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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Maggio 2013
CON “NAVIGARE SICURI” OLTRE 30.000 STUDENTI DELLE SCUOLE ITALIANE SONO STATI GUIDATI ALL’USO CONSAPEVOLE DEL WEB  
 
Roma, 16 maggio 2013 - Sono stati presentati ieri a Roma i risultati del Tour 2012-2013 di “Navigare Sicuri”, il progetto di Telecom Italia per sensibilizzare bambini, studenti e genitori ad un uso consapevole del web, con l’obiettivo di renderli in grado di riconoscere le insidie di internet al di là di tutte le sue straordinarie potenzialità come preziosa risorsa di conoscenza, informazione e socializzazione. Giunto ormai alla sua terza edizione “Navigare Sicuri” - sviluppato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, la Fondazione Movimento Bambino e Save the Children - dal 2010 ha coinvolto complessivamente 40 città italiane, oltre 650.000 studenti e 1,5 milioni di familiari. In particolare quest’anno, il progetto ha fatto tappa in 10 città (Torino, Milano, Trieste, Firenze, Bologna, Roma, Napoli, Cagliari, Bari e Palermo) e 76 scuole, interessando direttamente oltre 30.000 studenti e 1.000 insegnanti. Grande protagonista dell’edizione 2012-2013 è stato Umberto Rapetto, Direttore Iniziative e Progetti Speciali di Telecom Italia (ex Colonnello della Guardia di Finanza, già comandante del Gruppo Anticrimine Tecnologico ed esperto di sicurezza informatica), che nelle scuole coinvolte in Italia e in diretta streaming su www.Navigaresicuri.org e www.Rainet.it, ha appassionato le platee in un percorso di sensibilizzazione e informazione con la collaborazione del circuito di blogger Fattore Mamma e di esperti delle varie materie trattate. In ciascuna regione, sono stati coinvolti genitori attivi sui social media che hanno promosso, a livello locale, un confronto diretto in famiglia, tra professori e studenti, sessuologi, sociologi ed esperti della Rete, sul rapporto media digitali e minori. Ogni tappa del Tour 2012-2013 è durata 5 giorni, durante i quali gli studenti delle scuole delle città raggiunte hanno preso parte a laboratori interattivi con personale specializzato per confrontarsi sui principali temi della media education identificati in collaborazione con Save the Children: il cyberbullismo, il furto d’identità, l’adescamento e i nuovissimi contenuti relativi al sexting, la legalità e l’internet addiction. Durante i laboratori, tre minifilm dal finale aperto, appositamente realizzati dalla Scuola Holden di Torino, hanno anche affrontato nello specifico la difficile problematica della microprostituzione tra minori attraverso i new media, le regole per navigare online senza violare le leggi e il rapporto tra vita reale e vita virtuale. Ai laboratori si sono affiancati incontri pubblici che hanno coinvolto di volta in volta la popolazione studentesca e la cittadinanza in una riflessione allargata sui temi del web, portando esempi concreti di situazioni di disagio e illustrando le linee-guida per poter mettere giovani e adulti nelle condizioni di affrontare i media digitali in sicurezza. “Per il terzo anno consecutivo con il progetto “Navigare Sicuri”, Telecom Italia in sinergia con importanti realtà no-profit, ha offerto agli studenti e alle famiglie di tutto il territorio nazionale spunti di riflessione e strumenti per un utilizzo sicuro del web – ha dichiarato Marcella Logli, Direttore Corporate Identity & Public Relations e Segretario Generale Fondazione Telecom Italia. “La frontiera della sicurezza informatica, infatti, si sposta sempre più verso la consapevolezza dei rischi insiti nell´uso stesso delle tecnologie della comunicazione. Un impegno tanto più importante se rivolto ai minori, futuri protagonisti della società ma soprattutto già cittadini del mondo digitale”. Insieme al progetto “Navigare Insieme”dedicato all’alfabetizzazione digitale agli over 60, “Navigare Sicuri” è stato inserito dai Ministeri del Lavoro e delle Politiche sociali e dello Sviluppo Economico all’interno del Piano D´azione Nazionale della Responsabilità sociale d’impresa 2012-2014. Il Piano, che è stato inviato alla Commissione Europea, illustra le azioni prioritarie e i progetti volti alla realizzazione della "Strategia rinnovata dell’Ue per il periodo 2011-2014 in materia di responsabilità sociale delle imprese", in linea sia con la ricerca di un modello alternativo di sviluppo e di uscita dalla crisi economica e sociale sia con le politiche europee del Libro verde del 2001 e con le indicazioni in materia di responsabilità sociale d’impresa contenute nella strategia Europa 2020. Le iniziative ideate e realizzate da Telecom Italia sono state considerate, da un lato, esperienze-modello d’innovazione sociale e di partenariato pubblico-privato e dall’altro, settore non profit, per assicurare che le azioni dell’impresa nei confronti della comunità siano in linea con le esigenze degli stakeholder. Progetti in grado di massimizzare le potenzialità di tutti gli attori coinvolti, dalla profonda conoscenza delle esigenze delle comunità locali, alla disponibilità delle infrastrutture, alla presenza capillare sul territorio grazie alla maggiore facilità di accesso a competenze tecniche e risorse finanziarie.  
   
   
IL LAB#ID DELLA LIUC – UNIVERSITÀ CATTANEO FINALISTA AI MOB APP AWARDS CONSUMER 2013 CON LA APP VARESE SMARTCITY  
 
Varese, 16 maggio 2013 - Una App sviluppata dal Lab#id della Liuc – Università Cattaneo nell’ambito del progetto Varese Smartcity si è classificata tra le tre migliori applicazioni nella categoria “Mobile Marketing & Service” nell’ambito del premio Smau Mobappawards 4 Consumer Nord-ovest 2013, contest itinerante volto a sostenere la cultura dell’innovazione in ambito mobile i cui vincitori e finalisti sono stati ufficializzati il 9 maggio nell’ambito della manifestazione Smau Torino. La App, che ha lo stesso nome del progetto in corso nella città di Varese con il supporto della Camera di Commercio di Varese, è stata candidata al premio nella sua ultima release alla quale hanno lavorato Luca Colombo e Marco Bellea, due giovani tesisti del corso di laurea in Ingegneria Gestionale della Liuc coordinati dai ricercatori del Lab#id. Nel corso del 2012 il progetto Varese Smartcity ha creato un ecosistema all’interno del quale gli esercenti possono attivare promozioni relative ai propri prodotti e/o servizi, distribuirle con tecnologie mobile e permettere l’acquisto anche in modalità contactless attraverso smartphone e carte di credito Nfc. L’applicazione realizzata da Bellea e Colombo consente la raccolta, l’utilizzo e la condivisione, tramite social network, di coupon promozionali utilizzabili presso oltre 90 esercizi commerciali della città di Varese. Grazie a un sistema di geo-referenziazione, l’applicazione supporta la visualizzazione su mappa e la navigazione Gps per i negozi con promozioni attive. Grazie all’integrazione con Facebook, l’applicazione consente inoltre all’utente di condividere con i propri amici i negozi preferiti e i coupon raccolti, aumentando il potenziale di viralità delle promozioni disponibili. La App è stata rilasciata sull’Android Market ed è disponibile per essere scaricata da parte di tutti gli utenti di smartphone e tablet.  
   
   
LOMBARDIA. FORMAZIONE: 20 MLN IN TRE ANNI PER ITS E IFTS AL VIA I POLI TECNICI PROFESSIONALI, SINERGIA CON LE FILIERE  
 
 Milano, 16 maggio 2013 - Oltre 20 milioni di euro, di cui quasi 12 di risorse regionali, da destinare alla programmazione Its (Istituti tecnico scientifici e Ifts (Istruzione e formazione tecnica superiore) per il triennio 2013/2015. Lo prevede la delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro, di concerto con gli assessori all´Economia, Crescita e Semplificazione, alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione e al Commercio, Turismo e Terziario. Realizzata Una Parte Del Programma Dei Primi Cento Giorni - ´Un altro tassello importante e concreto - ha commentato l´assessore all´Istruzione - nella realizzazione del programma dei primi 100 giorni illustrato all´indomani dell´insediamento della nuova Giunta regionale´. Facilitare Rapido Inserimento Lavorativo - Il provvedimento risponde a obiettivi precisi: per gli Its si vuole ampliare l´offerta formativa, sia estendendo il numero di corsi erogati dalle 7 Fondazioni esistenti, sia consentendo la creazione di nuove Fondazioni Its, attraverso la pubblicazione di due manifestazioni di interesse. Per gli Ifts il traguardo da raggiungere è il mantenimento di una consistente offerta, nel nuovo ordinamento, di percorsi di specializzazione che forniscano una qualificazione finalizzata a un rapido inserimento lavorativo e strettamente legata ai fabbisogni territoriali contingenti. Per conseguire questo risultato sarà effettuata la selezione di ulteriori progetti, sia per l´anno 2013-2014 da parte di Ats (Associazione temporanea di scopo) di nuova costituzione, sia per le annualità 2014-2015 e 2015-2016 (pubblicazione di due avvisi pubblici). Le Risorse - La programmazione per il periodo 2013-2015 prevede la disponibilità di 20,3 milioni di euro di finanziamento pubblico, di cui 8,4 di risorse nazionali e 11,9 regionali. A queste si aggiungeranno le risorse private obbligatorie nella misura minima del 20 per cento, per almeno 5,2 milioni di euro ulteriori. Dei 25,5 milioni di euro complessivi, 14,2 milioni di euro (pari al 56 per cento) saranno destinati al sistema Its, mentre 11,3 milioni (pari al 44 per cento) saranno destinati al sistema Ifts. Quali Percorsi Its - I percorsi Its devono riferirsi alle aree tecnologiche e ai relativi ambiti definiti dal Decreto Interministeriale 7 settembre 2011, tenendo conto che in ogni regione ci deve essere un solo Its per ciascuno degli ambiti in cui si articolano le aree tecnologiche. La novità del triennio 2013-2015 è la possibilità di definire percorsi formativi interregionali erogati in Lombardia da Fondazioni con sede in altra regione. Il finanziamento dei percorsi interregionali sarà prioritario e sostenuto da risorse aggiuntive. Il sostegno finanziario deriverà per l´80 per cento da risorse pubbliche (regionali o nazionali) e per il 20 per cento da risorse private; previsti finanziamenti aggiuntivi per le Fondazioni di nuova costituzione. Gli Interventi Ifts - La novità della programmazione 2013-2015 consiste nell´adozione di nuovi standard di specializzazione tecnica superiore concordati tra le Regioni, che consentono una programmazione più flessibile e forniscono una qualificazione più specifica e maggiormente rispondente agli attuali fabbisogni di competenze. Inoltre i corsi Ifts potranno essere erogati anche dalle Fondazioni Its e dai soggetti appartenenti ai Poli tecnico professionali. Anche in questo caso il sostegno finanziario deriverà per l´80 per cento da risorse pubbliche (nazionali o regionali) e per il 20 per cento da risorse private. Poli Tecnici Professionali (Ptp) - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro, di concerto con gli assessori alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione e al Commercio, Turismo e Terziario, ha approvato anche la delibera che promuove la costituzione di Ptp in grado di garantire una interconnessione tra i soggetti della filiera formativa e le imprese della filiera produttiva. I poli devono riferirsi a una delle 7 aree economiche professionali previste dal decreto ministeriale 7 febbraio 2013 (agroalimentare, manifattura, meccanica, cultura, turismo, servizi commerciali e trasporti, servizi alla persona). Formazione Su Misura Per Esigenze Aziende Territorio - Obiettivi di questi percorso sono la valorizzazione del contributo delle imprese nella definizione dei fabbisogni formativi, al fine anche di favorire la coerenza dei percorsi di istruzione e di Iefp con le esigenze del tessuto produttivo; rafforzare l´acquisizione delle competenze negli ambienti della produzione (alternanza, apprendistato); dare concreta attuazione agli spazi di flessibilità curricolare dei percorsi di istruzione tecnica, professionale e di Iefp; promuovere contesti di apprendimento dinamici, valorizzando la flessibilità organizzativa delle istituzioni scolastiche e formative; rafforzare il rapporto tra sistema dell´istruzione e formazione e i sistemi della ricerca tecnologica per favorire il trasferimento della ricerca industriale alle imprese. I Ptp possono essere costituiti da una Rete composta almeno da: due istituti tecnici e/o professionali statali e paritari; due imprese; un soggetto accreditato; un Its (nel primo triennio la partecipazione non è requisito vincolante). Possono inoltre far parte della rete le Università, i centri di ricerca, gli accreditati ai servizi per il lavoro. Le aree di interesse sono: agro-alimentare; manifatture e artigianato; meccanica, impianti e costruzioni; cultura, informazione e tecnologie informatiche; turismo e sport; servizi commerciali, trasporti e logistica; servizi alla persona.  
   
   
INAUGURATO ALL’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA IL LABORATORIO EUROCOLD, UNO DEI PIÙ GRANDI LABORATORI DEDICATI ALLO STUDIO E ALLA CONSERVAZIONE DEL GHIACCIO. METRI DI CAROTE ESTRATTE IN GROENLANDIA, ANTARTIDE E ALPI, PER STUDIARE IL CLIMA DEL MONDO CONSERVATE IN CAMERE FREDDE CHE ARRIVANO FINO A -50°C.  
 
Milano, 16 maggio 2013 – Un grande laboratorio con temperature “polari”. È il nuovo laboratorio Eurocold (European Cold Laboratory Facilities), uno tra i più grandi e moderni laboratori “freddi” ad atmosfera controllata. Inaugurato ieri mattina all’Università di Milano-bicocca, è attrezzato per raggiungere nelle sue sale temperature fino a -50°C, per la conservazione e lo studio delle carote di ghiaccio che arrivano dai più importanti siti dei programmi internazionali di ricerca sul clima: dall’Antartide alla Groenlandia e alle Alpi. Il laboratorio, costruito nei sotterranei del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio e di Scienze della Terra dell’Università di Milano-bicocca in 3 anni, ha richiesto un investimento di oltre un milione di euro. Attualmente, nelle camere fredde di Eurocold sono conservati oltre 3.000 metri lineari di carote di ghiaccio, cilindri del diametro di 8-10 centimetri lunghi fino a 3 metri. Le carote vengono estratte da speciali macchine perforatrici da tutti i ghiacciai del mondo, in una sequenza dall’alto al basso, verso le profondità del ghiacciaio. «Nel ghiaccio - ha spiegato Valter Maggi, professore associato di Climatologia dell’Ateneo milanese e responsabile italiano del progetto Epica (European project for ice coring in Antarctica) – c’è la storia del clima della nostra Terra. Il nuovo laboratorio Eurocold è una importante infrastruttura di ricerca, essenziale per proseguire il lavoro di studio e conoscenza del clima e dei suoi comportamenti passati e futuri e dei meccanismi che regolano il cambiamento climatico, specialmente ora che abbiamo superato i 400 ppm di Co2 in atmosfera». Eurocold copre un’area di 600 mq e integra tre tipologie di laboratori interconnessi tra di loro: le camere fredde, che permettono di effettuare esperimenti, stoccare campioni e testare strumentazioni anche di grandi dimensioni a temperatura di -50°C e di -30°C; la camera bianca climatizzata, che permette il trattamento di campioni di varia natura in condizioni di pulizia e temperatura controllata a -25°C e la camera pulita, anch’essa in atmosfera a contaminazione controllata, dove l’aria viene filtrata e la temperatura mantenuta a +20°C. Le principali attività del laboratorio Eurocold sono focalizzate sul campionamento e l’analisi di carote di ghiaccio prelevate in diversi siti in tutto il mondo. In particolare, vengono analizzate la concentrazione e la distribuzione granulometrica delle polveri fini contenute nel ghiaccio. Questo permette di capire come fosse composta l’atmosfera terrestre in un arco temporale che va da pochi decenni a centinaia di migliaia di anni fa. «L’ambiente, la sostenibilità e i cambiamenti climatici – ha dichiarato il rettore Marcello Fontanesi – sono alcune tra le più importanti linee di ricerca del nostro Ateneo. Da tempo stiamo facendo un notevole sforzo per sostenere e valorizzare queste attività. La realizzazione di Eurocold ci fa fare un deciso passo avanti, anche a livello internazionale, posizionando l’Università di Milano-bicocca come un centro all’avanguardia nello studio del climate change». «Nel nostro dipartimento – ha affermato Marco Orlandi, direttore del Dipartimento di Scienze dell´Ambiente e del Territorio e Scienze della Terra – si lavora da tempo sullo studio degli effetti prodotti da cambiamenti climatici e attività umane sulle dinamiche ambientali. Questo nuovo laboratorio potenzia le attività di ricerca che si svolgono attraverso ricostruzioni paleoclimatiche su diverse scale temporali, modelli previsionali delle alterazioni bio-ecologiche, chimiche e fisiche prodotte in diversi ambienti». Il Gruppo di Glaciologia e di Paleoclima dell’Università di Milano-bicocca, è attivo in una serie di progetti di ricerca sulla climatologia e paleoclimatologia in Italia (progetto Alpclim, riguardante le ricostruzioni delle recenti variazioni climatico-ambientali in ambiente alpino, con particolare attenzione al sito Colle del Lys sul Monte Rosa) e nel mondo (progetto Epica, che ha ricostruito le variazioni climatiche registrate nel plateau Antartico orientale, progetto Taldice riguardante le ricostruzioni paleoclimatiche registrate nel settore pacifico dell’Antartide orientale, progetto Nextdata riguardante la ricostruzione delle variazioni ambientali nell’ultimo secolo alle media latitudini), oltre che a una serie di collaborazioni nazionali ed internazionali sui depositi di ghiaccio nelle grotte (Italiane ed Europee) e sulla ricostruzione dei siti della Grande Guerra sui ghiacciai Italiani.  
   
   
IL 24 MAGGIO A CHERASCO GIORNATA CONCLUSIVA DEL PROGETTO IL RISPARMIO ENERGETICO COMINCIA DA SCUOLA OLTRE ALL´I.C. TARICCO DI CHERASCO PARTECIPERANNO ANCHE SCUOLE DA BIELLA, VERCELLI, NOVARA E TORINO  
 
 Torino, 16 Maggio 2013 - Appuntamento a Cherasco venerdì 24 maggio per la giornata conclusiva del progetto sperimentale “Il risparmio energetico comincia dalla scuola”, promosso dall’Assessorato all’Istruzione della Regione Piemonte e giunto alla fine della sua seconda edizione. Quest’anno a prendere parte all’iniziativa sono stati 1.300 studenti delle scuole elementari e medie di Cherasco nel Cuneese, Mongrando nel Biellese e Novara, accanto agli oltre 2mila studenti delle scuole elementari e medie di Torino e Vercelli, che avevano già preso parte l’anno scorso alla prima edizione della sperimentazione. Attraverso un ciclo di lezioni frontali, i ragazzi sono stati guidati alla scoperta delle fonti energetiche più usate e di quelle rinnovabili, per comprenderne il differente impatto sull’ambiente non solo come necessità di un corretto stile di vita ma anche come opportunità professionale per il loro futuro. Per la giornata conclusiva l’appuntamento è il 24 maggio alle 10 nell’ambito di ”Cherasco Ecofutura” expo delle energie rinnovabili e sostenibili, al Palaexpo Ruote d’Epoca. Sarà presente insieme all’assessore all’Istruzione della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il sindaco di Cherasco, Claudio Bogetti, e Luca Mercalli, presidente della Società Meteorologica Italiana e testimonial del progetto. Le scuole protagoniste della giornata: · Istituto Comprensivo S. Taricco di Cherasco (Cn) · I.c. Di Mongrando (Bi) · Istituto Comprensivo Bellini di Novara · Istituto Comprensivo Ferraris di Vercelli (Scuola Luigi Verga) · Istituto Comprensivo Murialdo-vivaldi di Torino (Scuola Antonio Vivaldi) · Istituto tecnico industriale Ettore Majorana di Grugliasco (To) Il progetto “Il risparmio energetico comincia dalla scuola” ha il patrocinio dell’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ed è realizzato in collaborazione con il Ministero all’Istruzione, l’Acfa (Associazione di cultura e formazione ambientale), l’Apevv (Agenzia per l’energia) e la Facoltà di Economia della Università degli Studi di Torino.  
   
   
A MILANO LA “GIORNATA DELLA MANUALITÀ”: A SCUOLA LABORATORI DI PITTURA, DECORO E GIARDINAGGIO STUDENTI ALL’OPERA PER IMPARARE L’IMPORTANZA DEL LAVORO PRATICO COME STRUMENTO DI CONOSCENZA E OPPORTUNITÀ PER IL FUTURO  
 
Milano, 16 maggio 2013 - L’importanza del lavoro come buona pratica per riappropriarsi del valore della manualità, si impara a scuola. Questo il messaggio della “Giornata della manualità” organizzata dall’associazione Edibrico alla scuola primaria di via Vespri Siciliani 75 nel quartiere del Giambellino. “La scuola può essere un luogo molto adatto per ritrovare un rapporto più diretto con la manualità e la praticità. Questi laboratori rappresentano una parte importante nel percorso formativo dei ragazzi, al pari delle altre materie. Si tratta anche di un modo per conoscere se stessi, mettersi gioco e in relazione con gli altri e lanciare un ponte verso un futuro dove anche il lavoro pratico rappresenta un sapere da non disperdere”, ha detto Francesco Cappelli, assessore all’Educazione e Istruzione. Durante la “Giornata della manualità” gli studenti, con l´aiuto concreto di alcuni testimonial, tra cui il giornalista Gad Lerner, hanno tinteggiato e decorato la palestra della scuola sotto la guida della pittrice e maestra d’arte Marina Zen, hanno costruito oggetti di legno e seminato fiori nelle aiuole con l’aiuto di insegnanti e volontari. Questa giornata fa parte del progetto “Manualità, un gioco da ragazzi” realizzato da Edibrico, l’associazione che si adopera per portare la manualità tra le nuove generazioni e che, tramite laboratori gratuiti di manualità, fornisce ai ragazzi un’adeguata attrezzatura per imparare le tecniche di base e realizzare oggetti anche con l’ausilio di manuali con costruzioni fotografate passo passo, e la consulenza tecnica di animatori. Riappropriarsi della manualità rappresenta non solo un’operazione culturale importante ma anche l’occasione di ottenere strumenti per l’attività del domani. Nell’ambito del progetto sono stati aperti già 60 laboratori presso scuole, centri di aggregazione come oratori, associazioni di promozione sociale, case vacanza. Quest’iniziativa è possibile grazie all’opera di tanti volontari e al sostegno di alcune aziende che forniscono gratuitamente attrezzi e materiali. Il progetto vede già come testimonial, tra gli altri, Oliviero Toscani, Massimo Fini, Enzo Mari, Maurizio Riva, Stefano Micelli, Alberto Cavalli e animatori “professionisti” come Gino Chabod e Carlo Lischetti. Su www.Bricoyoung.it tutte le informazioni sul progetto.  
   
   
CONCORSO “SCUOLA IN PARITÀ”, SABATO 18 MAGGIO. LA PREMIAZIONE L’INIZIATIVA DELLA COMMISSIONE REGIONALE PARI OPPORTUNITÀ ERA RIVOLTA AGLI ALUNNI DELLE TERZE CLASSI DEGLI ISTITUTI COMPRENSIVI DELLA BASILICATA  
 
Potenza, 16 maggio 2013 - La classe Iii A dell’Istituto comprensivo di Tito (Pz) (Sezione artistica), un singolo studente della classe Iii A dell’Istituto comprensivo di Pignola (Sezione letteraria) e la classe Iii I dell’Istituto comprensivo ex Scuola Media “Domenico Savio” di Potenza (Sezione multimediale) sono i vincitori del Concorso “Differente ma uguale, la scuola in parità”, promosso dalla Commissione regionale pari opportunità e riservato agli alunni delle terze classi degli Istituti comprensivi della Basilicata, anno scolastico 2012-2013. Lo rende noto la presidente dell’organismo, Antonietta Botta, annunciando che la cerimonia di premiazione avrà luogo sabato 18 maggio 2013, alle ore 10, nel Museo archeologico provinciale di Potenza, in via Ciccotti. Una menzione speciale è stata assegnata al lavoro delle Classi Iii B e Iii D della Scuola secondaria di primo grado Nicola Festa e dell’Istituto comprensivo “Padre Minozzi” di Matera All’evento sono stati invitati anche i sindaci dei Comuni di Matera, Pignola, Potenza e Tito, rappresentanti delle comunità dove hanno sede le Istituzioni scolastiche vincitrici del concorso e la scuola che ha ottenuto una menzione speciale. Tutti gli elaborati presentati saranno esposti in occasione della giornata di premiazione.  
   
   
LIGHT UP! GIOVANI VOLONTARI ILLUMINANO MILANO. A SCUOLA, CON GLI AMICI, SUL WEB.  
 
Milano, 16 maggio 2013 - Promuovere il volontariato giovanile, nelle forme e nei luoghi che sono tipici dei giovani, e fare del volontariato un´occasione di crescita, impegno e partecipazione. Sono gli obiettivi di "Light up! Giovani volontari, protagonisti di cambiamento", il progetto promosso dal Settore Sicurezza, Coesione Sociale, Protezione Civile e Volontariato del Comune di Milano in collaborazione con Ciessevi (Centro Servizi per il volontariato nella provincia di Milano). Light up! - Giovani volontari illuminano Milano Light up! è un progetto avviato nel 2012, attraverso un insieme articolato di interventi con la partecipazione di quelle realtà - scuole, università, associazioni giovanili - che già operano nel tessuto sociale milanese. Oltre agli interventi nelle scuole Light up! è presente anche nei luoghi di incontro e ritrovo informale dei giovani: centri di aggregazione, parrocchie, doposcuola, volontariato sportivo e culturale. "L´obiettivo del Comune di Milano è promuovere il volontariato nell´ambito di un sistema organico di valorizzazione e promozione della partecipazione e della cittadinanza attiva. Milano viene considerata una cosiddetta eccellenza, anche quando si parla di volontariato. Un risultato costruito sulla capacità delle persone di diventare una risorsa per la comunità. Light up! è una straordinaria occasione per il volontariato di mettersi alla prova, con linguaggi e modalità nuove, di rinnovarsi e accogliere nuove energie. Per i ragazzi rappresenta un´opportunità in più. Per tutti noi è un modo nuovo di provare ad allargare i confini del volontariato e farne una possibilità concreta per chiunque, in base alla volontà e alle capacità di ognuno" dichiara Marco Granelli, Assessore alla Sicurezza, coesione sociale, Protezione Civile e Volontariato del Comune di Milano. Light up! Piccoli volontari crescono - Light up! coinvolge i bambini in età scolare, i giovani adolescenti, i ragazzi, perché il lavoro svolto ha dimostrato che chi sceglie il volontariato da giovanissimo, forse non ne conosce bene tutti i significati e le forme, ma spesso lo sceglie come impegno per la vita. I giovani che scelgono il volontariato lo fanno con motivazioni e modalità di approccio diverse, rispetto a quelle degli adulti. Il volontariato giovanile si caratterizza per la voglia di fare, di intervenire direttamente alla realizzazione di un progetto. Presenta inoltre forti motivazioni "social": il bisogno di sentirsi parte di un gruppo, di essere utili e impiegare il proprio tempo in qualcosa di diverso. Un´esperienza che può dare valore aggiunto nel momento della crescita. Il volontariato è anche l´occasione per acquisire nuove competenze, capacità relazionali, conoscenze tematiche, magari spendibili sul mercato del lavoro. Light up! intende inoltre promuovere il rinnovamento generazionale delle organizzazioni di volontariato milanesi, favorendo l´inserimento dei giovani e la nascita di nuove realtà associative. Light up! - Cosa succede in città - Nel corso del mese di maggio Light up! prevede una serie di appuntamenti, esperienze e incontri che coinvolgono i ragazzi, le associazioni e tutti coloro che intendono promuovere il volontariato giovanile: genitori, insegnanti, operatori non profit. • Give: Festival del Volontariato giovanile - 25-26 maggio, Villaggio Barona, via Zumbini 6 Milano, Mm2 Romolo. Tutte le espressioni del volontariato giovanile e del "dare" giovane riunite in una festa con musica, spettacoli, workshop e incontri. Info su www.Festivalgive.it  • Volontariato giovanile? Io lo faccio a scuola: tra il 27 maggio e il 2 giugno nelle scuole aderenti a Light up! gli studenti di ogni ordine e grado daranno vita a esperienze di volontariato giovanile, un´occasione per conoscere, incontrare, provare e confrontarsi con la possibilità di partecipare a progetti di solidarietà. • Volontariato giovanile? Un´esperienza "fuori dal Comune" - 29 maggio: Timing hall presso l´Auditorium del Liceo Volta. Gli studenti incontrano Marco Granelli Assessore alla Sicurezza, coesione sociale, Protezione Civile e Volontariato del Comune di Milano per una sessione di domande e risposte: i dubbi, le richieste e le aspettative degli aspiranti giovani volontari a confronto con chi amministra la città e si fa carico di promuovere e favorire il volontariato in tutte le sue forme, luoghi e linguaggi. • Quelli che Light up!: 31 maggio, a partire dalle ore 15 presso il Palazzo Reale a Milano. È l´appuntamento principale che riunisce giovani e adulti. Un´occasione per presentare quanto è stato fatto nell´ambito di Light up!, per coinvolgere tutti coloro che possono contribuire a promuovere il volontariato giovanile. Una mostra/evento che racconta le storie dei giovani volontari. Un momento di confronto giovani/adulti, cittadini/amministratori, volontari/associazioni che indaga come i ragazzi possano essere una risorsa, per se stessi e per gli altri. Www.lightupmilano.it : web e social www.Lightupmilano.it  è il sito dedicato all´iniziativa, punto di riferimento per il volontariato giovanile a Milano e Provincia. Sul sito sono disponibili tutte le informazioni sul progetto, le scuole aderenti, le iniziative in corso e una speciale sezione - Light up in action! - dedicata al materiale multimediale realizzato dai giovani volontari e alle loro testimonianze.  
   
   
A BUSSETO SPORT IN FESTA OTTAVA EDIZIONE DELLA MANIFESTAZIONE PROVINCIALE PER 2500 BAMBINI E RAGAZZI DELLE SCUOLE DI PARMA E DEL PARMENSE  
 
Parma, 16 maggio 2013 – Non c’era che l’imbarazzo della scelta: dall’atletica leggera al basket, dalle bocce alla ginnastica artistica, dal judo al rugby, e poi scherma, softball/baseball, tennis, tennis tavolo, calcio e volley da seduti, aikido, frisbee, ciclismo e molto altro ancora. Tutte le discipline (oltre trenta) della Festa provinciale dello sport, che si è svolta oggi al Parco dello sport di Busseto in un clima di allegria e vitalità. Sport in festa davvero, con 2500 ragazzi delle scuole di Parma e del Parmense, dall’Appennino alla Bassa, a cimentarsi in discipline conosciute o sconosciute, seguiti da personale qualificato, a fare amicizia con bambini e ragazzi di altre scuole, a imparare i valori veri che la pratica sportiva autentica porta con sé, lontano dall’agonismo esasperato. Ottimo il riscontro per l’iniziativa, organizzata da Provincia e Comune di Busseto con il Coni, il Cip, l’Ufficio Scolastico Regionale, l’Isiss Giordani, il Cus Parma, Aics, Csen, Csi, Uisp, Special Olimpics, Us Acli.circa 100 le stazioni allestite da federazioni, enti di promozione sportiva e associazioni sportive del territorio per le varie discipline, tutte gestite da istruttori esperti. Con i bambini, come sempre, gli studenti-tutor dell’indirizzo sportivo dell’Isiss Giordani (classi Iii, Iv e V), coordinati dal docente Mauro Bernardi, che da otto anni collaborano attivamente allo svolgimento della festa: nel complesso 10 le classi del Giordani coinvolte quest’anno, per oltre 200 allievi.“Come in tanti campi, abbiamo dimostrato anche in questo di essere utili – ha detto nel saluto ai ragazzi il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli -. È un contributo che ogni anno intendiamo dare affinché i bambini imparino a vivere bene e a stare bene: e lo sport in questo aiuta molto”.Con Bernazzoli anche il responsabile dell’Agenzia per lo Sport della Provincia Walter Antonini, il sindaco di Busseto Maria Giovanna Gambazza, il delegato provinciale del Coni Gianni Babieri, la preside dell’Isiss Giordani Lucia Sartori e il presidente del Centro sportivo educativo nazionale (Csen) Francesco Proietti.dal sindaco di Busseto Maria Giovanna Gambazza indubbia soddisfazione, e ai ragazzi “un forte invito a partecipare e a fare sport, perché lo sport unisce e insegna a convivere”. Dal responsabile dell’Agenzia per lo Sport della Provincia molti ringraziamenti a tutti i componenti della macchina organizzativa: “È una bellissima festa – ha commentato Walter Antonini - grazie alla partecipazione e all’impegno di tanti. E qui voglio davvero ringraziare in particolare tutti i volontari che ci hanno lavorato e ci stanno lavorando: dagli Alpini al personale che si occupa della cucina e a ragazzi e docenti del Giordani, che per noi sono una certezza”. Ringraziamenti ricambiati dalla preside del Giordani Lucia Sartori: “Una festa splendida. È bello e per noi molto stimolante – ha detto - collaborare con voi”.Pieno il sostegno del Coni, che con il delegato provinciale Gianni Barbieri ha sottolineato l’opportunità offerta ai ragazzi “di provare tutti gli sport e di trovare il proprio. E ci auguriamo che qualcuno di voi – ha detto loro - possa anche eccellere”.Tutte le attività e l’accoglienza sono state gratuite per bambini, ragazzi e adulti accompagnatori. E così pure il pranzo e le merende offerti a tutti i partecipanti.  
   
   
UE: EMERGENCY RESPONSE CENTRE: PER UNA RISPOSTA EUROPEA PIÙ VELOCE ED EFFICIENTE IN CASO DI CATASTROFI  
 
Bruxelles, 16 maggio 2013 - La Commissione europea ha lanciato ieri  il suo Centro di risposta alle emergenze (Cer) , che fornirà una risposta europea meglio coordinata, più veloce e più efficiente per disastri in Europa e nel mondo. "Con il purtroppo sempre maggiore frequenza e complessità dei disastri, gli Stati membri dell´Ue devono collaborare ancora più strettamente. Il nuovo Centro di risposta alle emergenze Ue fornisce uno stato della piattaforma di arte che permette loro di coordinare le circostanze più estreme, permette loro di affrontare questi sfida ancora più efficace e quindi aiuta a proteggere i nostri cittadini ", ha dichiarato José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea. "L´esperienza dimostra che nessun paese al mondo è completamente immune ai disastri, non importa quanto ben preparato sia," ha sottolineato Kristalina Georgieva, Commissario europeo per la Cooperazione internazionale, aiuti umanitari e risposta alle crisi. "Con la crescente frequenza e la complessità dei disastri , facendo una risposta coordinata ed immediata è una parte essenziale di ogni azione di salvataggio. Abbiamo istituito il Centro di risposta di emergenza per consentire all´Ue e ai suoi Stati membri di rispondere alle travolgenti catastrofi naturali e di origine umana in modo più tempestivo ed efficiente ". Il Cer sarà operativo su base 24/7, in grado di affrontare fino a tre emergenze simultanee in diversi fusi orari. Sarà ricevere e analizzare appelli di aiuto da paesi colpiti e servire come un hub per sostenere il coordinamento a vari livelli: Commissione, Stati membri, il paese colpito, partner umanitari e squadre di protezione civile schierati in campo. Il Cer esperti di valutazione e di coordinamento invierà a zone sinistrate, segnalare tempestivamente sui prossimi disastri, e facilitare il trasporto di assistenza degli Stati membri in risposta alle gravi emergenze. Questo farà sì che l´assistenza europea è soddisfare le esigenze prioritarie sulla scena del disastro, senza inutili e costose duplicazioni degli sforzi. Inoltre, il Cer intensificherà la pianificazione e la preparazione per le operazioni di protezione civile dell´Unione europea, in stretta collaborazione con gli Stati membri. Con la nuova normativa che presto saranno a posto, i 32 paesi che partecipano al meccanismo di protezione civile dell´Ue possono pre-commettere alcuni dei loro capacità di risposta - come aerei, attrezzature pesanti specializzata o squadre di ricerca e salvataggio - a un pool volontario, pronto per essere distribuito in tempi molto brevi, come parte di una risposta europea pienamente coordinata in base ai bisogni. Il Cer sosterrà anche uno stretto coordinamento tra i diversi servizi della Commissione coinvolti nella risposta a situazioni di emergenza in cui è necessaria una risposta multi-settoriale, e sarà regolarmente scambiare informazioni con i centri di crisi dei principali partner internazionali dell´Ue. Sfondo - Il Cer è il nuovo "cuore operativo" del meccanismo di protezione civile dell´Ue. Al di là che possa giocare un ruolo fondamentale come centro di coordinamento per agevolare una risposta europea coerente durante le emergenze all´interno e all´esterno dell´Europa. Aspetti tecnici della sua creazione sono stati sviluppati dai servizi della Commissione responsabile della politica di palazzo, sotto l´autorità del vicepresidente Maroš Šefčovič. Hanno trasformato una zona inizialmente dedicato a funzioni tecniche, al fine di evitare qualsiasi aumento netto uffici della Commissione. Lavori di isolamento anche migliorato l´efficienza energetica del centro. Il Cer è stato progettato tenendo conto di più di 10 anni di esperienza nel coordinare la risposta europea alle catastrofi. Nel 2001, il predecessore del Cer, il Centro di monitoraggio e informazione (Cmi) è stato creato come il principale strumento operativo del meccanismo di protezione civile dell´Ue. L´obiettivo principale del meccanismo è quello di agevolare la cooperazione negli interventi di soccorso della protezione civile in caso di emergenze gravi. A parte i 27 Stati membri dell´Ue, la Croazia, l´ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Islanda, Liechtenstein e Norvegia partecipano al meccanismo di protezione civile dell´Ue. Le risorse piscina Stati partecipanti che possono essere messi a disposizione di paesi disastrate e condividere le migliori pratiche nella gestione dei disastri.  
   
   
CAMPANIA: POLO AMBIENTALE: AL VIA LE ATTIVITÀ AMMINISTRATIVE PER L´ATTUAZIONE DELLA LEGGE FINANZIARIA  
 
Napoli, 16 maggio 2013 - Con la pubblicazione della legge finanziaria, gli uffici regionali, già nelle more dell´approvazione del bilancio gestionale, hanno potuto avviare le attività amministrative necessarie a consentire il pagamento delle retribuzioni arretrate del personale delle società Astir e Arpac Multiservizi e il procedimento per l´esodo volontario e incentivato dei lavoratori. Sulla scorta delle indicazioni contabili che perverranno dalle società regionali, l´amministrazione predisporrà i relativi decreti di liquidazione delle somme maturate mentre, in base alle manifestazioni di interesse da parte dei lavoratori, che verranno anch’esse comunicate da Astir e Arpac Multiservizi, si predisporranno gli atti di liquidazione degli incentivi all´esodo. Infine, sono stati già trasmessi all’Inps, per la liquidazione degli importi dovuti, i decreti regionali di concessione dei trattamenti di cassa integrazione guadagni in deroga e di mobilità per la ex Jacorossi, in favore di tutti i lavoratori del polo ambientale. Le parti sociali verranno convocate dalla Cabina di regia per la gestione dei processi di crisi e di sviluppo entro la prossima settimana, per analizzare l’iter amministrativo e per avviare il confronto sulle modalità e la tempistica di partenza delle attività di Campania Ambiente e Servizi, previste per la fine del prossimo mese.  
   
   
RISORSA ACQUA, A ORVIETO GIOVEDÌ 16 E VENERDÌ 17 CONVEGNO SU ACQUIFERI VULCANICI ITALIA CENTRALE  
 
Perugia, 16 maggio 2013 - "Idrovulc2013 - Acquiferi vulcanici dell´Italia centrale: Studi idrogeologici per la soluzione di problemi gestionali", è questo il tema del convegno organizzato dall´Università degli Studi Roma Tre e dalla Regione Umbria che si terrà a Orvieto domani giovedì 16 e venerdì 17 maggio, nella Sala dei 400 del Palazzo dei Congressi. Nella sessione inaugurale, giovedì 16 alle 17, il convegno sarà presentato ai giornalisti nel corso di una conferenza-stampa alla quale parteciperanno l´assessore all´Ambiente della Regione Umbria, Silvano Rometti; il sindaco del Comune di Orvieto, Antonio Concina, e l´assessore comunale all´Ambiente Claudio Margottini; il direttore dell´Ati 4 Umbria Roberto Spinsanti; il presidente dell´Ordine dei Geologi dell´Umbria, Oliviero Lolli; il coordinatore scientifico dell´iniziativa, Roberto Mazza. Gli acquiferi vulcanici del settore periterrenico dell´Italia centrale, sottolineano gli organizzatori del convegno, costituiscono un´importante risorsa per l´approvvigionamento idrico locale. I problemi gestionali legati alle peculiarità qualitative delle acque sotterranee, il pressante impatto dei prelievi idrici dal sottosuolo, negli ultimi decenni hanno portato le amministrazioni locali e gli enti gestori della risorsa idrica a collaborare con la comunità scientifica per arrivare a una gestione ottimale della risorsa. Obiettivo del convegno è quello di verificare quanto la ricerca scientifica, l´attività di gestione e l´attività professionale siano attualmente in sintonia e quale siano i prodotti di questa sinergia. Nelle sessioni verranno affrontate le quattro tematiche ritenute più pressanti e attuali: la quantità e la qualità della risorsa idrica e della gestione delle acque minerali, termali e di quelle interessanti per la produzione di energia geotermica.  
   
   
AMBIENTE: CICOGNE BIANCHE AVVISTATE A CIVIDALE E TOGLIANO  
 
Trieste, 16 marzo 2013 - Una quindicina di cicogne bianche, uccelli migratori che si spostano secondo delle precise direttrici per trovare un luogo idoneo da nidificare e così mantenere in vita la propria specie, sono state avvistate dalla locale stazione forestale sui prati adiacenti al fiume Natisone, nell´area a nord di Cividale, mentre un gruppetto più ridotto è stato visto sostare per sfamarsi e riposarsi nei pressi di Togliano. Le cicogne bianche sono costantemente presenti in Friuli Venezia Giulia dagli Anni Novanta grazie all´oasi naturalistica presente nel comune di Fagagna a loro appositamente dedicata. Pertanto, se da un lato in quel territorio è del tutto usuale incontrare questi grandi e meravigliosi uccelli, dall´altro e abbastanza sorprendente, almeno per la popolazione, avvistare le cicogne in un habitat non tipicamente appropriato a tale specie. Dal punto di vista ornitologico è un evento interessante perché denota come la pianura cividalese stia diventando, seppur di passaggio, una meta costante delle cicogne. Uno stimolo in più per la salvaguardia dell´ambiente che, se ben tutelato, ci riserva sempre delle piacevoli sorprese.  
   
   
PIÙ SICUREZZA PER L’OMBRONE GROSSETANO: LA REGIONE AFFIDA STUDIO ALL’UNIVERSITÀ DI FIRENZE  
 
 Firenze, 16 maggio 2013 – Ancora un passo avanti per la riduzione del rischio idraulico a Grosseto. Oltre ad andare avanti sugli interventi di consolidamento degli argini dell’Ombrone, grazie ai 19 milioni finanziati anche all’interno del piano regionale post alluvione 2012 , la Regione Toscana ha affidato all’Università di Firenze uno studio per approfondire ulteriori progetti di interventi per la sicurezza della parte bassa dell’Ombrone grossetano e in particolare della città di Grosseto. Della decisione sono stati oggi informati il Comune e la Provincia di Grosseto. In questo senso saranno valutate le opzioni sia proposte dagli Enti locali, come l’invaso sul Gretano, ma anche quelle che deriveranno dagli approfondimenti idraulici condotti dall’Università. Lo studio dell’Ateneo fiorentino dovrà affrontare anche la questione del “trasporto solido” del corso d’acqua maremmano, individuando le modalità di rimozione degli accumuli di terra che possono condizionare il corso del fiume. L’obiettivo è di individuare interventi da realizzare nel medio periodo che diano riposte efficaci a ridurre ulteriormente il rischio idraulico a Grosseto, considerando che realizzazioni più complesse come le casse di espansione richiedono tempi più lunghi. “L’impegno della Regione – ha dichiarato l’assessore regionale all’ambiente e all’energia Anna Rita Bramerini – non si ferma agli interventi del post alluvione, ma continua anche dopo, cercando di puntare sempre più sulla riduzione del rischio e non solo sull’attività di ricostruzione dopo l’emergenza”.  
   
   
AMBIENTE: INCONTRO CON MINISTRO ORLANDO. ILLUSTRATE PRIORITA’ E CRITICITA’ DEL VENETO  
 
Venezia, 16 maggio 2013 - Martedì il neo Ministro all´Ambiente Andrea Orlando ha voluto convocare un incontro con i titolari dell´ambiente di ogni Regione per dare avvio al lavoro con gli enti del territorio. L´assessore del Veneto Maurizio Conte ha puntualmente presentato una fotografia ambientale della nostra regione, evidenziandone priorità e criticità. Si è discusso, tra l’altro, della necessità di adeguati provvedimenti di semplificazione normativa, in un ambito dove la Regione del Veneto già è intervenuta. Si tratta dell´utilizzo di terre e rocce da scavo provenienti da cantieri di piccole dimensioni. “Il precedente Governo – ha spiegato Conte - su questo tema aveva chiesto l´impugnazione delle decisione venete davanti alla Corte Costituzionale. Speriamo invece che il nuovo Governo, con apposito decreto, riesca a ridurre le procedure burocratiche, altrimenti l´impianto legislativo diviene un’incombenza per il settore, per le piccole imprese che vedono addirittura classificato il materiale come rifiuti quando per propria natura non lo è”. L´assessore Conte si è inoltre speso affinché il Governo prenda un preciso impegno nel reperimento delle risorse necessarie a garantire copertura finanziaria per l´accordo di programma finalizzato ala sicurezza idraulica del territorio che ancora vede la mancanza di fondi dopo i vari ridimensionamenti degli importi inizialmente disposti e che hanno comportato un ritardo per circa una quindicina di interventi fondamentali per la sicurezza del Veneto. Conte ha poi evidenziato la necessità impellente di semplificazione normativa per alcuni impianti per la produzione di energie rinnovabili come nel caso delle centrali idroelettriche per le quali, tra l´altro, necessita un sistema di compensazione economico-finanziario a Comuni ed Enti Locali interessati territorialmente dalla costruzione. Altro tema messo a fuoco dall´assessore veneto riguarda un coordinamento dell´azione di governo per un´iniziativa già intrapresa dalle Regioni della Pianura Padana. “Ciò che serve – ha detto – è definire con l´unione Europea i criteri adeguati e conseguenti azioni strutturali per contrastare l´inquinamento dell´aria”. L´assessore Conte nella sue osservazioni ha fatto riferimento anche al federalismo demaniale che deve indissolubilmente legarsi alla capacità di gestione da parte delle Regioni delle risorse provenienti dai canoni di concessione delle spiagge. Queste entrate potrebbero garantire le risorse necessarie per il ripascimento dei litorali e la relativa difesa con opere strutturali che in questo modo non richiederebbero continui impegni di risorse pubbliche. Conte ha concluso il proprio intervento auspicando che la collaborazione col Ministro Orlando sia proficua e ricordando che, in sede di conferenza Stato-regioni, si attende risposte su questi temi che, in caso contrario, saranno sollecitate.  
   
   
TERREMOTO/EMILIA - A UN ANNO DALLE PRIME SCOSSE IL PRESIDENTE VASCO ERRANI TRACCIA UN BILANCIO DELLA RICOSTRUZIONE. TUTTE LE CIFRE, I PROGRAMMI E LE IMMAGINI DI QUESTI DODICI MESI IN UN VIDEO E UN AGGIORNATO DOSSIER SCARICABILE DA UNO SPECIALE SITO WEB REGIONALE  
 
Bologna, 16 maggio 2013 – Un anno in cui c’è stata una reazione straordinaria, frutto di una cultura profonda, di un grande lavoro di comunità. Un anno in cui è stato creato un impianto solido e flessibile, definita su una pagina bianca una gestione delle emergenze per molti versi inedita. Un anno in cui molto è stato fatto senza nascondere i problemi ma sempre tenendo ferma una priorità: le richieste dei cittadini e delle imprese terremotate sono dei diritti e come tali vanno rispettati. Ora si va avanti continuando non a porsi delle scadenze ma degli obiettivi di qualità, per uscire dal dramma del sisma più efficienti e rinnovati di prima. E’ questo il bilancio “politico” del presidente della Regione Emilia-romagna e Commissario delegato alla Ricostruzione, Vasco Errani, tracciato oggi nella sede di Bologna nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato numerosi assessori regionali e sindaci, presidenti di Provincia e tecnici. Rappresentanti di quella squadra cui anche visivamente, in modo eloquente, Errani ha voluto attribuire l’esito di un lavoro partecipato, mai svolto accentrando le funzioni in maniera “tolemaica” intorno a un fulcro, ma anzi condividendo ogni decisione, sin dall’inizio dell’emergenza. Intorno a quest’asse, il presidente ha coagulato, grazie al contributo dei suoi assessori, cifre e interventi, programmi e risorse, progetti e priorità che segneranno anche i futuri anni di questa ricostruzione emiliana. Un bilancio che trova corrispettivo in una serie di iniziative a cura dell’Agenzia di informazione e stampa della Giunta regionale, che ha prodotto in collaborazione con la struttura commissariale un dossier riepilogativo di questi primi dodici mesi dalle scosse, documento consultabile e scaricabile dallo speciale sito web www.Regione.emilia-romagna.it/a-un-anno-dal-terremoto. Tra qualche giorno sarà resa disponibile un’applicazione per visualizzare lo speciale sui tablet. Sullo stesso sito è visibile il documentario “L’emilia adesso: 365 giorni dopo il sisma” e un calendario dei numerosi appuntamenti di questo mese nelle aree colpite. Particolarmente approfondito il capitolo dedicato dal presidente Errani alle risorse, con una stima complessiva dei fondi a disposizione che “arriverà sopra i 10 miliardi, cui si debbono aggiungere i 6 miliardi resi disponibili dalla Cassa depositi e prestiti senza interessi alla restituzione. Risorse che per case e imprese dovrebbero coprire il fabbisogno”. E comunque, Errani ha voluto specificare che “in ogni caso se le risorse non dovessero essere sufficienti cercheremo una copertura. Inoltre, secondo i nostri calcoli potrebbe mancare 1 miliardo per il completo finanziamento delle opere pubbliche, cifra che potrebbe essere necessaria nei prossimi anni e che ci proponiamo di mettere a punto nei primi mesi del 2014”. E se si arrivasse a questo obiettivo, ha aggiunto, “sarebbe la prima volta che in un sistema di finanziamento del genere il cerchio trova una piena quadratura”. Ma Errani ha voluto puntualizzare anche che “dobbiamo ancora concludere una verifica sull’incidenza reale delle assicurazioni nel computo dei danni, perché vogliamo che ogni nostra richiesta sia trasparente e seria, commisurata alla reale necessità”. L’assessore regionale Gian Carlo Muzzarelli ha posto l’accento sul fondamentale tema delle imprese e del lavoro, sottolineando insieme a Errani un dato eloquente che rappresenta una positiva novità: nell’area del cratere i lavoratori in cassa integrazione erano 41.335 dopo il sisma, mentre oggi sono scesi a 2.627. Cifre indicative di una progressione che viene registrata anche in altri settori di intervento, a partire dalle domande per gli edifici: il totale delle pratiche in corso è di 2.660, di cui ben 600 in pagamento, con contributi concessi per oltre 40 milioni di euro, quasi 11 in pagamento. E ancora il campo sanitario e assistenziale, dove, ha ricordato l’assessore regionale Carlo Lusenti, di circa 1.800 persone divenute improvvisamente non autosufficienti solo 175, attualmente, non sono al proprio domicilio. O come il settore agricolo e agroalimentare per cui, ha ricordato l’assessore Tiberio Rabboni, sono stati rilasciati i via libera ai pagamenti per 246 imprese, e altre 140 si aggiungeranno entro giugno. Sono stati inoltre ricordati i programmi per le scuole, priorità tra le priorità, e i 1515 interventi di opere provvisionali insieme alle 400 mila tonnellate di macerie rimosse. “Il sisma – ha commentato Errani – ci ha in qualche modo costretti a fare nuovi poli scolastici e nuove integrazioni tra i diversi livelli, anticipando così ciò che sarebbe dovuto in ogni caso accadere a livello nazionale e regionale”. “Così come – ha detto ancora il presidente – avremo alla fine centri storici più vivibili e un sistema delle imprese innovato, frutto anche di una ricostruzione fondata su alcune regole fondamentali: la certezza della verifica di un diritto al risarcimento, il contrasto alla criminalità organizzata con il tema delle white list. Per la prima volta si sta sperimentando insieme alle Prefetture un sistema di contrasto alle infiltrazioni criminali che richiede un lavoro finora mai realizzato. Tutto ciò purtroppo richiede dei tempi, ma credo siano ben spesi”. “E tutto questo – dice Errani - lo abbiamo fatto anche grazie al volontariato, al dipartimento della Protezione civile guidata dal prefetto Gabrielli, alla collaborazione con i vigili del fuoco, le forze dell’ordine, agli artisti che hanno donato il proprio apporto, ai tanti cittadini che con piccole e grandi donazioni hanno espresso solidarietà cui noi rispondiamo con la trasparenza e l’efficienza, mettendo tutto in rete, non come accaduto in altre situazioni”. Infine l’attualità: il presidente ha reso noti i termini dell’audizione avuta ieri davanti alle Commissioni di Camera e Senato, in cui ha esposto ai rappresentanti del Parlamento gli emendamenti (relativi a fisco, deroga al patto di stabilità e risarcimenti alle imprese) al Decreto 43 che sposta a fine 2014 lo stato di emergenza per le zone terremotate.  
   
   
RETE SISMICA ALTOATESINA INTERESSA ESPERTI DELL´UNIVERSITÀ DI BRNO  
 
Bolzano, 16 maggio 2013 - Una delegazione di esperti dell´università di Brno, Repubblica Ceca, a Bolzano si sono informati sulla protezione civile altoatesina con particolare attenzione alla rete sismica. La Ripartizione Protezione civile aveva collaborato anche assieme all´Università di Brno per la realizzazione della rete sismica nell´ambito del progetto Interreg "Fastlink Tyrol", conclusosi nel 2006. Il direttore Hanspeter Staffler, nel corso della visita bolzanina della delegazione, ha fornito un quadro sul sistema di protezioen civile in Alto Adige, dal punto di vista istituzionale e della rete di volontariato. Il funzionamento delle centrali sia di quella del Corpo permanente dei Vigili del fuoco, che della Centrale provinciale di Emergenza e della Centrale viabilità è stato illustrato da Harald Pircher e Markus Rauch della Ripartizione protezione civile. Gli esperti ospiti hanno mostrato particolare attenzione nei confronti del servizio radiocomunicazione provinciale, che cura anche la rete sismica in Alto Adige. Dopo le delucidazioni teoriche presso la sede della protezione civile a Bolzano, gli esperti dell´Università di Brno hanno potuto visitate il ripetitore radio al Colle dotato di un sensore della rete sismica.  
   
   
SCARICHI ACQUE REFLUE, I CONTROLLI SONO SERRATI. LE VERIFICHE SUGLI SCARICHI VENGONO PERIODICAMENTE EFFETTUATE DAL GESTORE ACQUEDOTTO LUCANO PER LE ATTIVITÀ CHE IMMETTONO NELLA FOGNATURA PUBBLICA I REFLUI NON ASSIMILABILI A QUELLI DOMESTICI  
 
Potenza, 16 maggio 2013 - Il regolamento per “L’esercizio delle competenze in materia di scarichi di acque reflue urbane e/o industriali in pubblica fognatura dei comuni dell’Ambito Unico di Basilicata” si occupa solamente degli scarichi nella fognatura pubblica e non degli scarichi a valle dei depuratori che continuano a rispondere agli obblighi di legge dettati dal decreto legislativo n. 152/06 sulle "Norme in materia ambientale". Lo rende noto il Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata precisando anche che il regolamento regionale ha inasprito le normativa nazionale (che consente di assimilare le acque reflue domestiche), abbassando ulteriormente i limiti di alcune sostanze (Bod5, Cod, solidi sospesi totali, fosforo totale, azoto ammoniacale, Tensioattivi) presenti nei reflui che possono essere immessi nelle rete fognaria, così come stabilito dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 227 del 19 ottobre 2011. Per quanto riguarda i controlli sugli scarichi, il Dipartimento precisa che Acquedotto Lucano, ente gestore del servizio, effettua controlli periodici per quelle attività che scaricano nella pubblica fognatura i reflui non assimilabili a quelli domestici e verifiche puntuali e serrate ogni qualvolta si rilevano all’ingresso dei depuratori valori non conformi e/o anomali di particolari sostanze. Tant’è che il Gestore ha inoltrato numerose denunce di scarichi non conformi all’Ufficio Ciclo dell’Acqua della Regione Basilicata, con conseguente sanzioni, ripristini delle condizioni di ammissibilità o addirittura revoca delle autorizzazioni allo scarico. Il Gestore del servizio Idrico Integrato, avendo tra le sue competenze la gestione degli impianti di depurazione, ha tutto l’interesse ad effettuare un controllo serrato per evitare che giungano ai depuratori dei reflui con caratteristiche non conformi alla norma, che causerebbero il superamento dei limiti consentiti dal dlgs 152/06, con esposizione nei confronti dell’Autorità Giudiziaria proprio di chi ha in gestione l’impianto (Acquedotto Lucano). Senza tener conto del fatto che gli scarichi anomali potrebbero causare, oltre al superamento dei limiti, anche il cattivo funzionamento del ciclo depurativo che per essere riportato nelle condizioni normali necessita anche di interventi onerosi da parte del Gestore dell’impianto con ricadute economiche sulla tariffa a carico dei cittadini. Le procedure messe in campo dal regolamento regionale sono tese a salvaguardare le condizioni ambientali dell’intera regione da un probabile peggioramento causato dell’attuazione in toto della direttiva nazionale.  
   
   
RIFIUTI IN TOSCANA: OBIETTIVO 65% DI DIFFERENZIATA ENTRO IL 2020  
 
Firenze, 16 maggio 2013 – La Toscana si pone l’obiettivo di raggiungere il 65% di raccolta differenziata entro il 2020 e di recuperare maggiori quantità di materiali, diminuendo anche la produzione di rifiuti. Ad annunciare questi traguardi possibili è stato il presidente della Regione, Enrico Rossi, nel corso della conferenza stampa che ha tenuto insieme al sindaco di Capannori, Giorgio Del Ghingaro, per presentare il convegno che si terrà sabato 18 nel comune della piana lucchese dal titolo “Capannori in Toscana. La gestione dei rifiuti”. “Entro l’estate – ha aggiunto Rossi – presenteremo con l’assessore all’ambiente Bramerini il Piano regionale rifiuti e bonifiche. In vista di quell’appuntamento inizieremo sabato un tour tra i Comuni toscani più virtuosi per capire come hanno fatto. Tra i 21 Comuni toscani che hanno già superato il 65% di differenziata il più popoloso è Capannori e sabato saremo lì per parlare della loro esperienza che ha comportato anche una riduzione della produzione. In Toscana si è passati dai 663 kg pro capite del 2009, ai 630 del 2011 ed occorre proseguire su questa strada”. Il presidente ha detto poi che, alla luce degli obiettivi che la Toscana si pone (riduzione della produzione dei rifiuti, aumento della raccolta differenziata e del riciclo) occorre capire il reale fabbisogno impiantistico e tra gli esempi virtuosi di riuso ha citato il caso della Piaggio che utilizza profilati di plastica riciclata per la carenatura dei suoi mezzi. “Non abbiamo segreti – ha detto poi il sindaco di Capannori, Giorgio Del Ghingaro – ma da anni facciamo cose normali e se la Toscana vuole guardare a noi con attenzione questo non può che farci piacere. Grazie al porta a porta e alla nostra strategia “Rifiuti zero” alla quale abbiamo aderito fin dal 2007 siamo all’82% di differenziata, abbiamo un bilancio del settore in equilibrio e conferiamo in discarica il 18% di una produzione che è diminuita anche grazie ai 3.000 composter utilizzati dai nostri cittadini che sono i veri protagonisti dei nostri buoni risultati”. Al convegno che si terrà a partire dalle 9.30 di sabato 18 presso l’auditorium del distretto sanitario di Capannori interverranno il sindaco Giorgio del Ghingaro, l’assessore regionale all’ambiente Annarita Bramerini, il vicesindaco di Napoli (Comune che aderisce al progetto “Rifiuti zero”) Tommaso Sodano, e il coordinatore del Centro di Ricerca Rifiuti Zero a Capannori, Rossano Ercolini, che è stato di recente insignito a San Francisco del prestigioso Goldman Environmental Prize 2013, una sorta di premio Nobel per l’ambiente.