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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Marzo 2014
UE: CONCORSO FOTOGRAFICO: UNO SCATTO UN DIRITTO  
 
Bruxdelles, 20 marzo 2014 - Tia (Transformation in Action) Formazione Internazionale, si occupa sin dal 2011 di unire diverse realtà associative, istituzionali, politiche e universitarie al fine di contribuire a realizzare una nuova fase politica e sociale. Le parole chiave di Tia sono Cambiamento e Trasformazione. La Costituzione Italiana, il Trattato di Lisbona, con particolare riguardo alla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo sono il riferimento e la principale fonte di ispirazione di Tia. Partendo da questre premesse, in vista del semestre italiano di presidenza europea, Tia ha organizzato la Ii edizione del concorso fotografico "Uno Scatto un Diritto 2014". Tema di questa edizione è "Il diritto di essere cittadini europei in Italia". Il concorso è aperto a tutti, senza limiti di età. Ogni concorrente può partecipare con un massimo di 3 opere che devono essere inviate entro il 30 settembre. L´iscrizione al concorso comporta anche l´iscrizione all´associazione per un anno. Per tutte le informazioni, conoscere il regolamento e per le iscrizioni è possibile scrivere a unoscattoundiritto@tiaformazione.Org  o formazione@tiaformazione.Org  o visitare il sito www.Tiaformazione.org    
   
   
SPENDING REVIEW: REGIONE LIGURIA, NO A RIDUZIONE SEDI RAI  
 
Genova, 20 marzo 2014 - “La riduzione delle sedi Rai regionali, annunciata nelle varie bozze della spending review del governo, non può essere affidata solo a un mero taglio di tipo contabile delle spese da parte del servizio pubblico radiotelevisivo, scelte di questa portata devono essere valutate – e su questo mi pare concordi anche il premier Renzi- dalla politica”. Lo afferma l’assessore al Bilancio della Regione Liguria Pippo Rossetti, favorevole sì a una razionalizzazione e una valorizzazione dei servizi informazione del servizio pubblico locale nei territori per contenere i costi, ma contrario a tagli indiscriminati delle redazioni e all’informazione ai territori, non è una questione di contabilità.  
   
   
TRE NUOVE STRUTTURE IN UNICOM  
 
Milano, 20 marzo 2014 - “Si conferma il trend positivo di crescita e consolidamento della nostra Associazione che si arricchisce di tre nuove strutture” dichiara il Vice Presidente Unicom Claudio Capovilla, responsabile dei delegati territoriali e del marketing associativo “Queste nuove acquisizioni portano a otto i nuovi ingressi del 2014, confermano la qualità del nostro lavoro e rappresentano un ottimo presupposto per un anno ricco di soddisfazioni”. Il Consiglio Direttivo Unicom ha infatti accolto le domande di adesione di tre nuove imprese: Ape Communication (Emanuela de Marsico) Agenzia indipendente a servizio completo nasce a Roma nel 2007 da un gruppo di professionisti, Elisabetta Romei copywriter e creative director, Emanuela de Marsico account director e Patrik Ullman Cfo - con la stessa idea in mente: concentrare in una piccola struttura capacità strategica, visione internazionale, valore creativo ed expertise specifici. Il team proviene dal management di aziende ed agenzie multinazionali. Questo permette di guardare alle soluzioni di comunicazione/marketing con l’occhio del cliente, mirando a diventare veri e propri partner. A ciò si aggiungono expertise distintivi nell’ambito della creazione e gestione della brand image. Ape si distingue per la capacità di far lavorare la comunicazione come sistema coerente, in grado di raggiungere il target tramite leve diverse, in più occasioni, con stimoli sempre nuovi, cogliendo il meglio da ogni linguaggio pubblicitario (e non solo), da ogni tecnica per trasformarlo in nuova energia per gli obiettivi dei clienti. L’agenzia lavora in una logica brand strategy development, con la certezza che una campagna stampa e un manuale di istruzioni per l’uso abbiano lo stesso impatto positivo agli occhi del pubblico e concorrano a rafforzare il brand nel suo insieme. 00198 Roma - V.le Liegi, 1 - Tel. 068547498 - ape@apecommunication.Com  - www.Apecommunication.com  Bonuccelli Adpower (Maria Chiara Pardini) Bonuccelli Adpower è un’agenzia di comunicazione che si connota per un posizionamento professionale qualitativamente teso alla creazione di valore; opera su tutti i principali temi della comunicazione e dell’immagine aziendale e di prodotto, nell’ambito della comunicazione istituzionale, culturale e con interventi coordinati anche nell’area del trade marketing, delle promozioni, della pubblicità sul punto vendita ed agisce con particolare riguardo verso la piccola e media impresa, promuovendo lo sviluppo di una cultura aziendale per la comunicazione, focalizzandone la capacità di competere e di divenire risorsa strategica. L’agenzia pensa e agisce nella piena consapevolezza che la misura del proprio sviluppo sia sancita dalla crescita dell’Azienda Cliente. 55100 Lucca - Via Vincenzo Consani, 80 - Tel. 0583 316450 - info@adpower.It  - www.Adpower.it   Define Adv (Davide Fissore) Define è nuovo concept di agenzia pubblicitaria che si occupa di advertising e below the line, web, digital e social marketing, eventi. L’approccio friendly, l’etica, ed il costante aggiornamento del team di professionisti sono i punti forza dell’agenzia. Define nasce dall’esperienza maturata da Davide Fissore con la convinzione che che “lavorare” e “stupire” stiano benissimo nella stessa frase; Dopo dieci anni di esperienza in diversi settori legati all’advertising, al marketing e alla comunicazione, ha selezionato e consolidato un team di talenti, persone appassionate alla vita e al proprio lavoro. 12030 Cavallermaggiore (Cn) - Via Bra, 1 - Tel. 0172/38.90.11 - info@defineadv.Com  - www.Defineadv.com    
   
   
SEMINARIO UNICOM “UN’IDEA CI SALVERÀ. L’IMPORTANZA DELL’ITALIANITÀ PER USCIRE DALLA CRISI”  
 
Milano, 20 marzo 2014 - Prossimo appuntamento con il ciclo dei Seminari di Aggiornamento Professionale Unicom Martedì 25 Marzo alle ore 15.00 presso la sede dell’Associazione con un appuntamento dedicato alla creatività, peculiarità che contraddistingue il nostro Paese. Gli italiani difficilmente si spaventano di fronte a imprevisti, confusione e crisi; sono flessibili, empatici e pieni di risorse. All’estero riconoscono da sempre il nostro talento: produciamo il gusto, il piacere e la bellezza. Insomma siamo “creativi”, ma siamo anche arrivati al punto in cui ci rifiutiamo di riconoscere, retribuire e farci retribuire adeguatamente come "lavoro" il lavoro intellettuale. Insomma stiamo negando l´essenza stessa di tutte le attività che daranno un futuro alla nostra nazione. In questo seminario ci proponiamo di riflettere su come le nostre professioni dovrebbero e potrebbero sfruttare queste capacità e qualità tutte italiane per aiutarci ad uscire dalla crisi e aprirci un po’ più verso l’estero. Relatrici del Seminario saranno: Marta Bernstein - Socia fondatrice Ls graphic design e Emily Louise Simonis - Designer Asterisco*lab designstudio. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming per le Imprese Associate Unicom, mentre i non Associati che desiderassero intervenire personalmente possono contattare la Segreteria Unicom. Il Presidente Donatella Consolandi che introdurrà i lavori, sottolinea: “I seminari di aggiornamento professionale Unicom spaziano su tutte le tematiche della comunicazione al fine di fornire agli associati una conoscenza approfondita e puntuale del comparto nel quale operano: in questo incontro andremo ad analizzare quelle caratteristiche di creatività, qualità, innovazione che da sempre ci contraddistinguono e troppo spesso dimentichiamo”. Per informazioni e adesioni: centrostudi@unicomitalia.Org    
   
   
CINEMA, DAL 20 AL 23/03 MATERA OSPITA L´EUROPEAN FILM ACADEMY  
 
Potenza, 20 marzo 2014 L’ European Film Academy (Efa) terrà a Matera dal 20 al 23 marzo i lavori del consiglio di amministrazione, per approfondire temi, attivare progetti sul mondo della “Settima Musa’’ , con iniziative collaterali previste dal programma “Matera Basilicata Cantiere Cinema’’ che guardano al passato e al futuro, aggiungendo curiosità e passione a un settore che può portare valore aggiunto all’economia locale. Domani, in concomitanza con l’arrivo dei componenti del consiglio di amministrazione dell’Efa, presieduto da Wim Wenders la presentazione ai giornalisti giovedì 20 marzo alle 11.00 a Palazzo Lanfranchi della mostra “La grande Bellezza della cineteca lucana’’, che da sabato e fino al 4 maggio raccoglierà in sette sezioni cimeli, attrezzature, materiale documentali raccolti dal lucano Gaetano Martino. La mostra è stata curata dalla Soprintendenza per i beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata e della Lucana Film Commission . Il Conservatorio musicale “Egidio Romualdo Duni’’ ha riservato per le 19.30 di venerdì 21 marzo, un’accoglienza agli ospiti del Board e agli appassionati al suono delle musiche da film come “La Strada’’ di Fellini, eseguite dal balcone di Palazzo Ridola e un saggio omaggio dell’applicazione di musica elettronica alle immagini . L’esibizione promossa dal direttore Saverio Vizziello, avverrà nella sala Nino Rota, dove gli allievi dei corsi innovativi e il professor Fabrizio Festa offriranno un saggio di quanto prodotto finora, con quattro film, e delle applicazioni della musica al mondo della cinematografia legando suoni, grafica, immagini e video. Per il cda dell’Efa, tanti utili spunti magari per un progetto che coinvolga giovani e territorio e sostenga il rilancio del mondo del cinema dando continuità all’iniziativa, promossa dalla Camera di commercio di Matera nell’ambito dei programmi di internazionalizzazione, che ha coinvolto nel lavoro operativo, Regione e Apt di Basilicata, Comune e Provincia di Matera, Soprintendenza per i beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata, Comitato Matera 2019, Conservatorio Statale di Musica “E. R. Duni” di Matera, Lucania Film Commission, Confcommercio e Confesercenti, associazioni culturali, aziende e soggetti locali e tutto quando ruota intorno al mondo del cinema. Un cinema di qualità come quello prodotto nel 1964 da Michelangelo Antonioni con “Deserto Rosso’’, che sarà proiettato - con ingresso libero- alle 19.45 domani sera al cinema Comunale. Mentre in serata, a partire dalle 21.00, presso il Vicolo Cieco di via Fiorentini, nel Sasso Barisano, la rassegna ‘’Proiezioni e interazione’’ l’incontro con i filmaker locali promosso da Rete Cinema Basilicata. Per turisti e appassionati l’invito a visitare le vetrine del centro, con l’apporto di Confcommercio e Confesercenti, che si trasformeranno in tanti schermi per ammirare manifesti, pellicole, foto e quanto ci porta al mondo del cinema e a quanto e non solo è stato girato a Matera. Un percorso che porta alla sala convegni della Camera di commercio dove da lunedì 17 e fino al 21 marzo, negli orari di ufficio, il pubblico potrà ammirare la mostra fotografica “Omaggio a Pier Paolo Pasolini- Il Vangelo Secondo Matteo’’ a cura dell’Associazione culturale materana intitolate al registra e scrittore friulano. “ Agli ospiti del board dell’Efa – ha detto il presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli- vanno il benvenuto e gli auguri di buon lavoro in una città, che continua a offrire spunti interessanti per le produzioni cinematografiche di qualità e per le iniziative che intende mettere in campo per promuovere territorio e turismo e valorizzare le tante professionalità, che si sono distinte in questi anni e in diversi settori. Da Matera uno stimolo ulteriore a lavorare in questa direzione e a rafforzare quel lavoro di rete che coinvolge l’intera Basilicata nel percorso di candidatura della Città dei Sassi a capitale europea della cultura per il 2019’’.  
   
   
L´UMBRIA E "DON MATTEO" 9, GIOVEDÌ 20 MARZO "PILLOLA" SU TODI  
 
Perugia, 20 marzo 2014 - L´umbria, "cuore verde d´Italia", torna , giovedì 20 marzo, a promuovere le sue eccellenze e il suo "brand su Rai 1, in prima serata (ore 21.10): sarà un video di circa due minuti girato e dedicato a Todi a far conoscere ai milioni di telespettatori della fiction "Don Matteo" il patrimonio straordinario che vantano la città e l´intera regione. Prosegue così la nuova campagna promozionale della Regione Umbria che, in base agli accordi stipulati con la Rai e con la Lux Vide, la società che produce la serie televisiva nata e "cresciuta" in Umbria, prevede la realizzazione e la messa in onda di video su alcune delle realtà più significative della regione, che precedono ciascuna delle tredici puntate della nona edizione. Ambientata in Piazza del Popolo, a Todi, la "pillola" di è la decima: le precedenti hanno riguardato Spoleto, Orvieto, Città di Castello, la pista ciclabile Spoleto-assisi, Gubbio, Terni, il lago Trasimeno, Narni, Foligno e la Giostra della Quintana.  
   
   
PASSATO E FUTURO NEL CINEMA A MATERA PER EUROPEAN FILM  
 
Matera, 20 marzo 2014 - Lavori dell’ European Film Academy (Efa), che terrà a Matera dal 20 al 23 marzo i lavori del consiglio di amministrazione, per approfondire temi, attivare progetti sul mondo della “Settima Musa’’, con iniziative collaterali previste dal programma “Matera Basilicata Cantiere Cinema’’ che guardano al passato e al futuro, aggiungendo curiosità e passione a un settore che può portare valore aggiunto all’economia locale. , in concomitanza con l’arrivo dei componenti del consiglio di amministrazione dell’Efa, presieduto da Wim Wenders la presentazione ai giornalisti giovedì 20 marzo alle 11.00 a Palazzo Lanfranchi della mostra “La grande Bellezza della cineteca lucana’’, che da sabato e fino al 4 maggio raccoglierà in sette sezioni cimeli, attrezzature, materiale documentali raccolti dal lucano Gaetano Martino. La mostra è stata curata dalla Soprintendenza per i beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata e della Lucana Film Commission . E il futuro si chiama musica con le produzioni del Conservatorio musicale “Egidio Romualdo Duni’’ che ha riservato , per le 19.30 di venerdì 21 marzo, una accoglienza agli ospiti del Board e agli appassionati al suono delle musiche da film come “La Strada’’ di Fellini, eseguite dal balcone di Palazzo Ridola e un saggio omaggio dell’applicazione di musica elettronica alle immagini . L’esibizione promossa dal direttore Saverio Vizziello, avverrà nella sala Nino Rota, il noto compositore e primo direttore della istituzione dal 1961 al 1969, dove gli allievi dei corsi innovativi e il professor Fabrizio Festa offriranno un saggio davvero interessante di quanto prodotto finora, con quattro film, e delle applicazioni della musica al mondo della cinematografia legando suoni, grafica, immagini e video. Per il cda dell’Efa, che annovera l’italiana Adriana Chiesa Di Palma, i registi Krzystof Zanussi, Agnieska Holland, produttori David Mackenzie, Mike Downey, Antonio Saura, Roberto Cicutto, Helena Danielsson, Ilann Girard, Stephan Hutter, Dagmar Jacobsen, Cedomir Kolar,rebecca O’brien, Goran Paskaljevic, Antonio Perez Perez, Marek Rozenbaum, Jani Thiltgese, Marion Doring, tanti utili spunti magari per un progetto che coinvolga giovani e territorio e sostenga il rilancio del mondo del cinema dando continuità all’iniziativa, promossa dalla Camera di Commercio di Matera nell’ambito dei programmi di internazionalizzazione, che ha coinvolto in un proficuo lavoro operativo, Regione e Apt di Basilicata, Comune e Provincia di Matera, Soprintendenza per i beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata, Comitato Matera 2019, Conservatorio Statale di Musica “E. R. Duni” di Matera, Lucania Film Commission, Confcommercio e Confesercenti, associazioni culturali, aziende e soggetti locali e tutto quando ruota intorno al mondo del cinema. Un cinema di qualità come quello prodotto nel 1964 da Michelangelo Antonioni con “Deserto Rosso’’, che sarà proiettato - con ingresso libero- alle 19.45 sera al cinema Comunale. Mentre in serata, a partire dalle 21.00, presso il Vicolo Cieco di via Fiorentini, nel Sasso Barisano, la rassegna ‘’Proiezioni e interazione’’ l’incontro con i filmaker locali promosso da Rete Cinema Basilicata. Per turisti e appassionati l’invito a visitare le vetrine del centro, con l’apporto di Confcommercio e Confesercenti, che si trasformerrano in tanti schermi per ammirare manifesti, pellicole, foto e quanto ci porta al mondo del cinema e a quanto e non solo è stato girato a Matera. Un percorso che porta alla sala convegni della Camera di commercio dove da lunedì 17 e fino al 21 marzo, negli orari di ufficio, il pubblico potrà ammirare la mostra fotografica “Omaggio a Pier Paolo Pasolini- Il Vangelo Secondo Matteo’’ a cura dell’Associazione culturale materana intitolate al registra e scrittore friulano. “Agli ospiti del board dell’Efa – ha detto il presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli- vanno il benvenuto e gli auguri di buon lavoro in una città, che continua a offrire spunti interessanti per le produzioni cinematografiche di qualità e per le iniziative che intende mettere in campo per promuovere territorio e turismo e valorizzare le tante professionalità, che si sono distinte in questi anni e in diversi settori. Da Matera uno stimolo ulteriore a lavorare in questa direzione e a rafforzare quel lavoro di rete che coinvolge l’intera Basilicata nel percorso di candidatura della Città dei Sassi a capitale europea della cultura per il 2019’’.  
   
   
BIBLIOTECHE: PER BERGAMO CI SONO RISORSE  
 
Milano, 20 marzo 2014 - "Regione Lombardia ribadisce che le risorse per l´interprestito bibliotecario della provincia di Bergamo ci sono e saranno stanziate in fase di assestamento di Bilancio, come già anticipato da tempo". Lo dice l´assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia Cristina Cappellini, dopo polemiche sollevate da alcuni esponenti del Pd di Bergamo, relative alla difficile situazione economica del sistema bibliotecario orobico". "Regione Lombardia - ha concluso l´assessore - in modo responsabile avrebbe ufficializzato la concessione dello sforzo finanziario solo quando questo sarebbe stato reso effettivo in assestamento di Bilancio, perché la Giunta Maroni è abituata così: prima si fanno i fatti e poi si comunicano ufficialmente".  
   
   
AD AVELLINO “CARO ADAMO”: UN LIBRO PER AVVIARE UN CONFRONTO SULLA DONNA TRA CULTURE E RELIGIONI DIVERSE  
 
 Avellino, 20 marzo 2014 - L’universo femminile osservato da mille angolature. Vari spunti di riflessione da mondi e culture anche diverse. Lo spunto sarà l’ultimo libro di Carlo de la Ville sur Illon, psicologo-psicoterapeuta, dirigente psicologo dell’Asl Na 3 Sud, consulente tecnico per il Tribunale, dal titolo “Caro Adamo – cronache di donne e storia” per la Grauseditore Tracce. Si partirà da questo testo che ripercorre il lungo cammino delle donne, intrapreso all’origine della storia dell’umanità e che continua ancora oggi. Un percorso verso l’emancipazione e i diritti che è stato lungo e cruento durante il ‘900, il secolo che viene analizzato dall’autore attraverso i suoi racconti “portati avanti da un uomo che ama le donne e la loro forza”. Il libro, patrocinato dal Consiglio regionale della Campania – Commissione regionale per le Pari Opportunità - , darà modo di avviare un dibattito che proporrà l’argomento sotto diversi punti di vista. Al Caffè Letterario di Avellino, infatti, (giovedì 20 marzo, con inizio alle 18), ci sarà Ornella Petillo, presidente di “Più Ari”. A lei il compito di parlare, in particolare, della violenza sulle donne e del progetto di aprire una casa rifugio per le donne. Joseph Ayina, presidente dell’associazione “Amici del Camerun”, ci potrà esporre il ruolo della donna in Africa ed anche il ruolo della donna secondo la religione degli Evangelisti, essendo lui un Pastore molto carismatico. Isabella De Asmundis, viceprocuratore onorario, approfondirà il tema del mobbing, mentre il consigliere comunale Adriana Percopo c’illustrerà i progetti del Comune di Avellino sul tema. Sarà logicamente ospite anche l’autore del libro.  
   
   
IL MINISTRO DI BENI CULTURALI E TURISMO DARIO FRANCESCHINI HA FIRMATO IL PROVVEDIMENTO CHE APPROVA LA PRESELEZIONE DELLE SEI CITTA´ ITALIANE: CAGLIARI, LECCE, MATERA, PERUGIA, RAVENNA E SIENA  
 
Potenza, 20 marzo 2014 - E´ stato firmato dal ministro di beni culturali e turismo Dario Franceschini il decreto che approva la preselezione delle sei citta´ italiane candidate a Capitale europea della cultura 2019: Cagliari, Lecce, Matera, Perugia, Ravenna e Siena. Lo ha reso noto il ministero, precisando che l´approvazione segue l´incontro avvenuto lo scorso 13 marzo tra i rappresentanti della Commissione Europea, Dg Istruzione e Cultura e il Segretario generale del Ministero. Nell´incontro, riferiscono sempre dal Mibact, e´ stata verificata la regolarita´ della procedura di pre-selezione e sono stati forniti tutti i chiarimenti richiesti. Il Mibact procedera´ ora alla pubblicazione degli atti e comunichera´ alle citta´ pre-selezionate le modalita´ delle successive attivita´ da svolgere. Il Ministro e la Commissione, sottolineano dal ministero della cultura, concordano nel giudicare "straordinario il risultato che l´Italia ha conseguito con le 21 candidature proposte. La ricchezza della progettazione elaborata costituisce un patrimonio che occorre valorizzare mettendo in atto tutte le azioni possibili per la realizzazione dei progetti".  
   
   
ARRIVA MOVIO, STRUMENTO INNOVATIVO PER LA CREAZIONE DI MOSTRE VIRTUALI ONLINE REALIZZATO DALL’ ICCU GRAZIE AL CONTRIBUTO DI FONDAZIONE TELECOM ITALIA  
 
Roma, 20 marzo 2014 - Istituto centrale per il catalogo unico (Iccu) e Fondazione Telecom Italia hanno presentato a Roma presso la Biblioteca nazionale centrale lo strumento Movio, un innovativo kit open source con cui archivi, biblioteche e musei ma anche soprintendenze, università, scuole ed associazioni possono realizzare mostre virtuali per dare risalto ai propri capolavori e valorizzare il patrimonio meno noto, molto spesso poco visibile per mancanza di mezzi, personale e risorse, nonché di occasioni per essere presentato. In particolare, il nuovo applicativo è stato realizzato dall’ Iccu, da sempre impegnato nella diffusione dell’uso delle tecnologie digitali per i beni culturali, grazie al contributo di Fondazione Telecom Italia che, con il proprio Bando sui “Beni invisibili” del 201o, ha inteso finanziare iniziative di rilancio dei beni culturali invisibili, oggetti e luoghi inaccessibili, ma anche tradizioni di conoscenze, competenze, abilità, tecniche a rischio di declino. Movio è stato selezionato su oltre 300 progetti arrivati a Fondazione Telecom Italia per il suo Bando in quanto affronta il tema dei beni invisibili da un’ottica particolare: nel nostro Paese ci sono infatti diversi eventi espositivi e mostre, realizzati da soggetti culturali, che potrebbero non avere mai una diffusione efficace attraverso il web. Il progetto Movio, coordinato dall´Iccu, si rivolge quindi a tutte le istituzioni culturali pubbliche e private che mettono in atto strategie di valorizzazione e divulgazione della conoscenza attraverso: • la realizzazione di eventi espositivi e mostre temporanee aperte al territorio; • l´uso di siti, portali e applicazioni web in grado di rappresentare efficacemente l´identità e l´attività dell´istituto e attuare strategie di informazione e divulgazione culturale e scientifica; • la collaborazione di figure professionali interne o consulenti esterni (curatori museali, archeologi, storici dell’arte, archivisti, bibliotecari, grafici, web designer, redattori web, tecnici informatici ecc.) specificamente dedicati alle attività della valorizzazione e divulgazione della conoscenza. I principali obiettivi di Movio sono: • maggior alfabetizzazione informatica di tutte le figure professionali coinvolte nella valorizzazione dei beni culturali, nonché fruizione dei contenuti culturali da parte degli utenti remoti, in qualsiasi momento, luogo e tempo, favorendo ove possibile il coinvolgimento diretto degli utenti nell’arricchimento dei contenuti culturali digitali proposti dalle istituzioni; • diffusione in rete di contenuti culturali digitali afferenti a capolavori noti, ma soprattutto a beni culturali generalmente poco fruibili o addirittura “invisibili”, tramite oggetti digitali diversificati (testi, immagini, audio, video, 3D, animazioni ecc.) e tecnologie che favoriscono l’interazione con l’utenza. Movio è concepito così come uno strumento per promuovere l’accessibilità e la fruibilità dei contenuti culturali digitali di una mostra, itinerario o percorso culturale da presentare come "mostra virtuale", uno spazio che guida alla scoperta delle opere e consente al fruitore di creare propri percorsi e chiavi di lettura differenti da quelli proposti dal curatore, allargando l’orizzonte delle proprie conoscenze. L’idea di Movio ha raccolto ampi consensi ben prima della sua concretizzazione; alle due realizzazioni pilota previste dal progetto ad opera dell’Archivio Storico della Fondazione Telecom Italia e del Museo Centrale del Risorgimento, se ne sono infatti aggiunte altre già realizzate da parte della Biblioteca Universitaria Alessandrina, della Biblioteca Universitaria di Pavia, dell’Area Servizi Culturali della Regione Lazio, dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, o ancora in fase di realizzazione da parte dell’Archivio Storico e Museo Aziendale della Birra Peroni, dell’Istituto Centrale per gli Archivi, della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, dell’Istituto Luigi Sturzo, della Soprintendenza Spsae e Polo Museale della Città di Roma, del Museo nazionale di Castel Sant’angelo, dell’Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico (Isma) del Cnr e dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Ma a questo primo elenco, molte altre mostre si aggiungeranno nei prossimi mesi… Come tutti i progetti finanziati Fondazione Telecom Italia, anche questa iniziativa ha una forte valenza tecnologica in quanto offre l’occasione di sviluppare un’interazione tra nuove tecnologie, innovazione e cultura. Movio viene definito un kit perché non è solo un software, ma un insieme di strumenti e servizi. Per realizzare le proprie mostre virtuali, le istituzioni culturali hanno infatti a disposizione: • un software open source, Cms Movio, con cui si può realizzare e rendere fruibile la mostra virtuale; • Movio App, applicazione di Movio che consente una visualizzazione su strumenti mobili, smartphone, tablet Android e Ios con template personalizzati per questo tipo di dispositivi. Il kit include anche il servizio web, gestito dall’Iccu, Movio-hub, utilizzabile anche su mobile che costituisce il catalogo delle mostre digitali realizzate con Movio, aggiornato automaticamente attraverso procedure d’interoperabilità. Inoltre, registrandosi al servizio anche le istituzioni che non hanno realizzato mostre digitali con Movio potranno pubblicizzare le mostre reali in corso, compilando sintetiche schede informative corredate di media digitali e trailer che il fruitore potrà integrare con proprie recensioni. Il software Movio è pensato come un Scms (Semantic Content Management System) open source che consente la creazione, gestione e manutenzione di pagine web, di un minisito e di app personalizzati sulle specifiche di mostre temporanee, stabili o nate per il web. I contenuti digitali potranno essere facilmente inseriti anche da redattori che non dovranno avere conoscenze informatiche particolari, e fruiti da utenti remoti che avranno a disposizione una piattaforma di amministrazione facile all’utilizzo, accessibile e multilingue. Il software, sviluppato in modalità totalmente open source e distribuito gratuitamente, è stato pensato come un contenitore che integra strumenti diversi al servizio dei curatori delle mostre: da diversi tipi di gallerie fotografiche, alla timeline, alle mappe interattive, allo storyteller. Un aspetto particolarmente innovativo è costituito dal cosiddetto ontology builder, attraverso il quale il curatore avrà uno strumento per costruire la mappa concettuale dell’esposizione e consentire all’utente di comporre percorsi cognitivi personali con i contenuti predisposti per la mostra. L’ontology builder risponde alle esigenze sia dell’utente che esplora la mostra in modo superficiale, sia dell’utente interessato ad approfondire i singoli temi. Cms Movio è predisposto per il multilinguismo: se attualmente il pannello di amministrazione è disponibile in italiano e in inglese, la mostra digitale, se tradotta, può essere visualizzata in qualsiasi lingua dall’utente finale. Movio è distribuito con licenza di software libero creata dal Massachusetts Institute of Technology (Mit) che ne consente ampie modalità di riutilizzo. Il codice del software sarà anche rilasciato su piattaforme di distribuzione di software open source. A completamento del kit vi sono corsi di formazione in presenza, tutorial online e supporto agli istituti - anche oltre la fine del progetto - che intendono usare Movio. Le informazioni sul progetto, i codici per installare il Cms, la manualistica e il calendario dei corsi verranno periodicamente aggiornati sul sito dedicato: www.Movio.beniculturali.it    
   
   
IL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO COME STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ TERRITORIALE  
 
Venezia, 20 marzo 2014 - Siti archeologici come elemento costitutivo e identitario di una comunità e perciò indispensabili per una pianificazione del territorio integrata che ne valorizzi le potenzialità non solo culturali, ma anche paesaggistiche, turistiche ed economiche. Il patrimonio archeologico, in altre parole, può essere volano di attrattività e competitività delle comunità locali se opportunamente governato. È quanto emerso a Venezia al convegno “Archeologia, territorio, cultura: verso il Parco archeologico dell’Alto Adriatico” che presentava i risultati della ricerca “Metaprogetto” sviluppata dalle università di Padova, di Ca’ Foscari e Iuav nell’ambito del progetto europeo Parsjad–parco archeologico dell’Alto Adriatico, di cui la Regione del Veneto è capofila. Come ha illustrato Clara Peranetti del Settore Progetti strategici e politiche comunitarie della Regione, “la visione multisettoriale e multidisciplinare dello studio offre una metodologia innovativa di pianificazione a supporto delle pubbliche amministrazioni e degli operatori del settore culturale, fornendo una quarantina di buone prassi gestionali e spunti pratici”. I responsabili scientifici della ricerca, l’archeologo Sauro Gelichi dell’ateneo veneziano Ca’ Foscari, il geologo Paolo Mozzi dell’università di Padova, l’architetto Domenico Patassini dello Iuav di Venezia e l’economista Fabrizio Panozzo hanno predisposto un prototipo di pianificazione, partendo dal concetto di archeologia preventiva, che tutela il bene archeologico non a posteriori ma a priori, attribuendogli un valore in sé come sistema, e dall’interazione tra archeologica e geomorfologia del territorio, utilizzando tecniche diagnostiche come il telerilevamento. L’ottica è quella infatti di considerare non il sito archeologico in sé ma come parte di un paesaggio nel suo insieme. Il suggerimento dei ricercatori a chi gestisce siti e musei archeologici è di orientarsi maggiormente al “cliente” del sito e del museo puntando all’interazione tra visitatore e bene culturale, nella prospettiva di aumentare da un lato le visite dall’altro la consapevolezza e la conoscenza del patrimonio archeologico. Il principio è che la fruibilità di un bene culturale non è in contrasto con la valorizzazione e la tutela del bene stesso, anzi. L’area campione oggetto dell’indagine è quella delle province venete che si affacciano sull’Adriatico, dal Po al Tagliamento, con siti come Adria, Ariano Polesine, Altino, Jesolo, Concordia Sagittaria ricchi di evidenze archeologiche. In particolare è stata presa a modello l’esperienza del laboratorio di pianificazione culturale ad Altino, nel Veneziano, che ha studiato un sistema di valorizzazione estesa che pone il territorio altinate come nodo di itinerari culturali, turistici, ricettivi, in cui il polo museale-archeologico interagisce con le attività produttive, come quelle agricole con i prodotti enogastronomici, ricettive e commerciali. E’ seguita una tavola rotonda moderata da Vincenzo Tiné, Soprintendente per i beni archeologici del Veneto, a cui hanno partecipato, tra gli altri, Italo Candoni di Confindustria Veneto, Marco Tamaro della Fondazione Benetton Studi Ricerche, Irena Lazar dell’Università di Capodistria, insieme agli amministratori dei Comuni di Ariano nel Polesine, Concordia Sagittaria e Quarto d’Altino. I risultati della ricerca sono raccolti nel libro Archeologia e paesaggio nell’area costiera veneta: conoscenza, partecipazione e valorizzazione, disponibile in versione cartacea fino ad esaurimento copie, elettronica scaricabile dal sito del progetto Parsjad e, prossimamente, in versione e-book. Il progetto Parsjad, finanziato dal Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-slovenia 2007-2013, si pone l’obiettivo generale di valorizzare il patrimonio archeologico dell’area costiera dell’Alto Adriatico, dal litorale emiliano a quello sloveno, in un’ottica unitaria e transfrontaliera.  
   
   
CULTURA: UDINE CAPITALE DELLA MUSICA LITURGICA PER TRE GIORNI  
 
Trieste, 20 marzo 2014 - Qualità della manifestazione, ma anche e soprattutto, in special modo quest´anno, capacità di dare attenzione ai riti di fedi che hanno un´unica origine e sono alla base della nostra identità europea. Per l´assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti sono questi gli elementi che fanno della tre giorni di musica corale liturgica che avrà luogo nel Duomo di Udine dal 3 al 5 aprile, un´iniziativa "in cui la Regione è parte attiva nella sua realizzazione, affinché sia data certezza alla sua continuità nei prossimi anni". Torrenti ha partecipato alla presentazione di "Ad Vesperas. Tre sere di musica dello spirito" assieme a don Alessio Geretti, delegato alla cultura dell´Arcidiocesi di Udine, a Cristiano Dell´oste e Gabriele Massarutto, rispettivamente direttore artistico e presidente del Coro del Friuli Venezia Giulia, e Federico Pirone, assessore alla Cultura del Comune di Udine. L´assessore Torrenti ha evidenziato l´altissima qualità dell´evento, che da tre anni unisce la Pastorale della Cultura dell´Arcidiocesi ed il Coro del Friuli Venezia Giulia in un progetto di grande spessore artistico e di sempre maggior respiro, che questa volta offre al capoluogo friulano la possibilità di diventare la capitale europea della musica sacra, concetto sottolineato dall´esecuzione nella sua cattedrale di tre vesperi legati rispettivamente alla tradizione liturgica cattolica, luterana e ortodossa. Ricordando come già Trieste sia, per antica tradizione, al centro di un ampio confronto tra religioni diverse, Torrenti ha evidenziato l´importanza dell´allargamento di tale confronto al capoluogo friulano grazie ad un evento artistico e religioso che, è stato detto, nelle scorse edizioni ha ottenuto "un successo da stadio". Come ha ricordato don Geretti, che ha notato quanto lo spazio della preghiera e quello dell´arte siano le uniche oasi di diplomazia ancora possibili, il nucleo ispiratore della manifestazione sarà la preghiera al calare della sera, un momento che coincide con l´inizio della creazione, la rivelazione dell´Eterno ad Elia e la deposizione del Cristo dalla Croce tra le braccia della Madonna. Protagonista della prima serata sarà il Coro del Friuli Venezia Giulia, scelto dal Maestro Riccardo Muti per il grande concerto del Centenario della Grande Guerra, che il 3 aprile eseguirà il Vespro della Beata Vergine di Monteverdi ed il 6 sarà a Vienna per partecipare, con lo Stabat Mater di Rossini, al Fest der Stimmen. Il giorno dopo (4 aprile) sarà la volta del Westminster Cathedral Choir, che si esibirà in "Da Byrd a Holst, musiche per un Choral Evensong" e la rassegna si concluderà con il Coro da Camera di San Pietroburgo, che canterà il Vespro op. 37 di Sergej Rachmaninov e che per quest´esecuzione ha vinto il Grammy Award. Anche quest´anno, come nelle edizioni passate, i concerti saranno ad ingresso gratuito, ma chi vorrà potrà lasciare un´offerta libera in cambio del programma della serata.  
   
   
L’INAUGURAZIONE DEI MUSEI CIVICI A PALAZZO BUONACCORSI DI MACERATA E DEL MUSEO DELL’ALTO MEDIOEVO AL FORTE MALATESTA DI ASCOLI PICENO .  
 
Ancona, 20 marzo 2014 - A primavera si festeggiano, in occasione delle Giornate del Fai, due eventi importanti per la cultura delle Marche: il 21 marzo si apriranno le sale dedicate all’arte antica nel piano nobile del palazzo Buonaccorsi nel centro storico di Macerata mentre il 22 verrà inaugurato il Museo dell’Alto Medio Evo al Forte Malatesta di Ascoli Piceno. Grande soddisfazione da parte dell’assessore alla Cultura, Pietro Marcolini, nel presentare le novità, affiancato da Stefania Monteverde, assessore alla Cultura di Macerata, Guido Castelli, Sindaco di Ascoli Piceno, Stefano Papetti, curatore delle collezioni comunali di Ascoli Piceno, e dai soprintendenti ai Beni architettonici, storici, artistici, Stefano Gizzi e Pierluigi Salvati. “Due eventi – ha detto Marcolini - valorizzano due grandi musei della regione in due capitali dell’arte italiana: l’apertura delle nuove sale a Macerata e l’allestimento del nuovo museo di Ascoli Piceno rappresentano l’importanza di investire in cultura per implementare l’offerta complessiva delle nostre città d’arte. I musei ne sono il cuore pulsante insieme alle biblioteche, sono il luogo dove il passato si racconta e si trasforma ogni volta. Le Marche si presentano con due strutture rinnovate, nel cuore di splendide città che li custodiscono, capaci di richiamare e attrarre visitatori per il loro valore estetico e architettonico, per la qualità del restauro e per la ricchezza delle opere. Un impegnativo lavoro che ha comportato, oltre ad una campagna di restauri e di studi, la creazione di accurati strumenti informativi, anche multimediali, che invitano il visitatore a conoscere i segreti e la storia delle collezioni. Questo chiediamo ai musei delle Marche: di aprirsi e raccontarsi e tutti insieme lo faranno in occasione di Grand Tour Musei Marche il 17 e 18 maggio”. I Musei civici a Palazzo Buonaccorsi di Macerata L’allestimento delle nuove sale dedicate all’arte antica nel piano nobile del palazzo Buonaccorsi di Macerata, sede dal 2009 dei musei civici, rappresenta il risultato più significativo di un progetto pluriennale che vede il Comune di Macerata impegnato, con il sostegno della Regione Marche, nella creazione di un grande polo museale all’interno dello storico palazzo Buonaccorsi, noto soprattutto per la monumentale Galleria dell’Eneide. Fastoso esempio di ambiente tardo barocco, con affaccio su una vasta terrazza che spazia verso le colline e il mare, la Galleria dell’Eneide, creata dal conte Raimondo Buonaccorsi nei primi decenni del ‘700, diventa ora il momento conclusivo e culminante del nuovo allestimento museale. Le opere dei secoli Xv - Xviii appartenenti alle collezioni del Comune di Macerata, vengono esposte sull’intero piano nobile dell’edificio, lungo una scenografica sequenza di sale riccamente rifinite e decorate, fino al vasto salone ornato dei dipinti ispirati al poema virgiliano, che colpì negli anni Sessanta lo storico dell’arte Francis Haskell per l’estrema varietà dello schema decorativo, la profusione di marmi policromi, la straordinaria ricchezza dell’insieme. Raimondo Buonaccorsi (1669 - 1743) figura dunque a ragione nel novero di quei gentiluomini di provincia che con il loro diffuso collezionismo crearono una fittissima rete di rapporti fra artisti, territori e società aristocratica dalla piena età barocca fino alle soglie dell’illuminismo. Dispersa la restante parte della collezione Buonaccorsi che si trovava nel palazzo, il piano nobile ospita oltre un centinaio di opere, in parte provenienti da chiese e conventi e, in maggior numero, da collezioni private giunte in tempi diversi ad incrementare la pinacoteca civica, che fu ufficialmente istituita nel 1860 dopo il lascito del pittore e architetto maceratese Antonio Bonfigli (1806- 1865 ) e condivise, per quasi un secolo e mezzo, la sede dell’antico collegio dei gesuiti con la biblioteca cittadina. Vero nuovo museo della città, il piano nobile di palazzo Buonaccorsi propone un percorso ordinato cronologicamente, a partire dalle testimonianze artistiche quattrocentesche, fra cui la piccola Madonna con Bambino di Carlo Crivelli che resta l’opera più nota della collezione, passando attraverso episodi peculiari della storia cittadina, come l’accademia dei Catenati, cenacolo di umanisti sorto nel 1574 che nella sua lunga parabola annoverò fra i propri adepti anche Torquato Tasso, fino alla ricca campionatura da raccolte private di carattere aristocratico ( la collezione Ciccolini) o professionale, quale la già ricordata collezione Bonfigli. L’originale proposta del nuovo museo, scaturisce dal dialogo fra la suggestione degli ambienti dell’antico appartamento e l’offerta di un articolato percorso storico che delinei le vicende dell’arte e del collezionismo cittadino. Il Museo dell’alto medioevo al Forte Malatesta di Ascoli Piceno Il Comune di Ascoli Piceno, in collaborazione con il Mibac, ha provveduto ad allestire al terzo piano del Forte Malatesta il Museo dell’Alto Medioevo dove, insieme ai corredi funerari longobardi rinvenuti a Castel Trosino, sarà possibile ammirare anche le oreficerie gote di Arquata del Tronto e numerosi reperti scultorei altomedievali appartenenti al Lapidario del Comune. Nei suggestivi ambienti progettati da Antonio da Sangallo il Giovane, recentemente restaurati a cura dello Stato, viene proposto un interessante allestimento che, per la presentazione dei manufatti esposti, si avvale di moderni supporti multimediali che consentono al visitatore di fruire di una visione particolareggiata degli oggetti, di una accurata presentazione del contesto di rinvenimento e di vari approfondimenti di natura tecnica. Attraverso un articolato sistema di touch-screens, disposti accanto alle vetrine lungo tutto il percorso espositivo è dunque possibile creare una coinvolgente interazione con i reperti volta a ricostruire lo stile di vita, il vestiario e le armi in uso presso le popolazioni longobarde insediate nel territorio ascolano. La visita al Museo inizia con un video che illustra la storia del ritrovamento e della campagna di scavo condotta nel 1893-1896 e si conclude con un altro filmato che, attraverso rilievi, fotografie d’epoca e disegni ricostruisce le alterne vicende del “Tesoro Longobardo di Castel Trosino”. Tra i manufatti presentati, una sepoltura femminile ed una maschile caratterizzate da un ricco corredo che qualifica i defunti come personaggi di alto rango: i finimenti per la cavalcatura e la ricca cintura guarnita con puntali in oro, testimoniano l’altissima qualità tecnica della tradizione orafa longobarda e le fibule a disco ornate in filigrana e le collane in pasta vitrea completate da pendenti in oro, consentono di documentare il grande fascino che la tradizione bizantina ha esercitato sui Longobardi. Nel corso di una recente rivisitazione dello scavo effettuata nel 2001, sono stati riportati alla luce altri monili come un raro anello–sigillo d’oro usato dai nobili longobardi, orecchini a cestello e fibule auree che vengono presentati accanto ai reperti rinvenuti in occasione del primo intervento. Informazioni www.Musei.marche.it