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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Giugno 2012
LA RIFORMA DELLA POLITICA AGRICOLA DELL´UNIONE EUROPEA: I DEPUTATI DELLA COMMISSIONE AGRICOLTURA SVELANO I PIANI DELLA PRIMA BOZZA  
 
Idee per rendere i pagamenti diretti e più equi per gli agricoltori in tutta l´Ue e semplificare i controlli su come spendono i soldi sono stati presentati dalla commissione Agricoltura deputati ​​Martedì, come input per il pacchetto di politiche post-2014 farm riforma. I deputati hanno inoltre accolto con favore le proposte per prolungare diritti di impianto del vino e delle quote di zucchero, ma ha detto che "più verde" le misure dovrebbero essere meglio adeguati alle esigenze di ciascuno Stato membro. "Ora entriamo in una fase delicata e complessa Dopo diversi mesi di dibattito, le proposte del Parlamento sono state presentate per una moderna e flessibile politica agricola comune per rendere la vita degli agricoltori più facile e gli adempimenti burocratici;. Saremo nei tempi previsti con la riforma solo se il Parlamento e il Consiglio impegnarsi in un dialogo sulle proposte presentate oggi ", ha detto, presidente della commissione Agricoltura Paolo de Castro (S & D, It). I pagamenti diretti - I piani per fare di più per ridurre le disuguaglianze nei pagamenti diretti agli agricoltori in diverse parti dell´Ue sono stati illustrati dal relatore Luis Manuel Capoulas Santos (S & D, Pt). "Dobbiamo ridurre queste differenze e il processo deve essere accelerato", ha detto. Questi piani sono stati accolti come "equo e adeguato" di Martin Häusling (Verdi / Ale, De), ma ha criticato come andare troppo lontano da altri. In alcuni Stati membri, "rapida riduzione del sostegno porterebbe alla chiusura delle aziende" ha affermato Michel Dantin (Ppe, Fr). Eppure, "meno ingiusto significa ancora sleale", ha replicato Janusz Wojciechowski (Ecr, Pl), chiedendo eque condizioni di concorrenza per tutti gli agricoltori dell´Ue, una chiamata eco Sandra Kalniete (Ppe, Lv) e Hynek Fajmon (Ecr, Cz). L´idea di riduzione dei pagamenti diretti di una percentuale superiore a quello inizialmente proposto dalla Commissione per le aziende agricole che ricevono più di 250.000 € è stata vigorosamente respinta come "sleale" da parte di alcuni deputati, tra cui John Stuart Agnew (Efd, Uk) e George Lyon (Alde, Uk) . Iratxe García Pérez (S & D, Es), ha sostenuto che le cooperative devono essere esentati da questa proposta, che altrimenti scoraggiare gli agricoltori da unire le forze per accrescere il loro potere contrattuale. La definizione di "agricoltore attivo" dovrebbe essere semplificato per escludere gli enti che non hanno diritto ai pagamenti diretti finanziati dall´Ue, ha sostenuto Capoulas Santos. L´elenco di tali enti dovrebbero essere ampliato per includere aeroporti, società immobiliari, campeggi, campi sportivi, aziende minerarie e dei trasporti, ha aggiunto. Il controllo della spesa rigoroso ma meno burocrazia - Il modo in cui viene speso il denaro dell´Ue deve essere controllata rigorosamente, ma il sistema attuale di controlli e sanzioni devono essere semplificate in modo da "non perdere tempo prezioso dei contadini" o "palude in carta", ha affermato il relatore sul finanziamento, gestione e monitoraggio Giovanni La Via (Ppe, It). Molti deputati ha accolto i suoi suggerimenti che gli agricoltori non devono essere obbligati a ripresentare le domande di aiuto ogni anno a meno che non vi sia un cambiamento e che dovrebbe essere data preavvisi per consentire loro di rimediare ad eventuali irregolarità prima di essere penalizzato. Vino e zucchero - Vino diritti di impianto nel settore dovrebbe essere mantenuta "almeno fino al 2030" e le quote di zucchero va prorogato fino alla campagna di commercializzazione 2019-2020, ha affermato il relatore, relativo all´organizzazione comune dei mercati Michel Dantin. La proposta della Commissione, i diritti di impianto di vino potrebbero essere eliminate entro il 1 gennaio 2016 e quote di zucchero che scadono entro la fine di settembre 2015. Quote di zucchero prolungamento è stato favorito da molti deputati, come Albert Dess (Ppe, De), ma altri, tra cui Ulrike Rodust (S & D, De) e Wojciech Michał Olejniczak (S & D, Pl) ha affermato che il sistema non gode di sostegno pubblico e deve essere sollevato. Greening più flessibile - Obbligatori "misure verdi" legate ai pagamenti diretti che dovrebbero essere più flessibili e includere disposizioni speciali per le aziende di dimensioni inferiori a 20 ettari, mentre quelle sotto i 5 ettari dovrebbero essere completamente esenti, ha affermato Capoulas Santos. I deputati, tra cui Mairead Macguinness (Ppe, Ie) e James Nicholson (Ecr, Uk), ha chiesto un "menu" di misure verdi dai quali gli Stati membri dell´Ue poteva scegliere. Capoulas Santos ha risposto che le proposte già offerto una tale flessibilità, prevedendo una serie di "sistemi di certificazione ambientale". I giovani agricoltori - Per portare sangue nuovo nella comunità agricola, fondi di sviluppo rurale dovrebbe finanziare le garanzie bancarie per aiutare i giovani agricoltori in contratti a lungo termine di locazione, ha sostenuto Capoulas Santos. Gli agricoltori con più di 65 anni che sono stati attività agricola per almeno 10 anni dovrebbe avere il diritto ad un pagamento di fino a 35.000 € se vanno in pensione e trasferiscono la loro detenzione e diritti all´aiuto corrispondenti ad un altro agricoltore, ha aggiunto. Il regime di pensionamento "incentivare la mobilità terra" e "incoraggiare l´ingresso dei giovani e nuovi di impegnarsi in attività agricole" ha affermato Liam Aylward (Alde, Ie). Tuttavia, molti deputati, tra cui José Bové (Verdi / Ale, Fr), ha obiettato che ciò creerebbe un incentivo per uscire l´agricoltura, quando proprio il contrario è necessario. Passi successivi - Il termine per la presentazione di emendamenti ai progetti di relazione è il 9 luglio (pagamenti diretti di finanziamento, gestione e monitoraggio) e 10 luglio (sviluppo rurale, organizzazione comune di mercato). Il voto in commissione è prevista per il tardo autunno, a seconda progess nei negoziati sul futuro quadro finanziario pluriennale (Qfp) 2014-2020. La forma finale della nuova politica agricola dell´Ue sarà co-decisione del Parlamento e del Consiglio. La riforma della Pac è quello di entrare in vigore il 1 ° gennaio 2014.  
   
   
FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE, IMPEGNATA OLTRE LA METÀ DEI FONDI DEL POR CRREO  
 
Firenze - “Un forte incremento dei progetti finanziati con una decisa accentuazione di quelli dei settori ricerca e sviluppo, innovazione, trasferimento tecnologico e ingegneria finanziaria, ma con buone performance anche dei progetti finanziati negli altri assi. Ancora una volta il Fesr si conferma essere una leva fondamentale per lo sviluppo della Toscana – un anno fa abbiamo riprogrammato il piano finanziario per essere più efficienti ed efficaci e destinare risorse aggiuntive al sistema delle imprese investite dalla crisi più grave degli ultimi decenni, lo stato d’avanzamento degli impegni assunti dalla regione sono in linea con i target previsti, ora occorre dare una forte accelerazione ai pagamenti- auspico quindi che Artea, anche grazie alla recente messa a disposizione di ulteriore personale, ci consenta di raggiungere anche sotto il profilo delle spese, i livelli performanti che hanno sempre contraddistinto la Regione Toscana nelle precedenti programmazioni. Gli interventi che siamo così riusciti a rafforzare sono proprio quelli dedicati al sostegno al mondo produttivo, favorendo, in particolare, i processi di innovazione, ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico, gli strumenti di ingegneria finanziaria per l’accesso al credito”. E’ il commento dell’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini alle conclusioni dl Comitato di sorveglianza che ieri ha fatto il punto sullo stato di avanzamento del Por Creo 2007-2013, il programma operativo che declina in chiave toscana obiettivi e risorse del Fondo europeo di sviluppo regionale, con una dotazione finanziaria tra le più consistenti tra le regioni italiane, che ammonta complessivamente a 1.127 milioni di euro. Delle risorse complessive, al 31 dicembre 2011, sono stati messi a disposizione del territorio toscano circa 880 milioni di euro di contributi pubblici, pari a circa il 92% del totale del contributo pubblico programmato (956 milioni). Gli impegni assunti ammontano a 666 milioni, oltre la metà (59%) dei fondi totali. Il programma registra un notevole incremento dei progetti finanziati, che nel 2011 sono stati complessivamente 4400, circa il 40 per cento in più rispetto all’anno precedente, con punte del 44 per cento sull’asse I “Ricerca e sviluppo, innovazione e imprenditorialità” (con 1754 progetti), del 43% nell’asse Ii “Sostenibilità ambientale” (146 progetti). Notevole l’incremento dei progetti sostenuti da interventi di ingegneria finanziaria, che hanno consentito di intervenire su un aspetto cruciale, soddisfacendo la necessità di accesso al credito delle imprese: sono ad oggi 2006 i progetti di investimento delle pmi toscane che hanno beneficiato di questi strumenti, circa il 50% in più rispetto al 2010. “Un aspetto particolarmente importante – sottolinea Simoncini – per l’aiuto dato alle imprese toscane, in una fase di grave difficoltà finanziaria legata alla crisi in atto”. Dei 4400 progetti finanziati, in particolare, sono stati finanziati 2.393 progetti di investimento; di cui: 1.747 progetti per investimenti delle imprese, con una forte concentrazione nelle attività di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico, sviluppo sperimentale; 146 progetti per interventi di bonifica; tutela e conservazione di aree protette; qualità dell’aria; prevenzione e riduzione di rischio idraulico, frane, erosione costiera, sismica; 112 progetti per la promozione di energia da fonti rinnovabili e la razionalizzazione dei consumi e dell’efficienza energetica; 30 progetti per potenziare l’accessibilità ai servizi di trasporto: la tranvia fiorentina, People Mover a Pisa, l’estensione della banda larga. Particolarmente importanti i 116 progetti approvati nell’ambito dei Piuss, i Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile, che hanno coinvolto 10 realtà territoriali toscane. Ad oggi grazie a questi interventi sono stati attivati 629 posti di lavoro di cui la metà occupati da donne. “A fronte dei tagli della spesa pubblica e della debole politica industriale del governo nazionale, noi intendiamo sostenere le imprese ed il lavoro, garantendo un sistema di tenuta ma anche investendo molto in processi di sviluppo ed innovazione del nostro sistema produttivo. Gli interventi programmati e messi in campo grazie al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale – sottolinea ancora Simoncini – offrono opportunità e strumenti operativi coerenti e sulla strada dell’attuazione degli obiettivi e delle scelte che la Toscana intende darsi con il nuovo Piano regionale di sviluppo”.  
   
   
IL RAPPORTO SULLO STATO DELL’AGROINDUSTRIA. APPUNTAMENTO VENERDÌ A LEGNARO  
 
Venezia, 20 giugno 2012 L’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato interverrà venerdì 22 giugno prossimo, alla Corte Benedettina di Legnaro, in provincia di Padova, al meeting dal titolo “Coltivando la crescita. Percorsi di sviluppo del settore agroindustriale nordestino e del settore agricolo veneto”, nel corso del quale sarà presentato il Primo Rapporto sullo stato dell’agricoltura e dell’agroindustria del Nord Est, promosso da Friuladria e realizzato da Fondazione Nord Est. A Manzato, in particolare, è affidata la conclusione dei lavori, che inizieranno alle 9,30. “E’ un appuntamento al quale dobbiamo tutti prestare grande attenzione – ha ricordato l’assessore – perché ci darà le effettive dimensioni di un fenomeno fisiologico che vede il progressivo calo del numero delle imprese agricole, rispetto al quale aumentano invece, sia pur di poco, l’occupazione, la Produzione Lorda Vendibile e la capacità di attrattiva e di immagine dell’agricoltura rispetto al complesso del ‘Made in Veneto’, in un contesto dove uno spazio importante è occupato dalle imprese di trasformazione e dall’agroindustria,. Rispetto a queste ultime – ha concluso Manzato –dobbiamo ragionare sempre più in termini di qualità e tipicità a fronte dei crescenti rischi di una mondializzazione che punta alla omogenità”.  
   
   
SVILUPPO RURALE. CRESCONO DI 65 MILIONI LE RISORSE PER LA COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE  
 
Venezia - Aumentano le risorse finanziarie destinate a far crescere la competitività delle imprese agricole del Veneto. Il Comitato Sviluppo Rurale della Commissione Europea ha infatti dato parere positivo e unanime alla proposta di modifica del Programma di Sviluppo Rurale del Veneto avanzata dagli uffici regionali. “Poiché il parere è vincolante, si tratta di un’approvazione sostanziale –ha sottolineato l’assessore Franco Manzato – alla quale seguirà la decisione formale da parte della Commissione, che arriverà nelle prossime settimane”. La modifica riguarda l’aumento di oltre 65 milioni di euro della dotazione dell’Asse 1 – Competitività e di 1 milione e 300mila euro di quella dell’ l’Asse 3 – Diversificazione, utilizzando risorse che provengono da una rimodulazione del secondo Asse (51 milioni e 800mila euro) e dell’Assistenza tecnica al programma (15 milioni). “Per il settore agricolo veneto – ha ricordato Manzato – significa poter contare su ulteriori e significative risorse per quelle che sono state finora le misure trainanti del programma, finalizzate al miglioramento della competitività delle imprese agricole e agroalimentari. In particolare, saranno potenziate la Misura 121 (Ammodernamento delle aziende agricole), la Misura 123 (Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli) e la Misura 133 (Attività d’informazione e promozione agroalimentare)”. “Lo spostamento di risorse dalle misure agroambientali dell’Asse 2 non andrà comunque ad intaccare gli obiettivi ambientali del Psr – ha aggiunto l’assessore – in quanto le misure di ammodernamento consentiranno di sostenere interventi innovativi in grado di ridurre l’impatto sull’ambiente da parte delle attività agricole, come sostenuto dall’Autorità di gestione del Psr Veneto e confermato dal parere positivo del Comitato. La decisione arrivata da Bruxelles è inoltre un risultato positivo anche dal punto di vista amministrativo, per tutte le istituzioni coinvolte. Nonostante la notevole portata finanziaria della modifica, sono stati pienamente rispettati i sei mesi di tempo previsti dall’iter burocratico, permettendo così di dare una risposta tempestiva alle esigenze del settore agricolo regionale. Per questo risultato – ha concluso l’assessore – desidero ringraziare tutti i nostri funzionari che si sono adoperati per portare a casa il risultato”.  
   
   
I BOSCHI E L’ECONOMIA  
 
Venezia - “Governare il bosco significa renderlo anche economicamente produttivo, altrimenti c’è solo l’abbandono, con i conseguenti danni all’ambiente e alla presenza dell’uomo in zone a rischio come quelle montane”. Lo ha ribadito l’assessore all’agricoltura e ai parchi del Veneto Franco Manzato, alla vigilia della prima “Festa della Foresta e delle filiere del legno”, in programma da , giovedì 21 giugno, a sabato 23 luglio negli spazi espositivi di Longarone Fiere. “Il Veneto ha una tradizione millenaria di saggia gestione delle foreste, consolidata dalla Serenissima e tutelata da sempre dall’amministrazione regionale. Il problema non è mai stato da noi quello di una paventata deforestazione, ma semmai il contrario, quello dell’invasività degli spazi boschivi di fronte all’abbandono, con conseguenti squilibri ambientali ed economici. Purtroppo la montagna rimane area a rischio di abbandono, con le conseguenti problematiche che ricadono su tutti e, per contrastare il fenomeno, stiamo lavorando per lo sviluppo della filiera foresta – legno”. Per dare una risposta concreta a questo problema, proprio alla Fiera Longarone verrà presentato in un workshop uno specifico Progetto Legno Veneto, con il quale gli operatori pubblici e privati della filiera si sono posti l’obiettivo di valorizzare il legname prodotto nella regione, facendo in modo che diventi una vera risorsa economica, sul modello di quanto accade in Alto Adige ed in Austria. La Regione è peraltro già impegnata a garantire un graduale aumento dei prelievi di legno nell’ambito della gestione forestale sostenibile, a valorizzare il prodotto, ad accompagnare la selvicoltura con la realizzazione di infrastrutture e il sostegno al credito di impresa. “Il tutto – ha concluso Manzato – in un quadro normativo che va ulteriormente semplificato e, se possibile, reso ancora più efficiente, mentre abbiamo indirizzato tutti gli strumenti di intervento, a partire dal Programma di Sviluppo Rurale verso il sostegno alla montagna dando a questa la priorità nelle azioni”. In Veneto la superficie boscata occupa un terzo del territorio regionale (600 mila ettari su un milione 800 mila totali) e le foreste si estendono sul 60 per cento dell’area montana, per circa 360 mila ettari; dove vive circa mezzo milione di abitanti. Attualmente il sistema foresta – legno conta su circa 320 imprese, con 700 occupati, mentre un analogo numero di lavoratori è impiegato dalla Regione per gli interventi di manutenzione e ripristino idrogeologico.  
   
   
VENERDÌ PROSSIMO SI TERRÀ A REGGIO CALABRIA LA RIUNIONE DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA DEL PSR CALABRIA 2007/2013  
 
Venerdì prossimo 22 giugno, alle ore 10, a Reggio Calabria, nella sala Giuditta Levato del Consiglio regionale, si svolgerà la seduta plenaria del Comitato di sorveglianza del Programma di sviluppo rurale della Regione. Il Comitato sarà presieduto dall’assessore all’agricoltura, Michele Trematerra. All’incontro parteciperanno anche il dirigente generale del Dipartimento Giuseppe Zimbalatti, l’Autorità di gestione Maurizio Nicolai, i rappresentanti della Commissione Europea, del Ministero alle Politiche Agricole, delle organizzazioni professionali e dei vari esponenti del partnerariato socioeconomico. La seduta plenaria sarà preceduta da una riunione tecnica preparatoria, che inizierà domani, giovedì 21 giugno alle ore 15, con lo scopo di presentare ed approvare la relazione annuale di esecuzione 2011, proporre eventuali modifiche e presentare i punti all’ordine del giorno del Comitato di sorveglianza. È prevista inoltre una visita guidata nelle aziende beneficiarie del Psr: “Fattorie del Sole!”, “Associazione Comitato Pro-pendettalilo Onlus”, “Azienda Pizzi”. L’obiettivo del Comitato è di verificare lo stato di attuazione del Programma di sviluppo rurale e degli interventi cofinanziati dall’Unione Europea per lo sviluppo delle zone rurali.  
   
   
PESCA: CARO GASOLIO, IN ARRIVO 5 MILIONI DI AIUTI  
 
 Palermo - In arrivo 5 milioni e 300 mila euro di aiuti per le imprese di pesca e di acquacoltura siciliane come concorso alla copertura delle spese sostenute per il consumo di carburante dal 2009 al 2011. Il dipartimento regionale degli Interventi per la pesca ha impegnato circa 2 milioni e 300 mila euro per finanziare il saldo dei contributi del caro gasolio relativo agli anni 2009 e 2010 e ha messo a bando altri 3 milioni di euro per il 2011, cosi´ come autorizza la legge regionale 25 dello scorso anno. Con l´obiettivo, ha sottolineato l´assessore regionale della Pesca, Francesco Aiello, di "accelerare la verifica delle pendenze per corrispondere alle attese delle marinerie". Tra l´altro, ha aggiunto l´assessore "l´impennata dei prezzi del gasolio sta avendo effetti traumatici per le imprese pescherecce. Non bisogna dimenticare che in Sicilia abbiamo la marineria piu´ grande del Mediterraneo, non si puo´ assistere passivamente alla dismissione di battelli. In una congiuntura cosi´ complessa, caro gasolio, stretta creditizia, calo dei consumi, a cui si aggiungono i danni del fermo biologico, seppur legittimo e importante per la tutela delle risorse marine, stanno mettendo in ginocchio l´intera filiera ittica". Le domande per accedere ai contributi del bando dovranno essere presentate entro 30 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana. L´avviso sara´ pubblicato, oltre che sulla Gurs, anche sul sito istituzionale del dipartimento regionale Interventi per la pesca.  
   
   
L’UNIPROM PARTECIPA ALLA FIERA INTERNAZIONALE DELLA PESCA DI ANCONA  
 
Dal 21 al 24 giugno l’Uniprom (il Consorzio di promozione dei prodotti ittici) prederà parte alla Fiera internazionale della Pesca di Ancona. Un appuntamento storico per il settore che quest’anno, però, si presenta con una formula rinnovata che ambisce a riposizionare, il comparto ittico italiano, affrontando la crisi, orientandolo ai temi della qualità, della buona pesca, della sostenibilità. “Noi saremo presenti non solo perché la promozione è nel nostro Dna ma perché crediamo in questi valori e siamo consapevoli che solo affrontando queste sfide, si possa dare nuova vitalità all’economia ittica” afferma Massimo Coccia presidente Uniprom. “Siamo convinti che l’appuntamento di Ancona non sarà solo una vetrina per la filiera ittica nazionale, ma ci sarà la possibilità di affrontare le criticità che frenano il rilancio del settore e trovare insieme nuove strategie per valorizzare e tutelare il prodotto nazionale” prosegue Coccia. Secondo l’Uniprom , in quest’ottica assumono un ruolo strategico le misure inserite nel decreto sviluppo approvato di recente dal Consiglio dei Ministri per un sistema volontario di indicazione dell´origine per chi vende al dettaglio e chi somministra prodotti della pesca. “Poter indicare la provenienza italiana potrà far recuperare margini di competitività alle nostre imprese e aiutare i consumi” sostiene Massimo Coccia.  
   
   
TORNANO I “SORSI D’AUTORE”, CONNUBIO TRA CULTURA DEL PAESAGGIO E DELL’ENOLOGIA  
 
Venezia - Venerdì 22 giugno prossimo, alle ore 11, a Villa Venier di Mira, in via Capitello Albrizzi, verrà presentata alla stampa l’edizione 2012 di “Sorsi d’Autore”, iniziativa che vuole coniugare la cultura dell’arte e del paesaggio con la cultura dell’enologia e dei sapori del Veneto. Interverranno la presidente dell’Istituto Regionale Ville Venete Giuliana Fontanella, il presidente dell’Associazione Ville Venete Alberto Passi, la direttrice generale della Fondazione Aida Meri Malaguti, la responsabile relazioni esterne e segreteria di Fondazione Antonveneta Veronica Boldrin, il responsabile della Direzione Promozione Turistica Regione del Veneto Claudio De Donatis. “Con Sorsi d’Autore, nata dalla Fondazione Aida e convintamente sostenuta dalla Regione e da altri soggetti del Veneto – ha sottolineato l’assessore regionale al turismo e alla promozione Marino Finozzi – vogliamo diffondere e promuovere il bello e il buono che ha come punti focali alcune delle più straordinarie dimore storiche del nostro territorio”. “Sorsi d’Autore” si snoderà infatti dal 29 giugno al 20 luglio con quattro appuntamenti in altrettante ville monumentali: il Castello di Roncade (Tv), Cà Marcello di Piombino Dese (Pd), il Castello di Thiene (Vi) e Villa Buzzati (Bl). La manifestazione è promossa da Regione del Veneto, Istituto Regionale Ville Venete, Associazione Ville Venete e Fondazione Aida, con la collaborazione di produttori, consorzi e associazioni del territorio.  
   
   
L’EUROPA PROMUOVE LE PRUGNE SECCHE A PIENI VOTI! OGGI É UFFICIALE! LA RICERCA SCIENTIFICA SUPPORTATA DAL CALIFORNIA PRUNE BOARD CONFERMA I “SAGGI” CONSIGLI DELLA NONNA!  
 
L’efsa (Autorità Europea per la sicurezza alimentare) ha ufficialmente riconosciuto i benefici che le prugne hanno sul sistema digestivo. I risultati ottenuti sono stati infatti sottoposti al giudizio dell’Efsa che li ha trovati conformi ai suoi rigidi standard. Se consumate quotidianamente possono infatti contribuire alla regolarità intestinale, così come dicevano le nostre nonne. Secondo Jeanette Higgs, nutrizionista che collabora con il California Prune Board, le prugne sono inoltre un ottimo snack: naturalmente prive di grassi, sono una buona fonte di vitamina K e potassio. Le prugne sono inoltre fonte di vitamina B6, rame e manganese  
   
   
PAOLO TANARA CONFERMATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSORZIO QUALITÀ, EXPORT E LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE I PUNTI CARDINE DEL SUO MANDATO  
 
Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio del Prosciutto di Parma, riunitosi oggi nella sede di Largo Calamandrei, ha confermato per acclamazione Paolo Tanara alla presidenza dell’organismo di tutela che raggruppa 160 aziende produttrici di Prosciutto di Parma. Paolo Tanara, 46 anni, già eletto nel 2009, vanta una vasta esperienza nel settore e una profonda conoscenza del mondo consortile. E’ vice presidente esecutivo dell’azienda di famiglia Tanara Giancarlo che dal 1968 produce Prosciutto di Parma a Langhirano. Coniugato con due figli, Tanara è in azienda dal 1986 dove ha seguito in particolare le vendite nei mercati internazionali e ampliato gli sbocchi commerciali: la Tanara Giancarlo è stata infatti tra le prime aziende a esportare negli Usa e in Giappone, i due mercati più importanti per il Parma fuori dall’Unione Europea. La sua esperienza al Consorzio del Prosciutto di Parma lo vede consigliere ininterrottamente dal 2005. Dal 2004 al 2008 è stato inoltre membro della Commissione rilevamento prezzi carne fresca suina e salumi stagionati delle Borsa Merci di Parma e di Milano; e dal 2006 al 2009 è stato inoltre capogruppo della Consulta dell’Unione Parmense Industriali delle aziende di produzione del Prosciutto di Parma. Paolo Tanara guiderà un comparto che vale 1,6 miliardi di euro e una filiera produttiva imponente che comprende 4.300 allevamenti suinicoli, 140 macelli, 3.000 addetti alla lavorazione nella provincia di Parma, e un totale di 30.000 persone che lavorano nel circuito tutelato. Lo affiancheranno in questo mandato due vice Presidenti, Nino Barazzoni e Giorgio Tanara. L’assemblea ordinaria dei consorziati, tenutasi lo scorso 28 aprile, ha eletto anche gli altri componenti del nuovo Consiglio di Amministrazione – Luca Baratta, Gianluca Canetti, Vittorio Capanna, Francesco Corbelli, Elena Dalla Bona, Pier Arnaldo Fontana, Alcide Gallina, Carlo Galloni, Romeo Gualerzi, Elio Martelli, Gianni Mozzoni, Emilio Sassi, Vittorio Simonini, Simone Trobbiani, Alessandro Utini, nonché Mauro Testa in rappresentanza degli allevatori – e ha provveduto a nominare il dott. Enrico Calestani presidente del Collegio sindacale e i dottori Matteo Chiari e Paolo Ugolotti membri effettivi dello stesso Collegio. Dopo aver ringraziato tutti i produttori per la fiducia accordatagli, Paolo Tanara ha esposto i punti chiave del suo mandato e le attività su cui si concentrerà il Consorzio nei prossimi anni. Il nostro principale obiettivo è e sarà sempre il prodotto – ha affermato Tanara. Continueremo a puntare sulla qualità e sulle specificità che rendono il Prosciutto di Parma così famoso e apprezzato in tutto il mondo. Soltanto facendo leva sugli elevati standard qualitativi del nostro prodotto, possiamo mostrare al consumatore la sostanziale differenza tra il Prosciutto di Parma e un prosciutto generico; l’uno naturale e genuino con indubbie garanzie di tracciabilità, l’altro un prodotto completamente diverso senza alcuna sicurezza. Dal punto di vista quantitativo invece possiamo dire che il nostro impegno sarà quello di creare coerenza tra la produzione e la possibilità di assorbimento da parte del mercato. In accordo con l’intera filiera, convoglieremo ulteriormente i nostri sforzi affinché in sede comunitaria siano identificati gli strumenti atti a regolamentare i volumi produttivi per un’efficace gestione delle produzioni Dop. Paolo Tanara ha poi ricordato la recente indagine di aggiornamento dei valori nutrizionali che ha attestato l’estrema naturalità del Prosciutto di Parma; le sue inconfondibili caratteristiche di bontà e sapore unite a un alto valore nutrizionale: pochi grassi, molti sali minerali e vitamine e proteine facilmente digeribili, lo rendono un alimento adatto a tutti, anche a bambini, anziani e sportivi. Sul fronte internazionale – ha continuato Tanara – rafforzeremo la nostra presenza in tutti i mercati e valuteremo con attenzione nuovi sbocchi commerciali puntando ai Paesi extra-europei. In questi anni abbiamo costruito la nostra crescita all’estero principalmente attraverso differenziazione dei mercati ed espansione geografica. Abbiamo cioè cercato di superare i confini europei e conquistare nuove aree. E questa si è rivelata una strategia vincente. In dieci anni l’export è aumentato del 50% passando dal 16% al 26% della produzione. Continueremo indubbiamente a lavorare anche all’interno dei mercati tradizionali cercando di aumentare la nostra penetrazione in provincia, poiché la Francia non è solo Parigi e la Gran Bretagna non è solo Londra. Tanara ha poi approfondito alcuni aspetti legati ai mercati internazionali sottolineando come qui il settore alimentare di prodotti tipici sia molto complesso e coinvolga spesso aspetti culturali. Per questo sostiene che per svilupparsi all’estero e aumentare la forza di penetrazione è necessario fare sistema con le altre Dop . Il nostro è un ruolo da protagonisti sia nelle operazioni di coordinamento in organizzazioni di rappresentanza dei prodotti a indicazione geografica come l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche (Aicig) e l’Organization for an International Geographical Indications Network (oriGin), sia all’estero dove siamo impegnati con progetti promozionali che ci vedono coinvolti con altre Dop – ha dichiarato il Presidente sostenendo la tesi precedentemente esposta. Ad esempio, Legends from Europe, un programma triennale che coinvolge Parmigiano-reggiano, Prosciutto di San Daniele, Grana Padano e Montasio in collaborazione con l’Unione Europea e il governo italiano che prevede diverse iniziative per promuovere i prodotti dell’eccellenza gastronomica nazionale sul territorio americano; e Discover the Origin con Parmigiano-reggiano e i vini Porto e Borgogna che cerca di favorire sul mercato inglese invece la conoscenza dei prodotti Dop. Partecipiamo inoltre alle più importanti fiere di settore a livello internazionale come Fancy Food, Fine Food, Hofex, Anuga, Cibus, soltanto per citarne alcune. Il Presidente ha poi aggiunto che tutti gli sforzi e il know-how del Consorzio saranno volti ad agevolare il più possibile le esportazioni e a impedire che possibili problematiche doganali possano danneggiare l’espansione e lo sviluppo internazionale del Prosciutto di Parma. Il Consorzio naturalmente continuerà al consolidamento del mercato italiano attraverso le attività di valorizzazione del prodotto accompagnate da iniziative rivolte al mondo dello sport e al settore medico. Non mancheremo – sottolinea Tanara – di prestare particolare attenzione alle collaborazioni sia con i punti vendita del dettaglio tradizionale sia con la grande distribuzione con l’obiettivo di far conoscere ancora meglio al consumatore le caratteristiche qualitative del nostro prodotto e incentivare gli acquisti. La grande distribuzione è in Europa il nostro principale canale, mentre nel resto del mondo, collaboriamo significativamente con le catene di ristorazione. A tutto ciò affiancheremo specifiche attività di pubbliche relazioni coinvolgendo gli opinion leader e la stampa di settore per accrescere ulteriormente il valore del brand. Tra le altre priorità del nuovo Consiglio di Amministrazione un ruolo di primo piano resta la tutela del nome. Saranno intensificate le azioni di repressione delle frodi, di qualsiasi contraffazione e di utilizzi illeciti della denominazione attraverso la classica attività di vigilanza e predisposte attività informative a scopo preventivo per offrire ai consumatori garanzie sulla qualità e sull’eccellenza del prodotto. Paolo Tanara ha poi concluso dicendo che cercherà di assicurare un clima di piena collaborazione sia all’interno del Consiglio di Amministrazione sia nell’intero comparto per coinvolgere tutti i produttori nella difesa e valorizzazione del prodotto con orgoglio e passione  
   
   
FRANCESCO PIZZAGALLI TORNA ALLA PRESIDENZA DELL´ISTITUTO VALORIZZAZIONE SALUMI ITALIANI  
 
Francesco Pizzagalli, nuovo Presidente dell´Istituto Valorizzazione Salumi Italiani (Ivsi). Lo ha eletto il Consiglio direttivo dell´Istituto per il triennio 2012-2015. Il Consiglio ha anche nominato Nicola Levoni, Presidente uscente, come Vice Presidente. I consiglieri hanno ringraziato Nicola Levoni, per il suo operato e per le sue doti professionali e umane che hanno favorito la crescita e il successo dell´Istituto negli ultimi sei anni e hanno dato il benvenuto a Francesco Pizzagalli. Francesco Pizzagalli, Amministratore Delegato della Fumagalli Industria Alimentari Spa, ritorna all’Istituto che aveva guidato dal 2000 al 2006. E’ stato anche Presidente di Assica dal 2005 al 2010. “Sono molto affezionato all’Ivsi perché ci ho sempre creduto. L’istituto in questi anni ha fatto molto per promuovere i salumi italiani nel mondo. E se oggi vantiamo un miliardo di Euro di esportazioni è sicuramente anche merito nostro” ha affermato Francesco Pizzagalli, neo Presidente Ivsi. Particolare interesse sarà rivolto allo sviluppo dei nuovi mercati e il consolidamento di quelli già esistenti. “A settembre parte già una promozione in Germania, nostro principale partner europeo, che potremmo quasi considerare un mercato domestico. Sarà nostro obiettivo diffondere al pubblico tedesco i nostri nuovi valori nutrizionali” ha concluso Pizzagalli. Nel corso della riunione si è definito anche il nuovo Comitato Esecutivo che è così composto: Francesco Pizzagalli (Fumagalli Industria Alimentari Spa), Nicola Levoni (Levoni Spa), Sara Roletto (Rugger Spa), Lorenzo Spada (Villani Spa), Guido Veroni (Veroni Spa). Ivsi - Istituto Valorizzazione Salumi Italiani L’istituto Valorizzazione Salumi Italiani è un Consorzio volontario, senza fini di lucro, che si è costituito nel 1985 in risposta alle crescenti esigenze di informazione da parte dei consumatori e con lo scopo di valorizzare l’immagine dei salumi italiani e di promuoverne lo sviluppo dei mercati. Collabora con varie Istituzioni pubblici e privati per diffondere una corretta informazione nutrizionale e far conoscere l’alto livello qualitativo dei salumi italiani. Sul territorio nazionale - oltre alle iniziative di comunicazione rivolte ai mass media, alla classe medica e ai consumatori - l’Istituto ha promosso ricerche di mercato, indagini tecniche, analisi sui prodotti e studi sui principali aspetti e problematiche del mercato. Sul fronte estero sono stati realizzati Programmi di promozione dei salumi italiani in Francia, Germania, Regno Unito, Svezia, Finlandia, Brasile, Giappone, Russia, Corea del Sud, Canada e Stati Uniti d’America  
   
   
CON L’ANTIPASTO ITALIANO TRIS BIO PREAFFETTATO DI SALUMIFICIO PEDRAZZOLI LO SNACK È SEMPRE SERVITO...SENZA GLUTINE! PER UNO SPUNTINO IN SPIAGGIA, UN PIC-NIC AL PARCO O COME SFIZIOSA MERENDA IN MONTAGNA.. È IL COMPAGNO IDEALE DA PORTARE SEMPRE CON SÉ!  
 
Comodo e pratico, l’Antipasto Italiano Tris Bio di Salumificio Pedrazzoli si presenta in una vaschetta da 120 gr che racchiude al suo interno tre gustosi prodotti della Linea Primavera Bio di Salumificio Pedrazzoli: il Salame Milano, la Coppa e il Prosciutto Crudo Nazionale. Nata nel settembre del 1996 dalla vocazione dell’azienda mantovana di offrire un prodotto sempre più naturale e senza conservanti, la Linea Primavera Bio firmata Salumificio Pedrazzoli vanta il primato di essere la prima “Vera” linea di salumi interamente biologici prodotta in Italia. Salumificio Pedrazzoli_antipasto Italiano Tris Bio_bri salumi biologici della Linea Primavera Bio di Salumificio Pedrazzoli, rispondono ai bisogni di una clientela sempre esigente e specializzata, che sceglie un salume non solo perché è buono ma soprattutto perché è sano e viene realizzato secondo un sistema di lavorazione certificato senza additivi chimici. Anche il Salame Milano, la Coppa e il Prosciutto Crudo Nazionale proposti insieme nell’Antipasto Italiano Tris Bio di Salumificio Pedrazzoli sono privi di glutine, di derivati del latte e privi di conservanti e coloranti. L’intera linea di prodotti biologici di Salumificio Pedrazzoli è idonea a tutti, grandi e piccini, ed il suo consumo è ideale anche per le persone allergiche e intolleranti alle farine di latte e al glutine. I prodotti biologici della Linea Primavera Bio di Salumificio Pedrazzoli sono stati inseriti all’interno del prontuario dei Celiaci. I suini Pedrazzoli sono allevati nel pieno rispetto dell’animale e dell’ambiente: vivono liberi in ampie aree di pascolo, con un’alimentazione esclusivamente vegetale e proveniente da coltivazioni biologiche, curati con medicinali omeopatici e fitoterapici non tradizionali. L’azienda e gli allevamenti Salumificio Pedrazzoli sono contraddistinti da una totale attenzione per uno sviluppo eco-compatibile e nel pieno rispetto della sostenibilità, anche a livello energetico. Www.salumificiopedrazzoli.it  
   
   
G.H. MUMM BRINDA ALLA MILANO FASHION WEEK IL LUSSO DI UNA PAUSA GOURMET ALL’EXCELSIOR  
 
C’è un legame particolare fra moda e G.h.mumm: alla base di entrambe la genialità creativa che si alimenta di conoscenza, competenza, esperienza. Forte di questa consapevolezza G.h.mumm propone al pubblico della Milano Fashion Week il menu degustazione “G.h Mumm Sophisticated Semplicity” presso l’Excelsior, icona del dialogo fra i due mondi. Presso Eat’s Bistrò dal 23 al 27 giugno viene proposto l’abbinamento fra la G.h. Mumm Cuvée Privilège e “Millefoglie di pesca e branzino marinato con finocchietto ed emulsione al frutto della passione”. Un’unione capace di esaltare gli aromi del vino e “rifinire” l’equilibrio fra freschezza ed intensità, tipico della Cuvée Privilège. Negli stessi giorni all’Excelsior Café viene servita la “Tartare di pesca e orata con emulsione al finocchietto e croccante di pane carasau” per esaltare il cocktail Notre Dame orchestrato intorno al G.h. Mumm Rosé, lo champagne più maschile, a dispetto del colore, nato per soddisfare i desideri dei soci degli esclusivi Club inglesi dell’Ottocento. Uno champagne fresco ed elegante, che riflette lo stile unico della Maison. L’attacco vivace e dinamico regala sentori di frutti di bosco mentre il finale è fine e sottile. Perfetto per l’aperitivo, G.h. Mumm Rosé è elaborato nel pieno rispetto di un’antica regola della regione: l’unione di vino rosso di champagne e di vini bianchi. Il cocktail Notre Dame mixa la Cuvée G.h. Mumm Rosè con Henfdrick’s gin, Saint German Edelflower, succo di lime fresco e una goccia di Grapefruit Bitter Trouth, il tutto guarnito da petali di fiori bianchi. Le dosi sono segrete ma il risultato è evidente, intrigante e di sicuro effetto. In più Marco Cenedese, G.h. Mumm Ambassador, sarà presente per accompagnare le degustazioni delle Cuvée e per affascinare il pubblico internazionale della Fashion Week con il potente Rito del Sabrage. Per chi non conoscesse questo rito e per tutti quelli che aspirano a divenire “Gentleman of Champagne”, la Maison G.h. Mumm ha creato la App per iPhone “Champagne Protocoles de G.h. Mumm”: 100 curiosità, informazioni, suggerimenti e rituali capaci di trasformare il ‘bere champagne” in un momento vibrante di piacere ed emozione. In particolare il capitolo Iv è dedicato a “Come sciabolare lo champagne”. Excelsior Galleria del Corso 4 Milano Menù Eat’s Bistrò euro 18 Menù Excelsior Café euro 10  
   
   
FESTA DEL TORRONE DI CREMONA - "TORRONE & TORRONI" LA DOLCEZZA: IL TEMA DELL´EDIZIONE 2012 DAL 16 AL 18 NOVEMBRE A CREMONA, TORNA IL RICCO PROGRAMMA DI EVENTI E SPETTACOLI AD ANIMARE LA CITTÀ  
 
Dopo lo strepitoso successo del 2011, Cremona inizia a prepararsi per l´edizione 2012 della Festa del Torrone nota anche come "Torrone & Torroni" in onore al suo dolce tipico per eccellenza. Si punta a bissare, se non a migliorare, i già straordinari numeri registrati nell´ultima edizione: 120mila visitatori, 30 tonnellate di torrone venduto, tantissime presenze di turisti provenienti da ogni parte d´Italia arrivati a Cremona in auto, pullman (250) e camper (600), e centinaia di turisti stranieri. La città è stata letteralmente presa d´assalto nei tre giorni della kermesse. Dal 16 al 18 Novembre, quindi, Cremona tornerà a stuzzicare la curiosità e la voglia di divertimento di tutti i golosi e non solo. Le strade e le piazze della città torneranno infatti a riempirsi di spettacoli, ospiti illustri, eventi e prelibate degustazioni in onore al suo dolce tipico per eccellenza. Ad organizzarla sarà la società modenese Sgp Eventi, che da ben cinque edizioni ha portato la Festa del Torrone ad affermarsi come appuntamento di rilievo nel panorama nazionale. Dopo la musica e il viaggio, il tema attorno al quale quest´anno ruoterà la grande festa sarà la dolcezza. Certamente la prima cosa a che richiama è lo squisito torrone, ma non solo: dolce e generoso è il territorio in cui Cremona è immersa, come dolce è la città stessa coi suoi scorci emozionanti ed il nobile ed elegante centro storico. Tutto questo sarà la scenografia che accoglierà le novità, i protagonisti e mille appuntamenti attorno ai quali si sta lavorando per offrire a tutti, golosi e non solo, un´occasione unica ed irripetibile di divertimento e intrattenimento culturale. L´appuntamento per tutti è quindi dal 16 al 18 Novembre: Cremona e la Festa del Torrone vi aspettano.  
   
   
IL SALVA CREMASCO DOP APRE A NUOVI MERCATI  
 
In occasione dell’evento ‘Cosa c’è di nuovo a Milano?’, organizzato dal Consorzio Tutela Salva Cremasco lo scorso 31 maggio con l’obiettivo di far riscoprire le peculiarità di questo formaggio Dop ancora tutto da scoprire e dalle grandi potenzialità in cucina, il Presidente del Consorzio Stefano Dragoni ha segnalato come sulla scia della Dop il Salva Cremasco sia sempre più interessato ad uscire dal mercato legato alla propria area di produzione per puntare alla conquista di nuovi mercati. “L’ottenimento di un prestigioso riconoscimento come la Dop è soltanto il primo passo verso una completa e meritata promozione di questa eccelsa specialità italiana. – ha commentato Dragoni – Ora è giunto il momento di uscire dai nostri confini per far conoscere ad un pubblico più vasto le qualità di questo gustoso formaggio molle da tavola a pasta cruda”. Un concetto ribadito anche da Vittorio Emanuele Pisani, Direttore del Consorzio Tutela Salva Cremasco che ha rimarcato la necessità di sostenere i prodotti Dop in un periodo di crisi generale. “In un momento di mercato sicuramente complesso come quello attuale dobbiamo insistere sulla strada intrapresa a protezione e valorizzazione del Salva Cremasco Dop attraverso numerose iniziative di promozione nei confronti del mondo della ristorazione e di eventi di richiamo destinati al grande pubblico – ha confermato Pisani. - L’evento “Cosa c’è di nuovo a Milano” attraverso il perfetto connubio con un altro prodotto d’eccellenza come i vini piacentini Doc della Cantina Valtidone ha mostrato una volta di più tutti le ottime potenzialità di questo formaggio”. Il Salva Cremasco la cui zona di produzione comprende l’intero territorio delle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lecco, Lodi e Milano, è un prodotto da poco entrato nell´olimpo dei prodotti caseari Dop europei. Lo storico formaggio fa parte infatti delle nuove denominazioni italiane registrate e premiate dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del Rapporto Qualivita - Ismea 2011. L’evento Cosa c’è di nuovo a Milano? organizzato in collaborazione con Assofood e con tutte le categorie di esercenti da loro rappresentate, con Uevla - Associazione delle enoteche e i wine bar milanesi - e con l´Associazione dei Panificatori milanesi, ha rappresentato un ulteriore riconoscimento alla genuinità, al gusto ed alla tradizione di uno dei prodotti storici della cultura gastronomica lombarda. L’evento è la prima delle iniziative sviluppate con la Cantina Valtidone poiché è già allo studio un´operazione rivolta alla ristorazione con l´idea di proporre piatti e vini in maniera congiunta, che dovrebbe prendere il via in autunno. Su iniziativa di Assofood, l’evento di presentazione del Salva Cremasco è stato inserito nel quadro dei Giovedì dello Shopping, recentemente istituito dal Comune di Milano, che prevede cultura, intrattenimento, spesa sotto le stelle, con l’invito a considerare l’evento del Consorzio un’anticipazione di tale iniziativa  
   
   
MOVIMENTO TURISMO DEL VINO: DANIELA MASTROBERARDINO E’ LA NUOVA PRESIDENTE NAZIONALE  
 
E’ Daniela Mastroberardino la nuova presidente del Movimento Turismo del Vino, l’associazione che riunisce circa 1000 fra le più prestigiose cantine d’Italia. Lo ha deliberato oggi l’Assemblea nazionale dei soci riunita a Roma al Ministero delle Politiche Agricole. Già presidente del Movimento Turismo Vino Campania e vicepresidente nazionale, la Mastroberardino succede a Chiara Lungarotti, che ha governato Mtv negli ultimi sei anni. Alla vicepresidenza dell’associazione che oggi rappresenta un fenomeno in grande crescita con un giro d’affari di circa 5 miliardi e che coinvolge circa 3 milioni di enoturisti l’anno, Carlo Filiberto Bleggi, già presidente di Mtv Trentino Alto Adige, mentre i nuovi consiglieri sono Salvatore La Lumia (Sicilia), Pierluigi Aceti (Calabria), Nicola D’auria (Abruzzo). Classe 1968, figlia di Walter e Dora, alla guida dell’azienda di famiglia Terredora, Daniela Mastroberardino ha contribuito da protagonista alla riscoperta dei millenari vitigni autoctoni della Campania, reinterpretando il ricco patrimonio di cultura e tradizioni dell’Irpinia. Per la Mastroberardino: “Oggi più che mai il made in Italy deve fare sistema e il turismo del vino assieme all’arte, al design e alla moda, rappresentano le parole chiave per la promozione del brand Italia nel mondo. Per questo occorre che l’enoturismo abbia maggior peso specifico presso i tavoli strategici per il rilancio dell’agricoltura e del turismo nel Paese.” “Lascio la Presidenza in ottime mani. In questi ultimi 6 anni – ha detto Chiara Lungarotti – il settore è cresciuto ed ha raggiunto una sua maturità ma molto è ancora da fare. Occorre infatti lavorare sulla specializzazione dell’offerta ma anche su una cabina di regia unica che governi le forze in campo dell´offerta enoturistica, con strumenti unitari di promozione, di analisi del settore e strumenti di formazione per gli addetti ai lavori. Non ho dubbi – ha concluso Lungarotti - che la nuova presidenza lavorerà al meglio in questa direzione”  
   
   
LA NUOVA ANNATA, A MAGGIO SUI MERCATI INTERNAZIONALI L’EQUILIBRIO DI ORNELLAIA 2009 SINTONIA DI INVERNO ED ESTATE PER UN ORNELLAIA SEDUCENTE E SETOSO  
 
Un carattere per definire pienamente l’annata 2009 di Ornellaia, è un concetto semplice ma per nulla facile da ottenere: L’equilibrio. Periodi freschi e caldi si sono alternati creando le condizioni migliori per una maturazione completa e complessa degli acini. “Solo una scrupolosa attenzione durante tutto il ciclo vegetativo e soprattutto in fase di raccolta ci ha permesso di mantenere quella freschezza e qualità aromatica che sono il timbro costante di Ornellaia – queste le parole di Axel Heinz, Direttore di Produzione ed Enologo di Tenuta dell’Ornellaia, che continua: dell’annata 2009 siamo molto orgogliosi”. Infatti, ad un inverno fresco e piovoso è seguito un maggio solare, come solo sulla costa toscana può essere. Qualche pioggia a giugno e poi una “corsa” bellissima lunga tutta l’estate, che è stata secca e con temperature spesso superiori a 35°C dovute ai forti venti di Scirocco. Proprio questo vento caldo ha accelerato la maturazione soprattutto dei vitigni precoci come il Merlot, raccolto a partire dal 28 agosto: una delle vendemmie più precoci e veloci della storia di Ornellaia per questo vitigno, che in compenso ha portato in dote all’Ornellaia 2009 una seducente morbidezza. A ruota, le piogge di metà settembre sono state capaci di dare respiro ai vitigni più tardivi che hanno così potuto proseguire la loro maturazione ottimizzando ognuno la propria specifica complessità. Portati in cantina (in cassette da 15 kg) prima i Cabernet Franc, poi il Petit Verdot ed infine - il 6 Ottobre – anche gli ultimi grappoli di Cabernet Sauvignon (presenti al 52% nel blend), dalla grande struttura. “Parlare di Equilibrio per definire questa annata ci è venuto naturale”, dice Leonardo Raspini, Direttore Generale e Agronomo di Tenuta dell’Ornellaia, che prosegue: “la bocca è subito avvolta dal volume della dolcezza ma contemporaneamente è fine. E il tannino, privo come mai di ogni spigolo, è sostenuto in finale da una viva e fresca nota acida”. Oggi al debutto sul mercato internazionale Ornellaia 2009 si presenta con profumi ampi e nette sensazioni di frutta pienamente matura ma senza eccessi, alle quali si abbinano note balsamiche di erbe aromatiche e cioccolata. La Tenuta dell’Ornellaia. La filosofia di Tenuta dell´Ornellaia vede la nascita dei vini come espressione più vera del proprio territorio di origine. Le uve per Ornellaia sono selezionate a mano e raccolti nei vigneti di proprietà a Bolgheri, sita sulla costa toscana. La diversa natura dei terreni della tenuta - marini, alluvionali e vulcanici - è ideale per la coltivazione di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot. La Tenuta comprende una superficie vitata di 97 ettari sulla costa Toscana, a pochi passi dal borgo medioevale di Bolgheri e dal celebre viale dei cipressi. Il costante lavoro del team e le condizioni microclimatiche e geologiche ottimali hanno portato in un ventennio - il 1985 è stata la prima annata di Ornellaia - i vini della tenuta a grandi successi internazionali. Ornellaia 1998 è stato nominato vino dell’anno nel 2001 dalla rivista americana Wine Spectator. Nel 2011 la testata tedesca Der Feinschmecker ha assegnato ad Ornellaia il suo premio più ambito, il Weinlegande. Numerosi anche i riconoscimenti ottenuti a livello nazionale e internazionale, soprattutto la presenza costante ai vertici delle principali guide enologiche italiane, Gambero Rosso, Espresso, Veronelli, Duemilavini Ais, Luca Maroni  
   
   
DOGARINA, L’AZIENDA AGRICOLA VENETA, LEADER NELLA PRODUZIONE DEL PROSECCO DOC, PER L’ESTATE 2012 PROPONE LO SPUMANTE “DOLCE” PRODOTTO CON UVE GLERA.  
 
Mancava uno Spumante Dolce a completamento della vasta gamma di pregiate etichette che l’azienda Dogarina propone ai suoi estimatori. Il “Dolce” di Dogarina è uno spumante prodotto con uve Glera, coltivate nei vigneti di proprietà dell’azienda agricola trevigiana, che si caratterizza per un abboccato amabile e delicato, un buon equilibrio tra alcolicità e freschezza e un fine perlage. Per esaltare le sue caratteristiche peculiari, l’azienda Dogarina ha utilizzato la tecnica della spumantizzazione in autoclave; metodo che permette di conferire caratteristiche di buona bevibilità e gradevolezza assieme. Sentori di glicine e mela verde avvolgono il palato conferendo al prodotto una piacevole nota dolce e duttilità negli abbinamenti. “Abbiamo pensato di declinare il vitigno Glera anche nella produzione di uno spumante dolce - afferma Romina Tonus, Direttore Generale dell’azienda veneta - per trovare nuovi estimatori che possano apprezzare le innumerevoli sfumature che questo vitigno brioso e versatile, sempre più conosciuto ed apprezzato nei mercati esteri, può regalare”. Ad impreziosire ulteriormente il vino, la raffinata bottiglia collio vestita con la preziosa etichetta decorata a motivi floreali che trasmette l’eleganza del vino. Dogarina: un’azienda in continua evoluzione L’azienda di Campodipietra attua una scrupolosa conduzione agronomica negli oltre 150 ettari di vigneti di proprietà, in un’area di produzione vinicola di lunga tradizione, alla quale sono state applicate le tecniche enologiche più avanzate. Gran parte dei vigneti di Vigna Dogarina si estendono sulle sponde del fiume Piave, raggiungendo la zona pedemontana della provincia di Treviso, paesi dove è ancora oggi molto sentita la cultura del territorio e delle tradizioni locali. Oggi la cantina si posiziona tra le aziende vinicole venete che meglio riescono ad interpretare i gusti dei consumatori, anche in una prospettiva internazionale. A capo dell’azienda Romina Tonus, donna dalle abili doti imprenditoriali e comunicative che apporta in azienda il suo valore aggiunto fatto di femminilità, determinazione, entusiasmo e spirito di squadra. Www.vignadogarina.com  
   
   
“ANRAR”: IL PRIMO PINOT NERO DI CANTINA ANDRIANO IN COMMERCIO  
 
La ricerca continua di nuove strade da percorrere è una caratteristica fondamentale della filosofia di Cantina Andriano, la più antica cantina dell’Alto Adige. Una prova tangibile di tale propensione è “Anrar” Riserva 2009, il primo Pinot Nero prodotto dalla Cantina, che mira a raggiungere livelli massimi di qualità. Il termine “Anrar” sottolinea l’origine (Andriano) e il carattere di unicità (Rarità) del vino. “Siamo famosi per la nostra abilità nel produrre vini rossi: il nostro Tor di Lupo, ad esempio, è il più antico Lagrein dell’Alto Adige. Per dimostrare ulteriormente questa nostra competenza, abbiamo inserito nel nostro repertorio un vino che ci darà grande eco”, sottolinea Georg Höller, presidente di Cantina Andriano. “Anrar” riserva 2009 è prodotto con uve selezionate di Pinot Nero coltivate sulle colline di Pinzano a Montagna (Bz). “La complessa struttura fruttata, con seducenti aromi di bacche di bosco e ciliegie, si sposa elegantemente con le dolci note di spezie e foglie di tè, e con le sfumature lievemente affumicate”, chiarisce l’enologo Rudi Kofler. “Al palato il vino incanta con morbidi tannini a grana sottile e un corpo compatto”. Il primo Pinot Nero viene affinato esclusivamente in barrique: “Per 12 mesi il vino sviluppa la propria complessità e struttura in barrique, per poi maturare con calma e ispirazione nelle classiche bottiglie borgognona”