Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 MODA E TENDENZE ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Maggio 2013
AIUTI DI STATO (ITALIA): LA COMMISSIONE EUROPEA APPROVA L’INVESTIMENTO PUBBLICO NEL CAPITALE DELLA NEWCO. CONTROLLATA DAL GRUPPO FERRARINI  
 
Bruxelles - La Commissione europea ha approvato ieri un investimento di 12,5 milioni di euro da parte dell’investitore pubblico Istituto Sviluppo Agroalimentare (Isa) nel capitale sociale dell’impresa Newco, controllata dal gruppo Ferrarini. La Commissione ha concluso che l’investimento proposto dal governo italiano non costituisce un aiuto di Stato poiché sarebbe stato accettabile per un investitore privato operante in normali condizioni di mercato. Contesto L’investimento previsto (12,5 milioni di euro da parte di Isa, su un investimento totale di 25 milioni di euro) sarà effettuato dall’Istituto Sviluppo agroalimentare, un ente pubblico il cui socio unico è il Ministero italiano delle politiche agricole, alimentari e forestali. L’investimento intende finanziare la costituzione di una nuova impresa del gruppo Ferrarini (Newco) che contribuirà a trasferire l’attuale impianto industriale verso un sito più adeguato. Ciò consentirà al gruppo, uno dei principali produttori europei di alimenti, di soddisfare le esigenze dei mercati esteri e di espandersi ulteriormente. Le autorità italiane avevano consultato la Commissione per operare con certezza del diritto per quanto riguarda l’eventuale sussistenza di aiuti di Stato nell’intervento finanziario proposto. Non si ritiene che gli investimenti realizzati da investitori pubblici costituiscano aiuto di Stato quando viene apportato nuovo capitale ad un’impresa in circostanze che sarebbero accettabili per un investitore privato operante in normali condizioni di mercato (“principio dell’investitore operante in economia di mercato”). La Commissione ha analizzato il piano aziendale presentato per verificare se la valutazione su cui si basa l’investimento di capitale rifletteva anche la valutazione del valore di mercato. La Commissione ha concluso che l’investimento previsto non conferirà al gruppo Ferrarini capitali a condizioni migliori di quelle che sarebbe riuscito ad ottenere sul mercato. L’investimento non conferisce pertanto un vantaggio economico al gruppo Ferrarini e la misura non costituisce aiuto di Stato.  
   
   
RISORSE RUALI: PUBBLICATO SUL BUR VERSIONE 7 DEL PSR FVG 2007-13  
 
Trieste - E´ stata pubblicata sul Bollettino ufficiale (secondo supplemento al bollettino n.18 del 2 maggio) la versione 7 del Psr 2007-2013, consultabile anche on line sul sito Internet della Regione www.Regione.fvg.it  La pubblicazione è l´ultimo passaggio di un iter le cui tappe principali si possono riassumere in una procedura di consultazione partita il 10 dicembre 2012, cui ha fatto seguito l´invio a inizio gennaio, da parte della Regione, della scheda di notifica alla Commissione europea, che in data 14 marzo ha ritenuto le modifiche coerenti con il Piano Strategico Regionale e con i regolamenti comunitari e le ha quindi accettate. A seguire, il 18 aprile scorso, la Giunta regionale ha preso atto del parere favorevole della Commissione e quindi, con la pubblicazione sul Bur, le modifiche al Programma possono diventare operative. Si tratta sostanzialmente - come chiarisce il Servizio sviluppo rurale della Regione Friuli Venezia Giulia - di variazioni finalizzate a recepire l´esigenza di garantire continuità di azione tra il Psr 2007-2013 e quello, attualmente in fase di elaborazione, che coprirà l´arco temporale 2014-2020. E´ questo, nello specifico, il caso dei pagamenti agro-ambientali previsti dalla misura 214, nella quale sono raggruppate numerose tipologie di intervento che impattano positivamente sull´ambiente e sul clima. Esemplificando, ricadono in questa misura i bandi per il sostegno dell´agricoltura biologica, per la conduzione sostenibile dei seminativi e dei fruttiferi, per la costituzione e mantenimento di habitat naturali e semi-naturali anche a fini faunistici, per la diffusione dell´uso dei reflui zootecnici. Complessivamente, dal 2008 al 2012, ai bandi pubblicati hanno aderito 1.172 aziende. La maggioranza (l´88 per cento) ha sottoscritto contratti agro-ambientali che coprono il periodo 2008-2012. Con le modifiche introdotte dalla versione 7, il periodo di impegno può essere allungato da 5 a 7 anni. L´allungamento del periodo di impegno della Misura, si legge nella scheda di modifica, consente di passare alla successiva programmazione senza interrompere l´erogazione degli aiuti e allo stesso tempo di evitare la dispersione dei beneficiari ormai già coinvolti nella gestione sostenibile del territorio. Per i beneficiari del bando 2008, è stata proposta l´estensione degli impegni di un anno (quindi fino al 31 dicembre 2013). Sempre nell´ottica di massimizzare l´utilizzo dei fondi comunitari, l´Autorità di Gestione del Psr ha provveduto con propri decreti, anch´essi pubblicati recentemente sul Bur, a riallocare risorse sulle misure dove era maggiormente necessario. E´ stata così aumentata di quasi 3 milioni di euro la dotazione del bando aperto nel 2012 della misura 123 azione 1 (accrescimento valore aggiunto dei prodotti agricoli) che arriva così ad un importo totale di 10.930.000 euro. Consistente anche la dotazione aggiuntiva per la misura 121 (bando del 2008, ammodernamento delle imprese agricole) che passa da 15.437.000 a 17.537.000 euro, con un incremento di 2,1 milioni. Al bando del 2011 della misura 311- azione 3 (Diversificazione verso attività non agricole - impianti per energia da fonti alternative) sono stati assegnati i risparmi (oltre un milione di euro) provenienti da altre azioni del medesimo asse, più tre milioni di euro di finanziamento integrativo regionale, portando così la dotazione complessiva a 9.511.773 euro. E´ stata anche incrementata di oltre 260 mila euro la dotazione del bando del 2011 della misura 223 (rimboschimento di superfici non forestali), che diviene così di 626 mila euro complessivi. Per tutte le misure rifinanziate, sono state approvate (e sono consultabili sul sito del Psr) le nuove graduatorie, con gli scorrimenti che prevedono il finanziamento di domande giudicate ammissibili ma rimaste in precedenza escluse per carenza di fondi.  
   
   
MALTEMPO E BUROCRAZIA IN AGRICOLTURA. VENETO: INTERVENIRE SU SCADENZE PRESENTAZIONE DOMANDE PREMIO UNICO  
 
Venezia - Il maltempo non tiene conto della burocrazia e le avverse condizioni di primavera possono avere effetti e comportare scelte imprenditoriali che superano i termini per presentare le domande di premio unico comunitario. Per questo l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato ha scritto al Ministro delle politiche agricole Nunzia de Girolamo perché intervenga a Bruxelles affinchè per la campagna in corso venga posticipata la data ultima per presentare le richieste o venga eliminata la decurtazione dell’1 per cento del premio per ogni giorno lavorativo di ritardo. “La scadenza ordinaria è il 15 maggio – ha ricordato Manzato – mentre fino al 31 maggio è possibile modificare una domanda unica già registrata, aggiungendo a quest’ultima singole particelle agricole o singoli diritti all’aiuto ed effettuare modifiche riguardo all’uso del suolo o al regime di aiuto 2013, senza incorrere in alcuna riduzione del premio o sanzione. La presentazione di una domanda tardiva di aiuto iniziale o di modifica oltre i termini sopra indicati, comporta una riduzione pari all’1 per cento del premio per ogni giorno lavorativo di ritardo; sono fatti salvi i casi in cui il ritardo sia imputabile a cause di forza maggiore o a circostanze eccezionali per i quali non vengono applicate riduzioni. Oltre il 10 giugno le domande sono irricevibili. Fin qui sembra solo una questione di ordinaria burocrazia, ma le condizioni climatiche verificatesi negli ultimi mesi stanno creando non pochi problemi alla preparazione del terreno per la semina e alle stesse operazioni di semina, determinando incertezze sull’effettiva attuazione dei piani colturali già programmati. Proprio questa situazione può essere causa di ritardi nella presentazione delle domande iniziali o richiedere la presentazione di domande di modifica oltre il 31 maggio”. “Per ridurre o minimizzare il disagio creato dalle avverse condizioni climatiche almeno per la componente riconducibile agli aspetti burocratici – ha scritto Manzato al ministro – ritengo che la gestione del ritardo nella presentazione delle domande potrebbe essere definita in modo meno penalizzante per gli agricoltori. Le chiedo, quindi, di prendere in considerazione la possibilità di un intervento presso la Commissione inteso a disapplicare, per questa campagna, la penalità dell’1% o eventualmente di posticipare la data ultima per la presentazione della domanda unica come previsto al comma 3 paragrafo 2 dell’articolo 11 del regolamento (Ce) n. 1122/09 della Commissione, o in subordine, quella per la presentazione della domanda di modifica, prevista al 31 maggio, entro cui, quindi potrebbe essere integrata la domanda iniziale senza incorrere nella penalità dell’1%”.  
   
   
LOMBARDIA.AFLATOSSINE,ASSESSORE: MAIS? IN FILIERA ALIMENTARE  
 
 Milano - ´Il mais deve continuare a essere prodotto per consumo umano e animale. Quello che è prodotto per la filiera alimentare qui deve tornare. Cercheremo di trovare quelle modalità che ne possano migliorare la qualità. Il ricorso massiccio al biogas è l´ultima delle soluzioni: stiamo lavorando in questo senso e attendiamo dalla Direzione generale Sanità le risultanze sulla situazione attuale e sui possibili impieghi di questi prodotti. Nelle prossime settimane ci saranno novità importanti´. E´ quanto ha evidenziato l´assessore regionale all´Agricoltura, rispondendo, oggi, in Commissione consiliare, a un´interpellanza sul tema della contaminazione da aflatossine nel mais e sullo stato di attuazione dell´intesa di filiera mais a uso energetico, promossa in collaborazione con Veneto ed Emilia Romagna, con l´obiettivo che il prodotto non conforme non entri nella catena alimentare umana e zootecnica. ´Continuo a pensare - ha aggiunto l´assessore, ricordando che il dibattito di oggi si è svolto in un clima di confronto costruttivo e di sostanziale condivisione delle posizioni espresse - che, compatibilmente con il fatto che le aflatossine non creino problemi igienico-sanitari, il prodotto mais debba restare all´interno della filiera agroalimentare´. Obiettivi Dell´intesa Di Filiera - La collaborazione tra le Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna - oltre che a favorire l´incontro di domanda e offerta - è finalizzata a favorire il recupero della maggior quota possibile di mais nazionale; a individuare una destinazione adeguata per il mais non idoneo all´impiego nell´alimentazione, quale l´utilizzo negli impianti di produzione di energia; ad assicurare elevati livelli qualitativi delle produzioni nazionali, a garanzia del benessere degli animali allevati e della tutela dei consumatori, attraverso l´applicazione di adeguate procedure di tracciabilità delle partite di mais non idonee all´alimentazione e l´intensificazione dell´attività di controllo. La possibilità di valorizzare a fini energetici tali frazioni incentiva gli operatori del settore maidicolo a mettere in atto ogni azione possibile di recupero di mais nazionale per gli usi tradizionali, considerata la scarsità della produzione di mais nel 2012.  
   
   
TORINO: RICETTE PER IL TURISMO-RICETTE PER IL TURISMO NELL’AMBITO DEI DIGITAL FOOD DAYS E DI BITEG - BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO ENOGASTRONOMICO  
 
Si parlerà di strategie e nuove idee per il turismo, ma seduti a cena attorno a un tavolo e stimolati alla conversazione da un digital guru! Appuntamento al Circolo dei lettori di Torino il 16 maggio, per un innovativo, quanto insolito, workshop a tavola. L’evento è organizzato da Regione Piemonte e Sviluppo Piemonte Turismo, in collaborazione con la piattaforma di social eating Gnammo, Barney’s, il bar del Circolo dei lettori, e Unimanagement, nell’ambito dei Digital Food Days e del “fuori Biteg”, la Borsa Internazionale del Turismo Enogastronomico che, a fine mese, porterà ancora una volta in Piemonte, da ogni parte del mondo, tour operator specializzati in itinerari del gusto. Giovedì 16 maggio, invece, la serata è aperta a tutti coloro abbiano voglia di condividere le proprie idee per far crescere l’industria turistica: addetti ai lavori, bloggers e non soltanto. I partecipanti siederanno a un tavolo di massimo dieci persone, ognuno dei quali sarà affidato a un digital guru, che favorirà le interazioni tra i commensali durante la cena scandita da round. Alla fine di ogni turno, mentre i guru manterranno la propria postazione, i partecipanti ruoteranno su altri tavoli per favorire il confronto e la contaminazione tra le idee. Le “ricette” che prenderanno forma durante il dibattito, alla fine di ogni round, saranno visualizzate su una lavagna e, al termine della serata, lanciate in rete alla grande community on line. Ricette per il Turismo Luogo: il Circolo dei lettori (via Bogino, 9 – Torino). Inizio serata: ore 20,00 - Costo del workshop (cena inclusa): 40 euro. Iscrizione obbligatoria entro martedì 14 maggio: www.Gnammo.com  Link diretto: http://gnammo.Com/events/265/ricette-per-il-turismo    
   
   
AGRONOMI E FORESTALI: AL VIA IL XV CONGRESSO NAZIONALE NEL SEGNO DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE DAL 16 AL 18 MAGGIO APPUNTAMENTO A RIVA DEL GARDA  
 
 “Dallo sviluppo sostenibile alla bioeconomia: una professione che investe sull’innovazione e la qualità per la crescita del Paese”. E’ questo il titolo del Xv Congresso nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali – in programma a Riva del Garda, al Centro Congressi, dal 16 al 18 maggio, che è stato presentato ieri alla stampa nella sede della Provincia autonoma di Trento. L’apertura è in programma domani, giovedì 16 maggio (ore 15.30) con il saluto delle autorità e la relazione di apertura del presidente Conaf Andrea Sisti. Il congresso – per la prima volta in Trentino Alto Adige – si svilupperà in un programma di tre giorni che prevede momenti di approfondimento professionale per la categoria. In primo piano le novità della riforma delle professioni e momenti di discussione sui temi di attualità, in particolare sulla progettazione di paesaggi e sistemi rurali sostenibili e sul trasferimento dell’innovazione nelle aziende agro-forestali. Due focus per approfondire attraverso un ping-pong di interventi due concetti attuali e temi di grande interesse per la categoria: smart rural e smart farm. Il primo focus dal titolo “Smart rural: progettare paesaggi e sistemi rurali intelligenti e sostenibili” (16 maggio, ore 17) verterà sulla gestione dell’assetto territoriale; investimenti fra compatibilità e sviluppo; gestione forestale tra tutela e sviluppo del territorio; progettazione sistemi agriurbani: il ruolo degli spazi verdi. Il secondo focus, “Smart farm: trasferimento dell’innovazione per la crescita delle aziende agroalimentari e forestali” (17 maggio, ore 16.30), si svilupperà fra i temi della bioeconomia: dalla sostenibilità all’integrazione ambientale; della produzione di cibo: il valore e lo spreco; la produzione di energia dai campi: strategia di lungo termine; fino al bosco nell’economia del futuro. «Fino ad oggi –– ha sottolineato Andrea Sisti, presidente Conaf -, lo sviluppo ed il progresso della società è stato determinato dal consumo di beni e di territorio con una strategia hard, in 150 anni è stato promosso uno sviluppo che ha consumato risorse naturali ed occupato territorio. Da alcuni anni la discussione si è incentrata su come rendere compatibile lo sviluppo. Il futuro dovrà avere, invece, una strategia soft, dove il modello della circolarità del ciclo naturale sarà centrale. Il passaggio dallo Sviluppo sostenibile alla Bioeconomia, cioè a processi economici basati sull’utilizzo completo delle biomasse e quindi sulla ri-progettazione degli schemi di sintesi agli schemi biologici sarà l’obiettivo dell’imminente futuro». Portando il saluto del presidente della Provincia autonoma di Trento Alberto Pacher e dell´assessore all´agricoltura, foreste, turismo e promozione Tiziano Mellarini, Romano Masè, dirigente generale del Dipartimento Territorio, ambiente e foreste, vede nel congresso di Riva del Garda «una opportunitá preziosa di approfondimento, i temi sono di grande attualitá e interesse. Il nostro è un territorio prevalentemente forestale e rurale e dunque garantire il governo del territorio e per noi una priorità assoluta. Per questo guardiamo con grande attenzione al dibattito tecnico che si svilupperà anche attorno a questi temi». La specificità dell’agricoltura di montagna è stata richiamata anche da Claudio Maurina, presidente dell´Ordine provinciale di Trento («Grazie a scelte lungimiranti compiute in passato, il Trentino ha saputo mantenere le persone in montagna e garantire il presidio del territorio») e da Matthias Platzer, presidente dell´Ordine provinciale di Bolzano. I temi congressuali - Dedicate alla professione le quattro tesi congressuali: «Siamo in una fase di importanti novità per la professione, dopo l’approvazione della Riforma – ha illustrato Rosanna Zari, vicepresidente Conaf e presidente del Comitato organizzatore -: parleremo dell’assicurazione obbligatoria per la prestazione professionale; della formazione continua per la qualità della prestazione; delle società tra professionisti, attraverso un nuovo modello organizzativo della professione per entrare in Europa; nonché delle nuove regole ed opportunità sulla responsabilità del professionista». Fra gli eventi in programma il “Premio Montezemolo”, riconoscimento del Conaf dedicato a Massimo Cordero di Montezemolo «che va a premiare – ricorda il segretario Conaf Riccardo Pisanti - un personaggio che si è particolarmente distinto per la sua dedizione ed i risultati raggiunti nel mondo dell’agricoltura, dell’ambiente e del territorio». Si svolgerà inoltre la premiazione del primo concorso fotografico del Conaf e alcune delle immagini pervenute saranno in mostra nei giorni del Congresso. Fra gli ospiti sono previsti rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali, personalità del mondo agricolo e delle professioni, con la partecipazione del presidente dell’Associazione mondiale degli ingnegneri agronomi Maria Cruz Diaz Alvarez. I numeri della categoria - Gli iscritti all’Ordine in Italia sono 21.750, erano 16.091 nel 2003 e 13.095 nel 1999. L’81,6 % degli iscritti sono dottori agronomi e il 15,9 % dottori forestali; l’80,2% uomini e il 19,2% donne. La regione con più professionisti iscritti è la Sicilia (3.502), quindi la Toscana (1.832) e la Puglia (1.823). In Trentino Alto Adige ci sono 481 iscritti suddivisi nei due Ordini provinciali di Trento (260 iscritti) e di Bolzano (221). Tutte le informazioni sul Xv Congresso nazionale ed il programma completo sul sito Conaf: congresso.Conaf.it/  
   
   
GIUNTA SARDEGNA: MONTE URPINU, CONCESSIONE IN USO A COLDIRETTI PARTE EX DEPOSITO CARBURANTI  
 
Cagliari - La creazione di un progetto di rilevante carattere sociale dal punto di vista della valorizzazione dell’agricoltura e dell’educazione ambientale con il coinvolgimento diretto, tra gli altri, delle scuole, dei cittadini e soprattutto degli anziani e delle persone disabili. Per poter mettere in pratica questa importante opportunità non solo per la cittadinanza di Cagliari ma per la Sardegna meridionale, la Giunta regionale su proposta dell´assessore degli Enti Locali, Nicola Rassu, di concerto con l´assessore dell´Agricoltura, Oscar Cherchi, ha concesso in uso per un periodo di sei anni alla Federazione Interprovinciale Coldiretti di Cagliari, Medio Campidano e Carbonia - Iglesias una porzione pari a 25 mila metri quadri dell’area "ex deposito carburanti della Marina Militare" a Monte Urpinu (che complessivamente si estende su circa 130 mila mq). La decisione dell´Esecutivo è arrivata proprio considerata la grande utilità sociale e i positivi riflessi che potrà avere la messa in campo di questi programmi e come ha sottolineato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, "Con questo provvedimento abbiamo voluto restituire ai cittadini un´area verde importante per tutta Cagliari e non solo. Potremo così puntare al coinvolgimento di grandi strati della popolazione del capoluogo portare avanti un progetto di valorizzazione di una significativa area naturalistica e di sensibilizzazione dei temi del mondo agricolo". I progetti che verranno attivati prevedono l’attivazione di corsi di formazione e informazione sul rimboschimento, la creazione di orti didattici e urbani, l´avviamento di laboratori del gusto oltre che l’istituzione di un mercato e una bottega di "Campagna Amica". "La concessione di questa importante area cagliaritana sarà certamente fondamentale per dare sostegno a nuove attività che mirano alla valorizzazione dell’agricoltura quale risorsa economica, umana e ambientale, avendo come obiettivo primario quello di garantire alle imprese agricole opportunità di sviluppo, in un quadro di piena integrazione dell´agricoltura con gli interessi economici e sociali del territorio", ha invece sottolineato l’assessore Rassu mentre per l’assessore dell’agricoltura Oscar Cherchi quello messo in campo è "Un pratico esempio di collaborazione sinergica fra assessorati nell´ottica di un obbiettivo comune di sviluppo del patrimonio agricolo regionale e della sua filiera". Il provvedimento assunto dalla Giunta prevede inoltre che le attività dovranno essere svolte senza scopo di lucro, o con eventuale richiesta di compartecipazione per i costi effettivamente sostenuti, e con finalità sociali, e dovrà essere garantita l’imparzialità per l´accesso alle varie iniziative.Per realizzare il progetto proposto, infine, la Coldiretti di Cagliari potrà utilizzare l’area assegnata in concessione direttamente o mediante il coinvolgimento di imprese agricole a essa associate che, con specifico riguardo alla parte di progetto relativa all’istituzione di un mercato e della Bottega "Campagna Amica", siano interessate a realizzare all´interno dell’area iniziative di promozione e vendita dei prodotti agricoli provenienti dalle rispettive aziende, in attuazione dell’iniziativa di valenza sociale, promossa dalla Coldiretti Nazionale "Una filiera agricola tutta italiana". L´intervento della Giunta si inserisce in un più ampio quadro di valorizzazione di Monte Urpinu e per questo l’assessorato degli Enti locali sta provvedendo a individuare nuove vie di riqualificazione e sviluppo dell’intera area a due passi dal parco di Molentargius.  
   
   
TERRA FUTURA, TUTTI GLI APPUNTAMENTI PROMOSSI DALLA REGIONE TOSCANA  
 
Firenze – Meno due giorni all’apertura della X edizione di Terra Futura, mostra convegno internazionale sulle buone pratiche di vita, di governo e d’impresa per un futuro equo e sostenibile. L’appuntamento è dal 17 al 19 maggio alla Fortezza da Basso, a Firenze. L’evento è promosso da Fondazione culturale Responsabilità etica per il sistema Banca Etica, Regione Toscana e Adescoop-agenzia dell’economia sociale, insieme ai partner Acli, Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete e Legambiente. Tante le iniziative proposte dalla Regione che, come nelle altre edizioni, avrà un proprio stand nel Padiglione Spadolini. Di seguito gli appuntamenti da segnalare. Venerdì 17 maggio - dalle ore 9.30 il seminario ‘Il carcere al tempo della crisi: il caso della Toscana’. Organizzato da Regione e Fondazione Michelucci, con l’intervento, tra gli altri, dell’assessore al welfare Salvatore Allocca, del provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria toscana Carmelo Cantone, del garante regionale dei diritti dei detenuti Alessandro Margara e di quello di Firenze Franco Corleone. - alle 12.30, sempre l’assessore Allocca, insieme a Saveria Ricci dell’Avvocatura regionale per i diritti Lgbt – Rete Lenford e ad alcuni rappresentanti di associazioni Lgbti, terrà una conferenza stampa per ricordare l’impegno della Regione alla vigilia della Giornata Internazionale contro l’omofobia. - alle 13.45, dopo il workshop Gift (Geographical Information on the Flora of Tuscany) a cura di Regione, Università degli Studi di Siena e di Firenze e Terradata Environmetrics, altro seminario su ‘L’europa e l’ambiente: risultati e nuovi obiettivi della programmazione dei fondi strutturali in Toscana’. Con gli assessori all’ambiente e all’energia Annarita Bramerini e quello al lavoro e alle attività produttive Gianfranco Simoncini. - alle 16.30 convegno su ‘Politiche di contrasto al consumo di suolo’, con le conclusioni affidate all’assessore all’urbanistica, pianificazione territoriale e paesaggio Anna Marson. Nello stesso giorno, due appuntamenti dedicati ai giovani: - alle 10.00 in sala della Basilica, convegno ‘Il mare fuori: rotta verso l’autonomia’. Giornata conclusiva del percorso sperimentale Giovanisì Lab/scuola a cui parteciperanno la vicepresidente Stella Targetti, il responsabile dell’Ufficio Giovanisì Carlo Andorlini, il gruppo di lavoro della sperimentazione (composto dallo staff di Giovanisì e da quello di Accademia Europea di Firenze) e i 200 giovani degli undici istituti superiori toscani che hanno aderito al progetto. Nell’occasione sarà presentata la seconda pubblicazione della collana “I libri di Giovanisì” dal titolo “Il mare fuori: rotta verso l’autonomia”, nata proprio dal percorso di sperimentazione Giovanisì/lab Scuola. - alle 17.00 al Teatrino Lorenese seminario dal titolo ‘Le voci giovanili dell’antimafia sociale e della legalità’. I ragazzi raccontano le loro esperienze. Tra i tanti ospiti anche il presidente Enrico Rossi e l’assessore Salvatore Allocca. Sabato 18 maggio - alle 10.00, sempre allo stand della Regione, workshop su ‘La gestione ecologica delle abitazioni e dei condomini di eco courts: fare rete tra cittadini, enti locali e cooperative’ (interviene l’assessore Salvatore Allocca). - alle 12.15 la presentazione di un volume ‘Alpi Apuane – Ferrovie e sentieri, 17 itinerari da scoprire tra storia e natura’, - alle 14.30 seminario su ‘edilizia pubblica e certificazione ambientale, nuovi obiettivi per un’alternativa sostenibile’, e - alle 16.30 il convegno ‘Stalattiti e stalagmiti del sistema carsico del monte Corchia’, con la presentazione del video “Le vene dei Monti” e della Carta dei Fenomeni Carsici delle Alpi Apuane, a cura di Regione e Federazione Speleologica Italiana.  
   
   
IMPERIAL PRESENTA LA NATURAL SILK COLLECTION, L A NUOVA CAPSULE IN SETA DEDICATA AD UNA DONNA CONTEMPORANEA ED ELEGANTE  
 
In occasione dell’Estate, Imperial rinnova il women´s wear con la capsule di abiti in seta "Natural Silk Collection". Dopo ave portato il fast fashion “made in italy” nel comparto bambino, Imperial introduce per la prima volta nel pronto moda una capsule collection in seta per una donna che vuole essere femminile e moderna. Una collezione completamente ideata e realizzata in Italia che utilizza la seta, da sempre considerata tessuto d’elezione per occasioni speciali, per creare un’eleganza quotidiana fatta di forme morbide ed avvolgenti Abiti leggerissimi in fibre naturali con dettagli in pizzo trasparente e dalle linee femminili si ispirano ai colori caldi e brillanti dell’estate. Asimmetrico o lungo nel fuxia, scollato e stretto in vita nel colore del corallo, più fluido e senza maniche in acqua marina oppure allacciato e più rigoroso nel blu oltremare, i capi della nuova collezione sono il perfetto esempio di uno stile senza tempo. Dichiara a tal proposito Adriano Aere, Presidente di Imperial “ Entrare sul mercato con la nuova linea Imperial Natural Silk Collection è per noi un passo molto importante in un’ottica di crescita ed affermazione del nostro marchio. Siamo un’azienda che punta all’innovazione e che ha fatto del fast fashion il suo punto di forza. Lavorare con il pronto moda non vuol dire necessariamente dare vita ad un prodotto di media qualità ma, come al contrario abbiamo dimostrato, significa realizzare capi Made in Italy con un rapporto qualità prezzo assolutamente eccellente. L’ampliamento della gamma legato al nostro brand di punta ci consentirà così’ di guadagnare quote di mercato e conquistare una nuova fascia di consumatori” La collezione Imperial "Natural Silk Collection". Sarà distribuita in tutti i negozi monomarca a partire da Sabato 18 Maggio in edizione limitata. Imperial Fashion, fondata nel 1976 da Adriano Aere ed Emilia Giberti, rappresenta oggi una delle aziende di riferimento del Fast Fashion in Italia. All’azienda Imperial fanno oggi capo due marchi, Imperial e Please che convivono nei multimarca del gruppo ma si avvalgono per il resto di staff creativi e distribuzione indipendenti. Con un fatturato 2012 di 119 milioni di euro, in crescita del 15% sull’esercizio precedente, oggi Imperial esporta circa il 50% degli oltre 5 milioni di capi prodotti in un anno fra Europa, Asia e America  
   
   
L’ECONOMIA DELLA PESCA NEL QUADRO DELLA NUOVA POLITICA EUROPEA, CONVEGNO A CIVITANOVA MARCHE.  
 
Giovedì 16 maggio alle 16.30 presso la Sala del Consiglio a Civitanova Marche, si terrà l’incontro “L’economia della Pesca nel quadro della nuova politica europea Pcp – Feamp”. Interverranno il sindaco Claudio Corvatta, l’assessore alla Pesca della Regione Marche, Sara Giannini, il vice presidente della Commissione Pesca del Parlamento europeo, onorevole Guido Milana, il deputato Luciano Agostini, Pietro Gasparri dirigente presso la direzione Pesca del Ministero per le Politiche Agricole e della Pesca, Giampaolo Bonfiglio, portavoce del Coordinamento Pesca Alleanza cooperative italiane, il professor Corrado Piccinetti, direttore del Laboratorio biologia marina di Fano, Alessandro Lucchetti, ricercatore Cnr Ismar, rappresentanti regionali delle associazioni di categoria. Il convegno sarà occasione per fare il punto, con autorevoli rappresentanti e operatori del settore, sull’evoluzione della politica europea per la Pesca alla vigilia del nuovo periodo di programmazione.  
   
   
SISTEMA AGRICOLO VENETO E REGIONE AVVIANO LA COSTRUZIONE DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014 - 2020  
 
Legnaro (Padova) - Il sistema agricolo del Veneto prepara il Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020, lo strumento strategico che orienterà la destinazione dei finanziamenti europei della prossima programmazione comunitaria, sulla base delle scelte decise dalle diverse articolazioni del primario: istituzioni, imprese, organizzazioni, associazioni di prodotti, cooperazione, filiere e così via. “E’ una partita importante e delicata, perché sarà probabilmente l’ultima occasione di sostegno economico consistente per accrescere la concorrenzialità delle produzioni e delle imprese agricole della nostra Regione”, ha esordito questo pomeriggio l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato, aprendo alla Corte Benedettina di Legnaro, in provincia di Padova, il primo di una serie di confronti di partenariato finalizzati a mettere a punto il prossimo Prs. Ai lavori, avviati da relazioni tecniche sullo stato della programmazione europea e sugli orientamenti sui quali si sta chiudendo la discussione a Bruxelles, sono intervenuti i rappresentanti dei soggetti istituzionali, economici, sociali e ambientali coinvolti nel primario. “Il Veneto non vuole farsi sorprendere dagli eventi e dalle scelte europee – ha detto Manzato – ed è da circa un triennio che si sta preparando a questo appuntamento, con l’obiettivo di migliorare e ottimizzare i buoni risultati ottenuti nei precedenti due periodi di programmazione”. La preparazione ha preso il via con la Conferenza regionale dell’agricoltura e dello sviluppo rurale, realizzata tra il settembre del 2010 e il febbraio 2011 attraverso 6 seminari, 5 laboratori tematici, un summit conclusivo e una consultazione on line aperta non solo agli operatori del settore ma anche a tutti i cittadini. Con questo metodo è stata prodotta l’agenda delle priorità strategiche regionali. Su questa base sono stati attivati il Forum Pac 2020, che ha approfondito i temi “Pagamenti diretti”, “Ocm” e “Sviluppo Rurale”; il Forum Giovani Pac 2014-2020 attivato un paio di settimane fa e attivo all’interno del portale regionale per l’agricoltura www.Piave.veneto.it; Rete Sr2020, strumento di informazione, comunicazione, coordinamento e condivisione nell’ambito delle strutture dell’area del primario della Giunta regionale direttamente interessate; attività e indagini preliminari per le valutazioni e la definizione dei nuovi strumenti e documenti di programmazione. “Ora è la volta del partenariato Feasr/fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale – ha concluso Manzato – la cui consultazione proseguirà, dopo il vertice informativo generale di oggi, con incontri per presentare i risultati dell’analisi per priorità e stimolare la partecipazione alla consultazione; mediante consultazione on line che proseguirà fino al mese di luglio; con riunioni dedicate agli interventi del Psr; infine con un seminario conclusivo sulla bozza pressoché definitiva del Programma di Sviluppo Rurale, successiva alla sua adozione in Consiglio regionale e prima della sua approvazione definitiva, prevista entro l’anno corrente così da avviare da subito gli interventi che ci servono”.  
   
   
TAVOLO EXPO 2015, IL PRESIDENTE COTA: LA REGIONE PRESENTERA´ UNA PROPOSTA CONCRETA PER ATTIRARE I VISITATORI IN PIEMONTE  
 
Torino - «Il Piemonte sfrutterà le potenzialità offerte dall’evento internazionale dell’Expo 2015 di Milano, presentando presto una serie di allettanti e concrete proposte per attirare il maggior numero di turisti nella nostra regione»: così il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, ha introdotto il 10 maggio il Tavolo sull’Expo, che coinvolge i rappresentanti delle otto Province piemontesi, della Città di Torino, oltre a Camera di Commercio, Unioncamere, Ceip (Centro estero per l’internazionalizzazione) e Fondazioni Crt e San Paolo. All’incontro sono intervenuti gli assessori regionali alla Cultura, Michele Coppola, ed al Turismo, Alberto Cirio. Si prevede che Expo 2015 attiri 20 milioni di turisti, di cui 3,5 milioni dall’Europa; 2,5 milioni da altri continenti ed i rimanenti 14 milioni da tutta Italia. «L’obiettivo è di far arrivare 3 milioni di questi turisti in Piemonte – ha affermato l’assessore Cirio -. Tenendo conto di una spesa media di 150 euro al giorno, per il nostro sistema economico la ricaduta sarebbe di ben 450 milioni di euro». La Regione Piemonte intende elaborare una Carta dei Servizi del turista Expo che scelga di visitare le nostre bellezze culturali ed artistiche o percorrere gli itinerari religiosi ed enogastronomiche delle terre piemontesi. «Al massimo tra venti giorni il Tavolo Expo 2015 verrà riconvocato – ha annunciato il presidente Cota – per definire la nostra proposta». Il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, ha sottolineato la «grande opportunità dell’Expo, evento che è dell’Italia intera. A livello internazionale si sta creando una rete di ristoranti di qualità. Sono già 1500 in 157 Paesi ed il Piemonte potrà spiccare con le sue proposte enogastronomica di elevato livello, tenuto conto che l’Expo avrà come tema l’alimentazione». L’assessore alla Cultura della Città di Torino, Maurizio Braccialarghe, ha ricordato che «nel 2015 Torino sarà teatro di importanti eventi: Capitale Europea dello Sport; sede della Convention mondiale delle Camere di Commercio, riapertura del rinnovato Museo Egizio, oltre a possibili ipotesi di ostensione della Santa Sindone e visita del Santo Padre. Sempre nel 2015 cade il bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco. Stiamo esaminando la possibilità di istituire un biglietto unico per i sistemi museali lombardi e piemontesi, da legare al ticket di ingresso dell’Expo». Disponibilità ad un lavoro comune ed integrato, per presentare le eccellenze di tutti i territori, sono state espresse dai rappresentanti delle Province, concordi nell’utilità di promuovere insieme le proposte turistiche per l’Expo 2015, sotto la “regia” della Regione.  
   
   
TOSCANA, TUTELA DELL’AGROBIODIVERSITÀ: UN’OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE AGRICOLE  
 
 Firenze – “Un importante confronto le altre regioni italiane lavorando in anticipo sui punti focali della nuova programmazione 2014-2020 in modo da mettere a punto le proposte di regolamento ed essere operativi quanto prima. Tema centrale su cui puntare quello della tutela dell’agrobiodiversità, un filone su cui la Toscana ha fatto da apriprista approvando per prima in Italia, nel 1997, una legge specifica per tutelare e valorizzare il germoplasma autoctono vegetale e animale”. Lo ha affermato il 14 maggio l’assessore regionale a agricoltura e foreste Gianni Salvadori intervenendo al seminario su “La tutela della biodiversità e i nuovi Psr (Programma di sviluppo rurale) regionali” che si è svolto ad Alberese, nel Granaio Lorenese di Spergolaia. Sono intervenute 11 Regioni e rappresentanti del Ministero delle politiche agricole, oltre a operatori del settore, per scambiarsi opinioni su punti di forza e debolezza della programmazione precedente e impostare al meglio quella relativa al prossimo settennato. L’assessore Salvadori ha sottolineato come la legge attualmente in vigore (64/04) individui molto bene le varietà vegetali e specifichi altrettanto bene dove queste varietà si trovano e vengono conservate. “Grazie a questo lavoro è stato possibile attivare e sostenere, attraverso il Psr, 114 ‘coltivatori custodi’ che conservano circa 200 delle 536 varietà locali a rischio di estinzione di specie toscane sia frutticole (meli, peschi, ciliegi, e altri) che erbacee (come aglio, patate, cipolle, fagioli) che hanno destato più interesse nei territori da parte degli agricoltori. Vengono inoltre sostenute 10 banche del germoplasma che conservano circa il 90% delle varietà locali individuate”. In questo ambito l’ente Terre regionali toscane, che tra i vari compiti ha anche la conservazione delle biodiversità e la valorizzazione delle risorse genetiche autoctone, “potrà – ha proseguito l’assessore – dare prospettive a un necessario ricambio generazionale in agricoltura (un settore dove l’età media è di 63-65) con la costituzione della ‘banca della terra’. Questa metterà a disposizione soprattutto dei giovani, che hanno difficoltà di accedere alla disponibilità di terreni, delle terre su cui puntare alle produzioni agricole, con particolare attenzione all’agrobiodiversità. “La tutela di tale patrimonio di vecchie varietà toscane – ha concluso Salvadori – oltre ad essere appetito dagli agricoltori per la vendita diretta nelle proprie aziende o nei mercatini locali o altre forme di filiera corta, è anche ricercato dall’imprenditoria agricola interessata a valorizzare prodotti legati al territorio. In ogni caso rappresenta una opportunità anche per la ricerca, sia per individuare specifici valori nutrizionali che le vecchie varietà possono avere rispetto a quelle attualmente coltivate a larga scala, che per adeguare le produzioni vegetali ai cambiamenti climatici che stanno interessando anche la nostra regione”.  
   
   
EMILIA ROMAGNA: PATATE, RINNOVATO IL CONTRATTO QUADRO 2013-2015. PIÙ QUALITÀ PER I CONSUMATORI E PIÙ FORZA ALL´INTERA FILIERA. LA STRADA MAESTRA PER DARE PIÙ COMPETITIVITÀ ALLA NOSTRA AGRICOLTURA.  
 
 Bologna - E’ una voce importante dell’agricoltura emiliano-romagnola, con un valore di oltre 40 milioni di euro, una superficie interessata che supera i 5 mila ettari ed alcune eccellenze come la Patata di Bologna Dop. Per sostenere e qualificare ulteriormente questo importante comparto, le organizzazioni dei produttori Appe e Assopa, le principali cooperative del settore, i commercianti, Fruitimprese, Ascom, con la partecipazione del Centro documentazione per la Patata, hanno firmato oggi a Bologna alla presenza dell’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni il rinnovo del Contratto quadro per la patata da consumo fresco 2013-2015” . Due gli obiettivi di fondo: fornire ai consumatori un prodotto di sicura qualità e ai diversi soggetti della filiera un’equa e trasparente remunerazione. “E’ un accordo significativo che, anche grazie ad alcune importanti novità, permette di contrastare la volatilità dei prezzi, ottimizzare l’offerta sui mercati e fornire adeguate garanzie ai consumatori – commenta l’assessore Rabboni – Ancora una volta la conferma che gli accordi di filiera e la possibilità di programmare produzione e commercializzazione sono la strada maestra per dare più competitività alla nostra agricoltura”. Viene confermato il rispetto del disciplinare di Produzione Integrata, dunque con minimo impiego di sostanze chimiche, come standard per tutta la produzione contrattualizzata, al quale si aggiungono i disciplinari di Selenella e della Patata di Bologna Dop. Per elevare ulteriormente la qualità del prodotto viene costituito un Comitato Tecnico Agronomico che lavorerà in sinergia con il Servizio Fitosanitario della Regione e con il Centro Ricerche Produzioni Vegetali di Cesena. Tra le novità sul fronte contrattuale: dal prossimo anno, il singolo agricoltore potrà avvalersi del prezzo fisso garantito su una percentuale fino al 30% della produzione.  
   
   
SANITÀ ANIMALE: REGIONE SARDEGNA, MOVIMENTAZIONE BOVINI OPERATIVA IN DIVERSE REGIONI; LINGUA BLU: ALTRI VACCINI IN ARRIVO  
 
Novità dalla Regione sullo sblocco della movimentazione dei bovini dalla Sardegna alla Penisola. Come annunciato le scorse settimane dall´assessorato regionale della Sanità, la movimentazione è stata concordata ed è già operativa con il Veneto (la regione che accoglie più capi di tutte), il Lazio, la Lombardia, l´Umbria e la Puglia. Inoltre, per stipulare intese anche con la Toscana e l´Emilia-romagna, oggi l’assessore Simona De Francisci ha nuovamente sollecitato, con una lettera, gli assessori competenti delle due Regioni. Gli accordi sono basati sull’esecuzione dei controlli di laboratorio Pcr (proteina c reattiva) sugli animali da movimentare oppure sull´utilizzo del vaccino spento bivalente per i sierotipi 1 e 8 della Lingua blu. Il vaccino, ricorda l´assessorato, è stato già ripartito alle Asl e prossimamente sarà consegnato un nuovo lotto dalla ditta fornitrice.  
   
   
TORINO, PATRIMONIO TARTUFIGENO - NOMINATI I COMPONENTI DELLA CONSULTA PER LA VALORIZZAZIONE LA PRIMA CONVOCAZIONE MERCOLEDÌ 15 MAGGIO A VEZZA D’ALBA  
 
La Giunta Regionale ha nominato i componenti della Consulta per la valorizzazione del patrimonio tartufigeno piemontese. Si tratta di: Bruno Barosio per la Provincia di Alessandria, Paolo Guercio per la Provincia di Asti, Paolo Balocco per la Provincia di Cuneo, Gianfranco Righero per la Provincia di Torino, Agostino Aprile e Pierantonio Botto per l’Unione delle associazioni dei “trifulau” piemontesi, Mauro Carbone per il Centro nazionale studi tartufo, Antonietta Mello per il Cnr – Istituto Protezione delle Piante, Giovanni Marco Girò per le Organizzazioni agricole e Vincenzo Coccolo per la Regione Piemonte. La Consulta si riunirà per la sua prima convocazione mercoledì 15 maggio alle ore 10, presso il Salone Manifestazioni di Vezza d’Alba, in Piazza S. Bernardo. “Abbiamo creato una sorta di agenzia regionale del tartufo, ma a costo zero - spiega Alberto Cirio, assessore regionale al Turismo e alla Tartuficoltura - Il compito principale della Consulta sarà quello di elaborare un Piano di attività per la promozione e la tutela dei tartufi, che verrà finanziato attraverso le risorse derivanti dai tesserini, che la Regione ha sottratto dal grande calderone del proprio bilancio facendo in modo di vincolarli alla valorizzazione del patrimonio tartufigeno. Oltre 500mila euro che ogni anno 4mila trifolao versano, richiedendo e rinnovando i propri tesserini, e che, sulla base del Piano elaborato dalla Consulta, l’Ipla, in collaborazione con il Centro nazionale studi tartufo, investirà in promozione, restituendo ai diretti interessati la possibilità di destinare i propri fondi e, soprattutto, garantendo risorse certe a un settore fondamentale per l’economia turistica del Piemonte”.  
   
   
AL VIA BIRRÒFORUM, LO SPAZIO DEL GUSTO DEDICATO ALLA BIRRA  
 
Da giovedì 27 a domenica 30 Giugno, a Roma, 4 giorni dedicati al mondo della birra in un appuntamento che riunisce esperti e appassionati ai più importanti produttori nazionali e internazionali. Per il decennale Vinòforum, la grande manifestazione capace di riunire le migliori aziende vitivinicole italiane e internazionali, “lancia la volata” a Birròforum, il nuovissimo evento interamente dedicato al variegato mondo delle birre che vedrà la partecipazione di oltre 60 birrifici artigianali. Birròforum avrà luogo dal 27 giugno al 30 giugno, nel cuore di Roma su Lungotevere Maresciallo Diaz (Farnesina), in uno spazio espositivo di 10.000mq en plen air, che ospiterà i più importanti operatori e opinion leader del settore, oltre che degustatori appassionati e neofiti. La manifestazione nasce con l’importante collaborazione di Assobirra, l’Associazione che rappresenta il settore della birra e del malto e riunisce grandi industrie, aziende storiche e micro birrifici artigianali. All’interno del Villaggio Birròforum il visitatore, munito di bicchiere, potrà intraprendere un percorso degustativo attraverso l’affascinante mondo della birra, con la possibilità di degustare le etichette presenti e, qualora lo volesse, acquistare i prodotti direttamente in loco, conoscerne i processi di fabbricazione e le note tecniche. I più appassionati potranno scegliere di partecipare su prenotazione agli eventi guidati: è infatti in programma un nutrito calendario di degustazioni dove esperti del settore guideranno gli ospiti alla più alta conoscenza delle birre selezionate tra le realtà più importanti del panorama italiano ed internazionale. Un´area dedicata agli abbinamenti birra-cibo ospiterà inoltre una serie di appuntamenti con noti protagonisti della cucina italiana che si esibiranno dal vivo presentando ricette e piatti pensati e realizzati su misura in abbinamento alle birre presenti. Gli spazi dedicati allo street food completeranno l’offerta gastronomica di Birròforum, garantendo ai visitatori la possibilità di scegliere tra i più svariati menu in abbinamento alle birre degustate. “Birròforum – commenta Emiliano De Venuti, produttore e regista della manifestazione - nasce dalla volontà di rispondere alla domanda di un pubblico sempre più esigente, attento alle novità del settore e che mostra sempre più interesse verso un prodotto che negli ultimi anni si conferma in continua crescita. In quest’ottica, Vinòforum conferma il suo ruolo nel promuovere l’enogastronomia a 360 gradi favorendone la divulgazione in un sistema volto a sostenere l’interazione tra i principali attori del settore”. Colpo D’occhio Su Birròforum Organizzazione: Vinòforum Eventi srl; biglietto: 12 euro (il biglietto include un carnet di n°6 degustazioni di 0,10cl cad valide per l’intero Villaggio ad esclusione delle aree ad accesso riservato e delle aree gastronomiche a pagamento. Oltre alle 6 degustazioni, i visitatori potranno acquistare altre degustazioni direttamente dalle aziende espositrici (0,10cl ad 1euro e 0,20cl a 2euro) orari: giovedì e domenica dalle 19.00 alle 24.00; venerdì e sabato dalle 19.00 all’ 01.00. Info espositori: info@birroforum.It; web: www.Birroforum.it  
   
   
CONVEGNO MONDIALE DEL POMODORO 2014 ALL’ITALIA: POMÌ È MAIN SPONSOR  
 
4,5 milioni di tonnellate di pomodoro trasformato nell’ultimo anno, di cui 2,5 prodotti dalle industrie del Distretto del Pomodoro del Nord Italia. Con questi numeri l’Italia si prepara ad accogliere il World Processing Tomato Congress (Wptc) che si terrà dall’8-11 giugno 2014 sul Lago di Garda e proseguirà fino al 13 in un post congress tour a Parma, nel cuore della food valley italiana. L’evento, annunciato dal Distretto del Pomodoro del Nord Italia il 22 aprile scorso, sarà seguito dal punto di vista logistico dall’autorevole expertise dell’ente Fiere di Parma e conterà su un main sponsor di prestigio che con il suo claim ha fatto il giro del mondo come simbolo della vera passata italiana: Pomì. Il marchio del Consorzio Casalasco del Pomodoro è in perfetta sinergia, per mission e vision aziendali, con il fil rouge che avvolge tutte le tematiche che saranno affrontate durante il Congresso: “Dalla terra alla tavola: un impegno comune per il futuro dei prodotti trasformati a base pomodoro”. Da sempre l’obiettivo primario di Pomì è, infatti, quello di garantire qualità e servizio nel rispetto e nella valorizzazione piena del territorio, dell’ambiente e delle persone (intese come lavoratori e consumatori finali) attraverso tecnologie e piani di business innovativi e contemporanei. “Sostenere questo appuntamento internazionale è per noi una scelta spontanea – commenta Costantino Vaia, direttore generale de Consorzio casalasco del Pomodoro – vorrei dire obbligata, nel senso più nobile del termine. Siamo parte attiva e altamente incidente all’interno della filiera del pomodoro del Nord Italia e vogliamo essere i promotori di un continuo e costante potenziamento di questo mercato che è parte fondamentale del patrimonio naturale, economico e culinario italiano. Perché ciò avvenga è fondamentale creare occasioni di incontro e confronto fra le diverse realtà che operano nel settore. Da questo punto di vista, il Congresso mondiale del Pomodoro, come già dissi a Pechino lo scorso anno, rappresenta un appuntamento imperdibile per riflettere e trovare le migliori soluzioni strategiche per il futuro”. Proprio di futuro parleranno gli illustri relatori che prenderanno parte ai meeting del Wptc: dalle previsioni su produzione e consumi nelle diverse aree del mondo, alla discussione sulla sostenibilità e la produttività della coltura del pomodoro da industria alla fabbrica del futuro. Per la prima volta, inoltre, il Retail sarà parte attiva del Congresso e fornirà il proprio punto di vista anche sulle nuove tendenze di consumo. Lo anticipa Fiere di Parma, segreteria organizzativa del Congresso, che nei prossimi mesi annuncerà il programma definitivo del Wptc, al quale sta lavorando il Comitato Scientifico dell’evento costituito da esperti internazionali del settore appartenenti ad Amitom e Wolrd processing Tomato Council  
   
   
APPUNTAMENTI GOLOSI A TASTE OF MILANO DAL 30 MAGGIO AL 2 GIUGNO: SCHÄR E DS – GLUTEN FREE SPONSOR DELLA QUARTA EDIZIONE DI TASTE OF MILANO CON UN RISTORANTE, SHOWCOOKING E PUNTO INFORMATIVO, TUTTO ALL’INSEGNA DEL “SENZA GLUTINE”.  
 
Essere celiaco o sensibile al glutine non deve significare rinunciare ad un’alimentazione gustosa, né alla varietà e alla gioia della tavola. Una ricetta buona e golosa non deve necessariamente contenere glutine… Bastano alcuni accorgimenti, un tocco di fantasia e gli ingredienti giusti per realizzare piatti gustosi da condividere anche con chi non è celiaco. Questi i messaggi che Schär e Ds – gluten free, brand del Gruppo Dr. Schär, azienda altoatesina leader in Europa, che da oltre 30 anni offre esperienza e qualità nella produzione di alimenti gluten free, vogliono far emergere affiancando Taste of Milano nell’edizione 2013. Diversi i momenti gourmet “senza glutine” promossi dal brand Schär: un ristorante, dove il giovane ma talentuoso chef Lorenzo Santi - “La maniera di Carlo” di Milano - e la sua brigata, scateneranno la loro creatività per preparare piatti gustosi, delicati, provocatori, appetitosi, con i prodotti Schär. Un menu completo di tre fantasiose portate in versione “Taste”, al prezzo di € 5 circa, dove protagonista sarà il senza glutine: Cannoncino croccante ripieno di insalata russa al lime, tartare di rapa rossa, riduzione al Campari; Gnocchetto sardo con alici, ´nduja di Spilinga, pane profumato e frutta secca; Omaggio a Milano: Crema di riso basmati allo zafferano, ragout di vitello, crostini con gremolada. Ma anche showcooking, organizzati all’interno del Teatro degli Chef, dove verranno create in diretta dallo Chef Lorenzo Santi ricette genuine e raffinate preparate con la Pasta sfoglia e la Pasta Schär… venerdì 31 maggio, dalle ore 20.20 sarà la volta della sofisticata Lasagnetta di calamaretti marinati e tagliatelle di zucchine, mentre sabato 1 giugno dalle 21.10 si potrà assistere alla presentazione dello Gnocchetto sardo con alici, ´nduja di Spilinga, pane profumato e frutta secca. Gli showcooking saranno accompagnati da degustazioni guidate e da utili nozioni sulla cucina senza glutine, fornite da una nutrizionista. Ds – gluten free sarà invece presente nell’area espositiva con un proprio stand, per fornire informazioni su Celiachia e Sensibilità al Glutine e per presentare l’ampia gamma di prodotti secchi e surgelati. Sarà anche l’occasione per promuovere l’iniziativa “L’esperto Risponde” al via dal 10 al 12 giugno che rientra tra le attività previste nella seconda settimana di informazione su glutine, sensibilità al glutine e celiachia, dove compilando un semplice form su www.Megliosenzaglutine.it, sarà possibile prenotare un consulto telefonico gratuito con esperti gastroenterologi e nutrizionisti  
   
   
FRUTTA&VERDURA DA SCOPRIRE, GUSTARE E SCEGLIERE DA OGGI ANCHE SUL WEB! ONLINE IL SITO DEDICATO ALLA CAMPAGNA DI ALIMOS IN ITALIA E INTERFEL IN FRANCIA CON IL SOSTEGNO DELL’UNIONE EUROPEA E DEL MIPAAF  
 
E’ online www.Frutti-veggi.eu, il sito di Frutta & Verdura, scoprila, gustala, sceglila la campagna di comunicazione triennale franco – italiana promossa da Interfel, Interprofessione della frutta e della verdura, e Alimos, società che raggruppa le principali organizzazioni di produttori e le cooperative agricole italiane. Il sito comprende tre macro - aree destinate alle diverse fasce d’età interessate dal programma: due in italiano, www.Frutti-veggi-bambini.it per i bambini dai 3 ai 5 anni e www.Frutti-veggi-ragazzi.it per gli adolescenti dai 12 ai 18 anni, una in francese (Errore. Riferimento a collegamento ipertestuale non valido. Alla fascia dai 6 agli 11 anni. L’area Per I Bambini Dai 3 Ai 5 Anni Lo scopo principale del sito per i bambini dai 3 ai 5 anni è quello di fornire un supporto concreto ai genitori, agli insegnanti e ai pediatri tale da invogliare i bimbi al consumo abituale di frutta e verdura. Per questo motivo all’interno di www.Frutti-veggi-bambini.it è possibile scaricare e stampare disegni a tema da colorare, ma anche quiz che permettono di riconoscere le diverse tipologie di frutta e verdura. Senza dimenticare la parte dedicata allo stare insieme in famiglia, all’importanza di fare la spesa in modo ragionato oppure preparare delle ricette adatte ai più piccoli. L’area Per Gli Adolescenti Dai 12 Ai 18 Anni Lo scopo principale del sito dedicato agli adolescenti è quello di spostare l’attenzione dei ragazzi dal consumo dei prodotti junkfood a quello della frutta e verdura. Per questo motivo www.Frutti-veggi-ragazzi.it è organizzato in tre spazi di grande attualità: alimentazione e sport, alimentazione e benessere, alimentazione rapida e salutare. Attraverso la navigazione diretta di queste pagine, i ragazzi possono avvicinarsi ad una alimentazione più gustosa e salutare imparando quali possano rivelarsi i vantaggi di includere la frutta e la verdura nei loro pasti quotidiani oppure quanta energia possano fornire questi alimenti nel corso della giornata. Divertimento, apprendimento ed esperienza sono le tre parole chiave che ricorrono in tutte le attività in programma sia in Italia sia in Francia che, oltre al sito web, prevedono spot radiofonici, kit didattici, la partecipazione a saloni agricoli e alimentari, alcune giornate dedicate ai bambini e ai familiari. Tutte le attività sono adattate ai rispettivi contesti culturali e ai bisogni dei due paesi con l’obiettivo di promuovere la qualità della frutta e della verdura, consolidandone il consumo nelle abitudini alimentari quotidiane in un percorso di scoperta compiuto con la stretta collaborazione di educatori e genitori. Il programma è co - finanziato dall’Unione Europea e, per quanto concerne la parte italiana, dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. A proposito di Alimos Nata nel 1967 Alimos (ex Osservatorio Centrale Agroalimentare) raggruppa le principali organizzazioni di produttori e le cooperative agricole italiane (tra cui Alegra, Apoconerpo, Apofruit Italia, Assomela, Naturitalia, Orogel Fresco) occupandosi da oltre 40 anni di educazione alimentare, tutela dell’ambiente e del territorio. Nel corso degli anni Alimos si è specializzata nell’educazione alimentare per bambini e adolescenti tramite l’ideazione e la realizzazione di progetti e attività per una sana cultura alimentare. Www.alimos.it A proposito d’Interfel Nata nel 1976 Interfel riunisce e rappresenta le imprese di frutta e verdura fresca dalla produzione fino alla distribuzione. E’ riconosciuta come Interprofessione nazionale per la frutta e la verdura fresca dall’ente pubblico che delega l´autorità per sviluppare accordi interprofessionali giuridicamente vincolanti. Interfel è riconosciuta, nell’Omc, dall’Ue dal 21 novembre 1996 www.Lesfruitsetlegumesfrais.com  
   
   
ALL’INSEGNA DELL’ECCELLENZA L’EMILIA MIGLIORE VUOLE CONTRASTARE LA CRISI: REGGIO EMILIA PROMUOVE DAL 23 AL 26 MAGGIO IL PARMIGIANO REGGIANO E I SUOI PROTAGONISTI  
 
Le imprese e i prodotti tipici reggiani, in particolare il Parmigiano Reggiano, saranno i protagonisti della manifestazione "In Forma Re" che si terrà a Reggio Emilia dal 23 al 26 maggio. Coinvolgendo tutta la filiera di produzione e trasformazione dei prodotti locali, l’intera provincia reggiana mostrerà le proprie eccellenze al grande pubblico, a operatori del settore, investitori, turisti e giornalisti di diversi Paesi. Con questa manifestazione, Reggio Emilia vuole esaltare la capacità di "fare squadra", trasformando il successo delle singole imprese nel successo di un intero territorio, più unito, più consapevole, capace di organizzarsi per raccontarsi ai mercati, creando nuove opportunità di visibilità e di commercializzazione. "In Forma Re" è un esempio concreto di applicazione della strategia che porterà a Reggio Emilia quattro giorni di visite professionali e turistiche, incontri con operatori italiani e internazionali, esperti di internazionalizzazione e incubatori per le nuove imprese, spettacoli centrati sulle eccellenze del territorio e occasioni di presentazione e di vendita di prodotti tipici della Food Valley italiana. La quattro giorni emiliana prenderà il via con atto simbolico di grande effetto: una maratona di due grandi campioni dello sport, il maratoneta Stefano Baldini e lo sciatore Giuliano Razzoli, che giungeranno fino all’arcispedale Santa Maria Nuova. Qui i due ori olimpici di Atene 2004 e Vancouver 2010 consegneranno all’associazione Ascmad-prora, per conto della Provincia di Reggio Emilia, un assegno di 10 mila euro che contribuirà all´acquisto di un acceleratore lineare, una nuova e tecnologicamente avanzata apparecchiatura per il trattamento dei tumori. Sonia Masini, Presidente della Provincia di Reggio Emilia, che ha fortemente voluto l’iniziativa, ha dichiarato: “La terra reggiana è conosciuta per la bellezza dei suoi luoghi, per l´accoglienza e il buon vivere, per qualità dei prodotti e per l´eccellenza delle sue imprese. Caratteristiche che hanno bisogno di essere ´organizzate´, messe a sistema e presentate unitariamente all´esterno per promuovere al meglio questa terra. Molto di ciò in cui è identificabile Reggio Emilia è riconducibile all´essenza dell´Emilia, alla percezione positiva che di essa ha il mondo. Meglio sarebbe perciò promuovere l´Emilia come brand unitario e ciascuna sua parte come elemento di arricchimento di un insieme di grande valore. Questa iniziativa può essere un buon inizio. Vogliamo unire tutte le forze più attive e propositive per creare nuova occupazione, attrarre investimenti e drenare nuove risorse verso imprese e persone, diversificando l´economia e facendo perno sulle eccellenze esistenti, che in Italia sono forti, ma vanno meglio organizzate e proposte. Reggio Emilia sta rispondendo in modo straordinario al nostro appello a fare squadra per migliorare non solo le prestazioni delle singole imprese, ma dell´intero sistema provinciale. Numerosi espositori, le migliori produzioni ed esperienze nei settori dell´educazione, della salute, dello sport testimonieranno in un evento unico la qualità che sappiamo mettere in campo. Stiamo reagendo alla crisi economica, guardiamo avanti con coraggio e sappiamo di poter offrire ancora molto al nostro territorio e al nostro Paese a cui chiediamo di imparare a fare sistema in modo più organico e continuo, di prendere ad esempio questa bella parte dell´Emilia”. Graziano Salsi, Presidente della sezione di Reggio Emilia del Consorzio del Parmigiano Reggiano, ha dichiarato: “Consideriamo il progetto di promozione del territorio della Provincia di Reggio Emilia, uno strumento utile all’insieme delle attività economiche, sociali e culturali ai fini della crescita dello sviluppo e della visibilità esterna. Siamo onorati, e per questo ringraziamo la presidente Sonia Masini, che il Parmigiano Reggiano sia stato preso a riferimento e ad esempio per significare la capacità di Reggio Emilia di esprimere tradizione, qualità, innovazione sul territorio e nel mondo”. L’evento clou di "In Forma Re" è rappresentato dalla serata di show-cooking prevista per venerdì 24 maggio (ore 19,30) sul palcoscenico del Teatro municipale “Romolo Valli” di Reggio Emilia: quattro chef stellati - Bruno Barbieri, Gianni D´amato, Gennaro Esposito e Mauro Uliassi - saranno gli Chef all´Opera. Protagonista dell´evento sarà il Parmigiano Reggiano, il formaggio italiano più noto al mondo, da sempre impiegato nell´alta ristorazione e ingrediente di una serie illimitata di ricette. E saranno proprio i grandi chef, provenienti da diverse località italiane, a raccontare e descrivere il loro rapporto particolare con il Parmigiano Reggiano e ad offrire al pubblico ricette e una degustazione finale per tutti. Gianni D´amato, Chef del "Rigoletto" di Reggiolo durante la presentazione, ha dichiarato: “Finalmente "In Forma Re" una manifestazione che ci farà capire quanto sia importante il territorio, perciò tutti uniti per dare il meglio di noi stessi”. Giuliano Razzoli, Medaglia d’Oro Slalom Speciale, durante la presentazione a Milano ha commentato: “Sono felice di partecipare a questo evento molto importante per tutti. Grazie al costante lavoro dei reggiani, nella nostra provincia ci sono preziose realtà, prodotti unici e di qualità. Questi quattro giorni saranno una buona occasione per apprezzare tutto ciò ed essere testimoni nel mondo dell’unicità del nostro territorio”. I quattro giorni della manifestazione si incentreranno su numerosi temi, tra cui: - Esposizione delle eccellenze del territorio con focus sui settori enogastronomico, sanitario, educativo, industriale e di svago; - Workshop divulgativi con esperti che affronteranno temi quali internazionalizzazione, imprese, enogastronomia, educazione e turismo sulla base dei valori del brand di Reggio Emilia; - Business matching per creare concrete opportunità d’impresa e di lavoro facendo incontrare domanda e offerta. Per il programma completo della manifestazione si veda: www.In-formare.org Per la gestione dell’iniziativa si è costituito un Comitato promosso da Consorzio Parmigiano Reggiano, Consorzio dell´Aceto Balsamico, Consorzio del Lambrusco, Società Matilde di Canossa e sostenuto da Provincia, Camera di Commercio, Enti Locali, Associazioni e Privati  
   
   
DA OGGI PREPARARE L’INSALATA DI RISO È ANCORA PIÙ FACILE E VELOCE CON IL CONDIMENTO RISO PIÙ POLLI IN VASCHETTA  
 
Polli, in linea con la filosofia dell’Easy Cooking, presenta Condimento Riso Più in Vaschetta, una confezione innovativa per condire il piatto più semplice e amato dell’estate con verdure sempre fresche e gustose. Da oggi preparare un’insalata di riso è un gioco da ragazzi e il momento della preparazione si trasforma in puro divertimento e creatività Addio alle ore passate a tagliuzzare carote, cetriolini e sedani. Basta a sgocciolature e a verdure unte che coprono il sapore delicato del riso. In linea con la filosofia dell’Easy Cooking, nasce Condimento Riso Più Polli in vaschetta, l’ alleato perfetto per chi ama sbizzarrirsi tra i fornelli con pietanze fantasiose e genuine ma non ha molto tempo da dedicare alla cucina, l’aiuto ideale per creare un’impeccabile insalata di riso in modo singolare e veloce. 100% vegetale, privo di grassi e con pochissime calorie il Condimento Riso Più Polli in vaschetta è un prodotto fresco, istantaneo e permette di condire, a proprio piacere e con velocità, il piatto estivo per eccellenza. Da tenere sempre a portata di mano e pratico da conservare Condimento Riso Più Polli in vaschetta, in fatto di gusto e praticità, stupirà sia la cuoca più zelante ed esperta sia quella alle prime armi. La delicatezza dei suoi ingredienti è pensata per ogni esigenza e occasione e aggiunge un tocco sfizioso ai picnic in campagna, alle gite al mare o semplicemente a un pranzo leggero durante le giornate afose. Praticità, velocità e gusto: sono questi gli elementi che caratterizzano il Condimento Riso Più Polli in vaschetta, in perfetta linea con l’Easy Cooking, la tendenza internazionale che Polli ha portato in Italia e che abbraccia tutta la sua proposta di prodotti, pensata per offrire soluzioni pratiche, creative e genuine in cucina. L’easy Cooking è una vera e propria filosofia che mette al centro un nuovo modo di preparare piatti di qualità in pochi minuti e in maniera divertente. Un modo di pensare che rende possibile una cucina pratica alla portata di tutti, senza dover rinunciare al piacere del gusto e della fantasia. Ed è per questo che Polli ha ideato il Condimento Riso Più in vaschetta, ultimo prodotto di punta della gamma pensato per la bella stagione, l’ideale per creare il piatto più amato dell’estate con il minimo sforzo. Attraverso Condimento Riso Più Polli è, infatti, possibile realizzare un piatto naturale in maniera veloce grazie alla vaschetta leggera, pratica, che non si deve sgocciolare. È un condimento genuino e variegato, pensato per tutti coloro che ricorrono a pasti veloci senza “appesantirsi”. Condimento Riso Più in Vaschetta Polli è disponibile nei migliori supermercati di tutta Italia al prezzo consigliato al pubblico di 1,49 €. L’azienda Polli da oltre 140 anni porta avanti, con immutata passione, gli stessi valori ed è oggi una tra le più importanti aziende del panorama agro-alimentare italiano e internazionale. Da sempre realizza i suoi prodotti unendo tradizione e innovazione all’insegna del gusto e dell’alta qualità. I processi produttivi, infatti, sono seguiti con grande attenzione in tutte le loro fasi, con un monitoraggio costante e con analisi dei prodotti fatte in collaborazione con i più importanti istituti di ricerca nazionali  
   
   
MILANO MATSURI: FESTIVAL DI GASTRONOMIA E CULTURA GIAPPONESE PER LA PRIMA VOLTA A MILANO LA STRAORDINARIA ESPERIENZA DEL MATSURI: LA FESTA TRADIZIONALE GIAPPONESE CHE CELEBRA L’ARMONIA TRA L’UOMO E LA NATURA  
 
Si svolgerà il prossimo 26 maggio la prima edizione di Milano Matsuri l’evento pensato e promosso dall´Associazione Italiana Ristoratori Giapponesi (Airg) con la collaborazione di Organization to Promote Japanese Restaurant Abroad (Jro) per favorire, attraverso la scoperta della cucina giapponese, un continuo scambio culturale tra Italia e Giappone. Il Matsuri è la tradizionale festa popolare giapponese che celebra l’armonia tra uomo, ambiente e folclore attraverso il cibo, il divertimento e la contemplazione della natura. La frenetica Milano pare ospitare, tra città e provincia, almeno tremila cittadini provenienti dal Sol Levante, una piccola comunità poco visibile e molto discreta, che si concentra soprattutto nel quartiere intorno a piazza Bande Nere, zona sud ovest di Milano. Quella milanese, fra l’altro, è la più numerosa tra le comunità nipponiche in Italia, che contano in totale all’incirca ottomila persone. La cucina tradizionale giapponese sarà la vera, grande protagonista di questa prima edizione milanese del Matsuri: non solo sushi (tanto di moda ora a Milano), ma tutti i gusti tipici dello street food giapponese cucinati dagli chef dei ristoranti Poporoya, Shiro, Osaka, Finger’s, Finger’s Garden, J’s Hiro, Higuma e Zero. Dalle ore 12 alle ore 20 si potranno, quindi, assaporare ottime specialità salate e dolci come Takoyaki (polpettine di polpo e zenzero), Udon (la tipica zuppa di noodles), Karaage (il pollo marinato fritto), Yakitori (spiedini di pollo grigliati), Gyoza (i tradizionali ravioli di carne e verdure), Yakisoba (spaghetti giapponesi saltati con verdure), Onigiri (polpettine di riso e pesce), Wagashi (tipici dolcetti giapponesi che accompagnano la cerimonia del tè) e, naturalmente, non mancherà il Sushi. Ma non finisce qui! Tra una degustazione e l’altra tante attività interattive per adulti e bambini porteranno a Milano la medesima atmosfera della festa popolare giapponese. I più piccini potranno divertirsi con il kamishibai (il teatro delle immagini) o con lo yoyo tsuri (la pesca del palloncino) oppure partecipare a un minicorso di origami. Per i giovani sarà possibile incontrare la cultura giapponese assistendo a un concerto di taiko, il tipico tamburo, o a una dimostrazione di nihonga, disegno in stile giapponese. Gli adulti, invece, potranno assistere o partecipare a cerimonie quali la vestizione del kimono, la preparazione del tè, la storia del sakè; oppure cimentarsi nella preparazione del mochi (il tradizionale dolce giapponese a base di riso) o del brodo dashi. Completeranno il ricco programma di attività alcuni show cooking a cura degli chef dei ristoranti aderenti e dedicati al taglio di un tonno di grandi dimensioni, alla preparazione del bento (il tipico cestino per il pranzo) e alle differenze e legami fra la cucina giapponese e quella italiana. Cos’è il Matsuri? I Matsuri sono feste folcloristiche che durante l’anno attirano centinaia di persone nelle strade e nei parchi di tutto il Giappone per celebrare in riti collettivi il legame profondo dell’uomo con la natura, rapporto che ha radici nella religione shintoista e nel culto delle divinità kami, identificate con gli elementi naturali. Ogni festival ha un particolare significato, a volte legato al passaggio da una stagione all’altra, a volte dedicato alle celebrazioni per bambini e adulti. Elemento tipico del Matsuri è la processione sacra che dal tempio percorre le strade in mezzo alla folla in festa con la sfilata di carri dedicati alla divinità del luogo tra danze, canti tipici e suonatori di taiko, i tipici tamburi giapponesi. Attorno alla processione, come nelle feste patronali italiane, si sviluppano varie forme di divertimento: giochi per bambini, spettacoli, dimostrazioni sportive e artistiche e bancarelle di cibo, bevande e dolci. Airg e Jro ricreano l’atmosfera del Matsuri giapponese a Milano per offrire agli appassionati di cultura e gastronomia nipponica un’esperienza tipica. Si tratta di un evento sia per tutti, in special modo per chi ha voglia di conoscere in modo più approfondito la cultura giapponese gustando le specialità nipponiche degli chef presenti. Milano Matsuri 26 maggio 2013 Via Giovanni Keplero 2 - Milano dalle ore 11.00 alle ore 21.00 Organizzato da: Airg – Associazione Italiana Ristoratori Giapponesi In collaborazione con: Jro – Organization to Promote Japanese Restaurant Abroad (www.Jronet.org) Con il patrocinio di: Consolato Generale del Giappone Ticket Adulti: 10 euro Bambini dai 6 ai 12 anni: 5 euro Bambini fino ai 5 anni: gratis Info e prevendita biglietti www.Milanomatsuri.eventbrite.it www.Facebook.com/ristoratorigiapponesi www.Ristoratorigiapponesi.it  
   
   
IL GELATO ARTIGIANALE CAMBIA FORMA! STICKHOUSE, IL NUOVO MODO DI PENSARE AL GELATO ARTIGIANALE. DIMENTICATE IL CONO E LA COPPETTA. DA OGGI IL GELATO ARTIGIANALE SI GUSTA SULLO STECCO…ANZI, SULLO STICK!  
 
E’ questa l’idea di Stickhouse che ha già conquistato tantissimi golosi, in Italia e nel mondo. Un gelato artigianale semplice, sano e genuino. Prodotto fresco tutti i giorni, più volte al giorno, direttamente nel punto vendita, con pochi, semplici, selezionati ingredienti: solo latte, uova, frutta e acqua. Nessun additivo, niente grassi idrogenati, solo il gelato. Il progetto è nato dal desiderio di offrire qualcosa di vero, di autentico, di restituire la fresca bontà di un gelato artigianale genuino, sano e nutriente, sullo stecco. La creatività ( e la tecnologia) Made in Italy hanno fatto il resto! Torino, Milano, Roma Venezia, ma anche Usa, Cina, Emirati Arabi, Dubai, sono solo alcuni dei 60 negozi Stickhouse nel mondo, dove il marchio è sinonimo di fantasia, di colore, di gusto e di bontà! L’offerta è varia e si rinnova continuamente, in base alle zone e alle stagioni, per venire incontro alle esigenze di tutti i clienti. La frutta, fresca, è a km zero, ogni punto vendita produce, per esempio, con la frutta del suo territorio. Tutti i sorbetti Stickhouse sono Vegan e anche i celiaci possono finalmente concedersi un piccolo peccato di gola, perchè i gelati e i sorbetti Stickhouse non contengono glutine. Chi segue diete a basso indice glicemico trova gelati e sorbetti senza zucchero saccarosio aggiunto e chi invece è alla ricerca di novità può provare (in stagione!) le tante combinazioni di gusti: Mandarino & Cioccolato, Fragola e Fior di panna, Mango e Cioccolato… www.Stickhouse.it  
   
   
ALLEGRI, COLORATI, LEGGERI, GENUINI, VERSATILI E ANCHE BUONI, SONO SOLO ALCUNE DELLE QUALITÀ DEI NUOVISSIMI FLAN DEL MONTE IN ARRIVO NEI SUPERMERCATI. QUATTRO VARIETÀ DI VERDURE PRONTE DA MANGIARE E BELLE DA VEDERE!  
 
Del Monte Foods è uno dei produttori e distributori più grandi del mondo per alimenti a base di frutta e verdura di prima qualità. Oggi, grazie a un accordo di esclusiva, Eurofood, azienda nota per qualità dei prodotti alimentari distribuiti in tutta Italia, porta sul mercato la gamma dei Flan alle verdure Del Monte che vengono prodotti interamente in Italia. Pomodori, zucchine, carote e peperoni gialli sono gli ingredienti base di gustosissimi sformati di verdura già pronti da mangiare, leggeri e genuini perché senza coloranti né conservanti. Reperibili nel reparto ‘freschi’ dei supermercati, sono piccole tortine di verdura monoporzione utilizzabili in svariate occasioni e, con un po’ di fantasia, si prestano a tantissimi accostamenti. Una cena tra amici? Con qualche semplice decorazione ecco che diventano un allegro e colorato antipasto. Un piatto importante? Accompagnati da una fonduta di formaggio o serviti con pesce al vapore, diventano un ottimo secondo. Un sugo all’ultimo minuto? Perché non utilizzare i Flan alle verdure Del Monte? Scottati nel soffritto di olio e cipolla ecco che diventano uno squisito condimento per una pasta alle zucchine o un riso al pomodoro. Gustati freddi o leggermente caldi diventano la soluzione ideale in molteplici occasioni! Solo verdure e olio extra vergine d’oliva, senza glutine, un alto contenuto di fibre, un basso contenuto calorico (dalle 46 Kcal alle 58 per porzione), fanno dei Flan alle verdure Del Monte un cibo apprezzato da tutti perché sano, naturale e attento al benessere dell’organismo.  Flan di Carota Del Monte Vaschetta 110 g € 1,97  Flan di Peperone Giallo Del Monte Vaschetta 110 g € 1,97  Flan di Pomodoro Del Monte Vaschetta 110 g € 1,97  Flan di Zucchina Del Monte Vaschetta 110 g € 1,97 www.Eurofood.it  
   
   
CIBO VERO: IN VIAGGIO CON GLI AGRICOLTORI DI ALCE NERO NELLE MURGE ALLA SCOPERTA DEI VALORI E DEL GUSTO DEL GRANO BIOLOGICO  
 
Dal 18 al 20 maggio, Alce Nero affronterà i temi della vera qualità nutrizionale dei grani e della pasta bio in un evento organizzato nei luoghi dal sapore antico come campi, masserie, mulini e forni dei soci pugliesi. “Cibo Vero: in viaggio con gli agricoltori di Alce Nero” è il titolo dell’evento che dal 18 al 20 maggio animerà le bellissime e caratteristiche cittadine pugliesi di Gravina e Altamura con una serie di incontri e approfondimenti sul grano nelle terre che per prime lo hanno coltivato, L’altopiano murgese, terra e roccia bianca calcarea, è da millenni teatro di una profonda e diffusa cultura dei cereali: gli agricoltori Alce Nero continuano qui a coltivare, con rispetto per la terra e passione artigianale, varietà antiche come i grani Saragolla, Senatore Cappelli e Anco Marzio, senza l’utilizzo della chimica e di altre sostanze che ne possano modificare le componenti glutiniche, responsabili del crescente aumento di allergie alimentari registrate negli ultimi anni. L’evento prenderà il via sabato 18 maggio alla Masseria Desiante a Gravina, con un giro nei campi durante i quali i soci Alce Nero Maria Desiante e Salvatore Pace approfondiranno la loro esperienza di agricoltori biologici oggi in Puglia. A seguire, dalle 16:30 lo scenario si sposterà nella Masseria Losurdo di Altamura, dove si terrà un incontro sul tema “Puglia: Terre di grani che nutrono” durante il quale si alterneranno alcune delle personalità di spicco del panorama biologico italiano: oltre a Lucio Cavazzoni, Presidente di Alce Nero e Mielizia, gruppo promotore dell’evento, saranno presenti anche il prof. Giovanni Dinelli, docente di Agronomia del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Bologna, impegnato da molti anni nell’analisi della biodiversità delle piante, Marcello Longo , Coordinatore Presidi Slow Food Puglia. Fabio Zullo, Vicepresidente di Libera Terra Puglia, e Benedetto Fracchiolla, Presidente Finoliva Global Service Spa. Parteciperanno, inoltre, Beppe Croce, Responsabile del Settore Agricoltura di Legambiente, Gianfranco Ciola, Presidente Parco Dune Costiere e Cesare Veronico, Presidente Parco Nazionale dell’Alta Murgia. L’evento sarà moderato dal giornalista Rai Vito Giannulo. Il giorno seguente, domenica 19, saranno gli agricoltori in prima persona a raccontare le varie fasi di coltivazione del grano durante una passeggiata nei campi murgesi, mentre nel pomeriggio il prof. Dinelli approfondirà gli aspetti nutrizionali del grano, in particolare delle specie più antiche. Durante l’ultima tappa di lunedì 20 ad Altamura sarà possibile assistere alla tipica sfornata del pane pugliese in uno dei forni più caratteristici e visitare il Mulino Camema. “Abbiamo deciso di organizzare questo evento nel suo habitat ideale, in Puglia, dove i nostri soci agricoltori coltivano varietà antiche in maniera naturale, a prescindere dai prezzi che otterranno. Il luogo ideale, dunque, per vedere una coltivazione che parte dal rispetto dei cicli di vita delle piante e dalla non forzatura della terra perché possa rigenerare i suoi nutrienti, per approfondire i temi della vera qualità nutrizionale dei grani e della pasta”, ha dichiarato Lucio Cavazzoni, Presidente di Alce Nero e Mielizia. La partecipazione alla giornata aperta al pubblico del 18 maggio è gratuita fino ad esaurimento posti, per prenotazioni scrivere a info@alcenero.It entro il 17 maggio. Mentre le giornate del 19 e 20 maggio sono riservate al trade. Alce Nero è il marchio che caratterizza i prodotti di oltre mille agricoltori biologici e apicoltori, impegnati dagli anni ´70, in Italia e nel mondo, nel produrre cibi buoni, sani, nutrienti. Gli alimenti Alce Nero nascono da un’agricoltura che rispetta la terra e non utilizza sostanze chimiche di sintesi come pesticidi ed erbicidi. Passione, esperienza, valorizzazione delle colture del proprio territorio e della sua storia sono al centro dell’attività di tutti i soci produttori, cui si aggiunge il massimo rispetto per la natura, l’ambiente, le persone e per il loro lavoro. Un impegno che parte dall´Italia per essere condiviso dai soci internazionali in Costa Rica, Brasile, Nicaragua, Perù e India dove nascono i prodotti biologici Fairtrade Alce Nero tipici di questi paesi. Alce Nero è uno dei marchi con cui il gruppo bolognese Alce Nero & Mielizia Spa, un´impresa che, da oltre 30 anni, produce, trasforma e distribuisce direttamente i propri alimenti biologici in Italia e nel mondo. Www.alcenero.com  
   
   
LO YOGHOBAR DANONE APPRODA PER LA PRIMA VOLTA A MILANO DOPO ROMA (PARCO LEONARDO) E VIMERCATE (TORRI BIANCHE) LA 3° YOGURTERIA A MARCHIO DANONE ARRIVA NELLA CENTRALISSIMA VIA HOEPLI  
 
Sabato 18 maggio apre le porte il terzo punto vendita della catena di yogurterie a marchio Danone, lanciata a fine 2011 in collaborazione con Juicebar, giovane realtà nel campo alimentare, che si contraddistingue per prodotti di qualità, freschezza e di produzione propria. Trova spazio quindi nel centro di Milano il concetto di “piacere quotidiano” che Danone punta a portare sempre più vicino al consumatore, uscendo anche fuori dai canali di distribuzione tradizionali della Gdo. Un nuovo concetto di bar e nuove modalità di consumo ma soprattutto nuovi ed esclusivi prodotti, diversi da quelli che siamo abituati a vedere nei banchi frigo dei supermercati: Yogho Fresh, Yogho Ice e Yogho Shake. Tre prodotti a base di latte fermentato che coniugano nutrimento sano e gusto. In versione naturale per una colazione o uno spuntino autentici e genuini, frozen per una merenda golosa e rinfrescante come un gelato e in versione frullata, per uno yogurt tutto da bere. Lo Yoghobar Danone offre svariati momenti di consumo e infiniti abbinamenti, tutti da personalizzare. A disposizione c’è un’ampissima scelta di toppings che spaziano dalla frutta fresca agli sciroppi, dai più classici cereali e frutta secca ai più golosi wafer, brownies, bonbon al cioccolato…e chi più ne ha più ne metta! Il nuovo chiosco Yoghobar di via Hoepli si inserisce all’interno del nuovissimo concept store Ravizza Food Court, tempio del gusto che nasce negli spazi dello storico marchio milanese e si propone di offrire situazioni di benessere, con grande attenzione alla qualità, in armonia con l’evoluzione di mode e costumi. Lo Yoghobar si affianca ad un’area caffè a marchio Ottolina e ad un’area di ristoro a marchio Pan Brioche con specialità di pasticceria salata mignon. Come in tutti gli altri punti vendita, anche chi farà tappa per un semplice caffè al volo riceverà in omaggio un “ciuffetto”di frozen yogurt…per non perdere mai il vizio. L’appuntamento è quindi per sabato 18 maggio, per una giornata di festa e di degustazione per grandi e piccini. Perché le buone abitudini alimentari iniziano da piccoli!  
   
   
ARRIVA CANTINE APERTE: DOMENICA 26 MAGGIO ALL’INSEGNA DEL BINOMIO VINO-AMICIZIA CON IL MOVIMENTO TURISMO VINO  
 
Dall’arte alla beneficenza, dalle sfilate in Vespa agli itinerari enospirituali fino ai tour a bordo di eno-bus ecologici. E intanto continua il sondaggio Mtv online ‘Vota le destinazioni enoturistiche del cuore’ Torna domenica 26 maggio Cantine Aperte, l’appuntamento del Movimento Turismo del Vino che coinvolge ogni anno oltre un milione tra appassionati e enoturisti per scoprire la cultura del vino direttamente nei suoi luoghi di produzione. ‘A come amicizia’ è il tema scelto per l’edizione n. 21 che vedrà protagoniste le mille cantine Mtv pronte a festeggiare, da Nord a Sud, l’ultima domenica di maggio con degustazioni, banchi d’assaggio e iniziative tutte incentrate sul binomio vino e amicizia. Un filo rosso ‘d’amicizia’ che unisce simbolicamente aziende e territori è la proposta della Campania, con l’installazione ‘Il Rosso dell’arte – Le cantine e i loro territori’ che sarà possibile ammirare dal 21 al 25 maggio al Palazzo delle Arti di Napoli, per la tradizionale anteprima di Cantine Aperte. Anteprima pure per la Liguria che sceglie Vinidamare, la kermesse dedicata ai vini liguri (19 e 20 maggio) come palcoscenico per presentare Cantine Aperte 2013. Amicizia e vino diventano anche solidarietà: domenica 26 maggio le aziende campane apriranno infatti le porte agli studenti dell’istituto tecnico del quartiere Scampia di Napoli, per un’esperienza lavorativa in cantina. Pure nel resto d’Italia il vino sposa la beneficenza: se in Sicilia parte del ricavato delle vendite di bottiglie sarà devoluto ad associazioni benefiche del territorio, il Trentino Alto Adige sosterrà l’Associazione Trentina Fibrosi Cistica. In Veneto invece si brinda all’insegna dell’amicizia ‘social’ con #testavino, l’hashtag che invita al bere consapevole da condividere con gli amici su Twitter. Come ogni anno a Cantine Aperte, spazio alle degustazioni e agli abbinamenti cibo-vino in tutta Italia, dalla Sardegna passando per l’Abruzzo, fino alla Valle d’Aosta: si va dalle cene con il vignaiolo del 25 maggio in Umbria a quelle ‘sostenibili’ (a base di scarti recuperati in cucina) della Sicilia, fino alle fattorie didattiche per bambini e alle degustazioni di vini, spumanti e grappe per gli adulti in Lombardia. Ad Ancona, nelle Marche, i vini e i prodotti tipici si degustano sullo sfondo di una casa colonica della seconda metà dell’Ottocento, dalla quale partiranno 4 tour alla scoperta dei vigneti del Verdicchio dei Castelli di Jesi. A Trento va di scena nel weekend la 77^ edizione della mostra Vini del Trentino, oltre alla sfilata in Vespa tra cantine e l’eno-bus ecologico per visitare le aziende grazie al servizio gratuito di navetta. Da non perdere anche Classic & Wine, la parata delle auto d’epoca. Per chi ama i cimeli, a Montù Beccaria, nella provincia di Pavia, si può ammirare la centenaria botte ‘Mafalda’ donata alla cantina dal re Umberto. Il Piemonte propone a Castagnole Monferrato un “porte aperte” dei musei agricoli nelle cantine sotterranee, ma si può optare anche per le passeggiate tra vigneti, antiche abitazioni scavate direttamente nella roccia o per l’‘apericena’ in cantina a base di farinata e dolci casalinghi nella provincia di Alessandria. In Umbria il sabato sera un’iniziativa tutta dedicata ai bambini: armati di tappetino e sacco a pelo, sotto la guida di operatori esperti, i piccoli visitatori si trasformeranno in veri ‘campeggiatori museali’ per una notte, alla scoperta dei tesori custoditi al Museo del Vino di Torgiano. Per i più grandi, sempre in Umbria, arrivano gli “itinerari enospirituali” con “Santi e Vini… nell’Umbria dello Spirito” sulle orme di San Francesco, Santa Chiara e San Valentino che porteranno i wine lovers alla scoperta delle zone vitivinicole più interessanti nei luoghi dei Santi umbri. Cantine Aperte è anche musica: in Molise, oltre a visite guidate tra vigneti e monumenti - tra mostre di arte ed artigianato - spazio al folk mentre in Toscana, a Montalcino è di scena un percorso eno-musicale (da Jovanotti a Paolo Conte) con degustazioni ‘sensoriali’. E se in Friuli Venezia Giulia e in Trentino Alto Adige si può andare a spasso tra cantine, borghi e castelli a bordo di wine bus e di eno-bus, in Puglia si aggiunge a questo anche la possibilità di condividere l’auto attraverso il servizio di carpooling con Bring me per andare magari a scoprire a Scorrano (Lecce) l’ikebana, l’antica arte giapponese di comporre i fiori viventi, declinata a tema vite e vino. Per la presidente del Movimento Turismo Vino, Daniela Mastroberardino: “Cantine Aperte si conferma l’appuntamento di riferimento per gli enoappassionati per conoscere la cultura del vino raccontata in cantina direttamente dai suoi produttori, ma anche per vivere un’esperienza conviviale autentica ed eclettica, a contatto con natura, arte, musica. Una giornata all’insegna di valori quali amicizia, solidarietà e rispetto per l’ambiente”. Sulla scia della passata edizione, anche quest’anno per Cantine Aperte saranno oltre 600mila le bottiglie stappate nelle cantine Mtv dello Stivale: di queste, più di 60mila hanno il tappo Nomacorc. “Cantine Aperte rappresenta un momento importante anche per Nomacorc - ha detto il direttore commerciale Nomacorc Italia, Filippo Peroni - perché i consumatori potranno finalmente assaggiare i prodotti come gli enologi li hanno pensati, liberi da difetti. Il nostro lavoro infatti è quello di dare ai produttori chiusure che garantiscano il massimo della protezione del vino, stando attenti anche al rispetto per l´ambiente". A svelare infine le regioni e le zone vinicole italiane più amate e più desiderate dagli enoappassionati sarà il sondaggio del Movimento Turismo Vino ‘Vota le destinazioni enoturistiche del cuore’: tutto il giorno di Cantine Aperte si potrà votare su http://www.Movimentoturismovino.it/sondaggio.php. I risultati saranno resi noti a consuntivo della manifestazione. Il programma con l’elenco ufficiale delle cantine aderenti a Cantine Aperte è su www.Movimentoturismovino.it. Tra gli sponsor del Movimento Turismo del Vino: Nomacorc, leader mondiale nel campo delle chiusure per i vini e brand n°1 per le chiusure per vini fermi in molti Paesi tra cui Francia, Germania e Stati Uniti; Fiorucci, la norcineria d’Italia, tra gusto e mestiere; Movinclick (www.Movinclick.it), “The wine social network”  
   
   
OLIO FONTE DI SALUTE E PREVENZIONE AL CENTRO DELL’EVENTO: “OLIO EXTRA VERGINE D’OLIVA UN ALIMENTO CHE NUTRE BENE E CON GUSTO”  
 
Durante l’incontro a Milano si è parlato di olio a 360°: dalla prevenzione, ai vantaggi per la salute, analizzando i metodi artigianali di coltivazione di questo alimento dai molteplici benefici. Sono seguite degustazione di olio evo e delle ricette dolci e salate a base di olio realizzate dagli chef Santin e Mariola. L’olio extravergine d’oliva è stato protagonista di un evento che si è recentemente svolto al Centro Svizzero in via Palestro 2 a Milano, organizzato dal Consorzio Nazionale Olivicoltori in collaborazione con Alce Nero & Mielizia e Finoliva Global Service Spa, il Consorzio per la valorizzazione, la promozione e la tutela dell’olio extravergine di oliva a Denominazione di Origine Protetta “Terra di Bari”, socio di Alce Nero. Alimento principe della dieta mediterranea, dichiarata nel 2010 Patrimonio mondiale dell’Umanità da parte dell’Unesco, l’olio evo non solo aggiunge gusto ad ogni piatto, ma svolge un importante ruolo per la prevenzione di molte patologie. Un alimento nutraceutico, in grado di assicurare uno stato di salute ottimale. Gennaro Sìcola, presidente del Consorzio Nazionale Olivicoltori, che tutela e autocertifica la qualità del prodotto tipico dei produttori associati, ha dato il via ai lavori soffermandosi sull’importanza dei metodi produttivi tradizionali e naturali. “La coltivazione biologica è più costosa e impegnativa rispetto a quella che utilizza sostanze chimiche, contribuisce però non solo a mantenere inalterate le proprietà dell’olio, ma anche a tutelare il futuro dell’umanità rispettando l’ambiente e il territorio. Ecco perché l’olio extravergine di oliva così coltivato deve avere il riconoscimento e la giusta valorizzazione”. L’intervento della dottoressa Simona D’amore, Specialista in medicina interna e dottore di ricerca clinica dell’Università di Bari, si è soffermato sull’interazione tra Geni-nutrizione-ambiente, basandosi sulle evidenze di uno studio nutrigenomico sull’olio extravergine di oliva. “La nutrigenomica è la scienza che studia il ruolo dei nutrienti e dei componenti bioattivi del cibo sull’espressione genica”, ha spiegato la dottoressa che ha aggiunto: ”i nutrienti possono modificare l’espressione genica, prevenire la comparsa di malattie, ottimizzare e mantenere lo stato di salute”. “Tra gli alimenti nutraceutici tipici della dieta mediterranea, l’olio extravergine di oliva è uno dei più importanti, per la sua complessità, essendo ricco di antiossidanti (polifenoli, tocoferoli) che esercitano potenti azioni antimicrobiche ed antinfiammatorie e di acido oleico, circa il 70%, che svolge un ruolo fondamentale anche nella composizione delle membrane cellulari. Un consumo di almeno 4 cucchiai al giorno esercita un ruolo protettivo molto efficiente oltre a conferire una buona difesa antiossidante”, ha sottolineato Renata Alleva, Phd in Biochimica Specialista in Scienze dell´Alimentazione e ricercatore presso Irccs Rizzoli. Infine, Lucio Cavazzoni presidente di Alce Nero e Mielizia, conclude l’evento soffermandosi sull’importanza della qualità del prodotto e delle persone. “Sono oli d’autore, prodotti secondo natura da piccoli produttori pugliesi, che utilizzano da sempre gli stessi ulivi secolari. Quello che non si vede è l’amore, la dedizione e la passione che mettono nella loro attività. Il frutto è un olio che viene prodotto il piccole quantità a livello totalmente artigianale, che nulla ha a che vedere con le grandi produzioni, coltivato nel rispetto della terra e dell’ambiente. Sono questi i prodotti di qualità vera che fanno conoscere e apprezzare in tutto il mondo la nostra alimentazione made in Italy”. È seguita una degustazione delle diverse tipologie di olio a cura di Luana Leo Imperaliale, Capo Panel Riconosciuto Mipaf Cno-finoliva Gs, e uno show cooking, a base di ricette dolci e salate degli chef Maurizio Santin e Max Mariola, in cui l’ingrediente principe è stato l’olio evo, che ha visto la partnership degli elettrodomestici per la food preparation Kenwood e De’ Longhi. ◊ ◊ ◊ ◊ Alce Nero & Mielizia Nata nel 1978 su iniziativa pionieristica di due cooperative, Alce Nero & Mielizia Spa è una società di agricoltori biologici, apicoltori e produttori Fairtrade con sede a Monterenzio (Bologna). L’azienda propone un nuovo modo di alimentarsi e vivere nel pieno rispetto della natura, dell’uomo e dell’ambiente. Valorizzazione di varietà colturali antiche e pregiate e sostenibilità sono al centro di un’agricoltura biologica che rispetta la terra e non utilizza sostanze chimiche di sintesi. Alce Nero & Mielizia è oggi sinonimo e garanzia di alimenti biologici sani, nutrienti e gustosi come: pasta, riso, sughi, cioccolata, miele, confetture, succhi di frutta, olio extravergine e tanto altro ancora frutto di un’economia sostenibile e responsabile. Cui si aggiungono i prodotti Fairtrade provenienti dai soci più lontani tra cui cooperative e associazioni latino-americane che danno vita alla gamma Alce Nero Fairtrade. Inoltre, l’azienda collabora con alcune cooperative che lavorano le terre confiscate alle mafie, partecipando all´esperienza di Libera Terra. Il logo Alce Nero rappresenta l’omonimo indiano Sioux, uomo di medicina e predicatore, che ha sempre sostenuto e valorizzato l’amore e il rispetto e per la terra, la natura e l’uomo, valori al centro dell’impegno aziendale. Alce Nero & Mielizia Spa è presente in Italia e in circa 26 paesi del mondo, in Europa, Asia e America. Per ulteriori info www.Alceneromielizia.com  
   
   
PICCOLI PASTICCERI CRESCONO CON PLAY-DOH AL CAKE DESIGN ITALIAN FESTIVAL  
 
Un’area di 150 mq interamente riservata ai più piccoli. È il Cake Design Italian Festival Kids, con laboratori super fantasiosi e divertenti dedicati ai piccoli fan della pasta da modellare Play-doh e e futuri “Boss delle torte”. Grazie a Play-doh, la pasta da modellare più famosa al mondo quest’anno il Cake Design Italian Festival, l´unica kermesse italiana in grado di coniugare l´innovazione internazionale con la tradizione dolciaria italiana, dedicherà ben 150 mq ai piccoli pasticceri del futuro. Un’area del tutto dedicata ai bambini dai 3 anni in su, con laboratori creativi che sapranno conquistare tutti i piccoli appassionati della magica arte del modellare e che in questa occasiona potranno imparare l’arte del cake design e dare libero sfogo alla loro creatività grazie alle infinite possibilità offerte da Play-doh. Sarà un paradiso pieno di colori, dove creare, modellare e decorare golosissimi dolci, per affacciarsi con curiosità al mondo del cake design. Uno spazio in cui i più piccoli potranno giocare con la loro fantasia e dar vita a magnifiche torte, succulenti biscotti da mangiare con gli occhi o golosi cupcake dalle buffe e super colorate decorazioni. È il Cake Design Italian Festival Kids, un’iniziativa pensata proprio per i bambini under 3 che si terrà dal 24 al 26 maggio presso lo Sheraton Hotel di Milano Malpensa. Ricreare il dolce della mamma con Play-doh diventa un gioco divertente e formativo, unico e indimenticabile. A dar man forte ai piccoli pasticcieri in erba ci saranno anche degli abili animatori, che aiuteranno i bambini nella realizzazione delle loro “dolci” creazioni, con suggerimenti e indicazioni frutto della loro esperienza. Ma non solo, perché i veri alleati dei piccoli cake designer saranno i numerosi playset Play-doh: dalla Fabbrica dei biscotti, ideale per creare dolcetti e pasticcini dalle forme e dai colori originali, alla Magica Pasticceria, un concentrato di attrezzi e formine per dar vita a torte e cupcake da leccarsi i baffi. Per chi vorrà personalizzare e rendere davvero uniche le proprie creazioni ci sono addirittura i gadget Sweet Shoppe, un mix di accessori da cucina che farebbero invidia a qualsiasi pasticcere professionista. La protagonista assoluta sarà comunque la classica pasta da modellare che per l’occasione si avvale di un validissimo alleato, la nuovissima Play-doh Plus, più morbida al tatto e ancora più facile da modellare, pensata ad hoc per le decorazioni di dolci, torte, pasticcini e cupcake. E in barba al miglior Boss delle torte, ai più piccoli non ci pensa solo Junior Masterchef, ma anche Play-doh, la pasta da modellare per eccellenza che, grazie al Cake Design Italian Festival Kids, invita i più piccoli a mettersi in gioco e coltivare le loro passioni sin dal nascere. Ai piccoli pasticceri non resta che armarsi di formine e tanta creatività, per trascorrere un week end all’insegna della golosità e del divertimento. L’obiettivo dei più piccoli? Diventare abili assistenti delle loro mamme e magari superare le loro performance, per un futuro da veri cake designer professionisti  
   
   
SANTI E VINI… NELL’UMBRIA DELLO SPIRITO ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO CON I PERCORSI IDEATI DAL MOVIMENTO TURISMO DEL VINO, IN COLLABORAZIONE CON LA REGIONE UMBRIA E LE STRADE DEL VINO  
 
Saranno inaugurati ufficialmente in occasione della prossima edizione di Cantine Aperte, domenica 26 maggio, gli itinerari enospirituali in Umbria. Ma saranno fruibili tutto l’anno insieme agli altri percorsi enogastronomici nella regione che coniugano cultura, tradizione e costi accessibili Umbria terra di santi… Fa il suo esordio in occasione di Cantine Aperte 2013 Santi e Vini… nell’Umbria dello Spirito, insieme di itinerari enospirituali di pochi giorni in alcune delle zone più caratteristiche della regione. Benessere, buon cibo e buon vino, la calda ospitalità delle cantine del Movimento Turismo del Vino Umbria sono gli ingredienti di una vacanza ai limiti della meditazione. Il percorso legato a San Francesco e Santa Chiara partirà da Assisi per toccare gli altri luoghi visitati dal santo patrono d’Italia, come la vicina Spello, Gubbio, dove Francesco si rifugiò nel 1206 e dove ebbe luogo la sua piena conversione e Spoleto, luogo in cui il santo, partito crociato, si ammalò e si ravvide. Da Norcia, invece, ha inizio l’itinerario dedicato a San Benedetto, che fa tappa all’Abbazia di San Pietro in Valle, di ordine benedettino, Preci, Ferentillo, quindi Spoleto, Perugia, con il Monastero benedettino di San Pietro e il suo Orto medievale, infine, Foligno, nel cui territorio l’Abbazia di Sassovivo lega la sua storia a quella del Santo di Norcia e all’ordine da lui fondato. Gubbio e Perugia sono i cardini anche del Tour dedicato a Sant’ubaldo, vescovo e patrono della stessa Gubbio. A Montefalco, Castel Ritaldi, Cascia e Roccaporena passa l’itinerario dedicato a due donne umbre dichiarate sante, Santa Chiara da Montefalco e Santa Rita da Cascia, mentre a Jacopone da Todi si ispira il percorso che, da Todi e Collazzone, dove il Beato è rispettivamente nato nel 1233 e morto nel 1306, arriva fino a Montone e Perugia (con visita alla Galleria Nazionale dell’Umbria). Da Spoleto a Foligno il percorso legato a San Michele Arcangelo arriva fino ai Santuari intorno al Lago Trasimeno e, in ultimo, non poteva mancare l’itinerario dedicato al Santo patrono degli innamorati, San Valentino, con un tour che da Terni, città di cui Valentino fu vescovo, passa per Orvieto e Narni. In ognuno di questi territori, i turisti potranno non solo godere delle bellezze naturali e artistiche, della storia e della cultura, ma saranno accolti nelle cantine socie del Movimento Turismo del Vino, in cui la qualità dell’accoglienza è un imperativo. “L’enoturismo non conosce crisi –spiega il Presidente del Movimento Turismo del Vino Umbria, Filippo Antonelli- al contrario, è in continua crescita e Cantine Aperte è sicuramente un’ottima occasione per visitare l’Umbria, per cui ci è sembrato opportuno inaugurare ufficialmente questi itinerari a partire da domenica 26 maggio. La tematizzazione legata ai Santi e ai loro luoghi è sicuramente originale e ricca di fascino e ben si lega al claim di Cantine Aperte 2013 che è l’amicizia. I tour sono organizzati in collaborazione con le Strade del Vino e dell’Olio e hanno il supporto dell’Assessorato al Turismo della Regione dell’Umbria, per il fine comune della promozione del territorio.” Gli itinerari proposti dal Movimento Turismo del Vino si possono comunque percorrere tutto l’anno, per scoprire un territorio ricco e bellissimo in ogni stagione. Sul sito www.Mtvumbria.it gli enoturisti possono, infatti, trovare molti altri percorsi per trascorrere qualche giorno nella regione. L’arte e la storia dell’antica Augusta Perusia incontrano i vini dei Colli Perugini; il Tufo di Orvieto, il Lago di Corbara e il Parco fluviale del Tevere aspettano l’enoturista per un tuffo nella Natura a 360°; Assisi e Spello, immancabili tappe sulle orme di San Francesco; Montefalco e Bevagna terre del Sagrantino, Anima umbra; Torgiano, terra di artigianato e arte, quindi Narni e Amelia, dove acqua e vino si incontrano, per il finire con il Trasimeno e i bellissimi borghi di Todi e Montecastello Vibio. E a proposito di collaborazione con la Regione dell’Umbria, dopo il grande successo riscosso al Fuorisalone di Milano, la partnership di Mtv si rinnova in occasione della prossima edizione di Umbria Jazz New York, dal 4 a 9 giugno, quando i vini delle cantine socie Mtv saranno anch’essi ambasciatori del buon vivere umbro nel cuore della città americana. Tutte le altre iniziative in programma nel week end del 25 e 26 maggio per la ventunesima edizione di Cantine Aperte in Umbria saranno presentate Giovedì 16 maggio, nel corso della conferenza stampa prevista per le ore 11.00 al Residence Daniele Chianelli. In ogni caso, si possono avere le info dettagliate sul sito del Movimento Turismo del Vino Umbria www.Mtvumbria.it, sulle pagine Facebook Mtv Umbria e Cantine Aperte 2013 e su Twitter con l’account Mtv Umbria. Movimento Turismo del Vino Umbria Ex Eliografiche - V. Streghe, 11/a – 06123 Perugia www.Mtvumbria.it http://www.Facebook.com/#!/mtv.umbria  
   
   
SANTI E VINI… NELL’UMBRIA DELLO SPIRITO ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO CON I PERCORSI IDEATI DAL MOVIMENTO TURISMO DEL VINO, IN COLLABORAZIONE CON LA REGIONE UMBRIA E LE STRADE DEL VINO  
 
Saranno inaugurati ufficialmente in occasione della prossima edizione di Cantine Aperte, domenica 26 maggio, gli itinerari enospirituali in Umbria. Ma saranno fruibili tutto l’anno insieme agli altri percorsi enogastronomici nella regione che coniugano cultura, tradizione e costi accessibili Umbria terra di santi… Fa il suo esordio in occasione di Cantine Aperte 2013 Santi e Vini… nell’Umbria dello Spirito, insieme di itinerari enospirituali di pochi giorni in alcune delle zone più caratteristiche della regione. Benessere, buon cibo e buon vino, la calda ospitalità delle cantine del Movimento Turismo del Vino Umbria sono gli ingredienti di una vacanza ai limiti della meditazione. Il percorso legato a San Francesco e Santa Chiara partirà da Assisi per toccare gli altri luoghi visitati dal santo patrono d’Italia, come la vicina Spello, Gubbio, dove Francesco si rifugiò nel 1206 e dove ebbe luogo la sua piena conversione e Spoleto, luogo in cui il santo, partito crociato, si ammalò e si ravvide. Da Norcia, invece, ha inizio l’itinerario dedicato a San Benedetto, che fa tappa all’Abbazia di San Pietro in Valle, di ordine benedettino, Preci, Ferentillo, quindi Spoleto, Perugia, con il Monastero benedettino di San Pietro e il suo Orto medievale, infine, Foligno, nel cui territorio l’Abbazia di Sassovivo lega la sua storia a quella del Santo di Norcia e all’ordine da lui fondato. Gubbio e Perugia sono i cardini anche del Tour dedicato a Sant’ubaldo, vescovo e patrono della stessa Gubbio. A Montefalco, Castel Ritaldi, Cascia e Roccaporena passa l’itinerario dedicato a due donne umbre dichiarate sante, Santa Chiara da Montefalco e Santa Rita da Cascia, mentre a Jacopone da Todi si ispira il percorso che, da Todi e Collazzone, dove il Beato è rispettivamente nato nel 1233 e morto nel 1306, arriva fino a Montone e Perugia (con visita alla Galleria Nazionale dell’Umbria). Da Spoleto a Foligno il percorso legato a San Michele Arcangelo arriva fino ai Santuari intorno al Lago Trasimeno e, in ultimo, non poteva mancare l’itinerario dedicato al Santo patrono degli innamorati, San Valentino, con un tour che da Terni, città di cui Valentino fu vescovo, passa per Orvieto e Narni. In ognuno di questi territori, i turisti potranno non solo godere delle bellezze naturali e artistiche, della storia e della cultura, ma saranno accolti nelle cantine socie del Movimento Turismo del Vino, in cui la qualità dell’accoglienza è un imperativo. “L’enoturismo non conosce crisi –spiega il Presidente del Movimento Turismo del Vino Umbria, Filippo Antonelli- al contrario, è in continua crescita e Cantine Aperte è sicuramente un’ottima occasione per visitare l’Umbria, per cui ci è sembrato opportuno inaugurare ufficialmente questi itinerari a partire da domenica 26 maggio. La tematizzazione legata ai Santi e ai loro luoghi è sicuramente originale e ricca di fascino e ben si lega al claim di Cantine Aperte 2013 che è l’amicizia. I tour sono organizzati in collaborazione con le Strade del Vino e dell’Olio e hanno il supporto dell’Assessorato al Turismo della Regione dell’Umbria, per il fine comune della promozione del territorio.” Gli itinerari proposti dal Movimento Turismo del Vino si possono comunque percorrere tutto l’anno, per scoprire un territorio ricco e bellissimo in ogni stagione. Sul sito www.Mtvumbria.it gli enoturisti possono, infatti, trovare molti altri percorsi per trascorrere qualche giorno nella regione. L’arte e la storia dell’antica Augusta Perusia incontrano i vini dei Colli Perugini; il Tufo di Orvieto, il Lago di Corbara e il Parco fluviale del Tevere aspettano l’enoturista per un tuffo nella Natura a 360°; Assisi e Spello, immancabili tappe sulle orme di San Francesco; Montefalco e Bevagna terre del Sagrantino, Anima umbra; Torgiano, terra di artigianato e arte, quindi Narni e Amelia, dove acqua e vino si incontrano, per il finire con il Trasimeno e i bellissimi borghi di Todi e Montecastello Vibio. E a proposito di collaborazione con la Regione dell’Umbria, dopo il grande successo riscosso al Fuorisalone di Milano, la partnership di Mtv si rinnova in occasione della prossima edizione di Umbria Jazz New York, dal 4 a 9 giugno, quando i vini delle cantine socie Mtv saranno anch’essi ambasciatori del buon vivere umbro nel cuore della città americana. Tutte le altre iniziative in programma nel week end del 25 e 26 maggio per la ventunesima edizione di Cantine Aperte in Umbria saranno presentate Giovedì 16 maggio, nel corso della conferenza stampa prevista per le ore 11.00 al Residence Daniele Chianelli. In ogni caso, si possono avere le info dettagliate sul sito del Movimento Turismo del Vino Umbria www.Mtvumbria.it, sulle pagine Facebook Mtv Umbria e Cantine Aperte 2013 e su Twitter con l’account Mtv Umbria. Movimento Turismo del Vino Umbria Ex Eliografiche - V. Streghe, 11/a – 06123 Perugia www.Mtvumbria.it http://www.Facebook.com/#!/mtv.umbria  
   
   
EUVITE FA "RETE" CON I VINI E I SAPORI DI CALABRIA  
 
Presentazione in grande stile il 7 maggio, allo Starhotels Rosa Grand di Milano, per i vini delle cinque cantine dell’associazione Euvite – Grande interesse dimostrato da giornalisti, operatori ed enoappassionati nell’iniziativa in collaborazione con Edizioni L’informatore Agrario – I piatti della cucina “pitagorica” di Salvatore Murano hanno avvalorato il volto di grande tradizione dell´imprenditoria calabrese. Successo di stampa e di operatori per la prima tappa promozionale dell´associazione Euvite – costituita dalle cinque aziende vitivinicole calabresi Librandi, Malaspina, Poderi Marini, Serracavallo e Statti – nell´elegante cornice dello Starhotels Rosa Grand in Piazza Fontana. «Nell’immaginario collettivo – ha esordito Nicodemo Librandi, presidente dell’Associazione – la Calabria non è percepita come una regione che produce vino. Si tratta di un vero e proprio paradosso che Euvite vuole scardinare. In Calabria, infatti, non solo la vite è presente da tempo immemore, ma è ricca di una variabilità genetica notevole. Inoltre il territorio offre una ricchezza di ambienti di coltivazione tali da permettere differenti espressioni qualitative ai molti vitigni autoctoni della regione. Tutto questo, insieme al livello qualitativo raggiunto da una buona parte dei vini regionali, stenta a emergere e a essere recepito». L’obiettivo di Euvite è dunque quello comunicare che la Calabria produce vini di livello da annoverare a buon diritto nella rosa delle migliori produzioni nazionali e di portare avanti il nome del territorio di origine prima di quello dei marchi aziendali riuniti in associazione. Il progetto di Euvite, realizzato in collaborazione con Edizioni L´informatore Agrario, si prefigge di aumentare la cultura del vino calabrese attraverso numerose azioni mirate a coinvolgere diversi target, dalla stampa, agli opinion leader di settore, fino agli enoappassionati. In questo ambito i prodotti editoriali realizzati dalla casa editrice veronese – accanto agli eventi di comunicazione e all’attività di formazione - rappresentano uno strumento concreto di divulgazione delle peculiarità della Calabria vitivinicola, comprese quelle delle cinque aziende di Euvite e delle altre eccellenze agroalimentari, storiche e culturali della regione. «La ricerca sul patrimonio viticolo autoctono regionale – ha proseguito Librandi – avviata una ventina di anni fa e con pochi eguali in Italia, sta dando i suoi ultimi frutti: 8 cloni di Gaglioppo, 10 di Magliocco e 2 di Pecorello. Ma la ricerca continua con il saggio dei portinnesti più adatti in particolare a uno dei cloni di Gaglioppo, in collaborazione con il Cra di Conegliano (Treviso)». Dal vigneto alla cantina, con studi specifici sulle migliori tecniche di vinificazione degli autoctoni regionali, lo sguardo si allarga alla promozione dell’intero territorio. «Abbiamo deciso di costituire una rete tra aziende per comunicare i nostri valori più autentici e farli conoscere in tutta Italia – ha aggiunto Alberto Statti. La Calabria è spesso presentata come regione al centro di sperperi e malaffare. Oggi vogliamo mostrarvi il nostro genuino spirito imprenditoriale, che ci porta a guardare per il prossimo futuro alla realizzazione di una strada dei sapori e dei vini di Calabria, per promuovere l´identità regionale dei nostri vini e renderla visibile e riconoscibile dagli opinion leader e dai viaggiatori». E sempre proiettandosi in avanti, l’Associazione vuole aprirsi ad altre aziende vitivinicole calabresi che ne condividano la filosofia. Per la presentazione milanese, Euvite ha stretto una collaborazione con Salvatore Murano, chef e patron della «Trattoria Max» di Cirò Marina, in provincia di Crotone. La stampa ha così potuto degustare i vini delle cantine di Euvite in abbinamento con le creazioni in puro spirito "pitagorico", cioè essenziale e radicato alle origini storiche del territorio, di uno chef che ama utilizzare prodotti del territorio con cotture particolari, in acqua marina o con erbe tradizionali come timo o curiose come gli aghi di pino. Il risultato, apprezzabile al palato, è stato il trionfo di sapori tipici, tutti da riscoprire. L’associazione Euvite, costituitasi nel 2008, rappresenta la vitivinicoltura che nasce da uve e da un territorio del tutto originale, promossa da un nucleo di aziende di diverse dimensioni, collocate in aree differenti: Librandi di Cirò (Crotone), Malaspina di Melito Porto Salvo (Reggio Calabria), Poderi Marini di San Demetrio Corone (Cosenza), Serracavallo di Bisignano (Cosenza) e Statti di Lamezia Terme (Catanzaro). Il progetto è in perfetta sintonia con l’opera di recupero dei vitigni autoctoni e di riqualificazione della viticoltura, valorizzando le caratteristiche specifiche dell’ambiente calabrese, progetto stimolato dalla Regione Calabria dagli Anni Novanta per contrastare gli effetti di una produzione di massa che aveva progressivamente incentivato l’abbandono di vitigni storici a favore di quelli internazionali