le modifiche alla normativa regionale, tendono ad ampliare l’ambito di intervento delle politiche abitative in coerenza con le innovazioni introdotte dalla normativa nazionale puntando ad accrescere l’offerta di alloggi di edilizia residenziale sociale mediante interventi di recupero del patrimonio esistente, contenendo in tal modo il consumo del suolo, di sostenibilità ambientale, di riequilibrio territoriale, di sviluppo di ‘Programmi di riqualificazione urbana”, anche per contribuire ad eliminare il degrado urbano ed edilizio. La nuova disciplina vuole anche ridefinire in parte compiti e ruoli degli enti e dei soggetti interessati (Comuni, Acer, eccetera) alle politiche abitative, anche alla luce del quadro istituzionale in profonda evoluzione ma anche rispondere ad un pluralità di questioni relative alla gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, che si è andata delineando nell’applicazione della stessa Lr n. 24 del 2001. In particolare si rafforza il principio dell’esercizio associato delle funzioni in capo ai Comuni, in coerenza con Lr 21/2012 e con la complessiva semplificazione del sistema amministrativo regionale avviato con al Lr 18/2011. La normativa garantisce e rafforza il confronto con le organizzazioni sindacali ed economiche interessate. Ridefinite anche le forme di utilizzo del fondo per le barriere architettoniche. Tra le novità, la garanzia del subentro nella titolarità del contratto di affitto di un alloggio Erp dei componenti del nucleo di un assegnatario decaduto, poiché ha riporatato una condanna definitiva per violenza o maltrattamenti oppure verso il quale sia stato disposto l’allontanamento.  
   
   
TERREMOTO/EMILIA, 3 MILIONI E 600 MILA EURO DI CONTRIBUTI ALLE DIOCESI A PARZIALE COPERTURA DELLE SPESE SOSTENUTE PER 13 CHIESE TEMPORANEE. ORDINANZA DEL COMMISSARIO DELEGATO ALLA RICOSTRUZIONE VASCO ERRANI.  
 
Bologna, 12 dicembre 2013 – Tre milioni e 600 mila euro sono i contributi alle Diocesi, a parziale copertura delle spese sostenute per 13 chiese temporanee realizzate per consentire la continuità dell’esercizio del culto. Lo definisce l’ordinanza 148 dell’11 dicembre 2013 varata ieri dal presidente della Regione e Commissario delegato alla Ricostruzione, Vasco Errani che concede i contributi che trovano copertura finanziaria nell’ambito dello stanziamento previsto dall’articolo 2 del decreto-legge 6 giugno 2012 n° 74, convertito con modifiche con la legge n° 122 del 01/08/2012. L’ordinanza è consultabile sul sito www.Regione.emilia-romagna.it/terremoto nella sezione “Atti per la ricostruzione”, e sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Emilia-romagna (Burert). La realizzazione di edifici religiosi provvisori - eseguiti dalle Diocesi con fondi propri per consentire la continuità all’esercizio del culto – ha riguardato tredici chiese con una spesa presunta complessiva pari a 6 milioni e 265 mila euro: il contributo alle Diocesi è a parziale copertura delle spese sostenute per gli interventi in corso o realizzati. In particolare sono assegnati: all’Arcidiocesi di Bologna 1,5 milioni, alla Diocesi di Carpi 1,5 milioni, all’Arcidiocesi di Modena e Nonantola 500 mila euro e Arcidiocesi di Ferrara-comacchio 100 mila euro. Per il contributo delle spese sostenute, le Diocesi dovranno presentare al Commissario delegato il progetto esecutivo, completo della documentazione inerente la rendicontazione delle spese, entro 90 giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza. La Struttura tecnica del Commissario Delegato entro 30 verifica i requisiti di ammissibilità al contributo proponendo l’assegnazione del finanziamento che avverrà con decreto del Commissario delegato.  
   
   
MILANO: CONVEGNO SULLA COOPERAZIONE TRA SPONDE DEL MEDITERRANEO  
 
 Milano, 12 dicembre 2013 - "La cooperazione economico – finanziaria tra le sponde del Mediterraneo. Opportunità per le imprese italiane". Questo il tema del convegno, organizzato dalla Cdc di Milano e dalla sua Azienda speciale Promos, che si svilgerà giovedì 12 e venerdì 13 a palazzo Mezzanotte in piazza Affari 6. Giovedì 12. Dalle ore 9.30 alle 13.30 si svolgerà il workshop internazionale dedicato a Risee - Rete Italia Sud Est Europa: si tratta dell´evento conclusivo dell´omonimo progetto, co-finanziato dal ministero dello Sviluppo economico a valere sui fondi ex art. 5 comma 2 lettera F, legge 21 marzo 2001, n. 84.Nel pomeriggio, dalle 14.30 alle 18.30, si prosegue con gli incontri d´affari bilaterali tra imprese italiane, del Sud-est Europa e del Mediterraneo. Il programma si conclude l´indomani con un networking & partnership event della fondazione Emdc dedicato al Centro euro-mediterraneo per lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese (Mpmi). Gli eventi in programma vedranno la partecipazione di rilevanti rappresentanti di istituzioni pubbliche e private operanti a supporto delle mpmi, di istituzioni internazionali, imprese e policy makers italiani, del Sud-est Europa e del Mediterraneo.  
   
   
CDC EUROREGIONE ALPMED: DARDANELLO CONFERMATO PRESIDENTE  
 
Torino, 12 dicembre 2013 - Confermata anche per il 2014 la guida di Ferruccio Dardanello ai vertici delle Camere di commercio dell’Euroregione Alpmed. È quanto deciso dai rappresentanti dell’Associazione delle Unioni regionali delle Camere di commercio italiane e francesi di Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Sardegna, Rhône-alpes, Paca e Corsica durante l’Assemblea tenutasi lo scorso novembre 2013 a Bruxelles. “Ringrazio tutti i colleghi che hanno creduto in me in questi anni e che vogliono oggi condividere la sfida di dare un aiuto concreto al rilancio delle nostre aziende - ha commentato il presidente Ferruccio Dardanello - Grazie ai nuovi programmi europei per la ricerca e l’innovazione e per la competitività, oltre che ai fondi strutturali, abbiamo l’opportunità di promuovere e sostenere il tessuto imprenditoriale di un territorio che nel complesso rappresenta già una forte realtà economica e sociale a livello europeo. Con 19 milioni di abitanti, circa 2 milioni di unità locali, un Pil pari a 525 miliardi di euro e una straordinaria varietà di eccellenze, è un’area con una spiccata vocazione internazionale, che merita di essere incentivata puntando sulla qualità dei prodotti e sulla ricerca innovativa”. Internazionalizzazione, azione di lobby, servizi alle imprese, turismo ed enogastronomia: ecco i temi su cui il sistema camerale transfrontaliero continuerà a concentrarsi anche nel 2014. L’obiettivo è di mettere a disposizione la rete delle Camere di commercio per programmare e attuare interventi al servizio del tessuto economico locale.  
   
   
CAPANNONI CINESI SEQUESTRATI, ROSSI A CONFINDUSTRIA: "INCONTRIAMOCI CON LE GRANDI FIRME PER CUI LAVORANO"  
 
Firenze, 12 dicembre 2013 – "Una corretta politica industriale deve porsi il problema del governo della filiera produttiva nel suo insieme, ben oltre le specifiche responsabilità penali o comunque giuridiche che possono essere distribuite fra diversi soggetti lungo questa filiera a seconda dell´organizzazione della stessa". Lo afferma il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nella lettera che ha inviato ieri ai presidenti di Confindustria Toscana, Alessandro Pacini, Confindustria Firenze, Simone Bettini, e Confindustria di Prato, Andrea Cabicchi, a proposito della notizia del sequestro da parte della Guardia di Finanza di tre capannoni a Calenzano nei quali lavoravano 111 persone, perlopiù irregolari, in condizioni di completa illegalità sotto il profilo dei contratti lavorativi e di salubrità. Le imprese che gestivano i capannoni, di proprietà di cittadini cinesi, operavano, secondo quanto riportato dalla stampa, con autorizzazione rilasciata dai gruppi Louis Vuitton e Chanel per produrre minuterie metalliche. Oltre al sequestro dei capannoni, ovviamente, alle imprese sono state comminate multe secondo le norme in vigore. La proposta di Rossi ai tre presidenti è di incontrare i vertici dei due gruppi in questione, Louis Vuitton e Chanel, "per verificare insieme a loro che cosa sia possibile fare per evitare situazioni come quelle rivelate a Calenzano e che, verosimilmente, sono assai diffuse in tutto il distretto produttivo fra Prato e Firenze". La riflessione che il presidente Rossi formula a Confindustria è che "non può essere un dettaglio il fatto che queste imprese cinesi operassero per conto di due grandi gruppi internazionali, giacché questa vicenda (certamente esemplare di una situazione ben più diffusa) chiama in causa il tema della filiera produttiva e dei controlli e tracciabilità di prodotti e processi che in ogni loro passaggio debbono essere garantiti ed avere una precisa responsabilità. Non è immaginabile che questi debbano essere delegati soltanto ad un controllo a valle compiuto dalle Forze dell´Ordine". "Ritengo – si legge ancora nella lettera - che una franca discussione e l´individuazione di eventuali soluzioni in comune sia nell´interesse senz´altro del sistema produttivo della nostra area, ma anche dei gruppi internazionali stessi, la cui immagine rischia di essere gravemente compromessa a seguito di queste situazioni". "Vorrei – conclude quindi il presidente della Regione Toscana - chiedervi di organizzare e svolgere insieme questi incontri, certo che anche voi condividerete l´esigenza di miglioramento delle condizioni di sicurezza e di salubrità dei lavoratori e degli ambienti di lavoro, nonché di legalità delle imprese coinvolte nella filiera produttiva della zona".  
   
   
LECCO - SEMPRE PIÙ DIFFUSI I CONTRATTI DI RETE  
 
 Lecco, 12 dicembre 2013 - Secondo gli ultimi dati diffusi da Infocamere e aggiornati a novembre 2013, i contratti di rete sottoscritti dalle imprese lecchesi sono ben 44 (ovvero il 10,1% degli oltre 400 contratti della Lombardia e il 3,5% del totale nazionale che ha superato quota 1.200, cfr. Tabella 1 dell’allegato statistico). Ben 81 le imprese lecchesi coinvolte (oltre 3 imprese ogni 1.000 registrate, dato che pone Lecco saldamente in testa alla “classifica” delle province lombarde: la media regionale è di circa la metà, 1,6 per mille, e quella nazionale è l’1 per mille). Questo dato appare ancor più eclatante alla luce del “peso numerico” delle imprese lecchesi: quelle registrate sono circa il 3% di quelle regionali e meno dell’1% di quelle nazionali mentre - come detto - i contratti di rete di aziende lecchesi sono rispettivamente il 10,1% e il 3,5% di quelli lombardi e italiani: più del triplo. “La provincia di Lecco, dove la tradizione manifatturiera è forte e consolidata, registra una propensione a innovare anche in forme complesse – incluse le reti di impresa – tra le più elevate in Italia - commenta il Presidente dell’Ente camerale Vico Valassi - Questo processo è nato dalla consapevolezza che l’innovazione intesa nel senso più ampio – ricerca e sviluppo, sperimentazione, trasferimento tecnologico, Ict, qualificazione del capitale umano, sostenibilità ambientale, internazionalizzazione – è la strada da percorrere per dare concrete prospettive di crescita al territorio - prosegue il presidente Valassi - Per questo l’impegno dei diversi attori economici e istituzionali – tra cui la Camera di Commercio che da sempre opera come ‘player di sistema’ – è quello di alimentare progettualità ed esperienze di eccellenza basate sul dialogo tra imprese e ricerca grazie alla presenza di realtà quali il Politecnico di Milano e il Cnr: il nuovo Campus lecchese costituisce un ‘unicum’ per l’attrazione di nuovi investimenti e talenti”. Il presidente Valassi conclude: “A maggior ragione nell’ambito di una crisi che impone scelte non facili e cambiamenti anche radicali, sostenere e incentivare l’innovazione nei fatti, con iniziative concrete, è fondamentale per ‘guardare oltre’, mantenendo le imprese presenti nel territorio e al contempo contribuendo a creare le condizioni per il loro sviluppo, dando un futuro ai nostri giovani”. Analizzando il settore di attività, oltre il 70% delle imprese lecchesi che hanno sottoscritto un contratto di rete opera nel secondario: il 64,2% nel manifatturiero e il 7,4% nelle costruzioni, contro la media regionale inferiore al 50% (cfr. Grafico 1 dell’allegato statistico). Viceversa, appartiene al settore terziario il 27,2% delle aziende lecchesi (contro il 37,7% regionale). Oltre l’80% delle imprese della nostra provincia che hanno sottoscritto un contratto di rete opera come società di capitale (la media regionale si attesta al 75%). Più alta rispetto al dato medio lombardo è anche la percentuale delle società di persone (l’11,1% contro il 9%) e di consorzi (il 3,7% contro il 2,1%). Più bassa è altresì la percentuale di imprese individuali (Lecco 3,7%, Lombardia 5,7%) e, soprattutto, di cooperative (Lecco 1,2%, Lombardia 7,2%). Rispetto al novembre dello scorso anno il numero di imprese lecchesi che hanno sottoscritto un contratto di rete è cresciuto del 58,8% (da 51 a 81 aziende), mentre il numero dei contratti è salito del 69,2% (da 26 a 44 unità). Ancor più elevata è stata la crescita registrata in Lombardia (+130,9% il numero dei contratti e +113,2% le imprese coinvolte). All’innovazione è dedicato il report contenente dati statistici e una sintesi dei principali progetti della Camera e del territorio lecchese; tale report integra il volume “Lecco 1993-2013: dinamiche economiche, società e territorio in 100 grafici”, entrambi sono stati realizzati in collaborazione con Gruppo Clas e sono consultabili sul sito camerale alla pagina: www.Lc.camcom.gov.it/p42a0c123s118/pubblicazioni.htm    
   
   
COSTRUZIONI III TRIMESTRE: PASSO INDIETRO, FATTURATO -5% SCENDE LA FIDUCIA. ORDINI -4,3% ED OCCUPAZIONE -2,9%. CALI PIÙ MARCATI A ROVIGO E BELLUNO  
 
Venezia, 12 dicembre 2013 – Nel terzo trimestre 2013, sulla base dell’indagine Venetocongiuntura, il fatturato delle imprese di costruzioni ha registrato una diminuzione del -5% rispetto allo stesso periodo del 2012 (era -4,6% nel trimestre precedente). L’analisi congiunturale sul settore delle costruzioni, promossa congiuntamente da Ceav (Cassa Edile Artigiana Veneta) e Unioncamere del Veneto, è stata effettuata su un campione di 600 imprese con almeno un dipendente. Il mercato delle costruzioni è tornato a far segnare valori negativi con una dinamica simile a quella di fine 2011. Alla base del rallentamento il lento avvio del rinnovo degli incentivi per le ristrutturazioni e l’efficientamento energetico, ma anche la lunghezza ormai “fuori norma” della crisi, che ha investito pesantemente l’ampio tessuto di micro e piccole imprese che costituiscono l’ossatura del sistema, con una riduzione molto rilevante dell’occupazione. Mentre i settori industriali, grazie alle esportazioni, in Veneto iniziano a far vedere timidi segnali di ripresa, nell’edilizia la domanda interna ancora non è in grado di invertire la tendenza. Il calo del fatturato ha registrato una variazione più consistente per le imprese non artigiane (-7,8%) rispetto a quelle artigiane (-4,6%). Sotto il profilo dimensionale la performance peggiore riguarda le medie imprese (-7%), seguite dalle grandi (-6,6%) e dalle piccole (-3,3%). Dal punto di vista territoriale, il volume d’affari ha dimostrato dinamiche negative in tutte le province con un calo più marcato a Rovigo (-10,5%) e Belluno (-7,5%). Negativi, ma meno pesanti, gli indicatori per Vicenza (-5%), Treviso (-4,8%) e Padova (-3,9%). Fernando Zilio, presidente Unioncamere del Veneto «I dati del terzo trimestre dell’anno mostrano che il cammino per la ripresa nel settore delle costruzioni è ancora in salita. Nel periodo luglio-settembre 2013 il rallentamento del fatturato nelle costruzioni, addirittura più marcato rispetto a quello registrato nei tre mesi precedenti 2013, è stato determinato soprattutto dalla flessione del comparto non artigiano. Notizie ancora negative giungono invece dalle aspettative degli imprenditori, che mostrano più pessimismo rispetto agli operatori del settore industriale. I segnali di ripresa attesi da tempo non sembrano ancora all’orizzonte. L’auspicio è che il rinnovo delle agevolazioni fiscali sulle ristrutturazioni edilizie possano innescare nel 2014 un vero recupero per il settore, in modo da far ripartire tutte le filiere del sistema». Virginio Piva, presidente Ceav «L’edilizia ha difficoltà a superare questa crisi senza un adeguato sistema di incentivi associato ad un sistema finanziario che supporti le attività di mercato. Il nuovo piano casa, la proroga per tutto il 2014 degli incentivi per l’efficienza energetica e le direttive europee sulla sostenibilità nelle costruzioni aiutano il nostro settore, ma un altro aiuto deve venire dal sistema finanziario e bancario, al quale chiediamo uno sforzo reale per aiutare le nostre imprese». Ordini È proseguita la dinamica negativa degli ordini che segnano un -4,3% in linea col trimestre precedente. Il settore artigiano ha evidenziato una performance peggiore (-4,5%) rispetto a quello non artigiano (-3,7%). Le medie imprese sono quelle più penalizzate (-7,9%), seguite dalle piccole (-3,8%) e dalle grandi (-3,2%). A livello territoriale solo Rovigo ha registrato una crescita del +1,4%, mentre tutte le altre province hanno variazioni negative coi picchi di Venezia (-6,5%), Belluno (-5,8%) e Vicenza (-4,8%). Prezzi Rispetto al +2,5% del trimestre precedente, il livello dei prezzi ha registrato un aumento di +0,6 punti percentuali raggiungendo una variazione del +3,1%. L’aumento è sentito soprattutto dalle imprese non artigiane (+5,4%) rispetto quelle artigiane (+2,4%). Spicca la variazione delle grandi imprese (+4,6%), seguita dalle medie (+2,8%) e dalle piccole (+2,1%). A livello territoriale i prezzi hanno evidenziato una maggiore variabilità passando dal +9,6% di Rovigo al +1,4% di Belluno. Occupazione Ancora negativo l’indicatore dell’occupazione con una flessione del -2,9%, comunque meno marcata rispetto al trimestre precedente (-6%) e ascrivibile principalmente alle piccole imprese (-7,8%). Le medie e grandi imprese hanno invece segnato un leggero aumento del +0,6% e del +0,7%. Sotto il profilo territoriale Rovigo ha presentato stabilità (0%), mentre le altre province hanno una forbice compresa tra il -6,5% di Padova e il -0,3% di Verona. Previsioni In leggero peggioramento le aspettative delle imprese. Rispetto al saldo del trimestre precedente (-16,4 p.P.), il terzo trimestre 2013 ha fatto registrare per il fatturato un -22,5 punti percentuali. In diminuzione anche le aspettative per gli ordini con un -12,8 p.P. (-8,5 p.P. Nel trimestre precedente), mentre registrano un leggero miglioramento quelle per l’occupazione con un saldo del -2,9 p.P. Contro il -4,6 p.P. Del trimestre precedente.  
   
   
PUGLIA: I CONFIDI LAVORINO IN RETE  
 
Bari, 12 dicembre 2013 - “Positiva l’esperienza dei Confidi, ma adesso lavorino in rete”. È questa la sfida lanciata dall’assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone nel corso del convegno “Idee e percorsi per superare la crisi. Le opportunità derivanti dai nuovi fondi stanziati dalla Regione Puglia”, organizzato ieri a Bari dal consorzio fidi “Fidindustria Puglia”. “La Regione Puglia – ha spiegato l’assessore – per favorire l’accesso al credito ha varato una manovra complessiva da 150 milioni di euro attraverso quattro bandi. Con il primo intervento da 50 milioni rivolto ai Confidi sono state approvate circa 3.500 pratiche per 400 milioni di investimenti complessivi. Adesso però occorre fare un ulteriore passo avanti”. “Per questo – ha concluso Loredana Capone – oggi rilancio la sfida ai Confidi invitandoli a lavorare in rete. La rete rende più forti e permette di sostenere con più autorevolezza un numero sempre maggiore di imprese”.  
   
   
VENETO, REGALI DI NATALE: ATTENTI AI GIOCATTOLI CON MARCHI FALSI, SCADENTI E PERICOLOSI  
 
Venezia, 12 dicembre 2013 - “Invito tutti a prestare la massima attenzione nell’acquisto dei regali natalizi destinati ai bambini. Evitate i prodotti contraffatti, senza tutte le indicazioni e le garanzie di legge. Nel dubbio avvisate le Forze dell’ordine. Il Natale è una solennità troppo bella per rischiare di rovinarla con acquisti maldestri che, per lucro altrui, potrebbero essere pericolosi per i più piccini”. Franco Manzato, assessore alla tutela del consumatore del Veneto, in occasione del periodo Natalizio e delle tradizioni “consumistiche” ad esso collegate, vuole mettere in guardia contro la possibilità, “purtroppo non remota”, che si acquistino giochi con materiali, pezzi, tecnologie e modalità pericolose, “che i bimbi non sono in grado di fronteggiare”. “Si tratta di commercio illegale – ribadisce – contro il quale lottano in prima fila magistratura e Forze dell’Ordine, ma che deve trovare tolleranza zero nella società. Voglio in questo affiancarmi all’allarme lanciato da Tiziana Di Masi, attrice dello spettacolo teatrale “Tutto quello che sto per dirvi è falso”, sostenuto dalla regione del Veneto e attualmente in tour in Italia. “Non avvelenate i vostri figli regalando loro giocattoli contraffatti: sono ricoperti di vernici tossiche – recita Tiziana – e i pezzi non sono sicuri perché possono essere ingeriti e inalati. Non comprate quella roba. Costa pochi euro ma mettete a rischio i vostri bambini!”. “Riconoscere un prodotto contraffatto non è sempre facile, ma si possono tenere presenti alcuni segnali importanti possono essere riconosciuti: “nel prezzo, a volte molto basso, e nell’etichetta, che deve arrecare informazioni sulla provenienza, sulla composizione dei materiali utilizzati; devono esserci il foglio illustrativo in italiano ed il marchio Ce, e in ogni caso non deve presentare fragilità anomale e pezzi piccoli che potrebbero staccarsi ed essere messi in bocca. Nel dubbio sull’affidabilità del giocattolo – conclude Manzato – segnalate a chi di dovere”.  
   
   
REGGIO CALABRIA - CONTINUA IL PERIODO NERO DELL´ECONOMIA REGGINA  
 
Reggio Calabria, 12 dicembre 2013 - Nel secondo trimestre 2013 il commercio con l’estero delle imprese reggine si è concluso con un saldo negativo pari a ben –5,8 milioni di euro (solo 28,8 milioni di euro di valore esportato a fronte di 34,6 milioni di valore commerciale importato). Inoltre questo risultato è stato anche peggiore rispetto al trimestre precedente, quando il saldo, pur sempre negativo, si era attestato a “soli” - 1,2 milioni di euro. Mentre da un lato sono aumentate le importazioni (+ 13,6%), dall’altro l’export ha registrato, rispetto al primo trimestre, una contrazione del -1,6%, peraltro in controtendenza con la media nazionale (+5,6%). Analizzando nel dettaglio i dati sui prodotti, solo il sistema alimentare e la chimica mostrano qualche debole segnale d’internazionalizzazione commerciale. Nel Ii trimestre 2013, la provincia di Reggio Calabria ha venduto all’estero prodotti del sistema alimentare (cibo e bevande) per una cifra pari a circa 13,5 milioni di euro, registrando una crescita di oltre 3 milioni rispetto al trimestre precedente. Ciò nonostante, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, risulta una contrazione tendenziale pari a 3,8 milioni di euro. I prodotti della chimica, oltre a sperimentare una riduzione del valore esportato su base trimestrale (da 13 a 12,3 milioni), mostrano una contrazione cumulata anche su base annua (da 26,5 a 25,3 milioni di euro). Nel complesso le esportazioni reggine confluiscono, per oltre la metà, nel mercato comunitario. Non trascurabile è anche la quota di esportazioni dirette in America Settentrionale (15%), come pure la percentuale destinata al Nord-africa (13,3%). Al quadro non certo confortante relativo all’export, si aggiungono i segnali di deterioramento registrati sul fronte interno, a causa della prolungata riduzione della domanda di consumo dei nostri cittadini. In base agli ultimi aggiornamenti dell’Osservatorio sul commercio del Ministero dello Sviluppo economico - indagine a cui contribuisce l’attività camerale - il numero di esercizi commerciali in sede fissa, tra il 2012 ed il primo semestre del 2013, nel nostro territorio si è ridotto di ben 84 unità. Anche la vendita all’ingrosso ha registrato nel primo semestre del 2013 una stagnazione delle attività, con una diminuzione di 18 unità rispetto a dicembre 2012, pari a - 0,7%, mentre a livello regionale e nazionale si sono riscontrati trend opposti, nel segno e nell’intensità (+0,7% sia in Calabria che in Italia). Le uniche dinamiche incoraggianti riguardano il commercio ambulante che ha registrato, nel primo semestre, un incremento del numero degli esercizi pari a 1,4%, maggiore rispetto alla media nazionale (+1%), ma più contenuto rispetto alla media regionale (2,2%). Completa il quadro la grande distribuzione organizzata (articolata in minimercati, supermercati, ipermercati, grandi magazzini e grandi superfici specializzate), pari a circa un terzo di quella regionale, che ha subito, nel primo semestre del 2013, la riduzione del numero di esercizi della provincia in misura pari a -7,6%, soprattutto a causa della contrazione del numero di grandi magazzini (da 63 a 50). Questa contrazione è ancora più grave se confrontata con la crescita rilevata in Calabria (addirittura +11,1%) e in Italia (+1,8%). “Permane più di qualche difficoltà per il nostro sistema produttivo ad accedere ai mercati esteri, in un quadro della domanda interna che non sembra migliorare”, ha dichiarato Lucio Dattola, presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria. L’internazionalizzazione è una sfida non più rinviabile per alimentare un piano di risveglio della nostra economia, non rappresenta più una preziosa opportunità ma è diventata una vera e propria emergenza dalla quale dipende il nostro futuro. Le dinamiche che attanagliano il tessuto economico reggino impongono un’immediata inversione di rotta: lo sbocco sui mercati esteri e l’attrattività internazionale del nostro territorio sono le leve sulle quali occorre investire attraverso una programmazione strategica che, partendo dall’ascolto delle imprese e dalla prese di coscienza delle proprie potenzialità, possa orientare e riposizionare il sistema economico reggino”.  
   
   
PROVINCIA DI PRATO: START UP D´IMPRESA  
 
Prato, 12 dicembre 2013 - Sono 25 le nuove aziende nate nella nursery della Provincia grazie al progetto e al bando Start Up d´impresa . Stamani a palazzo Buonamici i neo imprenditori hanno presentato i risultati del progetto appena concluso. “ Un progetto bello e concreto, noi ci abbiamo messo risorse e professionalità, ma i neo imprenditori molto di più, coraggio, talento e spesso i risparmi di una vita – ha detto la cive presidente della Provincia Ambra Giorgi presentandoli - La scelta che abbiamo fatto è stata di investire i 200 mila euro che avevamo sui nostri cittadini, di ascoltare chi aveva bisogno di aiuto o chi si sentiva solo ad affrontare una scommessa sul proprio futuro. A gennaio saremo pronti con un nuovo bando”. Ad aprire la mattinata la vice presidente dell´Unione industriale pratese Francesca Fani, che ha sottolineato la necessità di “mettere tutti gli sforzi per sostenere i giovani che hanno idee a sistema, così da non perdere nessuna sinergia. Adesso che le imprese sono nate dobbiamo farle vivere e la strategia di rete dà migliori garanzie”. Fabio Mazzanti , segretario di Rete Imprese ha commentato come nel gruppo siano nate imprese in ambiti così diversi, segno di vivacità imprenditoriale. Le 25 aziende sviluppano le idee di un gruppo di giovani (oltre il 50% ha meno di 40 anni), 16 sono nate a Prato 3 della Val di Bisenzio, 1 di Carmignano, 2 di Montemurlo e 3 del distretto industriale, Quarrata, Campi Bisenzio, Calenzano. E stamani a parlare di loro e dei risultati del progetto nel proprio territorio c´erano sindaci e assessori. L´assessore Roberto Caverni ha ricordato che il Comune di Prato sta lavorando con alcuni progetti per per semplificare le procedure burocratiche, spesso l´ostacolo più difficile per chi fa impresa, mentre il sindaco di Montemurlo Mauro Lorenzini ha annunciato il progetto “in corso con Estra di cablare tutta la zona industriale del Comune, passo ulteriore dopo la velocizzazione delle pratiche per l´apertura di un´azienda che oggi si esplicano in 2 mesi”. Il sindaco di Carmignano Doriano Cirri ha chiesto di puntare sull´alta qualità, carta vincente del proprio territorio, come ha fatto l´azienda carmignanese del gruppo, il sindaco di Vernio Paolo Cecconi ha ricordato che la riapertura dello chalet del villeggiante è un´occasione di rilancio turistico per Montepiano, Aurora Castellano , assessore di Vaiano ha fatto notare come le aziende nate nel proprio Comune siano riuscite a recuperare antichi mestieri nell´ottica dell´indispensabile passaggio culturale e, infine, il vice sindaco di Calenzano Enzo Biagioli ha inserito il neo imprenditore che ha investito nel suo Comune nel più vasto progetto di valorizzazione delle potenzialità agricole. I lavori, moderati dalla giornalista del Sole 24 Ore Eleonora Della Ratta, hanno visto il confronto sui percorsi di sostegno alla creazione d´impresa con la partecipazione di Michele Del Campo, direttore del Centro per l´impiego di Prato, Cinzia Grassi di Sophia, Alessandro Di Rosa del Pin, Gianna Mura del Consorzio Pegaso, Andrea Zavanella di Formatica, Marco Pippolini di Irecoop. Per le aziende hanno raccontato la propria esperienza Elena Batignani di “Piccantezze, sapori e decori al peperoncino”, Barbara Nardi di “Visionary Art Society”, Michela Corte di “Geko Gelati”, Federico della Rovere di “Apptec” e Daniele Bonino di “Magica”. La mattinata si è conclusa con un aperitivo con degustazione dei prodotti offerti dalle neonate imprese del settore alimentare . Ed ecco tutte le aziende : Apptec, Azienda agricola Podere Montisi, Cibino Take Away Bio, Cityman, Cor.taggio, Egocentrika Parrucchiera unisex, Elettricità Cg, Dolci Attimi Panci, Fare Raccolta Toscana, Foto Moreno, Gambassi Bibite, Giovani Tessitori Artigiani, Imk, Geko Gelato, Gelateria San Marco, Il Bufalotto, Magica, Mastrale, Ottavia B, Pantagruel, Piccantezze Sapori e Decori al peperoncino, Pizza Lia, Pole &-Pole, Ristorante Enoteca Antica Torre, Visionary Art Society. Molti i settori: ristorazione, commercio, agricoltura. Ci sono sarti, fotografi, installatori, animatori, artigiani. L´avviso è stato pubblicato dalla Provincia a gennaio 2013 con l a modalità a sportello. Il contributo a fondo perduto per le spese di investimento (dai lavori di adeguamento dei locali, alle attrezzature, agli arredi e così via) aveva come importo massimo per ogni impresa 8mila euro. Nel servizi per l´autoimprenditoria l´aspirante imprendit ore aveva a disposizione orientamento, formazione, consulenza e assistenza. Un sostegno a tutto campo che puntava a ridurre il più possibile il rischio di mortalità precoce dell´impresa.  
   
   
FERRARA - UN MILIONE DI EURO PER L´ACCESSO AL CREDITO  
 
Ferrara, 12 dicembre 2013 - Una cifra complessiva di un milione di euro per favorire l´accesso al credito delle imprese ferraresi ed aiutarle così ad assicurarsi la liquidità necessaria per risollevarsi dalla crisi. Le misure riguarderanno, in particolare, il rafforzamento del sistema dei Confidi, l´avvio di un´attività di approfondimento rivolta agli stessi Confidi per fotografare lo stato dell´arte e studiare ulteriori interventi, l´abbattimento del costo delle garanzie su micro finanziamenti, l´ampliamento del fondo di rotazione per lo smobilizzo dei crediti vantati dalle aziende nei confronti dei Comuni della provincia. Sono questi, in sintesi, i contenuti del Piano sul credito, varato dalla Giunta della Camera di Commercio nelle scorse settimane e che sarà operativo dal 1° gennaio del prossimo anno. Il Piano toccherà tutti i settori economici (agricoltura, artigianato, commercio, cooperazione, industria e turismo) e servirà per ridurre il costo del finanziamento attraverso l´erogazione di un contributo in conto abbattimento del tasso, per far fronte, ad esempio, alle spese per i canoni di affitto, alle utenze di luce, acqua e gas o per effettuare investimenti produttivi. “Se l’emergenza credito resta elevata - ha sottolineato Carlo Alberto Roncarati, presidente della Cdc di Ferrara - ad aggravare il problema della liquidità delle aziende si aggiunge il continuo peggioramento dei tempi di pagamento da parte di clienti e committenti. Quello della Cdc - ha concluso il numero uno dell´ente camerale - sarà un pacchetto di misure che nasce dal lavoro serio di tutte le associazioni di categoria. Ciascuna di esse ha messo in campo tutto quanto immediatamente fattibile per supportare la Giunta camerale nel sostegno a quegli imprenditori colpiti così duramente dalla crisi". Cresce, infatti, il numero delle aziende ferraresi che, bussando alla porta delle banche, incontra ostacoli per ottenere credito. Dati alla mano, secondo una recente indagine della Camera di Commercio, negli ultimi sei mesi oltre la metà degli imprenditori, se non si è vista respingere la richiesta di finanziamento, si è trovata nella condizione di fronteggiare questioni che vanno dalla limitazione nell’ammontare del credito erogabile, all’incremento degli spread, sino alla richiesta di maggiori garanzie reali. Il Piano della Cdc prevede, infine, l´impegno da parte di Confidi di assistere l´impresa indirizzando le richieste di finanziamento verso l´istituto di credito che offra le condizioni più favorevoli, sottoponendo più proposte che consentano all´impresa di scegliere quella più idonea alle proprie necessità.  
   
   
ROSSI ALLA SOLVAY: "MANTENERE LA PRESENZA DEL MANIFATTURIERO"  
 
Rosignano Solvay (Li), 12 dicembre 2013 – "La strada maestra è quella di mantenere in Toscana la presenza di un manifatturiero che produce ricchezza e che incorpora scienza e tecnologia. Non possiamo permetterci di perdere una presenza di questo tipo e perciò la Regione sarà al vostro fianco". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che nel corso della sesta tappa del suo "Viaggio in Toscana", il tour che ha iniziato il 21 ottobre scorso sull´Amiata e che lo porterà a visitare tutte le 34 Zone che compongono la regione, ha trascorso l´intera giornata in Bassa Val di Cecina. Il presidente, accompagnato dal direttore dello stabilimento, Davide Papavero e dal sindaco di Rosignano, Alessandro Franchi, ha visitato alcune delle centrali di controllo e si è incontrato con alcuni dipendenti e con una rappresenza dei sindacati aziendali. "Ho potuto apprezzare – ha aggiunto Enrico Rossi – la capacità del management di guardare con tenacia al futuro e di affrontare le sfide che il mercato e la crisi impongono. Per me sarà importante chiudere la legislatura regionale dando certezze per una ripresa che deve venire. Penso ad esempio che sarà possibile sfruttare, fin dalla metà dell´anno prossimo e grazie all´anticipazione da parte della Regione di 80 milioni di euro, l´occasione offerta dai fondi comunitari che noi dedicheremo a finanziare chi fa innovazione tecnologica e ricerca". Il presidente ha detto che, pur non vedendo la fine del tunnel della crisi, ha avuto modo di vedere direttamente una Toscana che è in grado di resistere e che nell´export ha mostrato una straordinaria capacità di stare sui mercati internazionali e di conquistarli, cioè una Toscana "dinamica, vitale, reattiva". La sua conclusione è stata netta: "Siamo convintamente dalla vostra parte e come istituzioni faremo fino in fondo ciò che dobbiamo a partire dalla valorizzazione della vostra determinazione". Ha infine auspicato di poter tornare alla Solvay quando i bandi europei saranno emessi e avendo la possibilità di sottoscrivere un patto per lo sviluppo tra l´azienda e le istituzioni.  
   
   
MANTOVA, IES: REGIONE È VICINA AI LAVORATORI  
 
Mantova, 12 dicembre 2013 - Al termine dell´incontro con il Consiglio direttivo di Confindustria Mantova, gli assessori Mario Melazzini (Attività produttive, Ricerca e Innovazione) e Paola Bulb arelli (Casa, Housing sociale e Pari opportunità) hanno incontrato una delegazione della raffineria Ies. Presente anche il consigliere regionale Anna Lisa Baroni. Gli assessori Melazzini e Bulbarelli hanno confermato il sostegno della Regione Lombardia ai lavoratori e la diponibilità ad aprire un tavolo regionale - una volta conclusi i lavori del tavolo ministeriale - con "l´obiettivo prioritario di preservare i posti di lavoro" e allo stesso tempo verificare la possibilità di un rilancio industriale e produttivo dell´area. "Aspettiamo di poter visionare e valutare il piano industriale dell´azienda - ha detto Melazzini - Regione Lombardia ha degli strumenti da mettere a disposizione per un rilancio produttivo. Naturalmente la priorità è mantenere l´occupazione". "L´obiettivo - ha detto l´assessore Bulbarelli - è innanzitutto quello di tutelare i lavoratori e di salvare i loro posti di lavoro. Ribadisco la mia vicinanza ai dipendenti della Ies, alle loro famiglie e il mio impegno per il territorio mantovano".