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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Marzo 2014
RISPARMI FINO AL 60% SULLA BOLLETTA PER CHI RIQUALIFICA GLI EDIFICI NEI GIORNI DELL’EMERGENZA SMOG PARTE ‘CONDOMINI EFFICIENTI’, LA PIÙ GRANDE CAMPAGNA DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA E AMBIENTALE DEI CONDOMINI DI MILANO  
 
Milano, 20 marzo 2014 – In questi giorni in cui l’area di Milano sta affrontando un’emergenza inquinamento, con valori del Pm10 che sono tornati a salire, in città parte l’importante campagna ‘Condomini Efficienti’. L’iniziativa, promossa da Legambiente e patrocinata dal Comune di Milano, ha l’obiettivo di promuovere la riqualificazione energetica degli edifici e diffondere buone pratiche per il risparmio energetico. Una famiglia milanese spende mediamente 1.500 euro all’anno per riscaldare la propria abitazione: con interventi importanti sull’edificio e cambiando l’impianto di riscaldamento è possibile, in molti edifici, risparmiare dal 30 al 60% sulla bolletta energetica (fino a 500/1000 euro all’anno). È possibile inoltre, fino alla fine dell’anno, detrarre dalle tasse il 65% in 10 anni dell’investimento per rendere più efficiente la propria abitazione. Con ‘Condomini Efficienti’, nei prossimi mesi, migliaia di condomini milanesi saranno informati sulle possibilità di risparmio energetico e, se decideranno di riqualificare le proprie case, potranno scegliere sulla base di preventivi chiari e tagli sui costi garantiti da aziende e professionisti che accettano di lavorare in base alle nuove norme (europee e nazionali) e all’accordo volontario ‘Patti chiari per l´efficienza energetica’, promosso dal Comune di Milano e sottoscritto da tutte le parti sociali e dall’associazione ambientalista. La campagna è stata presentata questa mattina in conferenza stampa a Palazzo Marino e muoverà i primi passi già durante la fiera “Fa’ la cosa giusta” in programma dal 28 al 30 marzo in Fiera Milano City, per poi attraversare concretamente tutti i quartieri di Milano, incontrando, condominio per condominio, tutte la famiglie interessate. “Questi giorni di emergenza ambientale devono essere colti come un’occasione importante per portare all’attenzione di tutti il tema della lotta all’inquinamento. Con ‘Condomini Efficienti’ vogliamo offrire l’occasione a tutte le famiglie milanesi di risparmiare sui costi dell’abitare e ridurre inquinamento e consumi energetici”, ha dichiarato Barbara Meggetto, direttrice Legambiente Lombardia. “L’investimento in risparmio di energia è tra i più promettenti e interessanti oggi in tutta Europa e la necessità di rendere più efficienti le abitazioni è ormai legge, in Europa come in Italia. Nell’arco dei prossimi trent’anni sarà obbligatorio metter mano a circa 40 mila condomini di Milano: quasi 1300 edifici all’anno. Si apriranno quindi cantieri da centinaia di migliaia di euro, dei veri e propri ‘cantieri verdi’ per risparmiare sull’energia, diminuire l’inquinamento e vivere meglio. Tutti cantieri in regola, con fattura detraibile: questa è vera green economy”. “Quando abbiamo attivato a ottobre il protocollo Patti Chiari e avviato i nove Sportelli energia nei Consigli di Zona l’obiettivo era proprio quello di favorire un mercato dell’efficienza energetica trasparente e accessibile. Queste iniziative portano avanti, implementandola, questa volontà, perché danno ai cittadini sempre maggiori strumenti semplici per avere informazioni e consigli in materia e contribuire così anche come privati a migliorare davvero la qualità dell’aria della città”, ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Pierfrancesco Maran. La campagna ‘Condomini Efficienti’ verrà attuata in collaborazione con gli Sportelli Energia che il Comune di Milano ha aperto in tutte le zone di Milano. Legambiente ha incontrato inoltre l’interesse e l’alleanza di tante società e professionisti: quelle coordinate nella grande campagna di Habitami, una importante rete d’impresa (Rete Irene) e il network Condomini Classe A. Grazie a loro si moltiplicheranno le forze, i banchetti, i gazebo e le occasioni di incontro con Legambiente e con gli Sportelli Energia del Comune di Milano. Sono previsti, inoltre, una ventina di incontri e spettacoli in tutta la città e una decina di iniziative di piazza in tutta Milano. Poi manifestazioni, eventi, seminari di approfondimento e studio. E migliaia di assemblee e incontri nei condomini di Milano: contiamo di entrare in almeno 5 mila condomini nell´arco di un anno. L’accordo ‘Patti chiari per l´efficienza energetica’ promosso da Milano propone alle società e ai professionisti di rendersi responsabili delle prestazioni energetiche degli edifici e degli impianti di riscaldamento riqualificati o sostituiti. Si comincia ad operare con forme diverse di “contratti a garanzia” di risultato. Una vera e propria svolta che porta gli operatori professionali e le imprese (delle costruzioni e impiantistica) a lavorare insieme, integrando le soluzioni, le tecnologie e le capacità di ciascuno: nella propria casa trasformata finestre, caldaie, tetti e valvole termostatiche dovranno funzionare in maniera coordinata. E tutte insieme dovranno garantire che l´edificio passi dalla classe energetica F o G (la gran parte degli edifici) a una più dignitosa classe C, B o persino A. Ma Legambiente vuole dare anche una svolta “social” alla campagna proponendo ai cittadini di organizzarsi per vivere l’efficienza e diventare “smart citizen”. Come? Partecipando alle comunità di cambiamento dei propri stili di vita (www.Viviconstile.org), registrando le proprie azioni di cambiamento, e documentando i risparmi energetici conseguiti. L´associazione infatti intende proporre alle famiglie dei condomini di richiedere una prima valutazione dei risparmi energetici conseguibili, registrandosi sul sito, valutando i propri consumi con tecnici esperti. Legambiente poi tornerà nei condomini che hanno ospitato i cantieri di efficienza per valutare insieme i risultati, accompagnare il cambiamento delle abitudini per adeguarsi meglio alle tecnologie dell´efficienza e valutare la soddisfazione generale. “Io condivido il condominio: primo censimento dell’economia di condivisione” è un´altra iniziativa, coordinata da Legambiente, che verrà proposta a tutte le famiglie che desiderano partecipare: tetti verdi, locali a disposizione di gruppi d’acquisto (Gas), utensili e piccole officine in condivisione, pannelli solari e fontanelle per l´acqua potabile, attrezzi sportivi e orti condominiali... Nei prossimi giorni il censimento sarà a disposizione su http://www.viviconstile.org/  e su http://www.falacosagiusta.it/   
   
   
MILANO, A FIGINO 35 ALLOGGI PER FAMIGLIE E ADULTI IN DIFFICOLTÀ  
 
Milano, 20 marzo 2014 – Trentacinque alloggi destinati a chi si trova in difficoltà perché ha perso la casa e ha bisogno di una sistemazione temporanea per tornare ad una vita autonoma. Il bando per l’assegnazione dei locali, in fase di realizzazione a Figino nel “Borgo sostenibile” (nuovo quartiere di housing sociale) è stato presentato questa mattina da Fondazione Cariplo. Destinatarie sono le Onlus cittadine che si occuperanno di gestire il servizio di accoglienza. Le associazioni hanno tempo sino al 30 aprile per presentare i progetti che dovranno essere coerenti con l’insieme rappresentato dal “Borgo sostenibile”: un nuovo quartiere con quattro lotti di 325 abitazioni di varie tipologie, eco-sostenibile, e ispirato al concetto di vicinato solidale. Nel Borgo ci saranno spazi comuni per la socializzazione, soprattutto di mamme e bambini, per l’avvio di piccole attività economiche e un presidio socio-sanitario orientato all’assistenza degli anziani residenti, ma aperto a tutta la comunità, pensato per sostenere servizi di assistenza domiciliare che permettano alle persone non più completamente autosufficienti di continuare a vivere a casa propria. “Il bando aperto oggi – ha detto l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino intervenuto alla presentazione – metterà a disposizione nel giro di pochi mesi abitazioni temporanee che potranno essere utilizzate per accogliere famiglie e adulti che hanno perso la casa anche a causa della crisi. Oltre alla sistemazione, le persone potranno contare anche sull’assistenza delle Onlus che gestiranno i vari alloggi e assisteranno le persone nel periodo di permanenza con progetti individuali. Tutto ciò si inserisce in un più ampio progetto che prevede la realizzazione anche di un presidio socio-sanitario per le persone anziane che potranno essere seguite a casa, costruendo intorno a loro una rete di assistenza e di vicinato solidale. Un modello che stiamo cercando di realizzare anche in altri quartieri della città attraverso l’attività dei custodi sociali e l’apertura di nuovi spazi, al momento sono cinquanta, dove offrire servizi e attività di socializzazione”.  
   
   
UMBRIA: ALLUVIONE 2012, CONTRIBUTI CERTI PER ABITAZIONI MAGGIORMENTE DANNEGGIATE  
 
Perugia, 20 marzo 2014 - I proprietari o gli affittuari degli immobili maggiormente danneggiati a seguito dell´alluvione del novembre 2012, anche quelli non sgomberati ma adibiti ad abitazione principale, potranno contare sui contributi messi a disposizione attraverso il bando regionale dell´agosto scorso, per un ammontare complessivo di 2 milioni e 900mila euro. Eventuali ulteriori fasce di priorità potranno trovare copertura in caso di economie accertate o nel caso di ulteriori stanziamenti da parte dello Stato. È quanto precisa il Commissario delegato per l´attuazione degli interventi e degli adempimenti relativi all´emergenza alluvione del novembre 2012, Diego Zurli, in merito a notizie pubblicate sulla stampa locale. Ad oggi, si sottolinea, nonostante i numerosi solleciti effettuati ai Comuni, non è stato possibile da parte della Regione Umbria concludere l´iter finalizzato alla assegnazione dei contributi ai soggetti privati per beni immobili danneggiati dagli eventi alluvionali che hanno colpito l´Umbria dall´11 al 13 novembre 2012, a causa delle difficoltà, in massima parte ormai superate, incontrate da alcune amministrazioni comunali nel completamento dell´istruttoria. Il bando, che ha demandato ai Comuni l´intero iter istruttorio finalizzato alla determinazione del danno, alla quantificazione del contributo, all´approvazione degli elenchi dei beneficiari in base alle priorità stabilite, come in occasione di altre emergenze (alluvioni, eventi sismici) – si ricorda - ha individuato specifici criteri di priorità nell´assegnazione dei contributi ai privati danneggiati, poiché ben difficilmente gli stanziamenti assegnati dallo Stato sono in grado di coprire interamente i fabbisogni finanziari. Priorità è stata data alla concessione dei contributi alle unità immobiliari oggetto di ordinanza di sgombero e a quelle non oggetto di provvedimento di sgombero ma adibite ad abitazione a titolo principale, che rappresentano oltre l´ 80% del fabbisogno finanziario complessivo. Poiché l´ordinanza del Commissario Delegato (n.10) ha stabilito di avvalersi della possibilità di destinare nella misura massima del 25% stabilita dalla legge le risorse stanziate per interventi a favore di privati ed attività produttive (complessivamente pari a 11 milioni e 600mila euro), si prevede che l´importo possa risultare sufficiente ad assegnare contributi a tutti i privati collocati utilmente nelle prime quattro fasce prioritarie individuate nel bando (unità immobiliari e relative pertinenze, adibite ad abitazione principale o uso abitativo e sgomberate con ordinanza sindacale, abitazioni principali non soggette a sgombero, ma che abbiano subìto danni certi in conseguenza dell´alluvione del novembre 2012). Per le altre fasce di priorità individuate nel bando, si potrà trovare copertura con economie accertate dai bandi o stanziamenti statali aggiuntivi. È destituita di ogni fondatezza, sottolinea il Commissario delegato, l´affermazione che le provvidenze previste dal bando sarebbero state estese anche a favore di Comuni nei quali non si è verificato alcun evento alluvionale: i contributi possono essere assegnati esclusivamente a favore dei Comuni ricompresi nella deliberazione del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2013 che ha dichiarato lo stato d´emergenza a seguito degli eventi alluvionali del novembre 2012. Dei 58 Comuni ricompresi nella dichiarazione dello stato d´emergenza, solo 17 hanno avanzato richieste per danni a privati. Resta inteso, precisa inoltre il Commissario delegato, che ciascun Comune dovrà effettuare una attenta e rigorosa verifica di quanto dichiarato in sede di domanda di contributo ed in particolare del nesso di causalità tra danno ed eventi alluvionali, in quanto tassativamente non sono ritenute ammissibili spese non strettamente riconducibili all´alluvione dell´11, 12 e 13 novembre 2012 né aggravamenti di danni conseguenti ad altri eventi emergenziali.  
   
   
AL VIA IL PROGETTO MARTE, LA REGIONE MARCHE COORDINATRICE DELL’INIZIATIVA PER L’EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI SANITARI.  
 
Ancona, 20 marzo 2014 - Ha preso il via in Regione il progetto “Marte”, iniziativa finanziata dal programma Energia intelligente per l’Europa, coordinata dalle Marche e che ha come obiettivo principale quello di promuovere l’efficienza energetica degli edifici sanitari. Hanno preso parte, tra gli altri, alla presentazione ufficiale il dirigente del Servizio infrastrutture, trasporti ed energia della Regione Marche, Mario Pompei, il funzionano dell’Agenzia europea per le piccole e medie imprese, Martin Eibl, il dirigente dell’Asur Marche, Gianluca Pellegrini, il docente dell’Università Politecnica delle Marche, Paolo Principi. Lo strumento attraverso il quale conseguire questo obiettivo è un modello di finanziamento innovativo, che coinvolge anche partner privati, attratti dal ritorno finanziario che il risparmio energetico garantisce nel tempo. I fondi europei per il periodo 2014-2020 saranno, più che in passato, concentrati sull’efficienza energetica e la Regione Marche segue questa tendenza nel suo programma operativo del fondo europeo di sviluppo regionale. In questo senso viene previsto uno strumento finanziario (fondo di rotazione) combinato a sovvenzioni per l’efficientamento energetico degli edifici. Il progetto “Marte” mira, quindi, a mobilitare finanziamenti per i progetti di energia sostenibile in cinque edifici sanitari, attivando potenzialmente 15,5 milioni di euro di investimenti, con i contratti di rendimento energetico. Caratteristica principale di questi contratti è il recupero degli investimenti effettuati per ridurre i consumi attraverso i risparmi. Il progetto creerà nuovi modelli di business per gli interventi di efficienza energetica che possono essere replicati in altri settori (come nel social housing) e nel territorio. Sono partner di “Marte” l’Asur, l’Università Politecnica delle Marche, l’Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile di Modena e la Società italiana dell’Architettura e dell’Ingegneria per la Sanità. Il progetto ha un budget di oltre 570mila euro e terminerà il 31 ottobre 2016.  
   
   
EDIFICI ENERGETICAMENTE PIÙ EFFICIENTI: VALUTAZIONI GRATUITE E PRESTITI GARANTITI  
 
Firenze, 20 marzo 2014 - Il primo aiuto, non da poco, sarà a chiarirsi le idee: sulle soluzioni possibili, i risparmi in bolletta e quelli fiscali. Poi, per chi non ha soldi sufficienti da anticipare, arriverà anche una corsia preferenziale per ottenere un prestito in banca grazie alla garanzia sul finanziamento offerta dalla Regione. La Regione Toscana ti aiuta a fare i conti per risparmiare soldi ed energia in casa. La campagna parte e il logo scelto parla da solo: una casa fatta di mattoncini colorati come quelli del domino, con porte e finestre che diventano tasti di una calcolatrice. Come dire: risparmiare si può, facciamo insieme i calcoli e ve lo dimostriamo. Gli sconti - A chi ristruttura l´abitazione lo Stato garantisce la possibilità di detrarre il 50 per cento delle spese in dieci anni (compresi i mobili acquistati). Per chi esegue lavori che abbattono il consumo di energia la detrazione sale al 65 per cento, sempre in dieci anni. Un´occasione ghiotta: a conti fatti l´intervento peserà infatti in tasca la metà o forse meno della spesa sostenuta, a cui va aggiunto il risparmio sulla bolletta di gas e energia elettrica o per acquistare legna e pellet. Visita e valutazione di un professionista gratuita - "Molti purtroppo non sono a conoscenza degli incentivi – racconta l´assessore alla presidenza Vittorio Bugli -. Altri non si sono mai soffermati per capire davvero di quanto i consumi potrebbero abbattersi con qualche intervento sui muri o le finestre di casa. Grazie ad un accordo con gli ordini professionali la Regione offrirà la possibilità a tutti i cittadini di prenotare una visita gratuita e valutare con un professionista le possibilità di risparmio energetico nella propria abitazione". Prestito garantito - Se più della metà della spesa può essere abbattuta, i soldi per l´intervento vanno però anticipati tutti. E´ qui che molte famiglie si bloccano. Ed è qui che entra nuovamente in campo la Regione. Che garantirà per i cittadini che chiederanno un finanziamento in banca. "Abbiamo istituito un fondo destinato a garantire i prestiti per chi ha deciso di rendere energeticamente più efficiente la casa dove vive, l´azienda, l´ufficio o il laboratorio ma non ha sufficiente liquidità" spiega ancora Bugli. Al fondo potranno attingere infatti sia persone fisiche che giuridiche. Anche i condomini. Non ci sono limiti di reddito. Domande per i finanziamenti a maggio - Il fondo sarà costituito ai primi di aprile. Alla fine del mese prossimo o forse a maggio sarà pubblicato il bando e ci saranno un paio di mesi di tempo per presentare le domande e chiedere di usufruire delle garanzie prestate dalla Regione per chi ha necessità di un finanziamento. A disposizione, in prima battuta, ci sono 3 milioni di euro, capaci di attivare investimenti per 50 milioni. Ma potrebbero crescere. "Spesa - aggiunge l´assessore – che aiuterà a far ripartire anche il settore edile, tra i più colpiti dalla crisi". Un buon prestito potrebbe essere strappato ad un tasso finito variabile del 4 per cento (o forse meno, anche il 3 per cento: basta guardarsi un po´ a giro). Due conti - Un esempio aiuta a capire meglio. Prendiamo una famiglia che vive in una casa di cento metri quadri. Diciamo che per abbattere i consumi servono 20.000 mila: per cambiare gli infissi e isolare le pareti con un cappotto termico. Dalla detrazione fiscale offerta dallo Stato si potranno recuperare 13.000 euro in dieci anni, 1300 euro l´anno. Altri 250 euro l´anno (forse anche 350) si potranno risparmiare sulla bolletta del gas: dal 10 al 35 per cento dicono gli esperti, a seconda dei casi. Se la famiglia spende ora 1200 euro l´anno, la bolletta potrebbe scendere a 800. Ipotizziamo che la famiglia ha deciso di coprire l´intera spesa per rendere energeticamente più efficiente la propria casa con un prestito di 20.000 euro, da restituire sempre dieci anni con un tasso variabile al 4 per cento. Ogni anno ne dovrebbe restituire 2400. Se 1700 li risparmierà però tra tasse e bolletta, alla fine la spesa sarebbe solo di 700 euro l´anno: se per riqualificare la propria casa bastano 10.000 euro, basteranno alcune centinaia di euro. Dopo dieci anni qualsiasi risparmio diventerebbe solo un guadagno. Ma la famiglia ci guadagnerebbe da subito anche in un maggior comfort. Altri benefici immediati riguardano la maggiore salubrità degli ambienti e i minori costi di esercizio. Crescerà anche il valore dell´immobile. Tutte le informazioni e i numeri da chiamare per fissare la visita gratuita di un professionista convenzionato sono accessibili on line sul sito della Regione Toscana all´indirizzo www.Regione.toscana.it/risparmioenergia  Ci si può rivolgere anche all´Urp, l´ufficio relazioni con il pubblico della Regione, al numero verde 800.860.070 oppure scrivendo a urp@regione.Toscana.it    
   
   
FINMECCANICA, MEF E MISE: OK PIANO STRATEGICO, PROSPETTIVE PER COMPARTO TRASPORTI LE DECISIONI DEL CDA COMUNICATE ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI  
 
Roma, 20 marzo 2014 - Il Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan in qualità di azionista di riferimento di Finmeccanica e il Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi per le sue competenze in materia di politica industriale, condividono il piano strategico approvato dal Cda di Finmeccanica che prevede la concentrazione del gruppo nel settore dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza il quale, per sua natura, richiede significativi investimenti in Ricerca & Sviluppo, con ricadute tecnologiche, produttive ed occupazionali di elevato profilo per il Paese e per il suo ruolo a livello europeo ed internazionale. In questo quadro, il deconsolidamento delle attività nei trasporti deciso da Finmeccanica rappresenta un elemento essenziale per il successo di tale piano e inoltre costituisce una opportunità per aprire prospettive di sviluppo del comparto trasporti che facciano perno sul mantenimento sul territorio nazionale di centri di eccellenza e di importanti competenze. Pertanto, i Ministri seguono con grande attenzione la conclusione da parte di Finmeccanica di un accordo di partnership con un operatore internazionale che assicuri radicamento nel territorio e valorizzazione globale delle aziende del settore trasporti. Tale processo, che potrà anche coinvolgere investitori istituzionali italiani, avverrà assicurando la dovuta attenzione alle problematiche sociali e di localizzazione industriale. Le decisioni del Cda di Finmeccanica e le valutazioni del Governo sono state comunicate alle Organizzazioni Sindacali in un incontro tenutosi alla presenza del Vice Ministro allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti  
   
   
ELECTROLUX, INCONTRO AL MISE CON LE QUATTRO REGIONI: TAVOLO L’8 APRILE GOVERNO E PRESIDENTI CONCORDANO: AZIENDA PRESENTI PIANO INDUSTRIALE ADEGUATO  
 
Roma, 20 marzo 2014 - Il Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti e il Vice Ministro al Mise Claudio De Vincenti hanno incontrato le Regioni interessate dalla vertenza Electrolux. La Presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, il Presidente del Veneto Luca Zaia, il Presidente dell’Emilia Romagna Vasco Errani e l’Assessore al Lavoro della Lombardia Valentina Aprea hanno condiviso con gli esponenti dell’esecutivo la necessità che l’azienda metta a punto un piano industriale adeguato alla necessità di garantire futuro produttivo e occupazionale ai quattro siti italiani della multinazionale svedese. Nel corso dell’incontro è stata inoltre confermata la disponibilità del Governo e delle Regioni a dare il contributo necessario a favorire lo sviluppo dell’azienda in Italia. Al termine della riunione, si è convenuto di convocare il Tavolo Electrolux per l’8 aprile.  
   
   
ELECTROLUX: SERRACCHIANI, L´UNITÀ TRA REGIONI HA DATO BUONI FRUTTI  
 
Trieste, 20 marzo 2014 - ´´L´unità di azione delle Regioni nei confronti del Governo è stata utile e ha dato buoni frutti´´. Lo ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani a Roma, al termine dell´incontro delle Regioni interessate dalla vertenza Electrolux con il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, il viceministro Claudio De Vincenti e il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. ´´Il Governo ha compreso la strategicità del settore e l´importanza di tenerlo in Italia - ha proseguito - mantenendo attivi tutti e quattro gli stabilimenti Electrolux. La richiesta alla proprietà di un piano industriale più puntuale è coerente con la linea d´azione intrapresa´´. ´´È stata un´utile occasione di chiarimento - ha aggiunto Serracchiani - nel corso della quale sono state gettate le basi per valutazioni tecniche sugli interventi del Governo, il quale sta peraltro seguendo lo sviluppo della vicenda anche attraverso l´approvazione di provvedimenti normativi. Abbiamo una data ravvicinata per la convocazione del tavolo plenario e questo - ha concluso - è un altro elemento rassicurante´´.  
   
   
ELCTROLUX, MARONI: GOVERNO ATTRAGGA INVESTIMENTI  
 
Milano, 20 marzo 2014 - "Come Regioni, in particolare con Veneto e Friuli-venezia Giulia, che, insieme a noi, sono le più interessate alla vicenda, seguiamo con grande attenzione la trattativa che adesso è nelle mani del ministro delle Attività produttive Federica Guidi". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, parlando della vicenda che riguarda Electrolux, a margine del convegno in memoria di Marco Biagi, che si è svolto nella sede della Cisl Lombardia. "Il Governo - ha detto - dovrebbe fare quello che stiamo facendo in Lombardia: attrarre investimenti in innovazione e ricerca". "Lo abbiamo fatto con Whirpool - ha ricordato Maroni -, che, invece di andarsene all´estero, ha chiuso uno stabilimento in Svezia, per mantenere un sito produttivo in Italia". "Lo ha fatto - ha sottolineato -, perché noi abbiamo garantito un importante sostegno alle aziende che vengono da noi per innovare".  
   
   
IL PIACERE DELLA CASA BEN ISOLATA, COSA SI PUÒ FARE  
 
 Firenze, 20 marzo 2014 - Se possiedi una casa costruita non di recente, hai buone possibilità di poter risparmiare sui costi di gestione. L´attestato di prestazione energetica attribuisce ad ogni edificio una classe: la A è la più virtuosa, le G la più dispendiosa. Gli interventi per ridurre dispersioni di energia e costi in bolletta possono essere tanti e diversi, a seconda dei casi. Per questo è importante la valutazione di un professionista qualificato. Quando si parla di isolamento termico, la prima cosa che forse a tutti viene in mente è il cosiddetto "cappotto termico", che consiste nel foderare con pannelli isolanti di lana di roccia, polistirene, sughero o poliuretano tutta la superficie verticale esterna di un edificio. L´intero rivestimento, con i pannelli che possono essere incollati o fissati meccanicamente, viene poi ricoperto da un intonaco, che funge sia da protezione che finitura. I risparmi sulla bolletta dipendono da più fattori (anche climatici) ma possono oscillare dal 25 al 35 per cento. I costi non sono però lievi: circa 70 euro a metro quadro. Nel caso di abitazioni su più piani i costi lievitano per via dei ponteggi di cantiere che dovranno essere installati. Il cappotto termico può in alternativa essere creato all´interno, senza toccare le facciate. I costi diminuiscono, ma si ´mangia´ un po´ di spazio e comunque dovranno essere risistemati radiatori, interruttori e prese elettriche. Le pareti possono essere isolate, oltre che attraverso pannelli, inserendo materiali isolanti sfusi nelle intercapedini dei muri, se ci sono. Per l´insufflaggio bastano una serie di piccoli fori a circa cinque centimetri dal soffitto a distanza di un metro l´uno dall´altro. Altri interventi possono riguardare solai e pavimenti. Pannelli o feltri possono infatti essere fissati al soffitto o per isolare il piano di calpestio. La spesa in questo caso oscilla da 40 a 60 euro al metro e consente di abbattere del 15 per cento i consumi. Anche un tetto ben isolato aiuta a risparmiare. Con isolanti economici come lana di vetro o polistirene, intervenire costa da 40 ad 80 metri al quadro: dipende anche dal tipo di tetto. Il risparmio di energia è attorno al 20 per cento. Naturalmente anche dagli infissi e dai vetri (preferiti sono quelli doppi) dipendono i consumi di casa. E una parte importante hanno anche gli impianti: ci sono caldaie e sistemi di riscalmento che garantiscono una maggiore efficienza. Anche la collocazione della caldaia può influire. Per non parlare dell´adozione eventualmente del fotovoltaico. Non esistono modelli e sistemi di riqualificazione standard applicabili a tutte le case. Gli esperti calcolano comunque che il 20 per cento del calore (o del fresco) di un´abitazione si può disperdere attraverso il tetto, il 5 per cento attraverso i cosiddetti ponti termici (le travi ad esempio), il 3 per cento dai pavimenti e scantinati, un altro 25 per cento dalle pareti, il 12 per cento dai vetri e il 16% da infissi che non chiudono perfettamente. Isolare l´edificio è dunque importante.  
   
   
LOMBARDIA: MOTORE TRAINANTE SULLE START UP -  
 
Milano, 20 marzo 2014 - "Con 355 Start up innovative la Lombardia è la prima regione in Italia per numero di società ad alto valore tecnologico: un dato che ci conferma come il vero motore trainante della crescita nazionale e luogo fertile per incoraggiare la voglia di creare nuove imprese e far sviluppare progetti innovativi". E´ quanto afferma l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia Mario Melazzini, commentando quanto emerge dall´indagine di Infocamere sui dati della sezione speciale del Registro delle imprese gestito dalle Camere di commercio dedicata alle start-up innovative a un anno dalla sua creazione. Al 17 marzo risultano 1.792 in tutta Italia, con la Lombardia al primo posto con 355 unità, seguita da Emilia-romagna (202) e Lazio (187). Sosteniamo Buone Idee - "Regione Lombardia - sottolinea Melazzini - si sta impegnando fortemente, per mettere in atto strumenti concreti che possano valorizzare e sostenere le buone idee di business. Tra le iniziative recentemente avviate su mia proposta, ricordo l´importante Programma Integrato per la Creazione d´Impresa, che si rivolge sia alle imprese di nuova creazione (Start up) sia a chi realizza un piano di rilancio innovativo delle proprie attività (re-start)". Successo Del Programma - "L´elevatissimo numero di richieste - ha detto Melazzini - arrivate in questi primi mesi di apertura del Programma, esclusivamente in via telematica, ci confermano che la strada intrapresa è quella giusta. A oggi, infatti, registriamo oltre 2000 candidature per accedere al bando Start up e Re-start e a quello per i fornitori di servizi. Al momento sono stati selezionati 89 incubatori e 41 Business plan. Di questi ultimi, il 36 per cento appartiene a Mpmi attive da meno di 24 mesi, il 33 per cento ad aspiranti imprenditori, il 27 per cento a Start up innovative". Azioni Previste - "All´interno del programma - ha spiegato Melazzini - uno degli interventi più significativi è certamente rappresentato dall´azzeramento dell´Irap nel primo anno di vita per le Start up innovative e di un punto percentuale nel secondo e terzo anno di vita. Grazie al Programma, che ha una dotazione di 30 milioni di euro (7 a fondo perduto e 23 a finanziamento agevolato), pensiamo di poter affiancare per tre anni, anche col supporto di una rete di professionalità selezionate, circa 400 imprese (con impatti su 3000 unità di personale), scelte in base all´innovazione e alla sostenibilità del Business plan presentato".  
   
   
VENETO, BALZO INDIETRO DI 13 ANNI: IL PIL TORNA AI LIVELLI DEL 2000  
 
Venezia, 20 marzo 2014 - Il Veneto fa un salto indietro di 13 anni: nel 2013 il Pil regionale è crollato del -1,6% rispetto al 2012 riportando il Veneto sotto i livelli del 2000. Rispetto al 2007 il Veneto ha perso 10,5 punti di Pil (e quasi 12 punti di Pil pro capite), “bruciando” in termini reali circa 13,5 miliardi di euro (3.500 euro a testa), cioè tutto quello che l’economia regionale aveva prodotto dall’inizio del decennio. Il tutto in un contesto che nel 2013 ha visto il Pil mondiale crescere del +3%, l’Eurozona calare del -0,5% e l’Italia del -1,9%. Le previsioni per il 2014 stimano per il Veneto una ripartenza con un incremento del +1%. Il quadro dell’economia regionale è stato illustrato stamattina durante la presentazione del rapporto L’economia del Veneto nel 2013 e previsioni 2014 realizzato dal Centro studi Unioncamere Veneto. La flessione del Pil regionale (-1,6%) risulta migliore di Piemonte (-1,8%) e Toscana (-1,7%), ma peggiore di Lombardia (-1,1%) ed Emilia Romagna (-1,5%). Sull’andamento del Pil hanno influito ancora la caduta della domanda interna (-2,5%), ascrivibile alla flessione dei consumi delle famiglie, ma soprattutto il cedimento degli investimenti fissi lordi (-5,2%), condizionati dall’inasprimento delle condizioni di credito e dai ritardati pagamenti delle amministrazioni locali legate dal patto di stabilità. Le esportazioni continuano a rappresentare l’unica fonte di crescita: l’export ha registrato un valore di 52,6 miliardi di euro con un incremento del +2,8% a fronte di una flessione delle importazioni (37,3 miliardi in valore) del -0,8%. Il saldo della bilancia commerciale nel 2013 è risultato positivo per 15,3 miliardi di euro. Il principale mercato di riferimento per il manifatturiero resta l’Ue: Germania (+0,1% dopo il -1,7% del 2012) e Francia (-0,2% dopo il -2,1%) si confermano i primi due partner commerciali del Veneto. Sebbene il mercato europeo assorba il 56,5% dell’export, a crescere è la componente extra Ue: Russia +9,9%, Stati Uniti +6,7%, Cina +6,8%. Previsioni 2014 - Nel 2014 l’economia dovrebbe mantenere un trend di debole crescita. Secondo le stime più recenti, il Veneto registrerà un incremento del Pil pari al +1%, in linea con quello del Nordest. L’aumento sarà determinato dalla dinamica positiva delle esportazioni (+3,3%) e dal recupero della domanda interna, evidenziato anche dall’accelerazione delle importazioni (+3,8%). Gli investimenti sono attesi in crescita del +1,3%, mentre meno marcata sarà la ripresa dei consumi delle famiglie (+0,4%). L’occupazione rimarrà invariata (+0,1%), mentre il tasso di disoccupazione dovrebbe toccare l’8% in media d’anno. Fernando Zilio, presidente Unioncamere Veneto «In un momento particolarmente difficile in cui sono in atto molte riforme e una spending review pesante, il Veneto sta dimostrando di aver saputo reggere. Grazie all’export la regione è rimasta la locomotiva d’Italia e le previsioni danno qualche speranza, anche se lo Stato non ci ha aiutato in questi anni. Confidiamo che le riforme in atto siano strutturali ma che non vadano a penalizzare chi lavora bene, perché la forbice non può tagliare buono e cattivo senza distinzione. Le Camere di Commercio sono fondamentali, è vero che ricevono un contributo dalle imprese ma distribuiscono moltissimo. Nell’ultimo anno il sistema delle Camere di Commercio italiane ha investito 85 milioni di euro per favorire l’accesso al credito delle Pmi con un elevato effetto moltiplicatore. Ha organizzato 400 missioni commerciali all’estero per favorire le imprese nei processi di internazionalizzazione. Ha fornito a magistratura e forze dell’ordine più di 6,5 milioni di accessi al Registro Imprese per le proprie indagini di contrasto alla criminalità. In un contesto caratterizzato da pubbliche amministrazioni che risaltano per inefficienza e sprechi, il sistema camerale è un esempio di sistema pubblico efficiente, che costa poco e funziona bene. Tornando ai dati, a fronte di un export che continua a trainare l’economia sbattiamo contro un mercato interno che arranca, avvitato su se stesso a causa dell’eccessiva tassazione, dei troppi vincoli e burocrazia, senza dimenticare la concorrenza sleale di alcune dinamiche globali che stanno penalizzando i mercati tradizionali». Analisi Settoriale - Nel 2013 il numero di imprese attive è sceso di oltre 8.000 unità: dall’inizio della crisi il sistema imprenditoriale veneto ha perso più di 20mila attività produttive. Ennesima pesante contrazione delle imprese artigiane: -2,4% pari a 3.275 imprese. Il mercato del lavoro ha chiuso il 2013 con un saldo occupazionale negativo di oltre 18mila posti, il peggior dato dopo il tracollo del 2009 (-40mila unità). Le ore autorizzate di Cassa integrazione ordinaria hanno registrato una diminuzione (26,4 milioni), mentre quelle di Cassa integrazione straordinaria un nuovo incremento (oltre 44 milioni). In crescita la produzione agricola (+3%) con 5,5 miliardi di euro di fatturato, anche se cala il numero di imprese (-6,5%). Negativo il 2013 dell’industria manifatturiera: sulla base dell’indagine Venetocongiuntura, la produzione industriale ha registrato una flessione media annua del -0,8% evidenziando le maggiori difficoltà tra gennaio e marzo (-2,9%) fino ad arrivare a un cambio di segno (+1,4%) a fine anno. La produzione è diminuita in tutti i settori tranne nel comparto delle macchine elettriche ed elettroniche (+1,6%). Il mercato delle costruzioni ha perso il 7% di investimenti: -11,7% la nuova costruzione, -3,5% il rinnovo in parte sostenuto dalle politiche del Piano casa. Ancora giù l’andamento delle vendite al dettaglio (-2,2%), anche se la dinamica è apparsa in miglioramento negli ultimi trimestri. Nel 2013 è proseguita la contrazione dell’attività di prestito del sistema bancario (-3,4%) con una flessione del -0,9% di finanziamenti alle famiglie e un incremento del +6,4% dei depositi. La fase recessiva si è abbattuta anche sul turismo: a fronte di un sostanziale miglioramento degli arrivi (+1,1%), le presenze si sono contratte del -1,3% portando i pernottamenti poco sopra i 61,5 milioni. Gli stranieri hanno costituito il 65,5% degli ospiti. Nel 2013 gli scali aeroportuali veneti hanno segnato un incremento del traffico cargo del +9,7% con uno scambio superiore a 50mila tonnellate di merci, grazie all’aeroporto “leader” Marco Polo di Venezia , mentre i passeggeri (oltre 13 milioni) hanno registrato un decremento del -3,1%.  
   
   
SMAU E UNINDUSTRIA INSIEME PER CREARE UN PONTE TRA STARTUP E IMPRESE  
 
Roma, 20 marzo 2014 - Prosegue il tour di Smau, che arriverà nella Capitale, al padiglione 5 della Nuova Fiera di Roma, il 19 e 20 marzo con la quinta edizione di Smau Roma. L’evento, grazie alla collaborazione con Unindustria, Gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria e Piccola Industria Unindustria punta a creare un ponte tra startup e imprese, attraverso le numerose occasioni di incontro e networking tra questi due mondi organizzate nell’ambito di Smau Roma. A dare il via alla due giorni dedicata all’innovazione per le imprese sarà proprio il Premio Lamarck, iniziativa realizzata con il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria, che prende il nome dal naturalista Jean Baptiste Lamarck e che consegnerà un riconoscimento ai più brillanti progetti di business, pronti a rivoluzionare il business di imprese già strutturate, raccontati dalle startup presenti in fiera. Il premio, giunto quest’anno alla sua seconda edizione capitolina, si terrà in occasione dell’evento di apertura di Smau Roma, mercoledì 19 marzo alle ore 11 presso la Sala 1 del Padiglione 5 e vedrà la partecipazione di Alessio Rossi, Presidente dei Giovani Imprenditori di Unindustria, il quale consegnerà il riconoscimento alle tre startup sul podio. “Sono convinto – dichiara Alessio Rossi Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria - che sia oggi fondamentale creare occasioni di incontro tra imprese e startup in quanto entrambe queste due realtà possono trarre un grosso valore da una reciproca collaborazione: le imprese ad esempio possono accrescere il tasso di innovazione presente al loro interno riprogettando il proprio modello di business e rivitalizzando anche la loro presenza in settori maturi, mentre le startup possono usufruire di spazi, professionalità già consolidate, tecnologie, reti commerciali per entrare da protagonisti sul mercato. Come Unindustria – conclude Rossi – ci stiamo adoperando, attraverso il Comitato Start-up per la promozione dell’ l’imprenditoria giovanile, che presiedo, proprio per supportare “giovani innovatori” della nostra Regione per favorire la costituzione di nuove aziende altamente innovative." L’evento inaugurale sarà quindi un’occasione per accendere i riflettori su questi due mondi: dapprima le startup racconteranno la propria idea di business in 90 secondi, nell’ambito di uno Speed Pitching, successivamente si passerà alla consegna del Premio Lamarck e alla presentazione, a cura di Stefano Zapponini, Vicepresidente Piccola Industria Confindustria e Angela Visca, Presidente Piccola Industria Unindustria Latina, dell’iniziativa Adottup, il programma di Piccola Industria Confindustria per l’adozione delle startup, come anticipato dalle parole di Angela Visca: “Le startup rappresentano per le Pmi un’opportunità per accelerare l’innovazione, investire in ricerca e sviluppo, migliorare prodotti e processi produttivi, incrementare la propria competitività o diversificare l’attività - dichiara Angela Visca Presidente Piccola Industria di Unindustria Latina –. Ecco perché è importante creare momenti di incontro sul territorio volti a favorire l’incontro e il networking concreto tra questi due mondi. Proprio per questo Piccola Industria Unindustria Latina affiancherà Confindustria Piccola Industria – conclude Visca - nella presentazione di Adottup, il programma di Piccola Industria nel quale le Pmi si candidano a diventare incubatori di nuove idee promuovendo l’incontro tra startup ad alto potenziale di crescita e imprese già consolidate”. Nella seconda parte della mattinata l’attenzione si sposterà al mondo delle imprese con il Premio Innovazione Ict Lazio, un´iniziativa che l’Osservatorio Smau-school of Management ha lanciato per sostenere la cultura dell´innovazione in azienda, premiando i progetti più innovativi di adozione delle tecnologie digitali da parte delle imprese della Regione. L’obiettivo è generare un meccanismo virtuoso di condivisione delle esperienze di eccellenza, con particolare riferimento alle Pmi italiane per portare ad una maggiore consapevolezza dei benefici derivanti dall´adozione di moderne tecnologie come leva per aumentare la propria competitività. A consegnare il Premio interviene Augusto Coriglioni, Presidente Sezione It di Unindustria il quale anticipa: "L’importanza del premio Ict risiede nel valorizzare e promuovere esempi vincenti che possono innescare processi virtuosi per la competitività del sistema - dichiara Augusto Coriglioni, Presidente Information Technology di Unindustria - L’innovazione è uno strumento indispensabile per affrontare le sfide attuali: per questo occorre diffondere una nuova cultura sulle reali potenzialità delle tecnologie per la crescita e lo sviluppo ed agevolare l’adozione dell’Ict in azienda ,così come nel pubblico, quale elemento a sostegno della missione aziendale . Oggi per un’impresa l’innovazione può essere il vero volano per uscire dalla crisi, ma sono necessarie un sistema di norme, politiche ed infrastrutture che ne facilitino l’implementazione” Tra gli stand delle 20 startup espositrici, saranno presenti tre startup già inserite in Adottup e pronte per entrare sul mercato saranno a disposizione dei visitatori per raccontare la propria esperienza all’interno del programma e presentare il proprio progetto di business: Buzzoole, startup che ha realizzato la prima piattaforma di Influence Engine Optimization che supporta gli utenti ad ottimizzare la propria presenza on line e l’engagement con il proprio network, Onb Analytics, giovane impresa che ha creato un software per l’analisi innovativa della comunicazione e delle competenze aziendali e Condomani, che ha realizzato un social network per la gestione dei condomini. Le tre startup concorrono al Premio Lamarck che vedrà accendersi la competizione tra un’applicazione che permette di Inviare attraverso il proprio smartphone la segnalazione di disservizi al comune di appartenenza, un portale che aiuta a trovare la tata più vicina e qualificata, un’app che supporta i bambini con disabilità a valorizzare l’iniziativa comunicativa e a comporre con facilità intere frasi attraverso, un’app che permette di prenotare lezioni di sci o di tennis attraverso e molto altro. Innovazioni pronte all’uso, in gara con l’obiettivo di presentarsi alle imprese del territorio che ambiscono ad essere sempre più competitive sul mercato.  
   
   
CONFINDUSTRIA. ZAIA: POSITIVO L’AVVIO DI UN PERCORSO COMUNE TRA VERONA E VICENZA  
 
Venezia, 20 marzo 2014 - “Un percorso comune che potrà sicuramente avere risultati positivi per il territorio e l’economia di una regione che è tra le prime in Europa per capacità produttiva”. E’ il commento del presidente della Regione Luca Zaia all’iniziativa dei presidenti di Confindustria Verona e Confindustria Vicenza che hanno annunciato la realizzazione di un’assemblea associativa congiunta il 16 giugno prossimo “E’ importante – sottolinea Zaia – che un processo del genere, il primo in Italia, parta da due realtà imprenditoriali d’eccellenza come quelle di Verona e Vicenza. E’ un segnale che viene da un territorio dove si lavora, si produce e non ci si lascia fermare dalle difficoltà, con l’obiettivo di operare in piena sintonia secondo una prospettiva comune di largo respiro”. “Ciò significa – aggiunge Zaia – che, superando la logica del particolarismo, siamo anche capaci di fare squadra e questo mi pare il momento più adatto per creare sinergie forti che sappiano accompagnare e assecondare l’uscita da un tunnel che ha messo a dura prova le nostre imprese. L’uscita dalla crisi può avvenire solo se queste aziende saranno messe nuovamente nella condizione di poter lavorare e di essere competitive”. “Finora - conclude Zaia - le politiche a livello nazionale hanno condotto solo ad una tassazione tra le più alte in assoluto, ad adempimenti burocratici continui, a costi dei servizi. Il risultato è la chiusura di migliaia di imprese o la fuga all’estero dei nostri imprenditori, grandi e piccoli. Ma l’unica cosa sicura è che senza il Veneto l’Italia non può farcela.. Più sono unite le voci che lo gridano e maggiore è la possibilità che Roma le senta”.  
   
   
MILANO - CRESCE L´INTERSCAMBIO TRA LOMBARDIA E SUD AFRICA  
 
Milano, 20 marzo 2014 - Boom dell’import-export agroalimentare tra Lombardia e Sud Africa nel 2013, +49,4% nei primi nove mesi dell’anno, passando da 23 a 35 milioni di euro. Fanno bene soprattutto le importazioni (+65,9%, con punte del +190% per i prodotti alimentari e bevande) ma registra una crescita a due cifre anche l’export, +20,4%. Si importano prodotti agricoli, bevande e pesci mentre si esporta soprattutto prodotti alimentari vari e formaggi. Oltre la metà dell’interscambio (51,3%) si concentra a Milano che importa soprattutto prodotti agricoli (per un valore di circa 11 milioni di euro). Per prodotti alimentari e bevande prime sono invece Lecco (5,5 milioni di import) e Bergamo (2,4 milioni di export). E proprio Lecco registra tra 2012 e 2013 una crescita record dell’interscambio con il Sud Africa, +1.682% (quasi 6 milioni di euro in più), seguita da Milano (+5 milioni di euro) e Varese (quasi un milione di euro in più). Emerge da un’elaborazioneCamera di Commercio di Milano su dati Istat relativi ai primi nove mesi del 2013 e 2012. Incontro in Camera di commercio sul settore agroalimentare in Sud Africa: di opportunità commerciali e di investimento per il settore agroalimentare in Sud Africa si è parlato a Milano nel corso del seminario “South Africa: agro-food sector, investment and trading opportunities”. Il seminario, cui sono seguiti incontri b2b tra aziende italiane e sudafricane, è stato organizzato da Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, e dal Ministero del commercio e industria della Repubblica del Sud Africa.  
   
   
DICHIARAZIONI DEL PREFETTO CUTTAIA. LUCA ZAIA: SONO D’ACCORDO CON LUI CONTRO LE INFILTRAZIONI MAFIOSE SERVONO AZIONI A TUTTO CAMPO  
 
Venezia, 20 marzo 2014 - “Per respingere il tentativo della criminalità di infiltrarsi in un tessuto economico produttivo sano ed onesto servono azioni a tutto campo. Per questo, oltre alla capacità di fare squadra tra le istituzioni testimoniata dal rinnovo del protocollo delle legalità, sono d’accordo con il Prefetto Cuttaia, che vuole accendere la luce ed allargare i controlli anche in ambito privato. Il Veneto si conferma, ancora una volta, un laboratorio innovativo e virtuoso per quel che riguarda le politiche a difese e tutela della legalità”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta le dichiarazioni del Prefetto Cuttaia . “In Veneto – spiega Zaia – la crisi non ha scalfito le fondamenta delle nostre comunità e i valori dell’onestà, della lealtà, della laboriosità restano radicati con forza nei nostri territori. Si tratta di un patrimonio che dobbiamo difendere e tutelare con un controllo serrato e restando vicino alle nostre imprese”. “Mentre la crisi che non allenta la sua morsa sulle nostre comunità, siamo consapevoli – continua il governatore – che la criminalità organizzata cercherà di approfittare della situazione per penetrare nel nostro sistema economico aggredendo i nostri imprenditori. Per questo non dobbiamo abbassare la guardia, ma cercare strumenti per contrastare un fenomeno che ci preoccupa: il Veneto è al sesto posto per i beni confiscati alla mafia, circa 80 immobili, e al decimo per il traffico di droga e sono state oltre 3000 le operazioni sospette segnalate dalla Banca d’Italia”. “La nostra economia, il nostro tessuto produttivo e il sistema veneto sono puliti e nulla hanno a che vedere con le pratiche dell’illegalità. Per questo faremo quanto nelle nostre possibilità per difendere il Veneto e i veneti e le parole del prefetto Cuttaia disegnano un percorso virtuoso e uno strumento efficace per alzare le nostre difese immunitarie”. “Il mio grazie – conclude il Governatore – va a tutti gli uomini e le donne che ogni giorno lavorano per tenere lontane le pratiche mafiose e criminali dalla nostra regione e che danni ottengono risultati straordinari”.  
   
   
REGGIO EMILIA - AUMENTA DELL´1,8% L´EXPORT DELLA PROVINCIA  
 
Reggio Emilia, 20 marzo 2014 - Aumenta dell’1,8% l’export della provincia di Reggio Emilia nel corso del 2013. Una variazione inferiore a quella registrata dalla regione nel suo insieme (+2,6%) ma che ha portato il valore esportato della nostra provincia all’importo record di 8,6 miliardi di euro. “Il risultato ottenuto dalle esportazioni delle nostre imprese – sottolinea il Presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi - conferma l’importanza dell’indirizzo assunto dall’Ente che nel 2013 ha investito più di 1,2 milioni di euro per l’internazionalizzazione”. “E proprio con la finalità di incrementare la competitività delle imprese sui mercati esteri – prosegue Landi – la Camera di Commercio ha stanziato 600.000 euro con i quali assegnare, tramite bando, contributi per la partecipazione delle Pmi a fiere internazionali”. Oltre la metà dell’export reggiano continua ad essere rappresentato dai prodotti metalmeccanici con 4,4 miliardi di euro fatturati oltre frontiera, il 2,9% in più rispetto al 2012. In aumento anche l’export dei prodotti elettrici/elettronici (+5,1%) arrivato a quota 650milioni, il 7,6% del totale e dei prodotti ceramici (+8,4%) che con un valore di 899 milioni di euro rappresentano il 10,4% dell´export provinciale. Quasi stazionario (con una crescita che si limita ad un +0,3%) l’esportato dei prodotti alimentari e delle bevande: 606 milioni di euro, il 7% del totale, mentre si osserva un calo del 5,1% per il fatturato estero del comparto abbigliamento che pur scendendo a 1,4 miliardi di euro, rappresenta il 16% delle esportazioni della provincia. Pur con comportamenti diversificati fra i settori Reggio Emilia continua a confermarsi una provincia in grado di mantenere alti i livelli competitivi sui mercati internazionali continuando ad occupare saldamente il terzo posto per valore esportato fra le province dell’Emilia Romagna preceduta da Bologna e Modena. Il miglior andamento dei comparti metalmeccanico, elettrico/elettronico e ceramico inducono a presupporre che gli imprenditori reggiani siano stati in grado di intercettare ancora una volta in anticipo i segnali di ripresa in quei Paesi, soprattutto al di fuori dell’Unione Europea, che necessitano in particolare di prodotti strumentali (senza però retrocedere dalle posizioni acquisite nei mercati dell’Unione Europea). A fronte della stazionarietà di vendite nell’Ue28 si osserva un incremento del 10,6% verso il mercato russo e del 4,6% verso quello turco. Al di fuori dell’Europa (che nel suo insieme registra un incremento dello 0,9% ed il 71% dell’export complessivo) si osservano andamenti positivi per tutti i continenti: +8,2% per l’Oceania; +6,9% per l’America ; +3,4% per l’Africa; +1% per l’Asia.  
   
   
CADUTE DALL´ALTO:ENTRO APRILE DEFINITO IL REGOLAMENTO ATTUATIVO  
 
Perugia, 20 marzo 2014 - Sarà definito entro il prossimo mese di aprile il regolamento regionale per la prevenzione delle cadute dall´alto, previsto dalla legge regionale approvata il 17 ottobre dello scorso anno. Lo ha comunicato l´assessore regionale ai lavori pubblici, Stefano Vinti, al termine della riunione del gruppo di lavoro istituito dalla Giunta regionale proprio per regolamentare nel campo dell´edilizia le misure preventive e protettive dei lavori in quota, definendo le nuove responsabilità e gli obblighi per il progettista, il coordinatore per la sicurezza, il committente ed il responsabile della sicurezza. Il gruppo tecnico, che vede coinvolti tutti i soggetti interessati ed in particolare rappresentanti della Regione Umbria, delle Asl, degli Ordini e Collegi professionali, Anci, Ance, Confapi, Confartigianato, Cna, Movimento cooperativo di produzione e lavoro, Direzione regionale Beni culturali e paesaggistici dell´Umbria, Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil, Direzioni territoriali del Lavoro, Inail e Vigili del Fuoco, si è riunito , mercoledì 19 marzo, nella sede regionale di Piazza Partigiani ed ha iniziato ad esaminare la bozza di proposta di regolamento che peraltro è anche pubblicata sul sito della Regione Umbria ed è dunque a disposizione di tutti coloro che intendono intervenire con proposte, critiche ed osservazioni. "Vogliamo giungere, ha affermato l´assessore, ad un dettato normativo in grado di prendere una posizione ferma e determinante sul rischio delle cadute dall´alto, con contenuti tecnici e modalità operative di attuazione necessari per contrastare gli infortuni gravi e mortali in edilizia, fornendo al contempo tutti gli strumenti per affrontare gli aspetti di criticità tecnica di applicazione e le conoscenze sul rapporto tra progettazione urbana e conseguenze per la salute. Questa legge, ha sottolineato Vinti, rappresenta un importante passo in avanti nelle iniziative prese dalla giunta regionale per accrescere la sicurezza di coloro che svolgono qualsiasi attività in presenza di rischio di caduta dall´alto". Il regolamento eviterà di normare dal punto di vista strettamente tecnico, privilegiando invece le norme che soprassiedono le regole di progettazione delle coperture e delle facciate ventilate, con riferimento ad ogni attività che espone le persone al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a due metri rispetto ad un piano stabile ed in particolare quelle attività che si svolgono nell´ambito dell´edilizia. "Nonostante il calo complessivo degli infortuni sul lavoro registrati negli ultimi anni, ha evidenziato l´assessore, la causa più rilevante di infortunio o di morte, un incidente su tre, rimane infatti proprio la caduta dall´alto. E, molto frequentemente, le morti dovute a cadute dall´alto riguardano semplici cittadini che si occupano personalmente della manutenzione del proprio edificio in particolare per sistemazione della propria antenna o di parti del tetto o lucernari. La causa è da ricercarsi nella scarsa informazione e formazione degli operatori ed in una errata valutazione dei rischi da parte di chi ha la responsabilità degli interventi da realizzare in quota". La legge regionale stabilisce che, mediante appositi Regolamenti, la Giunta regionale disciplina in particolare le attività inerenti l´edilizia, l´industria, l´agricoltura, nonché l´allestimento di strutture provvisorie funzionali allo svolgimento di spettacoli teatrali, cinematografici, musicali e per ogni altra forma di intrattenimento. Particolare attenzione è rivolta agli interventi per la tutela della sicurezza nell´ambito delle attività di realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, nonché di salvaguardia, tutela e valorizzazione dell´ambiente. L´importanza crescente attribuita all´individuazione di nuove fonti energetiche e ad altre attività di salvaguardia ambientale che avranno certamente un effetto positivo sull´ambiente a livello globale pongono però interrogativi sugli impatti che deriveranno dal punto di vista della sicurezza e della salute sul lavoro da queste nuove lavorazioni. "In Umbria, ha concluso l´assessore Vinti, la stessa copertura dell´edificio diventa un luogo di lavoro, un cantiere che per le sue peculiarità possiede caratteristiche di rischio elevato e per tale motivo è un luogo il cui accesso deve essere permesso solo a chi è in grado di farlo in sicurezza evitando inutili e pericolosissimi ‘fai da te´".  
   
   
MILANO: CDA DELLE PARTECIPATE, PRESENTATE 113 CANDIDATURE  
 
Milano, 20 marzo 2014 - Sono 113 le candidature presentate per le nomine dei rappresentanti di Palazzo Marino negli organi di amministrazione di 8 enti a partecipazione comunale. Il termine per la raccolta delle candidature si è chiuso nella giornata di giovedì 13 marzo. Lo stesso bando stabiliva anche la raccolta delle candidature per gli organi di controllo, i collegi sindacali e dei revisori di 9 tra aziende, consorzi, fondazioni e società partecipate. Le candidature presentate sono 324. Ogni candidatura poteva essere presentata per più enti. Tutte le candidature verranno sottoposte per la verifica di ammissibilità e di idoneità al vaglio della Commissione degli esperti nominata dal Consiglio comunale. I curriculum dei candidati giudicati idonei verranno pubblicati sul sito del Comune di Milano. Come è noto, nei giorni scorsi, i termini per la presentazione delle candidature per il Consiglio di Amministrazione e per il Collegio Sindacale della società A2a spa erano stati prorogati al 14 aprile. Organi Di Amministrazione: Amat srl: 10 candidature presentate (2 donne e 8 uomini). Atm spa: 37 (11-26) . Milano Immobili e Reti srl (Mir): 9 (3-6) . Milano Ristorazione spa: 13 (5-8) . Milano Serravalle-milano Tangenziali spa: 10 (2-8) . Sogemi spa: 4 (uomini) . Consorzio Villa Reale e Parco di Monza: 17 (6-11) . Fondazione Centro per lo sviluppo dei rapporti Italia e Russia: 13 (5-8). Organi Di Controllo Metropolitana milanese spa: 55 candidature (17 donne e 38 uomini) . Milano Immobili e Reti srl: 30 (9-21) . Milanosport spa: 49 (14-35) . Sogemi spa: 46 (12-34) . Azienda di servizi alla persona Golgi Radaelli: 24 (8-16) . Istituti milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio: 32 (8-24) . Consorzio Villa Reale e Parco di Monza: 23 (6-17) . Fondazione delle Stelline: 29 (7-22) . Fondazione Piccolo Teatro di Milano: 36 (8-28).  
   
   
BENE L’EXPORT DEL NORDEST, SOPRATTUTTO DELLE IMPRESE VICENTINE  
 
Venezia, 20 marzo 2014 - Ulteriori dati sull’export in Veneto sono emersi in seguito alla presentazione del Xxii Rapporto annuale sul mercato del lavoro: nel 2013 il saldo commerciale del Nordest tra l’export e l’import è stato di +43,8 miliardi di euro con un aumento di 3,6 miliardi rispetto al 2012. Questo risulta essere il frutto della forte competitività del sistema nordestino e della qualità dei prodotti delle aziende del territorio che, nonostante la crisi, sono riuscite a imporsi in diversi mercati. In Veneto spicca il risultato il dato di Vicenza (+7,4 miliardi) seguita da Treviso (+4,68 miliardi) e Padova (+3,47 miliardi). Con il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, l’Assessore regionale al lavoro, Elena Donazzan, ha messo in luce un trend in crescita registrato, in particolar modo, nei settori agroalimentare, vino, occhiali e oreficeria. “Si dimostra come il Made in Italy eserciti una fortissima attrazione per i mercati stranieri – esordisce Donazzan – Russia, Dubai e Stati Uniti solo per citare i più significativi. Per questa ragione – prosegue l’assessore regionale al lavoro – vorremmo attuate politiche di difesa dei prodotti nazionali di accompagnamento delle aziende esportatrici di potenziamento di strumenti utili a proseguire nella crescita di questi settori”. I settori in crescita sono quelli del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene (+14,4%), degli elettrodomestici della Inox Valley di Treviso (+14,6%) e il riaultato della ceramica artistica di Bassano del Grappa che ha segnato un + 16,5%. Sul fronte delle opportunità rivolte alle imprese, la Regione del Veneto ha promosso alcune iniziative propedeutiche anche alla loro crescita nel panorama internazionale: 3,8 milioni di euro sono stati stanziati per Rilanciare l’impresa veneta, l’azione con cui le aziende del territorio hanno potuto presentare progetti per la formazione del proprio personale nell’ambito di dieci specifiche aree strategiche, tra cui il potenziamento delle capacità commerciali e di internazionalizzazione. “In questo senso – osserva Donazzan – dobbiamo potenziare la conoscenza delle lingue straniere e l’ho fatto con il progetto Move for the Future, attraverso cui viene affrontata la lacuna tipicamente italiana nella conoscenza delle lingue straniere, per dare ai ragazzi, che saranno la futura forza lavoro protagonista nelle imprese venete, le competenze adeguate per cimentarsi nei mercati internazionali. Per questa azione, ad , la Regione ha stanziato oltre 5 milioni di euro per il coinvolgimento di oltre 2.000 studenti veneti che svolgeranno stage all’estero. L’assessore regionale dice poi: “Le aziende che esportano sono la voce positiva della nostra economia e dobbiamo rafforzare le loro competenze linguistiche, strutturali, organizzative, facendole crescere con un ventaglio di opportunità”. Nel 2014, in Veneto, sempre secondo il Rapporto di Veneto Lavoro, si prevede un’ulteriore crescita delle esportazioni del +4,2%, con un aumento del Pil di un punto percentuale. Per concludere, dati positivi riguardanti il tessuto vicentino non emergono soltanto dall’export: nonostante lo scenario di forte recessione, infatti, la dinamica dei rapporti di lavoro dipendente in provincia di Vicenza, sul 2012, ha visto un incremento dell’1,5%, caratterizzato da concentrazioni soprattutto nel settore manifatturiero.  
   
   
CONSORZIO VERONA EXPORT UNA ‘RETE’ PER SUPPORTARE LE PMI NELL’OPPORTUNITÀ ESTERO  
 
Verona, 20 marzo 2014 - L’export a portata di tutti, anche delle piccole medie imprese. Lo dicono a gran voce Cna Verona e Cassa di Risparmio del Veneto (Gruppo Intesa Sanpaolo), che di recente hanno sottoscritto un accordo proprio per aiutare (e prima ancora informare e soprattutto formare) le Pmi a cogliere quell’immensa opportunità che si chiama internazionalizzazione. A dimostrare che investire all’estero, anche se non si è una multinazionale, si può, la grande partecipazione di artigiani e imprenditori nella sala municipale di San Pietro di Morubio, lunedì scorso, dove si è svolto “Opportunità Estero”, un incontro con imprenditori e artigiani organizzato da Cna Verona (che nell’occasione ha presentato il programma 2014 di missioni all’estero e di incoming in Italia per incontri be-to-be con operatori esteri), e con la partecipazione di Cassa di Risparmio del Veneto (Gruppo Intesa Sanpaolo) per informare e illustrare le opportunità che è possibile cogliere. All’evento, ha preso parte anche il Consorzio Verona Export, nuovo partner in questa iniziativa e parte della ‘rete’ a supporto delle imprese, che così si è venuta a creare. “Cna si è preoccupata di creare una rete di relazioni con il Consorzio Verona Export e con il Gruppo Intesa Sanpaolo - spiega Angiolina Mignolli, presidente Cna Verona - ; lo scopo è mettere a disposizione delle imprese che si affacciano all’estero un desk consulenziale che possa coprire le loro esigenze, a 360 gradi. Questo già lo stiamo facendo, sostenendo da subito l’impresa con un’attività di accompagnamento, ma vogliamo andare oltre – puntualizza Mignolli -: Cna Verona vuole sviluppare un rapporto a rete con gli altri soggetti coinvolti per dare supporto all’impresa, veicolando a questa le informazioni che arrivano da più fonti, diventando quindi la stessa Cna unico canale con cui l’impresa si può rapportare sull’opportunità estero, senza dover cercare le informazioni da più parti, risparmiando così tempo ed evitando di fare confusione; in questo modo Cna con i suoi partner diventa una sorta di ‘network’ da cui le imprese possono attingere, in cui tutti possono trovare tutto ciò che serve. Le cose si stanno già muovendo – conclude -, a maggio è prevista un’importante iniziativa da noi promossa nel settore dell’arredamento, in cui arriveranno a Verona buyers americani e russi per dialogare con i nostri artigiani”. 
 “La propensione all’export rappresenta un’importante opportunità sul fronte dell’internazionalizzazione che può consentire alle nostre imprese di affrontare con successo l’attuale recessione - ha sottolineato Mauro Federzoni, direttore di Area della Cassa di Risparmio del Veneto -. Oggi più che mai la competizione è globale ed è su questo piano che le nostre imprese devono operare per essere concorrenziali. Con questi incontri vogliamo confrontarci direttamente con gli imprenditori, per valutare insieme le modalità più adatte per accompagnarli all’estero. Non è importante se l’azienda è grande o piccola, le imprese devono avere la dimensione adeguata per affrontare nuovi mercati e competere. E noi vogliamo esattamente fare questo, aiutare le imprese a trovare la loro giusta dimensione, sia individuale che attraverso consorzi e Reti di impresa, per cogliere le opportunità del mercato globale e l’accordo presentato va proprio in questo senso.” 
 E proprio sul concetto di ‘fare squadra’ punta Luciano Rossignoli direttore di Export of Verona, il consorzio per l´esportazione delle imprese veronesi. “A volte certi progetti si riferiscono solo grandi imprese, ma non è sempre così: per superare e risolvere problemi non è una battaglia da combattere da soli; è importante anzi fare massa critica, affrontare le problematiche in maniera coordinata. L’europa non è ancora uscita dalla crisi, le difficoltà ci sono ancora. Oggi come oggi quindi l’unico sbocco interessante è lo sbocco sui mercati internazionali”.  
   
   
BOLZANO: OK AL NUOVO SISTEMA DI INCENTIVI ALL´ECONOMIA, STOP AI CONTRIBUTI  
 
 Bolzano, 20 marzo 2014 - Come anticipato alle categorie economiche, la Giunta provinciale ha approvato (18 marzo) il nuovo sistema che riforma il sostegno alle imprese: stop ai contributi a pioggia e ai piccoli importi, si punta sul fondo di rotazione. "E la Giunta stanzia ulteriori 120 milioni di euro per liquidare le domande pregresse", ha detto il presidente Arno Kompatscher. Negli ultimi anni tra progetti pronti per essere liquidati e promesse di contributi per investimenti nei singoli comparti economici si sono accumulati oltre 250 milioni di euro, a cui si aggiungono i circa 97 milioni di arretrati nei settori agricolo e forestale: i numeri parlano chiaro e confermano che in futuro la Provincia non potrà proseguire sulla strada degli aiuti a pioggia. Per questo la Giunta ha formalizzato la decisione annunciata sera nel vertice con le categorie economiche, vale a dire lo stop ai contributi: "Il sistema attuale non è adeguato alla realtà né tantomeno finanziabile nel lungo periodo", ha spiegato il presidente Kompatscher. Non ci sono altre alternative. Sospesa l´accettazione delle domande di contributo, la Provincia si impegnerà a smaltire tutti gli arretrati, "e allo scopo la Giunta ha stanziato 120 milioni di euro per accelerare la liquidazione delle pratiche", ha annunciato Kompatscher. La Giunta conferma quindi il cambio di rotta nella politica di sostegno alle imprese, che punta sul fondo di rotazione con mutui a tasso zero e rientro dei mezzi finanziari, pagamenti rapidi e incentivi secondo precise priorità: restano quindi confermati gli incentivi ritenuti strategici, in primo luogo pertanto quelli per ricerca e sviluppo, per l´internazionalizzazione delle imprese, per il turismo che già aveva sperimentato in passato lo stop ai contributi. Addio ai contributi a pioggia, ai piccoli importi e ai tempi lunghi di attesa per il finanziamento. Prosegue in parallelo l´azione di sostegno alle imprese utlizzando un´altra leva, quella degli sgravi fiscali.  
   
   
LODI - EXPORT LODIGIANO IN RECUPERO NEL IV TRIMESTRE 2013  
 
Lodi, 20 marzo 2014 - L’export lodigiano nel Iv trimestre 2013 mostra un netto recupero rispetto ai mesi precedenti, lasciando intravvedere una fase di risalita, anche se i confronti tendenziali rimangono di segno negativo. Nel complesso, i dati relativi all’interno anno confermano una decelerazione sul fronte del commercio estero. Lo stabilisce il dato Istat, disaggregato dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Lodi. L’interscambio lodigiano ammonta a 6.362 milioni di euro, in calo del 12% rispetto a un anno fa. Il saldo della bilancia commerciale si conferma negativo (-1.809 milioni di euro, ridimensionandosi rispetto ai 2.354 milioni del 2012). In Lombardia l’interscambio, pari a 219.188 milioni di euro, risulta in calo del 2% rispetto all’anno precedente e il saldo negativo di -3.019 milioni si riduce ulteriormente (era pari a -8.011milioni di euro). A livello locale le esportazioni del 2013 ammontano a 2.277 milioni di euro e risultano in calo del 6% dallo scorso anno (a fronte di un -0,05% regionale). Il confronto eseguito invece sul singolo trimestre preso in esame evidenzia un calo del -3% tendenziale e un +31% congiunturale. Il dato regionale invece risulta cresciuto sia nel confronto tendenziale (+0,16%) sia in quello congiunturale (+6%). Dove sono destinati i nostri prodotti? A livello di macro aree l’Europa, con un volume di 1.990 milioni di euro, si conferma il principale mercato di sbocco per le merci locali (87%), nonostante il calo del 9% rispetto al terzo trimestre 2012. I valori riferiti al singolo trimestre evidenziano un calo del 3% rispetto all’anno precedente ma un recupero del 34% sul confronto di breve periodo. Restringendo il campo ai singoli Paesi possiamo osservare un flusso di esportazioni del 40% verso la Spagna, del 16% verso la Francia, del 10% verso la Germania. All’asia solo l’8% dei prodotti lodigiani, pari però al 51% in più rispetto all’anno precedente. I dati relativi al singolo trimestre evidenziano un aumento dell’11% nel confronto tendenziale e del 18% in quello congiunturale. Su 176 milioni di euro esportati in questo continente, il 22% è diretto in Cina, il 10% a Singapore, il 9% in Giappone, l’8% nella Repubblica di Corea e Hong Kong e il 7% negli Emirati Arabi Uniti. La manifattura ingloba la stragrande maggioranza di prodotti esportati (99%). Una disaggregazione più dettagliata consente di evidenziare che computer, apparecchi elettronici e ottici rimane la categoria più esportata (35% sul totale), in calo però del 21% rispetto al 2012. Seguono sostanze e prodotti chimici con il 20%, in aumento del 9% tendenziale, e gli apparecchi elettrici con il 12%, in aumento del 4%. Il Lodigiano importa invece per 4.086 milioni di euro, un dato diminuito del 15% da un anno a questa parte (-4% in Lombardia). Al contrario, il confronto eseguito su dati non cumulati, evidenzia un -11% tendenziale e un +48% congiunturale. Il dato regionale registra un calo del 4% rispetto a un anno fa e un +4% rispetto a settembre. La quota di importazioni dall’Europa pari al 67% è in calo del 3%. In particolare le merci provenienti dall’Asia incidono per il 33% sul totale, con una forte riduzione del 31% rispetto al 2012. Si registra poi un 24% di prodotti europei proveniente dalla Francia, un 22% dalla Germania e un 11% dai Paesi Bassi. Le merci asiatiche in importazione invece provengono quasi esclusivamente dalla Cina (98%) Si importa il 20% di prodotti alimentari e bevande (in aumento del 4% tendenziale), il 33% in computer, apparecchi elettronici e ottici (in calo del 31%), un 13% di sostanze e prodotti chimici (in calo del 4%), un 8% di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (-6%) e un 7% di macchine e apparecchi generici (+16%). “Nonostante il calo tendenziale, i dati export congiunturali relativi all’ultimo trimestre appaiono confortanti, registrando di fatto una crescita. In tempo di crisi riorganizzarsi è un dovere da parte delle imprese, anche cercando nuovi mercati oltreconfine. La Camera di Commercio intende accompagnare sempre più imprese locali verso l’internazionalizzazione, ad esempio con bandi voucher ad hoc, dal momento che proprio l’export attualmente è uno dei pochi motori ancora positivi della nostra economia” commenta Alessandro Zucchetti, Presidente della Camera di Commercio di Lodi. “Oltre al dato positivo dell’ultimo trimestre, che ci aspettiamo si possa consolidare nel corso del 2014, registriamo come positiva la graduale apertura delle nostre imprese ai mercati extra europei, che offrono in generale le maggiori opportunità di sviluppo ma anche rischi non indifferenti. Il Consorzio Lodi Export è saldamente impegnato nel supportare questo processo, mettendo a disposizione professionalità specifiche, fornendo supporti logistico - organizzativi e indirizzando risorse finanziarie che vanno a ridurre in modo sensibile i costi di attivazione su nuovi mercati” commenta Fabio Milella, Direttore Di Lodi Export.  
   
   
ACCIAI SPECIALI TERNI: PRESIDENTE MARINI "INCONTRO POSITIVO CON AMMINISTRATORE THYSSEN KRUPP"  
 
Perugia, 20 marzo 2014 - "Un incontro positivo che ci ha permesso di conoscere le linee generali della strategie di Thyssen Kroupp per l´Ast di Terni". È quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, al termine dell´incontro avuto con il presidente del comitato di gestione della Business unit special materials della Thyssen Krupp, Joachim Limberg e con l´amministratore delegato di Ast, Pucci. Incontro al quale la presidente ha partecipato insieme al presidente della provincia di Terni, Feliciano Polli, ed al sindaco della città, Leopoldo di Girolamo. La presidente ha voluto ribadire l´importanza del definitivo ritorno di Acciai Speciali Terni nel gruppo Thyssen, dopo due anni caratterizzati da notevoli incertezze per il sito industriale ternano: "ovviamente attendiamo di conoscere quello che sarà il vero e proprio piano industriale che dovrà indicare con chiarezza le strategie di Thyssen Kroupp per il futuro dell´Ast. Valuto in ogni caso positivamente la disponibilità annunciata dall´azienda di condividere anche con le istituzioni il nuovo piano industriale". La presidente Marini ha quindi sottolineato il fatto che ora "Ast potrà beneficiare della rete commerciale mondiale di Thyssen e, dunque, l´acciaio di Terni potrà da subito essere venduto non solo a clienti tedeschi, ma anche del resto del mondo. Ciò non solo potrà rafforzare il ruolo di Ast, ma offrirà anche margini per il suo sviluppo". "Essere rientrati in Thyssen Kroupp è importante anche in relazione al fatto che la multinazionale ha grande capacità industriale e finanziaria. Per questo ci attendiamo una prospettiva di investimenti, con particolare attenzione alle questioni ambientali del sito di Terni per ciò che riguarda la qualità dell´aria e di gestione del sistema dei rifiuti prodotti dall´azienda" Al presidente Limberg la presidente Marini ha voluto ricordare le principali questioni infrastrutturali per le quali le istituzioni sono particolarmente impegnate e che potranno aiutare la crescita e la competitività delle acciaierie: "come sistema istituzionale locale - ha detto Marini - stiamo portando avanti i lavori per la realizzazione della piastra logistica di Terni-narni e della costruzione della bretella stradale per diminuire il flusso del traffico pesante in città. Resta poi sempre di grande attualità la questione del collegamento di Terni con il porto di Civitavecchia che rappresenta un punto fondamentale per la competitività delle acciaierie. Per questo continueremo l´interlocuzione che abbiamo da tempo avviato sia con Governo e Parlamento, che con la Regione Lazio".  
   
   
20 AZIENDE CALZATURIERE CAMPANE A FIERA MOSCA  
 
Napoli, 20 marzo 2014 - Venti aziende campane dei settori pelletteria, calzaturiero, moda e artigianato in pelle partecipano fino a venerdì 21 all’ Obuv´ Mir Kozhi, in corso di svolgimento a Mosca, in Russia. L’iniziativa rappresenta uno dei più importanti appuntamenti fieristici riservati agli operatori internazionali e destinati alla presentazione delle collezioni dei più prestigiosi marchi calzaturieri e della pelletteria a livello globale. La partecipazione delle aziende campane, selezionate a seguito di una call pubblica, rientra nell’ambito del Piano di potenziamento della promozione del made in Campania, attivato dalla Regione Campania con il coordinamento dell’assessorato alle Attività Produttive, attraverso la programmazione di interventi per migliorare il posizionamento dei settori tradizionali e favorire la promozione dei settori produttivi di eccellenza. La rassegna Obuv´ Mir Kozhi è stata individuata dalla Regione Campania nell’ambito del piano fiere 2014 e costituisce per le Pmi del comparto calzaturiero la possibilità di accesso diretto ad uno più grandi mercati internazionali della calzatura e della pelletteria, favorendo la creazione di nuove opportunità di business e sviluppo competitivo. Le aziende selezionate per la partecipazione all’evento sono D&d group srl, Calpierre srl, Andrea Cardone srl, Calzaturificio Europa srl, Della Pia Group srl, Nuova Varriale srl, Duedì srl, Della Pia srl, Gloves F.lli Florino, Aleanto Collezioni srl, Lockeed srl, Cerbero srl, Cespo srl, Rete Napoli Shoes, Flyfree spa, Oxmox Italy srl, Miriade spa, Spazio Italia srl, Dema srl, Tiffi srl. "In Campania sono presenti 5 distretti industriali del settore moda, composti perlopiù da imprese di piccole e medie dimensioni che, pur garantendo produzioni eccellenti e di alta qualità, hanno maggiormente subito la concorrenza delle imprese operanti in aree con produzioni a basso costo", commenta l´assessore alle Attività produttive della Regione Campania, Fulvio Martusciello. "La scelta di promuovere la partecipazione delle Pmi campane all’Obuv’mir Kozhi risponde all’esigenza di rilanciare i distretti del sistema moda in un’ottica internazionale, concentrando gli interventi a supporto di quelle attività che richiedono conoscenze e abilità radicate sul territorio e difficilmente trasferibili o replicabili: dallo sviluppo del design e dello stile, fino alla preparazione dei modelli e al taglio. In altre parole, si tratta di quelle competenze che rendono i prodotti campani unici e riconoscibili nel contesto internazionale. In questo senso, la Russia offre un mercato dalle enormi potenzialità commerciali per le imprese del comparto: rappresenta infatti uno scenario in cui i compratori sono attratti dalla qualità, dall’eleganza, dalla fattura pregiata, tutti aspetti che i prodotti delle aziende campane sono in grado di garantire. "L´apertura ai mercati export consentirà alle nostre imprese di uscire dalla fase di criticità e di consolidarsi per competere a livello globale. L’impegno della Giunta regionale campana prosegue al fianco delle imprese per portare i nostri prodotti di eccellenza, dal tessile all’agroalimentare, all’artigianato di qualità, su tutti i più promettenti e importanti mercati internazionali", conclude Martusciello.  
   
   
PESARO E URBINO - SOSTEGNO A PMI IN FASE DI RICAMBIO GENERAZIONALE  
 
Pesaro Urbino, 20 marzo 2014 - La Regione Marche ha avviato un progetto dal titolo “Sostegno a progetti integrati di sviluppo delle Pmi in fase di ricambio generazionale” pubblicato sul sito regionale con il decreto del dirigente n. 81/Iaf del 20.12.2013 e con il decreto del dirigente n. 51/Acf del 28.02.2014 (in allegato scheda sintetica di illustrazione). Il progetto si pone l’obiettivo di affrontare le problematiche di natura socio-psicologica, giuridico-previdenziale e strategico-organizzative innescate dai processi di ricambio generazionale al fine di garantire la continuità dell’impresa. A tale riguardo la Camera di Commercio - su sollecitazione della Regione stessa - ha ritenuto di organizzare una riunione giovedì 27 marzo 2014 alle ore 10,30 presso la sede della Camera di Pesaro, in Corso Xi Settembre, per l’illustrazione dell’iniziativa da parte di Roberta Maestri (Funzionario Responsabile dell’intervento - P.f. Programmazione integrata Attività produttive Formazione e Lavoro, Accesso al credito e finanza della Regione Marche). Si prega di confermare la presenza apromozione@ps.Camcom.it    
   
   
MERCATO DEI COMPONENTI PER LA CLIMATIZZAZIONE: UN ALTRO ANNO ALL’INSEGNA DELL’INCERTEZZA  
 
Milano, 20 marzo 2014 – Sono stati presentati e commentati dai responsabili commerciali e marketing di alcune delle principali aziende del settore i risultati dell’indagine statistica svolta dall’Associazione Co.aer sul mercato dei componenti per impianti di climatizzazione nel 2013. La rilevazione prende in considerazione le seguenti tipologie di prodotti: climatizzatori d’ambiente, climatizzatori sistemi split e multisplit, sistemi Vrf, condizionatori packaged e roof top, condizionatori autonomi con regolazione di precisione, gruppi refrigeratori di liquido con condensazione ad aria e ad acqua, unità di trattamento aria, unità terminali, aerotermi. L’indagine, cui hanno partecipato 42 aziende, rileva andamenti diversi per i vari componenti. Rispetto all’anno precedente risulta, ad esempio, negativo a quantità (-6%) e positivo a valore (+10%) il mercato dei monosplit con potenza inferiore a 7 kW. Il calo a quantità è dovuto, oltre che al perdurare del quadro economico nazionale negativo, anche a una stagione estiva 2013 non particolarmente calda e al mancato acquisto di quella fascia di consumatori che accedeva a prodotti on/off di bassissimo prezzo. Con l’entrata in vigore nel gennaio 2013 del Regolamento Ue 206/2012 sono stati infatti messi al bando i climatizzatori on/off e il mercato si è spostato quasi totalmente sui modelli con inverter, caratterizzati da un prezzo medio superiore. Si conferma il dato negativo di mercato, sia a quantità (-13%) sia a valore (-9%), per i monosplit con potenza superiore a 7 kW, che ben riflette l´andamento economico del settore piccolo commerciale (negozi, bar e piccoli uffici) in Italia. Un dato incoraggiante viene invece dai sistemi multisplit, che mostrano una performance positiva sia a quantità (+9%) sia a valore (+13%). Ormai da anni quasi esclusivamente con inverter, i climatizzatori multisplit non hanno praticamente subito gli effetti relativi all’introduzione della Direttiva Erp. Fa registrare un segno meno il settore dei Vrf: la rilevazione indica -10% a valore e -9% a quantità per i mini Vrf con potenza inferiore a 16 kW, una tipologia che trova applicazione soprattutto nel settore piccolo commerciale. Anche i modelli con potenza al di sopra di 16 kW, che fino a due anni fa rappresentavano un segmento in forte crescita con incrementi percentuali anche a due cifre, stanno soffrendo la situazione economica stagnante del settore delle costruzioni ad uso commerciale: l’indagine riporta, infatti, -3% a quantità e 3% a valore. Aumenta rispetto all´anno precedente la produzione nazionale di condizionatori roof top (+21% a quantità, a fronte di un aumento del fatturato del 6%) con un deciso aumento, pari al +64% a valore, delle esportazioni. Cresce inoltre in Italia la potenza media per unità, indicatore di un minore frazionamento dell´impianto per contenere l´investimento iniziale.