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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Dicembre 2013
LE REGIONI DEL NORD CONVOCANO IL TAVOLO DELLA SUINICOLTURA  
 
Milano - "Preso atto che il ministero delle Politiche agricole non vuole o non è in grado di dare risposte agli operatori di una filiera che vale 20 miliardi di euro, le Regioni del Nord, fra cui la Lombardia, hanno convocato direttamente il Tavolo tecnico della suinicoltura, per dare corso agli impegni assunti dai firmatari dell´intesa di filiera lo scorso 8 luglio. Ancora una volta le azioni per la ripresa del comparto vengono dal territorio, dove ha luogo oltre l´80% della produzione suinicola nazionale". Tavolo Tecnico - È questo il messaggio dell´assessore all´Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, che presiederà la riunione in programma a Palazzo Città di Lombardia il prossimo 17 dicembre alle ore 10,30. Saranno presenti al Tavolo tecnico tutti i rappresentanti della filiera suinicola e i rappresentanti dell´Agricoltura della Lombardia, Emilia-romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Piemonte. All´ordine del giorno, in particolare, gli aspetti legati alla definizione di peso morto, il miglioramento dell´applicazione del sistema di classificazione delle carcasse, le politiche sulla qualità delle carni suine. Altre Soluzioni - "Non è tollerabile, inoltre, che da oltre due mesi le parti della filiera, allevatori-venditori e macellatori-acquirenti, non riescano ad individuare un prezzo di listino, per l´assenza in Commissione unica nazionale degli industriali delle carni - attacca Fava -. Evidentemente dovranno essere indicate altre soluzioni per stabilizzare il mercato". Al Nord 80% Produzione - La suinicoltura è alle prese anche con altri problemi: la direttiva nitrati, che la Lombardia intende ridiscutere con Bruxelles, l´aumento della soccida, il prezzo al di sotto dei costi di produzione, l´esigenza di valorizzare l´intera carcassa del suino. Nelle cinque regioni del Nord si produce oltre l´80% dei suini che costituiscono il serbatoio dei più importanti salumi Dop.  
   
   
AGRICOLTURA, RURALBUS, EVENTO FINALE IERI AD ORISTANO. IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE IN 100 COMUNI DELLA SARDEGNA  
 
Si è concluso ieri ad Oristano il viaggio del Ruralbus, l´autobus itinerante dell´Assessorato dell´Agricoltura e della Riforma Agropastorale della Regione Sardegna, partito lo scorso 26 settembre da piazza Dei Centomila a Cagliari. Nella centrale piazza Roma gli oristanesi hanno assistito ad una grande festa dedicata all´agricoltura e all´ambiente con la partecipazione dei ragazzi dell’Istituto Agrario "Deodato Meloni" e delle scuole medie della città. Numerose le iniziative a corollario, compresa una ciclo pedalata per le vie del centro alla quale ha dato il via con il taglio del nastro l´assessore regionale dell´agricoltura Oscar Cherchi. Gli stessi studenti hanno animato un flash-mob mentre l´artista Pietro Olla ha dato vita al suo spettacolo Circoscienza coinvolgendo i numerosi passanti. Ma non si è fatta solo festa, numerosi sono stati i momenti di riflessione circa le opportunità offerte dal Programma di Sviluppo Rurale. All´interno del Ruralbus infatti è stato allestito un Urp (Ufficio Relazioni con il Pubblico), grazie al quale gli utenti hanno potuto comunicare direttamente con gli uffici dell´assessorato ed avere informazioni e dati relativi al Psr. Le attività di animazione e sensibilizzazione, destinate a diffondere e promuovere i risultati del Programma di Sviluppo Rurale, in linea con quanto previsto dalla Comunità Europea, hanno coinvolto, in questi mesi, 100 comuni della Sardegna, più di 10.000 studenti e oltre 200 docenti delle scuole secondarie di I e Ii grado, mentre le persone incontrate in occasione degli eventi in Piazza, delle manifestazioni e dei mercati sono state più di 20.000. L’assessore ha illustrato lo stato dell’agricoltura in Sardegna, le opportunità che il Psr ha offerto agli imprenditori agricoli e ai giovani e ha annunciato tutte le novità per la programmazione 2014/2020. Particolare attenzione è stata riservata al tema dell’alluvione e ai danni subiti dalle aziende agricole e zootecniche: "Per affrontare l’emergenza - ha detto l’esponente della Giunta - è stata attivata un´unità di crisi con i Consorzi di Bonifica e le agenzie agricole regionali Argea, Agris e Laore, coordinata dall’assessorato. Per i primi interventi saranno stanziati oltre 40 milioni di euro, finanziati attraverso i fondi delle misure 126 e 125 del Psr". Un ampio resoconto dell’attività del Ruralbus è disponibile sul sito e sul social network del progetto, che rientra nelle attività di comunicazione previste dai fondi europei (Feasr) per far conoscere ai cittadini e alle imprese le politiche comunitarie per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, promuovendo una riflessione sui temi della qualità e della sicurezza alimentare, dell’ambiente e del territorio rurale, del patrimonio culturale del mondo agricolo e dei rischi di spopolamento che interessano le comunità rurali, oggetto delle politiche messe in campo dal Psr Sardegna 2007-2013 nell’ambito dalla Pac (Politica Agricola Comune).  
   
   
BOLZANO.FONDAZIONE MACH E LAIMBURG: PARTE IL PRIMO DOTTORATO CONGIUNTO  
 
Parte il primo progetto di dottorato congiunto tra Fondazione Edmund Mach e Centro di Sperimentazione Laimburg incentrato dul tema della stanchezza del terreno in frutticoltura. In questi giorni i due enti hanno stipulato un protocollo aggiuntivo all´accordo quadro per l´assegnazione di borse di studio a giovani ricercatrici e ricercatori. "La stipula di questi atti concretizza l´accordo quadro tra Fem e Laimburg siglato a luglio 2011 e ci permette di contribuire all´alta formazione di giovani ricercatrici e ricercatori che possono seguire progetti di ricerca presso i nostri istituti", dichiarano Roberto Viola, dirigente del Centro Ricerca e Innovazione della Fondazione Edmund Mach e Michael Oberhuber, direttore del Centro di Sperimentazione Laimburg. Il protocollo aggiuntivo prevede la promozione annua di alcune borse di studio per dottorati di ricerca. L´obiettivo èquello di attirare in Trentino-alto Adige scienziati altamente qualificati per la ricerca. Per svolgere le ricerche i dottorandi avranno la possibilità di sfruttare la rete internazionale delle collaborazioni con Università ed Istituti di tutto il mondo, dalla Nuova Zelanda fino agli Stati Uniti. Il primo progetto di dottorato congiunto tra Fem e Laimburg è già partito. Si tratta del progetto "Resoil", seguito da una giovane ricercatrice italiana, dedicato alla stanchezza del terreno in frutticoltura. Nell´ambito del progetto sarà confrontato il materiale genetico di campioni di terreno proveniente da zone colpite e non colpite da questa patogenesi. Tramite queste ricerche è possibile trarre delle conclusioni sulla presenza di microrganismi nel suolo e di trovare dei punti di riferimento sulle origini di questo fenomeno. La stanchezza del terreno sta per diventare una vera e propria sfida per la frutticoltura del Trentino-alto Adige, perché i nuovi alberi di frequente vengono piantati proprio nella stessa posizione delle piante rimpiazzate.  
   
   
AGRICOLTURA. IL VENETO PREPARA LA NUOVA PROGRAMMAZIONE. I GIOVANI PROTAGONISTI  
 
Legnaro (Padova), - Il primario del Veneto si confronta al suo interno e con le istituzioni, e riparte dai giovani, veri protagonisti ieri mattina, alla Corte Benedettina di Legnaro, in provincia di Padova, della riunione di partenariato finalizzata alla elaborazione del prossimo Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020. L’incontro ha previsto proposte tecniche relative alla gestione sostenibile delle risorse naturali e all’azione per il clima per una crescita sostenibile delle aree rurali. Il dibattito si aggiornerà ora mercoledì 18 dicembre, ultima tappa formale del confronto, successivamente alla quale si procederà alla stesura del documento di programmazione agricolòa regionale per i prossimi anni. Tra i diversi interventi, introdotti dalla relazione del dirigente regionale di settore Pietro Cecchinato, si sono distinti gli imprenditori con meno anni alle spalle, che vogliono costruire il proprio avvenire. Tra questi Chiara Sattin, eletta dal Forum Giovani come propria rappresentante. “Chiara è stata nominata dalla Regione Veneto componete del partenariato, di comune accordo anche con le associazioni di categoria del settore – ha fatto presente l’assessore all’agricoltura Franco Manzato – , per portare le istanze degli agricoltori giovani della nostra regione. Loro, i giovani, sono la nostra risorsa, la nostra speranza e il nostro futuro, e soprattutto il nostro obiettivo”.  
   
   
UNGULATI IN TOSCANA, STRATEGIE E PROPOSTE: CONVEGNO ALL´AUDITORIUM DEL CONSIGLIO REGIONALE  
 
Firenze – "Strategie e proposte per l´equilibrio naturale del territorio: cinghiali, caprioli, daini, cervi e mufloni in Toscana": questo il titolo del convegno che si terrà venerdì 13 dicembre, all´auditorium del Consiglio regionale in via Cavour 2 a Firenze. "Il territorio toscano ospita popolazioni consolidate di ungulati selvatici appartenenti a 5 specie diverse – recita la presentazione del convegno che è organizzato dalla Regione Toscana – la loro presenza impone una attenta riflessione sulle strategie per la corretta utilizzazione delle risorse naturali, così da salvaguardare beni irrinunciabili come la biodiversità e il paesaggio in un´ottica globale di ripristino degli equilibri naturali del territorio. Intendiamo mettere a disposizione le conoscenze, le idee e le esperienze toscane, confrontarle con la situazione del resto d´Italia, ascoltare la voce di studiosi ed esperti, coinvolgere le categorie produttive interessate, riconoscere il valore di questa fauna come risorsa, al fine di elaborare strategie gestionali capaci di ripristinare un´equilibrata convivenza con queste specie.In sintesi, elaborare soluzioni da proporre per la tanto auspicata modifica della normativa nazionale sul tema dei grandi mammiferi " Il convegno inizierà intorno alle 9,30. L´introduzione sarà dell´assessore all´agricoltura, foreste, caccia e pesca, della Regione, Gianni Salvadori. Interverrà poi il presidente di Federparchi, Giampiero Sammuri, che parlerà di "biodiversità ed equilibrio naturale del territorio toscano". Il professor Marco Apollonio dell´Università di Sassari terrà invece una relazione su "La situazione faunistica in Toscana, analisi delle strategie implementate e proposte per una migliore gestione." L´analisi della "Situazione nazionale e prospettive per il futuro" verrà fatta da Silvano Toso dell´Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale, mentre Marco Zaccaroni dell´Università di Firenze relazionerà su "Nuove metodologie per la gestione delle popolazioni di ungulati." Infine, dopo lo spazio per gli interventi, le conclusioni di Luca Sani presidente della Commissione agricoltura della Camera.  
   
   
CONSERVAZIONE ORSO BRUNO. REGIONE VENETO APPROVA PROTOCOLLI OPERATIVI PER COORDINAMENTO SQUADRE DI EMERGENZA  
 
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla caccia, Daniele Stival, ha approvato un protocollo operativo e uno d’intesa con il Comando Veneto del Corpo Forestale dello Stato, le Province di Belluno, Treviso, Verona e Vicenza, per il coordinamento delle procedure di intervento delle squadre di emergenza istituite in base al Piano d’Azione per la Conservazione dell’orso bruno sulle Alpi centro-orientali, specie protetta dalla normativa comunitaria nazionale. “Il Piano d’Azione – spiega Stival –, noto con il nome di Pacobace, promosso dal Ministero dell’Ambiente, con il coordinamento tecnico dell’Ispra e adottato dalla nostra Regione nel 2008, costituisce il documento di riferimento per l’organizzazione delle attività gestionali concernenti il plantigrado, tra cui le tecniche di monitoraggio, i criteri di l’indennizzo e prevenzione dei danni, la formazione del personale specializzato e, appunto, le procedure d’azione nei confronti degli orsi problematici e di intervento in situazioni critiche, aspetto quest’ultimo oggetto dei protocolli che oggi abbiamo approvato”. Inoltre, la Comunità Europea ha cofinanziato un progetto nell’ambito del Programma Life Natura, con l’obiettivo di attuare pratiche e protocolli di gestione che assicurino, nel lungo termine, la conservazione efficace dell’orso bruno nell’areale appenninico e alpino e la Regione del Veneto, pur non facendo parte del partenariato di questo progetto, è stata invitata dal Corpo Forestale dello Stato, soggetto coordinatore, a dare attuazione nel proprio territorio all’azione finalizzata proprio all’istituzione e formazione di squadre operative per la gestione dei soggetti definiti come problematici e per la gestione delle situazioni critiche in cui siano coinvolti esemplari di plantigrado, ovviando in tal modo alle difficoltà manifestatesi in passato sulla flessibilità e tempestività degli interventi e sulla corretta preparazione degli operatori chiamati ad intervenire. “La Regione del Veneto – conclude l’assessore Stival – ha assicurato in questi anni una efficiente gestione delle problematiche legate alla conservazione dell’orso bruno, dal ristoro integrale e immediato dei danni alla formazione degli operatori provinciali chiamati all’accertamento delle predazioni, dalla fornitura di dotazioni per la prevenzione dei danni al monitoraggio genetico degli esemplari presenti nel territorio regionale, avvalendosi dell’Ispra. Ora, grazie a questo accordo, disporremo di uno strumento per rendere ancora più efficace e coordinata la nostra azione”.