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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Aprile 2012
NUOVO MOTORE PUÒ TAGLIARE I COSTI DELL´ESPLORAZIONE SPAZIALE  
 
Bruxelles, 26 aprile 2012 - Un team europeo di ricercatori guidato dalla Scuola politecnica federale di Losanna (Epfl) in Svizzera ha sviluppato un prototipo di un nuovo motore ultracompatto che permetterà ai satelliti piccoli di viaggiare al di là dell´orbita della Terra. L´obbiettivo di questo nuovo motore è quello di rendere meno costosa l´esplorazione spaziale. Questo risultato è stato ottenuto dal progetto Microthrust ("Microelectromechanical systems (Mems)-based electric micropropulsion for small spacecraft to enable robotic space exploration and space science"), che è supportato nell´ambito del tema Spazio del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue con 1,9 milioni di euro. Il motore compatto pesa solo poche centinaia di grammi ed è progettato specificamente per spingere piccoli satelliti, con peso tra 1 e 100 kilogrammi. Il propulsore convenzionale può cambiare orbita attorno al nostro pianeta e viaggiare verso destinazioni più lontane, ma solitamente viene usato per veicoli spaziali grandi e costosi. I ricercatori affermano che il loro prototipo verrà usato probabilmente su Cleanspace One, un satellite che sta venendo attualmente sviluppato presso l´Epfl e che farà pulizia dei detriti spaziali, oltre che su Olfar, uno sciame di nanosatelliti olandesi in grado di registrare segnali a radio frequenza ultra bassi sul lato lontano della Luna. Il prototipo pesa solo circa 200 grammi, compreso il carburante e l´elettronica di controllo. Il motore può essere montato su satelliti con dimensioni minime di 10 x 10 x 10 centimetri cubi. Inoltre esso è molto efficiente. "Attualmente i nanosatelliti sono bloccati nelle loro orbite. Il nostro obbiettivo è quello di liberarli," ha detto Herbert Shea, direttore del Microsystems for Space Technologies Laboratory dell´Epfl e coordinatore del progetto Microthrust. La ricerca sullo sviluppo di piccoli satelliti si è intensificata nell´ultimo periodo, principalmente per i bassi costi di produzione e lancio. Il costo per i satelliti piccoli è di circa mezzo milione di dollari statunitensi; il prezzo per quelli più grandi ammonta a centinaia di milioni. Il problema con i nanosatelliti era la mancanza di un sistema di propulsione efficiente ... Almeno fino ad ora. Il nuovo mini motore non brucia combustibile ma un liquido "ionico", e in questo progetto si tratta del composto chimico liquido Emi-bf4, che è usato sia come solvente che come elettrolito. Esso è composto da ioni, molecole elettricamente cariche, che vengono estratte dal liquido e quindi espulsi per generare la spinta. Il carburante si espelle e non si brucia. "Noi abbiamo calcolato che per raggiungere l´orbita lunare, un nanosatellite del peso di 1 kilogrammo con il nostro motore viaggerebbe per circa 6 mesi e consumerebbe 100 millilitri di carburante," ha detto Muriel Richard, scienziato presso il Centro spaziale svizzero dell´Epfl. "Il nostro prototipo ha però ancora alcuni problemi di flusso alle estremità dell´ugello che potrebbero causare dei corto circuiti," ha concluso il dott. Shea. A questo studio hanno contribuito anche ricercatori provenienti da Paesi Bassi, Svezia e Regno Unito, membri del consorzio Microthrust. Per maggiori informazioni, visitare: Epfl: http://www.Epfl.ch/  
Microthrust: http://microthrust.Live.valentnet.nl/home/93-23.aspx  
 
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA APPROVA L´ESTENSIONE DEL REGIME DI AIUTO FRANCESE PER LA CREAZIONE DI VIDEOGIOCHI  
 
Bruxelles, 26 aprile 2012 - La Commissione europea ha autorizzato la Francia a prorogare un regime di credito d´imposta per la creazione di video game, in quanto mira a promuovere la cultura. La Commissione ritiene che questo regime, con un bilancio stimato di € 45 milioni l´anno, sta contribuendo a orientare la produzione di videogiochi verso progetti con contenuti culturali, in linea con le norme sugli aiuti di Stato. Joaquín Almunia, vicepresidente della Commissione responsabile della politica della concorrenza, ha dichiarato: ´Il credito d´imposta francese ha permesso di supportare un´ampia varietà di cultura orientati progetti nel settore dei video giochi, senza alterare le condizioni di concorrenza in misura contraria al comune interesse. Sono lieto di approvare la proroga del regime. ´ Nel 2008 la Francia ha introdotto un credito d´imposta del 20% delle spese per la progettazione e la creazione di videogiochi con contenuti culturali, fino ad un massimo di € 3 milioni di euro d´affari all´anno. Lo schema è aperto a produttori di videogiochi in modo permanente con sede in Francia, tra le imprese europee.La Commissione ha approvato il regime nel dicembre 2007 (cfr. Ip/07/1908 ). Per poter beneficiare del credito d´imposta, i videogiochi devono soddisfare diversi criteri. In particolare, devono essere sia un adattamento di un´opera esistente di origine europea o rispondere a una prova di qualità e originalità del concetto e il contributo per l´espressione della diversità culturale europea e la creatività.Questi due criteri mirano a garantire che il credito d´imposta si applica solo ai videogiochi che sono prodotti culturali. A parte il periodo di applicazione e le dimensioni del bilancio, stimato questa volta a € 45 milioni di Eur l´anno, tutte le condizioni rimangono identiche a quelle stabilite nella decisione del 2007. La durata del regime è stato prorogato a dicembre 2017.  
   
   
9ª CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLE RETI DI SENSORI CORPOREI INDOSSABILI E IMPIANTABILI  
 
Londra, 26 aprile 2012 - La nona conferenza internazionale sulle reti di sensori corporei indossabili e impiantabili (Bsn 2012) si svolgerà dal 10 al 12 maggio 2012 a Londra, nel Regno Unito. Negli ultimi anni la tecnologia delle reti di sensori corporei (body sensor network, Bsn) ha attirato l´interesse dei ricercatori sia del mondo accademico che industriale. Grazie allo sviluppo di innovativi biosensori indossabili/wireless/impiantabili, le applicazioni Bsn si estendono dal monitoraggio in vivo agli interventi sanitari, al fitness, al monitoraggio dello stile di vita, allo sport e alla sicurezza. L´evento esaminerà le questioni chiave e le soluzioni innovative nel campo della ricerca Bsn attuale e le future applicazioni. Prevede inoltre la partecipazione di relatori invitati, presentazioni e dimostrazioni. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Bsn2012.org/    
   
   
FESTIVAL DELL’ECONOMIA 2012: ONLINE L’ARCHIVIO DELLE PASSATE EDIZIONI COMODI, ACCESSIBILI, VELOCI DA RINTRACCIARE, EVENTI, FOTO E IMMAGINI A DISPOSIZIONE DI UN CLICK  
 
Trento, 12 aprile 2012 - Compie sette anni il Festival dell’Economia: dal suo esordio, nel 2006, Trento ha ospitato i più grandi pensatori del nostro tempo, insieme a Premi Nobel, intellettuali e ricercatori di grande fama. Le loro importanti testimonianze sono un prezioso patrimonio ora a disposizione di tutti: con un semplice click è possibile accedere a video con sottotitoli in italiano e inglese, podcast audio, fotografie e keynotes da scaricare e rivedere. Un motore di ricerca completo e avanzato, sviluppato con tecnologia semantica, consente una veloce fruizione e una facile consultazione. All’indirizzo http://archivio.Festivaleconomia.it  è disponibile un archivio (in via di implementazione) con una selezione dei contenuti di tutte le precedenti edizioni del Festival dell´Economia. Si tratta di un “repository” (una sorta di “magazzino dinamico”) in continua evoluzione, pensato per divenire la memoria storica del Festival, ma anche punto di riferimento per chi non ha potuto seguire direttamente gli eventi e/o desidera approfondire i temi trattati finora, potendoli seguire con più calma. Pensato anche per il mondo della scuola e dell´alta formazione, sempre alla ricerca di materiali di qualità da utilizzare come ausilio allo studio. Anche per questo si è posto l´accento in particolar modo sui contenuti multimediali (di più facile e veloce fruizione), arricchiti con la trascrizione del parlato, disponibile sia come sottotitolo durante la visione del video stesso che come testo a parte. Non mancano comunque altri materiali come le slide dei relatori, foto delle conferenze, testi o pubblicazioni con cui è possibile approfondire gli argomenti. Tutto il materiale testuale viene analizzato in modo omogeneo, con un innovativo motore di analisi semantica, appunto, in grado di “comprendere” il significato di parole e frasi in base al contesto e di estrarre una serie di concetti e metadati che permettono una fruizione più facile e precisa. La trascrizione del parlato diviene quindi ancor più importante permettendo l´analisi semantica dell´intera conferenza. L´archivio è organizzato attorno all´entità “conferenza”. Tutte le risorse disponibili per un determinato evento sono raggruppate sotto un unico “cappello”, etichettato con il titolo della conferenza ed una breve descrizione, attorno al quale sono proposti tutti i materiali disponibili: video, slide, foto, biografia dei relatori o altro. Si tratta di un progetto in costante sviluppo che prevede l´introduzione di servizi di fruizione innovativi ed una sempre maggior quantità di contenuti per il pubblico e gli addetti ai lavori. Www.festivaleconomia.it    
   
   
TELECOM: PRESENTATE LE LISTE DI CANDIDATI PER IL RINNOVO DEL COLLEGIO SINDACALE  
 
Milano, 26 aprile 2012 - Con riferimento all’Assemblea ordinaria degli Azionisti della Società, convocata per il giorno 15 maggio 2012 (unica convocazione) per deliberare – tra l’altro – sulla nomina del Collegio Sindacale, Telecom Italia informa che in data odierna (ultimo giorno per l’effettuazione dell’adempimento) sono state depositate tre liste di candidati. Lista presentata da Telco S.p.a. (partecipazione pari al 22,39% circa del capitale ordinario di Telecom Italia) Candidati alla carica di Sindaco effettivo: 1. Gianluca Ponzellini, nato a Varese il 7 febbraio 1947; 2. Salvatore Spiniello, nato a Siracusa il 26 aprile 1951; 3. Ferdinando Superti Furga, nato a Milano il 20 gennaio 1932; 4. Lelio Fornabaio, nato a Stigliano (Mt) il 16 giugno 1970; 5. Mario Ragusa, nato a Roma il 15 marzo 1963. Candidati alla carica di Sindaco supplente: 1. Ugo Rock, nato a Napoli il 14 marzo 1950; 2. Vittorio Mariani, nato a Milano il 19 dicembre 1938; 3. Luigi Merola, nato a Eboli (Sa) il 1° ottobre 1971; 4. Luca Novarese, nato a Savona il 16 giugno 1967. Lista presentata da Findim Group S.a. (partecipazione pari al 4,99% circa del capitale ordinario di Telecom Italia) Candidati alla carica di Sindaco effettivo: 1. Lorenzo Pozza, nato a Milano l’11 ottobre 1966. Candidati alla carica di Sindaco supplente 1. Massimiliano Carlo Nova, nato a Milano il 15 dicembre 1967. Lista presentata da un gruppo di società di gestione del risparmio e investitori istituzionali (partecipazione complessiva pari all’1,57% circa del capitale ordinario di Telecom Italia) Candidati alla carica di Sindaco effettivo: 1. Enrico Maria Bignami, nato a Milano il 7 maggio 1957; 2. Sabrina Bruno, nata a Cosenza il 30 gennaio 1965. Candidati alla carica di Sindaco supplente: 1. Roberto Capone, nato a Milano il 30 novembre 1955; 2. Franco Patti, nato a Palermo il 17 febbraio 1957. Nell’ambito della documentazione di presentazione della propria lista di candidati Telco S.p.a. Ha inoltre annunciato l’intenzione di proporre all’Assembla di stabilire in euro 135.000 il compenso annuo lordo per il Presidente del Collegio Sindacale e in euro 95.000 il compenso annuo lordo per ciascun Sindaco effettivo, diverso dal Presidente del Collegio Sindacale. Findim Group S.a. Così come le società di gestione del risparmio e gli investitori istituzionali presentatori di lista hanno dichiarato l’assenza di rapporti di collegamento con l’azionista di maggioranza relativa di Telecom Italia, Telco S.p.a. Le informazioni previste dall’art. 144-octies, comma 1, lettera a) del Regolamento Emittenti (in particolare: curricula vitae e dichiarazioni dei candidati) saranno messe a disposizione del pubblico presso la sede della Società, sul sito internet di Telecom Italia all’indirizzo www.Telecomitalia.com/assemblea nonché presso Borsa Italiana all’indirizzo www.Borsaitaliana.it  Si precisa che le comunicazioni degli intermediari attestanti la titolarità delle partecipazioni dichiarate dagli azionisti che hanno presentato (o concorso a presentare) le liste sopra riportate sono già pervenute alla Società.  
   
   
TRENTINO DIGITALE, LA PROVINCIA SEMPLIFICA E RIORDINA I RAPPORTI CON INFORMATICA TRENTINA  
 
Trento, 26 aprile 2012 - I grandi cambiamenti - e l´arrivo della fibra ottica in tutte le case dei trentini è da annoverare tra questi - hanno bisogno di condizioni semplici per affermarsi e aprire così una nuova era. E così la Provincia autonoma di Trento ha deciso, per mano della Giunta che ha votato il 20 aprile la delibera a firma del presidente Lorenzo Dellai, di "semplificare" la convenzione con Informatica Trentina e di renderla più aderente alla nuova riorganizzazione interna. Non a caso i nuovi referenti saranno i singoli Dipartimenti e non più la Casa Madre. Saranno loro, sulla base delle rispettive esigenze, a concordare il Piano di Interventi di Informatica Trentina. La delibera ribadisce anche l´azione sinergica che si dovrà sviluppare tra Informatica Trentina e Trentino Network al fine di creare il futuro digitale del Trentino. Le nuove direttive, emesse dalla Giunta provinciale nella seduta odierna, a Informatica Trentina e a Trentino Network inizieranno a tratteggiare quello che sarà il complesso quadro del futuro Trentino digitale, il grande ambiente che, grazie alla fibra ottica, abbraccerà l´intero territorio provinciale, aziende e famiglie. L´esecutivo provinciale, accogliendo la delibera a firma del presidente Lorenzo Dellai, chiede dunque a Informatica Trentina di "essere parte attiva" nel percorso digitale, semplificando e snellendo le procedure, ad incominciare proprio dalla convenzione che regola i rapporti con la Provincia autonoma di Trento. La stessa Provincia che, dopo aver adottato la riorganizzazione interna, indica nei Dipartimenti e nei loro dirigenti generali il punto di riferimento nella definizione, programmazione e implementazione degli interventi Ict. Sempre la Giunta provinciale ha condiviso con Informatica Trentina la costituzione di un data center unico che andrà ad ottimizzare la pluralità di strutture pubbliche frammentate sul territorio e consentirà non solo una importante evoluzione tecnologica, per ampliarne le potenzialità e rafforzarne le condizioni di sicurezza, ma la realizzazione di un progetto di condivisione degli investimenti e di contenimento dei costi di gestione per l’erogazione dei servizi. Il discorso analogo vale per Trentino Network: "Essere società di sistema - ricorda la Giunta - significa realizzare, garantire e rendere funzionali le necessarie infrastrutture per veicolare alla pubblica amministrazione trentina i processi e i flussi informativo di cui ha bisogno". Tra le due aziende si dovranno sviluppare le necessarie sinergie affinché i due patrimoni tecnici e scientifici consentano di vincere la sfida digitale che fino al 2018 attende il Trentino.  
   
   
UN CAVO SOTTOMARINO PER RICOLLEGARE HAITI AL RESTO DEL MONDO A DUE ANNI DAL DEVASTANTE TERREMOTO, UN PASSO AVANTI PER RIPRISTINARE CONDIZIONI DI NORMALITÀ NELL’ISOLA CARAIBICA, A PARTIRE DAL PROSSIMO MESE DI LUGLIO  
 
 Kingston, 26 aprile 2012 – A due anni dal devastante terremoto di magnitudo 7.0 della scala Richter che il 10 gennaio 2010 ha provocato migliaia di vittime e distrutto gran parte delle infrastrutture di Haiti, l’isola caraibica riacquista una preziosa normalità nei collegamenti con il resto del mondo: l’operatore Digicel, in collaborazione con Alcatel-lucent e Columbus Network, realizzerà un collegamento sottomarino della lunghezza di 200 km, con un investimento di 16 milioni di dollari. Il terremoto aveva infatti distrutto o severamente danneggiato gran parte della rete di comunicazioni di Haiti, compreso l’unico sistema di collegamento sottomarino, che fino ad oggi non ha potuto essere completamente ripristinato, con la conseguenza di una grave difficoltà di comunicazione dell’isola con il resto del mondo, sia per l’utenza aziendale sia per quella residenziale e governativa. Il progetto consiste nell’estensione del sistema Fibralink, installato in precedenza sempre da Alcatel-lucent, per la connessione costiera e terrestre da Kingston a Ocho Rios e Montego Bay in Giamaica, da dove si dipartono i collegamenti diretti con gli Stati Uniti attraverso l’integrazione con altri segmenti dell’infrastruttura di Columbus Networks. Verrà quindi reso disponibile un collegamento sottomarino di alta qualità in modo diretto con altri 21 paesi della regione, oltre che con gli Stati Uniti e con il grande nodo di interconnessione Internet posto in Florida. Digicel finanzia l’intero progetto e ha adottato le tecnologie di Alcatel-lucent e di Columbus Networks, dimostrando l’esperienza necessaria per completare il link ad alta capacità. “Siamo impegnati a promuovere lo sviluppo e il miglioramento continuo dell’infrastruttura di comunicazioni in tutta la regione, dove i tassi di adozione della banda larga crescono costantemente a tassi elevati”, ha sottolineato Paul Scott, presidente di Columbus Networks. “Questa crescita ci permetterà di migliorare la connettività a banda larga e in questo modo di fornire servizi broadband a costi competitivi ad una basta base della popolazione”.  
   
   
POSTEMOBILE, DISPONIBILE IL NUOVO PIANO “INFINITO” UNA RIVOLUZIONE NEL MONDO DELLE TARIFFE  
 
Roma, 26 aprile 2012 – Postemobile rompe gli schemi e lancia “Infinito”, il primo vero piano tariffario Tutto Incluso e senza limiti, disponibile da lunedì 23 aprile per clienti Privati e Liberi Professionisti titolari di Partita Iva, destinato a rivoluzionare il mondo delle tariffe di telefonia mobile. Il piano per i clienti Privati è “Zero Pensieri Infinito” e include chiamate senza limiti verso tutti i numeri fissi e mobili nazionali, senza scatto alla risposta, Sms senza limiti verso tutti i cellulari nazionali e 1 Gb/mese di navigazione da smartphone: tutto al costo mensile di 34€. Il Piano “Zero Pensieri Infinito” è disponibile sia per Sim Ricaricabili sia in versione Abbonamento ed è dedicato a tutti: ai i nuovi clienti che acquistano una nuova Sim entro il 30 giugno facendo contestualmente richiesta di portabilità del numero e ai già clienti Postemobile che possono richiedere il cambio del vecchio piano al costo di 8€. Inoltre attivando “Zero Pensieri Infinito” nella versione Ricaricabile il primo costo mensile è offerto in promozione a soli 14€ (dal mese successivo il costo mensile sarà quello standard di 34€/mese). I canoni saranno addebitati sul credito residuo della Sim ogni 31 giorni a partire dall’attivazione. In caso di credito insufficiente, le tariffe applicate saranno di 16 cent/min per le chiamate nazionali senza scatto alla risposta con tariffazione al secondo e di 12 cent per gli Sms nazionali. Per tornare ad usufruire dei vantaggi del Piano sarà sufficiente ricaricare la Sim di un importo pari almeno al costo mensile. Per attivare invece il piano “Zero Pensieri Infinito” in versione Abbonamento è necessario richiedere la domiciliazione del costo mensile su Carta di Credito Cartasi o Conto Corrente (e aggiungere al canone mensile l’importo della Tassa di Concessione Governativa pari a 5,16€/mese per Uso Privato e 12,91€ per Uso Affari). Tutte le tariffe indicate per i privati sono valide per il traffico nazionale e sono Iva inclusa. L’offerta “Infinito” deve essere fruita nel rispetto dei principi di buona fede e correttezza, nonché in conformità all’uso personale del servizio di cui all’art 7.2 delle condizioni generali di Contratto. Il piano rivolto ai Liberi Professionisti titolari di Partita Iva è attivabile su Sim Ricaricabili è “Pm Ufficio Infinito” e offre chiamate senza limiti verso tutti i numeri fissi e mobili nazionali; Sms senza limiti verso tutti i mobili nazionali e 1 Gbyte/mese di traffico dati nazionale al costo di 28€/mese Iva esclusa. Per richiedere il Piano “Pm Ufficio Infinito” è sufficiente acquistare una nuova Sim entro il prossimo 30 giugno presso un punto Posteimpresa e richiedere contestualmente la portabilità del numero. Anche per i Liberi Professionisti, il primo canone mensile del Piano è offerto in promozione a soli 12€ (Iva esclusa). I canoni mensili saranno addebitati sul credito residuo della Sim il primo di ogni mese. Tutte le tariffe indicate per i titolari di Partiva Iva sono valide per il traffico nazionale e sono Iva esclusa. L’offerta deve essere fruita nel rispetto dei principi di buona fede e correttezza, essendo l’uso finalizzato al soddisfacimento delle normali esigenze professionali e/o imprenditoriali del Cliente, come specificato nelle condizioni generali di contratto e nelle condizioni particolari applicabili alla specifica offerta, sottoscritte al momento dell’attivazione della Sim. Traffico dati incluso nell’offerta: La navigazione di 1Gb/mese inclusa nell’offerta “Infinito” sia per i clienti Privati sia per i Liberi Professionisti è da intendersi per le connessioni effettuate sul territorio nazionale da apn wap.Postemobile.it I Mb non utilizzati nel mese non sono cumulabili con quelli del mese successivo. Il Gb di navigazione incluso viene conteggiato in base ai reali Kbyte consumati. Superata la soglia di 1 Gb\mese, il costo della navigazione per i clienti Privati è di 50 cent/Mb tariffati in base al consumo effettivo; mentre è di 1€/Mbyte calcolato a sessioni anticipate di 100 Kbytes per I Liberi Professionisti. La velocità massima di connessione è fino a 7.2 mbps e dipende dal grado di congestione della rete, dal terminale utilizzato, dalla copertura di zona.  
   
   
UE: LA RIFORMA DELL´ISTRUZIONE SUPERIORE È FONDAMENTALE PER LA CRESCITA E L´OCCUPAZIONE: QUESTO IL MESSAGGIO AI MINISTRI CHE PARTECIPANO AL PROCESSO DI BOLOGNA  
 
Bruxelles, 26 aprile 2012 – Androulla Vassiliou, Commissaria europea per l´Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha affermato che gli Stati membri devono ammodernare con urgenza i rispettivi sistemi di istruzione superiore ed eliminare gli ostacoli al buon funzionamento dello Spazio europeo dell´istruzione superiore (Ehea) per rispondere alla crisi e alla crescente disoccupazione giovanile. Esprimendosi alla vigilia della riunione biennale dei ministri dell´Istruzione superiore che si terrà a Bucarest (Romania) nel quadro del processo di Bologna, la Commissaria Vassiliou ha sottolineato che è essenziale agire per dare uno stimolo alla crescita e all´occupazione in Europa. "Lo Spazio europeo dell´istruzione superiore ha senza dubbio concorso a ridurre la distanza tra i sistemi dei diversi paesi. Ma occorre fare di più: quale strumento in grado di consentire ai nostri giovani di accedere a migliori opportunità, l´istruzione superiore dovrebbe essere al centro di tutti i nostri sforzi per superare la crisi" ha dichiarato la Commissaria. "L´europa deve realizzare riforme che consentano in futuro il pieno sviluppo delle sue potenzialità. Il nostro obiettivo è un Ehea pienamente operativo che offra a tutti un´istruzione di eccellenza e competenze adatte per il mercato del lavoro, stimoli l´innovazione e garantisca un adeguato riconoscimento delle qualifiche accademiche." La Commissaria ha poi aggiunto che questi obiettivi non potranno essere conseguiti "senza finanziamenti sufficienti che consentano all´istruzione superiore di dare un contributo duraturo al benessere economico e al progresso sociale". I ministri dell´Istruzione superiore di 47 paesi europei 1 si riuniranno a Bucarest il 26 e 27 aprile per concordare le riforme volte alla creazione di un più moderno Spazio europeo dell´istruzione superiore. Tenuto conto della crisi e del suo impatto sociale, i ministri hanno convenuto che le riforme devono puntare in via prioritaria a sfruttare il potenziale non ancora adeguatamente utilizzato dell´istruzione superiore in modo che quest´ultima contribuisca alla crescita e all´occupabilità: messaggio questo al centro anche della comunicazione "Un progetto per la modernizzazione dei sistemi d´istruzione superiore in Europa", adottata dalla Commissione europea nel settembre 2011 (cfr. Ip/11/1043). Oggi viene pubblicata anche una relazione sullo stato di attuazione delle riforme legate al processo di Bologna. Contesto Conferenza ministeriale - La Conferenza ministeriale stabilirà, per i paesi dell´Ehea, le priorità per la prossima fase del processo di Bologna (2012-2015). I ministri adotteranno la strategia per la mobilità del quadro del processo di Bologna in base alla quale, entro il 2020, il 20% dei laureati dell´istruzione superiore europea avrà seguito una parte degli studi all´estero, in linea con il parametro di riferimento europeo in materia di mobilità nell´istruzione superiore adottato nel novembre 2011. Parallelamente alla conferenza si tiene il Forum sulle politiche di Bologna, che riunisce paesi non appartenenti allo Spazio europeo dell´istruzione superiore - segno questo dell´interesse suscitato dalle riforme di Bologna nel resto del mondo. Il processo di Bologna Il processo di Bologna mira a creare uno Spazio europeo dell´istruzione superiore all´interno del quale gli studenti possano scegliere tra una vasta gamma trasparente di corsi di qualità e usufruire di procedure di riconoscimento semplici. Sin dal suo avvio nel 1999, il processo di Bologna è stato un esempio di cooperazione riuscita tra paesi europei che concordano e realizzano riforme dell´istruzione superiore sulla base di una cooperazione volontaria. Sono stati realizzati progressi che non sarebbero stati possibili attraverso approcci puramente nazionali. La Commissione europea è membro attivo del processo di Bologna, unitamente ai 47 paesi membri. Le principali riforme di Bologna si sono concentrate sull´articolazione in tre cicli dell´insegnamento (laurea di primo livello, laurea specialistica, dottorato), sulla garanzia della qualità, sul riconoscimento delle qualifiche e dei periodi di studio. Questa articolazione degli studi è stata ampiamente adottata: in tre quarti dei paesi Ehea, tra il 70 e il 90% degli studenti segue programmi che corrispondono al sistema previsto dal processo di Bologna: laurea di primo livello e laurea specialistica. Secondo le conclusioni dell´ultima relazione sullo stato di attuazione del processo di Bologna, che sarà presentata ai ministri a Bucarest e che è stata elaborata con il sostegno della Commissione europea, tutti i paesi hanno introdotto importanti cambiamenti grazie ai quali è stato possibile lo sviluppo dello Spazio europeo dell´istruzione superiore. I progressi compiuti non sono però omogenei e si inseriscono in un contesto caratterizzato dal calo della spesa pubblica per l´istruzione superiore e dal persistere di problemi di ordine pratico. Troppi studenti abbandonano l´istruzione superiore o si laureano senza aver acquisito competenze adatte per il mercato del lavoro. Alcuni incontrano difficoltà nell´ottenere il riconoscimento in un altro paese delle loro qualifiche accademiche, mentre le istituzioni tardano ad adottare un modello di "insegnamento incentrato sullo studente" in cui i programmi educativi rispondano alle esigenze dei discenti e indichino chiaramente che cosa questi ultimi debbano aver capito ed essere in grado di fare a conclusione degli studi ("risultati di apprendimento”). In genere, l´istruzione superiore, nonostante le sue potenzialità, non riesce ancora a stimolare la crescita. Diversi strumenti messi a punto nell´ambito del processo di Bologna favoriscono il passaggio a sistemi maggiormente incentrati sullo studente. Il sistema europeo di accumulazione e trasferimento dei crediti (Ects) attribuisce crediti alle singole componenti di un programma di studi sulla base del carico di lavoro richiesto a uno studente per il raggiungimento di specifici risultati di apprendimento. In tal modo gli studenti possono più agevolmente accumulare i crediti maturati nell´ambito di vari programmi e ottenere presso l´istituto di origine il riconoscimento di periodi di studi all´estero. Il "supplemento al diploma", allegato al titolo di studio, fornisce una descrizione standardizzata degli studi compiuti e rende più facile capire quali siano i contenuti di un titolo, indipendentemente dal paese in cui sia stato conseguito. L´uso di questi strumenti, pur in continua crescita ed espansione, non è ancora sistematico e permangono alcune lacune. Anche in materia di riconoscimento delle qualifiche restano alcuni problemi. Nonostante la ratifica a livello nazionale della convenzione di Lisbona sul riconoscimento dei titoli di studio, in alcuni paesi le procedure di riconoscimento previste dagli istituti di istruzione superiore non sono ancora conformi alla convenzione. Gruppo di follow-up del processo di Bologna - La Commissione europea è membro del gruppo di follow-up del processo di Bologna e dei relativi gruppi di lavoro, sostiene il segretariato di Bologna e la rete di esperti sul processo di Bologna, dà un contributo al finanziamento degli incontri dei ministri e finanzia una serie di relazioni, conferenze e seminari. Molti strumenti del processo di Bologna (ad es. L´ects) sono nati nel quadro del programma Erasmus della Commissione per gli scambi di studenti. È finanziata dalla Commissione anche la relazione sullo stato di attuazione del processo di Bologna, elaborata per la conferenza ministeriale da Eurydice, Eurostat ed Eurostudent. Il progetto della Commissione per la modernizzazione dei sistemi d´istruzione superiore individua essenzialmente cinque ambiti di riforma riguardanti: l´aumento del numero dei laureati per realizzare l´obiettivo della strategia Europa 2020, ossia il possesso di un diploma di istruzione superiore da parte del 40% dei giovani entro il 2020; il miglioramento della qualità e della pertinenza dell´istruzione superiore rispetto alle necessità occupazionali e alle esigenze della società; il miglioramento della qualità grazie alla mobilità; l´attivazione del triangolo della conoscenza attraverso il collegamento tra istruzione superiore, ricerca e innovazione; il miglioramento della governance e del finanziamento. Il processo di Bologna e il progetto di modernizzazione della Commissione si rafforzano reciprocamente. La Commissione è a favore di un´intensificazione degli scambi tra l´Ehea e altri paesi del mondo e ha svolto un ruolo importante nella creazione del Forum sulle politiche di Bologna, nell´ambito del quale i ministri dell´Ehea discutono con i partner mondiali temi riguardanti l´istruzione superiore e che si riunisce parallelamente alla conferenza ministeriale sul processo di Bologna. L´ue sostiene anche misure di rafforzamento delle capacità per l´ammodernamento dell´istruzione superiore in 27 paesi vicini e per l´adeguamento dei loro sistemi ai requisiti previsti dal processo di Bologna. Il programma Tempus, il cui bilancio annuale ammonta attualmente a circa 90 milioni di Eur, ha finanziato, dal 1990 a oggi, circa 4 000 progetti di cooperazione con la partecipazione di oltre 2 000 università degli Stati membri dell´Ue e di suoi paesi partner. Infine, Erasmus Mundus, programma di punta dell´Ue nel campo della cooperazione accademica internazionale, offre borse di studio per master e dottorati congiunti a studenti di ogni parte del mondo. Per ulteriori informazioni: sul processo di Bologna http://www.Ehea.info/  sul progetto di modernizzazione: http://ec.Europa.eu/education/higher-education/agenda_en.htm#doc    
   
   
TRENTO: APPROVATO LO STATUTO DELL´UNIVERSITA´  
 
Trento, 26 aprile 2012 - "Abbiamo approvato oggi il primo statuto dell´Università successivo all´accordo di Milano e alla delega su questa importante materia alla Provincia. Lo abbiamo fatto in val di Sole, la valle di Bruno Kessler, che per primo coltivò il sogno della Libera Università degli studi di Trento. Non era voluto, ma siccome è accaduto ne siamo proprio felici." Con queste parole il presidente Dellai ha commentato l´approvazione, il 20 aprile del nuovo Statuto dell´Università, durante la seduta di Giunta in val di Sole. "Si tratta di un testo che disegna una governance molto avanzata rispetto alle altre università italiane - ha aggiunto Dellai - e che conferma il ruolo che il Trentino può assumere, grazie all´Autonomia, anche nei confronti del resto del paese. Come diciamo spesso, quello di un territorio-laboratorio, dove si possono sperimentare strade nuove per modernizzare istituzioni nate per la verità già ´moderne´, come l´Università di Trento, che fin dai tempi pionieristici di Kessler ha svolto più volte nel corso della sua storia il ruolo di apripista."  
   
   
MUSICA E SCIENZA: PARTE UN INNOVATIVO PROGETTO DI FORMAZIONE L’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA E IL CONSERVATORIO DI MILANO SI ALLEANO PER UN PROGETTO FORMATIVO D’AVANGUARDIA.  
 
 Milano, 26 aprile 2012 – Lo scorso 23 aprile nell’ambito della cerimonia di “Consegna dei diplomi delle Scuole di Dottorato” dell’Ateneo, è stata siglata la convenzione tra l’Università di Milano-bicocca e il Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano. I due atenei si impegnano ad avviare una collaborazione scientifica e didattica, con scambi culturali nell’ambito dei Corsi di laurea e di Dottorato, volta ad ampliare i rispettivi campi di ricerca e a guidare i giovani nel momento dell’inserimento nel mondo del lavoro. Secondo quanto stabilito dalla convenzione, il Conservatorio collaborerà con l’Università nell’ambito dei progetti formativi delle facoltà di Psicologia, Sociologia e Scienze della Formazione. L’università, da parte sua, metterà a disposizione della didattica del Conservatorio le proprie competenze in fisica del suono, neuroscienza, elettrofisiologia, neuro immagine e sociologia della musica. Le due istituzioni, inoltre, organizzeranno “incontri musicali” attraverso i quali approfondire metodi e didattiche in ambiti di reciproco interesse (per esempio, modalità di ascolto musicale, legame tra percezione/generazione musicale e sistema nervoso, interazioni tra musica ed emozioni utilizzabili in musicoterapia, studio teorico e tecnologico della comunicazione, studio dei linguaggi e tecniche teatrali come ampliamento dei corsi di Didattica della musica). I regolamenti didattici dei rispettivi Corsi di Laurea e Dottorato coinvolti nella convenzione potranno mettere in comune crediti e percorsi formativi e di ricerca e sarà possibile realizzare tesi di dottorato in cotutela. «La firma della convenzione tra il Conservatorio di Milano e l’Università di Milano-bicocca – ha detto il rettore Marcello Fontanesi - nasce dalla consapevolezza che musica, scienza e cultura si integrano e si completano a vicenda. In quest’ottica, sviluppare una concreta collaborazione tra esperti di diverse aeree disciplinari apre nuovi e importanti orizzonti per la formazione e la ricerca». Arnoldo Mosca Mondadori, presidente del Conservatorio, ha dichiarato: «Per il Conservatorio una nuova grande sfida. Questo nuovo accordo con l’Ateneo di Milano Bicocca segna un ulteriore passo nel campo dell’offerta formativa; garantisce agli studenti del Conservatorio la possibilità di percorrere “vie nuove” e trovare sbocchi in nuovi campi del sapere oltre che dell’arte». Il concerto: La Musica come percorso di scienza e conoscenza - Il programma del concerto che ha accompagnato la cerimonia è stato scelto appositamente dal Maestro Davide Gualtieri del Conservatorio per trasmettere un messaggio sul valore della conoscenza e, in particolare, sui i valori formativi offerti dal Conservatorio nelle differenti discipline, con il coinvolgimento di formazioni corali, da camera e di giovani solisti. Sul palco si sono così esibiti allievi di tutte le età: dal bambino che, al pianoforte, si è confrontato con pagine di Mozart, a un vero e proprio gruppo familiare impegnato in un trio d’archi di Brahms, al quintetto di percussioni. I dottorati in Bicocca - Nella cerimonia di oggi sono stati consegnati i diplomi a 176 dottori di ricerca delle Scuole di dottorato. Le Scuole di dottorato dell’Università di Milano-bicocca sono 8. Nell’anno Accademico in corso, 2011/12, sono stati attivati 29 Corsi di dottorato, a cui sono iscritti 591 studenti, 392 dei quali usufruiscono di borsa di studio.  
   
   
CENTRO MILLEVOCI E LINEE GUIDA PER L’INTEGRAZIONE DEGLI STUDENTI IMMIGRATI A SCUOLA  
 
 Trento, 26 aprile 2012 - Nuovi strumenti e nuovi supporti normativi per consentire e sviluppare l’integrazione degli studenti immigrati nelle scuole del Trentino. In due distinte deliberazioni, proposte dall’assessore all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, la Giunta provinciale ha approvato il rinnovo del Protocollo per il funzionamento del Centro interculturale Millevoci, e le nuove Linee Guida. Nella riunione del 20 aprile, la Giunta ha approvato due importanti delibere che riguardano l’ambito interculturale nel mondo della scuola. La prima delibera è relativa al rinnovo del Protocollo d’intesa per il funzionamento del Centro interculturale Millevoci. Il precedente protocollo era stato firmato nel 2002. Il rinnovo si è reso necessario poiché la situazione normativa e istituzionale è profondamente mutata. A questa motivazione si aggiunge anche il cambiamento del contesto sociale che ha influito e influisce in maniera forte sul territorio, con la presenza di “nuovi cittadini” che sono fra noi, studiano, vivono, lavorano e quindi fanno parte a pieno titolo del nostro contesto sociale e culturale. Il nuovo protocollo ripropone un Centro interculturale più all’altezza della situazione attuale, che saprà trovare le giuste sinergie di intervento tra i diversi soggetti che operano nell’importante settore dell’integrazione e della convivenza. La condivisione da parte di più soggetti che a diverso titolo, in tema di intercultura, operano sul territorio provinciale, permetterà sicuramente una programmazione più mirata, evitando di disperdere energie e risorse umane e finanziarie. Nel protocollo vengono coinvolti vari settori della Provincia: Servizio istruzione, Cinformi, Sistema bibliografico trentino, Comune di Trento, Consorzio dei Comuni (per un collegamento con il territorio che si sostanzi su tutta la provincia), Forum trentino per la Pace (per un collegamento diretto con le associazioni che lo compongono), Iprase Trentino, Centro per la formazione degli insegnanti di Rovereto, Centro per la formazione alla Solidarietà internazionale (per un’offerta formativa adeguata e per l’attività di ricerca), Università (coinvolta in particolare per quanto attiene la formazione iniziale dei docenti). La seconda delibera approvata in data odierna dall´esecutivo provinciale contiene le “Linee guida per l’inserimento e l’integrazione degli studenti stranieri”. Questo documento, per la stesura del quale ci si è avvalsi del contributo di numerosi autori ed esperti che da anni operano nel settore, rappresenta un importante strumento di lavoro per dirigenti scolastici, docenti e operatori delle istituzioni scolastiche e formative provinciali e paritarie, a cui spetta il compito di studio ed approfondimento per individuare le giuste modalità con le quali far fronte a ciascuna situazione, nella consapevolezza che lo studente straniero può costituire un’occasione per ripensare e rinnovare l’azione didattica a beneficio di tutti. Un utilizzo corretto delle linee guida permetterà di porre il singolo studente e i suoi bisogni al centro dell’agire didattico, di considerare la complessità e l’unicità degli individui attraverso un’osservazione attenta e continuata delle dimensioni fondamentali della persona, connesse con l’azione d’insegnamento.  
   
   
PUGLIA: CICLOATTIVI UNIVERSITÀ FA TAPPA A LECCE  
 
 Bari, 26 aprile 2012 - Le biciclette invadono anche l’Università del Salento. L’assessore alla mobilità Guglielmo Minervini spiega che: “Sono state consegnate questa mattina 200 biciclette agli studenti e sono già stati installati ciclo parcheggi da 20 posti bici per offrire un totale di 480 postazioni ai cicloattivi salentini. Il progetto prevede l’attivazione di una Ciclofficina presso la sede dell’Ateneo nel Codacci Pisanelli e la progettazione di un sistema informativo per la mobilità d’ateneo utile a raccogliere e fornire informazioni per i servizi di mobilità sostenibile”. “Questo perché - continua Minervini – per far diventare la bicicletta un vettore ordinario di mobilità, non basta la presenza di un anello ciclabile ma occorre riorganizzare gli spostamenti nelle città senza il mito sovrano dell’automobile. Oltre alla componente infrastrutturale deve essere prevalente un cambiamento nella dimensione culturale. Abbiamo quindi chiamato gli studenti universitari a essere le prime avanguardie, i testimonial della mobilità sostenibile in Puglia. Crediamo che loro possano essere in grado di innescare il cambiamento che potrà avere effetti emulativi positivi per tutti”. In dettaglio il 72% delle biciclette consegnate all´ateneo salentino è stato assegnato agli studenti in sede o fuori sede con regolare contratto d’affitto, inclusi gli studenti Erasmus, il 13% riservato al personale interno, e il 10% alle associazioni studentesche e a tutte quelle associazioni che hanno collaborato all’organizzazione del progetto.  
   
   
BOLZANO: PREMIO LABEL "L’EUROPA CAMBIA LA SCUOLA“  
 
Bolzano, 26 aprile 2012 - Le scuole della Provincia, che hanno fatto esperienze di partenariato europeo, possono concorrere al premio Label 2012 “L’europa cambia la scuola”. Il concorso, promosso dal Ministero per l’Istruzione, è aperto a tutte le scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado e alle scuole dell’infanzia. Le scuole che intendono partecipare devono raccontare il loro percorso di cooperazione con altre scuole in Europa mettendo in evidenza il cambiamento avvenuto nella scuola, nei docenti e negli alunni e nelle alunne che vi hanno preso parte. Il racconto, composto da minimo 300 parole e massimo 1000, deve far emergere il valore aggiunto che l’esperienza ha portato alle finalità espresse nel Pof. Lo scorso anno, fra le dieci scuole premiate a livello nazionale, uno dei premi è stato assegnato all’Istituto Comprensivo di Dobbiaco con un progetto di cooperazione realizzato con una scuola dell’infanzia austriaca. Le scuole sono invitate a trasmettere i loro racconti alla Sovrintendenza scolastica entro il 18 maggio 2012. Per informazioni gli interessati possono contattare la Sovrintendneza scolastica per le scuole di lingua italiana (Carmen Siviero 0471-411310).  
   
   
"WATER RESOURCES AND WETLANDS"  
 
Tulcea, 26 aprile 2012 - Un evento dal titolo "Water resources and wetlands" (Risorse idriche e zone umide) avrà luogo dal 14 al 16 settembre 2012 a Tulcea, in Romania. Con la grande attenzione dedicata alle risorse idriche in Europa, cresce la necessità di integrare i diversi approcci e le varie prospettive in materia di ricerca sulle acque interne e marine. Parte della sfida è di stabilire modalità sostenibili per risolvere i problemi attuali e futuri generati dall´uso sempre più intensivo delle risorse idriche per le attività umane. L´evento offrirà ai partecipanti la possibilità di incontrarsi e condividere esperienze e conoscenze, siano essi ricercatori, imprese private o enti pubblici. Il programma include gite nel delta del Danubio, che è una delle più estese zone umide europee nota per la sua biodiversità e habitat singolari, protetti dall´amministrazione del Ddbra (Danube Delta Biosphere Reserve Authority). Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Limnology.ro/water%20and%20wetlands%202012.html    
   
   
LE STELLE ALPINE CRESCONO SEMPRE PIÙ IN ALTO  
 
Pavia, 26 aprile 2012 - Un nuovo articolo pubblicato su Science mostra come sempre più i cambiamenti climatici modificano la flora alpina. Lo studio fa parte del progetto Gloria al quale partecipa anche l’Università di Pavia. Uno studio su Science, in uscita il 20 aprile, mostra come a causa dei cambiamenti climatici le piante alpine di tutto il continente europeo si stanno muovendo verso altitudini più elevate. Uno spostamento che può portare a una riduzione della ricchezza della specie. Tra i contributi al progetto scientifico, anche quello dell’Università di Pavia. La studio, pubblicato su “Science”, si basa sulle indagini dettagliate di 66 vette distribuite tra il nord Europa e il sud del Mediterraneo. Un gruppo di ricerca internazionale, guidato dall´Accademia Austriaca delle Scienze e dall´Università di Vienna, ha mappato con le stesse modalità tutte le specie vegetali presenti nell’area di studio nel 2001 e nel 2008. Ne è emerso che solo sulle vette dell’Europa del nord e del centro è aumentato il numero di specie. Questo potrebbe essere significare che si tratta di luoghi molto più sicuri per la flora alpina. Harald Pauli responsabile della ricerca in uscita su “Science” ha dichiarato: "I risultati mostrano un preoccupante declino delle località del Mediterraneo: queste montagne posseggono una flora davvero unica e gran parte della loro specie si trova solo lì e in nessun altro luogo sulla Terra". L’università di Pavia è coinvolta attivamente dal 2000 nel progetto di ricerca, denominato Gloria con il Dipartimento di scienze della terra e dell’ambiente – sezione di ecologia. Il gruppo di ricerca di Pavia, guidato dal prof. Graziano Rossi, gestisce una delle 5 aree di monitoraggio permanente Gloria in Italia, quella dell’Appennino settentrionale, nel territorio del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-emiliano (in cooperazione con l’Università degli Studi di Parma). Si tratta di due vette di media altitudine, attorno ai 2000 m di quota, al limite superiore della vegetazione forestale. L’area è di particolare interesse perché qui sono attesi entro i prossimi 70/80 anni effetti molto significativi del riscaldamento climatico, con l’estinzione del 60% della flora attuale. Infatti, qui le montagne sono basse (sotto ai 2200 m s.L.m.) e la migrazione in quota per sfuggire al riscaldamento è pressochè impossibile, essendo già raggiunto il limite superiore di queste montagne. Visto l’interesse per questo sistema di monitoraggio dell’effetto dei cambiamenti climatici sulla flora di altitudine, l’Università di Pavia ha promosso nel 2009 la messa in posto della prima stazione Gloria della Lombardia, impiantata sulle Alpi Orobie di Bergamo, grazie a una positiva collaborazione con vari enti (Parco delle Orobie Bergamasche, Fondazione Banca del Monte di Lombardia, Wwf sede di Milano). Nel 2015 è previsto il prossimo monitoraggio delle stazioni Gloria in Europa. Come contrastare questa perdita di biodiversità nel Sud Europa, Italia compresa? L’università di Pavia ha deciso di attuare un’azione di contrasto alla perdita di piante alpine prevista dal progetto Gloria, promuovendo la loro conservazione preventiva in banca semi. Infatti a Pavia viene gestita la Lombardy Seed Bank per conto della Regione Lombardia e, grazie anche ad un finanziamento ottenuto dall’inglese Millennium Seed Bank che fa capo ai famosi Kew Gardens, provvederà nei prossimi tre anni a conservare le più rare piante alpine delle Alpi e dell’Appennino. La rete Gloria (Global Observation Research Initiative in Alpine Environments) Gloria ha lo scopo di stabilire e mantenere una rete di monitoraggio dei luoghi per l´osservazione a lungo termine delle piante in alta montagna. Il progetto è partito in Europa una decina di anni fa. A oggi il programma Gloria è stato applicato a più di 100 gruppi di ricerca, in oltre 100 regioni montane in sei continenti. Info: http://www.Gloria.ac.at/    
   
   
SU PA.S.SO UN SONDAGGIO SULLE PRIORITA´ PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE  
 
 Trento, 26 aprile 2012 - Pa.s.so., il blog per il Trentino sostenibile dell´assessorato all´ambiente, ha avviato un sondaggio in cui si chiede di votare le 5 priorità nei diversi ambiti della sostenibilità ambientale. Il tempo richiesto per votare è brevissimo, l´importanza invece è molto grande: l´obiettivo è infatti quello ci conoscere l´opinione della comunità trentina relativamente alle diverse tematiche ambientali e alla loro importanza. Anche da questa iniziativa scaturirà infatti il “Patto per lo Sviluppo Sostenibile”, che la Provincia aprirà poi alla sottoscrizione da parte delle forze sociali e dei cittadini. Si vota accedendo alla homepage del blog, www.Passo.tn.it/  e, se non lo si è ancora fatto, registrandosi. Quindi, vengono proposte una serie di voci fra le quali scegliere le 5 considerate più significative.  
   
   
VIVILAGO: IL PRIMO STUDIO ITALIANO PER LA PROMOZIONE DI UN SISTEMA LACUSTRE  
 
 Varenna, 26 aprile 2012 - Vivilago nasce dalla collaborazione tra Cobat-consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo e il Ge.s.di.mont.-centro Interdipartimentale di Studi Applicati per la Gestione Sostenibile e la Difesa della Montagna della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano, coordinato dal prof. Mario Polelli e dal Prof. Stefano Corsi. Di durata triennale, lo studio di marketing territoriale applicato al lago del Lario è il primo mai realizzato in Italia finalizzato alla promozione e alla valorizzazione di uno dei territori più belli del nord Italia. Il progetto è estendibile a tutti i laghi italiani, che rappresentano un patrimonio storico, artistico, naturalistico e culturale ancora inespresso ma che va valorizzato. Lo studio Il progetto Vivilago consiste nella redazione di un piano di marketing territoriale in grado di determinare e comunicare agli amministratori e agli stakeholders locali le migliori strategie di svilupposostenibile e di valorizzazione del Sistema Lario. Lo studio è stato realizzato partendo dall’analisi delle caratteristiche del territorio, evidenziando e riportando alla luce le valenze storiche, ambientali, sociali, economiche, produttive e turistiche del lago Lario. Nei tre anni dedicati alla realizzazione del progetto l’attenzione è stata rivolta al potenziamento e al consolidamento dei punti di forza dell’economia lariana e alla pianificazione di interventi mirati sui punti di debolezza, al fine di identificare le linee strategiche capaci di favorire opportunità di crescita e analizzare i punticritici del sistema anche rispetto ai suoi diretti competitors. Questa ricerca non tiene conto dei confini amministrativi ma prende in considerazione il Sistema Lario nel suo complesso, costituito dalla sponda comasca e dalla sponda lecchese. Benchmarking Una parte dello studio è stata, infatti, dedicata al benchmarking, la metodologia utilizzata per la valutazione del livello di competitività del sistema territoriale del Lario messo a confronto con il Garda e il Maggiore. È emerso che tra i punti di forza figurano il lavoro, l’elevato livello di istruzione superiore e laurea, la vicinanza a Milano, che nel lungo periodo potrebbe portare all’inglobamento del Lario nell’area metropolitana. Sul versante delle opportunità da preservare la presenza di risorse naturali, un patrimonio da salvaguardare e da tutelare. L’unico punto di debolezza è relativo al settore demografico (spopolamento, invecchiamento della popolazione) mentre un settore da sviluppare è quello turistico (carente soprattutto sul versante delle strutture ricettive), più forte in altre realtà, come quella del Garda. Dichiarazioni “Abbiamo voluto fortemente sostenere - ha dichiarato Giancarlo Morandi, Presidente di Cobat - questo progetto di ricerca triennale, senza scopo di lucro, Vivilago perché in linea con i valori che ispirano la nostra attività su tutto il territorio italiano: la difesa dell’ambiente e la sua valorizzazione in un’ottica di assoluta sostenibilità. Vivilago rappresenta, infatti, uno studio completo ed articolato che supporta le amministrazioni locali in una gestione corretta e una promozione sostenibile del Sistema Lariano. Ci auguriamo che questo studio possa in breve tempo essere applicato ad altri sistemi lacustri, una risorsa inestimabile del nostro patrimonio nazionale, un enorme potenziale economico, culturale e turistico non ancora completamente espresso”. “I risultati del progetto Vivilago - ha dichiarato il Prof. Mario Polelli, Ge.s.di.mont.-centro Interdipartimentale di Studi Applicati per la Gestione Sostenibile e la Difesa della Montagna della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano - sono la sintesi di un ampio ed articolato percorso di ricerca durato tre anni. Partendo dall’analisi storica e territoriale, abbiamo preso in esame la competitività del Sistema Lariano, la sintesi delle peculiarità e della capacità di confrontarsi con territori concorrenti. Accanto allo sviluppo economico è stata, poi, analizzata la sostenibilità, l’impronta ecologica dell’area. Infine il ruolo preminente e strategico del turismo, oggetto dell’ultima fase di analisi. L’ingente lavoro svolto - ha concluso il Prof. Polelli - potrà rappresentare uno strumento innovativo e dinamico per la promozione dei territori in un’ottica di competizione globale e sostenibilità e di supporto alle decisioni degli amministratori pubblici, oltre che di confronto per gli operatori turistici”.  
   
   
ACQUEDOTTO FORTORE: MINISTERO APPROVA USO ECONOMIE DI SPESA PER PROGETTI  
 
Bari, 26 aprile 2012 - "Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha condiviso la nostra proposta di utilizzo delle economie disponibili a seguito della realizzazione dei progetti di cui all’Accordo di programma stipulato nel 2005, e che riguarderanno la distribuzione irrigua nel comprensorio del Fortore e l´estendimento delle reti minori di acquedotto dello schema sud." Lo ha detto l’assessore alle Opere Pubbliche e Protezione Civile Fabiano Amati. "L´iniziativa - ha spiegato Amati - riguarda la realizzazione di opere finalizzate all’incremento di disponibilità idrica, anche attraverso interventi di riefficientamento delle reti e di manutenzione straordinaria, individuate dalla Regione Puglia. Il recupero dei ribassi d’asta ha consentito di finanziare le opere, attraverso la riprogrammazione delle economie conseguite, che nello specifico permetteranno di realizzare il progetto di ammodernamento della distribuzione irrigua nel comprensorio irriguo del Fortore, con sistema di consegna di acqua telecomandato e telecontrollato, presentato dal Consorzio per la Bonifica della Capitanata e per un ammontare di circa 800.000 euro, e di completare funzionalmente l’estendimento delle reti di acquedotti minori dello schema sud, in corso di ultimazione da parte del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, per un valore di circa € 3.400.000. Trattandosi di completamenti di interventi già esistenti, la realizzazione delle opere avrà inizio in tempi brevi; inoltre, nessuna risorsa aggiuntiva sarà stanziata, rispetto alle disponibilità dell’Accordo di programma, e le eventuali maggiori somme richieste verranno finanziate dai Consorzi interessati. Il risultato - ha concluso - reso possibile grazie alle attività di verifica progettuale condotte congiuntamente dagli Enti interessati, è la dimostrazione che la concertazione tra una pluralità di decisori consente alla politica e all’Amministrazione di realizzare la buona gestione della cosa pubblica, incrementando nel breve termine lo sviluppo economico del territorio interessato e migliorando la qualità di vita e di lavoro delle popolazioni”.  
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE ORDINA ALLA GERMANIA DI RECUPERARE AIUTI INCOMPATIBILI PER LO SMALTIMENTO DELLE CARCASSE ANIMALI E DEI RIFIUTI DEI MACELLI IN RENANIA-PALATINATO  
 
Bruxelles, 26 aprile 2012 - La Commissione europea ha rilevato che il sostegno pubblico a favore di "Zweckverband Tierkörperbeseitigung in Renania-palatinato" (Zt) - un provider locale di servizi per lo smaltimento delle carcasse di animali morti e scarti della macellazione - era incompatibile con l´Ue gli aiuti di Stato regole e ha ordinato alla Germania di recuperare un aiuto incompatibile di circa € 30 milioni dal beneficiario. Dall’ indagine della Commissione è emerso, in particolare, che Zt non ha avuto costi aggiuntivi per lo scarico di un servizio pubblico, perché non aveva sufficiente capacità di riserva oltre alle sue normali operazioni di padroneggiare un focolaio epidemico, e non era quindi legittimata a ricevere la compensazione pubblica. Zt ha costantemente ricevuto un sostegno annuo di circa € 2.250.000 dai suoi proprietari, vale a dire le autorità regionali della Renania-palatinato, a risarcire per le perdite subite. La Germania sostiene che tali pagamenti annuali pubbliche sarebbe giustificato per compensare Zt per lo scarico di un obbligo di servizio pubblico, vale a dire il mantenimento di capacità di riserva per poter affrontare l´aumento del numero delle carcasse in caso di un focolaio epidemico (ad esempio l´afta epizootica afta epizootica). Questa linea di ragionamento è stata assunta anche dal più alto tribunale amministrativo tedesco ( Bundesverwaltungsgericht ) nei procedimenti nazionali sullo stesso caso. Nella sua indagine approfondita, la Commissione ha stabilito che la Zt non ha avuto costi aggiuntivi per il mantenimento della capacità di riserva in più, perché si poteva contare su capacità non utilizzata di notte e nei week-end in tempi di crisi. Inoltre, la Commissione, tenendo conto della giurisprudenza della Corte di giustizia europea (Cge) nella sua sentenza Gemo del novembre 2003 (causa C-126/01 ), ha concluso che chi inquina (ad esempio gli agricoltori ei macelli) sono pienamente responsabili a pagare tutti i costi relativi allo smaltimento dei rifiuti di origine animale. Infine, l´indagine della Commissione ha stabilito che Zt aveva usato il sostegno statale per perseguire una politica dei prezzi economicamente insostenibili e aggressivo, offrendo servizi di smaltimento in perdita. Di conseguenza, la Commissione ha constatato che la Zt il ripianamento di perdite annuali non può essere giustificato come compensazione del servizio pubblico, ma semplicemente coperto normali costi operativi della società, dando un indebito vantaggio economico rispetto ai suoi concorrenti che devono operare senza tali sovvenzioni.  
   
   
L’INDUSTRIA DELL’AMBIENTE DEL VENETO SI PRESENTA ALLA PROVINCIA CINESE DI JIANGSU  
 
Venezia, 26 aprile 2012 - In Veneto ci sono industrie all’avanguardia mondiale nei settori della lotta all’inquinamento, del riciclaggio, del recupero di materie prime secondarie e dell’utilizzo energetico dei rifiuti stessi, che possono dare all’economia cinese le risposte ambientali delle quali ha oggi bisogno il suo sviluppo economico. E’ la prospettiva che si è aperta il 24 aprile a Venezia, dove l’assessore regionale al commercio estero, affiancato dai rappresentanti di Veneto Promozione, di Confindustria regionale e di alcune aziende che operano al top in questi comparti, hanno incontrato una delegazione ad alto livello della provincia di Jiangsu (circa 80 milioni di abitanti, la capitale è Nanchino), tra le aree di maggiore sviluppo industriale della Cina e anche per questo tra le più problematiche dal punto di vista ambientale. La provincia di Jiangsu aveva già formalizzato nel 1998 un accordo di collaborazione con il Veneto nei settori dell’economia, Pmi, artigianato, agricoltura, turismo, commercio, servizi di trasporto e sistemi di comunicazione; cultura e scienza; istruzione e formazione professionale; scambi giovanili e tra Università; scambi di delegazioni istituzionali, imprenditoriali, culturali e di ogni altra natura atta a favorire i rapporti e la reciproca conoscenza in settori di interesse comune. Oggi il Veneto ha proposto di aggiornare quell’accordo, per ampliarlo appunto ai settori che riguardano la tutela dell’ambiente e la lotta all’inquinamento, ma anche alle tecnologie della salute, dove pure la regione italiana primeggia a livello europeo. La delegazione cinese ha accolto con favore l’iniziativa che sottoporrà al suo rientro al Governatore di Jiangsu. E’ stato inoltre ipotizzato di organizzare una fiera di settore nella provincia cinese, con la presenza di tutte le imprese venete interessate. La delegazione dello Jiangsu era nel Veneto proprio per conoscere i sistemi di controllo dell’inquinamento e le azioni contrasto per tutelare l’ambiente; ne facevano parte Chen Mengmeng, direttore generale del Dipartimento Provinciale della Tutela Ambientale; Wang Xiang vicedirettore generale del Dipartimento Provinciale dell’Edilizia e dello Sviluppo Urbano – Rurale; Wu Haisuo dell’Accademia delle Scienze Ambientali della Provincia dello Jiangsu; Jiang Chengyu, direttore del Centro per la Cooperazione Internazionale dell’Ambiente; Gao Huan, dell’Ufficio Provinciale degli Affari Esteri. Di fronte a loro c’erano gli esponenti di Area Impianti spa di Albignasego (Pd), già presente in Cina e che opera nei segmenti del trattamento fumi e della cogenerazione di energia; la Centro Riciclo Vedelago srl di Vedelago (Tv), attiva nella selezione dei rifiuti e nel riciclaggio di materie prime secondarie; la Forrec srl di Resana (Tv), che produce macinatori, trituratori e impianti industriali per riciclaggio e smaltimento dei rifiuti solidi; la Omc Collareda srl di Schio (Vi), leader internazionale nella progettazione, costruzione, installazione, avviamento e commercializzazione di apparecchiature per il trattamento delle acque industriali e civili; la Ronda High Tech srl di Zanè (Vi), attiva nel solare a concentrazione e nella produzione di energia elettrica da rifiuti e biomasse; la Simem Spa di Minerbe (Vr), che opera nel trattamento delle acque e smaltimento rifiuti solidi; la Servizi Tecnologici e Ambientali srl di Marghera (Tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile); il Metadistretto Veneto dei Beni Culturali (cui aderiscono circa 800 imprese).  
   
   
SCARICHI REFLUI INDUSTRIALI PORTO TORRES, REGIONE SARDEGNA SI COSTITUISCE PARTE CIVILE  
 
Cagliari, 26 Aprile 2012 - La Regione Sardegna, su proposta del presidente Ugo Cappellacci, si costituirà parte civile nel procedimento penale contro i rappresentanti legali della Syndial spa, Sasol Italia spa e Vinyls Italia spa per i reati di disastro ambientale nel polo industriale di Porto Torres, avvenuto nel gennaio scorso. L´iniziativa della Giunta punta al risarcimento dei danni patiti, in considerazione del notevole danno prodotto a carico della Regione, anche quale ente esponenziale degli interessi della collettività isolana. In particolare, le Direzioni generali degli Assessorati del Turismo e della Sanità, e quella dell´Agenzia regionale del Distretto Idrografico della Sardegna, hanno proposto nei giorni scorsi, con tre differenti note, la resistenza in giudizio ai sensi dell’art.24 lett.D) della legge regionale n. 31 del 1998, sussistendo l’interesse in quanto i reati contestati hanno cagionato danni alla Regione Sardegna. Nel capo di imputazione del Giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Sassari si contestano agli amministratori delle società i reati di disastro ambientale insuscettibile di risanamento, di avvelenamento di sostanze destinate all´alimentazione (fauna ittica) e di altri reati connessi allo scarico di acque reflue industriali.  
   
   
RIFIUTI, MARINI E ROMETTI: PER AUMENTO RACCOLTA DIFFERENZIATA SVOLTA NEL 2011; AVANTI CON ATTUAZIONE PIANO REGIONALE UMBRIA NEL RISPETTO DIRETTIVA EUROPEA  
 
Perugia, 26 aprile 2012 - "Per la prima volta, dopo anni pressoché di stallo, nel 2011 c´è stata in Umbria una svolta decisiva per l´incremento della raccolta differenziata, che ha raggiunto il 43 per cento nell´ultimo trimestre, il 10 per cento in più rispetto al 2010. Un dato che ci fa stimare come possibile di superare il 50 per cento entro il 2012". È quanto hanno sottolineato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e l´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, illustrando il 24 aprile nel corso di una conferenza-stampa i dati certificati di produzione e raccolta differenziata dei rifiuti 2011. "La Regione Umbria - ha detto la presidente Marini - applicherà rigorosamente la direttiva europea in materia dei rifiuti, che pone l´accento sul recupero e il riciclo, con il superamento delle discariche. A questo scopo, è imprescindibile l´incremento della raccolta differenziata secondo quanto prevede il Piano regionale. Un obiettivo - ha aggiunto - al cui raggiungimento, in accordo con gli Ati, abbiamo sollecitato in particolare i 19 Comuni umbri con più di 10mila abitanti e in cui vive il 75 per cento della popolazione umbra, sostenendone gli sforzi per la riorganizzazione dei servizi, ma che dovrà essere conseguito in maniera il più omogenea possibile in tutto il territorio regionale". "Sulla base dei risultati ottenuti nel 2011 - ha detto ancora la presidente - è realistico prevedere che a fine 2012, con l´implementazione del porta a porta per cui abbiamo messo a disposizione degli Ati 1 milione e 800mila annui con il Piano triennale 2001-2013, con il regolamento regionale che prevede incentivi per chi è virtuoso e disincentivi per chi conferisce maggiori quantità in discarica, la raccolta differenziata si attesti anche sopra al 50 per cento e nel medio periodo si arrivi al 65 per cento. Un´ulteriore spinta sarà data dalla realizzazione di impianti a valle della raccolta differenziata". "L´umbria potrà così lavorare all´attuazione della parte del Piano regionale dei rifiuti più significativa dal punto di vista della sostenibilità ambientale - ha rilevato - che punta sulla filiera del riciclo, sulla diminuzione della produzione e del conferimento nelle discariche, e fare una valutazione dell´intero ciclo dei rifiuti tenendo conto delle scelte compatibili dal punto di vista economico e ambientale, poiché incidono sulle amministrazioni e sulle tariffe dei servizi per i cittadini". L´assessore Rometti, che insieme alla presidente Marini ha voluto ringraziare quanti concorrono alla realizzazione del Piano regionale, a cominciare dai cittadini, ma anche Comuni, Ati, soggetti gestori dei servizi, uffici regionali e Arpa, si è soffermato in particolare sui risultati conseguiti lo scorso anno. "Ci indicano che la strada intrapresa nel 2011, il primo vero anno di attuazione del Piano approvato nel 2009, è quella giusta - ha detto - Abbiamo impresso una spinta decisiva al sistema di gestione, rompendo un trend di crescita che era di poco superiore all´1 per cento, grazie al passaggio dalla raccolta tradizionale con i cassonetti stradali alla raccolta domiciliare o porta a porta. Per il primo anno, inoltre, invertiamo il trend della produzione dei rifiuti che si è ridotto significativamente. Un calo da attribuire non solo alla crisi e alla diminuzione dei consumi - ha rilevato - ma all´azione di sensibilizzazione svolta dai Comuni e alle azioni per il contenimento promosse dalla Regione, ad esempio con il programma delle fontanelle di acqua pubblica". "Non va sottovalutato, inoltre - ha concluso - che i criteri con cui l´Arpa, l´Agenzia regionale per la protezione ambientale, certifica i dati, sono assolutamente rigorosi e che, se venissero applicati i criteri meno penalizzanti di altre regioni, l´Umbria sarebbe più vicina al traguardo che si è posta e che rappresenta il nostro obiettivo prioritario e strategico". Dati 2011. È stata di 513mila 952 tonnellate la produzione annuale di rifiuti urbani e assimilati in Umbria per l´anno 2011, in calo rispetto all´anno precedente di 35 mila087 tonnellate (-6,39 per cento), mentre sempre per lo stesso anno, il totale della quantità di rifiuti urbani differenziati è stato pari a 195 mila 412 tonnellate, in aumento di circa 15 mila tonnellate rispetto alle quantità 2010 (+8,24 per cento). I dati trasmessi dai Comuni sono stati elaborati dall´Arpa, validati dall´Osservatorio regionale e approvati dalla Giunta regionale. Sempre nel 2011, la produzione pro-capite di rifiuti, calcolata sulla base della stima degli abitanti equivalenti (pari a 965.864 abitanti) è scesa da 572 kg/abitante a circa 520 kg/abitante, con un calo su base annuale del 7 per cento. Il dato, fortemente positivo, segnala un forte calo della produzione, generalizzato su tutto il territorio regionale e più consistente dove si registra anche un maggiore incremento della raccolta differenziata. In proposito, particolarmente significativo è il dato rilevato nel territorio dell´Ati 2 dove si registra un calo della produzione pari a -8,20 per cento a fronte di un aumento della raccolta differenziata dell´+8,28 per cento. Ciò a conferma che il sistema di raccolta domiciliare contribuisce a tale riduzione in quanto implica una raccolta più selettiva e attenta dei rifiuti e, con la progressiva eliminazione dei cassonetti stradali, si riducono anche le quantità di rifiuti conferite impropriamente nel circuito di raccolta dei rifiuti urbani, da utenze non domestiche. Il dato è ancora più significativo se si considera che per l´effetto combinato di questi fattori si registra anche un calo del rifiuto indifferenziato destinato allo smaltimento (nell´Ati 2 -20 per cento): il totale della quantità di questa tipologia di rifiuti è stato infatti pari a 318mila 540 tonnellate, in diminuzione di circa 50mila tonnellate rispetto alle quantità 2010 (-13,56 per cento). Per quanto riguarda i rifiuti urbani differenziati, il totale della quantità raccolta è stato pari a 195mila412 tonnellate, in aumento di circa 15mila tonnellate rispetto alle quantità 2010 (+8,24 per cento). Di particolare rilevanza l´aumento pari al 32 per cento della frazione organica umida (Fou) dovuta all´estensione del sistema di raccolta domiciliare. Tale frazione che attualmente è destinata al recupero di materia (compost di qualità), in futuro, potrà essere destinata anche al recupero di energia (biogas) in impianti di digestione anaerobica in corso di progettazione. La media annuale della raccolta differenziata sull´intero territorio regionale si è attestata al 38,02% segnando un incremento di oltre il 5 per cento rispetto all´anno precedente 2010 (32,90 per cento), rompendo un trend di crescita che da alcuni anni segnava incrementi annuali poco superiori all´1 per cento). L´incremento su base annuale, seppure significativo, non rivela però il vero dato di incremento della raccolta differenziata: il passaggio dal tradizionale sistema di raccolta stradale ai nuovi sistemi di raccolta domiciliari o porta a porta è avvenuto principalmente nella seconda metà dell´anno e pertanto risulta "diluito" nella media annuale. I dati relativi al solo quarto trimestre 2011, pur segnalando incrementi diversi su ciascun Ati, registrano infatti una quota regionale di raccolta differenziata superiore al 43 per cento, con un incremento rispetto all´anno precedente di +10 per cento. Il 2011 rappresenta quindi l´anno di "svolta" per l´incremento della raccolta differenziata. Sulla base della progressione della riorganizzazione dei servizi di raccolta, è verosimile che a fine 2012 la percentuale di raccolta differenziata si possa attestare su una quota anche superiore al 50 per cento. I dati del primo trimestre dell´Ati n.2 (che "pesa" per circa il 40 per cento sulla media regionale) registrano una quota di raccolta differenziata superiore al 51 per cento. Proseguendo il trend di crescita anche negli Ati più in ritardo, in particolare nell´Ati 4, è ipotizzabile che a fine 2012 possa essere conseguito un risultato regionale di raccolta differenziata prossimo al 55 per cento. I Comuni che nel 2011, grazie allo sviluppo dei sistemi di raccolta domiciliare, hanno raggiunto e superato l´obiettivo del 50 per cento sono 18: Citerna, Sigillo, Bettona, Deruta, Fratta Todina, Magione, Marsciano, Monte Castello di Vibio, Paciano, Panicale, Piegaro, San Venanzo, Torgiano, Tuoro sul Trasimeno, Giano dell´Umbria, Gualdo Cattaneo, Attigliano, Guardea. Tra di essi, si segnalano i comuni di Fratta Todina, Piegaro, Torgiano e Giano dell´Umbria che hanno già raggiunto e superato il 65% di raccolta differenziata ovvero l´obbiettivo più ambizioso fissato dal Piano Regionale. Tra le azioni messe in campo dalla Regione per la riduzione dei rifiuti rientra il programma di installazione delle "fontanelle di acqua pubblica": nel 2011 dalle 18 fontanelle installate sono stati erogati 12.300.000 litri di acqua pari a 8.200.000 di bottiglie (1,5 litri per bottiglia) cui corrispondono 246.000 Kg di plastica "risparmiata" o non rimessa in commercio. Mettendo in fila tutte queste bottiglie, si coprirebbe una distanza di 574 Km (Perugia-torino). Sono previste nuove installazioni a Perugia, Terni, Foligno, Spoleto, Città di Castello, Gubbio e Umbertide.  
   
   
TRENTO: INAUGURATO IL NUOVO DEPURATORE DI STENICO CALIBRATO PER 20MILA ABITANTI EQUIVALENTI, COMPRESI I TURISTI, È IL FRUTTO DI UNA SINTONIA A PIÙ LIVELLI DECISIONALI  
 
 Trento, 26 aprile 2012 - L´inaugurazione del nuovo depuratore di Stenico, che era entrato in funzione già alla fine del dicembre del 2011, è avvenuta il 21 aprile nel corso di una vera e propria giornata di "porte aperte al depuratore": dalle 9.30 di oggi, infatti, a gruppi e accompagnati dai tecnici provinciali e della ditta che ha realizzato l´opera, gruppi di residenti hanno cominciato le visite all´impianto. Alle 10.30 è stato il vicepresidente e assessore ai lavori pubblici, ambiente e trasporti Alberto Pacher a inaugurare la nuova struttura, alla presenza dei sindaci dei comuni coinvolti (Comano Terme, Stenico, Fiavé e Bleggio), del consigliere provinciale Roberto Bombarda, nonché del presidente della Azienda consorziale Terme e di un folto gruppo di abitanti della zona. "Quello di oggi è un appuntamento importante che racchiude in sé molti significati – ha tra l´altro detto l´assessore Pacher nel suo indirizzo di saluto. – Inaugurando ufficialmente il nuovo depuratore delle Giudicarie Esteriori arriviamo a coprire all´incirca il 95% del territorio Trentino, ma l´obiettivo che ci siamo posti è quello di arrivare a fornire servizi di depurazione delle acque al 99% della popolazione. Quando si parla di depurazione, ci si riferisce alle tecnologie di nuova generazione, e qui a Stenico, in questo nuovissimo depuratore, di tecnologie d´avanguardia ce ne sono parecchie. Ma oggi vogliamo sottolineare anche altri aspetti, ad esempio che l´acqua pulita è un dono che lasceremo in eredità ai nostri figli, è un segno di civiltà, è la prova di quanto noi tutti abbiamo a cuore ognuno per la propria parte un ambiente sano e pulito. In Trentino abbiamo raggiunto a questo riguardo uno standard buono, anzi, diciamo pure che siamo tra i pochissimi in Italia ad aver raggiunto e in certo casi anche superato gli standard europei: tutto ciò però è stato possibile perché s´è creata una felice sintonia fra tutti i livelli decisionali: Comuni, Comunità di Valle e Provincia, coinvolgendo anche le categorie produttive, tra cui ricordo in primis l´agricoltura e il turismo, hanno lavorato concordemente, una sintonia che ho poi ritrovato anche in altri campi di questa parte di Trentino. L´impianto di Stenico sintetizza questa voglia di lavorare assieme: il grande disegno partito molti anni fa di dotare tutte le valli del Trentino di impianti per la depurazione all´altezza dei tempi è oggi una bella realtà della quale dobbiamo essere tutti fieri. E sono felice nel vedere che molti giudicariesi hanno risposto positivamente all´appello dei loro sindaci – ha concluso il vicepresidente Pacher, – e che oggi sono qui per vedere coi propri occhi come funziona dal di dentro un depuratore". A nome di tutte le amministrazioni comunali interessate al nuovo impianto, ha preso la parola il sindaco di Stenico Monica Mattevi, che ha ringraziato la Provincia per il disegno strategico generale e per le risorse finanziarie e umane investite in questo settore: "Oggi in Trentino possiamo andare orgogliosi della qualità delle nostre acque, e questo è il risultato di scelte politiche, di collaborazioni convinte e di tecnologie sempre all´avanguardia. Oggi nasce un impianto per la depurazione che è un vero e proprio gioiello, inserito nell´ambiente in modo eco-compatibile". È quindi toccato all´ing. Mauro Groff, dell´Agenzia per la Depurazione, illustrare le caratteristiche della nuova struttura. Il nuovo depuratore di Stenico, entrato in funzione lo scorso 22 dicembre 2011, è un´opera destinata a servire tutte le Giudicarie Esteriori. Calibrato per 20mila abitanti equivalenti, e quindi in grado di "reggere" anche i flussi turistici, è uno degli ultimi grandi impianti che va a completare la copertura del Trentino per quanto riguarda il trattamento e la depurazione delle acque. Attualmente tratta le fognature di Comano, Poia, Godenzo, Lundo, Ponte Arche, Comighello e Cares del comune di Comano Terme e di Villa Banale e Premione del comune di Stenico. Successivamente, quando saranno eseguiti i lavori per realizzare i necessari collettori, il depuratore raccoglierà le restanti frazioni del comune di Comano Terme, l´abitato di Stenico e tutte le fognature dei comuni di Bleggio Superiore e Fiavè. Alcuni dati tecnici - L´impianto di depurazione è situato in località Ponte dei Servi (nel territorio del comune di Stenico). Serve i Comuni di Stenico, Comano Terme, Bleggio Superiore e Fiavè, con una potenzialità di 20.000 Abitanti Equivalenti (Ae). Il costo complessivo dell´opera è stato di 5.812.368 euro più iva. Il depuratore ha una portata media di 6.400 mc/giorno (267 mc/ora); la portata di punta è di 553 mc/ora; la portata massina trattabile è di 800 mc/ora. La sostanza organica come Bod5 è di 1.200 kg/giorno; i solidi sospesi totali ammontano a 1.800 kg/giorno; il fosforo totale è di 60 kg/giorno, l´azoto totale è di 240 kg/giorno. La realizzazione dell’opera ha comportato l’impiego di circa 5.032 mc di calcestruzzo, 1,7 km di tubazioni, circa 3.633 mq di lamiere di copertura del tetto; sono state installate 18 elettropompe di varie dimensioni, 8 compressori dell’aria con portata variabile da 100 a 736 Nmc/h; sono stati stesi circa 32 km di cavi elettrici. Responsabile del procedimento è stato l´ing. Paolo Nardelli, Dirigente dell’Agenzia per la depurazione della Provincia autonoma di Trento (Adep). Progettista è l´ing. Umberto Grigoletti (Adep); il progetto architettonico è dell´arch. Sergio Bertoldi (Adep); del gruppo di progettazione hanno fatto parte anche il geom. Ivano Marchi, il geom. Carlo Ferretti e il p.I. Enrico Roat, tutti e tre dell´Adep. Questi sono invece i collaboratori esterni: l´ing. Corrado Segata (progetto strutture), il p.I. Cesare De Oliva (impianto elettrico), il p.I. Nicola Cimonetti (imp. Termoidraulico). Coordinatore per la sicurezza è stato l´ing. Armando Dal Bosco, mentre la direzione lavori era affidata all´ing. Umberto Grigoletti, al geom. Fulvio Marcolla e al p.I. Vittorio Marchiori, tutti e tre dell´Adep. I lavori sono stati eseguiti dalle seguenti imprese: Pretti & Scalfi S.p.a., Tione (Tn); Iteco S.r.l., Lavis (Tn); Elettrica S.r.l., Taio fraz. Mollaro (Tn).