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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Giugno 2012
6º WORKSHOP DELL´AGENZIA SPAZIALE EUROPEA SULLE TECNOLOGIE DI NAVIGAZIONE VIA SATELLITE  
 
Noordwijk, 21 giugno 2012 - Il sesto workshop dell´Agenzia spaziale europea sulle tecnologie di navigazione via satellite (Navitec 2012) si terrà dal 5 al 7 dicembre 2012 a Noordwijk, nei Paesi Bassi. La tecnologia di navigazione sta diventando parte della nostra vita quotidiana. Dietro alle applicazioni e ai componenti facili da usare c´è, però, un sistema di tecnologie complesso e in continuo cambiamento. Il sistema Galileo dovrebbe dare il suo contributo alle capacità europee e stimolare ancora di più gli sviluppi del settore. L´evento darà una visione d´insieme delle tecnologie della navigazione via satellite disponibili, o in corso di sviluppo, specialmente nel quadro degli attuali programmi di ricerca e sviluppo. Esaminerà anche avanzate tecnologie di ricezione e di elaborazione del segnale, compresa la diversità di antenna, segnale di opportunità e navigazione multi sensore per far fronte alle difficoltà di varie interferenze al servizio. Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Congrexprojects.com/12c13/introduction    
   
   
AL VIA ´OPENAPP´, CONCORSO PER LA REGIONE DIGITALE  
 
Milano, 21 giugno 2012 - Premiare la creatività e l´ingegno dei giovani per rendere disponibili nuovi servizi e sempre più accessibile e trasparente la Pubblica amministrazione. E´ l´obiettivo del concorso ´Openapp Lombardia´, iniziativa promossa dall´assessorato alla Semplificazione e Digitalizzazione aperta da pochi giorni e alla quale si potrà partecipare fino alle ore 12 del 28 settembre. Proposta Per Giovani Sviluppatori - "´Openapp Lombardia´ - spiega l´assessore Carlo Maccari - si rivolge ai giovani programmatori e sviluppatori di età compresa tra i 18 e i 35 anni che vogliono mettersi in gioco realizzando applicazioni web o app per dispositivi mobili. E´ inoltre un´opportunità in più per utilizzare promuovere e sviluppare il nostro portale Opendata, il grande archivio digitale che, in nome della trasparenza, contiene già milioni di informazioni per i cittadini suddivise nei più svariati ambiti, dalla cultura alla sanità, dagli impianti sportivi al sociale, al commercio". Il portale ( https://dati.Lombardia.it ), che conta oggi 56 data set, i ´cassetti´ contenenti le informazioni, in progressiva e costante crescita, rappresenta un patrimonio immenso in ogni ambito - dalla cartografia, alla normativa, alla statistica - fatto di informazioni, dati e contenuti. I partecipanti al concorso, nello sviluppare la propria app, dovranno attingere per regolamento ad almeno uno dei dataset del portale Opendata Lombardia. Le nuove app potranno quindi utilizzare dati messi a disposizione dalla Regione Lombardia e da altre Pubbliche amministrazioni per diventare strumenti di servizio, svago e utilità che i cittadini potranno consultare comodamente con i loro smartphone e tablet. "Saranno premiate - commenta Maccari - le dieci applicazioni più innovative, con riconoscimenti fino a 14.000 euro, per un budget totale di 60.000 euro messo a disposizione dalla Regione, al quale si aggiungeranno i premi messi a disposizione degli sponsor. E´ estremamente importante stimolare la creatività dei giovani che possono mettere a frutto le loro conoscenze e i loro studi in progetti di interesse comune per la collettività. Esperienze simili nate in altri Paesi, Stati Uniti in testa, dimostrano che l´utilizzo di questa miriade di informazioni può diventare uno strumento per creare occupazione e reddito, sostenere l´innovazione e far crescere start-up d´impresa". Modalità Di Partecipazione - Per partecipare al concorso i candidati devono registrarsi nell´apposita sezione del portale www.Openapp.lombardia.it. Ogni partecipante potrà presentare non più di 3 app, che verranno giudicate, nel mese di ottobre, da un´apposita commissione, che attribuirà i punteggi in base all´utilizzabilità dell´applicazione, all´originalità e innovazione, all´interesse pubblico e al suo utilizzo ´economico´. Partner Per Sviluppo - "Il concorso - conclude Maccari - rappresenta un´ulteriore dimostrazione del processo di utilizzo delle nuove tecnologie per snellire i processi decisionali e le prassi amministrative, ma anche un´opportunità per rafforzare, con il contributo dei cittadini, un nuovo modo di vedere la Pubblica amministrazione, sempre più efficiente e trasparente".  
   
   
FVG, SICUREZZA: PRONTA PIATTAFORMA CONDIVISIONE DATI SENSIBILI  
 
Udine, 21 giugno 2012 - Sono stati presentati oggi ufficialmente a Udine i due software che costituiranno la piattaforma per la correlazione informativa tra Ministero dell´Interno, Regione e Polizia Locali attive in Friuli Venezia Giulia. Il primo è il Sipol, e cioè il Sistema informativo della polizia locale, che permetterà alla Regione di disporre delle informazioni necessarie per programmare le politiche di potenziamento organizzativo delle Polizie locali, che a loro volta provvederanno alla sua implementazione e l´utilizzeranno come strumento gestionale. Il secondo è il Sic, Sistema informativo comune tra Ministero dell´Interno, Polizia locale. Previsto dal Protocollo d´intesa del 27 marzo 2007 e confermato in quello del 2010 siglato dal presidente della Regione Renzo Tondo e dall´allora ministro dell´Interno Roberto Maroni, il Sic raccoglierà sia le informazioni in possesso del Centro Elaborazione Dati (Ced) del dipartimento di Pubblica sicurezza del Ministero dell´Interno che quelle dei fenomeni relativi agli episodi di inciviltà e degrado urbano, rilevati dalle Polizie locali. "Si tratta di due strumenti fondamentali, che consentiranno di conoscere da un lato il potenziale operativo delle Polizie locali e dall´altro la frequenza, la tipologia e la localizzazione dei reati sul nostro territorio - spiega l´assessore regionale alle Attività produttive e Sicurezza Federica Seganti, che oggi ha preso parte al primo demo dei software - e ci permetteranno di essere più efficienti nel contrasto di ogni tipo di criminalità, inclusa quella meno invasiva, ma altrettanto capace di mettere a repentaglio la percezione della sicurezza nella popolazione". "Il sistema diventerà operativo tra settembre ed ottobre - continua l´assessore - e saremo i primi in Italia ad aver realizzato una piattaforma informatica utile anche ad una migliore definizione dei programmi da attuare per aumentare la sicurezza in Friuli Venezia Giulia e per una migliore allocazione delle risorse disponibili". Intervenendo nel corso dell´incontro servito ad illustrare le caratteristiche del sistema ai rappresentati delle Polizie locali e di altre Forze dell´ordine, Federica Seganti ha ringraziato in particolare Insiel "che ha realizzato i software, svolgendo una preziosa funzione di mediatore culturale", il commissario del Governo, Alessandro Giacchetti, "che si è molto speso ed è stato incisivo nella predisposizione e nella condivisione dei dati" ed infine i comandanti delle Polizie locali "che hanno avuto un ruolo fondamentale accettando di fare da apripista e testare la funzionalità del Sic nella fase di sperimentazione". L´assessore ha quindi sottolineato la disponibilità di tutti gli uomini e le donne che hanno lavorato e lavorano per la realizzazione di progetti proposti dalle istituzioni e dai cittadini "a partire dai prefetti, che hanno saputo guardare oltre al quotidiano facendo di informazione e collaborazione due momenti significativi per la realizzazione di una piattaforma che ci consentirà di essere più efficaci nella gestione di ogni giorno e nella programmazione, anche finanziaria, delle attività di sicurezza".  
   
   
ALCATEL: ACCORDO PER CONSOLIDAMENTO E PIU’ RICERCA IN ITALIA  
 
Roma, 20 giugno 2012 - Presso il ministero dello Sviluppo economico, è stato sottoscritto - tra le organizzazioni sindacali, la multinazionale Alcatel Lucent e i dirigenti del dicastero - un accordo per la gestione del piano di riorganizzazione annunciato dalla società lo scorso gennaio. Il lavoro portato avanti in questi mesi, durante i quali si sono confrontati più volte il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera ed il Ceo di Alcatel Lucent Ben Veerwayen, ha consentito una profonda revisione del piano originario, che prevedeva significativi esuberi del personale e la cessazione di importanti attività di ricerca. L’accordo siglato oggi prevede infatti il consolidamento e l’implementazione, da parte di Alcatel, di iniziative di ricerca qualificata e di attività di produzione industriale, oltre alla salvaguardia della presenza di Alcatel Lucent sul territorio italiano e al dimezzamento degli esuberi inizialmente indicati. L’intesa è stata raggiunta anche grazie ai passi in avanti sullo sviluppo del comparto Ict che l’Agenda digitale – in corso di ultima definizione da parte del Governo - potrà determinare nei prossimi mesi.  
   
   
100 INTERINALI STABILIZZATI DA ALCATEL TRIESTE  
 
Trieste, 21 giugno 2012 - Saranno cento i lavoratori interinali dello stabilimento triestino dell´Alcatel che verranno stabilizzati. Questo è uno dei punti principali dell´ipotesi di accordo sottoscritto ieri notte presso il Ministero dello Sviluppo economico a Roma e che deve essere ora sottoposto all´approvazione delle assemblee sindacali. Ne ha dato notizia l´assessore regionale al Lavoro Angela Brandi la quale dichiara che "se dovesse andare a buon fine quanto concordato al tavolo romano, a cui la Regione era presente, si tratterebbe di un significativo passo in avanti rispetto alla situazione iniziale di disimpegno della multinazionale nei confronti dell´intero sistema Paese e dei lavoratori interinali dello stabilimento triestino". Nel corso dell´incontro Alcatel ha confermato che il sito di Trieste rappresenta un punto di riferimento strategico per l´azienda ed è stato ribadito che si procederà nel corso del 2012 all´assunzione di non meno di 100 lavoratori oggi occupati come "somministrati a termine". I criteri di scelta per individuare le stabilizzazioni, a parità di mansione, si riferiranno prevalentemente all´anzianità di servizio. Dal canto suo l´amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia ha confermato la disponibilità a mettere in campo tutti gli strumenti, nell´ambito della formazione e degli incentivi, per quella parte di personale interinale che non verrà incluso nel processo di stabilizzazione. "Credo che proprio i nuovi provvedimenti che abbiamo attuato - ha dichiarato ancora l´assessore Brandi - in ordine all´estensione degli incentivi agli interinali a cui non vengono rinnovati i contratti, siano stati importanti per risolvere questa e altre situazioni dove c´è da salvaguardare l´occupazione. Così come aver reso incentivabili le assunzioni a tempo indeterminato da parte delle agenzie di somministrazione è un´altra di quelle azioni che va a produrre ricadute positive nel mercato del lavoro. A tal riguardo ricordo che la prossima settimana in sede di variazione di bilancio verranno stanziati ulteriori 14 milioni di euro, destinati alle politiche attive del lavoro e quindi anche a favore di misure di sostegno applicabili alla stabilizzazione dei lavoratori somministrati da parte dell´Alcatel, oltre che all´assunzione da parte di nuovi datori di lavoro di quei lavoratori somministrati che la stessa azienda non dovesse confermare".  
   
   
AMAZON APRE LA PIATTAFORMA INTERNAZIONALE PER LA DISTRIBUZIONE DI APPLICAZIONI MOBILE  
 
Seattle, 21 giugno, 2012 - Amazon.com, Inc. Ha annunciato ieri che gli sviluppatori possono proporre le loro applicazioni per la distribuzione che avverrà a partire da questa estate nel Regno Unito, in Germania, Francia, Italia e Spagna, con la prospettiva di una ulteriore, prossima espansione internazionale. Gli sviluppatori possono da subito visitare il portale “Amazon Mobile App Distribution”. In un solo anno, l’Appstore di Amazon negli Stati Uniti ha registrato una crescita del numero di applicazioni e giochi da poche decine a varie migliaia di unità. Grazie a funzionalità quali il sistema d’acquisto 1-Click e Test Drive (che permette ai consumatori di testare le applicazioni prima di acquistarle), gli sviluppatori hanno conseguito consistenti ricavi dalla vendita di applicazioni tramite Amazon. Amazon ha inoltre recentemente introdotto una modalità d’acquisto In-app che rende ancora più semplice per gli sviluppatori integrare e vendere giochi e applicazioni, mantenendo inalterata la semplicità e la sicurezza del sistema d’acquisto 1-Click. Molti sviluppatori hanno visto incrementare le proprie vendite grazie al sistema d’acquisto In-app di Amazon: siamo quindi entusiasti di poter offrire le loro applicazioni a un numero ancora maggiore di clienti, anche al di fuori dagli Stati Uniti. “Abbiamo scoperto che i giocatori Amazon sono sempre alla ricerca di contenuti di alto livello e mostrano una alta propensione all’acquisto di applicazioni a pagamento”. Afferma Niccolo de Masi, Ceo e presidente di Glu Mobile. “Il nostro ultimo prodotto lanciato su Amazon, Frontline Commando, ha ottenuto ottimi risultati sia in termini di numero di utenti attivi giornalieri, sia di durata media di gioco: entrambi questi parametri hanno abbondantemente superato i valori medi di ogni altro dispositivo o piattaforma. Scegliere una piattaforma di successo come quella di Amazon e ampliare quindi la nostra offerta in tutto il mondo, ci permetterà di raggiungere una base clienti più ampia e creare opportunità per incrementare ulteriormente le vendite. Naturalmente di questo siamo entusiasti ”. “Siamo molto soddisfatti del solido rapporto instaurato sin dal lancio dell’Appstore di Amazon negli Stati Uniti e Kindle Fire è stato un enorme successo per i nostri prodotti,” ha detto Peter Vesterbackba, Cmo e Mighty Eagle di Rovio. “Siamo un brand globale, con una clientela di appassionati internazionale, ci elettrizza l’idea di poter estendere la nostra offerta ai clienti di Amazon in tutto il mondo”. “Con videogiochi culto come Piante contro Zombi e Scrabble ai primi posti delle classifiche, l’Appstore statunitense di Amazon e’ stata per Ea un’ottima vetrina che ci ha permesso di raggiungere un nuovo segmento di consumatori” ha dichiarato Bernard Kim, Senior Vice President Global Social & Mobile Publishing di Ea. “L’espansione internazionale di Amazon rappresenta una fantastica opportunità per far conoscere i nostri giochi interattivi a nuovi clienti in tutto il mondo”. “Amazon è un partner chiave nella distribuzione, perché è in grado di raggiungere utenti con un elevato grado di fidelizzazione e particolarmente attivi,” afferma Evan Conway, Presidente di Onelouder App. “Lo sviluppo internazionale è un elemento strategico per il nostro business e siamo molto felici di ampliare il nostro raggio d’azione attraverso il nuovo canale internazionale di Amazon, che offre un’esperienza mobile eccellente per i clienti in tutto il mondo”. “Allrecipers.com Dinner Spinner è l´applicazione di cucina numero uno per l’Appstore di Amazon e Kindle Fire negli Stati Uniti. La nostra community interagisce con le nostre applicazioni il 45% in più su Kindle Fire rispetto a qualsiasi altro dispositivo. Per questo sappiamo che i nostri fan amano e si fidano della piattaforma di Amazon” afferma Lisa Sharples, Presidente di Allrecipers.cm. “Allrecipes è un brand globale molto amato con applicazioni internazionali di successo, siamo lieti di avere il supporto di Amazon per raggiungere appassionati di cucina in tutto il mondo”. “Siamo davvero entusiasti del successo ottenuto dai nostri sviluppatori sulla piattaforma di Amazon lo scorso anno”, ha affermato Jim Adkins, Vice Presidente Amazon Appstore. “Alcuni sviluppatori hanno visto raddoppiare le vendite dal lancio del sistema d’acquisto In-app. Siamo felici di ampliare ulteriormente le nostre opportunità di business, estendendo la vendita di applicazioni anche al di fuori degli Stati Uniti. Il nostro programma di distribuzione offre un considerevole potenziale di espansione internazionale agli attuali sviluppatori. Desideriamo inoltre incoraggiare gli sviluppatori a partecipare e a contribuire alla crescita della nostra piattaforma”. Gli sviluppatori possono visitare il portale ”Amazon Mobile App Distribution”per ottenere maggiori informazioni su come localizzarele applicazioni grazie a strumenti specifici per le varie regioni e trovare consigli su come predisporre le proprie applicazioni per la distribuzione internazionale. Gli sviluppatori hanno la possibilità di stabilire in quali paesi vendere le proprie applicazioni e di indicare il relativo listino prezzi per paese. Per coloro che fanno già parte del programma, le applicazioni saranno rese automaticamente disponibili per la distribuzione internazionale. Attraverso il portale gli sviluppatori potranno facilmente modificare la disponibilità internazionale delle proprie applicazioni nel caso in cui non vogliano venderle in alcuni stati. Gli sviluppatori che non si sono ancora registrati, possono farlo gratuitamente sull’Amazon Mobile App Distribution Portal. Nuove condizioni generali per l’accordo di distribuzione Amazon Mobile App - Oggi Amazon ha annunciato anche due modifiche all’accordo di distribuzione Amazon Mobile App. In primo luogo, in considerazione del successo del lancio dell’opzione di acquisto In-app nel mese di aprile e per semplificare le condizioni generali, Amazon allinea la percentuale di ripartizione dei profitti per le applicazioni a pagamento a quella dei prodotti in-app venduti attraverso il sistema di acquisto In-app di Amazon. A partire dal 1 luglio, gli sviluppatori percepiranno il 70% del prezzo di listino di ogni applicazione venduta. In base alle precedenti condizioni di contratto uno sviluppatore percepiva il 70% del prezzo di vendita o il 20% del prezzo di listino, se maggiore. In secondo luogo, le condizioni di contratto sono state adattate per offrire maggiore flessibilità nella tempistica per la submission delle applicazioni. Gli sviluppatori hanno la possibilità di stabilire quali applicazioni rendere disponibili per i clienti di Amazon e le relative tempistiche. Gli sviluppatori possono esaminare l’accordo completo sin da ora su Amazon Mobile App Distribution Portal.  
   
   
E-COMMERCE: SIA LANCIA NUOVA PIATTAFORMA DIGITALE DI ACCESSO AL SERVIZIO PANEUROPEO MYBANK  
 
 Milano, 21 giugno 2012 – Sia lancia “e-Convergence”, una nuova infrastruttura tecnologica che permetterà a esercenti e istituzioni finanziarie italiane e straniere di poter accedere a Mybank, l’iniziativa pan-europea di Eba Clearing per fare acquisti online pagando direttamente dal proprio home banking. La sperimentazione di Mybank è stata avviata agli inizi di giugno e il debutto ufficiale è previsto nel corso del 2013. In occasione dello Spin 2012, la Conference&expo Internazionale dell´Abi su sistemi e servizi di pagamento in programma al Palazzo dei Congressi di Firenze il 21 e 22 giugno, Sia presenterà in anteprima la nuova piattaforma “e-Convergence” e una demo di shopping online con Mybank in ambito alimentare, assicurativo ed elettronico. Sia punta quindi sempre più alla diffusione di servizi di e-payments, facili da utilizzare, comodi e sicuri, e allo sviluppo dell’e-commerce, un mercato che in Italia alla fine del 2012 è previsto in crescita del 18% e con un fatturato stimato pari a 9,5 miliardi di euro contro gli 8 miliardi del 2011 (fonte Osservatorio B2c Netcomm-politecnico di Milano). A livello europeo, entro il 2015, l’obiettivo della Commissione Ue è di raddoppiare il volume del commercio elettronico nelle vendite al dettaglio, attualmente al 3,4%. Attraverso “e-Convergence”, Sia renderà disponibile un’infrastruttura digitale che metterà in comunicazione gli esercenti online e le banche aderenti a Mybank, minimizzando i costi di sviluppo e di gestione delle applicazioni di accesso e i tempi di implementazione, e consentirà ai clienti di effettuare pagamenti su Internet in modo semplice e sicuro (oggi il tasso di clienti che abbandonano durante il processo di acquisto è pari al 23%). Comunicato stampa Un ruolo centrale nell’ambito di Mybank riveste, in particolare, la directory centralizzata che contiene le informazioni relative alle banche convenzionate e ne garantisce l’interoperabilità e la raggiungibilità: la gestione di tale directory è stata affidata a Sia da Eba Clearing nell’ambito della partnership attiva dal 2002 che vede Sia come provider tecnologico della piattaforma Step2 di Eba Clearing per lo scambio e il regolamento delle transazioni in euro. Nel settore in evoluzione dei pagamenti online, Mybank rappresenta un’assoluta novità visto che un “bonifico istantaneo” via home banking permetterà di fare acquisti in tutta Europa. Una leva strategica che può contribuire all’aumento delle operazioni di e-commerce, come dimostra anche l’iniziativa lanciata in Olanda dove il sistema domestico iDeal, basato su bonifico online, è accettato dal 90% degli esercenti virtuali ed è lo strumento di pagamento preferito dai consumatori. Utilizzare Mybank sarà estremamente semplice per i clienti dei negozi virtuali che avranno a disposizione un’apposita icona da cliccare per avviare il pagamento, scegliendo in seguito il proprio istituto di credito e collegandosi direttamente al sistema di home banking. Un’applicazione di Pos virtuale sviluppata da Sia e integrata alla piattaforma “e-Convergence” consentirà agli esercenti online di accettare questa modalità innovativa oltre a quelle tradizionali, come carte di credito e Paypal. L’infrastruttura tecnologica di Sia provvederà poi, attraverso un sistema chiamato Routing Service, alla trasmissione delle richieste di pagamento dalla banca dell’esercente verso quella dell’acquirente. Sarà quindi un secondo sistema (Validation Service), una volta elaborate e autorizzate tali richieste, a dialogare con l’applicativo di home banking della banca dell’acquirente. A quel punto il cliente dovrà solo completare il pagamento autenticandosi tramite il proprio account con i codici di sicurezza previsti dalla sua banca ma senza inviare online ulteriori dati personali e sensibili (i dettagli di pagamento relativi all’acquisto compariranno automaticamente). Dopo aver verificato importo e destinatario, la transazione viene eseguita con l’invio di un bonifico a favore del merchant. Tale modalità di acquisto, una volta resa pienamente operativa, sarà conforme con la Sepa (Single Euro Payments Area), ovvero l’Area Unica dei Pagamenti in Euro che è stata creata per consentire a cittadini, imprese, pubbliche amministrazioni e gli altri operatori economici di effettuare e ricevere pagamenti in modo armonizzato, utilizzando strumenti di pagamento comuni (bonifici, addebiti diretti e carte di pagamento), con la stessa facilità e sicurezza su cui si può contare nel proprio contesto nazionale. In concomitanza con l’avvio della nuova piattaforma “e-Convergence”, Sia sta già studiando le possibili evoluzioni del nuovo servizio per renderlo accessibile tramite altri dispositivi, come ad esempio smartphone e tablet, e per aggiungere ulteriori funzionalità. Infatti, con Mybank anche l’addebito diretto delle bollette sul conto corrente bancario potrebbe risultare decisamente più facile ed immediato: basterebbero pochi passaggi per attivare, in tempo reale e senza doversi recare in banca, il pagamento delle utenze dal proprio home banking. “Con il lancio di questa infrastruttura tecnologica a supporto di Mybank, proseguiamo nel nostro percorso di innovazione volto a offrire strumenti di pagamento all’avanguardia in Europa – ha commentato Nicola Cordone, Direttore Divisione Financial Institutions e Vice Direttore Generale Sia - la nostra consolidata esperienza nei pagamenti elettronici garantisce i massimi livelli di sicurezza nella gestione delle transazioni e può certamente contribuire ad incrementare anche i volumi delle operazioni di e-commerce”. Comunicato stampa “Accogliamo con favore l’iniziativa di Sia per supportare il collegamento tra i futuri aderenti a Mybank,” ha dichiarato John Broxis, Direttore in Eba Clearing. “Infrastrutture come e-Convergence consentiranno agli esercenti virtuali e alle istituzioni finanziarie di aderire a Mybank in maniera più semplice. Il lancio della nuova soluzione di Sia in occasione dello Spin permetterà altresì a coloro che parteciperanno alla fase pilota di testare appieno i processi di routing e validation, inclusi nel nostro primo periodo di sperimentazione, preparandoli per il go-live di Mybank previsto per il marzo 2013.”  
   
   
GIOCO, È BOOM: SPENDIAMO MENO PER IL CIBO, PIÙ PER GRATTA E VINCI E VIDEOPOKER  
 
 Firenze 21 giugno 2012 – Italiani sempre più poveri, ma sempre più posseduti dal demone del gioco. Crollano i risparmi, calano le spese alimentari (secondo l’Istat nel 2010 il 65,35% delle famiglie ha comprato meno cibo e il 13,6% ha diminuito anche la qualità), ma cresce vertiginosamente quella per il gioco: dai 14,3 miliardi di euro del 2000, ai 24,8 del 2004, ai 47,5 del 2008, ai 79,9 miliardi del 2011. E per il 2012 si prevede una spesa di circa 130 miliardi. A fronte di un’evidente contrazione dei consumi familiari negli ultimi anni, cresce in maniera esponenziale la voglia di giocare, nella speranza del colpo di fortuna. Il fenomeno del gioco è stato analizzato stamani in tutti i suoi aspetti, nel corso del seminario “Per un gioco legale e responsabile: aspetti sociali e ruolo della polizia”, che si è tenuto nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati. Promosso dalla Sipl, Scuola interregionale di polizia locale (Emilia Romagna, Liguria, Toscana), in collaborazione con Forum italiano per la sicurezza urbana e Avviso Pubblico (Enti locali e Regioni per la formazione civile e contro le mafie), il seminario era rivolto alle polizie municipali. Nel corso della mattinata, è stato inquadrato il fenomeno gioco in Italia e in Toscana, con particolare riferimento al gambling compulsivo, la dipendenza da gioco d’azzardo; si è parlato di come gli enti locali possono favorire un approccio responsabile al gioco, del ruolo della polizia, dei fenomeni criminali connessi con il gioco. Ovviamenti il florido mercato che va creandosi intorno al gioco costituisce una grande attrattiva per la criminalità organizzata e le mafie, che approfittano di queste attività di intrattenimento anche come strumento per il riciclaggio di denaro sporco. “La Sipl ha inteso quest’anno affrontare argomenti nuovi oltre a quelli trattati abitualmente – ha detto Cristina Preti, presidente Sipl – La sicurezza informatica, il contrasto all’evasione fiscale e, appunto, il gioco. Le polizie municipali hanno uno strettissimo contatto con il territorio e hanno prima di altri la possibilità di accorgersi del fenomeno”. I numeri del gioco Secondo i dati del Rapporto Eurispes 2009, il gioco d’azzardo coinvolge in Italia fino al 70-80% della popolazione adulta (circa 30 milioni di persone). Il fenomeno è più diffuso tra gli uomini di età compresa tra i 20 e 60 anni. Nel 2011 in Italia sono stati spesi in gioco d’azzardo quasi 80 miliardi di euro, e il primo trimestre del 2012 segnala un ulteriore aumento di spesa del 28,9% rispetto al primo trimestre 2011. Nel 2011 la somma maggiore è stata giocata negli apparecchi (slot machine e videlottery), che hanno raccolto il 56,3% del fatturato totale; seguono i gratta e vinci (12,7%), il lotto (8,5%), le scommesse sportive (4,9%), il superenalotto (3%), poi bingo e scommesse ippiche. “Sono le persone più fragili a rischiare di più”, ha sottolineato Matteo Iori, presidente dell’associazione onlus Centro sociale Papa Giovanni Xxiii di Reggio Emilia. A giocare più assiduamente sono le persone con titolo di studio più basso: l’80,3% di chi ha la licenza media, contro il 70,4% di chi ha il diploma o il 61% dei laureati; e anche chi ha minori garanzie e tutele lavorative: il 70,8% di chi ha un lavoro e tempo indeterminato, contro l’80,3% dei lavoratori saltuari o l’86,7% di chi è in cassa integrazione. “Il consumo dei giochi interessa prevalentemente le fasce sociali più deboli – aggiunge Iori – ed è legato alla scarsa diffusione della cultura scientifica, oltre che al desiderio di comprarsi un sogno. E la pubblicità induce gli italiani a credere che la vincita sia a portata di mano e che a tutti sia offerta l’opportunità di cambiare vita”. Il gioco d’azzardo patologico (Gap) E per qualcuno, il gioco diventa dipendenza, vera e propria malattia. Secondo una ricerca epidemiologica del Cnr, il 2,2% della popolazione italiana è a rischio o già problematica per le proprie modalità di gioco d’azzardo. E si stima che nel giro di pochi anni questi dati saranno pressoché raddoppiati. Ma rispetto agli altri Paesi, l’Italia è molto arretrata sul riconoscimento della patologia della dipendenza da gioco, e ancora non garantisce il diritto di cura per i giocatori patologici. Anche in Toscana il gioco d’azzardo è abbastanza diffuso e le persone con problematiche legate al Gap si stima siano tra lo 0,8 e l’1,5% della popolazione compresa tra il 15 e i 64 anni (circa 20.000 persone). Nel 2010, le persone che in Toscana si sono rivolte ai servizi per essere curate sono circa 500. La Toscana è stata la prima Regione a prestare attenzione al fenomeno del gioco d’azzardo patologico: un’attenzione che si riscontra già in una deliberazione del Consiglio regionale del giugno 1999. Da allora, ha cercato di offrire risposte alla crescente domanda di aiuto, sia delle persone entrate ormai nel vortice del gioco, che dei loro familiari, con soluzioni differenziate, che vanno dai trattamenti ambulatoriali a quelli residenziali (come il progetto sperimentale Orthos, a Monteroni d’Arbia).  
   
   
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Roma, 21 giugno 2012 - In un contesto di mercato estremamente complesso e volatile gli investitori vanno alla ricerca di “lidi sicuri” in cui “parcheggiare” il proprio risparmio in attesa di tempi migliori. A questo fine nasce www.Contosulconto.it il primo “comparatore” indipendente e gratuito che permette di confrontare online diverse categorie di conti deposito e prodotti bancari rivolti ai consumatori. Contosulconto permette di confrontare le migliori offerte delle banche e di conoscerne subito i costi, i rendimenti e le condizioni di ciascun conto in modo chiaro, trasparente e completo. Le offerte vengono mostrate a confronto, secondo una “graduatoria” di rendimento e/o costo, sulla base degli specifici parametri considerati più rappresentativi per ciascun tipo di conto. Contosulconto nasce, oltre che per confrontare rapidamente le diverse offerte sui conti di deposito, anche per essere aggiornato sulle nuove offerte/promozioni che quasi giornalmente vengono proposte. Attraverso un meccanismo di calcolo trasparente viene individuato il rendimento reale e si evidenziano i costi occulti e le piccole “insidie” dei singoli conti. Inoltre, qualora le esigenze finanziarie fossero complesse e non legate a un solo orizzonte temporale, su Contosulconto è possibile costruire un portafoglio di conti deposito che rispecchi le personali esigenze di liquidità nel tempo. Infine nell’area “quanto investire” è possibile utilizzare gratuitamente un Tools di asset allocation dinamica che indica quanto capitale destinare ai conti deposito e quanta a investimenti più rischiosi, sulla base dal personale obiettivo di investimento e del grado di rischio che si è disposti a sopportare. Non manca l’opportunità di interagire con altri utenti che utilizzano i conti di deposito attraverso un Forum nel quale è possibile scambiare opinioni sui prodotti che si intende sottoscrivere. Web: www.Contosulconto.it    
   
   
POLO MECCATRONICA, BONFIGLIOLI AVVIA LA PRODUZIONE  
 
Trento, 21 giugno 2012 - Più di un milione di euro già investiti, parte dei quali utilizzati per l’acquisto di una Fässler, uno dei due modelli presenti in Italia del sofisticato macchinario per lo sviluppo di riduttori a gioco ridotto di nuova generazione (Tq), che saranno totalmente progettati e prodotti nella sede di Rovereto. E la previsione di assumere presto una trentina di giovani ingegneri elettronici e meccatronici. Queste le prime evidenze di Bonfiglioli Mechatronic Research Spa, il centro ricerche che la multinazionale emiliana ha aperto nel settembre scorso al Polo Tecnologico di Rovereto e che ha inaugurato ieri l’avvio della parte produttiva. Le ha presentate la presidente Sonia Bonfiglioli in un incontro tenutosi a Rovereto con i partner del progetto Polo Meccatronica. E’ stata anche l’occasione per presentare Gilbert Khawam, nuovo direttore degli stabilimenti Bonfiglioli in Germania e Rovereto. Presenti per la Provincia di Trento il presidente Lorenzo Dellai e l’assessore Alessandro Olivi, il coordinatore del Polo della Meccatronica e presidente di Dana Italia Rino Tarolli, il team di Trentino Sviluppo con il presidente Diego Laner e le rappresentanze delle due scuole che si trasferiranno dentro il Polo di via Zeni, Iti “Marconi” e Cfp “Veronesi”. In tarda mattinata trasferta a Povo, presso la Fondazione Bruno Kessler, per un summit con il mondo trentino della ricerca. «Questa è una delle tante, importanti risposte concrete – ha sottolineato Lorenzo Dellai, presidente della Provincia autonoma di Trento - che il Trentino sta dando all’esigenza di rigenerare e riposizionare la propria industria. Non siamo mai stati folgorati sulla strada dell’astrattezza, dell’illusionismo economico, sappiamo che c’è bisogno di innovazione ma l’innovazione deve tradursi nei fatti concreti che riguardano appunto la vita e l’opera delle imprese, delle famiglie, delle comunità». «Il Polo della Meccatronica è già nato - ha ribadito Dellai - perché c’è un tessuto di imprese in Trentino che già opera nei settori avanzati della meccanica. È già nato perché stiamo facendo importanti investimenti sul piano formativo e della ricerca, perché vengono in Trentino aziende di primaria importanza come Bonfiglioli che celebriamo oggi nel suo avvio produttivo. A breve nascerà anche il Polo logistico della Meccatronica, con l’avvio dei lavori per il nuovo edificio produttivo, ed entro l’anno partirà l’appalto sulle scuole. Ci sono quindi tutte le condizioni per fare di questo progetto un fatto importante per il Trentino». Soddisfazione è stata espressa dal presidente Lorenzo Dellai e dall’assessore Alessandro Olivi nel vedere che Bonfiglioli, che aveva “testato” il Trentino costituendo un’unità di ricerca e sviluppo, non si fermerà alla fase di ricerca e prototipazione ma diventerà una vera e propria fabbrica, trovando in questo territorio un luogo di forte sinergia e dove esistono le condizioni ideali per competere sui mercati internazionali. «Una realtà, quella della meccatronica – ha osservato Alessandro Olivi, assessore all’Industria, Artigianato e Commercio della Provincia autonoma di Trento - sulla quale abbiamo creduto fin da prima che arrivasse Bonfiglioli. Certo è che questa azienda ha i numeri, le conoscenze e la capacità per fungere da acceleratore di un progetto assolutamente originale, che combina aziende, scuole, università, istituti di ricerca secondo una precisa visione di futuro. In pochi mesi la presenza di Bonfiglioli a Rovereto è passata dalla fase di start up alla nascita di una vera e propria fabbrica, un segnale importante per l’intero territorio trentino che grazie al Polo della Meccatronica potrà attrarre ulteriori significative esperienze imprenditoriali». Forte di oltre 700 milioni di euro di fatturato, 10 stabilimenti produttivi nel mondo e più di 3 mila addetti, la multinazionale emiliana Bonfiglioli Riduttori Spa, leader mondiale nel settore delle trasmissioni, sarà l’azienda di punta del nuovo Polo della Meccatronica di Rovereto. In via Zeni si è insediata nel settembre 2011 con una prima “testa di ponte”, il Bonfiglioli Mechatronic Research Spa, centro ricerche orientato alla meccatronica, che ad oggi occupa già 12 giovani ricercatori. Ed ora si avvia la produzione vera e propria. Nella sede di Rovereto vengono infatti prodotti i nuovi motori elettrici Brushless e stanno partendo i nuovi riduttori serie “Tq” con alti livelli di precisione, ai quali andranno affiancate nuove realizzazioni nel campo meccatronico. A dirigere l’unità di Rovereto, come anche quelle già operative in Germania, Sonia Bonfiglioli ha voluto una persona di esperienza e massima competenza come Gilbert Khawam, ingegnere specializzato in automazioni, già responsabile di Bonfiglioli France. Toccherà a lui alimentare i flussi produttivi e di conoscenze in particolare tra le divisioni tedesche e quella nuova di Rovereto. A regime si prevedono circa 30 persone allocate allo sviluppo del business in Bmr, per lo più per la ricerca e sviluppo, con competenze di ingegneria meccatronica, di protocolli di comunicazione Sw, di ingegneria meccanica di precisione. Proprio uno dei primi esemplari di Brushless prodotti a Rovereto, gamma di motori a magneti permanenti utilizzati per la movimentazione di assi controllati, quindi con applicazione su macchine a controllo numerico, è stato donato da Sonia Bonfiglioli al presidente Lorenzo Dellai che ha dimostrato di gradire particolarmente il pensiero, chiedendo spiegazioni dettagliate sulla caratteristiche del motore e sulle sue concrete applicazioni. «La meccatronica è la nuova frontiera - ha spiegato Sonia Bonfiglioli, presidente del Gruppo Bonfiglioli – che ci permette di disegnare il nostro futuro. Questa crisi ha riportato al centro l’economia reale che è ritornata ad essere, come insegna la Germania, la vera sala macchine dello sviluppo. L’applicazione dell’elettronica alla meccanica di precisione determinerà la presenza più o meno da protagonista di qualsiasi azienda si occupi di trasmissione di potenza. Bonfiglioli Mechatronic Research vuole essere un punto fondamentale di trait d’union con il centro di ricerca già operante in Germania. La scelta di non effettuare nella sede tedesca un ampliamento del reparto di ricerca e sviluppo meccatronico ma di localizzarlo in Italia, nasce dal riconoscimento delle peculiari capacità e qualità formative del Trentino e di rapporto agile ed efficace con le istituzioni locali. La sinergia nata con la Provincia di Trento e Trentino Sviluppo, l’Università e la Fondazione Bruno Kessler, ha permesso a Bonfiglioli di insediarsi nel territorio con prospettive di crescita significative sia in termini di struttura che di qualità di ricerca e progettazione di nuovi prodotti». Spazio quindi, nella giornata odierna, anche agli incontri con le scuole roveretane che costituiranno un tassello fondamentale per la realizzazione del nuovo parco scientifico e tecnologico tematico dove meccanica ed elettronica si combineranno in innovative connessioni tra imprese, centri di ricerca pubblici e privati, università, istituti superiori e formazione professionale. Nei loro interventi l’Istituto Tecnico Industriale “Marconi” ed il Centro di Formazione Professionale “Veronesi” hanno sottolineato la nuove opportunità formative che il Polo offre ed espresso piena disponibilità a più avanzati modelli di interazione tra scuola, produzione e ricerca. «Notiamo un importante ritorno alla cultura tecnica – hanno sottolineato Fabrizio Barozzi e Francesco Festi, insegnanti dell’Iti Marconi – e quello che vogliamo far comprendere ai nostri 800 studenti è che ci saranno per loro opportunità di lavoro, e quindi di futuro, se saranno disponibili ad impegnarsi dentro un modello di scuola aperto ed innovativo». Anche Laura Scalfi, direttrice del Cfp “G. Veronesi”, si è detta convinta che il Polo della Meccatronica costituisca una scommessa per il futuro dell’ istruzione e della formazione professionale in Trentino. «Un luogo non solo fisico – ha spiegato - dove mondo della formazione ed aziende potranno costruire la giusta contaminazione per rendere i percorsi e le competenze in uscita sempre aderenti alle richieste delle aziende. Credo che sarà una scommessa facile da vincere contando proprio sulla competenza ed autonomia che la Provincia di Trento gode nell’ ambito delle politiche formative, che potranno portare in modo agile a costruire profili adeguati in ambito meccatronico che coprano l’intera filiera, dagli operai qualificati ai tecnici superiori». Procede quindi la collaborazione tra il sistema Trentino della produzione e della ricerca ed il Gruppo Bonfiglioli, secondo quanto previsto nel protocollo d’intesa firmato nel giugno 2011 con la Provincia autonoma di Trento. Documento che prevede da parte di Bonfiglioli investimenti in Trentino per circa 1,5 - 2 milioni di euro annui fino al 2015. Da parte sua la Provincia autonoma di Trento, anche tramite Trentino Sviluppo, assicurerà il miglior apporto possibile in termini di collaborazioni strutturate con le attività di alta formazione e ricerca presenti sul territorio provinciale, ad iniziare dall’Università degli studi di Trento e dalla Fondazione Bruno Kessler. Anche per rinsaldare questi rapporti con l’eccellenza della ricerca trentina, la delegazione si è trasferita nel primo pomeriggio al Polo Scientifico e Tecnologico della Fondazione Bruno Kessler, per un summit con la stessa Fbk e con l’Università degli studi di Trento durante il quale si sono tracciate le future collaborazioni in particolare con il Centro Materiali e Microsistemi di Fbk e con le facoltà di Ingegneria Meccatronica e Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni dell’Università degli studi di Trento.  
   
   
NUOVA SOLUZIONE PER LA COLLABORAZIONE MULTIMEDIALE PERSONALE  
 
Milano, 21 giugno 2012 – Mitel ha presentato il Mitel Uc360 Collaboration Point, un innovativo dispositivo Google Android-based – nonché primo nel suo genere – per le riunioni d´ufficio personali. E’ stato creato da Mitel in risposta alla domanda da parte dei propri clienti e del mercato che erano alla ricerca di soluzioni più semplici e di strumenti cost-effective in grado di favorire la collaborazione attraverso una soluzione multimediale all-in-one. Il Mitel Uc360tm Collaboration Point combina in una singola unità il multiparty video e audio Hd ed è in grado di permettere la presentazione e la condivisione di documenti ai partecipanti. Il tutto a un prezzo dirompente. Si tratta di un prodotto elegante e compatto, basato sulla semplicità del touch-screen, facile da implementare e utilizzare. Il Mitel Uc360tm trasforma la modalità della collaborazione portandola da un’attività pre-programmata a un evento spontaneo; questo ne rende l’utilizzo molto naturale diventando, di fatto, parte integrante della normale giornata lavorativa. Questa innovazione rientra nel costante impegno di Mitel che dà voce alla propria clientela anche durante le fasi di sviluppo prodotti. Mitel ha infatti lavorato a stretto contatto con i propri clienti per progettare e testare il Mitel Uc360tm. "L’installazione del Mitel Uc360tm è semplice e rende la sua distribuzione rapida e immediata, ovunque sia necessaria", ha affermato Rick Declerk, Manager Network Communications, Central Technology Services. "Con questo tipo di soluzione per il Personal Office Meeting Space, la collaborazione potrà avvenire in ogni momento e non solo quando una sala conferenze è disponibile." Una ricerca condotta da Frost and Sullivan* ha dimostrato che su 3.500 aziende, il 72% delle aziende che utilizzano avanzate tecnologie di Unified Communication e Collaboration hanno ottenuto un evidente vantaggio competitivo, rispetto al 46% delle aziende che non le utilizzano. "Al fine di massimizzare le opportunità di collaborazione e aumentare la produttività attraverso il cosiddetto workspace, una soluzione dovrebbe essere semplice da usare, con un prezzo che consenta la distribuzione in tutta l´organizzazione, includendo qualità video in alta definizione, audio e collaborazione a distanza, ed essere anche in grado di ospitare circa quattro partecipanti, ovvero il numero tipico nella maggior parte delle sessioni di collaborazione", ha affermato Melanie Turek, vice presidente, Research, Enterprise Communications & Collaboration di Frost and Sullivan. "Fino a oggi, numerose soluzioni di collaborazione e conferencing non sono state in grado di soddisfare tale esigenza." Al prezzo di meno di 2000 Us$, il Mitel Uc360tm nasce per rivoluzionare il mercato, attualmente caratterizzato da soluzioni più costose e complicate, attraverso un´alternativa accessibile per le aziende grazie a un prezzo che permetterà ampia diffusione su vasta scala negli uffici personali, dove avviene la maggior parte della collaborazione. Basato sull´architettura flessibile e aperta “Mitel Freedom”, il Mitel Uc360tm è stato progettato sfruttando gli standard di settore ed è quindi in grado di lavorare con tutte le soluzioni leader nei settori della video collaboration, telepresence, audio conferencing e Ip-pbx. Test di interoperabilità sono stati avviati con diversi fornitori, inclusi Vidyo e Polycom. L’interoperabilità con Vidyo è stata presentata recentemente alla Business Partner Conference di Mitel. "Gli standard Open di progettazione del Mitel Uc360tm consentono l’interoperabilità con l´esclusiva soluzione software di telepresenza Vidyo", ha dichiarato Ashish Gupta, Cmo Vidyo e Svp Corporate Development. "L’uc360 è un complemento eccezionale per la piattaforma di video comunicazione Vidyo, una soluzione dall’elevata qualità e altamente scalabile. Se combinati assieme, Mitel Uc360 e Vidyo, semplificano immediatamente la collaborazione visiva in tutta l´azienda." "I nostri clienti ci hanno più volte detto che sono rimasti frustrati dalla complessità tecnica, dagli elevati costi e dalla necessità di programmazione avanzata riscontrata nelle soluzioni di collaborazione esistenti", ha detto Ron Wellard, Executive Vice President di Mitel Communications Solutions. "Il Mitel Uc360 è la nostra risposta a tali clienti. E’ facile da implementare e usare come un telefono, e offre una elevata qualità, arricchendo l’esperienza dell’utilizzatore in modo naturale, consentendo alle aziende di trarre vantaggi di produttività e risparmi nelle attività di collaborazione." Per vedere il video del Mitel Uc Collaboration Point, visualizzare la galleria di immagini, visionare le specifiche di prodotto, o per scaricare il White Paper di Frost and Sullivan visitare www.Mitel.com/uc360    
   
   
5 ANNI DELL´EUROPEAN RESEACH COUNCIL: I TALENTI ITALIANI DELLA RICERCA INCONTRANO HELGA NOWOTNY E IL MINISTRO PROFUMO A ROMA  
 
Roma, 21 giugno 2012 - Il 25 e 26 giugno si incontreranno a Roma, nell’ambito delle celebrazioni per i primi 5 anni di attività dell’Erc (European Research Council), i vincitori di progetti Erc di nazionalità italiana o che stanno realizzando il loro progetto presso un´istituzione italiana. La due giorni è organizzata dall´Apre (Agenzia per la promozione della ricerca europea), in collaborazione con il Cnr, il Miur, l’Erc e la Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Sono quasi tremila i ricercatori di tutto il mondo operanti in Europa grazie alle prestigiose borse dell´Erc e del programma europeo Ideas, considerato non soltanto un formidabile strumento contro la fuga dei cervelli dall´Europa, ma anche un marchio di eccellenza sia per i ricercatori che per le istituzioni che ne beneficiano. Tra questi, oltre 250 italiani (in prevalenza ospitati da strutture italiane) e alcuni ricercatori stranieri in Italia: tutti invitati all´evento di Roma, dove avranno la possibilità di dialogare con la presidentessa dell´Erc Helga Nowotny, con il Ministro per l´Istruzione, l´università e la ricerca Francesco Profumo, con il presidente del Cnr Luigi Nicolais e con rappresentanti delle istituzioni europee. Nel pomeriggio del 25 è prevista una tavola rotonda che illustrerà i successi conseguiti fino ora dall´Erc ma anche le sfide future in vista di Orizzonte 2020, il nuovo programma quadro dell’Unione europea per la Ricerca e l’innovazione per il periodo 2014-2020. Cinque ricercatori italiani presenteranno i loro progetti per celebrare simbolicamente i primi cinque anni di attività dell´Erc. Sarà inoltre lanciato un network della comunità Erc italiana per permettere scambi di informazioni e fornire servizi di supporto riservati ai ricercatori Erc. Un primo esempio sarà un workshop sulla comunicazione e sulla divulgazione dei risultati, che si terrà nel corso dell´evento e sarà animato, tra i vari esperti, anche da Silvia Rosa-brusin, direttrice del Tg Leonardo della Rai. Il 26 giugno, nel contesto della giornata informativa nazionale, funzionari dell’Erc, insieme ad alcuni vincitori di progetti, un valutatore e rappresentanti italiani presso il comitato Ideas, presenteranno i nuovi bandi che saranno pubblicati a luglio e che offriranno ulteriori opportunità ai ricercatori più brillanti di ogni età, nazionalità e disciplina. Una conferenza stampa con il Ministro Profumo, la presidentessa dell’Erc Nowotny e il presidente del Cnr Nicolais è prevista il 25 giugno alle 13.30 presso il Cnr. I giornalisti avranno poi la possibilità di incontrare individualmente i ricercatori.  
   
   
ACCORDO STATO/REGIONI PER UNA SCUOLA CONDIVISA  
 
Firenze, 21 giugno 2012 – “Una bozza di accordo fondamentale per dare, all’autonomia scolastica, non solo le gambe ma anche la testa”. Così Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana nonché coordinatrice di tutti gli assessori regionali all’Istruzione, commentando la bozza di accordo fra Governo, Regioni e Province Autonome su “finalità, tempi e modalità di attuazione” del Titolo V della Costituzione nella parte concernente l’istruzione. Il testo è stato licenziato ieri , a Roma, dalla Ix Commissione (Istruzione, Lavoro, Innovazione, Ricerca) della Conferenza delle Regioni sotto la presidenza di Stella Targetti: adesso deve essere varato in modo definitivo dalla Conferenza dei Presidenti e dalla “Stato/regioni”. “Non è esagerato dire che stiamo cambiando la scuola: completiamo infatti il trasferimento alle Regioni delle funzioni amministrative fissando tempi e modalità – prosegue Targetti – per trasferire dallo Stato centrale le risorse finanziarie, umane e strumentali dando così modo alle Regioni stesse di governare l’intero processo legato all’istruzione, inclusa, in prospettiva, la gestione del personale”. L’accordo contiene una tempistica precisa: dovrà essere attuato entro il 30 giugno 2013. “Ci lasciamo finalmente alle spalle – aggiunge Targetti – una stagione, quella dei ricorsi e dei controricorsi fra Stato e Regioni, che fa solo il male della scuola moltiplicando incertezze e rivendicazioni in una inutile divaricazione dei livelli decisionali: completiamo il processo di federalismo scolastico e diamo, finalmente, alle Regioni la possibilità di dare all’autonomia non solo le gambe ma anche la testa”. Stato e Regioni – si legge nel testo – concorrono a perseguire alcuni obiettivi: tempi e modi per completare il trasferimento delle funzioni amministrative alle Regioni; tempi e modi per trasferire le risorse (“finanziarie, umane e strumentali”) necessarie all’esercizio di quelle funzioni; tempi e modi per ridefinire l’amministrazione statale periferica; condizioni e modalità per attuare la sperimentazione di nuovi modelli organizzativi. Nel dettaglio, l’accordo comprende cinque capitoli: vengono individuate le competenze normative fra Stato e Regioni (le norme generali statali sulla scuola saranno raccolte in un Testo Unico e si individueranno i livelli essenziali delle prestazioni da garantire sull’intero territorio nazionale Stato e Regioni si impegnano a semplificare le rispettive norme ed a chiarire i livelli di responsabilità degli enti locali); vengono predisposte le condizioni per l’esercizio delle funzioni amministrative e dei servizi pubblici su istruzione e formazione professionale (il Governo adotterà decreti per trasferire le risorse alle Regioni e queste si impegnano a riformare i loro apparati istituzionali. Passeranno alle Regioni dipendenti e risorse degli Uffici Scolastici regionali e provinciali). Centrale il terzo capitolo che prevede il riparto, fra le Regioni, delle dotazioni organiche relative al personale scolastico : entro il prossimo 30 ottobre dovranno essere approvati i criteri. C’è accordo anche sul dimensionamento della rete scolastica e sul trasferimento alle Regioni dei beni e delle risorse (“umane, strumentali, finanziarie”) della scuola. Così come c’è accordo sulla modifica legislativa necessaria per la disciplina del rapporto di lavoro del personale della scuola. Entro il 31 dicembre di ogni anno, a regime, il dimensionamento della rete scolastica sarà assicurato, nell’esercizio delle rispettive competenze, dalle Regioni e dagli Enti Locali (“nel rispetto dei vincoli annualmente stabilito per la finanza pubblica”). Gli ultimi due punti riguardano la realizzazione di un sistema unitario di raccolta dati, compresi quelli sull’edilizia scolastica e quelli sull’anagrafe degli studenti, e la sperimentazione di nuovi modelli gestionali-organizzativi nonché ”forme avanzate di autonomia delle istituzioni scolastiche” Fra Stato e Regioni vengono infine costituiti quattro gruppi di lavoro paritetici: edilizia scolastica, anagrafi e sistemi di valutazione, modelli organizzativi e professione dei docenti, sperimentazione nuovi modelli per la gestione delle scuole. Le sperimentazioni riguarderanno anche interventi (“innovativi”) per l’edilizia scolastica, modelli per il reclutamento del personale, nuovi modelli organizzativi (“anche valorizzando le reti di scuole”).  
   
   
OLTRE 40 MILIONI PER LA SCUOLA PIEMONTESE LA REGIONE VUOLE EDIFICI PIÙ SICURI, ANCHE SUL PIANO SISMICO  
 
Torino, 21 giugno 2012 - La Regione Piemonte lancia un piano da 43 milioni di euro per l’edilizia scolastica: entro il 2014 saranno finanziati circa 200 progetti per la costruzione di nuovi edifici o per eseguire interventi straordinari su quelli esistenti. Tutti dovranno avere come priorità la sicurezza delle strutture, anche dal punto di vista sismico. Una prima fase ha già avuto il via nei giorni scorsi con l’assegnazione di 12,7 milioni di euro per 59 progetti (5 nell’Alessandrino per oltre 981mila euro, 4 nell’Astigiano per 800mila euro, 5 nel Biellese per oltre 1,2 milioni di euro, 14 nel Cuneese per 3,9 milioni, 5 nel Novarese per oltre 760mila euro, 18 in provincia di Torino per 3,8 milioni, 4 nel Vercellese per 552mila euro e 4 nel Vco per 540mila euro). Di questi, 3,5 milioni riguardano 7 nuove costruzioni (scuola elementare a Graglia, Vezza d’Alba e Carrù, materna a Condove, materna ed elementare a Pavarolo, media a Benevagienna ed elementare a manta. I beneficiari avranno circa un anno e mezzo di tempo per iniziare i lavori e quattro (prorogabili a cinque) per finirli. Il 30% del contributo verrà erogato a inizio lavori, un altro 30% a circa un terzo di avanzamento, 30% a fine cantiere e il saldo a struttura collaudata e funzionante. Entro giugno partirà, invece, il nuovo bando da 30 milioni di euro: per presentare le domande ci sarà tempo fino al 6 settembre. Per info www.Regione.piemonte.it/istruz/edsco/index.htm  “La sicurezza e la qualità delle nostre scuole è una priorità e attraverso questo piano avremo la possibilità di sostenere su tutto il territorio tantissimi progetti finalizzati proprio a tale obiettivo - ha sottolineato il presidente della Regione, Roberto Cota, durante la presentazione dell’iniziativa svoltasi il 20 giugno a Torino”. Cota ha anche annunciato che “nei prossimi giorni partirà un sollecito formale a tutti gli enti locali per fornire alla Regione dati sulla sicurezza degli edifici scolastici dal punto di vista sismico. Informazioni che potranno essere facilmente trasmesse on line, attraverso delle schede che abbiamo appositamente predisposto. Entro fine anno avremo così una fotografia chiara che ci permetterà di valutare gli interventi necessari per garantire la sicurezza nelle nostre scuole”. Dai dati dell’Ufficio Sismico della direzione Opere Pubbliche, Difesa del Suolo, Economia Montana e Foreste, risulta che in Piemonte i Comuni con il rischio più elevato sono 44 (40 in provincia di Torino, 2 nel Cuneese e 2 nel Vco) e vedono la presenza di 129 edifici scolastici (119 in provincia di Torino, 7 nel Cuneese e 3 nel Vco). Di queste scuole, 9 sono state già costruite seguendo le norme antisismiche (7 nel Torinese e 2 nel Cuneese) e 51 in tutto hanno già ottenuto o sono in attesa di ricevere la valutazione di sicurezza sismica (48 nel Torinese e 3 nel Cuneese). Una delle priorità del piano straordinario per l’edilizia scolastica sarà proprio la messa in sicurezza sismica, accanto a quella, naturalmente, di garantire scuole sicure sempre. Tra le altre priorità, particolare importanza sarà data all’abbattimento delle barriere architettoniche e al risparmio energetico. Un bonus sul punteggio è stato previsto anche per progetti di razionalizzazione degli edifici scolastici, interventi che servono ad esempio a concentrare in un unico polo servizi scolastici sparpagliati in più edifici, e per progetti presentati da gruppi di comuni disposti a compartecipare economicamente. È stato creato anche un “parco progetti” che sarà automaticamente in graduatoria, costituito dalle domande ritenute idonee, ma non finanziate, con la prima tranche di 12,7 milioni di euro assegnata nei giorni scorsi. “43 milioni di euro in un unico piano è uno stanziamento che non ha precedenti per l’edilizia scolastica piemontese - ha commentato l’assessore regionale all’Istruzione, Alberto Cirio - Un risultato che siamo riusciti a mettere in pista prevedendo in bilancio un vincolo alle risorse anche per gli anni a seguire e che ci permetterà di risolvere i problemi di almeno 200 scuole su tutto il territorio. Si tratta, tra l’altro, di risorse solo regionali, perché ad oggi dallo Stato non è arrivato ancora nessun tipo di sostegno. Ci auguriamo, però, che facendo noi per primi possano arrivare presto anche risorse romane. La sicurezza delle scuole è un diritto per ogni famiglia e un dovere per noi. Un tema che ci sta molto a cuore, perché non si ripetano tragedie come quella del Darwin e perché tutti abbiamo la tranquillità di sapere che i propri figli a scuola sono al sicuro. Ci tengo però anche a ricordare che il Piemonte figura tra le regioni più virtuose nella manutenzione e sicurezza dei suoi edifici scolastici e su questa strada proseguiremo sempre”. Il Piemonte ha in tutto 3161 edifici scolastici: 304 nell’Alessandrino, 187 nell’Astigiano, 189 nel Biellese, 575 nel Cuneese, 284 nel Novarese, 1312 in provincia di Torino, 155 nel Vercellese e 155 nel Vco. Nell’indagine di Legambiente pubblicata lo scorso anno, figura tra quelli virtuosi nella manutenzione e sicurezza degli edifici scolastici: mentre, infatti, il 36% delle scuole italiane ha bisogno di interventi di manutenzione urgenti, questa percentuale sul nostro territorio scende al 9%.  
   
   
OGGI A REGGIO L’AVVIO DEL PROGETTO COMUNICATORIO POLITE  
 
Catanzaro, 21 giugno 2012 - L’assessore all’Internazionalizzazione e Cooperazione Luigi Fedele presiederà giovedì ventuno giugno, alle ore 10.30, nella sala meeting “è-Hotel”, il meeting di avvio del progetto comunitario Polite- “Policy Learning in Information Technologies for Public Transport Enhancement”, di cui la Calabria è l’Amministrazione capofila. Il progetto ha l’obiettivo di migliorare le politiche relative alla gestione di sistemi informativi per i viaggiatori attraverso lo sviluppo di metodologie di trasporto intelligenti volti a potenziare, sia i livelli di sicurezza, sia l’effettiva efficienza del sistema di trasporto regionale. “Nel quadro degli obiettivi della mia delega – ha detto l’assessore Fedele - rientra il rafforzamento della presenza della Regione nei partenariati internazionali di cooperazione ed il miglioramento delle politiche per i trasporti. Queste due tematiche sono affrontate sinergicamente dal progetto. “Polite”, infatti, intende promuovere l’uso del trasporto pubblico attraverso iniziative che mirano ad accrescere la consapevolezza degli utenti, favorendo la discussione a livello politico e lo scambio di conoscenze e giuste pratiche sulla info-mobilità”. Al meeting parteciperanno anche il Sindaco di Reggio Calabria, Demetrio Arena, il Presidente della Provincia di Reggio Giuseppe Raffa, l’Amministratore Unico di Atam, Vincenzo Filardo ed i rappresentanti dei partner del progetto.  
   
   
L´EUROPA A COLPI DI PENNARELLO: INVIATECI LA VOSTRA VIGNETTA DEDICATA ALL´UE - PROROGATA LA SCADENZA AL 26 GIUGNO  
 
 Roma, 21 giugno 2012 - Avete ancora tempo per partecipare al Concorso Premio per la migliore vignetta politica sull´Ue pubblicata sui media italiani. E´ infatti possibile presentare i propri contributi entro il 26 giugno (ore 12.00). Il concorso, giunto alla seconda edizione, è promosso dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea in collaborazione con il sito web "Presseurop" e la rivista italiana "Internazionale". L´iniziativa ha un duplice obiettivo: sensibilizzare i vignettisti sui temi europei promuovendo una sempre maggiore copertura di questi ultimi e stimolare l´interesse dei cittadini europei e italiani per la vita politica europea. Il Concorso intende realizzare un riconoscimento dell´impegno dei vignettisti nell´ambito dell´ informazione europea che si auspica possa diventare un appuntamento tradizionale nonché uno stimolo a seguire e partecipare, anche con lo strumento dell´umorismo, al dibattito politico europeo. L´invito a presentare le candidature per l´edizione 2012 del concorso si è aperto l 10 maggio 2012 e il 26 giugno 2012 (ore 12.00). La cerimonia di premiazione dei vincitori di questa seconda edizione del concorso si svolgerà domenica 7 ottobre 2012 durante il Festival Internazionale di Ferrara. Il primo classificato riceverà 2.500 euro, il secondo 1.500 e il terzo 1000. Http://ec.europa.eu/italia/documents/attualita/
comunicazione/concorso_vignette_2012_.pdf
 
 
   
   
UNIVERSITÀ: AVVISO PER ESPONENTE REGIONE FVG IN CDA SISSA  
 
Udine, 21 giugno 2012 - La Regione Friuli Venezia Giulia ha avviato una procedura pubblica per individuare un suo rappresentante da inserire nel Cda della Sissa (Scuola internazionale superiore di studi avanzati) alla quale possono partecipare anche i cittadini stranieri. "E´ la prima volta che accade - spiega l´assessore regionale all´Università e Ricerca Roberto Molinaro - ma la presenza di componenti esterni nel Cda è previsto dal muovo Statuto della Scuola, che ne indica due, di cui uno designato dalla Regione". La scadenza per l´invio delle candidature è fissata al prossimo 15 luglio ed il primo requisito per i membri esterni è non aver mai fatto parte dei ruoli della Scuola nei tre anni precedenti alla nomina (ma non possono neanche farne parte per tutta la durata dell´incarico). Non sono previsti neppure compiti politici o incarichi in ambito universitario (rettori, membri di cda o di senati accademici ed altro), funzioni inerenti la programmazione, il finanziamento, la valutazione delle attività universitarie nel Ministero e nell´Anvur o l´appartenenza a organismi di società in conflitto con la Sissa. L´avviso per la presentazione delle candidature è stato pubblicato sul sito della Regione (www.Regione.fvg.it), dove nella sezione bandi ed avvisi sono inseriti anche tutte le informazioni utili ed i moduli per la formulazione e l´invio delle domande.  
   
   
DOTTORATI E LAUREE IN ALTO APPRENDISTATO, LA REGIONE EMILIA ROMAGNA SIGLA IL PROTOCOLLO D´INTESA CON ATENEI E PARTI SOCIALI  
 
Bologna, 21 giugno 2012 – La Regione ha siglato con gli atenei dell’Emilia-romagna e le parti sociali il protocollo d’intesa per l’apprendistato in alta formazione: giovani laureati potranno acquisire il titolo di dottore di ricerca e conseguire il master di 1° o di 2° livellolavorando con contratto di apprendistato nelle imprese del territorio. Durante il primo anno di sperimentazione 106 studenti hanno usufruito di questa opportunità. Con la firma dell’intesa diventa definitivamente operativo l’alto apprendistato previsto dal Decreto legislativo 167 del 2011, che ha regolamentato la possibilità di conseguire in apprendistato anche i titoli di studio universitari di laurea triennale e laurea magistrale. Il protocollo d’intesa, siglato per la Regione Emilia-romagna dall’assessore al Lavoro e all’Università Patrizio Bianchi, è stato sottoscritto dagli atenei di Bologna, Modena e Reggio Emilia, Parma, Ferrara e dalle sedi di Piacenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e Politecnico di Milano. Per le parti sociali hanno firmato Cgil, Cisl, Uil, Cna, Confartigianato, Confagricoltura, Coldiretti, Confcommercio, Confesercenti, Lega Cooperative, Confindustria, Confapi. “Tutti gli atenei che hanno sede nella nostra regione e le parti sociali hanno condiviso l’adozione di questa metodologia – ha spiegato l’assessore Patrizio Bianchi – basata su una forte integrazione tra il percorso realizzato in azienda e il percorso realizzato nell’istituzione formativa: l’ateneo riconosce e valorizza il percorso in impresa e rilascia il titolo di studio finale attribuendo i crediti formativi anche per le conoscenze maturate lavorando in azienda”. - Laurea triennale e laurea magistrale - Le università individuano i corsi di laurea in cui promuovere questa iniziativa sperimentale ai giovani laureandi che, in possesso dei requisiti di età e dei crediti formativi stabiliti dalla legge, possono essere assunti dalle imprese con contratto di apprendistato per acquisire il titolo di laurea e di laurea magistrale. La durata del contratto di apprendistato per l’acquisizione del titolo di laurea e di laurea magistrale non può essere inferiore a 12 e superiore a 36 mesi. L’obbligo formativo previsto è di 240 ore annue di apprendimento formale, di cui 150 ore in azienda e 90 ore retribuite dall’azienda stessa, a fronte di attività accademiche svolte dallo studente, e devono essere attivati specifici servizi di tutoraggio formativo e aziendale. Nel caso in cui l’apprendista non completi il percorso formativo o non consegua il titolo di laurea o di laurea magistrale, l’Università attesta le competenze acquisite, tenendo anche conto del percorso formativo svolto presso l’impresa. - Dottorati di ricerca - Gli atenei individuano i dottorati di ricerca e il numero di posti riservati per l’apprendistato. I laureati che superano le selezioni richieste per l’ammissione possono essere assunti dalle imprese con contratto di apprendistato. Le imprese interessate devono stipulare i contratti sulla base dei contratti collettivi nazionali delle organizzazioni sindacali e datoriali maggiormente rappresentative. La durata del contratto di apprendistato per l’acquisizione del titolo di dottore di ricerca non può essere inferiore a 24 mesi e superiore a 48 mesi. Il percorso formativo durante il periodo di apprendistato viene definito insieme dalle università e dalle imprese, ma deve prevedere almeno 120 ore annue di attività didattica e di formazione, finalizzata all’acquisizione di competenze negli ambiti dell’innovazione tecnologica ed organizzativa dell’economia delle imprese regionali, e dovrà contribuire ad implementare i risultati della ricerca e le attività di trasferimento tecnologico. Le attività formative devono essere erogate lungo l’intero arco di durata del contratto, per assicurare l’alternanza formazione-lavoro che caratterizza il contratto di apprendistato per il conseguimento del titolo di dottore di ricerca. Le imprese devono inoltre garantire la necessaria formazione interna, che integra quella delle università, anche prevedendo attività di tutoraggio formativo. Un apposito coordinamento tecnico regionale, composto da un rappresentante per ciascuna delle parti firmatarie, dovrà verificare l’andamento della sperimentazione, che ha durata biennale. - Master di 1° e 2° livello - Gli atenei individuano i Master di primo e secondo livello in cui è possibile utilizzare l’apprendistato e li promuovono ai giovani laureati in possesso dei requisiti di età stabiliti dalla normativa, che possono essere assunti dalle imprese con contratto di apprendistato. Gli atenei possono eventualmente avvalersi di organismi di formazione professionale, accreditati dalla Regione Emilia-romagna sia per l’ambito della formazione superiore, sia per l’ambito della formazione per gli apprendisti. Le aziende stipulano contratti di apprendistato avendo a riferimento la normativa definita dal contratti collettivi. La durata del contratto non può essere inferiore a 12 mesi e superiore a 24 mesi. I Master universitari di primo e secondo livello potranno essere di due tipi: progettati ad hoc per un gruppo di apprendisti oppure corsi già esistenti nell’offerta formativa degli atenei, debitamente adeguati e riprogettati per consentire l’inserimento di apprendisti.  
   
   
TOSCANA, BAMBINI BOCCIATI: DALLA PARTE DEI PIÙ DEBOLI  
 
Firenze, 21 giugno 2012 – “La decisione dell’Usr ha il pregio di introdurre un elemento di ragionevolezza in una vicenda che ha prodotto ferite sotto vari aspetti colpendo in particolare gli esseri per definizione più deboli: i bambini”. Così Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana e assessore all’Istruzione, commentando la notizia sugli scrutini da rifare nell’istituto “Giulio Tifoni” di Pontremoli. “Che gli ispettori abbiano certificato la non sussistenza dei motivi di eccezionalità per la bocciatura, in prima elementare, dei cinque bambini è la certificazione di ragionevolezza che a questo punto della vicenda rappresentava una vera necessità. Saranno adesso le nuove verifiche – prosegue Targetti – a fornire o meno, ai docenti, motivazioni valide rispetto a una decisione così radicale come quella presa nelle scorse settimane: decisione che poteva certo trovare, già in prima battuta, alternative diverse”. “Trovo adesso essenziale – conclude Stella Targetti – che tutti riaffermiamo con forza che l’integrazione dei soggetti più deboli è la prima condizione, quella di base, per costruire una scuola efficace, efficiente. E giusta”.  
   
   
UNIVERSITÀ, BRACCIO DI FERRO COL GOVERNO. LIGURIA: TASSE DIRITTO ALLO STUDIO AUMENTATE PER DECRETO CONFRONTO NEL POMERIGGIO IN COMMISSIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE  
 
 Genova, 21 Giugno 2012. Braccio di ferro Regione Liguria- Governo dopo che da sabato è entrato in vigore il decreto legislativo che riforma le norme sul diritto allo studio universitario. Tra le varie novità anche l´obbligo per le Regioni di aumentare le tasse regionali per il diritto allo studio che servono a finanziare le borse universitarie erogate ogni anno in regione Liguria dall´Arssu Per l’Anno Accademico 2011/2012 gli aventi diritto sono stati oltre 3600 studenti con reddito inferiore a euro 15.487,00 e in regola con gli esami. Una norma, quella approvata, "che limita l´autonomia delle regioni ,non solo imponendo l´aumento della tassa regionale per il diritto allo studio universitario, ma definendo anche importi e fasce di reddito che gli studenti dovranno pagare", afferma Pippo Rossetti, assessore all’Istruzione e Università della Regione Liguria. L´articolo 18 comma 8 del decreto detta alle Regioni l´obbligo di aumentare la tassa regionale entro il 30 giugno. Se dopo questa data non viene approvata nessuna legge, la normativa nazionale impone un importo della tassa uguale per tutti gli iscritti all’università. "Siamo stati costretti a portare oggi in commissione consiliare l´argomento per recepire la normativa nazionale al fine di limitare i danni del decreto ministeriale. Se la Regione Liguria non approva la legge entro il 30 giugno, la tassa regionale sarà di euro 140 per tutti gli iscritti senza considerare le differenze di reddito. Verrebbe applicata norma ingiusta favorendo chi ha più possibilità economiche a discapito di quelli che hanno redditi più bassi", continua Rossetti. "E abbiamo cercato di trovare un accordo, come regioni, con il Ministero chiedendo che l´applicazione della norma fosse quantomeno posticipata di un anno, ma la risposta è stata negativa". La nuova norma regionale applicherà gli importi minimi statali possibili: euro 120 per chi ha redditi Isee inferiori a 15.093,53, euro 140 per i redditi Isee tra i 15.093,53 e i 30.188,06, euro 160 per redditi Isee superiori ai 30.188,06. La Regione Liguria aumenteremo anche i fondi regionali per le borse di studio universitario, così come prevede il decreto. "Non vogliamo un´Università per i ricchi ed è per questo che ho chiesto ad Arssu di attivare nuove strategie per aumentare il più possibili gli interventi a favore degli studenti meritevoli ed economicamente svantaggiati. Rimane l´amarezza di dover subire un aumento delle tasse da Roma".  
   
   
NUOVA SCOPERTA: PICCOLI PIANETI POSSONO FORMARSI INTORNO ALLE STELLE CON MENO ELEMENTI PESANTI  
 
Bruxelles, 21 giugno 2012 - Gli scienziati hanno a lungo creduto che i pianeti simili alla Terra si formassero solo intorno a stelle con un alto contenuto di elementi come ferro e silicio, ma adesso un nuovo studio condotto da ricercatori in Danimarca, Svezia e Stati Uniti mostra che piccoli pianeti possono in effetti formarsi intorno a stelle con un´ampia gamma di elementi pesanti. Queste scoperte aumentano le probabilità che piccoli pianeti simili alla Terra siano molto più diffusi nell´Universo di quanto si pensasse. Ai fini dello studio, pubblicato sulla rivista Nature, il team ha usato il Telescopio spaziale Keplero della Nasa (National Aeronautics and Space Administration) per esaminare la composizione basilare di oltre 150 stelle che ospitano 226 pianeti candidati più piccoli di Nettuno. Uno dei ricercatori, Anders Johansen dell´Università di Lund, in Svezia, è stato sostenuto da un contributo iniziale del Consiglio europeo della ricerca (Cer) per il progetto Pebble2planet ("From pebbles to planets: towards new horizons in the formation of planets"). Questo è finanziato con 1.330.000 euro nell´ambito del Tema "Idee" del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue. L´autore principale dello studio Lars A. Buchhave, un astrofisico dell´Istituto Niels Bohr e del Centro sulla formazione di stelle e pianeti dell´Università di Copenhagen, commenta: "Volevo capire se i pianeti piccoli hanno bisogno di un ambiente speciale per formarsi, come i pianeti giganti di gas, che, come sappiamo, si sviluppano in ambienti ad alto contenuto di elementi pesanti. Questo studio mostra che i pianeti piccoli non sono così esigenti e si formano intorno a stelle con un´ampia gamma di contenuto di metalli pesanti, comprese le stelle con appena il 25 percento della metallicità del Sole." Lo studio rivela che pianeti fino a quattro volte le dimensioni della Terra possono formarsi intorno a stelle con un´ampia gamma di contenuto di elementi pesanti, comprese stelle con una metallicità più bassa di quella del Sole. Una stella è una grande palla di gas brillante che produce energia fondendo idrogeno ed elio in elementi sempre più pesanti. Quando tutto il nucleo si è trasformato in ferro, non si può più estrarre energia e la stella muore, lanciando enormi nubi di polvere e gas nello spazio. Queste grandi nubi di gas e polvere poi si condensano e si trasformano in nuove stelle e pianeti. Ogni generazione di stelle ha un contenuto di elementi pesanti più alto rispetto alla precedente. Dai resti delle nubi di gas e polvere si formano pianeti che ruotano intorno alle stelle appena formatesi. Nelle generazioni successive di stelle con un alto contenuto di elementi pesanti, le restanti particelle di polvere e gas che formano pianeti hanno una composizione basilare che molto probabilmente favorirà la formazione di giganti di gas come Saturno e Giove. Questo nuovo studio però mostra che le cose sono diverse per i pianeti più piccoli, come spiega Lars A. Buchhave: "Abbiamo analizzato la composizione basilare spettroscopica delle stelle per 226 exopianeti. La maggior parte dei pianeti sono piccoli, pianeti cioè che corrispondono ai pianeti solidi del nostro sistema solare o fino a quattro volte il raggio della Terra. Quello che abbiamo scoperto è che, a differenza dei giganti di gas, la presenza di pianeti più piccoli non dipende tanto da stelle con un alto contenuto di elementi pesanti. I pianeti che sono fino a quattro volte le dimensioni della Terra possono formarsi intorno a stelle molto diverse, anche stelle povere di elementi pesanti." Quindi, visto che non dipendono da un alto contenuto di elementi pesanti nelle stelle ospiti per formarsi, pianeti simili alla Terra potrebbero essere molto più comuni nella galassia di quanto pensiamo. Dal suo lancio nel 2009, il Telescopio spaziale Keplero ha cercato pianeti monitorando continuamente oltre 150.000 stelle, cercando perdite rivelatrici di luminosità causate da pianeti in transito. Sono necessari almeno tre transiti per identificare un segnale come pianeta. Sono necessarie anche osservazioni successive da telescopi a terra per confermare che il candidato è in effetti un pianeta. Le osservazioni spettroscopiche da terra per questo studio sono state fatte dal Telescopio ottico nordico (Not) a La Palma nelle Isole Canarie e da tre telescopi negli Stati Uniti: l´Osservatorio Fred Lawrence Whipple (Flwo) sul Monte Hopkins in Arizona; l´Osservatorio Mcdonald dell´Università del Texas a Austin; e l´ Osservatorio Keck su Mauna Kea alle Hawaii. Per maggiori informazioni, visitare: Università di Copenaghen: http://www.Ku.dk/english/    
   
   
SISMA, LOMBARDIA A ROMA CON RICHIESTE PER MANTOVA  
 
Milano, 21 giugno 2012 - L´assessore regionale alla Semplificazione e Digitalizzazione e vice commissario per il terremoto Carlo Maccari, su delega del presidente Roberto Formigoni, è stato ascoltato presso la Commissione Ambiente della Camera dei deputati. Al centro dell´incontro il Decreto legge 74/12 e le richieste di modifica che Regione Lombardia chiede vengano fatte in sede di conversione del Testo stesso. "Il Decreto approvato dal Governo - ricorda Maccari - allo stato attuale usa pesi e misure diverse, a partire dal Fondo per la ricostruzione, che stanzia un totale di 500 milioni di euro e per il quale non è ancora chiaro quanto spetterà alle diverse Regioni. A oggi abbiamo danni registrati per oltre 600 milioni di euro ed è dunque chiaro che c´è bisogno di un aiuto concreto anche dello Stato per ripartire. Si può intervenire in tanti modi e, questa mattina, ho esposto i principali, ricevendo disponibilità ad accogliere le nostre proposte". "Il provvedimento - aggiunge l´assessore - chiuderà il proprio iter in Commissione la prossima settimana e il 2 luglio sarà all´attenzione dei lavori d´aula (la scadenza per la conversione è il 6 agosto) e dunque in questi giorni presenteremo emendamenti ad hoc". Le Richieste - Maccari ha ricordato le richieste che il presidente Formigoni aveva già avanzato al presidente del Consiglio Mario Monti prima per lettera e poi in una serie di incontri personali. Fra queste: - la deroga al Patto stabilità interno; - la riperimetrazione dell´area mantovana, affinché diversi Comuni colpiti dal sisma, ma non inseriti nel Decreto, possano entrarne a farne parte; - l´ampliamento delle deroghe urbanistiche anche alla Lombardia; - una maggiore chiarezza sull´agibilità strutture; - l´estensione della possibilità di avvalersi di altri soggetti oltre al Provveditorato alle opere pubbliche e agli Uffici scolastici provinciali per la realizzazione degli interventi ricostruzione degli edifici; - la possibilità di adottare per la Lombardia le stesse misure previste per Emilia Romagna per i Piani di sviluppo rurale; - la deroga di un anno ai meccanismi automatici previsti per le Gestioni Associate Obbligatorie e in materia di agriturismo. "Ho sottolineato con particolare attenzione - aggiunge Maccari - l´importanza di arrivare presto a una deroga al patto di stabilità. Un vincolo di per sé già abbastanza strano e, a maggior ragione, davvero inconcepibile per chi si trova a dover affrontare una situazione di vera e propria emergenza. Mi aspetto, dunque, che anche il Governo, proprio come già fatto da Regione Lombardia, faccia sentire la propria vicinanza a questi territori così gravemente danneggiati".  
   
   
PIANO ANTINCENDI, INCONTRO IN REGIONE CAMPANIA: POTENZIARE ATTIVITÀ DI COORDINAMENTO E PREVENZIONE  
 
Napoli, 21 giugno 2012 - Si è svolta ieri mattina, presso la sede dell´assessorato regionale all´Agricoltura, una riunione operativa per definire il piano di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi. Alla riunione erano presenti, tra gli altri, i rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole, della Protezione civile e del Corpo forestale dello Stato. "Quest´anno - ha dichiarato Vito Amendolara, consigliere del presidente Caldoro per l’Agricoltura - perseguiamo l´obiettivo di potenziare ulteriormente le attività di coordinamento e di prevenzione. "La Regione è impegnata per organizzare le squadre che, in maniera capillare, saranno dislocate sull´intero territorio regionale con particolare attenzione alle cosiddette aree a rischio e a quelle dove gli interventi di spegnimento potrebbero essere più complicati. I sindaci saranno allertati per fornire tutto il sostegno necessario, fin dalla fase di prevenzione. "Ringrazio le organizzazioni professionali agricole che hanno ribadito anche per quest’anno l’impegno delle proprie imprese a segnalare tempestivamente ogni focolaio di incendio. "Nelle prossime ore il piano sarà presentato al Comitato di programmazione forestale per l´approvazione", conclude Amendolara.  
   
   
PROTEZIONE CIVILE: IL SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA TORCHIA INTERVIENE SULL’ODG APPROVATO DALLA CAMERA  
 
 Catanzaro, 21 giugno 2012 - Il sottosegretario alla Presidenza della Regione con delega alla Protezione civile Franco Torchia interviene sull’approvazione, da parte della Camera dei Deputati, di un’o.D.g. A firma dei deputati Doris Lo Moro e Cesare Marini, con il quale si impegna il Governo “a verificare lo stato della Protezione civile della Calabria e, se necessario, intervenire per il suo potenziamento e la rimozione delle cause che aggraverebbero gli effetti di eventi naturali non prevedibili”. Il sottosegretario Torchia, chiamato in causa per le sue affermazioni sul rischio di isolamento della regione in caso di evento sismico, ha dichiarato quanto segue: “Ringrazio per la richiesta di potenziamento della Protezione civile della Calabria, ma mi spiace registrare totale disinformazione su tutto l’estenuante lavoro posto in essere dalla regione Calabria in questi due anni, finalizzato alla definizione di una strategia condivisa per l’impiego delle diverse componenti e strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile in caso di maxi emergenza sismica in Calabria, di rilevanza nazionale. Quando in alcune dichiarazioni ho parlato di isolamento della Regione, in caso di sisma devastante, ciò è il risultato di tutta l’attività sperimentale definita di concerto con il Dipartimento nazionale. Anche un bambino riesce a comprendere che, in considerazione della distanza da Roma, delle gravi condizioni in cui si trovano l’autostrada Salerno Reggio Calabria e le altre strade statali, i soccorsi per arrivare in Calabria impiegherebbero almeno 12 ore e quindi nelle prime ore i calabresi dovranno fare tutto da soli. Questo è un dato di fatto. Ecco perché stiamo insistendo con tutta la serie di incontri con i sindaci che si sono svolti e continueranno a svolgersi sui tavoli prefettizi, per ambiti provinciali. Non è stato il terremoto dell’Emilia Romagna a richiamare la nostra attenzione. E’ la sicurezza dei cittadini che ci sta a cuore e che muove tutte le nostre azioni. L’attività di pianificazione avviata a marzo del 2011, voluta fortemente dal prefetto Franco Gabrielli, ha coinvolto le prefetture, le province, tutti i comuni, le Aziende Sanitarie Provinciali, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il Comando Operativo di vertice Interforze, tutti i copri militari dello Stato, il Corpo Forestale dello Stato, la Croce Rossa, le Associazioni di volontariato, tutte le società erogatici di servizi essenziali e numerosi altri enti. Ebbene, se tutta questa intensa attività che ha coinvolto anche il 70 % dei giovani studenti calabresi in una prova generale di evacuazione delle scuole che si è svolta il 25 novembre e della quale si trovano i resoconti su intere pagine dei quotidiani calabresi e con servizi sulle televisioni, allora mi devo effettivamente preoccupare. Capisco la politica, la necessità di svolgere il proprio compito nell’aula di Montecitorio, ma non posso comprendere la mala fede o la cattiva informazione. Se non si conoscono i programmi e le attività predisposte dalla Regione, questo certamente denota superficialità, ma se a non essere informati sono quelli che rappresentano la classe politica, allora questo accresce fortemente la mia preoccupazione e quella di tutti i cittadini calabresi”.  
   
   
CONTROLLI AMBIENTALI: SCATTA NELLE MARCHE LA FASE FINALE DEL LAVORO CONGIUNTO INTERFORZE.  
 
Ancona, 21 giugno 2012 - Si avvicina la fase finale del lavoro comune che vede collaborare fra loro, grazie a un’intesa sottoscritta nel 2005, Regione Marche, Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo forestale dello Stato e Capitanerie di Porto, oltre ad Anci, Upi ed Arpam in tema di controlli ambientali. Le attività si sono concentrate in particolare nella progettazione di una scheda informatica comune di rilevazione dei controlli, col preciso intento di rendere comunicanti tra i soggetti firmatari dell’intesa i dati e le notizie raccolte nel corso della propria attività in campo ambientale. L’applicativo attualmente in uso si appoggia nella banca dati del Punto Focale Regionale Marche gestita dall’Arpam, nell’ambito del Sistema Informativo Nazionale Ambientale (Sinanet).l’obiettivo principale è quindi quello di rendere i controlli sempre più efficienti: mettendo in comune le informazioni fondamentali (sito o ditta, tipo di controllo effettuato, esito), ogni operatore all’atto del controllo ha la possibilità di conoscere quanto è stato già verificato da parte di altre autorità ispettive. Il lavoro svolto sinora ha in qualche modo anticipato ciò che a livello nazionale si sta ora normando. Il recente decreto legge 9 febbraio 2012, n. 5 recante “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo”, convertito nella l. 35/2012, all’articolo 14 prevede espressamente la semplificazione e la razionalizzazione dei controlli sulle imprese secondo principi di semplicità e proporzionalità. “In questi anni, grazie alla collaborazione tra il Servizio Territorio ambiente energia e l’Arpam - afferma l’assessore regionale all’Ambiente e Energia Sandro Donati - la scheda è stata via via migliorata sulla scorta dell’esperienza maturata. Il progetto è giunto quindi alla sua fase finale, rappresentando un ottimo risultato di sinergia tra vari soggetti istituzionali”. Dopo l’illustrazione a carattere generale della nuova versione della scheda avvenuta ai primi di marzo, nei giorni 12, 13 e 16 luglio di quest’anno si terrà un seminario tecnico operativo presso l’aula informatica di Palazzo Li Madou, ripetuto in tre edizioni al fine di coinvolgere il maggior numero di partecipanti, per procedere ad una più dettagliata presentazione circa l’utilizzo e il funzionamento della scheda, rivolto in modo speciale a quanti ne fanno diretto uso, sia come compilatori, sia come utenti di mera consultazione. A settembre, invece, si terrà un seminario giuridico con uno dei maggiori esperti nazionali di diritto dell’ambiente, il dott. Luca Ramacci, magistrato di Cassazione e da anni impegnato nella tutela dell’ambiente sia come procuratore che come studioso, conferenziere, consulente del Ministero nonché autore di numerosi articoli su riviste nazionali e internazionali. È, inoltre, autore e curatore della rivista giuridica sul web “Lexambiente”.  
   
   
RIFIUTI, TERMOVALORIZZATORE ACERRA - CALDORO: "LAVORO STRAORDINARIO DELLE COMMISSIONI"  
 
Napoli, 21 giugno 2012 - "In queste ore è stato fatto un lavoro straordinario in Commissione. Le Commissioni Ambiente ed Affari Costituzionali, oggi con il parere della Commissione Bilancio, hanno raggiunto un equilibrato e ragionevole punto di arrivo". Così il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro ha commentato ieri le sedute sul decreto protezione civile nella parte relativa all´acquisto del termovalorizzatore di Acerra che non inciderà sul tetto di spesa della Regione. "Ringrazio ancora una volta, in maniera particolare, gli onorevoli Paolo Russo e Tino Iannuzzi e l´onorevole Gioacchino Alfano per la Commissione Bilancio, parlamentari che hanno dimostrato, con le forze politiche che hanno sostenuto gli emendamenti, grande senso di responsabilità e competenza e che hanno lavorato per la Campania - ha aggiunto Caldoro - Ha vinto il buon senso, a discapito di quanti in campo avevano messo misure irragionevoli". "E´ questa la strada da seguire - ha concluso Caldoro - Nei momenti difficili, quando bisogna difendere le imprese ed i cittadini che rischiano di subire ingiuste penalizzazioni, deve vincere, come ha vinto, la capacità di lavorare insieme".