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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Giugno 2012
TECNOLOGIE SANITARIE APPROPRIATE PER I PAESI IN VIA DI SVILUPPO  
 
Londra, 21 giugno 2012 - Un evento intitolato "Tecnologie sanitarie appropriate per i paesi in via di sviluppo" (Appropriate healthcare technologies for developing countries - Aht2012) si terrà il 18 e 19 settembre a Londra, nel Regno Unito. La recente ricerca suggerisce che quasi il 95 percento dei medici che esercitano nei paesi meno sviluppati si affidano a tecnologie mediche che sono state importate. Gran parte di questa tecnologia potrebbe comunque non essere pienamente utilizzata perché il personale non ha i mezzi sufficienti per mantenere le attrezzature o le conoscenze per farle funzionare. L´evento esaminerà modi di superare le difficoltà di prestare servizi sanitari nei paesi in via di sviluppo e il bisogno di attrezzature, forniture e sostegno adeguati, accessibili, sostenibili e di qualità nello sviluppo e nelle situazioni di emergenza. Per ulteriori informazioni, visitare: http://conferences.Theiet.org/aht/index.cfm    
   
   
PRESENTATA LE NUOVA TAC MULTISTRATO ALL´ OSPEDALE PALMANOVA  
 
Palmanova, 21 giugno 2012 - E´ attiva dai primi giorni di giugno, all´ospedale di Palmanova, la nuova "Tac multistrato" di ultima generazione, che ieri è stata ufficialmente illustrata - nelle sue modalità operative d´eccellenza - al presidente della Regione Renzo Tondo. L´apparecchiatura di Palmanova è costata complessivamente 784 mila euro ma grazie ad un contratto unico per la fornitura di due Tac (assieme all´Azienda per i servizi sanitari dell´Alto Friuli), si è generato un risparmio finanziario che ha permesso di acquistare tre nuove ambulanze di soccorso avanzato, ha spiegato il direttore generale dell´Ass 5 "Bassa Friulana", Paolo Bordon, due delle quali riservate al presidio di Palmanova ed una a quello di Latisana. Una positiva sinergia, dunque, ha messo in rilievo il presidente Tondo plaudendo all´iniziativa delle due Aziende sanitarie, giacchè è sempre più necessario creare in Friuli Venezia "un sistema complessivo, per rispondere alle esigenze sanitarie del cittadino". Confermando che pur a fronte di una regione sempre più anziana, il Friuli Venezia Giulia gode di una qualità d´erogazione della risposta sanitaria assolutamente elevata e di prestazioni d´eccellenza, Tondo ha ricordato che negli ultimi due bilanci la Giunta ed il Consiglio regionale sono riusciti a garantire alle politiche dedicate alla salute addirittura un leggero incremento delle risorse a disposizione e "che negli ultimi quattro anni il bilancio consuntivo della sanità ha rispettato quello preventivo, a testimonianza di un´oculata gestione delle disponibilità economiche". Ma le proiezioni della spesa sanitaria "parlano" di incrementi sull´ordine dei 100 milioni di euro/anno, ha spiegato il presidente: da qui l´esigenza di predisporre una riforma complessiva della salute in questa nostra regione, riforma che si ritiene possa partire (considerata la delicatezza e la ponderosità del problema) dal gennaio 2014. Un processo che dovrà vedere una forte collaborazione tra le Aziende, ha aggiunto Tondo, e la risoluzione di alcuni "aspetti critici", ad esempio quelli legati ai punti nascita attivi in Friuli Venezia Giulia. "Ogni scelta comporta resistenze sul territorio - ha infine sottolineato il presidente Tondo - ma confido che in Friuli Venezia Giulia si sia raggiunta quella maturità complessiva per affrontare il problema". La nuova Tac multistrato di Palmanova, ha spiegato il responsabile di radiologia Fabio Predonzan, è una macchina di tipo volumetrico, in grado quindi di presentare ricostruzioni tridimensionali degli organi interni, particolarmente adatta per studi e diagnosi in campo vascolare e cardiologico. Con i sindaci di Palmanova e Latisana, Francesco Martines e Salvatore Benigno, il consigliere regionale Paride Cargnelutti ed il responsabile della Medicina d´urgenza e del Pronto Soccorso Luciano Strizzolo, Tondo ha infine presenziato alla cerimonia di consegna delle tre nuove ambulanze, acquistate per un importo di oltre 350 mila euro.  
   
   
ANTITRUST OSCURA SITI PER VENDITA FARMACI ONLINE  
 
Venezia, 21 giugno 2012 - “Quella del mercato selvaggio di medicinali su internet è una preoccupazione che ho già espresso in più occasioni. Mi complimento quindi con l’antitrust per la decisione di oggi e con l’Aifa ed i nuclei antisofisticazione e sanità dei Carabinieri che l’hanno resa possibile. Mi auguro che altri interventi di questo tipo possano essere attivati in futuro”. Con queste parole, l’assessore regionale alla sanità del Veneto Luca Coletto, che è anche coordinatore della Commissione Nazionale Salute, plaude all’intervento dell’Antitrust che ha oscurato alcuni siti internet che ponevano in vendita medicinali per i quali è invece necessaria la prescrizione medica. “Farmaci acquistati senza l’intervento del medico prescrittore – aggiunge Coletto - possono essere estremamente pericolosi per chi li assume e ci sono speculatori che non se ne preoccupano minimamente, sfruttando internet per fare business sulla pelle di cittadini ignari e qualche volta troppo fiduciosi di quanto la cosiddetta ‘rete’ propina loro. Per moltissimi aspetti – conclude Coletto – internet è una risorsa preziosa, ma nel caso della salute e dei medicinali è d’obbligo la massima prudenza ed è saggio prima di fare qualsiasi mossa rivolgersi al proprio medico”.  
   
   
APPROVATO PIANO SOCIOSANITARIO VENETO: ZAIA, “DOPO LO STATUTO NUOVA TAPPA FONDAMENTALE NEL CAMMINO DELLE RIFORME. LA PERSONA AL CENTRO DELLA PROGRAMMAZIONE”  
 
Venezia, 21 giugno 2012 - “Dopo l’approvazione dello Statuto siamo oggi di fronte ad un nuovo passaggio fondamentale della stagione di riforme che abbiamo avviato assieme, come un Piano Sociosanitario che arriva dopo 16 anni dal precedente e scaturisce da un lavoro approfondito e costruttivo e al termine di un dibattito produttivo. Per questo ringrazio i mie assessori Luca Coletto e Remo Sernagiotto, il presidente della Commissione Leonardo Padrin, il vicepresidente Claudio Sinigaglia, il segretario regionale Domenico Mantoan e tutti i tecnici che hanno accompagnato questo imponente lavoro, i capigruppo e tutti i consiglieri di maggioranza e di opposizione per il loro apporto di idee e di proposte”. Lo ha detto ieri il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, esprimendo la sua soddisfazione per l’approvazione in Consiglio regionale del nuovo Piano Sociosanitario. “E’ prima di tutto il Piano dei veneti – ha aggiunto Zaia – perché pone decisamente al centro il cittadino e i suoi bisogni di salute; è il Piano dell’efficienza perché la sua attuazione porterà cure migliori, più modernità, ancora più attenzione alla qualità della spesa; è anche il Piano del coraggio, perché rifugge le facili ma dannose demagogie; è il piano delle tecnologie sulle quali punteremo con convinzione; è il piano dei lavoratori della sanità, 60.000 persone tra medici, infermieri, amministrativi alle cui professionalità è dedicata una doverosa attenzione”. “Già oggi – ha aggiunto il presidente – siamo la Regione più virtuosa della sanità italiana e ci è riconosciuta la palma di Regione meno ‘sprecona’ del paese; abbiamo un tasso medio di ospedalizzazione di 7 giorni contro anche 30 in altre Regioni e ciò significa che nei nostri ospedali si cura presto e meglio; da due anni teniamo i conti in attivo senza avere, unici in Italia, l’addizionale Irpef sulla sanità. I veneti, insomma, possono contare su una sanità di valore assoluto, ma possono anche essere certi che, con questo Piano, progrediremo ancora, avendo come unico criterio che informa la nostra azione di amministratori e di uomini delle istituzioni la cura e la salvaguardia della salute di ognuno dei cittadini veneti, a partire dalle fasce più deboli”.  
   
   
LA VALUTAZIONE DELLA DISLESSIA NEL MINORE NELL’AMBITO DELL’ASSISTENZA SOCIALE ACCERTATA LA NATURA GENETICA DELLA DIFFICOLTÀ DI LETTURA  
 
Roma, 21 Giugno 2012 - Durante le Xv Giornate Medico Legali, che hanno preso il via martedì 19 Giugno, a Roma, presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, si discuterà di Dislessia. Ne parleranno la Prof.ssa De Matteo, e la Prof.ssa Romeo del Coordinamento Generale Medico Legale Inps. È ormai accertata la natura genetica delle difficoltà di lettura. Studi eseguiti su gemelli omozigoti hanno evidenziano un tasso di concordanza del 65%; nel caso di gemelli eterozigoti il tasso di concordanza è risultato del 35%, confermando una familiarità del 35-40%. Le difficoltà correlate alla Dislessia derivano da un deficit nella componente fonologica del linguaggio che è spesso inattesa in rapporto alle abilità cognitive e alla garanzia di un’adeguata istruzione scolastica. Le dislessie, rientrano, insieme alla disgrafia, alla disortografia e alla discalculia, nel gruppo delle disabilità definite Dsa (disturbi evolutivi specifici di apprendimento). La diagnosi si basa essenzialmente su prove comportamentali, fondate su criteri convenzionalmente condivisi dalla Comunità clinico-scientifica. In Italia questi criteri derivano: dalla Consensus Conference 2007 promossa dalla Associazione Italiana Dislessia; dalla loro revisione (Parcc 2011) promossa dall’Istituto Superiore di Sanità; dalla Consensus Conference Iss 2010 promossa dall’Istituto Superiore di Sanità. La rilevanza dell’argomento è dovuta alla prevalenza dei Dsa (oscillante tra il 2,5% e il 3,5% della popolazione in età evolutiva per la lingua italiana) e alle conseguenze che questi disturbi determinano a livello individuale, traducendosi spesso in un abbassamento del livello scolastico conseguito (con frequenti abbandoni nel corso della scuola secondaria di secondo grado) e una conseguente riduzione della realizzazione delle proprie potenzialità sociali e lavorative. La finalità della legge 8 ottobre 2010, n. 170, è proprio quella di dare la possibilità ad alunni e studenti, affetti da Disturbi Specifici di Apprendimento (Dsa), di raggiungere il successo formativo, assegnando al sistema nazionale di istruzione e agli atenei il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate allo scopo. Per la peculiarità dei Disturbi Specifici di Apprendimento, la Legge apre, in via generale, un ulteriore canale di tutela del diritto allo studio, diverso da quello previsto dalle leggi 104/1992 e 289/1990. Infatti, il tipo di intervento per l’esercizio del diritto allo studio previsto dalla Legge si focalizza sulla didattica individualizzata e personalizzata, sugli strumenti compensativi, sulle misure dispensative e su adeguate forme di verifica e valutazione. La Legge 170/2010 sollecita ancora una volta la scuola - nel contesto di flessibilità e di autonomia avviato dalla legge 59/99 – a porre al centro delle proprie attività e della propria cura la persona, sulla base dei principi sanciti dalla legge 53/2003 e dai successivi decreti applicativi: “… strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. “. Www.giornatemedicolegali.it    
   
   
UN CONGRESSO MONDIALE FA IL PUNTO SUL PIEDE DI CHARCOT È UNA MALATTIA DEGENERATIVA MOLTO GRAVE CHE PUÒ PORTARE ALL’INVALIDITÀ E ALL’AMPUTAZIONE SE NON TRATTATA IMMEDIATAMENTE.  
 
Bologna, 21 giugno 2012 – L’osteoartropatia di Charcot, più comunemente nota come piede di Charcot, è stato il tema al centro del congresso mondiale organizzato dal Dipartimento di piede diabetico del Maria Cecilia Hospital di Cotignola, uno dei centri di eccellenza nella cura e nel trattamento del piede diabetico, diretto dal professor Luca Dalla Paola, tra i massimi esponenti a livello internazionale nello studio di questa patologia. “Le tematiche affrontate nel convegno si sono concentrate sulla diagnostica, sugli aspetti fisiopatologici, sulle tecniche terapeutiche più innovative” ha precisato il prof. Dalla Paola. “Particolare attenzione è stata posta all’aspetto chirurgico, che in Italia soffre di mancanza di valutazione univoca da parte degli specialisti”. All’evento, che ha visto la partecipazione di circa 500 specialisti tra podologi, diabetologi e chirurghi ortopedici, particolarmente seguiti sono stati gli interventi dei maggiori esperti mondiali del settore, fra cui i luminari americani John Mario Giurini (Boston, Massachusetts), Lee Sanders (Lebanon, Pennsylvania) e Robert Frykberg (Phoenix, Arizona). Il piede di Charcot è una complicanza del diabete che colpisce le ossa e le articolazioni del piede. Se non trattato adeguatamente al momento della sua comparsa, provoca la frammentazione delle ossa e una deformazione dei piedi, tali da perdere i normali rapporti articolari. L’architettura del piede viene così fortemente compromessa e il risultato è una grave deformità. “L’incidenza del piede di Charcot è circa 0,1-5% in pazienti diabetici complicati da polineuropatia periferica ma il dato è sicuramente sottostimato” ha aggiunto il professore. “La causa va ricercata nella mancata diagnosi della fase acuta e nel ritardo dell’intervento chirurgico nella fase cronica. Tuttavia, anche in caso di perfetta tempistica diagnostica e curativa, si tratta di una patologia che mette a dura prova il paziente”. La maggior parte dei soggetti colpiti ha un’età compresa tra i 50 e i 60 anni, con una storia di malattia diabetica alle spalle di circa 10 anni. “La prima causa è la presenza della neuropatia diabetica, un’alterazione strutturale dei nervi legata all’iperglicemia cronica” ha spiegato il prof. Dalla Paola. “Su questa neuropatia si innesca un sovvertimento osseo-articolare che provoca deformità tali da procurare ulcere difficilmente guaribili o recidivanti, che alla fine possono portare all’amputazione dell’arto colpito. Le teorie sull’origine di questa patologia sono numerose ma è soprattutto la genesi di tipo infiammatorio locale che, in alcune persone con neuropatia diabetica, spinge l’osso del piede a subire alterazioni che sfociano nel piede di Charcot. I sintomi molto spesso vengono confusi con altre patologie. Un piede gonfio, edematoso, dolente in un diabetico deve far pensare alla neuropatia di Charcot, invece la maggior parte dei pazienti arriva troppo tardi a un centro specialistico”. Attualmente non esiste un trattamento farmacologico efficace nel bloccare la progressione di questa malattia diabetica. “La diagnosi precoce permette di avere una gestione conservativa” ha commentato il prof. Dalla Paola. “Il riposo e l’utilizzo di gambaletti permettono di affrontare una guarigione quasi completa. Laddove le deformità sono gravi si interviene con una chirurgia ricostruttiva”. Tra le terapie più innovative i sostituti cutanei trovano sempre più spazio nel trattamento del piede di Charcot. La pronta disponibilità in termini di quantità e le loro proprietà relative all’impianto, all’incorporazione e al riassorbimento garantiscono buoni risultati a lungo termine. “Si è passati da un atteggiamento demolitivo a trattamenti più conservativi e rispettosi dei rapporti tra tessuti molli e tessuto osseo. In questo momento si preferisce unire una chirurgia mini invasiva alla ricostruzione dei tessuti. L’ingegneria tissutale fornisce armi terapeutiche estremamente efficaci, naturalmente il paziente può essere sottoposto a questo trattamento a patto di tenere sotto controllo l’infezione e che non abbia deficit arterioso”. Ma esistono delle accortezze che possono prevenire le complicanze causate dalla malattia di Charcot e migliorare la capacità di gestire gli effetti del disturbo? “Essenziale è una diagnosi precoce. I pazienti diabetici dovrebbero essere stimolati a prestare attenzione ai cambiamenti morfologici del piede. L’ispezione quotidiana è l’arma preventiva più importante, unita al controllo del medico di medicina generale o del diabetologo, in grado di capire i disturbi e fornire le indicazioni più efficaci per evitare la regressione verso quadri patologici più gravi”.  
   
   
XV GIORNATE MEDICO LEGALI ROMANE ED EUROPEE, 19-21 GIUGNO GRAVIDANZA, PARTO, NASCITA QUESTIONI MEDICO-LEGALI NELL’OTTICA DEL BIODIRITTO  
 
 Roma, 21 giugno 2012 - Durante le Xv Giornate Medico Legali, che hanno preso il via martedì 19 Giugno, a Roma, presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, si discuterà di gravidanza, parto , nascita e delle relative medico-legali nell’ottica del biodiritto. Ne parlerà la Prof.ssa Aprile, Associato di Medicina Legale dell’Università degli Studi di Padova. Nel corso dell’intervento verranno presentati alcuni casi di diretta osservazione. In relazione alle questioni di biodiritto e gravidanza verrà presentata la vicenda concernente una richiesta di interruzione della gravidanza in epoca avanzata e discussa la problematicità del concetto di “possibilità di vita autonoma del feto”. Per biodiritto e parto verrà esposto un caso di c.D. Lotus birth da effettuarsi in ambiente ospedaliero esponendo le relative criticità derivanti dall’accoglimento ovvero dal rifiuto di assecondare il volere della donna nell’espletamento del parto. Per biodiritto e nascita l’oggetto oggetto della riflessione scaturirà dal contenuto di una causa civile in cui è stata avanzata istanza di risarcimento danni alla Azienda sanitaria e al medico neonatologo intervenuto nell’immediato post-partum per aver effettuato manovre di rianimazione neonatale ritenute incongrue in quanto “eccessivamente protratte”; il protrarsi eccessivo della rianimazione, nella prospettazione attorea, avrebbe cagionato la non voluta sopravvivenza di un neonato con gravi lesioni cerebrali latrici di un danno risarcibile. Www.giornatemedicolegali.it    
   
   
XV GIORNATE MEDICO LEGALI ROMANE ED EUROPEE, 19-21 GIUGNO: RILEVAZIONE MEDICO-LEGALE DI CADAVERI SCONOSCIUTI  
 
Roma, 21 giugno 2012 - Durante le Xv Giornate Medico Legali, che hanno preso il via martedì 19 Giugno, a Roma, presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, si è discusso del tema attuale relativo alla rilevazione medico-legale di cadaveri sconosciuti. Ne ha parlato, nel corso della prima giornata, la Prof.ssa Cattaneo, Associato di Medicina Legale del Dipartimento di Morfologia Umana e Scienze Biomediche (Dmu) dell’Università degli Studi di Milano e Direttore Labanof (Laboratorio di Antropologia e Odontaiatria Forense). L’identificazione di cadaveri sconosciuti costituisce un ambito cruciale in medicina legale per motivi etici, penalistici e civilistici. Nel mondo d’oggi, con l’allentamento dei legami familiari, la crescente immigrazione e lo sviluppo di disordini politici in diversi Paesi, il numero delle persone scomparse e, conseguentemente, dei cadaveri sconosciuti è inevitabilmente destinato ad aumentare. Sorprendentemente, ancora nel 21° secolo pochissimi Paesi possiedono un database per il confronto dei dati su base nazionale delle persone scomparse e dei cadaveri sconosciuti. La presentazione della Prof. Ssa Cattaneo ha avuto lo scopo di illustrare i dati epidemiologici e le problematiche relative al trattamento dei cadaveri sconosciuti e delle persone scomparse e come il Governo italiano stia tentando di risolvere tali questioni con l’introduzione di un nuovo database nazionale. Nel 2007, dopo un decennio di pressioni esercitate da un lato da parte di associazioni politicamente impegnate nella ricerca di persone scomparse, che attirarono l’attenzione sull’elevato numero di casi registrati ogni anno (24.000), dall’altro da parte di medici legali universitari che lamentavano l’incremento di cadaveri sconosciuti (i dati più recenti parlano di almeno 1000 soggetti deceduti privi di esatte generalità), il Parlamento italiano affrontò il problema effettuando audizioni di esperti e quindi proponendo una legge per l’istituzione di un database nazionale per le persone scomparse ed i cadaveri sconosciuti. La proposta di legge è stata radicalmente modificata a causa dell’instabilità della situazione politica e della crisi finanziaria, ma è ancora valida e dovrebbe essere presto approvata in via definitiva dal Senato. In pratica, il database Ri.sc. (Ricerca Persone Scomparse) è stato creato nel 2010 con moduli digitali per la raccolta di dati ante mortem da parte di Polizia e Carabinieri per quanto riguarda le persone scomparse, e di dati post mortem rilevati dai medici legali sui resti umani. Entrambi i moduli contengono informazioni riguardanti il sesso, l’età, gli indumenti, i connotati e contrassegni, i dati clinici, dentari ed eventualmente genetici. Il sistema è attualmente in fase di collaudo. Nonostante le vicissitudini politiche, l’Italia è uno dei primi Paesi europei a dotarsi di un database che permetta un rapido ed automatico confronto fra i dati di persone scomparse e cadaveri sconosciuti. Se tale sistema riuscirà a superare diversi ostacoli burocratici (riguardanti la definizione dei soggetti in grado di accedere il sistema, l’armonizzazione delle procedure fra medici legali, gli aggiornamenti del software) potrebbe costituire un primo passo per l’identificazione dei cadaveri sconosciuti nell’attuale periodo storico in cui si assiste ad un crescente numero di immigrati e di rifugiati presenti sul territorio che potrebbero morire durante i loro viaggi senza un riferimento identificativo valido. Questo sistema inoltre potrebbe essere esteso ad altri Paesi. Unitamente all’attività di siti internet pubblici che divulgano i dati del profilo biologico di cadaveri sconosciuti (come il Doenetwork e il sito del Labanof), tali iniziative potranno risolvere la problematica dei cadaveri sconosciuti anche per quanto riguarda coloro che non sono legalmente noti come persone scomparse. Www.giornatemedicolegali.it    
   
   
EMILIA ROMAGNA: PALESTRE CERTIFICATE PER MANTENERSI IN SALUTE E PER ESERCIZIO FISICO PRESCRITTO COME TERAPIA  
 
 Bologna, 21 giugno 2012 - Una rete di palestre e strutture sportive certificate dal Servizio sanitario regionale dove svolgere attività fisica finalizzata alla tutela della salute e dove svolgere attività fisica prescritta come terapia da medici del Servizio sanitario a persone con specifici problemi di salute. E’ questo l’obiettivo del progetto regionale “Palestra sicura: prevenzione e benessere”, un progetto sperimentato per due anni ed esteso poi con la delibera di Giunta 1154/2011 a tutta l´Emilia-romagna. Due sono le tipologie di palestre e strutture sportive, indicate nel progetto: le “palestre etiche” dove si può svolgere attività fisica finalizzata alla prevenzione e alla tutela della salute e dove si sviluppano azioni di contrasto all´uso improprio di farmaci, interventi di prevenzione dei rischi legati al consumo di sostanze psicoattive (alcol e sostanze stupefacenti) e delle sostanze dopanti, interventi per favorire un corretta alimentazione e limitare l´uso di integratori alimentari ; le “palestre sicure” dove è possibile praticare l’attività fisica prescritta come terapia dai medici del Servizio sanitario regionale in quanto vi opera personale specializzato e opportunamente formato e dove sono in dotazione defibrillatori cardiaci. Il percorso per ottenere la certificazione di palestra etica e il riconoscimento di palestra sicura - Per ottenere la certificazione di palestra etica, occorre l’adesione a un codice etico, che contiene principi generali e impegni specifici, comporta ispezioni e controlli da parte dei Servizi di medicina dello sport delle Aziende Usl per verificare il possesso dei requisiti previsti, e richiede l´obbligo di partecipazione alle attività di formazione organizzate a livello locale e regionale nell´ambito del progetto. Per avere questa certificazione occorre presentare la richiesta al Comune che, al termine delle verifiche, invia il nulla osta alla Regione che tiene l’elenco delle palestre etiche. Le Palestre etiche possono così collaborare con la Regione, gli Enti locali, le Aziende sanitarie per organizzare anche iniziative di informazione e supporto e consulenza ai professionisti impegnati nella struttura (per esempio, istruttori e allenatori) rispetto a temi come: problemi relazionali, episodi di violenza e aggressività, utilizzo di sostanze legali e illegali, problemi nutrizionali, abuso di farmaci. Per ottenere il riconoscimento di palestra sicura, e quindi per poter offrire attività fisica prescritta da medici del Servizio sanitario regionale, le palestre e le strutture sanitarie che hanno già la certificazione di palestra etica, devono avere i seguenti requisiti: impiegare laureati in scienze motorie o diplomati Isef appositamente formati attraverso corsi organizzati da Regione e Università che permettono di ottenere la qualifica di “referente per la salute”; avere in dotazione defibrillatori cardiaci (i dispositivi che possono ristabilire il regolare battito cardiaco in caso di arresto cardio-respiratorio). Per ottenere il riconoscimento di “palestra sicura”, occorre rivolgersi ai “referenti per la salute” e, successivamente, ai Servizi di medicina dello sport delle Aziende Usl. Sul portale del Servizio sanitario regionale Saluter, www.Saluter.it/palestrasicura , oltre ad informazioni approfondite sul progetto, sono disponibili: un primo elenco di palestre etiche già riconosciute, due elenchi dei “referenti per la salute” (già formati con un corso tenutosi in autunno 2011), il codice etico a cui bisogna aderire per ottenere la certificazione di “palestra etica”, il modulo per la certificazione di palestra etica da presentare ai Comuni.  
   
   
PATOLOGIE AMIANTO CORRELATE: CIRCA IL 15% DEI PAZIENTI CON ASBETOSI SVILUPPA UN CARCINOMA BRONCOGENO  
 
Roma, 21 Giugno 2012 - Durante le Xv Giornate Medico Legali, che hanno preso il via martedì 19 Giugno, a Roma, presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, si discuterà di patologie amianto correlate. Ne parlerà il Prof. De Sio, Ricercatore di Medicina del Lavoro nel Dipartimento di Scienze anatomiche, istologiche, medico-legali e dell’apparato locomotore Università degli Studi di Roma “Sapienza”. Circa il 15% dei pazienti con asbestosi clinica sviluppa un carcinoma broncogeno, in genere 20-40 anni dopo che la pneumoconiosi è stata diagnosticata; esso è localizzato soprattutto ai lobi inferiori ed è spesso multicentrico (al contrario del carcinoma polmonare dei soggetti non esposti che colpisce soprattutto i lobi superiori ed è unicentrico). La broncopatia cronica con enfisema polmonare, lo scompenso cardiaco destro sono patologie correlate all´inalazione delle fibre d´asbesto, insieme alla comparsa del carcinoma bronchiale e del mesotelioma pleurico. Il mesotelioma della pleura, e talvolta del peritoneo, è un´altra neoplasia che può complicare un´asbestosi. Esso è meno frequente del carcinoma broncogeno, tuttavia la sua incidenza è circa 1000 volte più elevata di quella prevista per la popolazione non esposta a fibre di amianto. Esistono inoltre dati contraddittori sulla insorgenza di neoplasie in altre sedi quali la laringe, il tratto gastroenterico, ovaio, sistema emopoietico. In che modo l´asbestosi eserciti il suo effetto cancerogeno non è ancora noto, ma per molti Autori sembra che l´asbesto funzioni da promotore, capace cioé di promuovere la replicazione di cellule “iniziate” in cui si è determinata una alterazione permanente di specifici geni ad opera di un agente cancerogeno definito “iniziatore”. La recente sentenza del 13/02/2012, a 25 anni dalla chiusura dell´Eternit di Casale Monferrato e dopo due di processo contro i proprietari della multinazionale accusati di "disastro doloso e omissione di misure di soccorso", conferma l’elevato rischio di insorgenza di patologie e neoplasie legato all’esposizione all’amianto. Www.giornatemedicolegali.it    
   
   
SANITÀ: SABATO A CAGLIARI VELIERO ITALIA CON "AMBASCIATORI DI SPERANZA"  
 
Cagliari, 21 Giugno 2012 - Sbarca in Sardegna la Nave Italia, veliero della Marina Militare, con il suo carico di "Ambasciatori di Speranza", nell´ambito del progetto internazionale di vela terapia per ragazzi guariti dal cancro. Salpati il 19 giugno da Trapani, arriveranno sabato 23 giugno, alle 10.30, nel Porto di Cagliari, per illustrare alla stampa la terza edizione dell´iniziativa che, realizzata grazie al sostegno della Regione Sardegna, coinvolge giovani provenienti da Ucraina, Russia, Bielorussia, Marocco, India e Italia. Ad attenderli, tra gli altri, l´assessore della Sanità Simona De Francisci. Assieme al presidente dell´organizzazione umanitaria Soleterre - Strategie di Pace Damiano Rizzi, al comandante di Nave Italia Paolo Saccenti e al rappresentante della Fondazione Tender to Nave Italia Gabriele Iannelli, sarà presentato il progetto inserito nel più ampio Programma internazionale per l’Oncologia pediatrica (Piop). Quest’edizione dell’iniziativa punta al rafforzamento dell´autostima dei ragazzi onco-guariti e alla promozione di attività ludiche e didattiche per creare integrazione con altri giovani. Dal 24 al 29 giugno, infatti, i ragazzi che partecipano ad “Ambasciatori di Sardegna” continueranno la loro esperienza a terra, nel Sulcis Iglesiente dove, con le consulte giovanili di Buggerru e Fluminimaggiore verranno organizzati laboratori didattici legati a tematiche ambientali, visite turistiche nella zona e incontri con istituzioni locali.  
   
   
L’ANZIANO VITTIMA DELLA SOCIETÀ: LUCI E OMBRE DELLA QUALITÀ DELL’ASSISTENZA SOCIALE  
 
Roma, 21 Giugno 2012 - Durante le Xv Giornate Medico Legali, che hanno preso il via martedì 19 Giugno, a Roma, presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, si discuterà del fenomeno dell’abuso sugli anziani. Ne parleranno il Prof. Travaini, Dottore di Ricerca in Criminologia nell’Università degli Studi di Milano, il Prof. Corrado, Medico Convenzionato Inps, e il Prof. Cassiano, Dirigente Medico-legale di I livello presso la Direzione Provinciale Inps di Bari. Sarà affrontata la questione dell’invecchiamento della popolazione italiana e delle sue ripercussioni sul sistema socio-sanitario, e più precisamente su quello di interesse medico legale previdenziale-assistenziale, frutto di un intenso e diversificato fermento giurisprudenziale e legislativo in tale ambito, che verrà posto a confronto con il modello europeo. In Italia, secondo i dati Istat (2011), la popolazione ultraottantenne rispetto alla quale si concentra il preponderante fabbisogno assistenziale, passerà dagli attuali 2,9 milioni di persone a oltre 7,7 milioni nel 2030. In particolare, le stime della non autosufficienza fornite sempre da Istat ipotizzano un tasso di incidenza sulla popolazione anziana, pari, attualmente, a circa il 18,7% (2 milioni di persone) e destinato anch’esso a crescere proporzionalmente fino ad interessare 3,5 milioni di persone nel 2030. Il tema dell’assistenza si configura, quindi, centrale per il futuro del Paese; nel corso del gno si affronterà il problema della qualità delle cure erogata oggi nelle residenze per anziani, individuando proposte concrete di miglioramento, a partire dalla formazione del personale medico e sanitario che vi opera, atteso che si parla delle residenze per anziani – altrimenti trascurati dall’opinione pubblica - solo quando diventano protagoniste delle cronache per casi di malpractice (abusi o situazioni di estremo degrado). Queste residenze, alla luce delle dinamiche socio-demografiche ed economiche in atto, sono destinate ad acquisire una rilevanza sempre maggiore. Diventa prioritario avviare, quindi, una riflessione ed un dibattito sulle prospettive di cura offerte oggi da queste strutture e su come intervenire per migliorarne la qualità, affinché siano in grado di soddisfare i bisogni in costante evoluzione dell’anziano non autosufficiente, svolgendo un importante ruolo sia sul piano sanitario che civile e sociale. Www.giornatemedicolegali.it    
   
   
I RISULTATI TOP - LINE DELLO STUDIO DI FASE III, GALA, VALUTAZIONE DI UN NUOVO DOSAGGIO DI GLATIMER ACETATO SOMMINISTRATO TRE VOLTE ALLA SETTIMANA IN PAZIENTI AFFETTI DA SCLEROSI MULTIPLA RECIDIVANTE REMITTENTE  
 
Milano, 21 giugno 2012 - Teva Pharmaceutical Industries Ltd. Ha annunciato i risultati top-line positivi dello studio Gala (Glatiramer Acetate Low-frequency Administration), trial clinico di fase Iii volto a valutare rispetto al placebo, l´efficacia, la sicurezza e la tollerabilità di glatiramer acetato 40 mg / 1 ml (Ga), somministrato in pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente (Rrms) per via sottocutanea tre volte alla settimana. I risultati dello studio hanno dimostrato che la somministrazione di Ga (glatiramer acetato) 40 mg ml somministrato a giorni alterni è in grado di ridurre in modo significativo l’attività di malattia, mantenendo un profilo di sicurezza e di tollerabilità favorevole. Lo studio della durata di un anno, randomizzato, in doppio- cieco, controllato verso placebo, ha reclutato oltre 1400 pazienti in 155 centri in tutto il mondo. I risultati hanno mostrato che Ga 40 mg / 1 ml ha raggiunto la significatività dell´endpoint primario dello studio riducendo del 34,4 % rispetto al placebo il tasso di recidive annualizzato (Arr) (p <0,0001). L’analisi iniziale dei dati indica che anche altri endpoint clinici secondari hanno raggiunto la significatività statistica fatta eccezione per i dati relativi all’atrofia cerebrale. Dopo l´iniziale fase di 12 mesi, controllata verso placebo, lo studio sarà esteso in un’ ulteriore fase in aperto. “Siamo soddisfatti dei risultati di questo studio che dimostra il potenziale del glatiramer acetato alla dose di 40 mg/1 ml, che offre ai pazienti un’opzione di trattamento con Copaxone, efficace e sicura con un regime di somministrazione più comodo” ha detto Serge Stankovic, Senior Vice President of Clinical Research, Global Branded R&d, di Teva Pharmaceutical Industries Ltd. “Rimaniamo comunque concentrati sulla ricerca e sviluppo di prodotti volti a migliorare le possibilità di trattamento dei pazienti con Sm”. Ulteriori analisi dei dati dello studio Gala sono in corso e i risultati dettagliati saranno presentati a breve alla comunità scientifica. Teva ha in programma di collaborare con le autorità sanitarie per stabilire i prossimi passi. Gli eventi avversi più comunemente riportati nello studio sono stati reazioni nell’area di iniezione, mal di testa e nasofaringite. Le frequenze globali di eventi avversi sono paragonabili a quelli osservate nel gruppo placebo. Lo Studio - Lo studio internazionale di Fase Iii randomizzato, in doppio cieco, denominato Gala (Glatiramer Acetate Low - Frequency Administration) è stato progettato allo scopo di valutare la sicurezza, l´efficacia e la tollerabilità di glatiramer acetato (Ga) 40 mg / 1 ml somministrato per iniezione tre volte alla settimana, rispetto al placebo, in pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente. La dose da 40 mg / 1 ml è superiore a quella attualmente in commercio di Copaxone (glatiramer acetato soluzione per iniezione) 20 mg / 1 ml somministrato una volta al giorno. L´endpoint primario dello studio, nella fase controllata verso placebo è stato definito nel numero totale di ricadute nei 12 mesi di trattamento,. Copaxone - Copaxone è indicato nella riduzione della frequenza delle esacerbazioni in soggetti affetti da sclerosi multipla recidivante-remittente, inclusi i soggetti che abbiano manifestato un primo episodio clinico e immagini di risonanza magnetica compatibili con una diagnosi di sclerosi multipla. Gli effetti indesiderati più comuni di Copaxone sono: arrossamento, dolore, gonfiore, prurito o reazione cutanea nella sede dell’iniezione, vampate, eruzioni cutanee, riduzione del respiro e dolore al petto. Ulteriori informazioni importanti: http://www.Sharedsolutions.com/redirect/prescribinginformation.pdf Copaxone (glatiramer acetato) è attualmente in commercio in oltre 50 paesi in tutto il mondo, compresi Stati Uniti, Russia, Canada, Messico, Australia, Israele e tutti i paesi europei.  
   
   
BENNY DRöSCHER: STILL UNDREAMED-OF NAPOLI, 21 GIUGNO - 5 OTTOBRE 2012  
 
 Napoli, 21 giugno 2012 - Blindarte contemporanea presenta la seconda personale in galleria dell´artista danese Benny Dröscher. La mostra sarà inaugurata giovedì 21 giugno in presenza dell´artista e sarà visitabile fino al 5 ottobre. Per questa mostra l´artista ha appositamente realizzato 7 nuovi acrilici su tela ed ha richiesto che ciascun dipinto fosse accompagnato da una seduta da lui accuratamente selezionata, su cui il visitatore potrà accomodarsi. L´artista stesso indica alcune semplici azioni - "Concentrati. Svuota la mente. Respira. Fai una pausa!" - per predisporsi all´osservazione, quasi una contemplazione, dei suoi dipinti. Poiché godere a pieno di ciò che l´arte propone richiede tempo, in questo modo viene concesso all´osservatore tutto il tempo necessario a godere pienamente dei contenuti dei lavori. Quando, sdraiati su un prato si osserva il cielo ed il rapido passaggio delle nuvole alla deriva, la mente resta meravigliata della ricchezza dei dettagli, dei colori, delle forme, pur senza focalizzare l´attenzione su nulla in particolare. Con questa immagine l´artista ci suggerisce un modo in cui accostarsi alla visione dei suoi dipinti, che - come sempre nei suoi lavori - attraversano armonicamente i confini dei generi e degli stili della pittura senza mai che ne prevalga uno soltanto. I suoi dipinti si mostrano come opere figurative, quasi iperrealiste, ma allo stesso tempo astratte; presentano una struttura prospettica, ma contemporaneamente la negano. Lo spettatore è proiettato in una realtà completamente sgombra da pregiudizi e condizionamenti, dove il gioco di ambiguità tra ciò che è reale e ciò che è finzione, il forte richiamo agli elementi della natura, e l´utilizzo di citazioni, partecipano al coinvolgimento emotivo volto a rappresentare la spiritualità che pervade ogni cosa. Anche i suoi nuovi lavori confermano questa attitudine: appaiono come delle astrazioni nelle quali si possono riconoscere elementi che non sono riconducibili ad un unico contesto in particolare, piuttosto ad una costellazione di contesti possibili, con varie influenze, tra cui Cy Twombly. Sono composizioni di elementi naturali e di citazioni simboliche che nel loro insieme "risuonano come una pratica zen". La mostra suggerisce di predisporsi ad una condizione meditativa, indispensabile per poter godere a pieno della spiritualità che pervade la vita. Ispirandosi alle parole di D.h. Lawrence, Dröscher invita a visitare la mostra come una opportunità di vagare per una Terra Incognita dove "ci sono vasti reami di coscienza ancora inaspettati". Le sedute in esposizione, accuratamente selezionate dall´artista, sono di Charles Eames (Lunge Chair, Side Chair Dsr), Ludwig Mies van der Rohe (Barcelona Chair), Eero Saarinen (Tulip Chair), Marcel Breuer (Wassily Chair), Warren Platner (for Knoll Side Chair), Verner Panton (Lounge Chair), Mario Bellini (Camaleonda, Cameleon), De Sede (Ds 1025 sofa). Si ringrazia Tullierie per la cortese collaborazione. Benny Dröscher vive e lavora in Danimarca. Ha esposto in numerosi e prestigiosi spazi espositivi in Danimarca, Norvegia, Svezia, Inghilterra, Germania ed Italia. Sue opere sono incluse in diverse importanti collezioni pubbliche e private come: Malmö Konstmuseum, Sweden; Arken- Museum of Modern Art, Ishøj, Dk; The Danish National Gallery, Kobberstiksamlingen, Copenhagen, Dk; Statens Kunstfond (Danish Endowment for Visual Art), Dk; Kastrupgårdsamlingen, Dk; Statoilhydro Art Collection, Norway; Nykredit, Dk, Novo Nordica, Dk; Nordea, Norway; Her Majesty the Queen of Denmarks Private Collection, Museum Trapholt, Kolding, Dk; The Potteries Museum and Art Gallery, Stoke-on-trent, Uk; Collezione Ernesto Esposito, Napoli (It) e molte altre. Tra i premi ricevuti: Statens Kunstfond (Danish Endowment for Visual Art); Kunstrådet (The Committee for Visual Arts); Ny Carlsberg Foundation; Queen Ingrid´s Roman Grant e molti altri.  
   
   
MILANO: PRESENTATA A PALAZZO REALE LA MOSTRA ‘ENRICO BAJ – I FUNERALI DELL’ANARCHICO PINELLI’  
 
Milano, 21 giugno 2012 - A distanza di 40 anni dalla sua realizzazione, Palazzo Reale espone l’opera di Enrico Baj I funerali dell’anarchico Pinelli (1972), opera civile di denuncia di un episodio drammatico, nella cornice della Sala delle Cariatidi. La mostra, che rimarrà aperta gratuitamente dal 21 giugno al 2 settembre 2012, è promossa e prodotta dal Comune di Milano Cultura, Moda, Design e segna un ritorno carico di significato nella suggestiva sala della reggia milanese per la quale era stata in origine concepita. I funerali dell’anarchico Pinelli, infatti, avrebbe dovuto essere esposto a Palazzo Reale il 17 maggio del 1972: la sala era già allestita, il catalogo pronto, la città tappezzata di manifesti, ma proprio la mattina dell’inaugurazione della mostra venne ucciso a colpi di pistola il commissario Calabresi, che aveva diretto le indagini sulla strage di piazza Fontana. La mostra venne rinviata per “motivi tecnici” e l’opera non fu più presentata a Palazzo Reale. Da allora è stata presentata in diverse città tra cui Rotterdam, Stoccolma, Düsseldorf, Ginevra, Miami, Locarno, Roma e a Milano nella Sala Napoleonica dell’Accademia di Belle Arti di Brera nel 2003-2004. “Torna nel luogo per cui è stata creata, dopo 40 di assenza e rimozione, un´opera chiave del 900 – ha affermato l’assessore alla Cultura Stefano Boeri. – I funerali dell’anarchico Pinelli sono la dimostrazione di come l´arte sappia trasformare un istante di un evento tragico della nostra storia politica in un´opera-chiave della storia del ´900”. Monumentale nelle dimensioni, alta 3 metri e lunga 12, l’opera è composta da pannelli smontabili, con figure ritagliate su sagome di legno quasi fossero i pezzi di un puzzle e assemblate con la tecnica del collage, tipica dell’artista milanese. Diciotto sono le figure che prendono parte alla scena, più quattro separate dal pannello principale, e undici mani scendono dall’alto. A sinistra assistono alla tragica caduta undici anarchici. I loro volti sono coperti da umanissime lacrime, hanno i pugni alzati e portano in mano bandiere. I loro abiti sono fatti di ciniglia, con corde e pezzi di stoffa. Le loro sono espressioni di dolore, sgomento e terrore. Poco più in là, staccate dal pannello, ci sono le due figlie, Claudia e Silvia Pinelli: una tende le braccia verso il padre, l’altra lo piange già. La moglie Licia invece è collocata sulla destra, con un’espressione grottesca, in ginocchio e sconvolta dal dolore. Davanti a lei sette poliziotti, con medaglie sul petto, rotelle al posto degli occhi. Il centro della scena è occupato dal dramma urlato della morte dell’anarchico. Baj distingue i due gruppi anche attraverso l’uso differente dei colori: per le figure sulla destra, che rimandano ai suoi generali, vengono utilizzati colori molto accesi, che si contrappongono con forza ai più cupi toni del grigio con cui sono dipinti gli anarchici. I precedenti artistici sono facilmente identificabili: il riferimento più esplicito è quello a Guernica (1937) di Picasso, riconoscibile immediatamente nel grido disperato dell’anarchico e nella posa deformata della donna, opera che Baj aveva rifatto nel 1969 con tecniche e materiali propri, in omaggio al grande artista spagnolo; l’altro è un omaggio al futurismo di Carrà de I funerali dell’anarchico Galli (1911). Il filo conduttore che li lega all’opera sul Pinelli è l’esigenza forte di restituire una testimonianza dell’emozione e dello sdegno, e di condividere, attraverso l’arte, il dolore di fronte a fatti violenti che hanno coinvolto l’intera società civile. Dice l’artista: “La realtà e la vita e la morte di Pino si sostituivano nella mia mente al ricordo dei libri letti, degli eroi del passato, del futurismo e del dadaismo da me amati, reclamando, in luogo di un divertito rifacimento parodico-letterario, la celebrazione di una tragedia familiare e politica, che andava rappresentata, anche in pittura, più o meno con i mezzi di sempre”. Per l’occasione Skira editore ha ristampato in anastatica il catalogo dell’epoca, con un compendio di altri testi e foto dell’allestimento del 1972 di Enrico Cattaneo.  
   
   
FINANZIAMENTI AGLI IMPIANTI, LIGURIA RINNOVA INTESE CON IL CREDITO SPORTIVO  
 
Genova, 21 Giugno 2012. Punta a rafforzare la collaborazione con l´Ics - Credito Sportivo, la Regione Liguria, per sostenere lo sport, pesantemente colpito dalle manovra anti-crisi. Grazie al rinnovo, firmato in mattinata dall´assessore allo sport Gabriele Cascino, della convenzione tra Regione Liguria, Istituto per il Credito Sportivo e Coni, comuni e società continueranno ad avere sostegni e anche tutte informazioni sulle modalità di erogazione dei mutui a tasso agevolato per la realizzazione o la ristrutturazione di impianti sportivi. Nella sede della Regione Liguria, a Genova in via D´annunzio 64, è infatti aperto da tempo uno sportello decentrato dove, ogni primo martedì e ogni terzo giovedì del mese, i soggetti interessati possono ottenere assistenza per le procedure di finanziamento. La convenzione con il Credito Sportivo, insieme con i contributi regionali allo sport, potrà creare un volano per lavori agli impianti fino a 7 milioni di euro. La convenzione è particolarmente innovativa, offre vantaggiose possibilità ai beneficiari di contributo regionale in conto interessi e consente di ottenere tassi fortemente agevolati Un primo plafond è stato stimato in 30 milioni di euro nell´arco di un triennio, con possibilità di eventuale integrazione.  
   
   
SPORT: EGOR 2012 ´TOP EVENT´ DAI RISULTATI ECCELLENTI  
 
Trieste, 21 giugno 2012 - "41 squadre, 1.400 iscritti e 4.000 pernottamenti: si può certamente affermare che l´Egor 2012 abbia rappresentato per il Friuli Venezia Giulia un altro ´top event´, capace di accendere nuovamente i riflettori sul nostro territorio e in particolare su una disciplina sportiva ricca di valori e sempre più popolare". Questo il commento dell´assessore regionale allo Sport, Elio De Anna, che ieri a Trieste ha tracciato il bilancio dell´undicesima edizione dello European Golden Oldies Rugby Festival, il torneo continentale riservato agli over 35, che si è tenuto tra il 14 e il 18 giugno nel rinnovato Prosecco Sport Centre, il comprensorio sul Carso triestino riattivato per l´occasione grazie a un intervento congiunto delle amministrazioni regionale e comunale. Tre, secondo De Anna, gli elementi alla base del successo dell´evento: "l´abilità nel dare corpo a un´azione sinergica tra le diverse istituzioni, il recupero di un importante patrimonio impiantistico e le numerose presenze registrate sul territorio. Tutti segnali positivi che fanno ben sperare rispetto a una possibile candidatura di Trieste a ospitare i prossimi mondiali oldies del 2014". Giampiero Campajola, in rappresentanza di Turismo Fvg, ha inoltre rimarcato "l´affermazione del brand Friuli Venezia Giulia attraverso iniziative capaci di generare un passaparola che, nel medio e lungo termine, risulta ben più fruttifero di una qualunque campagna pubblicitaria". E mentre l´assessore provinciale allo Sport Igor Dolenc ha parlato di "evento da ripetere", il suo omologo in Comune Emiliano Edera ha sottolineato invece "l´importanza di garantire alle società sportive strutture adeguate, affinché riescano ad avvicinare e valorizzare un numero crescente di giovani". Un primo ritorno in effetti sembra esserci già stato. Andrea Boltar, presidente del Venjulia Rugby e membro del Comitato organizzatore di Egor 2012, ha infatti parlato di "riscontri già tangibili in fatto di crescita tra i più giovani del movimento rugbistico a Trieste, grazie all´ottimo biglietto da visita messo in mostra con il torneo appena concluso". Rimane aperta solo la questione relativa alla gestione dei campi e del loro completamento. "La Regione - ha concluso De Anna - farà sempre la propria parte, ma per dare respiro agli investimenti è indispensabile costituire un soggetto che sappia mettere d´accordo le diverse esigenze rappresentate dalle realtà operanti sul territorio".  
   
   
MARC ARMSTRONG NOMINATO “VICE PRESIDENT, MARKETING PARTNERSHIP” PER NBA EUROPA, MEDIO ORIENTE ED AFRICA  
 
 Londra, 21 giugno, 2012 – La National Basketball Association (Nba) ha annunciato oggi che Marc Armstrong è stato nominato “Vice President, Marketing Partnership”, di Nba Europa, Medio Oriente ed Africa. Armstrong si occuperà dello sviluppo del mercato nella zona Europa, Medio Oriente ed Africa tramite le vendite di marketing integrato e piattaforme media dei vari comparti, come Nba, Wnba, la Nba Development League e Usa Basketball. Armstrong lavorerà per identificare nuovi partner aziendali oltre a gestire gli attuali rapporti di partnership e marketing della lega e l’attività dei partner stessi nel mercato di riferimento. Farà riferimento al Senior Vice Presidente di Nba Europe, Benjamin Morel. Armstrong giunge alla Nba direttamente dalla Nfl, dove ha ricoperto il ruolo di Direttore Commerciale con base a Londra. Prima di questo incarico ha lavorato in Svizzera come “Head of Commercial” per il Team Marketing Ag, un’agenzia di marketing esclusiva della Uefa, mentre la sua carriera ha avuto inizio presso la Football Association, dove è stato “Head of Business Development”. “L’esperienza nelle sponsorizzazioni di Marc e la sua profonda conoscenza delle leghe sportive professionistiche fanno di lui la figura migliore per gestire i nostri impegni di marketing e partnership in tutta Europa.,” sostiene Morel. “Le capacità e l’esperienza di Marc saranno una grande risorsa nello sviluppo di partnership fondamentali a far crescere la popolarità di Nba e la partecipazione alla disciplina della pallacanestro in tutta la regione.” “Sono contento di essere entrato a far parte di Nba in un momento così importante per lo sviluppo internazionale della lega, e cercherò di contribuire alla sua continua crescita in Europa, Medio Oriente ed Africa.”