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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Giugno 2012
È LA LOMBARDIA LA CAPITALE DEGLI EBOOK ITALIANI PER PRESENZA DI CASE EDITRICI DI LIBRI DIGITALI. IL 21 GIUGNO, NON A CASO A MILANO, LA QUINTA EDIZIONE DI EDITECH, LA GIORNATA DI AIE DEDICATA ALL’INNOVAZIONE IN EDITORIA. AL CENTRO, COSA CAMBIA E COSA RESTA NEL LAVORO DELL’EDITORE, TRA PAGINE, SCHERMI E NUVOLE  
 
 Milano, 21 giugno 2012 - È Milano la capitale degli ebook italiani: circa una casa editrice di ebook su tre si trova infatti in Lombardia. Nella regione ha sede il 20,1% delle case editrici attive in Italia, ma ben il 32,5% di quelle di ebook (nel Lazio – per un confronto - sono il 17,6%, in Piemonte il 9,1%, in Toscana il 7,3%). È quanto emerge da uno studio dell’Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori (Aie), che sarà approfondito domani, 21 giugno, in occasione di Editech 2012, la Giornata internazionale di studio e approfondimento organizzata dall’Aie a partire dalle 9, non a caso a Milano, al Palazzo delle Stelline (corso Magenta, 61) per far conoscere agli operatori, ancor prima che al grande pubblico, le tendenze in atto e le prospettive nell’ambito dell’innovazione tecnologica nel settore editoriale. Editech vuole fornire una fotografia aggiornata, a livello internazionale e nazionale, sull’impatto che le tecnologie possono avere per le case editrici, non solo in base a come cambiano i comportamenti di acquisto e di lettura dei consumatori, ma anche i mutamenti in atto nei processi produttivi e nel mercato dell’editoria libraria. L’edizione 2012 in particolare si concentrerà su cosa cambia e cosa resta nel lavoro dell’editore, oggi impegnato tra pagine di carta, schermi digitali e contenuti sulle nuvole (on cloud). Il programma_La Giornata, introdotta da un saluto del presidente di Aie Marco Polillo e dell’assessore all´Istruzione, Formazione e Cultura della Regione Lombardia Valentina Aprea, si aprirà con gli interventi sullo scenario internazionale e sulle possibili ricadute in Italia di Michael Healy del Copyright Clearance Centre e di Angela Bole del Bisg – Book Industry Study Group. Spazio quindi alle nuove forme di libro digitale e ai nuovi testi, cosiddetti fluidi, multi-device e multi–piattaforma (ne parleranno Ana Maria Allessi di Harpermedia, James Atlas per Amazon Publishing e Craig Mod di Pre/post Book), a come si progettano i prodotti-libro al tempo dell’agile publishing (ne parleranno, tra gli altri, Kristen Mclean di Bookigee, Luc Audrain per Hachette), a come ripensare il marketing per i prodotti digitali (ne parlerà, tra gli altri, Hermes Piqué di Robotmedia). Ma soprattutto spazio al ruolo dell’editore: in tempo di disintermediazione, di self publishing, di agile publishing, chi è quindi e cosa fa l’editore? Ne discuteranno Riccardo Cavallero di Mondadori, Massimo Turchetta di Rcs Libri, Stephanie Duncan di Bloomsbury e Michael Mabe – Stm Association. Editech è a cura di Aie, con il patrocinio della Regione Lombardia - Assessorato all´Istruzione, Formazione e Cultura. Partner dell’evento sono: Fep - Federazione europea degli editori, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Idpf International Digital Publishing Forum, Informazioni Editoriali. Il programma dettagliato di Editech 2012 e dei seminari è di seguito. Tutto il programma su www.Editech.info    
   
   
IL “MODELLO PIEMONTE” A SOSTEGNO DEI PICCOLI EDITORI ESPORTATO IN TUTT’ITALIA  
 
 Torino, 21 giugno 2012 - È stata accolta con entusiasmo la proposta rilanciata - durante l’audizione di questa mattina a Roma in Commissione Cultura - dal Presidente di Unioncamere Piemonte e Unioncamere nazionale Ferruccio Dardanello di estendere già dalla prossima edizione del Salone internazionale del Libro di Torino la formula piemontese di sostegno ai piccoli editori alle altre regioni italiane. Grazie ad un accordo stretto con l’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte e nell’ambito della legge regionale n. 18 del 2008 “Interventi a sostegno dell’editoria piemontese e dell’informazione locale”, infatti, le Camere di commercio del Piemonte hanno infatti messo a disposizione la somma di 1.000 euro per ciascun editore piemontese (avente i requisiti richiesti) che ha partecipato all’edizione 2012 del Salone, per un totale di 40mila euro. La Regione Piemonte, infatti, aveva individuato nelle Camere di commercio piemontesi un partner attento alle politiche di sostegno all’imprenditoria piemontese. Un’idea facilmente esportabile: le Regioni e le Camere di commercio locali sono spesso abituate a lavorare insieme. E soprattutto hanno il comune obiettivo di sostenere le imprese, promuovere lo sviluppo dei territori anche attraverso la cultura e la conoscenza. La proposta la lanciata oggi da Dardanello prevede l’adozione dell’accordo piemontese dalle altre regioni italiane, al fine di sostenere la presenza di tutti i piccoli editori al prossimo Salone del Libro che si terrà dal 16 al 20 maggio 2013. In Italia sono oltre 900mila le imprese che si occupano di cultura, un settore che rappresenta il 5 % del Pil nazionale circa 68 miliardi di euro) e che impegna il 6% degli occupati: più del settore della meccanica e dei mezzi di trasporto. Un patrimonio ricchissimo a cui guardare con attenzione soprattutto a livello “micro”: infatti, il 40% degli editori italiani sono imprese individuali. Sulla base del Registro Imprese delle Camere di commercio, in Italia a fine 2011 risultano operanti 14.539 imprese di editoria. La distribuzione territoriale evidenzia come il Piemonte, con le sue 864 imprese, sia la quinta regione per presenza di editori, in coda a Lombardia, Lazio, Emilia Romagna e Campania. “Con grandissimo piacere ho accolto l’invito dell’Assessore Coppola a raccontare la nostra esperienza nel campo della piccola editoria piemontese, nata in seno all’amicizia e alla collaborazione che ci legano alla Regione Piemonte in molti altri ambiti di attività – afferma il Presidente di Unioncamere Piemonte e Unioncamere nazionale Ferruccio Dardanello -. Un’iniziativa che abbiamo sposato con piacere per un unico motivo: perché la nostra mission è aiutare le imprese, promuovere il loro sviluppo, soprattutto nelle fasi iniziali della loro vita. Stare a fianco alle aziende, permettere loro di crescere cercando di resistere al vento della crisi che come sappiamo, tocca in prima battuta settori così fondamentali come la cultura e la conoscenza. È fondamentale permettere a tutti gli editori, anche di piccole dimensioni, di poter essere realmente conosciuti dal pubblico fuori e dentro il Salone del Libro, momento irrinunciabile per l’intero mondo dell’editoria italiana che la città di Torino ha l’orgoglio di ospitare da anni”. Per Michele Coppola, Assessore alla Cultura, Patrimonio linguistico e Politiche giovanili della Regione Piemonte: “A un mese dalla conclusione della Xxv edizione del Salone Internazionale del Libro, mi sembra un segnale di attenzione importante poter già dedicarci operativamente e a livello nazionale al Salone del 2013. Grazie all´efficace organizzazione e all´attenzione del coordinatore della Commissione Cultura, Mario Caligiuri e alla sensibilità di Unioncamere, nella persona del suo Presidente Ferruccio Dardanello, iniziamo oggi a lavorare per dare un contributo concreto ai piccoli editori - parte preziosa e irrinunciabile della nostra editoria - affinché nessuna regione debba privarsi della loro partecipazione al Salone Internazionale del Libro, la principale manifestazione del settore. Ringrazio tutti i colleghi che hanno accolto con entusiasmo la nostra proposta e che vorranno “replicare” il modello della Regione Piemonte, contribuendo così ad arricchire ulteriormente la prossima edizione del Salone Internazionale del Libro”. “La lettura è alla base dello sviluppo della Cultura. Appunto per questo è importante che anche le piccole case editrici di tutte regioni italiane possano partecipare al Salone del Libro di Torino, che rappresenta una vetrina di livello internazionale. Costituire un tavolo tecnico nazionale tra Commissione Cultura della Conferenza delle Regioni e Unioncamere per definire rapidamente degli ambiti di collaborazione per promuovere la cultura come motore dello sviluppo economico e democratico. Inoltre, è fondamentale la collaborazione tra istituzioni pubbliche e imprese private per valorizzare questo settore strategico per la crescita del Paese” è quanto proposto dal Coordinatore della Commissione Cultura delle Regioni Mario Caligiuri.  
   
   
GIORNALISTI, A FLORIS, STELLA, PORRO, SERDOZ E SCHIANCHI IL PREMIO INTERNAZIONALE SANTA MARGHERITA LIGURE VENERDÌ SERA IN PIAZZA CAPRERA, NEL CENTRO TURISTICO DEL TIGULLIO  
 
Genova, 21 Giugno 2012 - Settima edizione 2012 del Premio Giornalistico Internazionale di Santa Margherita Ligure per la Cultura, patrocinato dalla Regione Liguria, in programma venerdì 22 giugno nel centro del Tigullio, alle 21, in piazza Caprera. I premiati di quest’anno sono: Giovanni Floris, conduttore televisivo di “Ballarò”raitre, Nicola Porro, vicedirettore de “Il Giornale” e conduttore televisivo di “In Onda” su La 7, Gian Antonio Stella, scrittore e inviato del “Corriere della Sera”, Roberta Serdoz, giornalista di “Linea Notte”, Raitre, Francesca Schianchi, La Stampa. Per i giurati saranno presenti Renzo Cianfanelli, inviato a New York del Corriere della Sera, Vittorio Feltri, Paolo Mieli (Rcs), Gianni Riotta, Gianluigi Gabetti, presidente onorario di Exor, la holding della famiglia Agnelli, Marcello Sorgi, editorialista. La giuria è presieduta dalla giornalista Fiorella Minervino, La Stampa.  
   
   
MAREMETRAGGIO 2012 SCOMMETTE SU MICHELE ALHAIQUE  
 
 Trieste, 21 giugno 2012 - Maremetraggio ha già dimostrato di essere anticipatore di tendenze, scommettendo su Alba Rohrwacher, Michele Riondino e Andrea Bosca: i tre giovani talenti protagonisti delle scorse edizioni della manifestazione adesso sono attori affermati. Forte di queste conferme il festival triestino, che anche quest’anno proporrà in proiezione dal 1 al 7 luglio 74 tra i migliori cortometraggi europei ed extraeuropei e 9 opere prime tra le più significative del panorama cinematografico italiano, quest’anno punta su un altro giovane emergente, il romano Michele Alhaique. A Michele Alhaique, classe 1979, sarà dedicata la prospettiva di Maremetraggio 2012: uno spazio su misura che ogni anno la manifestazione dedica a un attore italiano particolarmente promettente per narrare, in forma d’immagini e parole, il suo percorso formativo e le aspettative per il futuro. Come Riondino, Rohrwacher e Bosca anche Alhaique è giovane ma con un curriculum che parla da solo: ha tanti ruoli in attivo sia nel cinema che in televisione e numerosi progetti in cantiere. Si è formato con eccellenza alla Scuola Nazionale di Cinema (Centro Sperimentale di Cinematografia Snc) che gli ha dato la preparazione necessaria per sviluppare le doti di attore poliedrico e l’istruzione indispensabile per espandere la sua creatività in altri ambiti, come quello registico, con successo e bravura. E’ uno degli interpreti del megacast internazionale del film di Rob Marshall “Nine”, musical ispirato a 8 e 1⁄2 di Fellini, in cui veste i panni di un prelato che vuole partecipare a tutti i costi al film che si sta producendo. Sempre per il cinema, ha lavorato accanto a Checco Zalone nel film record d’incassi “Che bella Giornata”, in cui interpreta un giovane prete appassionato d’arte che, con l’evolversi della storia, cambierà e svilupperà il suo carattere. L’abbiamo visto in tv per la Rai nella miniserie “Eroi per caso” diretta da Alberto Sironi, in cui impersona il soldato Vanin, un ragazzo che durante la Prima Guerra Mondiale viene condannato per essersi finto un telegrafista traduttore. Da ricordare anche la sua splendida interpretazione nel film di Maria Sole Tognazzi “L’uomo che ama” affianco a Pierfrancesco Favino. Ma è il 2011 a vederlo protagonista sul grande schermo, con la sua presenza in due film italiani, entrambe opere prime: “Qualche Nuvola” di Saverio Di Biagio e “Cavalli” di Michele Rho. Entrambi i film sono stati presentati alla 68. Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Controcampo Italiano. In “Cavalli”, film tratto dall’omonimo racconto di Pietro Grossi, uscito nelle sale ad ottobre, Michele è co-protagonista, con Vinicio Marchioni, di una storia intimista, quella di due fratelli accomunati dall’amore per i cavalli ma diversi per indole e scelte di vita. “Qualche Nuvola” invece, opera in uscita nelle sale italiane il 27 giugno 2012, è una commedia che lo vede nei panni di Diego, un giovane romano alle prese con un futuro matrimonio che forse non vuole veramente. Per la televisione, in onda lo scorso autunno il film “Il delitto di Via Poma” di Roberto Faenza. Nel 2012 ha girato il film tv “K2 la montagna italiana” di Robert Dornhelm (data di messa in onda ancora non definita). Michele ha saputo sfruttare la sua esperienza e le conoscenze cinematografiche mettendosi in gioco anche dietro la cinepresa. E’ arrivato così, nei panni di regista, per la prima volta a Maremetraggio 2009: il suo cortometraggio “Il Torneo”, del 2008, gli ha fatto vincere il “Nastro d’Argento” come miglior cortometraggio dell’anno e il premio al miglior corto italiano attribuito dal festival triestino, confermando al pubblico la sua validità anche in questo campo. E proprio dietro la cinepresa sarà il suo prossimo progetto, un lungometraggio dal titolo “Senza nessuna pietà”, per la produzione di Lungta film. Quest´estate il pubblico di Maremetraggio, in programma a Trieste dal 1 al 7 luglio, avrà quindi modo di ripercorrere la storia professionale di questo giovane e promettente attore attraverso tre sue interpretazioni cinematografiche: “Qualche nuvola” e “Cavalli”, in concorso anche per la sezione Opere Prime di Maremetraggio, e “Polvere” , film del 2009 di Danilo Proietti e Massimiliano d’Epiro. Michele Alhaique sarà a Trieste, ospite del festival nel weekend finale, per raccontare al pubblico la sua storia e i suoi programmi futuri. L’incontro sarà moderato dal critico cinematografico Maurizio Di Rienzo.  
   
   
MUSICA, LE CHITARRE DEI MITI VENERDÌ 22 IN CONCERTO A CAMOGLI RESTA A PARIGI QUELLA DI NICCOLÒ PAGANINI (E A GENOVA QUELLA DI GIUSEPPE MAZZINI)  
 
Genova, 21 Giugno 2012. Non c’è solamente il mitico violino “Guarneri del Gesù”, il “Cannone” nella vita artistica di Niccolò Paganini. Il grande compositore genovese aveva anche un altro grande amore : la chitarra, per la quale scrisse diverse opere, fra cui la “Grande Sonata per chitarra sola con accompagnamento di violino” e la “Serenata “dedicata alla sorella Domenica nel giorno del matrimonio. Che Niccolò Paganini amasse la chitarra lo conferma anche una sua lettera da Napoli nella quale si lamenta della mancanza di esecutori all’altezza delle sua pagine. A differenza del celebre “Cannone”, custodito dal Comune di Genova a Palazzo Tursi, la chitarra suonata da Paganini, una Berlioz, ceduta poi all’amico parigino Berliotz con il quale condivideva la passione per la chitarra, non è però nel capoluogo ligure. Né in Italia. Il prezioso cimelio fu donato da Berliotz al Conservatorio di Parigi dove è tuttora custodito. Lo riferiscono il Comune di Camogli e il Gruppo Promozione Musicale Golfo Paradiso organizzatori della manifestazione “Chitarre di Liguria”, in programma venerdì sera, 22 giugno, nella sala consiliare del municipio. La serata. Molto attesa dagli appassionati, prevede un concerto del duo Fabrizio Giudice e Josè Scanu che suonerà le chitarre appartenute a grandi musicisti come Simone Schiaffino, Pasquale Taraffo “U Reua”, Vittorio Centanaro, Ruggero Chiesa e Fabrizio De Andrè e altri. Un patrimonio inestimabile di chitarre storiche, meno una. La chitarra di Niccolò Paganini, appunto. Il vicesindaco di Camogli Elisabetta Caviglia, approfittando della presentazione in mattinata in Regione Liguria, dell’iniziativa, ha chiesto aiuto all’assessore alla Cultura Angelo Berlangieri. “Per poter riavere, almeno in prestito, nella prossima edizione della manifestazione, la chitarra di Niccolò Paganini”, spiega Elisabetta caviglia, vicesindaco di Camogli. “Vedremo che cosa si può fare, insieme con il Comune di Genova, alla collega Carla Sibilla, sentendo le istituzioni francesi”, ha assicurato Berlangieri. In realtà, venerdì sera, a Camogli, sarà “assente” anche lo strumento di un altro chitarrista illustre: Giuseppe Mazzini. La chitarra- questa sì- resterà nella teca del Museo Mazziniano di Genova. “Ma è colpa nostra, non abbiamo fatto la richiesta con i previsti quattro mesi di anticipo”, confessano gli organizzatori.  
   
   
DESTINI INCROCIATI, PRIMA RASSEGNA NAZIONALE DI TEATRO IN CARCERE  
 
Firenze, 21 giugno 2012 – La Toscana è l’unica Regione in Italia a sostenere un progetto sulle attività di spettacolo all’interno degli istituti penitenziari. Il progetto è nato dalla stretta collaborazione fra le esperienze teatrali, la progettualità politico-culturale della Regione e degli enti locali coinvolti e la volontà istituzionale delle direzioni degli istituti penitenziari. Non è un caso dunque che si tenga qui la prima rassegna nazionale di teatro in carcere Destini Incrociati, da ieri a sabato 23 tra Firenze, Prato e Lastra a Signa. Circa 30 eventi, 16 spettacoli teatrali, tra cui due prime assolute, organizzate dalCoordinamento nazionale Teatro in carcere e dal Teatro Popolare d’Arte con il sostegno della Regione, il patrocinio del Ministero della Giustizia e di quello dei beni e attività culturali e il sostegno organizzativo di Fondazione Sistema Toscana-intoscana.it e del Comune di Lastra a Signa. “Investiamo, ormai da 15 anni, in questo tipo d’esperienze perché convinti che l’arte e la cultura siano essenziali per migliorare la vita delle persone. Nella situazione carceraria attuale, caratterizzata da un pesante sovraffollamento, il teatro aiuta a socializzare e riflettere, a confrontarsi con l’esterno e ad avviare un reale percorso di rieducazione. Cultura allo stato puro, senza ricerca spasmodica di alcun ritorno economico, come troppo in uso oggi” ha sostenuto l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti presentando il festival stamattina insieme al direttore organizzativo Gianfranco Pedullà e al presidente del Coordinamento nazionale Teatro in carcere Vito Mancuso. E´ parito ieri pomeriggio a Lastra a Signa al Teatro delle Arti con il Genet a Nisida del Tatro Libero di Rebibbia con Sasà Striano, drammaturgia e regia di Fabio Cavalli. A seguire il centro europeo Teatro e Carcere di Milano, sempre a Lastra a Signa, presenta Il progetto di Bach e Mozart. Dalle 18, al cinema Odeon di Firenze, dibattito e proiezione del video Oggi voglio parlare, di Gianmarco D’agostino con testi di Marco Vichi; a seguire la proiezione del film Cesare deve morire, di Paolo e Vittorio Taviani. Info: www.Tparte.it  – www.Intoscana.it/teatroincarcere    
   
   
15 ISTITUTI PENITENZIARI COINVOLTI NEL PROGETTO TEATRO IN CARCERE DELLA REGIONE TOSCANA  
 
Firenze, 21 giugno 2012 – Unica in Italia a sostenere un progetto sulle attività di spettacolo all’interno degli istituti penitenziari, la Regione Toscana destina con continuità, a partire dal 1999, un intervento finanziario annuale di 300mila euro al progetto regionale Il teatro in carcere, coinvolgendo quindici strutture detentive toscane e quattordici soggetti qualificati ad operare nelle arti dello spettacolo dal vivo. Gli operatori realizzano all’interno delle carceri un laboratorio della durata annuale (con uno o più incontri a settimana di almeno due ore ciascuno) coprendo l’intero territorio regionale e garantendo una presenza costante e professionalmente qualificata mirata a favorire il recupero ed il reinserimento sociale dei detenuti. Negli ultimi anni il teatro è diventato anche strumento per la conoscenza e l’integrazione delle differenti culture che popolano le nostre carceri. La continuità dell’intervento ha permesso di ampliare il numero delle strutture detentive che accolgono un laboratorio teatrale dalle otto del 1999 (anno di inizio del progetto) alle quindici attuali, garantendo in questo modo la presenza costante di un’attività culturale specificatamente destinata ai detenuti. L’esperienza e la riconoscibilità dei risultati del progetto ha portato all’inserimento delle attività culturali (con specifico riferimento alle arti sceniche) nel protocollo operativo regionale tra la Regione Toscana, il Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria e il Centro di Giustizia Minorile del 2010 come interventi trattamentali da realizzarsi all’interno delle strutture detentive. Ogni laboratorio teatrale realizzato ha necessità di essere sostenuto da più operatori che hanno il compito non solo di portare avanti le attività nelle giornate dedicate al laboratorio, ma anche di costruire un sistema di relazioni virtuose all’interno e fuori dal carcere. Un’attenzione particolare è rivolta alla realtà presente a Volterra, in virtù del riconoscimento dell’Associazione Carte Blanche come centro produttivo e formativo di teatro e carcere. I soggetti che da anni realizzano questi laboratori, e che sono riuniti dal 2004 in un coordinamento regionale, costituiscono una risorsa importante anche nell’accompagnamento di eventuali nuovi operatori. Gli operatori che realizzano i laboratori teatrali si avvalgono di metodologie orientate dalla loro esperienza al tipo di detenuti presenti integrando la pratica teatrale con altre attività culturali: laboratori di scrittura, approfondimenti letterari, ascolto musicale. Dal 2008 è attiva la collaborazione con la Fondazione Sistema Toscana per il progetto di comunicazione sulle attività teatrali che documenta in forma video le attività teatrali (anche sotto forma di spettacolo) che trovano collocazione in una sezione dedicata del portale web intoscana.It. La Regione ha inoltre aderito, in qualità di partner, al progetto europeo Arte e Cultura in carcere. Le produzioni culturali e artistiche nelle carceri europee (finanziato dal Programma Cultura 2007-2013 con capofila la Fondazione Michelucci di Firenze) che ha come finalità la promozione del confronto, dello scambio e della mobilità tra gli operatori culturali che intervengono nelle carceri di alcuni paesi europei.  
   
   
FESTIVAL PUCCINIANO: L’EDIZIONE 2012 È SALVA, ORA SERVE UN PROGETTO UNITARIO SU PUCCINI  
 
Firenze, 21 giugno 2012 – “Le notizie che riceviamo dal Ministero ci confermano che l’edizione 2012 del Festival Pucciniano sarà salva, anche grazie agli sforzi fatti dalla Regione per supportare la Fondazione e il Comune di Viareggio. Siamo molto soddisfatti”. A dirlo è l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti. “Adesso – prosegue l’assessore – confermo l’invito a tutte le istituzioni a lavorare con un progetto unitario legato alla figura di Giacomo Puccini, un progetto che ci consenta di dare nuovo slancio e sicurezza al futuro del Festival ed a tutte le attività dedicate al maestro. Non dobbiamo dimenticare che Puccini è un patrimonio culturale della Toscana e dell’Italia e che è riconosciuto come tale dal mondo intero”.  
   
   
NEON LA MATERIA LUMINOSA DELL’ARTE ROMA : 21 GIUGNO – 4 NOVEMBRE 2012  
 
Roma, 21 giugno 2012 - Il Macro - Museo d’Arte Contemporanea Roma presenta, dal 21 giugno al 4 novembre 2012, “Neon. La materia luminosa dell’arte”, la prima grande mostra internazionale in Italia dedicata al neon nell’arte, a cura di David Rosenberg e Bartolomeo Pietromarchi, realizzata nell’ambito della partnership tra il Macro ed Enel in occasione dei 50 anni dell’azienda. Ideata dallo stesso Rosenberg e co-organizzata con la maison rouge di Parigi, dove si è chiusa il 20 maggio 2012, la mostra presenta circa settanta opere di oltre cinquanta artisti - con una nuova selezione per l’edizione italiana - che hanno utilizzato il neon all’interno della propria ricerca, dagli anni Quaranta a oggi. Dopo la prima insegna al neon, utilizzata esattamente cento anni fa nel negozio di un barbiere parigino, è proprio a partire dagli anni Quaranta che in Europa e in America decine di artisti utilizzano il neon per le loro opere, indagandone le potenzialità linguistiche, materiche e concettuali, trasformando la “materia luminosa” in un elemento comune nella pratica artistica internazionale. La mostra - una sorta di viaggio intorno al mondo e attraverso i decenni - si sviluppa così tramite una serie di temi che mettono in relazione opere distanti nel tempo e nello spazio, ma che condividono la grande versatilità espressiva di un materiale caratterizzato dalla compresenza di una matrice industriale e artigianale. In mostra, all’interno della grande sala Enel, un’accurata selezione di opere di grandi maestri del calibro di Dan Flavin, Joseph Kosuth, Maurizio Nannucci, Mario Merz, Francois Morellet e Bruce Nauman, per arrivare a Maurizio Cattelan, Tracey Emin, Alfredo Jaar e Jason Rhoades, allestite secondo un percorso tematico che restituisce le diverse prospettive dalle quali gli artisti si sono confrontati con il neon: l’analisi puramente linguistica si è affiancata alla ricerca sulle potenzialità architettoniche ed urbane, così come la dimensione geometrica a quella politica e sentimentale. L’esposizione, inoltre, intende sottolineare la naturale propensione dell’arte italiana verso questo tipo di materiale: sono numerosi infatti gli artisti che hanno utilizzato il neon all’interno della loro opera, e tra loro figurano alcuni precursori a livello internazionale, fra cui Maurizio Nannucci, Mario Merz e Pierpaolo Calzolari negli anni Sessanta, per arrivare al periodo contemporaneo, in cui il neon continua ad essere reinventato nel lavoro di artisti come Maurizio Cattelan, Vedovamazzei e dei più giovani quali Flavio Favelli, Piero Golia e Riccardo Previdi. Alcune opere invaderanno gli spazi esterni alla Sala Enel: il viale d’ingresso al museo, il foyer, lo spazio Area, le passerelle al primo livello. Durante l’inaugurazione, infine, l’artista giapponese Tsuneko Taniuchi negli spazi del bar sarà l’artefice di una performance dal titolo “Micro-event n°25 / Public Communication Bar / Vip Cocktails”, della durata di circa un’ora. La mostra sarà accompagnata da un catalogo bilingue italiano-inglese, edito da Macro-quodlibet, che ripercorre in modo specifico l’utilizzo del neon nel panorama artistico internazionale degli ultimi cinque decenni, con testi di Bartolomeo Pietromarchi, David Rosenberg e Luis de Miranda. Il progetto espositivo, che esplora il concetto di luce ed energia nel linguaggio dell’arte, è realizzato con il sostegno di Enel. Con questa scelta l´azienda riconferma il proprio sostegno all’arte e alla cultura nelle sue diverse forme ed espressioni. Il Macro collabora infatti da tre anni con l’azienda, che ha scelto di sposare il linguaggio dell’arte contemporanea, sia attraverso l´ideazione del progetto Enel Contemporanea, sia lavorando a fianco di importanti istituzioni a beneficio della collettività. Enel celebra quest’anno i suoi primi 50 anni, una tappa importante nel percorso di un’azienda che ha contribuito a fare la storia d’Italia. Mantenendo sempre un legame molto forte con il proprio passato e la propria tradizione, Enel è allo stesso tempo rivolta al futuro e alle nuove sfide dell’energia. Anche per questo ha scelto di avvicinarsi al mondo dell’arte contemporanea, per la sua capacità di esprimere e trasmettere i valori di innovazione, attenzione all’ambiente e internazionalità, che oggi costituiscono le tre direttrici fondamentali su cui si gioca la sfida di un futuro sostenibile e che in questo momento ben rappresentano il percorso di sviluppo di Enel. Artisti in mostra: Jean-michel Alberola (nato nel 1953 a Saïda, Algeria); Stephen Antonakos (nato nel 1926 a Laconia, Grecia); Olivo Barbieri (nato nel 1954 a Carpi, Emilia-romagna); Massimo Bartolini (nato nel 1962 a Cecina, Toscana); Jean-pierre Bertrand (nato nel 1937 a Parigi, Francia); Bik Van der Pol (collettivo fondato nel 1995, Olanda); Pierre Bismuth (nato nel 1963 a Neuilly-sur-seine, Francia); Stefan Brüggemann (nato nel 1975 a Mexico City, Messico); Marie José Burki (nata nel 1961 a Bienna, Svizzera); Pedro Cabrita Reis ( nato nel 1956 a Lisbona, Portogallo); Pier Paolo Calzolari (nato nel 1943 a Bologna); Maurizio Cattelan (nato nel 1960 a Padova); Chul Hyun Ahn (nato nel 1971 a Busan, Corea del Sud); Claire Fontaine (collettivo fondato nel 2004, attivo a Parigi); John Cornu (nato nel 1976 a Seclin, Francia); Tim Davis (nato nel 1969 in Blantyre, Malawi); Cédric Delsaux (nato nel 1974 a Parigi, Francia); Laddie John Dill (nato nel 1943 a Long Beach, California, Usa); Tracey Emin (nata nel 1963 a Croydon, Regno Unito); Flavio Favelli (nato nel 1967 a Firenze); Spencer Finch (nato nel 1962 a New Haven, Connecticut, Usa); Dan Flavin (nato nel 1933 a Jamaica, Queens, New York, Usa e morto nel 1996 a Riverhead, New York, Usa); Piero Golia (nato nel 1974 a Napoli); Douglas Gordon (nato nel 1966 a Glasgow, Scozia); He An (nato nel 1970 a Wuhan - Hubei province, Cina); Alfredo Jaar (nato nel 1956 a Santiago del Cile, Cile); Gyula Kosice (nato nel 1924 a Košice, Slovacchia); Joseph Kosuth (nato nel 1945 a Toledo, Ohio, Usa); Piotr Kowalski (nato nel 1927 in Polonia e morto nel 2004 a Parigi, Francia); Brigitte Kowanz (nata nel 1957 a Vienna, Austria); Sigalit Landau (nata nel 1969 a Gerusalemme, Israele); Bertrand Lavier (nato nel 1949 a Châtillon-sur-seine, Francia); Marcello Maloberti (nato nel 1966 a Codogno, Lombardia); Mario Merz (nato nel 1925 a Milano e morto nel 2003 a Torino); François Morellet (nato nel 1926 a Cholet, Francia); Andrea Nacciarriti (nato nel 1976 a Ostra Vetere, Marche); Maurizio Nannucci (nato nel 1939 a Firenze); Moataz Nasr (nato nel 1961 Alessandria, Egitto); Bruce Nauman (nato nel 1941 a Fort Wayne, Indiana, Usa); Valerio Rocco Orlando (nato nel 1978 a Milano); Fritz Panzer (nato nel 1945 a Judenburg, Austria); Anne e Patrick Poirier (nata nel 1942 a Marsiglia, nato nel 1942 a Nantes, Francia); Riccardo Previdi (nato nel 1974 a Milano); Delphine Reist (nata nel 1970 a Sion, Svizzera); Jason Rhoades (nato nel 1965 a Newcastle, California, Usa e morto nel 2006 a Los Angeles, California, Usa); Paolo Scirpa (nato nel 1934 a Siracusa); Jamie Shovlin (nato nel 1978 a Leicester, Regno Unito); Keith Sonnier (nato nel 1941 a Mamou, Louisiana, Usa); Pascale Marthine Tayou (nato nel 1967 a Yaoundé, Camerun); Tsuneko Taniuchi (nata nel 1946 a Hyôgo, Giappone); Massimo Uberti (nato nel 1966 a Brescia); Grazia Varisco (nata nel 1937 a Milano); Vedovamazzei (collettivo fondato nel 1991, Italia); Cerith Wyn Evans (nato nel 1958 a Llanelli, Galles, Regno Unito).  
   
   
OGGI MUSICA TRANSFRONTALIERA ALLA “GASTALDIA D’ANTRO” PROTAGONISTA IL MAESTRO ALEKSANDER IPAVEC CON “ETNOPLOč”  
 
Pulfero Ud, 21 giugno 2012 – Oggi alle ore 20, il trio transfrontaliero “Etnoploč” si esibisce alla “Gastaldia d’Antro”, nei pressi della grotta di San Giovanni d’Antro, a Pulfero, nelle Valli del Natisone. Il trio conta Aleksander Ipavec (fisarmonica, vibrandoneon), Piero Purini (sax soprano e tenore, duduk) e Matej Špacapan (tromba, didgeridoo). Etnoploč - Questo trio transfrontaliero, i cui componenti provengono dall’area mista italoslovena, regala un excursus nella musica etnica passando, senza soluzione di continuità, dalla world music alle produzioni proprie, dove ogni influenza rimane distinta e, al contempo, indissolubilmente intrecciata alle altre. Il trio e formato da musicisti di alto valore artistico con un’ampia esperienza in ogni settore musicale. Etnoploč trio ha partecipato a numerosi festival e rassegne in Europa: Udine Jazz (I), Mantova Jazz (I), Festival Lent (Slo), Szentgotthard jazz festival (H), Rosenthal Etnofest (A), Sankt Jakob Folk Musik (A), Flumini Jazz - Premio Andrea Parodi (I), Mei-faenza (I), Tavagnacco Jazz Festival (I). Vanta collaborazioni con Universitaetskulturzentrum Unikum, Tamara Obrovac, Vlado Kreslin, Emil Krištof, Karen Asatrian, Extra 3 e altri artisti. Nell’aprile 2011 e uscito il nuovo cd, “Across the border” Live. Aleksander Ipavec - Aleksander Ipavec, si forma alla Glasbena Matica e si specializza con Wladimir Zubitsky, Friedrich Lips, Gervasio Marcosignori, Wolmer Beltrami, e altri. Diplomato a Castelfranco, insegna fisarmonica e svolge intensa attivita concertistica con orchestre classiche e ensemble jazz. Dal 2001 collabora con la pianista Paola Chiabudini. Ha inoltre lavorato con importanti personalità artistiche come Vlado Kreslin (Slovenia), Tamara Obrovac (Croazia), Bruno Lauzi, Sergio Endrigo, Tosca, Tinkara (Slovenia). Ha suonato in tutto il mondo e nelle migliori sedi musicali italiane. Ha partecipato al format televisivo di Michele Santoro Circus e ha collaborato, per il teatro, con Alessandro Preziosi, Arnoldo Ninchi, Boris Kobal (direttore del Teatro di Ljubljana), Elsa Fonda, Gianni Fenzi, Tullio Solenghi, Lučka Počkaj. Ha collaborato con molte istituzioni teatrali italiane (in particolare triestine) e slovene. Ha composto musiche per teatri (Teatro sloveno di Trieste - Ssg), colonne sonore per diversi documentari (Rai, Kinoatelje), pezzi inediti per fisarmonica solista e per orchestra. Nel 2007 gli viene conferito il secondo premio al Festival di Castelfidardo con il trio Etnoploč nella categoria colonne sonore per film (punteggio 18/20). Come direttore, con l’Orchestra di fisarmoniche di Glasbena Matica Špeter ha vinto nel 2006, il secondo premio alla Grand Prix Du Accordeon di Praga (punteggio 23/25). Nel 2007 vince il terzo premio (punteggio 17.5/20) al Concorso Internazionale di Castelfidardo. Nel 2008 ottiene il primo premio allo stesso concorso. Dal 2009 docente di fisarmonica a Tolmin (Slo).  
   
   
“ORA IL MONDO E’ PERFETTO” IL VIAGGIO COSMICO DEI PLANET FUNK NEL VIDEO CON GIULIANO SANGIORGI UTILIZZATA LA TECNICA DEL SUMINAGASHI  
 
 Milano, 21 giugno 2012 - Immagini fluttuanti e colori psichedelici. Al ritmo della musica ecco materializzarsi il “mondo perfetto” dei Planet Funk che per il video del loro ultimo singolo - cantato da Giuliano Sangiorgi e per la prima volta in italiano - si sono affidati alla regia Francesco Tortorella e al lavoro creativo della Suminagashi artist Loredana Alcino. “L’inchiostro fluttuante” dell’antica tecnica giapponese del Suminagashi viene qui attualizzato e trattato in computer graphics, e così prende il via un viaggio attraverso mondi fantastici racchiusi l’uno dentro l’altro, in cui le immagini hanno contorni evanescenti che sfumano per assumere nuove fattezze, in perenne evoluzione e mutamento aprendo le porte a nuovi universi. Dallo spazio alla Terra, dal buio alla luce, dal cielo al bosco, dai fiori alla città, dai palazzi all’acqua, dagli abissi all’uomo, trasmettendo un senso di pura connessione con il mondo, per tornare nuovamente con fare danzante in alto nello spazio. Il videoclip ufficiale di “Ora il mondo è perfetto” è visibile su http://youtu.Be/yt5bveoas98  “Campioni d’inverno” con la hit “These boots are made for walkin’”, già disco d’oro e in corsa per quello di platino, e attualmente in radio con il primo brano in italiano della loro storia “Ora il mondo è perfetto” con il featuring di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, da settimane in cima alle classifiche ufficiali, i Planet Funk si affacciano all’estate 2012 con un fitto calendario di appuntamenti live per il loro “The Great Shake Tour” prodotto da Massimo Levantini e Gaetano Puglisi per Live Nation. Un live act tutto da ballare, con una ricchissima scaletta fatta dei loro più grandi successi, dai loro esordi fino ad oggi. Di seguito le prossime date del “The Great Shake Tour”in calendario: 28 giugno Roma – Stadio Olimpico “Soundrome”; 30 giugno Parabiago (Mi) – Parabiago Rugby Sound; 7 luglio San Martino del Lago (Cr) – “Festa in Circuito”; 13 luglio Casoni (Re) – Casoni a tutta Birra; 20 luglio Langhirano (Pr) – Summer Fest; 21 luglio Sesto San Giovanni (Mi) – Carroponte; 7 agosto Gallipoli (Le) – Parco Gondar; 11 agosto Cassino (Fr) – Gli Archi Village; 18 agosto Messina – Arena Villa Dante; 27 agosto Trescore Balneario (Bg) – Festa Birra e Musica. Spazi web ufficiali: www.Planetfunkband.com  www.Facebook.com/planetfunk  www.Twitter.com/#!/planetfunkband  http://www.Youtube.com/user/planetfunkband  www.Livenation.it    
   
   
IL TEMPO E IL MATERIALE. IL LABORATORIO DI PLASTICA E SCULTURA A CINECITTÀ. DAL 20 GIUGNO AL 29 SETTEMBRE 2012  
 
 Roma, 21 giugno 2012 - La famiglia de Angelis è da quattro generazioni a Cinecittà. Depositari della storia degli studi cinematografici sulla Tuscolana, i loro laboratori ci raccontano attraverso accumuli di statue, pezzi di scenografia, calchi in gesso e resina, di un mondo che si è venuto pian piano a costruire dai primi Sandaloni, ai film di Pasolini, Scorsese, Zeffirelli, Fellini, fino ai reality che hanno occupato per lungo tempo gran parte degli studi. La storia di Cinears, laboratorio di plastica e scultura, non racconta il cinema degli schermi, ma quel mondo della produzione che, "quando il cinema dava ancora da lavorare", pullulava di comparse, tecnici, una moltitudine di grandissimi artigiani legati a una realtà ora praticamente scomparsa, la realtà di quella Roma del boom economico, dei film che hanno fatto la storia, della gente di borgata che, come nella "Ricotta" di Pasolini, entra nella pellicola e con il suo brulichio quasi inconsapevole se ne fa corpo, mentre i grandi registi girano metri di pellicola e si intrattengono per le strade interne di Cinecittà. Alessandro Cidda si addentra nei capannoni della famiglia de Angelis, con l´intimità di uno di famiglia, con occhi ingenui che si fanno catturare da un mondo di statue che sembrano potersi animare da un momento all´altro. E con la sua visione attenta riesce a trasmettere il sottofondo delle storie, innumerevoli, che queste statue, opere d´arte di discreti artigiani, raccontano. “Apprezza il materiale e il tempo”. Questa grande scritta è collocata sulla parete di fronte all’ingresso del laboratorio. È stato il papà di Adriano De Angelis a volerla, quale memoria quotidiana in un luogo di lavoro, dove oggi di memoria ce ne è a cataste: in ogni centimetro, in alto e in basso, degli oltre 3.000 mq, ancora per poco disponibili. Lì, a Cinecittà. Adriano mi ha detto che se oggi avesse ancora il papà accanto gli suggerirebbe di invertire la frase: “apprezza il tempo e il materiale”. "Oggi alla mia età il bene più prezioso è il tempo. Il mio si accorcia sempre di più e purtroppo anche il tempo di questo luogo, destinato dai proprietari ad altro, sta per finire”. (Alessandro Cidda) La mostra “Il Tempo e il materiale. Il laboratorio di plastica e scultura a Cinecittà” animerà gli spazi di Fotoforniture Guido Sabatini, luogo d´incontro per professionisti e amanti della fotografia, che trova nella dimensione espositiva l´anello finale di un´attenzione a 360° rivolta al mezzo fotografico e alle sue potenzialità tecniche ed espressive. In occasione dell´esposizione è stato realizzato un libro in edizione limitata di 100 copie, per le edizioni Fotosociografia. Un progetto a cura di 3/3 ( www.Treterzi.org )